LA GESTIONE DELLE
FERITE DA MORSO
Introduzione
Le ferite possono essere definite come danni fisici che provocano
l’interruzione della continuità della cute e degli strati
sottostanti
CLASSIFICAZIONE:
- Ferite aperte Le ferite aperte si classificano in base al
- Ferite chiuse o coperte grado di contaminazione:
Grado 1 - Ferita pulita
- Acute
Grado 2 - Ferita pulita-contaminata
- Croniche Grado 3 - Ferita contaminata
- A tutto spessore Grado 4 - Ferita sporca-infetta
- A spessore parziale
FERITE DA MORSO
Rappresentano il 10% delle emergenze di Pronto
Soccorso!
Possono causare gravi effetti
locali e sistemici (sepsi)
Piano per la corretta
gestione del paziente con
ferita da morso:
• Valutazione iniziale e
stabilizzazione del paziente
• Definizione del danno specifico
Forze di compressione e trazione
• Trattamento definitivo sono le più coinvolte nelle ferite da
• Complicazioni postoperatorie morso
DANNO LOCALE EFFETTI SISTEMICI
Avulsione di cute, sottocute e Variano a seconda del grado di
muscolo dai tessuti sottostanti interessamento degli organi vitali
Preparazione della ferita: tosare un’ampia area intorno alla ferita e preparare la
cute adiacente mediante scrub con Clorexidina o Betadine
Lavaggio: lavare copiosamente le ferite con Ringer Lattato o PBS per rimuovere le
contaminazioni. Fare un lavaggio con pressione usando una siringa da 35 mL con
ago da 19 G. Evitare di applicare pressioni più alte.
La ferita 24 ore dopo presenta tessuto devitalizzato. Nuovo bendaggio “tie-over” dopo secondo debridement
chirurgico.
La ferita dopo 48 ore dal debridement iniziale (con drenaggio attivo).
Sutura rimossa.
Chiusura primaria della ferita.
Drenaggio
Prevenire accumulo di liquidi → mezzo di crescita batterica
Raccomandato in ferite con ampi spazi morti e
moderatamente contaminate
Tipi di drenaggio:
1. Drenaggio passivo
2. Drenaggio attivo
Drenaggio passivo
Più semplice da inserire e meno costoso
Drenaggio di Penrose
Posizionare in pendenza per permettere
il drenaggio per gravità dalla ferita
Suturare alla cute
Coprire con un bendaggio sterile
per ridurre il rischio di infezioni
ascendenti ed esaminare la quantità
di liquido prodotta
Non è possibile posizionarlo in tutte le ferite
Collare Elisabetta
Drenaggio attivo
Creazione del vuoto attraverso il drenaggio (Drenaggio di
Jackson-Pratt)
Aspirazione del liquido dalla ferita indipendentemente dalla
gravità
Può essere posizionato ovunque
Rischio di infezione ridotto
• Idrofibre
VANTAGGI SVANTAGGI
Tossicità batterica selettiva Costo
Efficacia in presenza di materiale Spettro ridotto
organico
Azione combinata con terapia Rischio di superinfezioni e infezioni
antibiotica sistemica nosocomiali
SOSTANZE AD USO TOPICO
Gentamicina
- Solo uso topico, efficace contro Gram — e Staphylococcus spp.
Nitrofurazone
- Ampio spettro (Gram +), può ridurre la riepitelizzazione
Cefalosporine
- Ampio spettro (Gram + e qualche Gram —), biodisponibilità alta, ottimo assorbimento
Mafenide
- Composto sulfamidico, spray acquoso, ampio spettro, solo ferite gravemente infette
TAO (neomicina, - Non efficace contro Pseudomonas spp., contiene zinco
polimixina B,
bacitracina)
Sulfadiazina - Ustioni, ampio spettro
argentica
Iodopovidone, - Soluzione 0.1-1.0 %, Gram +, Gram -, funghi, virus, protozoi, riapplicare ogni 4-8 ore
clorexidina, - Gram +, Gram -, NO virus e funghi, usare diluita allo 0.02% per il lavaggio della ferita
Prontosan, - Rimozione detriti, blocca la crescita batterica
Soluzione di
Darkin (ipoclorito - Battericida, scioglie il tessuto necrotico, non raccomandato in ferite aperte, [0.005%]
di sodio 0,5%)
Tris-EDTA Attività sinergica con antibiotici a uso topico e soluzioni antisettiche
Glicerolo Idratazione strato corneo, funzione di barriera e protezione, attività antimicrobica
Miele Attività antibiotica (inibina), ↓ tempo guarigione, antiossidante, ↑ granulazione
Zucchero Effetto iperosmotico-antimicrobico, cambiare spesso (3-4 volte/d), ↑ granulazione
Maltodestrine Polisaccaride in polvere/gel; ↑ chemiotassi, ↑ drenaggio, mantiene umida la ferita
TCC Tripeptide-copper complex — gel, ↑ tessuto di granulazione, collagene, ↑ chemiotassi
Zinco Cofattore (MMPs zinco-dipendenti), ↓ superinfezioni, ↑ risposta immunitaria locale
Aloe Vera Effetto antinfiammatorio, antifungino, antibatterico; utilizzo: ustioni 1°-2°
Acemannano Derivato dell’aloe vera. ↑ fibroblasti, TNF-α, angiogenesi, deposizione di collagene
Estratto di lievito ↑ angiogenesi, riepitelizzazione, ↑ tessuto di granulazione
Fattori di crescita In via di sperimentazione (PDGF in USA)
Uso di antibiotici
Studi in medicina umana → l’uso di antibiotici nelle ferite da
morso è da limitare solo ai pazienti con ferite ad alto rischio di
infezione:
- Ferita a tutto spessore
- Ferite a mano o arti inferiori
- Ferite che richiedono debridement chirurgico
- Ferite che coinvolgono articolazioni, tendini, legamenti, ossa
- Pazienti con sistema immunitario compromesso
- Pazienti con protesi
In medicina Veterinaria → pochi studi oggettivi su batteri
contaminanti le ferite da morso, fattori di rischio per l’infezione
e indicazioni definitive per il trattamento antibiotico
Maggiore incidenza di ferite da morso gravi o multiple in
cani e gatti rispetto all’uomo
Studio su agenti patogeni nelle ferite da morso in 87 cani
- Staphylococcus intermedius (23%)
- E. coli (18%)
- Coliformi non fermentanti il lattosio (14%).
Risultati antibiogramma diversi per ogni caso: non si può
prevedere la sensibilità antibiotica