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Gabriele Bertossi

Sergey Kuryokhin (1954-1996)

"...Creativity is a spirit, a liberation from the burden of matter, and when the spirit leaves, what is left
is a dead work of art, a museum exhibit, an object of worship. That's why I think that the real essence
of art is to be found outside art, but is contained within the creative process. A real artist is always a
nonconformist..."

Sergey Kuryokhin, nato in Crimea nel 1954, rappresenta una figura emblematica dell'avanguardia
russa: fu un personaggio trasgressivo collocato ai margini della cultura, e nonostante la sua breve
carriera registrò ben 40 LP e una decina di colonne sonore per film.
Nel 1971 si trasferì con la sua famiglia a Leningrado (ora San Pietroburgo), dove frequentò il St.
Petersburg Mussorgsky College of Music, presso il quale si diplomò in pianoforte verso la fine
degli anni '70.
La sua ricerca musicale trovò il proprio palcoscenico ideale nella scena underground di
Leningrado, la quale animò il mondo culturale alternativo con un sound radicale e provocatorio.
Di questa scena underground Kuryokhin divenne "catalizzatore energetico" e beniamino di molti
poeti ed artisti avanguardistici.
Questo sound radicale, provocatorio e trasgressivo, ruota attorno ad un preciso movimento
artistico ed intellettuale, che è una componente essenziale del linguaggio di Kuryokhin: il
Dadaismo.
Da questo ne consegue che il linguaggio musicale di Kuryokhin è animato da una forza distruttiva
che vuole combattere tutte le forme costituite della società, del mondo, per poi ricostruirlo
completamente nuovo, attraverso una narrazione asistematica e di carattere collagistico.
Pur avendo avuto un'educazione di tipo accademico, fu sempre animato da una curiosità ubiqua
ed onnivora, e questo lo portò a sperimentare svariati generi(dal folk al rock, passando per il pop
il jazz e la classica contemporanea) e svariate formazioni(dal piano-solo, al duo, all'ensemble
Pop Mechanika-Orchestra).
Conseguentemente collaborò con artisti provenienti dai background musicali più disparati:
collaborò con la cantante Valentina Ponomareva, cantante russa di origine gitana dalle possibilità
vocali enormi; collaborò con Vladimir Chekasin, sassofonista, polistrumentista ed arrangiatore
membro del trio di Vyacheslav Ganelin; con la rockstar russa Boris Grebenshikov (chitarrista del
gruppo Aquarium, dal quale prelevò alcuni membri che costituirono parte della formazione Pop
Mechanics); fuori dall'Unione Sovietica collaborò con Frank Zappa, con Jhon Zorn e con il
chitarrista jazz-rock di area radicale Henry Kaiser; collaborò anche con John Cage.
Percorrendo cronologicamente la discografia di Sergey Kuryokhin ci imbattiamo nel suo primo
lavoro da solsita: "The Ways of Freedom", registrato a Leningrado ed edito nel 1981 dalla Leo
Records.
Questo lavoro è composto da sette composizioni originali per piano-solo, dove sono evidenti le
influenze derivanti dalla sperimentazione pianistica di Cecyl Taylor, con un uso vivo ed
energetico della "materia", trovando forme alternative di emotività, un'emotività diretta ed
irruenta che invade lo spazio, tale da provocare gli animi durante il processo di esplorazione e di
creazione, creando inoltre un punto d'incontro fra musica classica e improvvisazione jazzistica.
Il fatto che "The Ways of Freedom" sia edito dalla Leo Records ci permette di fare alcune
considerazioni importanti.
La casa dicografica Leo Records, fondata nel 1979 da Leo Feigin(nato a Leningrado nel 1939 e in
seguito emigrato nel Regno Unito), aveva sede al 130 Twyford Road, West Harrow, Middlesex,
nella parte nord-occidentale di Londra.
Emblematiche sono due scritte riportate sulla copertina del disco: "Sergey Kuryokhin non ha
alcuna responsabilità per la pubblicazione di questo nastro", "Leo Records è grata a tutte quelle
persone che hanno avuto il coraggio di conservare e consegnare il nastro. Abbiamo il privilegio di
rilasciare la musica di questo eccezionale pianista".
A Sergey Kuryokhin, essendo conosciuto e stimato come catalizzatore della vita artistica di
un'epoca di rivolgimenti tellurici che avrebbero dissestato una stagnante Unione Sovietica, non
venne permesso immediatamente di viaggiare fuori dall'Europa, e quindi non avrebbe potuto
pubblicare con un'etichetta straniera.
Da tutto ciò si può ben intendere quanto sia stato importante il lavoro di Leo Feigin nel
pubblicare l'opera di Sergey Kuryokhin e non solo (ad esempio il trio di Ganelin), un lavoro
spinto dalla speranza di poter mostrare a tutto il mondo il valore dell'avanguardia russa.
Come detto in precedenza, il nostro Kuryokhin, spinto dalla sua curiosità onnivora, non
sperimentò solo in un campo ma si spinse entro le più disparate sperimentazioni.
Emblematiche sono le collaborazioni con Vladimir Chekasin, Anatoly Vapirov (anch'egli
sassofinista) e con il chitarrista Boris Grebenshikov.
Dalle collaborazione con entrambi nacque il disco "Exercices"(Leo Records, 1983), anche se, a
mio parere, molto più interessanti e coinvolgenti, sono due lavori frutto della collaborazione di
Kuryokhin col solo Grebenshikov: "Subway Culture" (1983, Leo Records), album dal titolo
evocativo registrato clandestinamente in una chiesa, dove emerge il dialogo mai saturo fra
l'organo suonato da Kuryokhin e la chitarra di Grebenshikov suonata con una lametta da barba, e
"Mad Nightingales in the Russian Forest"(1985, Leo Records), anch'esso instaurato sulla
dialettica fra organo e chitarra.
La fama di Kuryokhin nacque forse involontariamente quando nel 1984 fondò la Pop Mechanika-
Orchestra, proprio mentre l'artista Colin Fallows (ora professore di Sound and Visual Arts alla
Liverpool John Moore University) durante i suoi studi ( alla Liverpool John Moore University)
sugli artisti dadaisti e futuristi, dava alle stampe una compilation dal titolo "Dada for Now", con
l'idea di estendere il suo progetto di studi al radicalismo al lui contemporaneo.
L'intento di Fallows si realizzò nel dicembre del 1985, quando la BBC 2 trasmise dodici episodi
di un documentario sulla vita culturale in Unione Sovietica, una puntata delle quali era
interamente dedicata alla figura di Sergey Kuryokhin e la sua Pop Mechanika-Orchestra.
Da qui nacque una collaborazione tra Kuryokhin e Fallows.
Ma quali sono le caratteristiche di questa "bizzarra orchestra" ?
La Pop Mechanika-Orchestra è un ensemble dalla fisionomia metodicamente scompigliante,
attraverso il quale Sergey Kuryokhin mise ironicamente alla berlina tutta la cultura borghese della
Russia, dichiarandola nient'altro che follia.
I Pop Mechanics, più che un gruppo, sono una situazione musicale-teatrale, ogni volta diversa
nella formazione e negli esiti.
Nelle loro rappresentazioni destavano sensazione: a volte in più di cinquanta strumentisti, a volte
solo in cinque, le persone coinvolte e pronte con le proprie parti, erano accompagnate da animali
(galline, cavalli, uccelli), e la musica era la più insolita e stravagante, si passava dalla fanfara, al
rock, al pop, ai suoni dei sintetizzatori, a momenti di piano solo, a momenti di imporovvisazione
radicale, tutto questo mentre sulla scena erano presenti non solo musicisti ed animali, ma anche
attori, che si presentavano come momenti simbolici di pezzi storici dell'arte, che, frullando
dappertutto, recitavano a cavallo tra un'opera drammaticamente insana e un teatro avanguardista
post-guerra.
In fin dei conti, l'elemento dadaista-collagistico e asistematico delle rappresentazioni della Pop
Mechanika-Orchestra ha come effetto quello di tenere l'ascoltatore-spettatore avvinghiato
all'evoluzione della scenza teatrale e musicale, riportando alle operazioni musicali di Frank Zappa
(col quale collaborò negli USA).
L'idea "meccanica" di Kuryokhin e dei suoi collaboratori, venne immediatamente incisa nel 1986
a Leningrado, sempre per la Leo Records.
L'album appena registrato, intitolato "Introduction in Pop Mechanics", aveva l'obbiettivo di
rendere noti al pubblico occidentale quei "collages di brandelli di memoria" ai quali il pubblico
undeground sovietico era ormai abituato.
Con la Pop Mechanika-Orchestra Sergej Kuryokhin registrerà altri album: "Don Carlos"(Solyd,
1986), un'opera jazz in tre atti; "Insect culture"(Solyd, 1987), una lunghissima improvvisazione
collettiva alternata, sotto la magistrale conduzione di Sergey Kuryokhin, a frammenti di musica
popolare, brevi estratti di radio-show, di programmi televisivi e di produzioni teatrali noti a
chiunque fosse cresciuto in quegli anni nell'Unione Sovietica; "Pop Mechanics no.17" (Leo
Records, 1987); "Rich's Opera" (Solyd, 1992), un album a cui hanno contribuito dieci musicisti
provenienti da vari background ( fra cui la cantante Olga Kondina; Ivan Shumilov al flauto; Yuri
Kasparian alla chitarra; Igor Tikhomirov al basso elettrico) e che contiene i migliori brani
composti ed incisi fra il 1987 e il 1981 per le colonne sonore di film come "Capriccio", "Tragedy
in The Rock Style" e "Gospodin Oformitel", caratterizzato dal fatto che sia molto più fruibile
rispetto ad altri lavori, poichè qui emerge in maniera evidente la sensibilità melodica di
Kuryokhin.
Durante il periodo di collaborazione coi membri della Pop Mechanika-Orchestra, Kuryokhin ha
continuato a lavorare in piano solo e in duo.
Lavori emblematici in piano solo: "Spirit of Communism" (Solyd, 1991) caratterizzato da
improvvisazioni pianistiche che affondano le loro radici nel campo della melodia, la quale viene
smembrata e ricomposta con mirabile senso estetico; "Some Combinations of Fingers and
Passions", un lavoro estremo; "Liverpool"(Solyd, 2000), il quale consta di due brani strumentali
in solo, dove il primo è un piano-solo di un'ora registrato dal vivo a Liverpool il 3 Febbraio 1989
alla Bluecoat Gallery, mentre il secondo è un brano improvvisato dove Kuryokhin suona
simultaneamente pianoforte, sassofono e percussioni, registrato dal vivo il 14 Novembre del 1984
durante il festival "Autumn Rhythms-84" a Leningrado.
Nella sperimentazione del duo si possono citare due lavori: "2 For Tea"(Long Arms, 1988) in
collaborazione col batterista David Moss, che si articola lungo tre improvvisazioni, e "Popular
Science"(Rykodisc,1989) in collaborazione col chitarrista statunitense Henry Kaiser.
Nella sua attività concertistica fuori dall'Unione Sovietica, Sergey Kuryokhin suonò per la prima
volta in Italia, sia in piano-solo che con la Pop Mechanika-Orchestra nel dicembre del 1989 a
Bari.
In seguito suonò ancora in Italia, e sempre in Puglia, il 15 Luglio 1990, per "Europa Jazz Festival
'90" a Noci, in provincia di Bari(per questa occasione venne registrato l'album "Italy" per la
Solyd).
Il festival quell'anno era coordinato dal poeta e sassofonista Vittorino Curci, che della musica di
Kuryokhin ha questo ricordo:“Collaborava con artisti pop, rock e gli piaceva l’idea di unire più
sonorità con il jazz e la musica classica, coinvolgendo realtà diverse del territorio e partendo
sempre, ovviamente, da un’idea sua di base. Riusciva a creare opere monumentali che avevano
una dimensione teatrale. Erano veri e propri concerti spettacoli. Morì nel 1996 ed esattamente
un anno dopo l’8° edizione dell’Europa Festival Jazz 97 fu dedicata a lui. Fu allora che la casa
discografica più importante di Mosca, nonché etichetta di Stato, la Solyd, mi chiamò per
pubblicare il cd di Kuryokhin in Italia. Si trattava di pubblicare il concerto tenuto a Noci il 15
luglio in collaborazione con il gruppo folk "La murgia" e il concerto bandistico della città di
Rutigliano: un concerto che vide quasi 100 persone salire sul palco con una sola prova
pomeridiana. Oggi a distanza di anni possiamo dire che Kuryokhin era depositario di una
cultura underground sovietica fino al 1990 mai arrivata in occidente. Lo ricordo come un
ragazzo generoso, buono e che lavorava per far conoscere i suoi amici, anche poeti.
Nell’underground sovietico il jazz ed il rock vivevano insieme. “Italy” è un disco leggendario per
il contributo che gli stessi nocesi sono stati in grado di dare”.1

Dalla carriera di Sergey Kuryokhin, seppur breve ma molto intensa (muore il 6 Luglio del 1996
per un sarcoma), traspare come egli non sia stato esclusivamente un musicista, ma sia stato un
artista, un intellettuale che ha fatto da depositario e da "tedoforo" al movimento culturale
undeground dell'Unione Sovietica, affermando e provando, non solo in musica, che qualsiasi
cosa, non è importante quanto assurda e surreale possa sembrare o suonare, può essere provata,
trovando un senso (di trasgressione ingiuriosa della società) al nonsense.
Esempio di tutto ciò è una sua partecipazione, il 17 Maggio del 1991, al talk-show della Tv
Sovietica "5th Wheel", dove enuncia e dimostra con prove documentate che Lenin è un fungo.2

1 https://www.noci24.it/cultura/musica-e-spettacoli/13757-sergey-kuryokhin-il-ricordo-del-
pianista-russo-che-registro-all-europa-festival-jazz-a-vent-anni-dalla-sua-scomparsa
2 https://www.youtube.com/watch?v=ExXDxpBFFR0

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