GAETANO

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SALVEMINI www.movimentosalvemini.blogspot.it
una vita per la libertà

DISARMO NUCLEARE O APOCALISSE UNA MINIENCICLOPEDIA “ON-LINE”

Navigando in Rete e digitando movimentosalvemini.blogspot.it
I popoli della Terra vivono dal 1945 nell’incubo di essere sterminati da ordigni nucleari.
Ancora oggi sono operativi gli arsenali di una decina di Stati. Migliaia di testate nucleari potete documentarvi sulle proposte di riforma istituzionale avanzate dal
sono dislocate in varie zone del pianeta. I trattati di non proliferazione di queste armi sono
stati disattesi da alcuni Governi. Più di una volta è stata sfiorata l’Apocalisse a causa di Movimento Salvemini. Il sito è anche una mini-enciclopedia di Scienze
errori di un computer o di errate valutazioni di dati telematici. Ci siamo trovati ad un passo politiche, economiche, sociali, religiose, letterarie e artistiche: oltre
da una orrenda strage di massa a causa di un guasto di apparecchiature elettroniche o di 20.000 voci. Potete esprimere via e-mail le vostre opinioni.
un errore umano. Da qualche mese, però, il cordiale dialogo tra il Governo della Corea del
Nord e quello della Corea del Sud sta dando segnali di una possibile coesistenza pacifica. Il sito ha registrato finora circa 97.000 contatti.
Ora tutti i Governi del Club atomico dovrebbero cogliere l’occasione per dichiarare pub-
blicamente che non solo l’uso ma anche il semplice possesso di quegli arsenali è moral-
mente condannabile. Dovrebbero ammettere che è moralmente inaccettabile che sette
miliardi di umani vivano sotto la costante minaccia di uno sterminio atomico. Il dialogo
costruttivo tra i Potenti del mondo consentirebbe di trasferire enormi risorse finanziarie
UN BLOCCO DI POTERE
verso popolazioni che muoiono di fame e di malattie. Ma, oltre ai Potenti, ciascun citta- OSTACOLA LE RIFORME DEL PAPA
dino (di qualsiasi orientamento politico e religioso) ha il dovere morale di dare il proprio Al Festival Internazionale di
contributo alla causa del disarmo nucleare. In che modo? E’ sufficiente educare il cuore Giornalismo di Perugia il
alla Pace. Chi proclama la comune paternità in Dio deve ammettere la comune fraternità giornalista Gianluigi Nuzzi
di tutti gli umani e, di conseguenza, deve contribuire a mettere al bando guerre e guerri- (nella foto), conduttore della
glie. I cristiani, in particolar modo, dovrebbero assumere come regola di vita quel brano del Discorso della Montagna trasmissione Quarto Grado
che dice “Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio”. Il Movimento Salvemini, pertanto, ribadi- su Rete4. ha presentato la sua
sce la propria convinta adesione all’impegno profuso da Pax Christi fin da quando era presieduto dall’amatissimo don ultima inchiesta giornalistica
Tonino Bello (nella foto), vescovo di Molfetta dal 1984 al 1993, ed invita vivamente tutti i gruppi aderenti all’Unione sui segreti del Vaticano,
“Peccato Originale” (Chia-
Italiana Associazioni Culturali ad essere operatori di pace. C’è un ricordo indelebile che mi sembra utile rilanciare: relettere Editore). E’ in realtà
prima di dare avvìo alla Marcia della Pace a Sarajevo (7 dicembre 1992) don Tonino, rivolto ad alcune persone visibil- solo l’ennesimo capitolo di
mente preoccupate per la propria incolumità nell’attraversare quel martoriato territorio, disse sorridendo: “Tranquilli, una grande inchiesta iniziata
le nostre preghiere alla Regina della Pace ci faranno da scudo contro i bombardamenti”. Cosmo G. Sallustio Salvemini circa dieci anni fa. Nel corso degli anni i suoi libri hanno svelato
misteri e segreti del Vaticano, i conti segreti dello Ior, le vicende
di molti prelati “chiacchierati”. Ha svelato verità nascoste e
“blocchi di potere che ostacolano la rivoluzione tanto auspicata
RAFAEL NADAL È DI NUOVO LA PROTEZIONE DEI BENI CULTURALI di Papa Francesco”. Nuzzi si è soffermato in particolare sul caso
di Emanuela Orlandi, inchiesta insabbiata parecchie volte, fino
IL RE DI ROMA NEI CONFLITTI ARMATI ad arrivare alla recente archiviazione: Un mistero, quindi, che
resta coperto da segreti impronunciabili da oltre trent’anni. Nuzzi
Proteggere i beni culturali durante i conflitti armati é un’esigenza ha accennato anche agli ultimi scandali di pedofilia che tanto
Per l’ottava volta conquista il Foro! Una partita dai due volti che ha cominciato ad essere sentita alla fine del XIX secolo, hanno fatto parlare in questi anni. “La verità è che non eravamo
quella vinta contro Alexander Zverev, campione uscente del tor- quando é stato chiaro che la potenza dei mezzi bellici avrebbe po- abituati a chiedere conto alla Chiesa, forse per devozione, ma le
neo. Il tennista spagnolo nel primo set comincia malissimo con- tuto causare gravi danni ai monumenti storici e alle opere d’arte. mani nell’ombra ci sono e si muovono. C’è un blocco di potere in
cedendo già al primo game il break all’avversario. Da quel Nel 1899 e 1907 si riunirono all’Aja due Conferenze della Pace, Vaticano, un sistema che blocca la verità e ostacola il cambia-
momento, tutti hanno pensato ad una partita semplice ed in di- che approvarono un certo numero di convenzioni. Una mento”. Nuzzi ha mostrato di- (segue a pag. 7)
scesa per il giovane tennista tedesco, ma così non è stato. Rafa ha Mary Mazza
di esse disponeva che negli assedi e nei bombarda- versi documenti, carte e conti
cominciato a macinare gioco mostrando una forza fisica ed una menti si doveva fare il possibile per risparmiare
tecnica di gioco incredibile! Ha rifilato ben sei game di seguito al
quotatissimo Zverev! Dopo un exploit del genere, diversamente
dalle sensazioni iniziali, in molti hanno pensato che per il tenni-
gli edifici dedicati ai culti, alle scienze ed arti, e
i monumenti storici. Seguirono due guerre mon-
diali: sopratutto nella seconda le distru zioni di
COMANDA ANCORA IL “CAVALIERE”
sta spagnolo vincere il trofeo di Roma per l’ottava volta sarebbe beni culturali furono tali e tante da indurre un Già indagato in una lunga lista di provvedimenti per
stato un gioco da ragazzi. Ma ecco la bellezza di questo straordi- certo numero di Stati ad approvare la Convenzione favoreggiamento alla prostituzione, per sospetti coinvolgimenti
nario sport! Nel secondo set la musica cambia totalmente. “Sa- per la protezione dei beni cultu- nelle stragi del 1993 di Firenze, Milano e Roma (insieme allo
scha” cambia marcia ed (segue a pag. 2) Antonio Bartalotta rali in caso di conflitto armato (segue a pag. 2) Lisa Biasci storico sodale Marcello Dell’Utri), per frode fiscale, conflitto di
arriva fino ad un parziale di 5 interessi, corruzione e persino qualche sospetto, mai
definitivamente chiarito, di amicizie mafiose. Non stiamo
parlando del curriculum del più impenitente dei criminali italiani,
QUANDO UN PAPA CHIEDE PERDONO
Papa Francesco ha dedicato il primo weekend di maggio a in-
FURTI OPERE D’ARTE
Il presente scritto propone una prassi da attuarsi volontariamente
ma dell‘uomo che per più di vent’anni ha attraversato da
protagonista, anche se in negativo, la storia politica, economica,
mediatica e sociale del nostro Paese. Iniziò la propria ascesa
contri separati con tre vittime di un noto prete-predatore cileno: da parte degli interessati (i possessori e i mercanti). Da questa politica nei primi anni ‘90 sfruttando le sue reti televisive in
Fernando Karadima, carismatico animatore di parrocchia a San- prassi si confida di conseguire un notevole scoraggiamento al- disprezzo alla legge Mammì, che (segue a pag. 2) Emiliano F. Caruso
tiago del Cile, privato finalmente dell’abito talare nel 2011 l’acquisto di oggetti rubati e conseguentemente un minore incen- tentava con difficoltà di
dopo anni di vergognosi insabbiamenti. Per Francesco l’appunta- tivo a procurarsi oggetti mediante furti. La prassi che si propone,
mento con Juan Carlos Cruz, James Hamilton e Josè Andres non richiede l’emanazione di alcuna nuova norma giuridica né
Murillo, ospiti nella sua residenza Santa Marta, rappresenta un
momento particolarissimo del pontificato. In più del suo prede-
cessore, papa Bergoglio affronta con l’umiltà di un padre le vi-
alcun appesantimento burocratico, sia per i possessori, sia per i
mercanti. Con questa prassi si presume che i possessori siano di-
sposti ad usare una qualche diligenza per conseguire il duplice ri-
sultato: a) di un meno difficile recupero dell’opera d’arte
UN GRANDE MERIDIONALISTA
Gaetano Salvemini, nato a Molfetta (Bari) l'8/9/1873, è uno dei
cissitudini drammatiche-lo scandalo pedofilia ed i contorni
penali- che stanno riguardando la Chiesa cattolica in molti angoli trafugata, ma soprattutto, b) di rendere meno commerciabile più grandi meridionalisti. In qualità di Professore universitario ha
della terra. I tre cileni, chiamati a colloqui separati da Papa Fran- l’opera trafugata, scoraggiandone pertanto il furto. In pratica si tenuto cattedre a Messina, Pisa,Firenze, Harvard. Ebbe come pre-
cesco sono invece testimoni di un caso ancora aperto e su cui papa propone: In epoca anteriore al furto: la catalogazione delle cose cettore lo zio prete, che tentò d'inculcargli gl'ideali clericali ed
Bergoglio aveva pubblicamente e ripetutamente negato ci fosse che il possessore intende proteg- (segue a pag. 2) Liliana Speranza antiunitari, ma mostrò di avere inclinazioni democratiche e li-
qualcosa da condannare. Anzi aveva difeso, inconsapevole, al- gere. Non vi è necessità di stabi- bertarie. All'età di 17 anni ottenne l'ammissione all'Istituto di
cuni alti prelati vicini a Karadima che sostenevano l’inconsistenza Studi Superiori di Firenze. Nell'ateneo fiorentino ebbe vari mae-
delle accuse. Ma proprio le acute stri, dei quali citiamo Pasquale Villari, docente di Storia Me-
polemiche esplose in occasione (segue a pag. 2) Lisa Biasci IL PENSIERO DI PITAGORA RISPECCHIA dioevale e Moderna, da cui apprese un insegnamento
fondamentale, che conservò per tutta la vita : la concezione della
LA RICERCA ECO-PSICO-SOCALE Storia intesa come scrupolosa ricerca del vero, strettamente con-
LA QUESTIONE DELLA TENUTA (Prima parte) “Educa i bambini
e non sarà necessario, poi, pu-
giunta all'impegno civile. Si (segue a pag. 2)
laureò in Lettere presso l'Uni-
Mario Coletti

PSICOLOGICA E MORALE nire gli uomini” (Pitagora).

Questo monito di Pitagora mi è
Parliamo dell’Italia in quanto chi scrive è nato e vive nella na- stato inviato per sms da un
zione italiana, quindi non per pregiudizi o partito preso ma sem-
plicemente per cognizione di causa anche se nella personale
soggettività. Diamo per facilmente condivisibili e quindi come
amico che fa parte del gruppo
di lavoro per l’editando volume
: “SE L’UOMO DI NEAN-
dato obbiettivo che i valori prevalenti sono la gastronomia, la ses- DERTHAL AVESSE PO-
sualità ed i soldi con tutti gli annessi e connessi. Se consideriamo TUTO… PER UN
anche l’importanza della salute veniamo a trovarci di fronte, se- AUTENTICO HOMO SA-
condo la propria esperienza professionale sanitaria, a due realtà PIENS, INIZIAMO DA UNA
tra loro aggrovigliate, da una parte la bassa soglia al dolore che fa GENERAZIONE”, perché ri-
lievitare in modo impressionnte la medicalizzazione, dall’altra un specchia la filosofia su cui si
certo menefreghismo nei confronti della prevenzione in generale fonda la Ricerca eco-psicosociale. In proposito, ecco un’affer-
e della stessa igiene mentale. In pratica ci sentiamo un po’ tutti au- mazione di detto testo che pare trovi conferma dal su menzionato
torizzati ad agire e pensare come ci pare, a seconda del momento monito di Pitagora: “Chi si trovi nella condizione di punire chi
e dell’umore. Se togliamo i fattori citati, ossia il mangiare bene, ha educato, dovrebbe anzitutto rivedere i metodi educativi che ha
la smania di sesso e denaro, la adottato”. In effetti, sia dalla
volontà di vivere in salute il più (segue a pag. 2) Eugenio Morelli mia esperienza di studente sia (segue a pag. 4) Pierluigi Lando
SALVEMINI: “LA SCUOLA LAICA
NON IMPONE DOGMI”
Nel mese di settembre del 1907 Gaetano Salvemini, prendendo
parte a Napoli al Congresso della Federazione degl'insegnanti
medi pronunciò uno stimolante discorso tutto imperniato sulla
laicità della scuola. Anche se da allora è già passato oltre un se-
colo, ciò che però è racchiuso in quel suo eccellente discorso è an-
cora di una così grande attualità che desta quasi stupore. Ma
trattandosi di Salvemini non può che essere proprio questa in
fondo la sensazione che si prova ogni qualvolta ci si accosta alla
sua lettura. Lettura che fra l'altro, visto anche tutto quello che di
così giovevole riesce a ben trasmetterci, conviene veramente pra-
ticare e magari pure più volte.
"(...) La chiave del segreto della (segue a pag. 4) Luciano Masolini
L’ATTUALITÀ, pag. 2
LETTERE AL DIRETTORE
Caro Direttore,
spero che il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini provi
soddisfazione per il riconoscimento che ho ricevuto…Le invierò
l’ultima mia pubblicazione insieme al CD contenente 38 intervi-
ste rilasciate a Radio Conegliano…Per un comune cittadino come
me “l’impresa” dovrebbe far riflettere chi di competenza istitu-
zionale. Grazie e cordialmente.
Treviso, 20.5.2018 Eugenio Morelli
Caro Dott. Morelli, vivissime congratulazioni per il prestigioso ri-
conoscimento il cui diploma ho ritenuto opportuno farlo pubbli-
care a pagina 6 di questo numero e nella voce Tag del sito
www.movimentosalvemini.blogspot.it. Che i mass-media siano
manipolati da potenti e occulte lobby non è un mistero. Le ho de-
nunciate in un mio recente libro. Disponiamo però di modesti ma
efficaci strumenti informativi che ci consentono di comunicare
con almeno centomila persone. Certo, è una piccola percentuale
in un Paese con sessanta milioni di abitanti. Ma quello che conta
è la qualità delle persone, non la quantità. E poi non dobbiamo
mai dimenticare che Non Mollare è il nostro motto. Ricambio cor-
diali saluti.
✸ ✸ ✸ ✸ ✸ prossimo” – Zverev rivolgendosi a Nadal: “Sei un campione stra-
Caro Direttore,
La ringrazio per aver pubblicato il mio articolo e per le copie de
L’Attualità inviatemi…La situazione italiana sta diventando sem-
pre più penosa, sia dal punto di vista politico sia da quello cultu-
rale. La Rai fa programmi-spazzatura e l’editoria si accoda al
senso di vuoto presente nel nostro Paese. Le mando un articolo
che fa luce su questo “sfacelo editoriale”. Io scrivo su ben sei ri-
viste letterarie e non c’è stato nessuno (a parte il Dott. Filippo
Chillemi) che abbia letto qualche mio libro (facilmente scaricabile
su amazon.it in versione ebook). L’indifferenza, l’arroganza e
l’invidia dominano anche tra noi poeti, scrittori e critici…Il senso
di solidarietà non dovrebbe mai mancare. Ci sono in Italia otto
milioni di poeti e scrittori…ma pochissimi lettori. La poesia po-
trebbe sfidare i deleteri processi consumistici ma ciò non succede
perché chi scrive pensa solo a scrivere e non a leggere. Auguri di
buon lavoro. Roma,21.5.2018. Susanna Pelizza
Cara Signora Pelizza, il Legislatore italiano privilegia gli
“squali” dell’editoria perché, organizzati in lobby, sono molto
influenti nelle commissioni parlamentari e possono influenzare
l’opinione pubblica per fini elettoralistici. E’ l’intero sistema di
selezione dei parlamentari che dovrebbe essere urgentemente mo-
dificato, nel senso di abolire il vile meccanismo del voto di scam-
bio e il famigerato metodo Caligola. E’ per queste ragioni che il
Movimento Salvemini continuerà a proporre l’introduzione del
modello democratico ateniese, caratterizzato dal metodo Pericle.
Il suo articolo è pubblicato a pag. 6. Ricambio vivissimi auguri.
(segue da pag. 1) La protezione dei beni culturali nei conflitti armati
(L’Aja, 1954), alla quale ha fatto seguito un Protocollo aggiuntivo
nel 1999. La situazione cui stiamo attualmente assistendo é del
tutto nuova. Fin qui l’opera del legislatore internazionale si era ri-
volta alle distruzioni accidentali, dovute all’impiego di mezzi bel-
lici coinvolgenti beni culturali assieme ad obiettivi militari. Ma da
una quindicina d’anni le più gravi distruzioni sono intenzionali:
si cerca di demolire il monumento, l’opera d’arte, le testimo-
nianze del passato,quale strategia per umiliare un popolo annien-
tandone l’identità culturale, facendo scom parire ciò che restava
della sua memoria come nazione.
Chiese, siti archeologici e musei sono finiti sovente nei video di
propaganda dei terroristi, che hanno voluto mostrare al mondo
come venivano spazzati via millenni di storia e di cultura. Per cer-
care di contrastare il fenomeno l’Italia ha lanciato una proposta di
istituzione dei “Caschi Blu della cultura”, che é stata accolta dalla
Conferenza Generale dell’UNESCO nel novembre 2015. Il 16
febbraio 2016 l’Italia ha concluso con l‘UNESCO un memoran-
dum d’intesa per una “task force” italiana. Giorgio Bosco
(segue da pag. 1) Quando un Papa chiede perdono
del suo viaggio in Cile, hanno spinto Francesco ad aprire gli
occhi, mandando poi in Cile l’‘investigatore speciale’ mons. Sci-
cluna (cresciuto nel Sant’Uffizio e attuale arcivescovo di Malta),
che in breve tempo ha portato al pontefice un rapporto serio e
completo di 2300 pagine, che porta alla luce molti particolari e de-
scrive le vittime-testimoni-accusatori come persone del tutto cre-
dibili. E soprattutto condannano con prove circostanziate,
Karadima come colpevole di abusi.
Il Papa ha così preso atto delle accuse e chiesto scusa in una let-
tera straordinaria, a tutti i vescovi cileni per i suoi errori di valu-
tazione e alle vittime, tutte abusate da piccole, come mai un Papa
abbia mai fatto in passato. Un’autocritica radicale e pubblica, con
espressioni mai apparse sulla bocca di un pontefice. Un primo
passo straordinario in attesa di decisioni forti che ormai tutti si
aspettano da questo Papa. Non sfugge a nessuno, infatti, che i tre
cileni sopravvissuti agli abusi non si presentano a Santa Marta
come vittime in attesa di consolazione, ma come persone che
chiedono conto al pontefice sulle scelte che farà domani. Essi
chiedono giustizia e che chi ha insabbiato le prove vada in carcere
per corruzione e non per abuso, di cui l’unico condannato per ora
resta Karadima, ormai morto. La vera storia di Karadima è que-
sta: abuso di potere, manipolazione psicologica e pederastia. E
con lui, dovranno essere puniti coloro che -nella chiesa cilena- lo
hanno coperto negando la verità per tutti questi anni. Rispondendo
con il falso anche a Papa Francesco. Lisa Biasci
(segue da pag. 1) La questione della tenuta psicologica e morale
possibile o comunque di sopravvivere, magari tra pluripatologie
croniche e bassa pensione o scarso sostegno finanziario mensile,
cosa rimane della nostra umanità? Forse l’eroismo,gli ideali, l’in-
tegrità morale, l’amor patrio, il senso della giustizia, l’onestà ad
oltranza, costi quel che costi? Pensiamo proprio di no, ed è per
questo che ne deriva l’immane inganno della politica con le sue
illusioni di destra, sinistra, centro e quant’altro! Quando manca la
materia prima, cioè l’essere umano in tutte le sue potenzialità e re-
altà migliori, quale regime politico, economico ed istituzionale
può garantire quello che vogliamo solo gratuitamente, senza un
reale contributo personale di lotta, sacrifici, coraggio e genero-
sità? Per fare un esempio pratico, noi italiani, siamo capaci, in un
giorno qualunque, di trasformare il tifo calcistico degli stadi in
operosa lealtà quotidiana che vada oltre i colossali, rumorosi sfo-
ghi dell’appuntamento sportivo domenicale? Questo forse il noc-
ciolo della questione italiana. Eugenio Morelli
(segue da pag. 1) Rafael Nadal è di nuovo il re di Roma
a 0 a suo favore. Nadal sembra annientato. Riesce ad aggiudicarsi
un solo game, il set termina con lo stesso punteggio del primo, ma
stavolta a favore del tedesco.
Nel terzo e decisivo set, la resa dei conti! Il trend positivo del ten-
nista tedesco continua anche se Nadal resta nel match. Nel quarto
gioco Zverev ottiene il break…ma comincia a piovere. Probabil-
mente, dopo due sospensioni dell’incontro per pioggia, soprat-
tutto dopo la seconda interruzione durata 50 minuti, il match
cambia di nuovo il suo corso.
Al rientro in campo si ricomincia a giocare con un parziale di 3 a
2 a favore del tennista tedesco. Un Nadal super concentrato non
permette più a Zverev di aggiudicarsi un game! Rifila quattro
game di seguito al suo avversario e conquista per l’ottava volta il
Foro italico tra il tripudio dei suoi fan! Durante le premiazioni i
due protagonisti hanno dichiarato: Nadal “Voglio innanzitutto fare
i complimenti ad Alexander, perché sta giocando una grande sta-
gione. Ho vinto grazie a pochi punti decisivi, è stato un match
molto difficile. Ringrazio tutti coloro che rendono possibile questo
torneo, uno dei più belli del mondo. Ho vinto qui la prima volta
nel 2005, è uno dei ricordi più belli della mia carriera. Avere
questa coppa nelle mie mani tanti anni dopo è veramente spe-
ciale. Grazie ancora al mio team, alla mia famiglia e alla gente
che rende questo un evento unico. Grazie e arrivederci all’anno
ordinario, l’hai dimostrato anche stasera”.
Nella finale femminile Elina Svitolina si conferma la Regina del
Foro per il secondo anno consecutivo. Un match senza storia
quello che la giovane ucraina si è aggiudicato contro quella che
era considerata la favorita, la rumena Simona Halep #1 del
mondo! Stessa finale dello scorso anno e stesso epilogo. Proba-
bilmente per la #1 del ranking WTA ha pesato lo sforzo profuso
nel corso della combattuta semifinale contro Maria Sharapova
che non le ha permesso di giungere alla finale nelle condizioni
fisiche ideali. Il primo set termina in appena 19 minuti, 6 a 0 in
favore della tennista ucraina.
Nel secondo set la Halep prova a reagire, ma ormai il match ha già
il suo percorso. Sul 3 a 2 in favore della Svitolina, la tennista ru-
mena chiede un trattamento medico. Al rientro dagli
spogliatoi però la musica non cambia. La Svi-
tolina si aggiudica il proprio servizio e si
porta sul 4 a 2, al successivo cambio di
campo serve per il match sul 5 a 4. Questo
il punteggio finale che le permette di vin-
cere per la seconda volta consecutiva il tor-
neo del Foro: 60 64. Cala il sipario
sulla 75esima edizione degli Internazionali
BNL d’Italia. In sala stampa aleggia un po’
di tristezza…ma il grande tennis continua nel
corso del mese di giugno e nelle prime settimane di
luglio con due grandi appuntamenti: Roland Garros e Wimble-
don! Antonio Bartalotta
(segue da pag. 1) Comanda ancora il “Cavaliere”
disciplinare il sistema radiotelevisivo italiano rompendo un
monopolio che il cavaliere deteneva all’epoca grazie alla
benedizione di Craxi. L’allora capo del Governo, infatti, emanò
un provvedimento che di fatto riattivò le reti abusive di Mister B,
già oscurate dalla Magistratura nel tentativo di portare un minimo
di legalità nelle Tv italiane. Da lì partì tutto quel catalogo di leggi
ad personam, rapporti con le mafie, strapotere politico e
costrizioni alla libertà di stampa. Come l’ormai famoso Editto
bulgaro, che di fatto inaugurò una lunga lista di bavagli alla
stampa italiana. Un genio, a modo suo, in grado di distruggere un
intero paese per adattarlo alle sue manie di grandezza. Dopo
cotanta invidiabile carriera, che in un paese civile spedirebbe
chiunque in galera per qualche decina di anni, arriva, nemmeno
tanto a sorpresa, persino la riabilitazione (che non va però confusa
con un riconoscimento di innocenza), che gli permette di tornare
sulla scena politica come se niente fosse.
Ma, a quanto pare, ancora comanda lui. Dopo mesi di incertezza
politica per la costituzione del nuovo governo, salta fuori che,
bontà sua, decide di farsi da parte e di dare, ben prima della
riabilitazione di cui parlavamo, il suo permesso (ma non la
fiducia) a un accordo tra Lega e M5S. Insomma, la possibilità di
ricominciare da capo e di ricostruire il suo impero, a un’età in cui
la maggior parte delle persone si limita a godersi pacificamente la
pensione. Anche quando pensavamo di esserci liberati di lui, il
“cavaliere” ha sempre agito nelle retrovie, lavorando per la sua
riabilitazione e per una nuova entrata nella scena politica italiana.
Un’insistenza, la sua, che sarebbe quasi tenera, se non fosse un
pericoloso e deprimente segnale della decadenza morale e
politica del nostro Paese. Emiliano Federico Caruso
(segue da pag. 1) Un grande meridionalista
versità di Firenze nel 1896 e presto si legò ad un gruppo di gio-
vani socialisti. In tale ambiente assorbì le teorie marxiste, che
dopo un po' le rivisitò criticandole e scegliendo la difesa degli op-
pressi indipendentemente dalla loro ideologia. All'erà di 26 anni,
era il 1899, pubblicò un'opera,che poi divenne un classico di sto-
riografia sul Medioevo: “Magnato e popolari nel Comune di Fi-
renze dal 1280 al 1296”. La sua vasta attività scientifica gli fece
procurare la cattedra di Storia Medioevale e Moderna presso
l'Università di Messina, era il 1902. Una grave sciagura familiare
annullò la sua serenità, cioè la morte di sua moglie, cinque figli e
una sorella durante il terremoto del 1908, che distrusse Messina.
Nonostante tale tragedia familiare continuò la sua battaglia in-
centrata nel rivendicare i diritti dei braccianti del Sud. Salvemini
lottò tanto per riscattare il Meridione e per realizzare una vera
svolta democratica. Fu favorevole alla guerra contro l'Austria e
l'imperialismo tedesco, iniziata il 24 maggio 1915 e terminata con
la vittoria del 4 novembre 1918. Nel 1919, presentandosi candi-
dato in un partito di ex combattenti, fu eletto deputato. Sostenne
una vivace polemica contro il suo ex compagno Benito Musso-
lini. Salvemini tenne alcune conferenze politiche a Londra, che
non piacquero a Mussolini. Nel 1924, dopo l'assassinio di Matte-
otti, aderì al P.S.U., e fondò il periodico “Non mollare”, che aveva
fondato con Carlo Rosselli ed Ernesto Rossi. Essendo persegui-
tato dal fascismo, preferì l'esilio in Francia, Regno Unito e U.S.A.
.A Parigi fu confondatore di “Concentrazione antifascista” e isti-
tuì un movimento “Giustizia e Liberà”. Negli U.S.A. ottenne ad
Harvard la cattedra di Storia della Civiltà Italiana. Caduto il fa-
scismo tornò in cattedra presso l'Università di Firenze. Trascorse
gli ultimi anni di vita a Capo di Sorrento. Non smise mai di de-
nunciare gli scandali e le ingiustizie. Morì il 6 settembre 1957,
all'età di 84 anni. Visse secondo il precetto “Fa' quello che devi
avvenga quello che può”. Il suo pronipote Cosmo G. S. Salve-
mini fa onore al suo antenato. Mario Coletti
N. 6 - GIUGNO 2018
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Fonte Nuova (Roma).
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di inviarli alla Direzione entro il 15 di ogni mese. 2) Gli
articoli non devono superare le 25 righe dattiloscritte e
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quando e perchè. 3) confrontare il testo originario dei pro-
pri articoli con quello poi pubblicato con le necessarie
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(segue da pag. 1) Furti opere d’arte
lire di che oggetto si tratta, se debba essere un’opera d’arte, di
quale epoca e natura. La catalogazione è da farsi utilizzando una
apposita scheda. Poiché ve ne è già un modello proposto dal Mi-
nistero Beni Culturali si può adottare quel modello, eliminando
tutti i dati (per es. bibliografie, ecc.) che non sono utili al nostro
precipuo scopo. La scheda così compilata, viene depositata presso
un notaio. Con questo il possessore precostituisce la prova di tale
sua qualità. Avvenuto il furto il possessore ne fa regolare denun-
cia ai Carabinieri dell’apposito nucleo. Si ha già qui il vantaggio
che in quel momento si dispone già di una descrizione ottimale
dell’oggetto, facilitando così l’azione dei Carabinieri per l’even-
tuale recupero. Analoga denuncia del furto il possessore deve fare
all’associazione mercanti d’arte (che abbia dichiarato la sua ade-
sione all’adozione di questa prassi). A questo punto, dunque, in-
terviene la collaborazione dell’associazione dei mercanti d’arte.
L’associazione che si presume aderisca alla prassi proposta nel-
l’interesse dei suoi associati, a scoraggiare i furti, pubblica pe-
riodicamente un bollettino nel quale compaiono i dati delle
denunce di furto pervenute dai derubati, analoga a quella presen-
tata ai Carabinieri. In questo modo tutti i mercanti associati sono
informati dell’avvenuto furto; qualora il possessore abusivo si
presentasse per vendere la refurtiva, il mercante d’arte non po-
trebbe ignorare che l’origine dell’oggetto è furtiva e sarebbe te-
nuto a regolarsi di conseguenza.
La conseguenza pratica di questa procedura per il possessore de-
rubato, è che il mercante d’arte che acquistasse l’oggetto trafu-
gato, non potrebbe accampare la sua buona fede; quella buona
fede che, in mancanza di quegli accorgimenti, in virtù del princi-
pio “possesso vale titolo”, disarma il derubato. E’ questo il punto
rilevante: pubblicato dalla Associazione l’avvenuto furto, i mer-
canti membri di quell’Associazione che l’avessero comprato non
possono più accampare la loro buona fede. I mercanti d’arte che
fossero disposti a collaborare in questo senso, si qualifichereb-
bero in modo spiccato nel mercato e i compratori, presumibil-
mente, li dovrebbero preferire. Ci si rende conto naturalmente,
della limitata applicazione di questa prassi, richiedendo le sud-
dette collaborazioni, da un lato dei possessori, dall’altro dei mer-
canti d’arte. Nulla esclude che la prassi potrebbe estendersi ad
associazioni internazionali di antiquari e quindi avere una sfera di
applicazione geograficamente più vasta.
I possessori, naturalmente, potrebbero essere non solo i privati
ma anche le gallerie pubbliche (comunali, ecc.) e soprattutto gli
enti ecclesiastici. I quali ultimi tra l’altro, potrebbero avere uno
stimolo di più a redigere gli inventari nazionali degli oggetti d’arte
in loro possesso. Liliana Speranza
N. 6 - GIUGNO 2018 TEMATICHE INTERNAZIONALI E VARIE
UNIONE MONDIALE DEGLI STATI
Governatore: S. E. Sen. Pietro Fratantaro
Vice Governatore: Sen. Prof. Cosmo G. Sallustio Salvemini
FEDERICO II, “STUPOR MUNDI”
Le poste italiane sono state piuttosto prolifiche nell’emissione di fran-
cobolli. Uno è stato dedicato all’imperatore Federico II nell’ottavo
centenario della nascita. Riproduce una figura tratta dal bassorilievo
scolpito sul postergale dell’ambone della cattedrale di Bitonto (Bari),
secolo XI. La bozzettista è stata Maria Carmela Perrini, del Centro fi-
latelico del Poligrafico dello Stato. Federico II, pur non rientrando
nella storia del Rinascimento, fu paragonato dal Nietzsche a Leo-
nardo da Vinci. L’imperatore svevo è una delle figure più complesse
della Storia. I suoi contemporanei lo definirono “Stupor mundi”.
Aveva la fierezza germanica (ereditata da suo padre Enrico VI) e lo
spirito d’iniziativa dei normanni (ereditato da sua madre Costanza
d’Altavilla). Nato a Jesi, nelle Marche, e vissuto in Sicilia, aveva ap-
preso dagli italiani il senso pratico, dai greci la scaltrezza, dagli arabi
la sensualità. Vissuto in un periodo di transizione, può essere consi-
derato come l’ultimo imperatore del Medioevo ed il primo principe
del Rinascimento. Due secoli prima che a Firenze Lorenzo de’ Me-
dici aprisse le porte del suo magnifico palazzo in via Larga agli arti-
sti, Federico aveva già aperto la sua Corte ai poeti. La Scuola poetica
siciliana, infatti, fu il crogiuolo in cui si formarono Jacopo da Len-
tini, Cielo d’Alcamo, Odo delle Colonne e tanti altri. Federico stesso,
quando si toglieva l’armatura, si dilettava a scrivere poesie d’amore,
si cimentava in profonde discussioni filosofiche e teologiche. Par-
lava correntemente ben sei lingue. Si deve a lui lo sviluppo della
Scuola Medica Salernitana, unica Scuola di medicina in Europa, e la
fondazione a Napoli della prima Università statale al mondo (Lette-
ratura latina, Diritto, Filosofia ed altre discipline) affinchè “gli avidi
di cultura – scrisse – possano trovare il modo di soddisfare il loro de-
siderio senza essere obbligati a recarsi in altri luoghi o cercare scuole
all’estero”. Federico era un insaziabile ricercatore e sperimentatore.
Era un imperatore sapiente che si occupava anche di attività belliche
con grande coraggio. Pur essendo nipote dell’imperatore tedesco Fe-
derico I Barbarossa, fu considerato sempre una “straniero” dal po-
polo germanico. In effetti, non conosceva bene i problemi sociali
della Germania. Mostrava un tale disinteresse da indurre lo storico te-
desco Prutz a scrivere che “bramando di dare sviluppo alla nascente
potenza siciliana, voleva mettere la Germania al servizio del suo
Regno meridionale”. Preferiva dedicarsi alle varie forme di scienza
piuttosto che alle arti marziali. Per indole, non era un guerrafondaio.
Più volte usò la diplomazia invece delle armi. Per la sua incorona-
zione imperiale, papa Onorio III si fece promettere da Federico II,
come “conditio sine qua non”, di condurre una crociata per la libe-
razione di Gerusalemme. Il papa aveva 94 anni. Il giovanissimo im-
peratore pensava che il vecchio pontefice sarebbe ben presto passato
a miglior vita. Sei anni dopo, il papa centenario era ancora sul trono.
Federico fu costretto ad organizzare la partenza della crociata. In quei
giorni Onorio III morì e fu il suo successore Gregorio IX a benedire
la flotta che stava salpando da Brindisi. Senonchè, dopo qualche
giorno di navigazione, scoppiò sulle navi una violenta epidemia di
peste che costrinse Federico a ad ordinare il rientro in Italia. Ma il
nuovo papa, convinto che la peste fosse l’ennesima scusa per evitare
la crociata, scomunicò l’imperatore come “Spergiuro”. Quest’ultimo,
allora, pur di liberare Gerusalemme in qualsiasi modo, scelse la via
diplomatica sfruttando la sua amicizia con il Sultano Malik al Kamil,
con il quale aveva da tempo un cordiale rapporto epistolare. Il 18
giugno 1228, alla guida della flotta crociata, Federico salpò verso la
Siria. Sbarcò dopo cinque mesi e fu ricevuto con tutti gli onori dal-
l’ambasciatore del Sultano. Questa “connivenza” con l’impero mu-
sulmano fece indignare il Papa che, anziché pregare per la vittoria
delle armi cristiane, supplicò Dio affinchè facesse fallire all’impera-
tore scomunicato un’impresa da lui ritenuta sacrilega.
Intanto Federico si era accampato tra Cesarea e Giaffa, dove ebbe
numerosi colloqui con gli emissari del Sultano. Il Michaud, nella
“Storia delle crociate”, scrive che nelle loro conversazioni l’Impera-
tore e il Sultano parlavano più di geometria euclidea, di aforismi di
Averroè, della filosofia aristotelica che della religione cristiana e
maomettana. “Più di una volta – scrive – Federico mandò al Sultano
problemi di geometria e di filosofia da risolvere, così come il Sultano
ne mandava a lui”. C’è da supporre che, tra un problema e l’altro,
avranno parlato anche di Gerusalemme, dato che il 18 febbraio 1229
il Sultano firmò il contratto con il quale cedeva a Federico (e quindi
alla Chie di Roma) le città di Gerusalemme, Nazareth e Betlemme, i
luoghi sacri della cristianità. Federico ritenne di aver fatto cosa gra-
dita al Papa ma si sbagliò. Il Papa scagliò contro di lui un altro ana-
tema perché pretendeva che, oltre alla liberazione della Terrasanta,
avrebbe dovuto sterminare tutti gli infedeli. Un massacro che l’im-
peratore non volle mai compiere. Cominciò così ad accarezzare il
progetto di far costruire in Puglia lo splendido Castel del Monte (An-
dria), unico nel suo genere. Non se ne servì solo per andare a caccia
ma anche per compiere osservazioni astronomiche e pratiche magi-
che. Il filosofo Michele Scoto, uno dei suoi più ascoltati consiglieri,
lo aveva avvertito che la sua morte sarebbe avvenuta in una città con
il nome di un fiore. Perciò Federico aveva sempre evitato i luoghi
denominati in tal modo. Ma, sulla via del ritorno in Puglia dopo una
battaglia contro i Comuni del Nord Italia, fece tappa a Castel Fio-
rentino, colto da febbre violenta. Era un giorno di dicembre del 1250.
Ricordandosi del triste presagio, mandò a chiamare Berardo, arcive-
scovo di Palermo, per farsi assolvere dalle scomuniche papali. Dettò
il suo testamento e indossò la bianca veste con una Rosa Croce rica-
mata sul petto. Così, professando fede cristiana, si trasferì in cielo lo
“stupore del mondo”. Le sue spoglie riposano nel magnifico sarco-
fago di porfido, sorretto da quattro leoni, nel duomo di Palermo. Nel
1781 il suo corpo risultava ancora intatto. Chissà se la Chiesa lo ha
mai perdonato. Maria Luisa Marcilli
LA MAGLIETTA DIAGNOSTICA NAVI A ZERO EMISSIONI
I ricercatori della Laval University del Quebec (Canada) hanno
ideato una maglietta che monitora la respirazione del paziente at-
traverso una piccola antenna posta al suo interno. La maglietta ri-
leva i movimenti, registra il tipo di respirazione e invia i dati ad
uno smartphone o ad un computer. La tecnologia può essere uti-
lizzata per diagnosticare o controllare chiunque abbia problemi
di asma, una malattia polmonare cronica o soffrire di apnea not-
turna. Gli sviluppatori sostengono che la t-shirt non inibisce i mo-
vimenti naturali dell’utente e che i dati raccolti sono affidabili sia
se la persona è in movimento che seduta, in piedi o sdraiata. Inol-
tre può essere messa in lavatrice, continuando a mantenere la pre-
cisione dopo numerosi lavaggi. Sebbene non esista una data di
lancio specifica per questo nuovo strumento tecnologico, in futuro
potrebbe diventare una svolta per le persone che soffrono di ma-
lattie respiratorie. Antonella Vecchiariello
IL GENOCIDIO ARMENO
NON VA DIMENTICATO
L'Armenia storicamente faceva parte dell'impero ottomano, in cui
si era affermato il governo dei Giovani Turchi, uno Stato nazio-
nale turco, popolato perlopiù da un unico gruppo etnico. C'era in
quel periodo storico il timore che gli armeni si alleassero con i
russi, di cui i turchi erano nemici. Nel 1915 non c'erano più gli ar-
meni nell'Anatolia orientale, eccetto circa 300.000 che vivevano
nei territori ocupati dai russi. Si realizzò il genocidio degli Ar-
meni, che vivevano in Anatolia occidentale e in Cilicia. Oltre al
genocidio furono distrutte chiese, monasteri, scuole, comunità.
Con lo storico genocidio del 1915 furono confiscati i beni a tante
comunità e fu annientata la trimillenaria presenza armena nei ter-
ritori anatolici. Nel 1991 fu proclamata la Repubblica armena,
che ha un piccolo territorio con circa 4 milioni di abitanti e con-
fina con la Turchia, Azebargian, Georgia.Gli armeni della dia-
spora sono in tutto il mondo e quindi anche in Italia.
Gli armeni sono un popolo, che fu il primo a convertirsi al cri-
stianesimo nel IV secolo e sono apportatori di una cultura mille-
naria.L'Armenia infatti ha dato i natali ad uomini illustri : il poeta
Daniel Varusjan e il musicista Padre Komitas, che furono vittime
del suddetto genocidio. In Armenia c'è il noto monte Ararat, dove
si possono vedere grandi legni, che dovrebbero essere i resti del-
l'Arca di Noè. Nel 1919 un trubunale ottomano con-
dannò in contumacia i principali esponenti dei
Giovani Turchi. Nonostante tante testimonianze
ancora oggi la Turchia nega che ci sia stato nel
1915 il genocidio suddetto pur con il ricono-
scimento della Sottocommissione Onu per i di-
ritti dell'uomo nel 1985 e del Parlamento
europeo nel 1987 e dal Parlamento italiano. La
Chiesa armena ha elevato agli altari tutti i mar-
tiri dello storico e tremendo genocidio del ventesimo
secolo, cui forse s'ispirò Adolf Hitler. Mario Coletti
ITALIA: PAESE DI EMIGRANTI
Nella nostra epoca parlare di emigrazione si tratta di discutere
sugli immigrati presenti in Italia. Invece c’è una vera emigrazione
d’italiani verso vari Paesi per studio o per lavoro. Nell’ultimo de-
cennio dal 2007 al 2017 i nostri espatriati sono aumentati del
60%, passando da 3 milioni a quasi 5 milioni, che sono iscritti
all’A.I.R.E.(Azienda degli italiani residenti all’estero). Nel 2016
sono emigrati 124.076 italiani con un aumento del 15,5% rispetto
all’anno precedente. Dai dati principali, che emergono dalla XII
edizione del Rapporto Italiani nel Mondo, curato come ogni anno
dalla Fondazione Migrantes della C.E.I.,sono emigrati in Gran
Bretagna 24.771 italiani, 19.178 in Germania, 11.759 in Svizzera,
11.108 in Francia, 6.829 in Brasile e 5.939 negli U.S.A.. Gli emi-
granti italiani sono soprattutto quelli del Sud d’Italia. L’immi-
grazione è divenuta di nuovo una valvola di sfogo per le nostre
insufficienze economiche, proprio come nel passato. Si va via per
cercare una sorte migliore rispetto a quella che potrebbe avere in
Italias. Sono anche molti laureati che emigrano, perchè in Italia
non trovano lavoro e ciò è una grave perdita per l’Italia. Il Se-
gretario Generale della C.E.I., monsignore Nunzio Galantino, ha
detto:“Mi auguro che lo studio di Migrantes possa continuare a
gettare luce sulla mobilità umana e la conoscenza scientifica del
fenomeno è la strada giusta per ripercorrere un ambiente sociale
in cui ciascuno venga arricchito e non depauperato della presenza
dell’altro. Ci auguriamo che l’economia italiana continui a mi-
gliorare e possa quanto prima assicurare lavoro agli italiani, evi-
tando l’emigrazione”. Mario Coletti
LA NUOVA FRONTIERA DELLA MESSAGGISTICA
Alzino le mani quanti di voi si aspettavano un’evoluzione del ge-
nere in termini di messaggistica istantanea. Per la maggioranza
della popolazione, fino a pochi decenni fa, era già sconvolgente
poter mandare SMS a meno di quindici centesimi di euro grazie
a delle offerte di alcune compagnie telefoniche (neanche tutte).
Con l’ascesa del web e degli smartphone siamo arrivati al punto
di avere una vasta gamma di piattaforme su cui scambiare mes-
saggi in tempo reale e, ascoltando alcune persone, questo può es-
sere un’arma a doppio taglio.
Partendo dal discorso dell’“isolamento sociale”. I servizi più fa-
mosi portano il nome di Whatsapp, Messenger, WeChat e Line.
Una piattaforma che prenderà piede nel futuro prossimo è Tele-
gram, grazie alla quale è possibile creare un canale dove sola-
mente gli amministratori possono scrivere dei contenuti, che
arrivano agli utenti come delle notifiche push. Anche questo
nuovo mondo, come possiamo notare, si sta evolvendo.
Bruno Bertucci
A partire da questa estate, le prime navi portacontainer comple-
tamente elettriche, a emissioni zero e senza equipaggio, opere-
ranno dai porti Olandesi di Anversa, Amsterdam e Rotterdam.
Inizialmente saranno presidiate durante la prima fase dell’opera-
zione per poi operare senza alcun tipo di equipaggio. Port Liner,
la società responsabile dello sviluppo delle navi soprannominata
“Tesla dei canali”, prevede di produrre in un anno circa 500 nuovi
galleggianti (chiamate chiatte), motori elettrici e batterie che po-
trebbero anche essere installate su navi più vecchie.
Le chiatte saranno le prime al mondo a navigare con batterie a
emissioni zero che verranno caricate a terra da Eneco, fornitore di
energia senza emissioni di carbonio.
Si prevede che questo sviluppo rivoluzionario nel settore del tra-
sporto merci comporterà l’eliminazione di circa 23.000 veicoli
diesel, oltre a una riduzione di circa 18.000 tonnellate di CO2 al-
l’anno. Antonella Vecchiariello
L’ATTUALITÀ, pag. 3
APOCALISSE
Rimango sola/ Vivo nel dilemma per non angustiarmi con la re-
altà presente./Vivo nell’Apocalisse come un animale selvaggio
che si finge morto/per ingannare il nemico che lo minaccia./Vivo
con il cuore vuoto , con la paura d’amare lo stesso paradiso del-
l’amore./Non voglio guadagnare niente per non perdere niente
nella notte diamantina./La mia lingua è volubile: dico parole di
pietra e dopo osservo il silenzio per udire il vento.
Teresinka Pereira (traduzione di Giuseppe Filippone)
FESTA DEL LAVORO IN USA
Il primo maggio negli Stati Uniti vediamo le sfilate
del Labor Day da tutto il mondo in TV. La Festa
del Lavoro è stata cambiata dal primo maggio al
5 settembre, perché nel 1886, il tentativo per
festeggiare il Primo Maggio a Chicago era
considerato una propaganda comunista: le per-
sone furono arrestate e persino giustiziate.
Quindi, l'Americano Movimento del Lavoro ha
cambiato la data del Labor Day per le persone di-
menticate per la tragedia a Chicago il Primo Maggio
1886. Teresinka Pereira
LA “NUOVA FRONTIERA” KENNEDIANA
SI ISPIRAVA A SALVEMINI
Tra gli allievi che ascoltavano le
lezioni di Gaetano Salvemini,
dal 1934 in poi, presso la catte-
dra di Storia della Civiltà ita-
liana della Harvard University
di Boston (Massachussets –
U.S.A.) c’era Arthur Schlesin-
ger jr., figlio del celebre scrit-
tore. Fu affascinato non solo dal
rigoroso metodo didattico del
Maestro ma anche dal suo modo
di finalizzare l’impegno politico
verso il socialismo liberale, cioè
verso finalità socialiste da rag-
giungere con metodi liberali.
Condivise pienamente l’essenza
degli insegnamenti salveminiani
che consisteva nel contribuire
ad orientare le decisioni della Casa Bianca e del Congresso per al-
leviare le misere condizioni economiche delle classi sociali disa-
giate. Condivise soprattutto le proposte salveminiane che
miravano a ridurre le disuguaglianze tra gli iper-ricchi e gli iper-
poveri, nonché a salvaguardare i fondamentali diritti umani in
America e nel resto del mondo. Erano queste le condizioni ne-
cessarie per far progredire la civiltà, per istituire un sistema de-
mocratico autentico, per eliminare le cause dei conflitti tra le
classi sociali. Quando, nel 1960 John F. Kennedy (nella foto)
diede inizio alla campagna elettorale, per assumere poi la carica
di presidente degli Stati Uniti, si affidò a Schlesinger per far re-
digere i testi dei comizi e del suo programma politico, sintetiz-
zato nella famosa formula “La Nuova Frontiera” e dedotto
chiaramente dal pensiero salveminiano. Nel corso di un comizio
Kennedy fece esplicito riferimento agli insegnamenti di Salve-
mini in merito al profondo significato delle parole “democra-
zia”,”libertà”, “giustizia sociale” e “laicità dello Stato”. Poi, in
qualità di Presidente, ad un giornalista italiano disse che il suo
impegno politico si ispirava costantemente alla profezia salvemi-
niana per l’edificazione di una società di cittadini onesti gover-
nati da galantuomini. Per ulteriori approfondimenti
sull’argomento si consiglia di leggere il pregevole libro di Gio-
vanni Nigro “Salvemini: Scuola, Politica, Storiografia e Federa-
lismo” (Edizioni Paguro, 2017). C.G.S.S.
BIG DATA: OPPORTUNITÀ E RISCHI
L’Università Roma Tre ha lanciato la terza edizione del Data Dri-
ven Innovation (DDI) in collaborazione con Maker Faire Rome e
Innova Camera. Si tratta dell’evento di maggior rilievo nazionale in
tema di Big Data ed Intelligenza Artificiale che sono stati autore-
volmente analizzati ed approfonditi. Senza dimenticare la promo-
zione dell’open innovation e l’accompagnamento di giovani
talentuosi nello sviluppo di idee imprenditoriali innnovative con il
programma di incubazione Dock3- The startup lab. L’importanza
degli argomenti trattati è stata sottolineata da una conferenza te-
nuta, in occasione della presentazione del DDI alla facoltà di Inge-
gneria, da parte di uno speaker d’eccezione: Nimrod Dozlovski.
Egli è tra i massimi esperti globali dei settori in oggetto e docente
alla Yale University. Dalla sua relazione sono emerse interessanti
considerazioni come quelle relative ad una sorta di “esperimenti” di
affidabilità sociale che si stanno tenendo in alcuni Paesi. In termini
semplificati, tramite l’utilizzo di piattaforme di messaggistica am-
piamente utilizzate, vengono assegnati ad ogni utente dei punteggi.
Monitorando di fatto le azioni “social” di ogni individuo se ne po-
trebbero condizionare nel tempo in positivo o negativo numerosi
aspetti della vita quotidiana e professionale. Questo potrebbe av-
venire, ad esempio, concedendo punteggi in base alla conformità
a dati schemi politici o adottando comportamenti di un certo tipo.
In termini generali, la tecnologia è sufficientemente avanzata da
consentire di prevedere i comportamenti dei soggetti, profilare e
raggruppare le persone per condizionarne le condotte o le scelte
come nello scandalo delle recenti elezioni americane. Detto diver-
samente, si tratta della cosiddetta tecnologia predittiva, che è di-
sponibile sul mercato. Ma bisogna prestare agli algoritmi predittivi
nel senso che rispetto ad essi bisogna cercare di rispondere a do-
mande del tipo: dove sono stati presi i dati? Sono stati forniti dati
erronei su di me? Qual’è il comportamento normale e chi decide
quale sia? In base a quali principi o stereotipi viene stabilito? Chi
sviluppa i dati e per quale finalità vengono elaborati? Il rischio è
quello che gli algoritmi possano monitorare e regolare i nostri com-
portamenti comprimendo i nostri diritti. In questa linea si registra
anche la Fondazione AAMOD che, con altri enti, ha organizzato un
incontro pubblico avendo come spunto il saggio di Michele Mezza
intitolato Algoritmi di Libertà. La potenza del calcolo fra dominio
e conflitto. Nel corso dell’evento si sono confrontati sui temi in og-
getto qualificati esperti, tra cui si cita il funzionario del Garante
per la protezione dei dati personali, avv. Federica Resta e la Prof.ssa
dell’Università Roma Tre Francesca Iacobone. Tra le proposte ope-
rative fornite nel corso della manifestazione si ricorda l’elabora-
zione di una piattaforma per monitorare i rilevanti problemi legati
alla violazione dei dati personali con seminari pubblici sull’argo-
mento che sensibilizzino rispetto ad essi. Fiorella Ialongo
L’ATTUALITÀ, pag. 4
IL “DOTTOR BOSS ATTANASIO” AL 41 BIS
HA PRODOTTO 1200 RICORSI
Siracusa. Continuano senza tregua i ricorsi “ autodidatti “ pre-
sentati dal laureato in scienze della comunicazione e laureando
in giurisprudenza boss Attanasio,si contano infatti ad oggi circa
1200 i ricorsi fatti dallo stesso. Valutando bene la situazione del
“boss” a cui sono stati inflitti vent’anni di carcere duro (41
bis),sembra poter capire che il 41 bis non sia proprio così duro e
se aggiungiamo le informazioni che lo stesso ha potuto acquisire
su giornalisti sottoscorta tramite altri detenuti,sembra proprio che
il 41 bis ha molte falle! Se a tutto ciò,aggiungiamo che l’Attana-
sio ha avuto il tempo di scrivere diverse volte a Papa Francesco
(addirittura in spagnolo),scrivere un libro,dimostrare la scarsa fi-
ducia verso gli stessi 4 avvocati di fiducia, sembra proprio che
non abbia fiducia nel sistema giudiziario italiano.
Eppure,vorrei ricordare al boss,che anche politici di grosso cali-
bro subiscono condanne,anche poveracci le subiscono e anche
altri che sono al 41 bis le hanno subite e le subiscono,eppure 1200
ricorsi sono una cosa, come dire… stupefacente. Vorrei capire,
anzi, mi piacerebbe intervistare il potente boss siracusano e chie-
dergli:ma lei che accusa tutti di disattendere, violare o male in-
terpretare le norme dell’ordinamento penitenziario, soprattutto
quelle che impongono le restrizioni dell’articolo 41-bis, cosa
pensa della mafia, dei boss e delle stragi compiute? Quale pena
chiederebbe un futuro “avvocato come lei” per tali persone? Spe-
rando che possa leggere il mio articolo attendo sua gentile rispo-
sta ill.mo dottor Boss Attanasio. Maurizio Inturri
L’AZIENDA AL CENTRO DEL SISTEMA DETHLEFSEN: L’ESPERIENZA
Molti non addetti ai lavori pensano alle aziende come mere fi-
gure economiche che si occupano solamente della compraven-
dita, non sapendo che si trovano al centro di un circolo virtuoso
che le vede protagoniste. Le imprese devono avere delle inter-
connessioni con numerosi soggetti: a monte con i fornitori (per ot-
tenere le materie prime necessarie per la produzione di beni e
servizi) ed a valle con i distributori (fondamentali per la vendita
di questi prodotti finiti). Da non sottovalutare il rapporto che le
aziende devono avere con i clienti e con le famiglie in partico-
lare. Quest’ultime sono sia fruitori del servizio offerto dalle so-
cietà e sia “fornitori” del servizio lavoro (senza il quale non si
potrebbe andare avanti). Il tutto deve essere regolato e control-
lato dallo Stato (che si può considerare una vera e propria azienda
a scopo non lucrativo). Come possiamo notare è impossibile porre
le aziende all’interno di una campana di vetro, soprattutto in que-
sto periodo storico: l’era del digitale, che ha spalancato le porte
alla globalizzazione. Questo vuol dire più concorrenza, ma più
possibilità di innovare ed innovarsi. Ma questo significa, anche,
un maggiore rischio di un fallimento se le attività non vengono
svolte con programmaticità e professionalità. Bruno Bertucci
COORDINATORI DELLE SEZIONI
REGIONALI DEL MOVIMENTO GAETANO
SALVEMINI PER IL TRIENNIO 2018-2020
Lombardia: Ferruccio Ciavatta. Piemonte: Augusto Foglietto.
Liguria: Andrea Monteverde. Trentino Alto Adige: Tullio Dal-
lapiccola. Veneto: Eugenio Morelli. Toscana: Mauro Marrani.
Marche: Matteo Gentili. Lazio: Emiliano Caruso. Abruzzo e
Molise: Leda Panzone Natale. Campania: Giovanni Nigro. Ba-
silicata: Giustino Setteducati. Puglia: Natale Ventrella. Calabria:
Michele Biafora. Sicilia: Adalgisa Biondi. Sardegna: Anna Maria
Chirigoni.
I Soci del Movimento sono invitati a proporre le varie forme di
collaborazione ai predetti Coordinatori scrivendo alla e-mail lat-
tualita@yahoo.it , con particolare riferimento agli eventi artistici
e culturali del Maggio Uniacense.
(segue da pag. 1) Il pensiero di Pitagora....
da quella di genitore sia da quelle acquisite in occasione di in-
contri con soggetti in età evolutiva, ho tratto la convinzione che
per educare (nel senso proprio del termine, ossia di guidare in
modo da favorire lo sviluppo delle potenzialità evolutive del-
l’educando), il rapporto debba essere fondato sulla fiducia (v.
pure di Erik Erikson, in “Lo Sviluppo Sociale”, la locuzione: fi-
ducia di base). A tal fine occorrerà che l’educatore sia in grado di
favorire l’impostazione del rapporto, nel contempo, con autore-
volezza e con spirito di servizio. In altre sedi ho accostato l’opera
accretiva (favorente la realizzazione delle potenzialità evolutive),
in particolare della madre, a quella del bagnino-istruttore: men-
tre questi vigila e fa quel tanto che basti per aiutare il galleggia-
mento dell’allievo, dovrà pure lasciargli spazio affinché questi
acquisisca consapevolezza della sua autonoma capacità di stare a
galla. Controproducente, allorché l’educatore intenda contare
sulla sua posizione up, di prepotere: poiché rischia di essere re-
cepita come una sfida e fomentare una reazione di contropotere;
è generalmente noto come e quanto un soggetto in età evolutiva
sia suscettibile a reagire a ciò che coglie come provocazione.
Un’esasperata fase dell’opposizione e dei dispetti lo potrà indurre
a violente reazioni nei confronti di chi gli evoca un rapporto au-
toritario, sino al punto che dal suo apparato neuro-psichico si sca-
teni un’ostinata posizione di non darla per vinta a ogni costo. In
proposito, rifaccio ancora una volta presente che nella nostra cen-
trale neuropsichica vigila una specie di sentinella, l’amigdala che
fa parte del sistema d’allarme, alias centro della paura. Affinché
questa sentinella svolga la sua essenziale funzione fisiologica,
occorrerà appunto il mantenimento del rapporto di fiducia, ossia
che l’educatore costituisca un valido punto di riferimento per
l’educando, ossia che, mentre mantiene il suo ruolo di guida au-
torevole, nel contempo, sia dalla parte del minus habens. Questi,
non avendo raggiunto un sufficiente grado di autonomia, senza
prestazioni complementari alle sua carenti competenze, rischie-
rebbe un’insostenibile crisi abbandonica che allarmerebbe pato-
geneticamente il suo centro della paura . Il suo bisogno di
sicurezza è tale che, in mancanza d’altro, cercherà di aggrapparsi
fondamentalisticamente (anima e corpo) a qualsiasi cosa gli si
presenti come assicurante, protettiva ma pure trasgressiva: ideo-
logia, fede, credo e, quindi, a una formazione gruppale, un leader,
un boss ecc. A parte queste scelte estremiste, il soggetto che per-
cepisca un venir meno del senso di sicurezza, potrà tendere a rea-
gire con comportamenti disturbanti-provocatori, come per
verificare se il suo accudente-educatore sia ancora come quella
parte di sé che gli urge per fronteggiare ogni evenienza. Con rea-
zioni “educative” autoritarie, si potrà correre il rischio di un’esca-
lation. Pier Luigi Lando
TEMATICHE ETICO-SOCIALI
AUMENTANO LE OPPORTUNITÀ
DI LAVORO DELLA P.A.
Secondo le statistiche gli ultimi 10 anni non sono stati i mi-
gliori per trovare un lavoro in un posto pubblico.
La crisi, la spending review e quindi il blocco delle assun-
zioni nelle P.A. avevano rallentano le speranze per i gio-
vani laureati che ispiravano a lavorare in enti pubblici e
ministeri. Gli unici contratti erano a tempo determinato e
nello stesso tempo che i pensionamenti aumentavano nes-
suno ricopriva la forza lavoro pubblica.
Per fortuna, da un po’ di tempo a questa parte però, stanno
tornano le assunzioni con concorso a tempo indeterminato.
Gli ultimi 4 a cui si può partecipare sono: 137 Infermieri
agli Ospedali Riuniti di Foggia; 169 posti al Comune di Na-
poli: 54 assistenti sociali. 37 istruttori ammi-
nistrativi e 50 educatori professionisti; 650
Funzionari dell’Agenzia delle entrate; 970
Funzionari dell’INPS.
Da ciò si presume che ci saranno duemila
posti di lavoro da occupare e con un ap-
proccio diverso soprattutto nel settore tec-
nologico dove i giovani sono più preparati
rispetto agli anziani. Sonia Cozza
DELLA RINASCITA
Thorwald Dethlefsen, (Herrsching am Ammersee , 11 di-
cembre 1946 – Vienna, 1 dicembre 2010) è stato uno psi-
coterapeuta, filosofo, esoterista e scrittore tedesco. Ha
diretto a Monaco di Baviera "l'istituto privato di psicologia
straordinaria", da lui stesso fondato, nel quale metteva in
atto le sue particolari terapie sulla reincarnazione e la psi-
cologia esoterica. Studioso di psicologia, il dottor Dethlef-
sen si è interessato inizialmente all'ipnoterapia, divenendo
celebre per alcuni esperimenti di ipnosi regressiva, condotti
a partire dal 1968, con cui sosteneva di far rivivere ai suoi
pazienti non solo momenti della loro infanzia e vita intrau-
terina, ma anche di vite passate, rammentate in stato di
“trance”. Riferisce di come il suo approccio, inizialmente
scettico e improntato all'ateismo psicologico, sia mutato di
fronte a tali esperimenti, spingendolo ad orientare le sue ri-
cerche nell'ambito della medicina esoterica.
Lo scopo della terapia della reincarnazione non è tanto
quello di conoscere le proprie vite precedenti e soddisfare
certe curiosità, ma capire il proprio destino, vivere in sin-
tonia con esso, decifrarne il senso. Vista in quest'ottica, la
reincarnazione diviene un'autentica disciplina esoterica e
un mezzo per capire il nostro ruolo e il nostro compito nel
mondo. Sebbene sia stato scritto parecchi anni fa, (L’espe-
rienza della rinascita, guarire attraverso la reincarnazione)
questo libro è perfettamente attuale, anche perché nessun
altro ricercatore è andato al di là dei risultati ottenuti da De-
thlefsen negli esperimenti qui presentati, nessuno ne ha
tratto conclusioni altrettanto valide. Daisy Alessio
(segue da pag. 1) Salvemini: “La scuola laica non impone dogmi”
vita - si dice - non l'han trovata né la religione né la filosofia, non
la danno né la scuola confessionale né la scuola laica. E' vero. Ma
l'umanità non domata da mille sconfitte, assale sempre questo mi-
stero della vita e ne cerca la chiave. E se la scuola confessionale
ha torto nel volere imporre ai suoi alunni dogmaticamente la sua
soluzione del mistero, la scuola laica commetterebbe un grave er-
rore pedagogico e una grande immoralità, se facesse ignorare ai
giovani l'esistenza di questo mistero, se li educasse dinanzi ai
grandi problemi della vita alla fredda indifferenza o allo scettico
sorriso. Lasciamo, dunque, che entri da tutte le parti nella nostra
scuola il gran vento della vita; ascoltino i nostri alunni le voci, il
maggior numero possibile di voci, che rumoreggiano fuori dalla
scuola; siano essi educati a ben vivere, non nell'ignoranza dei pro-
blemi fondamentali della vita, non nella indifferenza reticente, in-
colore, opportunista e vile; ma nella cura intensa e sincera di quei
problemi, nel desiderio della verità razionalmente acquistata e ra-
zionalmente comunicabile, nell'avversione ad ogni dogma indi-
mostrato e ad ogni intolleranza settaria. Ed eccola venir fuori dalla
critica del concetto negativo di neutralità, la definizione positiva
di laicità. La scuola laica deve educare gli alunni alla massima
possibile indipendenza da ogni preconcetto non dimostrato; deve
sostituire negli alunni all'abito dogmatico... l'abito critico, e alla
intolleranza settaria il rispetto di tutte le opinioni sinceramente
professate. La scuola laica non deve imporre agli alunni credenze
religiose, filosofiche o politiche in nome di autorità sottratte al
sindacato della ragione; ma deve mettere gli alunni in condizione
di potere con piena libertà e consapevolezza formarsi da sé le pro-
prie convinzioni politiche, filosofiche, religiose...". Straordinario
come al solito e, come dicevo, pure davvero intramontabile il pen-
siero salveminiano. Luciano Masolini
CORSO DI GIORNALISMO
INVESTIGATIVO
Disponibile il corso di giornalismo investigativo on line
a cura della Free Lance International Press, aperto a
giornalisti, studenti, lavoratori, operatori dell’informa-
zione e a chiunque voglia intraprendere la strada del
giornalismo d’inchiesta. Direttore del corso: Emiliano
Federico Caruso. Presidente Free Lance International
Press: Virgilio Violo. Per maggiori informazioni:
Cell. 324/6879903. Sito: http://mediaflip.org
N. 6 - GIUGNO 2018
Dialogo tra finanza e uomo:
il ruolo della consulenza
Rubrica a cura di Giovanni Barnini
LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: MODALITÀ
DI PARTECIPAZIONE E BENEFICI FISCALI
Precedentemente abbiamo sottolineato la necessità di ricorrere alla previ-
denza complementare. Nel nostro Paese la previdenza complementare è af-
fidata a un sistema di forme pensionistiche dedicate a raccogliere il risparmio
previdenziale grazie al quale al termine della vita lavorativa si può benefi-
ciare di una pensione complementare. La previdenza complementare si basa
sul cosiddetto regime della contribuzione definita; pertanto, la somma che
si accantona per la pensione, cioè la propria posizione individuale, dipende
: dall’importo dei contributi versati alla forma pensionistica complementare;
dalla durata del periodo di versamento (più anni = più contributi) ; dai ren-
dimenti ottenuti, al netto dei costi, con l’investimento sui mercati finanziari
dei contributi versati.
Le diverse tipologie di forma pensionistica complementare sono: fondi pen-
sione negoziali (istituiti da rappresentanti lavoratori e datori di lavoro, nel-
l’ambito della contrattazione nazionale, di settore o aziendale), fondi
pensione aperti (istituite da banche, imprese di assicurazione, società di ge-
stione del risparmio e società di intermediazione mobiliare), i Piani Indivi-
duali Pensionistici (istituiti da imprese assicuratrici) e i fondi pensione
preesistenti (istituiti prima del Decreto Legislativo 124 del 1993 che ha di-
sciplinato la previdenza complementare per la prima volta).
La partecipazione alla previdenza complementare è una scelta libera e
volontaria ed è destinata in particolare al mondo del lavoro. Si può aderire
alle forme pensionistiche complementari se si è lavoratore dipendente, la-
voratore autonomo o libero professionista o lavoratore con altri tipi di con-
tratti (si pensi agli occasionali). Si può comunque aderire anche se non si
svolge un’attività lavorativa o se si è una persona fiscalmente a carico di un
familiare che già aderisce ad una forma pensionistica complementare. Il la-
voratore dipendente può iscriversi ad un fondo pensione su base collettiva
(chiuso o aperto, se previsto dal proprio contratto di lavoro) oppure libera-
mente ad un fondo pensione su base individuale , scegliendolo autonoma-
mente. Il lavoratore dipendente che può iscriverti tramite un’adesione
collettiva versando il contributo previsto dal contratto, obbliga il proprio da-
tore di lavoro a versare a sua volta un contributo alla forma pensionistica
complementare alla quale ha aderito. Un libero professionista o lavoratore
autonomo può aderire invece individualmente a fondi pensione aperti o piani
individuali pensionistici (pip): se però la propria associazione o ordine pro-
fessionale di appartenenza offre la possibilità di aderire ai fondi pensione
(chiusi, aperti o preesistenti) può aderirvi anche su base collettiva. Ed il tfr?
Il lavoratore dipendente del settore privato che entra per la prima volta nel
mercato del lavoro, è chiamato a decidere cosa fare del proprio Trattamento
di fine rapporto (TFR) entro sei mesi dall’assunzione: può scegliere se la-
sciarlo in azienda oppure se conferirlo in via definitiva ad una forma pen-
sionistica complementare. Si può decidere anche in un secondo momento di
destinare alla previdenza complementare il proprio TFR futuro (il TFR ma-
turato fino a quel momento resta accantonato presso il datore di lavoro e sarà
liquidato alla fine del rapporto di lavoro). Se non si effettua alcuna scelta in
modo esplicito il TFR confluisce automaticamente nel fondo pensione (ne-
goziale, aperto o preesistente) previsto dal contratto di lavoro ovvero, se il
contratto individua più fondi, in quello al quale è iscritto il maggior numero
di dipendenti della propria azienda (cosiddetto ”conferimento tacito”); se
non è previsto alcun fondo pensione il TFR viene versato al Fondinps, la
forma pensionistica complementare appositamente costituita presso l’INPS.
Se si è invece un dipendente pubblico al quale si applica il regime del TFR
si può scegliere di destinare il TFR alla previdenza complementare solo nel
caso di esistenza di un fondo pensione di riferimento per la propria catego-
ria.
Se il lavoratore dipendente sceglie una forma pensionistica complemen-
tare ad adesione collettiva, la propria di contribuzione sarà formata da: il
proprio contributo, il cui importo è stabilito dagli accordi collettivi, dalla
quota di TFR futuro, cioè quello che matura dal momento di adesione alla
forma pensionistica e dal contributo del proprio datore di lavoro. Se invece
il dipendente si è iscritto alla previdenza complementare secondo il mecca-
nismo del conferimento tacito del TFR, può decidere di aggiungere al TFR
un proprio contributo e quello eventuale del proprio datore di lavoro.Se in-
vece il lavoratore dipendente sceglie una forma pensionistica comple-
mentare ad adesione individuale, la propria contribuzione sarà formata dal
proprio contributo e dalla quota di TFR futuro, che matura dal momento del-
l’adesione alla forma pensionistica. Nel caso invece di un lavoratore auto-
nomo il versamento è esclusivamente costituito dal proprio contributo. Le
forme pensionistiche complementari offrono diverse alternative per inve-
stire i propri contributi, chiamate opzioni di investimento (anche comparti
o linee di investimento). Se si è lontani dalla pensione scegliere opzioni di in-
vestimento più rischiose significa avere maggiori opportunità di rendimento
nel lungo periodo. Se invece si è prossimi alla pensione la scelta di un’op-
zione di investimento a basso rischio può consentire di salvaguardare meglio
il proprio investimento da possibili andamenti negativi dei mercati finanziari.
La scelta che si effettua al momento dell’adesione riguardo all’opzione di in-
vestimento non è vincolante: nel tempo, si può modificare il percorso scelto
passando da una linea a un’altra. Dopo due anni di adesione è possibile chie-
dere, per qualsiasi motivo, il trasferimento della posizione maturata presso
un’altra forma pensionistica complementare. Il trasferimento è un proprio di-
ritto e non può essere ostacolato né possono esservi limiti all’esercizio.
Se si ha aderito alla previdenza complementare su base collettiva e si cam-
bia lavoro è possibile trasferire alla nuova forma pensionistica complemen-
tare di riferimento il montante versato. Il trasferimento consente di proseguire
il proprio percorso previdenziale senza interruzioni: l’ anzianità nel sistema
della previdenza complementare inizia da quando si ha aderito la prima volta
. Al momento in cui sono raggiunti i requisiti per la pensione obbligatoria, e
a condizione che si possa far valere almeno cinque anni di partecipazione
alla previdenza complementare, è possibile trasformare la propria posizione
individuale in rendita. La rendita costituisce la propria pensione comple-
mentare. La pensione complementare può essere reversibile sia al coniuge
sia ad un’altra persona designata. Al momento in cui si va in pensione è pos-
sibile anche scegliere la liquidazione della propria posizione individuale in
un’unica soluzione fino a un massimo del 50% del capitale accumulato. Que-
sta decisione può consentire di soddisfare altre importanti necessità che pos-
sono essersi manifestate al momento del pensionamento. È importante,
quindi, valutare con attenzione quale scelta compiere. Aderendo alla previ-
denza complementare si beneficia di una tassazione favorevole sia in fase
di contribuzione (si può dedurre dal proprio reddito complessivo i contributi
versati, fino al limite di 5.164,57 euro all’anno, facendo diminuire l ‘impo-
sta sul reddito da pagare; tale importo comprende l’eventuale contributo del
datore di lavoro e i versamenti effettuati eventualmente a favore dei soggetti
fiscalmente a proprio carico mentre è esclusa la quota del TFR) che in fase
di rendimenti (tassati al 20% o al 12,50% se gli strumenti finanziari sono ti-
toli di Stato) e al momento del pagamento della pensione complementare
(l’aliquota è pari al 15% per i primi 15 anni di contribuzione; dal sedicesimo
anno si riduce di 0,30 punti percentuali per ogni anno di partecipazione, fino
al 9%, al 35 anno di adesione).
N. 6 GIUGNO 2018 INIZIATIVE CULTURALI L’ATTUALITÀ, pag. 5

IL Sen. Prof. Cosmo G. Sallustio Salvemini, IL VALORE DELLA CULTURA

Nell’ambito della rubrica “Il valore della cultura: incontri dedicati
Vice Governatore dell’Unione Mondiale degli Stati, a cultura, diritti e libertà”, mercoledì 18 aprile 2018 presso la
resta alla guida dell’UN. I. A. C. “Casa dello scrittore FUIS” (nella nuova sede in via Lungotevere
dei Mellini 33A) si è svolta la conferenza intitolata: “Cultura e
diritti dell’uomo”, organizzata da Mario Sammarone e Michele
«Bisogna dar vita ad una Alleanza di uomini illu- Bianchi, presidente dell’associazione culturale “Terra d’arte”.
minati, esperti ed onesti che si uniscano al di sopra Dopo i saluti di Natale Antonio Rossi, presidente FUIS, sono in-
“Fatti non foste a viver tervenuti nell’ordine: Franco Ferrarotti, sociologo; Cosmo Sal-
dei partiti per accordarsi su problemi concreti e, di lustio Salvemini, direttore de L’Attualità; Michele Bianchi,
come bruti, ma per seguir
volta in volta, cerchino le forze necessarie per risol- virtute e conoscenza”.
psicoanalista; Luigi De Pascalis, scrittore; Desirèe Massaroni,
saggista e curatrice culturale. Qui di seguito non possiamo sten-
verli» (Gaetano Salvemini, 1953) Dante Alighieri dere un resoconto esteso e particolareggiato dei vari interventi. A
causa del poco spazio disponibile noi ci vogliamo limitare solo ad
una considerazione di carattere conclusivo.
Quando si parla di valore della cultura e/o della cultura dei valori
ECCO ALCUNI PROTAGONISTI DEL MAGGIO UNIACENSE
Un magnifico concerto lirico-strumentale per celebrare la XXI Edizione del Maggio Uniacense “Unire gli artisti per affratellare i Po-
il nichilismo ha già vinto; infatti un valore se è tale e se è vera-
mente vitale opera senza che si debba sentire il bisogno di espli-
citarlo. Per questo i dogmi – ha affermato nel suo intervento
poli” si è svolto all’Auditorium del C.A.S.C. della Banca d’Italia in Roma il 15 maggio 2018. Franco Ferrarotti – sono cose che non vanno mai affermate; al-
L’Evento si è avvalso della partecipazione di valenti artisti: il soprano Licia Falcone (lirico-dram- trimenti la cultura si riduce ad uno pseudo-valore che si risolve
matico), il soprano Marcella Croce De Grandis (lirico-leggero) il tenore Errico Bonelli, il mezzo- tutto in retorica e che acquista una funzione mortifera e mortifi-
soprano Caterina Novak, il baritono Alessio Quaresima Escobar e il violinista Tonin Xhanxafili. cante di quelle forze vitali che ancora attraversano il corpo so-
Ogni artista, nel proprio ruolo vocale ed interpretativo, si è esibito sia in arie singole che in duetti e ciale. Questo discorso non è valido solo per la cultura e i valori,
quartetti tratti da opere famose quali: Rigoletto, Trovatore, Traviata, Aida del grande G. Verdi e quindi ma anche per i diritti. “Confessiamo una buona volta a noi stessi
da Tosca di G. Puccini, dal Flauto magico di A. Mozart, da Norma di V. Bellini, dal Don Pasquale di che da quando l’umanità ha introdotto i diritti dell’uomo, si fa
G. Donizetti, dalla Carmen di G. Bizet e dalla Africana di Jacob Meyerbeer accompagnati al piano- una vita da cani” (Karl Kraus). Stefano Valente
forte dalla bravissima Larissa Muratova. Il violinista Tonin Xhanxafili, attraverso l’esecuzione di
brani di J. Massenet, E. Morricone e C. Velasquez, accompagnato al pianoforte dal bravo M° Robert
Berti, è riuscito, con tocco magico sul suo stradivario, a suscitare una straordinaria emozione. Ca-
lorosi applausi anche al presentatore-attore Angelo Blasetti per la sua alta professionalità. Il pub-
LE DONNE E IL MERCATO DEL LAVORO 4.0
blico intervenuto ha ringraziato il Presidente Cosmo Sallustio Salvemini e la Dott.ssa Liana Botticelli Giorgio Bosco Incoraggiare le donne ad una consapevole partecipazione alla vita
“Dea ex machina” dell’intera manifestazione. sociale e promuovere le loro iniziative nel campo delle Arti, delle
Professioni e degli Affari. Favorendo, al tempo stesso, rapporti
di reciproca comprensione e proficua collaborazione fra le per-
sone di tutto il mondo. Questi gli scopi associativi della FIDAPA
(Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari), apparte-
nente alla Federazione Internazionale IFBPW (“International Fe-
deration of Business and Professional Women”) presente in 100
Paesi del mondo. La più recente iniziativa della FIDAPA ha avuto
luogo a Roma l’8 maggio scorso, presso l’Università degli Studi
Roma Tre, con il convegno “Donne e Professioni - Il tempo del
genere, il tempo delle professioni”, organizzato dalla sezione ro-
mana dell’associazione. Obiettivo dell’evento era quello di ap-
profondire la riflessione sull’evoluzione degli scenari digitali e
Stefano Murace Florinda Battiloro Liana Botticelli Licia Falcone delle professioni 4.0, con una specifica attenzione alle nuove
competenze femminili.
Il mercato del lavoro 4.0 è caratterizzato da un processo molto
innovativo e in continuo mutamento: due aspetti di grande im-
portanza per la FIDAPA, sempre attenta ai cambiamenti sociali e
impegnata nell’azione di sostegno verso le donne. Come emerge
dai dati ISFOL, le professioni emergenti di questo nuovo para-
digma sono rappresentate dai settori dei servizi e del commercio,
oltre che dalle professioni intellettuali e scientifiche di alta spe-
cializzazione. Tra le relatrici intervenute al convegno, possiamo
citare: Monica Parrella (“Lavoro agile, uno strumento per la con-
ciliazione lavoro-famiglia”); Flavia Marzano (“Smart city Roma
- strumento per rendere le professioni 4.0 possibili”); Ludovica Di
Marcella Croce De Grandis Errico Bonelli Francesco D’Episcopo Angelo Blasetti Loreto (“Inventare un profumo e mettersi in proprio”); Giovanna
Gattuso (“Musica: trasformare le passioni in professioni”). «L’im-
pegno della FIDAPA è quello di consolidare i rapporti tra Asso-
ciazioni e Istituzioni dedicate alla formazione delle donne del
UOMO-DONNA E PSICOANALISI futuro», ha detto Bettina Giordani, presidente di FIDAPA Roma,
sottolineando che solo con la conquista della consapevolezza di
Il 31 marzo 2018 a Roma presso la sala San Girolamo, sede dell’associazione italo-croata (piazza Augusto Imperatore, 3) si è svolto sé e del controllo sulle proprie scelte, le donne saranno sempre
il primo appuntamento del seminario intitolato: “Uomo-donna: dall’unione impossibile alla contingenza dell’incontro”. Il seminario più libere da stereotipi e vincoli culturali e sociali. La Federa-
è diretto e coordinato dallo psicoanalista Michele Giacinto Bianchi ed io stesso ne sono consulente scientifico. Il seminario è orga- zione Internazionale IFBPW gode di status consultivo presso le
nizzato dall’associazione culturale “Terra d’arte” e si inserisce in una piattaforma di ricerca che si articola in vario modo. Lo stesso Nazioni Unite e lavora in stretto contatto con il Consiglio d’Eu-
seminario qui in questione si inscrive nel quadro di un seminario intitolato “Filosofia dell’inter-cultura” (di cui esiste un Manifesto ropa e altre agenzie specializzate. La rappresentanza italiana è ar-
pubblicato su questo giornale nel numero di maggio 2014) e si ricollega al sotto-seminario intitolato “Metacritica della sessualità ov- ticolata in 302 Sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale e
vero del femminile nell’arte” (di cui parla un mio articolo pubblicato su questo giornale nel numero di giugno 2015). raggruppate in 7 Distretti. Silvia Iovine
Nel nostro primo incontro abbiamo cominciato a leggere e commentare il Manifesto di rivolta femminile (1970) scritto da Elvira Ba-
notti, Carla Lonzi e Carla Accardi giovandoci della partecipazione straordinaria di Feliciano Banotti, fratello di Elvira. In conclusione
vogliamo elencare almeno due linee guida che il lavoro del nostro seminario svilupperà: 1) non elaborare una teoria sulla donna, bensì
partire dalla donna, intesa come referente esemplare e non come oggetto epistemico, per decostruire quel soggetto moderno che si
vuole neutro e che invece è sempre sessualto; 2) pensare un tipo di emancipazione differente da come questa è stata pensata dalla tra-
dizione hegelo-marxista (“Sputiamo su Hegel!” – si legge nel Manifesto). Stefano Valente

LE 22 IMMUTABILI LEGGI DEL MARKETING

Appare ovvio come Al Ries e Jack Trout sappiano come muoversi nel mondo del marketing e quindi come redigere un libro appe-
tibile ed interessante. In poco più di cento pagine hanno riassunto le ventidue regole più importanti di questa scienza, che solo al-
l’apparenza è facile e senza ostacoli. In realtà è un mondo tanto bello quanto irto di problemi e di difficoltà. In questo libro viene
semplificato questo settore e diviso in poco più di una ventina di capitoli. L’editore stesso ci dice all’inizio del volume che “è un testo
fondamentale per capire le regole del marketing.” I due economisti ci dicono quanto sia complessa questa scienza e pongono l’at-
tenzione sulla mente dei clienti/utenti. L’obiettivo principale è, infatti, riuscire ad ottenere uno spazio nella mente del costumer non
tralasciando l’esperienza neanche nel post-acquisto (la fase più delicata).
Ci chiariscono il fondamento secondo il quale, spesso e volentieri, è più importante arrivare prima che essere i numeri uno, proprio
perché nella mente delle persone risulta molto più facile ricordare quel brand in particolare. Un libro che andrebbe, dunque, tenuto
come una Bibbia sul comodino per chi naviga nelle acque economiche del marketing in particolare. Bruno Bertucci

LE 22 IMMUTABILI LEGGI DEL MARKETING

Appare ovvio come Al Ries e Jack Trout sappiano come muoversi nel mondo del marketing e quindi come redigere un libro appe-
tibile ed interessante. In poco più di cento pagine hanno riassunto le ventidue regole più importanti di questa scienza, che solo al-
l’apparenza è facile e senza ostacoli. In realtà è un mondo tanto bello quanto irto di problemi e di difficoltà. In questo libro viene
semplificato questo settore e diviso in poco più di una ventina di capitoli. L’editore stesso ci dice all’inizio del volume che “è un testo
fondamentale per capire le regole del marketing.” I due economisti ci dicono quanto sia complessa questa scienza e pongono l’at-
tenzione sulla mente dei clienti/utenti. L’obiettivo principale è, infatti, riuscire ad ottenere uno spazio nella mente del costumer non
tralasciando l’esperienza neanche nel post-acquisto (la fase più delicata).
Ci chiariscono il fondamento secondo il quale, spesso e volentieri, è più importante arrivare prima che essere i numeri uno, proprio
perché nella mente delle persone risulta molto più facile ricordare quel brand in particolare. Un libro che andrebbe, dunque, tenuto
come una Bibbia sul comodino per chi naviga nelle acque economiche del marketing in particolare. Bruno Bertucci

IL RITORNO DEL SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2018

È l’appuntamento primaverile più importante in fatto di cultura. Un grandissimo spazio, una città, tanti ospiti, libri e incontri: que-
sto è il salone internazionale del libro. Case editrici indipendenti e importanti gruppi editoriali con i loro stand, i libri, i gadget ma
soprattutto conferenze, interviste, temi di nicchia o più popolari, accompagnano la quattro giorni torinese dedicata ai libri.
Quest’anno il salone del libro ha avuto numeri eccezionali, 144.386 visitatori, eccezionali come le lunghe fila che precedevano ogni
evento. Diversi gli scrittori e giornalisti presenti: Saviano, Formigli, Annunziata, Bertolucci, De Cataldo, Giordano; argomenti diversi,
ma tutti accumunati dall’amore, l’amore per la bellezza di una storia da raccontare e da scoprire, proprio come il Salone del libro.
Atanasia Fabbricatore

L’ATTUALITÀ, pag. 6 LETTERATURA E ATTUALITA VARIE
EDITO-INEDITO
(a cura di Gianfederico Brocco)
* Isabella Michela Affinito - Dalle radici alle foglie alla poesia
- Eva Ed.
Una silloge dedicata alla Natura, in particolare agli alberi e alla
loro fortissima carica di energia, alberi che ci richiamano aspetti
del nostro vivere umano, e,come ci ricorda la poetessa, ci richia-
mano anche grandi artisti come Van Gogh che ha dipinto alberi
destinati all’immortalità. Oltre alle poesie possiamo leggere due
saggi critici, uno dedicato a Silvano De Marchi per il suo “Foglie
d’autunno” e il secondo, quanto mai attuale, su “L’albero degli
zoccoli”, il grande film di Ermanno Olmi, che da poco ci ha la-
sciati. L’albero è un possente segno del creato, che si ricollega
alla nostra vita, alle sue vicissitudini, al suo divenire. Gli alberi,
le foglie parlano alla poetessa attraverso un messaggio simbo-
lico-emozionale di altissima intensità. Sta a noi saperlo cogliere
e farne tesoro.
RIVISTE RICEVUTE
*Nuova Impronta, Direttore Filippo Chillemi, casella post. 7-233,
- (00162) Roma. *Il Symposiacus, dir. resp. Pantaleo Mastrodo-
nato, via La Marina 51, 70052 Bisceglie (Bt) *Bacherontius, Dir.
Marco Delpino. via Belvedere 5, 16038 S.Margherita Ligure (Ge-
nova) tel. 0185.286167. *Presenza, diretta da Luigi Pumpo, via
Palma 89, 80040 Striano (Na). *Poeti nella Società, presidente Pa-
squale Francischetti via F. Parrillo 7, 80146 Napoli cell.
347.5536446, email: francischetti@libero.it. *Verso il futuro, di-
retto da Nunzio Menna, via Scandone 16, Avellino, tel.
0825.38269. *Il Convivio, diretto da A. Manitta, via Pietramarina
Verzella 66 95012 Castiglione di Sicilia. (Ct) *Fiorisce un Cena-
colo, fondato da Carmine Manzi 84085, Mercato S. Severino (Sa).
*Primo Piano, dir. resp. Andrea Italiano, via Madonna del Lume
5 - 98057 Milazzo (Messina). *Emozioni 15 Via Doria 5 - 18100
Imperia (cell. 329.4905854 - e.mail: gdonaudi@yahoo.it)
SEI PITTORE, POETA, NARRATORE, SAGGISTA?
È in corso di stampa
L’ANTOLOGIA DEGLI ARTISTI
Puoi inviare le tue opere, entro il 31 luglioe, alla Re-
dazione di questo periodico, allegando una tua foto-
grafia e un curriculum artistico (non più di 20 righe
dattiloscritte) con cenni biografici. Rivolgersi alla
Dott.ssa Liana Botticelli cell. 339.4934678
Se vuoi prenotare alcune pagine dell’ANTOLOGIA
e conoscere le modalità di partecipazione, puoi scri-
vere alla nostra Redazione, oppure cell. 347.0333846
NECESSITÀ DI UN’UNIONE
EDITORIALE PER LA CULTURA
È chiaro, ormai a tutti, che la Mondadori e l’Einaudi e altri (RCS)
da tempo sostengono il monopolio editoriale per quanto riguarda
la diffusione della nostra cultura. Diffusione affidata prevalente-
mente alla vendita esclusiva di prodotti narrativi (che si adeguano
al sistema, mediante la loro possibile costituzione a essere sceneg-
giati), gli stereotipati modelli dei Best-seller, quindi ci si affida ai
ripetitivi meccanismi e sistemi presenti negli ultimi anni, come le
Soap opere, i gialli romanzati di Ken Follett, uno dei massimi e
più fortunati autori di questo periodo. I lettori sono come “drogati”
dai vuoti ed effimeri sistemi ripetitivi dei best-seller ed è chiaro
che se ai maiali si dà sempre da mangiare il pane, non conosce-
ranno altro cibo. La fortuna di un libro consiste nella sua ripeti-
zione, la cultura, invece, è un’altra cosa. La validità di un processo
culturale è affidata all’arricchimento di un sapere non ripetitivo.
Perciò ne consegue che le grandi Holding ci imbarbariscono, fa-
cendoci entrare in un “sistema di adeguamento ripetitivo”. Per
scongiurare – e frenare, in parte:- questa totale “ipnosi di massa”
è necessaria un’unione delle piccole case editrici a favore di “una
cultura che diversifichi” e promuova quella “rinascita che svegli il
bell‘addormentato” dal suo lungo letargo (o sonno del moderno) e
si ponga, quindi, in alternativa al sistema. Una “cultura reaziona-
ria” contro il potere dell’imbarbarimento è una cultura capace di
sfidare tale monopolio con quella “qualità” che arricchisce senza
appiattire: è ciò che auspichiamo in questa nostra bella Italia, im-
poverita, anche, a livello editoriale! (da “Sulla Poesia e Sull’Arte”,
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PROGRAMMA
LUNEDÌ ore 09.00 - Ginnastica: ore 11.00 - Ballo: ore
17:00.
MARTEDÌ ore 09.30 - Yoga: ore 18.00 - Computer.
MERCOLEDÌ ore 09.00 - Ginnastica: ore 11.00 - Ballo:
ore 16:30 - Bigiotteria
GIOVEDÌ ore 17.00 - Corso di pittura acquarello.
VENERDÌ ore 16:30 - Inglese: ore 18:00 - Ginnastica:
Corso di taglio e cucito.
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Sono aperte le iscrizioni al Corso di Acquerello. Rivolgersi
alla Pro Loco di Fonte Nuova (Roma), via delle Mimose 1
(tel. 06.90024555) ogni giovedì dalle ore 17 alle ore 19.
,
N. 6 - GIUGNO 2018
PREMIO INTERNAZIONALE GAETANO SALVEMINI
Il Movimento Gaetano Salvemini è stato fondato il 16 ottobre 1962, con atto notarile e statuto sociale firmato da Ernesto Rossi,
Leopoldo Piccardi, Randolfo Pacciardi, Ferruccio Parri, Norberto Bobbio, Giuliano Vassalli ed altre duecento Personalità del
mondo universitario e giornalistico. Con il Patrocinio morale dell’Unione Mondiale degli Stati e dell’Unione Italiana Associazioni
Culturali, bandisce il Concorso intitolato “Premio internazionale Gaetano Salvemini”, con il seguente Regolamento.
Il Concorso è articolato in due Sezioni: Giornalismo e Saggistica. Le Sezioni sono dedicate a due tematiche: Questione Meridio-
nale e Questione Morale. E’ possibile partecipare ad entrambe le Sezioni.
Possono parteciparvi cittadini di tutti gli Stati, con età non superiore a 37 anni, al 30 giugno 2018.
Il Premio in questione mira a stimolare i giovani nell’analizzare le cause storiche delle antiche ed irrisolte Questioni, proponendo
al Legislatore di adottare ogni provvedimento atto ad eliminarle.
Per la Sezione Giornalismo, ogni partecipante deve inviare almeno dieci articoli, editi o inediti, su una o entrambe le Questioni.
Per la Sezione Saggistica, ogni partecipante deve inviare almeno un libro, edito o inedito, composto da almeno 90 pagine, con-
cernente una o entrambe le Questioni.
Le opere devono essere spedite in plico raccomandato, entro il 30 settembre 2018, al seguente indirizzo postale: Movimento Gae-
tano Salvemini, via Lorenzo il Magnifico 25, 00013 Fonte Nuova (Roma).
Per accertare l’età dei concorrenti è obbligatorio allegare copia della carta d’identità o di altro documento giuridicamente valido.
E’ necessario allegare anche copia della ricevuta di versamento di euro 20,00 per ciascuna Sezione (quota di lettura). Il versamento
va effettuato tramite bollettino di c/c postale al numero 1032746719, a favore di Movimento Gaetano Salvemini, 00013 Fonte
Nuova (Roma).
Le Giurie sono composte nel seguente modo: per la Sezione Giornalismo: Presidente Prof. Cosmo G. Salustio Salvemini. Mem-
bri: Dott. Aniello Palumbo e Dott.ssa Vittoriana Abate. Per la Sezione Saggistica: Presidente Prof.ssa Florinda Battiloro; mem-
bri: Prof. Cosmo G. Salustio Salvemini e Dott. Giovanni Nigro.
Le Giurie esprimeranno i giudizi sulle opere entro il 30 ottobre. I componenti delle Giurie valuteranno le opere in concorso ed
esprimeranno il relativo giudizio, prima di conoscere i nomi dei concorrenti, a garanzia di assoluta imparzialità nel giudizio. Tale
giudizio, espresso in punteggio compreso tra 1 e 30, verrà successivamente attribuito a ciascun concorrente in apposita riunione
alla quale parteciperà il presidente del Movimento come garante della regolarità dell’intero procedimento.
Per ciascuna delle due Sezioni verrà assegnato un solo Premio consistente in una Diploma pergamenato e in una somma di denaro
il cui importo verrà indicato sul prossimo numero di questo periodico, in seguito alle risposte che perverranno dagli imprenditori
che leggeranno il nostro Appello.
La premiazione avrà luogo entro il 31 dicembre 2018. Il giorno, l’ora e la sede della premiazione verranno pubblicati sul gior-
nale “L’Attualità” di novembre-dicembre 2018. All’evento verrà data la più ampia divulgazione possibile.
Le opere che risulteranno vincitrici saranno recensite sul giornale “L’Attualità”, sul sito www.movimentosalvemini.blogspot.it e
su tutti gli altri siti web collegati.
Tutti sono invitati vivamente a fornire la propria collaborazione a questa iniziativa che si colloca nell’alveo di una tradizione che
risale al 1962, anno di fondazione del Movimento. Incoraggiare i giovani ad analizzare le cause storiche della Questione Meridionale
e della Questione Morale è un dovere inderogabile che gli adulti sono chiamati ad adempiere.
E’ questo uno dei tanti modi possibili per contribuire ad edificare una società di cittadini onesti governati da galantuomini.
Il Comitato Organizzatore
APPELLO AGLI IMPRENDITORI A SPONSORIZZARE IL PREMIO
E’ stato bandito il Premio internazionale Gaetano Salvemini per il Giornalismo e per la Saggistica su due tematiche specifiche: la Que-
stione Meridionale e la Questione Morale. Al concorso possono partecipare i giovani di età non superiore a 37 anni, con opere edite
e inedite. Il Regolamento del concorso è pubblicato in questa pagina. Volendo premiare i vincitori delle due Sezioni non solo con un
Diploma ma anche con una somma di denaro, lanciamo un appello agli Imprenditori di qualsiasi settore produttivo affinchè vogliano
sponsorizzare finanziariamente il Premio. Chi vorrà accogliere questo appello potrà effettuare il versamento tramite bollettino di c/c
postale al numero 1032746719 a favore di Movimento Gaetano Salvemini, via Lorenzo il Magnifico 25, 00013 Fonte Nuova (Roma).
All’evento di premiazione verrà data la più ampia divulgazione possibile. Confidiamo molto sulla sensibilità degli Imprenditori
(grandi, medi e piccoli) di fronte a questa iniziativa che tende a stimolare i giovani nello studio di secolari fenomeni sociali, ancora
in attesa di soluzione, evidenziandone le cause e proponendo i rimedi più idonei.
Nell’attuale società consumistica che tende a mercificare tutto, che esalta il falso mito del “massimo profitto” e che induce a violare
i diritti umani, nella deriva mass-mediatica intrisa di programmi televisivi-spazzatura che diseducano le giovani generazioni, facciamo
appello alla parte sana della società affinchè voglia contribuire a promuovere quei Valori Etici che vengono quotidianamente igno-
rati o calpestati da un nutrito e squallido schieramento di canaglie. Di fronte ad un desolante panorama socio-politico-economico ri-
badiamo la nostra fedeltà al celebre motto salveminiano “Non mollare!” e attendiamo fiduciosi la risposta a questo Appello da parte
di non pochi Galantuomini che, con onesto lavoro e innumerevoli sacrifici, onorano l’Italia nel mondo. Il Comitato Organizzatore
PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO APPELLO AD ADERIRE AL COMITATO
PER LA DEMO-RANDOM-CRAZIA
AL DOTT. EUGENIO MORELLI
LENTEZZA DEL SERVIZIO POSTALE
Il Movimento Salvemini denuncia energicamente l’esasperante
lentezza con la quale Poste Italiane consegnano il Periodico
“L’Attualità” al domicilio dei Soci.
Il ritardo lamentato da mesi dai Soci di Roma e di numerose
altre città è dell’ordine di 25-30 giorni!
Chiede, pertanto, ai Dirigenti di Poste Italiane di spiegare al
più presto le ragioni di tale inammissibile ritardo.
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Il dott. Paolo Maria BONELLA
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del periodico L’ATTUALITÀ per fornire OLTRE 55.000 ADESIONI
Fino ad oggi sono pervenuti alla redazione di questo Periodico
* Consulenze sul modo più sicuro di investire i risparmi 55.176 moduli di adesione al Comitato Nazionale per la Random-
crazia firmati da lettori residenti in Italia e all’estero.
* Consigli sulla previdenza integrativa (Piani Pensione) Li ringraziamo per la grande sensibilità dimostrata verso la madre
di tutte le riforme istituzionali e li invitiamo a promuovere nuove
Per maggiori informazioni telefonare adesioni.
L’unico scopo di questa iniziativa del Movimento Salvemini è
ai seguenti numeri: 06/684341 - 06/68434360 quello di revisionare la Costituzione, obsoleta in molti articoli,
per edificare una società di cittadini onesti governati da galan-
tuomini. Il Consiglio Direttivo
N. 6 - GIUGNO 2018 LETTERATURA E VARIE L’ATTUALITÀ, pag. 7

FERRAROTTI: “MAI PRIGIONIERI DEL WEB” BELLISSIMO ROMANZO DEL GIUDICE RICCIARDI
Il termine “idioti” del titolo non è un insulto gratuito. E da inten-
dersi nel senso etimologico di “circoscritti“, “loçalizzati”, “irre-
titi”, “prigionieri nel web”. E sempre più tardi di quanto si crede.
Ora anche i periodici a grande tiratura (si veda “Newsweek” del 13
luglio 2012) i fini dicitori del giornalismo salottiero e i compunti
maggiordomi del potere quale che sia, i vati dell’ovvio e gli spe-
cialisti dell’aria fritta se ne vanno accorgendo. Un’intera genera-
zione appare nello stesso tempo informatissima di tutto, comunica
tutto a tutti in tempo reale, ma non capisce quasi nulla e non ha
niente di significativo da comunicare. È una generazione al ma-
cero, appesa agli schermi opachi di TV, Internet, Facebook, You-
tube, eccetera, destinata all‘obesità catatonica e alla lordosi
sedentaria. La stessa mol teplicità e eterogenea abbondanza delle
informazioni la deforma, la fagocita, le impedisce di stabilire una
propria tavola di priorità. Internet, priva della critica delle fonti, è
la grande pattumiera planetaria e paratattica, in cui giovani e gio-
vanissimi, adolescenti, ma anche giovani adulti, vanno quotidia-
namente affondando. Franco Ferrarotti
PREFAZIONE ALLA TERZA EDIZIONE
La terza edizione di questo libretto mi crea un problema. Le autocritiche mi riescono difficili. Ma
questa volta non credo che riuscirò a sottrarmici. Quando scrivevo, nel 1997, La perfezione del
nulla per l’editore amico Vito Laterza, potevo credere - o illudermi - che il linguaggio basic ri-
chiesto dal computer ci avrebbe liberati dalla concinnitas ciceroniana, dal gusto della bella frase.
Per una lingua dal passato aulico ecuriale come l’italiano, mi appariva come un dato positivo.
Temo di essermi, più o meno consapevolmente, ingannato. L’audiovisivo, portato alle sue ultime
conseguenze -ma chi può dirlo? Forse siamo solo agli inizi -con Internet, Facebook, YouTube,
email, e con il tablet, o tavoletta, la sua rapidità miniaturizzata dei processi, divisati dal celebrato
Steve Jobs, il grande profeta della putre fazione accelerata, morde più a fondo, intacca il modo di
pensare degli umani, polverizza il vincolo logico-sintattico con la facilità di una paratassi indiffe-
rente ai contenuti, rende obso leta la consecutio temporum , sgretola la coerenza facendo esplodere
il principio di non con traddizione e disgregando la struttura interiore dell’individuo.
Alcune di queste conseguenze già mi preoc cupavano nelle lunghe discussioni al Trinity College di
Toronto (ma allora si trattava per lo più della Tv, fata o strega, baby sitter o tigre domestica) con il
tardo Marshall McLuhan. Oggi, la realtà “virtuale’: la dipendenza da certi programmi, l’autorefe-
renzialità , la solitudine del teleutente e la conseguente fine della conver sazione completano il di-
sastro pedagogico-formativo. Forse è veramente più tardi di quanto si teme. È possibile che il
post-umano sia già cominciato. Franco Ferrarotti
Il 9 maggio u.s. l’Associazione salernitana “Noi insieme per
le Famiglie” ha organizzato la presentazione del pregevole ro-
manzo del Dott. Roberto Ricciardi (nella foto con il Diret-
tore Salvemini), giudice presso la Sezione fallimentare del
Tribunale di Salerno. E’ la sua prima esperienza letteraria ed
è già un grande successo. Il romanzo si intitola “L’uomo che
faceva volare i gabbiani” (Gutemberg Edizioni). L’evento
culturale è stato introdotto dalla Prof. Rosa Volpe, dall’arch.
De Maio e da celebri canzoni napoletane eseguite con la chi-
tarra e cantate dall’avv. Siniscalchi. Un’ampia e dotta rela-
zione è stata fatta dalla Prof. Lia Persiano con lettura di
alcuni brani del romanzo da parte del Dott. Avagliano, cu-
gino dell’Autore, che ha illustrato in sintesi la complessa
trama del romanzo. Ne è emersa la sua importanza sotto
l’aspetto pedagogico. Eccone i punti salienti. Una bimba di
buona famiglia che viene rapita. Un domestico cingalese for-
temente sospettato. Un Sostituto della Procura che indaga e
che si diverte a far volare i gabbiani. Un apparente lieto fine.
Tanti aneddoti ed episodi raccontati elegantemente da un ma-
gistrato meridionale, tanto idealista quanto disincantato. Que-
sto bellissimo romanzo offre lo spunto per un’amara riflessione sulle enormi disuguaglianze
economiche e sociali tra Paesi ricchi e Paesi poveri. In sostanza, è un accorato invito a perseguire
quell’ideale di Giustizia che da millenni attende di essere realizzato in un mondo finora governato
da Epuloni egoisti, privi di scrupoli morali. “Questo libro – scrive l’Autore nella premessa – non
ha alcuna intenzione di costituire l’elogio per una categoria, la Magistratura, che presenta ampie
zone d’ombra come ogni categoria in cui militano personaggi che non hanno mai avuto alcuna at-
titudine per il proprio mestiere. Se un elogio mi è concesso , tuttavia, lo rivolgo alla grande mag-
gioranza dei giudici di questo Stato, che svolgono con modestia il proprio lavoro e non chiedono
di meglio se non di evitare di apparire…Questa è la categoria a cui appartengo da oltre un quarto
di secolo e che mi ha offerto i tanti spunti narrativi alla base di questo libro.
Il risultato finale mi è ignoto: il lettore potrà forse chiarirmi, almeno un po’, le idee”. Si consiglia
a tutti la lettura di questo romanzo. Il ricavato della vendita sarà devoluto a favore delle Missioni
di S. Caterina Volpicelli in Salerno. Info: tip.gutenberg@tiscali.it C.G.S.S.
PREGEVOLE PAMPHLET DEL PROF. D’EPISCOPO
Il 7 maggio u.s., presso la sala-conferenze dell’Ente Provinciale
Turismo (via Velia 15, Salerno) l’Associazione Caffè dell’Artista,

L A CASA DI ROBBY (racconto) presieduta dalla Prof. Florinda Battiloro, ha organizzato la pre-
sentazione del libro del Prof. Francesco D’Episcopo “In nome
dell’ozio ed elogio della pancia”, Edizioni Helicon. La relazione
introduttiva è stata svolta con dotte citazioni storico-letterarie dalla
Robby era andato via da casa perché voleva essere indipendente, vivere come voleva, progettare li- Prof. Lia Persiano. L’Autore ha illustrato i contenuti del pamphlet
beramente. Sua madre Lana aveva cercato di fermarlo invitandolo a rimanere finchè non si fosse facendo riferimento a fatti realmente accaduti nella città di Napoli.
costruito un futuro. Non ci fu niente da fare. Non lo fermò neanche il pensiero di lasciare sola sua Ha ricordato un’espressione ironica di Maurizio Costanzo che,
madre. Lana non voleva tarpargli le ali ed accettò a malincuore la sua decisione. Robby, comunque, guardando sospettoso chi si affaticava in palestra e fuori, invitava
non era solo in quel momento. Aveva una compagna che sarebbe stata di buon grado ospitata da sua a condurre uno stile di vita senza stress, evitando il rischio di “mo-
madre. Ma preferì cercare un’altra casa. Alla fine la trovò in un quartiere centrale, in una via piena rire in perfetta forma”, secondo una formula coniata dall’Autore
di platani, esposta al sole a tal punto da poter abbronzarsi nei mesi estivi. Ma questa casa era pic- medesimo. Applauditissimo, il Prof. D’Episcopo ha accennato
colissima. L’avevano arredata con estrema economia. Era composta da un’unica camera con letto anche ai piaceri della tavola, citando la propria partecipazione al
a castello, un bagnetto e un balconcino. In quel piccolo spazio cucinavano, dormivano congresso internazionale di Nizza sul tema “Cucina e cultura”, i
e …sognavano. Ogni tanto andavano a trovare Lana che offriva bellissimi regali. A cui atti hanno avuto luce scientifica ma non c’è stato fino ad oggi
volte anche Lana e la sua fedele Tata ricambiavano la visita ma stavano così stretti uno studioso che abbia dedicato al tema una trattazione documen-
in quella casetta da non entrarci tutti. Ma un giorno il sogno dei due ragazzi finì. tata. “Chissà che un giorno non lo faccia io…”, ha osservato sor-
Troppi erano i sacrifici che dovevano affrontare. Robby telefonò a sua madre co- ridendo. La conferenza è stata seguita da un folto e qualificato
municandole che la sua ragazza lo aveva lasciato per andare a lavorare in un’al- pubblico. Si consiglia a tutti la lettura di questo pregevole pam-
tra città. Tornò a vivere con sua madre che lo accolse a braccia aperte. Ammise phlet. Per ulteriori informazioni: edizionihelicon@gmail.com
di essere andato via da casa senza riflettere attentamente. Riconobbe che se avesse
aspettato un po’ i suoi sogni avrebbero potuto conciliarsi con la realtà della vita. Francesco D’Episcopo ha svolto attività di dattica e scientifica presso il Dipartimento di Filolo-
Riuscì a trovare un altro lavoro e, dopo un paio d’anni, incontrò un’altra ragazza, più gia moderna “Salvatore Battaglia” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi
saggia, che gli offrì una bella casa e tanto amore. Angela Libertini di Napoli “Federico II’‘, dove ha insegnato Letteratura italiana; Critica lette raria e letterature
comparate. Ha insegnato, inoltre, Letteratura italiana all’Università del Molise. Risiede e vive a
Salerno. È autore di numerosi volumi e saggi sulla Letteratura italiana, dal Rinascimento al No-
INTERVISTE RADIOFONICHE DI MORELLI LA VICE vecento; è curatore di testi esemplari di scrittori meridionali e di autorevoli atti di convegni; fa
parte del comitato di direzione e redazione di riviste nazionali e internaziona li. Nel 2017 con le Edi-
MINI SINDACO zioni Helicon ha dato alle stampe il volume “Elogio della lettera - scritta a mano”. Svolge intensa
attività di/ collaborazione giornalistica e di promozione editoriale. Vari sono stati i riconoscimenti
Questo CD con- DI ARQUATA uf ficiali alla sua opera di critico letterario, tra cui cinque Premi per la Cultura della Presidenza
del Consiglio dei Ministri.
tiene le interviste DEL TRONTO
radiofoniche rila-
sciate da Dott. Eu-
genio Morelli a
La bimba tredicenne, Sofia
Firmani, della classe 2C della
Scuola Secondaria di primo
IL NUOVO LIBRO DI ANGELO IANNELLI
grado “A. Ruffini” di Arquata E’ stato presentato ufficialmente al Salone Internazionale del libro
Radio Conegliano del Tronto, con la fascia da di Torino, lo scorso 13 maggio 2018, il nuovo libro scritto dal po-
(Treviso). mini vice sindaco, eletta que- liedrico artista Angelo Iannelli, dal titolo “Professor Pulcinella le-
st’anno, che, rappresenta ap- zioni di legalità” (nella foto la copertina), edito da Albatros Edizioni,
Per ulteriori infor- punto, (dopo aver presentanto con la prefazione a cura del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris
mazioni rivolgersi un programma elettorale per e dell’Assessore alla Cultura e Turismo Nino Daniele. Il romanzo,
creare e sistemare alcune pro- che vede protagonista un professore che porta un nome importante
alla Redazione di blematiche delle zone terremo- come Pulcinella simbolo della città di Napoli, parla
questo giornale. tate) Arquata del Tronto (AP), delle avventure della famosa maschera con i ra-
a Bibbiena (Arezzo) nelle fo- gazzi partenopei. Si è discusso anche di baby
reste casentinesi per un conve- gang, bullismo, droga e pizza. Sono interve-
Consigliamo di visitare anche i seguenti siti web gno nazionale dei mini sindaci nuti il vicedirettore di Albatros Magazine
collegati con il nostro: attualita.it; dei parchi d’Italia. Adriano Fiore, lo scrittore e poeta Carmelo
matchnews.it; caffèdellartistasalerno.it; associa- Francesca Ferrara Cossa, i giornalisti Saverio Falco e Antonio
zioneprometeo.eu; lapilli.eu; normanacademy.it;
flipnews.org; freelanceinternationalpress;
Romano. La manifestazione si è conclusa con
un brindisi, come augurio per un’opera che sarà
gazzettadisalerno.it; orbisphera.com;
massimonardi.it; nicovalerio.blogspot.com; TAGLIARE LE RADICI distribuita nelle scuole, nelle librerie e nelle biblio-
teche. Vincenzo Maio (cell. 347-3173288)
marazzanipierino.com;
periodicoliberopensiero.it; DELLA CORRUZIONE
giordanobrunomi.wordpress.com;
rosacroce.info; lasiritide.it Il nostro sistema elettorale è un (segue da pag. 7) Un blocco di potere ostacola le riforme del Papa
guazzabuglio che incoraggia il
lectoriumrosicrucianum; dantederosa.com;
lapalestradellavita.it; nuovaera1987.it;
youtube.com/user/vincenzopagliara;
voto di scambio e brogli di vario
genere. E’ fonte di corruzione
PROMOZIONE dello Ior intestati a onorevoli e persone “chiac-
chierate”. Conti che spesso sono stati utili per ri-
generalizzata.
L’unico rimedio potrebbe consi-
stere nell’introduzione nell’ordi-
EDITORIALE pulire denaro sporco: “Si tratta di una ragnatela di
potere che nessuno ha raccontato in passato” – ha
sottolineato Nuzzi.
namento giuridico del “modello La sua inchiesta ha seguito il filo del sangue, del
ateniese” dell’epoca di Pericle, Le Edizioni Movi- sesso e dei soldi. Un filo lunghissimo che continua
opportunamente adattato ai mento Salvemini cer- ad essere poco trasparente. “Il sesso in Vaticano si
tempi moderni. L’attribuzione vive in maniera segreta, ma non è disgiunto dal
dei seggi parlamentari e locali cano esperti in offerta potere, è una leva del potere.” Una Chiesa che in
mediante sorteggio taglierebbe le
radici della corruzione e del vile
promozionale dei questi anni sta attraversando una profonda crisi:
“Diminuiscono i fedeli, le vocazioni e anche le do-
mercato delle poltrone. Attue- libri in catalogo. nazioni” – ha aggiunto. Tra gli ultimi casi emersi
rebbe il principio delle Pari Op- Per informazioni più negli ultimi tempi anche l’utilizzo dei soldi del-
portunità tra Agiati e Disagiati. l’Obolo di San Pietro, una cifra enorme utilizzata
In ciò consiste la Democrazia au- dettagliate rivolgersi negli anni per risanare i conti in rosso del Vaticano.
tentica. Non può esistere la De- “Su 10 euro raccolti solo 2 finivano davvero ai po-
mocrazia senza Pari Opportunità al cell. 347 0333846 veri, 6 servivano per risanare i conti e altri 2 fini-
tra i cittadini. C.G.S.S vano in un fondo”. Mary Mazza
L’ATTUALITÀ, pag. 8 MEDICINA E ATTUALITA’ VARIE
LO SPORT PER IL RECUPERO DEL DISAGIO MENTALE
«25 anni fa ero un giovane psichiatra e vedevo i pazienti nel cortile del dipartimento. Erano disso-
ciati, il corpo da una parte, la mente dall’altra. Gli ospedali psichiatrici erano stati chiusi 10 anni
prima, eppure quei pazienti sembravano ancora prigionieri di quelle mura: abbandonati ad una non
partecipazione, malgrado gli sforzi degli operatori. Comparve improvvisamente un pallone che ro-
tolava, un paio di quei ragazzi si alzarono e subito ci accorgemmo che si stava ricomponendo in loro
qualcosa. Toccarono il pallone e la vita tornò a manifestarsi. Compresi d’aver trovato l’uovo di Co-
lombo. E nacque l’idea di una terapia che, attraverso lo sport, spingesse la mente a riprendere un
nuovo contatto con il corpo, attraverso movimenti, emozioni e motivazioni». Chi parla così è il
dott. Santo Rullo, psichiatra, fondatore di “Villa Letizia” (Roma), di cui è direttore sanitario: una
comunità terapeutica per persone che soffrono di disagio mentale, dove si adotta un metodo riabi-
litativo incentrato sullo sport. I pazienti sono per lo più giovani, ragazzi e ragazze affetti da disturbi
psichici. L’approccio terapeutico di Villa Letizia ha dato frutti concreti nel corso degli anni, come
dimostrano diversi ex pazienti che ora lavorano nella comunità come operatori.
Secondo il dott. Rullo, lo sport aiuta i pazienti psichiatrici al reinserimento sociale e produce una
serie di antidepressivi naturali. Con il passare del tempo, la “calcioterapia” si è fatta conoscere
anche fuori dai confini italiani: «Alcuni esperti giapponesi – spiega Rullo – sono venuti in Italia per
confrontarsi con i nostri metodi e abbiamo cominciato a creare un network internazionale per stu-
diare quale fosse l’impatto terapeutico dello sport sulle persone con problemi di salute mentale». Il
passo successivo è stata la creazione della “Dream World Cup”, il Campionato Mondiale di Calcio
a 5 per pazienti psichiatrici, la cui prima edizione si è disputata in Giappone.
Quest’anno invece il Campionato si è disputato a Roma, al PalaTiziano, con la partecipazione di
nove rappresentanze nazionali. E la squadra italiana è risultata vincitrice battendo in finale il Cile
con il punteggio di 17 a 4. Enrico Zanchini, allenatore della nazionale italiana, ha commentato: «È
un sogno che si realizza, la vittoria di una grande battaglia culturale per il diritto di questi ragazzi
a fare sport, e farlo a livello agonistico. Una strada che, a costo di grandi sacrifici, porta queste per-
sone a riunire il corpo con la mente». Carmen Galoppo
COME È EMERSO, IN UNA SCOLARESCA,
IL CONCETTO DI “MASCHERA SOCIALE”
Mentre interventi d’autorità, specialmente nei confronti di adolescenti risultano, di regola, contro-
producenti, può giovare, invece, attendere la prima mossa del o degli interlocutori. Ne avevo avuto
conferma specialmente durante l’esercizio della mia attività di ufficiale sanitario di un consorzio
di quattro comuni, nonché di funzionario ministeriale. In particolare, quando da ufficiale sanitario
in un giro di ispezione agli esercizi alimentari avevo rilevato che il latte pasteurizzato veniva tenuto
fuori, la guardia comunale che mi accompagnava aveva preso il blocco per infliggere una multa.
Gli chiesi di convocare una loro rappresentanza presso il mio ufficio dove li avrei, come feci dopo,
informati, tra l’altro e specialmente nella fattispecie, circa la differenza tra latte pasteurizzato e
quello sterilizzato. Quindi come per il primo andava rispettata la catena del freddo Ne conseguì un
rapporto di stima e di collaborazione. Riguardo ad altre testimonianze in merito, qui mi limito a ri-
cordarne una con degli scolari di scuola media. Appena entrato in aula, era una bolgia infernale e
non so dire se erano più scatenati i ragazzi o le ragazze. Mi sedetti sulla cattedra senza dar segno
di voler intervenire, ma quando, forse perché incuriositi, alcuni mi furono a portata di voce som-
messa e con tono confidenziale, dissi: “ …potrei stare qui a guardarvi oppure tornarmene in uffi-
cio; ma, giocando a sfottervi reciprocamente, alla fine riuscirete a stabilire un rapporto di amicizia
con qualcuno dei vostri compagni o poi … non vi sentirete più soli di quello che forse vi sentite
già a casa?” Presumo che per passa parola li ritrovai tutti seduti ai loro banchi e quando, invece di
parlare di droga, come era previsto, posi loro la prima questione circa la possibilità di ciascuno di
loro di avere qualcuno con cui confidarsi, una ragazza scoppiò in lacrime, altri erano con gli occhi
lucidi, ma ciò che ancora ricordo con commozione è che, alla fine dell’ora, molti di loro face-
vano la fila per pormi una domanda o farmi una confidenza.
Quando, dopo alcuni incontri, si parlò di “maschera sociale” che a volte si comincia a indossare già
in famiglia, e della difficoltà di instaurare rapporti di amicizia anche tra i compagni di scuola,
venne accettata la proposta di scrivere su un foglietto la propria disponibilità all’amici-
zia (senza aspettarsi necessariamente una risposta positiva), e darlo a quelli/lle com-
pagni/e di classe prescelti/e come possibili amici. Allora, circa una trentina d’anni
fa, ovviamente, non c’’era né facebook né twitter e simili opportunità telemati-
che cosicché non so come questa iniziativa sia andata a finire. In proposito mi
tornano in mente le raccomandazioni di tanti/e che, sin da quando ero studente
di scuole medie, mi facevano confidenze come questa: “Bada che quello che
racconto a te non lo dico a nessuno dei miei e neanche al/la mio/a ragazzo/a”. In
effetti, di solito ci si finge di adeguarsi alle desiderata dei genitori. Altrettanto av-
veniva nelle diversa famiglie dove, da studente universitario, venivo ospitato.e in
quelle che frequentavo come medico generico. Pier Luigi Lando
IL PROGETTO PER LA RISCOSSA DI FIUMICINO
Mi sono candidato alla carica di sindaco di Fiumicino perché sono stanco di tutte le difficoltà e i
disagi che gli abitanti di questo Comune devono affrontare ogni giorno. E’ una situazione inaccet-
tabile, figlia di una pessima gestione delle nostre risorse e della nostra terra, mentre io sono con-
vinto che Fiumicino abbia tutto quello che serve per diventare in poco tempo una città ricca ed
efficiente. Qui infatti si incontrano cielo, mare e terra e sono convinto che sia compito di una buona
amministrazione usare queste ricchezze economiche e geografiche per creare benessere per tutti i
cittadini. Il futuro che ho in mente per Fiumicino è fatto di prosperità, di lavoro e benessere. Per que-
sto, nel nostro programma amministrativo ho inserito molte iniziative mirate allo sviluppo econo-
mico di questo territorio. Prima di tutto, la valorizzazione delle ricchezze date dalla sua
conformazione: Fiumicino è infatti una comunità diffusa su un territorio molto vasto e ci sono ben
15 punti nevralgici. Per crescere abbiamo bisogno di un’amministrazione a rete, decentrata e ca-
pillare, con idee chiare e una strategia efficace. L’obiettivo è raggiungere in breve tempo la buro-
crazia zero per le imprese e per chi vuole investire sul nostro territorio, in maniera da rendere
Fiumicino attrattiva per capitali e intelligenze, ma è anche necessario tutelare i nostri cittadini e il
loro diritto ad esigere quota parte dei nuovi posti di lavoro che questi investimenti porteranno. Io
lo chiamo lavoro a chilometro utile, e di fatto è la garanzia per tutti i fiumicinesi di avere corsie pre-
ferenziali per l’ingresso nel mondo del lavoro, garantite anche dal centro comunale di formazione
e avviamento professionale che apriremo. Inoltre, per promuovere turismo e valorizzazione del ter-
ritorio, convertiremo la tassa di soggiorno in tassa di scopo proprio per sostenere questa trasfor-
mazione, a cui punta anche il fondo di garanzia comunale per le iniziative di microcredito ai cittadini
e alle imprese sociali, fondo in cui confluiranno, oltre alle donazioni volontarie e ai fondi statali ed
europei che riusciremo a reperire, anche lo stipendio del sindaco e degli assessori che vorranno
contribuirvi. Fiumicino ha infatti bisogno di politiche serie e iniziative concrete a sostengo delle fa-
miglie e dei minori, come ci ha chiesto anche il garante per l’infanzia. E’ per questo che ho inserito
nel programma che sottoponiamo agli elettori una serie di iniziative a sostegno di queste categorie
speciali. Fiumicino è già una città per le famiglie: ora deve diventare la città della famiglia. Per
farlo, abbiamo bisogno di incrementare anche il comparto sicurezza, mettendo in campo tutte le
nostre energie per un programma concreto e soprattutto realizzabile, senza indulgere in facili am-
miccamenti a una certa malapolitica che vorrebbe i singoli sceriffi del loro minuscolo circondario.
Il nostro obiettivo è infatti dotare tutto il territorio comunale di un sistema di videosorveglianza ef-
ficace e diffuso e di una cabina di regia comunale per il monitoraggio del territorio e la gestione delle
emergenze. A questo si affiancheranno piani e iniziative per il contrasto alla violenza di genere e
domestica e al bullismo. Infine, il nostro progetto prevede strade di qualità, senza buche e con un
asfalto che non si sgretola a ogni cambio di stagione.
Asili e scuole moderne, ben manutenute e accoglienti. Un trasporto scolastico efficiente e sicuro per
i nostri bambini. La qualità della vita di una comunità comincia proprio dal benessere dai più gio-
vani: sono il futuro e dobbiamo proteggerlo. In un certo senso, possiamo dire che il nostro progetto
della nuova Fiumicino guarda al futuro e non a un ipotetico e remoto domani che sembra non dover
arrivare mai, ma a prossimo periodo di cambiamenti epocali che dobbiamo gestire e governare, af-
finchè si tramutino in opportunità per le prossime generazioni di fiumicinesi. Mario Baccini
Caro lettore, ricordati di rinnovare la quota associativa
a questo periodico che, essendo super partes,
intende restare un libero organo di stampa.
N. 6 - GIUGNO 2018
L’AGRICOLTURA BIOLOGICA:
FACCIAMO CHIAREZZA
Oggigiorno si discute molto di agricoltura biologica, ma esiste un po’ di confusione in merito, an-
zitutto non è da confondere con l’agricoltura praticata dai nostri nonni “E’ una tecnica di produ-
zione che si avvale di metodi innovativi e sperimentali. E’ supportata da un’ assistenza tecnica e
dalla consulenza di un agronomo.” Vincenzo Vizioli presidente dell’AIAB (Associazione Italiana
Agricoltura Biologica).Proprio l’agricoltura biologica è stato il tema centrale del seminario che
ha avuto luogo il 7 maggio nella sede romana della Federazione Stampa Italiana. Questa partico-
lare forma di agricoltura ha soppiantato quella convenzionale, perché si integra con l’ambiente,
non inquina le falde acquifere, è nel processo di sostenibilità e gli alimenti prodotti sono alimenti
sani. E’ soggetta a tre tipi di controlli: 1) dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali;2) dai
NAS -nucleo Carabinieri antisofisticazione; 3) dalle Regioni. E’ inoltre normata a livello europeo,
proprio in questi giorni dovrebbe essere pubblicato il PAC (Programma Agricolltura Comunita-
ria), che ha delle storture nella distribuzione dei premi agli agricoltori, andrebbe pertanto rivisto.
’agricoltura biologica aderisce al paesaggio, si basa infatti sull’incremento di sostanze organiche
e la creazione di biodiversità (sopra e sotto il suolo). Andrebbe praticata con semi biologici, ma
in realtà è difficile trovare dei semi perfettamente biologici per cui si chiedono delle deroghe. È
prevista anche la pratica della trasemina: seminare su una coltura un’altra coltura. E si preferiscono
avvicendamenti e rotazioni di altre colture sullo stesso terreno, in modo da non impoverirlo. “Delle
13 sostanze pericolose al mondo ben 11 sostanze sono presenti nell’agricoltura convenzionale”
V.Vizioli, da cui il danno alla nostra salute e all’ambiente. Si assiste però ad una palese contrad-
dizione, secondo una tabella ISMEA (Istituto servizi per il mercato agricolo - alimentare) poche
regioni nel nostro paese, hanno creduto nel biologico: l’ Umbria il 9 per cento, la Lombardia il
2 per cento della produzione agricola. Ciò nonostante in Italia il biologico negli ultimi anni sta cre-
scendo grazie alle preferenze dei consumatori che prediligono prodotti provenienti dall’agricol-
tura biologica, la domanda crea l’offerta (Legge del Say). Si assiste anche ad un altro fenomeno:
escono dal mercato le piccole aziende e subentrano grandi aziende, visto che la domanda “tira”.
Secondo l’AIAB sarebbe necessario promuovere una bioagricoltura sociale, una maggiore for-
mazione dei tecnici, un marchio del biologico e contrastare l’illegalità. Tutte le aziende biologi-
che a Latina e a Fondi per quanto concerne il Lazio, si avvalgono di manodopera straniera
sottoposta alla piaga del caporalato. Nell’agricoltura biologica vanno seguiti tre principi: benes-
sere del suolo, principio dell’equità, principio di sicurezza.
Dal Regolamento CEE 834/ 07 si ricava proprio la definizione di biologico “ un
metodo di produzione che deve tener conto della protezione ambientale” Do-
nato Ferruccio (Bioagricert)e occorre un certificato basato su principi auto-
rizzativi. Nella produzione bio di alimenti il numero degli additivi è
strettamente limitato, e tutto il sistema è basato sulla valutazione del rischio.
L’azienda è controllata almeno una vola l’anno, si analizzano la qualità del si-
stema, il metodo di produzione, il prodotto finale, gli interessi dei consuma-
tori e l’analisi dei rischi. Gli organi di controllo, decreto legislativo 23 febbraio
2018 n. 20, non possono fare formazione, né attività agricola perché si creereb-
bero conflitti d’interesse. Per chi vuole saperne di più consultare il sito Sinab-Si-
stema Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica. Cristina Di Maio
VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE QUADRIVALENTE
Gli esperti: confermano. Vaccinarsi di più e meglio. E’ il monito per la prossima stagione. Nono-
stante la disponibilità di vaccini efficaci e sicuri, ad oggi non sono stati raggiunti né gli obiettivi di
copertura vaccinale minimi (75%), né quelli ottimali (95%) nei soggetti anziani e nei gruppi a ri-
schio (le categorie su cui le raccomandazioni del Ministero della Salute si focalizzano maggior-
mente). E’ questo il dato che viene riconfermato dalla stagione influenzale appena conclusa. “Il
picco epidemico dell’ultima stagione è il più elevato degli ultimi 15 anni (160 morti, di cui 2 donne
in gravidanza, 744 i casi gravi) - commenta Giovanni Rezza, Direttore Dipartimento di Malattie In-
fettive dell’Istituto Superiore di Sanità “La fascia maggiormente colpita è stata quella dei bambini,
che vivendo in comunità amplificano la circolazione del virus.
Non sono stati comunque risparmiati adulti e anziani, categoria nella quale l’influenza può gene-
rare conseguenze molto gravi”, prosegue. La diffusione imprevista del ceppo B/Yamagata Se a que-
sto si aggiunge il fattore imprevedibilità sul ceppo dell’influenza che circolerà la prossima stagione
(quest’anno è circolato maggiormente il ceppo B/Yamagata non coperto dal vaccino trivalente), si
arriva facilmente alla conclusione che una vaccinazione più completa si conferma un’arma troppo
preziosa per essere sottovalutata, soprattutto oggi che sono disponibili nuove evidenze sull’effica-
cia del vaccino quadrivalente, in particolare nella popolazione pediatrica tra 6 e 35 mesi, e sulla so-
stenibilità economica, sia nei bambini che negli anziani e adulti.“La stagione appena passata -
continua Rezza è stata caratterizzata da un’ampia circolazione di un virus di tipo B, e maggior-
mente il B/Yamagata che, contrariamente alle aspettative, ha generato grandi focolai epidemici. Da
alcuni anni, ormai, si verifica una co-circolazione di due ceppi diversi (Victoria e Yamagata) dello
stesso virus B in proporzione variabile; questo ha portato le aziende produttrici di vaccini, dietro in-
dicazione dell’OMS, a sviluppare vaccini quadrivalenti come evoluzione rispetto ai trivalenti. Il
virus B/Yamagata, non inserito nel vaccino stagionale trivalente, ha circolato abbondantemente nel-
l’ultima stagione e ha colpito non solo, come previsto, i bambini, ma inaspettatamente anche adulti
e anziani, generando un alto numero di casi gravi nelle persone più anziane e in misura maggiore
al virus A H1/N1 che ha co-circolato insieme al B/Yamagata. In totale il virus di tipo B/Yamagata,
virus che non era previsto circolasse e infatti non era inserito nei vaccini trivalenti, è stato respon-
sabile di più del 60% di casi di influenza verificatisi quest’anno in Italia.” Mary Mazza
CORSO DI MEDITAZIONE PER IL CERVELLO
È risaputo che la meditazione fa bene al corpo e alla mente e può produrre benefici. Precedenti
studi hanno dimostrato che in base al tipo di meditazione che viene praticata, la dimensione del cer-
vello aumenta. Alcune tipologie di concentrazione sono ottimali, infatti, per lo sviluppo di alcune
parti del cervello. Una sorta di analogia con l’allenamento fisico per mezzo del quale se si vuole dare
volume ad un particolare gruppo muscolare, si eseguono esercizi mirati ad una determinata parte
del corpo. L’ultimo studio viene dal Max Planck Institute di Lipsia (Germania) e analizza, nell’arco
di un periodo di nove mesi, gli effetti di tre diverse tecniche di meditazione. Una tecnica è basata
sulla meditazione “consapevole” e insegna alle persone a dirigere la loro attenzione sul respiro o
sul corpo. Un secondo tipo si concentra sulla connessione emotiva attraverso meditazioni basate
sulla gentilezza. Un terzo metodo incoraggia le persone a pensare a degli argomenti da differenti
punti di vista. Le risonanze magnetiche eseguite alla fine di ogni ciclo hanno mostrato che le parti
del cervello coinvolte diventavano più spesse. La meditazione “consapevole” ha aumentato la con-
sistenza delle aree collegate all’attenzione; quella basata sulla “compassione” ha aumentato la parte
del cervello associata al portare emozioni mentre, le meditazioni sulle “prospettive” hanno miglio-
rato le aree del cervello coinvolte nella risoluzione dei problemi. Antonella Vecchiariello
L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
DENTALE DA PARTE DI UN ESPERTO
Roma. È stato intervistato il dott. Pier Carmine Passarelli, dentista del Policlinico Gemelli-Uni-
versità Cattolica del Sacro Cuore di Roma, per dare un chiaro messaggio sull’importanza della pre-
venzione orale. Dice il dott. Passarelli: “La prevenzione è il fulcro della medicina ed è fondamentale
a tutte le fasce di età, anche per quanto riguarda la prevenzione odontoiatrica”. La figura del den-
tista negli anni è cambiata: molti anni fa il dentista estraeva il dente quando il paziente lamentava
dolore, mentre oggi la situazione è completamente diversa perché il dentista è diventato un profes-
sionista preparato in grado di curare e migliorare la salute dei suoi pazienti con le pratiche che la
ricerca ha messo a disposizione. Continua il dott. Passarelli: “Dalla bocca e dai denti può dipendere
parte della nostra salute complessiva: tenere la bocca in salute, significa tenere lontane possibili in-
fiammazioni, possibili attacchi di germi e batteri che possono degenerare in patologie”.
Lo stato di salute della nostra bocca deve essere seguito in maniera costante non solo limitandosi
ad effettuare un controllo sporadico, ma facendo visite mediche odontoiatriche periodiche. Con-
clude: “Un problema orale preso in tempo evita complicanze più gravi che si possono ripercuotere
poi sul resto della salute sistemica come su patologie legate a problemi cardiaci, renali, di postura
e articolazione, ecc. ed è per questo motivo che è utile fare prevenzione”. Sonia Cozza
N. 6 - GIUGNO 2018 ARTI FIGURATIVE E VARIE L’ATTUALITÀ, pag. 9

OMAGGIO DI INTINI A PICASSO ORIGINALI PITTO-SCULTURE

DI TULLIO DALLAPICCOLA
ESPOSIZIONE E CONFERENZA DI SARANDREA
Nel prestigioso palazzo Ru-
Il genio artistico spoli, situato nel centro storico
Paolo Intini de- “Pioveva in città... di Cerveteri (Rm), il 27 – 28 –
dicò al suo amico 29 aprile 2018, si è svolto
Pablo Picasso e si marinava la l’evento “La festa di prima-
l’opera riprodotta scuola” vera e dell’arte”, organizzata
a fianco. Si tratta Studio d’Arte: dal gallerista Fabio Uzzo con
di uno dei suoi la collaborazione comunale
tanti capolavori, Via Due Laghi,
presieduta dall’assessore alla
esposti ed ammi- 338042 cultura dott. ssa Federica Bat-
rati in tutto il Baselga di Pinè (TN) tafarano. All’interno della
mondo. Intini nac- manifestazione, tra gli altri ar-
que a Monopoli Tel. 0461.557139 Cell. 339.1259386
(Bari). Le sue pre- tisti, ha partecipato anche il
gevoli opere pitto- E-mail: tullio.dallapiccola@virgilio.it maestro Pietro Sarandrea,
riche sono che oltre ad esporre un suo trit-
Fabio Uzzo, Pietro Sarandrea e
visitabili, oltre che tico molto significativo, ha
nel locale Museo APPELLO AL SINDACO presentato una conferenza in-
Federica Battafarano

titolata “Il bello e l’arte”; in

Diocesano, nella
Pinacoteca di Bari,
DI MAZARA DEL VALLO essa, l’artista spiega il motivo
nel Museo Capito- Il celebre scultore Vito Tosto, con le del stile astratto, trascendendo
lino di Roma, nel Louvre di Parigi. Manifestò il suo sue stupende opere d’arte, ha onorato la forma e il suo continuo stu-
grande talento fin dagli anni della sua giovinezza. Le la sua città natale, Mazara del Vallo dio sulla sezione aurea. La
quotazioni dei suoi quadri sono in costante aumento. (Trapani). Una delle sue celebri scul- conferenza è stata introdotta
Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito ture, la Madonna delle Rocce, è espo- dal gruppo musicale “The ri-
sta nel giardino del ristorante vers”, che ha eseguito alcuni
www.monopolilive.com Franco Pichi “L’Ankara” (nella foto).
Un’altra versione della predetta scul- brani inediti del loro reperto-
tura si trova nella villa comunale di rio. Il pubblico presente ha
Liana Botticelli Campobello di Mazara. Il Direttore
di questo giornale e tutti i redattori,
in Italia e all’estero, rivolgono un ac-
gradito molto, sia l’esibizione
del gruppo musicale sia la con-
ferenza, mostrandosi molto
corato appello all’On. Sindaco della partecipe alle teorie dell’arti-
città di Mazara del Vallo affinchè una L’artista mentre commenta
“Marina esotica” sta. Paola Lamonica le sue opere
piazza, una strada o una scuola ven-
(olio su tela) gano dedicate a Vito Tosto, orgoglio
degli italiani al cospetto del mondo.
Info: Liana Botticelli DELUSIONE
Tel. 06.66200020 Nell’ antichissima città di Sutri (Vt), il 21 e il 22 aprile 2018 si è
Istituto Storico del Risorgimento svolta la manifestazione intitolata “L’alloro e la juta”. Nell’evento
erano stati invitati artisti internazionali con la presenza di stand
Cell. 339.4934678 Comitato Provinciale di Rieti gastronomici. Da esperta d’arte, sono rimasta delusa e sconcertata
dall’ accoglienza e dal trattamento riservato all’arte poiché la festa
RICORDATO SOLIDATI è stata basata quasi esclusivamente sugli stand gastronomici, re-
legando la parte artistica ad un ruolo secondario, contrariamente
NUOVA MOSTRA AL MUSEO TIBURZI A CONTIGLIANO a quanto specificato sulla locandina. Sutri, archeologicamente e
storicamente parlando, è stata molto importante; ne restano tracce
etrusche, romane e medioevali. In alcune città, in occasioni par-
EGIZIO DI TORINO Domenica 20 maggio presso la biblioteca di Contigliano,
in piazza degli eroi, si è parlato del Risorgimento Italiano a
ticolari si lascia libero ingresso a musei e aree archeologiche (ad
es. a Roma, la prima domenica del mese i musei sono gratuiti),
“Anche le statue muoiono. Conflitto e patrimonio tra antico e Rieti e in Sabina. Il prof. ing. Luciano Tribiani, vice pre- permettendo a chiunque l’opportunità di visitare e gustare certi
contemporaneo” è la nuova mostra ospitata dal Museo Egizio di sidente del Comitato provinciale di Rieti dello Istituto Sto- luoghi artistici. L’arte è il respiro e il cibo dell’anima, e noi ab-
Torino, una mostra nata dalla comune riflessione di quattro isti- rico del Risorgimento, il quale ha illustrato il carteggio biamo bisogno di questo. Paola Lamonica
tuzioni: Museo Egizio, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, politico tra Luigi Solidati Tiburzi e Ludovico Petrini, due
Musei Reali, Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino. patrioti del Risorgimento e personaggi di prim’ordine nel
L’obiettivo è quello di far parlare e dialogare opere d’arte di di-
versi epoche e giungenti da luoghi geografici diversi, ma radunate
intorno ad un tema: quello della distruzione. Sarà possibile fruire
territorio reatino, nonché massoni di rilievo durante il pe-
riodo 1860-1863. Inoltre si è parlato del rientro di Solidati
SARANDREA: “LA SCINTILLA
della mostra fino al 9 settembre 2018. Atanasia Fabbricatore Tiburzi nel regno d’Italia dallo Stato Pontificio, nel quale
era stato arrestato, e del suo ingresso nella loggia Sabina È IN OGNUNO DI NOI”
nel 1863. Come noto il prof. Tribiani è autore del libro “La Con molti dubbi ho intitolato
I PENSIONATI D’ITALIA Massoneria nel reatino 1863-1864” nel quale è rievocata
la storia della nascita della loggia Sabina, della quale il 18
questa cartella di fotolitografie
“Roma psichedelica”, in quanto
IN FRATELLI D’ITALIA maggio ricorre il 155° anniversario della fondazione avve-
nuta nel 1863. Il Presidente Avv. Gianfranco Paris
il lavoro originale fotografico è
stato ritoccato al computer. Se
per molti puristi l’immagine pri-
maria non va modificata, la ten-
Il 10 maggio nella sede nazionale di fratelli d’italia gremita
dai militanti, ho consegnato le deleghe ai responsabili dei pen-
EFFETTI BENEFICI tazione per me è stata forte;
utilizzare questo mezzo mo-
sionati d’Italia per i municipi, per le città e per i settori. Hanno DELLA MELATONINA derno per cambiare la realtà di
partecipato gli onorevoli Francesco Lollobrigida, Marco Mar- La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale che come essa appare e trasformarla
silio, Giovanbattista Fazzolari e la consigliera comunale ra- si trova nel nostro cervello. La produzioneintestinaledi melato- in quello che potrebbe essere. Il
chele mussolini. quest’ultima ha sottolineato che il non nina svolge molti ruoli: concorre al ritmo sonno veglia relativo gioco psichedelico, quindi,
governo della sindaca raggi e della sua giunta in due anni non alla sazietà e alla fame, al punto che oggi si parla di “orologio in- prende il sopravvento sulla re-
ha fatto nulla e che la nostra amata roma è totalmente allo testinale”. L’obesità potrebbe addirittura dipendere anche da al- altà. I colori si intrecciano e
terazioni dei bioritmi della della melatonina intestinale. La danno luogo ad un cromatismo
sbando. Vari gli interventi da parte degli onorevoli sul mo- melatonina sia celebrale sia intestinale è segreta con ritmo circa- seducente.
mento politico che stiamo vivendo e sull’eventuale formazione diano che varia nell’arco delle 24 ore, ovvero con sintesi e secre- Certamente ha avuto molta in-
di un possibile governo del paese. Il Presidente Mattarella zioni stimolata dal buio. fluenza una mia esperienza mi-
dopo il fallimento di alcuni mandati esplorativi, ha conferito L’effetto della melatonina sul sonno è una maggiore produzione stica, meditativa, disciplina
l’incarico al prof. Giuseppe Conte che dovrà dare attuazione ad a dormire, grazie all’introduzione di una caduta della tempera- yoga e quant’altro, che è diven-
un “contratto di governo” tra Lega e M5S. Fratelli d’Italia non tura sul sonno e all’effetto sincronizzanti otico.ronobe sull’oro- tata un mio stile di vita.
logio circadiano detto appunto effetto c. Marina Giudicissi La visione interiore ha ragione
parteciperà a questo “contratto di governo” dove non c’è chia- sulla vita quotidiana, in uno
rezza su cosa si voglia fare: è opportuno rimanerne fuori. Nel stato alterato di coscienza con-
mio intervento ho sottolineato la drammatica situazione del
paese con una disoccupazione tra le più elevate in Europa,
L’ARTE ASIATICA trollato, per poi affrontare la re-
altà quotidiana con più
Il Museo d’arte orientale di Torino ospita una nuova collezione risolutezza ed equilibrio.
dove ogni anno cinquantamila giovani abbandonano l’Italia dal titolo: Orienti. 7000 anni di arte asiatica dal Museo della ci-
cercando il proprio futuro in altri Paesi. E poi come non pre- Con questo spirito mi pongo ad
viltà di Roma. Si tratta di 180 opere che hanno lo scopo di far in- ogni operazione artistica cer-
occuparsi dei nostri pensionati? Gli ultimi governi non hanno namorare il visitatore, e soprattutto farlo avventurare in contesti cando di far comprendere e co-
fatto nulla per migliorare la loro situazione economica, sono e luoghi poco conosciuti, poco rappresentati dalla collezione per- noscere al fruitore dell’opera
stati totalmente abbandonati. Quest’anno è prevista una spesa manente del Museo d’arte orientale. La prima venatura della mo- quella scintilla divina o esisten-
di circa cinque miliardi di euro per l’immigrazione mentre il stra riguarda la storia del Museo Nazionale d’Arte Orientale di ziale energetica che è dentro
Roma. La seconda venatura fa riferimento invece alle diverse aree ognuno di noi. Pietro Sarandrea
nostro Paese continua a trattare i propri figli come figliastri. culturali e tradizioni artistiche quali il Vicino e Medio Oriente an-
Per i pensionati tutto questo è inacettabile: il nostro impegno tico, l’arte regale degli Achemenidi, dei Parti e dei Sasanidi, l’arte
è la difesa dei diritti di tutti coloro che, dopo una vita di la- islamica e quella dell’area persiana. Atanasia Fabbricatore
voro e sacrifici, chiedono soltanto di poter vivere una “vec-
chiaia” serena e dignitosa. Valfredo Porega
(Coordinatore Nazionale Pensionati d’Italia)
WHITE RADIO È UNA WEB RADIO
Si può ascoltare con un personal computer
collegandosi al sito: www.whiteradio.it -
Caro lettore, ricordati di rinnovare la quota http://www.whiteradio.it cliccando su “ON
AIR” oppure con il proprio smartphone sca-
associativa a questo periodico che, essendo ricando l’applicazione gratuita per Apple e
Android “White Radio”.
super partes, intende restare La trasmissione “TONI & motivi” è condotta
da Antonio Bartalotta e va in onda ogni lu-
nedì dalle 19,00 alle 21,00.
un libero organo di stampa.
L’ATTUALITÀ, pag. 10 CINEMA, MODA E VARIE N. 6 - GIUGNO 2018

X CONCORSO INTERNAZIONALE
DI CINEMA SOCIALE
MODA E… NON SOLO UN TOUR MONDIALE DELLA RAGAZZA DI FAENZA
LAURA PAUSINI PARTE DAL CIRCO
(a cura di Lucilla Petrelli) Il nuovo disco di Laura Pausini,
L’ArTelesia Film Festival, sotto l’egida della prof.ssa Mariella Lucille, style coach! la più celebre cantante attuale al
De Libero, presidente dell’Associazione Culturale Libero Tea- mondo, annuncia il suo doppio
tro, ha organizzato il X Concorso Internazionale del Cinema So- show al Circo Massimo di
ciale, nei giorni 11-12-13 maggio 2018, presso il Teatro De NEWS FASHION
Pronte per un’estate pop? Ecco le pazze novità in fatto di moda. Roma, in programma 21 e 22
Simone di Benevento. Il Festival nacque a Telese Terme nel 2008 Sisley. Lanciato uno stile metropolitano con tanto di “logo luglio. All’ultimo dell’anno “A
da un’ idea di un giovane diversamente abile, Francesco Toma- mania”, la scritta “Sisley” a caratteri vintage, a rilievo, o rica- MEZZANOTTE” ti dico tutto”
siello, con l’intento di promuovere il territorio, come avviene mata in strass e perline, campeggia sui jeans, giacche, felpe, t- aveva scritto in un misterioso
ormai da quattro anni a Benevento, con l’ obiettivo di far si che shirt e pantaloni, la sagoma della vecchia etichetta con la scritta post l’artista prima di dare l’an-
sociale e cultura si coniughino attraverso il cinema. Francesco è 1968, anno di fondazione del marchio. Un revival moderno che nuncio ufficiale, proprio a mez-
cresciuto nel CESVOB (Centro Servizi per il Volontariato di Be- piacerà soprattutto alle giovanissime! Denim. Anche per le zanotte. E “A mezzanotte”
nevento), dove ha elaborato tantissimi progetti, credendo molto scarpe sportive, ispirazione ai classici jeans, così si presenta la potrebbe anche essere, secondo
nella sinergia delle associazioni, non facile. Il direttore artistico nuova collezione di scarpe “Ecco” . La pelle è stata tinta nel blu il parere di molti, il titolo del
Antonio Di Fede ha dichiarato: “Il Festival condivide le finalità indaco con il nome della collezione “Ecco True Indigo Lea- nuovo disco, che segna il ritorno
del CESVOB, e questo connubio sicuramente porterà nella no- ther”. Tre le sfumature di blu per le sneakers della nuova colle- di Laura Pausini dopo un anno
stra città importanti frutti. Nell’occasione quest’anno abbiamo zione estiva . Costumi. La Bikineria, il marchio di costumi di stop discografico. L’annuncio, preceduto da diversi post coun-
istituito per la prima volta un “Premio CESVOB” che è stato con- artigianali 100% made in Sardegna, a Porto Cervo, creata dalla tdown e da alcune immagini scattate da una Polaroid, è avvenuto
segnato al nostro ospite d’ onore”. Mariella De Libero ha evi- stilista Maria Vittoria Cimmino che ha lanciato la nuova linea nella notte. Il tour comprende, al momento, una ventina di ap-
denziato: “E’ nato come Festival del cortometraggio, oggi è “ Carousel Party” con stampe ironiche ispirate alla giungla: puntamenti che si concentrano soprattutto nel Nord e nel Sud
Festival del cinema, perché al Concorso vengono presentati anche zebre , elefanti, giraffe, ma anche disegni personalizzati. Anche d’America, ma che prevedono anche delle tappe europee in au-
i film. Sul nostro sito abbiamo ricevuto circa 300 opere. Per i cor- Disegual, il brand spagnolo punta sui colori forti per un’estate tunno. Laura Pausini (Faenza 16 maggio 1974) è una cantante,
tometraggi la valutazione è stata affidata alla giuria dei giovani crazy, ispirazioni nuove che si rifà alla luce di Miami, al giardino cantautrice e conduttrice televisiva italiana. Ha iniziato la sua car-
studenti, mentre per i film ovviamente sono intervenuti gli botanico di Los Angeles, tutto questo per la nuova collezione riera nel 1993, vincendo il Festival di Sanremo nella sezione No-
esperti”. Il Festival registra un’ affluenza ed un favore sempre estiva. Borse. Nuova capsule collection di borse Alviero Martini vità con il brano La solitudine. Vi ha partecipato nuovamente nel
1 Classe “Botanical Night”, composta da shopping, zainetti e 1994, classificandosi al terzo posto con il brano Strani amori. Ha
crescente da parte del pubblico e si sta caratterizzando come uno raggiunto il mercato discografico internazionale, soprattutto in
degli eventi più significativi nel panorama regionale, in grado di tracolle, dove il tema del viaggio spazia tra rose selvatiche, fiori
di pesco, ortensie, tra api e libellule. Borse da fiabe! Tendenze. numerosi Paesi dell’Europa, dell’America Latina, incidendo brani
assicurare presenze esclusive, capaci di interagire direttamente in spagnolo, portoghese, inglese, francese, catalano e latino; col-
con la platea. L’evento ha preso il via l’11 maggio nel Cinema Per la nuova stagione, tutti gli outfit, direttamente dalle sfilate
per essere al top. C’è un ritorno agli “Anni ’90” con il tailleur laborando con artisti prestigiosi del calibro di Madonna, Phil Col-
Teatro San Marco con la sezione “School and University”, con pantalone, indossato con scarpe piatte. Ma anche “Anni ’80, con lins, Lara Fabian, Juanes, James Blunt, Kylie Minogue, Charles
una Masterclass sulla cinemato- pantaloni stretti e spalle oversize. Per la sera abiti sensuali ma Aznavour, Johnny Hallyday, Ricky Martin, Luciano Pavarotti,
grafia a cura del regista Fabio con l’anima un po’ rock. Sneakers da giorno con la suola spes- Julio Iglesias, Andrea Bocelli, Michael Bublè, Alejandro Sanz,
Massa e la proiezione del film sissima, cinture a vita alta per tutto il giorno, vestiti a fiori in Ennio Morricone, Miguel Bosè e Marc Anthony.
“La vita è bella” di Roberto Be- chiave vintage, ispirata agli anni ’40 e ’50. I pois, sempre belli e Paragonata in giovane età a Barbra Streisand, all’inizio della sua
nigni, con la partecipazione intramontabili, protagonisti anche per questa estate. Queste le carriera è stata descritta dalla critica musicale come un idolo degli
anche di Giorgio Canarini, il tendenze in generale, ma poi la moda ognuno se la fa a modo adolescenti, cantando principalmente problemi e storie d’amore
piccolo “Giosuè” del film. Il 12 suo.. e soprattutto sentirsi a proprio agio con il capo che più adolescenziali. A partire dal 1998, con l’album La mia risposta, i
maggio c’ è stata la serata di piace. Allora largo alla fantasia, si può giocare anche con gli critici musicali italiani hanno iniziato a considerarla come una
gala con la premiazione dei film accessori più crazy! cantante più matura, lodando la sua semplicità e la sua voce. In-
e dei cortometraggi vincitori, tanto l’artista fa sapere, sempre via social, di aver vinto con il suo
con la conduzione di Pino Stra- ACCESSORY concorrente Luis Adriàn il programma “La Vox Mèxico”: “Gra-
bioli e, come ospite d’onore, L’accessorio trend è senza dubbio il “Turbante” e si porta con zie Mèxico per avermi fatto vincere con il #equipausini #team-
l’attore Giancarlo Giannini savoir-faire, come le dive del passato. Come non ricordare il ce- pausini lo show più importante della tv messicana! La Voz
(nella foto). Il 13 maggio si è lebre cappuccio orientale portato da Greta Garbo negli anni ’40 Mèxico”. “Fatti sentire” è il titolo del tour più importante della tv
visto lo spettacolo di danza “Un altro me” a cura della Modern e da Twiggy negli anni ’60? Ora, torna finalmente di moda. Il messicana! La Vox Mèxico”. “Fatti sentire” è il titolo del tour che
School di Enzo Mercurio, e menzione speciale al film “Nel segno Turbante è già un must have, un accessorio comodo, pratico e toccherà le tappe di tutto il mondo. Mary Mazza
della vittoria” di Modestino Di Nenna. Nel corso della manife- decorativo, raccoglie e protegge le chiome con classe. La sua sto-
stazione, sempre al Teatro De Simone, era possibile visitare la ria si evolve negli anni, nasce come copricapo persiano destinato
mostra dell’Artista Gabriella Cusani dal titolo “Sogni di Luce”.
Vincenzo Maio (cell. 347-3173288)
agli uomini, poi diventa fascia per i capelli delle donne al lavoro
nelle fabbriche, prima di trasformarsi negli anni ’20 in accesso- ADDIO A MARGOT KIDDER
rio di moda . Ma non solo. Viene eletto simbolo del femminismo Margot Kidder (nella foto) è
dalle dive del cinema come appunto la Garbo ma anche Lana l’attrice che aveva interpretato,
Turner e dalle star del jazz come Nina Simone e Billie Holi-
DE MARTINO DEBUTTA day. Ma anche una versione ironica come quella della mitica
Carmen Miranda con i suoi copricapo tutti frutta e fiori. Negli
nei panni di Loise Lane, ben
quattro film su uno dei supere-
roi più conosciuti di tutti i
NUOVAMENTE IN TEATRO anni ’70, la boutique storica Biba, li propose abbinati a kaftani e
maxi camicioni di seta. Oggi, l’intramontabile turbante è il vero
protagonista di stile come illustrato dalle più famose riviste di
tempi: Superman con Christo-
pher Reeve. La Kidder è morta
all’età di 69 anni, in Montana,
40 mq è la nuova opera di Emi- moda.
liano De Martino, che ha come lo scorso maggio. “Con Chris
protagonista un ragazzo… cioè BEST OF BEAUTY c’era un feeling autentico. Veni-
un adulto… no, meglio un ra- Viso/Trucco. Pelle colorata grazie alla calda abbronzatura, ma vamo da famiglie simili e lui as-
gazzo… insomma un uomo alle alla sera sul viso, giochi di luce con i nuovi prodigi firmati LA somigliava a uno dei miei due
MER. Sulle guance la “Bronzing Powder”, una polvere per fratelli”, aveva affermato Mar-
prese con le decisioni e le scelte got nel 2016 a un sito ameri-
connesse al suo crescere, con i esaltare i benefici del sole, così come sulle labbra, un lip mor- cano di entertainment: “Fatto sta che l’energia del nostro rapporto
dilemmi emotivi, sentimentali e bido per un effetto naturale ma accattivante. Un Siero contro i era quello di un fratello e di una sorella che si danno sulla voce,
affettivi che questo comporta. radicali liberi, uno scudo protettivo anche per i raggi solari, “An- ma al cinema sembrava uno scambio romantico. Nessuno si è mai
Tra situazioni paradossali ed in- tioxidant Defense Serum” di Neostrata, sotto la crema e prima accorto della differenza”. Dopo Superman aveva continuato a re-
cursioni di una mamma in bilico del solare, difende e ripara. Occhi. Per il trucco via libera a tutti citare piccoli ruoli in tv e in teatro. Atanasia Fabbricatore
tra la tipica chioccia tutta di i verdi e ai blu a partire dal color avocado allo smeraldo, dal tur-
stampo italiano e la progressista chese allo zaffiro, ma anche ai colori metallici dell’oro giallo e
del platino da miscelare al rosa al grigio, al malva e corallo. Pro-
alla Vanity Fair che vuole a tutti
costi un figlio maturato ed fumo. Nuova essenza in casa Bulgari, “Omnia Pink Sapphire”, NEL FRATTEMPO A CANNES…
emancipato (secondo gli stereo- fresca e generosa con fiore di tiarè e pepe rosa, white musk, per
una giovane generazione come la sua Testimonial, Amanda A Cannes oltre 10 minuti di ap-
tipi televisivi, però…), l’opera Steele, una diciottenne già famosa come attrice e modella. Cha- plausi alla fine della proiezione,
strizza l’occhio ad un interroga- rity. Un gel seno per la linea cosmetica “Mediterranea”, toni- al Gran Theatre Lumiere del
tivo tutto contemporaneo per fica il corpo e lo spirito di solidarietà, sostenendo l’Associazione film “Lazzaro felice” di Alice
quanto antico: quali siano il “Libellule Onlus”, che assiste le donne colpite dal tumore. Rohrwacher, primo film ita-
contenuto e il significato del- liano del programma in compe-
l’espressione “sostanza indivi- FASHION BOOKS tizione per la Palma d’Oro. Il
duale di natura razionale” I libri di moda non passano mai di moda! Fashion Books, alla film è stato accompagnato dalla
(Boezio) che va a determinare la persona e che oggi più che mai scoperta dei segreti delle grandi Maison. Questi libri si leggono, grande Star del cinema italiano,
è oggetto di dibattiti a volte accesi e controversi. si sfogliano con piacere, pagine patinate con foto stupende scat- Roberto Benigni (nella foto)
Le pennellate di romanticismo non melenso e di sguardi carichi tate dai più grandi fotografi. Leggere la moda quindi con alcuni che ha svolto uno dei ruoli prin-
di prospettive che vanno a valorizzare la bellezza, che caratte- libri: “Alexander McQueen. Dietro le quinte” di Robert Fai- cipali nella storia.
rizza ogni essere umano, lasceranno il pubblico non solo con do- rer, un omaggio alle creazioni dello stilista nel backstage delle Il Premio Oscar aveva fatto
mande importanti sulle quali riflettere, ma con un sorriso di non sue sfilate; “Storia della moda XVIII-XXI secolo di Enrica prima irruzione sul red carpet,
stucchevole dolcezza. Mary Mazza Morini, tutto sulla moda nel corso degli ultimi tre secoli! “Ma- saltellando e scherzando con i
nolo Blahnik.The Art of shoes”, la ricerca della perfezione del fotografi che gli scattavano foto di continuo e subito dopo è stato
re delle calzature. accolto con un abbraccio dal direttore generale del festival
Thierry Fremaux. Sonia Cozza
VETRINA LIBRARIA
CAMBIARE ALBANO: “SONO SINGLE”
LE REGOLE Albano Carrisi interviene ad Un
Giorno da Pecora Rai Radio1 per chia-
rire le parole pronunciate stamane in
Bisogna cambiare le re- diretta a Storie Italiane, dov’è interve-
nuto per chiarire la sua posizione ri-
gole del gioco sia nella spetto alla fine della relazione con
vita politica (adottando il Loredana Lecciso, nella quale, ha
modello ateniese) sia nel spiegato in radio, Romina Power non
ha alcun ruolo. “Ho le scatole piene di
sistema sociale queste storie, io sono una persona one-
(realizzando l’Economia sta. Il mio cuore è affaticato e ora batte
per sopravvivere. La Lecciso è andata via di casa a dicembre, lei e io sappiamo il perché, ma non deve
di Comunione, in virtù dare adito a queste malelingue”. Sembrava se ne fosse andata perché gelosa di Romina...”Ma gelosia
della quale gli emarginati di che? Di cosa? Sarei onestissimo - ha detto il cantante a Radio1 - nel dirle una cosa del genere, lo farei
siano sempre di meno per primo. Ma non è vero, io e Romina abbiamo ritrovato una pace ed una tranquillità dovuta al lavoro.
Finito il lavoro, ognuno a casa sua, nel rispetto del sano vivere. Romina è la madre dei miei figli, come
Esaurita la prima edizione di questi libri. fino al punto che non ci pure lo è Loredana”. Dunque lei ora è single? “Si, lo sono”. E non vuole tornare con la Lecciso? “Io
È in corso di stampa la seconda edizione siano più). ora mi voglio occupare dei miei figli, il tempo dell’amore l’ho vissuto in pieno, ora all’amore do una
Per prenotazioni rivolgersi al cell. 347.0333846 pausa. L’amore lo distribuiròin maniera globale, figli, nipoti e famiglia”. Mary Mazza
N. 6 - GIUGNO 2018 L’ATTUALITÀ, pag. 11

gno divino/ ogni anno di come una farfalla/ che vola,

L’ANGOLO DELLA POESIA
UNA DOMENICA
nuovo/ s’avvera/ un evento
d’amore / nel cuore degli uo-
mini./ S’aspetta/ un dolce
vola, volteggia e balla/ finchè
stanca e accaldata/ ti sdrai sulla
fresca rugiada/ di una vario-
SIRENE, AMANTI DEL MARE
DI MARZO Bambino/ redentore del pinta corolla,/ in un giardino Sirena, musa dei Poeti, amante del
Stamane le fanciulle sono in mondo./ Aspettiamo con gioia,/ incantato. mare./ La notte dal fondo degli
festa.../ in abiti leggiadri a questa notte/ -vedrete-/ a mez- Marcella di Nallo Martino abissi/ fai emergere la tua melo-
messa stanno con volto sacro e zanotte verrà. Vittorio Pesca dica voce/ che invita le stelle ad
velo sulla testa;/ nel pomerig- GIOIOSA ARMONIA accendere/ le loro fiammelle per
gio, poi, si svagheranno in vari TE Gioiosa armonia/ regna nei immergersi/ nel grande bagliore
modi... le odorose viole/ e mar- Cercavo uno scoglio Ho tro- cuori/ ove è radicato/ l’amore cangiante del mare./ Cercandoti
gherite pure coglieranno/ per la vato un approdo Cercavo per il Sommo Bene/ che fa vi- una scogliera/ dove tu potrai di-
Madonna, per le loro scuole o un’isola/ Ho trovato un conti- vere i giorni della vita/ adagiati stenderti,/ aspettando l’amica luna
per l‘amato, forse per la vana nente/ Cercavo un uomo/ Ho su petali di rose, cullati da ali che si affaccia dietro una stella,
acconciatura. Oh, al grato sole/ trovato un gigante/ Amore di angeli/ nel tripudio d’imma- vestita d’argento. Specchia il tuo
/ si spande il vecchio suon grande Ho trovato te. colati sogni ancestrali, ove si corpo, la sua ombra danza fra le
della campana... Velio Cilano Grazia Maria Tordi respira l’aria di gloria/ pur nel onde del mare azzurrino saltella
cimento delle umane angustie. abbagliando il viso alla maliarda
GIOIOSA ARMONIA PACE INTORNO A ME Marcella Croce de Grandis sirena, spruzzando i suoi lunghi
Gioiosa armonia/ regna nei Nel mio giardino, paradiso ter- capelli argentati./ Al Poeta nel si-
LE DAME DEL cuori/ ove è radicato/ l’amore restre per me,/ con il cielo az- “DONNA” lenzio della notte;/ la sua mente
SETTECENTO per il Sommo Bene/ che fa vi- zurro, il mare calmo, l’albero C’è chi pensa che ti differenzi corre vagando a visione magiche ,
Le dame del settecento so- vere i giorni della vita/ adagiati fiorito,/ sento tanta pace in- dall’uomo dalla gonna, ma sprigionando al suo cuore/ sensazioni di Poesia, ad un mondo/ fra
spinte alla porta della fantasia/ su petali di rose, cullati da ali torno a me./ Ancora non mi sotto quella gonna c’è un corpo cielo e mare, misterioso./ Mirando il cielo, si tende le mani/ tutto
ripropongono antichi eventi e di angeli/ nel tripudio d’imma- sembra vero./Non so quanto fragile e duro, che rompe qual- e lontano, non puoi afferrare./ Per un attimo, abbracci tutto con la
costumanze/ e l’io imprescin- colati sogni ancestrali, ove si durerà./Spero per sempre e per siasi muro, che vede quando è fantasia./ Pian piano ai tuoi occhi, tutto scompare./ Il cielo si
dibile riporta al presente gloria respira l’aria di gloria/ pur nel un giorno ancora./Di tutti gli scuro, che dei figli ha mille copre d’un manto turchino/ le muse sirene, fuggono con il loro ca-
e miti/ che inneggiano alla bel- cimento delle umane angustie. affanni, di tutte le preoccupa- cure e pure quando si dimen- vallo/ nel fondo ancestrale marino./ Lasciando ai Poeti di poetare
lezza e vanno a raccontare./ Le Marcella Croce de Grandis zioni,/uno solo me ne rimane: tica l’ombrello, corre nella per loro, muse Sirene del Mare. Elena Andreoli Grasso
donne cinte di parrucche,/ quello di vivere ancora un po’ pioggia e vede bello… c’è chi
piene di borotalco e di belletti,/ VEDRÒ LA LUCE in buona salute e in pace con pensa che non è una colonna,
di perle e di ambra,/ condu- “Cambiar pelle e rimaner/ se tutti,/ con il mondo intero, con ma a volte da sola mantiene un
cono ad un mondo/ pieno di ri-
verenze e di manierismo./
stessi”/ Così cantavo/ con l‘in-
tuizione/ dello sciamano./ Ora
i miei figli, con le mie nipo-
tine,/ con il mio amore, fino
tetto, il lavoro dove nessuno ci
si mette, la donna lo ha sempre
NOZZE DI PLATINO
Violini che accompagnano pic- però/ la consapevolezza/ che alla fine dei giorni miei. fatto per bene e con amore, Il 18 maggio u.s. il noto te-
coli passi di danza,/ volti na- mi prende/ la mano/ è un vor- Angela Colangelo come dicevo, senza dolore, nore Gilberto La Scala e
scosti da ventagli/ che tice senza fine./ Anche/ se il colla mente e con il cuore… Maria Pia Masi hanno fe-
delineano un linguaggio crip- tunnel/ che mi conduce/ è VOLO DI RONDINE c’è chi pensa che pensa solo al steggiato il 60° anniversa-
tato,/ piccoli gesti densi di si- spento di cristalli/ e i chilome- Rondine, vola, non ti fer- colore delle scarpe, ma ha solo rio del loro matrimonio. La
gnificato/ frammenti di vita tri/ segnano il mio passo./ Ma mare,/segui il fiume che non più senso del bello più senso loro storia d’Amore è un
che appaiono/ espressioni ho un appuntamento/ con la può cambiare il suo corso./Và dell’arte… l’uomo pensa a Ve- fatto che si verifica rara-
eterne di femminilità./ Fuggi- luce. An che dovessi/ scavalcar nel vento, come la mia spe- nere lei pensa a Marte… mente nel mondo. E’ un re-
tive, eteree presenze,/ il nastro cadaveri/ io la vedrò! ranza, và./Fammi vivere un Fabiano Di Nuccio cord che si colloca tra la
donato ad un cavaliere,/ sim- Marina Giudicissi sogno, che ti prende di notte, Storia e la leggenda. Que-
bolo di pegno d’amore,/ car- all’improvviso./L’angoscia af- ALBERI SPOGLI sto grande Amore li ha aiu-
rozze e cavalli bardati/ e lo AMOR ferra la gola e toglie il re- Alberi spogli ormao siete,/ i tati a sopportare la grande
scalpitio annunciano un recon- Amor Amor Amor M’hai preso spiro./Un gelido freddo entra rami sono scheletriti,/ ma a pri- tragedia che si è abbattuta
dito retaggio/ e il futuro è su- il cor M’hai preso l‘anima/ Co- nel cuore quando non è scal- mavera verdi ritornerete./ Il sulla loro vita: perdere una
blime anelito/ di donne s’altro vorresti ancor?/ Soddi- dato dall’Amore./Rondine, vento gelido agita fortemente/ splendida figlia, Sara, di
messaggere di pace/ per una sfatto non sei/ Anche se vivi vola nello spazio, tra le nu- le chiome spoglie degli alberi/ soli vent’anni, in un as-
conciliazione con il mondo. nei pensieri miei!/ Ti nutri vole./Apri le ali, scendi in pic- e gli uccelli frettolosamente/ surdo incidente stradale.
Florinda Battiloro della mia energia/ Ti vesti della chiata,/ fà capire che il mondo cercano nei buchi delle mira/ Sicuramente Sara ha mani-
vita mia/ Nella mia alcova fai ha bisogno di Amore,/che l’in- sicuro rifugio attendendo/ con festato molte volte la sua
I SENTIERI DELLA VITA all’amor Mangi,bevi,e sussurra differenza uccide./Quando la ansia che rialzi la temperatura,/ presenza nella loro casa,
Quando il dolor latente / Batte il mar: Ahò datte da fà figliol! gente dal cuore spezzato/ potrà così potranno di nuovo nidifi- come ad esempio far sboc-
nella mia mente,/ e inutile pen- Francesca Pagano vivere nell’Amore, ci sarà una care/ negli alberi verdeggianti/ ciare piantine di quadrifo-
sar alle cose belle/ Se intorno a risposta./C’è ancora la possibi- e con tanta gioia cinguettare. glio, far trasformare le rose
te esiste l’abbandono,/ eppure INCERTEZZE lità che i governanti riescano a Mario Coletti rosse in rose bianche e tanti altri messaggi d’amore.
dal mio ventre sono usciti,/ Vai via anche tu:/ eri il porto capire/che c’è bisogno Per dedicarsi interamente alla famiglia Gilberto rinunciò alla sua
questi miei figli amati e ado- sicuro,/ la spiaggia lontana.../ d’amore, d’amore, d’amore. MACCHINE carriera di cantante lirico. Tuttavia, spesso è stato invitato ad esi-
rati,/ nella mia vita, fatta di la- Porti tutto con te:/ il mio cuore, Rita Amodio Cosa sarebbe di noi/ senza le birsi in Vaticano. Ha inciso pregevoli cd. Continua ad esercitare
voro/ tanto ho donato, a parenti la mia vita,/ le mie certezze./ macchine/ scrivere, pulire/ la la sua attività nella sartoria a Borgo Pio. E’ noto, infatti, come il
e amici / mi sento un formi- Rimane/ una disperata solitu- FILASTROCCA casa,/ andare a fare acquisti/ o “sarto del Vaticano” . Il Direttore di questo giornale e tutti i re-
caio, vi attingon tutti,/ la- dine. Leda Panzone Natale PER ANNALISA andare in chiesa;/ misurare dattori, in Italia e all’estero, formulano a Gilberto e a Maria Pia
sciando gli escrementi nel mio Hai i ricci neri come tuo l'acqua/ o il sangue nelle nostre affettuosi auguri. Liana Botticelli
cuore,/ soltanto il vizio del da- DISEGNO DIVINO padre,/ le labbra rosa come tua vene,/ per inviare messaggi per
naro,/ impera nei loro avidi Queste notte/ la luna/ risplende madre,/ gli occhi vispi di un via aerea,/ salire ai piani alti/
cuori. Liana Botticelli la terra/ più chiara./ Nel dise- uccellino/ delicato e innocente/ accendere le luci,/ tagliare il
più di un bambino./ Sei fragile
e preziosa/ come splendida an-
legno/ e convertirlo/ in fertiliz-
zanti all'erba.../ Cosa sarebbe
FLAMINIA
ARGUZIE POETICHE tica rosa che/ agli altri sembri
strana/ e hanno ragione…/ sei
rara!/ Capisci subito chi ti vuol
di noi/ senza il microfono/ per
proiettare la voce/ e dire: Ti
amo! Teresinka Pereira
Oggi 14 giugno 2018 la nostra
amatissima nipotina Flaminia
compie 5 anni
bene / Ma ti allontani guar- (Trad. di Giovanna Li Volti) BUON COMPLEANNO!!
SPAZIO-TEMPO I nostri baci pieni di tanto amore
In Storia politica: spazio vitale (lebensraum), celebre formula di Hitler dinga/ Da chi ti teme./ leggera “Grazie di esistere”
pubblicata nella sua opera Meinkampf per indicare una politica espan- La Madonnina sia sempre con te.
sionistica la cui essenza (purtroppo) è poco nota. Spazio-Tempo. Cro- I tuoi nonni Antonietta, Lino e
notopo quadridimensionale. Relatività. Trasformazioni di Lorentz.
Formazione matematica: Spazio di M. Minkowski (lituano), 1864-1909.
Letteratura geografica. “Seguire con la fantasia il corso di quelle acque
VALORE EDUCATIVO DELLA POESIA Giovanna.
Il Direttore Salvemini e i
Redattori di questo Periodico
dalla remota fonte appennina” (Pirandello). Appennino letterario sub Il poeta salernitano formulano i più affettuosi auguri.
adiacente alla catena sul versante tirrenico e adriatico. A nord di Genova Antonietta Del-Bue Prencipe
è la spina dorsale italiana fino allo stretto di Messina e oltre: Popola- Gerardo Mosca-
zioni seminomadi economicamente pastorali. Civiltà che in alcune zone riello (nella foto),
s’inoltra sino al 5° s.a.c. (Gargano-Eolie). Mariannina Sponzilli più volte ospite
dell’Associazione
L’INCONTESTATO DIOGENE
Diogene di Apollonia con “l’unità del tutto”. Diogene di Enoanda Asia
minore) con “l’imprevedibilità comportamentale”. Diogene Laerzio di
Caffè dell’Artista e
dell’Associazione
RICORDO
Laerte (Cilicia) con “il dubbio”. Diogene di Sileucia (Babilonia) con “il AUSER, ha decla- Il 22 maggio 2017 Rosa
linguaggio”. Diogene di Sinope con “l’individualismo”. La statuetta in
legno che rappresenta Diogene denota la sua vetustà. Il quadro ad olio mato alcune sue Piacentini, la mamma
fu da me dato di persona alla sede del Comando Carabinieri di Lucera poesie in lingua e
(Foggia), via S. Domenico 44, attestante la loro operatività, ogni qual- in vernacolo, regi- adorata di Antonietta
volta chiamati per violazione di domicilio. Mariannina Sponzilli
strando un ampio Del-Bue Prencipe è ve-
COMMERCI GLOBALI gradimento da
“Prescrisse al bibliotecario che mantenesse commercio con gli uomini parte del pubblico. nuta a mancare.
più dotti d’Europa” (Manzoni). “Che intollerabil noia gli ozi, i commerci È autore di nume-
usati” (Leopardi). “Egli girò per diverse città da noi dette Scale del Le- Ad un anno dalla morte è
vante” (Verri). “I regni della commerciante guerreggiante Venezia” (Car- rose sillogi poetiche, tra le quali è oppurtuno citare ’A Nu-
ducci). “Non vide mai sì gran fallo Nettuno” (Dante). “Né parte andò del vola. ancora vivo il ricordo.
suo disegno in fallo” (Ariosto). “Amor l’arco non tendeva in fallo” (Pe-
trarca). “Falseggiando la moneta” (Dante). “Falsai li metalli con l’al-
chimia” (Dante). Mariannina Sponzilli
PASQUINATE
“La città di Abdera era da tanti venefici, congiure, libelli e tumulti ap-
pestata che pochi vi giravano sicuri di giorno, e di notte nessuno” (Fo-
scolo). “I romani pontefici ed alcuni vescovi ancora adoperano sigilli di
piombo appesi alle pergamene, che noi chiamiamo Bolle” (Muratori).
“La spada agli omeri sospende, rilucente d’aurate bolle” (Monti).
Mariannina Sponzilli
RECENSIONE SUL PERIODICO “BACHERONTIUS”
Mi pervenne nel caos sociale precostituito da gruppi di poteri mai co-
nosciuti prima. Stranezze e prepotenze mondiali e malcostume, tra ric-
chezze sprecate da esibizionisti. Periodico bello, dall’atteggiamento
critico e indagine analitica, con valutazione artistica, con ottimismo ar-
monico di creatività. Un modello unico di individuazione di alter ego in
modifiche di continuità-discontinuità atte a completare il quadro inter-
pretativo di Santa Margherita Ligure e dintorni, giardino d’arte lettera-
ria che rende merito ed ingegno ermeneutico, complesso architettonico
industriale che non permette di umiliare l’antropologia delle tre scim-
miette in fieri, di un altro ricercare, con realismo di avvicinamento in-
ternazionale. Necessità globale priva di guerre. Mariannina Sponzilli Opera della Prof. Mariannina Sponzilli, artisticamente Anna
L’ATTUALITÀ, pag. 12 PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI
PER LA STAMPA NAZIONALE
IO NON ESISTO
Avola. Anche se il Riesame di Catania ha rigettato la tesi del
GIP e dei PM sull’accusa di scambio politico mafioso tra
l’on. Pippo Gennuso e il clan mafioso Crapula nulla toglie
che la mafia ad Avola c’è ed esiste, è inconfutabile e logico
sotto ogni punto di vista. I clan Crapula, Trigila hanno da
sempre estorto denaro e sparso pioggia di droga e stupefa-
centi di ogni tipo ad Avola, sono fortunati perché l’omertà
padroneggia tutti o quasi. Da due anni,infatti,occupandomi
della mafia e dei clan di Avola,ho potuto assistere e racco-
gliere personalmente testimonianze e altro. Dal famoso caso
del “Chiosco dei fiori” posto di fronte all’ingresso del ci-
mitero di Avola, frutto di una mia delicata e lunga inchie-
sta,dove testimonianze e registrazioni – come la
deontologia giornalistica vuole – parlano da sole e già de-
nunciate dal noto giornalista Paolo Borrometi che scrisse
un articolo per la testata giornalistica LA SPIA, sia da me
stesso. L’inchiesta sul Chiosco dei fiori quasi secolare dei
“ Cancemi “, oggi nelle mani dei Crapula, è già di per sé un
qualcosa di sconvolgente. Un chiosco che in molti avevano
visto per circa due settimane ad un altro impresario di
pompe funebri e che lo stava rimettendo apposto ripulen-
dolo dalle erbacce prima della nuova apertura,ma che tutto
ad un tratto vedono passare di mano all’impresa Crapula
con tanto di cartelloni “nuova gestione”. Cosa sarà suc-
cesso?Semplice mafiosità.. La situazione è descritta chia-
ramente nelle testimonianze e nella logica di chi vuole
costruirne i passaggi. La signora Cancemi proprietaria del
chiosco aveva richiamato il locatario a cui aveva concesso
il locale dicendogli di riconsegnarli le chiavi perché era
stata minacciata di morte da Desireè,Cristian,Rosario CRA-
PULA e Francesco Giamblanco, e se non l’avesse fatto
l’avrebbero fatto saltare aria! Se alle testimonianze,si ag-
giunge purtroppo come accade spesso per questo tipo di de-
nunce,che sono stato vittima di aggressioni, minacce e
denunce, (alcune di queste insieme al Borrometi e al sena-
tore Giarrusso) per via anche dell’appoggio del clan Cra-
pula ad un candidato al consiglio comunale nelle elezioni
amministrative di Avola di giugno 2017, il risultato è pre-
sto tratto! Per molti sarà “acqua passata “ma sappiamo tutti
che la ‘mafia non dimentica’ ”. Il Gip di Catania, infatti,
scriveva nell’ordinanza per voto di scambio politico – ma-
fioso (anche se il riesame ha ribaltato la sentenza): “Il Cra-
pula Michele aveva costituito all’interno del clan Trigila un
gruppo proprio e benchè arrestato manteneva e risulta man-
tenere ancora il controllo del gruppo attraverso la moglie
Magro Venera e i figli Desireé, Aurelio (detto
Cristian) e Rosario” non fa altro che af-
fermare quanto da me denunciato pub-
blicamente e agli inquirenti sempre
nell’agosto del 2017. Da quest’ultima
inchiesta,di cui sono stati tratti video –
inchiesta di Fanpage.it di Sandro Ruo-
tolo e vari articoli a livello nazionale,
in cui il mio nome è stato sempre ac-
cantonato da illustri giornalisti e testate
giornalistiche locali e nazionali,ancora atten-
diamo risposte, e siamo sicuri che gli inquirenti non tarde-
ranno a farsi sentire. Maurizio Inturri
IN MEMORIA DI FERRERO
Michele Ferrero è stato un grande industriale delle dolcerie,
che ha operato sempre tenendo presente il Vangelo, perchè
aveva una grande fede cristiana. Seppe accordare la sempli-
cità ad un vulcano di idee. Michele Ferrero è stato un onesto
imprenditore. Nella sua attività imprenditoriale ha avuto 35
mila collaboratori e 9 aziende agricole. Per fare un esempio
della sua vasta attività imprenditoriale possiamo citare che nel
biennio 2013-2014 la Ferrero vendette 2825 quintali di dolce-
rie in ben 160 Paesi del mondo e nello stesso periodo furono
lavorati 120 tonnellate di cacao. I Ferrero hanno i natali in
Alba di Cuneo e la loro attività imprenditoriale ha gareggiato
alla pari con la multinazionale Nestlè. Poco prima di morire al-
l'età di 89 anni, Michele Ferrero potette ricevere una bella no-
tizia, cioè che le vendite Ferrero avevano operato un sorpasso
epocale con la multinazionale svizzera. Il Vescovo di Alba,
Giacomo Lanzetti, ha detto,durante il funerale di Michele Fer-
rero, che il grande imprenditore di Alba “ha saputo accogliere
in sé l'umanità sedimentata nelle nostre colline testimonian-
dola in modo contagioso”. Michele Ferrero fu un uomo al-
l'antica per i modi, fatti di schiettezza, di legami
autenticamente familiari con tuttI i dipendenti. Considerava
tutti i suoi collaboratori come una grande famiglia. La sua fi-
losofia era concentrata in 4 verbi : lavorare, creare, donare,
credere. Ebbe una grande fede cristiana davvero cristallina che
lo faceva amare e non solo rispettare da tutti i suoi collabora-
tori. Ferrero puntava soprattutto sul buonsenso, sul patto fi-
duciario impresa-collaboratori.
Preferiva soprattutto la solidarietà concreta e per questo creò
imprese sociali nel Sudafrica e Camerun. In ogni suo stabili-
mento fece affiggere un'immagine della Madonna di Lourdes
ed ogni anno i suoi principali manager non li portava in luo-
ghi di mondanità, ma a Lourdes. Questo grande imprenditore
non va mai dimenticato. Mario Coletti
UN GIUDICE INFALLIBILE
Sarebbe opportuno dar conto delle nostre azioni quotidiane
davanti ad un giudice infallibile. Questo giudice è lo spec-
chio. Mostra il nostro vero volto e ci fa ascoltare, in asso-
luto silenzio, la voce della nostra coscienza. È la voce di un
Tribunale che emette verdetti senza attenuanti e che non si
avvale di semplici indizi ma di prove inconfutabili. Sono
verdetti definitivi perchè non consentono alcun ricorso in
appello. C.G.S.S.
Il Corsivetto di Mary Mazza
Opinioni, fatti e commenti
RAI: L’ ANTICORRUZIONE DENUNCIA
FAZIO ALLA CORTE DEI CONTI
È scandaloso che l’ente di Stato ricorra a tecnicismi e a vir-
tuosi giochi di bilancio per pagare grosse cifre ai personaggi
dello spettacolo. Questa volta però il più pagato dei conduttori
Rai, Fabio Fazio, è incappato in una censura e non è escluso
che la Corte contabile possa richiedere i soldi. In poche pa-
role, per l’Anac, che è l’Autorità Nazionale Anti-Corruzione
presieduta da Raffaele Cantone, esistono «sussistenti possibili
rischi di non conseguire l’equilibrio costi-ricavi previsto dalla
Rai per la realizzazione del programma». È il dubbio venuto
spontaneo a tanti osservatori al momento dell’annuncio del
contratto. In particolare, l’intesa ratificata da un contratto pre-
liminare, stipulato nel 2016, rischia di essere «non conforme
al codice dei contratti» perché, oltretutto, l’intesa sarebbe stata
raggiunta prima che «la società di produzione del format te-
levisivo, con cui è stato stipulato il contratto definitivo, venisse
addirittura costituita».
Per capirci, da queste parole si potrebbe dedurre che il com-
penso per Fabio Fazio sia stato deciso prima ancora che fosse
creata la società contraente. Non è un rilievo da poco. E non
a caso la delibera è stata trasmessa al presidente della Rai
perché anche i vertici della televisione pubblica comunichino
«le eventuali iniziative che intende adottare in merito ai rilievi
contenuti». Fuori dal linguaggio legale e dai tecnicismi pro-
cedurali, è evidente che il contratto tuttora in vigore tra Rai e
Fazio suscita anche nell’Autorità Anti-Corruzione le stesse
gravi perplessità che questo giornale ha manifestato sin dal-
l’annuncio. Riassumendo, a fine giugno 2017 il Cda Rai ha
approvato la proposta di un contratto di esclusiva con Fazio
su Rai1 per 32 prime serate e 32 seconde serate. Secondo
quanto diffuso anche dalle agenzie stampa, il compenso si ag-
girerebbe sui 2.2 milioni di euro all’anno, circa quattrocento-
mila in più rispetto al contratto precedente.
Il presidente della Rai, Monica Maggioni, allora commentò:
«Lo sforzo fatto per non perdere il valore e la capacità di rac-
conto di Fabio Fazio è direttamente connesso alla volontà di
garantire un futuro all’azienda tenendola ancorata al mer-
cato». Secondo l’Anac, l’ancoraggio è stato forse pagato
troppo. A questo punto, oltretutto, secondo l’ente presieduto
da Cantone si profila «qualche perplessità anche dall’esame
del contratto sotto il diverso e sostanziale profilo della valu-
tazione della sua economicità». Per capirci, la spesa non vale
il prodotto acquistato e, in regime di pubblica amministra-
zione, non è un rilievo secondario: gli ascolti assicurati da
Fazio alla Rai non sarebbero per nulla soddisfacenti. Difatti
nella delibera trasmessa alla Corte dei Conti, l’Anac precisa
che «in base a quanto ad oggi accertato, sulla base dei dati di
audience disponibili, dopo la programmazione di 10 delle 32
trasmissioni previste, escludendo la prima puntata dove gli
obiettivi di share sono stati raggiunti e superati, in tutte le altre
puntate lo scostamento di share (ascolto effettivo rispetto a
quello atteso) sembra essersi assestato su percentuali superiori
a ... (qui c’è un omissis - ndr) con il rischio quindi di una pos-
sibile sovrastima dei ricavi ipotizzati».
Per concludere, Fazio guadagna più di quanto rende e ora
tocca alla Corte dei Conti valutare se sia davvero così. In-
somma non è la prima volta che in Rai succedono cose simili.
Infatti è di questi giorni la notizia che l’ente di Stato è sotto
processo dell’amministrazione contabile a conclusione di
un’inchiesta partita dal 2013. Insomma roba di mazzette e aste
truccate. E noi paghiamo.
GLI SPONSOR SCAPPANO
DAL GRANDE FRATELLO
Una bufera mediatica si è abbattuta sul G.F edizione XV. Pare
che il programma sia così trash e che i concorrenti siano così vol-
gari che gli sponsor abbiano deciso di rescindere il contratto che
li legava in partnership. Si sta parlando di cruente litigate, ag-
gressioni verbali, parolacce, maschilismo e chi più ne ha ne metta
alla faccia dei telespettatori che però premiano il programma con
un alta percentuale di audience. La padrona di casa, Barbara
D’Urso prova a metterci una pezza minacciando i concorrenti di
squalifica ed intimando loro un comportamento corretto ed equi-
librato, tutto ciò visto il comunicato stampa dell’ARAN Cucine
che afferma: “condanniamo fermamente ogni forma di violenza
e ogni atto di bullismo senza se e senza ma. Rimanere immobili
e silenti di fronte tali gesti alimenterebbe l’indifferenza nella
quale si perpetrano determinati comportamenti insani, cosa com-
pletamente estranea ai brand values di ARAN Cucine. In que-
st’ottica abbiamo segnalato alla produzione del programma la
necessità di richiamare i concorrenti ad un comportamento con-
sono ai più basilari canoni di educazione e rispetto nei confronti
di tutti senza alcuna esclusione. Fortunatamente la produzione si
è mossa con un ultimatum che ci auspichiamo sia decisivo nei
confronti di questi atti”. La ditta che invece fornisce i cosmetici
all’interno della casa del grande fratello, “BELLAOGGI” non ci
pensa due volte a stracciare il contratto di sponsorizzazione af-
fermando: “BELLAOGGI si dissocia formalmente dagli atti e dai
comportamenti da ultimo registrati nell’ambito dell’attuale XV
edizione del Grande Fratello. Comprende profondamente la rea-
zione dei suoi consumatori, fan e di ogni voce che si è sollevata
sui social networks rispetto a tali ultimi accadimenti. In BELLA-
OGGI lavoriamo quotidianamente per proporre un mondo di bel-
lezza, unico, concreto ed accessibile a tutti. Siamo convinti che la
bellezza non potrà mai esistere accanto a nessuna forma di vio-
lenza o discriminazione.
La nostra presenza in Grande Fratello si inseriva in un piano di vi-
sibilità televisiva del marchio. In segno di concreta dissociazione
da questi eventi negativi, BELLAOGGI, con la massima atten-
zione e rispetto delle opinioni, comunica, con effetto immediato,
la decisione di interrompere ogni attività di sponsorizzazione di
questa edizione del Grande Fratello. Comunica inoltre che ogni ri-
ferimento e contenuto su questa edizione televisiva verrà rimosso
dalle proprie pagine presenti sui social networks e dal proprio sito
internet”. A non esprimersi appaiono in pochi tra cui il marchio
Consilia che fornisce i generi alimentari.
Più che un digiuno alimentare sarebbe opportuno che i concor-
renti, quasi tutti, facciano un fioretto affinché gli capiti la grazia
di diventare finalmente civili. Arianna Paolucci
N. 6 - GIUGNO 2018
PRATI, CENT’ANNI DOPO:
RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DELLA VITA
Siamo qui per chiederci quali siano “i mali” e i “beni” del quar-
tiere Prati. I mali intesi come disfunzioni, vitalità diurna e spo-
polamento serale , perdita di coesione sociale, dispersione di
valori culturali e storici propri dell’area. Beni, come emergenze
architettoniche di rilievo internazionale, come valenze estetiche
e urbanistiche in grado di incidere, attraverso “destinazioni d’uso”
appropriate, sui livelli di socialità e sul bilanciamento tra funzioni
amministrative e commerciali, tra esigenze abitative e conserva-
zione delle varie entità etnicamente, economicamente e social-
mente differenziate ancora esistenti al suo interno. Un processo di
ristrutturazione urbanistica, infatti, investe il cuore del sistema di
un quartiere e può sia esaltare che frantumare quella che è stata
la sua isola culturale. Può disperdere valori irrecuperabili se non
tiene conto del ruolo squisitamente statico giocato dal vecchio
centro, sostanzialmente caratterizzato da una economia artigia-
nale e domestica, se dimentica che la fascia dei borghi preindu-
striali continua ad occupare un ruolo essenziale nella emergente
società paleoindustriale. I grandi problemi, a volte drammatici,
connessi con la diffusione urbana, le nuove periferie, le città sa-
tellite, i suburbi in diverso modo proliferati a macchia d’olio,
hanno per lungo tempo polarizzato l’interesse degli studiosi al di
fuori della città tradizionale, dei centri storici, delle singole co-
munità e dei quartieri più interni e di più antica tra-
dizione culturale. Ciò ha portato a considerare
la città tradizionale come limitatamente dif-
ferenziata al proprio interno, in contrappo-
sizione ed in conflitto con la nuova realtà
periferica emergente. Scopo del nostro in-
contro è vedere se tale impostazione non
sia una delle cause degli squilibri che
hanno investito anche il quartiere Prati e
come impedire che la conservazione e la ri-
strutturazione edilizia assuma una dimen-
sione indifferenziata, priva di qualsiasi
significanza e contenuto umano e sociale. Liliana Speranza
LA CASTA MANTIENE I PRIVILEGI
Il 1° Maggio ha molti significati, l’interpretazione è personale.
C’è Chi vede questo giorno come il diritto al riposo, al concertone
del 1° maggio a San Giovanni (Roma) che, attrae milioni di per-
sone da tutta Italia, i comizi dei sindacati, l’esibizione dei can-
tanti. Realmente rappresenta lo status sociale nella scala dei diritti
acquisiti dal lavoratore, grazie a un sindacato vero che ad inizio
secolo in America ha pagato con la vita dei lavoratori sindacalistr
per salvaguardare i diritti. poi, i diritti acquisiti sono stati piano
piano smantellati, vedi uno tra tutti (articolo 18), sino alla legge
Fornero: hai diritto alla pensione quando sei morto! Ma la casta
no, i privilegi li mantiene eccome, ventimila euro al mese, bonus
vari, un giorno di elezione di persona rappresentativa del popolo
al Senato, equivale ad una pensione acquisita di
duemila e cinquecento euro. Un deputato che
fu eletto come rappresentante del popolo per
un ora alla Camera ha acquisito lo stesso
diritto. Ah ah ah, non ci resta che ridere,
le lacrime si sono esaurite! Si lotta per le
poltrone in questo momento, ci credo “il
potere logora chi non ce l’ha” disse un fa-
moso politico, ma quando il potere passa
per le loro mani sono tutti uguali non la-
sciano neppure l’osso! Il bel Paese l’Italia lo
era veramente, ora non ci resta che piangere!
Francesca Pagano
RANDOMCRAZIA:
UNA ALTERNATIVA?
Quello che gli italiani hanno imparato dal dopo-elezioni del 2018
è senza dubbio che in politica c’è bisogno di tempo. Quante volte
durante i compiti in classe gli allievi chiedono un po’ di tempo in
più? Quante volte per rispondere ad una domanda di interroga-
zione del tipo: dove-si-inaugurò-il-concilio-di-Trento?, chiedono
un minuto per pensarci? E se non si sa risolvere l’esercizio o ri-
spondere alla domanda, se non altro si cerca di arginare, girarci in-
torno e sperare, con l’aiuto del Fato (con la F maiuscola, come
nell’antica Grecia), di arrivare ad una risposta esatta. La politica,
quella di oggi, non appare così diversa. Del tempo, ci chiede solo
quello. Ma la domanda è: questo tempo sarà sufficiente per arri-
vare al giusto compromesso cioè alla giusta soluzione? Ovvero:
ciò che si raggiungerà, sarà giusto e duraturo? Viene da riflettere
sulla questione morale della politica. Morale è una parola di cui
ci stiamo dimenticando il significato. Talmente attratti da culture
con storie e basi tanto diverse dalle nostre, dove tutto ci sembra
bello e luccicante, ci stiamo perdendo un valore e un concetto che
potremmo definire “chiave” per la nostra Europa. Certo è che fare
politica dovrebbe significare applicarsi per fare del bene alla res
publica, ossia alla cosa-di-tutti. Ci accorgiamo che non sempre
viene perseguito nel migliore dei modi questo fine. È normale che
per fare del bene c’è bisogno di tempo, per cercare le giuste stra-
tegie, le giuste persone, gli ambiti con precedenza di attuazione.
Ma quando il tempo viene chiesto per altri scopi, allora qualcosa
non va. Si sta ancora facendo la giusta politica oppure si sta so-
lamente cercando di portare a casa, proprio come a scuola, con
una risposta sbagliata almeno qualche punto assegnato all’eser-
cizio? Sicuramente potremmo trovare delle alternative, nuovi
modi per scegliere i nostri politici e quindi fare politica. A tal pro-
posito va evidenziata la proposta che Cosmo Sallustio Salvemini
sta portando avanti in questi anni: la randomcrazia. Una proposta
di riforma del sistema elettorale basata sul modello in uso nel-
l’Atene classica del tempo di Pericle, opportunamente moderniz-
zato, eliminate le componenti anacronistiche. Un sorteggio a
partire da un numero di candidati, che rispondano a determinati
requisiti morali e professionali. Soprattutto noi giovani siamo
chiamati a ragionare e a fare i conti con i dati della nostra realtà:
vogliamo davvero continuare ad avere a che fare con una politica
tutta dedita a risolvere l’esercizio senza basi teoriche e con tempo
aggiuntivo? O vogliamo diventare, finalmente, protagonisti del
nostro Stato, attivi fautori del bene per la nostra res publica?
L’analisi delle alternative è aperta. A noi spetta ascoltare chi, come
Salvemini, ci fa nuove proposte. Matteo Gentili
N. 6 - GIUGNO 2018 PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI L’ATTUALITÀ, pag. 13

SIMBOLISMO E DINAMICA DELLA LUCE MIO NONNO OSPITÒ

NEI TRE MONOTEISMI ABRAMICI GARIBALDI A VALMONTONE PER NON DIMENTICARE
Con lo sguardo rivolto al cielo l’uomo ha sempre cercato Dio. Un Nella parte antica della città di Valmontone, troverete particolari
arcobaleno nella grotta di Lascaux lega la Terra al cielo e architettonici del medioevo, nella Piazza maggiore c’è la Chiesa (a cura di Vincenzo Calò)
nell’8000 avanti Cristo in Mesopotamia gli uomini rappresentano la Collegiata, è molto interessante visionare anche Palazzo Doria
le prime divinità: la dea madre e il toro, simboli della vita e della per il cortile barocco. Durante l’ultimo conflitto nemmeno la ✸ Migliaia di persone in piazza a Barcellona, verso la fine di
forza. Presso i Sumeri il nome di Dio era preceduto dall’imma- Chiesa di Sant'Antonio riuscì ad avere scampo dai bombarda- marzo, per protestare contro l’arresto in Germania dell’ex pre-
gine di una stella: la divinità è luce. Lo splendore della divinità è menti. Il Palazzo che apparteneva al bisnonno era rimasto in piedi sidente regionale Puigdemont, nell’ambito del mandato d’arre-
un tema costante nelle religioni mesopotamiche. Nel secondo mil- solo il piano terra dove anticamente c’era il forno e la legnaia, ed sto europeo emesso da Madrid. I manifestanti avevano raggiunto
lennio Dio si rivela ad Abramo come Dio della promessa e come il primo piano. La parte che aveva ereditato mio nonno era stata il consolato tedesco. “Libertà per i prigionieri politici” recita-
Dio dell’uomo. In base alla promessa Dio si sceglie un popolo al distrutta, insieme a tutti i suoi ricordi. C’era anche un percorso vano i cartelli; “Non estradare Puigdemont” chiedevano.
quale dà un re come l’unto di Dio, suo fedele servitore. Isaia in- sotterraneo che portava alla Chiesa della Collegiata, anche quello C’erano stati scontri con la polizia che ha sparato colpi a salve,
troduce il concetto di santità: santo è Dio e santi devono essere è ancora bloccato. Morendo mio nonno negli anni 1950, il fra- caricato e colpito coi manganelli. I manifestanti lanciavano og-
i suoi fedeli. Israele vive circondato da popoli idolatri per questo tello Enrico chiese agli eredi di non ricostruire il piano superiore, getti. Sarebbero stati almeno cento i feriti, lievi, come conse-
viene proibita ogni raffigurazione di Dio per evitare ogni confu- aveva paura che crollasse tutto. Mia nonna Anita Collodi mi rac- guenza delle cariche della polizia. Sei persone fermate. Proteste
sione tra Dio e il creato. Israele elabora un proprio pensiero e una contava, che al primo piano nei saloni venivano organizzate bel- anche nella città di Girona.
propria sapienza. Questa sapienza è l’espressione della gloria di lissime feste danzanti, dove partecipavano gli ufficiali in divisa.
Dio. Maometto attinge molto dalla Bibbia: Dio è unico, creatore, Il palazzo ricopre una superficie molto ampia, è un isolato di case, ✸ In pieno febbraio il Senato degli Usa aveva bocciato il piano
onnipotente e onnisciente. Allah è la luce che guida chi vuole. molto bello. Enrico Ballarati alla morte del padre, prosegui a scri- del presidente Trump per la riforma dell’Immigrazione. La mi-
In Maometto l’idea della luce si rifà a culti arabici preislamici in vere e a stampare il giornale. sura era stata affondata con 60 voti contrari e 39 a favore. Trat-
cui era venerata Nur, la Luna. Allah è quindi definito colui che il- Era uno dei primi quotidiani ad occuparsi in Italia della condi- tasi della quarta proposta di fila sull’immigrazione a non aver
lumina e la luce che mostra alle creature la giusta via. Allah è la zione dei contadini. Il primo numero della rivista, intitolata “La superato il vaglio del Senato, e il piano di Trump è quello che ha
luce sulla quale Maometto è innestato, è la luce accesa da difesa del contadino”, uscì il 1 febbraio 1906. Valmontone è una subito la disfatta più pesante. Il Senato è controllato dai repub-
Abramo, amico di Dio, dal quale Maometto ha ereditato la pro- delle città più importanti della provincia romana. Le sue famose blicani con 51 seggi su 100. Nel limbo, restano quasi un milione
fezia. Gesù è definito luce nei Vangeli di Luca e di Giovanni: è la colline e la sua vicinanza al fiume Sacco, la rende ricca di sorgenti di “dreamers”, giovani immigrati portati negli Usa da piccoli da
luce del mondo, chi segue lui non cammina nelle tenebre, in lui d’acqua. Da piazza Giuseppe Ballarati, dove c’è la casa, si vede genitori clandestini.
si compie la gloria di Jahvé, realizzando le profezie di Isaia e dei un favoloso panorama, dove mio nonno Achille aveva vissuto la
profeti dell’Antico Testamento. sua infanzia ed aveva ereditato, essendo il primo figlio maschio ✸ Parlamentari iraniani hanno bruciato in aula la bandiera ame-
Nell’episodio della Trasfigurazione è enfatizzata l’idea della luce. l’appartamento più bello del palazzo. ricana, urlando “Morte all’America”, dopo l’annuncio del ty-
La Trasfigurazione di Gesù annuncia la gloria della resurrezione. Mi ricordo che il nonno andava spesso a Valmontone, per curare coon, di uscita dall’intesa sul nucleare. Oltre alla bandiera, i
I suoi discepoli sono figli della luce e il battesimo nei primi secoli i suoi terreni e le altre proprietà, ma anche per non lasciare sole parlamentari hanno dato fuoco a una carta, simbolo dell’accordo
è chiamato “photismos”, cioè illuminazione. La luce è anche pro- le sorelle Ada e Carmelina. Era Direttore del Banco di Sicilia del- sul nucleare. “L’Iran non abbandonerà l’accordo”, così il presi-
tagonista della liturgia pasquale, nel cero e anche nei ceri portati l’Ufficio Cambi a Piazza Colonna, ma non riusciva a stare lontano dente Rohani ha risposto all’annuncio di Trump. Il Paese pro-
nelle processioni e nelle liturgie funebri: la visione della morte dalla città e andava in vacanza con moglie e figli nella ex tenuta seguirà nell’accordo con gli altri firmatari. Se falliranno i
diventa una visione di luce. Per concludere l’idea di Dio come di caccia, dove era stato ospitato Garibaldi. negoziati, Rohani ha detto d’aver disposto che l’Agenzia per
luce viene dall’Oriente, da Abramo con la rivelazione del Dio Tanti ricordi, che mi passano sempre nella mia mente per quella l’atomica iraniana sia pronta a riprendere l’arricchimento del-
unico, seguito poi dai profeti i cui oracoli sono realizzati da Gesù. città che non dimentica quello che ha fatto il mio bisnonno, per- l’uranio da subito. Il regime iraniano finanzia il terrore, dice il
L’idea è in breve ripresa da Maometto che definisce Allah “luce chè dedicò tutta la sua breve vita all’emancipazione delle classi presidente Usa. Definisce l’accordo sul nucleare iraniano disa-
dei cieli e della Terra”. Maria Luisa Marcilli meno abbienti. Anna Maria Ballarati stroso e imbarazzante, e afferma di avere le prove che Teheran
ha mentito, avendo continuato ad arricchire uranio per fare armi
nucleari. Trump ha annunciato dunque il ritiro degli Usa dal-
OMICIDIO CESTE: NESSUNO SCONTO PER BUONINCONTI l’accordo e la reintroduzione di forti sanzioni, anche ai Paesi
che aiuteranno l’Iran nel programma nucleare. L’intesa, siglata
nel 2015 da Teheran e Regno Unito, Francia, Usa, Russia, Cina
È il marito Michele Buoninconti l’assassino di Elena Ceste, la casalinga di 37 anni scomparsa da Costigliole d’Asti, in Piemonte, e Germania, revocava le sanzioni all’Iran in cambio dell’impe-
il 24 gennaio 2014, poi ritrovata senza vita e in un avanzato stato di decomposizione nell’ottobre dello stesso anno in un ca- gno a consentire ispezioni sulla natura civile e non militare del
nale di scolo nella campagna, a poca distanza dall’abitazione coniugale. Lo ha stabilito, con sentenza definitiva e quindi inap- suo programma nucleare.
pellabile, la Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione per l’ex vigile del fuoco accogliendo
la richiesta dell’accusa, già arrivata in primo grado e in appello. Il sostituto procuratore generale della Cassazione Giuseppina ✸ Torniamo in Italia, “democraticamente”…? Venti di bufera in
Casella ha chiesto la conferma della pena con l’uomo che ha ucciso la donna dalla quale ha avuto quattro figli «per il più ata- casa Pd, perfino a causa delle candidature di Gianclaudio Bresso
vico dei sentimenti maschili, la sete di dominio e un malinteso senso dell’onore»: spinto dall’esigenza «di rafforzare il proprio e Maria Elena Boschi in Alto Adige, criticate perché “imposte
dominio intimamente a un sentimento di vendetta per i tradimenti comprovati». Il pg, inoltre, davanti ai giudici della prima se- dall’alto”. Prima delle elezioni del 4 marzo, infatti, il Pd altoa-
zione penale, ha definito Buoninconti come un uomo dalla «personalità malvagia, che non ha mai mostrato pentimento e che tesino si era spaccato e 14 esponenti della minoranza interna
non merita pertanto attenuanti». avevano ufficializzato l’uscita dal partito. Secondo fonti parla-
Si è trattato di «chiara e premeditata volontà omicida e di una evidente volontà di depistare da sé i sospetti e sviare le inda- mentari dem, la rivolta è stata capitanata dal presidente del Con-
gini», ha spiegato la dottoressa Casella, come è accaduto per esempio nella fase della perlustrazione in occasione della quale siglio provinciale di Bolzano, Roberto Bizzo. Tra i dissidenti,
portò i compagni di ricerca nelle immediate vicinanze del luogo dove aveva gettato il corpo di Elena indirizzandoli però sul anche assessori e consiglieri comunali.
lato della ferrovia mentre lui faceva credere di perlustrare il sito dove giaceva senza vita il corpo della moglie. E poi ha con-
cluso: le risultanze delle indagini hanno, non solo smentito la tesi della difesa della morte accidentale, congiuntamente a quelle ✸ “Resterò segretario del Pd fino al 2021. Lo hanno deciso le
del suicidio e dell’allontanamento volontario dall’abitazione coniugale, ma hanno anche accertato la compatibilità degli spo- primarie”. Lo aveva detto Renzi. Prima delle elezioni, la fatidica
stamenti del Buoninconti con l’ora del delitto. domanda (per non parlare della risposta!): Il candidato premier?
Seppur dotato di lucidità e freddezza, infatti, Michele, il giorno del delitto un errore se l’è lasciato scappare: il riferimento è “Togliamo me dall’elenco. Abbiamo messo in campo una squa-
ovviamente alle telefonate effettuate al cellulare della moglie che, in base alle celle agganciate, lo inchiodano nell’area del ri- dra che ha lavorato bene, con Gentiloni, Minniti, Martina”. “Al-
trovamento del corpo di Elena in un orario compatibile con il successivo sviluppo dei fatti. cune frasi di Salvini mi hanno fatto paura. L’ultima campagna
elettorale ha visto uno della Lega sparare alla sede del Pd e a
La difesa dell’ex vigile del fuoco, che sta già scontando la pena nel carcere di Saluzzo, aveva chiesto l’annullamento della con- 6 ragazzi di colore. Certo, non è colpa di Salvini, però abbas-
danna. I suoi legali, gli avvocati Giuseppe Marazzita ed Enrico Scolari, continuano a riproporre lo schema delle perizie scien- siamo i toni. Non voglio che l’Italia sia in mano ai professioni-
tifiche incomplete ed errate convinti dal canto loro che non sussistano prove decisive che dimostrino che la donna sia stata uccisa sti della paura”. “Io con Berlusconi? È una barzelletta. Il voto
e che ad ucciderla sia stato l’ex vigile del fuoco. «Dall’autopsia si è appurato che sul corpo di Elena Ceste non è stata com- riguarda un bivio tra chi ha portato il Paese fuori dalla crisi e
messa alcuna violenza, neanche un graffio e non è possibile stabilire come sia morta né come sia arrivata in chi vuole tornare allo spread”.
quel canale di scolo». Motivo per il quale la difesa continua ad insistere sulla tesi del malore improvviso o
di una caduta fatale che sarebbe avvenuta mentre Elena Ceste vagava in uno stato confusionale. Tesi che ✸ Sta di fatto che, secondo Franceschini, la riflessione strom-
però non ha convinto gli ermellini che hanno rigettato il ricorso presentato da Marazzita e Scolari confer- bazzata dopo la disfatta elettorale sempre da Renzi sul M5S è
mando così il verdetto della Corte d’assise d’appello di Torino del febbraio scorso. Come non ha convinto sbagliata e superficiale. “Proprio il fatto che Grillo e i 5Stelle,
i legali della famiglia Ceste, gli avvocati Debora Abbatuzzo e Carlo Tabbia, che hanno ricordato come la fallita una prospettiva di governo (…), tornino ai toni populisti
prima cosa che Michele ha chiesto agli inquirenti che gli comunicavano il ritrovamento di un cadavere (che ed estremisti dimostra che avremmo dovuto accettare la sfida
sarebbe potuto essere quello della moglie), sono state notizie sullo stato di conservazione «per essere certo di un dialogo. Come evolve un Movimento che raccoglie il con-
che non poteva essere identificato». Tutt’oggi minorenni, i figli della coppia, vivono con i genitori di Elena senso di 1/3 degli italiani riguarda anche il Pd e tutto il Paese,
Ceste, ai quali sono stati affidati. Michele Buoninconti, infatti, è già decaduto dalla potestà genitoriale e nei ed è miope pensare sia un vantaggio che regredisca a posizioni
suoi confronti, nel processo d’appello, i giudici torinesi avevano anche disposto il sequestro dei beni, compresa la populiste”; ha detto l’ex ministro della Cultura.
quota dell’abitazione coniugale ereditata dopo la morte della moglie. Federica Sciorilli Borrelli

DANNO AMBIENTALE LA PIZZA DELLA DISCORDIA UN SEVERO MONITO

CAUSATO DAI PESTICIDI
Negli ultimi anni la preoccupazione per il danno ambientale
causato dai pesticidi è aumentato notevolmente. L’uso di so-
stanze chimiche nelle culture sono estremamente dannose sia
per i lavoratori agricoli che per i consumatori. Inoltre i paras-
siti diventano sempre più resistenti ai veleni determinando un
utilizzo di antiparassitari più forti. Molti ritengono inoltre che
l’uso eccessivo di pesticidi sia un fattore che contribuisca al fe-
nomeno diffuso della morte dell’alveare. Le alternative natu-
rali sono un elemento fondamentale per l’agricoltura biologica
e andare in questa direzione per mantenere i nostri alimenti in
modo sano, sostenibile e produttivo, sembra sempre più ra-
gionevole. Il Centro di ecologia e idrologia del Regno Unito
sta effettuando un test su 15 aziende agricole che non utiliz-
zano sostanze chimiche per sconfiggere i parassiti e per ridurre
i pesticidi ma, piantano fiori all’interno delle colture. Questo
consente agli insetti come le mosche dei fiori, le vespe e gli
scarafaggi di attaccare afidi e altri parassiti presenti nei campi.
Anche altri paesi stanno sperimentando i fiori di campo come
alternativa alle sostanze chimiche pericolose, come ad esem-
pio in Svizzera dove i ricercatori nel piantare papaveri ed altri
fiori all’interno dei campi di grano, hanno scoperto una dimi-
nuzione dei danni del 61 %. Antonella Vecchiariello
La collaborazione al periodico
“L’Attualità” è aperta a tutti.
A Milano si può degustare la tanto chiacchierata pizza dello
RIMASTO INASCOLTATO
chef Carlo Cracco, noto giudice di masterchef da svariate edi- “La norma che maggiormente mi piace della Costituzione
zioni. Di nuova invenzione nel menù, ha il costo di 16 euro e
la si può consumare in una delle vie più in della cittadina. Il è quella che consente la sua revisione”.
caso nasce da una foto pubblicata su un sito a carattere ga- (Gaetano Salvemini, 1949)
stronomico che la definisce pizza margherita. Apriti cielo, sui
social ne hanno dette di tutti i colori al povero chef: le più ir-
riverenti sono state del tipo: “Cracco ha fatto alla pizza quello
che Renzi ha fatto al Pd”, oppure “non si bestemmia il nome
della pizza invano” o ancora “è un grancereale con la mozza-
rella sopra”.
FAR CONVERTIRE
I napoletani in particolare si sono accaniti sulla pizza stellata
che hanno definito un insulto alla ricetta della tradizione. Di
I MODERNI EPULONI
tutti i colori i commenti anche su Cracco personaggio, sempre Bisogna trasformare i deserti in foreste e le spade in
severissimo in tv e criticato aspramente per la sua arroganza aratri. Bisogna dialogare guardandosi negli occhi per
nel voler insegnare agli italiani come si fa la pizza. Ma ve- costruire ponti. Innalzare muri significa rafforzare
diamo come è fatto l’impasto: farina Petra mischiata a cereali sciocchi pregiudizi e accentuare l’egoismo dei ricchi
per renderla più croccante, lievito madre invecchiato, ragù e Epuloni. Il bene comune non dev’essere perseguito a
foglioline di basilico fritto, in più la bufala messa a crudo, si scapito di un solo umano abbandonato nella sua po-
può ordinare anche nella variante vegetariana. Il parere di un vertà. C.G.S.S
esperto pizzaiolo napoletano ha però evidenziato l’ingiustifi-
cato attacco mediatico a Cracco. Gino Sorbillo infatti difende
il piatto che si ispira al mito ma che ha una identità tutta sua:
“noi partenopei dovremmo scandalizzarci di più quando tro-
viamo in giro pizze che fraudolentemente vengono vendute e
LIBERI DI SCEGLIERE MA...
Ogni umano cammina tra due campi di gravitazione: il
pubblicizzate come pizze della nostra tradizione addirittura
con l’aggiunta di riconoscimenti Stg, Dop, Doc e roba del ge- Bene e il Male, l’Amore e l’Odio. E’ libero di scegliere
nere” dice Sorbillo. Di tutta questa visibilità mediatica rimane il campo dal quale vuole essere attratto.
solo il fatto che il bistrò sforna più di 200 pizze al giorno e la
gente fa la fila per assaggiare la pizza della discordia, e Cracco
ringrazia. Arianna Paolucci
Ma un giorno sarà interrogato dal Supremo Giudice
per dar conto delle sue libere scelte.

L’ATTUALITÀ, pag. 14
LA CITTÀ DELL’ARTE CARTARIA PAPA RONCALLI TORNA TECNOLOGIE INDUSTRIALI
AL PAESE NATIO E STATO SOCIALE
Nella storia della carta Fabriano è un fondamentale punto di
riferimento che ha contribuito allo sviluppo della civiltà eu-
ropea. E’ un centro di antica tradizione manifatturiera per
quanto riguarda l’arte cartaria. Pietro Milani (1744-1817)
era un modesto dipendente che divenne prima “conduttore”
e poi proprietario di uno stabilimento. L’Amministrazione
comunale e le Cartiere Milani, sensibili interpreti di una
grande tradizione storica, hanno istituito, su un programma
elaborato da apposito Comitato scientifico, il Museo della
Carta e della Filigrana nel complesso monumentale di S.
Domenico, dietro suggerimento dei fratelli Augusto e Au-
relio Longhi (studiosi di filigrane) e dello storiografo An-
drea Gasparinetti. Il Museo è articolato in sezioni, dalla
fabbricazione a mano della carta alle tecniche per ottenere
le filigrane. I documenti permettono di approfondire la co-
noscenza di un’attività produttiva che, dopo sette secoli,
continua ad essere esercitata con successo.
E’ un grande Museo polifunzionale, un’istituzione pubblica
in grado di fornire informazioni che soddisfano le curiosità
dei visitatori. E’ un prezioso sussidio didattico per appro-
fondire le tappe secolari del progresso dell’umanità. Si tratta
di una irripetibile testimonianza sulla civiltà appenninica
delle Marche, dove sono fioriti il talento e la creatività dei
maestri cartari, primi in Europa. E’ anche un importante in-
centivo al turismo nella valle dell’Esino, in ambito interna-
zionale. Fabriano, per antonomasia, è la “città della carta”
non solo per il suo splendido passato ma anche per i suoi
meriti presenti e futuri. Maria Luisa Marcilli
DIVIETO DI CANOTTE A SCUOLA
Il preside dell’istituto comprensivo di Milano Leonardo da Vinci
ha spedito a casa la circolare che vieta abiti succinti e da spiaggia
a scuola, tenute balneari del tutto fuori posto in un contesto sco-
lastico sono assolutamente bandite dalle aule, proprio come le ca-
nottiere e i pantaloncini corti, un vero e proprio dress code che i
ragazzi devono seguire, ovviamente tutto ciò vale anche per gli in-
segnanti. A farsi sentire anche il preside di un istituto superiore di
Bari che dice: “la scuola non è una spiaggia, certo non è nem-
meno una chiesa, ma ci va molto vicino, se è vero che culto e cul-
tura hanno la stessa radice, e la scuola è sede di quel culto laico
che è rappresentato dal sapere, dall’insegnamento, dall’educa-
zione”. Molti dirigenti scolastici in tutta Italia hanno sentito l’esi-
genza di mettere nero su bianco ciò che un tempo era scontato ,
cioè che per ogni ambiente c’è un abbigliamento appropriato,ve-
stirsi in maniera adeguata si apprende non solo in famiglia ma
anche a scuola in età scolare. La pensa così anche la famosa so-
ciologa e filosofa Chiara Saraceno che afferma:“Fino a dieci anni
fa nessuno si sognava di andare a scuola o all’università con le in-
fradito. La differenza tra la spiaggia o la scuola dovrebbe essere
mantenuta. Non è un problema di quanta pelle si mostra ma che
ci si presenti in modo diverso a seconda del luogo che si fre-
quenta. Senza esagerare nel formalismo è necessario che come si
imparano i ritmi del tempo, è utile imparare la diversità dei luo-
ghi: l’aula non è la discoteca”.
Dal canto loro gli studenti protestano dicendo che fa troppo caldo,
sono stufi dei presidi sceriffo che impongono una legge e un per-
benismo calato dall’alto. I genitori in coordinamento con la diri-
genza scolastica sono tenuti a controllare che i propri figli non
esagerino e pare che la maggior parte delle famiglie siano d’ac-
cordo con quest’ultima. Arianna Paolucci
IL FUTURO È ONLINE
Si è detto addio alle enciclopedie i libri di carta più antichi. Si
tratta di due mondi saggi, ma diversi tra loro. In Europa i saggi,
romanzi, riviste e quotidiani continuano a resistere al mercato
della carta, cosa meno diffusa negli Usa dove stanno scompa-
rendo i quotidiani, i saggi, le riviste di carta sostituite da quelle di-
gitali. Anche i dizionari e le enciclopedie si stanno trasferendo
ormai poco alla volta tutte in formato digitale. Gli studiosi pen-
sano che sia giusto passare dal dizionario cartaceo a quello digi-
tale. A questo proposito il direttore della casa editrice Macmillan
spiega: - Il formato tradizionale del libro è molto limitante per
ogni tipo di dizionario. Il fatto che il libro diventa vecchio una
volta stampato, lo spazio limitato (sulla carta) non permette di
raggiungere gli obiettivi di chiarezza e completezza. Si può fare
molto di più per i nostri lettori attraverso il digitale. I motivi sono
facili da intuire. Negli ultimi anni molte parole come tweet, social
media, followe sono diventate di uso comune. Tutte sono prove-
nienti dall’inglese, frutto del cambiamento del mondo e della rete.
Un dizionario di carta non può badare in continuazione a tutte
queste novità e non lo potrà fare di certo in futuro quando le cose
cambieranno sempre di più. Sonia Cozza
LIBERARE L’INFORMAZIONE
DAGLI USURPATORI
Il periodico “L’Attualità” dà voce a coloro che non hanno
voce. Denuncia “apertis verbis” le potenti lobby che ma-
nipolano l’Informazione. Applica lo stile salveminiano nel
riferire gli eventi della Storia, antica e moderna.
Chiede l’abolizione della legge Gasparri che, in sostanza,
ha affidato la gestione della RAI (azienda pubblica) ai par-
titi politici (associazioni private), escludendo tutte le altre
formazioni soliali. C.G.S.S.
Caro lettore, ricordati di rinnovare la quota associativa
a questo periodico che, essendo super partes,
intende restare un libero organo di stampa.
,
EVENTI DI ATTUALITA
Il 3 giugno 1963 moriva Gio-
vanni XXIII dopo quasi cinque
anni di pontificato. Uno dei
pontefici più amati a livello po-
polare del secondo dopoguerra,
nato come Angelo Giuseppe
Roncalli nella bergamasca (a
Sotto il Monte) nel 1881, era
stato eletto al soglio pietrino nel
1958. In occasione dei sessanta
anni dall’elezione pontificia, la
diocesi di Bergamo, con il be-
neplacito di papa Francesco, accoglie l’urna con le spoglie mor-
tali dell’amato figlio, dal 24 maggio al 10 giugno 2018. Un
viaggio verso quella casa che non lo ha mai dimenticato. Il ri-
torno a Bergamo non sarà uno stare ma un pellegrinare. L’urna,
difatti, compirà una speciale peregrinatio non solo per i luoghi
più cari al pontefice ma anche per quei luoghi che furono da lui
celebrati come luoghi di carità. Appena arrivata a Bergamo l’urna
si fermerà al carcere (in ricordo della visita di papa Roncalli a
Regina Coeli nel 1958), passerà poi al Seminario e alla Catte-
drale dedicata a Sant’Alessandro martire. Dalla Cattedrale si spo-
sterà all’ospedale cittadino (come per la visita ai bambini del
Bambin Gesù, sempre nel 1958). Uscendo dal capoluogo, l’urna
sarà portata al Santuario della Madonna della Cornabusa, luogo
mariano e montano, legato alla devozione del giovane Roncalli;
da qui passerà per il Convento di Santa Maria Assunta in Bacca-
nello, la chiesa di Carvico (dove lo stesso Roncalli ricevette il sa-
cramento della cresima), per poi arrivare al Santuario che porta il
suo nome, a Sotto il Monte. Un percorso che richiama la vita e il
ministero dell’uomo che, diventato papa, puntò l’attenzione sulla
Chiesa, la rinnovò, la fece incontrare e confrontare in occasione
del Concilio Vaticano (Ecumenico) II da lui stesso ideato e con-
dotto fino alla morte (sarà compito di Paolo VI chiuderlo). Cam-
minare, percorrere strade, incontrare la gente, ascoltare i bisogni
e le angosce. Azioni che furono costanti nel ministero di Roncalli
e che caratterizzeranno questa iniziativa, ma che permetteranno
anche ai più giovani di conoscere meglio questo uomo-chiave
della storia della seconda metà del Novecento. L’iniziativa ha un
forte valore anche per coloro che non abitano nella bergamasca,
poiché incontrare il Papa Buono nella sua terra, vicino alla sua
casa, nei luoghi che lo hanno visto crescere e che lui per primo ha
amato fino alla morte, significa conoscerlo più intimamente e,
perché no, scoprire le bellezze naturali e il patrimonio culturale
del territorio lombardo, che conserva scrigni artistici e naturali-
stici tutti da scoprire. Insomma, un momento importante per cre-
denti e non, una occasione di incontro, quell’incontro tanto
sognato da Roncalli che, nel suo breve ma intenso pontificato, ha
sempre puntato a grandi obiettivi, come quello del dialogo co-
struttivo, anche in ambito geopolitico. Matteo Gentili
LAVORI NON USUALI
CHE ESIGONO PAZIENZA
Molte persone ambiscono al posto fisso, dietro una scrivania, altri
fanno gli avvocati, i ristoratori, gli impiegati, i notai, etc…ma non
tutti riescono a stare fermi e quindi cercano lavori diversi. Ho co-
nosciuto a via Ferrari a Roma due belle signore dagli occhi azzurri
che vendono i loro abiti nei mercati rionali di quartieri in. Sono
due donne grintose, dalla bellezza discreta e sempre sorridenti,
gentili e cortesi con tutti. Le ho conosciute per caso, incuriosita
dai tessuti …sete…lino …e dai colori dei loro abiti da sera. Ho
chiesto a Simona e Marina, come avessero scelto questo lavoro.
Simona mi racconta che la sorella aveva iniziato insieme al ma-
rito questa attività. Loro lavorano insieme.
Da molto tempo è il marito di Marina che sceglie gli abiti, con-
corda i prezzi. Tutti e tre sono sempre cortesi con tutti ed attenti
ascegliere l’abito giusto per ogni cliente.
Mi racconta Simona che questo è un lavoro di molta pazienza,
arrivano persone agitate e che dopo cinque minuti sono in grado
di mettere tutto a soqquadro ed andare via senza comperare nulla.
Altre donne si lasciano consigliare. Hanno conosciuto una signora
che vestiva solo con abiti grigi. Anna Maria Ballarati
SENZA SOLDI
NON SI...COMPRANO VOTI
Se il Movimento Salvemini fosse proprietario di tre canali televisivi
potrebbe attuare una campagna elettorale mediatica finalizzata a ot-
tenere milioni di voti. In termini più espliciti, chi è più ricco può con-
quistare (cioè acquistare) più voti. Il Movimento, pertanto, è
orgoglioso di essere un potere (finanziariamente) debole ma intel-
lettualmente e moralmente forte. Ecco perchè sta proponendo da al-
cuni anni l’introduzione nel nostro ordinamento giuridico del
“modello ateniese, imperniato sul metodo Pericle” (oggi denominato
“random-crazia” dai docenti della Stanford University di Califonia).
L’assegnazione di ogni carica istituzionale mediante sorteggio (tra
cittadini professionalmente competenti e moralmente irreprensibili)
assicurerebbe realmente pari opportunità tra soggetti politici conco-
renti. Vale a dire, ricchi e poveri gareggerebbero alla pari avendo
URGE TAGLIARE LE RADICI
eguali probabilità di accedere alle cariche pubbliche.
AVVISO UTILE PER FAMIGLIE E AZIENDE DELLA CORRUZIONE
* Ristrutturazione di appartamenti.
* Manutenzione straordinaria di edifici.
* Progetto e calcolo di strutture di nuova realizzazione.
* Valutazione della vulnerabilità di strutture esistenti.
* Progetto di impianti fotovoltaici (pannelli solari per produrre
energia elettrica a basso costo, usufruendo di incentivi statali)
* Certificazione energetica di edifici. Per informazioni:
Ing. Valentina Cerenza e-mail: vcerenza@unisa.it
Cell. 345. 8843131 - Tel.-fax: 089.2967454
N. 6 - GIUGNO 2018
Sabato 5 Maggio Sala Congressi, 1° piano hotel Eurostars To-
scana, Viale Europa, 1135. La conferenza è iniziata in perfetto
orario, dove il presidente Nazionale Mauro Mazzoni, dopo
un ringraziamento ha cominciato a coordinare la conferenza.
Il primo oratore, il Dott. Gianluigi Chiaserotti, storiografo e
segretario nazionale circolo cultura, educazione politica, REX
- Roma Capitale. Ha spiegato, i motivi, per cui si giunse all'
unità d' Italia, ricordando che dopo Torino, Firenze, essendo in
Toscana, fu momentaneamente, la capitale d’Italia, in attesa
di Roma Capitale definitiva. Il secondo oratore, il Presidente
Massimo Netti, riparatori navali Livorno, responsabile della
Jobson Italia, con 8 basi internazionali, ha intrattenuto il pub-
blico, parlando di tecnologie industriali portuali, cantieristica
e navigazione. Ha chiuso la conferenza, il Dott. Daniele Pepe,
Vice Coordinatore della Toscana, Sindacato UGL, trattando
stato sociale e pensione oggi in Italia, parlando anche della di-
soccupazione giovanile e assistenzialismo. Ha chiuso la con-
ferenza , il Presidente Nazionale della Associazione Culturale
Movimento Monarchici, Mauro Mazzoni.
UNA MOSTRA DA VISITARE
E UN TERRITORIO DA SALVARE
C’è tempo fino al 30 giugno 2018 per poter visitare la mostra
“Capolavori Sibillini. Le Marche e i Luoghi della Bellezza”,
presso i locali del Museo Diocesano “Carlo Maria Martini” di
Milano. In mostra è possile ammirare opere d’arte di importanti
artisti quali il Perugino, Fortunato Duranti, Spadino, Cristoforo
Munari, Cristoforo Unterperger, Corrado Giaquinto, Simone De
Magistris, Ignazio Stern, Nicola di Ulisse da Siena, Salvatore Mo-
nosilio, Vincenzo Pagani. Una occasione importante per scoprire
le perle che custodivano le comunità appenniniche del macera-
tese e del fermano-ascolano, fino alla tragica sequenza sismica
dell’agosto e ottobre 2016. Sicuramente, come anticipato dal con-
sigliere regionale Moreno Pieroni in conferenza stampa, Milano
rappresenta una vetrina non solo nazionale ma anche internazio-
nale. Per questo e mille altri motivi si spera che tra i visitatori
nasca il desiderio di visitare le Marche durante l’estate, quando è
possibile rilassarsi sulla mite e accogliente costa, oppure d’au-
tunno, quando è possibile assaporare i prodotti del bosco, o d’in-
verno, quando ci si può divertire grazie agli impianti sciistici
appenninici, o, perché no, a primavera, quando le colline e la
costa regalano il profumo e i colori della vita che rinasce e del-
l’imminente estate.
Le Marche, si sa, rappresentano un territorio “plurale”, dove tro-
vare ambienti, spazi, attività e svaghi di ogni sorta. Tra le altre
speranze, c’è anche quella di richiamare imprenditori e giovani
intraprendenti affinché decidano di investire sulle Marche, pun-
tare sulla ricostruzione e la valorizzazione di una terra che è
stanca di sentirsi definire “terremotata”, ma che anela ad una ri-
costruzione seria e rapida, che non si lasci bloccare dalla buro-
crazia, ma che anzi sia aiutata a diventare un modello di rinascita,
dopo un evento nefasto e mortifero come quello del terremoto.
Perché il terremoto è mortifero “a lungo termine”, non solo per i
morti che causa con il crollo delle abitazioni, ma anche per i sui-
cidi di chi si vede spogliato dei sacrifici di una
vita, dell’unica fonte di sussistenza, dei pro-
pri ricordi. Dopo quasi due anni troppo poco
sembra ancora essersi fatto, forse perché
tanto ancora c’è da fare. Pablo Picasso di-
ceva che ci sono pittori che dipingono il
sole come una macchia gialla, ma ce ne sono
altri che, grazie alla loro arte e intelligenza,
trasformano una macchia gialla nel sole. L’au-
spicio è quello di poter trasformare il nero del ter-
remoto nell’azzurro del ritorno alla normalità, non segnata
dall’oblio ma dalla consapevolezza. Matteo Gentili
APERTA L’ARCHEOSTAZIONE
DI ROMA S. GIOVANNI
Ha finalmente aperto i battenti dopo sette anni di ritardo la sta-
zione San Giovanni della metro C che si collegherà alla linea A;
la periferia est della capitale quindi verrà servita da nuovi vagoni
treno che partendo da Pantano arriveranno in centro.
La straordinarietà dell’opera sta nella matrice archeologica mu-
seale che la sovraintendenza comunale ha voluto utilizzare al me-
glio, conservando di fatto tutti gli antichi ritrovamenti
appartenenti all’età imperiale, si è voluto dare un senso alle
grande pazienza dei romani . Si è scavato fino a 30 metri, rag-
giungendo il “terreno vergine”, cioè quello dove l’uomo è assente,
nella zona oltre a vari oggetti, forconi, piatti, utensili sono state ri-
trovate tubature in coccio di un impianto di irrigazione di una pro-
prietà agricola che produceva pesche importate dalla Persia,
addirittura sono stati rinvenuti oggetti che appartenevano ad un
originario ospedale romano. I ritrovamenti, molto interessanti
sono conservati in strutture di vetro con spiegazione annessa,
l’evento così importante è anche spunto di molte visite guidate
che raccolgono grande successo. Arianna Paolucci
Il nostro sistema elettorale è un guazzabuglio che incoraggia il
voto di scambio e brogli di vario genere. E’ fonte di corruzione
generalizzata. L’unico rimedio potrebbe consistere nell’introdu-
zione nell’ordinamento giuridico del “modello ateniese” del-
l’epoca di Pericle, opportunamente adattato ai tempi moderni.
L’attribuzione dei seggi parlamentari e locali
mediante sorteggio taglierebbe le radici della corruzione e del
vile mercato delle poltrone. Attuerebbe il principio delle Pari Op-
portunità tra Agiati e Disagiati. In ciò consiste la Democrazia au-
tentica. Non può esistere la Democrazia senza Pari Opportunità
tra i cittadini. C.G.S.S.

N. 6 - GIUGNO 2018 PROBLEMATICHE RELIGIOSE E DI ATTUALITA
DIALOGO ECUMENICO
(a cura di Aurora Simone Massimi)
IL PAPA RENDE ONORE
A DON TONINO BELLO
“È stato un vescovo-servo, un pastore fattosi popolo, che davanti
al tabernacolo imparava a farsi mangiare dalla gente.” Queste
sono state le parole di Papa Francesco durante la celebrazione Eu-
caristica di venerdì 20 Aprile nel porto di Molfetta in onore di
don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo e Ter-
lizzi. La visita di Papa Bergoglio è iniziata nel cimitero di Ales-
sano, piccolo paese in cui don Tonino nacque nel 1935. Francesco
ha pregato sulla tomba del Vescovo Tonino e durante il discorso
pronunciato successivamente ai fedeli nella piazza del cimitero,
ha elogiato la Puglia, come una terra di frontiera che “don Tonino
amava chiamare terra finestra”. Una tomba, quella di don Tonino,
definita da Papa Francesco come “ una tomba che non si innalza
monumentale verso l’alto, ma è tutta piantata nella terra[…] come
a volerci dire quanto ha amato questo territorio. Forte era il le-
game tra il Vescovo e la sua terra, come forte era anche il pro-
blema della povertà. Ciò nonostante don Bello, ha insistito Papa
Francesco “ci richiama a non teorizzare la vicinanza ai poveri,
ma a stare loro vicino. Non lo disturbavano le richieste, ma lo fe-
riva l’indifferenza. Non temeva la mancanza di denaro, ma si pre-
occupava per l’incertezza del lavoro”.
Don Tonino Bello venne ordinato Sacerdote l’8 dicembre 1957 e
dopo un anno nominato maestro dei piccoli seminaristi. Nei suc-
cessivi 18 anni fu capace di mediare tra severità del metodo ed
esigenze giovanili. Lavorò per la sua diocesi come redattore di
“Vita Nostra”. Alla fine degli anni ’70 venne nominato parroco di
Tricase e l’esperienza in parrocchia gli fece toccare con mano
l’urgenza dei poveri, dei disadattati, degli ultimi. Nel 1982 fu no-
minato Vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Il suo
grande impegno per i più deboli lo portò ad aprire la Casa della
Pace, la comunità per i tossicodipendenti e un centro di acco-
glienza per immigrati, dove volle anche aprire una piccola mo-
schea per i fratelli Musulmani. La marcia pacifica a Sarajevo, di
cui fu ispiratore e guida, sebbene già malato, rappresentò la sin-
tesi della vita di don Tonino. Don Tonino pochi mesi dopo, il 20
aprile 1993, consumato da un cancro, morì con la grande serenità
di non essere mai stato un uomo con le mani in mano. Infatti,
come ha detto Papa Francesco durante la sua celebrazione nel
piazzale nel cimitero di Alessano, don Tonino “agiva localmente
per seminare pace globalmente, nella convinzione che per preve-
nire la violenza e ogni genere di conflitti, bisogna prendersi cura
dei bisognosi e promuovere la giustizia”. Inoltre don Tonino si
distingueva per il suo coraggio e il suo completo allontanamento
da qualsiasi tipo di potere. A lui stava a cuore il popolo e gli pia-
ceva dire, ha puntualizzato il Papa, “noi cristiani dobbiamo es-
sere gente che non separa mai preghiera e azione”.
Successivamente il santo Padre ha celebrato l’Eucarestia nel porto
di Molfetta di fronte a quarantamila fedeli, e nell’omelia ha evi-
denziato come don Tonino “sognava una Chiesa affamata di Gesù
e intollerante a ogni mondanità”.
Un unico monito, secondo il Papa, deve riecheggiare nelle chiese
della diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi: “Dopo la
messa non si vive più per sé stessi, ma per gli altri. E bisogna
avere il coraggio di cambiare.”
GLI ANGELI ESISTONO!
Dal racconto dei tre pastorelli, Jacinta, Francesco, Mario, che vi-
dero la Vergine a Fatima. I pastorelli assistettero anche a tre stra-
ordinarie apparizioni, di un Angelo che li istruì e li preparò al
grande evento, verificatesi tra il 1915 e il 1916. Il loro racconto:
“vedemmo tra gli ulivi una figura che si dirigeva verso di noi
sembrava un ragazzo sui 15 anni, più bianco della neve, il sole lo
rendeva trasparente come fosse di cristallo. Era bellissimo. Arri-
vando vicino a noi disse: - Non abbiate paura sono l’angelo della
pace. Pregate con me - inginocchiandosi, abbasso la testa fino a
toccare terra, ci fece ripetere fino a tre volte, mio DIO, credo,
adoro, spero e vi amo! Vi chiedo perdono per quelli che non cre-
dono, non adorano, non sperano e non vi amano. Poi si alzo e
disse:- Pregate così. I cuori di Gesù e di Maria ascolteranno le
vostre suppliche”. Quelle parole si incisero cosi profondamente
nel nostro spirito che non le dimenticammo mai più.
Seconda apparizione: “Stavamo giocando quando scorgemmo
la stessa figura dell’angelo. Parve dire: cosa fate? Pregate, pregate
molto! Offrite a DIO tutto quello che potete, un sacrificio, un atto
di riparazione per i peccati con cui viene offeso e delle suppliche
per la conversione dei peccatori. In questo modo attirerete la pace
sulla vostra patria. Io sono il suo angelo custode, l’angelo del Por-
togallo…” T
erza Apparizione:- Andammo a far pascolare le greggi sulla col-
lina. Dopo mangiato decidemmo di pregare in ginocchio, con il
viso a terra, ripetendo la preghiera dell’angelo, ad un tratto scor-
gemmo una luce che brillava su di noi. Ci alzammo e rivedemmo
l’angelo con in mano un calice sul quale era sospesa
un’ostia…l’angelo lasciò il calice sospeso nell’aria e si inginoc-
chio vicino a noi a pregare. Poi si alzo, prese il calice e l’ostia, ci
diede la comunione e svani. (Memories de soeur Lucie”, Vice-
Postulacao dos Videntes. Fatima 1991) Liana Botticelli
IL BUON SAMARITANO
E LO SPIRITO SANTO
Dal 28 aprile al primo
maggio 2018 all’Adriatic
Arena di Pesaro si è
svolta la 41° Convoca-
zione Nazionale dei
Gruppi e delle Comunità
del Rinnovamento nello
Spirito Santo, intitolata:
«“Gesù lo vide e ne ebbe
compassione... lo portò in
una locanda e si prese
cura di lui... E disse: va’
e anche tu fai così” (Cfr. Celebre opera pittorica di Marcelo Dassu
Luca 10,30-37). Al servi-
zio di Dio, al servizio dell’uomo». È stato un evento ecclesiale, di
popolo, dove la potenza dello Spirito Santo e la corrente di gra-
zia, che essa genera, si è esplicata in tutta la sua bellezza e forza
nel duplice registro “sacramentale” e “carismatico”. Questa Con-
vocazione ha avuto il suo “fondamento” in una delle più belle pa-
gine evangeliche: la parabola del buon samaritano ed è stata il
luogo non solo del racconto di queste parole di Gesù, ma è stata
anche l’occasione per fare una esperienza personale e comunita-
ria di Dio. Gesù – come ricorda Salvatore Martinez, presidente
nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo – è colui che
“vede l’uomo” come nessun altro sguardo umano saprebbe fare;
il cuore di Dio è un cuore che sa solo amare chi è nella prova, nel
peccato, nella sofferenza, nella solitudine. Gesù “ha compassione
e si prende cura”, cioè soccorre l’uomo non a parole, ma interve-
nendo concretamente nella sua vita salvandola e migliorandola.
Ed in ultimo Gesù ci invita “a fare come lui” cioè a rendere in
primo luogo i gruppi e le comunità del Rinnovamento “la lo-
canda” in cui tutti possono trovare conversione, guarigione, libe-
razione, aiuto, fraternità, un cammino di nuova vita.
Stefano Valente
PERCHÈ TANTE POLEMICHE
SUI ROTOLI DI QUMRAN?
Il famoso frammento 7Q5 di Marco evangelista, che riporta un
passo del suo Vangelo, fu scoperto dal gesuita spagnolo Josè
O’Callaghan. Fu rinvenuto nella settima grotta di Qumran e ri-
sale al 50 d.C. Il gesuita ha osservato che le lettere contenute nel
predetto frammento non si trovano in alcun altro testo della let-
teratura greca. Le analisi stereo- microscopiche hanno confermato
la sua interpretazione paleografica. Ma perché su questo fram-
mento si sono sviluppate tante polemiche? Il gesuita catalano ri-
sponde al quesito dichiarando che in questo caso vi sono
conseguenze che impongono cambiamenti di opinioni già adottate
da secoli sul testo evangelico. Dopo aver osservato che la stori-
cità dei Vangeli è proclamata dal Concilio Ecumenico Vaticano II,
padre O’Callaghan ha dichiarato che la sua missione non è quella
di fare apologetica bensì quella di studiare con il massimo rigore
scientifico. La vera scienza, il culto della verità, porta necessa-
riamente a Dio. Ogni indagine sul passato deve illuminare il pre-
sente. I rotoli di Qumran, scoperti nel 1945 in una zona vicina al
Mar Morto, sono in mostra presso il Salone Sistino della Biblio-
teca Vaticana. Consentono una precisa ricostruzione dell’am-
biente in cui Gesù Cristo visse ed operò. Confermano il racconto
evangelico sul luogo della crocifissione e sull’ubicazione della
tomba vuota di Cristo. Parlano di un fatto emerso dopo recenti
scoperte archeologiche: una grande fessura nella roccia che po-
trebbe essere la conseguenza del terremoto descritto nel Vangelo
di Matteo quando Gesù esalò l’ultimo respiro. Parlano della
tomba di famiglia del sommo sacerdote Caifa e le scoperte ar-
cheologiche hanno fatto emergere reperti che confermano le su-
perstizioni praticate da questo personaggio e più volte condannate
da Gesù. Gli scavi effettuati nella città di Sepolis, a pochi chilo-
metri da Nazareth, inducono ad inquadrare storicamente la figura
di Gesù muratore, non falegname, a contatto con la civiltà greca,
probabilmente a conoscenza della lingua greca. Le ricerche papi-
rologiche sui frammenti di Qumran confermano le conclusioni
dello studioso Carsten Peter Thiede. Con l’aiuto della scienza ar-
cheologica il mosaico degli elementi disponibili diventa sempre
più chiaro. Non si tratta di un supplemento ritardato di una pre-
dicazione orale. La necessità di tramandare nella forma scritta i
messaggi di Cristo, in una società multiculturale, era presente fin
dall’inizio. Altri sviluppi nelle ricerche archeologiche sono attesi
in un prossimo futuro. Vero è che il Gesù della Storia non può so-
stituire il Gesù della fede, ma è vero anche che è importante co-
noscerLo in tutti i suoi aspetti. Maria Luisa Marcilli
LA VERA RICCHEZZA
La vera ricchezza è di natura morale, non pecuniaria.
Pertanto, meritano più stima i poveri Lazzari onesti
che i ricchi Epuloni disonesti.
,
L’ATTUALITÀ, pag. 15
LA RUBRICA DEL PADRE
(a cura di Pierluigi Vignola)
COME AMARE
Il tempo di Pasqua, da poco concluso, è stato caratterizzato dalla
meditazione sull’amore. Perché alla luce della Pasqua non si agi-
sce e non si può agire che per amore. È l’amore che presiede il
gesto di Cristo che sul Golgota conclude il cammino della Pale-
stina. Amore, un tema universalmente condiviso, un desiderio
universalmente partecipato, un tormento non meno universale.
Amare va bene, ma non mi importa chi. Ottima la solidarietà fa-
miliare, sociale, nazionale. Ma è possibile chiedere di più? Qui
comincia il problema. Si può sempre invocare Teresa di Lisieux:
“la misura dell’amore è di amare senza misura”. La predicazione
di Gesù è un appello che non ha frontiere. Supera ogni opposi-
zione umana e anche religiosa. È gratuito, totale. Senza dubbio
umanamente resta e resterà incomprensibile e impossibile. Ma
questo è il Regno, è la novità radicale introdotta dalla Pasqua di
Cristo. Ciascuno ha il dovere di prendere la misura del cammino
che gli resta da fare perché il Regno si compia in lui. Per i Giu-
dei un soldato romano è un nemico nazionale. Senza dubbio il
centurione Cornelio fa parte dei “timorati di Dio”, cioè degli stra-
nieri che condividono le loro idee religiose. Non era il caso di in-
tegrare queste persone nelle comunità religiose Ma è lo Spirito
che fa saltare tutte le barriere e la Chiesa di Gerusalemme non
può che prenderne atto. Questo episodio è di importanza capitale
perché è la presa di coscienza dell’unificazione dell’amore di Dio
manifestato nella Croce e nella Resurrezione di Cristo. Il mes-
saggio del Signore è davvero universale, cioè destinato ad ogni
uomo chiunque esso sia. Nel Cristo è Dio che viene ad ogni uomo
e fa corpo con lui. Questa verità non ha niente di teorico. Riguarda
ciò che ha scritto San Giovanni e che leggiamo in uno dei testi più
densi che abbia scritto. In qualche breve frase rivoluziona tutta
la concezione che l’uomo avrebbe potuto farsi di Dio. Manifesta
un’audacia singolare dicendo “Dio è amore”. Questa frase
esprime la vera rivoluzione dell’idea che gli uomini potevano
farsi di Dio. Questa rivoluzione manifestata da Gesù capovolge
tutti i rapporti umani. L’amore è tutto ciò che è Dio. Precisiamo:
l’amore non è quel sentimento che getta un uomo verso il suo si-
mile ma un atteggiamento di apertura e di dono. Ha le sue leggi.
Gesù lo ha pienamente manifestato donando la sua vita per coloro
che ha scelto gratuitamente. Dopo di lui tocca a coloro che si di-
cono o vogliono dirsi suoi discepoli di manifestarlo al mondo a
loro volta.
DOVE È RIVOLTO IL NOSTRO SGUARDO
Dove guardare : verso il cielo o verso la terra? Siamo continua-
mente tentati di fare una scelta di orientare il nostro sguardo. È
difficile trovare un equilibrio. Quando cerchiamo di trovare la
buona “lunghezza di onda” per la nostra vita cristiana e spirituale
ci sentiamo più di una volta strattonati. Il rischio di rimandare a
più tardi la scelta è effettivo. L’impegno alla sequela di Cristo ci
impone una scelta. Cosa ci ha proposto la solennità dell’Ascen-
sione? Ci ha suggerito di non perdere troppo tempo in medita-
zioni interminabili che potrebbero risultare vane. In effetti
scegliere l’uno contro l’altro sarebbe una scelta distruttrice del
Regno di Dio. Ciò che piuttosto dobbiamo dire è che siamo ri-
volti verso un avvenire al di là del domani immediato ma che non
potrà essere intravisto che attraverso il domani e che non si rea-
lizzerà che attraverso di esso. Discepoli del Signore abbiamo
l’ambizione di dare una nuova dimensione al mondo, come il
Maestro ci ha insegnato senza sfuggire dalla realtà quotidiana.
Solo essa ci manifesta le reali profondità e ci rivela le vere esi-
genze. L’Ascensione di Gesù ci rivela il senso finale della nostra
vita, ma è anche un richiamo a renderci presenti agli uomini per
manifestare sin da ora, con opere concrete, ciò che germina nel-
l’universo: una realtà eterna di amore. Con l’Ascensione Gesù se
ne va in forma definitiva visibilmente da questo mondo ma non
è un abbandono ma un passaggio di testimone, un modo nuovo ra-
dicalmente nuovo di essere presente attraverso i suoi apostoli.
Esattamente attraverso la loro predicazione. La loro parola ma-
nifesterà la Presenza attiva del Risorto nella comunità dei cre-
denti. Certamente il Signore un giorno tornerà nella sua gloria ma
adesso si tratta di testimoniare e radicarsi nella fede. È ciò che fa
Paolo. È in prigione ma in spirito sfugge alle sue catene. Avendo
scoperto la realtà della chiesa, Corpo di Cristo, si sente perfetta-
mente integrato nella catena che il Cristo trascina nella sua Ascen-
sione verso il Padre. In questa catena ciascuno ha il suo posto. La
chiesa deve sempre sentirsi in stato di missione e mai riposarsi
su se stessa. Gesù lasciandoci, il giorno dell’ascensione ci dice
“Io me ne vado ma quando tornerò voglio trovare le cose cam-
biate”. Guardandoci intorno, le cose sono cambiate nel senso del
Regno o sono peggiorate nella nostra generazione? Cristo è sem-
pre più presente o emarginato? In questo “mondo liquido” si sta
liquefacendo anche la chiesa o reagisce come luce del mondo?
La solennità dell’Ascensione che è la festa della nostalgia della
Patria dove Gesù è andato a prepararci un posto è anche la festa
dell’impegno cristiano a continuare ad essere la presenza del Ri-
sorto.
LE DOTI DELLA REGINA DELL'UNIVERSO
La Regina dell'Universo ha tante doti delle quali citiamo la bontà,
la compassione, la tenerezza, il sostegno, l'aiuto, il cuore, l'amore.
Gli uomini, vittime dei loro egoismi, hanno un'idea troppo pic-
cola della bontà della Madre dell'Umanità, della misericordia,
del suo grande amore verso tutte le persone del mondo. La Madre
Celeste ama tanto tutti gli uomini come suoi figli, ha sete ed ha
fame dell'amore di tutte le creature per offrirlo al suo dilettissimo
figlio Gesù. Maria Immacolata, nel constatare che molte persone
si lasciano condurre dal demonio alla perdizione, non può accet-
tare di vederle ingannate, perciò usa nei loro confronti la miseri-
cordia e le invita dolcemente ad avvicinarsi al suo Cuore
Immacolato e di affidarsi a lei e di averle fiducia. L'uomo, se si af-
fida alla Madre divina, avrà tutte le illuminazioni e gli aiuti ne-
cessari e non avrà più paura, perchè la Regina dell'Universo non
delude mai e dona sempre le sue grazie con tanta generosità. La
Madre Celeste in tutte le sue innumerevoli apparizioni c'invita
sempre a recitare il Santo Rosario per poterci un giorno guada-
gnare il Paradiso. Maria Santissima è opera d'arte di Dio, perciò
la sua bellezza è indescrivibile, come la sua figura, che sfugge a
qualsiasi catalogazione umana. È' Dio che vive nella figura della
Vergine Maria e in lei ha racchiuso tutta la bellezza del Paradiso.
Chi si affida alla Regina dell'Universo riceverà conforto, aiuto e
tanto vero amore. Ascoltiamo quanto ci dice sempre Maria San-
tissima, cioè di recitare ogni giorno il Santo Rosario, così ci assi-
curiamo il Paradiso, luogo dell'eterna vita felice. Mario Coletti
L’ATTUALITÀ, pag. 16
L’ATTUALITÁ
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N. 6 - GIUGNO 2018
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del periodico “L’Attualità”
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sta); On. Alfredo Arpaia (Presidente Lega Italiana Diritti del-
l’Uomo); Prof. Giuseppe Bellisario (cardiologo); Prof. Giorgio
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Federico II, Napoli); Prof. Claudio De Rose (Presidente Emerito
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peuta); Prof. Franco Ferrarotti (sociologo); Sen. Pietro Fratantaro
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Giordani (Duca di Willemburg); Prof. Pierluigi Lando (psichia-
tra); Amm. Stefano Madonna; Prof. Alessandro Massimi (Doc.
Dottrine giuridico-economiche); Dott. Eugenio Morelli (scrittore)
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staviola della Magna Grecia); Gen. Enrico Muzi (Guardia di Fi-
nanza); Gen. C. A. Rocco Panunzi; Comm. Dott. Rodolfo Ricottini
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Servizi del Quirinale); Prof. Natale Santucci (neurochirurgo);
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Giustino Setteducati (U.M.S.); Gen. C.A. Bruno Simeone; Prof.
Aurora Simone Massimi (Cavaliere O.M.R.I. e giornalista); Prof.
Giulio Tarro (Scienziato, PhD-Md); Gen. CC. Raffaele Vacca;
Dott. Salvatore Veltri (Direttore Attualita.it).
LA RUBRICA DELLA SALUTE
CAVATELLI CON FAGIOLI E COZZE
Per 4 persone 300gr. di cavatelli, 800 gr. di cozze, 400 gr. di fa-
IL CALCIO BUON COMPLEANNO, GEMELLI !
gioli lessati, pomodoro ciliegino una cipolla, uno spicchio di
aglio, che poi toglierete, soffriggete cipolla aglio e peperoncino VA ALLA I Gemelli sono un segno di Aria, maschile e mutevole.
Segno mentale e intellettuale, non attribuisce
aggiungete i pachino, fate un bel sughetto dove aggiungerete i
fagioli e le cozze, pulite, aperte e sgusciate, togliete l’aglio, in-
saporite con qualche cucchiaio di brodo delle cozze controllate il
SCOPERTA grandi passioni e importanza alla sfera del sen-
timentale. L’amore fa parte della necessità di
rapporto umano ma i nativi di questo segno
sapore per non fare salato il sugo, insaporire per qualche minuto,
lessare i cavatelli in acqua e sale poi mantecateli con il vostro DELL’AMERICA ne hanno una visione più da avventura estem-
poranea e divertente che da fatto romantico e
coinvolgente a livello emotivo. Spesso i ge-
sugo per alcuni minuti, aggiungete basilico tritato o prezzemolo
a vostro piacere e buon appetito. Si sa, ormai il calcio e lo melli restano bloccati ad una forma da adole-
sport in generale è diventato
scente e sono inclini quindi al flirt rapido e
CROSTINI RIPIENI AL PROCIUTTO un vero e proprio mercato passeggero, sena grandi passionied eccessive tene-
Strapazzate in padella 3 uova, con una noce di burro e un pizzico economico. Risulta, ovvio, rezze. Marina Giudicissi
di sale, tostate una bachet tagliata a panino ammorbidite 2 for- quindi per gli atleti e per gli
maggi caprini, spalmateli sopra le fette di pane tostato, aggiun- sponsor scegliere quelle
gete un pò delle uova e coprite con una fetta di prosciutto e
ricoprite il panino e mangiate con una buona insalata, o patatine
mete in cui l’economia è LA RICETTA DEL MESE:
florida od in fave di svi-
fritte. luppo. Le destinazioni più PAPPA DI PATATE
THÈ DI MELO
gettonate, dal punto di vista Pelare una patata cruda di media grandezza, tagliarla a metà e
Il thè di melo è salutare per l’indebolimento della memoria, in finanziario, sono principal- cuocerla in acqua salata. Mettere quindi le due metà in una cio-
mezzo litro di acqua bollente mettere 50 g.r di mente due: la MLS ameri- tola e shiacciarla bene. Aggiungere tre cucchiai da tavola di latte
frutti freschi tritati e 10 gr. di foglie di melissa. cana e la Super League caldo e un cucchiaio da thè di burro e mescolare fino a quando
dopo 10 minuti, filtrare. Una tazza al mattino cinese. In entrambi i cam- non diviene una pappa soffice. Insaporire con un pizzico di sale
a digiuno e una nel pomeriggio. pionati il livello tecnico e aromatizzato. Marina Giudicissi
tattico non è eccezionale,
REUMATISMI anche se molti atleti dal pe-
Efficentissima una cura a base di limoni si
comincia da uno al giorno fino a 20 giorni e
poi i va a decrescere fino a tornare a uno, se-
digree invidiabili vanno a
“svernare” ed a rimpinguare CAFFETTERIA
condo la nostra nonna è il “non plus ultra” delle
terapie. Liana Botticelli
le proprie tasse in questi due
posti. Abbiamo svolto una
ricerca, nel territorio statu-
DANIEL’S
nitense, per vedere chi sono
i giocatori più pagati, cer-
AV V I S O U T I L E cando di valutare la loro Disco-Pub
Vuoi che il tuo messaggio culturale provenienza e le loro doti
o commerciale venga letto tecniche. Il nostro conteggio Happy Hour
da oltre 95.000 persone? consta sia dello stipendio
per le attività strettamente
Chiama il cell. 347.0333846 calcistiche, che di pratiche Partite di Serie A in diretta TV
trasversali richieste da par-
tner economici (come gli Catering a domicilio su richiesta.
sponsor). Sul gradino più Cortesia e qualità al servizio dei clienti.
basso del podio troviamo Via Nomentana 694
l’ex Arsenal Carlos Vela
(che anni fa risultava come Fonte Nuova (Roma)
uno dei migliori dell’Ottan- Tel. 06.9056588
tanove sul panorama calci-
stico), che percepisce poco
più di 6.3 milioni di dollari
e gioca con i Los Angeles FC. Al secondo posto annoveriamo Micheal Bradley (vecchia
conoscenza della Serie A, avendo giocato con la Roma), che con il suo Toronto guadagna
6 milioni di dollari, più mezzo milioni con le sponsorizzazioni). Il calciatore più pagato
dell’MLS è la “Formica Atomica”: Sebastian Giovinco che supera ampiamente i 7 mi-
lioni di dollari, andando ad oltrepassare il record di Ricardo Kakà, quando giocava con gli
Orlando. Tutti questi giocatori provengono da campionati europei come Premier o Serie
A, appunto perché nel nuovo continente lo sport è inteso anche come intrattenimento e,
quindi, con questi top player aumenta il bacino d’utenza ed il valore del campionato stesso.
ANCHE SERVIZIO A DOMICILIO Solo con questi 3 atleti, l’MLS ha investito circa 25 milioni di dollari. Bruno Bertucci
Punto di distribuzione del periodico
L’Attualità
AVVISO UTILE
Il periodico “L’Attua-
lità”, fin dal primo nu-
mero pubblicato nel
1991, è consultabile
presso la Biblioteca
Nazionale di Roma
(Castro Pretorio).