• Forza di Coulomb
• Campo Elettrico
• Linee di campo
• Conduttori
• 1820: Hans Ørsted scopre che l’ago della bussola cambia direzione
quando è posto vicino ad un filo che porta corrente
Elettricità e Magnetismo - segue
~ q1 q2
F12 = k 2 û12
r
nel vuoto. Ovviamente vale la III legge di Newton, per cui F~21 = −F~12
Unità di misura della carica
2
e
F = meac = −meω 2r =⇒ k 2 = meω 2r
r
r
e k
da cui ω =
r rme
Per l’atomo di H, r = 0.529 × 10−10 m e si trova F ' 8.2 × 10−8 N,
ω
mentre la frequenza di rotazione vale f = ' 6.6 × 1015 Hz, come
2π
la frequenza delle onde elettromagnetiche emesse o assorbite. Velocità:
v = ωr ' 2.2 × 106 m/s, circa 1/100 della velocità della luce.
Principio di sovrapposizione
F~12 = q2E
~1
~ kq1
E1 = 2 û12
r12
kq kq a
E = E1x + E2x = 2 cos θ = 2
r2 a2 + y 2 a2 + y 2
p
2qa
ovvero E = k 2 . Notare la dipendenza dal
(a + y 2)3/2
fattore D = 2qa, noto come momento di dipolo.
D
A grandi distanze, y >> a, si trova: E ' k 3 .
y
Introduciamo un vettore D ~ di modulo D e diretto dalla
~
D
~ ' −k
carica negativa a quella positiva: E .
y 3
1 2 eE
x(t) = at , v(t) = at, a=
2 me
L’elettrone
p arriva in x = xf al tempo t:
p
t = 2xf /a, con velocità vf = 2xf a.
L’energia cinetica finale è
1 2 1
Kf = mevf = me(2xf a) = eExf
2 2
Da notare che eExf è il lavoro fatto dalle forze elettriche sulla carica.
Campo elettrico per distribuzioni di carica
Il calcolo del campo elettrico può diventare assai laborioso. Esiste però
un altro approccio, spesso più conveniente, basato sul concetto di flusso
del campo elettrico.
Flusso del campo elettrico
Il Flusso di un campo elettrico (o di
qualunque campo) costante E ~ attraverso
una superficie A è definito come
Φ = AE cos θ
~ i · ∆A
Φi = E ~ i = Ei∆Ai cos θi
Z
Nel limite di elementi di superficie infinitesimi, ~ · dA
~
Φ= E
la somma diventa un integrale sulla superficie:
Teorema di Gauss
Φ = 2πrlE
Per simmetria, il campo elettrico non dipende dalla posizione sul piano,
è ortogonale al piano, ha verso opposto da lati opposti.
Consideriamo la superficie come in
figura. Il teorema di Gauss dà
Q
Φ = 2AE =
0
2 Q
4πr E(r) =
0
Q kQ
Dal caso a) si ottiene: E(r) = 2
= 2 , come se la carica fosse
4π0r r
concentrata nel centro (risultato già trovato da Newton per la gravità).
Applicazione: sfera di densità di carica uniforme II
ρr kρr kQr
E(r) = 3
= 3 = 3
4π0a a a
kq1q2
ed ha la seguente espressione: U (r) =
r
Il risultato è analogo al caso della forza di gravità; l’energia potenziale gravitazionale
U (r) = −GM m/r si riduce alla forma nota U = mgh sulla superficie della terra
Energia potenziale elettrostatica II