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Dal Progetto SiR2 al Progetto OpenDida

Formazione insegnanti e produzione di materiali didattici per l’integrazione di


formazione in presenza e formazione in rete

Pierfranco Ravotto
Docente ITSOS “Marie Curie” di Cernusco sul Naviglio
pfr@tes.mi.it
www.tes.mi.it/pfr

Abstract
This article presents the results of a project called SIR2, financed by the European Social Funds
and, in particular, of the on line course addressing 120 trainers that has represented its core: an on
line course that lasted 8 months and finished with the production of learning materials by over 97%
of the persons enrolled.
The main characteristics of the course are provided:
• the organisation of 6 virtual classes;
• the methodology by means of which the 4 learning scenarios of the DISC model have been
piloted (Coomey e Stepheson);
• the 4 learning units developed:
- ICT, acquisition of technologies,
- NLE, analysis of the New Learning Environment and of different on line learning
methodologies,
- DIDA, planning and development of e-Learning materials,
- ITER, planning of e-Learning paths;
• the learning/work environment (forums/conferences).

The article ends up with a critical analysis of the learning materials developed that, being
implermentesd in a highly structured way, prove to be difficult to be modified and consequently to
be re-used and with the hypothesis of new projects that, starting from the SIR2 experience, will be
able to overcome its limits.
1. Introduzione: obiettivi del presente contributo
Centoventi è un numero molto piccolo se paragonato a quelli di FORTIC o di altre iniziative di
formazione dei docenti a livello nazionale. Ma è pur sempre per una questione di numeri che il
corso in rete sviluppato nel progetto SiR2 – con il coinvolgimento di 120 corsisti, in prevalenza
docenti - può essere considerato rilevante:
 la percentuale di corsisti che sono giunti alla conclusione di un percorso dipanatosi lungo 8
mesi, supera il 97%,
 i dati relativi alle interazioni in rete
o 230 forum,
o 28.683 messaggi,
o una media di 3.585 messaggi al mese (compresi luglio ed agosto), ovvero 120 messaggi al
giorno,
o una media di 211 messaggi per partecipante (corsisti, docenti e tutor), 26 al mese
(compresi, come si è detto, quelli estivi), circa 1 al giorno.
 la mole di materiali didattici prodotti dai corsisti stessi in attività di apprendimento
collaborativo.
Obiettivo del presente contributo al 1° Congresso SIe-L è quello di mettere a disposizione della
comunità scientifica che si occupa dell’elearning le caratteristiche del progetto che hanno permesso
tali rilevanti risultati e la riflessione sui suoi limiti, riflessione da cui sta nascendo un nuovo
progetto: OpenDida.

2. Il contesto e il progetto SiR2


Il progetto SiR2 è nato da una duplice esperienza dell’ITSOS – Istituto Tecnico Statale
Sperimentale ad Ordinamento Speciale – “Marie Curie” di Cernusco sul Naviglio:
 la partecipazione allo sviluppo della rete SiR – Scuole in Rete - rete scolastica nata nel 1996 per
iniziativa congiunta del Provveditorato agli Studi di Milano e di alcune scuole della provincia
milanese, attualmente composta da 7 nodi, migliaia di utenti, centinaia di conferenze didattiche
condivise fra i vari nodi;
 la ricerca sviluppata in progetti sull’ODL e sull’eLearning nel programma europeo Leonardo da
Vinci, SOFIA (1996-98), Sofi@net (1999-2000) e SOLE (2001-2004).
E’ stato realizzato nell'ambito del Fondo Sociale Europeo, Obiettivo 3, misura C1, dal novembre
2001 al novembre 2002, da una partnership che comprendeva, oltre l’ITSOS, 6 altre scuole della
rete SiR, un centro professionale, due centri operativi del 118 e l’IMQ, società di certificazione per
la Qualità.

Gli obiettivi principali del progetto erano:


• la formazione di docenti/formatori esperti nella produzione di materiali didattici per la
formazione in rete e nella progettazione ed erogazione di percorsi didattici in rete,
• la realizzazione di un sistema di moduli, unità ed elementi didattici di qualità, erogabili in
rete e facilmente spendibili nei curricoli e nella formazione continua.
Il progetto si è articolato in 6 fasi – azioni – di lavoro:

AZIONE 1

AZIONE 2

AZIONE 3

AZIONE 4

AZIONE 5

AZIONE 6

Mese Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov

AZIONE 1 Costituzione del Comitato di pilotaggio e di un gruppo di progettazione (6


docenti), progettazione del corso per tutor e sistemisti e predisposizione
del relativo ambiente di formazione/produzione.

AZIONE 2 Realizzazione del corso per tutor e sistemisti e progettazione del corso
per i docenti e predisposizione del relativo ambiente di
formazione/produzione.

AZIONE 3 Realizzazione della prima parte del corso (per docenti): formazione.

AZIONE 4 Realizzazione della seconda parte del corso (per docenti): progettazione e
realizzazione di un sistema di Elementi, Unità e Moduli in rete.

AZIONE 5 Sperimentazione degli Elementi, Unità e Moduli sviluppati durante il corso


e sperimentazione del sistema di erogazione.

AZIONE 6 Valutazione dei risultati della sperimentazione e diffusione dei risultati.

Il presente contributo è centrato sul corso sviluppato nelle azioni 3 e 4 e rivolto a 120 utenti,
prevalentemente docenti di tutti gli ordini di scuola – elementari, medie, superiori (professionali,
tecnici e licei) – ma anche formatori della FP e operatori del 118 interessati alla formazione interna
e del pubblico.
3. Le caratteristiche del corso
3.1 Le 6 classi virtuali
La selezione dei corsisti è stata fatta in modo da poter comporre “classi virtuali” di 20 persone
finalizzate alla produzione di materiali didattici in 6 aree didattiche.

Classi Aree di riferimento Partecipanti


1 Ambiente Docenti di varie materie (prevalentemente Scienze) provenienti
da scuole elementari, medie e superiori e formatori ENAIP
2 Inglese Docenti di Inglese provenienti da scuole elementari, medie e
superiori
3 Italiano e storia Docenti di Italiano e Storia provenienti da scuole medie e
superiori
4 Italiano per stranieri Docenti di Italiano provenienti da scuole elementari, medie e
superiori e formatori ENAIP
5 Matematica Docenti di Matematica provenienti da scuole elementari, medie
e superiori
6 Soccorso Operatori del 118 impegnati in attività di formazione

Anche la selezione dei 12 tutor, formati nel corso della azione 2, è stata fatta in modo da poterne
attribuire 2 per classe in coerenza con le loro competenze professionali.
Ognuno dei 6 docenti del gruppo di progettazione, responsabili anche del corso per i tutor, aveva la
supervisione su di una classe oltre ad una specifica responsabilità rispetto alla fase del corso per la
quale aveva sviluppato i materiali didattici (Fig 1).

Fig 1 - Classi virtuali, docenti e tutor

La scelta organizzativa ed il termine usato, “classe virtuale”, corrispondono alla convinzione che la
formazione in rete permetta la realizzazione di un sistema di relazioni – fra corsisti e docente/tutor e
nel gruppo dei pari – analoga a quella della formazione in presenza.
Del resto i progettisti di SiR2, non sono arrivati alla formazione in rete partendo da esigenze di
formazione a distanza, del tutto estranee alla mission delle loro scuole, ma al contrario dall’interesse
per le potenzialità che la rete offre di ampliare le relazioni tipiche della formazione in presenza
oltre i limiti spaziali e temporali della tradizionale routine scolastica.

3.2 Il percorso didattico


Fra gli obiettivi di SiR2 vi erano, come si è detto, sia la formazione dei docenti su strumenti
tecnologici e metodologie per la formazione in rete che il loro successivo impegno nella
produzione di materiali didattici per la rete.

Alla base della definizione dell’organizzazione del corso sta la metodologia del Learning by doing.
In particolare si è voluto far sperimentare direttamente ai corsisti

 sia l’apprendimento in rete in classe virtuale,

 sia i 4 quadranti definiti dal Modello DISC – Dialogue, Involvement, Support, Control - di
Coomey e Stepheson:
o Nord-Ovest → attività/obiettivi predefiniti - controllo del docente
o Sud-Ovest → attività aperte - controllo del docente
o Nord-Est → attività/obiettivi predefiniti - gestione dello studente
o Sud-Est → attività aperte/gestione dello studente

Sul piano dei contenuti si sono individuate 4 Unità didattiche:

Unità Contenuti/attività
1 TIC Acquisizione di competenze relative alle Tecnologie dell’Informazione e della
Comunicazione necessarie per seguire il corso in rete e per progettare e realizzare
materiali didattici e percorsi formativi in rete.
2 NLE Acquisizione di conoscenze relative
o al New Learning Environment rappresentato dalla rete,
o alle metodologie didattiche per la formazione in rete.
3 DIDA Progettazione e produzione di materiali didattici per la formazione in rete.
4 ITER Progettazione di percorsi didattici per la formazione in rete.

L’unità 1 è stata collocata nel primo quadrante. Obiettivi ed attività sono pre-definiti dai progettisti
e lo svolgimento delle attività è sottoposto al controllo del docente/tutor che definisce compiti e
tempi, eche controlla la correttezza nello svolgimento delle esercitazioni.

L’unità 2, invece, sempre sottoposta ad un ruolo di controllo da parte del docente è stata collocata
nel quadrante di SO in quanto, a partire da stimoli iniziali la discussione sulle metodologie
didattiche non aveva obiettivi definiti da raggiungere ma i risultati dipendevano dal gruppo.
Fig 2 – Le 4 Unità di SiR2 nei quadranti del modello DISC

Per le unità 3 e 4 ci si è invece spostati nei quadranti in cui il controllo sullo svolgimento delle
attività e sui risultati era meglio lasciarlo ai corsisti che, in queste fasi, si trovavano a svolgere un
ruolo di progettisti.
Nella Unità 3 – DIDA - l’intenzione era quella di far sviluppare elementi didattici – potremmo oggi
definirli Learning Object – sulla base di alcune specifiche unitarie e pre-definite mentre l’unità 4 –
utilizzo di tali materiali per la predisposizione di percorsi didattici, ITER – lasciava un alto livello
di apertura in funzione delle diverse opzioni metodologiche dei corsisti e dei possibili target.

In fase di progettazione del percorso - seguendo un esempio che viene da Polaris e che l’ITSOS
aveva già sperimentato in un precedente corso di formazione in rete per docenti nel progetto
Sofi@net - si è deciso di organizzare due incontri in presenza:
 il primo all’avvio del corso per motivare i corsisti – la maggior parte dei quali alla prima
esperienza di formazione in rete – alla metodologia usata e per creare un clima relazionale
positivo fra persone che prima del corso generalmente non si conoscevano.
L’obiettivo non era quello di costituire solo il “gruppo classe” quanto piuttosto il “gruppo SiR2”
di tutti i 120 corsisti.
 il secondo ad avvio dell’unità 3, dunque al passaggio da una fase di apprendimento in classe
virtuale con un docente che svolge la funzione dell’istruttore o della guida ad una fase di
apprendimento collaborativo in cui il ruolo del docente è quello del coach o del facilitatore.
In questo caso l’accento è stato posto sui singoli gruppi costituenti le classi perché era quello
l’ambito in cui doveva essere avviata una collaborazione nella produzione di materiali didattici.

3.3 L’ambiente di apprendimento/di lavoro in rete


La “didattica” concerne il complesso di interventi volti a progettare, allestire, gestire, valutare
“ambienti di apprendimento”. Questa frase di Calvani1 ben si presta a indicare l’attenzione posta
all’allestimento dell’ambiente di apprendimento in rete nel progetto SiR2.
La rete SiR utilizza – sin dal suo sorgere – il software FirstClass. Dunque è usando tale software

1
“Costruttivismo, …” pag 1
che è stato realizzato un ambiente con le seguenti caratteristiche:
 essere organizzato all’interno di un forum principale, accessibile solo alla comunità SiR2
(corsisti, tutor, docenti, sistemisti, dirigenti, personale di segreteria),
 essere strutturato come una scuola virtuale, predisponendo per ciascun gruppo una propria
aula/forum, dedicata all’interazione e al lavoro del gruppo,
 consentire una articolazione unitaria delle lezioni e delle attività comuni ai sei gruppi (gli
ambienti TIC, NLE, DIDA e ITER),
 offrire uno spazio comune all’intera comunità, con una serie di servizi condivisi: calendario-
agenda per incontri e scadenze, questionari e applicativi per inserire dati, certificazioni,
valutazioni, cartelle con i software da scaricare, chat, archivio SiR2 e una zona
SpazioAperto/Caffè dove poter socializzare e parlare liberamente di temi anche non legati al
corso.
 infine, ma non per importanza, l’ambiente realizzato doveva essere replicato e condiviso su
tutti i nodi SiR2, così che ciascun corsista potesse partecipare alle attività SiR2 collegandosi
indifferentemente a uno qualsiasi dei nodi SiR.

Fig 3 – L’ambiente di apprendimento

Come si nota in Fig3 l’ambiente è stato strutturato in 3 aree:

1. Lezioni
Ogni area era costituita da questa struttura:
• conferenza primaria, con gli annunci relativi all’area,
• elementi didattici appartenenti all’area.
Per esempio in TIC:
Fig 3 – La conference TIC

A sua volta, ciascun elemento ha la seguente struttura:


• nella parte bassa, comunicazioni e discussioni sull’elemento,
• le lezioni,
• le conference per le esercitazioni delle classi (ognina divisa in due sottogruppi con un tutor)
• eventuali altre risorse richieste per lo svolgimento dell’elemento.

Per esempio in TicMessaggistica:

2. Classi
Ogni classe aveva questa struttura:
• conferenza primaria, per il dibattito generale della classe,
• alias delle conferenze di esercitazione, relative alla classe,
• ogni altra risorsa richiesta dal lavoro del gruppo (il gruppo stesso poteva decidere di attivare
cartelle o sottoconferenze).

Ad esempio, il gruppo di matematica

La cartella MatematicaArchiviati contiene gli alias di tutte le conferenze di esercizi svolti dal
gruppo Matematica.

3. Servizi
L’area Servizi si è via via popolata di icone di varia natura.

Conferenza dedicata alle discussioni didattiche più generale, e ai temi


che non sarebbe stato appropriato affrontare nelle conferenze delle
singole discipline.
Conferenza fra le più frequentate del corso, creata con lo scopo di
facilitare la socializzazione dei corsisti e di aprire un canale di
comunicazione più leggero e meno convenzionale.

Contenente tutto il software utilizzato nel corso SiR2, e i relativi


aggiornamenti.

Applicativo che consentiva a ciascun partecipante SiR2 di autocertificare


la propria attività svolta.

Chat riservata agli utenti SiR2

Procedura per raccogliere valutazioni sui vari elementi e aspetti di siR2


da parte dei corsisti.

4. I materiali didattici prodotti


Il corso, lo si è già detto, ha previsto una prima fase di “studio” ed una seconda di progettazione e
produzione di materiali didattici. Quest’ultima ha sicuramente esaltato la motivazione dei
partecipanti, interessati a sperimentare forme di didattica in rete con i propri studenti.
Sono stati prodotti 120 “elementi” fra loro legati in Unità e Moduli.

Classe virtuale Modulo Target di riferimento


Ambiente Acqua Studenti dalla quinta elementare al biennio
www.tes.mi.it/sir2acquaweb delle superiori.
Inglese Inglese on-line Interessati a conseguire il livello A2 - B1
www.tes.mi.it/sir2ingweb del Portfolio Europeo per le Lingue
Studenti della scuola media edel biennio
delle superiori.
Italiano e storia Globalizzazione/i Studenti di elementari, medie e superiori.
www.tes.mi.it/sir2itastoriaweb
Italiano per Camminando per la città Stranieri con necessità di comunicazione
stranieri www.tes.mi.it/sir2itastrweb sul lavoro e per l’inserimento sociale.
Matematica Matematica in rete Studenti del primo e del secondo ciclo
www.tes.mi.it/sir2matematicaweb delle elementari, della scuola media e del
biennio e triennio della superiore.
Soccorso Corso di formazione per Operatori non sanitari del soccorso
operatori non sanitari del preospedaliero.
soccorso extraospedaliero
www.tes.mi.it/CorsoRegionale118

Chi voglia accedere ai materiali troverà una grande ricchezza sia in termini di quantità che di
qualità. E potrà proficuamente utilizzarli con i propri studenti.
I materiali per quanto prodotti all’interno del quadro pedagogico di un corso e in forma
collaborativa presentano, ovviamente, numerose disomogeneità. In linea di massima, comunque, gli
“elementi” prodotti presentano le seguenti caratteristiche:
• corrispondono ad un contenuto didattico erogabile, in presenza, in 2-4 ore ,
• presuppongono un ambiente relazionale di conferenze/forum in cui gli studenti interegiscano fra
loro e con il docente,
• sono costituiti da pagine web con elevato livello di interattività (simulazioni, test con correzione
automatica),
• possono generalmente essere utilizzati anche in auto-apprendimento.

5. La riflessione critica: materiali strutturati o Learning


Object
La principale riflessione critica successiva a SiR2 riguarda proprio i materiali didattici prodotti.
Nonostante l’idea di partenza fosse di tipo “modulare” e centrata sulla produzione di singoli
“elementi”, in realtà i prodotti non risultano facilmente modificabili, riaggregabili, riutilizzabili
come si sarebbe voluto.
Ogni elemento prodotto in SiR2 è un insieme complesso, altamente strutturato. Gli oggetti che lo
costituiscono - lezione/spiegazione, stimoli per la riflessione (eventualmente collettiva), esercizi di
applicazione/simulazioni, test con autocorrezione - sono organicamente legati sulla base di uno
story-board. Ma proprio tale completezza e organicità limita le possibilità di trasferimento e
riutilizzo.
Si tratta di oggetti strutturati, da utilizzare così come sono. Modificarli risulta complesso e non solo
dal punto di vista tecnologico. E si sa, difficilmente un insegnante è disponibile ad usare, così
com’è, quello che è stato fatto da un collega. Ma anche rispetto al proprio prodotto ha spesso
difficoltà a riutilizzarlo così com’è, perché ne ha individuato dei limiti o perché è il contesto ad
essere diverso.
Ma per come sono stati realizzati gli elementi di SiR2 risultano difficilmente disassemblabilii per
utilizzarne i sotto-oggetti componenti, modificandoli e riadattandoli: il tempo necessario non
sarebbe probabilmente inferiore a quello necessario per sviluppare, nuovamente, da zero.

Per ampliare il ricorso alla didattica in rete i docenti avrebbero invece bisogno di un archivio di
materiali cui attingere per modificarli, assemblarli, adattarli, di volta in volta, allo specifico
contesto.
Servirebbero Learning Object quali quelli largamente al centro di tanta parte dell’attuale ricerca
sull’eLearning (e liberamente utilizzabili, coperti, cioè, da copyleft).

Con un rischio. Nella progettazione degli elementi di SiR2 l’attenzione è stata centrata sul processo
di costruzione della conoscenza, e, dunque, sul complesso di attività – studio, applicazione, prova,
discussione, … - da proporre allo studente per attivare tale processo.
I LO, di per sé, sembrerebbero, piuttosto, corrispondere ad un’idea di trasmissione di singoli
pacchetti di conoscenza. Un rischio superabile progettando e producendo anche LO che non
corrispondano solo ad una logica “spiegazione-applicazione” ma anche a logiche induttive “fai e
rifletti” e a logiche collaborative”fate-confrontate-discutete”.
6. Conclusione
Il progetto SiR2 è stato un rilevante esempio della possibilità di fare una formazione in rete degli
insegnanti che mantenga le caratteristiche di interazione tipiche della formazione in presenza e che,
anzi, esalti le possibilità di lavoro collaborativo.
Il progetto ha anche dimostrato come si possa realizzare una comunità di docenti in rete che
collabori alla produzione di materiali didattici (per la formazione in rete).
Il limite del progetto è stato quello di non porsi da subito il problema della
riutilizzabilità/modificabilità dei prodotti e quindi di non guidare alla realizzazione di un archivio di
LO.
L’esperienza di SiR2 è, ad ogni modo, una buona base di partenza per nuovi progetti:

• OpenDida
Il progetto si propone di raccogliere materiali didattici liberamente utilizzabili e modificabili
prodotti e messi a disposizione da insegnanti della rete SiR (www.tes.mi.it/opendidaweb).

• Sloop (Sharing Learning Object in an Open Perspective)


Si tratta di una pre-proposta nel programma Leonardi da Vinci presentata dall’ITSOS insieme
ad un partenariato italiano, irlandese, spagnolo e rumeno. L’obiettivo del progetto è la
progettazione, realizzazione e inizio di riempimento di un archivio di LO da sviluppare secondo
l’esempio del Free/OpenSource Software.

Bibliografia e sitografia
Alvino S., Sarti L. (2004), Learning object e costruttivismo, in Didamatica 2004, Atti a cura di A.
Andronico, T. Frignani, G. Poletti, Ferrara 10-12 maggio 2004, Omniacom editore

Bocchetti C. e Ravotto P. (2002). Il progetto SiR2 Intranet regionale per la didattica e la


formazione in rete – Documento conclusivo.

Calvani A. Costruttivismo, progettazione didattica e tecnologie. Recovered on 12 – 8 - 2004 from:


http://www.scform.unifi.it/lte/doc/Costruttivimo%20e%20progettazione.doc

Coomey M. e Stephenson J (2001). Online Learning: it is all about dialogue, involvement, support
and control-according to the research in Teaching and Learning Online: Pedagogies for New
Technologies, ed. J. Stephenson, Kogan Page, London, UK.

Progetto SiR2: http://www.tes.mi.it/sir2portale

Progetto Sofi@net: http://www.tes.mi.it/sofianet

Progetto SOLE: http://www.tes.mi.it/sole

Ravotto P. (2004). Progetto SOLE, Guida 4 Linee metodologiche e strumenti per la progettazione di
materiali per la formazione in rete.
Recovered on 13 –11- 2004 from: http://www.tes.mi.it/sole/english/dopwnload/Guide4_IT.pdf

Rete SiR: http://www.retesir.it

Trentin G (1996). Didattica in Rete: Internet, telematica e cooperazione educativa. Edizioni


Garamond, Roma, IT

Trentin G. (1999). Telematica e formazione a distanza: il caso Polaris. Milano, Angeli.

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