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Ua I a rae Z e er Al metodo “zero difetti” in atto dal ‘67 si de- ve attribuire in gran parte 'altisimo livello qua- litativo dei prodotti Graetz. Si tratta di una li- Noi_siamo sempre all’avanguardia nel colore — bera competizione fra gruppi di unita lavora' in Europa. | ve altamente responsabilizzate, che mira ad eli Per noi le novita sensazionali di oggi sono fatti aenere ‘ogni possibile difetto di produzione. acquisiti, tape da ricordare con compiacimen- | Inoltre la qualita é assicurata da vari stadi di ri- to. Qualche esempio? Lo chassis completamen- | gorosissimi controlli. te transistorizzato: nel 1957 abbiamo costrui- | L’assistenza Graetz. to il primo apparecchio radio a transistor nel | Tutti i prodotti Graetz sono corredati da una mondo, in modulazioni di frequenza, sorpren- | ampia documentazione tecnica. E’ previsto incl- dendo molti specialisti del settore. La transisto- | tre un vasto programma di aggiornamento per rizzazione: gia nel 1963 abbiamo transistoriz- | gli specialisti dell assistenza tecnica del riven zato tutti i circuiti dei monitors dei televisori | tori; specialisti che, se avranno frequentato con BURGGRAF color ultrasensor ‘Successo, riceveranno a fine corso il diploma di “esperto in TV color”. Servizio ricambi. La Graetz ha creato un centro ricambi comple- tamente automatizzato, che assicura a ciascun punto di vendita una disponibilita continua di parti di ricambio e provede ad integrare auto- maticamente i livelli degli “stock” di ciascun laboratorio. Vi sentite abbastanza grandi per vendere la qualita Graetz? Compilate questo tagliando e inviatelo a:IRS - Bolzano - Via dei Vanga,61. Riceverete la visita di un nostro agenteche sara lieto di fornirvi le pitt ampie informazioni su tutta la produzione Graetz, Nome e Cognome Citta. Timbro..... 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Via 'E, Glanturco 92 20146 NAPOLI me b Strumenti e Componenti MENSILE ol TECNICA ELETTRONICA N10 - ottobre 1973 - anno XLV SOMMARIO | cinquant'anni della Radio Europea La visualizzazione delle informazioni Le trasmissioni multiplex con linee di energie | circuit ibridi @ strato spesso: concezione, realizzazione, applicazioni Cireuiti integrati @ trasporto di cariche Un Cl regolatore di velocita per motor! a corrente continua a magnete permanente Come diventare radioamatori spendendo och denari LEsposizione Internazionale della Radio della Televisione a Berlin PROPRIETA Editrice i Rostio SAS. DIRETTORE RESPONSABILE Alfonso Giovene DIRETTORE TECNICO Antonio Nicolich CONSULENTE TECNICO Alessandro Banfi DIRETTORE PUBBLICITA’ P. Rejna COMITATO 01 REDAZIONE Edoardo Amaléi - Gerolamo Bertinato - Mario Cominett Santo. Gianfranco Faleini - Allredo Ferraro ~ Emilio Grosso - Fabio Gh G. Monti Guarneri - Antonio Nigolich - Sandro Novellone = Donate Pellegrina - Paolo Quer ‘Arturo Recla ~ Giovanni Rochat - Almerigo Saltz - Gianfranco Sinigagia ~ 1. Rebora Franco” Viintn 351 358 361 367 374 377 ANMINISTRAZIONE. Via Monte Generoso, Ja = 20155 - MILANO - Tel, $21542 - 922783 - CP, 924727 DIREZIONE « REDAZIONE - UFFICIO' PUBBLICITA” Tel, 392241 Prezzo di un fa ‘ogni cambiam sntsticn Blicati & permess firmati spetta at Ua" parte riservata alla pub A. Banfi ©. Ore F. Guelto G. Rebora G. Frateschi G. Rebora Radius A, Banh Fausto de Gaetano - Giorgio De! ® Gustavo Kuhn Jealo L. 500, abbonamento annuo per Mitalia L. 6200, estero L. 10.000. Per i indivizzo inviare L100 anche in francobol. teratia sono rigervetl per tut | Pees. La ripredusi ‘solo citande la Fonte. La responsablte tecnic ispettvi autor, le opinion! @ le teorie del quali non Impegnano la diezione. ta non supera 70%, tii‘) dirt ai propriets. ah artical! © disegn!pub- vestifion ah ttt Lavon Toner Tiboale Wt Milo QBN 6 4 el Pegler» Glanpa TET Milsna~ Ws Galde deg Ubaldl, @ > Bios BIPREBS ~V. Basshiglons, 90 = Milano CARATTERISTICHE Portent video: Banda I: 48-82 MH anda ie 18.200 Mie Banda IvjV! «0-700 MHz Una tasters programmatice © 4 rast permetio at prestabiio 4 equense arbivariaments: Distanza fa la frequenza portato video @ suono: 5.5 He Modulesione video: modulezione AM nogaliva portante resldua We con 10% ah bianco, Modulazione suono: moduiszione FM con deviazione oi + 50 ne ad onda sinusoidal a1 Ke Codiicazione: sistema PAL 8 Frequenza della sottoprtante: 4493619 = 20 He Larghezza dol Burst: 10 cit oi cottoportante, “Ampiezza del Burst: Regolabile da 0 ad un massimo dol 200% Fase del Burst: cltemata sequenziamente ga per riga © ieee = 40% Poatone del Bust 8615 dopo i ronte oi sata detrinpulse jora: 6x8 guadrali, bianchi € ner "o0% bianco. Rosso: Seqnale rosso al massimo dolla saturazione, ‘Seale del grigit & tonalita di grigio decrescent! dal bianco sl Punt: 15x11 punt) bianchi su fondo ner. Relicolo con eorchio: 11 righo orzzontali © 1 voricli coo Sovrapposto. due eorehi concontc TEST 1: Segnale di prove composto da 4 barre vor fies PAL 8. 1 barra 148 (EY) = 0 2% barra 180° (R-¥) = 0 3° barra 9 (6-¥) = 0 4 barra grigio con 40%. Permette di contollare In matrice di decodticszione del tele: TEST 2: Sognale composto da 4 bere verticali come per la potitione TEST 1 ma eon la meth qundro superiore. codieats| GENERATORE DI FIGURE GEOMETRICHE A COLORI PAL - EP 685 PAL @ con mats saturzione, mantra nella meth inferiore viene Trasmessa’ lt erominanca soio'per te righe postive. con burst sa TEST a: Segnale come per Test | ma codificato NTGS solo per "segnal gel burst coditeat! PAL 8 Barre: Meld quacro bianco, meld codiicato con otto, barre bianco-gallo-clano-verdemagentaecso-blu © noro, al 75% dol contrat, bene Luminanza Fase erominanza Crominanza Bianco 075 — ~ Sialo oar a #088 lana 053 2a" oat Verde oa aie oat Magenta oat oe 04 Rosso 023 09° soar 008 ane 029 ° Sineronizasione & spegnimenti Fraquenza di linea: 15625 Hz == 0;1% Igual sinronamo dt quado: 26 nee a lrgbezzs, non Imps al sincronismo al tn Spegaimento di quadro: 2¢ line. Periodo toile quadro: 312 lines. Periodo ative a quadro: 28 ines. Perlodo totale al riga: 6& 15. Periodo ato di riga: 81.21. Rapperio Video sineronismo: 70/0, us. Useita lonsione 10 mv su 75 Ohm regolabile @ scat 6 eB tino ‘nassimo 76 A. V pp 80 75 Ohm polarita bianco positive = Sineroniamo di lines: tonsione 3. pp. Sincronisma ai quadro: tensione 3 V' pp. Saltoportante dt crominanza: ‘ensione 1 V pp, ‘limentazione: 220 V 2: 10% 60/60 He Dimensioni:altzza 122 - Lerghez2a 200 - Protondité 210 mm, U'N A o|H i M | & STRUMENTI DI MISURA E Di CONTROLLO ELETTRONICI [] ELETTRONICA PROFESSIONALE C1 Stabitimente¢ Amminisizazione: 20008 Peschire + Plasicopoll - (Milano) - (] Telefono: s1s0424/425/420 EDITORIALE A. Banfi | cinquant’anni della Radio Europea a radiofonia europea he avuto inizio ntorno ag anni vent id precisamente dal 1920 al 1924 Uisghiterra che ini | suo. programm! regotsr con a BBC. dal'emittants ch Londra (2 LO) ‘el novembre 1022. ha festegguto suo ernquantesimo anniversaro lo se9rs0. novembre Con varie corinonie educative’ une Mostra tecnice Tevospettva dl grande. merease ber la'stora della redo. Per la vorta, Tinghlterra aveva gia iniieto. dele vasmission! ‘aciofoniche sparmental sin del 1920'can la stasione di Chelmsford (Compegnia Marcon) ‘augurota cor i colobre concerto con Tintervento del soprano Nella kelba. che primeggiava in que! temp! Pure nel 1922 iniiarona, To tasmission! redotoniche frances! del « Poste Parisien» Gal PTT. ¢ dalla torre Eifel tle avvenmanto venne rcordato @ celebrate lo scorso «ano GsirORTF alla sun sede Parigl ove esiste gis de qualche aro un intoreasonte Nsseo storio della Radio In Germania, fs prime trasmission) radiofonche vannero emesse dalla stacione- Vox Hans » {i Berino e davremitanta a onde hinge Konigsuresteshausen in Renania Anche eu, pore ‘ome in ghiterta, 8m dal 1999 ebbere luego trasmssion! periment dal PTT SP Berino. Un Museo storica dela Radio # stato mole erento « Berlino con cme original &i Herts ¢ di Nipkow par ricordare /I aide contrisuto tedesco allo svluppo. della Rac. 4 eccoctifine’ 9 casa nostra ove nell agoste 1924 veone ereata [Unione Rodlofonica Italiana (URI) che nelfotgbre colo stesso anno dese inst alle rasmision! regoler Galtemitonte ef Roma (a) Pavol) eon 1 studlo-audtorto in Via Maria Cratina ‘ntegrato dala = dependence eterna delfHote! Do Russie in Piazza del Popo Es eoto quid che pel prossino anno la RAI. s! prepara a ricordare @ calebrare | svoi Cingoantannt di vta intense e esltemamente ava GProviemo pertanto ad un interessante traguardo dello Radio europea ove oan! nazione Si volge a constderare il ungo e tevaglto cammino percorso da) prim vag Sola fadiotonia sino. ad O96 Gingvantonrl dl prestgioso sviluppo dela Radia; einquant ann! durante 4 quali abbismo Ssakstto slfavverto a! deolno Ge! tubo eetronico col corispandente aformersi del tansistore ede! suo! recent dervat Ginguantanci durante {ull abblomo visto sorgere ed affarmarsi la tlovsions nonché fF fimetugso Sulappo dela tecnica elatronica sia rol setlore dell tasmissione sia In {ello della ricenone. Solo chi ha vissuto questa spopes in pena ava contbutva eine chi serve questo note pub guidleare ed sppressaine Ta staordinrie.portala ele fresze evoltive Sotto questo profilo la storia della Radio pub suddviders! in tre period di quesi ugusle Glurata‘ef venficinque an. Un primo perodo, della scoperta dela vadotelografa (Marcon! 1858) alfitrodutione pratica dela radeteltoria (1920) un secondo’ period. nel vale tvione [o sviluppo evolstivo della radiofona & de! {ub eetrons iT trzo period nfne (dal 1948. 09g) durante quale 9! verica Fewvento della telovsione # ela teenie do! semicondtion (ransistor). E-Givio che alla storia della radio sono de affancere tt gl alte! prestiios| svlyop! dole teoion elatronica in quest limo meez0 secolo dal calcostor eotanic ale felecomunicazion! win setelie per clare due fe | nomoras! argament! dt rihevo. Gomonue, per restare in argomanto della eelebrasione del prossimo anno nel Sinquartonafo dala Radio talana ero che te RAL. 2) sta degramente preparando per fale cvonto storeo. Tanto pi che esso coinide. con la conmemorarione del centenaio tala nasot 8! Gugliaina Marconi (25 aprile 1874) Balin qucsta foloe © sinomatica coincdenz, Fala pol affermare le sve benemerenze ‘et campo dele Radio Fra fe monifestactont pi intressanti cha la RAL. ha gid allestto & da monzionare fn Mostra tecnica ooptata dal Cantra oh Prosorine @ Torino opere ll seven 351 STRUMENTAZIONE La visualizzazione delle informazioni M. Ferretti - 9 oure di G. Orare New-York @ stata la sede, nel mese di ottobre dell'anno scorso, di una conte- tenza organizzata dalla IEEE nel corso della quale & stata presentata una tecno- logia di visualizzazione delle informazio- i, provenienti da_un elaboratore, che fece sensazione: il tubo a plasma. II tubo a plasma é fondamentalmente un sistema « crossbar », costituito da due istemi di conduttori paralleli (le « linee » del « crossbar ») disposte da una parte dalfaltra di un mezzo di visualizzazione: le linee di un sistema sono perpendicolari alle linge del’altr. Il numero di linee cor- risponde alla risoluzione desiderata, La selezione delle linee, su ciascuna faccia del sistema di visualizzazione, permette di determinare un punto. Questa selezione Ud essere ottenuta mediante l'impiego di porte di commutazione collegate con ciascun conduttore; tali porte sono co- mandate da circuit! di selezione. Il mezzo di visualizzazione é un gas rato (sovente il neon) 0 una miscela di gas rati, nel quale, fra due punti di due lines ‘opposte, avviene la scarica, « Auto-Scansione » della Bur- roughs. Burroughs fu il primo industriale a svilup- pare un tubo a plasma: fu il « Self-scan ». La sua configurazione @ la seguente (fig. 1) — una lastra di vetro costituisee il fondo: del tubo, sul quale si trovano degli elet- i deflessione orizzontale; — unvaltra lastra di vetro forma la faccia anteriore del tubo: il neon @ racchiuso in piccole celle cilindriche con paretirivestite di fosforo (ortosilicato di zinco), queste celle sono inserite nei fori ottenuti su di una piastra isolante: = da un lato e dallltro di questa piastra isolante si trovano le linee orizzontali {anodi) e vertical (catodi) del «cross- ar >. Gli elettrodi di deflessione orizzontale ‘creano una prescarica ionica davanti a ciescuna cella cilindrica; se anodo & portato ad un potenziale sufficiente, la prescarica pud iniziare una scarica tra un catodo ed un anodo del « crossbar gli_atomi del neon si ionizzano produ: cendo elettroni liberi; questi ultimi sono accelerati in ogni cella convenientemente eccitata e urtano glialt atomi del neon, 352 che sono cosi ionizzati; si ingenera in tal modo una reazione a catena. La scarica produce cosi un irraggiamento nello spettro visibile (rosso) e nell'ultra- violetto. II fosforo irradiato dagli_ ultra violetti emetto un fascio luminoso verde. Ciascuna cella eccitata emette della luce rossa e della luce verde, le cul intensita ‘elative dipendono dalla corrente di ano- do: in relazione al livello di questa cor- rente, l'emissione luminosa delle celle é esserzialmente situata © nel rosso © nel Digivue della Owen-lllinois I tubo Digivue_messo a punto dalla Owen-lllinois differisce dal precedente per la mancanza dell‘elettrodo di defles- sione orizzontale e quindi per la mancanza della prescarica ionica (fig. 2) La scarica in una «cellula» elementare & niziata dalla selezione delle linee orizzon- tali e verticali del « crossbar ». La scarica in un miscuglio gassoso a base di xenon genera un itraggiamento situato “quasi completamente nella regione dell'ultra- violetto. | fosfori sono posti sulla faccia anteriore del tubo e sono bombardati dall’emis- ne ultravioletta ingenerata dalla sca- ica, Utilizzando tre tipi di fosfori si pos- sono ottenere tre colori e ottenere in tal modo una visualizzazione a colori. NCR e Control Data! La fisoluzione del primo modelo di tubo Digivue poteva essere criticata, poi- cché a ciascuna cellula corrispondeva un unto di fosforo. A New-York Ia Owen- Ilfinois ha presentato un modello la cui risoluzione era stata decisamente miglio- fata (24 linee per centimetro). Si @ visto, a New York, un dispositivo a plasma pre- sentato dalla NCR destinato ad essere im. jato nei registratori di cassa. Questo ispositivo associa ad una visualizzazione uramente numerica una visualizzazione alfanumerica destinata alla rappresenta- Zione di messaggi commerciali correnti (peres.:le parole « TOTAL » 0 « TVA »). La Control Data ha, in egual modo, pre- sentato un tubo a plasma composto, co- me i precedenti, di.un « sandwich » cor. Fispondente a due lastre di vetro esterno sulle quali sono depositate le linee do! «crossbar » (fig. 3), Tra_queste lastre ‘sono disposti del tubi di vetro a seziono rettangolare di 75 um di spessore. Ogni tubo costituisce una cellula di gas entro Ja quale pud awenire la scarica Altre tecnologie utilizzan menti elettroluminescen' Uelettroluminescenza @ la proprita che hanno certi materiali di emettere della luce allorquando sono sottoposti_ aun campo elettrico. Esistono tre tipi di let troluminescenza = lelettroluminescenza intrinsenca; —elettroluminescenza prodotta dalli: niezione di portator — la foto-elettroluminescenza, Uelettroluminescenzaintrinseca _cor- Fisponde all'emissione di luce dovuta alla presenza di impuritd nel materiale cristal- lino, in particolari solfur, arseniuri e sele- niuti di zinco e di cadmio. Una cellula eletrroluminescente comprende un elet- trodo piano ricoperto da una dispersione di materiale elettroluminescente e da un secondo elettrodo trasparente (vetro con- duttore). Peril solfuto di zinco avvelena- mento con il rame @ il pid utilizaato; que- sto materiale ha la forma di Cu,S e costi- tuisce uno strato sottile assai isolante, Quasi tutte le tensioni dovute ai campi elettrici applicati vengono a troversial livello di questa barriera e le condizioni ‘cteatesi sono prossime alle condizioni di criticita (inizio conduzione). In tale strato isolante, gli elettroni liberi sono sufficien- temente accelerati per eccitare i centri luminogeni. Dopo un certo periodo di funzionamento si possono osservare al- ‘cuni fenomeni; per es.: uno strato di sol furo di zinco utilizzato con una tensione di 250 V a 400 Hz ha una brillanza ini- ziale di 150 candele per metro quadro, dopo 1200 ore di funzionamento essa si riduce a meta. La foto-elettroluminescenza corrisponde all‘emissione di luce sotto lazione simul- tanea (0 sequenziale) di un campo elet- ico e di una eccitazione luminosa situata in un campo di lunghezze d’onda diffe- rente da quello della luce emessa, Questo effetto, noto come effetto di Gudden © Pohl, si applica particolarmente ai ma- teriali luminescenti per i quali gli elettro- ‘i eccitati si trovino in uno stato labile, provocando una rimanenza di lumine- scenza. L'effetto del campo elettrico @ di estrarre pili rapidamento gli elettroni da ‘questi stati labili aumentando in tal modo la luce emessa, Uelettroluminescenza prodotta mediante Fig. 1 ~ SELF-SCAN: alimentato. con 0,1 mA, iTfostoro emette una luce verde dintensita net tamente”superiore alla luce rossa_del_neon, Allorquando la corente cresce, Tintonsita mes da dal neon aumenta, ma il fostoro si satura 2/1 mA. Linraggiamento rosie. del neon ‘lone rapidamente preponderante. =a) stuttura, by variavione dalfintensid tuminosa relative in ‘che attraversa la cellule, a) a Viniezione dei portatori fa intervenire dei meceanismi di transizione tra gli stati eccitati @ [0 stato fondamentale di semi- conduttori mediante la. ricombinazione elettrone-buco accompagnata dall'emis- sione di fotoni. Si possono utilizzare di- Versi metodi per provocare la lumine- —Iniezione di elottroni in un semicon: duttore a forte concentrazione di buchi positivi; Siniezione di buchi in un semicondut: tore a forte concentrazione di elettroni ~ Iniezione di elettroni e di buchi in una regione isolante. . T'materiali maggiormente utilizzati pet la realizzazione di elementi elettrolumine- scenti sono l'arseniuro di gallio (GaAs), i! fosfuro di gallio (GaP) e il fosfuro-arse~ niuro di gallio (GaAs (;-.)P.). Il GaAs e- ‘matte ai margini dell infrarosso (0,9 um); iI GaP inquinato con Zinco emette una luce rossa (0,7 jum); inquinato con zinco fe tellurio emette una luce verde (0,56 um). Infine il GaAs (,-,) Px emette una luce arancione per concentrazioni di fos- foro del 35%. La corsa ai cristalli liquidi | cristalli liquidi corrispondono a stati intermedi della materia ©. precisamente fra lo stato solido cristallino @ lo stato liquide. Fra questi stati intermedi, 1 due stati denominati_ « nematici » e « cole- Sterici » presentano certe proprieta im- portanti per la realizzazione dei disposi- tivi di visualizzazione: — per i eristalli nematici: la loro attitu- dine a formare un contrasto per diffusione selettiva della luce sotto T'influenza di un campo elettrico; SSiper i materiali colesterici: una_possi- bilita di controllare il colore della luce ‘trasmessa per il fatto che essi presentano tun dicroismo circolare, che dipende dalla temperatura del materiale. I rivali diretti del cristallo liquido riman- ‘gono cari ed esso @ di una estrema sem- plicita di utilizzazione @ costa assai poco. La cellula pit, piccola non necesita che di due elettrodi trasparenti e qualche mi ligrammo di cristalo liquido; i! montag 8 assai semplice e pud essere automatiz- zato, Una lampada situata dietro il cristallo, !o ijumina. Nei punti eccitati da un campo elettico, il cristallo diffonde e visualizza tna informazione elettrica. Si pud mediante una miscela nematica- Colesterica, conservare l'informazione per qualche isiante e ridurre gli elementi lo- gici di comando. La commercializzazione dei cristali_li- quidi ha effettivamente debuttato anno corso e sié affermata immediatamente su ‘mercati estremamonte importanti, In Eu- ropa, per es., la ditta francese Orega- Cifte prevede per il 1973 un mercato di 150,000 200.000 digiti di indicazione a cristalli liquidi: negli U.S.A. le North ‘American Rockwell Microelectronics Company produce indicatori a cristal li quidi pet 200.000 calcolatori elettronici Costruiti dalla Lloyd's Electronics Inc, nel Massachusetts e dalla Sears Roebuck & Co, di Chicago. In Giappone tre ditte hanno concluso un, accorde di cooperazione della durata di ive anni per mettere a punto uno schermo apace di visualizzare fino a 600 carat- teri alfanumerici differenti e costeranno, secondo stima, pid di otto milioni di franchi, I Laboratori Bell annunceranno un nuovo tipo di visualizzatore a cristalliliquidi, nel ‘quale la serittura sullo schermo si effettua mediante un laser. Il fascetto infrarosso di un laser all'yttrio di alluminio riscalda tn cristalloliquido, cid modifica Visotropia del materiale: si forma cosi uno stato disordinato che nel raffreddarsi crea det centri di diffusione della luce. Allorquando Si illumina lo schermo, questi centti ap- paiono sotto forma di macchie scure su di_un fondo chiato. Il laser della Bell Laboratories emette un fascio continuo con potenza di 50 mW: tun modulatore acustico ottico in ossido di tellurio. inserisce nel fascetto l'informa- ione. La cellula possiede una memoria oiché essa mantiene f'informazione vi- Sualizzata per almeno 500 ore. Elettrocromi, termocromi, fo- tocromi Le ‘sostanze fotocrome, termocrome elettrocrome hanno la proprieta. di cam- biare colore sotto lazione rispettivamente della luce, del calore ¢ del campo elet- trico. Esistono tre tipi fondamentali di vetro fotocromo: Tvett di tipo « Hackmanite », trasparenti con una colorazione leggermente blu; es ‘assumono una tinta blu scura se sotto- posti a una irradiazione ultravioletta © 353 STRUMENTAZIONE Separate'da uno stato gassoso (xenon), Uinterserione. delle linea vertical! @ ortzonta Gefiniscono le «cellule » nelle quali avviene la unt di fosfor' sono iradiat dalla Tuminescenea indotta al momenta della scrie, Fig. 3 - Sezione dol tubo a plasma della Conto! Data riassumono la loro trasparenza originale se esposti alla luce visibile Tvetr' di terre rare, di silice pura, inquinati con cerio o europio. Mediante esposizione agli ultravioletti essi assumono un colore blu scuro e ritomano allo stato trasparente se esposti alla luce visible, T vetri agli alogenuri di argento. Questi vetti sono i pili sensibili e di maggior durata dei precedenti. Sono questi che hanno permesso alla Corning Glass di presentare, nel 1970, la prima unita di Visualizzazione fotocroma (il modello 904), La scrittura avviene mediante I'au- silio degli ultraviolettie la visualizzazione grazie ad_un itraggiamento rosso. Un Certo numero di sostanze fotocrome sono anche termocrome: cosi, in. parecchie trasformazioni di sostanze fotocromiche il Fitorno allo stato inizialesi tiene median- te la termocromi Leelettrocramismo @ la base di un nuovo sistema di visualizzazione ed é stato svi- luppato nei laboratori di ricerche della Hughes. In esso un film elettrocromo & zzato per modulare un fascetto Iu- 1050: un film detto SEBIC (Sustained Electron Bombardment Induced Conduc- = Conduttivita indotta per bom- bardamento continuo di elettroni) serve all'alimentazione, mediante un vetro con- duttore, del film elettrocromo (fig. 4). Il vvetro intermedio sié dimostrato necessario, ‘a causadella presenza di un materiale cor- rosivo nella struttura elettrocroma. 1! spositivo SEBIC 6 un materiale normal- mente isolante che diventa conduttore sotto l'influsso dell'itraggiamento lumi- oso o di un fascotto di elettroni e che conserva tale conduttivita elettrica per pa- recchi minuti, anzi parecchie ore, al ces- sare dell'eccitazione.ottica o elettrica. Bisogna tuttavia applicargl in permanen- za_un campo elettrico. Il seleniuro di ‘cadmio, il triseleniuro di arsenico sono oti da pid di dieci anni come materiali ‘a conduttivita indotta mediante bombar- damento elettionico; essi tuttavia non sono di facile impiego. Nel Gennaio del 1972 la Hughes ha iniziato un program- ma di sviluppo dei materiali peri disposi- tivi SEBIC; certi materiali, a base di sul- furo di cadmio, saranno’utilizzabili se- condo gli ultimi risultati pubblicati Molte altre possibi visualizzazione Si possono enumerare molte altro pos- ita per la sibilité di visualizzare le informazioni. Mi diante elettrolisi, procedimenti magnetici © termomagnetici si possono visualizzare su di uno schermo, a colori, delle informa- zioni grafiche o alfanumeriche. La pi re- Cente di queste diverse tecniche & stata presentata in Giappone dalla Matsushit ‘si tratta di una visualizzazione eletr foretica: cio’ delle particelle colorate in ‘sospensione in un liquido di un altro co- lore posto in un sottle strato di spessore di 50 um fra due sistemi di elettrodi Allorquando si applica una corrente con- ‘tinua le particelle si spostano verso un sistema di elettrodi trasparentie diventano Quindi visibili all osservatore posto da- vanti_a questi elettrodi; se si inverte la polarita della corrente le particelle si dir- gono verso laltro sistema di_elettro ‘Vengono mascherate dal liquido. variare il contrasto dell’immagine ‘iniet- tando una corrente alternata, Alimentato con una tensione di 70 V, il dispositive consuma citca 2 mW. Non dimentichiamo il tubo catodico che, pure lui, potrd essere reso _ultrapiatto ‘moltiplicando i! numero dei catodi. Costi e mercati | tubi a plasma, i diodi elettroluminescenti, i cristal liquidi entrano direttamente in concorrenza con la visualizzazione clas- sica a tubo catodico. II mercato di queste ‘nuove tecnologie sconfina largamente dal settore tradizionale del! informatica. Ecco, in breve, alcune applicazioni potenzial calcolatricitascabili,registratori di cassa, telefoni, orologi da polso, cruscotti per automobil, appareechi per misure indu- strali, etc. Nel 1971 sono stati venduti qualche cen- tinaia di miglisia di « digiti » a diodi elet- troluminescenti rispetto a qualche centi- naia di «digiti » a cristalli liquid. Nel 1972 le cifte saranno portate rispettiva- mente a due milioni per i primi'e a tre ‘© quattrocentomila per i secondi. Per quantita, il prezzo dei « digiti » elet- ‘toluminescenti & oggi prossimo ai 25 F. ‘quello dei digit a cristal liquidi varia fra 5 .e 30 F. E molto probabile che con au- mentare della produzione i prezzi si sta- biliscano al di'sotto dei 5 F. Si pud ritenere che il limite superiore di interesse del visualizzatore elettrolumine- scente sia costituito da dieci « digit » Al disopra, il tubo a plasma @ assai pit feconomico; la capacita massima di un Fig. 4 - Visualizaziono eletrofotogratica bista- bile oi Hughes. Il dispositive elettocramo (a) serve da memoria i dispositive sebic.(b) per motte di serivere una informazione gratica olla memoria eletracroma, tubo a plasma non é fissata in modo chiaro: in Europa certi costruttori portano la sogiia massima a 30 « digiti »; oltre Atlantico questo limite @ stimato a 250 ‘digiti_». In ogni modo il tubo a plasma entra direttamente in competizione con il tubo catodico: la prova é stata fornita dall'Universita. dell'lllinois che, svilup- pato il progetto « Plata » di insegnamen- {0 assistito da un calcolatore, ha sos! tuito dieci tubi catodici con dieci tubi a plasma, con il raggiun densitd di visualizzazione di 24 linee per ‘centimetro, Ciascuno di questi terminali uo visualizzare 2048 caratteri e scriverli sullo schermo con una cadenza di 180 ca- Fatteri al secondo; il prezzo di ai - ‘minali € di 6000 dollari (25.000 F.), ma fra due anni potra essere dimezzato. Un tubo catodico equivalente ha un prezzo di 8000 dollari (40.000 F.), La tecnologia del film elettroluminescente @ essenzial- mente poco costosa, la qual cosa potra Portarlo ad una rapida commercializza- zione. Intervento di altri fattori tec- nici Infine risulta che il prezzo del « digito », 8 qualsiasi tecnologia ess0 appartenga, non sara I'unico elemento di scelta. Altri fattori, principalmente tecnici, peseranno ‘egualmente nella scelta di una tecnologia © dellaltra, La risoluzione, per es. Ci si otra aspettare con tutte le tecnologie, luna risoluzione di 40 linee per centimetro: la limitazione sara d'ordine economico pid che tecnico: i film elettroluminescenti Condurranno a prezzi pi bassi, i diodi elettroluminescenti ai prezzi pit) elovati Vubi a plasma saranno limitati dalle di- mensioni delle cellule (tuttavia si é gid dimostrato la possibilita di raggiungere tali risoluzioni), mentre é la tecnica del- Vevaporazione dei conduttori che limita la risoluzione della visualizzazione a cri- stall liquidi Il paragone dei consumi di energia favo- risce nettamente i cristalliliquidi. Questo Vantaggio deriva dal fatto che i dispositivi lettroluminescenti generano la luce, mentre i cristal liquidi modulano sola- mente la luce emessa da_una sorgente estema. | diodi elettroluminescenti con- sumano dei milliampere, i cristal liquid dei microampere; il rapporto di potenza & circa dell'ordine di 1000! Quindi i cristalli liquidi sono indicati perle apparecchiature portatili | film elettroluminescenti consu- eranno ancor pitt dei diodi, poiché essi Costituiranno del visualizzatori ad elevata densita: si dovra prevedere un efficace raffreddamento. Un altro elemento di paragone @ la com- patibiita con i circuiti gid esistenti: | dio elettroluminescenti_ possono essere al mentati mediante circuiti integrati; gid le tensioni occorrenti_ ai cristal liquid (10 +20 V) non sono troppo elevate © quindi possono egualmente utilizzare i ormali circuiti integrati.. Non succede la stessa cosa per i tubi al plasma ei film elettroluminescenti, che richiadono ten- sioni di alimentazione da 100 V a 300 V per i quali non si dispone ancora dei citcuiti integrati di alimentazione. Per contro tutti questi dispositivi pos- sono utilizzare le logiche integrate esi- stenti sul mercato. La durata di vita dei diodi elettrotumine- scenti 2 la piu elevata: superiore alle 100,000 ore rispetto alle 1000 ore dei tubi a plasma ¢ i cristali liquidi; tuttavia, nelle applicazioni militar, sembra che questi sistemi di visualizzazione non dovrebbero essere i punti deboli delle apparecchia- ture: ben altri componenti presentano una minore affidabilita! Tuttavia i cristal liquidi saranno meno adatti a funzionare cortettamente in un ampio campo di temperature. Mubi al plasma e i film elettroluminescenti possono essere osservati sotto un angolo di vista di 45°. Non é la stessa cosa peri diodi elettroluminescenti nudi; se si as- socia una lente 'angolo di osservazione diminuisce. | cristal iquidi sono osservati sotto angoii limitati dall'angolo del pen- rello di raggi di illuminazione. La visualizzazione a colori pud essere ot- tenuta mediante dispositivi elettrolumine- scenti; | film elettroluminescenti emettono tuna luce giallo-arancio, bleu o rosa. | diodi elettroluminescenti emettono, con un rendimento conveniente, il rosso, il giallo e il blu; essi potranno emettere anche nel verde, ma con un tendimento mediocre. Anche i tubi al plasma possono, fomire una visualizzazione a pid colori scegliendo convenientemente i fosfori Siccome i cristali liquidi non emettono della luce, essi non possono in alcun modo agire sul colore della luce che Ii attraversa. Le difficolta costruttive Vdiodi e i film elettroluminescenti sono costituiti da materiali di debole densita ‘A parita di superficie di schermo essi sa- ranno pid leggeri. | visualizzatori a cri- stalli liquidi e col tubo @ plasma saranno pid pesanti, ‘Questi_ultimi due hanno una struttura a sandwich: essi avranno necessariamente forme regolari; da questo punto di vista | diodi elettroluminescenti non intraducono alcuna difficolta strutturale, perché sono elementi minuscoli; cosi pure per i film elettroluminescenti Infine tutte le nuove tecnologie condu- ‘cono a schermi assai schiacciati (qualche eentimetro). I! tubo catodico extra-piatto @ ancora in sviluppo. La sua commerciabi- lita non potra essere veramente interes sante che nel caso in cul il tubo a plasma ‘non mantenga le sue promesse. Cristalli liquidi: diffusione di namica rispetto alla polarizza- zione Ta’meagior parte (90%) delle unitd di visualizzazione. 2 cristal liquidi si basa Sul principio. della -diffusione. dinamica della luce scoperta da Heilmeier della RCA. Allo stato normale, il cristallo é chiaro © lascia passare la. luce; allor- Quando il gradiente del potensiale elet- 395 STRUMENTAZIONE Un altro dei radioricevitori - special - dell'Europhon: I RADIOROLOGIO. Realilzzato in un piacevole, mo- demo e funzionale design, offre la possibilita di es- collegato alla corrente alternata attraverso un alimentatore. Misura cen- timetri 23 x32x9,5. Fichiedere cataloghi e listnt graul a: EUROPHON - Via Mecenate 86 - 20138 Milano celta sicura! Radioregistratore 2000 Automatic Registratore a cassetta con radio a 4 gamme d’onda. Registrazione simul- tanea durante V'ascolto radio. Funzio- namento a pile ed a rete con l'ali- mentatore incorporato. Potenza 1,5 watt a pile © 3 watt a rete. 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Come ben sapete, da sette anni non abbiamo mai apportato aumenti a questi prezzi che volevamo continuare a mantenere « popolari» per venir incontro alle esigenze di tutti i nostri lettori | nostri aumenti non rientrano nel quadro di una generica scelta editoriale bensi sono la conseguenza di pesanti oneri che si sono aggiunti, nel corso di questi anni, ai costi di produzione: in sette anni il costo del’ lavoro ha subito aumenti del 70%; la composizione dei caratteri per effettuare la stampa ha fatto registrare un balzo del 100% in piu; a cid si aggiungano i forti aumenti a livelli mondiali delle materie prime, soprattutto della cellu- losa, la base per fabbricare la carta: nel giro di pochissimi giorni — non di mesi, di giorni — la carta é aumentata di un terzo, su un prezzo di par- tenza che era gia salito in sette anni in modo decisamente eccessivo, I piccoli editori come noi devono dunque sottostare alle regole internazio- nali derivanti dall'inflazione generale e, soprattutto, trovano maggiori diffi colta, rispetto ai grandi editori, nell’assorbire i continui aumenti dei cost! di produzione. Ecco perché, dopo un prezzo invariato per sette anni — il nostro é stato dawvero un record di stabilita — siamo costretti ad applicare un aumento che sappiamo consistente. Ma siamo certi che ci seguirete comunque fedelmente; da parte nostra Finnoviamo la promessa di migliorare ancora l'antenna che rimane sempre la pi antica e prestigiosa rivista di elettronica. La nostra fiducia nella vo- stra « fedelté » poggia infatti sull'antico e sempre valido principio che dice «la qualita non ha prezzo » LEditrice Ml Rostro ‘ALDENA, fi © ANTENNE PROFESSIONAL! © ANTENNE PER RADIOAMATOR! © ANTENNE SPECIAL! @ ANTENNE PER MEZZI MOBIL! © ACCESSOR! 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Por ulilizzare questa proprieta, si deve aggiungere da una parte e dallaltra del film dei cristal liquidi due polarizzatori | dispositivi ad effetto di campo neces- sitano di una potenza di alimentazione assai inferiore che quelli a diffusione: 0,01 mW per «digito » per i primi ri- spetto a qualche microwatt per gli alt. Anche i tempi di risposta sono migliori per i dispositivi ad effetto di campo: 30 msec conto 100+250 msec per i crstallili- quidi a diffusione dinamica. Inoitre il contrasto delle immagini sullo schermo ad effetto di campo @ due volte pid pronunciato che con i dispositivi a diffusione dinamica, TV o non TV? Una delle prime applicazioni pensata dei cristal liquidi fu lo schermo televisivo ultrapiatto senza tubo catodico. La Westinghouse la RCA vi hanno lavo- rato agi inizi di un decennio fa. La situa Zione & poi cambiata: la TV a eristall {i {uidi non é piu dattualita, altre applica. zioni appaiono pid interessanti da un unto di vista commerciale. « Nessuno potra investire le somme oc- cortenti per la messa a punto della TV a cristall liquidi » ha detto James Fergason Presidente della ditta americana Inter- national Liquid Xtal Co., ¢ inoltre precisa: «i vantaggi fondamentali dei cristal li- quidi saranno quelli di eliminare il tubo Catodico, ma occorter’ realizzare una matrice complessa per rimpiazzare il pun- to esploratore del tubo catodico. Lin- troduzione del colore richiedera una ma- ‘tice tre volte pit complessa! » « Paghe- reste 50,000 F. un televisore a schermo Piatto per guadagnare un poco di spa- Zio nel vostro appartamento? ». 4 san” Seratacte Goa “ ® Eee ashe fonciggament> qc Giga Ge ge pataranaa es rouhe ae A a sige AG AEE gent har a Electronique Protessionelle 7. 1984 357 TECNICA APPLICATA Le trasmissioni multiplex con linee di energia M. Oulés . a cura di F. Guelto Fig. 1 - Principio sempliticato dolla wasmissione In ultiplex dl frequenca su di una lines porate Unica (linea delfenergia a 80 Hz) ot un segnale {Ute o niente di telecontollo, 2. Principio sompliicto della tasmissione in multiple linea di energia, ‘diun segnele di tolemisura; a frequensa porta Fb suddivisa ad uno velocita proporsionale alla frandezze analogica da twesmettere, AE SESE 338. ‘Nella nostra epoca ove I'automatismo impera, la trasmissione a brevi o medie distanze di segnali di telecomando, telecontrollo e telemisure, occupa un posto importante in tutti progetti industrial, lavori nuovi o ammodernamenti. Tenuto conto della rapida ‘evoluzione dei procedimenti di costruzione, e del rischio di vedere costosi investi- ‘menti divenire obsoleti ancor prima di essere ammortizzati, 6 importante poter realiz- zare a lungo termine, ed al minor costo, le installazioni di telesegnalazione che con trollino il cammino dei complessi industrial, E ancora pit) evidente che Ie installazioni di telecomando e di controllo centralizzato devono poter evolversi molto rapida- ‘mente all’occasione. E probabilmente per queste varie ragioni che fa trasmissione con correnti portanti, inventata da pid di mezzo secolo, trova al giorno doggi un grande sucesso nei settori dellindustria ove sino ad ora vimaneva pressappoco ‘ignorata. La trasmissione multiplex Due procedimenti di trasmissione multi- plex sono attualmente di uso corrente nelindustria: da_una parte il procedi- mento a. « multiplex di frequenza », nel Guale | segnali da tasmettere sono modu- lati ad una frequenza data: BF, MF., RF; in questo procedimento, ciascun segnale trasmesso @ caratterizzato dalla presenza © dalfassenza di una frequenza portante ben. definita. Dalaltra parte, il procedimento « muti- plex temporale’», nel quale i segnali ven~ Jono tasmessi ciclicamente ad intervallo, sso 0 varibile. Questi due procedimenti_possono, ben inteso, essere combinat. Si ariva allora alla trasmissione composta « frequenza- tempi » sboceante in vaste possibilitd di trasmissione. Parecchie centinaia ed an- che. parecchie migliaia di informazioni possono essere instradate su di una sola linea bifilare detta « portante », una linea di energia a 0 Hz per esempio. Si com- prende quali semplificazioni e quale oco- homia possono risultare dalla messa_in ‘opera di procedimenti multiplex di questo senere: Ideazione di un sistema multi- plex di frequenza In unvinstallazione industiale, te informa zioni da trasmettere sono esclusivamente Segnali « tutto 0 niente » di telecomando ¢ ditelecontrollo, egrandezze analogiche di telemisura e teleregolazione. Segnali di telecontrollo Le figura 1 schematizza la trasmissione dei segnali di telecontrollo. | segnali da trasmettere sono stati raffigurati con con- tatti normalmente aperti 0 normalmente chiusi, Ciascun segnale 6 caratterizzato da una frequenza ben definita: Fi, F, FIV. Se il contatto @ chiuso, loscillatore Cortispondente emette un segnale che, dopo amplificazione, viene inviato sulla linea « portante ». Alleltra estremita tutti i segnali trasmessi_arrivano-mescola ‘Alouni filtri_ «passa-banda » accordati sulle frequenze F, Fy... FV ne permet tono la separazione, liberando sotto forma di contatti a secco 0 sotto forma elettro- nica, un segnale di uscita direttamente utilizzabile peril carico di: spie luminose, contatori, ronzatori, ecc. Segnali di telecomando. Ii proceso pud essere rigorosamente identico a quello precedentemente de- scritto, Praticamente, e cid per ragioni di sicurezza che é facile immaginare, si pre- fetisce tuttavia associargli_ un sistema semplice di auto-controllo evitante che Un parassita od un difetto possa provo- ‘care la messa in funzione intempestiva dell'organo telecomandato. Per questo, si utilzzano combinazioni di frequenze, E necossario, per esempio, perché lordine venga eseguito, che le frequenze: F, + +F, + Fy siano ricevute simultaneamente sul ‘modulo di ricezione specializzato. Segnali of telemisura. Le grandezze analogiche da trasmettero (fig. 2) sono caratterizzate con frequenze definite. Queste sono suddivise con siste- mi modulatori. La frequenza di suddivi sione @ proporzionale al valore analogico da trasmettere. Dalla parte della catena i ricezione, dopo la separazione con un filo cpessa-banda », la velocita di sud- divsione viene discriminata esi restituisce dopo 'amplificazione una grandezza ana- logica, che 8 Fimmagine della grandezza emesso, direttamente accettabile da un registratore Segnali di teleregolazione. La teleregolazione utilizza_un_procedi- mento identico, Spesso 8 accompagnato dalle stesse precauzioni di quello di una trasmissione' di telecomando in tutto 0 niente Messa in opera di un sistema multiplex industriale Ul sistema TM 20 messo a punto dalla Siles D.S1.risponde alle definizioni som- mario che abbiamo dato. Utiizzando la banda di frequenze comprese tra 20 6 150 kHz, questi segnali sono sovrappo- nibili a Segnali di frequenza. pi. basse, per esempio le corrent @ 50 0 60 Hz Golle reti di distribuzione dell'energia od anche i segnalitelefonici da 300 a 3.400 Hz messi in gioco per la trasmissione della parole. Cotiginalita del sistema multiplex TM 20 Fisiede essenziaimente nella sua facilita di messa in opera e nella sua molto grande fidabilta Gii elementi base di questo sistema sono {moduli emettitori e + moduli icevitor, che si presentano sia su piastre a innesto siasotio scatole trasperenti di materia pla stica (fig. 3). Fig. 8 - Due prosentazioni diverse dei modul di bate. (emetttore 0 icevitoe) i un sistoma ii tasmissione utilizzante le line di energia 8 50 He sotto tensiono Fig, 5 - Aspetto di un leggio di contol © di Fig. 4 - Schoma somplifcato dalla tasmissione ivan ordino di telocomando svviato eu di una linea’ dt energia a 50 Hz —~ 220 V. 399 TECNICA APPLICATA Ciascun modulo, emettitore o ricevitore, comporta di norma: il dispositive di ali mentazione a partire dalla «rete » di 110,220, 0 380 V a 60 Hz, il filtro passa- basso, |'amplificatore d’adattamento ed il dispositive per iniettare (direttamente 0 ‘no) dei segnali su di una linea qualunque. Nella maggior parte dei casi, liniezione dei segnali M.F. si opera direttamente sulla linea di energia utlizzata per ali- mentazione de! modulo in parola. Questa concentrazione, nel corpo stesso di cia- scun modulo, di tutti gli elementi che noi rappresentiamo nelle figure 1 e 2 porta ad una semplicita di messa in opera che 8 facilmento verificabile dalla figura 4. Infatti, quattro fili solamente sono da col- legare sul modulo emettitore, e quattro 0 sei fill solamente sul modulo ricevitore per poter realizzare una trasmissione, 360 Ben inteso, nel caso che pili moduli emet- titori o ricevitori debbano rrisultare acco- stati pud essere pill economico ricorrere ‘ad. unvalimentazione solita separate. Applicazione dei plex | sistemi multiplex utilizzanti come porta- tori di cavi gi esistont, hanno visto tute Ie loro prime. applicazion nelle miniere dove ess! servono ala telesorvegiianza del canter sul fondo ed al tolecomando dt ongegni quali convogiiator, ventilator, ompe i prosciugamento, Nelle industri di supetice, dove la loro panetrazione ¢ pid recente, essi servono Ertelecomando dei ponti girevol e delle Stazioni di pompaggio, alla supervisione dalle rei di disnbusione dei fui, al ¢o- istemi multi Nuovi tipi di commutatori multi- pli e di MOSFETs annunci dalla General Instrument Europe La General Instrument Europe ha annun- clato la commercializzazione di una v ‘sta gamma di-nuovi tipi di commutatori multipli e di transistori MOS effetto di campo sia a canale P che a canale N. Tra i MOSFETs a canale N, il MEM 614 2 un doppio transistore particolarmente studiato per applicazioni FM @ pud es- sere applicato nel sintonizzatori e negli amplificatori ad alta fedelta, come nei ri Cevitori televisivi via cavo. Con caratteristiche analoghe si presenta I transistore tripio MEM 655 che pud inoltre essere usato nei sintonizzatori TV © negli amplifcatori SSB. La nuova serie dei commutator! multipii MOS comprende il MEM 780 che & di spositivo monolitico a canale N, ad altis- mando ed al controllo centralizzato dei convogliatori di bande (fig. 6), all’asser- vimento delle centrali di produzione energia, al controllo della posizione dei divisori, “al telecomando “di scambio nelle segnalazioni ferroviarie o di luci di crocevia nella segnalazione stradale, Conclusione Alle caratteristiche di affidamento e di facilita della messa in opera dei sistemi multiplex, s'aggiunge un criterio d’eco- nomia che non & il meno apprezzabile nell'elaborazione di una politica, indu- stiiale. II tempo ridotto richiesto dall'im- pianto di un tale sistema viene ancora ad aggiungersi_allinteresse per il procedi- mento multiplex. a Toute FElectronique nov. 1972 sima velocita, @ 4 canali, particolarmento studiato per multiplexers ad alta velocita per = gates» di memorie a lettura-scrit tura oa sola lettura, per commutatori vi deo e per mixers quadrupii ad alta velo- ita, Tra 1 commutatori multipli, monolitici @ bbassa soglia possono essere ricordati il MEM 851, il MEM 853, iI MEM 855 ed il ME 857. | commutatori multipli ora citati Contengono rispettivamente 4-10-6 © 8 transistori a canale P. | loro terminali source » sono connessi in modo tale da permettere a massima flessibilita in ‘ogni tipo di applicazione per commuta- In particolare il loro uso @ appropriato nol multiplexing analogici e a tempo nei ‘ choppers =, nei converttori serie-paral- lelo © parallelo-serie. |W processo di passivazione al nitruro con cul sono stati fabbricati questi dispositivi permette loro una tensione di soglia mol- to basea, ELETTRONICA INDUSTRIALE | circuiti ibridi a strato spesso: concezione, realizzazione, applicazioni F. Lambert - » cure di G. Rebora Macehina per serigrafare @ caricamento.au- Storia La realizzazione dei componenti col pro- edimento serigrafico & iniziata, sul piano industriale, verso il 1935 mediante la me- tellizzazione delle lamine di mica, la co- struzione di resistenze a film di carbone e indi, pid avanti, la metallizzazione dei La prima grande ul miche serigrafate reca la data del 1940, allorquando 'armata americana lancid Foperazione « Tinker Toy » ove ciascun tubo elettronico comportava sulla sua base una pila di coramiche. (fig. 1) Su ‘ogni ceramica erano stampati, con il si- stema dello schermo, uno o pili compo- rnenti, II bordo di ogni circuito era dentel- lato ed ogni dentello era metalizzato © in esso si saldavano i fill in modo da for- mare la cosiddetta pila: 'interruzione se- lettiva di queste connessioni permetteva la realizzazione di un qualsiasi schema Verso il 1950 la metallizzazione delle ce- ramiche per stampa serigrafica divenne tun procedimento corrente nella costru- Zione dei componenti elettronici: diodi, thiristori, tubi elettronici etc, Verso il 1960 apparvero sul mercato ame- jicano aleuni omposti, conduttori, re @ isolanti. La realizzazione dei cir- ‘uit elettronici mediante il procedimento dollo strato spesso @ divenuto possibile e, molto rapidamente, ha raggiunto un vello di qualita che gli permette di rivaleg- giare con le altre tecnologie. Verso il 1970 nuovi inchiostri conduttori assieme al miglioramento degli schermi delle macchine da serigrafia hanno per- messo di realizzare circuiti a molti strati di interconnessione dei circuit integrati e ‘composti da pit strati di conduttori isolat! con strati di dielettrico. La densita dei Componenti cosi ottenuta raggiunge un livello mai ottenuto con altra tecnica, migliorando nel contempo la velocita di funzionamento, il costo e l'affidabilits. Nuovi prodotti ibridi sono attualmente allo studio nel campo dei sistemi di vi sualizzazione con diodi_ elettrolumine- ‘scenti, plasma e cristalli liquid. Vocabolario e posizione dello strato spesso fra i differenti modi di realizzazione dei cir- elettronici i utilizzati nella tecnologia della realizzazione dei circuit elettronici sono assai disparati poiché in genere proven. ‘gono da una traduzione approssimata di neologismi stranier. Allo scopo di rendere piv semplice la lettura degli articoli e dei libri interessanti la microslettronica @ i circuiti ibridi si cerchera di definire quei termini che pitt frequentemente si in- eontrano. 1. Cablaggio classico 0 manuale. Circuito realizzato interamente con filo saldato a stagno: la saldatura @ general- mente fatta a mano. 2. Circuito Stampato. Llinterconnessione dei componenti é rea- lizzata su di una piastra isolante forata Sulla quale una rete di conduttori sottili concretizza le interconnessioni. Il taglio di questa rete di conduttor 6 realizzato per incisione. La denominazione corretta dovrebbe es- sere «circuito inciso » (1). 3 Circuito ibrido. Questa definizione @ esatta e precisa ‘ssa indica che sul substrato @ stampato, oltre alla rete dei conduttori, un certo umero di componenti (generalmente resistenze e conduttor). \componenti supplementari sono suc- cessivamente saldati sul_substrato; la struttura é quindi ibrida. Si distinguon A) i circuiti ibridi a strato sottile (thin film): sono quei circuiti ottenuti per ev: porazione sotto vuoto e incisione su dei Substrati di alluminio o di vetro completati ‘con depositi anodici © con ossidazioni selettive di certe zone allo scopo di creare i differenti componenti; 8) i circuit ibridi a strato spesso (thick film): la denominazione esatta sarebbe ‘« stampati e cotti al forno » su ceramica (printed and fired). Alcuni utilizzano la terminologia « cermet ». 4, Circuito integrato 0 circuito monoli- tico. Questo circuito @ realizzato su di tuna placchetta minuscola di silicio (chip) i. Esso pu essere presentato commer . per uso su circuiti stampati, sia per uso (1) I concetto di citeuito stampato, come & hhormalmente inteso, & leggermente diverso da ‘quanto. qul esposto 361 ELETTRONICA INDUSTRIALE su circuit ibridi. In quest'ultimo caso pud presentarsi sottoforma di microcontenito- Fe (Hlatpack), di placchetta passivata do- tata di un sistema di cablaggio (beam lead and flip clups) oppure di una plac- chetta nuda che dovra essere cablata come i transistori mediante fil d’oro 0 di alluminio, 5. Circuito stampato a molti strat. \ cir- Cuiti incisi a una 0 due facce non per- ‘mettono una disposizione ad alta densita dei circuiti integrati. Si é stati costretti a realizzare circuiti incisi con un maggior numero di strati conduttori. | differenti strati sono fabbricati separatamente sopra Supporti assai sotti.. Questi strati, sono quindi incollati sotto la pressa.L‘inter- connessione tra gli strat @ effettuata me- diante fori metallizzati chimicamente. 1 tipo di circuito integrato che @ il pit) so- vente utlizzato in questo caso @ i «dual 6. Circuitia strato spesso con molt strati Lo stesso problema di interconnessione ad alta densita esiste per i circuit ibridi Lo strato spesso, pero, permette di ri- solvere questo problema in condizioni ‘economiche accettabili mediante lo stam- paggio di strati conduttori separati da stratl isolanti. La densita cosi raggiunta diviene considerevole: oltre 30 circuiti integrati su di un substrato delle dimen- sion’ di 2,5 cm per 5 cm con uno spessore dallordine del millimett. 7. « Wire-wrapping » @ collegamenti senza saldotura. Il sistema di interconnessione dei circuit integrati mediante circuitistampati_ a ‘molt strati manca di fiessibilita e richiede ssludi assai avanzati poiché evidentemen- te non vi 6 possibilita di correzione. Si preferisce aliora il sistema delle con- nessioni awolte permettendo di collegare tun punto qualsiasi di una matrice ad un qualsiasi altro punto. Sono cos! possibili tutte le modifiche ed il cablaggio in serie ud essere automatizzato. 8 Cireuito LSI. Liintograzione su grande scala 8 applica- bile ai circuiti ibridi 0 ai circuiti monoli- ticl, ma, nella sua generalita, é realizzata in quest ultima tecnologia. Un LS | con- siste in una moltiplicazione di circuiti 362. ‘combinati su di un substrato unico in modo da realizzare un sistema completo. 9. La miscelazione delle tecnologie. In generale un circuito elettronico non & mai realizzato con una sola tecnologia, ma risulta dallo sfruttamento di diverse tecnologie. Per es. —Circuiti integrati e transistori possono essere cablati su strati spessi a molti strati (@+6); — questi ultimi possono essere riportati Su circuit, stampati_a molti strati (4+ +645); — i circuiti stampati possono essere col- legati senza saldature (4+ 6 +5 + 7) Circuiti a strato spesso - Rea- lizzazione Un circuito ibrido a strati spes sempre pid strati o meglio pia stampaggio di paste sia conduttrici, sia resistive, sia isolanti 0 dielettriche. Qualungue sia la ‘composizione, il modo operativo 6 sem- pre Io. stesso. ‘Stampa Si utilizza uno schermo di tela, general- mente acciaio inossidabile, toso su di un telaio in fusione di alluminio. Il fissaggio della tela & fatto sia per incollaggio, sia con tenditori (fig. 2). Mediante un pro- cedimento fotografico la tela é otturata riproducendo un‘immagine negativa del Circuito che si desidera ottenere, II principio della stampa @ il seguente (fig. 3):1l substrato 8 posizionato in modo preciso su di un basamento rigido e tenuto 8 posto mediante aspirazione. Lo schermo. (tela) & posto in coincidenza ad una breve distanza dal substrato (circa 0.6 mm) mediante degli spessori. Si pone una certa quantits di inchiostro sullo ‘schermo ¢ mediante una piccola racla in gomma si spalma 'inchiostro sulla tela asportandone contemporaneamente lec cesso. L'inchiostro attraversa la tela nelle parti che non sono state otturate e si ot- tiene in tal modo la stampa del circuito desiderato, Si denomina questo _procedimento ‘stampa con schermo » 0 « serigrafia » (stampa con schermo di seta). Quantun- Lo Fig, 1 Il primo tentaivo di stampa serigratica hha ia data del 1935. Ma la prima grande ut Zazione ebbs Iuogo nel 1840 con Toperazione ‘Tinker Toy » laneiata dalfarmata americana © qui simbotizzata Fig. 2 - Lo schermo serigratico non Senin Wei woe | ‘que certe machine da laboratorio siano manuali, le machine modeme per seri- grafia sono pitr © meno automatizzate, ma il principio timane sempre quello. Possono essere automatizzati il caricamento della macchina: — il posizionamento del substrato 1 spetto Io schermo; =i! movimento della racla: —lo scarico dei pezzi; —Talimentazione del'inchiostro. Es! camento La stampa cosi realizzata deve essere os- siecata: operazione consiste nel togliere il solvente contenuto nella pasta. Si han- no ‘tre distinti modi di essiccazione: in stufa, con piastra riscaldante, con rise damento all infrarosso. In tutti casi i solventi utilizzati hanno un punto di ebollizione elevato e necessitano di_una temperatura compresa fra 80° e 130°C secondo le paste. ‘Stufa. Citiamo questo metodo sovente Utilizzato ma sconsigliato, perché pre~ senta I'inconveniente di essiccare prima la superficie della pasta che gli strati in- fetiori con Ieffetto di non volatilizzare completamente il solvente (fig. 4c). Questo metodo @ da evitare perché tec- hicamente non soddisfacente: non si pre- sta alla meccanizzazione e inoltre neces- sita un movimento d'aria, quindi si paga er uno spostamento di polvere. Essiccamento su piastra riscaldante. substrato, dopo essere stato stampato, & semplicemente collocato su di una piastra © nastro riscaldante. II flusso di calore attraversa il substrato e raggiunge la su- perficie interna della pasta che essicca spingendo il solvente verso I'esterno (fig. 4b). La volatilizzazione del solvente i- chiede una quantita: notevale di calore con Feffetto di raffreddare il punto dove e380 si produce creando cosi una bar- Niera, cho ostacola la trasmissione del ca- lore sino a quando Io strato non é ben essiccato. Si 8 cosi assicurato un essiccamento per- fetto del substrato. Non vi é movimento di aria (eccetto la convezione) e quindi nessun movimento di polvere. Per contro Fig. 3 ~ Principio di stampa Fig, 4 ~ Tre modi di essiceazione delle paste: mediante la stufa (a); su piastrarisealdante (b);, alfintrarosso"(c) inane ace Realizzazione di un insieme eletronico,utliz~ Zante diverse tecnologia 363 ELETTRONICA INDUSTRIALE | penta ( by tn pt | ee ee | mo ‘eens ? =e) ~ Fig. 5 - Diagramma della tomperatuta realizzato Jn -un foo statico per cuocere la pasta Fig. 6 - Struttura di un forno continua modemo Perla cottura det circuit a strato spesso secondo tina documentazione della Piezo Céram France (@) - Diagramma dela temperatura in un forno ‘continuo # sei zone (0). | - | ee a | moje te | | SSS SSeS str ot LZ ied 4 iol ts, ina att 364 la realizzazione del nastro riscaldante & assai delicata Essiccamento alfinfrarosso, \n questo ca- 50 il substrato, stampato da poco, subi sce un itraggiamento all'infrarosso che penetrando allinterno provoca uno svi- luppo di calore in seno alla pasta (fig. 4c). Questo metodo, quantunque meno buono della piastra riscaldante, 8 accettabile: in questo caso la meccanizzazione é estre- ‘mamente facile poiche il nastro e la sor gente di calore sono indipendenti ¢ i S0l0 problema un poco delicato & la ‘composizione del nastro, Cottura Gii strati, una volta essiccati, devono es- sere cotti ad una temperatura fra 750° e 1050°C in atmosfera daria. La tolleranza delle temperature di cottura deve essere scrupolosamente rispettata entro 4. 2°C. Generalmente la temperatura di cottura degli isolanti e dei conduttori non & eri- tica. Inversamente, la temperatura di cot ura @ assai critica e tanto pity quanto la composizione 8 meno nobile, quindi meno cara. Si pud utilizzare per la cottura sia lun forno statico, sia un forno continuo, Forno statico. | pezzi essiccati sono dispo- sti su_di una piasta di-quarzo fuso e Iintrodotti nel forno gi in temperatura. Quando il tempo di cottura @ trascorso, si estrae la piastra di quarzo dal forno mediante una Solamente alcune composizioni di strati spessi possono essere cotte in un forno statico. II foro stesso deve essere previsto per tale scopo. Esso deve poter essere aperto e chiuso frequentemente in tem- peratura e quindi essere regolato elettro- rnicamente in modo preciso ¢ veloce. La fig. 8 mostra appunto un diagramma rela- tivo ad un tale tipo di forno, Forno continuo 0 a passaggio, Un forno di questo tipo & essenziaimente cost tuito da un «tunnel » di riscaldamen- to nel quale score in modo con- tinuo un nastro di materiale refrattario, I qtunnel » & generalmente diviso in zone la temperatura delle quali control lata singolarmente: la regolazione di que- Ste differenti zone di temperatura permette di ottenere il diagramma termico deside- rato. La fig. 6a illustra una tipica struttura di forno continuo e la fig. 6b il diagramma termico relative ad un tale tipo di forno. Le caratteristiche principali di un forno continuo sono la stabilita in temperatura, la sua regolarita di avanzamento, la sua pulizia © la sua robustezza. Concatenamento delle operazioni. Ben raramente un circuito a strati spessi viene realizzato con una sola stampa, In realtd un citcuito pud comportare: —uno 0 pil strati di conduttori per im- pieghi specifici; ‘ isolanti per ottenere lincrocio, senza contatto, fra due connessioni_o ‘tisola- mento degli strati successivi. Si pud ut lizzare degli isolanti con una costante die- lettrica elevata per realizzare dei conden- satori. In ogni modo questi strat isolanti devono essere stampati due volte allo scopo di evitare dei corti circuiti dovuti 8 piccoli fori (mancanza di stampa in un punto del circuito); —resistenze ottenute con pill stampag- gia causa dei diversi valor resistivi. Si deve quindi stabilire por ciascun cir- cuito una sequenza di fabbricazione pre- cisando Tordine delle operazioni, la na- tura @ il tipo di pasta impiegata, la se- quenze della stampatura, dell’essicca- mento e della cottura, indicando la tolle- ranza termica e il forno impiegato (Esem- pio in tabella 1), Nello stabilire queste se- uenze si devono sempre ricordare le se- guenti awertenze: ogni stampa deve essere seguita im- vediatamente.dall'essiccazione, il sub- lrato non pud essere manipolato prima i essere essiccato; ~ iI numero delle cotture deve essere ri- otto al_minimo perché la cottura altera " qualita delle paste, particolarmente dal Unto di vista della saldabilita con stagno Per compressione termica; = prima di praticare una cottura bisogna ssicurarsi presso il fabbricante delle pa- 'e che queste siano compatibili con il Po di cottura; on bisogna mai cuocere i due strati ielettrico costituenti_un isolamento ello stesso tempo, In realta, la combu- ‘ione di una polvere organica imprigiona- ' nello strato inferiore produrra un cra- Ne che interessando i due strati rom- 21a Tisolamento; ~ tutte le resistenze devono essere cote, ome ultima operazione, nello stesso 'mpo. In realta, tutte le ricotture produ- cono derive difficilmente prevedibili. permessa unicamente la vetrificazione che utiizzi vetri la temperature di cottura dei quali sia la pid. bassa possibile; non si deve mai dimenticare che @ proibito cuocere delle paste ad alta tem- peratura successivamente a quelle a bassa temperatura. | cicli di cottura devono es- sere identici oppure con temperatura de- crescente. Prospettive dei circuiti a strati spessi La tecnologia degli strati spessi presenta ‘numerosi vantaggi rispetto alle tecnologie concorrenziali. in realta, i circuiti a stati spessi sono realmente stampati, contra- effetti circuitiincisi. La stampa dei circuit apporta allelettronica la_stessa_rivolu- zione che la stampa dei libri ha apportato alla cultura: la qualita del lavoro 6 migliorata © quindi anche Taffidabilits; Inchiostra impiegato Operasione | — — ausitd | sitoimento | 1 | condutere | pitno-or 2 3 | isolate | voto i: : | 8 | isotanto | voto 5 3 | condutxe | oro s 18 " 12, | esitona | 1040/03 3 12 esistonea | 109003 is 18 | esistonza 4 M/C) % 18 — nella maggioranza dei cas, il costo di- viene inferiore, cid che permette al elet- tronica di inserts in mercatlimpensabil —a stampa permette la meccanizzazione @ Tautomazione. € per tale motivo che Findustria « gran pubblico » americana ha potuto ‘Yar concorrenca allindustra Siapponese sul suo terreno; un circuito a stati spessi un pezzet- tino di ceramica cotto. ad alta tempera- tra nelfaia, compres gli stati depositati Sullasua_ superficie. Ne consegue. una ‘rande resistenza agi agent ester’ 083 Geno, idrogeno, agent chimici, calore, freddo ete. € percio che ‘circuit a strato Sspesso sono Sul punto di introdursi nel meteato ove Feetonice sing od og Segnava il passo (implant elettronict nei motor termicy, nella scatola del cambio delle automobili ete.) ~a riduzione del peso © del volume, gid interessanti per se stesse, permettono Fimpiego i questi circuit in condiziont fisiohe eccezionali. Sono. perfettamente la 1 Esempio dolla sequenza di fabbricazione di un cieuito a strato spess0 ee SEGUE contact pceatent hi | sump -| exteanene | cates | scan) 7 os | exon xiceon2)| 363 ELETTRONICA INDUSTRIALE Forno. statico. Fig. 7 - Il cablaggio della « chip » del semi- conduttore in custodia dual in line su di un circuito stampato impone la realizzazione di nu- nerose saldature fra metalli diversi (a): 7 salda- ture per un collegamento di lunghezza media 50 mm; 9 cambiamenti di metalli. - In (b) si vede che la soluzione « chip » nuda sul cir- culto a strati spessi é preferibile: 4 saldature per un collegamento di 5 mm e 2 cambiamenti di metallo. custodia _—fili d'oro e di dual-in-line alluminio per collegamento contatti di colle _ circuito stampato gamento da saldare 3 piv strati fori metallizzati per (inserimento fori metallizzati. per il collegamento fra gli strati a} cnip del semi_ conduttore piastrina di semiconduttore fill di collegamento substrato \ est piastra disede del substrato b) piastra di saldatura 366 sultato é che essi sopportano regimi vi- brazionali notevoli; — | circuiti a strato spesso sono il com- plemento logico del circuito integrato e permettono di ottenere il massimo pro- fitto. L’inserimento dei circuiti integrati sui Circuiti stampati richiede il passaggio dalla scala microscopica alla scala ma- croscopica. Il passo standard delle forature sul cir- cuito stampato é di 2,54 mm mentre il « chip » ha una superficie inferiore al 1 mmq. Una custodia (dual-in-line) oc- cupa 200 mmq. Questa moltiplicazione per 200 della superficie conduce a col- legamenti assai lunghi con |’utilizzazione di diversi metalli (fig. 7a). Inversamente con la tecnica degli strati spessi si pos- sono ottenere cablaggi con la stessa scala dei semiconduttori, poiché si pud per- fettamente stampare conduttori con lar- ghezza di 100 micron e spessore identico. Si realizza in tal modo un circuito a grande integrazione (LS 1); — i circuiti a strati spessi permettono di realizzare resistenze, che consentono di dissipare grandi potenze. | costruttori american delle paste EMCA autorizzano una dissipazione di 40 W/cmq. Questa potenza 6 data per una dissipazione na- turale del substrato in aria stagnante. Essa puo essere decuplicata in certi casi mediante l'impiego di radiatori, di sub- strato in ossido di berilio e di un raffred- damento forzato; — si possono inserire sugli strati spessi conduttori saldabili a stagno o elettrica- mente, resistenze da 1/100 a 1000 Q, sia di precisione, sia di potenza e tutti i tipi di componenti di tecnologia diversa. Questa tecnica é particolarmente adatta alla realizzazione di funzioni complete quali: asservimento di motori, regolatori, ecc. La funzione logica é assicurata da circuiti integrati e la funzione di potenza da transistori, triac, thyristori, etc. Si pud in tal modo realizzare commutatori e po- tenziometri sullo stesso circuito: — con i Circuiti a strato spesso si é liberi per la scelta dei componenti; — la curva di un potenziometro a strato spesso puo essere scelta mediante la sem- plice variazione della larghezza della pista; — si possono realizzare resistenze per alta frequenza scegliendo una configura- zione conveniente dei conduttori e delle resistenze; — si possono realizzare circuiti per alte frequenze (sino a 10 GH,) mediante una stampa di precisione con conduttori in oro O In argento; — la tecnologia spessa ben si adatta alla realizzazione di circuiti optoelettronici particolarmente nei sistemi di visualizza- zione; — l‘investimento nelle macchine é assai ragionevole. Il costo di attrezzature per la realizzazione di un circuito é trascura- bile; — infine il passaggio alla tecnica dell strato spesso permette di migliorare nostro ambiente. In realta si tratta di un industria pulita e non inquinante. Non ' é alcun residuo acido o pericoloso diff cile da eliminare. Le condizioni di im pianto non sono critiche e i locali devon essere puliti, ma l’installazione di un camera bianca non é assolutamente ne cessaria. Bibliografia Screen printing of Microcircuits: Daniel C. Hughes Jr. - Louis F. Brown. Ed Documentazione: Aremco: P/O Box 145 Briarcliff Manor N. 10510 - USA. — Piezo Ceram Electronique: 125 boulevard « la Madeleine 06005 Nice Cedex (France — Comatel: 78-80 avenue du Général | Gaulle 92132 Issy-les-Moulineaux (France — Microélectronic. Dpl. Ing. Andreas Lewic: D-7931 Oberdischingen bei Ulm. R.F.A. —Emca (Electro Materials Corporation America) 605 center avenue. Mamarone N. ¥. 10543 (USA). da «Eléctronique Industrielle» marzo, | COMPONENTI ELETTRONICI Circuiti integrati a trasporto di cariche M. Ferretti- a cura di G. Frateschi | registri a scalatura analogica si presentano come circuiti integrati (cliché della Bell Te- lephone Laboratories). Tre classi di circuiti integrati (le « catene di secchi », i circuiti ad accopplamento di cariche ed i transistori a cariche di superficie) si disputano i mercati dell’informatica e del'informazione. La competizione sara dura perché ciascuna di queste classi ha l'appoggio delle piu grandi ditte internazionali del settore dell’elettronica. Nella manipolazione dei segnali analo- gici — audio o video — la realizzazione di un ritardo di tempo ha sempre posto pro- blemi agli elettronici: 6 sempre possibile ritardare un segnale iniettandolo in un Cavo coassiale od in una rete di indut- tanze e capacita; tuttavia, tali linee di trasmissione non possono essere utiliz- zate che per ritardi da qualche microse- condo per i segnali video a qualche milli- secondo per i segnali audio. Nella mag- gior parte delle applicazioni, @ necessa- rio ricorrere a sistemi non elettronici per soddisfare contemporaneamente le esi- genze di lunghezza del ritardo e larghezza di banda. Cosi, per certi sistemi di televisione a co- lori, si ha bisogno di un ritardo di 64 us con una larghezza di banda dell’ordine dei megahertz: si é portati a ricorrere a linee di ritardo ultrasoniche in vetro; nelle applicazioni radio, viene simulato un’eco con un ritardo di qualche decina di milli- secondi; vi si perviene sia con un disco magnetico, sia con sistemi puramente meccanici. . | registri analogici di sposta- mento risalgono a venti anni fa’ L'idea di realizzare un registro di sposta- mento per segnali analogici e di impie- garlo come linea di ritardo, risale agli inizi degli anni 50; i segnali analogici vengono campionati ed ogni campione si trova im- magazzinato, sotto forma di cariche elet- triche, in una serie di condensatori: fra ognuno di questi si trova una specie di « commutatore » che trasmette la carica da un condensatore al successivo, su co- mando di un impulso di spostamento. Dato che ciascun condensatore non pud accettare una nuova carica finché non ha ceduto la vecchia, solo la meta dei condensatori trasmette l’informazione, gli altri essendo inerti (fig. 1). Comunque, questo genere di linee di ri- tardo non ha avuto una utilizzazione ge- nerale a causa della complessita e del- l'ingombro inevitabile dei commutatori realizzati a quel tempo, che dovevano as- sicurare una trasmissione corretta e com- pleta dell’elemento di segnale al conden- satore che seguiva, senza perdite e senza essere influenzato da una mancanza di uniformita dei differenti condensatori. U- gualmente con la tecnica dei circuiti inte- grati, non é stato possibile ideare questi sistemi di commutazione in forma com- patta ed economica. | costruttori sono pervenuti nondimeno ad uscire da questo vicolo chiuso creando una nuova famiglia di microcomponenti; i circuiti integrati analogici a spostamento. Tre classi di registri analogici di spostamento a circuiti inte- grati Questi circuiti, denominati parimenti a trasporto di cariche, sono considerati da certi tecnici come realizzazioni tanto im- portanti, quanto la messa a punto dei transistori MOS. Sembra anche che il go- verno degli Stati Uniti abbia deciso d’in- vestire dei milioni di dollari, durante il prossimo anno, alfine di portare rapida- mente allo stadio industriale questo pro- dotto, destinato, in primo luogo, alle fu- ture camere di televisione, realizzate com- pletamente con tecnologie a semicondut- tori, e capaci di funzionare in ambienti poco illuminati. Essenzialmente, tre tecniche sono venute alla luce: quella che sembrava essere la piu interessante é stata messa a punto da dieci anni nei laboratori della Bell Telephone, e ha dato vita ai « dispositivi ad accoppiamento di cariche (charge- coupled devices, 0 componenti CCD). Una tecnica analoga dovuta ai ricercatori della General Electric, si indirizza a dei 367 COMPONENTI ELETTRONICI Fig. 1 = Regist di spostamento analogice. In St | moment sao fa mat de, condencton tontiene un elemento. di segnale analogico, 1 Condonsotori intermedi essendo scarcat. In- ‘ionde un segnale le cariche vengone spostate hei condensaton i dostra fin allra_scarichi 2 cost di seguit, Fig. 2 fcatena ai Secchi Elementi del regiso di spostamento Fig, 3 ~ Sezione di uno stadio in un registro i spostamonto manoliico « catona di secchi » {a difusione nt dal contatio del collettoro & esa suificientamente grande per coprire una frande parte della diffusione nella base. Lt flunzione fa questo superfici diffuse costituisce {Wcondensatore dello stadio. 368 transistor a cariche di superficie (surface- charge transistor, 0 transistor SCT). Una terza tecnica, detta « catena di secchi » {bucket-brigade devices 0 componenti BBD) @ stata elaborate dai laboratori Philips, a Eindhoven (Paesi Bassi), da vari anni, Per analogia con il vecchio metodo di lotta contro il fuoco, nel quale dei secchi d'acqua passavano di mano in, mano, queste linee di ritardo hanno cevuto la denominazione di « catena di secchi ». ea di ritardo detta « Catena di secchi » Ciascuno stadio di un registro a sposta. mento. « catena di seccht » comprende un transistore (per esempio n-p-n) ed Un condensatore (fig. 2). I funziona. mento del circuito pud essere diviso in cingue fasi 1) Ai capi dol condensatore d'entrata C., si ha una tensione v, che si desidera sspostare. Aggiungendo una tensione con- tinua prefissata al segnale v. si assicura cche questa @ positiva e inferiore ad una tensione fissa di tiferimento + v. 2) Le basi bie bs sono collegate alla massa: la tensione di riferimento + v & applicata ai due condensatori C, e Cx Si suppone che tutti i condensatori ab- biano lo stesso valore di capacita: C. | transistori T, e Tz non sono condutt 3) Per trasmettere linformazione v, da Cy a Cy, la base by 6 portata alla tensione + v.'Il transistore 7; comincia a con- dure, perché la tensione base-emittore 8 diventata positiva. Da C) il cul estremo Superiore @ alla tensione 2v, una carica positiva pud circolare verso C.: dg = C(v~¥) sino a che la tensione ai capi di C, sia eguale a v. 4) La base b, si trova al potenziale della massa: la tensione che rimane agli estremi di Cy & wv dgic Essa 8 uguale a 5) La base 6, viene portata al potenziale v; iL transistore T; conduce e la carica q lascia il condensatore C: e si dirige verso C,. La tensione ¥ appare agli estremi de! condensatore C,, Simultaneamente, una altra tensione v, pud essere applicata sul Condensatore C, per venite spostata. Nella versione pit: semplice, le tensioni di base dei transistor sono applicate sotto forma di impulsi quadri di tensione. Nella versione « circuito integrato », il condensatore situato tra base e collettore di un transistore 8 costituito dalla capa- Cita della giunzione fra la base del tipo «Pp» € lo strato del contatto «n+ » pre- sentata dal collettore, e dalla capacita «Miller » fra collettore e base (fig. 3). Il valore totale del condensatore & ap- prossimativamente di 2,5 pF. Por un‘applicazione pratica del registro di spostamento «catena di secchi », oc: corte prevedere un gran numero di stadi, su diuna sola piastrina di semiconduttore La Philips ha realizzato un circuito di questo tipo comprendente 12 stad int mediari, uno stadio amplificatore, un ci cuito di campionatura ed un circuito di uscita E possibile far variare in modo continuo il ritardo fra 5 use 5 ms, regolando la frequenza di spostamento. Sotto certi_ aspetti, 7 transistori_ MOS sembrano maggiormente convenire a questo circuito che non i transistor bi- polari: non vi sono allora perdite nel tra- Sferimento della carica, cid che rende inutile, con il MOS, ogni ampliticatore. La fig. 1.8 lo schema semplificato di un tale registro di spostamento MOS. In forma integrata, il circuito « catena di secchi » MOS pud essere realizzato molto pid semplicemente del circuito bipolere fig. 4) Tuttavia, { transistori MOS non commu- tano cosi velocemente come i bipolati ¢€ la frequenza massimale di spostamento del circuito MOS 6 di circa dieci volte minore (fino a 3 MHZ). Ingenerale, il citcuito MOS conviene meglio alle applicazioni audio ed il ci cuito bipolare alle applicazioni video. 1 CCD uti potenziale zano le lacune di Mentre i circuiti « catena di secchi » Ia- vorano con cariche elettriche, | transistor fe condensatori classic, 1 dispositivi ad accoppiamento di cariche CCD lavorano con lacune di potenziale. Lo caratteristiche dei circuiti CCD realiz- zati sono alquanto eccezional wrgente porta ny ee sem JT condensatore y \a I = \N S WN WSN MA S WS AQGSEA Fig. 8 oppiamente 2), Immagazzina- ‘mento delle carich he: In) Teaser ‘mento di eariche, Silico di tipo p. — lalorofrequenza di funzionamento rag- giunge 10 Miz; essa pow essere da Eingue a dieci volte superiore col miglio- famento dole tecniche di costruzione: Miella memoria di_un ordinatore, pet esempio, i foro. consumo non. supera. | 5 uWperbit (le memorle dinamiche clas- siche lavorano 2.5 MHz @ consumano 10 uM); a superficie occupata da una cellula i memoria CCD © compresa fra 1000 © 2000 uma, ossia quattro volte meno che | circuit classic Praticamente, una. memoria CCD. sara molto pit.-compatta che una memoria onduttrice.classica, icaziont industrial di queste pre Stazigni sono important IBM per esem- pio, 6 stata la prima dtta Internazionale a Introdurre le memorie semiconduttrici su larga scala: € ugualmente 'IBM che ha annunciato, nelio scorso mese di febbra- io, la realizzazione della. prima memoria CCD sperimentale, di 5760 bit, che pub sevrire da memoria-tampone. Si dimostra Cos! impossible, per un costruttore di memorie semiconduttrch Fignorare | cit- cuit CCD. E nei laboratori della Bell Telephone che furono inventati i CCD nel 1970. Attual- monte, molt alt laboratori (quello della General Electric, della RCA per esem- pio) si sforeano di industralizare al piu presto i cieuiti CCD. Linformazione, in un dispositive CCD, & costituite da una carica elettrica imma- Gazzinata in una lacuna di potenziale, Greata nel semiconduttore. La carca viene in seguito tasferta sotto la superficie del semiconduttore, con semplice manipola- Zione delle tension! elettiche applicate. {a costituzione di'un circuito CCD & la seguente: 2) il substeato @ in silicio di tipo «p » oun: b) il substrato @ coperto. da uno strato isolante di ossido dl silicio; ¢) elettrodi metallci sono disposti sul- Fisotante Si tileva che non & prevista una giunzione p-n in un dispositive ad accoppiamento i cariche Con un dispositive CCD di tipo «p » (Gig. 5). si applica una tensione da 1 e 2 V Sugii elettrodi per creare, nel substato, tna regione uriforme di consumo, sotto Clascun elettrodo, Ciescuna regione di &) esaurimento € denominata «lacuna di potenziale ». Per immagazzinare_un‘informazione, si applica una tensione pid elevata (10 V) su di un elettrodo (elettrodo centrale della fig, §) allo scopo di « scavare » il yuoto di potenziale. 1! dispositivo CCD 8 allora in grado di ricevere ed immagaz- inare dei portatoti minoritari di cariche: ‘qui, elettroni (cavita positive in un CCD di tipo «7 >). In una memoria, | porta~ {ori minoritari sono iniettati nel substrato tramite una giunzione p-n; in una camera, si illumina la superficie per crearvi delle Coppie elettroni-cavité positive: in tutti casi gli elettroni sono attirati verso. gli elettrodi portati ad una tensione positiva, e «cadono » nella buca di potenziale. Per trasferice le cariche, si applica una tensione pili positiva (20 V) sullelet- todo adiacente a quello che immagazzina le cariche (fig. 5b). Si crea una lacuna ancora pili profonda sotto questo terzo elettrodo, che attira le cariche dellelet- trodo centrale. Dopo che le cariche sono state spostate d'un elettrodo, si riportano Te tensioni al loro livello basso: 1 V su tutti gli elettrodi, salvo quelli che imma- gazzinano cariche (portati a 10 V). Liinteresse portato al CCD proviene evi: dentemente dalla semplicits di costru- Zione dei componenti: il numero delle giunzioni p-n& molto limitato, questo non. @ certamente il caso con i registti « ca~ tena di secchi ». Un miglioramento: il canale in- corporato incassato Vie tuttavia un inconveniente: certe ca- fiche vengono intrappolate in. « stati di superficie » durante il loro trasferimento; questo effetto & tanto pil intenso quanto Ta velocita di spostamento @ grande. Pra- ticamente, il CCD, come viene descritto, non pud superare la frequenza limite di 20 MHz, intanto, nell'inserire un canale debol- mente eccitato sotto la superficie del sub- strato in silicio, a 1 um di profondita, le ‘aariche sono confinate nel seno del ‘si- licio, cid che elimina gli « stati di super- ficie'». Si ottengono allora dei CCD a canale ineassato, potendo funzionare a frequenze di parecchie centinaia di mega hertz, persino nella zona dei gigahertz. Una memoria realizzata con tali circuiti 369 COMPONENTI ELETTRONICI migliorati, potrebbe contenete decine di migliaia div bit ed essere accessible in meno di un nanosecondo. Il-centro di ricerche della Fairchild ha annunciato, nel maggio del 1972, la rea- lizzazione della prima telecamera utiliz- zante 500 elementi CCD a canale coperto, on lappoggio finanziario (3 milioni di dollari) dell Us Navy. Le misure hanno mostrato che il rendimento del trasferi- mento di cariche raggiunge 99,99999% a 2,5 MHz. Il miglioramento dei CCD @ stato opera di George Smith, nei Laboratori della Bel! Telephone. Dopo questa invenzione, e parallelamente ai lavori della Fairchild, Jerry Tiemann, un ricercatore della Gen- ‘ral Electric, prepara una propria versione della camera CCD. Un miglioramento complementare viene ‘apportato da Dawon Kahng e Edward H. Nicollian, ancora alla Bell Telephone Laboratories. Un dispositive CCD « clas- sico » richiede te fasi: una fase di « po- larizzazione » (1 V), una fase di imma- gazzinamento (10 V/) ed una fase di tra~ Sterimento (20 V). Utlizzando elettrodi Sovrapposti © realizzando uno strato iso- Tante di spessore non uniforme sotto gli elettrodi, si realizzano lacune di poten- Ziale non simmetriche. Questa tecnica permette di utilizzare solo due fasi, al posto delle tee precedenti, cid che conduce Certamente a prestazioni ancora migliori = | wransisiow@ cariche di suporiie ‘econo dal CCD e dalle catene @ er ia della porta di Waste fhento che comanda lo scorrimanto delle cariche fra elettrodo « sorgente » eletodo recettore 370 Gli SCT sono cugini dei CCD Messi s punto da tre ricercatori della General Electric: William E. _Engeler, ‘Jerome J. Tiemann e Richard D. Baertsch, i transistori a carica di superficie (SCT) fappresentano la terza classe di circuitt fa trasporto di cariche. Questi SCT sono Costituiti, come i CCD, da tre elettrodi, separati fra loro, e separati dal substrato in semiconduttore, con degli strati_iso- Tanti; questi elettrodi sono denominati, fispettivamente: elettrodo sorgente (Source), la porta di trasferimento e Felet- todo recettore (fig. 6). Sotto questi elettrodi si formano.regior di svuotamento, con 'applicazione tensioni elettriche adeguate; il, trasferi mento di cariche dalla regione della sor- gente verso la regione recettrice & co- ‘mandato dal campo elettrico nello spazio fra queste regioni. Poiché queste regioni di svuotamento possono accumulate, im- ‘magazinare, riflutare delle cariche, sono state denominate serbatoi di approvvigio- namento delle cariche. I trasferimento di cariche nei serbatoi @ comandato dalla porta di trasferimento. Associando pid transistori SCT, si rea lizza un registo di spostamento: ciascun serbatoio gioca successivamente il ruolo di recettore, poi quello di sorgente per il transistore che segue. SCT contro CCD Essenzialmente é la presenza della porta di trasferimento che differenzia | transi- storia cariche di superficie (SCT) dai dispositivi ad accoppiamento di cariche (cco). La realizzazione di un registro di sposta- mento SCT necesita di una doppia me- talizzazione per fabbricare gli elettrodi, ‘mentre una sola metallizzazione é suffi lente per i CCD. La fabbricazione di CCD é dunque compatibile con quella dei MOS. classici, mentre quella degli SCT non lo 8. Nondimeno, gli SCT presentano dei van- taggit | loro elettrodi sorgente e recettore ossono essere separati da una distanza pil grande che nei CCD; le tolleranze di febbricazione degli spazi interelettrodici non sono cosi strette negli SCT come ‘nei CCD; in questi ultimi gli elettrodi de~ Foto A: Ecco la prima applicazione pre-indu ‘tale det dspositvi ed eccoppiamento di ca fiche @ canale incassato (CCD). Al centro =: ltova una banda fotosensible composta da 50C element. Parallell a questa banda, due restr {Si spostamento CCD dt 260 bit sono protett ‘alla lace incidento grazie ai foro elettrodi ir luminio. Limmagine ehe ede. sulla sezione ntrale crea pacchett di cariche nei CCD, che Yengono trasteti verso. Tuseita dell elementc Bttaversando I due registi di spostamento (Riproduzione Fairchild). vono essere vicini il pid possibile gli uni agit alt Dialtra parte, l'elettrodo centrale, la porta i trasterimento, comanda effettivamente i_movimenti delle cariche, mentre, nei CCD, questi movimenti sono la conse- guenza automatica (e difficile a coman- dare) delle differenze di profondita delle lacune di potenziale. Nel transistore SCT, il potenziale dellelettrodo recettore & su. periore a quello della sorgente, ma la dif- ferenza di potenziale non é affatto suffi iente per un trasferimento automatico delle cariche. II trasferimento si compie fabbassando la barriera di potenziale sotto la porta di trasferimento: allorché le ca~ iche scorrono sotto questa porta, il po- jenziale della sorgente cade e viene ad feguagliare quello della porta. In que- ‘sto momento Io scorrimento @ bloccato. S} pud dunque comandare con precisione la quantita delle cariche trasferite. II registro di spostamento SCT pud es- sere reso bi-ditezionale: disponendo, su pit! bande e pili colonne gli elettrodi, le Cariche possono essere spostate in mol- teplici direzioni, U’estremita di una banda UO costituire M'inizio di un‘altra banda: tuna tale geometria @ suscettibile di ren- dere pid compatta la struttura di un re- ‘gistio di spostamento. a struttura degli SCT presenta un altro vantaggio: le regioni attive sono scher- mate sia elettricamente che chimica- mente, CCD, BBD e MOS Il confronto dei registri «a catena di secchi » (BBD: bucket brigade devices), dei dispositivi ad accoppiamento di carica (CCD e SCT) e dei registri di sposta- mento classic! a transistori MOS @ istrut- {vo per Bh ragiont (vedere 1a tavola annessa).. Le memorie realizzate con tecnologie BBD 0 CCD funzionano, attualmente a frequenze superiori ai 10 MHz; queste frequenze dovranno essere moltiplicate per un fattore da dieci a cento nei pros- Simi anni, All'opposto, i registi di sposta- mento a transistori MOS non funzionano al di 8 dei 5 MHz. La nuova tecnologia porta a dissipazior di potenza venti volte pitt basse che ne Wansistori MOS. Per finire, le superficie occupate dai cir- cuiti a trasferimento di carioa sono ap- prossimativamente tre volte pili piccole di quelle del MOS. Le dimensioni dei CCD e BBD possono ancora diminuire al disotto del millimetro quadrato, cid che porterd a densita di immagazzinamento, nelle memorie a tra~ sferimento di carica, superiori a 100.000 bit per centimetro quadrato di superficie attiva. Comunque, si dovranno presto vedere sul mercato di tali memorie, capaci di im- magazzinare 10.000 bits e dal costo in- feriore a 500 F, Filtraggio con « Catena di sec- chi » F.LJ. Sangster, inventore del dispositive «catena di secchi » presso la Philips, ha Suggerito un'utilizzazione di ques ulti come filtri. E probabile che tali ap- plicazioni possano essere realizzate u- ‘ualmente dagli alta registra trasporto di tariche (SCT e CCD). Iitegistro « catena di secchi » si comporta da linea di ritardo: il ritardo pud essere ‘modificato in modo continuo in una am- pia gamma di valori con la variazione della frequenza di spostamento. Questo cir- cuito si dimostra dunque utile in sistemi ‘che necessitano una correzione dei tem- pi: per esempio, nella riproduzione dei Segnali audio e video, registrati su bande ‘magnetiche, gli errori det tempi sono do- uti allo stiramento del nastro a delle va- Fiazioni della sua velocita di scorrimento. Questi error possono essere corretti iniettando il segnale in una linea di ri- tardo «catena di secchi », con utilizza- zione degli ervori per Ia regolazione della frequenza di spostamento. Gli errori dei tempi devono essere misurati in rapporto ‘ad un segnale di riferimento sulla banda (per esempio un segnale dorologio su di un segnale a sinctoiezaione dele I Si pud cost utilizzare una variazione della frequenza di spostamento per creare de- liberatamente una distorsione dell'asse dei tempi del segnale, per dilatarlo 0 ‘comprimerio, Un‘utilizzazione di questa possibilita si colloca nella trasmissione di segnali a banda stretta in un canale a larga banda. Si comprime il segnale pri- ma della trasmissione, poi lo si dilata alla Alla Texas Instruments, i circuiti « catena i secchi » sono serviti alla realizzazione di filt trasversali, II segnale attraversa un certo numero di élementi di ritardo; dopo Un ritardo prefissato, il segnale viene mol~ tiplicato per un fattore di ponderazione; il segnale di uscita é uguale alla somma di questi prodotti ponderati. Praticamente, si realizza la, correlazione seguente: fra fa tensione d’entrata V, (t) € la tensione duscita V.(0) vale) = [M0 Vale = 9) ar dove £ 6 il tempo, r il sitardo e h(r) il fattore di ponderazione. E una trasformata detta di Fourier. fattori di ponderazione possono essere Introdotti semplicemente nella linea di ri- tardo «catena di secchi »: si divide un condensatore su due in due parti: una 8 collegata alla sorgente del segnale di spostamento in modo normale; laltra, che determina il fattore di ponderazione & collegata aluscita del filtro. Mfiltr trasversali possono servire da filti passa-bande. Si impiegheranno ugual- Mente come analizzaton di spettro 0 an. ‘cora come filtri adattati nei sistemi militari di comunicazione o di radar. Le camere di trasferimento di cariche All'ultima convenzione_dell'institute of Electric and Electronics Engineers, che sié tenuto a New York il 22 marzo scorso, un | Superfcio ron | om | Sei cet | Seem | os | se | | 8 oo, | (ema) vos [ww |e |e oa ee mot 8 va COMPONENTI ELETTRONICI Foto C: La prima ea coloti ha fatto la sua apparizione ‘nel meso agosto scorso, negli Stati Unit. ‘dl spostamento DDC sone incarcati i Segnallottick rosso, blu, verde. un registro misura 4 mm x8 mm, econ tione una matrice di 128 per 106 elomenti foto sensibi 1 prototipa realizzato_ha_ dimension’ ridotte: 20% 23 x13 em; ma dato che si tatta di un modello di laboratori, destinato esclsiva ‘mento alla. dimostrarione det buon funsiona mento det circuit, queste dimeneioni non sono affato indicative” una versione industale 22. Febbe molto pid pletola, © sicuramente, pid leagera Foto B: La camera Fairchild a ciccuiti CCD mi aliorat. gruppo di ingegneri dei Bell Telephone La- oratories hanno presentato una camera utilizzante, come elementi attivi, dei regi stti CCD, Ricordiamo chela luce incidente sulla pastiglia di silicio crea delle cariche letttiche, che sono immagazzinate sotto gli elettrodi. La quantita di cariche cos! accumulata'é proporzionale al flusso lu- minoso incidente. | pacchetti di cariche sono in seguito trasteriti verso un elet- trodo di uscita, ove si dispone allora di Un segnale analogico rappresentante m= magine captata. La camera presentata & ad auto-spazzolamento. Poco tempo dopo questa presentazione, Fairchild mostrd un prototipe di camera CCD a canale incassato, composto 500 elementi fotosensibili. Lesercito americano ha ordinato moito recente- mente una versione pid sviluppata (mille elementi) destinata ad un lettore ottico di calcolatore elettronico;@ ugualmente. previsto un modello a 1500 elementi, di cinque centimetri di diametro. Le appl cazioni future previste dat militari ame- ricani sono numerose: ricognizione, so veglianza e guida optoelettronica di mis ‘Sempre al'inizio del ‘72, la RCA mostrd equalmente che essa era giunta a realiz- zare una camera miniaturizzata, utiliz- Zante, questa volta, i registri « catena di Secchi ». Essa era destinata all'U.S.Air Force. Le dimensioni del prototipo sono: ‘80 x 55 x 90 mm; il suo peso @ inferiore 5009. L’elemento sensibile della ca- mera costituito da una mattice di 32 x 44 cellule fotosensibili, associate ad lun registro « catena di secchi ». ueste camere ebbero rapidamente ap: plicazioni militari e spaziali_ essenzial- mente. La loro utilizzazione nella televi- sione per il grande pubblico dovette al- ‘quanto essere ritardata: in effetti occorse realizzare una matrice contenente 625 x x 625 elementi per una risaluzione di 625 linge: si dovette per esempio, fabbricare Una testa di_presa delle immagini costi- tuita da 628 file di 1250 elementi di « catena di secchi » (poiché un elemento su due é attivo, gli altri essendo inert), su di una pastiglia la cui superficie fosse ‘compresa fra 250 e 1000 mmq, Attual- mente, queste caratteristiche sono al dil delle possibilita delle tecniche fotolitogra- fiche di fabbricazione. Frattanto, le pubblicazioni dei Bell Tele- phone Laboratories indicano che pre- Sentemente & gid possibile creare matic di 150 x 150 elementi sensibil, le cui ca- ratteristiche possono essere utilizzate in- dustialmente: lettori ottici di ordinator ‘0 di sistemi di trasmissione di fac-simile, telefono-televisione, ecc. di ordinatori Dopo che i registri a trasferimento di ca- riche sono stati concepiti per segnali ana- logici, si @ pensato di utilizzarli per il trattamento dei segnali numeric: la. pri- ima espressione industriale delle ricerche intraprese in questo settore & la memoria- tampone di 5760 bit contenente pia re- ‘gist di spostamento da 480 bit. Nel febbraio 1972, la General Electric an- nuncid la messa @ punto di una memoria Ginamica ‘ad accesso aleatorio, confi- dando ugualmente sulla tecnologia dei di- spositivi a cariche di superficie. Si tratta i un prototipo sviluppato in vista di una futura memoria di 4096 bit I suo tempo di accesso @ di 150 ns, il tempo del suo Ciclo raggiungendo 250 ns. Queste pre- stazioni sono cosi nettamente superiori quelle memorie MOS ad accesso se- quenziale, ‘Ai Bell Telephone Laboratories, lo svilup- o delle memorie CCD. & cominciato da Circa due anni, dunque quasi simultanea- Mente allo sgiluppo delle camere CCD. Da Fairchild, si progetta di costruire me- morie complete, di 10 megabit, utilizzan- ando questa tecnologia. Infine, alcuni spe- Cialisti della RCA hanno gid. stimato il prezzo delle memorie CCD: fra 5 € 50 entesimi per bit Philips, General Electric, RCA, Bell, Fair- child, IBM: la battaglia def citcuiti a tra- sporto di cariche & nelle mani delle grandi ‘compagnie internazionali. Chi sara il vin~ itore: «eatena di secchi »? CCD? 0 scr? Che importa! Le somme messe in gioco Olire Atlantico dimostrano, anche in que- sto settore che Vindustria americana & in vista d'acquistare il quasi-monopolio delle microcamere e delle macromemorie « tut- 0 a semiconduttori ». E nelle memori te «Electronique Professionelies n. 1380 Foto D: La camera RCA a registi «catona di soeehi a Ne futuro dei regis ll spostamento a trasporto dicariche,gllindustali frances! osservano Fevo- lusione esnologca dh Ole, Alona, senza portan il fora contibute, Questo immobilismo snza di un morcato @ breve, ine, in Francia, In offen Sil USA hanno un programma, spaile programm! miltan che richiedono la messa. & unto di camera miniatuizzatoe di grande sen- ‘si Lo sviluppo di questi circuti & legato allo Negi USA, Telephone Laboratories 3. gid. in seni, Francia non sr stone un sistema 8 foge prima di molt anni. telefono funziona {cost adiocremanto cho hon sarebbe fag ‘ole investi, secondo lt industri Nei dieci anni a venire, & cos! quasi corto che iN tubo i ripresa vidicon non sard rimpiazzato ta aleun registto di spostamonta somicondut- tore. 3B ELETTRONICA INDUSTRIALE Un C.l. regolatore di velocita per motori a corrente continua a magnete permanente ©. Bolsard - 2 cura di G. Rebora 10 del circuito in- la regolazione dol- Fig. 1 - Schoma di princi tograto ESM 227 applicato Ia velecit di un motore con magnete pormanonte Introduzione Latecnica del'integrazione permette delle prestazioni nel campo della regolazione in funzione della tensione Vcc, della tem- peratura e del carico assai superior, a parts di costo, a quelle che si possono ottenere con componenti discreti. Segna- liamo in modo particolare la sorgente tiferimento compensata in temperatura ‘che non ha eguali nei componenti discreti Soprattutto quando si utilizzi una tensione di alimentazione di 3 Volt. Per alcune funzioni particolari segnaliamo le correnti superior a 0,8, che essi sono in grado di forire alla partenza ed all'accelerazione del motore. Principio Generale di Funzio- namento La forza contio elettromotrice E che ge- nerail motore & proporzionele ala velocita di rotazione. KON ay ‘ove: @ = flusso di induzione (costante perché sviluppato da un magnete per- manente); N= velocita di rotazione del motore. La corrente assorbita & proporzionale alla coppia motrice Co Ko In @ Fig. 2 - ll ek. ESM 227 uilizato per regolare la veloctd di un motore con FCEM compress, frat, 2.6 3¥. 1. Regolazione della velocta La tensione ai morsetti del motore @: Vn = E+ Fane tes @) ‘Onde mantenere costante la velocita de! ‘motare occorre mantenere costante la E © quindi aumentare proporzionalmente a Ty 1a. Veet ip alt termini bisogna che il chcuito "presenti una resistenza negativa feguale alla resistenza r interna MI guadagno A del circuito non contro- reazionato & assai grande, esso coincide ‘con a: le correnti di ingresso dello stesso amplificatore sono trascurabili. Aneliz~ zando lo schema di fig. 1 si hai Vir E+ Vine + Ris) In + Rishn (4) Essendo il guadagno A infinito e la ten- sione V,, nulla si ottiene per 'empiifi- ‘eatore ai suoi ingressi KV. = Ki Var Rial + Rink (8) Rus essendo K, Rist Bue R e Ky Re ‘Mediante la (4) @ la (6) si ha Ks E+ Ky In (Cige + Rua) + Ks Ras le = Re Vos * Rising * Ris hat 6) cche risolta per Ee per la (1) da: Fig. 3 - Alta applicazione dell ESM 227 per ta fegolazione della velocita di un motore con FCEM compresa fa 2, 46.6 V. - 1. Regolazione della veloc Pk et (LE ony 8)" t tathata( 1) : wtfna( Le -1) na] Ky KON q@) Affinch® la velocita WV sia indipendente dalla coppia del motore e quindi da /n bisogna annullare I'espressione in J», della (2), cio® Ris (1/Ks~ 1) = tine, quindl ros UKs Soddisfatta questa condizione, la velocita 3 finite (8) 1 K 1 Vaan + das Bae G - 1) ) Ke Luttimo termine dell’espressione (9) es- sendo piccolo, dellordine di hie = 3 mA, Ud essere trascurato. rapporto K@ stabilito da un ponte inter- no al circuito integrato ed & stabilito con tuna precisione massima del 2%. La re~ sistenza Ay: é esterna al circuito integrato, “il suo valore sara adattato alle caratteri- _stiche glettriche del motore (in) I rap- Porto K. & variabile mediante un poten- Ziometa esterno © cid a causa della dispersione delle caratteristiche del mo- tore e del circuito integrato. Applicazioni Regolazione della velocita di un motore 4di-un magnetofono: — La forza controelettromotrice (FCEM) del motore @ compresa fra 1,2 © 3 Volt. Se la resistenza Ass 8 uguale’a 1/5 della ‘ox @ $0 Si impone una regolazione del £'0,4% per una variazione della Vec da 3.18 Ve perun catico di /,= 40 mA ed luna regolazione del ~ 2% per una varia- zione del carico da 40a 100 mA, si ottiene Io schema di fig. 2. Le prestazioni della regolazione del carico sono appositamente degradate. Una re- Qolazione per carichi superiori 8 pos- bile aggiustando Aix = La forza controelettromotiice (FCEM) Fig, 4 - Contollo elettico della volocta. del ‘maiore di un magnetofeno: le due veioita sono 4175 6 8.5 cm/sec. - 1. Regolazione della ve~ Icsita! - 2. Rapporto preciso al Fig. 6 = Comando progressive dalla veloctd swe per giocattoll (tanint alos iti). - 1, Comendo del motore & compresa fra 2,4 e 6 Volt. Se la resistenza Ais @ uguale a 1/7 della Fine Si ottiene lo schema di fig. 3. Regolazione della velocita, e commuta- zione elettrica della velocits nominale. La bonta delle caratteristiche di regola- zione del circuito permette_il controllo eletttico delle velocita da 4,75 cm/sec 9,5 cm/sec per i magnetofoni e di 45,33 giri al minuto per | giradischi Si possono utilizzare i seguenti schemis quello di fig. 4 por i motori dei magneto- foni e quello di fig. 5 per i giradischi. Comando progressive della velocita Lo schema di fig. 6 pud trovare applica- zione nei giocattoli, particolarmente per esm207 Fig. 7 - Schema di principio di un alimentatore sabilzzato. = 'T- Cato, il controllo della velocita delle locomotive dei treni elettrici in. miniatura, Alimentazione regolata. Con una tensione minima di 3 Veo to schema di fig. 7 realizza un alimentatore stabilizzato le cui caratteristiche saranno adattate in funzione delle applicazioni. Regolazione della velocité di un motore di un magnetofono o di un giradischi con i! controllo del carico. II primo capitolo di queste applicazioni presenta I'adattamento del circuito a cir- ‘uti di grande diffusione. Si possono ot- tenere prestazioni assai superior prove: dendo un aggiustaggio della regolazione del carico. 375 ELETTRONICA INDUSTRIALE Caratteristiche principal Tensione d’alimentazione Vc Corrente di spunto garantita (ImA) Per Voc = 18 V € Fin = 102 | Per Veo = 3V @ fine = 102 Corrente del motore\a velocits coppia nominale (Jn) Corrente del motore. sovraccaricato (es), (durata< 3 min) FCEM del motore Tensione interna di riferimento Tensione i sat. 20 mA eT giunzione 65°C 60 mA e T glunzione 2596 }60 mA e T giunzione 65°C Temperatura ambiente di funziona- mento | Temperature mass. di giunzione Corrente assorbita dal regolatore | Rm della _giunzione/ambiente: | ‘con staffa — senza staffa | BRIN (git-minuto) per Vec/(Vec 3. 33%) | ANIA per 7 glunzione +15 = + 80°C) WIN per T giunzione | G15 = + 125°C) Fig. 8 - Dispositivo ai {inh regolazione in funsione del carieo. - 1. Re fgolezione dalla velocita. 2. Regolazione el 376 del ESM 227 “[Min.| Tipico sgolazione comprendonte Riferendoci al calcolo iniziale si vede che laregolazione del carico sara ottima quan- do @ soddisfatta la (8): Ras 1 Ri Kae La prima precauzione sara quella di sot gliere Aj; in rame per poter adattare il suo coefficiente di temperatura a quello della resistenza intema fins. Nt rapporto Rultios & difficiimente controlabile in produzione, il diametro dei fii di rame ha delle tolieranze: la soluzione che sem- ba la pili semplice @ di sostituire il parti~ tore interno K; con un pattitore esterno egolabile, come appare nello schema di fig. 8. ultima figura (fig. 9) @ dedicata alla pre- stazione del ESM 227 in custodia con i terminali scalati su quattro file senza il radiatore a staffa, Segnaliamo che questo Circuito integrato esiste anche nella ver- Sione TO-77 che @ simile alla TO-5, ma con 8 terminal Il circuito monolitico ESM 227 @ una produzione originale della Sescosem. Esso € destinato alla regolazione della velocita dei motori a corrente continua ‘con magnete permanente del tipo impie- ‘gato nei magnetofoni e giradischi. 1! cir~ cuit integrato ESM 227 funziona per tensioni di alimentazione comprese fra Je 18 Vcc. La volocita & stabilizzata per coppie motrici corrispondenti a correnti fassorbite fra i 10 © 300 mA. da Electronique Industrielles n. 162 RADIOAMATORI Come diventare radioamatori spendendo pochi denari @»-«) Costruzione Sul telaio di 336 x 270 x 50 mm trovano posto con sufficiente spazio tutti i prin Eipali: componenti: neil'angolo. sinistro avanti_viene piazzata la cassettina del ‘VEO (Transistori Q, e Q.). Per avere una sufficiente sospensione elastica la cas- settina 6 montata su 4 ranelle di gomma, ale 4 in opposizione alle precedenti Vengono fissate al telaio: il fissaggio (Clastico) viene fatto con viti lunghe che portano rondelle di grande diametro tanto dal lato della testa che del dado. Dopo la taratura e la definitiva messa ‘opera, il VFO viene ricoperto nelle due pareti interne ¢ sul coperchio, con una oibentazione che pud essere anche di 10 mm di spessore: si adopera un qual- siasi_materiale come: gomma_piuma, spuma di polistiolo, polistirolo espanso, poliuretano spugnoso, una coibenta- Zione del genere si fa con materiali di ri cupero da imballaggi, non costa nulla, dun notevole contributo alla stabilité di frequenza. Lalberino di C, non deve ‘essere collegato rigidamente alla mano~ pola a demoltiplica, che & solidale al annello, occorre interporre un giunto elastico (GBC). II condensatore variabile doppio del P.A. 6 montato con lo statore in alto ed © ben isolato da massa, in quanto il rotore @ collegato direttamente al AT. Per realizzare questo isola- mento si sono montati i condensatori su strisce di plexy da 5 mm Verticalmente. Valborino del _variabile collegato alla manopola, é interrotto da tun glunto in ceramica per A.T. (si alla GBC). | tubi sono piazzati uno vicino allaltro, ta il VFO ed il variabile, per favorire il raffreddamento del tubo finale, intomo allo zoccolo secondo una citcon- ferenza eguale a quella del bulbo di vetto, si praticano tanti foi da 4 mm, distanziati quanto basta per non inde- bolire troppo il piano. Il bulbo di vetro arroventato richiama’ aria fredda dal basso, naturalmente la cassetta in cui 8 racchiuso il telaio deve avere il piano inferiore forato in corrispondenza degli ‘organi da raffreddare, @ poi deve essere sollevata dal tavolo. mediante piedini, Il coperchio superiore della cassetta, deve essere pure forellato, in tal modo si stabilisce una circolazione d'aria per convezione; naturalmente perd, la in- stallazione di un piccolo ventailtore mi- gliorerebbe il raffreddamento; quelli co- struiti per la citcolazione daria negli ap- parati elettronici costano poco, ma hanno iIdifetto di essere rumorosi, si pud ovviare allinconveniente, collegandoli, mediante tn relay, al comando ticezione/trasmis- sione, cosi quando si passa all'ascolto, il ventilatore si ferma. Limportanza dei raffreddamento non va _ sottovalutata, esperienze di WAAKFO dei Laboratori General Electric, su tubi 6KDG, che la- Voravano con un segnale interrotto simile al telegrafico, ed assorbivano 200 W in- gresso, hanno dato i seguenti risultati: tubo ben raffreddato per convezione, ‘temperatura del bulbo 160 °C; tubo raf= freddato con ventilatore, temperatura del bulbo 65 °C. Si tenga presente che il vetro tenero a 250 °C. II tubo ELB3 che deve essere schermato Tispetto all'ambiente circostante, viene raffreddato «a camino » con un. arti- ficio simile al precedente ossia: si fora il telaio intoro allo zoccolo, poi si imposta intorno allo zoccolo ‘non un portaschermo per valvole miniatura, ma tno octal, che ha un diametro di 38 mm, contro | 22 mm del bulbo del pentodo; anche lo schetmo octal viene forellato ad una certa altezza, ¢ sopra ¢ comple- tamente aperto: in ‘tal modo si_ha la schermatura ed anche il « tiraggio for- zato ». Cuscita di anodo dell’EL83 & sotto il jenta Fig. Se - Piastrina disegnate dot VFO. telaio, per questo motivo @ abbastanza facile avere ritorni di RF dal circuito ri- sonante anodico, al circuito di ingresso: ppertanto nella parte inforiore del telai ‘Occore disporre una _schermatura_ver- ticale di 45 mm di altezza che sepati il circuito anodico dalla parte griglia e quindi anche da Ls, Occorre. passare anche una piattina di rame di circa 20 mm, di altezza, attraverso lo zoccolo dell'EL83, in modo da lasciare il colle- gamento di anodo da solo. La cosa & facile, in, quanto i due piedini che pre~ cedono I'anodo vanno a massa essendo la gtiglia G.; mentre il piedino che segue Vanodo, va pure a massa essendo colle- gato a uno schermo interno (che non & la griglia-schermo! non equivochiamo).. La piattina di rame, se abbastanza sot- tile, si salda ai pi 8, senza ficolta, poi si taccorda con’ ribattini o viti, allo schermo principale di alluminio cche racchiude le 4 bobine di anodo ed il ‘commutatore, nonché tutti i componenti del circuito di griglia del P.A. Fare un foro di 6 mm peril collegamento di anodo. Al transistore Q, artiva il segnale me- diante un pezzetto di cavetto TV che passa attraverso il telaio, in quanto esce da un foro sotto la scatola del VFO. @, 8 montato su una piastrina forellata, come quella del VFO, disposta vertical- mente sotto il telaio, anche Cys, un con- if Fig, 50 - Piastrina disegnata dolfamplitica- toro 0. 377 RADIOAMATORI densatore variabile giapponese per rico- vitori a transistori, ¢ la L,, trovano posto sulla piastrina, II condensatore & doppio, 180 + 80 pF, per la copertura consecu- tiva delle 2 gamme pid basse, senza cam- biare bobina, occorre collegare le due capacit’ in ‘parallelo, realizzando. cnsi tun condensatore da 260 pF (Fig. 4) La cassottina del VFO édi 9x9 om, lunga, 11 om; alla cassetta si possono i coperchi sopra e sotto; fatta minio di 12/10 spessore, si realizza fa- cilmento in casa, i coperchi sono fissati Con viti autofilettanti che, nella lamiera di alluminio. « mordono » bene. Come alternativa si pud impiegare una minibox. del commercio. A tre centimetri dal bordo alto @ fissato, con ribattini o viti, un angolare di alluminio, lungo.entrambi i lati pid lunghi, internamente, su questo angolare appoggia il circuito con i due ‘uansistori e le Bobine, (Fig. 5) la piastrina @-awvitata con tre autofilettanti per lato. Cy, il doppio condensatore variabile ad aria da 100 + 100 pF, @ fissato al fronte dolla. scatoletta; invece il commutatore ccon wafer ceramico (K.) @ fissato al lato sinistro della scatoletta (vista di fronte).. Per una maggiore rigidita, @ bene partire dalla ghiera del commutatore con un L di alluminio, e con il lato pid lungo della L, fornire un appoggio posteriore al con- densatore. Ly ed Ls sono pure applicate dal lato condensatore/commutatore, pe- 1 esse sono solidali alla piastrina, ed i loro nuclei sono regolati, col cacciavite, dal_lato component della _piastrina, attraverso 2 fori del coperchio di allu- minio. Per potere selezionare le frequenze adiacenti con una certa finezza, il VFO deve essere corredato di una buona ma- nopola ben demottiplicatae senza giuo- II circuito di uscita, comprende Ly ed il condensatore variabile di carico da 300 PF poiché qui le impedenze sono basse, ‘essendo il circulto risonante serie chiuso sul cavo da 729 (RG11U) il condensa- tore da 300 0 360 pF, pud essere un tipo ricuperato da un vecchio ricevitore, naturalmente un modello miniatura come impiegato nelle radioline portal bene, ma un variabile surplus permette di risparmiare un migliaio di lire. Ly sard collegata con un pezzetto di cavo TV, ai componenti sotto-telaio, perd la calza del cavo, dal lato L,, non sara col- legata a masse, ma solo al terminale 378. (2) della bobina; il foro in cui passa i avo, sul piano del telaio sara maggiore dol diametro del cavetto e rivestito con luna rondella passante in gomma (na- turalmente il cavo avra la sua guaina di color bianco (PVC) integra). Arrivati sotto il telaio, allo statore del condensa- tore variabile, si scopre 10 cm di con- duttore interno, si toglie isolante e calza; poi la calza, ben rifinita, con un codino Saldabile, si attacca allo statore del va- Tiabile da 300 pF (che provvederd a mot- terla a massa, attraverso la sua capacita. Sulla stessa carcassa del condensatore si troveranno due fori pet applicare mec- canicamente la piastrina forellata del oto materiale fenolico, su cui sono ‘montati i 6 piccoli componenti del circuito per la misura della RF in uscita (@ questo lun accessorio utile ma non indispensa- bile) Il potenziometro 8 un « cermet » da circuito stampato, con regolazione a cacciavite, il compensatore 8 un cera- mico da 40 pF max. Il pezzo di filo in- ‘temo del cavetto, dopo essere stato de- nudato, va_ad un contatto del relay di antenna (Ry) che raccomandiamo di mettere molto vicino al condensatore; in modo che il filo nudo sia il pit corto, possibile: il primo appoggio per detto filo, lo realizzeremo sulla piastrina delle misure, fornendo cosi il segnale RF, he, vard retfeato dal clado. OABS (0 similare) Il relay @ uno dei tipi pid’ economici, si compra in un negozio di eletticits noi abbiamo impiegato per scopi del genere, gli OMRON mod. MK, a giorno, ossia senza calotta di plastica e senza zoccolo, tre laminette di commutazione, Contatti argentati, bobina c.c. 12V — "150 mA. Fra l'altro, in_trasmissione, il relay eccitato, da allalimentatore un cearico pit forte dei tre transistoni, ed aiuta cos! alla stabilizzazione della tensione. Le prime due laminette dell‘armatura mobile, da noi definite Ry: e 2, vengono sate per commutare la linea di antenna. Per evitare perdite di RF si salda_un ponticello in piattina di rame abbastanza Sottile, fra le due laminette e si asportano iflli di connessione alle viti e capocorda. Adesso ci troviamo in condizione che, ‘quando il relay non @ eccitato, le lami- Rete mettono in corto-circuito i due Contatti superior: ad uno di questi si fara arrivare il cavetto dell'antenna_mentre Faltro contatto, colleghers mediante uno spezzone di cavetto RG11 (0 di quello pid) scadente per TV) il bocchettone di antenna del ricevitore. ‘Quando il relay @ eccitato, le laminette on ponticello, mettono in corto-circuito i'due contatti inferior: ad uno di essi si fara arrivare il filo denudato che ha tro- vato appoggio sulla piastrina misure; Fraltro contatto invece, si colleghera ai rispettivo contatto superiore, dove arriva {a linea di antenna, Al relay testa una terza commutazione libera (y;) si adopera questo scambio per disattivare il ricevitore (Ay eccitato) ‘owvero per dare una polarizzazione di in- terdizione al P.A. In questo caso, la la- minetta non viene manomessa, attra- verso il suo capocorda si collega a massa, Il contatto superiore invece, va collegato ai catodi dei tubi del ricevitore, che cost vanno a massa solo quando il relay & diseceitato; il contatto inferiore va al- Festremita ‘libera della resistenza da 1000.2, del partitore di polarizzazione. Le bobine Pot Li ed Ls, induttanze che determinano la fequenza di trasmissione, occorrono dei support: ceramic, sia per mantenere alto il Q, riducendo le perdite nel dilet- rico di supporto, sia per avere induttanze molto stabi in presenza di veriazioni di temperatura. support del diametro ester- 1no di 12: mm sono reperibili presso buone Gitte, che vendono componenti per OM come Lanzoni di Milano, Vecchietti di Bologna, Paoletti di Firenze. Alintemo delle bobine vengono intro: Gotti dei nuclei. Per £, (7 MH2) il nucleo @ un cilindretto di rame del diametro di 6 mm, taglato da un tubetto come quelli che usano li idaulici. II tubetto dopo essere stato ben lucidato, viene saldato in testa ad una vite lunga 20 mm, mentre il tubetto & lungo 12 mm. Sulla piastrina si fissa con collante, un dado per la vite. Dopo la messa in frequenza, la vite va pure fermata al dado con collante, ati enti con le. vibrazioni si muové © si altera la tarature, Perla Lil procedimento & “analogo, ma invece del tubetto, si applica in’ testa alla vite, con collante, Un nucleo di poliferro del diametro di 6 'mm, Si tenga presente che mentre i rame, penetrando nell'awolgimento, Sot- {tee induttanza; il polifero fa aumentere Finduttanza stessa Lu 12 spite di filo 0,5 mm, smaltato, spaziatura un diametro di filo, lunghezza Gellavvolgimento circa 18 mm: Zs: 18 spire di filo 0,8 mm smalt. non spaziato, lungh. avv.to circa 14 mm, Per il colletiow di Qs, [a situazione & diversa: con 260 pF_ed una capacita residua di circa 50 pF, si deve ottenere Ia sintonia su 3,5 67.1 MHz. Us bobina impiega unt supporto dit poli- sticolo del diametro di & mm esterno, entra il supporto vi 8 un nucleo di poli- feno filetato. 1:47 spire filo 0,3 non spaziate lugh favv.to circa 16 mm. Si faccia 'avvolgi- mento ‘vicino alla base. della bobina, in'modo di dare possibilita al nucleo di ponetrare. progressivamente nel|'interno Sell avvolgimento Le bobine Le Ls La, Ly che rappresentano ii'volano anodico dell EL83 hanno sup- port! con nucleo in poliferr, eguali ad Ls £6.58 spire filo 0,3 smelt. spire non spa- ziate, lungh, avvto citca 19mm. in peralielo "alla bobina, fra_le_linguette ferminali dellavwolgimento viene sal- dato un condensatore in mica argentata da 180 pF. ‘Le 28 spite, filo 0.3 non spaziate, lungh avvito eirea 10 mm, condensatore mica ag, in parallelo da 50 pF- 1525 spite, file 0,3 sm. spaziatura 1 diam. Gi filo, lungh avv.to. 15mm nessuna apacita in paralelo, la risonanze é data Ga CR + capacitd parassite. Ly 13 spire, filo 0,3 sm. spaziate di un diam. lungh. avv.to 8 mm circa per la risonanza vedi come Le Ls La bobina & avwolta « in aria » ossia non ha alcun support. Diametio definitive 50 mm. Allo scope siavvolgono 17 spre di filo 1,5 mm nudo, Stagnato, su un mandrino di legno diam, 35:40, non spariate. Quando si lascia andaré il filo, per slasticta, avremo un diametzo maggiore, lavorando la bobina con le mani si porta al diametro voluto, & 51 spaziano leggermente le spe. Procu- farsi uno spago un po’ grosso e passarlo Genteo e fuor le spite in modo da dare la lunghezza di 50_mm all evvolgimento; sorenno necessarie we legature, una ogni 120 gradi. Preparare tre sttisce di Polistiolo, plexy od altro materiale si- mile, larghe pochi mm, ma abbastanza Yigide, lunghe 60 mm. Mettere una stri- scette allinterno dello spire © versare Gel collante denso in modo da impastere spire e striscetta, nel senso della lun- ghezza (si potrebbe dire lungo una ge- heratrice del cilindro). Attenzione, met- tere la striscetta in uno spazio vuoto fra due spaghi. Far asciugare bene il primo supporto, sara_necessario yn giorno: pofuno alla volta, mettere gli altri due, 8 120° dal primo. Quando 1! terzo sup- porto 8 completamente asciutto, tagliare gli spaghi ed elimina Ly: Preparare una bobine di 4 spire, stesso filo, stessa procedure, diametro leagermente maggiore, in modo che le 3 striscette interne di questa possano appoggiarsi ad L, senza forzare; bloc- tare Ly sulle prime 4 spire di L, dal lato alimentazione, Lz viene fissata al suo supporto di plex dias, sopra allo statore dei due variabili, in tandem, mediante due viti con distan- ziatore ceramico, La trappola VHF TR: attaccata diretta- mente al cappellotto dell'anodo del tubo GLFS troviamo una trappola per le oscil- lazioni spurie in VHF, molto facili a verificarst in un tubo che ha una sensi- bilita di potenza tanto elevate. Essa é Costituita da una resistenza da 56/2 W, del tipo comune, ossia a strato carbonioso sopra corpo ceramico (non in filo av- volta). Sulla resistenza si avvolgono 6 spire di filo 0,8 mm leggermente spa- 2iate, in modo che le due estremita si possano saldare ai « codini della resi- stenza ». Misure Noi abbiamo previsto di impiegare uno strumento flangiato delle dimension’ 60x70 mm, sensibilita di fondo scala 100 uA, resistenza di bobina mobile 500 9. Naturalmente, si possono impie- gare anche strumenti diversi, adottando shunt differenti da quelli indicat. Per SH; si ragiona nella seguente ma- hiera, poiché lo strumento va_a fondo scala on 60 millivolt, se vogliamo che vada a fondo scala quando la corrente in SH, 8 80 mA, lo shunt deve avere la resistenza di 50. 108 50 = 108 mA SH; sard di 0,252 perch vogiiamo un fondo scala con 200 mA. Fig. 6 - Schema dinserione dol commute tore por le misure RADIOAMATORI Sh; sara di 2,5 © perché vogliamo un fondo scala di 20 mA. Nel caso del commutatore nella 4+ posi- zione, dato che la sonda RF fornisce un debole potenziale in mY non si met- terd aleuno shunt, ma si regolera Py per avere il fondo scala nelle gamme basse © poi si regolerd il CR della sonda, per equalizzare le letture nelle gamme di frequenza pid alta. Messa a punto: 1. Dare tensione al solo oscillatore, sal- dare un pezzetto di filo alla giunzione R,/Rys in modo che faccia da antenna: ascoltare con un ricevitore, variare i huclei delle bobine ed i condensatori regolabili CR in modo da ottenere la copertura della _sottogamma telegrafia (con un certo margine) tanto sugli 80 che sui 40 met. 2. Togliere il filo/antenna, dare corrente @.Q,, cercare gli accordi nelle due gamme sopra indicate con Cs» ascoltando 'au- mento di segnale nel ricovitore, poichd quest ultimo tendera a. sovraccaricarsi, mettere la sensibilita al minimo e corto- circuitare | morsetti di antenna terra Segnare | punti del condensatore dove si ha la massima uscita nelle due gamme. 3. Mettere K, e Ks in gamma 3,5 MHz; Togliere la lampadina in serie alla griglia schermo del 6LF6, Collegare la tensione di 220 V in modo da alimentare la VR150, e'EL83; premereil tasto e cercare rapida- mente l'accordo della bobina Ly. La sin- tonia é denunciata da una brusca dimi- fnuizione della corrente anodica della EL83. Abbiamo detto di lavorare rapida- mente, abbassando il tasto per qualche secondo, perché in condizioni di fuori sintonia, la EL83 assorbe tropa corrente e la placca diventa rossa. Passare in gamma 7 MHz e ripetere le operazioni di sintonia su Ls. Senza pid toccare K,, ma agendo su K;, ripetere le ‘operaziont per L, ed L. Ascoltare con Un rigevitore, per accertarsi che l'accord. sia fatto realmente nelle gamme volute @ non su una spuria; con una messa a punto «a caldo » come questa, senza Fausilio di un dip-meter & facile’ infatti, trovare un punto di accordo sbegliato. ‘Se avete il dip-meter lavorate pid tran- uilli, perché si fa 'eccordo con 'EL83 @ il 6LF6 non alimentati. Nel caso degli stadia transistori, invece, il dip meter non @ utlizzabile, come tale. 380 4) Mettere Ks in posizione 4 (tensione RF in antenna. ll 6LF6 sia acceso, ma senza tensione anodica né di grigiia ‘schermo). VEL83 sia accordato per la_massima uscita sui 21 MHz, agite sui variabili di anodo e di antenna del P.A. per trovare tuna certa lettura sullo strumento: P, sia in posizione di massima sensibiita. La tensione letta dallo strumento @ data dalla RF amplificata dall'EL83 e trasfe- Fita all'uscita del tasmettitore via le capacita parassite del GLF6, regolare il compensatore Cn in modo da annullare la lettura. Tenendo in mano una lampa- dina «pisello » al neon avvicinarsi ad verificare l'assenza di RF: se invece ‘awicinate ad una delle bobine di placea dell’EL83, vedrote che 1a lam padina si accende per effetto della RF: la ritroverete alla griglia del 6LF6, ma non si deve pid trovarla all'anodo della me- desima, operare su Cn fino al migliore Fisultato, 5, Mettere una lampada da 200 W 125 volt in serie al primario di Ts; rimet- tere a posto la lampadina in serie alla griglia schermo do! GLF6; portare Pl fella posizione di massima tensione ne- gativa alla griglia del P.A. La tensione anodica pressoché dimezzata_per effetto della lampada in serie al primario di 7. Premete il tasto, eccitate il relay ecercate il miglior accordo nelle 4 gamme agendo sul doppio condensatore varia bile di Z,. Lasciate andare il tasto se notate qualcosa di anormale; come al solito, Vaccordo anodico si legge col minimo della corrente anodica (stavolta quella del P.A.). Segnate i punti del variabile in corr spondenza delle 4 gamme, 6. Togliere la lampada in serie a Ts; saldare | fii del primario di 7s in paral- Telo a quelli di 7;. Trasfetire la lampada da 200 W al bocchettone det cavo di an: tenna, si crea cosi un carico fittizio, che sostituisce ‘antenna, Rogolare P, per 10 mA di corrente ano- dica quando il tasto é alzato, verificare col tester la tensione anodica del tubo 6LFE. Mettere Ks in seconda posizione e leg- gere la corrente di griglia schermo quando Si preme il tasto, dopo avere eccitato il relay Ry. Le Accordare l'anodo sugli 80 m e cercare col condensatore di antenna il carico migliore che corrisponde ad una buona accensione della lampada, alla corrente anodica prevista, ad una moderata cor- rente di griglia schermo. Agire per pochi secondi poi abbandonare il tasto per un poco; ricordate che il finale é previsto per lavorare con un ciclo utile di meno del 50% come nel caso di manipolazione telegrafica, Infatti il tubo 6LFE pud dis. sipare 40 W sull'anodo (il 6KD6 ec. 33W) se durante la messa a punto, Sia pure gid preparata come detto al punto 5) noi abbiamo un 60% di rendi- mento, i watt da dissipare diventano 70 quindi la placca dopo un minuto al massimo diventa rossa. Se siete incerti in qualcosa, 0 timorosi, abbassate I'am- piezza dell’éccitazione mettendo Cis leg- germente fuori accordo. 6.1. II P.A. deve operare senza corrente di griglia, verficate, specie sui 40 ¢ 80 metri, che non vi sia corente: mettete il tester fra la spazzola di P, e massa, in posizione volt © verificate che abbas- sando il tasto la tensione di griglia non vari: se si ha variazione, vuol dire che circola corrente di_griglia - portate un po" fuori accordo Cye. Se 'eccitazione in 40 e 80 mé troppo forte potete rimettere Cu in sintonia perfetta, ma smorzare Lied Ls con resistori da 10 0 5 k2 in parallele saldati direttamente sulle bo. bine come i condensatori a mica. Nendo “leer $e\“tanton’ dt poletote estate ct SCUSIPSERS hile aula eh i Seopa pat Sechng) fate soliom oan L’Esposizione Internazionale della Radio e della Televisione a Berlino Dal 31 Agosto al 9 Settembre scorsi, ha avuto luogo @ Berlina la 29ma Mostra della Radio © della TV, che quest'anno ha assunto una importanza eccezionale per la coincldenza con la celebrazione Jel 50° anniversario della Radio tedesca, che inizid le sue emission! regolari nel ottobre 1923. dalla stazione berlinese = Vox Hans = Dico subito che i sucesso di quest tima edizione della Mostra della Radio Tadesca @ stato veramente eccezionale sia per la brillante situazione economica dellindustria, sia per le novits ed 1 pro- {gressi compiuti nei settori della radio @ della televisione. Inoltre la concomitanza dolla colebrazio- no del traguardo di mezzo secolo di vita della radio tedesea, ha reso estrema mente interessante questa manifestazio- ‘ne integrandone il classico profilo com. ‘merciale eon un certo aspetto storico- culturale di eccezionale pregio. Si sono AA) Un televisore comandato: mediante impulst potuti ammirare In un'atmosfera di com. Movente contrasto, | primi radioricevitori fa galena del 1923 ed i pil sofisticat ri Cevitori per i nuovi canal di trasmissioni 12.5 Gigahertz, Ma prima di passare in rapida rassegna Je navita pid importanti presentate in questa mostra, ritengo opportuno ede. stremamente istruttivo agli effetti di un quadro generale dellattuale situazione dal settore radio-TV, riportare alcune in- formazioni statistiche esposte in un gran- de vestibolo del padiglione centrale di ingresso. Vi si legge, ad esempio che attualmente plu di 20 ‘milioni dh famiglic tedesche osseggono un radioricevitore, cid che Costituisce i 92% della _popolazione. (182% degli appartamenti tedeschi sono prowisti di televisore. Dal 1967 funziona regolarmente la tele- Visione @ colori, @ nel 1972 sono stati prodotti un milione @ mezzo di televisori a colori (sistema PAL), mentre ne sono Stati prodotti altrettanti (1.500.000) in bianco e nero, Circa lassetto industriale del settore Ra dio-TV, approndiamo che circa 100.000 persone vi lavoranostabilmente, con tuna eifra ¢'affari di 5,6 millardi di marchi mentre le esportazioni si sono aggirate sui 98 miliardi di marchi, cioe il 37% della produzione globale 1 253 espositori presentavano i prodotti i871 ditte delle quali 147 straniere, & tutto cid u un'area di 80,000 metri qua dri racchiudenti ben 23. immensi padi: glioni perfettamente attrezzati. Circa | ma: teriali esposti dird che nel settore radio musicale emergevano | complessi ripro: duttori ad alta fedoltd molto sofisticat. Da notare a questo proposito alcuni ti velatori (pick-up) di grande precisione © sensibilita a condensatori e attic! a luce riflessa, Erano presenti anche alcuni complessi a I 381 DEUTSCHE BUNDESPOST BERLIN 8) Riproduzione di un francobollo emesso dl: Te Poste tedasche in occasione dela scor fenza del cinquantenaro della Radio. Raf u2 WM ricevitore a. valvola triple. del 1926, ©) Lapparato ciproduttore dol video-dieeo Te- Tetusken 382. 4 canali_quadrifonici © non quadtiforici. Incidentalmente dird. che da colloqui avu- ti con esperti del ramo, pare che la qua- drifonia sia molto discussa e criticata d parte di esigenti amatori di musica, Sen- 2a entrare in dettagli tecnic! nell'essenza ella quadrifonia che tutti certamente co- noseiamo, il contrasto deriva dal dosag. gio dellintensita © della posizione delle Ssorgenti dei suoni riflessi, in relazione ol tempo di riverberazione della sala di ascolto: ho volute precisare questo argo- ‘mento, dato che oggi ce ne parla molto. ‘Comunque i complessi quadrifonic! espo- sti @ Berlino erano perfettamente corret- 4i, con ottimi risultat! di ascalto musicale. Per quanto riguarda i televisor, la. carat teristica pid saliente & quella. dell’impie: {go dei nuovi tubi tricromici Trinitron ad Un solo cannone anziché tre come nei classici tubi = shadow mask » Tali nuovi tubi presentati dalla Sony giap- ponese, hanno. schermi di 21 @ 25 pal- lici, con angoli di defiessione di 120 ¢ 122 gradi Naturalmente | circu cromatic! del tele: visore, sono totalmente diversi in conse- guenza del cannone singolodel Trinitron Sempre in tema di TV, era sempre di grande interesse la produzione del video: disco, che pur non essendo una asso: lute novita, presentava. notevoli_migli ramenti nei rispetti delle precedenti di mostrazioni pubbliche. E’ noto che la re. istrazione delle video correnti viene af fettuata su un disco di materiale plastica sottilssimo (0,1 mm di spestore) ruotante 42 1500 giri al minuto, Secondo il diametro Gel disco ed il numero dei solchi incisi per millimetro si possono ottenere du: Fate di funzionamento da 10a 30 minut Due erano | tipi presentati. Il. modella della Telefunken da 10 minuti di durata funziona con un lettore a punta di dia mante, mentre il modelio presentato dal la Philips da 30 minuti di durata, fun. ziona con un lettore ottico a raggio di luce rosa Quest'ultimo video-diseo impiega un di Sco da 30 cm di diametro, con ben 500 solchi per millimetro radiale La velocité di rotazione del disco & di 1500 giri in entrambi i modell, in quento- cché per ogni giro & registrata un'intera immagine delle 25 per secondo trasmesse dalla TV: la posiciane orizzontale del di Sco in rotazione @ assicurata da un cu: scino daria, Pare che il modello Telefunken sara po- sto in vendita nel prossimo gennaio, al prezzo di 1.150 marchi. Erano.comungue presenti anche i consueti modelli di video- fogistratori © video riproduttori a nastro magnetico, che tra (altro sono gli_unici che consentono ci registrare 2 casa pro. ria un programma trasmosso dalla TV. Molto interessante era la pregentazione di materiali ed agparati per la TV via cava, che la Germania si appresta ad adottare in via sperimentale nelle citta di Amburga e Norimberga. | servizi tec: nici del Ministera delle Poste tedesco hanno gia portato a termine degli stuci approfonditi e numerose prove su instal- lazioni sperimental, relative alle trasmis- sioni telavieive su larga banda, Il servizio di TV via cavo che la Germa- ria Federale conta di avviare dopo le trasmissioni sperimentali_ di Amburgo e Norimberga, tende ad offrire 12 program: mi contemporanei di TV, pit. 12 program- mi radio stereofonici ad alta fedelta, oltre 2 servizi di video-telefono e teleinforma: Zione continua. Comunque questa magni fica rassegna della Radio © della TV é stata di grande prestigio per la Germania Federale: ha perd avuto il solo grande difetto di essere immensa, grandissima troppo grande, 2) Vapparato Philpe riproduttoce del _video-dieco Notiziario Vil salone « High Fidelity » Dal 6 al 10 Settembre 1973 si & svolto nei quartier|flerstic! di Milano il Vil Sa- lone internazionale della musica e dell al- ta fedelta, L'ampia relazione riportata su antenna» in occasione della preceden- te edizione del = Salone Hi-Fi» si pud ire tuttora valida, Infatt, le novité di quest’anno non sono cospicue né per nu: mero, né per valore. Il = Salone "73 » te- Stimonia eomungue che l'amore per I bel suoni & sempre vitale, si da con gliare una varieta di prodotti di alto Vella tecnico veramente importante; cid cche smentisce le scoraggianti dicerie mes. se in circolo dai solitidisfattisti, che vo. gliono estinta la passione e, quel ch’é peggio, industria delle apparecchiature di alta fedelta, Non staremo a compilare qui un catalo- g9, necesariamente lacunoso e mal fat- to, di cio che abbiamo visto in questa mo- stra settembrina. Ci limitiamo ad assicu: rare il pubblico degli amatori della musi ca riprodotta, che ogi il mercato & in {grado di fornire tutti | componenti una atena Hi-Fi (microfoni, preamplificator, ampificatori di potenza, sintonizzatori, al- topaclanti, giradischi, fonorilevatori, ma- ‘gnetofoni, cutfe, incroci elettronicl, fit Combinazion\ fra radioricevitori MF stereo, unita gi controlio € amplificatori di poten: 2a, owero unita integrate stereo © qua- {rofoniche ece) con un grado ¢i perfezio: no tecnico-artistica raggiunta attraverso tuna cinquantennale esperionza, avendo sfitenuto il meglio (ancora perfezionato) © avendo avuto il coraggio di rifutare cid ‘che @ apparse irrimediabilmente.sorpas: sato, Scusateci ge indugiamo un istante su di lin problema particolare, del quale ad in: terval pluriennali si annuncia la soluzio- ne definitiva; vogliamo accennare al pro- blema dellerrore di « tracking = dot gira- dischi, Questa volta 6 la Garrard, con lun nuove braceio a testina rotante in mo- do da «mantenere » la puntina tangen- te al goleo del disco (parole della Gar- Ferd). Dalla ereazione dei bracci fono Grafici, abbiamo assistito @_incontablli Soluzioni dellerrore di trascinamento, spe- Fiamo che quella proposta al Vil Salone sia quella buona Si amplia la gamma VCR Vienna. La Philips ha presentato le pid recenti novita nel campo delle videocas. sette, fra cui | prototipi di videolettore per i tre sistem! di televisione a colori (PAL, NTSC, SECAM) e il pid: recent modelo di videoregistratore N. 1520 che consente |'s editing » delle immagini. In altre parole permette ai arrestare la re Gglstrazione proveniente da un canale (uno dei programmi della televisione circolare, un altro videoregistratore, una telecame- fa) per passare senza stacchi alla regi- strazione de! segnale proveniente da un E' stata presentata pure una _minuscola telecamera compatta in bianco e nero non pid grande ¢i una piccola cinepresa ama- toriale ed un sistema per la duplicazione rapida delle video cassette. ‘Yermistori autoriscaldanti La Fenwal Electronics Limited ha immesso ul mereato coppio di transistori adatath della serie « G» (E+) funzionanti secondo iI principio. dell'autoriscaldamento atti a Fisolvere problemi sia semplici che so- fisticati quali possono incontrarsi: in cro: motografia gassosa, nel flusso det fluid nel controllo di livello dei liquidi, nei Fi Yelatori di lonizzazione @ di Vuoto, Unita tipiche come la G 112, G 126 e G 128, hanno valor! resistivi rispettivamente «i; 8000, 2000 ¢ 100000 ohm a 25°C sono state usate con success sia. in applicazion! medicali_ che industrial. La Toro elevata sensibilita alle piccole varia Zioni di conduttivita termica fa si che oseano essere utilizzati ampiamente nel- Te strumentazione ecologica. FENWAL E. LECTRONICS Ltd. PROVIDENCE HOU- SE - RIVAN STREET WINDSOR BER- KHIRE- ENGLAND. 383 NOTIZIARIO Sistema per il controllo e la distribuzione dell’Energia Elettrica sulle Navicelle Spa La NASA sta sperimentando un nuovo sistema elettrico a controllo automatico (ACES) da usare sui futuri veicoli spa- Ziali creato dalla Aerospace Electric Di- Vision della Westinghouse Electric Cor- poration. L'ACES promette di fornire tuna elevata sicurezza i funzionamento, migliorate prestazioni elettriche e un con troll automatico del. vari carichi_ con luna spesa ridotta, data la possibiité. di vere prestazioni diverse cambiando so. lo i software » anziché | vari compo rnenti solidi. Al posto delle centinaia di conduttori singoli, denominati alimenta. tori, che in un veicolo spaziale vanno attualmente dalla sorgente di energia e. lettrica ai conduttori della cabina di co- mando © da qui agli interruttori termici di circuito, con nuovo sistema si ha un ‘numero assal ridotto di cavi alimentatori tche dai generatori di. corrente raggiun: gono determinati contri di gravita dei ca Fichi elettrici relativi_ a varie parti del veicolo, ove avviene Vinterruzione dei cir cuiti_a mezzo di comandi a distanza. AGES 'é composio da organi di con. trallo a distanza dell’energia elottrica, da tun centra di controllo della distribuzione Costituito da un calcolatore numerico, da Unita per inmputfoutput con comando a distanza che moltiplicano © demoltiplica no i segnali di comando © da un. pan. nella di entrata e visione dei dati, che permette anche un controllo menuale e indica la situazione momentanea del si tema. Gli organi di controllo, in versio. nea ce. e ca,cono dei circuit elettro- rici ibridi di commutazione, fatti con re. Sistori @ conduttori stampati, © con con: gegni a semiconduttore e circuit integra- {1 connessi ai sottostrat IN controllo del carico elettrico e la se- quenza delle operazioni vengono realiz- zati secondo una logica programmata nel centro per il controllo della distribuzio- ne dellenergia elettrica | segnaliprovenienti dagll interruttori di ‘comando © dai sensori vengono trasmes: Si in treni multiplex al centro di controllo della distribuzione, che prowede alla so- luzione i equazioni logiche alla tra- smissione dei segnali di comando per 384 azionare gli organi di controllo della cor rente, oltfe a elaborare segnali di av- vertimento che sono trasmessi agli appro- priati indieatori dello varie situazion’ esi- Stenti nei sottosistemi elettrici del vei- colo, Se desiderato, il centro pub anche ‘essere programmato per rimetiere a zero automaticamente qualsiasi dispositive di ontrollo ad azione comandata, che sia ‘Seattato per sovracearichi di circuito. I oltre, YACES distribuisce automatica- Mente i carichi a seconda di un ordine Gi priorita prestabllita in modo da pre: Yeniresovraccarichi quando viene a Fidursi la capacita’ di produzione del- Venergia elettrica. Il sistema é in grado di agire in base a dodici diversi ordini di priorita del carico, che possono essere scelti in relazione alla modalité del volo. Per cambiare tipo di controllo, sequenza delle operazioni @ priorité di carico ba- sla riprogrammare il centro ¢i controll della distribuzione elettrica. II sistema for- risce anche la sequenza automatica di fautocontrolle, aviamento e arresto del proprio funzionamento, Un ricevitore per scopi generali Sta per cessare la produzione della. gam: ma di ricevitori a valvole per radio-co- municazioni di una ditta ben nota, la quale sostituira tale produzione con’ dei eevitori allo stato solido, che potranno lssoroImplegati ovunaue, si a terra che La relatva gamma — serie 1830 — per. motte una copertura senza interruzione su onda continua, una modulazione di ampiezza © una banda laterale da 120 kHz a 30 MHz; pud esser fatta funzio- are mediante batterie oppure a_valvo- le stata operata una riduzione sia nol- le dimensioni che nel peso; Ia ditta & Jn grado di fornire dei modelli_ offrenti sino a 50 canali con comando a cristallo. Tutti i modellipossono essere fatti fun- zionare con sintetizzatore, Vengono prodotte delle varianti con la stessa configurazione nel circulto basila- re, impieganti tecniche Interamente allo stato solido. La protezione dellentrata & consentita da un'estremita anteriore con transistore con effetto di campoltransi- store con effetto di campo in silicio ad ‘ossido metallico, progettato per un va. lore efficace di 30° V. Il circulto si serve della conversione unica sulle gamme di bassa frequenza @ della conversione dop- pia a frequenza superior! ad 1,5 MHz, La prima frequenza intermedia @ sintoniz- zabile quando viene adoperata la dupli- ‘ce conversione: essa permette una sinto, hizzazione supplementare con una coper tura di 50 kHz al disopra e al disotto di uuna qualsiasi frequenza scelta sulla prin- Cipale scala di sintonizzazione. Un cor rettore i cristallo permette che siano lette le frequenze entro 1 kHz dopo la standardizzazione della scala principale al punto di verifica pit: prossimo da 100 ice, Vengono forniti due primi oscillator! au- tonomi, uno per la sintonizzazione ma- rnuale, altro per un funzionamento con ‘comando a cristallo nella banda da 1,5 2 30 MHz. | cristalli sono contenuti in una cassa a spina, fissata attraverso un'aper- tura sul pannello frontale. Vengono for- niti 10 portacristallo commutati; se si Fichiedono pitt di 10 canali sono disponi- bill-delle casse interscambiabili. Pud es sere fornita quale alternativa la versione 1830/2, dotata di 5 unita a cristallo in- tegrali con selezione mediante interrutto- re, per un totale di 50 canali. {la sintonizzaziono delia prima frequenza intermedia supplementare pu essere conservata quando il primo oscillatore Viene comandato a cristallo, riducendo le hormali esigenze circa la scelta precisa el cristallo in tale modo operativo. ‘secondo oscillatore pud essere altrimen- ti dotato oi cristal, consentendo un fun- Zionamento di alta stabilita senza la pre senza dell'operatore. Possono essere ina- bilitati sia una che Valtro dei primi oscil- latori, in_modo da parmettere Timpiego i un sintetizzatore esterno per il con- trollo ai frequenza. La selattivita é regolablle, accordandosi ‘al modo dei segnall; un filtro a cristallo permette la recezione continua su ban- a ristretta, E' incluso un detettore se- pparato per un funzionamento su onda fontinua banda laterale. Nel caso del funzionamento su banda laterale ia fre- quenza portante di inserzione viene scel- ta automaticamente; é resa possibile una regolazione efficace usando il comando ad oscillatore della frequenza di batti- mento, che in tale modo operative fun- Ziona con copertura ridotta. Viene usato Un. digpositivo limitante il rumore; pud essere oftenuta una uscita a frequenza intermedia di 100 kHz per il collega- mento con V'attrezzatura sussidiaria Viene impiegato un comando del gua- dagro automatico per la radiofrequenza fle frequanze intermedie, usando pure un comando det guadagno automatico per frequenze intermedie onde far funzionare tun -contatore integrale del. livello_por- tante, Vengono pure forniti dei comandi singoll manuali del guadagno rispetto a frequenze intermedie ed audiofrequenze. Sono disponibili delle uscite audio per Faltoparlante, la cuffia e le lines; Tuscita di linea @ alimentata da un amplificatore autonome di basso livello con comando dei guadagno prefissato. Viene adoperato tun ltoparlante di piccole dimension tutti { eollegamenti esterni, eccettuata la preca per la cuffia, sono situati a tergo. Vricevitori possono essere potenziati di fottamente da_una qualsivoglia. sorgente da 12 Ve disporre di amplificatori di Potenza intern per un funzionamento con tutte le normali correnti alternate, La ver- sione normale da banco, ossia la 1830j) hha un pannello a telaio ‘da 482 mm, con armadieto aderente, che pud esser for- nito con supporti flessibili per un impie- {go mobile. Possono essere ugualmente fornitl un plinto e degli altoparlanti a cas- seta quali accessor Complesso per verifiche di attrezzature audio Una societa britannica offre un comples- 0 di forma compatta nel quale si trova: fo uniti i vari mezzi necessari alle veri- fiche delle numerose attrezzature audio prodotte sia per industria che per I'uso privato. |i complesso in questione viene fornito con dei conduttori per segnali di entrata ed uscita, un attenuatore da 40 decibel e un nastro per verificha, cosic. tehé possono essere effettuate le prove necessarie, in base alle varie specifiche, rispetto alla risposta di frequenza, al rap- porto segnale-rumore, alla distorsione, Silla diafonia, ai cambiamenti di suono alle vibrazioni, alla deriva, alla cancella- Zione, alla sensibilta di entrata e di usci- ta, e cosi pure alla potenza e al guadagno

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