Tecnologie alternative
allo scavo
1. No-dig o trenchless
2. Tecnologie per nuove installazioni di tubazioni e cavi
3. Tecnologie per la bonifica di condotte e tubazioni esistenti
4. Tecnologie per la sostituzione di tubazioni esistenti
5. Risanamento di tubazioni interne agli edifici
© SEI - 2012
2 unità 26 Gli scavi
1 No-dig o trenchless
La quasi totalità dei servizi a rete in ambito urbano Tuttavia esistono metodi di scavo alternativi agli scavi
(distribuzione di acqua, di gas, di elettricità e di te- a cielo aperto che consentono di effettuare i lavori ne-
lecomunicazioni) si sviluppa nel sottosuolo, che ri- cessari sulle reti tecnologiche senza generare disagi.
sulta così affollato di tubazioni, canali, cavi e Tali tecnologie sono denominate no-dig, letteral-
sottostrutture [fig. 1]. mente “senza scavo”, o tecnologie trenchless”, let-
La posa e gli interventi sulle reti tecnologiche nei teralmente “senza trincea”, e consentono di ridurre
centri abitati si svolgono causando pesanti interfe- al massimo il rischio di seppellimento.
renze in particolare con la viabilità.
Spesso queste tecnologie non vengono utilizzate
perché si pensa che gli scavi a cielo aperto siano più
economici, trascurando il loro grave impatto am-
Traffico bientale:
■ il traffico pedonale e veicolare subisce pesanti in-
tralci;
■ le strade subiscono un deterioramento (nonostante
i ripristini, che spesso risultano di modesta qua-
lità, perché rimangono spesso disseminate di av-
vallamenti, buche, che riducono le caratteristiche
di sicurezza di comfort e di immagine;
■ l’aria risulta più inquinata e il livello di rumore au-
menta;
■ i rischi per i lavoratori e per le persone che transi-
tano nelle vicinanze aumentano;
■ il disturbo alle attività commerciali in prossimità
Sottoservizi dei cantieri aumenta.
Tutto ciò si traduce in realtà in un costo che ricade
sulla collettività, che raramente viene valutato.
© SEI - 2012
unità 26 Gli scavi 3
Fig. 2
Fig. 3
© SEI - 2012
4 unità 26 Gli scavi
■ acquedotti
■ fibra ottica
■ cavi elettrici
a)
© SEI - 2012
unità 26 Gli scavi 5
Fig. 6
Fig. 7
Fig. 9
malta cementizia
proiettata ad alta
applicatore velocità rivestimento
su carro semovente finito
lisciatore a
tubo ospite testa rotante spatole rotanti
Fig. 10
© SEI - 2012
unità 26 Gli scavi 7
fascette di ritenzione
b)
Fig. 11
spazio anulare
vuoto
tubo ospite (anulus)
a)
© SEI - 2012
8 unità 26 Gli scavi
argano a trazione
nuovo tubo controllata
Fig. 13
© SEI - 2012
unità 26 Gli scavi 9
Se il concetto delle tecnologie no-dig viene trasferito In questo modo il tubo da risanare, nel quale pos-
agli edifici, dove le tubazioni hanno diametro infe- sono esserci buchi e lesioni anche importanti, funge
riore a 150-200 mm, frequenti pezzi speciali e curve sostanzialmente da cassero a perdere, e alla fine del
anche molto accentuate, si può parlare di risana- trattamento tutti i buchi e le lesioni eventualmente
mento non distruttivo delle tubazioni. presenti risultano perfettamente sigillati [fig. 14].
Con le tecniche non distruttive si possono riparare
pluviali, colonne di scarico e braghe dei water senza La stessa tecnica può essere utilizzata anche in pre-
demolire murature, rivestimenti o pavimenti, il tutto senza di pezzi speciali (come per esempio delle “Y”
in maniera rapida, senza disagi e spesso con costi o delle “T”): il liner viene realizzato con più rami, in
più bassi rispetto a quelli necessari operando con modo che, attraverso un’operazione di inserimento
tecniche tradizionali. leggermente più complessa, esso possa seguire per-
fettamente le geometrie a più rami del vecchio con-
Un intervento di risanamento non distruttivo consi- dotto.
ste sostanzialmente nel costruire in sito un nuovo La stessa tecnica viene utilizzata per il risanamento,
tubo (liner), secondo la metodologia del cured in in una sola operazione, delle colonne verticali di sca-
place pipe, in stretta aderenza alle pareti interne del rico che presentino sino a due innesti (braghe) di al-
vecchio tubo da risanare. Questo nuovo tubo, una trettanti water. Nel caso in cui i problemi siano
volta costruito, assolve a tutte le funzioni idrauliche, concentrati solo sulla colonna verticale, si può ope-
meccaniche e di resistenza chimica del vecchio tubo. rare il risanamento della sola colonna procedendo
alla riapertura degli innesti laterali (una volta che il
liner è perfettamente indurito) mediante un macchi-
nario molto compatto denominato fastcutter.
Questa tecnica può essere utilizzata anche nel risa-
namento di pluviali collocati esternamente alle pa-
reti di un fabbricato ordinario o storico (mantenendo
così la valenza architettonica o storica dei pluviali)
tubolare
indurito o anche in quei casi in cui si preferisce evitare il ri-
corso a ponteggi.
tubo Questi interventi si possono svolgere solo dopo aver
preesistente
eseguito un’accurata indagine visiva delle tubazioni
interno del tubo (mediante micro telecamere teleguidate), le misu-
razioni interne al tubo da risanare (con specifici
strumenti laser) e procedendo preliminarmente,
quando necessario, ad una accurata pulizia mecca-
nica del vecchio tubo, per eliminare incrostazioni,
occlusioni e restringimenti di sezione, in modo da
Fig. 14 Il liner una volta inserito va ad aderire perfettamente alle pa- restituire, a fine trattamento, un nuovo tubo avente
reti del tubo ospite, e indurendo va a costituire un nuovo tubo all’interno del caratteristiche spesso migliori di quelle del tubo ori-
preesistente. ginario.
© SEI - 2012