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Il TITOLO DEL XV LIBRO DEL CODICE TEODOSIANO

“De operibus publicis”


CTh.XV. 1

“De operibus publicis”


CTh. 15.1.1 CTh. 15.1.1

IMP COSTANTINUS A. AD L’IMPERATORE COSTANTINO A


FLAVIANUM P(RO)C(ONSULEM) FLAVIANO ROCONSOLE D’AFRICA.
AFRIC(AE)
Nessuno deve pensare che le città
Nemo propriis ornamentis esse possano essere private dei loro
privandas existimet civitates: fas si ornamenti, perché sicuramente non è
quidem non est acceptum a veteribus giusto che una città perda il decoro
decus perdere civitatem veluti ad urbis ricevuto dagli antenati, come se questo
alterius moenia trasferendum. fosse trasferibile ai monumenti di
un’altra città.
DAT. IIII NON. FEB MED(IOLANO),
ACC(EPTA) VIII ID. IUL. DATA IIII GIORNI PRIMA DELLE
CONSTANTINO A. ET CAES. CONSS. NONE DI FEBBRAIO A MILANO,
RICEVUTA VIII GIORNI PRIMA
Apparato
DELLE IDI DI LUGLIO DURANTE IL
In V. pu al posto di proconsul CONSOLATO DI COSTANTINO E
CES.

Commento

La data è corretta unanimemente da


Gotofredo, Mommsen e Seeck e dal
cambiamento della data si deduce che
non può essere di Costantino, ma va
attribuita a Costanzo II.

Nella subscriptio è indicata anche la data


di registrazione a Cartagine, l’8 luglio
357 fatta da Flaviano il destinatario.

La subscriptio è integrata da Gotofredo, e


la integrazione è accolta da Mommsen,
sulla base della costituzione dello stesso
anno.

Argomento: divieto di trasferimento di


ornamenti dai monumenti pubblici.
CTh. 15.1.2 CTh. 15.1.2

IDEM <IMP. CONSTANTINUS> A. LO STESSO <IMPERATORE


MENANDRO COSTANTINO> A MENANDRO

Propter neglegentiam indicum, qui A causa della negligenza dei governatori


imperialia praecepta different, ad che ritardano l’applicazione degli ordini
diversas provincias diversos misimus, qui imperiali, abbiamo inviato in diverse
ad scientiam nostrum referant, quae vel province diverse persone incaricate di
diligentia promota viderint vel desidia portare alla nostra conoscenza tanto
corrupta culpaverint. Monendi autem quelle cose che vedranno attivate con
iudices sunt, qui instaurare publica opera diligenza, quanto quelle di cui
debent, ut de effectis eis potius quam biasimeranno la rovina dovuta
inchoatis ad nostram scientiam referant, all’incuria. Quanto ai governatori che
nisi forte iusta ratione petendum sit devono restaurare opere pubbliche,
aliquos, si forte defuerint, impensarum conviene di raccomandar loro di portare
titulos provideri. De rebus autem alla nostra conoscenza i lavori
praecipuis maximisque, non de completati, piuttosto che quelli che sono
quibuscumque vilissimis nostrum debent in corso, salvo nell’eventualità in cui si
interpellare consilium. potrebbe domandare con giusta ragione
che siano previsti alcuni capitoli di spesa,
DAT. III ID. APRIL..SIRMI CRISPO II
se per caso fossero mancati. In ogni caso
ET CONSTANTINO II CC. CONSS.
si deve interpellare il nostro Consiglio
Apparato solo per gli affari essenziali e molto
importanti non per le cose futili.
cc in V. è un. cc.
DATA III GIORNI PRIMA DELLE IDI
DI APRILE A SIRMIO NEL II
CONSOLATO DI CRISPO E DI
COSTANTINO.

Commento

Il destinatario, Menandro, è per


Mommsen è “mag. incertus”, Seeckpensa
che sia un prefetto del pretorio, Palanque
pensa a un vicario di diocesi, Piganiol
vede in lui un incaricato di Costantino
per missioni straordinarie.

Nel 321 Costantino regge ancora solo


l’occidente..

È di Costantino un’altra costituzione,


contenuta in C.I. 8.10.6, non valutata da
Janvier molto interessante .

Argomento: istruzioni per i governatori


che devono restaurare le opere pubbliche.
CTh. 15.1.3 CTh. 15.1.3 29 giu. 326 (362)

IDEM <IMP.CONSTANTINUS>A LO STESSO <IMPERATORE


SECUNDO P(RAEFECTO) COSTANTINO> A SECONDO
P(RAETORI)O PREFETTO DEL PRETORIO.

Provinciarum iudices commoneri Noi prescriviamo di avvertire i


praecipimus , ut nihil se novi operis governatori delle province perché
ordinare ante debere cognoscant, quam sappiamo che non devono prendere
ea compleverint, quae a decessoribus alcuna decisione riguardo a opere nuove
inchoata sunt, exceptis dumtaxat prima di aver terminato quelle che sono
templorum aedificationibus. state cominciate dai loro predecessori,
con la sola eccezione della costruzione di
DAT. III KAL.. IUL.. CONSTANTINO
templi.
A. VII CONSTANTIO C COSS
DATA III GIORNI PRIMA DELLE
Apparato
CALENDE DI LUGLIO NEL VII
Ordinare in V. è ordinari. CONSOLATO DI COSTANTINO E DI
COSTANZO.

Commento

Mommsen e Seeck attribuiscono la


costituzione a Giuliano per il riferimento
ai templi, correggendo la data in 362.
Janvier ritiene plausibile tale attribuzione
anche sulla base del fatto che il
destinatario è attestato da altre
costituzioni, con la stessa funzione, nel
362, come in CTh. 1. 16.5.

Argomento: si devono portare a termine


costruzioni iniziate, prima di
intraprenderne nuove, con la sola
eccezione della costruzione dei templi.
CTh. 15.1.4 LO STESSO <IMPERATORE
COSTANTINO> AL CARISSIMO
IDEM <IMP. CONSTANTINUS> A.
FELICE, CON I SUOI SALUTI.
HAVE, FELIX, CARISSIME NOBIS.
Tutto lo spazio vicino ai depositi per una
Omnis intra centum pedes vicinitas ,
larghezza di cento piedi deve essere
quantum ad horrea pertinet, arceatur ac si
mantenuto libero e se vi è stata fatta una
quid constructum fuerit, diruatur,
costruzione, la si deve demolire, poiché
quoniam experimentis nuperrimis palam
recenti esperienze dimostrano che gli
factum est aedificiorum,quae horreis
approvvigionamenti fiscali subiscono
adhaerebant, incendiis fiscales copias
incendi per gli edifici affiancati ai
laborasse. Quod si quis aedificandi
depositi. E se c’è qualcuno che, per suo
amore publica damna neglexerit, non
amore di costruire, non si preoccupa dei
solum quod construxit, sed omnes res
danni pubblici possibili, noi prescriviamo
eius et quidquid in suo iure habuit, fisco
di aggiudicare al fisco non solo ciò che
adiudicari praecipimus.
ha costruito, ma tutti i suoi beni e tutto
DAT. XI KAL. AUG SIRMIO ciò che è in suo potere.
CONSTANTINO A. IIII ET
DATA A SIRMIO XI GIORNI PRIMA
CONTANTIO C. CONSS
DELLE CALENDE DI AGOSTO NEL
Apparato IIII CONSOLATO DI COSTANTINO E
COSTANZO
Have in V è habe;
Commento
vicinitas è omnis i.c.p. vicinitas in
Haenel e omnes i.c.p. vicinitus in V; Felice forse è praeses Corsicae, secondo
adhaerebant è aderebant in V. Mommsen e Seeck, invece Chastagnol
pensa che si tratti di un prefetto del
pretorio. Per fisco deve intendersi il
Tesoro imperiale. Molto controversa la
datazione, Janvier la data 321, ritenendo
con Bruun fisicamente impossibile che
Costantino sia a Sirmio il 22 giugno 320
e ammette una datazione postconsulare.

CTh. 15.1.4
Argomento: necessità, per evitare incendi
di costruire lasciando uno spazio libero
nei pressi dei depositi
CTh. 15.1.5 CI.8.11.1

IMPP. CONSTANTIUS ET CONSTANS Impp. Constantinus et Constans AA. ad


AA. HAVE. CATULLINE, CARISSIME Catullinum.
NOBIS

Plurimi inmunitates operum publicorum


Plurimi immunitates operum publicorum
concessione iudicum adepti sunt. Itaque
concessione iudicum adepti sunt: et ideo
omnes iubemus inquiri, ut eorum nomina
iubemus in posterum illicitas
adque etiam privatas indulgentias
immunitates nullius esse momenti.
lenitudo nostra cognoscat. Et infra:iam
nunc tamen iussimus, ut adversus fas
elicitas inmunitates per detrimenda
comperissent et in lucro habere desistant.
In posterum aditus similia cuientibus
obstruatur.

DAT. VI KAL. AUG. SIRMI URSO ET


POLEMIO COSS. d. vi k.aug. sirmi urso et polemio conss.

Apparato

Mommsen propone di sostituire


conperissent con rei publicae exercere.
CTh. 15.1.5 CI. 8. 11. 1 27 lugl. 338

GLI IMPERATORI COSTANZO E Gli imperatori Costantino e Costante


COSTANTE AUGUSTI. AVE augusti a Catullino
CATULLINO A NOI CARISSIMO
Numerosissime persone hanno ottenuto,
Numerosissime persone hanno ottenuto, per una concessione dei governatori,
per una concessione dei governatori, l’esenzione di contribuire alle opere
l’esenzione di contribuire alle opere pubbliche : e dunque comandiamo che in
pubbliche. Ordiniamo di ricercarli tutti, futuro queste illecite esenzioni siano
in modo che la nostra dolcezza conosca i considerate nulle
loro nomi e le facilitazioni Prticolari
accordate….. E ora tuttavia comandiamo
che esse siano convinte di aver ottenuto
queste esenzioni contro ogni diritto e in
maniera pregiudizievole e che esse
rinuncino ad aprofittarne. In futuro si
dovranno ostacolare tutte le avidità
simili.

DATA VI GIORNI PRIMA DELLE Data sei giorni prima delle calende di
CALENDE DI AGOSTO A SIRMIO agosto a Sirmio, Urso e Polemico
URSO E POLEMIO CONSOLI consoli

Commento

Catullino è secondo Seeck vicario


d’Africa.

In CI si dovrebbe leggere Costanzo in


luogo di Costantino. L’imperatore
legiferante è Costante. La versione
giustinianea è molto più breve.

Argomento: annullamento della


concessione di esenzione per la
costruzione di opere pubbliche.
CTh. 15.1.6 CI. 8. 11. 2
IDEM <IMPP CONSTANTIUS ET Idem <Impp. Constantinus et Constans>
CONSTANS> AA. AD AA. ad Marcellum comitem Orientis
MARCELLINUM Quae operibus publicis impensa
COM(ITEM)ORIENTIS constiterit, accepto ferre oportere
cognoscas.
Quae operibus publicis impensa
constiterit, accepto ferre oportere D. v non. Oct Constantinopoli Limenio
cognoscas. et Catullino conss.

DAT. V NON. OCTOB.


CONSTAN(TINO)P(OLI) LIMENIO ET
CATULLINO CONSS.

Apparato
In Iust. c’è cognoscat al posto di
cognoscas. Catullino in V. è Catulino
CTh. 15.1.6 CI. 8. 11. 2 3 ott. 349
GLI STESSI <IMPERATORI Gli stessi <imperatori Costantino e
COSTANZO E COSTANTE> Costante> augusti a Marcellino conte
AUGUSTI A MARCELLINO CONTE d’Oriente.
D’ORIENTE.

Sappi che bisogna portare in conto le Sappi che bisogna portare in conto le
spese che occorreranno per le opere spese che occorreranno per le opere
pubbliche. pubbliche.

DATA V GIORNI PRIMA DELLE Data v giorni prima delle none di


NONE DI OTTOBRE A ottobre nel consolato di Limenio e
COSTANTINOPOLI NEL Catullino
CONSOLATO DI LIMENIO E
CATULLINO.

Commento
L’imperatore legiferante è Costanzo II.
Argomento: spese per le opere
pubbliche.

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