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6.

Impresa: produzione

Obiettivo dell’impresa: massimizzazione del profitto


π = RT – CT
π = p·y – Cmd·y Variabili fondamentali nella determinazione del π : p ed y

Questione fondamentale:
può l’impresa scegliere il prezzo da praticare nel mercato?
se sì: se no:
L’impresa può scegliere: L’impresa può solo scegliere:

p tale che π sia massimo y tale che π sia massimo


(la y prodotta dipenderà poi dalla D di mercato) (il p è un dato esogeno determinato nel mercato)

oppure

y tale che π sia massimo


(il p praticato dipenderà poi dalla D di mercato)
Tali scelte possono dipendere anche dalle scelte delle imprese concorrenti nel mercato, se ce ne sono
(la presenza di imprese concorrenti dipende dalla forma di mercato in cui opera l’impresa)
Istituzioni di Economia 1
A.A. 2015-16 - F. Reito
Una generica impresa può operare in una delle seguenti forme di mercato:

- concorrenza perfetta (cp)


- monopolio (m)
- oligopolio (o)
- concorrenza monopolistica (cm)

m o cm cp
Grado di concorrenza nel mercato
0 1

m e cp sono 2 forme di mercato ideali (difficile che possano esistere nella realtà)

Pertanto è più realistico parlare di mercati che:


- si “avvicinano” al caso del monopolio
- si “avvicinano” al caso della concorrenza perfetta
Istituzioni di Economia 2
A.A. 2015-16 - F. Reito
Questione preliminare:
qual è la relazione tra input utilizzati e output realizzato?

Funzione di produzione: quantità di output/prodotto ottenibile impiegando n input


y = f ( x1 , x 2 ,..., x n )

Alcuni input sono (anche) chiamati fattori di produzione


4 categorie di fattori:
- lavoro
- capitale fisico
- capitale umano
- terra (o risorse naturali)

I fattori sono input remunerati in via continuata nel tempo


Es:
l’elettricità usata in un’impresa è un input (non fattore) che viene consumato nel processo produttivo

Il prodotto/reddito ottenuto dall’impresa è distribuito tra lavoro, capitale e terra (cioè, tra i fattori)
Istituzioni di Economia 3
A.A. 2015-16 - F. Reito
Funzione di produzione a rendimenti (sempre) decrescenti

Es:
Per semplificare l’analisi, useremo una funzione di produzione a 2 input
x1 = numero contadini
(uno variabile ed uno fisso) x2 = terra

x1 x2
Es:
Se x1 = 1 A
2 soli fattori, lavoro e terra → y = f ( x1 , x2 )
lavoro terra y = 100

y
Se x1 = 2 A
y = f ( x1 , x2 )
y = 150 B

Se x1 = 3 A
y = 180 C B
x1
(è in proporzione sempre più “difficile” produrre)
Istituzioni di Economia Effetto rendimenti decrescenti 4
A.A. 2015-16 - F. Reito (effetto intralcio)
y
Quanta y produce un’unità in più di input x1?
Prodotto marginale:
30 180 ci dice di quanto aumenta y a seguito di un aumento di x1
150
50 (“scarto” nella produzione y)
100
100
x1 y Pmg
0 1 2 3 x1
0 0 -

1 100 100

Pmg 2 150 50

100 ∆y 3 180 30
= Pmg
∆x1
50 (per piccoli incrementi, si può usare il concetto di derivata)
30
Il prodotto marginale è decrescente

Istituzioni di Economia x1 5
A.A. 2015-16 - F. Reito Per semplificare, il Pmg può essere rappresentato come una retta
Si può contrastare l’effetto dei rendimenti decrescenti aumentando la quantità del fattore fisso
(ma l’effetto è comunque solo rimandato se i rendimenti sono decrescenti)

Es: Se x1 = 2
A
y = 150 B
y
y = f ( 2, x 2 )
200
150 y = f (2, x 2 )
A
B

2 x1 Se x1 = 2, ma x2 aumenta
y = 200
Cosa succede se la quantità applicata di x2 diminuisce?
Istituzioni di Economia 6
A.A. 2015-16 - F. Reito
Cosa succede se la quantità applicata di x2 diminuisce?

Se x1 = 2
A
y = 150 B
y

150 y = f (2, x 2 )

2 x1 Se x1 = 2, ma x2 diminuisce
y = 120

Istituzioni di Economia 7
A.A. 2015-16 - F. Reito Completare i grafici
Funzione di produzione a rendimenti prima crescenti e poi decrescenti
Es:
Nel primo tratto (prima di f ):
primo tratto (prima di f ):
y cresce più che proporzionalmente rispetto a x1
(è in proporzione sempre più “facile” produrre) Se x1 = 1
A
y = 20

Se x1 = 2
A
y = 80 B
f

Effetto rendimenti crescenti


(effetto sinergia)

x1
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A.A. 2015-16 - F. Reito
Funzione di produzione a rendimenti prima crescenti e poi decrescenti:

Es:
Nel secondo tratto (dopo f ):
secondo tratto (dopo f ):
y cresce meno che proporzionalmente rispetto a x1
(è in proporzione sempre più “difficile” produrre) Se x1 = 4
A D
y = 205 C B
y

Se x1 = 5
f A D
y = 215 C B
D

Effetto rendimenti decrescenti


(effetto intralcio)
x1
Nota:
Istituzioni di Economia la funzione y è sempre crescente 9
A.A. 2015-16 - F. Reito (cambiano i rendimenti)
Es:
y
215 y potrebbe decrescere (perché?)
205
x1 y Pmg
150 0 0 -

1 20 20

80 2 80 60
20 x1
1 2 3 4 5 6 7 3 150 70

Pmg 4 205 55

5 215 10

6 218 3

7 216 -2

x1
1 2 3 4 5 6 7 Il Pmg potrebbe diventare negativo (perché?)
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A.A. 2015-16 - F. Reito Per semplificare, il Pmg è rappresentato ad “u” rovesciata
y

x1 y Pmg
0 0 -

1 10

2 30

x1 3 85
1 2 3 4 5 6 7 8 9
4 100
Pmg
5 5

6 0

7 -10

8 80

9 -35
x1
1 2 3 4 5 6 7 8 9
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A.A. 2015-16 - F. Reito Completare i grafici
Riferimenti:
Krugman, Wells – Microeconomia – capitolo 8

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