CATECHESI AL POPOLO
SERMONI
Traduzione introduzione e note
a cura di Giuseppe Cuscito
« Sai. 83, 4.
s Is. 10, 22.
« Atti, 3, 1-4, 4.
i Atti, 4, 4.
Sermone 1 41
* Is. 8, 18.
» Is. 35, 5-6.
10 Si tratta della porta detta anche di Nicàmore sul lato
orientale del Tempio, dov'era il portico di Salomone, porta
che, secondo Giuseppe Flavio (Guerra, V, 5, 3), era più delle
altre ricca di ornamenti di bronzo, d’argento e d’oro.
11 Espressioni simili sono ricorrenti in Ambrogio.
42 Cromazio di Aquileia
s Atti, 8, 18-20.
« Mt. 10, 8.
7 II testo è lacunoso e non consente di cogliere l'ord
delle idee.
* Atti, 8, 20-21.
» Atti, 8, 22-23.
10 II termine latino è perfidia, che Cromazio usa con acce-
48 Cromazio di Aquileia
1 Mt. 5, 1 s.
2 1 Re 20, 28.
64 Cromazio di Aquileia
s Sai. 23, 3.
« Mt. 5, 3.
66 Cromazio di Aquileia
i Tob. 4. 23.
Sermone 6 - SUL VANGELO SECONDO MATTEO,
DOVE SI DICE: « L'OCCHIO È LA LUCERNA
DEL CORPO... »
i Mt. 6, 22-23.
68 Cromazio di Aquileia
2 1 Gv. 2, 10-11.
3 L'espressione di Cromazio rector ecclesiae (capo della
Chiesa) designa il vescovo.
* Mt. 6, 24.
Sermone 6 69
i 2 Cor. 2, 11.
8 Opera iustitiae in Cipriano indica le opere di cari
cf. H. Pétré, Caritas..., cit., p. 246; lo stesso vale per Croma-
zio, cf. S. 11. In questo caso specifico però l’accezione è più
larga: si tratta della pratica delle virtù cristiane in generale,
come risulta dal contesto.
Sermone 7 (frammento) - PER LA FESTA
DEI SANTI FELICE E FORTUNATO
* 2 Cor. 11, 2.
5 Caeleste mysterium è espressione ricorrente in Crom
zio (cf. S. 19 e 31): si tratta dell’economia della salvezza, del
«M istero» in senso paolino; cf. G. Trettel, Mysterium e Sa
cramentum..., cit.
« Sai. 18, 6.
7 Sai. 44, 15.
» Sai. 150, 4-5.
» Mt. 22, 3.
Sermone 10 87
«» Mt. 22, 4.
11 L’Eucaristia è il sacramento della passione del Signore;
è infatti nel mistero della sua passione che Cristo è divenuto
verus cibus et esca salutis aetemae.
12 II mezzogiorno.
13 Infantes era l’appellativo tradizionale dei santi Inno
centi in Africa, in Spagna e in Gallia.
M Mt. 22, 9-10.
88 Cromazio di Aquileia
1 Gv. 12, 3.
2 Come nel S. 8, Cromazio insiste sulle due nature di
Cristo.
90 Cromazio di Aquileia
9 Cant. 1, 2.
10 Cf. Ambrogio, De Spir. Sancto, I, 8, 95; De virginitate
X I, 64. Quanto al dato materiale dei profumi e dei balsamari,
Aquileia doveva essere fornita di industrie fiorenti; cf. M. C.
Calvi, I vetri romani del Museo di Aquileia, Aquileia 1968.
11 Cf. Ambrogio, De virginitate X I, 63.
“ Sai. 132, 2.
Sermone 11 93
« Es. 12, 9.
14 Per questa interpretazione della testa e dei piedi del
l'agnello pasquale cf. Gaudenzio di Brescia, Sermo 2, PL X X ,
col. 856.
15 Fotino per il suo rigido monarchianesimo nel 351 fu
deposto da vescovo di Sirmio. Le sue opere andarono perdu
te. Cf. M. Simonetti, Studi sull’arianesimo, cit., pp. 203-206.
94 Cromazio di Aquileia
“ Cant. 6, 4.
17 Lo stesso simbolismo della capigliatura in Ambrog
De Spir. Sancto, II, Prol., 15.
“ Mt. 25, 40.
19 Simile espressione in Paolino da Nola (Ep. 23, 34).
locuzioni opera iustitiae, misericordiae, pietatis sono tre sino
nimi che indicano le opere di carità; cf. H. Pétré, Caritas...,
cit., pp. 246-250.
Sermone 12 - SULL’EPISTOLA Al ROMANI
6 Rom. 14, 2.
7 II testo di Luca (16, 20) usato da Croomazìo doveva ripor
tare verosimilmente la lezione Eleazarus.
98 Cromazio di Aquileia
i« 1 Tim. 6, 10.
11 II testo è lacunoso e la citazione incompleta; essa t
tavia può venir identificata, secondo il iLemaiié, con Gen. 9, 3
Sermone 12 101
piuttosto che con Gen. 1, 29, passo per il quale la Vetus Latina
e le citazioni patristiche ignorano l’espressione sicut olerà.
u La metafora dell’atleta, già usata da san Paolo, ritorna
in Origene, Tertulliano, Cipriano soprattutto in riferimento al
martirio; ma ogni cristiano deve essere un atleta spirituale
nella lotta contro le potenze del male; cf. G. Lomiento,
’AfrX/ri'rìis Ti)s e\i<7e|3e£as , in « Vetera Chiistianorum », I {1964),
pp. 113-128.
Sermone 13 (frammento) - SUL VANGELO
DI MATTEO, DOVE SI DICE:
« GERUSALEMME, GERUSALEMME,
CHE UCCIDI I PROFETI »
1 Gv. 5, 2.
2 È il solo Sermone cromaziano che ci sia pervenuto rela
tivo a una catechesi pasquale parallela al De Sacramentis di
Ambrogio. L’interpretazione battesimale della guarigione del
paralitico di Betsaida è comune ai 'Padri sia occidentali che
orientali. Fra le prime testimonianze in Occidente, cf. Ter
tulliano, D e Baptismo, 5 e 6; Cipriano, Ep. 13, 2.
3 Gv. 5, 3-4.
4 Lo stesso parallelismo antitetico in Tertulliano.
106 Cromazio di Aquileia
5 Cant. 5, 12.
6 Tingere ( = immergere) era termine corrente ad Aquileia
per indicare il battesimo {cf. S. 18 e 19). Tale parola, prefe
rita dalle versioni bibliche più antiche, frequente in Tertul
liano e in Cipriano, cederà il posto a baptizare. Cf. anche S. Ta-
vano, Aquileia e l’Africa, in Aquileia, Udine 1968, pp. 193-194.
t 1 Cor. 3, 2.
* Mt. 2, 16.
Sermone 14 107
u Gv. 5, 7.
« Gv. 5, 14.
14 Come si rilevava più su, Cromazio dimostra un certo
ritegno nel parlare del sacramento del perdano per i peccati
commessi dopo il battesimo, forse per il timore che si dif
fondessero tra i suoi fedeli forme di lassismo; of. G. Trettel,
Mysterium..., cit., pp. 91-93.
15 Per i otiti deU’iniziazione cristiana, si veda un parallèlo
in Ambrogio, De Sacr., I, 5-6.
Sermone 14 109
‘ Gv. 13, 4.
2 Gv. 13, 13-15.
112 Cromazio di Aquileia
3 Gen. 18, ls .
4 La stessa interpretazione della quercia di Mambre in
Gregorio di Elvira, Tract. S. Script., 2, PLS I, col. 366.
s Mt. 27, 45.
6 L'ombra della passione è evocata anche da Ambrog
Exp. Ps. 118, III, 19.
Sermone 15 113
“ Gen. 18, 6.
“ Mt. 14, 7.
16 Cromazio si limita a commentare due gesti success
del Signore: il fatto che sì tolse la tunica e la lavanda dei
piedi. Questa è simbolo del battesimo che ci monda dal pec
cato di Adamo. Per Cromazio, che in ciò si scosta da Ambrogio
(De Sacr., Ili, 4-7), la rituale lavanda dei piedi ai catecumeni
non ha alcuna efficacia per se stessa, ma è tutta orientata
verso il battesimo di cui è tipo e figura.
116 Cromazio di Aquileia
4 Cant. 5, 2.
s Sai. 120, 4.
« Is. 9, 2.
7 Gli inferi indicano qui la dimora dei defunti, fra i qu
si trovano le anime dei giusti. Nell'attesa della risurrezione e
del giudizio finale, le anime dei fedeli dimorano in uno stato
intermedio che comporta ima partecipazione incompleta ai
beni celesti; fanno eccezione solo i martiri, che partecipano
Sermone 16 121
4 Gv. ,14, 6.
5 1 Cor. 15, 55.
6 Una sentenza popolare di largo impiego.
Sermone 17 127
i Es. 12, 2.
8 È ricorrente questa osservazione nei Padri anche perché
associavano la creazione del mondo all’equinozio di primavera;
cf. J. Daniélou, Bible et Liturgie, Parigi 1951, pp. 389 s.
9 La navigazione era bloccata nel Mediterraneo dall’ll no
vembre al 10 marzo; cf. Vegezio, Epitom e rei militaris IV, 39.
128 Cromazio di Aquileia
10 Cant. 4, 2 e 6, 5.
11 Si tratta del noto tema deWEcclesia ex gentibus e del-
YEcclesia ex circumcisione, tema peraltro raramente appli
cato a questo versetto della Cantica.
“ Sai. 117, 24.
Sermone 17A - SERMONE DI PASQUA1
« 1 Cor. 5, 7-8.
s 1 Cor. 5, 7.
6 1 Cor. 5, 6.
7 E imo dei tre sermoni in cui sia evocato il mistero euca
ristico: l'Eucaristia, come si è già detto, è il sacramento della
passione del Signore.
Sermone 18 - SU NICODEMO
E SUL BATTESIMO 1
* Gv. 3, 3.
5 Gv. 3, 4.
« Gv. 3, 5-6.
Sermone 18 133
w Es. 25 e 26.
11 Formula di fede conforme all'ortodossia nicena
quanto postula l’unità di sostanza; cf. Ilario, In Matth., 33, 3
PL IX, col. 1073.
>2 1 Cor. 11, 3.
« Sai. 20, 4.
14 Mt. 3, 9.
Sermone 19 141
« Sai. 44, 2.
« Ger. 31, 33.
17 j S- 4 2 ( 3.
» Cf. Ilario, In Matth. 33, 3.
» Mt. 27, 32.
142 Cromazio di Aquileia
* Gal. 2, 19-20.
27 Cromazio allude forse alla pratica di usare il seg
della croce negli esorcismi di ogni specie e per vincere le ten
tazioni; cf. DACL III, pp. 3139 s. e specialmente voi. V, p. 971.
144 Cromazio di Aquileia
1 Mt. 27, 7.
2 1 Pt. 2, 11.
3 Col. 3, 3-4.
146 Cromazio di Aquileia
7 Gv. 1, 1.
« Gv. 21, 22.
150 Cromazio di Aquileia
i Gv. 20, 3.
Sermone 23 - SERMONE SU CAINO E ABELE
1 Gen. 4, 3-5.
2 Gen. 4, 7.
156 Cromazio di Aquileia
1 Gen. 37 s.
2 Mt. 15, 27.
3 L’espressione di Cromazio progredire nella fede era
divenuta specifica e comune nel linguaggio cristiano antico.
* Gv. 6, 51.
160 Cromazio di Aquileia
“ Sai. 141, 8.
» Gen. 41, 37 s.
20 Anche per Gregorio di Elvira (Tract. 5, 27, PLS
col. 387) la liberazione di Giuseppe dal carcere è figura della
risurrezione di Cristo,
a 1 Tim. 3, 16.
Sermone 25 - SU SANT’ELIA
1 1 Re 17, 1 s.
2 1 Re 17, 3 e 6.
166 Cromazio di Aquileia
3 Prov. 10, 3.
4 Nel S. 21, Cromazio si avvia a considerare la Parola come
cibo; nel S. 24 la Parola è presentata come nutrimento che
va spezzato al pari dell’Eucaristia; qui si tratta dell'esigenza
di avere la Parola per vivere. Questo potrebbe essere detto il
Sermone della fame, intesa come mancanza di cibo e fame
della Parola divina: cibus animae iustae, id. est serm o Dei
quo sem per reficitur. Ma forse uno dei testi più energici ove
identificare la Parola quale cibo è il S. 12; cf. G. Trettel, La
« Parola di Dio » nei sermoni di Cromazio, in MSF, LUI (1973),
pp. 20-25.
s Dan. 14, 33 s.
6 Dan. 6, 16 s.; 14, 31 s.
Sermone 25 167
7 Tit. 1, 15.
« 1 Re 19, 10.
168 Cromazio di Aquileia
15 Am. 8, 11.
« Mt. 5, 17.
Sermone 25 171
” Gv. 1, 1-3.
i« Gv. 1, 32.
19 Ap. 4 s.
20 Mt. 14, 3 e parr.
21 Ap. 1, 9.
22 Gv. 20, 27.
23 Gv. 20, 28.
« Gv. 20, 29.
Sermone 26 177
7 1 Cor. 9, 25.
8 Ef. 6, 12.
9 Cf. Minucio Felice, Oct., 37, 1; Cipriano, De Lapsis, 2.
188 Cromazio di Aquileia
1 Atti, 1, 12-14.
2 Maria è associata alla Chiesa anche nel S. 29; cf. J. Le
marié, in SC 154, pp. 71-72.
3 « Coloro che annunciano il compimento della Scrittura »
traduce il testo latino: praedicantes spirìtaliter. La « predica
zione spirituale » è quella che va oltre la lettera ed espone il
senso spirituale della Scrittura, di cui è oggetto il disegno
di Dio che si adempie nel mistero di Cristo e della Chiesa;
cf. H. de Lubac, Esegesi medievale, Roma 1962.
194 Cromazio di Aquileia
« Atti, 5, 15-16.
15 Col termine om bre qui Cromazio intende riferirsi a
reliquie degli Apostoli, come dopo dirà esplicitamente.
Sermone 31 201
di Ambrogio (In Lue., II, 37), a cui Cromazio qui s’ispira più
volte.
4 Ap. 17, 14; 19, 16 (1 Tim. 6, 15; Deut. 10, 17).
5 II testatico o capìtatio è un sistema fiscale istituito da
Diocleziano sotto forma di imposta personale e fondiario;
cf. A. Déléage, La capitation du Bas-Empire, Macon 1945,
pp. 219-220.
6 Per la menzione dei martiri a commento di Le. 2, 1 s.,
cf. Ambrogio, In Lue., II, 36-37, SC 45, pp. 88-89.
7 Le. 2, 4.
8 Gv. 6, 41.
Sermone 32 205
» Le. 2, 7.
10 I Padri hanno usato frequentemente nei loro sermoni
natalizi queste formule antitetiche riprese dalle liturgie di
Oriente e di Occidente; cf. J. Lemarié, La Manifestation du
Seigneur, Parigi 1957, pp. 84-92.
11 Is. 53, 4.
12 J. Lemarié, La Manifestation..., cit., p. 193.
206 Cromazio di Aquileia
« Cf. S. 24, 3.
14 Chiara allusione alla celebrazione quotidiana dell’Eu-
caristia.
« Le. 2, 7.
Sermone 32 207
“ Le. 2, 8.
17 Per l’espressione opus iustitiae, cf. S. 24.
18 Rileva il Lemarié che non si potevano esprimere più
felicemente i legami reciproci tra il vescovo e il suo popolo.
w Le. 2, 10-11.
208 Cromazio di Aquileia
2» Le. 2, 13-14.
Sermone 33 - SULL'ALLELUIA
Tutti gli dèi delle genti sono idoli vani, il Signore invece
è il creatore del cielo 4. Cantavamo pertanto inutilmen
te; ma, giunti alla fede e alla conoscenza di Dio, abbiamo
com inciato a celebrare con canti « colui che è », cioè
Dio onnipotente, creatore del cielo e della terra, colui
che ha fatto l'uom o e che ingiunge a Mosè: Cosi dirai
ai figli d'Israele: colui che è mi ha mandato a v o i5.
Egli è senza inizio e dura in eterno. È oltrem odo giusto
ohe noi inneggiamo a lui, perché il nostro essere e il
nostro vivere non sono in nostro potere né dipendono
da noi, ma dal suo favore e dalla sua bontà. Dobbiamo
dunque cantare a questo Dio, che è ed è sempre stato,
le grandezze che gli com petano e si addicono alla lode
della sua maestà, cioè: che egli è eterno, che è onni
potente, che è immenso, che è creatore del m ondo e
suo salvatore, che ha avuto per gli uomini tale amore
da offrire persino il Figlio suo per la salvezza del
m ondo, com e dice egli stesso nel Vangelo: Dio ha tanto
amato il mondo, che ha dato il suo Figliolo unigenito,
affinché chiunque in lui crede non perisca, ma abbia
la vita eterna6.
2. Alleluia dunque si traduce: « canta a colui
è »; ma si può anche interpretare: « Dio, ‘b enedici noi
tutti insieme ». Se ben consideriam o, possiam o rilevare
quanto questa seconda traduzione sia consona alla
nostra fede e alla nostra salvezza. Quando diciam o
Alleluia facciam o questa preghiera: Dio, benedici noi
tutti insieme. Se dunque, siamo uniti tutti insieme
nella fede, nella pace, nella concordia, nell'unanim ità7,
siamo degni di meritare che il Signore ci benedica tutti
insieme. Infatti è scritto: Ecco com ’è bello, com'è gio
* Sai. 95, 5.
5 Es. 3, 14.
« Gv. 3, 16.
7 Si ritrova ancora una volta il termine unanimitas fre
quente in Cipriano.
Sermone 33 211
* Sai. 132, 1.
» Sai. 67, 7.
io 1 Cor. 1, 10.
» Mt. 12, 30 (Le. 11, 23).
12 Eccle. 3, 5.
212 Cromazio di Aquileia
« Sai. 112, 8.
“ Ef. 2, 17 e 14.
17 Sai. 112, 9.
« Is. 54, 1.
214 Cromazio di Aquileia
» Gen. 3, 20.
20 Mt. 8, 22.
21 Mt. 22, 32.
Sermone 33 215
* Gv. 3, 5.
Sermone 35 (frammento) - SU SUSANNA
1 Dan. 13, 1 s.
2 1 Tim. 2, 9-10 (cf. 1 Pt. 3, 3-5).
220 Cromazio di Aquileia
5 Is. 58, 5.
Sermone 36 (frammento)
1 Sai. 112, 1.
Sermone 37 (frammento) - SULLA TEMPESTA
SEDATA
3 Gen. 3, 23 e 22.
Sermone 39 (frammento) - SULLE BEATITUDINI1
« Mt. 5, 9.
» Ef. 2, 14.
10 II passo è una contaminazione di Ebr. 12, 14 con 11, 6.
Sermone 40 - ESPOSIZIONE DELLA PREGHIERA
DEL SIGNORE1
« Mt. 5, 3.
9 Per l'immagine dell’atleta, cf. S. 12 e n. 12; S. 28.
10 Mt. 5, 4.
240 Cromazio di Aquileia
» Mt. 5, 5.
12 Per la stessa interpretazione, cf. Ambrogio, In Lue.,
V, 55.
13 Mt. 5, 6.
Sermone 41 241
M Mt. 5, 7.
« Mt. 5, 8.
242 Cromazio di Aquileia
io Mt. 5, 9.
" Le. 12, 14.
« Le. 6, 30.
» Gv. 5, 44.
20 Questi esempi di riconciliazione ci offrono un quadro
delle fatiche pastorali di un vescovo e del suo clero tra il IV
e il V secolo.
21 Ef. 2, 14-16; 2 Cor. 5, 18-19.
2 Mt. 5, 10.
Sermone 41 243
» 2 Tim. 4, 8.
“ Gen. 28, 12.
Sermone 41 245
Introduzione....................................................... pag. 7
Catechesi al p o p o lo ...........................................» 37
Sermone 1 - Sugli Atti degli Apostoli, dove
Pietro guarisce uno storpio . . . . » 39
Sermone 2 - Sul brano degli Atti degli Apo
stoli che parla di Simon Mago . . » 45
Sermone 3 - Sul centurione Cornelio e su
Simon P i e t r o .....................................» 51
Sermone 4 - Sui trafficanti cacciati dal
T e m p i o ................................................. » 59
Sermone 5 - Sulle parole del Signore: « Bea
ti i poveri di spirito » ........................ » 63
Sermone 6 - Sul Vangelo secondo Matteo,
dove si dice: « L’occhio è la lucerna del
corpo... » ................................................. » 67
Sermone 7 (frammento) - Per la festa dei
santi Felice e Fortunato . . . . » 71
Sermone 8 - Per l'Asoensione . . . . » 73
Sermone 9 - Sul salmo 13, intorno agli stol
ti e agli in s e n s a t i...............................» 79
Sermone 10 - Sul Vangelo di Matteo, ove
si parla del re che fece una festa di nozze
al suo f i g l i o l o .....................................» 85
Sermone 11 - Sulla donna che unse i piedi
del S ig n o r e ...........................................» 89
Sermone 12 - Sull'Epistola ai Romani . . » 95
Sermone 13 (frammento) - Sul Vangelo di
Matteo, dove si dice: « Gerusalemme, Ge
rusalemme, che uccidi i profeti » » 103
266 Indice generale