NODI INCASTRO
Questa categoria di unioni comprende i nodi che realizzano l’ipotesi di incastro è cioè quelli
che mantengono invariato l’angolo fra le aste che in essi convergono anche dopo la
deformazione dovuta ai carichi applicati.
Le costole di irrigidimento servono a prevenire fenomeni di instabilità locale delle ali della
colonna, fenomeni che impedirebbero la conservazione dell’angolo retto tra gli assi delle aste
convergenti nel nodo.
Il loro spessore è generalmente uguale a quello delle ali della trave.
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Talvolta è anche necessario rinforzare il pannello d’anima ABCD per evitare che si
verifichino fenomeni di imbozzamento.
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VERIFICA DEI BULLONI
L’analisi rigorosa degli sforzi nei bulloni può essere condotta (caso a) considerando la flangia
infinitamente rigida e l’interfaccia flangia-colonna non resistente a trazione. Gli sforzi di
trazione sono trasmessi esclusivamente dai bulloni.
Si opera quindi come nel caso dell’analisi elastica delle sezioni di cemento armato, ponendo
però il coefficiente di omogeneizzazione “n” uguale ad uno.
Un’analisi semplificata, ma accettabile per le applicazioni, può essere condotta ipotizzando
che la posizione dell’asse neutro sia nota e cioè che esso passi in corrispondenza dell’ala
inferiore della trave (caso b).
Con questa ipotesi l’andamento delle forze è il seguente:
N i R
Supponiamo ancora che i bulloni siano tutti uguali, come accade di solito nella pratica.
Per l’equilibrio alla rotazione intorno all’asse neutro si ha:
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N y i i M
C y 2
i M
E quindi:
C yi2 M
M
C
yi2
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NODO INCASTRO COLONNA – COLONNA
Soluzioni alternative
Soluzione (a)
Soluzione (b)
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NODO COLONNA – FONDAZIONE
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