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«Il Vittoria Colonna è l’ideale
come nuova sede dell’Ateneo»
La proposta di ‘Noi Giovani’ per Biotecnologie
CRESCONO gli iscritti di Biotec-
nologie, servono aule più grandi
di quelle della sede universitaria
di Palazzo San Michele e Noi Gio-
vani propone il Vittoria Colonna.
«Anni fa – afferma il segretario
della lista civica Edoardo Carboni
– avevamo indicato il laboratorio
di Biologia Marina come spazio
per ospitare il corso, con la pro-
spettiva di creare un campus bio-
tech, ma l’università di Bologna
INSIEME Mattia De Benedittis, Edoardo Carboni e Fabiola Tonelli con l’arrivo di nuovi dottorati di
ricerca sembra confermare un fu-
turo diverso per la struttura. A
questo punto bisognerebbe punta-
re gli occhi sul Vittoria Colonna,
fermo da anni a fronte di locali
pronti all’uso, con un progetto
ALTRA IPOTESI
Il Comune starebbe valutando
l’ex tribunale. Vanno trovate
nuove aule al più presto
che trasformi la struttura di pro-
prietà dell’Inps in una sede ideale
per un ateneo di livello. Serve pro-
gettare e realizzare qualcosa di
unico, innovativo e ad alto conte-
nuto tecnologico». E ancora:
«Molte volte sentiamo la retorica
di una politica che vuole puntare
ARTE ESPOSTI 200 CLICK SCATTATI TRA 1900 E 1950
‘Memo Fotografia’ dedica
la mostra a Gaetano Baviera
PRESENTAZIONE Da sinistra, Patregnani, Sparaventi, Talevi e Mascarin
E’ DEDICATA a Gaetano Bavie-
ra la quarta edizione della rasse-
gna annuale sulla storia e la tecni-
ca della fotografia italiana. Sabato
torna, unica nel suo genere «Me-
mo/Fotografia», la rassegna espo-
sitiva ideata dall’associazione cul-
turale Centrale Fotografia che an-
cora non ha fatto spegnere l’eco
sulla sua passata edizione, ricorda-
ta per l’appassionata e rilevante
conferenza tenuta da Italo Zan-
nier, il maggior storico della foto-
grafia in Italia. Per l’edizione
2018, ‘I fotografi nelle Marche dal
1900 al 1950 - Gaetano Baviera a
Fano’, circa 200 fotografie origina-
li realizzate da fotografi marchi-
giani dai primi del 900 al 1950, a
cura di Paolo Talevi e Marcello
Sparaventi, con la collaborazione
di Vincenzo Marzocchini, Luigi
Ricci e Luciana Agostinelli.
L’INAUGURAZIONE si terrà
sabato alle 16 alla Mediateca Mon-
tanari. «Importanti collezioni pri-
vate e pubbliche metteranno a di-
sposizione dei visitatori un patri-
monio splendido ed emozionante
– spiega Sparaventi –. Oltre alle
realizzazioni di Gaetano Baviera
MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE 2018
sui giovani, attirare investimenti
e creare lavoro. Peccato che non
dica mai come farlo. Da anni ab-
biamo detto che lo sviluppo di
una città passa attraverso i giova-
ni e attraverso il potenziamento
della scelta formativa, unico vero
volano per sviluppare un’econo-
mia competitiva, unico modo per
opporsi ad anni di politica del par-
lare e dell’apparire». Tra le ipotesi
prese in considerazione dalla
giunta ci sarebbe anche quella
dell’ex sala udienze di Palazzo
Nolfi, l’ex tribunale di Fano. Ser-
ve, infatti, una risposta immedia-
ta visto che dall’inizio dell’anno
accademico per tre volte la setti-
mana le lezioni si svolgono nella
sala di rappresentanza della Fon-
dazione Cassa di Risparmio di Fa-
no.
an. mar.
(1860-1919), in mostra le immagi-
ni di significativi autori professio-
nisti e amatori che hanno caratte-
rizzato l’evoluzione estetica della
fotografia marchigiana dall’inter-
pretazione ottocentesca alla nuo-
va visione del mondo. Potremo
apprezzare le toccanti immagini
del recanatese Michele Rughini
(1870-1948), dei maceratesi Tul-
lio Bernardini (1878-1948) e Ivo
Pannaggi (artista futurista,
1901-1981), del pittore-fotografo
di San Severino Remo Scuriatti
(1900-1972), del cuprense Gino
Cimini (1900-1969), degli ancone-
tani  Vittorio Piergiovanni
(1921-2010) e Benedetto Trani
(1919-2011). Verranno esposte an-
che alcune fotografie sulla libera-
zione di Tolentino nel giugno del
1944 realizzate dall’anconetano
Attilio Pelosi». Un’immagine
spiega più di mille parole e così,
questa esposizione, mostra come
sebbene da un punto di vista so-
ciale non ci sia collegamento tra il
nord e il sud delle Marche dei pri-
mi del 900… la fotografia abbia
fatto miracoli per unire con un so-
lo linguaggio queste due realtà.
Tiziana Petrelli
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