UNA MISSIONE
SENZA CONFINI
Atti del Convegno Nazionale
dei Direttori Diocesani
della Pastorale Missionaria
Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5
Relazioni
A servizio della missione di Cristo
Il cammino missionario della Chiesa in Italia
e gli Orientamenti pastorali 2000-2010:
punti di non ritorno e nuove sfide . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22
Tavola Rotonda
Grandangolo sulla missione nei cinque Continenti
Africa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 44
America Latina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51
Asia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 56
Oceania. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 61
Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 65
Laboratori
L’evangelizzazione dei popoli nella pastorale ordinaria
del prossimo decennio
Comunicazioni
Tanti soggetti per un’unica missione
Mercoledì 5 settembre
Ancorati al Vangelo per trasmettere la fede
Giovedì 6 settembre
Speranze e intuizioni apostoliche nuove
Ore 7.30 Celebrazione delle Lodi
Colazione
Ore 9.00 Comunicazione: Presenza e azione degli Istituti religiosi
e missionari (P. Ciro Stanzione e P. Luigi Morell)
Ore 9.30 Tavola rotonda: Grandangolo sulla missione
nei cinque Continenti
(Don Quinto Fabbri, Stefano Vecchia, Sr Maria Teresa
Ratti, Don Martino Zagonel, P. Angelo Lazzarotto)
Dibattito
Ore 12.00 Celebrazione eucaristica
Ore 13.00 Pranzo
Ore 15.00 Comunicazione: L’impegno missionario dei laici
(Dr Agostino Mantovani)
Ore 15.30 Laboratori: Rinnovamento della pastorale missionaria
Formazione: – operatori pastorali missionari
(P. Carlo Uccelli)
– nuovi stili di vita (Sr Azia Ciairano)
– pastorale di primo annuncio
(P. Ciro Stanzione)
Animazione: – strumenti (Mons. Mario Bandera)
– mezzi di comunicazione
(Don Crescenzio Moretti)
– strutture diocesane, regionali,
nazionali (Don Alessandro Greco)
Cooperazione: – invio e accoglienza di personale
(Don Martino Zagonel)
– solidarietà materiale
(Dr Tommaso Galizia)
Ore 19.30 Cena
Ore 21.00 Veglia attorno alla croce (memoria missionari martiri)
Cari convegnisti,
Reverendissimo Monsignore,
Sono sicuro che, nel corso dei lavori, non mancherete di veri-
ficare se e quanto, nel decennio da poco concluso, la Missio Ad
Gentes é stata parte integrante, e non solo occasionale, della pasto-
rale ordinaria delle nostre Chiese; se ne é diventata la chiave inter-
pretativa, oltre che il modello di riferimento. Vi offro questi pensieri
Eccellenze Reverendissime,
Cari Confratelli
Carissimi fratelli e sorelle,
nel ringraziarvi per aver accolto l’invito a partecipare di
questo 4° Convegno nazionale dei Direttori diocesani di pastorale
misisonaria, dal significativo titolo “Una missione senza confini”, è
con grande gioia che rivolgo a ciascuno di voi il più cordiale saluto
di benvenuto.
È un saluto che rivolgo anche a nome della Congregazione
dell’Evangelizzazione dei Popoli, della Segreteria Generale della Confe-
renza Episcopale Italiana e della Direzione nazionale delle Pontificie
Opere Missionarie. In particolare S.E.R il Cardinale Crescenzio Sepe,
Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzaizone dei Popoli, e S.E.
Mons. Giuseppe Betori, Segretario Generale della C.E.I., mi hanno
incaricato di esprimervi il loro saluto ed augurio, perché quello di questi
giorni sia per tutti noi un lavoro proficuo e vantaggioso per le nostre
Diocesi, la Chiesa in Italia e la missione universale.
A questo Convegno, insieme ai Direttori diocesani, sono stati
invitati anche i loro più stretti collaboratori. Saluto di cuore quanti
sono presenti e ringrazio anche quelli che non sono potuti venire,
per la collaborazione fedele e appassionata a mantenere viva la
dimensione missionaria nelle Chiese particolari d’Italia.
Un saluto particolare rivolgo infine volentieri a quanti tra voi
hanno dovuto viaggiare più a lungo, alcuni con difficoltà, per giun-
gere fino a San Giovanni Rotondo. E’ questo un “sacrificio” moti-
vato. Più volte era stata avanzata la richiesta che un evento nazio-
nale della pastorale misisonaria si potesse svolgere nel Sud Italia.
Se oggi siamo qui è per riconoscere che la dimensione mis-
sionaria è attivamente presente anche in questa parte d’Italia. Nel
dire questo non mi riferisco tanto al passato quanto al presente.
Come non ricordare tanti sacerdoti diocesani che partono come
Fidei donum da queste Diocesi, le vocazioni missionarie e la capil-
lare organizzazione delle Pontificie Opere Missionarie? La nostra
presenza qui è un giusto riconoscimento a questa ricca realtà che il
Convegno intende contribuire a sviluppare, attraverso il confronto
con altre diocesi italiane.
Ho fiducia, infine, che essere qui, in un luogo tanto significa-
tivo di devozione per la memoria di P. Pio da Pietralcina, non man-
cherà di riflettersi positivamente sul nostro lavoro.
d) L’impegno missionario dei laici. Sono proprio loro, tra quelli mis-
sionari, il soggetto missionario che in questi ultimi anni ha fatto
registrare la più consistente crescita. Mi auguro che si giunga nel
più breve tempo possibile a mettere a disposizione delle diocesi
anche una specifica Convenzione, che valorizzi e sostenga con-
venientemente la loro presenza.
1
Dove non diversamente indicato, le citazioni in parentesi sono da riferire ai para-
grafi degli Orienta-menti pastorali C.E.I., Comunicare il Vangelo in un mondo che
cambia.
2.1 - Gesù è l’inviato dal Padre nel cuore della vita umana (10-15)
Gesù è lì, nel cuore della vita, quando c’è l’amore e la festa,
per sostenere la vita come abbraccio di comunione. Si proclama via,
verità e vita, per ricollocare la vita nel suo giusto posto, nel paradiso
terrestre, nel giardino dell’Eden che è la famiglia.
Però il cammino dell’uomo è stato messo in crisi dal peccato,
dalla mancanza di vino, di amore e questo ha commosso il Padre
della vita che “ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unige-
nito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita
eterna”(Gv 3,16).
Ogni dramma della storia è sempre partito da una assenza di
amore. Se durante le nozze fosse mancato il vino, la festa sarebbe
stata travolta dal sarcasmo degli invitati.
La mancanza di amore si esprime soprattutto nella negazione
dell’altro e di Dio.
“Andate a riferire a Giovanni ciò che voi udite (e vedete): i ciechi recu-
perano la vista, gli storpi camminano., i lebbrosi sono guariti, i sordi
riacquistano l’udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la Buona
novella e beato colui che non si scandalizza di me” (Mt 11, 5-6).
B. Annuncio
– incarnarsi negli altri (il fuoco e le lingue). La Samaritana;
– portare la pace. Condividere la gioia. Il vino di Cana.
“Il dono più prezioso che potete offrire a chi amate, è la vostra felicità”
(Buddha).
Sono molto felice di essere qui con voi questa mattina e sic-
come non credo molto alla fortuna ma tanto all’azione profonda
della grazia che muove ogni cosa in noi ed attorno a noi, sono certa
che ci verrà dato di celebrare la sua presenza vivificante e trasfor-
mante per sentirci tutti più entusiasti e rinvigoriti guardando con
fiducia al futuro che Dio sta ponendo in fronte a noi.
Quando, circa una decina di giorni fa, Don Crescenzio mi ha
chiamata al telefono introducendomi al tema di questo convegno, si
premunì di dirmi: “Per quanto riguarda la tua presentazione, devi
essere capace di dire tutto ciò che ritieni valido in venti minuti e il
tutto con tanto entusiasmo!!!”. Mentre non mi preoccupa affatto la
seconda parte di questa sua affermazione, devo confessarvi che ho
dei seri dubbi circa la mia abilità a mantenere la prima: infatti non
sono mai stata molto brava con i cronometri.
Tre sono i punti fondamentali sui quali vorrei riflettere con voi:
L’evangelizzazione
La Chiesa Cattolica in Africa si sta impegnando per condivi-
dere la fede ricevuta annunciandola a coloro che, in altri continenti,
ancora non conoscono Gesù Cristo pienamente. Al numero 128, il
Sinodo invita i cristiani a rifiutare la tentazione dell’isolazionismo e
li sprona a lanciarsi a servizio della missione a livello mondiale. La
risposta di alcune chiese non si è fatta tardare. Infatti all’anima-
zione missionaria delle comunità cristiane viene data molta impor-
tanza, e questo è un grande dono che lo Spirito sta facendo a queste
chiese, giovani, sì, ma anche già adulte nella fede.
A questo riguardo, in Kenya, è operante già da alcuni anni il
Mission Promotion Team, il quale, inizialmente organizzato da
alcuni missionari ‘stranieri’ in comunione col Segretariato Cattolico,
ha ora al suo seguito un buon numero di persone, particolarmente
di laici, impegnati a portare avanti gli impegni che il team si pre-
figge: organizzare incontri di preghiera e di formazione alla missio-
narietà in parrocchie, scuole secondarie, università, gruppi giova-
nili, ecc., su tutto il territorio nazionale; promuovere e mantenere la
comunicazione anche attraverso un significativo scambio di infor-
Concludo
2. Il fondamento.
Il fondamento di tutti i criteri è che “Gesù Cristo è la buona
notizia della salvezza comunicata agli uomini di ieri, oggi e
sempre e, insieme, è il primo e supremo evangelizzatore. La
Chiesa in AL deve parlare sempre più di Gesù Cristo.
7. Un messaggio inculturato.
Una comunità che assume il meraviglioso mistero
dell’Incarnazione del Signore e, per opera dello Spirito Santo, tra-
smette un messaggio inculturato, comprensibile e rilevante. Una
comunità disposta a entrare in dialogo con ogni cultura, ricono-
scendo i semi di bellezza e di bontà, scoprendo le chiavi della
cultura perché, a partire da esse, annunci con la vita e l’esempio
un messaggio dì fede gioiosa ed entusiasta. Così, diventerà più
credibile quando sarà necessario denunciare il negativo, perché
la critica non sarà confusa con un atteggiamento reticente di
fronte al nuovo.
8. Flessibilità e creatività.
L’individualismo e il soggettivismo corrodono internamente il
comportamento religioso dei cattolici, anche praticanti. Esso
sgretola non solo le culture tradizionali ma anche i rapporti
comunitari in genere, togliendo le basi a molte di quelle che sono
state, negli anni 70 e 80 una delle più promettenti esperienze
pastorali dell’AL, dei comunità di base. Oggi si chiede flessibilità
alle istituzioni sociali. E la Chiesa ne sarà capace? In un nuovo
contesto di popolazione maggioritariamente urbana, saremo
capaci di realizzare una evangelizzazione urbana metodica e
capillare, con la stessa sapienza con cui la chiesa seppe evange-
lizzare la cultura rurale durante tanti secoli?
4. Oltre che sul fronte delle culture e su quello delle sue antiche
religioni, la Chiesa è chiamata a dialogare con i problemi sociali
che travagliano i popoli dell’Asia. Si tratta di realtà macrosco-
piche (si pensi al genocidio della Cambogia, alle violenze dei fon-
damentalisti e dei Talebani). L’Asia presenta un ventaglio di
miserie economiche e di oppressioni politiche e religiose, per cui
“milioni di persone vi soffrono discriminazione, sfruttamento,
povertà ed emarginazione”. La difesa dei diritti umani e la pro-
mozione della giustizia e della pace sono una sfida “irrinuncia-
bile e inevitabile” per tutto il Popolo di Dio in Asia (n.33).
119 Vescovi
5.049 Sacerdoti (2813 diocesani, 2236 religiosi)
2.300 Religiosi non sacerdoti
258 Diaconi
11.872 Religiose
231 Missionari laici
12.658 Catechisti
Scuole cattoliche
Premessa
Nel quadro del Concilio Vaticano II, la catechesi si pone come
strumento di crescita della coscienza missionaria di ogni battezzato.
Lo stesso documento dei vescovi circa gli Orientamenti pastorali
della Chiesa italiana per il decennio 2001-2010, apre alla catechesi
il vasto orizzonte missionario per una evangelizzazione “ad intra”,
cui diamo il nome di nuova evangelizzazione, ed una “ad extra”,
che conserva la denominazione conciliare di primo annuncio del
Vangelo “ad gentes”. Il numero 44 del documento ha tracciato il
binario degli interventi del laboratorio in questione:
– la dimensione missionaria come essenza e anima della vita quo-
tidiana della Chiesa;
– la qualità formativa degli operatori pastorali, quali soggetti della
missione evangelizzatrice del mondo.
Filo conduttore dei contributi e delle proposte del laboratorio
è stata la seguente questione:
“Che cosa la missione chiede alla catechesi e cosa attende la
catechesi dalla missione?”
Nodi problematici:
1. Manca un lavoro di insieme tra le due pastorali
2. Nelle comunità è poco presente la dimensione missionaria e
della solidarietà, sono assenti i percorsi formativi.
3. Manca la visione globale della missionarietà che spesso si riduce
a piccoli progetti sostenuti dagli enti missionari locali.
Proposte di soluzione:
1. Avviare un lavoro di stretta collaborazione tra le due pastorali
avendo come obiettivi primari la semplificazione dei percorsi
progettuali ricercando dei tempi unitari ( a partire dai documenti
di orientamento dei formatori). Privilegiare anche dei momenti
aggreganti per la condivisione umana e fraterna.
2. Educare alla solidarietà e formazione dei formatori e animatori.
3. Dare un respiro più ampio alle singole iniziative progettuali degli
enti missionari locali collaborando con il livello nazionale e
mirando a progetti a forte impatto sociale. Favorire l’informa-
zione e la formazione locale garantendo la cura della gestione dei
fondi.
Esperienze positive
1. La campagna per la riduzione del debito estero dei Paesi più
poveri ha visto in campo la collaborazione tra i diversi uffici
pastorali.
2. La logica del microcredito come metodo di aiuto educativo.
Adozioni di villaggi e non di singoli individui.
1. Gli orizzonti:
2. Il valore: la comunione
NMI 44-45:
– La ministerialità
– La collegialità
– Gli strumenti di comunione
b - I valori:
– I rapporti istituzionali (vescovo, consiglio presbiterale/pastorale)
– Progettualità/programmazione
– Relazione con le diverse istanze missionarie (istituti religiosi/mis-
sionari, ONG, gruppi spontanei e di sostegno)
– Figure ministeriali
c - Suggerimenti
– Le “strutture di ascolto” (cf. L’amore di Cristo ... 4)
– La “via povera”
4. Per il dibattito
1. Requisiti indispensabili
a) Un direttore nominato dal vescovo
b) Una sede propria
c) Autonomia finanziaria (7% + 1%).
7. Adozioni a distanza
– Rischi e pericoli di un’iniziativa seria.
– Privilegiare il rapporto con l’Opera più che con i bambini
– Mettere in circolo le famiglie.
Premessa
Proposta
Proposta
In conclusione
1
Dove non diversamente indicato, le citazioni in parentesi sono da riferire ai para-
grafi degli Orientamenti pastorali C.E.I., Comunicare il Vangelo in un mondo che
cambia.
A. Obiettivi generali
– Per rispondere al disagio pastorale più
volte lamentato nelle comunità ecclesiali
italiane è necessario “dare a tutta la vita
quotidiana della Chiesa, anche attraverso
mutamenti nella pastorale, una chiara con-
notazione missionaria” (n. 44).
– L’obiettivo generale della pastorale missio-
naria resta quello di contribuire alla “con-
versione pastorale” dando nuovo significato
e vigore alla missione ad gentes (nn. 46.59;
Appendice, 4).
– La situazione pastorale attuale chiede
anche alla pastorale missionaria una vigo-
rosa scelta formativa rivolta a tutta la
comunità (n. 3) e in particolare ai giovani
(n. 51) e alle famiglie (n. 42), attraverso iti-
nerari specifici che, a partire dall’annuncio
e dell’accoglienza della Parola di Dio (nn.
3.10.27.47.64), colleghino alle proposte
culturali (n. 50; Appendice, 3b) un rinno-
vato cammino spirituale di santità (n. 45).
– Il cammino della comunità ecclesiale con-
tinua a richiedere la formazione di opera-
tori pastorali adeguati (n. 44), dentro una
sempre più ampia visione di pastorale d’in-
sieme (Appendice, 4c), in dialogoe rela-
zione fattiva con tutte le realtà pastorali.
– Poiché “compito assolutamente primario per
la Chiesa, in un mondo che cambia e che
cerca ragioni per gioire e sperare, sia e resti
sempre la comunicazione della fede” (n. 4)
sarà importante l’attenzione costante al
binomio missione-comunicazione, soprat-
tutto facendo attenzione al modo di comu-
nicare la missione attraverso linguaggi, tec-
niche e atteggiamenti psicologici nuovi (n.
39).
anno di preludio
1.
– Approfondimento in chiave missionaria
della Lettera Apostolica Novo Millennio
Ineunte (n. 9) e degli Orientamenti decen-
nali dei Vescovi Italiani Comunicare il
Vangelo in un mondo che cambia
(Appendice, anno pastorale 2001-2002).
– Nella ripresa del cammino ordinario, il
nostro sguardo deve essere fisso su Gesù
(n. 8; Cap. I); (cfr. NMI 16).
– Icona biblica 1Gv 1,1-4: dalla comunione
con Cristo, l’incontenibilità della missione
“perché la nostra gioia sia piena” (n. 3;
Cap. II).
– Santità e/è missione: “Abbiamo bisogno di
cristiani con una fede adulta, costantemente
impegnati nella conversione, infiammati
dalla chiamata alla santità, capaci di testi-
moniare con assoluta dedizione, con piena
adesione e con grande umiltà e mitezza il
Vangelo” (n. 45).
Strumenti:
• Schede di approfondimento della NMI e
CVMC per la comunità cristiana e per gli
operatori missionari.
(In ogni scheda: Parola di Dio, Magistero
della Chiesa, lettura della situazione,
domande di approfondimento personale e
comunitario, indicazioni di conversione
pastorale a partire dall’ad gentes).
– AFRICA:
Promuovere incontri regionali di missionari
italiani, insieme a responsabili delle rispet-
tive Chiese locali.
– MEDITERRANEO:
– Visita alle Chiese di Siria e Libano.
Strumenti: Dicembre 2001
• Mantenere contatti con Organismi che – Sviluppo del Seminario te-nutosi nel
sono impegnati su queste problematiche. giugno 2001.
• Mantenere l’aggiornamento sugli sviluppi
della Campagna ecclesiale per la riduzione – EUROPA:
del debito dei Paesi più poveri. – Albania:
• Dare spazio alle proposte sugli ‘stili di vita’ • Formazione dei partenti per un servizio
nei sussidi formativi e con iniziative speci- missionario.
fiche. Maggio-Giugno 2002
• Promuovere il coordinamento dei diversi • Visita ai missionari italiani e alla
gruppi che operano su questi temi. Chiesa albanese.
• Seminario di studio nazionale sull’im- Luglio 2002
pegno della comunità ecclesiale per la giu-
stizia, la solidarietà e la pace.
• Forum con il Servizio nazionale del
Progetto culturale su società italiana e
mondialità.
Strumenti:
• Individuazione di alcune esperienze di
parrocchie pilota che in alcune diocesi ita-
liane impostino il lavoro pastorale sulla
dimensione e lo stile missionario.
• Convegno missionario nazionale, centrato
sulla parrocchia aperta al mondo capace di
nuova evangelizzazione.
• “Aprire il libro delle missioni” e raccontare
esperienze/testimonianze di comunione eccle-
siale e vita pastorale.
Strumenti:
• Far conoscere i risultati della Campagna
ecclesiale per la riduzione del debito dei
Paesi più poveri.
• Studiare con altre Associazioni l’opportu-
nità e le modalità di una Campagna eccle-
siale centrata sui temi della vita ( diritti
umani, abolizione della pena di morte, ...)
Strumenti:
• Collaborazione con l’Ufficio catechistico
nazionale e l’Apostolato biblico per la pro-
posta di strumenti formativi per l’ascolto
della Parola e proposta di Lectio divina in
chiave missionaria.
• “Aprire il libro delle missioni” per il con-
fronto e lo scambio di modalità di ascolto
della Parola con le Chiese della missione,
particolarmente con quelle che vivono situa-
zioni difficili o scelte particolari.
• Attenzione ai momenti della celebrazione
che confinano col vissuto (accoglienza, atto
penitenziale, omelia, preghiera dei fedeli,
offertorio, riti di conclusione, ...).
• Preparazione e partecipazione missionaria
al Congresso Eucaristico Nazionale.
• Convegno su “Famiglia cristiana, famiglia
missionaria”.
– MEDITERRANEO:
– Visita alle Chiese di Terra Santa
– EUROPA:
– Albania: continua la proposta di incontri
formativi per partenti e la visita ai mis-
sionari italiani e alla Chiesa locale.
Strumenti:
• Coordinamento delle iniziative di organismi
ecclesiali sui temi della pace
• Campagna ecclesiale contro il commercio e
la vendita delle armi belliche.
• Far conoscere esperienze/testimonianze di
riconciliazione e pace di singoli e gruppi.
• Visita a Chiese impegnate su questi obiet-
tivi.
– EUROPA ORIENTALE:
Visita e incontro con le Chiese della
Georgia e dell’Armenia.
Strumenti:
• Coordinamento delle iniziative di organismi
ecclesiali sui temi dell’ambiente.
• Campagna ecclesiale contro la desertifica-
zione e per il diritto all’acqua potabile.
Strumenti:
• Collaborazione con Migrantes, Caritas,
ufficio catechistico nazionale (Servizio
nazionale per il Catecumenato) e Ufficio
liturgico nazionale per itinerari di inizia-
zione, catecumenato e cammini di fede anche
per i ‘cristiani della soglia’, ivi compresi
parecchi immigrati.
Strumenti:
• Coordinamento delle iniziative di organismi
ecclesiali sui temi dell’immigrazione.
• Collaborazione con Migrantes e Caritas
su problematiche specifiche.
Strumenti:
• Celebrazione dei 50 anni dell’enciclica Fidei
Donum.
• Convegno nazionale (o regionale) dei Fidei
Donum rientrati.
• “Aprire il libro delle missioni” e raccontare
esperienze/testimonianze di giovani Chiese
che, pur nel bisogno, non rinunciano ad
inviare.
consacrati
per la missione
7.
Strumenti:
• Convegno nazionale (o regionale) sulla
consacrazione missionaria.
• Proposta ai giovani per dare la vita a
Cristo per i poveri.
• “Aprire il libro delle missioni” e raccontare
esperienze/testimonianze di consacrazione
missionaria.
Strumenti:
• Coordinamento delle iniziative di organismi
ecclesiali sul tema della finanza etica.
• Informazione sulle iniziative di finanza a ser-
vizio dell’uomo e nuovi modelli di sviluppo.
consacrati consacrati
per la missione per la missione
7. 7.
Strumenti:
• Coordinamento delle iniziative di organismi
ecclesiali sul tema dei diritti umani e dei
diritti dei bambini.
• Convegno nazionale sul sostegno a
distanza dei bambini.
• Campagna ecclesiale contro l’infanzia vio-
lata.
Strumenti:
• Sperimentazione di ministeri laicali missio-
nari nelle comunità ecclesiali italiane.
• Convegno sul volontariato internazionale.
• “Aprire il libro delle missioni” e raccontare
esperienze/testimonianze di ministerialità
laicale nelle giovani Chiese.
comunicazione
9.
Strumenti:
comunicazione comunicazione
9. 9.
– EUROPA:
Strumenti: Incontro e verifica con le Chiesa di Polonia.
• Coordinamento delle iniziative di organismi
sul tema delle nuove tecnologie e i diritti
umani.