Alessandro Manzoni (Milano, 1785 - Milano, 1873) oltre al celeberrimo romanzo I promessi sposi,
nelle tre edizioni ben conosciute, è autore di testi in versi e di tragedie che si distinguono per il
metro adottato, ora adatto alla confluenza con il più ampio filone letterario prosastico, ora
tradizionale e con un sostrato classico.
La Pentecoste
Schema metrico: diciotto strofi di otto settenari con schema abcbdeef con versi non rimati a,
c sdruccioli; strofi unite due a due alla rima tronca f.
Quando su te lo Spirito
Rinnovator discese,
Conservatrice eterna;
Nella tua destra accese;
Ti raccogliea nascente,
Dovunque si riposa;
Imporporò le zolle 15
L’Arabo, il Parto, il Siro
Invidïando mira?
Color del lembo sciolto,
O Spirto! supplichevoli
Mercede il vincitor.
Consacra delle spose 135
Il verecondo amor.
Le Odi civili
Solo due sono le liriche completate e pubblicate da Manzoni: Marzo 1821 e Il cinque maggio,
entrambe composte nel 1821; la prima scritta in occasione dei moti piemontesi e la seconda sorta
appena Manzoni della morte di Napoleone. S’aggiunge poi la canzone di 91 versi Aprile 1814,
pubblicata postuma e Il proclama di Rimini.
Il cinque maggio
Schema metrico: diciotto strofi di sei settenari secondo lo schema abcbde, in cui il primo, il
terzo e il quinto sono sdruccioli non rimati, il secondo e il quarto sono piani e in rima, il sesto è
tronco e in rima con il sesto verso della strofe successiva.
E di pietà profonda,
A calpestar verrà.
L’onda su cui del misero,
E di codardo oltraggio, 20
Cadde la stanca man!
La fuga e la vittoria, 45
La gloria che passò.
Il Conte di Carmagnola
Prima delle due tragedie d’argomento storico di Manzoni, Il Conte di Carmagnola (1816-1820, ma
rappresentato a Firenze nel 1828) recupera l’ideale classico della potenzialità catartica della
tragedia attualizzandolo in un sistema realistico e al tempo stesso drammatico, al fine di suscitare
una più nobile coscienza critica ed etica.
Adelchi
L’Adelchi è edita nel 1822 ed è corredata da un Discorso sopra alcuni punti della storia
longobardica in Italia e da alcune Notizie storiche nella premessa. La vicenda, in effetti, si svolge
tra il 772 e il 774, negli ultimi anni del regno di Desiderio, prima della minaccia d’invasione al
papa, Adriano I.
Coro dell’atto III (edizione del 1822, priva delle sezioni censurate)
Schema metrico: undici strofi di sei dodecasillabi (doppi senari, in realtà) con schema aabccb,
con terzo e sesto verso tronchi.
E quivi, deposta l’usata minaccia,
55
Sull’affannoso petto,
D’un avvenir mal fido,
Calata in su la gelida
Vedea nel pian discorrere
Ai supplicati altari,
Maglia, il guerrier sovrano
Gl’irrevocati dì; 30
Il nobile sudor! 60
Dell’erba inaridita,
Virtù d’amor fatica,
Fa rifluir la vita,
D’una parola amica, 70
La morte di Ermengarda