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Repubblica Affari e
PERIODICITÀ :Settimanale
26 novembre 2018
Il commento
Un Paese
fermo nel guado
i soldivannospesi
nell’innovazione
giuseppe travaglini *
le-territoriale). Insom-
ma,alla
produttività e al-
latecnologia. E atutte
quelle competenze ove
L’obiettivo di fondo dovrebbe essere lanostra economia resta
l’aumento della produttività che invece deficitaria. Siadi mezzi
che di conoscenze.
continua a rallentare: così frena lo sviluppo Mail dibattito naziona-
n Italialaproduttività continua arallentaree le sembra più interessa-
26 novembre 2018
Gubitosi. Unavicenda in
cui si scontrano i destini di Vivendi, ostile alla nuovo as-
setto proprietario, con quelli del fondo americanoEl-
L’opinione
liott, in collaborazione con Cassa depositi e prestiti più
vicina agliinteressi del governo. Obiettivo della nuova
proprietà è lacessione della rete telefonica aun gestore
esterno, sullafalsarigadi Ternaper l’elettricità. Unaces- Il dibattito nazionale
sione che potrebbe originare profitti dacapogiro per El- sembra più
liott, che non può essere l’azionistadi riferimento. Ma
che lascerebbe aTim i debiti pregressi. Unavisione oppo- interessato
staaquelladi Vivendi che punta amantenere laproprie- ai problemi di
tà dellarete, e all’integrazione verticale con i media, per
veicolare in un pacchetto unico telefonia, dati e inter- governance che a
net. Dal1997,l’ennesima contesa per il controllo di Tim quelli del progresso
che hacomplessivamente subito unaperdita del 77% del
suo valore, mentre quello medio europeo dei competi- tecnologico:
tors è cresciuto del 48%. E tutto ciò mentre in Italia7 mi- ma così si
laareeindustriali su 11milanon hanno lafibra ottica. E
1700 mancanodellacomunissima banda larga,
con il 13% approfondisce il gap
ancorascoperto o con un Adsl abassa performance. verso Francia,
È statoosservato che il sistema-Italiahadisperso da
tempo il proprio modello di sviluppo. O meglio che negli Germania e gli altri
ultimi decenni non è statocapacedi sintetizzare unavi- concorrenti,
sione coerente con le granditrasformazioni in atto.La ri-
voluzione digitale, laglobalizzazione, l’euro. È in questo anche sotto il profilo
triangolo che passa lariqualificazione del sistema pro- del Pilpro capite
duttivo, il rinnovamento tecnologico e lacapacitàdi tor-
nare competitivi nel contesto internazionale. Maladi-
stanzadall’Europa aumenta.E lo spread tecnologico
non si combatte solamente con gli assetti proprietari e il
duello tracapitalepubblico e privato. Macon concrete
politiche di investimento e innovazione. Restare nel gua-
do è rischioso. Penail declino del Paese.
* Ordinario di Politica economica
Università di Urbino Carlo Bo