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Comune di Sant’Anastasia

Provincia di Napoli

CONCORSO NAZIONALE DI POESIA


“CITTA’ DI SANT’ANASTASIA”
XVI EDIZIONE 2018

Sala Consiliare del Comune di Sant'Anastasia (Na)


15 dicembre 2018

PICCOLA ANTOLOGIA DEL PREMIO


Presentazione

E siamo così giunti alla sedicesima edizione! Non lo dico come se mi volessi liberare da un peso
ingombrante e oneroso, bensì per ribadire quanto lavoro e quanto impegno e dedizione sono
necessari per portare avanti, anno dopo anno, un progetto del genere, che coinvolga non solo i
partecipanti, ma anche tanti altri amici e collaboratori, senza i quali diventerebbe impossibile
proseguire. Gli incoraggiamenti e gli elogi non sono mai mancati, e anche l'Amministrazione
Comunale, nonostante i vari avvicendamenti, è sempre stata presente e contributiva: il premio di
poesia, si sa, è ormai istituzionalizzato, cioè rientra nelle manifestazioni pubbliche promosse dal
Comune, ma purtroppo il sostegno economico non è sufficiente a coprire tutte le spese inerenti al
concorso: premi in denaro, targhe, manufatti in rame, stampa libretti, pubblicità e spese varie
organizzative e di cancelleria.
Non voglio essere pessimista, pensando che forse un giorno non sarà più possibile realizzare questo
appuntamento annuale con la Poesia e con validissimi Poeti provenienti da tutta Italia. Penso invece
in positivo e mi auguro che anche questa sedicesima edizione possa costituire una nuova base di
partenza per poterci proiettare verso il futuro, sempre più convinti di fare meglio, sempre con la
certezza di dare alla nostra città un'opportunità culturale di prim'ordine, sempre sostenendo che la
poesia, e la cultura in generale, potranno migliorare la società e il singolo cittadino, educandolo ad
un maggior rispetto nei confronti dell'arte e della creatività, primi passi verso la comprensione e la
condivisione di quei valori fondamentali che servono a realizzare una sana società. Questo è, in
fondo, il vero motivo per cui si costruiscono, attorno all'arte e alla poesia in particolare, momenti di
aggregazione e di confronto, di approfondimento e di dialogo, di riflessioni e di autocritica: e quindi
ben vengano questi incontri, questi convegni, queste rassegne, questi concorsi di poesia!
Venendo a noi, la sedicesima edizione è tornata alle formule precedenti, rinunziando, almeno per
quest'anno, alla sezione "libro edito". Si sono però incentivati maggiormente i premi in denaro da
attribuire ai primi tre classificati: 500 euro al primo, 300 al secondo e 200 al terzo. Seguiranno le
menzioni e i premi speciali, grazie anche alla disponibilità di alcune Associazioni culturali del
territorio. Cospicua è stata poi la partecipazione dei giovani, fino a 23 anni. Saranno inoltre conferiti
altri riconoscimenti e segnalazioni.
Ringrazio, anche a nome dell'Associazione IncontrArci e dell'Amministrazione Comunale di
Sant'Anastasia, tutti i Partecipanti per la fiducia riposta nel nostro Concorso, essendo certi della
serenità, imparzialità e competenza della Giuria nel valutare i loro elaborati. Ringrazio i signori
della Giuria, che ho l'onore di presiedere: Anna Bruno, Carlo Di Legge, Francesco Filia, Melania
Panico, Raffaele Urraro, Vanina Zaccaria.
Grazie a tutti, buona lettura e arrivederci alla prossima edizione.

Giuseppe Vetromile
I dati del concorso

Numero totale dei Partecipanti: 190. Elaborati della sezione A: 300. Elaborati della Sezione B: 66.
Sono pervenuti testi di Autori dalle seguenti Regioni: Piemonte: 3; Lombardia: 10; Liguria: 2;
Friuli: 3; Veneto: 6; Emilia Romagna: 7; Toscana: 10; Marche: 4; Umbria: 5; Lazio: 26; Abruzzo e
Molise: 7; Campania: 63; Puglia: 18; Basilicata: 1; Calabria: 13; Sicilia: 9. Dall'estero: 3.

La composizione della Giuria:

Giuseppe Vetromile (Presidente e Segretario). Anna Bruno, Carlo Di Legge, Rita Pacilio, Melania
Panico, Raffaele Urraro.
I risultati

Sezione A

La Giuria, dopo attenta valutazione, ha selezionato i seguenti Autori (in stretto ordine alfabetico):

Aurilio Nicola, Bottaro Giovanni, Colacrai Davide Rocco, De Falco Allegra, Di Lino Stefania, Di
Lorenzo Antonio, Filardo Erika, Fiorini Franco, Giovannetti Sonia, Iuliano Alessia, Izzi
Alessandro, Laginja Ksenja, La Porta Mariateresa, Liberti Giuseppe, Peressini Stefano, Perri
Giovanni, Piccinno Claudia, Piccolo Michele, Provenzano Marisa, Sale Giovanna, Taioli Angelo,
Terracciano Francesco, Vivinetto Giovanna Cristina.

Esaminando ulteriormente i testi di tali Autori, la Giuria ha deciso di attribuire i seguenti premi:

- 1° premio: Francesco Terracciano, di Napoli, per la poesia "E tu mi chiedi ancora le passioni";
- 2° premio: Alessia Iuliano, di Termoli (Cb), per la poesia "Per tutte quelle volte che ho sbagliato";
- 3° premio: Davide Rocco Colacrai, di Terranuova Bracciolini (Ar), per la poesia "La coniugazione
dei respiri";
- Premio "Memorial Natale Porritiello" a Stefania Di Lino, di Roma, per la poesia "Si tratta ora di
lasciar cadere".

- Premio per la migliore poesia a tema "Ambiente e territorio vesuviano" a Giuseppe Andrea
Liberti, di San Giorgio a Cremano (Na), per la poesia "Voce delle locomotive".
- Premio per la migliore poesia di un Autore del territorio a Giovanni Perri, di Napoli, per la poesia
"Arava bianchi prati".
- Premio Speciale "Scriptura" di Anna Bruno, ad Alessandro Izzi, di Gaeta (Lt).

- Premio Speciale "l'Aurora Cultura" di Anna Bruno, ad Antonio Di Lorenzo, di Casagiove (Ce).
- Premio Speciale "I colori della poesia" di Annamaria Pianese e Mario Volpe, a Ksenja Laginja, di
Roma.
- Premio Speciale "Clarae Musae" di Vittoria Caso, a Michele Piccolo, di Sant'Anastasia (Na).
- Premio Speciale "Fondazione Lermontov" di Vanina Zaccaria, ad Allegra De Falco, di Nola (Na).

- Segnalazione di merito ai poeti: Nicola Aurilio, di Casale di Carinola (Ce); Giovanni Bottaro, di
Molino del Pallone (Bo); Erika Filardo, di Napoli; Franco Fiorini, di Veroli (Fr); Sonia Giovannetti,
di Roma; Mariateresa La Porta, di Venafro (Is); Stefano Peressini, di Napoli; Claudia Piccinno, di
Castelmaggiore (Bo); Marisa Provenzano, di Catanzaro; Giovanna Sale, di Roma; Angelo Taioli, di
Voghera (Pv); Giovanna Cristina Vivinetto, di Roma.

- Premio del Circolo Letterario Anastasiano ai poeti: Giovanni D'Amiano, di Torre del Greco (Na);
Suzana Glavas, di Napoli; Deborah Daniele, di Marigliano (Na); Giuseppe Napolitano, di Formia
(Lt); Milena Di Rubbo, di Benevento.

- Attestato di encomio ad alcuni poeti del territorio.


Sezione B – Giovani Autori (fino a 23 anni)

- 1° premio: Giuseppe Marrone, di Massa Lubrense (Na), per la poesia "Neapolis".


- Menzione di merito ad Alessandra Testoni (16 anni), di Roma, per la poesia "Perdersi
nell'inferno".
- Premio Speciale "I Ponti dell'Arte" ad Alfonso Petrellese, di Casoria (Na).
- Menzione speciale per il partecipante più piccolo (12 anni): Ginevra Puccetti, di Porcari (Lu).
- Segnalazione per: Sabrina Angelino, di Caivano (Na); Vincenzo Mancinelli, di Afragola (Na);
Maria Ponticiello, di Villaricca (Na).

Premi Speciali (Fuori Concorso)

- Premio Speciale conferito dall'Associazione "Arte e Saperi", Presidente Rita Pacilio, all'artista
Giada Cecco di Torre Annunziata (Na).
- Premio Speciale del Circolo Letterario Anastasiano ad Enzo D'Agostino, dell'Accademia
Aeronautica di Pozzuoli.

Premio Ospite d'Onore

- Premio "Città di Sant'Anastasia" a Rodolfo Guzzi, scienziato e scrittore, membro della


Commissione per la valutazione degli Enti di Ricerca e dei progetti Bandiera.
PICCOLA ANTOLOGIA

E tu mi chiedi ancora le passioni,


e l’avvenire, che non è avvenuto,
distante, in coda a tutto questo tempo:
cavalli alati, foreste abitate
dalle creature giovani del mito
in assemblea operosa, i nove cieli
che il frassino sorregge, gli elfi chiari
la luce intensa dei grandi disegni.
Io ho imparato a tornarmene a casa
dopo il lavoro, come passeggiando
dentro un giardino, facendo la strada
che taglia in due la cima dei palazzi.
Mi bastano i rami del pioppo, i fiori
semplici e forti radicati al ciglio
di un muro basso, per calmare il peso
di ogni magnifica bugia sul petto.

Più tardi troverò i miei libri aperti


sul tavolo, lasciati in bella mostra
la sera prima, il paralume sghembo
che fa risplendere soffitto e muri
di segni d’aria, qualcosa da bere.
Le mie care ombre, sedute in soggiorno,
sempre eleganti per l’ora di cena,
saranno lì ad attendermi, in pensiero.

Francesco Terracciano, Napoli


1° premio sez. A

Motivazione

"Mi bastano i rami del pioppo, i fiori semplici e forti… per calmare il peso di ogni magnifica bugia
sul petto", afferma l'autore di questa ottima poesia, che ha meritato di ricevere il primo premio. In
effetti la composizione si struttura in due parti distinte, nelle quali il poeta si rivolge dapprima ad
una persona immaginaria, un "tu" che potrebbe essere benissimo, e anzi lo è, il riflesso di se stesso,
per poi concludere tornando ai propri "libri aperti", alle proprie "ombre" sedute in soggiorno ad
aspettarlo. E' la provocazione che proviene dal proprio intimo, che lo invita a considerare mondi al
di là della realtà, fatti di sogni e di passioni inconsuete. Ma il poeta sa che deve tornare alla realtà,
percorrendo la strada che "taglia in due la cima dei palazzi", come per dire: un percorso netto,
diritto, senza girovagare.
Il dettato è lirico, i versi si susseguono in enjambement efficaci, intensa è l'atmosfera poetica che
emana dal componimento.
Per tutte quelle volte che ho sbagliato
*
Per tutte quelle volte che ho sbagliato
ce ne sarà un'altra ancora e poi,
finché non giungerà quell'ora
lasciando al mio corpo un ultimo ristoro

il grande asilo, semiclandestina semi-qualcuno


che in sogno sarò stata un secondo e forse
allora, saprò riconoscere in anticipo

il ruggito del mattino quando affiora


la prima ombra a fare luce e la grande
rovinosa pace invaderà le strade

come in questa Roma di parate,


archi e tele fiorite ma non sarà
tristezza negli occhi dei passanti, sui volti bianchi
apparirà gloriosa una colomba.

Alessia Iuliano, Termoli (Cb)


2° premio sez. A

Motivazione

L'autrice prende spunto da una rapida visione romana ("come in questa Roma di parate"), per
riflettere argutamente sugli errori della vita ("per tutte le volte che ho sbagliato"), considerando che
c'è sempre la possibilità di rimediare "riconoscendo in anticipo il ruggito del mattino quando
affiora la prima ombra a fare luce (molto indovinato questo ossimoro!) e la grande rovinosa pace
invaderà le strade". L'indecisione, l'incertezza e il dubbio si ripercuotono nell'intimo, "finché non
giungerà quell'ora – il momento della presa di coscienza e del superamento – che darà l'"ultimo
ristoro" al corpo.
Una poesia agile, anche se apparentemente complessa e intrecciata. Ma il lessico è gradevolmente
alto ed efficace.
La coniugazione dei respiri – a Marcélo (amico con Sindrome di Asperger)

Ha il tempo verticale, Marcélo, che lo fa inciampare come una stella cometa,


al suo tempo corrispondono le parole
quando si affollano in quel punto, di pochi cirri e molto azzurro,
che, come un grembo, partorisce un pensiero
e ne definisce l’estensione all’esterno
secondo una misura precisa
che, nel suo cuore al millimetro, ricalca
l’istante del colibrì
quando si abbevera alla lacrima di una rosa

la capacità messa sempre alla prova, e così la pazienza,


ogni percezione moltiplicata
per il mondo intero, gli occhi a terra, a contare instancabilmente
gli atomi del presente,
la materia lontana,
e ogni direzione pari alla solitudine,
vuota e asciutta, a cui gli altri lo confinano.

Sprofonda con le mani nelle tasche, Marcélo, quasi convesso a preghiera,


quando qualcuno gli piace,
accorda l’intuito al suo asse e ne ascolta l’ombelico,
ogni variazione che proietta la sua ombra
e fa piroettare l’apparenza,
l’ordine delle cose in equilibrio, e forse tangibile

dietro la città, la coniugazione dei respiri.

Marcélo crede nei sogni, negli eroi che non si manifestano


se non a sorpresa,
crede in quelle notti stellate, così vuote e sincere,

così vulnerabili, da percepire la promessa di farne parte, un’ostia tra altre,


quasi potesse conversare con Dio
in un brindisi d’amore.

Parla in terza persona, Marcélo. Come fanno la pioggia, e la neve, e il mare.

Davide Rocco Colacrai, Terranuova Bracciolini (Ar)


3° premio sez. A
Motivazione

Una descrizione veramente poetica e sublime della Sindrome di Asperger, dichiaratamente dedicata
all'amico Marcelo, asciutta e nello stesso tempo commovente. Si tratta come sappiamo di un
disturbo dello sviluppo, simile all'autismo, ma che non compromette l'intelligenza, la
consapevolezza e l'autonomia dell'individuo che ne è colpito. Marcelo si rifugia in sé, si raccoglie in
preghiera, ma non disdegna la presenza dell'altro se gli piace, tanto da "accordarne l'intuito al suo
asse ascoltandone l'ombelico", cioè concentrandosi sulla presenza dell'altro, come afferma
liricamente l'autore.
Una poesia intensa, corposa, ma delicata ed emozionante, scritta con molta passione e
partecipazione.

si tratta ora di lasciar cadere fra le mani / i baccelli maturi delle emozioni /
con coraggio sgranarli tutti / si tratterà di piangere / lacrime al ph acido /
per corrodere / l'acciaio che si oppone

e poi capovolgere / girare da destra verso sinistra / voltare /


tornare alla pagina bianca / quanto tutto era ancora da scrivere/

quando si scambiava dell'amore il tempo / che sembrava un gioco /


e non si sapeva ancora dei segni lasciati / delle orme rimaste vuote dei passi /
[ricordi? lì insieme siamo stati / reciproci eravamo nell’insufflarci il respiro]/
non sapevamo ancora quanto maestosa fosse la fioritura / e quanto lunga fosse la notte /
che lenta / ci cresceva alle spalle

Stefania Di Lino, Roma


Premio Speciale "Memorial Natale Porritiello"
Voce delle locomotive

Ora che il vento implacida e la storia riprende


il distruttivo corso delle cose che non mutano
nonostante Pietrarsa, è qui che i piedi portano
forse in attesa di un tuo fischio. Delle vecchie
rotaie, delle vecchie locomotive non resta
che l’ombra rutiplumbea – delle vecchie inferriate
non resiste granché. Hazet e calibri insistono
soltanto nell’aria, se aguzzi l’udito.
Mi appropinquo alle macchine, nell’aria
non spicca il sudore del carbone
ma so che era lì, dove adesso un usciere
prepara sigarette e forse ha il tuo stesso nome
di storia redentrice e indicibile dolcezza.
Costeggio soltanto la tua postazione
tornando al nostro panico quotidiano tra voci
ìnfere che annunciano il ritardo
del metropolitano per Gianturco e il secco
rintocco delle obliteratrici.
Tenace si oppone il titanio temperato
alla mia invocazione. Non riconosceresti
neppure i cancelli dove allegro accompagnavi
i commissari e introducevi i nostri
per un quanto d’occasione. «Mutuo soccorso aiuto
futuro hanno da noi nomi e cognomi», mi ricorda
Francesca e io non leggo la mia firma.
«Non pensateci mito, non alzate
pire alla classe, ma estinguete l’incendio
che fanno di noi. Tu parlaci, se puoi
pronunciaci, e pensa alla dialettica del cuore
quando ti portavamo sui binari a vedere
i treni grandi grandi che passavano a rincorrerli
gli stessi treni grandi che avevamo assemblato
gli stessi in cui scoprimmo strage morte fine.
Ovunque resiste una storia che attende
chi la racconti e affermi con odio la sua morale
con volontà di sacrificio il suo mancato finale.
Tutto questo ricordalo, se puoi».

Giuseppe Andrea Liberti, San Giorgio a Cremano (Na)


Premio per la migliore poesia a tema "Ambiente e territorio vesuviano"
Arava bianchi prati

C'è una parte che viene, sembra, dal vento, che non so dove inizi:
per esempio quando sei felice. Là finisce gennaio, sfiori la neve.
Allora io ti parlo di un lontano inverno dove toglievi la polvere ai rami
e ti riservo una finestra da quest'occhio che ti sia leggera fioritura il ricordo
di un odore di ardesia e albicocco
quando i bambini ti salivano sui piedi e tu piangevi il figlio per ogni gessetto spezzato.
-Alba pratàlia aràba- ripetevi, e non indovinavi il bianco
che un po' alla volta ti copriva le parole
e il colore che avrebbe avuto agli occhi
e il suono della voce.

Ora è così sottile l'aria,


tu scrivi sempre poesie di treni che si perdono
e notti piene di cesarei e aliti sui vetri e scrivi e cancelli col maglione i nomi
che più avresti voluto
e fuori c'è una luce che non so dove inizi
ed è un sussurro che galleggia nel tempo: come quando mi guardi senza occhi
e senza parole dici:
-guarda come finisce bene questa pioggia.

Giovanni Perri, Napoli


Premio per la migliore poesia di un Autore del territorio

Abitudine al naufragio

Dalla riva bagnata di buio


lo scoglio è ferita all’occhio che dorme
e sanguina voci, malie di sirena,
mentre sul mare
un’ultima fiamma inghiottita dal flutto
si finge tramonto.
Noi siamo la sabbia che guarda
sospiro inquieto
che beve ogni onda che torna
abitudine e sete.

Alessandro Izzi, Gaeta (Lt)


Premio Speciale "Scriptura" di Anna Bruno
Lavorare stanca

Non capisco perché


questi alberi continuino ad oscillare
se il nostro amore non dondola più
e la natura vi era sincronizzata
la luce del nostro sentimento
irradiava tutto il cosmo
ed il sole in risposta
lo imitava.

II

Non capisco perché


questi alberi continuino ad oscillare
ogni albero è qualcuno che è stato
e sopravvive in un’altra forma
è il respiro d’un uomo
che ha fecondato la terra
in un groviglio di piogge e sementi
ma il nostro amore non dondola più
e il respiro dei morti è così freddo e gelato
perché non hanno più le ginocchia allenate
e il loro cuore non batte…

I morti, mon amour,


non possono spingere un’altalena
né cullare cullare speranze

E il nostro amore
somiglia terribilmente a un defunto
ma non ancora se ne distingue l’olezzo
né indossa i suoi vestiti migliori
ho provato a punzecchiarlo con un bastone
e ho ritratto la mano disgustato
al pensiero che potesse reagire
eppure sperandolo con tutto me stesso.

III

Il nostro amore è finito


perché finisce ogni cosa
tu governavi il creato
con i tuoi cantici in clorofilla
e imponevi la legge
delle tue laudes creaturārum
ma la fine
è una legge di natura che tu
hai questa volta imitato
IV

Seduto in veranda mio padre


dispera guardando il basilico
che non odora non cresce che ha cominciato a marcire
L’ho piantato con lui come ho piantato
il mio amore con te
che non odora non cresce che aveva iniziato a marcire
mentre aravamo i suoi campi fecondi
ho scoperto il sentimento del tempo
quando il tuo grigio sorriso mi ha detto
che lavorare ti stanca.

Antonio Di Lorenzo, Casagiove (Ce)


Premio "l'Aurora Cultura" di Anna Bruno

È tutto un equilibrio necessario, mi dici


questo vento che ripara e contrasta la voce
piegando polsi e ossa nella stessa direzione.

E poi ti chiedo se ci sia speranza


per tutto questo vuoto intorno e dentro
se qualcosa resta nelle separazioni
e se è possibile colmare le distanze
nel breve spazio di una partenza.

Chissà se esiste per davvero un equilibrio


questo tenere a mani ferme un cuore
legato stretto ai muri della casa
quasi un principio di terrore
che tenta di sbeccare il ventre
e noi legati al movimento di una chiave,
quel margine di carità in cui siamo al sicuro.

Ksenja Laginja, Roma


Premio Speciale "I colori della poesia"
di Annamaria Pianese e Mario Volpe
Camera fumatori

Conosco a memoria la strada di casa,


la targa della mia auto,
il sapore della fetta al latte,
il mio codice fiscale,
e quest’ultimo per me è quasi un miracolo.
Ricordo perfettamente
il mio primo giorno alle elementari,
quando era il colore di un fiocchetto
a decidere in che classe ti spedivano.
Posso raccontarti di quando
da bambino al market scambiai
un’altra donna per mia mamma,
o di quanto fossero perfettamente simmetrici
i baffetti di mio Nonno.
Posso vantarmi di aver visto in Italia un cinese anziano,
e addirittura di aver visto in diretta
un gattino fare la cacca.
Beh, la verità è che non so perché io
mi sia messo a raccontarti tutto questo,
sarà che parlo a ripetizione quando mi manca l’aria,
colpa di quella ventina di centimetri
che vanno dai tuoi fianchi alle gambe.
Meriterebbero una laurea honoris causa.
Sei venuta con un cappotto rosso stasera,
ho pensato che ti sta benissimo
ma anche che deve particolarmente
far male al buco dell’ozono perché
è da quando sei qui che improvvisamente
è estate a dicembre.
Sto pensando che la prossima volta
prendiamo una camera fumatori,
magari mascheriamo un po’
il tuo splendido odore
che mi fa dire solo cose stupide.
Anzi, se proprio vuoi darmi una mano
a smetterla adesso, baciami.

Michele Piccolo, Sant'Anastasia (Na)


Premio Speciale "Clarae Musae" di Vittoria Caso
Philofobia

Tenco in filodiffusione
nella casa blu senza radici
coricata nella luce elettrica
d'una febbrile notte d'agosto.
Quanto costa smaltire
la pesantezza dell’essere?
Basta una sola canzone
per aver saldo il mondo
tra le dita.

Sosto trasognata
in un debole afflato,
tra parole in procinto
di non esser dette.
Mi atterrisce la sagoma
delle tue mani protese.
Tu lo senti. Le nascondi.
Sono un vestito
indossato all'inverso,
con l'etichetta in fuori,
con le cuciture in vista.

Cerco tra i respiri


in attesa un sussulto,
un segno di beatitudine.
Ma tra i ricami arborei
di quei fari senza un mare
scorgo la ruggine
e un rimasuglio di pianto:

il saldo del tuo pegno


con la mia tumida anima
(la vanità dell'Attesa
in brandelli semina
il tappeto del Rimorso).
Ecco le nostre memorie:
un venefico sputo,
un aroma d'acqua
e di nulla.
Fiammelle arroccate
oltre le clavicole
scuotono la mollezza
della mia veglia.
Tra le gote si incastra l'alone
di un sorriso svogliato.
Una brezzolina sconsiderata
ti imbluisce gli occhi
d'una sfumatura marina,
ma spenta;
sei Alba muta.

Allegra De Falco, Nola (Na)


Premio Speciale "Fondazione Lermontov"
di Vanina Zaccaria
Neapolis

Nascemmo di mare, di terra, di legno e sterpaglie,


figli di navigatori antichi, gente che aveva
visto il mondo quando il mito non era ancora mito
e l’essere umano tremava di fronte ai giganti
con un occhio soltanto.

Nascemmo che il canto di Partenope bellissima


e terribile correva invincibile sulle acque
del Golfo, e fu sotto di noi che perì e fu sepolta.
Dove collocammo il suo sepolcro fu la prima
città, le mura, i templi.

Vedemmo questo mondo invecchiare, la città crescere,


il vulcano di Vesbio aprirsi e inghiottire ogni cosa.
Vedemmo regni e imperi finire, armate passare.
Vedemmo com’è che ci si scambia la morte, come
ci si scambia la vita.

Ora la città è diversa: torri toccano il cielo,


serpi d’acciaio rumoreggiano nel sottosuolo
disturbando vecchi fantasmi. I nostri padri, forse,
un giorno ritornando sulle loro navi occhiute,
neppure saprebbero più riconoscerla, questa
città che pure il fato aveva voluto donargli.

Solo noi restiamo identici, noi che ci siamo sempre stati.

Giuseppe Marrone, Massa Lubrense (Na)


1° premio sez. B

Motivazione

Poesie su Napoli ne sono state scritte tante, per non parlare delle canzoni. Ma questa del giovane
Giuseppe Marrone, che ha meritato il primo premio per la sezione B, è davvero originale e
strutturata in modo elegante, robusto, direi anche colto. A una prima lettura potrebbe apparire
leggermente retorica, ma approfondendo si nota la magistrale sintesi poetica che abbraccia tutta la
storia della città, e i versi forbiti ci disvelano gli antichi e sempre nuovi miti, caratteri, meraviglie.
Al centro, l'uomo napoletano, sempre identico a se stesso, l'unica costante e luminosa anima del
Mediterraneo.
La Giuria

Anna Bruno

Presidente dell’Associazione “l’Aurora Cultura” di Somma Vesuviana, opera per la crescita


culturale e organizza i concorsi “La Montagna che cresce” e “SCRIPTURA”. Numerosi i premi
conseguiti in ambito letterario. Nella collana Scriptura (IOD Edizioni) ha di recente pubblicato:
“L’albero che del vento s’è fatto una ragione” per la poesia; “I fantasmi di Giulia”e “I salti del
grillo”, per la narrativa; dieci libri per ragazzi.

Carlo Di Legge

Carlo Di Legge (Salerno, 1948). In poesia, i lavori più importanti sono Momenti d’amore (Angri,
2002) , Il candore e il vento (Napoli, 2008) e Multiverso. Di quel colore che soccorre, a volte
(Alessandria, 2018). Una scelta rappresentativa si trova nel volume Poeti e pittori di Secondo tempo
(Napoli, 2013). Sull’esperienza del tango ha pubblicato il libro, a carattere letterario-epistolare,
Sentire il tango argentino. 10 lettere e una poesia (Napoli, 2011).

Francesco Filia

Francesco Filia vive a Napoli, dov’è nato nel 1973. Insegna filosofia e storia in un liceo cittadino. Si
interessa prevalentemente di filosofia, poesia e critica letteraria. Sue poesie e note critiche sono
presenti in numerose riviste e antologie. Ha pubblicato i poemi Il margine di una città (Il
Laboratorio, 2008); La neve (Fara, 2012), vincitore e finalista di diversi premi nazionali; La zona
rossa (Il Laboratorio, 2015, con prefazione di Aldo Masullo); la plaquette L’inizio rimasto (Il
laboratorio, 2017) e la raccolta Parole per la resa (CartaCanta, 2017). È redattore di Poetarumsilva.

Melania Panico

Nata a Napoli, è poeta, filologa, critico letterario. Vincitrice del Premio di Poesia “Ambrosia”, la
sua opera prima è “Campionature di fragilità” (La vita felice, 2015). Numerosi i premi per l’inedito.
“Cactus” (Gechi edizioni, 2018) è il libro d’arte foto-poetico scritto in collaborazione con il
fotografo Matteo Anatrella. Fa parte di giurie letterarie. Collabora con la rivista letteraria
ClanDestino, con Laboratori Poesia e con altre testate di approfondimento culturale. È ideatrice
della rassegna “Poesia in Galleria”. Ha curato insieme a Giuseppe Vetromile l’antologia “Mare
nostro quotidiano” (Scuderi, 2018). Ha recentemente pubblicato la sua seconda raccolta di poesie:
"Non ero preparata", La Vita Felice.

Raffaele Urraro

Raffaele Urraro, poeta, saggista e critico letterario, ha prodotto numerose pubblicazioni di poesia e
di saggistica e, in collaborazione con Giuseppe Casillo, molte antologie di classici latini per le
Scuole Superiori (Loffredo, Napoli) e una Storia della Letteratura latina in 5 volumi (Bulgarini,
Firenze). Ha recentemente pubblicato, per i tipi della Olschki Editore, il saggio “Questa maledetta
vita, il romanzo autobiografico di Giacomo Leopardi”, e "La fabbrica della parola", Manni Editori.
Ha pubblicato recentemente il libro di poesie "Bereshit", Edizioni Marcus.
Vanina Zaccaria

Vanina Zaccaria è poetessa, critico letterario, giornalista. E' presiedente della Fondazione di cultura
russa "Lermontov", impegnata nell’ambito della ricerca in campo letterario, storico e sociale e nello
scambio culturale Italia-Russia.
Alla personale e intima vocazione poetica, si aggiunge l’attenzione per la divulgazione e la
diffusione della poesia attraverso la partecipazione, in veste di relatrice e lettrice, a diverse
presentazioni di testi poetici contemporanei e la stesura di articoli di critica letteraria inerenti la
poesia greca del Novecento, presenti su diversi blog e piattaforme on line.
Insieme a Giuseppe Vetromile, cura la Rassegna "Il London Park Letterario" di Sant'Anastasia
(Na).
ALBO D'ORO

I Edizione 2002: Clara Di Stefano (sez. A).


II Edizione 2003: Salvatore Cangiani (sez. A); Giovanni Caso (sez. B).
III Edizione 2004: Armando Saveriano (sez. A); Salvatore Cangiani (sez. B).
IV Edizione 2005/6: Gennaro Grieco (sez. A); Vincenzo Russo (sez. B).
V Edizione 2006/7: Carmen De Mola (sez. A); Armando Saveriano (sez. B); Alessandro Nannini
(sez. giovani); Massimo De Mellis (sez. Sant’Anastasia).
VI Edizione 2007/8: Giovanni Bottaro (sez. A); Agostina Spagnuolo (sez. B); Vanina Zaccaria
(sez. giovani); Alessandra Mai (sez. Sant’Anastasia).
VII Edizione 2008/9: Rodolfo Vettorello (sez. A); Adolfo Silveto (sez. B); Erlinda Guida (sez.
giovani); Raffaele Liguoro (sez. autori locali).
VIII Edizione 2009/2010: Paolo Polvani (sez. A); Rossella Luongo (sez. B); Francesco Iannone
(sez. giovani); Domenico Cassese (sez. autori locali).
IX Edizione 2011: Loriana Capecchi (sez. A); Raffaele Galiero (sez. B); Giovanna Garzia (sez.
giovani); Anna Ruotolo (sez. autori del territorio).
X Edizione 2012: Benito Galilea (sez. A); Giovanni D'Amiano (sez. B); Sandra Biondo (sez.
giovani); Floriana Coppola (sez. autori del territorio).
XI Edizione 2013: Antonio Spagnuolo (sezione Libro); Adolfo Silveto (sez. A); Liliana Arena (sez.
B); Eugenia Galli (sez. giovani); Carmen Gallo (sez. autori del territorio).
XII Edizione 2014: Luigi Fontanella (Sezione Libro); Carmelo Consoli (sez. poesia singola).
XIII Edizione 2015: Luisa Pianzola (Sezione Libro); Giovanni Caso (sez. poesia singola).
XIV Edizione 2016: Anna Elisa De Gregorio (sez. poesia singola).
XV Edizione 2017: Vittorino Curci (Sezione Libro); Annamaria Ferramosca (sez. poesia singola);
Damiana De Gennaro (sez. Giovani).
L'evento è promosso e patrocinato
dal Comune di Sant’Anastasia
Si ringrazia per la collaborazione:

Premio Scriptura, di Anna Bruno

Associazione "l'Aurora Cultura” Presidente Anna Bruno

Ditta Porritiello, Sant'Anastasia

Associazione "Arte & Saperi", San Giorgio del Sannio (Bn), Presidente Rita Pacilio

Associazione "I colori della poesia", Annamaria Pianese e Mario Volpe, Somma Vesuviana

Associazione Clarae Musae, Casavatore (Na), Presidente Vittoria

Fondazione Lermontov, Presidente Vanina Zaccaria, Napoli


ORGANIZZAZIONE CURATA DA

CIRCOLO INCONTRARCI
PIAZZA C. CATTANEO 9, 80048 SANT’ANASTASIA (NA)

E-mail: circolo-lett-anastasiano@hotmail.it

CIRCOLO
LETTERARIO
ANASTASIANO

http://concorsopoesiasantanastasia.blogspot.com

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