L UNEDI 18 OTTOBRE 2010
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PRIMA DIVISIONE / CREMONESE
9ª GIORNATA
Paoloni battuto osserva la palla insaccata alle sue spalle. I due punti persi contro lo Spezia pesano sulla coscienza del portiere grigiorosso (foto Rastelli)
Cremo, frittata in zona Cesarini
Avanti di due reti all’88’, i grigiorossi subiscono la rimonta ligure
Incredibile finale di Paoloni: regala il pareggio e poi si fa espellere
C
osì non va. Alla Cremonese
sono bastati tre minuti di
blackout e un pretesto qual-
siasi per cancellare un’ora e mezza di
buoni propositi. In quel fazzoletto di
secondi, fra il 43’ e il 46’ del secon-
do tempo, i grigiorossi sono riusciti
a farsi infilare due volte da uno Spe-
zia prima ridotto a comparsa e poi
inspiegabilmente rianimato al punto
tale da compromettere la fuga co-
struita con le reti di Bianchi e Sam-
bugaro.
Ai liguri non è parso vero di poter
così coronare una rimonta ai confini
della realtà. Pedrelli e Cesarini – at-
taccante tascabile specializzato in gol
all’ultimo assalto come il celebre Re-
nato -, sono i sicari che hanno sgon-
fiato le ruote al carro grigiorosso
sotto lo striscione del traguardo. Ma
se l’operazione deragliamento è an-
data a buon fine è solo perché gli
ospiti hanno potuto contare sull’ap-
poggio di un complice. Paoloni è il
basista che ha consegnato le chiavi
di casa allo Spezia. Il portiere specia-
lizzato in parate miracolose stavolta
si è lasciato andare alla leggerezza
che ha spianato la strada agli ospiti.
Il numero uno, che sulla conclusione
di Pedrelli aveva già dimostrato limi-
ti di reattività, a tempo ormai scadu-
to è caduto vittima delle sue pulsio-
ni, affidando ai bianconeri il pallone
del 2-2.
Accade tutto in pochi istanti. Pao-
loni, con le spalle rivolte alla propria
porta e i piedi paralleli alla linea di
fondo, la tira alla lunga lasciando in-
custodita la palla a terra nel tentati-
vo di rubare il solito paio di secondi
all’incedere del tempo. Quando si
decide ad allungare i guantoni sulla
sfera, ecco che da dietro lo investe
come un ciclone Colombo; l’attac-
cante allunga la propria gamba fra
quelle del portiere, gli toglie il pos-
sesso molto probabilmente carican-
dolo, aggira l’ostacolo e serve il libe-
rissimo Cesarini che da due passi ci
fa fessi. Un gol di contrabbando. Al-
la Peirò o giù di lì. Paoloni, pochi se-
condi più tardi, ha pure peggiorato
le cose, garrotando l’arbitro in modo
incomprensibile fino a meritarsi il
cartellino rosso. Il quinto in nove
partite per la Cremo; un record ne-
gativo che apre le porte alla discus-
sione sulla fragilità nervosa di una
squadra perennemente in movimen-
to sul filo del rasoio. Attorno a que-
st’altra vittoria spezzata c’è poco da
costruire castelli di rabbia. Il pareg-
CREMONESE-SPEZIA 2-2
gio è un altro pugno di sabbia getta-
to negli occhi di una grande che non
decolla. Il doppio impegno casalingo
con avversarie di rango inferiore ha
regalato solo briciole ai grigiorossi: il
salto di qualità è rimandato e il mo-
rale zoppica come i tanti, troppi
infortunati che frequentano via Per-
sico. Baroni ha chiesto ai suoi di ri-
porre il fioretto nello spogliatoio per
badare alla sostanza. Il recupero di
Rossi ha permesso al tecnico di ri-
presentare Stefani e Gervasoni al
centro della difesa, con Bianchi
esterno destro. Ruolo che l’ex bian-
conero assolve con puntiglio, ma
non cancella una considerazione di
fondo: a nostro avviso se schierato
nel cuore della retroguardia con
Gervasoni garantirebbe alla Cremo
una coppia di implacabili di livello
assoluto per la categoria. A centro-
campo si è rivisto Pradolin: prima
nei panni, a lui un po’ troppo stretti
in verità, di interno, poi esterno di
un improvvisato ma dinamico 4-2-3-
1.
Il peso dell’attacco è caduto quasi
per intero sulle spalle di Musetti, po-
co assecondato nella prima mezzora
da compagni che non hanno saputo
scegliere tempi e modi per innescar-
La Cronaca dello Sport
lo; meglio sorretto, invece, dal mo-
mento in cui è stato chiesto a Vito-
francesco di gravitare attorno alla
sua orbita d’azione. Il campo allen-
tato dalla pioggia battente e la strut-
tura di avversari che hanno messo
sul piatto della bilancia diversi chilo-
grammi di muscoli in più rispetto ai
nostri hanno condizionato la partita.
In avvio si è pattinato molto e co-
struito poco.
Aprea e Paoloni se la sono cavata
a buon prezzo sul cross di Vitofran-
cesco sporcato da Bianchi e sul lan-
cio in profondità di Enow per Lazza-
ro. I liguri di Pane hanno tentato
qualche combinazione in più, sfrut-
tando la verve di Casoli, comunque
ben arginato da Rossi, e l’abilità nel
gioco a tutto campo di Colombo. Le
manovre sono però costantemente
andate a sbattere contro il muro
eretto da Fietta e compagni. La Cre-
monese poco ha saputo offrire in
chiave offensiva: fatta la tara riman-
gono un tiro dal limite di Sambuga-
ro scoccato all’apice di un ribalta-
mento di fronte orchestrato lungo
l’asse Musetti-Vitofrancesco e una
spaccata di Nizzetto non andata
buon fine nel tentativo di correggere
una punizione di Bianchi. Poco per
meritarsi fino in mondo il vantaggio
arrivato al 41’: corner corto di Niz-
zetto per Vito, traversone in piena
area di rigore, sponda di Stefani per
Bianchi sul secondo palo, colpo di
tacco alla Madjer e pallone alle spal-
le di Aprea. Ferito, lo Spezia ha at-
taccato a testa bassa, ma con scarsi
esiti, per tutta la ripresa, tanto che
Paoloni prima del cortocircuito leta-
le si è messo in mostra solo per re-
spingere l’incursione, pericolosa, di
Colombo. E’ stata invece la Cremo,
prima del quarto d’ora, a colpire an-
cora, sempre sfruttando un’azione
d’angolo. A portare acqua al mulino
grigiorosso, Sambugaro, che in mi-
schia è riuscito a bucare Aprea. Ba-
roni attorno al 2-0 ha cucito un 4-5-
1 di panno ruvido ma all’apparenza
robusto. Pane ha cercato di dare la
scossa ad una squadra scorata e scol-
lacciata inserendo il fischiatissimo
Ferrarese e l’effervescente Chianese.
Proprio Ferrarese ha guadagnato la
punizione che ha rivoltato l’incontro
come un calzino, dando la stura alla
rasoiata vincente di Pedrelli. Certo,
senza la complicità di Paoloni sareb-
be andata comunque diversamente.
Invece è stata tutta un’altra storia.
Paolo Loda
La Cronaca dello Sport
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PRIMA DIVISIONE / CREMONESE
Cremo letale sui calci piazzati
Poche le occasioni costruite con il gioco. Due reti da corner
PRIMO TEMPO
2’ Spunto di Vitofrance-
sco sulla corsia di destra. Il
cross sul secondo palo trova
Bianchi, ma sulla sponda del
difensore è pronto all'uscita
Aprea
3’ Sul ribaltamento di
fronte Enow lancia lungo per
Lazzaro che sorprende sullo
scatto la linea difensiva gri-
giorossa. Pronto Paoloni a
chiudere lo specchio in uscita
30’ Cross dalla sinistra
di Pedrelli. La parabola spor-
cata da Nizzetto schizza sul
prato bagnato e attraversa
pericolosamente l'area gri-
giorossa. Leggermente in ri-
tardo Lazzaro che non riesce
a concludere a rete
34’ Bella azione di ri-
messa della Cremo. Musetti
mette in moto Vitofrancesco.
L'esterno si accentra e ap-
poggia al limite per Sambu-
garo che controlla e va alla
battuta. Il suo destro termina
a lato non di molto
40’ Punizione di Bianchi. La barriera devia e per poco Nizzetto in
scivolata non riesce a toccare la palla a pochi passi dalla porta
42’ Corner corto di Nizzetto per Vitofrancesco. Sul traversone al
centro dell'area svetta Stefani, ma la deviazione decisiva è quella di Alber-
to Bianchi che nell'area piccola risolve con il tacco. E' il gol dell'ex (e Al-
berto non esulta): 1-0
Baroni parla di 2 punti “regalati”: “Fino a quel momento un’ottima prova”
“Certe cose non si commentano”
“La punizione del 2-1 non c’era. Il resto non l’ho visto, è stato un incidente”
Commenta fin dove può, mister
Baroni. Il resto dice di non averlo vi-
sto. Ma forse solo perché non vorreb-
be averlo visto. Quei tre minuti da in-
cubo in cui ha perso due punti e por-
tiere. “Questi sono due punti
regalati”, commenta sommesso a fine
gara.
E pensare che per 90’ quello che
aveva visto gli era piaciuto: “Dispiace
per come è finita perché avevamo fat-
to un’ottima partita contro un avver-
sario non facile”. Un inizio accorto,
poi il gol che ha rotto il ghiaccio e
nella ripresa con il raddoppio era
sembrato tutto facile: “Siamo partiti
con un atteggiamento tattico che co-
noscevamo bene - spiega le sue scelte
Baroni - per capire bene come si sa-
rebbero disposti loro. Poi, come pre-
visto, abbiamo cambiato qualcosa e
abbiamo trovato la quadratura”. Dal
4-3-3 al 4-2-3-1: “Spostando Vito-
francesco alle spalle di Musetti siamo
riusciti a impallare la loro mediana e
a coprire sui movimenti di Colombo.
Ferdinando ha fatto un grande lavoro
accorciando a ripartendo con forza”.
Anche se le due reti sono arrivate da
calci piazzati. Una risorsa in più?
“Nel calcio gli episodi contano mol-
to. Noi lavoriamo molto sulle palle
inattive perché sappiamo che a volte
le partite si possono risolvere così. Su
un campo così pesante, poi, non era
facile giocare. Purtroppo - osserva il
mister - in alcune occasioni non ab-
biamo sfruttato le ripartenze per im-
precisione nell’ultimo passaggio”.
Prima del patatrac. Che cosa è suc-
cesso nel finale? “Iniziamo dicendo
che il 2-1 è nato da una punizione
che non c’era. Ferrarese si è buttato e
noi si siamo ritrovato un gol contro e
un’ammonizione”.
“Però anche sul gol di Sambuga-
ro...”, azzarda un collega ospite.
“Beh, se a qualcuno sembra che oggi
lo Spezia abbia meritato il pareggio è
libero di pensarlo”, risponde stizzito
Baroni. Che continua: “Il secondo
gol, poi non è commentabile. E’ stato
Qui sopra il gol di Bianchi. A centro pagina le inutili proteste dei grigiorossi dopo il rosso a Paoloni
Una manata sul collo: così l’arbitro spiega l’espulsione del portiere grigiorosso
un infortunio. Addirittura io non l’ho
visto perché mi sono voltato dall’altra
parte aspettando il rinvio. Sono cose
che possono capitare e non ci si può
lavorare. E’ anche inutile parlarne
con Paoloni. certo, se però si scopre
che c’era un fallo allora il giudizio
cambia”. Il suo portiere però ha an-
che pensato bene di farsi cacciare:
“Mi dicono abbia colpito l’arbitro ri-
lanciando il pallone, ma sinceramen-
te non ho visto la dinamica. Non so
dire”. Quanto peserà questo sciagu-
rato finale sul morale della squadra?
“Nello spogliatoio - riferisce il mister
- i ragazzi erano tutti distrutti. Sanno
di aver fatto bene tutto quello che
avevamo in mente di fare. Dopo il 2 a
0 non c’era nessun presupposto per-
ché subissimo due reti. Ho anche
messo Bacher per evitare che nella
difesa Sambugaro prendesse un giallo
da squalifica. Loro non tiravano mai
verso la porta. Poi c’è stata questa
punizione, un rimpallo e il gol di Pe-
drelli. E alla fine un incidente...”.
Filippo Gilardi
LA CRONACA
sinistro rasoterra preciso all'angolin: 2-1
46’ Paoloni ritarda troppo la presa e subisce la carica di Colombo.
L'arbitro non fischia il fallo e l'attaccante può servire il liberissimo Cesari-
ni che a porta sguarnita segna il clamoroso pareggio: 2-2
49’ Ancora Paoloni protagonista negativo. Nel rinvio viene contrasta-
to da Chianese e protestando strattona l'arbitro guadagnando l'espulsione
diretta. Senza più cambi tra i pali va Musetti
IL TECNICO DEGLI AVVERSARI
Pane applaude i suoi:
“Premiata la reazione”
Il tecnico avversario Alessandro
Pane rimanda di un'altra setti-
mana la prima vittoria in questo
campionato sulla panchina dello
Spezia, ma può dirsi comunque
soddisfatto per il punto raggiunto
in extremis contro la Cremonese.
"Nonostante il terreno di gioco
molto scivoloso siamo stati pro-
positivi, cercando di creare occa-
sioni da gol con delle trame orga-
nizzate. Poi senza commettere
grossi errori, sono arrivati i due
gol su calcio piazzato della Cre-
monese, ma noi non ci siamo ar-
resi e fino al 90' abbiamo creduto
nella rimonta".
L UNEDI 18 OTTOBRE 2010
SECONDO TEMPO
7’ Percussione centrale di
Colombo che entra in area,
vince un contrasto, poi arriva
al tiro, disturbato da Stefani.
Bravo Paoloni a chiudere in
uscita a valanga e a respinge-
re con le gambe
20’ Occasionissima per
il raddoppio grigiorosso. Vi-
tofrancesco scatta sul limite
(forse oltre) del fuorigioco e
mette al centro per Sambu-
garo anticipato da un prodi-
gioso recupero di Enow
20’ Rete solo posticipa-
ta: sugli sviluppi del corner la
sfera arriva proprio a Sambu-
garo che di sinistro gira di
prima intenzione verso la
porta battendo Aprea sul pri-
mo palo: 2-0
43’ Ferrarese guadagna
una punizione dal limite. La
battuta di Colombo viene ri-
battuta dalla barriera ma tor-
na sui piedi di Pedrelli che di
prima intenzione scaglia un
LA GARA IN TV
Stasera la differita
alle 21 su Studio1
Commenta Pirri
La gara disputata ieri tra
Cremonese e Spezia sarà
trasmessa in differita questa
sera alle 21 sull’emittente te-
levisiva Studio1 con la tele-
cronaca di Mauro Maffezzoni
e il commento tecnico di
Alessio Pirri.
L’emittente ufficiale grigioros-
sa è visibile sul digitale terre-
stre sui canali 14, 38, 40,
55, 57, 91 e 93 (a seconda
delle zone, i canali potrebbe-
ro subire alcune variazionidel
vostro telecomando)
Soddisfatto della prestazione
dei suoi, mister Pane non vuole
soffermarsi sulle decisioni arbitra-
li che hanno movimentato le ulti-
me battute del match. "In ogni
gara ci sono situazioni discutibili.
Non possiamo però restare ogni
volta a parlare di questo, quando
andrebbe sottolineato invece che i
ragazzi hanno avuto una reazione
bellissima e sono stati premiati.
Andare sotto di due reti in casa
della Cremonese avrebbe potuto
abbattere anche un toro, e invece
noi abbiamo continuato a provar-
ci fino alla fine".
m.z.
L UNEDI 18 OTTOBRE 2010 La Cronaca dello Sport
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PRIMA DIVISIONE / CREMONESE

CREMONESE SPEZIA

2 2
4-3-3 4-2-3-1
1 PAOLONI 1 APREA

2 A. BIANCHI 2 ENOW
5 GERVASONI 5 BUSCAROLI
6 STEFANI 6 COMAZZI
3 ROSSI 3 PEDRELLI

4 PADOIN
8 SAMBUGARO
8 LOLLO
(39’ ST 14 BACHER)
4 FIETTA
11 CASOLI
(47’ ST 18 CODA)
(32’ ST 16 CHIANESE)
11 PRADOLIN 10 COLOMBO
(35’ ST 15 TACCHINARDI) 7 BOLDRINI
(32’ ST 17 FERRARESE)
10 NIZZETTO
9 MUSETTI 9 LAZZARO
7 VITOFRANCESCO (15’ ST 18 CESARINI)

ALL.: BARONI ALL.: PANE

ARBITRO
GAVILLUCCI DI LATINA. ASSISTENTI: POLES E DE FRANCO

RETI
42’ PT A. BIANCHI 43’ ST PEDRELLI
20’ ST SAMBUGARO 46’ ST CESARINI

AMMONITI
PRADOLIN PEDRELLI
ROSSI LOLLO
COLOMBO

ANGOLI
12 2

NOTE
SPETTATORI 2708 (abbonati 1504). Incasso pari a 15,708 euro
RECUPERO: 0’ PT, 7’ ST

LE INTERVISTE
Volti scuri nello spogliatoio
Sambugaro: 5’ di follia collettiva. Stefani: non abbattiamoci
"Era già fatta". Mirko Stefani non riesce
ancora a capacitarsi di ciò che è accaduto ne-
gli ultimi concitati minuti allo Zini. Una vitto-
ria prima assaporata dolcemente e poi sfumata
nel modo più crudele sui titoli di coda. "Avete
visto tutti - riprende il centrale grigiorosso -
dovevamo gestire meglio il risultato contro
una squadra che veniva da un momento diffi-
cile. Siamo passati in vantaggio dopo un pri-
mo tempo in sofferenza e nella ripresa stava-
mo portando a casa la vittoria. Sono 2 punti
persi e lo sappiamo, ma non dobbiamo abbat-
terci". Intanto però la Salernitana prova una
piccola fuga e il Verona in un paio di settima-
ne ha colmato il gap. "Per puntare in alto ser-
ve commettere meno errori possibili - conclu-
de Stefani -, ma non dimentichiamo che oggi
(ieri, ndr) ci sono stati anche degli aspetti po-
sitivi". Come ad esempio il fatto di aver ritro-
vato concretezza in zona gol: due tiri in porta
e altrettante reti. "E' vero abbiamo sfruttato al
meglio le palle inattive - riconosce Sambuga-
ro - segno che il lavoro svolto in settimane ha
portato frutti. Tutto sommato la nostra è stata
una buona gara, certo ci dispiace per il finale e
per quegli episodi che difficilmente le altre av-
versarie ci regaleranno durante la stagione. Si
può dire che sono stati 5' di follia collettiva". Il
centrocampista grigiorosso svela con sincerità
anche un piccolo retroscena sul suo secondo
centro stagionale. "Prima ho sfiorato il pallone
con la punta, poi però c'è stata la deviazione
decisiva del difensore".
Se può dunque esserci qualche dubbio sul-
l'attribuzione del raddoppio, certamente non
ce ne sono sul vantaggio iniziale firmato di
tacco dal capitano bomber Bianchi. "Ho fatto
il solito movimento per andare su una possibi-
le respinta del portiere e poi grazie anche al
campo che ha fatto schizzare il pallone mi so-
no trovato la sfera sui piedi. Il mio gol è però
l'ultima cosa di cui voglio parlare - prosegue
Alberto - talmente è grande il rammarico per
il finale". Da capitano come puoi giustificare
certi comportamenti dei tuoi compagni? "Dico
che Paoloni è il più forte portiere della catego-
ria e nessuno può criticare l'errore sul gol del
pareggio perché può capitare a tutti. Dopo
però ha sbagliato nella reazione e questo non
deve più succedere".
Matteo Zanibelli

LE PAGELLE Bianchi si conferma bomber. Vito ovunque IL MISTER

IL MIGLIORE
PAOLONI 3,5: Commette l’incredi-
bile leggerezza che porta al 2-2 poi
perde il lume della ragione e si fa
FIETTA 6: Il Rambo del centro-
campo succhia con voracità palloni
ai bianconeri. Incessante il suo la-
Marco
Baroni
6
Carlo
Gervasoni 6,5 cacciare. Mezzo punto in più per la
parata su Colombo

A. BIANCHI 6,5: Segna di tacco

voro di raccordo
(CODA sv)

PRADOLIN 6: Comincia da inter-

Sbriga le faccende complicate
con lo stesso sguardo truce
dello sceriffo di Nottingham.
Chiude gli spazi agli attaccanti
dello Spezio e alimenta la ma-
novra grigiorossa anche con il
gioco corto. Impotente davanti
a quei tre minuti di follia finali
vissuti dal suo portiere
Questa Cremo-
nese camaleon-
tica capace di
cambiare pelle a
come Madjer e Bettega. L’insolito no, poi passa all’ala dove si trova seconda delle
bomber grigiorosso si fa apprezza- decisamente meglio. Ombre e luci caratteristiche
re anche per il sodo lavoro sugli per Prado degli avversari
esterni liguri (TACCHINARDI sv) stava per porta-
re a termine la missione. Poi
Paoloni ha deciso che il finale
STEFANI 6: Poco appariscente VITOFRANCESCO 6,5: Terzino, dell’incontro andava riscritto
ma estremamente concreto. Serve interno di centrocampo, ala tattica,
a Bianchi il pallone del vantaggio, perfino trequartista. Dove lo metti
chiude in scivolata su un’incursione lui gioca. Talvolta la lucidità ne ri-
di Colombo. Positivo sente non certo il dinamismo SPEZIA
Aprea 6, Enow 6, Buscaroli 6,
Comazzi 6, Pedrelli 6,5, Pa-
ROSSI 6: Il suo rientro è convin- MUSETTI 6: Nella prima mezzora doin 5, Lollo 5,5, Casoli 6
cente. Prende immediatamente le è costretto a convivere con la soli- (Chianese sv), Colombo 6,5,
misure a Casoli e si propone in fa- tudine. Poi Baroni gli affianca Vito- Boldrini 5,5 (Ferrarese sv),
se di attacco. Paga in brillantezza francesco e allora entra in partita. Lazzaro 5,5 (Cesarini 6,5).
quando lo attacca Chianese Comunque non combina molto All.: Pane 6.
ARBITRO
SAMBUGARO 6,5: Prova da me- NIZZETTO 6: Le condizioni del
diano vecchio stampo tutto sostan- campo non lo aiutano. L’esterno si Gavillucci 5 Paoloni la combina
za e niente fronzoli. Si toglie lo sfi- dà da fare e risulta prezioso so- grossa, ciò non significa che sul
zio del gol dell’illusione prattutto nel garantire equilibrio al- portiere Colombo non avesse
commesso fallo. Impreciso
(BACHER sv:) la squadra