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Joaquín A.

Vallejo

Tesina di Maturità
2018

DISCRIMINAZIONE
RAZZIALE IN ARGENTINA
(1845 -1892)
Verso un’identità nazionale senza gauchos e senza indios
“No trate de economizar
sangre de gauchos. Este es un
abono que es preciso hacer
útil al país. La sangre es lo
único que tienen de seres
humanos.”

(Sarmiento, 1861).
1 Concetto di razza e discriminazione razziale

Ringraziamenti

Prof. BALVERDE, Gerardo

Prof. FALCONI, Dario

Prof. GASPARRI, Pablo

Prof.ssa GOBELIÁN, Florencia

Prof. GRASSANI, Francesco

Prof. GUERRERO, Emiliano

Prof.ssa LABOCCETTA, Raffaella

Prof. LARSEN, Federico

Prof. MIRRA, Adrián

Prof. ORSINI, Esteban

Prof.ssa PANIZZO, Silvina

Prof. SPOTURNO, Alejandro

4
1 Concetto di razza e discriminazione razziale Joaquín A. Vallejo

INDICE

1. Concetto di razza e discriminazione razziale 8

Approccio biologico della diversità della popolazione umana 10

Tzvetan Todorov: razzismo e razzialismo 13

L’evoluzione del razzismo/razzialismo nel corso della storia argentina 13

2. La componente razzista nella letteratura di Domingo F. Sarmiento 18

Le influenze ideologiche e culturali di Sarmiento 20

Il determinismo razziale nel discorso di Sarmiento 23

Sarmiento come precursore del razzialismo nazionale 27

3. Il razzismo nel panorama politico argentino del XIX secolo 34

La questione territoriale ed il genocidio indigeno 36

L’arte come elemento di giustificazione delle politiche razziste 43

4. Conclusioni finali 48

La discriminazione della “barbarie” come vincolo tra il passato ed il presente della “civiltà” argentina 50

5. BIBLIOGRAFIA 54

Fonti primarie 54

Fonti secondarie 55

Fonti epistolari 56

Fonti iconografiche 57

6 7
1 Concetto di razza e discriminazione razziale Joaquín A. Vallejo

Concetto di razza
e discriminazione
razziale

8 9
1 Concetto di razza e discriminazione razziale Joaquín A. Vallejo

caratteristiche fisiche, tipiche di ciascun gruppo razziale,


Approccio biologico della diversità
indicassero rispettive differenze nel grado di sviluppo. In
della popolazione umana questo modo, l’aspetto fisico e le doti morali ed intellettuali
diventarono integrati in un unico modello di “normalità”

Q
uesta tesina si propone di analizzare le prime che serviva per stabilire l’ordine corrispondente di ciascuna
concezioni di “razze” umane proposte dalla scienza razza dentro della scala valorativa, purtroppo accettata
e posteriormente utilizzate dai fondatori della universalmente.
Repubblica Argentina. Con questo scopo, cerca il rapporto Attualmente, le evidenze scientifiche determinano che,
esistente tra le radici della discriminazione esercitata verso gli indipendentemente dalla variazione genetica umana, non è
abitanti nativi e l’atteggiamento attuale verso “l’altro”, ancora possibile trovare il nesso tra essa ed il concetto di razza; di
oggi considerato inferiore. conseguenza, la razza non ha assolutamente alcuna rilevanza
Il *fenotipo è l’insieme
Il termine ”razza” cominciò ad essere utilizzato durante biologica per quanto concerne l’essere umano.
dei caratteri osservabili e
il XVI secolo nel contesto del colonialismo europeo, anche se Le scoperte archeologiche rivelano un’unica origine della misurabili che l’individuo
il suo boom avvenne a partire dal XIX secolo quando molti specie umana, l’Homo sapiens, più di duecentomila anni fa, in manifesta nella sua
apperenza. Dipende sia dal
scienziati, tra i quali Charles Darwin, Georges Cuvier, Alfred Africa. Dalla zona est del continente africano, la specie migrò genotipo che dall’interazione
Wallace e Francis Galton, scrissero sul concetto di razza lentamente in altre regioni del pianeta, fino ad occuparlo fra i diversi geni e l’ambiente.
parallelamente al graduale sviluppo dell’antropologia fisica. quasi completamente. Questo processo provocò l’espansione Il *genotipo fa riferimento,
Nel XX secolo, con la diffusione del Positivismo, le idee di razza e la diversificazione della popolazione, dando vita a gruppi invece, alla totalità dei
geni contenuti nel DNA
cominciarono a legittimare attraverso argomenti tratti dalla umani di diverso fenotipo*: incominciarono ad apparire dell’individuo, e -nella
biologia le enormi disuguaglianze sociali che accompagnavano differenze tra i vari gruppi rispetto ai caratteri visibili presenti maggioranza dei casi- si può
determinare tenendo in conto
“l’era del progresso illimitato”. in ognuno come risultato dell’interazione tra il genotipo*
le caratteristiche fenotipiche
Innanzitutto, per analizzare lo studio delle presunte razze dei suoi individui e l’ambiente. Siccome la Terra è talmente parentali attraverso lo
umane nel corso della storia argentina bisogna capire che grande da poter alloggiare separatamente numerosi gruppi studio dei diversi modelli di
ereditarietà.
queste non sono altro che costruzioni sociali senza fondamenti umani, le condizioni ambientali a cui ciascuno fu sottoposto
scientifici. Tuttavia, durante il XIX secolo apparirono alcune
teorie biologiche che proponevano la presenza di molteplici
razze appartenenti alla specie umana, argomentando che
ognuna presentasse una serie di caratteristiche comuni
come il colore della pelle, il tipo di capelli, il sangue ed altri
aspetti (come quelli culturali). Successivamente, si cercarono
nuovi argomenti scientifici per dimostrare che le diverse
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1 Concetto di razza e discriminazione razziale Joaquín A. Vallejo

determinarono l’adattamento particolare di ognuno di essi.


Tzvetan Todorov: razzismo e
In questo modo, tutti condividiamo un unico codice genetico:
le variazioni osservabili non si devono alla presenza di geni
razzialismo
diversi, ma alla specifica distribuzione degli alleli (ciascuna

P
delle forme alternative dello stesso gene) all’interno di ogni er evidenziare questo paradosso, Tzvetan Todorov, un
popolazione ed all’espressione dei geni (certe caratteristiche importante filosofo contemporaneo, considera due
codificate da diversi geni possono diventare favorevoli oppure concetti diversi, con lo scopo di raggruppare in due
sfavorevoli in base all’ambiente). posizioni generali la discriminazione razziale. In generale,
il razzismo si basa sul comportamento di odio e disprezzo
verso le persone che presentano caratteristiche differenti. Una
forma di razzismo è costituita per il cosiddetto razzialismo o
razzismo scientifico, il quale, essendo più teorico e dottrinario,
propone la ricerca di argomentazioni (sostenute, per esempio,
da misurazioni empiriche) per spiegare l’esistenza di razze
umane attraverso le differenze fisiche riconosciute tra esse.
Quando il razzismo viene accompagnato da argomenti
scientifici (certamente tendenziosi), le conseguenze provocate
possono essere catastrofiche giacché il discorso scientifico è
una voce “autorevole”. Tzvetan Todorov (1939-2017)

L’evoluzione del razzismo/


razzialismo nel corso della storia
argentina
Tuttavia, l’emergere di questa concezione biologica

A
dell’inesistenza di razze umane non ha mai implicato la fine nche se le radici del razzismo in Argentina si
del razzismo: pur senza avere evidenze biologiche veridiche, originarono in parte grazie a certi argomenti scientifici,
ancora oggi le persone continuano a discriminare “l’altro”, colui con il passare degli anni i fondamenti teorici si
che appartiene ad una cultura considerata inferiore. sono gradualmente persi; infatti, nella società attuale

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1 Concetto di razza e discriminazione razziale Joaquín A. Vallejo

rimane ancora oggi una profonda ideologia razzista basata modo di concepire la composizione etnica del paese, ed i suoi
esclusivamente sull’odio verso “l’altro”, visto come diverso. postulati diventarono molto influenti nelle politiche interne ed
Sin dalla formazione dell’Argentina come Stato nazionale, estere dell’Argentina della seconda metà del XIX secolo e della
esistevano ormai delle ideologie che possedevano un forte prima parte del secolo successivo.
elemento razzista e venivano difese da “irreprensibili” patrioti. Purtroppo, questo fenomeno discriminatorio non si è mai
Alcune delle persone più emblematiche della storia nazionale superato, ma è stato gradualmente naturalizzato ed accettato
avevano un pensiero comune rispetto alla composizione dal pensiero collettivo. Il motivo del cambiamento nel modo
razziale della giovane Argentina. Per esempio, Juan Bautista di pensare il razzismo è dovuto alla consapevolezza, da parte
Alberdi, l’autore intellettuale della Costituzione Nazionale della popolazione, della sua scorrettezza. Non si parla più di
del 1853, considerava che sarebbe stato un’utopia il pensare razze superiori ed inferiori, ma, sfortunatamente, certi gruppi
che la razza ispanoamericana, originata a partire da un etnici, classi sociali, collettivi rappresentativi di diversità
tenebroso passato coloniale, potesse garantire una repubblica sessuali, movimenti politici e comunità religiose continuano
rappresentativa; addirittura Alberdi sosteneva che sarebbe ad essere discriminati. Essi vengono stigmatizzati mediante
stato necessario cambiare gli uomini anziché le leggi: le stereotipi peggiorativi totalmente superficiali, tra i quali:
persone “incapaci di libertà” (ovvero la cosiddetta “barbarie”) donna-isterica, povero-ladro, comunista-violento, ebreo-
dovevano essere, sempre secondo Alberdi, rimpiazzate da altri taccagno e musulmano-terrorista. Il linguaggio riproduce
individui abili per la difesa della libertà, cercando di portare i pregiudizi (per esempio, quelli etnici) presenti all’interno
avanti un vero e proprio processo di “sostituzione razziale”. della società; infatti, alcuni termini sono la dimostrazione
Il principale oppositore di Alberdi nel della paura della società di perdere potere di fronte agli
modo di concepire l’organizzazione individui considerati inferiori. Tutti siamo parte di un perverso
costituzionale dello Stato fu Domingo meccanismo basato su rapporti di dominazione razziale,
Faustino Sarmiento; paradossalmente, presenti anche nel linguaggio. La parola non è soltanto un
tutti e due ebbero molte idee simili in mezzo per esercitare la discriminazione, ma è anche il nostro
termini razziali. Sarmiento fu uno dei punto di contatto con le ideologie razziste che impariamo e
primi a sviluppare e promuovere tra trasmettiamo quotidianamente. A pagina 16 si può osservare
le masse “colte” la discriminazione la copertina di una rivista argentina dell’anno 2000, che
razziale -a volte mediante argomenti associa l’immigrazione illegale con un’invasione silenziosa,
scientifici- verso una grande parte facendo riferimento agli individui provenienti da paesi
della popolazione nazionale. Le sue confinanti (Bolivia e Paraguay).
idee ebbero un significativo impatto nel

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1 Concetto di razza e discriminazione razziale

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2 La componente razzista nella letteratura di Domingo F. Sarmiento Joaquín A. Vallejo

La componente razzista
nella letteratura di
Domingo F. Sarmiento

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2 La componente razzista nella letteratura di Domingo F. Sarmiento Joaquín A. Vallejo

Le influenze ideologiche e culturali giornalista, professore, scrittore e presidente argentino che


nacque il 15 febbraio 1811 a San Juan e morì l’11 settembre
di Sarmiento 1888 ad Asunción. Un anno prima era accaduta la Revolución
Nel trascorso del XIX secolo,
all’interno dell’Argentina ci fu
un forte scontro tra *unitari e
de Mayo (1810), e la sua vita fu attraversata da una fortissima

L
*federali, in corrispondenza
a notevole ripercussione del pensiero razzista lotta interna tra unitari* e federali*. Precisamente, nel 1827 al dibattito per stabilire
nell’ambito nazionale si dovette principalmente alla fu reclutato dall’Esercito Federale e fu costretto a svolgere l’organizzazione basica con
cui si sarebbe costituita la
diffusione del modo di concepire i problemi dell’Argentina il ruolo di tenente della milizia, pur essendo profondamente nuova repubblica. Gli unitari
da parte di uno dei patrioti più noti e rispettati dal popolo: turbato dall’ideologia predominante in tale esercito; presentò proponevano concentrare
Domingo Faustino Sarmiento, un cittadino esemplare, che quindi un reclamo e fu convocato dal governatore Manuel il potere economico e
politico a Buenos Aires,
secondo il “mito” -elaborato da egli stesso- non fece mai Quiroga, dopo di che fu imprigionato. Successivamente, a mentre i federali ritenevano
un’assenza a scuola e morì nel suo ufficio mentre rifletteva e causa delle frequenti discussioni con altri membri del Partito fondamentale distribuire il
potere territorialmente tra le
scriveva sulle difficoltà del paese. Federale, decise di abbracciare l’iniziativa unitaria e fare parte
provincie.
La società argentina, anziché accettare gli eventuali dell’esercito guidato da José María Paz. Nel trascorso della
errori di Sarmiento, si è adattata in modo da coincidere con sua vita, tale ideologia si riflesse nelle sue opere letterarie
tutti i suoi postulati, subordinando così il proprio buonsenso così come nelle misure prese nel corso della sua presidenza
alla sua completa idealizzazione. Di fatto, attualmente egli (1868-1874), durante la quale riuscì a realizzare quanto aveva
è considerato il padre della scuola proposto nei suoi libri.
argentina grazie al suo sforzo In quel senso, alcuni anni prima della pubblicazione
costante per migliorare del suo capolavoro Facundo o Civilización y barbarie en las
il sistema educativo e pampas argentinas (nel 1845, durante il suo esilio in Cile)
scientifico nazionale e Sarmiento aveva ormai raggiunto la sua pienezza filosofica
per aumentare il livello ed apparteneva alla Generazione del ‘37, un movimento
Domingo
Faustino d’istruzione del popolo; intellettuale argentino sviluppatosi nella prima metà del XIX
Sarmiento ma alcuni aspetti del suo secolo che rivendicava molti valori del Romanticismo. Ma
(1811-1888)
pensiero (tra cui il forte poiché voleva difendere i propri ideali mediante il sostegno di
elemento razzista) sono teorie razionaliste, Sarmiento presentava elementi romantici
sempre stati nocivi per intrecciati con l’esaltazione della ragione come mezzo per
tutti gli argentini. migliorare l’intera umanità:
Prima edizione del Facundo
Domingo Faustino • Secondo l’ideologia sarmientina, la natura -già
Sarmiento fu protagonista nella filosofia romantica- aveva un ruolo
un militare, trascendentale nella vita dell’uomo e determinava
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2 La componente razzista nella letteratura di Domingo F. Sarmiento Joaquín A. Vallejo

in parte le sue caratteristiche fisiche e morali. Un


Il determinismo razziale nel
aspetto importante della letteratura di Sarmiento era
quindi la teoria del determinismo, prima geografico e
discorso di Sarmiento
posteriormente razziale. Tuttavia, rispetto al determinismo

D
geografico, Sarmiento sosteneva che la natura non all’altro lato della cordigliera delle Ande, Sarmiento
condannasse l’uomo all’infelicità -come argomentavano pubblicò il Facundo, una delle sue principali opere
i romantici- ma che fosse un mezzo per raggiungere il letterarie, con lo scopo preciso di descrivere la
progresso della nazione, se veniva plasmata attraverso la composizione etnica nazionale e spiegare il modo in cui
tecnica -quindi, dalla ragione- promuovendo la creazione di una tirannide (come quella di Juan Manuel de Rosas,
nuove infrastrutture (strade, ferrovie e canali). contemporaneamente, nella Provincia di Buenos Aires) poteva
• La sua concezione storiografica cercava di spiegare i fatti essere sostenuta: dal popolo stesso.
storici attraverso l’alleanza della scienza con la letteratura, Adesso, Sarmiento doveva trovare le cause di tale
senza dimenticare il concetto di libertà di forma tipico comportamento delle masse argentine -principalmente Il *gaucho era il mandriano
del Romanticismo. In effetti, per la scrittura del Facundo, federali-, e lo fece basandosi sulla teoria del determinismo delle pianure sudamericane
(e, in particolare, di quelle
Sarmiento non adottò un genere letterario preciso ma geografico. In quel contesto, egli sosteneva che il principale
appartenenti ad attuali
realizzò un ibrido generico: il testo è un romanzo, un saggio problema all’interno della popolazione nazionale fosse territori argentini, brasiliani,
sociologico, una storia sociopolitica ed una biografia. il gaucho*, che appoggiava il federalismo, giacché boliviani e paraguaiani) tra il
XVIII ed il XIX secolo.
Concretamente, appare la biografia di Facundo Quiroga -insieme all’indio*- ancora godeva di diritti e libertà che
(1788-1835) come mezzo per spiegare la storia recente del Il termine *indio faceva
successivamente gli sarebbero stati negati. Il gaucho veniva
riferimento alla popolazione
paese grazie alla teoria del grande uomo. Questa teoria, associato con l’inettitudine, pur essendo l’abitante tipico indigena dell’America, ovvero
precedentemente introdotta dall’eclettico filosofo Victor dell’Argentina del XIX secolo, descrivendolo in questo modo: alle persone originarie del
continente, i cui discendenti
Cousin all’inizio del XIX secolo, considerava che ci fosse un
mantenevano la loro cultura.
eroe rappresentativo in ogni popolo in grado di raggruppare “La vida de campo, pues, ha desenvuelto en el gaucho, las Tale parola è ancora oggi molto
le idee, le necessità e gli interessi del suo ambiente. Il facultades físicas, sin ninguna de la inteligencia. Su carácter moral frequente nel gergo argentino,
se resiente de su hábito de triunfar de los obstáculos y del poder de
anche se fu utilizzata -per
grande uomo era il risultato dell’incarnazione del popolo la prima volta- da Cristoforo
la naturaleza: es fuerte, altivo, enérgico. Sin ninguna instrucción,
in un’unica persona, ed in questo caso tale persona era Colombo, erronamente, poiché
sin necesitarla tampoco, sin medios de subsistencia, como sin egli pensò di essere arrivato in
Quiroga.
necesidades, es feliz en medio de su pobreza y de sus privaciones, India.
que no son tales, para el que nunca conoció mayores goces,
ni extendió más altos sus deseos (…). El gaucho no trabaja...”
(Sarmiento, 2001b: 37).
“La vita in campagna, allora, ha sviluppato nel gaucho tutte le
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2 La componente razzista nella letteratura di Domingo F. Sarmiento Joaquín A. Vallejo

facoltà fisiche tranne quella dell’intelligenza. Il suo carattere ha mostrado mejor dotada de acción la raza española cuando se
morale deriva dalla sua abitudine di trionfare di fronte agli ha visto en los desiertos americanos abandonada a sus propios
ostacoli ed al potere della natura: il gaucho è forte, altero, instintos.” (Sarmiento, 2001b: 31).
energico. Pure senza nessun tipo d’istruzione, senza mezzi
di sussistenza e senza bisogni, è felice nel suo ambiente di “Le razze americane vivono nell’ozio, e si mostrano incapaci,
povertà e di privazioni, che non sono nemmeno tali per chi non anche per mezzo della compulsione, di dedicarsi ad un lavoro
ha mai goduto dei propri desideri (…). Il gaucho non lavora...” arduo e continuo. La loro condizione suggerì l’idea d’introdurre
(Traduzione dell’autore). neri in America; ma tale idea ha provocato terribili risultati.
Neanche la razza spagnola non ha mai dimostrato di essere
Da quel punto divenne sostanziale la dicotomia “civiltà più adatta delle razze originarie a partire dal suo arrivo nei
e barbarie”, dove all’interno della “barbarie” si trovava l’indio, deserti americani, dove è sempre stata relegata ai propri istinti.”

e quindi anche il gaucho, entrambe figure della campagna (Traduzione dell’autore).

argentina. Il gaucho era definito da Sarmiento come il


risultato della fusione della razza spagnola e quella indigena. Poi, durante i suoi ultimi anni di vita, Sarmiento scrisse
Tuttavia, Sarmiento non perdeva la speranza a causa dalle Conflicto y armonías de las razas en América (1883-1888),
costanti sconfitte della “civiltà”, ma presentava un evidente un’opera nella quale focalizzò la sua attenzione sull’elemento
ottimismo storico, per il quale si opponeva al determinismo qualitativo delle cause del sottosviluppo latinoamericano, e
filosofico e promuoveva la resistenza al governo federale di non solo dell’Argentina come nel suo precedente capolavoro.
Rosas. Il suo forte intellettualismo si basava sulla fede nel Adesso, il determinismo geografico era ormai superato, e
potere trasformatore delle idee e, mediante la pubblicazione veniva rimpiazzato da quello razziale.
del Facundo, cercava di arrivare al progresso collettivo. La
“En [Facundo o] Civilización y barbarie limitaba mis observaciones
teoria “civiltà e barbarie” diventò trascendentale per la storia
a mi propio país; pero la persistencia con que reaparecen los males
nazionale giacché permetteva di trovare le cause dei problemi
que creímos conjurados al adoptar la Constitución federal [del
strutturali dell’Argentina. In questo modo, Sarmiento incolpò
1853], y la generalidad y semejanza de los hechos que ocurren en
le razze americane, vettori della “barbarie”, dell’arretratezza
toda la América Española, me hizo sospechar que la raíz del mal
Prima edizione di Conflicto y
sociale, politica ed economica del paese, come si deduce dalla estaba a mayor profundidad de lo que accidentes exteriores del armonías de las razas en América
seguente citazione: suelo lo dejaban creer.” (Sarmiento, 2001a: 11).

“Las razas americanas viven en la ociosidad, y se muestran “In [Facundo o] Civilización y barbarie limitavo le mie osservazioni
incapaces, aun por medio de la compulsión, para dedicarse a un al mio paese; ma la persistenza con cui riappaiono i mali che
trabajo duro y seguido. Esto sugirió la idea de introducir negros pensavamo che fossero ormai scongiurati quando adottammo
en América, que tan fatales resultados ha producido. Pero no se la Costituzione federale [del 1853], e la generalità e somiglianza

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2 La componente razzista nella letteratura di Domingo F. Sarmiento Joaquín A. Vallejo

dei fatti che accadono in tutta l’America Spagnola, mi hanno Sarmiento come precursore del
fatto considerare l’idea che la radice del male fosse a maggiore
razzialismo nazionale
profondità di quanto la morfologia del terreno avesse mai
suscitato.” (Traduzione dell’autore).

S
armiento pubblicò il Facundo alcuni anni prima della
Tale male, comune a tutta l’America Spagnola, diffusione del Positivismo in Argentina, e nel suo
era l’arretratezza causata principalmente dal problema testo appaiono certe idee che costituirono i pilastri
dell’incrocio delle razze. Secondo Sarmiento, quelle nazioni dell’avanzamento del razzialismo nel paese. In linea generale,
presentavano tre fattori importanti: l’assenza d’istruzione, la il Positivismo sosteneva l’idea che solo ad una minoranza fosse
mancanza d’immigrazione europea anglosassone e l’unione concessa la possibilità di raggiungere l’ideale di progresso (in
del sangue di diverse razze. Le razze americane venivano contrapposizione alle masse popolari, considerate ignoranti)
Un *estanciero era un suddivise in tre gruppi: la razza indigena, la razza nera e quella mediante la scienza, la tecnologia e la legge.
grande prorietario terriero risultante dall’incrocio di razze. Gli abitanti nativi venivano All’interno del paese, il metodo positivo venne
che basava la sua economia
sull’allevamento di bestiame; associati alla tendenza all’ozio: l’indio era considerato come posteriormente applicato in maniera ortodossa e minuziosa;
l’estanciero non faceva la la peggior razza e quella meno produttiva di tutte giacché in quel modo, si cercava l’avvicinamento delle scienze naturali
maggior parte del lavoro ma
non si adattava all’ideale di progresso materiale; il gaucho, a quelle umanistiche per riuscire a spiegare i problemi sociali La frenologia proponeva la
assumeva contadini con tale suddivisione del cervello umano in
scopo. invece, veniva accettato nel caso che fosse subordinato ad un dell’Argentina a partire dalla seconda metà del XIX secolo. zone, basandosi sulle loro specifiche
estanciero*. “funzioni”
In particolare, ebbe molta ripercussione la frenologia, il
Dall’altro lato, Sarmiento considerava fondamentale cui creatore, Franz Joseph Gall, sosteneva che i contorni
configurare razzialmente un’identità nazionale. Per portare della corteccia cerebrale determinassero le caratteristiche
avanti quest’idea, Sarmiento già nel Facundo prevedeva predominanti di ogni persona.
la promozione dell’immigrazione europea (non spagnola) Nella scrittura del Facundo, Sarmiento si basò sulla
come parte necessaria di una strategia di “sostituzione frenologia per rafforzare il rapporto tra le caratteristiche Nel contesto storico
razziale”, ovvero della sostituzione del gaucho e dell’indio con fisiche del protagonista e la sua personalità. Facundo Quiroga dell’Argentina di metà del
immigranti provenienti dall’Europa centrale. XIX secolo, un *caudillo era
fu un caudillo* molto influente nel popolo argentino giacché
il leader sociale e militare
lottò per un progetto di paese federale dopo la Dichiarazione delle masse popolari, in
dell’Indipendenza (1816). Sarmiento sosteneva che Quiroga contrapposizione al potere
centralizzato a Buenos Aires.
fosse un uomo così rilevante da poter rappresentare il
panorama nazionale della sua epoca e trasmettere i problemi
che ancora colpivano l’Argentina alla metà del XIX secolo.
L’importanza della figura di Quiroga nella costruzione
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2 La componente razzista nella letteratura di Domingo F. Sarmiento Joaquín A. Vallejo

dello Stato nazionale si dovette ai suoi attributi naturali;


secondo Sarmiento, Facundo aveva oltrepassato il suo
contesto politico. Nel Facundo, a causa della sua personalità, il
caudillo viene paragonato da Sarmiento ad una tigre; avendo
identificato le caratteristiche che i due avevano in comune,
l’autore riuscì a stabilire delle similitudini tra essi:

“También a él [Facundo Quiroga] le llamaron Tigre de los Llanos,


y no le sentaba mal esta denominación, a fe. La frenología y la
anatomía comparada han demostrado, en efecto, las relaciones
que existen entre las formas exteriores y las disposiciones
morales, entre la fisonomía del hombre y de algunos animales, a
quienes se asemeja en su carácter.” (Sarmiento, 2001b: 68).

“Anche lui [Facundo Quiroga] venne chiamato Tigre de los Llanos,


e questa denominazione lo definiva perfettamente, a proposito.
La frenologia e l’anatomia comparata hanno dimostrato infatti i
rapporti esistenti tra le apparenze fisiche e le disposizioni morali,
tra la fisionomia dell’uomo e quella di alcuni animali ai quali
assomiglia nel suo carattere.” (Traduzione dell’autore).

Basandosi su questo ragionamento, a partire dalle


sue qualità fisiche ed in particolare quelle craneologiche,
Sarmiento tentava di spiegare il rapporto tra le caratteristiche
naturali della personalità di Quiroga e la sua condotta:

“Facundo, pues, era de estatura baja y fornida; sus anchas


espaldas sostenían sobre un cuello corto, una cabeza bien
formada, cubierta de pelo espesísimo, negro y ensortijado [...]. La
estructura de su cabeza revelaba, sin embargo, bajo esta cubierta
selvática, la organización privilegiada de los hombres nacidos para
mandar.” (Sarmiento, 2001b: 68-69). Facundo Quiroga (1788-1835)

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2 La componente razzista nella letteratura di Domingo F. Sarmiento Joaquín A. Vallejo

“Facundo, quindi, era basso e robusto; le sue larghe spalle all’antropologia fisica, cercando di ottenere una spiegazione
sostenevano, sopra un collo corto, una testa ben formata, scientifica della dicotomia “civiltà e barbarie”.
coperta da capelli fittissimi, neri ed arricciati […]. Tuttavia, la
Uno dei positivisti più influenti nell’Argentina della fine
struttura della sua testa rivelava, sotto tale copertura silvestre,
del XIX secolo fu Cesare Lombroso, un medico italiano che creò
l’organizzazione privilegiata degli uomini nati per comandare.”
il cosiddetto Positivismo criminologico, una pseudoscienza
(Traduzione dell’autore).
che collocava al centro dell’ambito penale il criminale, il quale
veniva considerato come un fenomeno patologico. Lombroso si
Tuttavia, Sarmiento sosteneva che lo sviluppo dei
basava sul determinismo per spiegare il fatto che i delinquenti
caratteri della personalità fosse influenzato dal luogo
avessero una certa predisposizione anatomica verso il delitto,
di nascita di ogni persona. Per capire il comportamento
mediante la teoria del criminale nato. In quel modo, gli
delle persone era fondamentale quindi tenere presente il
indios erano associati alla criminalità per motivi d’ignoranza
ruolo dell’ambiente; Facundo Quiroga presentava le citate
provenienti da caratteri congeniti irreversibili. Cesare Lombroso (1835-1909)
condizioni innate ma, a causa del contesto ambientale, esse si
Posteriormente, un esponente fondamentale del
svilupparono in favore della “barbarie”. Secondo Sarmiento:
Positivismo nazionale del Novecento fu José Ingenieros, un
medico, sociologo e scrittore italo-argentino nato a Palermo
“Quiroga poseía esas cualidades naturales (...). La sociedad en que
nacen [tales personas] da a estos caracteres la manera especial con il nome di Giuseppe Ingegnieri. Egli sviluppò il già
de manifestarse: sublimes, clásicos, por decirlo así, van al frente menzionato Positivismo criminologico di Lombroso. Oltre a
de la humanidad civilizada en unas partes; terribles, sanguinarios questo, si opponeva esplicitamente all’uguaglianza di diritti
y malvados, son, en otras, su mancha, su oprobio.” (Sarmiento, delle presunte razze inferiori, ovvero dei neri e degli indios:
2001b: 69). essi venivano paragonati alle scimme a causa della loro
incapacità di comprensione e la loro somiglianza agli animali
“Quiroga possedeva quelle condizioni naturali (…). La società
anziché agli uomini colti. In quel modo, ad un certo punto,
in cui nascono [tali persone] dà a questi lineamenti il modo
Ingenieros si oppose all’abolizione della schiavitù perché,
particolare di manifestarsi: da un lato, l’umanità civilizzata
secondo lui, quest’ultima significava per i neri una felicità
è caratterizzata da doti sublimi e classiche; dall’altro lato, le
qualità espresse in maniera terribile, sanguinosa e malvagia, equivalente a quella degli animali addomesticati.
rappresentano, invece, il disonore della civiltà.” (Traduzione Paradossalmente, il positivista Ingenieros diede
dell’autore). troppa importanza alla propria opinione di disprezzo dei neri,
relegando in secondo piano il ruolo della scienza empirica
Questo aspetto del pensiero di Sarmiento fu e sperimentale, che rappresentava la base del Positivismo
importante nella posteriore diffusione del Positivismo nel di Auguste Comte. Ingenieros continuava a difendere i suoi
paese, che venne fortemente associato alla frenologia ed ideali dietro la maschera della conoscenza scientifica, ma i
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2 La componente razzista nella letteratura di Domingo F. Sarmiento Joaquín A. Vallejo

fondamenti teorici del razzialismo nazionale cominciavano ad scientificista, come nel caso del progetto del Codice del Lavoro
essere superati, accentuando il disprezzo sistematico verso presentato da Joaquín V. González nel 1904.
“l’altro” senza nessun tentativo di giustificazione.

“Los hombres de raza de color no deberán ser política y


jurídicamente nuestros iguales; son ineptos para el ejercicio de
la capacidad civil y no deberían considerarse ‘personas’ en el
concepto jurídico (...). Cuanto se haga en pro de las razas inferiores
es anticientífico; a lo sumo se las podría proteger para que se
extingan agradablemente, facilitando la adaptación provisional
de los que por excepción puedan hacerlo. Es necesario ser piadoso
con estas piltrafas de carne humana; conviene tratarlos bien, por
lo menos como las tortugas seculares del Jardín Zoológico de
Londres o los avestruces que pasean en el Amberes.” (Ingenieros,

José Ingenieros (1877-1925) 1919: 164-165).

“Gli uomini di razza di colore non dovranno essere politicamente


e giuridicamente uguali a noi; sono inetti per l’esercizio della
capacità civile e non dovrebbero essere considerati ‘persone’
nel concetto giuridico (...). Quanto si faccia in favore delle razze
inferiori è antiscientifico; al massimo si potrebbe proteggerle
affinché si estinguano gradevolmente, facilitando l’adattamento
provvisorio di coloro che eccezionalmente possano farlo. È
necessario essere compassionevoli con questi resti di carne
umana; è conveniente trattarli bene, almeno come le tartarughe
secolari dello Zoo di Londra oppure come gli struzzi che
passeggiano nell’Anversa.” (Traduzione dell’autore).

Per queste ragioni, l’arrivo delle idee positive in


Argentina comportò la ricerca scientifica delle cause della
denominata questione sociale, motivo per il quale i politici
dell’epoca tentarono di risolvere i problemi interni attraverso
l’elaborazione di misure che promuovessero il pensiero

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3 Il razzismo nel panorama politico argentino del XIX secolo Joaquín A. Vallejo

Il razzismo nel
panorama politico
argentino del XIX secolo

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3 Il razzismo nel panorama politico argentino del XIX secolo Joaquín A. Vallejo

politico dell’epoca- per i costanti furti del loro bestiame


La questione territoriale ed il
da parte degli indios. Il comando generale fu offerto allo Gli indios *Pampas furono
genocidio indigeno stesso Facundo Quiroga, che lo accettò. Rosas iniziò la prima
quelli che portarono avanti
la più forte resistenza agli
spedizione, finanziata dalla Provincia e dagli estancieros locali, spagnoli dopo il loro arrivo. I

D
opo la proclamazione del vicereame del Río de la Plata combinando la repressione con la riconciliazione; egli negoziò Pampas si organizzavano in
tribù nomadi e si trasferivano
nel 1789, gli indios che avevano resistito all’invasione pacificamente con i Pampas*, e lottò contro i Ranqueles* e frequentemente (sempre
spagnola si trovavano in regioni distanti dalle città la confederazione del cacique Juan Calfucurá. Più di tremila all’interno della regione
indios furono ammazzati ed altri milleduecento furono pampeana argentina).
dove risiedevano gli uomini “colti”. La questione territoriale
fu un problema presente sin dalla formazione dell’Argentina imprigionati, mentre mille uomini bianchi furono liberati. Allo I *Ranqueles costituivano un
popolo indigeno che nel XIX
come Stato indipendente (1816): bisognava stabilire i confini stesso tempo, lo scienziato Charles Darwin stava percorrendo
secolo si caratterizzava per la
esterni del paese ed i limiti tra le provincie. Sin da quell’anno il sud del continente americano e nel suo diario di viaggio sua organizzazione nomade
descrisse in profondità le atrocità commesse verso gli indios, in corrispondenza ad una
si tentò di unificare la cultura nazionale, denigrando quella
profonda tradizione venatoria.
dell’indio e del gaucho; successivamente, si cercò di escludere senza riuscire a credere a ciò che stava vedendo:
gli indios dal territorio argentino e sterminarli, se non si
convertivano in cittadini “normali”, abbandonando la loro “Gli indiani [indios], uomini, donne e bambini, erano circa
centodieci e furono quasi tutti presi o uccisi, perché i soldati
identità.
uccidono chiunque. Gli indiani sono ora così terrorizzati che
L’arrivo del federale Juan Manuel de Rosas al governo
non restano più compatti, ma ognuno fugge per conto proprio,
provinciale di Buenos Aires segnò una forte accentuazione
abbandonando persino la moglie ed i figli; quando però sono
delle politiche legate alle popolazioni ammesse oppure
raggiunti combattono come animali selvaggi contro qualsiasi
espulse dal territorio argentino. Il primo mandato di numero d’inseguitori, fino all’ultimo istante. È un quadro terribile,
Rosas come governatore di Buenos Aires (1829-1832) fu ma quanto più conturbante è il fatto incontrovertibile che tutte
caratterizzato da un buon rapporto con le classi sociali più le donne che dimostrano di avere più di venti anni sono uccise a
umili, sia con i gauchos che con gli indios. Da un lato, egli sangue freddo! Quando osservai che ciò mi sembrava inumano,

garantì buone condizioni di vita al gaucho, che visse la sua mi rispose: «Come fare? Sono così prolifiche!» Ognuno è qui
perfettamente convinto che questa sia la guerra più giusta,
“epoca dorata” e portò avanti anche una serie di accordi di
perché è condotta contro barbari. Chi crederebbe che tali atrocità
pace con alcuni caciques* della Provincia di Buenos Aires con
possano essere commesse nella nostra epoca, in un paese civile
lo scopo di mantenere lo stato di tranquillità nella frontiera.
e cristiano? I bambini degli indiani vengono risparmiati per essere
I *caciques erano i capi delle
Tuttavia, dopo aver concluso il suo mandato, Rosas fu il
diverse comunità indigene venduti o dati come servitori, o meglio come schiavi, per tutto
stabilite in Latinoamerica primo a guidare una spedizione al di là di quei territori (in quel tempo durante il quale i proprietari riescono a far credere
precedentemente allo sbarco di particolare verso la Pampa ed il nord della Patagonia), a causa loro di esserlo, ma penso che il loro trattamento non sia da
Cristoforo Colombo nel 1492.
del malcontento degli estancieros -molto influenti nell’ambito compiangere troppo” (Darwin, 2009: 165).

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3 Il razzismo nel panorama politico argentino del XIX secolo Joaquín A. Vallejo

Rosas ritornò al potere provinciale nel 1835, dopo que os dignasteis honrarme. Creo haber llenado mi deber como
todos los señores Representantes, vuestros conciudadanos, los
l’omicidio di Facundo Quiroga, con la condizione di ricevere
verdaderos federales y mis compañeros de armas. Si más no
i pieni poteri, e continuò a controllare la situazione dei
hemos hecho en el sostén sagrado de nuestra independencia,
confini con gli indios, alternando donazioni con campagne di
de nuestra integridad y nuestro honor, es porque más no hemos
sterminio.
podido.” (Rosas, 1852).
Tale questione rimase stabile -per gli estancieros della
Provincia di Buenos Aires- per una ventina di anni, fino alla “Signori Rappresentanti: a questo punto vi devo restituire il
sconfitta definitiva di Rosas nella Battaglia di Caseros (1852), carico di governatore della Provincia ed i pieni poteri con cui mi
per la quale fu sancita la Costituzione del ‘53, dopo di che egli avete onorato. Credo di aver adempiuto al mio dovere così come

fu esiliato in Inghilterra, dove morì nel 1877. Il 3 febbraio 1852 tutti i signori Rappresentanti, i vostri concittadini, i veri federali
e i miei compagni di armi. Se più non abbiamo fatto nel sacro
l’Esercito Grande, comandato da Justo José de Urquiza ed
sostegno della nostra indipendenza, della nostra integrità e del
integrato dallo stesso Domingo Faustino Sarmiento, vinse la
nostro onore, è perché più non abbiamo potuto.” (Traduzione
battaglia. Tale giorno Rosas redasse le sue dimissioni:
dell’autore).

“Señores Representantes: es llegado el caso de devolveros la


Nel frattempo, i malones* erano tornati nella Provincia
investidura de gobernador de la Provincia y suma del poder con
di Buenos Aires, e nel 1855 Bartolomé Mitre organizzò una I *malones erano gruppi di
prima spedizione militare nel sud della Provincia, al di là del indios montati a cavallo che
cercavano di saccheggiare
ruscello Tapalqué. L’esercito di Mitre fu assediato nella città città oppure di attaccare gli
di Azul dai seguaci di Calfucurá, e fallì nel suo tentativo; in tal estancieros con lo scopo di
rubare il bestiame.
modo, la situazione rimase incontrollabile per molti anni.
Nel Codice Rurale della Provincia di Buenos Aires del
1865, si recuperano molte disposizioni della Legge di Leva, la
quale prevedeva che ciascun individuo carente di possedimenti,
indirizzo fisso e lavoro, sarebbe stato detenuto e poi costretto
a compiere il servizio militare. Mediante quel meccanismo,
i gauchos venivano -molte volte ingiustamente- accusati
ed inviati alla frontiera con gli indios come soldati, e così
divennero un pilastro fondamentale della lotta contro i popoli
indigeni.
Battaglia di Caseros (1852) Ma la situazione cambiò a partire dal decennio del

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3 Il razzismo nel panorama politico argentino del XIX secolo Joaquín A. Vallejo

1870, quando si approfondì ancora di più l’elemento razzista dalla “barbarie” e contenere l’avanzamento dei malones.
nell’adozione di politiche interne. In quel senso, durante L’abbandono dell’opera si dovette esclusivamente alla morte
la presidenza di Sarmiento (1868-1874) si accentuò la del suo creatore in situ nel 1877. Ma il vero e proprio massacro
persecuzione del gaucho e dell’indio: egli decise di applicare cominciò quando Julio Argentino Roca occupò il posto di
rigorosamente -come nessuno aveva mai fatto- la Legge Alsina dopo il suo decesso e portò avanti un programma di
di Leva per attenuare la presenza del gaucho e, allo stesso annichilazione delle comunità indigene mediante una guerra
tempo, controllare la frontiera con l’indio. Mediante la violentissima e sistematica, con la scusa di costruire l’identità
promozione della Legge di Leva, Sarmiento cercò di allontanare della nazione argentina in base alla propagazione della cultura
il gaucho dal territorio nazionale oppure d’inserirlo nel di Buenos Aires. Roca descrisse tutte le sue intenzioni in una
sistema capitalista come manodopera degli estancieros. lettera che inviò a Dardo Rocha, un militare che lottò contro
Questa strategia diventò la base delle politiche prese rispetto gli indios e poi diventò governatore della Provincia di Buenos
al gaucho: se non veniva inviato alla frontiera a combattere Aires:
contro gli indios, esso doveva lavorare nei latifondi dei grandi
aristocratici terrieri. Allo stesso tempo, Sarmiento promosse “Sellaremos con sangre y fundiremos con el sable, de una vez para
siempre, esta nacionalidad argentina que tiene que formarse, como
l’arrivo d’immigrati europei con lo scopo di favorire la
las pirámides de Egipto y el poder de los imperios, a costa de la
produttività ed elevare il grado di “civiltà” della popolazione.
sangre y el sudor de muchas generaciones.” (Roca, 1880).
Successivamente, a partire dal governo di Nicolás
Avellaneda (1874-1880), il gaucho non fu più una figura così “Uniremo con sangue e fonderemo con la sciabola, una volta per
rappresentativa della nazione poiché, nella maggioranza dei tutte, questa nazionalità argentina, la quale deve formarsi come le
casi, cominciò a fare parte del sistema produttivo, dovendo piramidi di Egitto ed il potere degli imperi, a scapito del sangue e
“civilizzarsi”, abbandonando abitudini e tradizioni. Allo stesso del sudore di molte generazioni.” (Traduzione dell’autore).

tempo, durante la presidenza di Avellaneda, gli indios subirono


l’attacco più sproporzionato mai accaduto da parte La prima parte della conquista del deserto si effettuò
dello Stato argentino mai accaduto. Parallelamente, il nel 1878, e fu organizzata a partire da una strategia di
Ministro della Guerra, Adolfo Alsina, propose un piano deterioramento, per la quale le popolazioni indigene venivano
che prevedeva di stabilire una serie di comandi militari attaccate, catturando i loro caciques più importanti. Ci furono
collegati tra di loro da fortini difesi da un fosso. La migliaia di morti e di prigionieri per gli indios. La seconda
cosiddetta Zanja de Alsina sarebbe stata lunga 760 parte della conquista ebbe luogo nel 1879 e fu comandata dal
chilometri, espandendosi tra le Provincie di Buenos Ministro Roca, ma non rappresentò nessun rischio giacché le
Aires e Mendoza. L’obiettivo principale della Zanja de principali tribù erano state previamente sconfitte. Più di seimila
Alsina era riuscire a separare fisicamente la “civiltà” soldati furono distribuiti in quattro divisioni che partivano da
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diversi punti, per fondersi a Choele Choel, una piccola città


L’arte come elemento di
della Provincia di Río Negro; le truppe di Roca confluivano così
tra i fiumi Limay e Neuquén. Dopo alcuni giorni dall’inizio della
giustificazione delle politiche
spedizione, Roca dovette tornare a Buenos Aires per garantire razziste
l’approvvigionamento del suo esercito. Fu rimpiazzato dai
generali Conrado Villegas e Lorenzo Vintter, i quali assediarono

N
gli indios di Neuquén e Río Negro, ottenendo la loro resa nel el 1892, Ángel della Valle realizzò un olio su tela

1885. denominato La vuelta del malón, di 292 cm di larghezza


Il concetto *genocidio
comprende tutti gli atti Durante la seconda tappa della conquista del deserto, per 187 cm di altezza, attualmente conservato nel
commessi con l’intenzione Museo Nacional de Bellas Artes, a Buenos Aires.
la popolazione nativa fu sostituita da stranieri, giacché circa
di distruggere un certo
trentamila indios erano stati ammazzati in un’offensiva militare Artisticamente, l’autore aveva perfezionato la tecnica
gruppo di persone che
presentano determinate che rappresentò un vero e proprio genocidio*. Anzi, la cultura dell’olio sin dalla sua gioventù: a vent’anni si trasferì a
caratteristiche in comune, Firenze, dove fu istruito dal maestro Antonio Ciseri. Tornò a
tra cui l’appartenenza ad una indigena fu disintegrata ed i famigliari furono allontanati tra di
nazione, ad una religione loro: i prigionieri vennero utilizzati come manodopera a basso Buenos Aires nel 1883 e frequentò le riunioni di altri artisti
oppure ad un’etnia. appartenenti alla Generazione dell’80 (la quale accettava
costo nei zuccherifici, mentre le donne e le bambine furono
portate nelle città per lavorare come servitrici. molte proposte della Generazione del ‘37); infatti, Ángel della
Valle appoggiò la classe dirigente del paese della denominata
“Repubblica conservatrice”, tra il 1880 ed il 1916.
La vuelta del malón fu considerato il primo dipinto
genuinamente argentino di grandi dimensioni, anche se
provocò molta polemica durante la sua presentazione a Buenos
Aires a causa del forte messaggio politico che trasmette.
Ángel della Valle (1852-1903)
In quel momento, non c’erano più malones nella regione
pampeana: l’indio appariva come un nemico già sconfitto,
ma si focalizzava l’attenzione sull’importanza di concludere
il processo di “sostituzione razziale”. Si presentavano le
giustificazioni più comuni della conquista del deserto di
Roca: l’autore riuscì ad incolpare il malón incolto, selvaggio e
“barbaro” del caos generato, legittimando così la “necessità”
del suo sterminio.
La conquista del deserto La forza e la violenza del gruppo è paragonabile alla

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natura incontrollabile, che si può osservare nel cielo nerastro


e tempestoso che accompagna i “selvaggi” verso la sinistra
dell’opera, provocando una fusione totale tra la “barbarie” e la
natura.
Rispetto alla composizione è possibile individuare un
gruppo d’indios a cavallo, situato sotto la linea di orizzonte,
che divide il dipinto in due parti uguali. Nell’opera viene
rappresentato un malón di più di trenta persone di pelle scura,
con il torso nudo e insanguinato, che hanno appena commesso
numerosi delitti. Gli indios portano il calice, gli incensieri ed
altri oggetti che rafforzano l’idea che essi abbiano saccheggiato
una chiesa, un’istituzione spirituale presente nelle “colte” città.
Una donna “pura” è rappresentata con la pelle di
un bianco candido e non appartiene, evidentemente, alla
“barbarie”. La signora sembra essere addormentata oppure
svenuta, poiché è stata rapita da un indio, come descrisse
Esteban Echeverría nel libro La cautiva (1837), citato da
Sarmiento nel Facundo. Quest’eccezione cromatica si ripete
nell’unico cavallo bianco presente; il suo cavalcatore porta una
gigantesca croce, contrastante con la lancia alzata in cielo da
un altro indio che monta un cavallo marrone. In questo modo, i
colori chiari vengono associati con la “civiltà” e quelli scuri con
la “barbarie”.

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4 Conclusioni finali Joaquín A. Vallejo

Conclusioni
finali

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4 Conclusioni finali Joaquín A. Vallejo

La discriminazione della “barbarie” elaborato da Juan Manuel Blanes (una centina di anni prima

come vincolo tra il passato ed il dalla presentazione della nuova banconota da 100 pesos) che
si chiama Ocupación militar del Río Negro en la expedición al
presente della “civiltà” argentina
mando del General Julio A. Roca e rappresenta l’avanzamento
delle truppe di Roca nella conquista del deserto del 1879.

L
a dicotomia “civiltà e barbarie” riassume la Lo stesso fatto storico è riprodotto ugualmente sia dal
discriminazione razziale in tutta la storia argentina: dipinto che dalla banconota da 100 pesos, così come si avverte
in un primo momento, la “civiltà” cercò di eliminare a pagine 52 e 53.
la “barbarie”. Ma, una volta che credette raggiunto il primo
obiettivo, la “civiltà” cominciò a considerare nuovi criteri
per identificare altri individui inferiori. Attualmente, la
discriminazione non sempre si basa su termini esplicitamente
razziali, anche se -in realtà- predomina l’idea che le persone
catalogate all’interno della “barbarie” non abbiano la
possibilità di cambiare la loro condizione di inferiorità,
così come accadeva nel XIX secolo, quando esse venivano
classificate all’interno di una certa razza.
Ancora oggi, la conquista del deserto è ricordata
come la prima vittoria della “civiltà” argentina. L’uccisione
sistematica di migliaia di indios non è nemmeno propriamente
condannata dal giudizio critico popolare. Il caso più evidente
per riferirsi a tale situazione nella storia recente argentina,
fu la scelta di Julio Argentino Roca come emblema della
banconota da 100 pesos, nel 1992. In quell’epoca, tale
banconota era quella di valore commerciale più elevato, ed era
equivalente a 100 dollari. Nel presente, la banconota di Roca
continua ad essere in circolazione, e la conquista del deserto è
celebrata da alcuni come uno dei fatti storici più importanti mai
accaduti nell’Argentina.
La parte posteriore della banconota presenta un dipinto

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4 Conclusioni finali Joaquín A. Vallejo

Banconota da 100 pesos (dal 1992 ad oggi)

Ocupación militar del Río Negro en la


expedición al mando del General
Julio A. Roca (1889)

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4 Conclusioni finali Joaquín A. Vallejo

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4 Conclusioni finali Joaquín A. Vallejo

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56 57
“Venía la carne con cuero,
la sabrosa carbonada,
mazamorra bien pisada,
los pasteles y el güen vino...
pero ha querido el destino
que todo aquello acabara.

Estaba el gaucho en su pago


con toda seguridá,
pero aura... ¡barbaridá!,
la cosa anda tan frunciada,
que gasta el pobre la vida
en juir de la autoridá.”

Martín Fierro
Vallejo, Joaquín A.
Discriminazione razziale in Argentina (1845-1892): Verso
un’identità nazionale senza gauchos e senza indios
IV Liceo C
Tesina di Maturità
2018

Novembre 2018
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