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FONETICA

•  Introduzione
•  Anatomia ed evoluzione dell’apparato
fonatorio
Fonetica
¨  Significante primario delle lingue storico naturali: fonetico-acustico,
prodotto da un apparato fonatorio e ricevuto da un apparato uditivo.

¨  Vantaggi rispetto ad altri significanti:


¤  Esercitabile simultaneamente ad altri comportamenti (vs. gestualità)
¤  Eseguibile e ricevibile in condizioni ambientali difficili, se altri organi di senso
sono impediti (es. buio)
¤  Percepibile da più riceventi simultaneamente
¤  Velocità: produzione di 15/20 suoni al secondo
¤  Portabilità
Fonazione
¨  Risultato di una complessa storia evolutiva:
¤  L’uomo non ha nessun organo deputato alla produzione di
suoni: in origine parte dell’apparato fonatorio serviva solo
alla respirazione (polmoni, laringe, naso), parte
all’ingestione e alla masticazione di cibo (bocca, con denti e
lingua), parte alla percezione degli odori (naso)
¤  La capacità di produrre suoni linguistici è detta FONAZIONE
¤  La
fonazione si è installata come funzione secondaria e
parassita su un insieme di organo deputati ad un’altra
funzione
n  Il
meccanismo della respirazione si è modificato per permettere
alla fonazione di aver luogo nello stesso momento
Apparato fonatorio, schema generale

¨  Il sistema può essere distinto grossolanamente in 3 parti


¤  Sistema subglottidale: polmoni e trachea
¤  Laringe

¤  Vie aeree superiori


Questioni evolutive
¨  L’uomo non è l’unico animale a poter produrre vocalizzazioni: i primati
superiori sono dotati di laringe

¨  Circa 250000 anni fa:


¤  Discesa della laringe verso il basso, che ha provocato la modificazione di alcuni
meccanismi respiratori
¤  Aumento di volume dell’encefalo, che controlla i movimenti muscolari che
permettono di produrre il suono ed elabora i significati.
Articolazioni della fonetica
¨  La fonetica è una scienza complessa. Almeno 3 punti di vista:
¤  Fonetica articolatoria
n  Oggetto: descrizione del processo di produzione di suoni linguistici (da ora in
poi: FONI)
n  Descrive l’anatomia dell’apparato fonatorio
n  Studia la fisiologia dell’apparato fonatorio, ovvero il processo di fonazione
n  Fornisce criteri e termini per la classificazione dei foni

¤  Fonetica acustica


n  Oggetto: descrizione della consistenza fisica dei foni e della loro
propagazione in un mezzo (di solito l’aria)
n  E’ una branca della fisica classica

¤  Fonetica uditiva


n  Oggetto: descrizione dei processi di percezione dei foni
n  Descrive l’anatomia dell’apparato uditivo
n  Descrive la fisiologia dell’apparato uditivo (ed in particolare il modo in cui un
impulso meccanico viene analizzato dall’orecchio e convertito in impulso neurale)
n  Studia e descrive i processi di categorizzazione dei suoni
Fonetica Articolatoria
•  Trascrizione fonetica (IPA)
•  Cenni di anatomia e fisiologia dell’apparato fonatorio
•  Vocoidi: caratterizzazione articolatoria (apertura,
altezza, posizione delle labbra), trapezio vocalico.
•  Contoidi: caratterizzazione articolatoria (modo di
articolazione, punto di articolazione, sonorità).
•  Fonetica articolatoria intersegmentale: coarticolazione.
•  Fonetica articolatoria soprasegmentale: intensità, durata,
tono (F0), sillaba, accento, intonazione prominenza frasale.
Trascrizione fonetica
¨  Necessità di una notazione grafica dei foni

¨  Sistemi alfabetici (greco, latino, cirillico…) in uso rappresentano un


tentativo di rendere graficamente i suoni delle varie lingue

¨  Per ragioni di ordine storico-linguistico anche le lingue che utilizzano lo


stesso alfabeto assegnano valori diversi agli stessi simboli alfabetici
n  Es: scialle (IT), chic (FR), ship (EN)

¨  Anche all’interno della stessa lingua ci sono casi di mancata corrispondenza
tra foni e lettere
n  Es: quasi, casa, chi
n  Es: casa vs. ciao

¨  Introduzione di un sistema di trascrizione dei foni, indipendente dalla


grafia delle singole lingue: IPA: alfabeto fonetico internazionale
(International Phonetic Association)
n  quasi, casa, chi > [k]
n  casa [k] vs. ciao [tʃ]
Alfabeto fonetico IPA: trascrizione
¨  La trascrizione può essere più o meno ricca di dettagli

¨  I documenti programmatici e teorici dell’IPA (Handbook of the


International Phonetic Alphabet Association 1999: 28-30) distinguono
due forme di rappresentazione:
¨  trascrizione fonetica larga (ingl. broad transcription), contrassegnata da
una forma grafica semplificata, ed un numero minimo di diacritici
impiegati, poiché risponde a esigenze pratiche.
[inˈvito]
¨  trascrizione fonetica stretta (ingl. narrow transcription), che ha lo scopo di
evidenziare l’esatta modalità articolatoria con cui è stata prodotta una
sequenza fonica (usata in ambito fonetico e fonologico, ad es. nella
descrizione di varietà dialettali o substandard, nell’analisi di tratti socio-
fonetici)
[iɱˈviːto]
•  La sequenza trascritta va
racchiusa tra parentesi quadre.
•  l’accento [ ' ] si scrive prima della
sillaba accentata cane ['kane],
lampione [lam'pjone], intimità
[intimi'ta]
•  sui monosillabi l’accento può non
essere segnato
•  non esistono le maiuscole.
•  gli allungamenti delle vocali
vengono segnalati con [:]; gli
allungamenti delle consonanti
possono essere segnalati con [:]
oppure con la ripetizione del
simbolo della consonante
• 
Anatomia dell’apparato fonatorio
Anatomia dell’apparato fonatorio
¤  Polmoni
¤  Bronchi e trachea
¤  LARINGE
n  Struttura cartilaginea e muscolare complessa: all’interno presenta due
estroflessioni rivestite di mucosa, dette “pliche vocali”. Le pliche vocali
restano separate durante la respirazione silente, consentendo il passaggio
dell’aria. Quando i muscoli vocali all’interno delle pliche si contraggono,
queste si tendono fino a venire in contatto, occludendo completamente o
restringendo il passaggio.
n  La parte di laringe che comprende le pliche vocali è detta GLOTTIDE
¤  Faringe
¤  Velo del palato (palato molle)
n  Durante la respirazione pende inerte dal palato, consentendo il passaggio
dell’aria espiratoria (verso le cavità nasali) o inspiratoria (verso i polmoni)
n  Durante l’ingestione di cibo o liquidi si sposta indietro, chiudendo la
comunicazione tra faringe e cavità nasali
n  Durante la fonazione si può trovare in entrambe le posizioni
¤  Ugola
Anatomia dell’apparato fonatorio
¨  Cavità orale (dal velo del palato alle labbra)
¤  Lingua
n  Una delle variabili più importanti nella classificazione degli atteggiamenti articolatori
n  Parti:
n  Radice
n  Dorso
n  Punta o apice

¤  Palato duro


n  Cupola ossea rivestita di mucosa che sovrasta la cavità orale
¤  Alveoli dei dei denti
¤  Denti (incisivi)
¤  Labbra

¨  Cavità nasali


¤  Partecipano alla fonazione solo quando il velo del palato si trova nella
posizione di riposo e consente il passaggio dell’aria espiratoria verso il naso
Anatomia dell’apparato fonatorio
¨  Gli organi fonatori possono essere distinti in:
¤ ORGANI MOBILI
Intervengono nella fonazione con movimenti attivi
n  Pliche vocali
n  Lingua
n  Labbra
n  Velo del palato

¤ ORGANI FISSI
Intervengono nella fonazione solo passivamente, in quanto raggiunti da un
organo mobile
n  Denti
n  Alveoli
n  Palato duro
n  Faringe
Fisiologia
¨  Durante la normale respirazione l’aria entra ed esce
liberamente dai polmoni senza incontrare ostacoli

¨  Durante la fonazione l’aria incontra lungo il suo


percorso uno o più ostacoli, ovvero restringimenti
parziali o occlusioni complete del canale. Solo dopo
aver superato questi ostacoli può raggiungere l’esterno.

¨  L’incontro tra il flusso dell’aria espiratoria e gli ostacoli


di vario tipo, situati in diversi punti del sistema
fonatorio, produce il suono tipico di ogni fono.
Meccanismo laringeo
¨  Quando i muscoli vocali si contraggono le pliche vocali si tendono ed i loro margini
liberi si pongono in contatto l’uno con l’altro, ostruendo il canale e bloccando il
passaggio dell’aria.
¨  L’aria espiratoria, che i polmoni continuano a spingere verso l’esterno, si accumula a
ridosso dell’ostacolo costituito dalle pliche. Crescita della pressione subglottidale.
¨  Quando la pressione diventa più forte della tensione muscolare l’aria forza
l’ostacolo ed esce.
¨  Non appena un primo soffio d’aria supera la glottide, la pressione si abbassa e le
pliche si richiudono

¨  MECCANISMO LARINGEO (“vibrazione delle corde vocali”): cicli di apertura e


chiusura

¨  Foni SONORI: il meccanismo laringeo è attivo (tutte le vocali, ed alcune consonanti)
¨  Foni SORDI: Le corde vocali restano inattive
Meccanismo laringeo
Vocoidi e contoidi
¨  Oltrepassato l’eventuale ostacolo laringeo, l’aria raggiunge le cavità
superiori che, intanto, hanno assunto una particolare configurazione
articolatoria.

¨  Se l’aria incontra restringimenti o occlusioni in qualche punto del percorso,


tale da generare qualche tipo di “rumore”: CONTOIDE
¨  Se la configurazione articolatoria non crea ostacoli: VOCOIDI

¨  NOTA TERMINOLOGICA:


¤  VOCOIDE/CONTOIDE: caratteristiche articolatorie dei foni
¤  VOCALE/CONSONANTE: funzione dei foni nella sillaba

Ostacolo laringeo Ostacolo superiore


Vocoide + -
Contoide sonoro + +
Contoide sordo - +
Altre modalità di fonazione
¨  Meccanismo di produzione dei foni descritto: modalità
di fonazione EGRESSIVA

¨  Altri meccanismi:


¤  INGRESSIVO: agisce sul flusso d’aria inspirato
(es. Continuare a parlare mentre si riprende fiato)

¤  AVULSIVO: indipendente dalla respirazione


Creazione di due occlusioni nel canale fonatorio, che crea un rumore
simile ad uno schiocco.
(es. Clicks lingue africane: https://it.wikipedia.org/wiki/
Consonanti_clic)
Configurazioni articolatorie
¨  Configurazione articolatoria: posizione assunta dagli organi
mobili in relazione agli organi fissi durante la fonazione

¨  3 fasi:
¤  IMPOSTAZIONE
Gli organi abbandonano la posizione di riposo o quella del fono
precedente e si spostano verso la configurazione del fono da articolare
¤  TENUTA
Gli organi hanno raggiunto la configurazione del fono e restano
brevemente fermi in quella posizione
¤  SOLUZIONE
La posizione del fono viene abbandonata gradualmente per passare al
fono successivo
Vocoidi
¨  Sempre SONORI

¨  La produzione dei diversi vocoidi è determinata dagli organi mobili


(lingua, labbra e velo), che pur non creando ostacoli al flusso
dell’aria assumono diverse posizioni e modificano la conformazione
della cavità orale

¨  CLASSIFICAZIONE DELLE VOCALI:


¤  Posizione della lingua:
n  In senso orizzontale: ANTERIORI/POSTERIORI
n  In senso verticale: ALTE/CENTRALI/BASSE

n  L’insieme delle posizioni che il punto centrale del dorso della lingua può
assumere ha l’aspetto di un quadrilatero: TRAPEZIO VOCALICO

¤  Posizione delle labbra


n  Distese o arrotondate: PROCHEILE (labializzate)/APROCHEILE (non labializzate)
Trapezio vocalico
Vocoidi
¨  ANTERIORI
¤  [i], anteriore alta aprocheila: es. fili
¤  [y], anteriore alta procheila: es. FR mur
¤  [e], anteriore medio-alta aprocheila: es. sera
¤  [ø], , anteriore medio-alta procheila: es. FR peu
¤  [ɛ], anteriore medio-bassa aprocheila: es. Serra
¤  [œ], anteriore medio-bassa procheila: es. FR peur
¤  [æ], anteriore bassa aprocheila: es. EN bad
¨  CENTRALI
¤  [əә], centrale medio-alta aprocheila: es. je
¤  [a], centrale bassa aprocheila: es. patata
¨  POSTERIORI
¤  [u], posteriore alta procheila: es. tu
¤  [o], posteriore medio-alta procheila: es. torre
¤  [ɔ], posteriore medio-bassa procheila: es. toro
¤  [ʌ], posteriore medio-bassa aprocheila: es. EN but
¤  [ɑ], posteriore bassa aprocheila: es. EN car
Trapezio vocalico
¨  In ognuna delle 12 posizioni del trapezio vocalico è possibile pronunciare
sia la vocale non labializzata che la vocale labializzata.

¨  Le vocali fin qui descritte sono dette ORALI, perché il flusso dell’aria il
flusso di aria dai polmoni trova il velo del palato in posizione arretrata ed
è interamente deviato verso la cavità orale.
¨  Se il velo si trova in posizione abbassata, una parte dell’aria espiatoria
passa attraverso le cavità nasali: Vocali NASALI (o NASALIZZATE).
In questo caso le vocali si trascrivono con la tilde: ~
Contoidi
¨  Nella pronuncia dei contoidi l’aria espiratoria trova
sempre lungo il suo percorso verso l’esterno un
ostacolo totale o parziale, il cui superamento
genera un rumore tipico.

¨  Parametri per la classificazione dei contoidi:


¤  MODO di articolazione
¤  LUOGO di articolazione
¤  Assenza/presenza di meccanismo laringeo (sordo vs.
sonoro)
Modo di articolazione
¨  OCCLUSIVO: blocco totale del passaggio dell’aria, causato dal contatto
stretto tra due organi. 2 fasi:
1.  OCCLUSIONE (chiusura totale del passaggio)
2.  ESPLOSIONE (brusca riapertura)

¨  FRICATIVO: L’ostacolo consiste in un avvicinamento senza contatto tra due


organi articolatori (Frizione): l’aria può continuare a fuoriuscire, anche se in
maniera forzata, attraverso la stretta fessura che rimane aperta. I contoidi
fricativi sono continui, ovvero prolungabili a piacere.
1.  FRIZIONE

¨  AFFRICATO: L’ostacolo consiste in una occlusione, determinata dallo stretto


contatto tra due organi. L’occlusione non viene però rilasciata bruscamente,
ma gradualmente.
1.  OCCLUSIONE
2.  FRIZIONE
Modo di articolazione
¨  NASALE: nel canale orale si determina
un ostacolo e contemporaneamente il
velo resta abbassato. L’aria defluisce
verso le cavità nasali.
n  OSTACOLO ORALE + VELO PALATINO
ABBASSATO

¨  LATERALE: L’ostacolo è costituito da una occlusione centrale del canale, provocato
dalla lingua. La lingua consente il passaggio dell’aria lungo i due lati
dell’ostruzione. Le laterali sono contoidi continui.
n  OCCLUSIONE CENTRALE + PASSAGGIO LATERALE APERTO

¨  VIBRANTE: L’ostacolo è prodotto da una debole occlusione intermittente. Le vibranti


sono contoidi continui.
1.  OCCLUSIONE
2.  ESPLOSIONE
3.  OCCLUSIONE
4.  ESPLOSIONE
5.  …
Modo di articolazione
¨  APPROSSIMANTE (SEMICONSONANTI/SEMIVOCALI): al confine tra
l’articolazione dei vocoidi e quella dei contoidi.

¨  Se immaginiamo di pronunciare le vocali più alte, ad un certo punto


la distanza tra lingua e palato o tra lingua e velo diventa così
ridotta che si inizia a produrre un rumore di frizione.
n  [ɛ] > [e] > [i] > fricativa palatale

¨  La distinzione tra vocoidi e contoidi appare come un continuum.

¨  Sul confine tra vocoidi e contoidi ci sono le approssimanti, prodotti


con gli articolatori molto ravvicinati ma non quanto le fricative. Al
passaggio dell’aria non si produce rumore.
Luogo di articolazione
¨  Punto dell’apparato fonatorio dove si forma l’ostacolo

¨  Dall’esterno verso l’interno:


¤  Bilabiale
¤  Labiodentale
¤  Dentale-Alveolare-postalveolare
¤  Retroflesso
¤  Palatale
¤  Velare
¤  Uvulare
¤  Faringale
¤  Glottidale

Gli orogrammi sono tratti da Romano [2008], e consultabili con maggiore risoluzione all’URL
http://www.lfsag.unito.it/ipa/Luoghi_e_modi_di_articolazione.htm#_ftn2
Bilabiale
Contoidi articolati unendo o avvicinando il labbro inferiore e il labbro
superiore

¨  OCCLUSIVE bilabiali:


¤  sorda: [p] Es. papa [‘papa]
¤  sonora: [b] Es. bimbo [‘bimbo]

¨  FRICATIVE bilabiali


¤  sorda: [ɸ] Es. FIORENTINO tipo [‘tiɸo]
¤  sonora: [β] Es. SPAGNOLO cabeza [ka’βeθa]

¨  NASALE bilabiale


¤  Sonora: [m] Es. mano [‘mano]
Labiodentale
Contoide articolato unendo o avvicinando il labbro inferiore ai denti
incisivi superiori

¨  FRICATIVA labiodentale


¤  sorda: [f] Es. fifa [‘fifa]
¤  sonora: [v] Es. viva [‘viva]

¨  AFFRICATA labiodentale


¤  sorda [pf] Es. TEDESCO apfel [‘apfəәl]

¨  NASALE labiodentale


¤  [ɱ] Es. Invano [iɱ’vano]
Dentale – Alveolare –Postalveolare
DENTALE: Contoide articolato accostando la punta (apice) della lingua
ai denti incisivi superiori.

¨  FRICATIVA dentale


¤  sorda [θ] Es. EN bath [bɑθ]
¤  sonora [ð] Es. EN that [ðæt]
Dentale – Alveolare –Postalveolare
ALVEOLARE: Contoide articolato accostando la punta (apice)
della lingua agli alveoli dei denti incisivi superiori

¨  OCCLUSIVA alveolare


¤  sorda [t] Es. tempo [‘tɛmpo]
¤  sonora [d] Es. dente [‘dɛnte]

¨  FRICATIVA alveolare


¤  sorda [s] Es. casa [‘kasa]
¤  sonora [z] Es. caso [‘kazo]

¨  AFFRICATA alveolare


¤  sorda [ts] Es. pezzo [‘pɛttso]
¤  sonora [dz] Es. mezzo [‘mɛddzo]
Dentale – Alveolare –Postalveolare
¨  NASALE alveolare
¤  sonora [n] Es. nano [‘nano]

¨  LATERALE alveolare


¤  sonora [l] Es. letto [‘lɛtto]

¨  VIBRANTE alveolare


¤  sonora [r] Es. rana [‘rana]
Dentale – Alveolare –Postalveolare
POSTALVEOLARE (PREPALATALE): Contoide articolato accostando la
punta (apice) della lingua alla parte anteriore del palato,
immediatamente dietro gli alveoli.

¨  FRICATIVE postalveolari


¤  sorda [ʃ] Es. scena [‘ʃɛna]
¤  sonora [ʒ] Es. FR. Je [‘ʒəә]

¨  AFFRICATE postalveolari


¤  sorda [tʃ] Es. ciao [‘tʃao]
¤  sonora [dʒ] Es. giallo [‘dʒallo]
Retroflesso
Contoide articolato flettendo leggermente in alto e all’indietro l’apice
della lingua.

¨  OCCLUSIVA retroflessa


¤  sorda [ʈ] Es. SICILIANO treno [‘ʈɽeno]
¤  sonora [ɖ] Es. SICILIANO ladro [‘laɖɽo]
Palatale
Contoide articolato col dorso della lingua a contatto col palato

¨  NASALE palatale


¤  sonora [ɲ] Es. regno [‘reɲɲo]

¨  LATERALE palatale


¤  sonora [ʎ] Es. paglia [‘paʎʎa]

¨  APPROSSIMANTE palatale


¤  [j] Es. ieri [jɛri]
Velare
¨  Contoide articolato col dorso della lingua a contatto col velo del palato

¨  OCCLUSIVA
¤  sorda [k] Es. caro [‘karo]
¤  sonora [g] Es. gatto [‘gatto]

¨  FRICATIVA
¤  sorda [x] Es. TED. buch [bux]
¤  sonora [ɣ] Es. SP. agua [‘aɣwa]

¨  NASALE
¤  sonora [ŋ] Es. anche [‘aŋke]

¨  APPROSSIMANTE
¤  [w] Es. uovo [‘wɔvo]
Uvulare, Faringale e Glottidale
¨  UVULARE: Contoide articolato con il dorso della lingua a contatto
con l’ugola.
¤  VIBRANTE UVULARE [ʀ] [ʁ] “R moscia”

¨  FARINGALI: Contoidi articolati ponendo la radice della lingua a


contatto con la parete posteriore della faringe.

¨  GLOTTIDALI: Contoidi che hanno la sorgente di rumore nella glottide


¤  OCCLUSIVA GLOTTIDALE [ʔ] : brusca apertura della pliche vocali
n  Es: TED. auch [ʔaox]

¤  FRICATIVA GLOTTIDALE SORDA [h] : avvicinamento delle pliche vocali


che al passaggio dell’aria determina un rumore di frizione.
n  Es. EN. hat [hæt]
Fonetica Articolatoria Intersegmentale
¨  Nel corso della fonazione i foni non sono prodotti isolatamente, uno dopo l’altro, ma sono
concatenati in una rapida successione ininterrotta.
¨  Non bisogna immaginare il parlato come una serie di posizioni statiche degli organi della
fonazione, ma come un continuum ne quale si passa con gradualità da un fono al successivo,
attraverso le fasi intermedie della soluzione e dell’impostazione.

¨  COARTICOLAZIONE:
¤  La realizzazione di ciascun fono in un determinato contesto dipende dalle
caratteristiche dei foni precedenti e seguenti.
¤  Mentre gli organi si stanno disponendo in una determinata configurazione
articolatoria, conservano in parte gli atteggiamenti delle precedenti
configurazioni, ed iniziano a prepararsi per le successive.

¤  CAUSE:
n  Programmazione temporale dei comandi neuromotori: coordinazione movimenti di
organi diversi
n  Inerzia degli organi articolatori: non sempre riescono a modificare forma e posizione
abbastanza rapidamente per eseguire la corretta sequenza di movimenti (undershoot/
overshoot)
Fonetica articolatoria soprasegmentale
¨  Fenomeni prosodici/soprasegmentali
¤  Meccanismi articolatori che, nei singoli foni e nelle unità
superiori, sono responsabili delle variazioni di:
n  DURATA
n  INTENSITÀ (energia con cui vengono articolati i suoni)
n  ALTEZZA (legata alla velocità di vibrazione delle pliche vocali)

¤  Lecaratteristiche soprasegmentali si differenziano da


quelle segmentali perché hanno carattere RELATIVO rispetto
al contesto: un fono è considerata di maggiore/minore
durata (o intensità, o altezza) non in termini assoluti, ma
soltanto in rapporto alla sequenza in cui è inserito

¤  Di grande importanza per la comprensione del messaggio


Durata
¨  Vocoidi
¤  Le vocali possono essere brevi o lunghe.
¤  In qualsiasi lingua è sempre possibile allungare una vocale (es. scopi
enfatici)
¤  In Italiano, nel parlato iperarticolato:
n  le vocali toniche in finale di sillaba tendono ad essere più lunghe delle vocali
in tutte le altre pozioni. [‘ka:ne]
n  le vocali toniche in finale di parola sono sempre brevi. [tʃi’tta].

¨  Contoidi
¤  Occlusive e affricate = allungamento della fase di occlusione
¤  Tutte le altre consonanti = allungamento dell’intera fase di costrizione

¤  La lingua italiana è l’unica fra le lingue europee moderne ad utilizzare


in modo sistematico la distinzione di lunghezza per quasi tutte le
consonanti
Durata
¨  Rafforzamento sintattico
¤  Allungamento
della consonante iniziale di una parola
se preceduta da:
n  Polisillabitronchi. es. [kan’tɔb’bɛ:ne]
n  Forme verbali, sostantivi, aggettivi, pronomi, avverbi
monosillabici che terminano in vocale. Es. [‘ɔv’visto]
[‘tus’sɛi]
n  Preposizioni e congiunzioni terminanti in vocale. Es. [ak’kasa]
[trap’pɔ:ko]
n  Alcuni bisillabi piani. Es. [‘ko:mem’me]
Durata
¨  La durata assoluta dei foni del parlato nel parlato connesso
dipende dalla velocità di eloquio

¨  Velocità di eloquio: numero unità pronunciate (foni/sillabe) nell’unità


di tempo

¨  Varia in relazione a:


¤  le caratteristiche soggettive del parlante
¤  La situazione
¤  Grado di attenzione che il parlante richiede all’ascoltatore (variazione
all’interno di un singolo enunciato)

¨  La velocità di eloquio diminuisce in prossimità delle pause e della


fine della unità tonali
Intensità
¨  Varia in relazione alla pressione dell’aria espiratoria
contro gli ostacoli articolatori della fonazione.

¨  Dipende dalle caratteristiche articolatorie (“scala di


sonorità intrinseca”):
¤  Vocali
aperte > vocali chiuse > approssimanti > vibranti >
nasali > laterali > fricative > affricate > occlusive

¨  Il valore assoluto di intensità non ha importanza: ciò che


conta sono i rapporti di intensità relativa tra i foni
dell’enunciato
Altezza (o Tono)
¨  Ogni suono sonoro prevede la vibrazione delle pliche vocali. Il
numero di cicli di apertura e chiusura della glottide per ogni
secondo è detto FREQUENZA FONDAMENTALE (F0) della voce.

¨  La F0 determina nell’ascoltatore la sensazione di altezza


(“acutezza”)
¨  Misurata in Hertz (Hz)

¨  Ciascun parlante ha una sua F0 media di base (determinata dalle


caratteristiche anatomiche)
¨  Le differenze di altezza individuali sono un importante fattore di
caratterizzazione della voce di categorie di parlanti:
¤  Sesso (F0 più alta nelle donne)
¤  Età (F0 più alta nei bambini)
Sillaba
¨  In termini acustici, la sillaba rappresenta un’unità prosodica costituita
da uno o più foni agglomerati intorno ad un picco di intensità.

¨  Il picco è detto NUCLEO SILLABICO, e di solito è costituito da una


vocale (cfr. Scala di Sonorità)

¨  STRUTTURA DELLA SILLABA


¤  Sillaba minima: solo il nucleo
¤  Il nucleo può essere preceduto da una testa o attacco (onset), formata
da una o più consonanti
rana [ra:] trama [tra:]
¤  Il nucleo può essere seguito da una coda formata da una o più consonati

¨  TIPI DI SILLABA


¤  APERTA (“libera”): Sillaba priva di coda.
¤  CHIUSA (“implicata”): Sillaba dotata di coda
Sillaba
¨  La sillaba è la minima combinazione di foni che funziona
come unità pronunciabile.

¨  Non tutte le consonanti possono combinarsi liberamente nel


formare, insieme ad una vocale, una sillaba: RESTRIZIONI
FONOTATTICHE
¤  Es: italiano:
n  CV ma.no
n  V a.pe
n  VC al.to
n  CCV sti.le
n  CVC kan.to
n  CCCV strano
n  *CVCC > possibile in inglese (es. land) ma non italiano
Accento
¨  Nelle sequenze foniche che vengono articolate alcune
sillabe mostrano una prominenza rispetto alle altre. Tali
sillabe vengono dette TONICHE.
¨  L’ACCENTO è l’insieme delle caratteristiche fonetiche che
mettono in rilievo una sillaba in una sequenza.
¨  TIPI DI ACCENTO:
¤  INTENSIVO: legato all’aumento di intensità con cui è prodotta una
sillaba.
n  In realtà le variazioni di intensità sono accompagnate da parallele
variazioni di altezza e di durata della sillaba tonica.
n  Sequenze di 3 o più sillabe possono presentare oltre all’accento
principale altri picchi di intensità, detti accenti secondari
n  Es: [,kapostat’tsjo:ne]

¤  MUSICALE: Legata alla variazione di F0/altezza (lingue a toni)


Accento
¨  La posizione dell’accento può essere libera o fissa

¨  Una parola, sulla base della posizione dell’accento è


detta
¤  Ossitona: accento sull’ultima sillaba [sa’ra]
¤  Parossitona: accento sulla penultima sillaba [‘ka:sa]
¤  Proparossitona: accento sulla terzultima sillaba [‘ka:mera]
¤  Bisdrucciola: accento sulla quartultima sillaba [‘ka:pitano]

¨  CLITICO: elemento che non ha un accento proprio,


quindi si “appoggia” su un’altra parola
n  Es: in italiano: articoli e pronomi personali atoni
Intonazione
¨  Nel corso della fonazione F0 varia in relazione alla dinamica
prosodica complessiva dell’enunciato o “intonazione”
¨  L’andamento melodico si associa al valore pragmatico degli
enunciati e al loro valore illocutivo
Intonazione

Annotazione dell’intonazione:
¨  Al momento non c’è uno standard
di trascrizione paragonabile
all’IPA:
¤  ToBI [“Tone and Break Indeces”]
¤  INTSINT - INternational
Transcription System for
INTonation. [Hirst & Di Cristo,
1998]
¤  …

Avesani & Vayra, 2005


Prominenza (frasale)
¨  PROMINENZA (“sentence accent”)
“Fenomeno percettivo, di natura continua, che consente di enfatizzare
alcune unità linguistiche di tipo segmentale rispetto al contesto che le
circonda, ed è supportato da una complessa interazione di parametri di
tipo prosodico e fonetico/acustico”
-Tamburini, 2009-

¨  Alla prominenza è affidata l’espressione della Struttura Informativa


degli enunciati:
¤  TEMA/REMA – TOPIC/COMMENT
¤  FOCUS

¨  Fattori prosodici in gioco:


¤  PITCH ACCENT (F0)
¤  FORCE ACCENT (intensità e durata)
TRASCR: Secondo me sta sulla sinistra

Valore di prominenza
della sillaba

F0 (pitch)

Trascrizione ortografica
allineata

TRASCR: È una cosa tremenda quella donna

Gagliardi, Lombardi Vallauri & Tamburini 2012


Cenni di fonetica acustica
Suono
¨  Dal punto di vista fisico il suono consiste nella oscillazione delle particelle di un
mezzo.

¨  L’oscillazione è provocata dai movimenti vibratori di un corpo (sorgente), i quali si


trasmettono alle molecole del mezzo (aria, acqua…) in cui esso è immerso. Queste
molecole, sollecitate dalla vibrazione della sorgente, si mettono a loro volta in
movimento, oscillando rispetto al loro punto di riposo.
¨  Le onde sonore sono rappresentabili su un asse cartesiano: sull’asse delle ascisse il
tempo, sull’asse delle ordinate gli spostamenti delle particelle.

¨  TIPI DI ONDA SONORA:


¤  Onde periodiche sinusoidali semplici (diapason):
¤  Onde periodiche non sinusoidali/complesse
¤  Onde aperiodiche, RUMORE

¨  I suoni linguistici appartengono a queste


due ultime categorie: il segnale vocale è il risultato
dell’attivazione di una sorgente di segnale periodico
(GLOTTIDE) e/o di una sorgente di rumore (LUOGHI
di ARTICOLAZIONE CONSONANTICI)
Rappresentazione dei suoni
¨  OSCILLOGRAMMA
(forma d’onda)
¤  Asse delle ascisse: TEMPO
¤  Asse delle ordinate: AMPIEZZA

¨  SPETTROGRAMMA
(sonogramma)
¤  Asse delle ascisse: TEMPO
¤  Asse delle ordinate: FREQUENZA
¤  a ciascun punto di data ascissa e
data ordinata è assegnata una
tonalità di grigio, o un colore,
rappresentante l'intensità del
suono in un dato istante di tempo
e a una data frequenza
Vocoidi
¨  Sono sempre sonore: segnale di tipo periodico
¨  SPETTROGRAMMA: Formanti F1 e F2 molto evidenti
¤  F1è direttamente proporzionale al grado di apertura di una vocale
¤  F2 è direttamente proporzionale al grado di anteriorità della vocale
Contoidi
¨  Grandi differenziazioni, dovute alla varietà dei modi di articolazione

¨  Sonore vs. Sorde: presenza “barra di sonorità”, ovvero una formante di
bassa frequenza

¨  Occlusive
¤  Fase di occlusione non produce
effetto dal punto di vista
spettroacustico
¤  Fase di esplosione produce un
rumore intenso ma brevissimo
(spike), generalmente seguito
da un ulteriore breve intervallo
di silenzio (VOT - Voiced Onset
Time, cioè "tempo di attacco
della sonorità") che precede il
fono successivo
Contoidi
¨  Fricative: diffuso irregolare annerimento che si estende verticalmente attraverso
un’ampia banda di frequenze.
Contoidi
¨  Affricate
¤  Fase occlusiva: assenza di traccia
¤  Fase di frizione: tracciato analogo alle fricative
Contoidi
¨  Nasali e laterali: struttura formantica simile alle vocali, ma più debole
Contoidi
¨  Vibranti:
¤  serie brevissime di fasi di silenzio (occlusioni) separate da deboli spike
(esplosioni)
¤  barra di sonorità
Contoidi
¨  Approssimanti: articolazioni vocaliche deboli, brevi e senza fasi stazionarie

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