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Linguistica generale

Linguistica generale (Università degli Studi di Bergamo)

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Linguisica generale

Lo scopo della linguisica è quello di descrivere i meccanismi in base ai quali una lingua funziona.

FONO: suono di una lingua

FONOLOGIA: studio di come i suoni si correlano (sin. Collegano/connetono) tra loro in modo sistemaico
(sin. Preciso/ordinato)

MORFOLOGIA: studio di come si formano le parole

SINTASSI: studio di come le parole si combinano tra loro per formare frasi o periodi

Le lingue umane sono chiamate storico-naturali.

Le lingue umane sono caraterizzate da:

1) Un codice di segni = sistema semioico -> esistono 5 ipi di segni, ogni ipo di segno è caraterizzato
da due parametri:
- se è intenzionale o no
- se è moivato naturalmente

1. INDICE: non è intenzionale ma moivato


2. SEGNALE: moivato naturalmente ma intenzionale
3. ICONA: moivato analogicamente e intenzionale
4. SIMBOLO: moivato culturalmente e intenzionale
5. SEGNO: è intenzionale ma non è moivato -> ciò signiica che
il rapporto tra il segno e ciò che questo dice è un rapporto
arbitrario. Non esiste nessuna necessità.

4 ipi di arbitrarietà:

1) Arbitrarietà tra segno linguisico e referente


2) Tra il signiicante e il signiicato
3) Tra sostanza e forma del signiicante
4) Tra sostanza e forma del signiicato

Il segno linguisico ha una sua caraterisica: BIPLANARITA’ -> in ogni segno noi riconosciamo due piani:

- Signiicante (piano sensibile espresso tramite voce e scritura)


- Signiicato (non va confuso con il referente)

Cos’è la sostanza? La massima espressione del piano.

Ogni lingua usa soltanto una parte di foni.

L’arbitrarietà non è assoluta per certe pari del lessico. -> ICONISMO = per certe pari del lessico sembra
esserci una relazione tra il segno linguisico e il suo signiicato.

In quasi tute le lingue del mondo se ci sono elemeni mobili vengono usai gli stessi foni S,R,SH

Si ipoizza che ci siano elemeni legai al FONOSIMBOLISMO, che è un rapporto di necessità tra alcuni foni e
il simbolo che rappresentano. ES: i -> associata ad elemeni piccoli e soili

O -> grossezza, corposità

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A -> dimensioni piate

Esistono casi meno arbitrari es. trenta/due -> trentadue

Le caraterisiche della lingua umana le ideniichiamo a diversi sistemi di comunicazione

1) LINEARITA’ DEL SEGNO = il segno è lineare: il signiicante si sviluppa nel tempo se è orale e nello
spazio se è scrito (tempo per parlare e spazio per scrivere)
Questo va considerato in relazione a sistemi di linguaggi ariiciali.
Non è deto che il tempo e lo spazio siano in correlazione alla quanità delle parole. ES: gaelico
(irlandese) -> oiche = note mhait = buona -> si scrive così ma la pronuncia è breve
2) DISCRETEZZA = In base al modo in cui ci viene deto possiamo capire o una parola o un’altra
ES: pollo/bollo -> indipendentemente dal capire bene o male ciò che mi è stato deto, capirò
sempre o pollo o bollo, non esiste una via di mezzo o una terza parola.
Deriva da discreto nel senso eimologico del suo signiicato primo, cioè disinto -> discretezza: avere
ogni elemento disinto da un altro.
3) RIFLESSIVITA’ SEMANTICA = è legata a qualcosa che la precede: il distanziamento da simolo.
Un tempo la lingua era vista come meccanismo che agisce solo soto simolo, mentre oggi il
linguaggio è uno strumento per comunicare che non dipende dall’immediatezza dello simolo. ES:
negli anni 60 un entomologo (colui che studia gli insei) ha capito il linguaggio delle api. L’ape
comunica solo qualcosa che è dipendente dallo simolo, mentre il linguaggio umano consente di
comunicare tuto. -> ONNIPOTENZA SEMANTICA.

Le lingue umane sono diverse da qualsiasi altro linguaggio. Questa disinzione avviene grazie alla capacità
del linguaggio umano di parlare di sé. La capacità del linguaggio umano di parlare di sé è una delle
conseguenze del lavoro svolto dal linguista ROMAN JAKOBSON, colui che ha proposto un modello degli ANTI
LINGUISTICI. (=qualunque ato comunicaivo).

In ogni ai linguisico noi individuiamo 6 elemeni:

1 emitente 2 desinatario/ricevente 3 messaggio 4 contesto 5 contato/canale 6 codice.

Ogni ato viene classiicato in 6 ipi diversi secondo l’elemento che prevale e ha più importanza rispeto agli
altri.

ELEMENTO RILEVANTE FUNZIONE


Emitente Emoiva -> es. caro diario, caro amico…
Desinatario Conaiva -> tentaivo di far agire il desinatario es. frasi imperaive
Messaggio Poeica -> es. o nei trai della poesia o nel campo della pubblicità
Contesto Referenziale -> es. il treno è parito alle…, informazioni oggeive
Canale/contato Faica -> es. ciao come stai? Pronto chi parla?
Codice Metalinguisica -> il codice parla di sé o di un’altra lingua

4) PRODUTTIVITA’ = è la capacità che ha la lingua di produrre creaivamente cose nuove come frasi
mai senite o nuove parole grazie all’unione dei foni.
La morfologia lessiva è la parte di morfologia che codiica le informazioni rilevani per la sintassi. I
morfo lessivi sono un insieme chiuso, come i foni.
La morfologia derivazionale è invece la parte di morfologia che riguarda i meccanismi di formazione
di nuovo lessico da lessico tendenzialmente già esistente.
Il lessico è un sistema produivo aperto, la parte più luida e mobile della lingua. Le uniche lingue in
cui non esistono nuove parole sono islandese e cinese.
Esiste produività di type (ipo) -> conceto astrato

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di token (elemento che rappresenta il ipo) -> esempio concreto di


realizzazione di type.

5) RICORSIVITA’ = è quel fenomeno per cui al risultato dell’applicazione di una regola si può riapplicare
la stessa regola. Si applica sia in morfologia sia in sintassi.
ES: dente -> denista -> denisico -> denisicamente IN MORFOLOGIA
ES: Giovanni ha deto che Luca ha visto Maria che ha visto Enzo IN SINTASSI

Diferenza tra parlato e scrito -> sono due varietà diverse

La lingua è un fenomeno principalmente orale, ma la linguisica nasce dall’osservazione di lingue aniche


scrite. Il parlato può essere ripianiicato e comprende caraterisiche sue proprie, mentre la stesura è
deiniiva.

Nello scrito è necessaria la punteggiatura, nel parlato c’è l’intonazione.

Dal punto di vista linguisico la lingua parlata ha priorità sulla lingua scrita. Esistono 3 priorità

 Priorità antropologica -> su 7000 lingue parlate oggi, più della metà è solo orale e non scrita (no
grammaica scrita) e sono desinate a scomparire.
 Priorità ontogenica -> riguarda l’individuo. Un individuo impara a parlare tra 1 e 2 anni. Se non
impara entro i 6 anni non impara più.
 Priorità ilogeneica -> riguardava la specie umana. Si collega al problema dell’origine del linguaggio.
Esistono due approcci: uno di ipo INNATISTA, il linguaggio è una caraterisica innata dell’uomo;
l’altro di ipo FUNZIONALISTA, il linguaggio nasce adeguando le nostre capacità cogniive sviluppate.
Nell’interazione sociale e pariva dai suoni e gesi via via sempre più aricolai. Il linguaggio deve
avere condizioni isiologiche ben precise (OSSO IOIDE -> foni ben precisi).

NB => la priorità sociale è l’unico caso in cui lo scrito ha priorità sul parlato (per quanto riguarda ai
giuridici, uiciali, burocraici, che vanno irmai).

3 caraterisiche ipiche dello studio della linguisica

DICOTOMIE = disinzioni radicali

DESSAUSUIANE = da Ferdinand de Saussure -> il cours de linguisique générale è una raccolta di tute le
lezioni di de Saussure, pubblicata postuma nel 1916.

1 sincronia / diacronia

2 langue / parole = lingua / parola

3 asse sintagmaico / asse paradigmaico = asse delle combinazioni / asse delle scelte, delle selezioni.

Uno studio è di ipo diacronico quando viene analizzato l’aspeto temporale, posso analizzare come i foni di
una lingua cambia nel tempo, la morfologia, sintassi). SI basa su un tempo piutosto ampio in modo da
vedere i cambiameni.

Diacronia = signiica qualcosa atraverso il tempo.

Sincronia = idea che si potesse studiare una lingua presa in un determinato momento (se noi prendessimo i
giornali di oggi 10/10/2017 abbiamo un quadro sincronico).

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La diacronia presuppone uno sviluppo (quindi da un punto A a un punto B).

La seconda dicotomia: la langue e parole

La langue = rappresenta lingua in quanto isituzione sociale, è il fenomeno sovraindividuale.

La parole = è la lingua come fenomeno individuale e creaivo, è vista nei suoi aspei emoivi, connotaivi, è
tuto ciò che caraterizza l’espressione del singolo individuo. Tipico caso di parole è quella usata dai poei.

La parole è un fenomeno individuale e si contrappone a la langue che è un fenomeno sociale.

Terza dicotomia: la dicotomia asse sintagmaico e paradigmaico

Paradigmaico = delle scelte -> quello che delimita le possibilità

Sintagmaico = delle combinazioni -> le parole sono combinate con quelle che precedono e seguono l’asse
delle combinazioni.

Ci sono tre approcci alla foneica:

Si possono studiare i foni delle lingue dal punto di vista della foneica acusica -> si possono studiare i foni di
una lingua studiando le caraterisiche isiche.

Approccio della foneica udiivo-preceiva -> studia come l’orecchio umano sente e decodiica i foni

Foneica aricolatoria -> signiica che noi studiamo i foni in base al modo in cui vengono aricolai
dall’apparato fonatorio umano.

L’ipa: interneional phoneic alphabet. -> 11 colonne tani quani sono i puni di aricolazione (anche se in
realtà sono 10). La tabella proieta i puni di aricolazione usai dall’apparato fonatorio umano.

Tomograia = sezione di una testa e dentro l’immagine si vedono i 10 puni di aricolazione proietai su un
piano. I puni di aricolazione sono sulle righe dal più esterno (gloidale) al più interno (bilabiale).

I modi di aricolazione di trovano sulle colonne dal più occlusivo al meno occlusivo.

Il fono scrito a sinistra è il fono sordo, quello a destra è sonoro prodoto dall’aricolazione delle corde
vocali. Quando all’interno della casella c’è un fono solo può trovarsi sia a destra che a sinistra. Altre caselle
sono vuote (e bianche), ciò signiica che quel fono o quei foni signiica che i foni che quella casella non
coniene non sono documentai in nessuna lingua conosciuta, ma dal punto di vista fonatorio possono
essere prodoi. Quando si trova una casella oscurata si trata di foni non documentai perché l’apparato
fonatorio nostro non è in grado di produrli. L’ulimo caso: occlusiva glotale -> la sorda esiste mentre la
sonora è impossibile. L’occlusiva delle vocali è prodota bloccando l’aria con le corde vocali.

Ogni fono consonanico verrà classiicato in base a tre parametri:

- Punto di aricolazione
- Modo di aricolazione
- Se è sordo o sonoro

Per le vocali la classiicazione è diversa, ci sono comunque tre parametri ma sono diversi:

- Posizione che assume la lingua -> Se la lingua è tendenzialmente in alto abbiamo foni ali o chiusi

Se la lingua è avanzata o arretrata (posteriori o anteriori)

Se le labbra sono o no arrotondate

Anche in questo caso si parla di trapezio vocalico. Le vocali sono disinte in: alte, medio-alte, basse

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E poi in anteriori, centrali e posteriori.

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