CLASSE …………………………………………………………………
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INDICE
4. IL VERSO................................................................................................................................... 7
5. I TIPI DI VERSO..................................................................................................................... 7
6. LA RIMA..................................................................................................................................... 8
7. LA STROFA.............................................................................................................................. 11
8. L’ENJAMBEMENT.................................................................................................................. 12
9. I COMPONIMENTI............................................................................................................... 14
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1.Prima di cominciare… PERCHÉ LEGGERE LA POESIA?
CHI E’ IL POETA?
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2.NASCITA ED EVOLUZIONE DELLA POESIA LIRICA
Dal mondo greco la poesia lirica passò alla cultura latina: grandi poeti
lirici furono Properzio e Catullo.
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3.POESIA E PROSA: QUALE DIFFERENZA?
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Verso: unità di base del testo poetico, costituito da un certo numero di
parole e risponde a precise regole metriche, tipograficamente
delimitato dalla discesa a capo
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IL POETA E LE REGOLE
7
4.IL VERSO
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I versi che hanno un numero di sillabe pari sono detti parisillabi, quelli che
hanno un numero di sillabe dispari sono detti imparisillabi.
6.LA RIMA
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perché sono il più forte.
La terza me la piglio perché sono il Leone,
e se la quarta qualcuno osasse contrastarmi
lo mangio in un boccone -.
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Assonanza e consonanza
I versi sciolti
Può accadere che in poesia i versi non rimino affatto fra loro: in questo
caso sono definiti sciolti. Per esempio in questa poesia di Vincenzo
Cardarelli, Abbandono
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7.LA STROFA
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Quartin 4 Metri vari Alternata o Forse perché della fatal quïete
a Incrociata Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
8.L’ENJAMBEMENT
In altri casi il significato logico del verso prosegue nel verso dopo e il
ritmo complessivo si dilata.
L’ENJAMBEMENT si realizza proprio quando la frase “scavalca” il verso
e continua in quello successivo.
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Esempio:
L’ENJAMBEMENT
spezza un’unica frase tra due versi successivi
annulla la pausa di fine verso
produce effetti sul significato
produce effetti ritmici particolari
mette in risalto alcune parole
L’ENJAMBEMENT
divide gruppi sintattici
1. soggetto/pred.verbale
2. pred.verbale/compl.oggetto
3. aggettivo/sostantivo
4. pred.verbale/soggetto
5. soggetto/pred.verbale
6.
Esempio
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tutti i sentieri, e cadono già roggie (3)
le foglie intorno (indifferente oscilla (4)
l’ermo cipresso), e già le prime pioggie (5)
fischiano, ed il libeccio ulula e squilla.
9.I COMPONIMENTI
il sonetto
la canzone
il madrigale
l’ode
Il sonetto
Esempio di sonetto
Umberto Saba Mio padre è stato per me l’assassino
Schema metrico: (ABAB ABAB CDE CDE) scrivilo alla fine dei versi
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Mio padre è stato per me "l'assassino";
fino ai vent'anni che l'ho conosciuto.
Allora ho visto ch'egli era un bambino,
e che il dono ch'io ho da lui l'ho avuto.
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10. LE FIGURE RETORICHE
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11. LE PRINCIPALI FIGURE DI SIGNIFICATO
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Esempio
Trasferimento di significato
LATTE
La luna diffonde
Pe’ cielo suo latte:
a lei, chiuse e intatte,
sospiran le selve,
profonde.
(G. D’Annunzio Lai)
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FIGURA/DEFINIZIONE ESEMPIO EFFETTI
SUSCITATI
Metafora Il fiore degli anni= momento di Accresce la forza
designazione di un oggetto attraversamento un maggiore vitalità della vita espressiva del
altro che ha con il primo un rapporto di paragone
somiglianza (quindi uno spostamento di Non ho voglia/di tuffarmi/in un
significato) gomitolo/di strade=rete di
strade
Similitudine E caddi come corpo morto cade Arricchisce le
Paragone tra due cose, immagini, persone parole di
introdotto da come… così; tale... quale; similmente implicazioni allusive
accrescendo il
valore descrittivo
Metonimia Non vedo il lauro e il ferro Crea accostamenti
Sostituzione di un termine con un altro che abbia ond’eran carchi/ i nostri padri inediti
con il primo rapporti di continuità logica e/o antichi.( ferro la posto di armi) Dà vivacità al
materiale Talor lasciando le sudate carte linguaggio
(studi impegnativi che fanno
sudare sui libri)
Sineddoche Vela per nave Crea accostamenti
Si estende o si restringe il significato di una Tetto per casa inediti
parola utilizzando: Bocche per persone Dà vivacità al
la parte al posto del tutto e viceversa; Pupille per occhi linguaggio
il singolare al posto del plurale
Ossimoro Amabile sole notturno Accresce il valore
Vengono accostate parole che esprimono concetti È stato breve il nostro lungo suggestivo
contrari viaggio
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13. LE PRINCIPALI FIGURE DI ORDINE
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FIGURA/DEFINIZIONE ESEMPIO EFFETTI SUSCITATI
Anafora Per me si va nella città dolente dà ritmo incalzante e martellante
Ripetizione di una o più Per me si va nell’etterno dolore ribadisce elementi o concetti
parole all’inizio di versi Per me si va tra la perduta gente crea richiami tra versi
successivi
Anastrofe E la lucerna i biondi capi indora (invece Conferisce risalto al termine posto per
Il normale ordine delle di la lucerna indora i biondi capi ) primo
parole è invertito (sogg.
pred. complementi)
Chiasmo Odi greggi belar, muggire armenti sottolinea simmetrie di significato
Si incrociano elementi evidenzia gli elementi con cui viene
corrispondenti secondo lo greggi belar esposto il concetto
schema ABBA così da
formare una X Muggire armenti
Climax Era miglior pensiero crea un effetto ritmico via via più
Le parole sono disposte a Ristare, non guardare oltre, sognare intenso
scala (climax è parola sottolinea il concetto
greca che significa
proprio scala) in ordine
d’intensità crescente
( climax ascendente) o
decrescente (climax
discendente)
Ellissi Ho nell'orecchio un turbinìo di squilli, Conferisce rapidità e concisione
Alcuni elementi della forse campani di lontana mandra; Accentua l’effetto evocativo delle
frase il verbo, il soggetto, e, tra l'azzurro penduli, gli strilli immagini
vengono omessi della calandra.
(in questo caso sopprime i verbi forse
SONO campani …… SI ODONO gli strilli
della calandra)
Enumerazione E mangia e beve e dorme e veste panni Crea una serie continua e incalzante di
Una serie di parole immagini e di significati
collegate per polisindeto
(attraverso la stessa
congiunzione)
Iterazione E dirmi sentia: vieni! vieni! E fu molta Ribadisce o intensifica un concett,
Ripetizione di una o più la dolcezza! molta un’immagine.
parole Crea simmetrie di suoni
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14. LA PARAFRASI DEL TESTO POETICO
Come si fa:
Esempio
Giovanni Pascoli
Il gelsomino notturno TESTO PARAFRASI
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SCHEDA N.1 Adesso tocca a te
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SCHEDA N.2 Adesso tocca a te
Assonanza Consonanza
a. piatta ………..………………… …………………………………
b. gomma ………..………………… …………………………………
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mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla […].
Brillano le pupille
Di vivaci scintille.
La guancia risorgente
Tondeggia sul bel viso:
E quasi lampo ardente
10Va saltellando il riso
Tra i muscoli del labro
Ove riede il cinabro.
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SCHEDA N.3 Adesso tocca a te
1. Completa le definizioni.
Consonanza
Assonanza
allitterazione
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b. sentivo un fru fru tra le fratte
Consonanza
Assonanza
onomatopea
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SCHEDA N.4 Adesso tocca a te
poeti spesso sostituiscono alla sintassi “regolare” una sintassi più libera,
ecc.
una X
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5. Riconosci le figure retoriche di ordine evidenziate nei seguenti versi.
Anafora
Chiasmo
sintesi
Anafora
Chiasmo
sintesi
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SCHEDA N.5 Adesso tocca a te
a. ossimoro.
b. chiasmo.
c. paronomasia.
d. onomatopea.
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2. Dolce è il mio piangere senza motivo (P.V. Finzi, Le caramelle)
a. sinestesia.
b. ossimoro.
c. sineddoche.
d. onomatopea.
3. all’urlo nero della madre (S. Quasimodo, Alle fronde dei salici)
a. sineddoche.
b. metonimia.
c. sinestesia.
d. ossimoro.
4. del mio strazio sonora / smagliante del mio pianto… (V. Sereni, La
ragazza d’Atene)
a. iperbole.
b. ossimoro.
c. chiasmo.
d. climax.
a. paronomasia.
b. ossimoro.
c. iperbole.
d. chiasmo.
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6. Spesso il male di vivere ho incontrato… (E. Montale, Spesso il male…)
a. ipallage.
b. anastrofe.
c. climax.
d. iperbole.
b. metonimia.
c. climax.
d. sinestesia.
a. sineddoche.
b. paronomasia.
c. sinestesia.
d. ossimoro.
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SCHEDA N.6 Adesso tocca a te
Giovanni Pascoli
Rio Salto
Ecco come Pascoli, nella poesia Rio Salto, rievoca i momenti in cui,
bambino, i consueti rumori della pioggia e di un torrente si
trasformavano in fantasticherie di cavalieri erranti. Leggi attentamente
la poesia, quindi rispondi alle domande.
Lo so: non era nella valle fonda
suon che s’udia di palafreni1 andanti:
era l’acqua che giù dalle stillanti
tegole a furia percotea la gronda2.
Pur via e via per l’infinita sponda 5
passar vedevo i cavalieri erranti3:
scorgevo le corazze luccicanti,
scorgevo l’ombra galoppar sull’onda.
Cessato il vento poi, non di galoppi
il suono udivo, né vedea4 tremando 10
fughe remote al dubitoso lume5;
ma voi solo vedevo, amici pioppi!
Brusivano soave6 tentennando
lungo la sponda del mio dolce fiume.
(da: Myricae, in Tutte le poesie, Mondadori 1971)
Quartine ......................................
Terzine .........................................
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2. Si tratta di rime:
a. baciate;
b. alternate;
c. inverse;
d. replicate;
e. incrociate.
7. Il ritmo delle prime due strofe sottolinea due eventi, uno reale e
l’altro, invece, appartenente alla fantasia del poeta. Di quali eventi si
tratta?
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...................................................................................................................................
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8. Prendi in esame l’ultima strofa: quale realtà intende sottolineare il
ritmo lento dei versi?
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...................................................................................................................................
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13. Le prime due strofe costituiscono un blocco tematico che
contrasta con la conclusione della poesia. Spiega in che cosa consiste
questa contrapposizione.
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SCHEDA N.7 Adesso tocca a te
Lettura e comprensione di un testo poetico
Umberto Saba
Poesia alla mia balia
Il poeta rievoca il distacco dalla sua amata balia, trauma che si portò
dietro per tutta la vita e che, secondo lui, ne condizionò il rapporto con il
mondo.
… Un grido
s’alza di bimbo sulle scale. E piange
anche la donna che va via. Si frange
per sempre un cuore in quel momento.
5 Adesso
sono passati quarant’anni.
Il bimbo
è un uomo adesso, quasi un vecchio, esperto
di molti beni e molti mali. È Umberto
10 Saba quel bimbo. E va, di pace in cerca,
a conversare colla sua nutrice;
che anch’ella fu di lasciarlo infelice,
non volontaria lo lasciava. Il mondo
fu a lui sospetto d’allora, fu sempre
15 (o tale almeno gli parve) nemico.
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(U. Saba, Tutte le poesie, Milano, Mondadori, 1988)
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6. Perché l’orologio appeso al muro «manda un suono quasi morto»?
a. Perché è molto vecchio e sta per non funzionare più.
b. Perché sembra segnare un tempo, quello dell’infanzia felice,
ormai morto per sempre.
c. Perché con il suo ticchettio ricorda il marito della balia, morto
da tempo.
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SCHEDA N.8 Adesso tocca a te
Rafael Alberti
Han sradicato un albero
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1. benignamente: con affetto.
2. candido e eretto: era innocente e diritto. L’albero risulta
personificato e appare come un giovane pieno di vita.
3. con… stelle: l’albero si ergeva verso l’alto, come se sentisse una
chiamata precisa, l’invito sicuro del cielo che lo attirava a sé; era una
creatura destinata a un futuro grande e importante, tanto quanto lo sono
le stelle (forse un futuro inserito in un progetto divino).
4. come un bimbo: nella similitudine l’albero è paragonato a un bambino
cacciato dalla sua culla, che piange disperato.
5. in pianto... verde: la sinestesia indica che il pianto è «verde» perché
fatto di foglie e perché l’albero-bambino è ancora in tenera età.
Sapere
Saper leggere
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b. La bellezza e la dignità dell’albero in vita.
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SCHEDA N.8 Adesso tocca a te
Giovanni Pascoli
L’uccellino del freddo
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Tutto, intorno, screpola rotto11.
Tu frulli ad un tetto, ad un vetro.
Così rompere odi lì sotto,
25 così screpolare lì dietro.
Oh! lì dentro vedi una vecchia
che fiacca12 la stipa13 e la grecchia14...
trr trr trr terit tirit...
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7. elitre tremule: le ali esterne rigide («elitre») che il grillo sfrega tra
loro («tremule») per produrre il tipico suono tremante, simile a quello
dello scricciolo.
8. scrio scrio: schietto (termine dialettale toscano).
9. stiocchi: schiocchi.
10. larve: gli insetti di cui l’uccellino si ciba.
11. screpola rotto: si screpola e si rompe.
12. fiacca: spezza.
13. stipa: arbusti secchi.
14. grecchia: erica, pianta che secca facilmente.
15. fratta: cespuglio.
16. stiampa: ciocco di legno.
17. croscia: scoppietta.
18. una scorza già scatta: un pezzo di corteccia salta via.
20. mucchio grande: sottinteso di foglie.
20. verde... di lana: il nido dell’uccelino.
Sapere
Saper leggere
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vicino alle case e infine lontano, nei nidi nascosti in montagna. Quale
aspetto del testo, invece, assume molta importanza? Motiva la
risposta.
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8. Rileva lo schema delle rime. Quali versi hanno rima alternata? Quali
rima baciata?
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(lo spezzare la legna, l’accendere il fuoco), al vento (il fruscio delle
foglie, le folate). Riconosci ed evidenzia nelle strofe tali fonemi.
Quindi trascrivi almeno un’espressione onomatopeica che alluda:
a. al soffio del vento:
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b. al freddo:
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SCHEDA N.9 Adesso tocca a te
Salvatore Quasimodo
Ora che sale il giorno
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Sapere
Saper leggere
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16. A proposito del lessico poetico, hai imparato che il poeta si serve
della lingua in funzione non denotativa, ma connotativa. Spiega la
differenza fra i due usi della lingua.
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SCHEDA N.10 Adesso tocca a te
1. Completa:
Autore
Titolo
Argomento
Tipo di versi
Tipo di forma metrica (strofe, schema metrico)
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