DELUIGI ABITARE L’INVECCHIAMENTO Itinerari pedagogici tra cura e progetto INVECCHIAMENTO E AMPLIAMENTO SPERANZA DI VITA
Poter invecchiare bene (contestualizzazione delle
condizioni) Voler invecchiare bene (in direzione dello sviluppo continuo) Saper invecchiare bene (formazione e autoformazione) Dover invecchiare bene (per essere un elemento significativo entro i legami interpersonali, per arricchire il capitale sociale) CHI SONO GLI ANZIANI?
Popolazione eterogenea: distinguibile per fasce
d’età (60-64, 65-74, oltre i 75; in Italia prima soglia età pensionabile=65 anni, seconda soglia 75 anni …), interpretabile in base a differenti concetti di tempo (della vita, storico, sociale) e di età stessa (cronologica, biologica, personale, sociale, soggettiva) L’INVECCHIAMENTO ATTIVO È un processo dinamico (non statico) È un mutamento che corresponsabilizza le sfere tutte della società Non riguarda solo le persone anziane
Anziani attivi sono tutti coloro che sanno vivere
pienamente la propria vecchiaia, in quanto consapevoli del processo d’invecchiamento e in grado di esprimere potenzialità e risorse, oltre che di riconoscere i bisogni. PER L’INVECCHIAMENTO ATTIVO… Coltivazione della dimensione riflessiva e … Crescente apertura alle esperienze (di là da quelle routinanti… ma non è facile deviare dai vecchi schemi) Crescente consapevolezza del presente (anche questo non è facile, occorre confrontarsi con il vissuto e con gli altri) La fiducia nell’organismo (questo è il punto più critico da promuovere, stanti le problematiche fisiche) Insomma, il processo del buon invecchiamento richiede flessibilità e disponibilità al cambiamento, senza contare che il contesto ha un ruolo cruciale… I SISTEMI AMBIENTALI DI INTERAZIONE SECONDO BRONFENBRENNER
Microsistema: in esso si svolgono le relazioni tra
il soggetto e le persone a lui più vicine Mesosistema: passaggio dalla rete di supporto familiare/amicale a rete di aiuto professionale e formale Esosistema: in esso si hanno interazioni con le istituzioni a livello più generale (scarsa dimestichezza da parte dell’anziano) Macrosistemi: la cultura e le sue variazioni (difficoltà ad integrare quest’ultime) IL PENSIONAMENTO …
E i cambiamenti che esso induce:
Sul piano del sé (rimettersi in discussione)
Sul piano del noi ristretto (famiglia e amici)
Sul piano del noi allargato (cittadinanza)
IL RUOLO DEI NONNI Forme familiari plurali = ruoli e funzioni mutevoli (spazi e tempi familiari, condizioni economiche di dipendenza da parte dei figli) Il ruolo specifico dei nonni = riconoscere il ruolo- funzione, valorizzare il dialogo intergenerazionale, rafforzare i legami e le alleanze familiari nonni-genitori, scoprire la relazione nonno-nipote… il tutto in costante dialogo e confronto con i genitori/figli.
Come non si nasce genitori e occorrerebbe formarsi
per tale ruolo, così non si nasce nonni e occorrerebbe prepararsi. L’INVECCHIAMENTO ATTIVO: SVILUPPI E SFIDE IN CORSO
L’importanza del lifelong learning per
invecchiare attiva-mente Smart cities e age-friendly cities (l’importanza di cooperare con gli anziani per realizzare age- friendly cities e, così, promuovere, la loro cittadinanza attiva) Age-friendly city: città amica dell’invecchiamento (letteralmente), ossia una città che preveda agevolezza dei trasporti, supporto alla domiciliarità, partecipazione sociale, strutture relazionali e sociali aperte, ruolo e funzione pubblica dell’anziano, communication and information fluide, servizi alla salute, luoghi di ritrovo e interazione. L’INVECCHIAMENTO ATTIVO: SVILUPPI E SFIDE IN CORSO
La centralità della tecnologia (per connettersi,
raccontarsi – digital storytelling, informarsi, comunicare, acquistare, consultare, ecc.)
Il problema del digital divide
DALL’INVECCHIAMENTO ATTIVO ALL’ANZIANO FRAGILE
L’anziano che ha problemi di autonomia e salute e
ha bisogno di cura pone interrogativi e sfide: a se stesso (deve rivedere il proprio sé, da attivo a passivo, da indipendente a dipendente, deve riprogettare e riprogettarsi…) ai familiari (poiché devono ristrutturare in modo diverso il rapporto) ai caregivers (spesso familiari non formati) e careworkers (professionisti) ai servizi sociali, assistenziali, sanitari
a tutto il tessuto sociale territoriale.
DALL’INVECCHIAMENTO ATTIVO ALL’ANZIANO FRAGILE
Le residenze per anziani (la rilevanza dei luoghi,
delle strutture, del posizionamento, della loro integrazione con il territorio) e l’empowerment
Le badanti e il problema degli orfani bianchi
GLI ANZIANI E LA COSTRUZIONE DI COMUNITÀ ACCOGLIENTI
Realtà interfamiliari: realtà rappresentate da più
soggetti familiari nucleari (unipersonale, monogenitoriale, tradizionale, ricostituito, ecc.) che attivano forme di scambio e relazioni socio- affettive significative tanto da pervenire ad esperienze di condivisione del vivere quotidiano. GLI ANZIANI E LA COSTRUZIONE DI COMUNITÀ ACCOGLIENTI
Il social housing: l’housing sociale è un programma
integrato di interventi che comprende l’offerta di alloggi, azioni e strumenti rivolti a coloro che non riescono a soddisfare sul mercato il proprio bisogno abitativo, per ragioni economiche o per l’assenza di un’offerta adeguata. La finalità è quella di migliorare e rafforzare le condizioni abitative di queste persone attraverso la formazione di un contesto residenziale di qualità all’interno del quale sia possibile non solo accedere a un alloggio a canone calmierato, ma partecipare attivamente alla sperimentazione di nuove, o rinnovate, forme dell’abitare, nelle quali gli inquilini sono chiamati alla costruzione di una comunità sostenibile. GLI ANZIANI E LA COSTRUZIONE DI COMUNITÀ ACCOGLIENTI Le forme dell’abitare condiviso Condominio solidale: particolare esperienza abitativa rappresentata dalla cooperazione tra nuclei familiari che, pur abitando in residenze abituali, possono condividere tempi comuni quotidiani e attività Comunità territoriali: realtà in cui le relazioni solidali si sviluppano tar persone residenti in una stessa area territoriale (quartiere, ecc.) ma non necessariamente nello stesso edificio. Struttura di co-housing: realtà abitativa in cui i residenti, pur vivendo in appartamenti autonomi, condividono spazi comuni per attività variabili. Ecovillaggi: strutture complesse di tipo comunitario, improntate all’eco-friendly, che possono prevedere forme di co-residenza e co-abitazione. GLI ANZIANI E LA COSTRUZIONE DI COMUNITÀ ACCOGLIENTI
Universal design: è una pratica di costruzione che
mira a un approccio olistico e integrato della progettazione, in vista della predisposizione di edifici, prodotti e ambienti accessibili alle persone (non solo anziani e disabili), attraverso architettura, design urbano, sistemi di controllo per l’ambiente e nuove tecnologie.