Negli ultimi tempi ci sono stati un sacco di fraintendimenti, di malintesi, di errori, di cose
stanne che hanno in comune questo: togliere prestigio al Papa, o alla Chiesa, o a certe
Congregazioni molto serie che fanno tanto bene spirituale.
Alcune esempi:
Voi avete ascoltato come purtroppo dentro la Chiesa ce ne sono tanti che fanno parte
della massoneria (come di recente abbiamo ascoltato nella conferenza del Padre Siano),
addirittura tanti che non credono nemmeno al demonio. C’è una intervista al padre
Gabriele Amorth (più famoso esorcista in vita, figlio spirituale di Padre Pio) dove lui dice:
Dice a Il Foglio: «Abbiamo moltissimi preti e vescovi che non credono a Satana,
molti prelati non credono nel demonio e inclusive riescono a dire in pubblico che
l’inferno e il demonio non esistono ¡ e nonostante ciò, Gesù nel Vangelo, parla di
questo abbondantemente, per cui sarebbe da chiedersi se per caso questi hanno
letto il Vangelo o non credono in esso assolutamente!». Per causa di questa
incredulità è che ci sono intere regioni cattoliche che non hanno più un solo
esorcista: Spagna, Portogallo, Germania, Austria, Svizzera. Io ammiro i vescovi
italiani. Non ne capiscono niente, ma almeno li esorcisti li nominano.
Come potete apprezzare i nemici più pericolosi della Chiesa sono quelli che si trovano al
suo interno, che usano delle sue strutture per fare del male, si accostano alle cose sante
per macchiarle, per allontanare alle persone da esse … è di fatto ciò che fanno con il
Santo Padre: fanno la sua persona e il suo apostolato odioso, sforzandosi per rendere
antipatico ogni suo insegnamento.
Noi sappiamo di certe attuazioni di alcuni membri della curia assolutamente scandalose.
Esempi:
Questo è purtroppo il volto umano della Chiesa. Ci chiediamo: Cosa dobbiamo fare?
Scandalizzarci? Scappare? Venire meno nella fede e nell’amore alla Chiesa? Mettere in
dubbio la nostra appartenenza alla Chiesa di Cristo, come fece nel suo tempo Lutero e
tanti altri?
Certamente di no. Penso comunque che parte della formazione del seminario consiste
proprio nel maturare in questo. Do alcune linee per giudicare con azzecco e crescere in
questo:
1. Non cadere nell’errore filo-protestante di credere che la Chiesa è
esclusivamente spirituale, come se le realtà terrene e le persone (inclusi i
peccatori) non facessero parte della Chiesa. Questa spiritualizzazione della
chiesa è un modo di negare ciò che la chiesa in verità è, cioè divina e umana,
non solo composta da spiriti ma di persone che hanno anima e corpo.
2. Giustamente per essere composta da uomini deboli è impossibile che non
accadano sbagli e perfino scandali (“Guai al mondo per gli scandali! È
inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale
avviene lo scandalo!” Matteo 18,7)
3. Nonostante che è inevitabile che accadano dobbiamo sapere che oggi ,forse
come mai prima, la chiesa è continuamente attaccata e sempre con più forza,
con mezzi più perversi e con più animosità …
4. Se fate attenzione nella chiesa sono colpiti quasi esclusivamente coloro che
rappresentano un ostacolo al demonio: il Papa, i buoni cardinali e i vescovi
buoni e coraggiosi, i sacerdoti e i religiosi più santi e che rendono più frutti, le
congregazioni che impediscono di più l’avanzo del diavolo, i laici che fanno più
bene… il diabolo, attraverso i suoi, cerca di sporcare quanti fanno più bene. Non
saranno accusati ne criticati ma approvati ed esaltati vescovi e pretti progressisti,
mondani, laicizzati, rockers; ma coloro che sono fedeli al Papa, alla Chiesa,
missionari, coloro che denunciano il male …
5. Non dobbiamo cadere nella trappola dello scandalo farisaico e ipocrita, ma
dobbiamo discernere e non crederci a tante accuse, anche quando vengano
fatte o dette da persone “riguardevoli e famose”… Infatti ci dice san Paolo:
“esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono” (1Tessalonicesi 5,21). Dobbiamo
imparare a discernere e a giudicare per ciò che è sostanziale e non accidentale,
non per le apparenze ma per la essenza delle cose. Esempio: mi ricordo nel
1995 quando l’allora commissario pontificio nostro una volta dice che eravamo
stati intervenuti perché ci mancava sensus ecclessiae… (lui si faceva eco di
2
Questo è stato fatto contro Lumen Dei.
certi prelati che parlano di comunione e di sensu ecclessiae però intesi come
l’essere di accordo con l’opinione loro, cioè è comunione con loro, non con la
chiesa… se non sei d’accordo non hai comunione ne sensus ecclessiae… come
fanno anche adesso accusando di intolleranza e di fondamentalismo a chi non
pensa come loro in modo relativista …). Allora noi abbiamo organizzato intere
giornate dedicate allo studio e alla riflessione per vedere ciò che veramente la
chiesa intende quando parla di sensus ecclessiae e, oh sorpresa, abbiamo
saputo che in passato più congregazioni e istituti religiosi fiorenti e molto buoni
erano stati accusati falsamente della stessa cosa per impedire la loro crescita.
Dopo queste giornate il commissario pontificio dice: il sensus ecclessiae adesso
è cresciuto al 97%...). Occorre quindi discernere, e non mangiarsi ciò che a volte
si dice in giro in modo acritico e incauto.
6. Dobbiamo soprattutto dubitare sistematicamente di coloro che dentro o fuori
della Chiesa, con mille scuse, vanno contro ciò che da vita e crescita alla
Chiesa, e da molta gloria a Cristo: il Papa, l’opera delle vocazioni, la dottrina più
pura e tradizionale, le buone congregazioni religiose, i fondatori che hanno dato
vita a congregazioni e chiese e dei quali lo Spirito Santo si è servito come di
strumenti per fare la sua opera, i gruppi più fruttuosi soprannaturalmente
parlando, le opere di apostolato dove appare più chiara la croce di Cristo, ecc. La
Chiesa non si identifica con loro, anche se siano cardinale (esempio: Martini,
quante dichiarazioni ha fatto e continua a fare apparentemente “in nome della
Chiesa”) ma con quelli che difendono la verità cattolica, anche se tutti deridano di
loro, cosa che non ci deve scandalizzare perché anche così hanno fatto con
Nostro Signore Gesù Cristo.
Chiederemo nel canto alla Madonna che ci faccia crescere in questo aspetto dandoci
uno spirito cauto e un discernimento sempre più acuto per aderire solo alla verità.