Anda di halaman 1dari 64

RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI D’ITALIA (ANPd’I) - Via Sforza, 5 00184 Roma - Spedizione in abb. postale - Art.

1, Comma 1, D.L. 24.12.2003, convertito in Legge 27.2.2004, n. 46 - DCB Roma

Organo uf ficiale dei


N. 10-11 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012

Come FOLGORE dal cielo, come NEMBO di tempesta


paracadutisti d’Italia
OTTOBRE/NOVEMBRE
2012 SOMMARIO
Testata a perenne ricordo del Foglio di Campo
dei Paracadutisti d’Italia, 1943-46, fondato da
Alberto BECHI LUSERNA SITREP 3
direttore Umberto BRUZZESE
riattivato e diretto da Giovanni PICCINNI Attualità 4
in Firenze dal 1956 al 1962.
Reparti in Armi 21
Speciale El Alamein (inserto staccabile) I-XX
RIVISTA DELL’ASSOCIAZIONE Sport 25
NAZIONALE PARACADUTISTI Testimonianza 31
D’ITALIA (ANPd’I) Riceviamo e pubblichiamo 33
MENSILE DI INFORMAZIONE
Attività delle Sezioni 34
ASSOCIATIVO, TECNICO E POLITICO-CULTURALE

COPERTINA
I paracadutisti dell’ANPd’I che hanno partecipato al più numeroso pellegrinag-
… voi siete gli arditi gio a El Alamein, salutano dal Sacrario militare italiano (foto Orlando Dall’Aglio)
del cielo e della terra

Anno LXIX dalla fondazione Amministrazione: Direzione, redazione, Le opinioni espresse negli articoli sono persona-
Numero 10-11, OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 Michele Satriano amministrazione, pubblicità: li degli autori e non rispecchiano necessaria-
mente il pensiero e lo spirito del giornale, né
ANPd’I – Via Sforza, 5 – 00184 ROMA
hanno riferimento con orientamenti ufficiali.
Chiusura redazionale CCP 32553000 – Telefono 06 4746396
28 Settembre 2012 Linea Militare 3/5641 – Fax 06 486662
www.assopar.it COLLABORARE CON «FOLGORE»
Direttore editoriale: La collaborazione è aperta a tutti ed è gratuita,
Aldo Falciglia gli articoli e le fotografie, anche se non pubbli-
direttore@assopar.it cati, non vengono restituiti.
Abbonamenti
La redazione sceglie per la pubblicazione gli
Direttore responsabile: Benemerito € 100,00
argomenti ritenuti più interessanti, riservando-
Sostenitore € 50,00
Vittoria Maria Passera si, quando ritenuto opportuno, di apportare
Stampa: Ordinario € 26,00
modifiche e correzioni allo scopo di una più cor-
Redazione “Vita di Sezione”: STILGRAFICA srl Una copia € 2,00 retta esposizione. Faciliterete il lavoro della
Numeri arretrati € 3,00
Nuccia Ledda Via Ignazio Pettinengo, 31 Redazione inviando il testo che desiderate pro-
00159 Roma porre, in formato MS-Word o compatibile
Corrispondenti: (*.doc; *.rtf; *.txt) all’indirizzo e-mail redazio-
Tel. 06 43588200 – Fax 06 4385693 La Rivista è inviata gratuitamente ai Soci
ne@assopar.it allegate quando possibile
Valter Amatobene, dal momento del rinnovo del tesseramento
immagini fotografiche, e indicate sempre un
Claudio Borin, Paolo Frediani, Grafica: Associata all’USPI recapito telefonico; le immagini fotografiche a
Efisio Secci, Sandro Valerio ombretta.coppotelli@fastwebnet.it Unione Stampa Periodica Italiana corredo devono essere della massima risolu-
zione possibile.
Autorizzazione del Tribunale di Roma
I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente n. 9385 del 3-9-1963
per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo (legge Proprietà letteraria, artistica e scientifica riser-
31-12-96 n.675 «Tutela della privacy») Iscritta al Registro degli Operatori vata. Per riproduzioni, anche se parziali, dei te-
di Comunicazione (ROC) al n. 1265 sti, è fatto obbligo di citare la fonte.

I tre volumi presentati nel corso


dell’Assemblea di Tarquinia
sono disponibili presso
la Presidenza Nazionale

Per informazioni
potete chiamare il numero:
06 4746396
o mandare una email a:
segrgen@mclink.net
SIT.REP.
di Aldo Falciglia

In occasione del settantesimo anniversario della battaglia di El Alamein – festa di Specialità – si pubblica lo scritto del Gen. Enrico Frat-
tini, allora comandante della Divisione paracadutisti «Folgore», successivamente Presidente Nazionale della nostra Associazione, rivolto
a tutti i paracadutisti, apparso sulla rivista «Ali di seta» del dicembre 1960. Questo, su richiesta dell’attuale Presidente Nazionale ANPd’I,

«P
Gen. Giovanni Fantini, che, per l’occasione, ha voluto “cedere la parola” al comandante dei «Ragazzi della Folgore»

Paracadutisti d’ Italia,
…. anni della nostra vita che non sono trascorsi invano, se ancora, a tan-
ti anni di distanza gli Italiani si ricordano con amore, con orgoglio, con
fierezza dei loro figli migliori, che combattendo con suprema dedizione
per la loro Patria, s'immolarono nelle sabbie del deserto egiziano e su tanti altri fronti.
Parlare della «Folgore», quando ne hanno parlato tutti, sui giornali, sui libri, potrebbe sembrare re-
torico e fuori della realtà, significherebbe ad un certo punto sminuire nel campo storico, ciò che ef-
fettivamente è stato il suo operato reale.
Possiamo solo documentare, attraverso le fredde cifre della battaglia, e dai consensi dello stesso ca-
Il Gen. Enrico Frattini valleresco avversario, la evidente sproporzione di mezzi, in cui il soldato italiano si è sempre tragica-
mente battuto: cuori contro corazze, audacia contro acciaio, valore umano contro la potenza delle macchine.
Queste le armi con cui si batterono al El Alamein i « Ragazzi della Folgore ».
Contro una forza complessiva di circa 6.000 paracadutisti, s'infransero per ben 11 giorni, gli attacchi di 2 Divisioni corazzate e di 4 Divi-
sioni di fanteria.
Contro queste cifre qualsiasi commento. è superfluo!
Un dato di fatto è storicamente accertato: sul fronte della «Folgore» non si verificò nessun cedimento. I «Ragazzi» si sacrificarono fino al-
l'ultimo come dei moderni eroi delle Termopili.
Ma tale episodio di sovrumano valore, fu ottenuto con gravi perdite.
Centinaia. di paracadutisti (tra cui ben 9 Comandanti di battaglione) riposano in eterno al km 42 della strada di El Alamein, assieme a
migliaia di altri combattenti italiani, tedeschi, inglesi, a testimoniare ai vivi l'immensità della battaglia ed il suo cruento epilogo.
Noi non possiamo dimenticare il loro sacrificio, di cui in questi giorni ricorre esattamente l’ anniversario, poiché dimenticarlo significhe-
rebbe tradire la parte migliore di noi stessi, come non possiamo non ricordare tutti gli altri paracadutisti italiani che nella buona e nell' av-
versa sorte, tennero ben alto il nome d'Italia immolandosi in questa Santo nome, senza pregiudizi di parte o di colore.
Essi hanno combattuto e basta!
Le loro tombe sono ovunque, nei posti in cui la Patria li pose per la Sua difesa: nell' Africa Settentrionale, in Egitto, in Tunisia, nei Bal-
cani, a Nettunia a Roma, a Filottrano, Grizzano, Castel del Rio, Ponte a Ema, sulle Alpi occidentali, nei campi di lancio, in mille altri luo-
ghi noti o sconosciuti, Essi sono là di presidio per l’eternità, caduti per una sola Patria che li affratellò un giorno e per sempre sotto la se-
ta candida e pura del paracadute.

Sia Gloria a loro!»

Enrico Frattini
EL ALAMEIN IL (Servizio fotografico Orlando Dall’Aglio, Aldo Falciglia)

settant’anni dalla gran- porti di partenza di oltre 500 pas-

A
sti d’Italia hanno reso gli
de battaglia di El Ala- seggeri, il loro alloggio in Egitto, il onori ai caduti italiani se-
mein, l’Associazione Na- trasferimento, sempre in contem- polti al Sacrario militare di
zionale Paracadutisti d’Italia, che poranea, verso i Sacrari militari si- El Alamein al cospetto: del
all’evento si stava preparando da tuati in Egitto. Tutto gestito con ca- Sig. Sottosegretario di
circa tre anni, ha organizzato e pacità dalla “squadra” di Marzio Stato alla Difesa, Dott.
compiuto il più grande pellegrinag- dell’associazione «stella errante», Gianluigi Magri, accom-
gio mai effettuato a El Alamein. dal personale e dal corrisponden- pagnato dal Console d’I-
I 502 paracadutisti e familiari che te egiziano, Mr Mohammed, del talia, d’Alessandria d’E-
si sono recati sui luoghi della bat- tour operator «Phone & Go». Inol- gitto, Mario Concetto
taglia dal 7 ottobre 2012 han- tre, a una settimana della parten- Vinci, dal Generale di
no rappresentato il culmine za, il programma della permanen- C. A. inc. paracaduti-
delle celebrazioni che si za dei paracadutisti a El Alamein è sta, Marco Bertolini,
sono svolte in Italia e in stato rimodulato, in quanto il Sig. comandante del
Egitto. Il migliore e corale Sottosegretario di Stato alla Dife- COI, il Gen. B. Mas-
omaggio che i «leoni del de- sa, Dott. Gianluigi Magri, graditis- simo Panizzi, Capo
serto», i paracadutisti della Di- simo ospite in rappresentanza del Servizio Pubblica
visione «Folgore», potessero rice- Ministero della Difesa, è potuto in- Informazione del
vere dai loro eredi. tervenire il giorno 8 ottobre anzi- Ministero della
Il pellegrinaggio ha comportato ché il giorno 13 così come in pre- Difesa, e dall’ad-
una serie di sfide logistiche non in- cedenza concordato. detto militare al-
differenti, quali lo spostamento in Così, la mattina del giorno 8, ap- l’ambasciata
contemporanea da diversi aero- pena giunti in Egitto, i paracaduti- del Cairo, Cap.

I cinquecento baschi amaranto davanti al Sacrario militare italiano di El Alamein


PERCORSO LA MEMORIA IL RICORDO
di Vascello Gianluca Buccilli.
Accolto dal Presidente Nazionale
Presidente Nazionale ANPd’I, Gen.
Giovanni Fantini, ha deposto la co-
del nostro Paese sono presenti in
questo sacro luogo della memo-
ANPd’I Gen. Giovanni Fantini, dal rona del Ministero della Difesa ria».
Medagliere Nazionale dell’ANPd’I, unitamente a quella dell’Associa- «Dopo El Alamein» ha proseguito il
da 48 Labari delle sezioni ANPd’I e zione Nazionale Paracadutisti d’I- Sig. Sottosegretario, «il soldato
dalle rappresentanze della specia- talia. italiano ha saputo raccogliere l’e-
lità dei Granatieri, dell’Arma di Ca- Il Presidente Fantini, ha salutato i redità dei commilitoni che qui
valleria e dei Carristi d’Italia, il Sig. convenuti e ha affermato che: «Al combatterono, e il Gen. Bertolini,
Sottosegretario di Stato, si è unito cospetto di costoro che dall’alto ci presente insieme a noi, rap-
ai paracadutisti e ai loro familiari guardano, silenti ma non muti, presenta l’esempio degli uo-
per le celebrazioni. Insieme a lui, siamo qui venuti a ritrovare e rin- mini e le donne che dedicano
tre veterani paracadutisti di novare nei loro confronti, quel de- la loro vita nel costante impe-
quella battaglia: Arturo Fanconi, siderio di imitazione e di ammira- gno della difesa dei valori dello
Carlo Murelli e Vincenzo Signo- zione che ci ha guidato e continua Stato italiano».
relli. a essere l’ago magnetico della «In questo luogo di sofferenza,
Dopo la toccante Messa al bussola che orienta la nostra vi- che oggi vede gli avversari di un
campo, officiata dal Cappella- ta». Nelle sue conclusioni ha tempo ricordare tutti insieme i loro
no militare capo e ANPd’I, espresso una solenne promessa caduti, si leva un messaggio di
paracadutista, Don Alfio a nome di tutta l’Associazione distensione e di pace»; ha conclu-
Spampinato, (nell’apposito paracadutisti: «Sapremo essere so, con commozione, il Dott. Ma-
riquadro la sua vibrante degni di voi!» gri.
omelia) il toccante momen- Nella sua allocuzione, il Sig. Sotto- Al termine della cerimonia il Sig.
to dell’omaggio ai caduti. Il segretario di Stato, ha ringraziato Sottosegretario di Stato, ha voluto
Sig. Sottosegretario di tutti i presenti anche a nome del rendere un personale omaggio ai
Stato, accompagnato dai Governo e del Ministero della Dife- 228 soldati libici, che riposano in-
veterani, dagli ospiti e dal sa, dichiarando che « i valori reali sieme ai loro commilitoni italiani,
ATTUALITÀ

Il Sig. Sottosegretario di Stato alla Difesa, Dott. Gianluigi Magri,


accompagnato dai Gen. Bertolini, Fantini e Fucito giunge al Sacrario

I gen. Bertolini, Fantini e

La deposizione delle corone dei paracadu

Il Prof. Bondesan, ai piedi di uno dei cippi del percorso storico,


illustra le vicende belliche agli escursionisti

El Alamein ore 07.00: tutti i partecipanti


compiono l’alzabandiera prima dell’inizio della giornata

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTUALITÀ

Alcuni par. della ricostituita sezione di Milano, con il loro Labaro,


sulle postazioni del Cap. par. M.AV.M. Guido Visconti di Modrone
Panizzi salutano i veterani paracadutisti presenti alla cerimonia a cui è intitolata la Sezione stessa

utisti d’Italia e del Ministero della Difesa

Il Prof. Fabrucci consulta la carta


del percorso per arrivare alle postazioni della “Folgore”

sepolti in un area del Sacrario che nia ufficiale, il pellegrinaggio è pro-


accoglie anche una piccola Mo- seguito con la parte più impegnati-
schea; grazie alla preziosa opera va che prevedeva la visita guidata
del Ten. Col. Paolo Caccia Domi- dei luoghi, posti a circa sessanta
nioni, il quale nel dopo guerra, rac- chilometri nel deserto ai bordi del-
colse le spoglie dei caduti ed edifi- le depressioni di El Qattara, che vi-
cò il Sacrario militare. dero impegnati in battaglia i para-
Presente anche vide operatori e cadutisti della «Folgore». Tutto ciò
giornalisti della RAI, che già in se- si è reso possibile grazie alla lungi-
rata sui canali televisivi nazionali miranza del Presidente Nazionale,
italiani, trasmettevano ampi servi- Gen. Giovanni Fantini, per mezzo
zi, sulla cerimonia dei paracaduti- della quale, da quasi tre anni,
sti e l’anniversario della battaglia. l’ANPd’I partecipa al programma
Conclusa la giornata della cerimo- denominato «Progetto El Alamein»

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 7
ATTUALITÀ

L’addetto militare all’ambasciata del Cairo,


All’interno del sacrario si rende onore ai caduti, Cap. di Vascello Gianluca Buccilli, il Gen. Bertolini
al centro i tre veterani paracadutisti: con il Sottosegretario alla Difesa e il Gen. Fantini
da sinistra Arturo Fanconi, Carlo Murelli e Vincenzo Signorelli mentre visitano il Sacrario dei combattenti libici

Si recita una prece al Sacrario britannico e francese

Il sottosegretario alla Difesa, Dott. Gianluigi Magri,


mentre visita il Sacrario accompagnato dal Gen. Bertolini

volto alla mappatura e il ripristino


dei siti della battaglia dell’Univer-
sità di Padova, che vede insieme
all’ANPd’I, il SIGGMI (Società Ita-
liana di Geologia e Geografia MIli-
tare), e la testata telematica «con-
gedati Folgore».
I professori Aldino Bondesan e
Lamberto Fabrucci, in quattro gior-
ni di indefesso impegno hanno ac-
compagnato, suddivisi in gruppi di
circa 80 persone al giorno, ben
328 paracadutisti e familiari sui
luoghi della battaglia. Inaugurando
il percorso del parco storico del
«Progetto El Alamein». Detto per-
corso contrassegnato, nei punti Dalle postazioni della 17° cp. par.,
salienti dove si svolsero i combat- con sullo sfondo le colline
timenti, da una serie di cippi dona- di Qaret el Himeimat, da sinistra
L’allocuzione del sottosegretario alla Difesa ti in stragrande maggioranza dai il par. Murelli e il Prof. Fabrucci

8 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTUALITÀ

Alcuni congiunti di paracadutisti che parteciparono alla battaglia


portano la loro testimonianza durante uno degli incontri serali

L’omaggio dei paracadutisti ai commilitoni germanici,


presso il loro sacrario

paracadutisti e dalle sezioni del- ciava la S. Messa tutte le sere, e


I paracadutisti tra le postazioni di Quota 105
l’ANPd’I, rappresenta il primo dopo cena si ritrovavano tutti pres-
esperimento di fruizione di un par- so l’anfiteatro dell’albergo, per se-
co storico itinerante. Attraverso le guire presentazioni multimediali
soste sulle postazioni e le precise su vari argomenti inerenti la batta-
spiegazioni geografiche/storiche glia e la presentazione delle pub-
dei due professori, i partecipanti blicazioni edite dall’ANPd’I, in oc-
hanno provato, fisicamente ed casione del 70° anniversario della
emotivamente, un coinvolgimento battaglia di El Alamein.
senza pari. Tale è stato il commen- Sabato 13 ottobre, il pellegrinag-
to unanime degli escursionisti. gio si è concluso con l’ultimo salu-
Grande la commozione quando, in to ai Sacrari militari: britannico, te-
una di queste escursioni nel de- desco e italiano. Nei sacri luoghi i
serto, il veterano paracadutista paracadutisti si sono riuniti con i
della 17ª compagnia, par. Carlo loro vessilli, e hanno reso omag-
Murelli, appositamente accompa- per il pellegrinaggio, indirizzandole peraltro, prima della partenza del gio ai combattenti colà sepolti; di
gnato dal prof. Lamberto Fabrucci, al Sig. Presidente della Repubbli- pellegrinaggio, aveva indirizzato tutti i combattenti, quali fossero e
ha ritrovato la sua postazione da ca, quale Capo delle Forze Arma- parole di plauso all’iniziativa, e fat- comunque non comparabili le loro
dove aveva partecipato ai combat- te, per chiedere la liberazione dei ta pervenire all’ANPd’I la medaglia motivazioni.
timenti. due fucilieri della Marina Militare presidenziale. Durante quella sera l’organizzato-
Nei giorni in cui si svolgeva la visi- italiana indebitamente e illegal- Don Alfio, affettuosamente so- re ANPd’I, ha dichiarato concluso
ta del campo di battaglia, il resto mente detenuti in India. Il quale, prannominato «il paraprete» offi- il pellegrinaggio, così dopo una
dei partecipanti, non impegnati, vi-
sitava altre località dell’Egitto: le “Viandante arrestati e riverisci!”
piramidi di Giza, Marsa Matruh,
Uadi Natrun, Alessandria d’Egitto.
La giornata si apriva comunque e
per tutti, davanti al confortevole
hotel Gazala che ospitava il pelle-
grinaggio, con l’esecuzione degli
inni nazionali egiziano e italiano e
l’alzabandiera. Durante la perma-
nenza, nella hall dell’albergo, ha
funzionato anche una «FOB» ANP-
d’I. Sotto la velatura di un paraca-
dute d’epoca, i paracadutisti han-
no raccolto e spedito ben 423 car-
toline appositamente stampate

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 9
ATTUALITÀ

“Ultimo giorno di permanenza a El Alamein i paracadutisti d’Italia porgono un corale saluto al Sacrario militare italiano”

Arrivederci El Alamein cena a base di tipici piatti egizia- sono adoperati per la riuscita del
ni, si è assistito a un programma pellegrinaggio.
di danze tradizionali egiziane mol- Un particolare ringraziamento è
to coreografico e applaudito. An- stato rivolto al direttore dell’ hotel
che una estemporanea e simpati- Gazala, il quale insieme al suo
ca asta è stata organizzata a fa- personale si è reso sempre dispo-
vore del «Progetto El Alamein», nibile a soddisfare tutte le esigen-
con la raccolta di quasi mille Eu- ze dei partecipanti al pellegrinag-
ro, come ulteriore contributo al gio.
grande e encomiabile lavoro che i Il giorno dopo la partenza per l’Ita-
professori, e paracadutisti, Bon- lia, con nel cuore una settimana
desan e Fabrucci, svolgono insie- vissuta con intensità, partecipa-
me ai loro collaboratori. A seguire zione e commozione da tutti.
i ringraziamenti e lo scambio di
alcuni doni tra tutti quelli che si Aldo Falciglia

Omelia pronunciata durante la messa


per i Caduti di El Alamein nel 70°
l cuore del Vangelo che è rai il Signore Dio tuo con tutto si vede) con l’amore del pros- dare la vita per i propri amici».

I stato proclamato (Luca


10,25-37) è l’affermazio-
ne di Nostro Signore Gesù che
il tuo cuore, con tutta la tua
anima, con tutta la tua forza e
con tutta la tua mente e il pros-
simo (che è visibile e tangibile,
vicino a noi). In un altro passo
Cristo stesso specifica che ti-
Ebbene, i nostri Caduti (tutti,
non solo i paracadutisti) que-
sto lo hanno fatto. Più che una
rimanda al comandamento fon- simo tuo come te stesso». Egli po di amore richiese: «Non c’è volontà di distruggere il nemi-
damentale dell’ Amore: «Ame- collega l’amore a Dio (che non amore più grande di questo: co di allora, quello che li animò

10 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTUALITÀ

“cosa” che si tira fuori come Eroi, sotto la stessa sabbia, gloria anche in Cielo. Amen.
scusante quando si perde una abita ora la Gloria dell’Italia!”. Sia lodato Gesù Cristo!
partita a carte o un incontro di E, insieme a quanti altri cadde-
calcio o simili, non una batta- ro per obbedire alla loro patria paracadutista
glia o una guerra. ed al loro senso dell’onore, la Don Alfio Spampinato
Ad El Alamein, come altrove, misericordia di Dio, conceda la Cappellano Militare Capo
mancarono solo i mezzi: aerei,
carri armati, cannoni, munizio-
ni, carburante, viveri, acqua,
Don Alfio Spampinato mentre dispensa munizioni, medicine, supporti
il sacramento della comunione logistici. Tutto quello che, a pa-
al veterano par. Arturo Fanconi rità di condizioni, permette al
Valore dei combattenti, quan-
e li mosse a resistere sino al- do è superiore, di affermarsi.
l’estremo sacrificio, fu la vo- Nonostante ciò, eppure, in
lontà di proteggere i propri questi luoghi, allora, quei Valo-
amici, di salvare i commilitoni rosi (e non quegli “sfortunati”)
che erano schierati dietro le riuscirono con il solo valore se
proprie spalle, frapponendo i non a vincere almeno a non es-
propri petti fra loro e gli avver- sere sconfitti. Perciò il loro me-
sari. rito è ancora più grande, per-
Essi si sacrificarono quasi to- ché erano coscienti della loro
talmente solo per questo amo- inferiorità numerica e di mezzi
re di Patria “concreto”, identifi- e, nonostante ciò, nessuno re-
candola non in un vago ideale trocedette o volse le spalle.
romantico o ideologico, ma in Non mancò la “fortuna”, man- AAA. PARÀ-PRETI CERCASI
delle persone fisiche ben pre- cò tutto il resto; rimase e rima- EL ALAMEIN, 11 OTTOBRE 2012
cise: tutti coloro la cui soprav- ne solo il Valore di chi cadde e
vivenza immediata e remota di che nonostante il proprio im-
sarebbe dipesa dal loro resi- pegno per non farcela, è so- Sono Don Alfio Spampinato, paracadutista, nell’ANPd’I dal
stere di fronte a forze esorbi- pravvissuto (ed alcuni sono qui 1977 e sacerdote dal 1990.
tanti. fra noi ad onorarci ed a loro ci Cerco confratelli che siano paracadutisti, non importa se da
E a questo punti mi si consen- inchiniamo riconoscenti). prima dell’ordinazione o da dopo.
ta di parlare più da paracaduti- A chi paragonare i nostri Cadu- Perché?
sta che da prete, facendo una ti e le loro gesta? Forse il solo Per conoscerci, sentirci, scambiarci esperienze e, possibil-
parentesi che ritengo, in que- paragone calzante è con Leoni- mente, coordinare una pastorale di ambiente, quello dei pa-
sta occasione, doverosa. da ed i suoi trecento Spartiati, rà, che è un mondo dove veramente si ha una grande “sete
A settant’anni da quegli eventi quando andarono ad attestarsi del Dio vivente”.
diciamo “basta!” con una reto- alle Termopili, pienamente co- Spesso, però, purtroppo, i nostri paracadutisti lamentano di
rica vuota che rischia di svuo- scienti di andare ad affrontare aver trovato “fontane” che erogano non acqua zampillante,
tare sottilmente della pienezza il nemico in un viaggio di sola frizzante e fresca, ma tiepida e allora la loro sete resta insod-
di senso la realtà del loro sa- andata. disfatta…
crificio. E, allora, per rendere loro il Nell’anno della fede, aiutiamoci ad aiutare i nostri fratelli e le
Nell’arcinoto cippo posto a giusto omaggio non uso le mie nostre sorelle paracadutisti a fortificarla, rinverdirla, riscoprir-
111 km da Alessandria è scrit- povere parole ma mi permetto la e, in alcuni casi, a suscitarla ex novo.
to: “Mancò la fortuna non il va- di parafrasare l’ode di Simoni- Cerco parà-preti per lanciarci insieme in questo campo di nuo-
lore”. Non è vero! Il Valore è de di Ceo: “Per quelli che cad- va evangelizzazione.
qualcosa che esiste ed è un dero ad El Alamein famosa è la Invito tutti i parà-fedeli delle Sezioni a segnalare e contattare
dato incontrovertibile, dimo- ventura, bella la sorte e la tom- quelli che conoscono.
strato dalle gesta più che eroi- ba un altare. Per essi memoria grazie anticipate.
che, epiche, di coloro che oggi, e non lamento ed elogio il com- Folgore! E sia lodato Gesù Cristo.
morti e viventi, commemoria- pianto. Né il muschio o il tem-
mo. La cosiddetta “fortuna” po che devasta ogni cosa po- Don Alfio Spampinato
non esiste, è un mito; è quella tran su questa morte. Con gli

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 11
...APPUNTI DI VIAGGIO

Il Pellegrinaggio di El Alamein...
...visto da un Granatiere
anniversario di quella terribile
battagli che si svolse nel
1942.
Gli oltre 500 Parà, con rappre-
sentanze di Granatieri, Carristi
e Cavalieri erano ottimamente
alloggiati in uno splendido
resort a 5 stelle sulla costa,
che ha fato da base (con tanto
di alzabandiera inquadrati,
ogni mattina) alle numerose
ed interessanti escursioni, sia dei pezzi controcarro da
turistiche come il Cairo o l’oa- 47/32, i posti comando e di
si di Siwa, sia più prettamente medicazione conser vati al
storiche come la cerimonia al punto da farci dire “sembra
na delegazione di Sacrario Italiano, la visita ai

U
che se ne siano andati ieri…”.
Granatieri Piemon- Sacrari Italiano, Tedesco e del Là dove più cruento fu lo scon-
tesi ha partecipa- Commowealth, il Museo della tro, una miriade di schegge
to, raggruppati intorno alla Battaglia e soprattutto la visi- contende il suolo alla sabbia
Colonnella del Centro Regio- ta dei luoghi dello scontro. del Sahara. Con le lacrime agli
nale ANGS Piemonte e inalbe- Quest’ultima, effettuata a occhi abbiamo recitato la Pre-
rando fieramente basco nero gruppi spostandosi con appo- ghiera del Granatiere, pensan-
ed bianchi alamari sull’unifor- siti 4x4 in pieno deserto fino do alle paurose condizioni di
me sociale…coloniale vista la ai bordi della depressione di vita di quei ragazzi che qui
location, al pellegrinaggio El Qattara, è stata il momento combatterono e morirono, le loro buche di allora e impre-
organizzato dagli amici Parà più toccante: vedere le buche mentre noi eravamo lì coi ziosendo la giornata con le
dell’ANPd’I a El Alamein in individuali dei nostri soldati, le nostri fuoristrada con aria con- loro testimonianze.
Egitto in occasione del 70° postazioni delle mitragliatrici e dizionata, acqua ghiacciata e Una grande e bellissima
un comodo hotel con piscina esperienza, che chiudo con
ad aspettarci di lì a poco… Il un forte GRAZIE ai fratelli
pensiero va ai Caduti tutti, Paracadutisti che ci hanno
d’ogni nazione;poi ai nostri accolto in grande amicizia, al
Soldati, Avieri e Marinai; infine grande Parà Aldo Falciglia per
ai nostri fratelli di Alamari, ai l’impeccabile organizzazione
Granatieri del IV Btg. Contro- e ai Professori del SIGGMI per
carri che qui si immolarono e il lavoro di recupero pazzesco
che da qui continuarono a bat- che stanno portando avanti
tersi fianco a fianco coi Parà per conservare le postazioni
sino a Takrouna in Tunisia. del nostro Esercito.
Da ricordare con ammirazione A me le Guardie! Folgore!
i 3 Leoni della Folgore, vetera-
ni della battaglia, che a oltre Pier Andrea Ferro
90 anni d’età sono venuti con Presidente Centro Regionale
noi nel deserto, riconoscendo ANGS Piemonte

12 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTUALITÀ

(Servizio fotografico Orlando Dall’Aglio)

Il Gen. Mingiardi, rende gli onori al monumento al paracadutista nel piazzale El Alamein della caserma «Gamerra»

a celebrazione del 70° avuto luogo anche il raduno per missioni di mantenimento l’ANPd’I, Gen. Giovanni Fanti-

L anniversario della bat-


taglia di El Alamein, fe-
sta della Specialità dei para-
dei partecipanti alla missione
militare in Libano del 1982,
guidata dal Gen. C.A., inc.
della pace.
Prima di recarsi allo stadio di
Pisa il comandante della Bri-
ni, rendevano gli onori ai cadu-
ti, presso la caserma «Gamer-
ra», nel piazzale El Alamein.
cadutisti, quest’anno si è par., Franco Angioni, che ha gata Paracadutisti «Folgore», Mentre il Gen. Angioni, accom-
svolta a Pisa, il 27 ottobre, rappresentato il primo impe- Gen. Massimo Mingiardi, in- pagnato dal Capo di Stato
presso lo stadio «Romeo An- gno internazionale dell’ Eser- sieme ai comandanti di Reggi- Maggiore dell’Esercito Clau-
conetani». Con l’occasione ha cito Italiano nei teatri operativi mento, del Presidente del- dio Graziano, ha passato in

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 13
ATTUALITÀ

rassegna un reparto di forma-


zione, in rappresentanza di
tutti i militari che nel 1982
hanno partecipato alla missio-
ne «Italcon» in Libano. Si è poi
rivolto ai numerosi veterani di
quella missione, con parole di
ringraziamento e di ricordo per
il marò Filippo Montesi, cadu-
to nel 1983 durante la missio-
ne, e per i numerosi feriti.
Concludendo con l’invito ad
un nuovo appuntamento tra al-
tri trent’anni.
Conclusa l’allocuzione del
Gen. Angioni, e i saluti del
Gen. Graziano, è iniziata la ce-
rimonia della festa di speciali-
tà, 70° anniversario della bat-
taglia di El Alamein.
Alla cerimonia sono intervenu-
ti il Ministro della Difesa, Il Gen. Franco Angioni, mentre parla ai veterani della missione «Italcon»
Amm. Giampaolo Di Paola, il
Capo di Stato Maggiore della
Difesa Gen. di C.A. Biagio te, le quali hanno acceso il co- Dopo la rassegna dei Reparti vento il Generale Graziano, ha
Abrate, il Capo di Stato Mag- sì detto «braciere degli ideali» del Sig. Ministro della Difesa, rivolto un pensiero a tutti i ca-
giore dell’Esercito Gen. di C.A. posto davanti alle tribune. le allocuzioni. Nel suo inter- duti e ai feriti in operazione:
Claudio Graziano e il sindaco
della città di Pisa, Marco Filip-
peschi.
Al comando del generale di
brigata, paracadutista, Massi-
mo Mingiardi, sotto una piog-
gia incessante e battente,
hanno fatto il loro ingresso al-
lo stadio: i Reparti in armi, le
Bandiere di Guerra, i Gonfalo-
ni delle città che hanno ospi-
tato e ospitano Reparti para-
cadutisti; unitamente al Meda-
gliere Nazionale dei paracadu-
tisti d’Italia scortato da 112
Labari delle sezioni ANPd’I,
che il martedì precedente si
era lanciato sempre con le
Bandiere di Guerra sui cieli di
Altopascio, in occasione della
ricorrenza.
Poi è stata la volta delle fiac-
cole, portate dai paracadutisti
dell’ANPd’I, provenienti, con
una corsa a staffetta come or- ardi
re”, Gen. Massimo Mingi
mai da dieci anni, da El Ala-
comandante della Brigata Paracadutisti “Folgo
Il
mein, Tarquinia, Viterbo,Trada-

14 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTUALITÀ

tutta la città di Pisa, che rico-


nosce i paracadutisti, come
parte della storia e della co-
munità che rappresenta, ha
poi proseguito dicendo: «ci in-
chiniamo davanti alle Bandie-
re che rappresentano la storia
e il futuro. Tutti sentiamo il do-
vere della memoria e del rico-
noscimento».
«La vita spezzata di Tiziano
Chierotti», il caporale degli al-
pini caduto in Afghanistan il
25 ottobre «fa molto rumore».
Lo ha detto il ministro della Di-
fesa, Giampaolo Di Paola, du-
rante il suo discorso, citando
un testo della religione Taoi-
sta. «Il suo – ha aggiunto rivol-
to ai paracadutisti in armi – è
un sogno di vita che se ne è
andato mentre faceva il pro-
I tedofori delle staffette
ANPd’I fanno il loro ingres prio dovere con il tricolore sul
so nello stadio
braccio e nel cuore. Tiziano è
un albero caduto, voi paraca-
dutisti siete la foresta che cre-
sce».
«Una foresta che si fa sempre
sentire, mi sembra piuttosto
rumorosa, in ogni sua manife-
stazione, anche nel ricordo
dei Caduti». Con ciò rispon-
dendo a qualche centinaio di
spettatori, su migliaia di pre-
senti, che in quel momento
stavano contestando, in ma-
niera inappropriata, per la vi-
cenda dei due fucilieri di Mari-
na illegalmente detenuti in In-
dia. Citando Erasmo da Rot-
terdam, dall’«elogio della fol-
lia», ha ricordato che i veri
saggi sono i folli, cioè i rifles-
sivi e i coraggiosi. «L’essenza
di voi paracadutisti che calza-
ere degli ideali»
L’accensione del «braci te con orgoglio il basco ama-
ranto, dimostrando un corag-
gio equilibrato, giustamente
«Oggi, seppur in maniera ridot- ricordo del caporalmaggiore si, caduto durante la Missione prudente». Erano uomini co-
ta, celebriamo più di una ricor- Tiziano Chierotti, del 2° Reggi- in Libano nel 1983 al Caporal raggiosi i vostri predecessori
renza: il trentesimo anniversa- mento alpini, ultimo caduto in Maggiore Tiziano Chierotti». che con onore combatterono
rio delle missioni di pace e il Afghanistan. Oggi, celebriamo Il sindaco della città di Pisa, 70 anni fa a El Alamein, ha
settantesimo della battaglia di la giornata del valore del sol- Marco Filippeschi, nel suo in- detto ai Reparti schierati. Voi
El Alamein, e lo facciamo nel dato. Dal marò Filippo Monte- tervento ha portato il saluto di oggi continuate la loro opera

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 15
ATTUALITÀ

Il Medagliere Nazionale dei paracadutisti d’Italia seguito dai Labari delle Sezioni ANPd’I

con lo stesso coraggio, per la


nostra sicurezza, come stan-
no facendo i due marò tratte-
nuti in India.
«Quando indossavo la divisa
– ha concluso il Ministro – mi
onoravo di por tare sull’uni-
forme il distintivo di paraca-
dutista quindi un pizzico di
spirito della follia di Erasmo
forse c’era anche in me. Fol-
gore!».
Al termine dell’intervento del
Ministro sono state decorate
le Bandiere di Guerra dei Reg-
gimenti 183° e 187° paraca- sa in rassegna i Reparti
la Difesa e dell’Esercito pas
dutisti della medaglia di Bron- i capi di stato Maggiore del
zo al Valore dell’Esercito per Il Ministro della Difesa con

16 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTUALITÀ

Il Ministro Di Paolo decora le Bandiere di Guerra

la condotta delle operazioni


nel teatro Afgano.
Successivamente sono stati
insigniti della Medaglia d’Ar-
gento al Valore dell’Esercito il
colonnello Sganga e il capita-
no Simoncini, mentre una me-
daglia di bronzo è andata al
caporal maggiore Mason.
Poi il tradizionale cambio dei
paracadute, tra paracadutisti
“anziani” e “allievi”, e la pre-
miazione del trofeo «Fanti del-
l’Aria», che quest’anno è stato
assegnato al 187° Rgt. para-
Il Ministro si congratula cadutisti “Folgore”.
con il colonnello R. Sgang
a dopo averlo decorato La cerimonia si è conclusa,
senza il tradizionale aviolancio

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 17
ATTUALITÀ

Le Bandiere di Guerra presenti alle celebrazioni

con apertura comandata dei gia che ha imperversato per


campioni mondiali di paraca- tutta la durata delle celebra-
dutismo della Brigata paraca- zioni.
Il cambio paracadute dutisti «Folgore», per la piog- A.F.

18 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTUALITÀ

Catania

Intitolazione di una Piazza


al Magg. Par. Antonino Caruso
Nel 1993 gli tributa lo stesso ri- cittadini italiani residenti nella
conoscimento anche il nuovo suddetta nazione ed in pericolo
comandante del IX, il Ten. Col. di vita».
tSG Marco Bertolini. Questi, di- Viene decorato, nel 1995, della
venuto nel frattempo Generale Croce di bronzo al Merito dell’E-
C., e comandante del C.O.I., ha sercito con la seguente motiva-
presenziato alla cerimonia ed zione: «Comandante di Compa-
ha tenuto una breve ma incisiva gnia del 9° Btg. D’Assalto Para-
allocuzione, tratteggiandone la cadutisti “Col Moschin” impe-
figura con particolari che ne gnato nel Contingente militare
hanno ulteriormente evidenzia- italiano nell’operazione IBIS “in
to il valore e alcuni aspetti della Somalia, in lunghi mesi di co-
grande personalità. stante tensione operativa gui-
Giudizi espressi pure dal Gen. dava con impeccabile capacità i
Fantini, Presidente Nazionale suoi incursori con i quali condi-
Sono fiero di po- (tessere 531 e 534), non si è

«S
dell’ANPd’I che ebbe anch’egli videva diuturnamente disagi e
ter intitolare una dato pace finché non ha potuto, Antonino come suo valido e pericoli. Destinato in particola-
piazza di questa finalmente, scoprire la targa to- prezioso collaboratore. re a fornire sicurezza all’ex Am-
gloriosa città, ad uno dei suoi fi- ponomastica e consegnare il Nel 1993 riceve l’Encomio so- basciata italiana in Mogadiscio
gli che più l’hanno onorata, il tricolore alla mamma del suo lenne del Capo di Stato Maggio- ed alle numerose e diversifica-
Maggiore paracadutista Antoni- camerata. re dell’Esercito, Gen. Bonifazio te attività umanitarie ed opera-
no Caruso». Conosciutissimo in Brigata ma Incisa di Camerana, per avere
Con queste parole, il Sen. Avv. poco noto ai suoi concittadini, soccorso e salvato, in Somalia,
Raffaele Stancanelli, Sindaco tranne ai pochi intimi, per la militari pakistani caduti in un
di Catania, ha portato a degno sua naturale ritrosìa a vantarsi sanguinoso agguato: «Appas-
compimento, il 24 ottobre ed a raccontare quelle che a sionato e coraggioso coman-
2012, un iter durato più di un buona ragione possono definir- dante trascinava con l’esempio
decennio ed a cui egli stesso si “gesta” più che semplici im- gli uomini alle sue dipendenze
ha dato l’ultimo, decisivo, ap- prese, di Antonino Caruso non guidandoli in combattimento.
porto. è facile sintetizzare in poche ri- Chiaro esempio di elevatissime
Infatti, da quando nel luglio ghe un lungo e brillante stato virtù militari, coraggio e dedizio-
1999 aveva dovuto ammini- di servizio, se non per sommi ne al dovere».
strargli gli ultimi Sacramenti al capi. Nel 1994 riceve ancora un en-
“Celio” e, successivamente, In Libano, con la Forza di pace comio, da parte del Ministro
celebrare il suo funerale nella dal 26 gennaio al 25 maggio della Difesa, On. Fabio Fabbri,
Chiesa madre di San Giovanni 1983. Giovane ufficiale riceve perché, «inquadrato in Unità
La Punta, padre Alfio Spampi- nel 1991 l’elogio dal Coman- operativa in Ruanda, in ambien-
nato, promotore dell’iniziativa, dante del IX Btg. D’Ass.Par. te ad alto rischio a causa della
amico d’infanzia e paracaduti- “Col Moschin”, Ten. Col. Enrico guerra civile in atto, concorreva
sta dello stesso I Corso “Ciclo- Ansano Nardi per quanto opera- al felice esito della missione,
ne” 1977, sezione di Catania to in Somalia. che consentiva di trarre in salvo

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 19
ATTUALITÀ

mo senso del dovere, sprezzo


del pericolo ed elette virtù mili-
tari».
Ultimo, significativo, riconosci-
mento tributatogli, anche se
non ascrivibile a matricola, la
numerosa partecipazione alla
cerimonia, insieme al Gen. Pel-
legrino, Comandante la Brigata
motorizzata “Aosta”, al Col. Pri-
vitera, comandate il 62° Rgt. F.
“Sicilia”, alle autorità militari di
Presidio, alla rappresentanza di
paracadutisti in servizio ed in
congedo, alle Associazioni
combattentistiche e d’arma, ai
Labari delle Sezioni ANPd’I del-
tive svolte dal Contingente nel- la X Zona, rappresentata da
la capitale somala, con accorti Tommaso Daidone che lo ebbe
studi di pianificazione da lui ef- come allievo, quella degli stu-
fettuati con professionalità e denti dell’Ist. Aereonautico
meticolosa precisione, riusciva “Ferrarin”, di amici d’infanzia e
con eccezionale impegno ad di tanti cittadini catanesi che,
assolvere il compito in maniera insieme al picchetto in armi del
totale ed efficace. Impegnato 62°, hanno reso onore al loro
Somalia 1994: il Magg. Antonino Caruso,
nelle operazioni di più spiccata comandante della 2ª cp. incursori, IX Rgt. “Col Moschin”, concittadino che, a sua volta,
valenza operativa quali la realiz- mentre riporta in Patria la Bandiera ha grandemente onorato l’Ita-
zazione della cornice di sicurez- che sventolava sull’Ambasciata italiana di Mogadiscio lia, l’Esercito, i Paracadutisti,
za per la cessione dei posti di Catania tutta.
blocco italiani ad altre forze, le mente animato di fede nel ser- turna attività. Chiaro esempio
ripetute scorte a convogli nella vizio e di entusiasmo nella diu- di capacità di comando, altissi- pAS
capitale, la difesa della sede
dell’ex Ambasciata italiana og-
getto di ripetuti e consistenti at-
tacchi da parte avversaria, evi-
denziava uno spiccato carisma
ed una straordinaria capacità
professionale e di autocontrol-
lo. Profondo conoscitore della
realtà somala, con determina-
zione, coerenza ed impegno, ri-
usciva ad instaurare fecondi
rapporti di fiducia con gran par-
te dei capi clan di cui guada-
gnava la stima, il rispetto e la
considerazione. Con il comples-
so delle sue attività si rivelava
elemento di insostituibile valo-
re per il Contingente italiano di
cui accresceva significativa-
mente il prestigio in sede inter-
nazionale ed in ambito locale.
Esemplare figura di comandan-
te ardito ed energico, profonda-

20 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
REPARTI IN ARMI

La «Folgore» reagire ad ogni tipo di attivazione


in tempi brevissimi, prendendo
decisioni immediate da adattare
alle unità operanti sul terreno.

alla Saber Junction 2012 La Brigata paracadutisti Folgore


ha impiegato, a tal proposito, il
187° Reggimento, di futuro impie-
(Testo e immagini cortesia PIO Bri.Par. “Folgore”) go in Afghanistan.
Comandati dal Colonnello Rodolfo
Sganga, i paracadutisti del 187°
Reggimento hanno operato, nello
scenario della Saber Junction, in
qualità di pedina fondamentale
per la complessa manovra opera-
tiva della Divisione multinazionale
cui si supponeva appartenesse-
ro. Schierati dal 7 al 19 di otto-
bre, all’interno della caserma
“Ederle” di Vicenza, sede della
173^ Brigata paracadutisti Statu-
nitense, lo staff del Reggimento
ha interagito con i membri delle
altre nazioni partecipanti, testan-
do le procedure per renderle sem-
pre più aderenti alla vasta gamma
di possibili scenari, dalla lotta al-
l’insorgenza, alla guerra conven-
zionale, alle attività di ricostruzio-
ne.
La “Saber Junction” è un’occasio-
ne per evidenziare l’importanza di
quella che oggi viene comune-
mente indicata come “Internatio-
nal partnership”, dove più sogget-
ti multinazionali sono chiamati a
cooperare per il raggiungimento di
Comandante di compagnia del 187° Reggimento “Folgore” illustra l’esecuzione di un’operazione
obbiettivi comuni.

na compagnia della Bri- che un normale contadino diventa

U gata paracadutisti Folgo-


re è stata impiegata al-
cuni giorni nella più grande eserci-
parte attiva.
Lo scopo è stato quello di fare
uso delle lezioni apprese durante
tazione condotta in Europa negli i recenti impieghi operativi in Af-
ultimi 20 anni, la “Saber Junc- ghanistan, mettendole a disposi-
tion”. Circa 4000 soldati di 19 zione delle unità di prossimo im-
Nazioni diverse, sono schierati, piego nelle medesime aree.
dal 7 di ottobre, in un’area di L’esercitazione si è svolta ad am-
2000 kmq nel sud est della Ger- pio spettro, dove non sono solo le
mania, tra le città di Grafenwoehr truppe sul terreno ad addestrarsi,
e Hohenfels. ma anche i posti comando ed i re-
La condotta delle operazioni è av- lativi membri dello staff. Quest’ul-
venuto in zone abitate e non, re- timo aspetto è di fondamentale
plicando perfettamente tutti i pos- importanza ed è necessario ad Il Ten. Col. Mariano Bianchi – C.te del 2° Battaglione “Tarquinia”
durante una fase della pianificazione
sibili scenari operativi, dove an- addestrare lo staff di un’unità a

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 21
REPARTI IN ARMI

Cambio del Comandante


al 4° Rgt. Alpini Paracadutisti
(Comunicato stampa e foto cortesia 4° RGT. Alpini Paracadutisti)

Truppe Alpine Generale di Corpo di Ar-


mata Alber to PRIMICERJ, la cerimonia
di cambio del Comandante del 4° Reggi-
mento Alpini paracadutisti.
Il colonnello Carlo SARDI ha ceduto il
comando del reggimento al Colonnello
Pietro ADDIS.
Il Colonnello Carlo SARDI, che ha co-
mandato l’unità per un anno, periodo
durante il quale il personale del reggi-
mento è stato impegnato sia in missio-
ni all’estero (Afghanistan) che in attività
addestrative sul territorio nazionale an-
che a carattere bilaterale con personale
di eserciti stranieri, si appresta a rico-
prire un prestigioso incarico presso lo
Stato Maggiore della Difesa.
Il subentrante, Colonnello Pietro ADDIS,
nel corso della sua carriera ha svolto di-
versi incarichi presso le unità operative
ed i comandi di ver tice, tra cui quello di
erona, 5 ottobre 2012. Ha avu- comandante di Distaccamento Operati- ricoper to un impor tante incarico nel-

V to luogo presso la caserma


“Duca” di Montorio Veronese,
alla presenza del Comandante delle
vo, di Compagnia Incursori e Battaglio-
ne Incursori presso il 9° Reggimento
d’assalto “Col Moschin”. All’estero ha
l’ambito del Quar tier Generale delle
Forze per Operazioni Speciali di ISAF in
Kabul.

All’alpe di Siusi il 5 settembre 2012 è stato celebrato il 60° anniversario di fondazione degli
alpini paracadutisti, per l’occasione riportiamo il discorso del Colonnello alp. Par. Carlo Sardi,
che meglio di tutti riassume quanto fatto dagli “alpini con le ali”

Per il 60° Anniversario di Fondazione


degli Alpini Paracadutisti
n questo giorno in cui fe- volgere un sentito ringraziamen- zione ANA di Verona e Bolzano ria di questo stupendo e unico

I steggiamo il 60° anniversa-


rio di fondazione degli alpi-
ni paracadutisti, desideravo ri-
to a tutti i presenti, alle Autorità,
agli amici fratelli dell’Associazio-
ne alpini paracadutisti, alla Se-
nonché a tutti coloro che hanno
prestato servizio o in qualunque
modo hanno contribuito alla sto-
Reparto. Ringrazio particolar-
mente la nostra Madrina, la Si-
gnora Imelda Reginato che ci

segue a pag. 23

22 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
SPECIALE EL ALAMEIN

La FOLGORE nella Battaglia di El Alamein

Tarda estate del 1942 le forze dell’Asse cercano


di stringere il medio oriente in una morsa per occupare
gli strategici pozzi petroliferi della zona

Parte Seconda
PROLOGO ALLA TERZA
BATTAGLIA DI EL ALAMEIN

ell’estate del 1942 le

N forze dell’Asse (Italia e


Germania) dopo le vit-
toriose avanzate nel deserto
egiziano e nella Russia Orienta-
le, raggiunsero le soglie di El
Alamein e di Stalingrado, con
ciò il culmine della loro avanzata
nel corso della seconda guerra
mondiale. L’obiettivo strategico
(il così detto “piano oriente”)
era quello di occupare il Medio
Oriente, prendendo possesso
del canale di Suez e ricongiun-
gersi alle truppe provenienti dal
Caucaso, occupando l’area del-
la Mesopotamia ricca di impor-
tanti giacimenti petroliferi ne-
cessari alla prosecuzione della A sinistra il paracadutista G.B. Peltechian a destra sua madre mentre nel dopoguerra
guerra. riceve dal Gen. Frattini la tessera ad honorem dell’ANPd’I

OTTOBRE 2012 I
SPECIALE EL ALAMEIN

cessivamente conquistati. Pro-


fondi da 5 a 7 chilometri erano
disseminati anche di bombe
d’aereo, proiettili d’artiglieria e
trappole esplosive. Per la loro
letalità, furono definiti dai com-
battenti i «giardini del diavolo».
I paracadutisti della Divisione
«Folgore», terminati i vittoriosi
combattimenti a Deir El Munas-
sib, procedettero a rinforzare le
loro posizioni, secondo lo sche-
ma che li aveva visti affrontare
con successo i primi due impor-
tanti scontri (vedi articolo su
“Folgore”settembre 2012). Lo
schieramento consisteva in due
linee di appostamenti difensivi
che correvano quasi parallele
da Nord verso Sud, formate da
capisaldi di compagnia, circon-
dati da campi minati. Dalla fron-
te del nemico, dopo la prima
delle due linee, detta di “sicu-
rezza”, attraversando altri cam-
pi minati, profondi da uno a tre
chilometri, si trovava quella de-
nominata di “resistenza”.
Il tratto che dovevano presidia-
re, all’estremo Sud di tutto lo
Genieri britannici mentre disinnescano mine antiuomo nei “giardini del diavolo” (foto IWM) schieramento, per uno sviluppo
di circa 15 chilometri, era pari a
A concorso delle operazioni il del Regio Esercito per evitare sumendo un atteggiamento di- un quarto della lunghezza del-
Servizio Informazioni Militare rappresaglie contro i civili che li fensivo, e ancorandosi ai pochi l’intero dispositivo difensivo,
(S.I.M.) aveva addestrato all’a- avevano aiutati. I tre paracaduti- appigli che offriva il terreno, ri- che correva dalla costa del Mar
violancio alcuni agenti di origine sti furono torturati per diverse nunciando a quel tipo di com- Mediterraneo fino all’inizio delle
armena e turca, italiani d’elezio- settimane, e successivamente, battimento di movimento, così depressioni di El Qattara. Nel-
ne, che vennero paracadutati, nel settembre del 1942, fucilati detto elastico, molto più conge- l’ordine: dalla depressione di
con compiti informativi, in Siria, dai britannici senza che fossero niale ai reparti corazzati dell’A- Deir el Munassib, passando per
nelle vicinanze della città di riusciti a carpire loro nessun ti- frika Korps. In ciò costretto per «Quota 105», lambendo le colli-
Aleppo. Per sostenere i movi- po di informazione. Ai tre valoro- la mancanza di carburante e di ne di Qaret el Himeimat, fino a
menti nazionalisti locali in rivolta si, italiani per il sangue versato, rifornimenti e l’ormai accertata giungere sull’altopiano di Naqb
contro le truppe britanniche; le fu concessa la massima onorifi- supremazia aerea dell’avversa- Rala che affaccia sulle depres-
quali avevano da poco tempo cenza al Valor Militare. Dopo il rio, raggiunta a partire dai pre- sioni di El Qattara.
occupato i possedimenti siriani conflitto, grazie alla pietosa ope- cedenti combattimenti di Alam Unico caso in tutto lo schiera-
e libanesi, già colonie del gover- ra di ricerca delle salme, effet- Halfa. mento delle forze dell’Asse, la
no francese di «Vichy». tuata dalla madre di Giovan Bat- Per sopperire alla scarsità di ap- «Folgore» presidiava da sola la
Gli agenti del S.I.M. Giovan Bat- tista Peltechian, le loro onorate pigli naturali e aiutarsi nella dife- linea della fronte assegnatagli,
tista Peltechian, Riccardo Gu- spoglie riposano a Velletri. sa, le forze dell’Asse, posarono a differenza degli altri reparti
runzian e Clemente Enghilian, In Egitto, ai primi del mese di ot- molti campi minati, disposti per- che erano stati schierati in
dopo settimane di operazione in tobre del 1942, persa l’iniziativa pendicolarmente lungo tutta la «raum», o gruppi, normalmente
territorio occupato, vennero tra- con la battaglia di Alam Halfa, il linea della fronte, usufruendo formati da battaglioni dei due
diti e si consegnarono sponta- maresciallo Rommel, decise di anche di quelli precedentemen- eserciti – italiano e tedesco –
neamente, indossando la divisa porsi in attesa degli eventi, as- te armati dai britannici e suc- schierati alternativamente tra di

II OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
SPECIALE EL ALAMEIN

L’artiglieria campale in appog- settore della «Folgore», erano


gio alla «Folgore», era fornita da schierate la Divisione corazzata
altri reparti dislocati sul fronte «Ariete» e la 21° Panzer tede-
Sud e appartenenti al medesi- sca, mentre più a Nord, verso la
mo Corpo d’Armata: il X. Nello costa, erano posizionate la Divi-
specifico, quattro gruppi di arti- sione corazzata «Littorio» e la
glieria da 75/27, di cui tre del 15ª Panzer tedesca.
26° Rgt. art. della Divisione «Pa- I reparti dell’avversario che fron-
via», uno del 1° «articelere» del- teggiavano la «Folgore», erano
la Divisione «Brescia». Un grup- composti dal fior fiore delle trup-
po da 100/17 della Divisione pe metropolitane britanniche,
«Trieste». Dalla divisione coraz- appartenenti al XIII Corpo d’Ar-
zata «Ariete» furono inviati un mata nell’ordine: la 7° Divisione
gruppo da 90/53 e uno da corazzata ( i noti “deserts
88/55. I vicini reparti tedeschi rats”), le Divisioni di fanteria
prestarono una batteria da can- 44° e 50°, una brigata della
noni da 100, una da 88 e una «Francia Libera», il 44° Reggi-
sezione di obici da 210. I pezzi mento da ricognizione, diversi
di artiglieria sopra elencati forni- battaglioni autonomi: controcar-
vano un discreto appoggio, ma ro, genieri, mitraglieri; speciali
erano comunque rimasti alle di- formazioni d’assalto tratte dalla
pendenze dei rispettivi reparti. brigata sacra greca e da reparti
Questa situazione comportò, neozelandesi e australiani. In
durante il corso dei successivi sostanza almeno 21 battaglioni,
combattimenti, ritardi e anche a pieno organico, e 7 reggimenti
rifiuti, seppur sporadici, nell’ef- corazzati composti da una cin-
fettuare i tiri richiesti dai reparti quantina di carri armati ciascu-
della «Folgore». no. Appoggiati da non meno di
Alle spalle dei reparti d’artiglie- 350 cannoni di artiglieria cam-
ria, completavano il dispositivo pale. Per un numero complessi-
Schizzo topografico della disposizione della Div. “Folgore” difensivo i reparti corazzati del- vo di uomini vicino ai 50.000.
a El Alamein e i principali combattimenti sostenuti l’ACIT (Armata Corazzata Italo Rapporti di forza, che pendeva-
Tedesca), pronti ad intervenire no numericamente a favore del-
loro. Scopo di questo tipo di dis- 6, i gruppi di artiglieria contro- in caso di sfondamento delle li- l’avversario ancor più che negli
posizione delle truppe sul terre- carro a tre. Due le compagnie di nee delle divisioni di fanteria altri settori dell’intera fronte.
no, era far si che il miglior arma- guastatori paracadutisti, oltre trincerate davanti a loro. Nel Qualitativamente, il confronto
mento tedesco compensasse la alle compagnie autonome divi-
scarsa potenza di fuoco dei re- sionali: minatori-artieri, collega- Paracadutisti tedeschi della brigata Ramke che a El Alamein
parti italiani. All’atto pratico menti, mortai, cannoni; la sezio- confinavano con le postazioni della “Folgore”
questo tipo di accorgimento pro- ne di sanità e il personale della
curò più danni che benefici, al base logistica di El Daba. Per un
punto che, durante lo svolgi- totale di circa 4.900 paracaduti-
mento della battaglia, i reparti sti di cui quasi 3.500 in linea.
tornarono alle dipendenze delle Affiancati dal II battaglione del
loro unità di provenienza; sotto- 28° Rgt. della Divisione Ftr. «Pa-
posti così al vincolo di un'unica via» e dal XXXI battaglione Genio
catena di comando, principale guastatori al comando del Ten.
motivo del mancato funziona- Col. Paolo Caccia Dominioni. Il
mento dei «raum» stessi. quale, in unione alla compagnia
I battaglioni paracadutisti d’ar- divisionale dei minatori artieri,
ma base, con l’accorpamento operava sui campi minati dell’in-
del IX e X resosi necessario do- tero fronte divisionale della «Fol-
po le perdite nei combattimenti gore» e della Divisione di Ftr.
di Deir Alinda, ammontavano a «Brescia», posta più a Nord.

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 III


SPECIALE EL ALAMEIN

era quasi improponibile: mezzi e Comando nei giorni precedenti poco giustificabile, se non addi- niale alle truppe britanniche,
armamenti italiani erano in gran la grande battaglia, a emanare rittura fuori dalla realtà. Giusto o esponendole, nonostante la
parte obsoleti, con artiglierie di un ordine che disponeva, per le sbagliato che fosse, tale co- schiacciante superiorità, al ri-
calibro e gittata inferiore. Inol- unità italiane, l’impiego giorna- munque era il loro modo di sen- schio di una sconfitta.
tre, sia i rifornimenti di viveri e liero di una sola bomba a mano tire; sicché, quanto a saldezza L’abbondanza di uomini, mezzi
acqua, che di munizioni erano a combattente. interiore, la bilancia pendeva e scorte di ogni tipo, gli suggerì
distribuiti, agli italiani, con parsi- Le malattie infettive avevano mi- tanto nettamente a loro favore di impostare il suo attacco utiliz-
monia, per due principali motivi: nato il fisico dei soldati, ma non da compensare in gran parte la zando l’addestramento dei suoi
la penuria degli stessi dovuta al- il loro morale e la loro volontà. pure eccezionale sproporzione assaltatori; ben preparati nei
la battaglia dei convogli che si Essi aspettavano il nemico a piè del numero e dei materiali». combattimenti notturni, appog-
stava svolgendo nel Mediterra- fermo, come scrisse l’allora s. giati da forti concentrazioni di
neo, in quel momento a sfavore tenente di art. paracadutista SCATTA L’OPERAZIONE carri, e coperti da fuoco di re-
delle forze italo-tedesche, e la Renato Migliavacca: «Dominava «LIGHTFOOT» pressione dell’artiglieria. In pra-
mancanza di copertura aerea in ciascuno il convincimento Il generale Montgomery, coadiu- tica pianificò una progressiva e
che rendeva difficoltoso il tra- che, come sempre, tutto si sa- vato dal suo Stato Maggiore, do- metodica azione di sfondamen-
sporto dei pochi rifornimenti, rebbe risolto in un confronto di po aver analizzato i combatti- to, tesa a distruggere tutto quel-
dalle basi logistiche verso le po- qualità personali (anche nei car- menti dei precedenti due anni di lo che incontrava come un rullo
stazioni da parte delle autoco- ri vi sono uomini) e questo ba- guerra nel deserto, era giunto compressore.
lonne, soggette ai continui at- stava a dar loro una sicurezza alla conclusione che affrontare L’operazione doveva scattare
tacchi dell’aviazione britannica. che alla luce delle obiettive con- Rommel in una battaglia mano- nella notte del plenilunio del 23
Tale situazione costrinse l’alto dizioni di fatto appariva assai vrata non sarebbe stato conge- ottobre 1942, e consisteva in
un massiccio bombardamento
Cannone britannico da 88 mm mentre apre il fuoco sulla linea di El Alamein
la notte del 23 ottobre 1942 (foto IWM)
delle linee italo-tedesche effet-
tuato da più di mille “pezzi” di
artiglieria e il successivo attac-
co a due ben distinti settori del
fronte: a Nord, i capisaldi di
giunzione tra la Divisione Ftr.
«Trento» e 164ª Ftr. tedesca, a
Sud la fronte della Divisione
paracadutisti «Folgore». Nome
in codice dell’attacco: operazio-
ne: «lightfoot». La quale preve-
deva, dopo il superamento dei
campi minati, lo sfondamento
delle linee di resistenza delle di-
visioni di fanteria e la successi-
va creazione di forti concentra-
menti di carri armati, artiglieria
controcarro e semovente cam-
pale, che avrebbero atteso il
contrattacco delle divisioni co-
razzate dell’ACIT, per distrugger-
le sul posto. Nella sostanza una
strategia utilizzata nei combatti-
menti sostenuti nel primo con-
flitto mondiale, ma con armi e
mezzi del secondo.
Alle 20.45 del 23 ottobre 1942,
come previsto, ebbe inizio un
eccezionale fuoco di preparazio-
ne lungo tutta la linea della fron-
te di El Alamein, da parte di tut-
te le batterie d’artiglieria a dis-

IV OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
SPECIALE EL ALAMEIN

Uno dei carri sminatori “Matilda Scorpion” impiegato sul fronte della Div. “Folgore” (foto IWM)

posizione dei britannici, che in- mata, che fronteggiava la «Fol- comando del capitano Marenco, carri pesanti dei «Greys» della
dirizzando il loro tiro sui campi gore», prevedeva un attacco rinforzata dai cannoni controcar- 4ª Brigata corazzata. Subito alle
minati posti davanti alle linee frontale al centro del fronte divi- ro della prima batteria artiglieri loro spalle: la 131ª Brigata di
italo-tedesche, e progressiva- sionale, nell’area denominata paracadutisti, un plotone della fanteria della 44ª Divisione Ftr.,
mente lo allungarono sino a in- «Quota 105», a circa 5 chilome- compagnia mortai divisionale. la 4ª e 22ª Brigata corazzata
quadrare e sconvolgere le po- tri a Nord delle colline dell’Hi- Più a Sud, sulla stessa linea, gli della 7ª Divisione corazzata.
stazioni difensive delle forze meimat. Un tratto di fronte pia- uomini della 19ª Compagnia Nel momento in cui i carri britan-
dell’Asse. neggiante e abbastanza solido paracadutisti, al comando del nici sminatori, seguiti dai altri
Dopo circa un ora di intenso per reggere il passaggio dei co- capitano Salerno, anch’essi ap- mezzi corazzati e dalle truppe
bombardamento, sulle postazio- razzati e degli automezzi, i quali poggiati da mortai e da una bat- appiedate, giunsero a meno di
ni, il tiro delle artiglierie, anche avrebbero dovuto attraversare teria di cannoni da 47/32 divi- quattrocento metri dai paraca-
nel settore della «Folgore», pas- quattro varchi, nei campi minati sionale, per un totale di circa dutisti, gli stessi aprirono il fuo-
sò oltre, e i paracadutisti siste- italiani, creati dai loro genieri; e 350 paracadutisti. co con tutte le armi a loro dispo-
mati sulla linea di sicurezza, successivamente, dopo aver ta- Di fronte a loro la potente forza sizione. Il sottotenente art. par.
quasi tutti incredibilmente citato la reazione dei paracadu- denominata «Reparto Speciale Renato Alessandrini, coman-
scampati al massiccio tiro di tisti, attestarsi oltre la linea di Antimine», composta dagli uomi- dante di sezione cannoni contro-
soppressione, tra la nebbia resistenza in attesa del previsto ni del 44 Reggimento «Recce», carro, situato tra le postazioni
creata dai fumogeni, intravidero contrattacco dei mezzi corazzati forte di circa 170 cingolati «bren della 6ª e 19ª Compagnia così
una lunga teoria di mezzi coraz- dell’ACIT. carriers», squadroni di genieri, descrive l’impari lotta: «Il carro
zati che si avvicinavano alle loro A presidio della zona prescelta compagnie di fucilieri, sei mezzi di punta fu centrato più volte ma
postazioni. per l’attacco, sulla linea di sicu- corazzati sminatori «Scorpion», dalla raggiera di schegge che
Il piano del generale Horrocks rezza, erano appostati i paraca- oltre a un battaglione di fanteria osservavo dopo ogni colpo giu-
comandante del XIII Corpo d’Ar- dutisti della 6ª Compagnia, al dei «Queen’s» e uno squadrone sto mi resi conto che il tiro risul-

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 V
SPECIALE EL ALAMEIN

“Immagine del 18-10-1942: avamposto del III plotone della 6ª compagnia. Da sinistra C.le Magg. Mansini Orlando,
C.le Magg. Genovesi Salvatore, par. Sasso Agosliero, par. D’Ambrosio Giovanni par. Marigo Giuseppe”

tava inefficacie: ogni volta infatti La battaglia infuriava e i paraca- grande battaglia di El Alamein e Nella mattina del 24 ottobre,
il carro si arrestava ma per ri- dutisti misero subito in atto poi mutato in azione, era sem- dalle posizioni rivolte a Nord,
mettersi quasi subito in mar- quella tattica, che ancor oggi si plice: dentro i carri armati ci so- verso un grosso campo minato,
cia». studia in alcune Accademie Mili- no degli uomini. della 22ª Compagnia, contigue
Mentre i controcarro e i mortai tari, dal contradditorio nome di Racconta sempre Sisto Bodriti: a quelle della 6ª Compagnia, i
si occupavano dei corazzati, la «contrassalto preventivo». «Tutti comunque, assaltatori e guastatori e gli artiglieri paraca-
fanteria paracadutista, cominciò Nella pratica i paracadutisti co- no, dovevano continuamente a dutisti rispondevano ancora col-
a prendere di mira gli assaltatori stretti dall’inferiorità numerica, balzare da un riparo all’altro per po su colpo, determinati a non
per separarli dai carri. Il sergen- e vista l’impossibilità da parte non farsi travolgere. Questa tec- cedere. Solo l’esaurimento del-
te maggiore Sisto Bodriti, della dei controcarro di neutralizzare nica si rivelò micidiale per il ne- le munizioni poté contro la loro
6ª Compagnia, così prosegue tutti i corazzati, aiutati dai cam- mico che subì ingenti perdite: incrollabile volontà di resistere
nel racconto della battaglia di minamenti che avevano scavato una decina e più di mezzi coraz- a ogni costo. Il sergente maggio-
«Quota 105»: «C’erano mine che tra le loro postazioni, si sposta- zati e non meno di cento uomini re Dario Pirlone in compagnia di
esplodevano, mezzi corazzati e vano e si raggruppavano secon- feriti o uccisi». un altro artigliere, il C.le Walter
cingolati che s’incendiavano, do dove la pressione avversaria All’alba del giorno 24 si combat- Baggio, ingaggiò un duello a di-
uomini che saltavano in aria con era più forte, e subito assaltava- teva ancora sulla linea di sicu- stanza con il suo controcarro da
urla disumane; tuttavia il nemi- no carri armati e uomini a colpi rezza, al punto che i piani dei 47/32, con diversi carri armati
co progrediva e masse di fanti, di bombe a mano, bottiglie in- britannici vennero sconvolti dal- che stazionavano sulle postazio-
valutabili in centinaia di uomini, cendiarie, cariche di tritolo e pu- l’irriducibile determinazione mo- ni della 6ª Compagnia ormai so-
si avvicinavano sempre più. gnali! strata dai paracadutisti. Solo un praffatte. Fino a quando, dopo
“Non lasciate le posizioni – gri- Il loro convincimento più volte varco nei campi minati, dei quat- ore di combattimento, perdeva
dava il tenente Brandi – Fate espresso durante le lunghe notti tro previsti, era stato completa- la vita con i piedi amputati dallo
fuoco a raso terra!”». di attesa che precedettero la mente aperto. scoppio di una granata, ma la

VI OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
SPECIALE EL ALAMEIN

Truppe neozelandesi mentre marciano sulla linea del fronte di El Alamein (foto IWM)

sua pistola “Beretta” ancora in cò, proveniente dalle depressio- autoblindo, bren carriers, can- lo preoccupava fortemente. Allo
pugno. ni di El Qattara, di prendere alle noni da 88 mm, e artiglierie con- scopo, traendo un plotone dalle
Tacitate le ultime resistenze, spalle il dispositivo del V btg. trocarro. Una forza di circa tre compagnie del suo battaglio-
l’attaccante si trovò in pieno paracadutisti, al comando del 2.000 soldati di cui oltre 1.300 ne, aveva creato una forza di rin-
giorno e ben distante dalla linea maggiore Giuseppe Izzo, dislo- legionari. calzo da impiegarsi in operazioni
di resistenza che avrebbe dovu- cato sul ciglione dell’ altopiano La difesa, articolata su com- di contrasto nella zona della
to travolgere nella notte prece- di Naqb Rala, all’estremità Sud plessi trincerati che si estende- rampa.
dente. Il ritardo accumulato nel- della fronte della «Folgore». Così vano per circa sei chilometri, Verso l’una del 24 ottobre, dopo
le operazioni e le forti perdite da coadiuvare l’assalto principa- principalmente rivolti verso Est, quattro ore trascorse per aggira-
subite, in uomini, carri armati, le già in corso al centro dello era composta da circa 350 re le colline dell’Himeimat, la
automezzi, indussero l’avversa- schieramento. In caso di suc- paracadutisti del V Battaglione e forza di attacco franco-inglese si
rio a interrompere l’assalto, a cesso, le forze nemiche impie- sezioni di cannoni da 47/32 del presentò sulla rampa a Sud di
rastrellare e consolidare la posi- gate a Naqb Rala sarebbero Rgt. art. paracadutisti. Naqb Rala. Per un concorso di
zione raggiunta, senza poter comparse alle spalle dei paraca- Nei giorni precedenti il combatti- circostanze il tiro di sbarramen-
procedere oltre prima di riorga- dutisti che difendevano il setto- mento, il Magg. Izzo, aveva no- to, richiesto dal comandante del
nizzare le proprie forze. re centrale, in quel momento tato, con apprensione, che la V Battaglione, non fu effettuato,
sotto pesante attacco. parte del dispositivo difensivo ri- solo i mortai e alcune mitraglia-
L’ASSALTO ALL’ALTOPIANO A condurre l’azione reparti della volto a Sud era sguarnito, es- trici del V Battaglione paracadu-
DI NAQB RALA Legione Straniera (I e II batta- sendo, lo stesso, integralmente tisti iniziarono a far fuoco sugli
Nella notte dal 23 al 24 ottobre, glione) appartenenti alla Brigata orientato verso Est. Sopratutto assalitori.
il nemico non si limitò ad attac- «Francia Libera», rinforzati da una rampa transitabile da auto- Il tenente Marco Gola, dopo
care le posizioni di «Quota 105», unità specialistiche britanniche mezzi e carri, che saliva dalle aver contrastato con il fuoco dei
ma con manovra aggirante cer- comprendenti: mezzi corazzati, depressioni, priva di ogni difesa, suoi mortai l’avanzata dei legio-

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 VII


SPECIALE EL ALAMEIN

«...davanti al settore del VII Bat-


taglione era tutto un nereggiare
di mezzi corazzati e blindati,
chiaro sintomo che il nemico in-
tendeva sferrare un altro, pode-
roso attacco. Di fianco a me Bi-
gnami (colonnello, vice coman-
dante della Divisione «Folgore»
n.d.a.) osservava in silenzio
l’imponente schieramento che
ci stava di fronte, guardandomi
di tanto in tanto con aria per-
plessa… Tuttavia, anche di fron-
te a quello spettacolo effettiva-
mente impressionante, io conti-
Cannone controcarro da 47/32 comandato dal Ten. par. Rolando Gianpaolo Senior a El Alamein nuavo a nutrire fiducia… se è
vero, come è vero, che nel vivo
nari, considerata la gravità della scudo di alcuni modesti rilievi mente pronte al fuoco, bombar- della battaglia ciò che più conta
situazione, portò al contrassalto posti sulla rampa, i paracaduti- darono gli assalitori. sono le risorse dello spirito, allo-
i suoi paracadutisti, rallentando sti assaltavano il nemico a colpi Questo fece considerare ai co- ra i ragazzi avevano dalla loro ar-
così lo slancio iniziale degli as- di bombe a mano, subito ripa- mandanti nemici che l’attacco mi che potevano risultare decisi-
salitori, dando il tempo alla for- randosi dalla reazione avversa- era ormai fallito. Così l’ordine ve. No, non era affatto scontato
za di rincalzo di intervenire. In ria dietro le dune, per poi ripren- di ripiegamento fu dato prima che il nemico avrebbe avuto par-
quegli attimi concitati si avvicinò dere la stessa tattica dal ver- che potessero rendersi conto, tita vinta».
al Magg. Izzo il sottotenente sante opposto. Uno stratagem- con la luce del giorno, dell’esi- Frattanto per ordine del coman-
Raul Di Gennaro, comandante ma, questo, che disorientò il ne- guità delle forze che avevano di do di Corpo d’Armata, gli uomini
un plotone di paracadutisti mi- mico rallentando progressiva- fronte! della 20ª Compagnia insieme a
natori artieri, che quella notte, mente la sua avanzata. Ecco co- Al termine del combattimento, un plotone di minatori artieri, e
con i suoi uomini, stava dispo- me lo descrive il Serg. Magg. rimanevano sul campo di batta- due compagnie della Div. «Pa-
nendo un campo minato proprio Carmelo Napolitano: «…ci slan- glia circa 80 paracadutisti e ol- via» si stavano preparando a un
sulla rampa da dove proveniva- ciammo in avanti giungendo a ri- tre 300 legionari. Un forza com- contrattacco. Il quale per una
no gli attaccanti, e chiese l’ono- dosso di un costoncino al di là posta da non più di 130 paraca- serie di circostanze, principal-
re per lui e i suoi uomini, di par- del quale sentimmo pronunciare dutisti, aveva pesantemente mente il mancato arrivo dei carri
tecipare al contrattacco. L’esi- qualche parola in italiano. Non sconfitto almeno 1.300 legiona- armati della Div. «Ariete», fu so-
gua forza destinata a respingere sapevamo ancora, in quel mo- ri francesi, vanificando il perico- speso proprio quando iniziò un
i legionari aumentò così di una mento, che quelli che avevamo losissimo tentativo di prendere violentissimo bombardamento
trentina di unità, particolare di contro non erano inglesi ma uo- alle spalle tutto il dispositivo di artiglieria, preludio dell’attac-
non poco conto considerando mini della Legione Straniera della Divisione paracadutisti. co che i britannici da lì a poco
che i paracadutisti artieri erano francese. Al nostro “chi va là” fu avrebbero sferrato.
quasi tutti armati di mitra. Chia- risposto con parolacce… non ci ATTACCO ALLA LINEA Il capitano Gino Bianchini, da
mando a raccolta tutto il perso- lasciammo crescere l’erba sotto DI RESISTENZA Bologna, comandante della 21ª
nale disponibile, compresi an- i piedi: mentre un nostro fucile Nel pomeriggio del giorno 24, Compagnia, aveva anch’egli os-
che diversi artiglieri paracaduti- mitragliatore apriva il fuoco ci di- sul rovescio delle posizioni della servato il “nereggiare di mezzi
sti, Izzo passò risolutamente al videmmo in modo da aggirare il 6ª e 19ª Compagnia i britannici corazzati” ed ebbe un idea ab-
contrattacco, ma fu subito ferito costoncino da tutte e due i lati e finirono di ammassare i reparti bastanza inconsueta. Telefonò,
e immobilizzato. Il comando ve- preceduti da un fitto lancio di che, sicuramente nella notte saltando le vie gerarchiche, a
ne assunto dal capitano «Franz» bombe a mano sbucammo dal- stessa, avrebbero tentato di una batteria di obici da 100/17
Zingales, comandante la batte- l’altra parte sparando a raffi- sfondare la linea di resistenza (appartenente alla Div. «Trieste»
ria cannoni c.c. di appoggio al V ca…». all’altezza della 20 e 21 compa- n.d.a.) e grazie al fortuito incon-
Battaglione. Il quale iniziò una Alle prime luci dell’alba, potero- gnia del VII Battaglione. tro telefonico di un altro “anti-
spietata e furiosa lotta, a rim- no intervenire in appoggio dei Il generale comandante la divi- conformista”, che rispondeva al
piattino, con l’avversario. Suddi- paracadutisti anche i pezzi da sione, paracadutista, Enrico nome di tenente Gaezza, verso
visa la forza di contrassalto in 47/32, che unitamente alle bat- Frattini, da Napoli classe 1891, il tardo pomeriggio due obici da
piccoli gruppi, che si facevano terie di artiglieria campale, final- così descrive la situazione: 100 mm erano postati sulla li-

VIII OTTOBRE/NOVEMBRE 2012


SPECIALE EL ALAMEIN

Nelle parole di Chiarelli il rac-


conto dei fatti: «Data la distan-
za, troppo breve, maneggiammo
il mortaio in tre, quasi a perpen-
dicolo, tenendolo abbracciato
con i pantaloni pieni di sabbia
per non scottarci. Partono i pri-
mi due colpi e due carri salta-
no… L’artiglieria loro e i pezzi
da 75 dei carri ci sparano senza
però colpirci e l’azione continua
fino alle quattro del giorno 25…
– prosegue poi Chiarelli – … po-
co dopo l’alba Codecà e io sia-
mo di vedetta, tutti bagnati dal-
l’umidità nella notte. “Se capita
a noi di perdere tanti carri in una
sola volta, potremmo smettere
di fare la guerra”. Li abbiamo
contati, e in tanti. Erano 84. Là
davanti era tutta una fumaia.
Per ringraziarmi Bianchini mi re-
gala un grosso sigaro».
Se l’avanzata dei carri si è tra-
muta in una strage, così non è
per la fanteria che li appoggia.
Le truppe d’assalto riescono,
nella mischia furibonda che si
era accesa, ad annientare due
capisaldi della 20ª Compagnia;
ma con la sistemazione a scac-
chiera degli stessi capisaldi,
vengono contenuti dal plotone
del tenente Roberto Bandini e
da due plotoni della 20ª Compa-
gnia, al comando del tenente
Berti e del sottotenente Cacudi.
I quali trascinano al contrassal-
Carro armato “Matilda” preso di mira dall’artiglieria italiana to più volte i loro paracadutisti,
per riconquistare le posizioni. Il
nea della 21ª Compagnia, in at- di repressione, e non appena al I battaglione «Rifle», imbocca- tenente Berti con l’ausilio di un
tesa del nemico. l’artiglieria “allungò” il tiro da- rono il passaggio per trovarsi di mortaio, usato anch’esso quasi
«Codecà (sottotenente della 21 vanti alle postazioni dei paraca- fronte ai due pezzi d’artiglieria perpendicolarmente, costringe
cp. n.d.a.) il quale non aveva dutisti si presentarono i reparti da 100 mm comandanti dal sot- alla resa oltre un centinaio di
mai creduto che la faccenda sa- attaccanti, preceduti da due car- totenente Giuseppe Giannitto, assaltatori. In quel mentre, un
rebbe andata a buon fine – così ri sminatori «Scorpion», che ri- da Catania. Coadiuvati dal tiro di gruppo di paracadutisti viene
ricorda Bianchini – commentò il uscirono a creare due varchi nei un mortaio da 81 mm., mano- sopraffatto per esaurimento di
fatto dicendo che solo il casuale campi minati. Inspiegabilmente vrato dal C.le Magg. Guerrino munizioni e dal numero di assa-
incontro di due pazzi aveva potu- solo un varco, quello davanti al- Chiarelli, da Argenta, il quale litori. Tra loro il par. Leandro
to rendere possibile il miraco- la 21ª Compagnia, venne utiliz- sparava contro i carri armati gra- Franchi che, disarmato, ingag-
lo…». zato. nate ad alta capacità, che gia una disperata lotta corpo a
Sopraggiunta l’oscurità, secon- Il 44° Reggimento «Recce», la esplodendo illuminavano i carri, corpo con le sentinelle e riacqui-
do il classico schema d’assalto 22ª Brigata corazzata, il V e il VI gli artiglieri potevano così inqua- sta la libertà anche a prezzo del-
britannico, iniziò un violento tiro Battaglione «Queen’s», insieme drare i bersagli e fare fuoco. la perdita della vista, perché col-

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 IX
SPECIALE EL ALAMEIN

pito alla testa da diversi colpi di


baionetta.
Appostati tra le carcasse dei
carri distrutti, i cecchini nemici
non danno tregua e colpiscono,
a decine, i paracadutisti, fino a
quando, sopraggiunta la sera
vengono “stanati” uno a uno,
senza pietà. La sera del 25 otto-
bre, dopo quasi 24 ore di acca-
niti combattimenti, approfittan-
do della sopraggiunta oscurità,
il nemico si ritira definitivamen-
te dalle posizioni della linea di
resistenza. La battaglia è finita,
i colpi dell’artiglieria italiana in-
seguono gli assaltatori, e i para-
cadutisti superstiti vengono an-
cora una volta pesantemente
bombardati dal fuoco d’interdi-
zione delle artiglierie britanni- Paracadutista mentre apre il fuoco con il suo mitra “Beretta”
che. Centinaia sono i cadaveri
che rimangono sul campo, suc- per la precisione un Reggimento esultano, ma tra di loro v’è chi zati sciama sulle postazioni dei
cessivamente un cappellano di carri medi «Stuart» e uno di pensa che lo scontro sia ben paracadutisti, la situazione è
della «Folgore» chiederà ai bri- carri pesanti «Grant», appoggiati lungi dall’essere terminato. drammatica. Sempre nelle reso-
tannici una tregua per dare se- da unità di genieri. I quali, supe- Infatti, il nemico attacca ancora, conto di Felice Valletti Borgnini:
poltura ai caduti, ma la tregua rati i campi minati si avvicinano il capitano Felice Valletti Borgni- «Dall’osservatorio potevo tutta-
non verrà concessa. ai settori di giunzione tra la 12ª ni, comandante del IV Battaglio- via seguire con una certa ap-
e l’11ª Compagnia paracaduti- ne così descrive la ripresa del prossimazione l’andamento del
L’ATTACCO AL SALIENTE sti. Accolti da un violento e pre- combattimento: «Come non era combattimento: le pallottole
DI MUNASSIB ciso fuoco da parte dei cannoni stato difficile prevedere, verso traccianti degli inglesi e le grida
Mentre nel settore centrale, tra controcarro da 47/32, dai mor- le 21 iniziò una massiccia pre- “Folgore” dei paracadutisti da-
le opposte fanterie, infuriavano tai da 81 mm e dal tiro, ben con- parazione di artiglieria mista a vano la sensazione del fluttuare
ancora i combattimenti, nel po- centrato e diretto, dei calibri più nebbiogeni. Non avevo mai visto della linea. Apparve ben presto
meriggio del giorno 25 ottobre, grossi delle batterie di artiglieria nulla di simile: Deir el Munassib evidente che la maggior pressio-
le postazioni della 12ª Compa- campale assegnati alla Divisio- sembrava un vulcano in eruzio- ne veniva esercitata contro la
gnia, al comando del capitano ne paracadutisti. ne…». Alcuni testimoni oculari 11ª… meno preoccupante l’an-
Cristofori, e dell’11ª Compa- Dopo un’ora di combattimento, calcolano che sulla zona si ab- damento della lotta sul fronte
gnia, comandata dal capitano dei 90 carri armati partiti all’at- battono, in poco più di un’ora, della 12ª».
Costantino Ruspoli, trincerate tacco, ben 22 carri «Stuart» del circa 65.000 proiettili di artiglie- Gli avamposti dell’11ª Compa-
nel settore meridionale del sa- famoso 4° Reggimento Ussari, ria. gnia pressati da ogni lato da
liente di Munassib, subiscono giacciono immobili davanti alle A farsi sotto, tocca questa volta fanteria e carri armati, continua-
un assalto di carri armati in pie- postazioni dei paracadutisti, 13 al V Btg. «East Yorkshire», il VI no a resistere isolatamente. Il
no giorno. Scopo di tale incon- sul versante dell’11ª Compa- Btg. «Green Howards» della 69ª capitano Costantino Ruspoli,
sueto assalto il saliente di Mu- gnia e 9 su quello della 12ª. Gli Brigata (50ª Divisione), seguiti con soli pochi uomini, ormai cir-
nassib, da mesi obiettivo sensi- italiani ammaestrati dalle prece- dai mezzi corazzati tratti dai condato da ogni lato nel trince-
bile delle truppe britanniche, già denti esperienze, mettono in Reggimenti della 4ª Brigata co- rone del comando di compa-
difeso dai paracadutisti nei azione una squadra di lancia- razzata (7ª Divisione), oltre ai re- gnia, – ultimo ostacolo prima
combattimenti del 30 settembre fiammisti per distruggere col parti di appoggio. che l’avversario possa assalire
precedente. fuoco i carri colpiti, così da evi- I genieri, con l’ausilio di uncini il comando del IV Battaglione e
Verso le 16.00 di quel giorno, in- tare il loro recupero o che siano collegati a catene trainate da dilagare sul saliente di Munas-
nanzi alle postazioni della «Fol- utilizzati dai micidiali cecchini cingolati, liberano diversi tratti sib – esce sul bordo e grida:
gore» si presentano, a gran velo- ANZAC (le truppe Australiane e di reticolato, aprono varchi e la «Per Savoia al contrattacco!».
cità, circa 90 mezzi corazzati, Neozelandesi). I paracadutisti fanteria seguita dai mezzi coraz- Cadrà combattendo, come il fra-

X OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
SPECIALE EL ALAMEIN

Reparto di fucilieri della “Francia Libera” a El Alamein guarda con approvazione… mi


lancio fuori a mia volta… Sor-
prendentemente, incredibilmen-
te, invece di sentirmi sforacchia-
re dalle pallottole, vedo i nemici
fermarsi, taluni sobbalzare per-
ché colpiti, altri strisciare e rin-
culare…».
All’alba del 26 ottobre, dell’11ª
Compagnia non sono rimasti
che tredici uomini la maggioran-
za feriti, ma il nemico non ha più
la forza e la determinazione di
avanzare, conquistati alcuni ca-
pisaldi di quota 92 e quota 94,
tiene sotto pressione, con tiri di
mortaio e di mitraglia, le posta-
zioni ancora occupate dai para-
cadutisti. Il comando di Reggi-
mento fa avanzare la 25ª Com-
pagnia che ripristina la continui-
tà della linea.
Verso le 13.00, sempre nel set-
tore di Munassib, è la 10ª Com-
pagnia ad essere investita da
un forte attacco di fanterie ap-
poggiate dal tiro di numerose
tello tenente colonnello Mare- dell’episodio: «poi, d’improvvi- zano …non rimane dunque che mitragliatrici pesanti, provenien-
scotti, deceduto nemmeno due so, il mio amato capitano cade una soluzione: contrassaltare. Il ti da diverse direzioni. I paraca-
giorni prima. di traverso esanime… una pal- sergente maggiore Pierini al dutisti reagiscono al fuoco con
Il suo posto viene preso dal te- lottola gli è entrata dritta nel quale ordino di distribuire le determinazione e vigore. Il co-
nente Vittorio Bonetti che scrive cuore… ma gli attaccanti incal- sacche delle bombe a mano, mi mandante di compagnia, tenen-
te Gastoni, cadrà alla testa dei
suoi uomini mentre respingono
l’assalto, coadiuvati dal preciso
tiro dei mortai del loro battaglio-
ne: ma anche Deir el Munassib
non cede.

GLI ULTIMI SCONTRI


Dopo quasi quattro giorni di in-
tensi combattimenti, condotti
da una divisione corazzata e
due divisioni di fanteria britanni-
che insieme una brigata della
«Francia Libera»; oltre a numero-
si reparti di appoggio e centi-
naia di cannoni, contro solo
3.440 paracadutisti. Al prezzo
di quasi due migliaia, tra caduti
e feriti, più di un centinaio di car-
ri armati distrutti, altre centinaia
di cingolati e automezzi messi
Pezzo di artiglieria da 100/17 mm. italiano mentre sta per essere caricato fuori uso, il nemico è fermo e at-

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 XI
SPECIALE EL ALAMEIN

Sacrario militare italiano di El


Alamein, del quale si riporta uno
stralcio della lettera aperta, da
lui indirizzata al Gen. Momtgo-
mery: «Il generale Freddy De
Guingand, Suo capo di stato
maggiore, mentì quando scrisse
che l’attacco britannico ad Ala-
mein fu risolutivo verso il mare e
dimostrativo a sud. È l’afferma-
zione ufficiale, ribadita anche
nei documenti a firma di Lord
Alexander e Sua. Essa mi ha fat-
to, ogni volta, fremere di sdegno
perché ambedue gli attacchi fu-
rono risolutivi.
A nord furono travolti, la notte
stessa sul 24 ottobre 1942,
due battaglioni tedeschi e tre
italiani, ma una resistenza fu-
riosa, a tergo, per otto giorni
impedì a Lei di avanzare non-
Mortaio dei paracadutisti, da 81 mm, in azione ostante la documentata pro-
porzione di uno a sei in Suo fa-
tonito. È riuscito solo a conqui- stano verso Nord, per dare il via delle perdite in combattimento, vore. Al centro, mio Lord, fu
stare alcune posizioni della li- a una nuova operazione denomi- riportati in questo articolo, de- piccola giostra, ma quando
nea di sicurezza senza minima- nata «Supercharge». sunti quasi esclusivamente dal- quel settore ripiegò, la Bologna
mente intaccare quella di resi- A questo proposito, nel dopo- la documentazione britannica, e l’Ariete Le dettero molto lavo-
stenza. Altri violenti scontri si guerra, il Gen. Montgomery eb- indicano assolutamente il con- ro, come gliel’avevano dato, a
consumano nella notte dal 28 al be a scrivere nelle sue memorie trario. Ancor meglio dei numeri nord, la Trento, la Trieste e la
29 e il 31 ottobre, sempre con- che l’attacco sferrato a Sud del- la testimonianza del Ten. Col. Littorio. A sud il Suo generale
tro le postazioni della 10 e della lo schieramento di El Alamein, Paolo Caccia Dominioni, che nel Horrocks, comandante il XIII
25 compagnia a Deir el Munas- contro le postazioni della «Folgo- dopoguerra si occupò del recu- corpo d’armata, avrebbe dun-
sib. I fucilieri di marina, “degolli- re» fu solo dimostrativo. I dati pero delle salme e di erigere il que avuto da Lei l’ordine di fa-
sti” di un reparto denominato la
«Tortue», vengono ricacciati nel-
le loro postazioni di partenza e
perdono in combattimento an-
che il loro gagliardetto.
A Nord, però le cose non sono
andate come nel settore della
«Folgore». Intere divisioni, insie-
me a quelle germaniche, si so-
no immolate : la «Trento», la «Lit-
torio », la «Trieste», l’ «Ariete»;
per chiudere quella falla, creata
nello schieramento italo-tede-
sco sin dal primo giorno dei
combattimenti. Gli strateghi bri-
tannici, preso atto che lo sfon-
damento a Sud si è rivelato solo
una cocente sconfitta, richiama-
no il XIII Corpo d’Armata, che Carri armati “Grant”, “Matilda” e “Sherman” utilizzati dagli anglosassoni
per attaccare le postazioni della “Folgore” (foto IWM)
fronteggia la «Folgore», e lo spo-

XII OTTOBRE/NOVEMBRE 2012


SPECIALE EL ALAMEIN

Postazioni della “Folgore” con i caduti recuperati dopo la grande battaglia

re un’azione dimostrativa. Un per quattro giorni e quattro not- flagrante. Ella da noi le prese di vo italo-tedesco. Un ripiegamen-
ordine che vorrei proprio vede- ti, fu ributtata alla baionetta, santa ragione. Io che scrivo e i to che si dimostrerà inefficace,
re con questi occhi miei. Lag- con le pietre, le bombe a mano miei compagni fummo e restia- in quanto da lì a pochi giorni una
giù non c’era bisogno che Ella e le bottiglie incendiarie fabbri- mo Suoi vincitori». poderosa forza di sbarco statu-
cercasse la sutura tra tedeschi cate in famiglia. A onore del vero un altro ingle- nitense, prenderà terrà in Ma-
e italiani, in modo di attaccare La Folgore si ridusse a un terzo, se, James Lucas, storico di fa- rocco e in Algeria di fatto accer-
solo i secondi, cioè quelli che ma la linea non cedette neppu- ma mondiale, nel 1982 ha scrit- chiando le forze dell’Asse in Afri-
non avevano voglia di combat- re dove era ridotta a un velo. to che: «…gli uomini della Folgo- ca Settentrionale, segnando la
tere. Pensi che fortuna, mio Nel breve tratto di tre battaglio- re erano saldi ed essi lo sapeva- fine di questa campagna di
Lord: niente tedeschi, tutti ita- ni attaccati, Ella lasciò in quei no. Pronti, risoluti e abili erano guerra. Ormai è opinione diffusa
liani, proprio come voleva Lei. pochi giorni seicento morti ac- la migliore Unità italiana dell’Ar- tra molti storici, che i britannici
La Folgore, con altri reparti mi- certati, senza contare quelli mata italo-tedesca ed il loro perfettamente a conoscenza
nori, tra cui il mio. Nel Suo vo- che furono ricuperati subito e i comportamento era uno stimolo dello sbarco statunitense, sca-
lume Da Alamein al fiume San- feriti gravi che spirarono poi in per i reparti schierati al loro fian- tenarono la grande battaglia di
gro, Ella ebbe la impudenza di retrovia. E questa è strage da co. Ovunque essi fossero, la lo- El Alamein quasi esclusivamen-
affermare che Horrocks trovò attacco dimostrativo? Come ro resistenza agli attacchi dei te per questioni di prestigio e
un ostacolo impensato, i cam- può osare affermarlo? Fu poi corazzati britannici fu ferma e in- propagandistiche.
pi minati: e toglie implicitamen- Lei a dichiararlo tale, dopo che crollabile».
te qualsiasi merito alla difesa Le era finalmente apparsa una Intorno al 31 di ottobre a El Ala- IL RIPIEGAMENTO
fatta dall’uomo; vuol ignorare verità solare: mai sarebbe ri- mein sulla costa del Mar Medi- DELLA «FOLGORE»
che quei campi erano stati uscito a sloggiarci dalle nostre terraneo, la situazione, per le Come fu, la notte del 2 novem-
creati anni prima dagli stessi posizioni (che abbandonammo forze dell’Asse, diventa insoste- bre 1942, la Divisione paraca-
inglesi, che vi esistevano stri- poi senza combattere, d’ordine nibile e Rommel chiede con insi- dutisti «Folgore» ricevette l’ordi-
sce di sicurezza non minate e di Rommel, ma questa è fac- stenza il permesso di ritirarsi, ne di ripiegare, per raggiungere
segrete, a noi ignote, che per- cenda che non riguarda Lei), e per salvare il salvabile. Hitler e la zona di Gebel Kalakh, dove
misero ai Suoi carri di piombar- preferì spedire il Suo Horrocks Mussolini glielo negano. Dopo aveva già sostato nell’agosto
ci addosso in un baleno, ac- a nord, per completare lo sfon- una serie di ordini e contrordini, precedente. In quel momento il
compagnati da fanterie podero- damento già in atto. il giorno due di novembre inizia il morale era alto e quasi tutti i
se. Eppure l’enorme valanga, La sua malafede, mio Lord, è ripiegamento di tutto il dispositi- paracadutisti faticarono a com-

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 XIII


SPECIALE EL ALAMEIN

prendere l’ordine: ma come? – levano sapere; e tutti gridavano,


si dicevano – abbiamo vinto e protestavano, mostrando le ar-
ora dobbiamo ripiegare! mi che avevano addosso. Alcuni
Tutto quello che poteva essere se la prendevano con i loro uffi-
trasportato dagli uomini fu cari- ciali: “Adesso va a finire che do-
cato sulle loro spalle, i cannoni vremo sparare su voialtri !” – di-
da 47/32 trainati a braccia, e cevano piangendo. Ma anche
silenziosamente la Divisione, molti ufficiali non erano d'accor-
marciando nel deserto, si sgan- do con il colonnello; uno dei più
ciò dal contatto con il nemico. Al decisi a non volere la resa era il
mattino del giorno 3 novembre i capitano Passamonti, coman-
reparti paracadutisti si trovaro- dante della compagnia mortai. Il
no al punto di raccolta e, sem- colonnello Camosso venne nel
pre ignari della gravissima situa- mucchio per convincere quelli
zione, si misero in marcia verso che si opponevano: “È inutile
la nuova destinazione: Fuka, do- sprecar sangue - diceva - Abbia-
ve, secondo quanto loro detto, mo feriti per terra che non pos-
avrebbero dovuto sistemarsi su siamo soccorrere. Non si può
una nuova linea di resistenza; andare avanti”. Anche il maggio-
ma la linea di Fuka si rivelò un re Zanninovich camminava in
miraggio e nessun automezzo mezzo ai paracadutisti cercando
era stato messo a disposizione di calmarli.
dei paracadutisti. Ecco cosa Ufficiale subalterno della “Folgore” Andò avanti così per un pezzo;
scrive l’aiutante del maresciallo perquisito dopo la cattura (foto IWM) poi, pian piano, si convinsero
Rommel nel diario storico: «… tutti quanti. Allora, dopo aver
ormai Fuka è perduta per sem- tuazione: «La battaglia è perdu- perstiti. Nelle parole del sergen- spaccato i pugnali sulle pietre,
pre: siamo alla vigilia della Dun- ta, siete circondati e senza colle- te maggiore art. par. Francesco sfasciato i mitra e le pistole, co-
kerque africana! Il signor mare- gamenti, arrendetevi e avrete Mancino, della 4ª Batteria, 185° minciammo a inquadrarci men-
sciallo è triste. Molti nostri ca- l’onore delle armi!». La risposta Rgt. art. par., il suggello di un tre gli inglesi si avvicinavano con
merati sono eroicamente caduti dei paracadutisti non si fa atten- epopea: i fucili spianati. Ma nessuno ba-
insieme agli italiani. Le truppe dere: versi e grida di sfottò ac- «Dopo altre raffiche di mitraglia dò agli inglesi. Quando fummo
della “Folgore” sono alla pari colgono la proposta di resa. arrivarono colpi di mortaio che in riga, schierati, una compa-
con i nostri migliori soldati. Ab- Il ripiegamento prosegue, ma la uccisero alcuni uomini e ne feri- gnia di soldati britannici con i
biamo da cinque giorni sollecita- mancanza di riposo, di viveri e rono altri. Allora il colonnello Ca- baschi neri, con aggregati alcuni
to al Comando Supremo italiano acqua, i continui scontri, assot- mosso ordinò di rendere inutiliz- neozelandesi con i baschi rossi,
l’invio di automezzi per sottrarre tigliano e disperdono i reparti. zabili le armi e di passare in riga. ci fece il presentat’arm. Poi il
le truppe appiedate italiane alla Solo il sopraggiungere di un im- Non appena capirono che era un capitano Mautino presentò la
dura sorte di essere annientate provviso temporale salverà i ordine di resa i paracadutisti forza al maggiore Zanninovich e
o di cadere prigioniere. Forse paracadutisti, i quali bevendo guardarono il colonnello, sbalor- il maggiore la presentò al colon-
questo sarà il destino di noi tutti acqua dalle pozze salmastre diti. Poi molti saltarono in piedi nello Camosso che essendo il
dell’ACIT». createsi nel deserto o succhian- e si misero a protestare e a gri- più elevato in grado aveva le
Gli eventi incalzano e il ripiega- dola dalle loro uniformi zuppe, dare “vigliacco”. Un sergente funzioni di comandante di divi-
mento si trasforma in rotta, i riescono a mala pena a soprav- che non conoscevo, toscano, sione. Quasi tutti si misero a
paracadutisti lasciati soli nel de- vivere. gridava più di tutti: parlava di piangere in quel momento: la
serto senza viveri e acqua, mar- Dopo un altro giorno di penoso suo padre, che era morto da Folgore era morta. Anche se
ciano sostenendo diversi scontri errare nel deserto e diversi eroe sulla Bainsizza, dicendo stavamo tutti dritti sull’attenti
con le avanguardie britanniche scontri, con le munizioni esauri- che voleva fare come lui. “Ab- eravamo talmente sfiniti che ba-
che ormai hanno ripreso il con- te, sparato anche l’ultimo colpo biamo la pistola e il pugnale – stava soffiarci addosso per farci
tatto balistico e li tallonano d’ap- di cannone da 47/32, da parte diceva – possiamo combattere cadere per terra. Ma il fiato per
presso. Verso il tramonto del del sottotenente Bruno De Ca- ancora”. Andai con altri per cal- gridare “Viva l’Italia!” l’avevamo
giorno 4 dopo un violento fuoco millis, il 6 novembre la forza marlo perché era troppo eccita- ancora. E gridammo forte, tutti
di artiglieria da un altoparlante, principale, si ritrova, circondata, to; per impedirgli di spararsi un quanti insieme».
in perfetto italiano, i britannici in- in una conca denominata Deir el ufficiale gli tolse la pistola. Ma
formano i paracadutisti della si- Serir: è ridotta a circa 300 su- erano tanti quelli che non ne vo- Aldo Falciglia

XIV OTTOBRE/NOVEMBRE 2012


SPECIALE EL ALAMEIN

ELENCO dei paracadutisti DECORATI


di MEDAGLIA D’ORO al VALOR MILITARE
nei COMBATTIMENTI sostenuti
a EL ALAMEIN dal 23 al 6 novembre 1942

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 XV
SPECIALE EL ALAMEIN

ANDRIOLO Antonio premo tentativo cadeva nemica. Attaccato nuova- Comandante di plotone
colpito da una granata. Ai mente, resisteva imperter- paracadutisti, attaccato da
compagni accorsi per soc- rito a malgrado delle gravi preponderanti forze coraz-
correrlo indicava nell’ago- perdite subite e quindi zate, rincuorava ed incita-
nia gli elementi nemici contrassaltava con violen- va col suo eroico esempio
contro cui dirigere il fuoco za. Gravemente ferito una i dipendenti a difendere a
e spirava ordinando anco- seconda volta, persisteva qualsiasi costo la posizio-
ra: “Sparate!”. Sublime nell’impari lotta alimentan- ne affidatagli. Sorpassato
esempio di dedizione al do lo spirito combattivo dei dai carri, raccolti i pochi
dovere, spinta oltre la vita. suoi valorosi paracadutisti superstiti, li guidava in fu-
Quota 125 di Qarct ci Him- col suo eroico esempio. rioso contrassalto, ri-
meimat, Quota 146 di Rain Colpito per la terza volta uscendo a fare indietreg-
Pool, 23 ottobre-4 novem- protraeva l’azione, culmi- giare le fanterie avversarie
bre 1942. nante in epica mischia al- seguite dai mezzi corazza-
l’arma bianca, finché cade- ti. Nuovamente attaccato
va sull’estremo lembo del- da carri, con titanico valo-
BANDINI Roberto la posizione da lui contesa re, infliggeva ad essi gravi
Caporal maggiore paraca- all’avversario per tre giorni perdite ed, esaurite le mu-
dutista, 186° rgt. fanteria con ammirabile tenacia. nizioni anticarro, nello
paracadutisti “Folgore” Purissimo esempio di leg- estremo tentativo di immo-
Comandante di squadra gendario eroismo, chiude- bilizzarli, si lanciava contro
mortai da 81 posta a guar- va la sua giovane esisten- uno di questi e con una
dia del varco di un campo za al grido di “Avanti la Fol- bottiglia incendiaria lo met-
minato, durante dura e vio- gore. Viva l'Italia”. teva in fiamme. Nell’ardita
lenta battaglia si prodigava Quota 125 di Qaret el Him impresa veniva colpito da
per otto giorni nell’impiego meimat (Egitto), 23-25 ot- raffica di mitragliatrice che
tempestivo delle armi te- tobre 1942. gli distaccava la mandibo-
nendo altissimo col suo la; dominando il dolore si
esempio il morale dei suoi ergeva fra i suoi uomini, e
uomini contro gli accaniti e BRANDI Ferruccio con la mandibola penzo-
reiterati sforzi del nemico lante, orrendamente trasfi-
diretti ad impadronirsi del gurato, con i gesti seguita-
varco. Ferito, rifiutava ogni va a dirigerli, e ad incitarli
cura e rimaneva al suo po- Tenente cpl., 186° rgt. fan- alla lotta, tra fondendo in
sto. In fase di ripiegamen- teria, Divisione “Folgore” essi il suo sublime eroi-
to, al nemico che con alto- Comandante di un centro smo. Col suo stoicismo e
parlanti invitava alla resa di fuoco sulla linea di resi- col suo elevato spirito
offrendo a quel pugno di stenza, attaccato da pre- combattivo salvava la posi-
uomini l’onore delle armi, ponderanti forze motoriz- zione aspramente contesa
rispondeva col fuoco dei zate sostenute dall’inten- e, protraendo la resistenza
mortai mettendo in fuga i so efficace tiro di artiglie- per più ore, oltre le umane
mezzi esploranti che si av- ria, reagiva con perizia e possibilità, s’imponeva al-
vicinavano alla postazione. valore riuscendo ad arre- l'ammirazione dello stesso
Fatto segno alla intensa stare l’impeto nemico e a avversario. I suoi paraca-
reazione di fuoco, incitava ristabilire la situazione con dutisti, ammirati e orgo-
i compagni a resistere ed audace contrassalto. Feri- gliosi, chiesero per lui la
usciva dalla postazione al- to, continuava a mantene- Tenente cpl. 187° rgt. più alta ricompensa.
lo scoperto per meglio diri- re il comando del centro paracadutisti, Divisione El Munassib (Africa Setten-
gere il tiro, in questo su- sottoposto alla pressione “Folgore” trionale), 24 ottobre 1942.

XVI OTTOBRE/NOVEMBRE 2012


SPECIALE EL ALAMEIN

CAPPELLETTO Giuseppe tutti i graduati, era ancora battuta, pur immobilizzato dopo inauditi sforzi, a rag-
l’anima della resistenza e, negli arti inferiori, a forza di giungere le nostre linee con
rifiutata la resa, continuava sole braccia e reggendosi un ufficiale gravemente feri-
la lotta, fino a che una gra- sui gomiti, si portava al co- to portato sulle spalle ed un
nata, colpendolo in pieno, mando di compagnia e con- altro, rimasto cieco, guidato
non ne stroncava l’eroica segnava l’ordine ricevuto. per mano. Nuovamente cat-
resistenza. Sentendo prossima la fine, turato durante violento com-
Quota 125 di Qaret el al proprio comandante che battimento, tentava ancora
Himmcimat (A.S.), 23-25 lo sorreggeva dichiaravasi di fuggire ma veniva grave-
ottobre 1942. felice d’offrire la vita per l’I- mente ferito. Ripresa cono-
talia ma dolente di non po- scenza, s’impossessava di
terla più servire. una rivoltella di un caduto e
CESARONI Giacomo Deir El Munassib (A.S.), 29 impegnatosi in epico corpo
ottobre 1942. a corpo, riusciva, all’estre-
mo delle sue forze, a rientra-
re al suo reparto. Paralizza-
FRANCHI Leandro to degli arti destri, quasi cie-
Paracadutista, 186° rgt. co, resterà nel tempo, mira-
paracadutisti “Folgore” bile esempio di nobile altrui-
Portaordini di un centro smo e spiccato valore per-
avanzato attaccato da in- sonale.
genti masse corazzate ne- Africa Settentrionale, no-
miche, si spingeva audace- vembre 1942.
mente in avanti fin dall’ini-
zio della lotta per poter da-
re sicure informazioni. Feri- GAMBAUDO Giovanni
to persisteva nel suo com-
pito e rientrava poi portan-
do sulle spalle un compa-
gno ferito più gravemente di Paracadutista, 187° rgt.
lui. Medicato sommaria- fanteria “Folgore”
mente, rifiutava di allonta- Staffetta portaordini di
narsi e rimaneva al suo po- compagnia, durante un in- Paracadutista, 186° rgt. fan-
sto di combattimento. Ri- tensissimo e tambureggian- teria “Folgore”
masto il suo centro isolato, te fuoco di preparazione di Volontario di guerra, in nu-
si offriva per riferire al co- artiglieria nemica, assicura- merose azioni rischiose era
mandante di compagnia va i collegamenti del co- sempre di esempio e di inci-
sulla situazione e, in terre- mando con i vari centri di tamento ai propri commilito-
no piatto, completamente fuoco. Nel corso dell’attac- ni di squadra. Durante un at-
scoperto, sotto l’infuriare co, benché ferito e grondan- tacco avversario compiuto
del tiro nemico, compiva te di sangue, portava a ter- con poderosi mezzi corazza-
anche questa seconda mis- mine rischiose missioni. ti, sopraffatto il suo reparto,
sione e, benché nuovamen- Nuovamente ferito rifiutava rimaneva ferito in diverse Sottotenente cpl., 186° rgt.
te ferito, rientrava ancora al ogni soccorso e si offriva parti del corpo e cadeva pri- paracadutisti, Divisione
suo centro per riprendere la pel recapito di un messag- gioniero. Nonostante la me- “Folgore”
lotta. Completamente ac- gio al comando del batta- nomazione fisica riusciva, Comandante di centro avan-
cerchiato il centro, costret- glione. Al ritorno, ferito una dopo cruenta lotta con sen- zato attaccato da preponde-
to con i superstiti all’ultimo terza volta nell’attraversare tinelle attaccanti, a liberare ranti forze corazzate e moto-
limite della trincea, caduti una zona scoperta molto diversi camerati catturati e, rizzate, per tutta la notte,

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 XVII


SPECIALE EL ALAMEIN

con il tiro delle proprie armi, Ufficiale di artiglieria paraca- mente la sua generosa esi- stretto da vicino da carri ar-
riusciva ad inchiodare il ne- dutista di elette qualità pro- stenza. mati che irrompevano ormai
mico davanti alle sue posi- fessionali e morali chiedeva Egitto, Naqb Rala (El Ala- attraverso il varco, sdegnoso
zioni, arrestandone lo slan- di far parte di un battaglione mein), 23-24 ottobre 1942. di arrendersi, dissotterrava
cio offensivo, e causandogli paracadutisti. Ricoverato in una mina e, a tre metri di di-
forti perdite. All’alba, per luogo di cura per malattia stanza, la lanciava sotto il
quanto ferito, con i pochi su- contratta a causa dei disagi LUSTRISSIMI Gerardo carro armato di punta che ve-
perstiti, si lanciava al con- della vita del deserto, fuggì niva distrutto dall’esplosione,
trassalto, per alleggerire la dall’ospedale per partecipare investito dalla vampata e dal-
pressione sui centri di resi- ai combattimenti in cui il bat- le schegge trovava gloriosa
stenza laterali. Ricacciato taglione era impegnato. Più morte. Fulgido esempio di su-
nel suo centro dall’azione volte, sotto rabbioso tiro ne- premo eroismo nella luce del-
dell’artiglieria nemica, ormai mico rimase calmo, in piedi, a le più pure virtù guerriere.
quasi privo di uomini, ferito dirigere il tiro dei propri mor- Africa Settentrionale, 23-25
una seconda volta, riprende- tai sublime esempio ai suoi ottobre 1942.
va personalmente il fuoco paracadutisti. Durante un vio-
con le armi rimastegli. Ferito lento e pericoloso attacco di
per una terza volta ed intima- prevalenti forze nemiche pre- PIRLONE Dario
ta gli la resa, rifiutava; ritto in ceduto da lungo ed intenso ti-
piedi, sparava l’ultimo cari- ro di preparazione d’artiglie-
catore di moschetto sul ne- ria appoggiato da carri armati
mico, e colpito una quarta e diretto al fianco ed al tergo
volta, moriva al suo posto di del battaglione sostituiva col Paracadutista, 186° rgt. fan-
combattimento gridando: tiro accelerato dei suoi mor- teria, Divisione “Folgore”
“La Folgore muore ma non si tai il fuoco di sbarramento di Lanciafiammista addetto allo
arrende! Viva l'italia!” artiglieria venuto a mancare, sbarramento del varco di un
Qaret el Himmeimat (A.S.), continuando a martellare il campo minato, attaccato da
23 -24 ottobre 1942 nemico durante la sua avan- preponderanti forze, sotto
zata ed incurante del violento violento e continuo fuoco del-
fuoco di controbatteria cui era l’artiglieria, per oltre 24 ore si
GOLA Marco sottoposto. Delineatosi il prodigava in ogni modo con il
contrattacco dei paracadutisti suo speciale mezzo di lotta
italiani, di iniziativa, riuniva i per impedire il transito dei
propri serventi e si scagliava carri armati dell’avversario.
contro il nemico disorientan- Esaurito il liquido da lancia- Sergente maggiore, 185° reg-
dolo. Ferito due volte, conti- fiamme, continuava a com- gimento artiglieria “Folgore”
nuava a combattere; ferito battere, lanciando bottiglie Comandante di un pezzo anti-
una terza volta e mortalmen- anticarro, fino a che caduto carro impegnato da forte for-
te, rifiutava energicamente di ferito, veniva catturato dal- mazione di carri armati di fan-
essere soccorso dai suoi l’avversario. Appena riavuto- teria nemica, riusciva, dopo
paracadutisti accorsi e li inci- si, con un piccolo gruppo di strenua lotta, ad infliggere al
tava ancora al combattimen- compagni impegnava con au- nemico sensibili perdite, cat-
to. Consapevole della sua dace corpo a corpo le senti- turando con ardita mossa l’e-
prossima fine, rimaneva se- nelle, e riusciva a rientrare quipaggio di un carro colpito.
reno e forte e dichiarava solo nelle nostre linee. Ripreso il Successivamente, avuto im-
di essere fiero che il batta- suo posto di combattimento mobilizzato il pezzo, feriti i
Tenente cpl., 186° rgt. fante- glione avesse assolto il com- e colpito nuovamente persi- suoi serventi, ferito egli stes-
ria paracadutisti, Divisione pito affidatogli. Spirava poche steva nella strenua impari lot- so gravemente alle gambe,
“Folgore” ore dopo, chiudendo gloriosa- ta. Esaurite le munizioni, incitava i dipendenti a non

XVIII OTTOBRE/NOVEMBRE 2012


SPECIALE EL ALAMEIN

perdersi d’animo ed a conti- portava un gruppo di uomini campo minato per prevenire te dove maggiormente infu-
nuare a combattere con le a soccorso dei compagni pe- la rimozione delle mine, du- riava la lotta, calmo ed im-
bombe a mano ed i pugnali. ricolanti e con grande ardi- rante un intenso tiro a neb- passibile sotto il bombarda-
Sopraffatto dal nemico, ir- mento, all’arma bianca ed a biogeni, avvertiti rumori, mento dell’artiglieria, era l’a-
rompente nella postazione, colpi di bottiglie anticarro, ri- avanzava fra la nebbia per nima della resistenza e di ful-
vincendo lo strazio del suo usciva a rompere il cerchio accertamenti. Caduto in una gido esempio ai suoi dipen-
corpo martoriato, sorreggen- degli attaccanti e, benché fe- imboscata, impegnava acca- denti. Colpito a morte, chiu-
dosi con uno sforzo supremo rito, ad entrare nella posizio- nita lotta corpo a corpo invi- deva eroicamente un’esi-
sulle gambe maciullate, sca- ne. Quivi, trovato morto l'uffi- tando ad alta voce i difensori stenza di intrepido soldato e
ricava la pistola sul nemico e ciale comandante, riuniva i della posizione retrostante di fierissimo comandante tut-
gridando: “Voi non mi avrete pochi difensori superstiti e li ad aprire il fuoco sulla zona ta dedicata alla grandezza
vivo -Viva l'Italia”, cadeva da portava al contrassalto ricac- dove lui si trovava ad evitare della Patria.
prode. ciando l’avversario. Nuova- che le mine venissero rimos- Africa Settentrionale, Estate
El Alamein (A.S.), 24 ottobre mente ferito rimaneva al suo se, immolava così la sua gio- 1942; Passo del Cammello
1942. posto. In un nuovo improvvi- vane esistenza, mirabile (Depressione di El Kattara),
so ritorno offensivo dell’av- esempio di elevato senso del 4 novembre 1942.
versario rifiutava di arrender- dovere e di stoica fermezza.
PISTILLO Nicola si e, gridando ai suoi uomini: Africa Settentrionale, 26 ot-
“La Folgore muore, ma non tobre 1942. Cap. RUSPOLI Costantino
si arrende”, li portava ancora
una volta all’assalto, ma col-
pito gravemente cadeva sulla RUSPOLI Marescotti Carlo
posizione tanto tenacemente dei principi di Poggio Suasa
difesa. Eroica figura di co-
mandante animatore e tra-
scinatore di uomini.
Africa Settentrionale, 23-25
ottobre 1942.

PONZECCHI Dario

Sergente paracadutista, Comandante di compagnia


186° rgt. fanteria “Folgore” paracadutisti impiegata co-
Nel corso di un’accanita e me fanteria nella difesa di un
sanguinosa battaglia, desti- importante caposaldo isola-
nato con la sua squadra alla Tenente Colonnello s.p.e. ca- to nel deserto, benché am-
difesa di un’importante posi- valleria 186° rgt. paracaduti- malato, sosteneva una pode-
zione, per quanto duramente sti “Folgore” rosa preparazione di artiglie-
attaccato, resisteva tenace- Comandante di raggruppa- ria e poi l’attacco di forze co-
mente con successo per ol- mento paracadutisti, due vol- razzate nemiche soverchianti
tre 24 ore. Accortosi che l’av- te ferito nell’attraversare i che contrattaccava con indo-
versario con ingenti forze co- campi minati e, per quanto mito coraggio.
razzate e con truppe di assal- Caporal maggiore, 185° rgt. tormentato da malattia, re- Mentre il nemico sorpreso da
to stava circondando e so- fanteria paracadutisti “Folgo- stava in linea con i suoi pro- tanta bravura ripiegava coi
praffacendo un centro di fuo- re” di. Attaccato da preponde- suoi carri, non avendo potuto
co al suo fianco, di iniziativa, Posto di vedetta oltre un ranti forze corazzate, presen- né sopraffare e neppure fiac-

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 XIX


SPECIALE EL ALAMEIN

care l’eroica resistenza dei di- colo che correva l’intero altri nei pericoli, nei disagi, nel- ta per porre in salvo preziosi
fensori, il prode comandante schieramento, decideva con la lotta. Inabile alle fatiche di materiali affidatigli. Durante un
alla testa della compagnia fulminea prontezza di con- guerra, ma animato dal più alto più intenso bombardamento
decimata cadeva nel contras- trassaltare; fatto impugnare spirito guerriero, seguiva la sua nemico, abbandonati a rischio
salto colpito al petto da una le bottiglie incendiarie dai po- divisione paracadutisti al fron- della vita gli occasionali ripari si
raffica di mitragliatrice e tro- chi uomini rimasti, con ardi- te, dove prodigandosi con peri- slanciava generosamente in
vava ancora la forza di gridare mento sovrumano si avventa- zia, ardimento e profondo sen- soccorso di un grave ferito ri-
ai suoi uomini «Evviva l’Italia». va alla loro testa contro carri so del dovere nei difficili e vitali uscendo con il braccio super-
Fierissimo comandante ed armati infiltratisi, riuscendo compiti assegnatigli, costituiva stite a trarlo a salvamento. Col-
esemplare soldato contribui- ad arrestarne alcuni ed a ri- con l’esempio fiamma vivente pito egli stesso alla testa cade-
va a formare intorno al nome cacciare gli altri. Nell’inseguir- di patriottismo, di fede e di ab- va privo di sensi. Soccorso e
della Divisione «Folgore» un li oltre la cerchia del caposal- negazione. In un momento as- trasportato in un ospedaletto
alone leggendario di gloria. do, cadeva colpito a morte, sai critico della battaglia, ac- da campo, trovava ancora la
Deir El Munassib - (El Ala- coscientemente sacrificando- cerchiata la divisione da pre- forza di insistere con sublime
mein), 26-27 ottobre 1942 si per la salvezza del settore ponderanti forze nemiche, su- ostinazione per tornare al pro-
in un atto di disperata auda- perava con sforzo sovrumano prio reparto.
cia, il solo che in quella tragi- per più giorni e notti consecuti- Africa Settentrionale, luglio-no-
SIMONI Gastone ca situazione poteva ricaccia- ve, ostacoli e stenti di ogni sor- vembre 1942.
re ancora una volta il nemico.
Altissimo esempio di consa-
pevole dedizione al dovere. Reggimenti 186° e 187° Paracadutisti “Folgore”
Deserto Occidentale Egizia- e 185° Artiglieria Paracadutisti “Folgore”
no, 23-27 ottobre 1942.
Divisione paracadutisti “Folgo-
re” (185ª)
STARACE Giovanni Reggimento Paracadutisti della
gloriosa Divisione “Folgore”, in
unione alle aliquote divisionali
ad esso assegnate, per tre me-
si, senza soste, si prodigò valo-
rosamente in numerose azioni
offensive e difensive stroncan-
Capitano s.p.e. cavalleria, do sempre l’impetuosa avanza-
187° rgt. paracadutisti “Fol- ta del nemico enormemente superiore per numero e per
gore” mezzi. Nell’epica battaglia di El Alamein stremato per le
Volontario in reparti paraca- perdite subite, cessato ogni rifornimento di acqua, viveri
dutisti, celava stoicamente le e munizioni, con la fede che solo il più sublime amor di
sofferenze di precedente in- Patria può generare, respingeva sdegnosamente, al grido
fermità di guerra per non al- di “Folgore”, ripetuti inviti alla resa, dimostrando in tal
lontanarsi dai suoi uomini, in modo che la superiorità dei mezzi poteva soverchiare i
durissima battaglia, coman- Tenente cpl. paracadutista, Di- paracadutisti d’Italia, piegarli mai. Attraverso innumerevo-
dante di compagnia, sostene- visione “Folgore” li episodi di eroismo collettivi ed individuali, protraeva la
va con indomita fermezza per Allievo paracadutista, vibrante resistenza fino al totale esaurimento di ogni mezzo di lot-
più giorni consecutivi sotto in- di entusiasmo e di fede, perdu- ta imponendosi al rispetto e all’ammirazione dello stesso
cessanti bombardamenti ter- ti il braccio e la spalla sinistra nemico, scrivendo così una delle pagine più fulgide per
restri ed aerei l’urto di fante- in esercitazione, conscio del l’Esercito Italiano.
ria e mezzi corazzati nemici, pericolo cui si esponeva, insi- (Africa Settentrionale, 22 luglio - 12 ottobre 1942; Batta-
costringendoli sempre a ripie- steva fino ad ottenere di prose- glia di El Alamein, 23 ottobre - 6 novembre 1942 - De-
gare. Vista la gravità del peri- guire i lanci per essere pari agli pressione di El Kattara -, 4 novembre 1942).

XX OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
REPARTI IN ARMI
segue da pag. 22

militari sia nazionali sia estere


segno che l’entusiasmo e la
professionalità che ha contrad-
distinto gli appartenenti alla
specialità continua a vivere, ali-
mentarsi e tramandarsi di gene-
razione in generazione.
In un clima di ristrettezze econo-
miche, revisione della spesa
pubblica e riduzioni il 4° reggi-
mento alpini paracadutisti, il
prossimo anno, tornerà ad evol-
versi ulteriormente e ad affron-
tare nuove ed esaltanti sfide.
Come ben sapete, ai fini della
razionalizzazione delle risorse
delle Forze Armate, il Quarto do-
segue sempre da vicino e non ci studio iniziale per la costituzio- tà, il senso del dovere e della re- vrebbe entrare a far parte orga-
fa mai mancare la sua solidarie- ne della specialità, per l’esem- sponsabilità, l’audacia… sono nicamente del costituendo Co-
tà e amicizia. pio dato e per aver posto le basi gli ingredienti che uniti insieme mando delle Forze Speciali del-
La vostra partecipazione a que- morali di questa bellissima real- ci consentono di superare i no- l’Esercito.
sta semplice ma significativa tà operativa che è il 4°reggimen- stri limiti ed assolvere al meglio Questo evidenzia un nuovo rico-
cerimonia ci onora ma ancor più to alpini paracadutisti ranger. ogni tipologia di compito. noscimento delle qualità e delle
rende omaggio a tutti gli alpini Dal primo lancio sul ghiacciaio I sacrifici di tutti coloro che ci capacità espresse da questi
paracadutisti che hanno costrui- del Ruitor in Val d’Aosta a 3000 hanno preceduti rappresentano bravissimi ed eccellenti ragazzi
to con il loro impegno e sacrifi- metri d’altezza, l’epopea degli pertanto le fondamenta del no- e ragazze e non significa affatto
cio a creare la storia dell’attuale alpini paracadutisti è stata sem- stro Reparto; sono la base per una perdita dei valori preceden-
4°reggimento alpini paracaduti- pre un crescendo di successi la quale noi oggi rappresentia- temente indicati.
sti ranger. che hanno portato la creazione mo una delle Unità d’elite delle Rappresenta invece una nuova
Non vorrei dilungarmi troppo nel di ulteriori quattro plotoni, la lo- Forze Armate italiane. opportunità per continuare ad
ripercorrere i passi che hanno ro unificazione in un unità orga- I miei ragazzi continuano ad essere protagonisti nella storia
dato inizio a questa bella avven- nizzativa del livello compagnia operare in difficili e rischiose delle Forze Armate italiane, po-
tura che tutti noi ben conoscia- nel 1964, l’elevazione a livello missioni in Afghanistan in cui ter crescere, migliorarsi e per-
mo, dedicando più spazio inve- battaglione nel 1996 e reggi- non è consentito sbagliare, ché no …diffondere ad altre uni-
ce al ricordo del Cap. Claudio mento nel 2004 nonché l’inseri- svolgono intensi addestramenti tà le qualità morali che ci carat-
Baldessari, andato avanti il 1° mento nel bacino della Forze in montagna sia nella stagione terizzano.
giugno scorso, primo Coman- per Operazioni Speciali dell’E- invernale sia in quella estiva, ef- Tutti dipende da noi; la voglia di
dante del primo plotone alpini sercito. fettuano attività aviolancistiche eccellere in quello che sarà il
paracadutisti nell’ambito della Verrebbe pertanto da chiedersi impegnative ed un intenso e nuovo contesto ordinativo non
B.alp. “Tridentina” e pertanto come mai il reparto sia così realistico addestramento al manca, l’entusiasmo e l’orgo-
pioniere di questa bellissima speciale… cosa lo rende unico combattimento che porta dopo glio di appartenere al reggimen-
specialità. e allo stesso tempo affascinan- due anni alla qualifica di ranger to ranger sono concreti ed insiti
Esperto di montagna, istruttore te. Credo che la risposta stia ovvero alla creazione di un sol- nelle nuove leve che guideranno
di sci e di alpinismo, con Cesare nella sua doppia anima, nelle dato dotato non solo di straordi- in futuro il Reparto, pertanto ve-
Maestri ha effettuato numerose migliori qualità degli alpini e dei narie capacità fisiche ma so- do tutti i presupposti per prose-
“prime” di estrema difficoltà, su paracadutisti che vengono fuse prattutto di qualità morali, di ca- guire questa bellissima storia, e
alcune delle più note pareti del- insieme e vanno ad animare e rattere, di valori, ideali senza i continuare ad onorare chi ci ha
le Alpi tra cui la Roda di Vael sul dare linfa ed energia allo spirito quali non riuscirebbe a comple- preceduto.
Catinaccio; la strapiombante di tutti noi, diventando parte in- tare il ciclo formativo ed affron- Concludo rinnovando Buona fe-
“Parete Rossa”, e la conquista tegrante del nostro DNA. tare i successivi duri addestra- sta a tutti e arrivederci al settan-
del “Cerro Torre” nelle Ande pa- L’amore e il rispetto della mon- menti. tennale degli alpini paracaduti-
tagoniche. A lui va il nostro più tagna, il faticare insieme, il co- In tutte le loro attività, gli odierni sti: ... 1001, 1002, 1003,
sentito, riverente e commosso raggio e la comune determina- alpini paracadutisti e ranger ri- 1004, 1005 MAI STRACK!!!
grazie per aver concretizzato lo zione nell’affrontare le difficol- cevono il plauso di Alte Autorità Col. Carlo Sardi

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 23
REPARTI IN ARMI

Il Gen. Masiello insignito


dell’Ordine Militare d’Italia
re» con la quale ha partecipa-
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano mentre decora il generale Masiello
to in qualità di comandante
del contingente nazionale
Ovest in Herat, alla missione
“International Security Assi-
stance Force” (ISAF) nel 2011
in Afghanistan. La motivazio-
ne così recita:

«Ufficiale dell'Ordine Militare


d'Italia:
Comandante del comando re-
gionale Ovest e del contingen-
te nazionale in Herat, nell'am-
bito della missione “Interna-
tional Security Assistance For-
ce” (ISAF) in Afghanistan, si
prodigava con non comune
perizia, alto senso di respon-
sabilità e ferma determinazio-
ne nella condotta di comples-
se operazioni militari e molte-
plici attività umanitarie. In un
contesto operativo caratteriz-
zato da crescente rischio di
attentati e da condizioni am-
bientali estremamente dis-
agiate, calibrava il dipendente
dispositivo militare alle reali
esigenze sul terreno, conse-
guendo risultati di assoluto
prestigio e in linea con gli
obiettivi generali della NATO.
Con pregevole operato, rap-
presentava in modo esempla-
re le Forze Armate italiane e
la Nazione in uno scenario in-
ternazionale di elevata visibili-
l Giorno dell'Unità Nazio- ferite nell'anno 2012. Nel cor- no, che ha poi consegnato le tà. Herat (Afghanistan), aprile

I nale e Giornata delle For-


ze Armate, nel Salone
dei Corazzieri del Palazzo del
so della cerimonia ha preso la
parola il Ministro della Difesa,
Amm. Giampaolo Di Paola,
decorazioni agli insigniti.
Tra i decorati il generale di bri-
gata, art. acq. paracadutista,
– settembre 2011»
Al generale Masiello i più fer-
vidi complimenti da parte del
Quirinale, sono state conse- Cancelliere dell'OMI. È quindi Carmine Masiello, già coman- Presidente Fantini e di tutta
gnate le decorazioni dell'Ordi- intervenuto il Presidente della dante del 185° RAAO, e della l’ANPd’I.
ne Militare d'Italia (OMI) con- Repubblica, Giorgio Napolita- Brigata paracadutisti «Folgo- A.F.

24 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
SPORT

Campionati Italiani
di Paracadutismo “2012”
1° Trofeo Internazionale
di Paracadutismo “Valdera”
(Testo e immagini cortesia CSE sez. Paracadutismo)

cisione in atterraggio e il Trofeo Assistiti da una condizione me-


Internazionale «VALDERA». teorologica estremamente fa-
In una cornice organizzativa vorevole, già al termine della
che in molti non hanno esitato prima giornata di gara, si è
a definire un «mini mondiale», completato lo «stile, con l’effet-
sono intervenute le rappresen- tuazione di 5 lanci di gara da
tative della Repubblica Ceca, parte di 30 atleti, al termine
della Svizzera, dell’ Olanda, dei quali – ironia della sorte –
della Germania (con due Giorgio Squadrone e Giuseppe
teams), della Francia, del Qa- Tresoldi risultavano esattamen-
tar, alle quali si sono aggiunte te a pari merito (35" e 84 cent
le compagini di Scuola Nazio- il tempo complessivo), mentre
nale Bleu, CS Carabinieri, CS il Campione assoluto risultava
Esercito (due teams), Brunei Philippe Valois, già Campione
And Friends, più ulteriori 4 del Mondo della disciplina. L’i-
squadre miste, composte da nizio della seconda giornata di
atleti iscrittisi individualmente gara, vedeva lo spareggio tra i
all’evento. Un totale di ben 16 due atleti italiani, che premiava
squadre per 80 competitori, la deteminazione di Giuseppe
che hanno reso la competizio- Tresoldi, che riusciva a strap-
ne estremamente interessan- pare il titolo all’amico e collega
te, incrementandone il valore Giorgio Squadrone, con un
assoluto, proprio in funzione tempo quasi similare.
della valenza dei partecipanti. La gara di precisione in atter-
La formula adottata, è stata raggio vedeva il suo avvio alle
quella della «gara OPEN», che 14.30 del giorno 5 ottobre, e si
ha consentito l’attribuzione dei chiudeva con l’ottava manche
vari titoli Italiani di squadre e di gara, alle 10.30 circa del
individuali nelle due discipline giorno 7 ottobre.
praticate, esclusivamente ai Stilate le classifiche a squadre
possessori di licenza FAI in cor- relative al Campionato. e al Tro-
La bandiera del Centro Sportivo Esercito volteggia sul campo di gara
so di validità. feo Internazionale, la gara con-
Contestualmente, per tutti i tinuava con le manche di semi-
el periodo 4-7 ottobre dell’AeroClub di Pisa), si sono

N
partecipanti, sono state stilate finale e finale per gli atleti ita-
2012, presso l’aero- svolti i Campionati Italiani di le classifiche nelle due discipli- liani che competevano per il ti-
porto Federico Citi Paracadutismo per le discipline ne, riconducibili al Trofeo Inter- tolo individuale italiano, dispu-
(aviosuperficie Valdera, sede classiche dello stile e della pre- nazionale «VALDERA». tate rispettivamente dal 25 e

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 25
SPORT

PRECISIONE IN ATTERRAGGIO INDIVIDUALE


CLASSIFICA COMPLESSIVA

Le prime tre squadre classificate sul podio

dal 50% dei migliori atleti in ria dei risultati conseguiti nelle
Spettacolare immagine ripresa
da un paracadutista della zona di gara classifica individuale maschile due discipline) a Giorgio Squa-
e femminile. drone e a Giuseppe Tresoldi sa-
1 Squadrone Giorgio 15 Agnellini Massimo Dopo un’appassionante «testa rebbe stato poi attribuito il tito-
2 Corradini Stefano 16 Narcisi Michele a testa», si aggiudicava il titolo lo di co-campioni, per la classi-
3 Tresoldi Giuseppe 17 Mangia Fabrizio di Campione Italiano nella pre- fica di “combinata individuale”.
4 Gullotti Francesco 18 Pinchieri Luigi cisione individuale, Giorgio La precisione è stata definitiva-
5 Viel Daniele 19 Conga Luigi Squadrone. Per parità di pun- mente completata con l’effet-
6 Zanotti Milena 20 Cardinali Andrea teggio complessivo (sommato- tuazione di un’ulteriore man-
7 Di Tecco Annalisa 21 Borin Claudio
8 Franceschetti Morena 22 Guarinelli Vittorio
9 D’angelo 23 Gitto Alessandro PRECISIONE IN ATTERRAGGIO INDIVIDUALE
Daniela Lucia 24 De Gaetano CLASSIFICA MASCHILE
10 Mar tin Marco Bar tolomeo
11 Cidale Manuel 25 Carbone Claudio
12 Filippini Paolo 26 Castelli Germano
13 Filippini Fabio 27 Cigarini Enrico
14 Pizziconi Marco 28 Di Iorio Angelo

Il Comandante della Brig. Paracadutisti “Folgore”


Gen. Massimo Mingiardi alza la coppa vinta dai suoi atleti

Al centro Giorgio Squadrone

1 Squadrone Giorgio 14 Pinchieri Luigi


2 Corradini Stefano 15 Conga Luigi
3 Tresoldi Giuseppe 16 Cardinali Andrea
4 Gullotti Francesco 17 Borin Claudio
5 Viel Daniele 18 Guarinelli Vittorio
6 Mar tin Marco 19 Gitto Alessandro
7 Cidale Manuel 20 De Gaetano
8 Filippini Paolo Bar tolomeo
9 Filippini Fabio 21 Carbone Claudio
10 Pizziconi Marco 22 Castelli Germano
11 Agnellini Massimo 23 Cigarini Enrico
12 Narcisi Michele 24 Di Iorio Angelo
13 Mangia Fabrizio

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
SPORT

PRECISIONE IN ATTERRAGGIO INDIVIDUALE COMBINATA INDIVIDUALE CLASSIFICA


CLASSIFICA FEMMINILE
1 Tresoldi Giuseppe 5 Narcisi Michele
2 Squadrone Giorgio 6 Cardinali Andrea
3 Gullotti Francesco 7 Conga Luigi
4 Filippini Fabio 8 Agnellini Massimo

Squadrone, Giuseppe Tresoldi, plauso a tutti loro, che hanno


Francesco Gullotti e Luigi Con- saputo dimostrare compattez-
ga si è aggiudicata sia il “Tro- za, coesione e determinazione.
feo Valdera” che il Campionato Ma il mio ringraziamento va an-
Italiano 2012. che all’Aero Club di Pisa e al
Al secondo posto nel Campio- suo Presidente Daniele Gior-
nato Italiano si è piazzato il getti, che si è reso disponibile
Il podio delle atlete paracadutiste CSE 2 composto da: Luigi Pin- ad organizzare l’evento; non-
chieri, Fabio Filippini, Andrea ché a tutti i contributori che con
1 Zanotti Milena 3 Franceschetti Morena Cardinali, Fabrizio Mangia e Mi- la loro partecipazione, hanno
2 Di Tecco Annalisa 4 D’angelo Daniela Lucia chele Narcisi; al terzo posto la consentito di raggiungere l’o-
SCUOLA NAZIONALE. biettivo”.
che di precisione individuale realizzato tre zeri. Per mancan- Per quanto riguarda l’individua- La competizione è stata diretta
(l’11ª), che avrebbe attribuito za di tempo disponibile ad ef- le del “Trofeo Valdera” nella in maniera esemplare dal Capo
ad uno dei 5 migliori classifica- fettuare un ulteriore spareggio, precisione ha vinto il bravo Ste- Giudice Guido Fasulo e dai suoi
ti nella lista provvisoria, il “Tro- agli stessi veniva attribuito il ti- fano Corradini, seguito da collaboratoiri Mario Fabbretti,
feo della Spada”, con procedu- tolo di vincitori (co-champion) e Squadrone Giorgio e da France- Gilberto Favaretto, Bruna De
ra «one shot, one kill» (lancio il trofeo veniva consegnato a sco Gullotti; nello stile ha vinto Paoli e Marco Curcio (del CSE);
secco). Al termine di questa Daniele Viel, cui veniva racco- il francese Valois; nella combi- affiancati nella circostanza da
manche, i tre atleti, Giorgio mandato di garantirne la custo- nata primo ancora Valois segui- due giudici internazionali di ele-
Squadrone, Daniele Viel e Giu- dia per almeno un anno. to da Squadrone e da Gecnuk vatissimo profilo, quali sono
seppe Tresoldi, risultavano an- La squadra del CSE 1 compo- Nella classifica femminile cam- Guenter Berendt (Germania) e
cora in parità perché avevano sta da: Paolo Filippini, Giorgio pionessa d’Italia in precisione Michel Jara’ (Francia).
individuale è Milena Zanotti, «A poco sarebbero valsi gli sfor-
seguita da Annalisa Di Tecco, e zi e l’impegno individuale» – ag-
STILE IN CADUTA LIBERA CLASSIFICA GENERALE
Morena. giunge ancora Mencaraglia «se
Una competizione che ha avuto non vi fosse stato il prezioso
il suo sviluppo in un clima di se- contributo logistico da parte
renità, armonia e friendship – del Centro Addestramento di
riferisce il Comandante del CSE Paracadutismo e della Brigata
– che ha premiato tutti i miei paracadutisti «Folgore», per
sforzi, tesi a rendere l’ambien- mezzo del quale è stato possi-
te piacevole e vivibile per tutti bile impiantare un campo di ga-
gli atleti. I riconoscimenti ra che ha soddisfatto le esigen-
espressi da tutti i team leaders ze di tutti i partecipanti. “Last
della squadre straniere, non- but not least”, il ringraziamento
ché dagli atleti italiani, sono più grande va ai miei atleti ma-
stati per me il vero motivo di schili e femminili, che non fini-
soddisfazione. Certamente, la ranno mai di stupirmi e di emo-
Gli atleti del CSE Squadrone, Filippini, Gullotti
ciliegina sulla torta di un even- zionarmi. Loro sono stati loro i
to che nella fase organizzativa veri protagonisti di un evento,
1 Tresoldi Giuseppe 6 Narcisi Michele
ha dovuto come di consueto che ha ampiamente ripagati gli
2 Squadrone Giorgio 7 Filippini Fabio
superare non poche difficoltà, sforzi profusi: siete veramente
3 Gullotti Francesco 8 Agnellini Massimo
sono state le prestazioni dei grandi e degni di essere consi-
4 Cardinali Andrea 9 Zanotti Milena
5 Conga Luigi miei atleti, che hanno fatta derati dei veri campioni».
man bassa di medaglie. Il mio CSE sez. paracadutismo

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 27
SPORT

Campionati Nazionali
di P r e c i s i o n e
con paracadute
ad apertura automatica
FdV ANPd I
e Ancona, che hanno avuto che hanno partecipato alla
l’onore e l’onere di organiz- gara, con qualche contesta-
zare questo campionato, zione che rientra nel conte-
con unità di intenti, hanno sto di queste manifestazio-
gestito la competizione in ni, delle quali si terrà buon
modo tale che nel volgere di conto per la prossima edizio-
due giornate si sono potuti ne, così come ha affermato
effettuare, sul campo volo di il Segretario Tecnico Nazio-
Reggio nale, Gen. Leonardo Rosa,
Emilia, presente al campionato.
b e n La gara che prevedeva una
Da sinistra Marco Andreani e la squadra
1 8 0 competizione individuale e a
dei paracadutisti di Avezzano a bordo dell’aereo avio- squadre ha visto la parteci-
lanci, pazione di 60 paracadutisti
ei giorni 8 e 9 set- campionati nazionali di avio- senza al-

N
provenienti da buona parte
tembre 2012 si so- lancio di precisione con cun inciden- d’Italia, e di 16 squadre
no svolti sulla zona paracadute ad apertura au- te. ognuna composta da tre at-
lancio di Reggio Emilia, ospi- tomatica FdV, dell’Associa- Elevato lo leti.
ti della scuola ANPd’I di Co- zione Nazionale Paracaduti- spirito di com- Al termine dell’attività sono
mo e dell’Associazione BFU sti d’Italia. petizione dei saliti sul podio: per la com-
diretta dal par. Paolo Haim, i Le sezioni di Saronno, Como paracadutisti petizione individuale il para-

Spettacolare foto di una delle squadre in atterraggio


SPORT

CAMPIONATO NAZIONALE ANPd’I aviolancio FDV CAMPIONATO NAZIONALE ANPd’I aviolancio FDV
CLASSIFICA A SQUADRE CLASSIFICA INDIVIDUALE

Le prime tre squadre classificate, Il par. Katzenberger premiato dal Segretario Tecnico Nazionale,
da sinistra: Cremona, Brescia, Milano Gen. Leonardo Rosa e dal par. Paolo Haim

1 BRESCIA 1 Ghirardi - Manenti - Festa 22 Ruggeri Monza


2 CREMONA Tugnolo - Bonisoli - Granata 23 Milani Piacenza 1
3 MILANO Lavorca - Pelucchi - Noci F. 24 Delsorbo Ferrara
4 AVEZZANO Liber ti - Gentile - Ceccarini 25 Benatti Mantova 2
5 BOLOGNA Katzenberger - Mazzetti - Bettelli 26 Iaconiello Lucca
6 PIACENZA 1 Confor ti - Milani - Lavelli 27 Mascolo Ferrara
7 FERRARA Mascolo - Fusco - Del Sorbo 28 Rinaldi Mantova 1
8 MONZA Basilico - Ruggeri - Colnago 29 Volpi Brescia 2
9 BASSO VERONESE Peditzzi - Roncari - Feudatari 30 Gavarone Savona 1
10 SAVONA 1 Camignani - Gavarone - Robbiano 31 Roncari B. Veronese
11 MANTOVA 2 Lodi - Benatti - Fiorino 32 Gentile Avezzano
12 VARESE Ceci - Lucente - Gallo Il paracadutista Olivieri, 33 Mazzetti Bologna
13 MANTOVA 1 Rinaldi - Azzoli - Baraldi terzo classificato alla 34 Lucente Varese1
14 SAVONA 2 Gulli - Basuino - Labate competizione individuale 35 Lodi Mantova 2
15 BRESCIA 2 Ravasio - Volpi - Noci L. 36 Marioni Tradate
16 MODENA Sarago' - Frigeri - Giordano 1 Conforti Piacenza 1 37 Ceci Varese 1
2 Katzenberger Bologna 38 Gallo Varese 1
Il paracadutista Conforti, primo classificato, 3 Oliveri Lucca 39 Macchi Varese
premiato dal Segretario Tecnico Nazionale, Gen. Leonardo Rosa 4 Granata Cremona 40 Fusco Ferrara
5 Camignani Savona 1 41 Feudatari Cremona
6 Pelucchi Milano 42 Vitolo Napoli
7 Manenti Brescia 1 43 Azzoli Mantova 1
8 Ghirardi Brescia 1 44 Robbiano Savona 1
9 Lavorca Milano 45 Basuino Savona 2
10 Liberti Avezzano 46 Noci F. Milano
11 Sarago Modena 47 Colnago Monza
12 Bonisoli Cremona 48 Ravasio Brescia 2
13 Brinolti Piacenza 49 Bettelli Bologna
14 Guidi Carpi 50 Baraldi Mantova 1
15 Tugnolo Cremona 51 Fiorino Mantova 2
16 Festa Brescia 1 52 Noci L. Brescia 2
17 Peditzzi B. Veronese 53 Frigeri Modena
18 Gulli Savona 2 54 Giordano Modena
19 Zinchenco Rimini 55 Romano Napoli
20 Basilico Monza 56 Lavelli Piacenza 1
21 Ceccarini Avezzano 57 Labate Savona 2

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 29
SPORT

Buon sangue non mente. Il ST con due paracadutisti, padre e figlia, della sezione di Brescia che hanno partecipato alla gara. Complimenti alla fam. Noci

Brescia con Festa, Ghirardi, utilizzati in gara. Diversi altri


Manenti; Cremona con Boni- paracadutisti, con spirito di
soli, Granata, Tugnolo; Mila- cameratismo, hanno contri-
no con gli inossidabili Lavor- buito allo sforzo organizzati-
ca, Noci e Pelucchi. Da se- vo tra i quali quelli delle se-
gnalare il quarto posto della zioni di Mantova e Basso Ve-
sezione degli esordienti para- ronese.
cadutisti della sezione di Al termine della competizione
Avezzano la cui squadra era la meritata premiazione e le
composta dai paracadutisti: parole di elogio del Segreta-
Ceccarini, Gentile, Liberti. rio Tecnico Nazionale, che ha
Una menzione va ai paraca- riconosciuto la vitalità e le ca-
dutisti della sezione di Anco- pacità dei partecipanti e de-
na capitanati dal loro presi- gli organizzatori, complimen-
dente, Marco Andreani, il tandosi con loro, dando ap-
quale ha svolto anche le fun- puntamento all’anno prossi-
zioni di direttore di lancio. I mo in località da destinarsi a
quali, lavorando costante- secondo delle domande che
cadutista Conforti della se- sezione di Lucca. Mentre per mente per due giorni conse- riceverà da parte delle scuo-
zione di Piacenza, il par. Kat- la classifica a squadre si so- cutivi, hanno contribuito con le di paracadutismo ANPd’I.
zenberger della sezione di no aggiudicati i primi posti i la loro proverbiale capacità al
Bologna e il par. Olivieri della paracadutisti delle sezioni di: ripiegamento dei paracadute A.F.

30 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
Testimonianza del Sottufficiale
di Corpo del 187° Rgt. Par. “Folgore”
in rientro da El Alamein
(19-23 settembre 2012)

La Bandiera del 187° Rgt. dopo 70 anni torna a garrire sulle postazioni
della 6ª Compagnia, tenuta dai paracadutisti in servizio del reggimento stesso

inalmente si parte, il ti, sta iniziando a realizzarsi mento, anche se speravo in Tognetti. Il viaggio, diviso in

F tempo è cupo e piove,


anzi per strada un vero
diluvio, ma noi siamo conten-
un sogno di sempre, andare a
El Alamein.
Siamo in tre del 187° Reggi-
una partecipazione più am-
pia, il Ten. Zippari, il 1° Mar.
Pagliassino ed io il 1° Mar. Lt.
due tratte: Roma-Istambul il
19 sett. e Istambul-Il Cairo il
giorno successivo, qui ci uni-

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 31
Il 1° Mar. Lt. Tognetti presso Quota 33 al Sacrario Militare italiano di El Almein quali sofferenze e privazioni
devono aver provato quegli
uomini prima dell’estremo sa-
crificio, quei luoghi, ancora
oggi parlano e raccontano le
loro gesta.
Passa così il secondo giorno,
intenso stancante, ma alla
sera guardando il cielo affolla-
to di stelle torni a pensare a
dove ti trovi, a quanto sia sa-
cro quel posto e importante il
lavoro di posa dei cippi a pe-
renne memoria, si, sono con-
vinto che come paracadutisti
e come soldati abbiamo fatto
una bella cosa donandone
tre, uno per ogni Battaglione
che formava il 187° Reggi-
mento (2° - 4° - 9°).
Così arriva il giorno della visi-
ta al Sacrario militare, non
penso di riuscire ad esprime-
re cosa ho provato nel recita-
remo al resto del gruppo pro- indossare il basco nelle ceri- via inizio attività, caricare i re la preghiera del paracaduti-
veniente da Milano (8 perso- monie. cippi (300 kg circa) ed arriva- sta di fronte a quell’infinità di
ne, compreso uno degli orga- Carichiamo i bagagli e ci acco- re sui punti già ricogniti e cen- piccoli loculi che contengono i
nizzatori e sponsor del proget- modiamo su 4 fuoristrada To- siti, qui le prime emozioni ve- resti di quegli uomini e il grido
to, Walter Amatobene). yota e partiamo addentrando- dendo le postazioni ancora in- “FOLGORE” che per un gioco
Dall’aeroporto alla cittadina ci nel deserto e dopo 2 ore di tatte o quasi, un cerchio, un di risonanza echeggia a lungo
di El Alamein, 2 ore e mezza sobbalzi, scossoni e intermi- ovale, una U rovesciata colle- facendoti accapponare la pel-
su un pulmino, non proprio di nabili scambi di convenevoli a gata ad altre da cammina- le, sembra che migliaia di voci
ultima generazione, dopo le colpi di clacson con chiunque menti ad altre piccole buche ripetano quel grido allonta-
presentazioni di rito veniamo incrociassimo (strade molto vicine, tutte visibilissime, solo nandosi piano piano verso
brevemente inquadrati sulle trafficate da cisterne a causa l’interno colmo di sabbia fine l’alto; qualcuno mi suggerisce
attività che andremo ad effet- delle estrazioni petrolifere in e compatta portata dal vento a bassa voce che quello è l’u-
tuare, i luoghi che visiteremo zona) arriviamo, ormai al in settanta anni. nico posto dove un paracadu-
ed altre notizie utili, così arri- buio, al campo: 8 tendine bi- Iniziamo a pulire, riposizio- tista è autorizzato a piangere,
viamo al cimitero di guerra In- posto, una tenda 4x4 circa, la nando le pietre e sistemando non so se è vero ma l’emozio-
glese, che visitiamo veloce- cucina e una tenda berbera qualche sacchetto a terra e ne è fortissima.
mente, impressionante; qui con tanto di tappeti e tavoli infine la posa dei cippi, dopo i Ed ora il ritorna a casa, al la-
incontriamo il Prof. Bonde- bassi, dove si entra rigorosa- primi due, dove ci siamo un voro, alla nostra vita di sem-
san, presidente della SIGGMI mente scalzi, sarà la nostra po’ intralciati siamo riusciti ad pre ma con la consapevolezza
(società che conduce le attivi- mensa e “sala briefing” per i organizzarci, da li in poi siamo che ciò che abbiamo fatto, an-
tà di ricerca nella zona e prossimi 3 giorni, e l’imman- diventati una squadra affiata- che se poco, ma abbiamo fat-
sponsor del progetto), il pro- cabile pennone della bandie- ta, ognuno sapeva come muo- to qualcosa per non dimenti-
fessore, geologo e profondo ra, organizzazione spartana versi e cosa fare. care e per rendere omaggio a
conoscitore delle battaglie ma efficace ed efficiente. Scenari immensi, spazi infiniti chi ci ha indicato la via dell’o-
del 1942, pensate talmente Il mattino successivo sveglia costellati di buche, in partico- nore e del sacrificio.
coinvolto dall’essersi brevet- alle 5.30 colazione con uova lare quando siamo saliti sullo
tato con l’ANPd’I per poter sode, formaggini, pane, thè Himeimat abbiamo avuto mo- 1° Mar. Lt. TOGNETTI
stare con i paracadutisti ed caldo e caffè, alzabandiera e do di riflettere ed immaginare Gian Battista

32 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

11 AGOSTO 1944: Vladimiro Veselovski. I Tenenti Fenoglio e Cappellani furono decorati ai Meda-
LIBERAZIONE DI FIRENZE glia d’Argento al VM alla memoria. Non mancarono i riconoscimenti degli Allea-
ti, dei Patrioti e della popolazione civile.
bbiamo seguito sui mezzi di in- Insieme allo Squadrone, ricordiamo il comandante della Divisione Garibaldi Ar-
A formazione di massa, internet
inclusa, le celebrazioni in occasione
no, Aligi Barducci. Si tratta di un Ufficiale già appartenente alla Compagnia
Nuotatori del II Battaglione del X Reggimento Arditi. Egli aveva già combattuto
del 68° anniversario della liberazione in Sicilia contro gli Anglo-Americani nello sbarco del luglio 1943 mentre era al
di Firenze. Non è mancata qualche comando di una pattuglia denominata “potente”. Fu proprio quell’appellativo
polemica in merito ad alcune assen- che egli scelse quale proprio nome di battaglia quando assunse il comando
ze forse a causa di ferie, alla solenne della Divisione Arno. Barducci cadde in combattimento a Firenze il 9 agosto
cerimonia nella sala dei 500. ’44 e fu decorato di Medaglia d’Oro al VM. In suo onore la Divisione Arno as-
Grandi assenti in assoluto sono stati sunse il nome di “potente”.
i Paracadutisti dello Squadrone Fol- Nel 1981 il Comune di Firenze pubblicò un “documento” sullo Squadrone F
gore che, al Comando del Capitano esaltandone le gesta nella liberazione della città e nell'intera campagna fino
Gay, diedero un grande contributo a alla operazione «Herring».
quell’evento. Il libretto, di circa 20 pagine, stampato dalla tipografia Calducci, riporta in co-
Lo Squadrone, infatti,stabilendo la sua base operativa a Ponte a Ema: pertina il monumento ai caduti dello Squadrone inaugurato a Ponte a Ema nel
- infiltrò pattuglie notturne nel cuore della città a partire dal 6 agosto, talvolta 1980 e dislocato significativamente sulla gradinata di fronte all'istituto scola-
in abiti civili, guadando il fiume Arno, in cooperazione con i Patrioti locali; stico di quella località.
- svolse attività esplorative a favore delle Grandi Unità Alleate, finalizzate alla Ponte a Ema ospitò anche il primo cimitero dello Squadrone fino a quando le
individuazione delle concentrazioni difensive avversarie; salme furono restituite ai familiari o trasferite al Sacrario di Montelungo.
- affrontò una rete di “franchi tiratori” che infestavano la città e che proseguiro- Il Sindaco di Firenze di allora, Elio Gabbuggiani, scrisse la prefazione a quel li-
no la loro azione per l’intero mese di agosto. bretto e la concluse con queste parole: “...l’Amministrazione che mi onoro di
I Paracadutisti operarono sempre in situazioni di rischio estremo e lasciarono presiedere ha ritenuto di dover dedicare alla cerimonia commemorativa di que-
sul campo otto caduti, tra i quali due Ufficiali tra i migliori, oltre a numerosi fe- st’anno una pubblicazione che vuole ricordare e far conoscere le vicende dello
riti. Squadrone F e sottolineare le ragioni profonde e lo spirito che informarono l’a-
Ecco i nomi dei caduti: Tenente Angelo Fenoglio, Tenente Manlio Cappellani, zione dei caduti e dei loro commilitoni superstiti e che caratterizzarono un pe-
Sergente Attilio Montanari, Caporale Giovanni Tognetti, Paracadutista Arcange- riodo tormentato eppure fecondo della nostra storia recente e passata”.
lo Cruciani, Autiere Leandro Millefiorini, marinaio Mario Allegrini, cavalleggero Agosto 2012 Giovanni Giostra

Ai sensi ex art. 8 L. 47/48 si pubblica una richiesta di rettifica alla pubblicazione della relazione
del Presidente Nazionale apparsa su Folgore n. 4-5/2012, pervenuta dal sig. Dario Macchi

- “Con riferimento all’incarico di te del Presidente Fantini di inda- chieste di commissariamento de- cui era intestato il conto della se-
Segretario Tecnico Nazionale il gare l’operato del paracadutista vono essere avanzate dall’As- zione ANPd’I di Milano. Tuttavia a
sottoscritto non ha mai avuto al- Vittorio Doveri già responsabile semblea, del Consiglio Direttivo tale replica del sottoscritto non
cunché in consegna di particolare dell’ufficio brevetti esteri, accu- e dal Consigliere Nazionale”; con faceva seguito nessuna ulteriore
rilevanza durante l’espletamento sato di presunte “irregolarità” un atto proprio, il Presidente Fan- missiva del Fantini”.
dell’incarico solo i timbri ei file uti- durante un’esercitazione lancisti- tini commissariava la sezione ad- - “In merito all’episodio del finan-
lizzati in corrispondenza persona- ca in sud America; verificato il fat- ducendo fatti e motivi poi rileva- ziamento rilasciato dalla Provin-
le - unico materiale in possesso - to, risultato privo di fondamento tesi completamente irrilevanti e cia di Milano e successivamente
e che sono stati consegnati dal non avendo ottemperato a quan- pretestuosi, stante le sentenze sollevato dal quotidiano “Il Fatto
sottoscritto a Fabrizio Cocchi allo- to richiesto dal Presidente Nazio- dei Probiviri Regionali e del Colle- Quotidiano” quanto scritto dal
ra membro della commissione nale, il sottoscritto venne esone- gio dei Garanti, inducendo il Con- Fantini corrisponde a falso, ed è
tecnica nazionale che ha provve- rato dall’incarico” siglio nazionale alla chiusura”. facilmente verificabile, in quanto
duto a consegnarli a sua volta al - “come presidente della sezione - “Con riferimento al cosiddetto egli stesso chiedeva accesso
presidente nazionale Fantini. Tut- ANPd’I di Milano rilevo che: a se- “lascito Martinotti” il sottoscritto agli atti alla Provincia di Milano,
ta la documentazione riguardante guito del commissariamento del- aveva già replicato alle medesi- tramite l’Avv. Martino Volta, il
la Segreteria Tecnica Nazionale la sezione di Milano, per quanto me accuse ed insinuazioni rivolte quale, visionati i documenti, nul-
era nelle disponibilità dell’allora dettato del regolamento Statuta- direttamente dal Presidente Fan- la ha eccepito circa la correttezza
segretario Boccale che risideva a rio ex art. 72 che prevede lo scio- tini, richiamando in particolare il del provvedimento che fugava
Roma e lavorava nella sede cen- glimento di una sezione per: “in- lungo tempo trascorso, la morte ogni dubbia interpretazione sui
trale”. capacità di funzionamento, dis- di Martinotti risalente infatti al fatti contestati, come asserito
- “Con riferimento all’incarico mai accordi, conflittualità, non appro- 2007 ed il fatto che il bonifico, nella documentazione prodotta
formalizzato e assegnato a totale vazione dei bilanci e impossibilità effettuato nel 2008, era stato re- ufficialmente dalla Provincia di
insaputa del sottoscritto, di re- di far fronte a obbligazioni finan- golarmente contabilizzato, come Milano in risposta ad un interro-
sponsabile dell’ufficio brevetti ziarie”; e quanto previsto ex art. si evince dalla lettura dell’estrat- gazione di un consigliere provin-
esteri, ricevetti l’incarico da par- 75 che attesta “le motivate ri- to conto presso Poste Italiane a ciale”.
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

ALLESTIMENTO DI CIMELI E GRAND’UNIFORMI


IN COLLABORAZIONE CON LE SEZIONI DI VICENZA E VERONA

In occasione dei festeggiamenti


del 4 Novembre, Festa delle For-
ze Armate, la Compagnia dei Ca-
rabinieri di Vicenza ha allestito
una vetrina con uniformi e cimeli
presso un negozio di tessuti del
centro storico della città di Vi-
cenza.
Oltre a vari cimeli d'epoca, sono
stati esposti una Grand'Unifor-
me Speciale da Ufficiale da CC
ed un’uniforme completa da Ca-
rabiniere del 1° Reggimento CC fettuare i prescritti tre lanci per ottenere l'agognato brevetto di abi-
Paracadutisti “Tuscania” di Li- litazione.
vorno, che, grazie alla collabora- Alla scuola di Novi Ligure ci si sente sicuri e tra amici, Giovanni col
zione delle sezioni ANPd'I di Vi- sorriso sornione e il suo modo di fare riesce a trasmettere a tutti la
cenza e Verona, esibiva anche voglia di partecipazione alle azioni per la buona riuscita dell’attività
l’equipaggiamento da lancio con aviolancistica.
imbracatura, paracadute principale e paracadute ausiliario. Difficilmente si arrabbia, questa volta però era amareggiato per le
La vetrina ha suscitato viva curiosità tra i cittadini vicentini ed è sta- tante dicerie che girano in bocca a invidiosi e, ancor di più non ve-
ta oggetto di servizi da parte degli organi di stampa locali. der volare il suo aereo.
Tutti, dico tutti lo seguono per fare meglio: come il ripiegatore Auta-
Magg. CC Par. R. N. Lerario no e il suo staff sempre pronto a espletare al meglio i ripiegamenti
dei vari paracadute.
Dai Bertoletti non mollare, presto riavrai il tuo aereo, la carica mo-
LE SEZIONI DI CUNEO E IMPERIA-SANREMO rale te la diamo noi Presidenti di Sezione della 1ª Zona che come te
INSIEME A NOVI LIGURE lottano per non accorciare l’elenco del tabulato.
Hai costituito una squadra valida e professionalmente preparata.
Un grazie particolare va al D.L. della Scuola ANPd’I Tosolini Davide
che con la sua esperienza dà sicurezza e spirito di controllo a tutti i
paracadutisti a lui affidati e che per la prima volta osano lanciarsi
nel vuoto.
Grazie anche al D.L., Istruttore, L.Ten. Bruschi Renato, persona
preparata sempre pronto a dare man forte.
A nome di tutti i Soci un immenso grazie per tutto ciò che fate.

par. Tommaso Russo

È inutile dire, Giovanni Bertoletti il paracadutismo c'è l'ha nel DNA,


cura la Scuola come un mamma cura il suo pargolo.
Sabato 20 e domenica 21 ottobre u.s. la sezione di Cuneo insieme
a quella di Imperia/Sanremo hanno trascorso due giorni indimendi-
cabili.
Cielo sereno, sole defilato tra le vuote e scarse nuvole, aria umida
e assenza di vento hanno permesso agli allievi paracadutisti di ef-

34 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

ATTIVITÀ SPORTIVA DELLA SEZIONE ANPD’I DI PALERMO to si sono immedesimati, dando grande prova di coraggio con il
massimo spiegamento delle loro ali il 6 ottobre 2012, con il salto
impavido da 500 mt nei cieli di Pontecagnano, sotto la costante su-
pervisione dell’inossidabile Gaetano Giella, che con il suo “VIA” ha
coronato il raggiungimento di un traguardo con l’ambito brevetto di
paracadutismo.
Gli allievi Fontana Fabrizio, Oriente Giuseppe, Bozza Feliciano, Grie-
co Giovanni, tutti abilitati, e Aurioso Enrico con Litrico Carmel, che
pur essendo stati idonei al lancio per piccoli problemi fisici hanno
solo rimandato il lancio e a Ninni Carpino che dopo dieci anni ha ri-
provato l’ebbrezza del vuoto con due lanci addestrativi.
Gli allievi sono stati addestrati, dal paracadutista Digiacomo Davi-
de, membro del direttivo di Sezione che per coerenza ha effettuato
lanci di addestramento con i ragazzi.
Il Presidente Criscione Enzo esprime il più grande e sentito compia-
cimento ai ragazzi che hanno speso se stessi per raggiungere un
così grande obiettivo, mostrando carattere e capacità fisiche ed in-
Con il Patrocinio del Consolato tellettive.
Generale di Germania in Milano, Un grazie a Gaetano Giella e a tutta la scuola di Pontecagnano per
il Patrocinio del Comando NATO la professionalità, la cordialità e lo spirito di accoglienza e a Davide
Rapid Deployable Corp – Italy e Digiacomo che ha coadiuvato l’istruttore seguendo gli allievi ad
del CONI Regionale Sicilia, si so- ogni passo ed infondendo loro quello spirito che contraddistingue
no svolte a Palermo dal 22 al 25 noi paracadutisti.
ottobre 2012 presso la Piscina
Olimpica Comunale e lo Stadio di par. Criscione Vincenzo
Atletica Leggera “Delle Palme”,
le prove sportive consistenti in:
nuoto, salto in alto, corsa velo- CORSO DI PARACADUTISMO DELLA SEZIONE DI SAVONA
ce, lancio del peso, corsa mezzo-
fondo, relative al conseguimento del Brevetto Sportivo Militare Te- Domenica 6 ottobre 2012 si è felicemente quasi concluso sulla
desco “Deutsches Sportabzeichen”. aviosuperficie di Reggio Emilia il corso di paracadutismo 2012 del-
Successivamente e solo al conseguimento del DSA la prova è conti- la sezione di Savona.
nuata presso l’Aeroporto “Boccadifalco” per il conseguimento del Gli allievi impegnati in questo corso sono stati Atzei Gianluca, l’al-
Brevetto Sportivo Militare Tedesco LAZ “Leistungsabzeichen Der lievo scelto aviere Barabino Francesco, Bellardinelli Roberto, Croc-
Bundeswehr” – prova consistente in: marcia militare di 13 Km con co Gianfranco, Esposito Sergio, Poggio Simone.
zaino affardellato di 15 kg + esercitazione a fuoco con pistola be- Insieme a questi allievi hanno seguito il corso per ricondizionarsi i
retta 92 FS con sagome sfalsate a mt. 25 + BLS (Basic Life Sup- paracadutisti Gavarone Marco, Cirillo Maria Teresa, Labbate Patri-
port – Defibrillation). zio.
I Militari facenti parte del direttivo tecnico della sezione ANPd’I di Il conseguimento dell’abilitazione al lancio è stato avversato da di-
Palermo che hanno partecipato e si sono distinti in tali attività sono versi fattori, il meteo e molteplici impegni che gravavano sulle spal-
il Caporale Magg. Ca. Sc. f. (par) Alberto NARO – medaglia di bronzo le degli aspiranti.
DSA e medaglia d’argento LAZ ed il Luogotenente dei Carabinieri in Perciò le giornate di impegno aviolancistico sono state diverse e
s.p.e. (a) Antonio MEZZOGORI - medaglia di bronzo DSA e medaglia distribuite sulle Scuole di paracadutismo di Novi Ligure, dove gli al-
d’oro LAZ. lievi hanno avuto modo di provare il paracadute direzionale MC1-
1C, mentre a Reggio Emilia il paracadute statico della Bruggeman
35 TSN.
par. Salvatore Vecchio I primi fortunati a potersi fregiare della definizione “paracadutisti”
sono stati Atzei Gianluca e il 17enne allievo scelto aviere Barabino
Francesco, che hanno conseguito l’abilitazione al lancio nelle gior-
SEZIONE RAGUSA – BREVETTATO IL CORSO «CONDOR» nate del 29 luglio e del 19 agosto a Novi Ligure. Insieme a loro, nel-
«Condor», rapace, aggressivo e tenace come il corso di paracaduti- la prima giornata citata, i paracadutisti Gavarone Marco, Cirillo
sto ad esso intitolato, svoltosi a Ragusa. Mary, Labbate Patrizio, dopo tanti anni, sono tornati a rivivere le
Dopo un lungo letargo, la sezione di Ragusa, senza mai mollare, ha emozioni che solo un lancio con il paracadute riesce a darti. Siamo
dato via al corso Condor nel quale i sei allievi che lo hanno costitui- certi che questo ritorno li ha definitivamente vincolati al mondo del

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 35
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

paracadutismo. Mentre il primo di questi ha avuto l’onore di servire


nelle file della FOLGORE i secondi, membri delle forze dell’ordine,
uno dei quali decorato al valore civile, hanno avuto la fortuna di na-
scere come paracadutisti sotto le attenzioni di Giorgio Yves Traver-
sa, fondatore della sezione di Savona.
La conclusione di questo corso ha visto i restanti allievi savonesi ci-
mentarsi nelle abilità del paracadutismo sulla aviosuperficie di
Reggio Emilia dove hanno avuto modo di accrescere le loro cono-

che ha ufficializzato l’inizio della manifestazione. Autorità civili e


militari, insegnanti e alunni delle scuole primarie e secondarie di
primo grado hanno assistito alla Santa Messa in suffragio ai cadu-
ti in Guerra. In seguito, i reduci di Guerra Antonino e Vittorio Ogni-
bene hanno ricevuto la Croce al Merito (onorificenza dell’esercito
per i detenuti durante le Grandi Guerre) e la Medaglia commemo-
rativa della Seconda Guerra Mondiale. I due fratelli ex combatten-
ti, inoltre, riceveranno la Medaglia d’Onore il 27 gennaio 2013, in
occasione della Giornata nazionale della Memoria. I due si reche-
scenze indossando il paracadute statico 35 TSN. Già opportuna- ranno al Quirinale dove riceveranno il riconoscimento direttamente
mente preparati sui diversi tipi di paracadute gli allievi non hanno dal Capo dello Stato.
incontrato nessun tipo di problema. par. Salvatore Vecchio
All’inizio dell’articolo dicevamo “quasi” concluso, il quasi è d’obbli-
go poiché il massiccio 60enne Bellardinelli Roberto ha deciso di
procastinare all’anno venturo, dopo che sarà divenuto nonno, la SEZIONE VELLETRI - 46° CORSO «CM GUASTATORE
conquista dell’abilitazione al lancio. L’allievo in questione, in gio- PAR. ROBERTO MARCHINI» ANPD’I VELLETRI
ventù, tentò, al tempo del suo servizio di leva di entrare nelle file
della «Folgore», ma una serie di sfortunati eventi gli impedirono la Quando ci si accosta a qualcosa che non si conosce si avverte in-
realizzazione dei suoi progetti. certezza, a volte paura. Ognuno a proprio modo e con intensità di-
Per queste ragioni siamo certi che l’allievo paracadutista Bellardi- verse, percepisce queste sensazioni. Sebbene anche noi del XLVI
nelli Roberto sarà fedele ai suoi intenti. Corso ANPd’I di Velletri, avessimo maturato la consapevolezza del-
lo scopo da perseguire, non conoscevamo a fondo la strada da
percorrere. Da qui l’incertezza, che con il passare del tempo ha
LA SEZIONE DI PALERMO PARTECIPA fatto spazio a qualcosa di più grande e prezioso: la filosofia del
ALLA CERIMONIA A VALLELUNGA PRATAMENO (CL) paracadutismo. Una filosofia dove concetti come sacrificio, onore,
lealtà, spirito di corpo hanno un peso specifico totalizzante, fonda-
La sezione Provinciale ANPd’I di Palermo ha partecipato alla ceri- mentale, senza assumere quei toni retorici a cui quest’epoca del
monia svoltasi a Vallelunga Pratameno, ove dopo l’alzabandiera nulla sembra volerli relegare.

UNA CICOGNA A COLLI EUGANEI

Il 10 dicembre 2011 è nato Mattia Polito; il papà par. Marco socio ordinario della sezione Colli Euganei e il
nonno Giuliano Presidente dei paracadutisti Euganei annunciano con gioia il lieto evento.
Nella foto il piccolo Mattia con il papà, già orgoglioso di indossare il basco amaranto, nel giorno del suo batte-
simo.

par. Giuliano Polito

36 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

spazio di pochi istanti. L’allenamento costante unito all’apprendi-


mento pratico-teorico è stato, nel corso di questi mesi, entusia-
smante anche se a volte, in particolare nell’ultimo periodo, sner-
vante; ma straordinariamente necessario.
«…Un limite fisico non può essere un condizionamento per chi
sceglie di sacrificarsi per un’idea (…) per chi sorride e non si di-
spera innanzi al destino beffardo, per chi accoglie la paura consa-
pevole di saperla gestire». In queste parole, tratte dalla lettera che
il Colonnello Alessandro Albamonte, ferito a causa dello scoppio di
un pacco bomba, ha scritto ai paracadutisti ad un anno dall’atten-
tato, il profondo retaggio della «Folgore». Retaggio che si è manife-
stato attraverso la passione dei nostri istruttori, che traspariva
chiaramente negli occhi di Marco mentre leggeva la lettera durante
una lezione.
Di questa esperienza ci siamo nutriti e ne saremo sempre orgo-
Il paracadutismo è uno stile di vita di chi è accomunato da quell’i- gliosi e grati a tutti voi dell’Associazione Paracadutisti di Velletri
stinto innaturale che dura dalla notte dei tempi e che lega Icaro al- per avercelo trasmesso. Un ringraziamento va inoltre al maggiore
l’ultimo allievo parà. Ma è anche se vogliamo una metafora perfet- par. (r) Marco Andreani della Scuola Nazionale di Fermo per la
ta della vita, per la quale il paracadutista sembra non avere riguar- competenza e disponibilità sua e dell’intero staff che ci ha per-
do, ma che in realtà alimenta con quel lancio infondendole linfa. messo di volare alto.
Perfetta perché arrivare su quell’aeroplano non è stato facile, è Grazie da parte di tutti noi del XLVI Corso paracadutisti ANPd’I di
stata dura come a volte è la vita. Velletri.
Perfetta perché alla fine di quel percorso difficile abbiamo avuto la Asselta Francesco, Cappetta Carmine, Cipriano Antonio, Clò Irene,
giusta ricompensa coronando le nostre aspirazioni, come spesso Colicchio Amedeo, Messina Samuele, Pagliara Salvatore, Piccinni
non accade nella vita. Se mai la libertà, nel suo significato più in- Simone, Pratesi Jacopo, Sabetta Raffaele, Scala Emanuele, Spe-
trinseco di percezione sensoriale, potesse avere un giusto teatro dicato Federico.
di rappresentazione sarebbe senza dubbio fra le ali di un paraca- Grazie ancora per tutto… sempre e per sempre Folgore!
dute in volo, quando ci si ritrova da soli nel silenzio del mondo ad
essere vento nel vento. par. Salvatore Pagliara
Il paracadutismo è tutto questo e molto di più. Il percorso nel glo-
rioso solco della «Folgore» ci è stato indicato dai nostri istruttori
Marco Bernardi, Maurizio Romagnoli, che dopo qualche tempo ha UNA SQUADRA DELLA SEZIONE DI TERNI
ceduto il posto a Mireno Palazzi (Lorenzo) e alle collaborazioni di AI CAMPIONATI NAZIONALI DI FANO
Matteo Muscedere, Ilario Mastrella, Massimiliano Fava e Fabio
Spedicato. Il loro apporto didattico, votato ad un senso altissimo I recenti campionati ita-
della professionalità, è stato posto in essere con una passione e liani di paracadutismo
una fede incrollabile. 2012 svolti a Fano, han-
È facile cadere nella retorica dei complimenti e delle celebrazioni, no visto la partecipazio-
ma quando si consegna il moschettone della fune di vincolo al di- ne del team «Panik» nel-
rettore di lancio e si prende posto sull’aereo, si comprende quan- la specialità del «FCL
to il proprio ardimento ha motivo di esprimersi grazie al sostegno RW 4» composto da so-
di quella professionalità. ci ordinari della sezione
Testimonianza diretta si è avuta al nostro battesimo del lancio te- di Terni.
nutosi presso la Scuola Nazionale di Fermo sabato 16 Giugno I nostri soci, componen-
2012. Francesco Asselta, durante il suo primo lancio, all’uscita ti del team, nonostante
dall’aereo, dopo aver effettuato il conteggio ed il controllo calotta, l’impegno per gli allena-
si accorgeva che la manica della divisa mimetica era rimasta impi- menti che una formazio-
gliata nella maniglia dell’ausiliario liberando un loop. Immediata- ne di RW4 comporta, non dimenticano mai le loro origini e non esi-
mente provvedeva con una mano a proteggere l’ausiliario tratte- tano a calzare il basco amaranto e la mimetica nei lanci di adde-
nendo la molla d’espulsione e la velatura, mentre con l’altra dire- stramento ANPd’I e nelle manifestazioni di carattere associativo.
zionava il paracadute contro vento fino a terra. La prontezza e la Un plauso quindi agli “ordinari” in attività che per la prima volta
preparazione di Francesco è il frutto di quella riconosciuta e mai nella storia della nostra Sezione erano ai nastri di partenza della
sufficientemente ufficializzata professionalità, che ci ha portato massima competizione nazionale, ben figurando e cogliendo un
ad acquisire la capacità d’azione in situazioni d’emergenza nello prestigioso risultato (terzo posto nella cat. “Rookie” n.d.r.) che ci

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 37
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

inorgoglisce e che si aggiunge al podio conquistato ai campionati


nazionali ANPd’I FV di Reggio Emilia nel 2007.
Il team: Danilo Pallottini (soc. ordinario) Loris Antonelli – Piccolo
Massimiliano (soc. ordinario) – Pantano Daniele (soc. ordinario) –
Vittorio Reale (video) – Rubeca Antonio (coach).

ANPd’I – Sezione di Terni


par. Luciano Pucci

DALLA SEZIONE DI COSENZA


UN CORALE OMAGGIO ALLA FIGURA DI LEO MIRILE

Grande magico “Leo”, uomo di


altri tempi, sempre disponibile,
sempre con il sorriso stampato
in volto, altruista per natura,
mai un torto a nessuno. Reggio Calabria, Praia a Mare, Catanzaro, Cosenza e dei nuclei
Un ragazzo ricco di entusiasmo “fante dell’aria - col. Giuseppe Aloi” e di Vibo Valentia.
ed entusiasmante, alla continua Per la cronaca, alle ore 16.00, prima dei lanci, tutti ci siamo recati
ricerca di nuovi e nobili obiettivi al cimitero presso la tomba di famiglia, dove a labari schierati, ab-
e gli attestati lo dimostrano. Noi biamo reso omaggio a Leo. Dopo i lanci alle ore 19,30 è stata ce-
abbiamo avuto il piacere di co- lebrata la messa in suffragio di Leo ed a serata inoltrata ci siamo
noscere le sue qualità umane e ritrovati nel giardino di casa dei familiari di Leo attorno ad un tavo-
vogliamo rendere partecipe di lino (circa 50 commensali) a gustare le prelibatezze gastronomi-
questo esempio di umanità tut- che che la zona offre, ottimamente e rigorosamente preparate in
to il mondo paracadutistico na- casa da amici e parenti della famiglia... questo è Leo... anche a
zionale. tre anni dalla sua tragica scomparsa, continua ad essere... pre-
Leonardo Mirile, per tutti semplicemente “Leo”, paracadutista so- sente.
cio aggregato dell’ANPd’I tramite la sezione di Cosenza era ormai Grazie a tutti voi che contribuite a rendere Leo immortale. In parti-
un assiduo frequentatore della scuola di Salerno ed uno dei riferi- colare è doveroso ringraziare la scuola di Salerno che, puntual-
menti della “Skydive-Salerno”, circa 860 lanci, la sua passione mente, su iniziativa di Gaetano Giella e dei suoi più stretti collabo-
era videoriprendere e fotografare i lanci di tutti gli amici regalando ratori ci regala (nel vero senso della parola) delle giornate indimen-
a tutti noi emozionanti momenti indimenticabili, ricordi indelebili ticabili mettendo a disposizione il velivolo e la scuola per il lancio a
che ci accompagneranno per tutta la vita. ricordo del sorriso del “magico Leo”.
Ovviamente Leo è penetrato nel cuore di tutti coloro che vivono la Sottolineamo anche la presenza della famiglia del par. Domenico
scuola di Salerno e tra questi anche il direttore Gaetano Giella, e Currao, un altro paracadutista vibonese venuto a mancare in gio-
proprio su sua iniziativa, sono 3 anni che, al 20 agosto, la scuola vane età 4 anni fa (in servizio al 183° Rgt all’epoca dei fatti) ed un
di Salerno si presenta nel cielo di Leo effettuando lanci a suo ri- riverente saluto va alla famiglia Nigro (quest’anno per la prima vol-
cordo proprio davanti casa sua a Portosalvo di Vibo Valentia. Infat- ta assente per motivi di salute).
ti anche quest’anno il 20 agosto, la sezione di Cosenza ed il nu-
cleo di Vibo Valentia, hanno avuto l’onore ed il piacere di coordina- par. Piero Preite
re la manifestazione di paracadutismo “Tre anni con Leo” assieme sezione ANPd’I Cosenza
alla stupenda famiglia di Leo Mirile ed alla scuola di Salerno, che
mettendo a disposizione il “pilatus” e quant’alro necessario, ha
consentito alla folla di amici di Leo di ammirare questo ormai con- MOLTEPLICI ATTIVITÀ DELLA SEZIONE DI CREMONA
sueto spettacolo. Ci teniamo a sottolineare come “il sorriso di
Leo” continui a radunare i paracadutisti ANPd’I e skydivers del sud Nell’arco del 2012 sono state molte la attività che hanno visto
Italia, infatti il decollo di quest’anno imbarcava paracadutisti pro- protagonista la sezione ANPd’I di Cremona.
venienti dalla Campania, dalla Sicilia e dalla Calabria: Gaetano Nel mese di marzo, grazie all’amicizia fra il Presidente Fabio Cri-
Giella (SA), Renato Caruso (CT), Peppe Di Silvestro (SR), Luca Bon- stofolini ed il Comandante della Scuola Militare “Teuliè” di Milano
firraro (EN), Pino Perrone (RC), Nuccio Fattorusso (SA), Beniamino Col. Maurizio Patanè, è stata organizzata, nella sede della Scuola
Galuppo (ME), Onofrio Formisano (NA). stessa, una conferenza di presentazione della Battaglia di El Ala-
A terra per l’intera giornata sono stati presenti i labari di: Salerno, mein. Relatore il Consigliere Nazionale della 2ª Zona par. Aldo Fal-

38 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

Il Presidente Cristofolini, il Col Patanè, il relatore Falciglia,


il Presidente Onorario Dada ed il reduce De Grada

Allievi dell’8° corso con I.P e alcuni momenti


caratterizzanti le giornate addestrative

ciglia. Oltre al Presidente Cristofolini, erano presenti, in rappresen-


tanza della sezione di Cremona, il Presidente Onorario Cav. Delio
Dada ed il reduce di El Alamein Giuseppe De Grada. Grande inte-
resse tra gli allievi ha suscitato la descrizione storica del relatore
ma ancor di più i racconti in prima persona di De Grada, che ha an-
che risposto alle numerose domande e curiosità che i ragazzi han-
no posto.
In aprile il Presidente Fabio Cristofolini, docente di Educazione Fisi-
ca e Scienze Motorie e Sportive presso l’Istituto d’Istruzione Su-
periore “G. Romani” di Casalmaggiore (CR), nell’ambito dell’orga-
nizzazione di un viaggio d’istruzione a Pisa di alcune classi della
sopracitata scuola, ha inserito nel programma la visita al museo
del Paracadutista presso la Caserma “Gamerra”. Questo è stato
possibile grazie alla disponibilità del Luogotenente Dinelli, che ha desiderio di entrare nella “Folgore!”. Si tratta di Bonini Francesco
curato, oltre all’aspetto organizzativo, anche la visita con la sua e Manfredini Luca Aldo i quali, il 26 e 27 maggio hanno effettuato
personale presenza. Gli alunni hanno dimostrato interesse e si so- i 3 lanci previsti sull’aeroporto di Reggio Emilia, sede della Scuola
no dichiararti molto soddisfatti e contenti. di paracadutismo di Como, conseguendo il brevetto di abilitazione.
Nel periodo aprile-luglio sono stati organizzati 2 corsi di paracadu- Il corso è stato tenuto dall’I.P. Giancarlo Bonisoli.
tismo: il Corso n. 7 intitolato al Mar. Par. Carabiniere Gianfranco Il Corso n° 8 intitolato a C.M. Scelto Guastatore Paracadutista
Cappello per anni Consigliere della sezione ANPd’I di Cremona e Alessandro Di Lisio deceduto in missione in Afghanistan il 14 lu-
recentemente scomparso. Al corso hanno partecipato 2 allievi, glio 2009 è stato frequentato da 10 allievi della Scuola Militare
studenti dell’ultimo anno di scuola superiore, entrambi intenziona- dell’Esercitio “Teuliè” di Milano, da un allievo della Scuola Militare
ti a partecipare al concorso per l’arruolamento volontario e con il della Marina “Morosini” di Venezia e da un civile. Il corso, organiz-
zato con la fattiva collaborazione del Cap. Domenico D’Ambrosio,
Alunni e docenti con il Presidente Cristofolini Comandante della 2ª Compagnia della S.M. Teuliè, si è svolto inte-
ed il Luogotenente Dinelli nel piazzale della “Gamerra”
ramente all’aeroporto di Reggio Emilia presso il quale gli allievi
hanno vissuto per una settimana con giornate intensissime che
cominciavano con l’alzabandiera e proseguivano con l’addestra-
mento teorico (con utilizzo di materiale multimediale) e pratico,
con esercitazioni “sul campo” utilizzando e “toccando con mano”
materiali e attrezzature. Le serate sono state impegnate nella pre-
sentazione di filmati riguardanti l’attività della Brigata “Folgore!” e
nell’imparare e cantare le canzoni della tradizione dei paracaduti-
sti. I giorni 20 e 21 luglio i lanci di brevetto.
I partecipanti della Scuola Militare Teuliè sono: Abis Anasasia,
Amato Fabrizio, Assogna Mattia, Caruso Giovanni, Conti Giada,
Garnerone Fabio, Soprano Pasquale, Verri Pierpaolo, Zaffarano
Gabriele, Zanardi Elia, della Scuola Militare Morosini: Verri Simo-

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 39
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

ne. civile: Gianmarco Daniele. Il corso è stato tenuto dall’I.P. Fa-


bio Cristofolini. Il corso è stato realizzato grazie alla disponibilità
del team BFU che ha messo a disposizione gli alloggi, le aule, e
gli spazi (hangar, aereo, uffici etc.), alla scuola ANPd’I di Como
del presidente David Foglia, che ha permesso l’uso del materiale
e dell’imbraco sospeso.

SEZIONE ANPD’I ALESSANDRIA – 1° CORSO 2012

lo spirito paracadutista,
mantenendosi sereni e
gioviali ma al tempo
stesso attenti e reattivi.
Un bravo ai ripiegatori
della sezione Carmen e
Carlo e un ringraziamen-
to al “maestro d’orche-
stra” della Scuola di Novi
Ligure par. Bertoletti
Sabato 26 maggio 2012 la sezione ANPd’I di Alessandria ha brevet- Gianni.
tato presso l’aeroporto di Novi Ligure il diciassettenne Saggiorato
Ivan e il giovane militare Stefano Pazienza. Grazie alle eccellenti Il Presidente
condizioni meteo i due giovani allievi, con decisione e padronanza,
hanno effettuato tutti e tre i lanci di brevetto in maniera impeccabi-
le con paracadute tondo tipo “MC1-1C” dall’aereo “CESSNA 206” SEZIONE NAPOLI - VENGONO BREVETTATI GLI ALLIEVI
dalla quota di 500 mt. I neoparacadutisti sono stati assistiti duran-
te i lanci dal loro Presidente di sezione Par. Autano Mauro, dal figlio
Ruben e dai paracadutisti Alexandru Ionita e Saggiorato Emilio. Si
ringrazia per l’ospitalità il direttore della scuola ANPd’I di Pavia Gio-
vanni Bertoletti. Nella foto da sinistra in piedi Stefano Pazienza,
Mauro Autano, Saggiorato Ivan, Ruben Autano e in ginocchio Sag-
giorato Emilio.

par. Saggiorato Emilio

SEZIONE MONTEROSA

Il 2 novembre 2012, presso l’aeroporto di Novi Ligure, gli allievi del


2° corso 2012 ANPd’I sezione Monte Rosa di Varallo hanno conse-
guito il brevetto di abilitazione al lancio con paracadute militare.
Allievi: Papini Silvia Maresciallo Carabinieri, Voale Fabio Carabinie-
re, entrambi in servizio presso il Comando Stazione di Alagna Val-
sesia, e Bioni Andrea, imprenditore di Alagna Valsesia. Napoli è stata più che pronta per partecipare alle celebrazioni del
I nuovi paracadutisti, che già avevano superato brillantemente il 70° anniversario della battaglia di El Alamein, essendo stata con
corso, hanno affrontato la giornata dei lanci interpretando a pieno due proprie delegazioni, per niente scarne, sia in Egitto per ricorda-

40 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

re nel mezzo del deserto i “Leoni della Folgore” (e non solo), sia a cipare con la generosità di sognatori, per anelito di vincere voi stes-
Pisa per la festa della nostra amatissima Brigata dal basco ama- si, per volontà di accettare anche sacrifici per onorare una tradizio-
ranto. ne e uno stile di vita, allora rimanete, perché avete l’animo e lo spi-
In realtà la sezione era già impegnata fin dagli inizi di settembre per rito dei paracadutisti e il carattere per servire nella Folgore. Vuol di-
raggiungere un obiettivo interno altissimamente rilevante, alias re che non siete i migliori perché sarete paracadutisti, ma divente-
“dare le ali” ai ragazzi del 100° corso di paracadutismo, un numero rete paracadutisti perché siete i migliori”.
tutto tondo che prima o poi sarebbe arrivato.
Ebbene sì: l’ANPDI di Napoli, nata nel lontano 1946 ed attivissima par. Francesco Lenci
fin da allora, è finalmente giunta a brevettare il suo “primo” corso
centenario di paracadutismo (esattamente così, il primo poiché bi-
sogna essere fiduciosi nell’arrivare anche ad un secondo, senza LA SEZIONE DI PALERMO BREVETTA IL 50° CORSO
adagiarsi sugli allori per la saporosa vittoria appena colta!): gli allie-
vi sono Andrea Cioffi, Tommaso Di Sarno, Sonia Esposito, Luigi Fa-
bozzi, Salvatore Montella, Armando Petrosino, Rosario Prestia e
Vincenzo Terracciano ed essi hanno avuto l’onore di far parte di
questo importante corso, il quale non poteva che essere intitolato
alla Medaglia d’Argento al Valor Militare Ten. Par. Raoul Di Martino.
I ragazzi, addestrati efficacemente per ben due mesi dagli istruttori
di paracadutismo Gennaro Fiscariello e Francesco Esposito (que-
st’ultimo Presidente di sezione) e dall’aiuto-istruttore Salvatore Vin-
ciguerra, hanno effettuato venerdì 9, presso la scuola di paracadu-
tismo di Pontecagnano, i primi due lanci e sabato 10 novembre
hanno “saltato” per la terza volta, conseguendo il sospirato brevet-
to e soprattutto facendosi finalmente “mettere le ali”.
Il 100° corso ha così spiccato il volo il 10 novembre 2012, appena
quattro giorni dopo il 6 novembre, la fine della settantenne batta-
glia di El Alamein.
Questa è stata una onorevole coincidenza, ma anche un grande
spunto per mettersi alla prova e per riflettere sul significato del
paracadutismo poiché, a 70 anni da allora, sono cambiate tante co- Dal 23 al 25 novembre 2012, sotto la supervisione del nostro D.L.
se, tra cui i paracadute, i materiali, gli aerei, i vari concetti tecnici in Gaetano Gella, hanno effettuato i tre fatidici lanci di brevetto pres-
più da apprendere per conseguire il brevetto, ma la sostanza rima- so la scuola di paracadutismo di Pontecagnano (SA), gli allievi del
ne sempre quella: il paracadutista non è colui che si lancia e si van- 50° Corso di paracadutismo f.d.v. della Sezione di Palermo, sono:
ta del proprio brevetto mostrandolo a parenti ed amici come un tro- Aghayere Augusto, Avvocato Rosario, Di Cara Elena, Caporale VFP1
feo sportivo vinto una domenica mattina, bensì è colui che CREDE dell’Esercito Greco Luigi, Lauria Giulio, Caporale VFP1 dell’Esercito
fermamente in determinati valori morali e fa di essi la propria diret- Lisanti Giuseppe, Nuccio Federico, Potenzano Antonello, Carabinie-
tiva di vita; il paracadutista non dimostra il valore in aria, bensì a re Romano Gioconda Carmela, Russo Valerio, Sanacore Alessan-
terra, sia in tempi di guerra che in tempi di pace. dro, Scalici Erasmo, Appuntato Scelto dei Carabinieri Scalici Era-
Diceva Alberto Bechi Luserna, comandante del IV Battaglione della smo, Valenti Rosario e il Caporale VFP1 dell’Esercito Vazzano Mar-
Divisione Folgore: “paracadutisti si nasce, perché bisogna avere
quel determinato spirito, e poi lo si diventa in virtù di addestramenti,
ma sostanzialmente SI NASCE paracadutisti, poiché lo si è dentro”.
La sezione ANPDI di Napoli, pur avendo completato da poco questa
importante missione del 100° corso, non perde tempo in chiacchie-
re ed in belle parole esaltanti sé stessa, ma va avanti con il proprio
operato (infatti dalla palestra già si sentono gli allievi del 101° cor-
so che gridano: “milleuno, milledue, milletre…”).
E, per concludere, è bene scrivere le parole del Generale Bruno Loi,
poiché in esse è racchiuso tutto il vero sapore del paracadutismo,
e queste parole vengono sempre dette agli allievi di Napoli prima
che inizino il corso di paracadutismo: “se avete scelto di venire tra
noi per la vivacità dei nostri simboli, per estemporaneità o per cal-
colo, rinunciate, andate altrove, ove potrete svolgere il vostro servi-
zio militare con dignità. Ma se avete scelto per il desiderio di parte-

OTTOBRE/NOVEMBRE 2012 41
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI

co. Tra i 14 paracadutisti, tutti meritevoli, è da segnalare il più gio-


vane di essi Aghayere Augusto, di anni 16, il più giovane paracadu-
tista della nostra gloriosa Sezione Provinciale di Palermo, al quale
esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento.

par. Salvatore Vecchio

LA SEZIONE POGGIO RUSCO A SERMIDE


PER IL 70° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN

zionale dell’ANPd’I, Aldo Falciglia, ha aperto una pagina storica sul-


la battaglia, arricchendo il suo racconto con il puntiglio dello studio-
so, ma soprattutto con la passione di chi è appartenuto ad un Cor-
po speciale. Dal punto di vista dell’onore militare resta negli annali
il fatto che la “Folgore” sia uscita militarmente imbattuta dalle sab-
bie arroventate di El Alamein a differenza delle altre grandi unità
dell’Asse, e che il suo eroismo è stato riconosciuto dall’avversario
attraverso le parole dello stesso primo ministro inglese Churchill.
Nella foto tre momenti della serata

Tenente Claudio Rambaldi

LA SEZIONE DI FAENZA E IMOLA


CELEBRA I REDUCI DELLA NEMBO
SERMIDE (MANTOVA) - Ri-
cordando il 70° anniver-
sario della battaglia di El
Alamein, Sermide ha reso
un omaggio postumo al
caporale paracadutista
concittadino Cesare Lui.
Sabato 17 novembre la
sala civica di via Roma
era gremita per accoglie-
re l’invito della Amministrazione comunale e della sezione paraca-
dutisti di Poggio Rusco. Era la prima volta che l’evento storico veni-
va commemorato ma quest’anno, sulla ricorrenza, la sezione Anp-
d’I ha voluto innestare questo tributo ad uno dei sopravvissuti di
quel terribile scontro fra le truppe dell’Asse e quelle guidate dal ge- Il 1° novembre i reduci della Nembo si sono ritrovati nella vallata
nerale inglese Montgomery. Quando si parla di battaglia di El Ala- del Santerno dove hanno duramente combattuto.
mein sarebbe doverosa una maggiore precisione perché in effetti si Alla presenza del sindaco di Borgo Tossignano, delle associazioi
trattò di almeno tre scontri storici che in qualche misura, proprio d’arma della vallata e dei nostri labari è stata deposta una corona
per il comportamento dei paracadutisti italiani della “Folgore”, han- davanti alla lapide che ricorda i duri scontri avvenuti qui a Tassi-
no contribuito a far modificare le regole classiche dell’arte della gnano alla fine della guerra. Ci siamo trasferiti poi a Castel del Rio
guerra in quanto a rapporti di forze, tattica, e strategia nella batta- pr rendere omaggio ai caduti del gruppo di combattimento Folgore.
glia difensiva. E proprio la testimonianza di Cesare Lui e dei 300 Nella foto: al centro il veterano della Nembo Edmondo Zaccaria
parà sopravvissuti a quella ecatombe militare, ha consentito di rico- clase 1921 davanti al monumento di Castel del Rio tra i labari del-
struire passo-passo il divenire di quei combattimenti, la giusta valo- la sezione di Faenza-Imola e Rimini.
rizzazione storico-militare ma anche ad innescare l’interesse per la
ricerca sul campo alla ricerca di tracce e reperti. Il consigliere na- par. Giovanni Cacciari

42 OTTOBRE/NOVEMBRE 2012

Anda mungkin juga menyukai