Territorio
Tutela ambientale
Natura Verde Sicura: sistema
avanzato per il monitoraggio
degli incendi boschivi
3 Angelo Violetta, Michele Cinotti, Paolo Orefice, Vincenzo Barone
Introduzione
Nella stagione estiva la malapianta degli incendi non si
placa. Per rispondere al problema, è stato progettato un
Sistema Informativo a disposizione delle attività di gestio-
ne delle emergenze, che si basa su una potente struttura
di gestione di dati alfanumerici e cartografici, con possi-
bilità di acquisizione telematica. I risultati delle analisi,
l’adattamento, la certificazione, l’elaborazione e la suc-
cessiva rappresentazione avvengono mediante l’elabora-
zione dei dati archiviati. Tale strumento consente, a regi-
me, la creazione di un DB (Data Base) dinamico a sup-
porto delle decisioni operative necessarie a garantire il
pronto intervento della Protezione Civile.
Al fine di rendere sostenibile l’intero processo di informa-
tizzazione, le azioni sono rivolte principalmente all’orga-
nizzazione dei processi di comunicazione, alla gestione
delle informazioni ed alla realizzazione e normalizzazione
delle banche dati. Al termine, i principali obiettivi che si
raggiungono sono i seguenti: creazione di una rete este-
sa di video-sensori termici per il rilevamento delle sor-
genti di calore sparse (che consentono di monitorare
aree per raggi di circa 30 chilometri); la realizzazione del-
l’infrastruttura di rete eterogenea con tecnologie avanza-
te per il trasferimento dei dati; la sorveglianza attiva delle
aree boschive a rischio. Infine, vi sono anche la realizza-
zione di un sistema GIS (Sistema Informativo Geografi-
co) che integri le cartografie di base essenziali con le
procedure di controllo in tempo reale e l’implementazio-
ne di un sistema aperto accessibile via web per la piena
gestione delle informazioni.
Caratteristiche della piattaforma NVS
Overview del sistema NVS
La caratteristica principale del sistema NVS (Natura Ver-
de Sicura), è quella di controllare, verificare e registrare a
distanza l’area monitorata dai video-sensori termici. Inol-
tre, è possibile individuare e prevenire eventuali situazio-
ni anomale, tali da comportare situazioni di pericolo nel
pieno rispetto della prevenzione e successivamente del-
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la protezione. Nello specifico, il sistema garantisce (gra-
zie alla sua scalabilità) il riconoscimento automatico degli
incendi, frane, smottamenti e caduta alberi, permette il
rilevamento delle variazioni del livello delle acque, con-
teggio degli animali, crescita alberi, e altro. Si crea quindi
una rete estesa di video sensori termici per il rilevamento
delle sorgenti di calore sparse che consente di monito-
rare aree per raggi che vanno da 1 chilometro fino a circa
30 chilometri, consentendo una sorveglianza attiva del-
le aree boschive a rischio.
Per il monitoraggio e/o controllo è prevista una Centrale
di Governo in grado di interagire in piena autonomia con
le funzionalità della tecnologia prescelta. La Centrale
Operativa è in grado di interfacciarsi con le forze dell’or-
dine e con la Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Guardia
Forestale, al fine di pianificare efficientemente gli inter-
venti, monitorando anche il percorso che i mezzi di inter-
vento effettuano per giungere alla destinazione (traccia-
mento dei mezzi in movimento).
Tutto il sistema viene gestito dalla Sala di Governo dove
sono previste diverse postazioni operatore. Ogni opera-
tore può monitorare, 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno,
tutte le aree dotate di video-sensori termici, nonché l’a-
rea del sito con un sistema di video-sorveglianza intelli-
gente.
Grazie agli appositi moduli, gli operatori hanno le presta-
zioni ottimali di un’unità di controllo e visualizzazione
equipaggiata da un software in grado di riconoscere auto-
maticamente, in condizioni diurne e notturne, la presenza
di persone in aree sensibili ed incendi e, infine, fornire
immagini di alta qualità, a grande velocità, anche in caso
di condizioni operative difficili (buio, fumo, nebbia) e a
distanze ragguardevoli.
L’area di riferimento, presa in esame [Figura 1 - Parco
Nazionale della Sila], si estende lungo un asse longitudi-
nale Nord-Sud tra la provincia di Cosenza, la provincia di
Catanzaro e quella di Crotone e comprende aree protette
e di rilevante interesse ambientale per circa 74.000 ettari.
Il Parco della Sila, in particolare, è caratterizzato da una
diversificata fauna e da una complessa vegetazione con
una diversificata morfologia territoriale; la forestazione
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Figura 1 - Parco Nazionale della Sila
invece, è dotata di una elevata biodiversità. Il patrimonio
boschivo è di considerevole valore ecosistemico e per-
ciò oggetto di notevole interesse, ai fini di un’attività di
salvaguardia e di conservazione. Nello specifico, la na-
tura del Parco è considerevole soprattutto nei suoi diversi
aspetti che cambiano in funzione del paesaggio. In parti-
colare, la vegetazione cambia al variare dell’altitudine,
mentre la fauna risente delle interazioni di diversi ele-
menti (il più importante è il fuoco).
Altro elemento fondamentale è la tutela di alberi monu-
mentali presenti. Alcuni laghi artificiali e alcune dighe di
Figura 2 - Architettura dell’infrastruttura di controllo
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medie dimensioni completano il contesto, arricchendo di
valore il paesaggio.
Architettura globale di Sistema
L’infrastruttura di rete del sistema di rilevamento incendi
è realizzata mediante una piattaforma eterogenea che
prevede l’utilizzo della tecnologia WSN (Wireless Sensor
Network) per il rilevamento dei focolai mediante video-
sensori termici e della tecnologia HiperLAN/2 (HIgh PEr-
formance Radio LAN) insieme alla soluzione satellitare
ToowayTM di Eutelsat (per la realizzazione di una rete
ibrida WLAN-SAT Wireless Local Area Network-Satelli-
te). Cosı̀ strutturata, essa consente di coprire meglio
l’intera area da monitorare. Infine vengono utilizzati un
DC (Data Center) per la memorizzazione dei dati ed un
sistema di videosorveglianza, poiché risulta fondamen-
tale il posizionamento dei video sensori all’interno del
Parco. L’Architettura dell’Infrastruttura è riportata in Fi-
gura 2.
A supporto di una simile infrastruttura di rete è prevista
una piattaforma software di management del sistema,
che permette numerose funzionalità, fra le quali, gestio-
ne remota degli apparati, centralità del network e totale
monitoraggio dei nodi.
La caratteristica più importante della tecnologia di AIS
(Analisi Intelligente della Scena) è costituita dalla capacità
di analizzare una scena e di identificare i concetti chiave
all’interno del filmato attraverso l’analisi della frequenza
delle ricorrenze e delle relazioni tra le stesse rispetto al
significato.
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La piattaforma software è suddivisa in molteplici moduli
di gestione che permettono di soddisfare in modo otti-
male le esigenze di prevenzione e sicurezza in svariati
scenari (scalabilità della piattaforma).
La postazione di controllo è costituita da un’infrastruttura
di altezza variabile minima di 30 m su cui sono installate
tutte le tecnologie software e hardware per il riconosci-
mento automatico ed intelligente delle situazioni di emer-
genza [Figura 3 - Architettura della postazione di control-
lo]. Infatti, l’architettura della postazione di controllo pre-
vede il supporto di sostegno per le postazioni di control-
lo, un sistema di video sensori termici per il rilevamento
delle fonti di calore e per il controllo d’area. È previsto
infine, un sistema integrato hw/sw, denominato NVS-
Box che contiene sensori, il sistema di alimentazione e
quello di elaborazione e validazione dei dati acquisiti in
real-time.
In particolare, la torre a traliccio (altezza minima 35 m,
tiene conto sia delle caratteristiche tecniche della tecno-
logia utilizzata, sia della vegetazione presente sul territo-
rio), è progettata per essere inserita nel territorio permet-
tendo di resistere a venti fino a 100 chilometri orari (tale
altezza viene valutata per ogni caso a valle di un’attenta
analisi geomorfologica del sito).
La torre ad albero mimetica (costituita da una struttura
autoportante in metallo le cui altezze variano in funzione
dei punti di installazione da 30 m a 40 m), prevede alla
base la realizzazione di un ambiente interrato protetto, in
cui alloggiano tutti gli apparati hardware e software del
sistema. Uno dei vincoli fondamentali per il corretto di-
mensionamento delle singole infrastrutture è la presenza
nel Parco Nazionale della Sila di Pinete, Faggete, e Ca-
stagneti, che hanno un’altezza media di circa 35 m.
Per rendere possibile un’efficace raccolta delle informa-
zioni ed un tempestivo coordinamento degli interventi è
necessaria una rete WLAN che permetta ad ogni senso-
re di inviare i dati raccolti al traliccio più vicino e, con un
approccio gerarchico, ai vari tralicci di trasmettere le in-
formazioni raccolte al CCM (Centro Controllo e Manage-
ment). Quest’ultimo avrà il compito di scambiare infor-
Figura 3 - Architettura della postazione di controllo
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mazioni con svariati gruppi di soccorritori quali i vigili del
fuoco, la protezione civile etc.
Per rendere possibile la comunicazione del CCM con i
soccorritori anche in situazioni ambientali difficili, nonché
in zone geograficamente isolate e non coperte da tecno-
logie di trasmissione terrestri, è necessario considerare
una rete satellitare grazie alla quale sia possibile instau-
rare lo scambio di informazioni con i soccorritori indipen-
dentemente dalle condizioni ambientali.
Le soluzioni previste per la realizzazione della rete ibrida
WLAN-SAT sono HiperLAN/2 per quanto riguarda il siste-
ma wireless terrestre e ToowayTM per la tratta satellitare.
HiperLAN è lo standard WLAN di ETSI (European Tele-
communications Standards Institute) che rappresenta la
concreta alternativa europea agli standard IEEE (Institute
of Electrical and Electronics Engineers) 802.11. Può assi-
curare un throughput di 24 Mbps nella banda ISM a 2,4
GHz.
L’evoluzione di questo standard, implementabile anche
nei vecchi apparati con protocollo HiperLAN, è Hiper-
LAN/2 che raggiunge una velocità di 54 Mbps lordi su
frequenze di 5 GHz, con un raggio di copertura che può
arrivare fino a 30-40 km. ToowayTM è un servizio satel-
litare a banda larga di nuova generazione offerto da Eu-
telsat che soddisfa le esigenze di connettività nei siti
individuati per la realizzazione del sistema non coperti
geograficamente da alcuna tecnologia di trasmissione
terrestre. È basato sul sistema di trasmissione Surf-
Beam1 DOCSIS1 di ViaSat, una piattaforma open stan-
dard scalabile che sfrutta terminali a basso costo. Opera
su diverse frequenze, a seconda delle coperture dei sa-
telliti, sia in banda Ka che in banda Ku.
Infine nel sistema viene considerata la tecnologia WSN
per dotare ogni sito di reti allarmate predisposte per l’in-
vio di alert nel caso in cui una o più persone si avvicinino
all’area interdetta e se è perpetrato un tentativo di sca-
valcare la rete di protezione.
A garanzia di una maggiore protezione, il sito sarà auto-
controllato con un sistema di rilevamento costituito da un
sistema avanzato di videosorveglianza che monitora il
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Figura 4 - Caratteristiche del sito e area sorvegliata
confine di protezione, rilevando automaticamente possi-
bili azioni di scavalcamento, incendio, atti vandalici. Il sito
viene alimentato tramite la rete elettrica convenzionale
(dove disponibile), oppure viene dotato di autoalimenta-
zione ecocompatibile mediante un impianto a pannelli
fotovoltaici modulari, installabili sia sul palo a traliccio
che su una superficie adiacente alla postazione, libera
da ombreggiamenti [Figura 4 - Caratteristiche del sito].
Infine, il cuore del sistema, ossia la rete di video-sensori
termici, prevede dei sensori a scansione termica fissi o
rotanti, con copertura panoramica di 3608 e la possibilità
di avere a bordo un misuratore di distanza laser (range
finder) tipologia «eye-safe», per l’individuazione a distan-
za dell’incendio da postazione georeferenziata.
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È possibile in tal modo sorvegliare il 100% della superfi-
cie totale del parco, e, utilizzando video-sensori termici
con raggio di visione di 4km si ottengono almeno ventisei
siti (postazioni) sull’intero territorio.
Conclusioni
Il contenuto altamente innovativo della proposta proget-
tuale, legate alle improcrastinabili esigenze di controllo
del territorio e di gestione del patrimonio naturale, soprat-
tutto nelle aree protette ed in quelle ad alto rischio incen-
dio, fa sı̀ che l’attuazione degli obiettivi individuati possa
offrire una risposta immediata ad uno dei più gravi pro-
blemi che affligge la Calabria da alcuni anni.
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