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Piero Martina

mostra a Cervo

dal 4 al 10 giugno 2019


Il progetto

Gli studenti della classe 4° dell’indirizzo di Arti Figurative del Liceo Artistico hanno
riprodotto, sotto la guida della Prof.ssa Comollo, alcuni lavori del maestro Piero Martina. I
ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i capolavori del maestro, realizzando
tele ad olio e, occasionalmente, integrando con ritagli di svariati tipi di carta incollati
direttamente sul supporto. La pennellata corposa e irregolare del maestro e la
particolarissima tecnica di collage hanno messo a dura prova i ragazzi, che hanno dovuto
eseguire un vero e proprio studio sul metodo di lavoro dell’artista prima di mettersi all’opera.
Nonostante le difficoltà incontrate, tutti i giovani artisti hanno eseguito i propri elaborati (un
paio a testa) e hanno riportato in modo abbastanza fedele le caratteristiche dei quadri
originali, ma allo stesso tempo hanno fornito una propria interpretazione personale, fattore
che rende unico ed interessante ogni singolo dipinto.

Isola di San Giorgio, olio su tela, Lanza Vanessa


Pesci, collage ed olio su tela, Manco Miriam e Lanza Vanessa

Isola di San Giorgio, olio su tela, Antonio Murgia


Chi è Piero Martina?

Piero Martina nasce a Torino nel 1912, dove muore nel 1982.

Compiuto l'apprendistato nel laboratorio di fotografia gestito dal padre, verso la fine degli
anni venti entra in contatto con gli scrittori e gli intellettuali amici di Cesare Pavese e
frequenta contemporaneamente anche i pittori del gruppo dei Sei di Torino. Nel 1938 tiene
con lo scultore Umberto Mastroianni la sua prima mostra personale alla Galleria Genova e,
negli anni seguenti, partecipa ai Premi Bergamo esponendo due nature morte, un paesaggio
piemontese e il dipinto “La camera del collezionista”. È presente inoltre alle principali
rassegne nazionali e tiene diverse mostre personali. In questi anni decisivi la sua pittura
adotta un linguaggio originale, che risente degli sviluppi del Realismo.

Trasferitosi a Roma negli anni Cinquanta partecipa intensamente alle Biennali di Venezia e
ad altre manifestazioni artistiche internazionali, dal 1966 insegna a Brera e dal 1969 ricopre
la cattedra di pittura presso l'Accademia Albertina di Torino, di cui in seguito viene nominato
direttore.

Autoritratto, Gabriele Ramella


Incontro con la figlia

I ragazzi hanno avuto il piacere, durante una lezione di progettazione, di incontrare la figlia
dell’artista. Ha mostrato alla classe un dipinto originale del maestro, due pesci realizzati ad
acquerello e alcuni rotoli delle famose carte utilizzate da Martina nelle sue opere. L’incontro
è stato molto utile ai ragazzi per capire in modo più approfondito lo stile dell’artista,
conoscere il suo carattere e il suo modo di lavorare, aspetti importanti per riuscire a
riprodurre le sue opere nella maniera più fedele possibile. Dagli aneddoti raccontati dalla
figlia di Martina trapela un uomo curioso, profondo conoscitore dell’arte, un uomo
eccentrico ma ordinato che amava sperimentare nuove tecniche per dare vita alle sue opere.
Molto interessante il fatto che l’artista si recasse molto di sovente sul porto al mattino presto
per andare a comprare i pesci che più gli piacevano per poi rappresentarli e studiarne le
caratteristiche nei suoi lavori. Il fatto che fosse l’artista stesso ad interessarsi in prima
persona dei suoi soggetti ha stupito positivamente gli alunni.
Corso San Maurizio, olio su tela, Torredoro Francesca

Nudo nella neve, olio su tela, Viola Greta


Nudi nella vigna, giallo, olio su tela, Federico Campagnani

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