Gerusalemme .Liberata
di Torquato Tasso
r. Genesi e storia
' c. sorocN a,, Tradizione testuale e fortuna dei classici italiani, in Letteratura italiana, diretta da
A. Asor Rosa, VI. Teatro, musica, tradizione dei classici, Torino 1986, pp, Zrg eZ2g. Dedicate al Tasso
x,,no complessivamente le pp. 698-75, a cui si rinvia per una esaustiva ed aggiornata messa a punto,
rrrrche bibliografica, sui principali nodi della tradizione testuale tassiana.
' Cfr. B. BoNoRA, Torquato Tasso (1966), in Storia della Letteratura ltaliana, diretta da N. Sape-
grro,IV.llCinquecenlo,Milanorg88,pp.T4T-848,eL.cARETTI,AriostoeTasso(196r),nuovaedizione
'l'orino 1977.
628 Gian Mario Anselmi
Tasso GerusalemmeLiberata 629
ben ci fa comprendere come accadde che ad
un vero applo-{o definitivo quel te. Cosi d fuor di dubbio che se, tra i. ry59 e il ry6r, il giovane Torquato pone
sto non pot6 pervenire. pure noi oggi leggiamo
z/testo^der; i;t;;;;r€
gere*r nru'roalLibro prirno del Gierusalemme, rapidamente per alro interrompendo-
zioni di lettori, fin da quando Tasso .ru unco*
il;;;rio,
f
in vita, dir.urro, 1,, ,lopo poco piri di cento ottave, 1o si deve anche alle sollecitudini di amici di
vissuro la Liberata, non entriamo qui o.r r.1t*;;gri;;;Jb;"ii"
ha condotrc allamoderna edizione *itica
iir"r.gico chc lrrrrriglia, come il letterato Giovan Mario Yetdizzotti o 1o scultore Danese Catta-
.r,rui, di crr#;;i;,^pi,r ai recen. rrt',,. Sarebbe perd fuorviante inscrivere un simile, precoce assillo poetico solo
te, ha visto introdurr e valutazioni ecdoii.h;;;.;rifi.rr.
da parte di alli stu. rnlro i confini di una certa traiettoria biografica: in realti Tasso, a partire dal
diosi, in vista di una prob,abilernuova .diri.;.
a.ipoema. euel che ci interessr
I'r rrrto privilegiato di osserv azione che gli era consentito dal suo stesso milieu fa-
sottolineare d il fatto,indubitabir.,
r57 5, e fing
. .h;;il;;". i."i
anni, piri esattamente ir rrriliare, colse senza indugi l'importanza deldibattito poetico che si andava allo-
1577 (macon un pro..rro ii-id*;i;;.;travaglio
{
re che pud farsi risalire avafianni primrl,
e successive stesu. r,r svolgendo in ltalianonch6la centraliti, in tale contesto, del nodo, dawero vi-
,ipr5 .Jfr;;;;: qr;i;;;,
testuale trrlc per tantatradizione letteraria europea, rappresentato dal futuro del genere
che, per idea di Angelo rng.g',.ri,
soliti chiamare Geiusaleii, Liierata' .
;;ii;;;;;;p;";J;-f.Li;ri.
,isr, ,i d ormar trirrrativo per eccellenza, il poema epico. Di qui, dalla risoluzione de77'impasse
Vi d insomma, nel macrosistema sinuoso e magmatico t'lrc si era addensata intorno a quel nodo (e che neppure l'Amadigi, pur tanto at-
che prima evocava. tt'so, di Bernardo Tasso aveya contribuito a sciogliere), in un contesto storico,
mo, come una "inarcatura" di anni durante tu qult.
sempre Tasso stava pensando e lauorandou,
ii;il;;ffi;
a cui dr rcligioso e sociale ormai profondamente mutato, potevano di nuovo trovare
lr*-.riao
stampatori (strappandolo..qrrasi al poeta) . it p"bbr-i.o ;;?;;a
che gli slrocco molte delle complesse motivazioni e "vocazioni" che urgevano alle por-
diato.succ.tto; t-.nra che ilt^ro.inriJl.i.ri."J.oncluso
.orrrcrano a un imme. tc dei generi letterari e dei loro pubblici: ma che, nel secondo Cinquecento,
il suo lavoro (come sl)esso condizionate da un dibattito teorico cosi ricco e articolato da finire col
si d visto lo stesso titolo B invenzioq.
prontarne un testo definitivo da lui stesso rivisto.
ai;;;il;;i"
senza.h. riJ.tia, ad,ap. risultare per certi aspetti quasi parulizzante, non rinracciavano la chiave deci-
A"ri; i; b;.-u".;;;", re sue siva per esprimere tutte le potenzialit) di cui erano mallevadriciu. Torquato,
angosce inquisitoriali e i suoi torm.enti lo
Conquistata, quasiabbandonundo it rirr.L'r-r.rii.i.
p;;;r;q
a-pens,are l,altro libro, la t'on la baldanzosa audacia che d propria dei giovani, gi) col Gierusalemme mo-
a.Uu Liberatao. Simile mo. stra di voler affrontare senza remore un simile groviglio: il modello del poema
do di lavorare d, .:1ro,p.."rir.. J"jf;;;;;1;r;'i;;sare
ana intricatissima rete cavalleresco e awenturoso in senso stretto d abbandonato in favore del poe-
che d costituita dalla' irrairio""
Aryiy.ta, ai percorsi tormentosi che accompagnano
+n;"k;;;fi....rione
forse della sola rna eroico di argomento storico, in cui il verosimile sia promotore si di nuove
sempre Tasso nella .,scrittu. istanze pedagogiche e religiose ma anche di nuove prospettive narrative e lette-
ru" ditutti i suoi testi. Ma con il poema .roj.o". con la
Liberatasiamo dawero di rarie. Se, poco dopo aver lavorato alGierusalemme,egli sembra tornare sui suoi
1::',:,"lglis.1! riti radicati
grandissimo rovello ermeneutico e poetico. pe'r
eiil-J;.";;rd;tiiuo
. ar tempo stesso di un passi e porta in breve tempo a termine un poema questa volta awenturoso e ffa-
.^pi.. ,"+h#;Jii.
,orr.r. dizionalmente epico-cavalleresco, il Rinaldo,quasi sulla scia del lavoro paterno,
al sistema oiri ampio enrro cui si;til;1;lib;;r;';;;;ft?ft ;;;.
;rr. nziari non si deve pensare tanto a una sorta di "parentesi" prima della ripresa di inte-
della ,.r. it.rru ie.;ri";.,: p"tlri.rrior.,'.h.-iir'o,
ragazzo,in sostanza, il ressi sul poema eroico a sfondo storico quanto a un punto di passaggio presso-
Tasso ponesse al centro d.llu r", ut.rriorr.
t.tt.rr.i, e della sua avida curiositas ch6 obbligato per chi intendesse fare i conti fino in fondo dawero con tutto l'ar-
critica il poema eroico non v'd d"bbi;;h;;bL;;;;.;.
go all'ambiente familiare. ri.orri.tti.oriiji*i;;;;",
,,*[iitl
irii.i.o t,ro. co della nostra tradizione letteraria': nel Rinaldo, infatti, per un verso Tasso
precocemente, accanto sperimenta in proprio i limiti ormai invalicabili cui portava necessariamente l'a-
al padre, egli venne a contatro. Non d un-caso
.ti.-i.rtor.r, epico- desione convenzionale al modello awenturoso-cavalleresco ma per l'altro met-
"G;;;o
,#6:i,3'J,qt",iHffi ff i,imii.tk*ifi5'r,',*'sHl:,::.:,[fi te alla prova la sua ottava su un terreno, quello delmerauiglioso e del fantasioso,
che, nell'ispirazione della Liberata, si costituiri proprio come una delle compo-
antichi fasti ariosteschi.un g.n.r. illr;-,;;;;;, non piri praticato all,al- nenti essenziali per la costruzione della Varieti nell'Uniti, del verosimile non
tezza della grande st a gione"ert.rrr. i;G;; G;;;...nto,. libresco e non astratto, capace di andare oltre il frigido rispetto ossessivo del-
r cfr' c. BoLocNA,
Tradizionetestuare efortuna dei crassici itariani c.it.,pp.727
o cfr' a' .LDC.RN,
The Textual priiti*i
of irlti;t''Ciiroli**, sgg.
conquistata,,, Ravenna r97d;
5 Alcuni riferimenti bibliografici essenziali: r. cenrru, r4. riosto e Tasso
cit.; c. DIoNISorrr, Geo-
M' r' GrRARDr,Dalla r.Gerusaremme Liberata >> itt" grafia e storia della letteratura italiana,Torino ry67; Quasi un piccolo rnondo. Tentatiui di codificazione
" "cri"riii*;; trrq;;;;;;", i" ii"ji tassiani>>, del genere Eico nel Cinqueecento, cuta di G. Baldassarri, PadovatgSz c. BALDASSAwI, ll sonno di
ffit\:;,::lr,,irtf ;,i;iliii::,#;:{{!i!:{!i;::{!,::e;;;*t;;;;,"rif,,, in ro i Zeus. Sperimentazione narratiaa del^ poerna rinascimentale e tradizione omerica, Roma r98z; M. BEER,
Rornanzi di caaalleria. ll Furioso e il rontanzo italiano del primo Cinquecento, Roma 1987; A. N. MANcr-
. 'Utilisuggerimentid'insiemeallavoceain*c*ii,It'rrll,H..nardorr, inDizionariocriticodel-
ta tetteratura italiana. diretto da v. Branr,rv;i;;;;;il#;;; Nt,l Capitoli letterari di Francesco Bolognetti. Tempi e modi della letteratura epicafra I'Ariosto e il Tas-
fondamentale comunque: E. RATM.ND t, Rinascimento Sull,apprendistato
5r. di rasso ro, Napoli 1989.
inquieto, parermo 1965. 7 Su questi temi cfr. soprattutto G. pETRoccHy I
fantasmi di Tancredi, Caltanissetta-Roma 1972.
Tasso Gerusalemme Liberata 63r
63o Gian Mario Anselmi
Come di-
la veritd storica praticato ad esempio dal Trissino nelT'Italia liberata dai Goti, zitrne agli altri generi letterari, teaffali,lirici, storio,grafi ci' agrografici'macrosiste-
E cosf che, nel sistema aperto rappresentato dalla Liberata, anche ilRinaldo r.c della 1etteratur, J"-U, f.ti.r^ri.ta ir, l"u"to t{I t di cui il vasto d uno de-
ha una sua colloc azione d come se Tasso aggredisse di continuo da ogni parte
"
rrra che abbiamo ;;t;; de[neato t;il d ptt"o intorno alTaLiberala
*.',,iJ'^Lifi"tU' storia della nostra cultura'
un genere letterario, in prima istanzaper cimentarvisi a fondo, in realti prepe- Bli esempi pir,
randosi a disperderne i vecchi statuti, aprendo di fatto la nosra letteratura s
nuove frontiere. E quello del resto che opera ad esempio, con leRime stesse (il lettori'
cui nucleo iniziale ed amoroso E anch'esso giovanile): il lavorio incessante,
tz. Iltesto tra editori e
immediatamente Ia noviti e l'im-
il continuo agglutinare e riscomporre i testi porta, come altri ha gii detto con ef- Gli editori e it pubblico del tempo colsero
ficacra, in sostanza a dissolvere il genere "Canzoniere" per predispome il terre- ruuordirrrti" ,"[""-il*tuto t""go gli anni Settanta: dopo
t)ortanz^dj u,r.d la Gerusalemme (che il poeta peraltro
aveva
no a nuovi modelli di aggregazione delle forme liriche'. Oppure si pensi all'A- che Tasso t, orpiuiirr*.,-it f*,1, per
minta, dove il dramma pastorale si carica di movenze teatrali e di inquietudini gii nel
,75letto"t&ffiia;E;;i';;*i".i, ad essere stampata' dapprima
psicologiche difficilmente inscrivibili nei canoni tadizionali di un genere cosl parti e lacunosamente poiin modo-pi6
compiutoma scorretto e sempre senza
squisitamente "ferrarese" e cortigiano'. In realti, come vedremo meglio in se- rrlcuna ilrtorzzzazione dell'autore. If
i i.bbtuio r:8r Angelo Ingegneri rcalizza'si
guito, nel fortissimo campo di tensioni che si E aperto nella cultura, nella lette- anch'egli senz autorrzzazione'
t"i {t,.'.it tTtolo di Liberata' che
ratura, nella stessa vita politica e religiosa del Cinquecento Tasso si va come col-
"";:;;;;
ddiu;;il;:.ii'r".tl, .-;t"t definitivo' Escono' di seguito' va-
imporri, di h
locando al centro, nell'ansiosa ricerca di punti di equilibrio sottilissimi e diffici- risedizioni, fr,
d.tot"i""ione del tttt'ltg."e curate
.ri,il."iuil;;i. ;;t]t tra giugno e Iu-
li, la cui momentanea seppur luminosa conquista (il caso della Liberata appun- da Febo Bonnd nel medesi*o ,5aiJ;11'; ai *e settim
^ne
Guarini' Peiqueste edi-
to) lo costringerd,apagarc. fra l'altro anche sul piano personale ed umano ,prez- glio, a Ferrara, Ia prima anche .on iffiio-ligrttista t.uisioni-apportate dal
zi altissimi. zioniir Bonnd pot6 sicuramente giffii"a.ir."iiir* il Caretti ha iondotto la
Del resto, poco dopo ilRinaldo, Tasso, probabilmente tra r1ry65 eilry66,va Tasso. E sostanzialmente "'Jtu
redigendo quei Discorsi dell'arte poetica e in particolare del poema eroico che "tli;&;;B;""a
sua edizione critica della Liberata;che
d rnco'u oggi ouella in uso',o'
In anni piri
caretti, propo-
recenti Luigi p.;; ffi;;;;iil.""l*;;;;ffi
rappresentano un primo punto cenrale della sua riflessione teorica e squader- or.rutu dal
nano gii compiutamente e le motivazioni della netta scelta di campo per il poe- stampa del Bonnd e a tutto
ittupriP^
nendo di guardare come pi,i utt.rrdibili
ma eroico e Ie fondamenta che devono presiederc alTa sua elaborazione. E cos(,
;;*ffil;;]il*. di tiadizione manoscritta "'
Liberata fu curata
ormai pienamente determinato sul piano teorico, forte di non aver tralasciato va comund;;;";d;;h. ";'#;rt-u't..di zionedella
alcuna verifica della tradizione piri consohdata (col Rinaldo appunto), Tasso
nel 1584 da scipion e Gonzag,
p., i ;il;;ilio..""u a Mantova: e fino altat'
pud riprendere in mano con nuovo vigore il giovanile progetto delGierusalem- ti ir"p.se come base quasi esclusiva
pti
do Ottocerr,o toirlr," if ,.i." .h. lY:::
me e) dagli anni Settanta, lavorare con continuiti e convinzione alla stesura di Severino Ferrari a Solerti per arrivare
re edizioni. Soros,iif;ffi;;;a-**;4, Ji"t"tione 1a celebre e canonica
quel oema che ci d noto col titolo di Gerusalemme Liberata: il testo che si va
fino a Caretti e a Poma, si ts giunti;;;"
e continuamente rivisitato fino al'77) ruppresenta allora ;![ ;;d Bonnd. L edizion e Gonzaga infatti,
'io fragilissimo e felicissimo di tensioni generali potenti e f attcad"l Go.rlgr"p.?."r"?* stesse affermazioni fatte dal cura-
nella sua plurisec-olare fort,rnr. i""uit,J[.U. di fronte ad un
Tasso si era come investito nonch6 un punto ulteriore finito .ol rrrr.it*e Ia certez za ditrovarsi
tore, aveva nel tempg depost:lt::-1-'.*:
di coagulo di sperimentazioni e riflessioni personali quasi ventennali. Non po-
testo ultimativo di iiferim"rto, di
.iirur.bb" *uto upp"nto
teva che risultare un equilibrio precario in tutti i sensi: non solo perch6 ha pres- trtto:gli studi moderni hanno mostrato lnvece'
soch6 subito tnizio l'epoca piri terribile della sua lacerazione interiore fino alla stre e dotto I.";;;;;iLi di testimoni, le contaminazioni ben
reclusione in Sant'Anna maperch6, nel rovello mai cessato sul senso stesso del senzapieti, 1. f;;;;;.., i. ,ourrppJriTio"i
del 1584 e hanno' di con-
fare letteratura e sul suo poema eroico, comincia la stagione dei pentimenti e olte la volonti del Tasso stesso, ;F;I;d'-**pt c[" pttttt'dtttt di appellarsi
dei ripensamenti che approderd alla stesura della Conquistata, << altro libro >> or- seguenza, ,.r" prl.r.lillusorieti di ogni.tentativo
Di nessu na edizione possia-
mai, come B stato detto, rispetto allaLiberata.Eppure libro che nasce dal cuore ad una ipor.,ili'::?tffi;;;ilt eell',autore.
stesso e della Liberata e dell'assillante rnteffogazione, gih giovanile, sulle ragioni opere'I' Mil-ano 1957' il cui
Liberata'a cura di L' caretti' into''Tutte
le
[itfiog;;fi;'-;dl'taizione di Torino reTr' A
10
e sulle forme del poema eroico come nuovo possibile canone del narrare in rela- T. TASSO, Gerusalentrne
tesro *itico d riprodotto, con ampio.";;;;;; 'ittu testo' con la sola indica-
ir"r#;if;;;;;t p";L"i'*io"intl
ouesta seconda edizione ii fari d'ora
8 Cfr. c. BoLocNA, Tradizione testuale e fortuna dei classici italiani cit., pp. 7r7 sgg. ;".,1[L:T:;*k::a; ;i!;,,!!ili; e fortuna d.ei ctass.icicit. Ed inolffe: L.
poMA, Due casi di
e Cfr. come ne discorre soprattutto c. vARESE, Torquato Tasso. Epos-Parola-Scena, Messina- tassiani>>' XXXVT (1988)'
pp'45'7r'
Firenze ry76. patologia rdttoriai"i)iio.Li'irio,,o"'nir"tii,\' "st'ai
632 Gian Mario Anselmi Tasso Gerusalemme Liberata 633
mo avere la prova che il Tasso la pensasse come definitiva: anziB legittimo sup. rormentata e mai compiuta va aggiunto il dibattito che, ancora vivente ilTT::'
Sorta ctl corru-
porre proprio il contrario. Di alcune possiamo solo affermare che pi6 di altre d siaccese su di esso, quasi a legarne il sostrato intertestuale auna
della Liberata ci rinvia
garantiscono della stretta contiguiti col testo in cui in quella felice contingenzl sco orizzo nte meta'te'stuale:.ri.om una volta il "sistema"
alle rasioni ,t.rr.-d"i?.r. t.i ur atura, ai nodi decisivi dei grandi dibattiti cin-
creativa degli anni Settanta Tasso venne dipanando il suo poema.
L'equilibrio, come si d visto, B momentaneo e precario: l'opera va vista co. il;ffiJfi;;ii.;l.ti;ir;. F;'p'io p.' qg:'to Ia storia del testo della Libera-
me aperta ed indefinita, da collocare in un complessivo macrosistema testuale, ;;ila e;ll, r". ai-ensione ,rittai*te tilologica, E immediatamente epife-
di cui non a caso abbiamo cercato di fornire alcune coordinate di fondo. Ma, dl ffi;;dt" p;i-r;-i";q;i";;rbit. peculiarita 4:1 poema cosi .cgm;^ .'t?-:i
talvolta mlra-
quel macrosistema, proprio Ia Liberata cosi come si era ruffermata prima nello Dresenta ai lettori di sempie: un difficilissimo, frag$e, comp-lesso,
im e nto al s uo
edizioni Bonni e poi in quella Gonzagaebbe un enorme successo: fu stampatl, i"ffi ;;il;q" tlii;i" f ;, h ;;;;a i i." s ioni d"el no st roRin
ogni
as c
possibile percor-
discussa, tradotta per secoli in Italia e in Europa e un'ampia riflessione a partG tleclinare. Tutto, iJ ottava,iembra quasi dissolvere
so di identita . t,rtto
"g"i
r&-tai"rti.*.t t., ogni volta, nel tracciato della ttadizio-
meriterebbe la storia della fortuna di questo testo con le grandi dispute che finf
col provocare fin dalla sua iniziale comparsa. E non d casuale che, nel tardo Cin' ;;;;ip;;;;. ben preciso profilo di iutore, di testo, di lettore, in recipro-
quecento, nel cuore di anni che vedono consolidarsi gli orizzontinormativi del'
";
ca, ansiosa i",.rrogiriori.;gri";iiir."i la sperimentazione
E gii immedrata-
.,,.',io di quegli anni Settanta del no-
la lingua volgare, esemplata, giusta la memorabile lezione di Pietro Bembo, sul ;r;t;7;;drrrrrrZZt'"iii.Elt[;r"dl il
stro cinouecento r.ii.i^iit' p!6 iomt prima,.neppure.per
fiorentino illustre un testo come la Liberata finisca con lo scatenare vi.
vaclsslme non tanto sul piano linguistico t;ili-,:-;;;; ;;;'G;'."J;1;i;tessere
dirio"t. ul peso di.r"u r.iponsabiliti.cosi forte
c assunta fino in fondo.In queita <<vertigine>> della
pure cosi orgogliir"rrr.rr,"
ma su plu tale infatti da costringere a pre.
i.i;;;;;;;;i3;., in un certo r.nro metafora d-ella <<vertisine> <malinconi-
1a
se di posizione nette. Cosi, in un breve lasso di tempo, trailry84e il 1586, assi.
.^r, . <<dissennatan di Tasso Stesso, della sua dolente esistenza'o'
stiamo ad un vero e proprio esplodere della querelle: dall'intervento iniziale I
favore del Tasso di Camillo Pellegrino alf immediata risposta dei soci della Cru.
sca fiorentina, che contrappongono all'Amadige di Bernardo e alla Liberata dl
Torquato non solo l'Ariosto ma anche il Boiardo, il Pulci e I'Alamanni, e conffo
2. Struttura.
la quale in pochi giorni, nel 1585, Tasso stesso stende la sua puntigliosa rispostl
2.r. Gerusalemme e Goffredo.
conl'Apologia in difesa della Gerusalemme Liberata (che ebbe ben tre edizionl
della Liberata: tn
in due anni). La miccia E ormai accesa e gli interventi (anche altri di Tasso) si E molto semplice, in apparenza, descrivere-1"'argomento"
susseguono, piri o meno illustri (basti solo ricordare Galilei e la sua netta sceltr venti canti in ottave Tasso racconta f. irt. finale defla conqui:ta di Gerusalem-
di Buglione. Su que-
a favore dell'Ariosto) a lungo: con la Liberata, appunto, era stato aggredito il ;;J;;"q ad opera dei crociati condotti da Goffredo
preciso ed illustre evento
nodo forte d'impasse del nosto sistema letterario, aprendolo a vertiginose pro. ,i" i""a-i#"or"?ir."e narrativo collegatg ad urlb.en
storico si innestano molte digressioni, per 1o piri di invenzione,
avarlo soggetto'
spettive di frontiera ".
magico, conprotago-
Cid non poteva accadere in modo indolore e silente: in un clima di egemo- innanzitutto amoroso ma anlhe edificante, awenturoso,
sono
nia cruscante che gii rischiava di tendere precocemente all'ossessiva conserva. il;t;iL;;i. k;;;i". J.U;""o e dell'aluo campo awerso: tali digressioni
zione della purezzadei modelli appariva un testo che, pur nell'assillante richia' oerd sempre riqorosamente funzionali ,f f"t.r" ttorico centrale del poema, 4.1-
mo ai quadri normativi piti solidi del dibattito aristotelico, era continuamente ffii#L;;;&i;V;;*;;;;i iif,'* per+ il filo. Egli stesso, in una celebre
Capponi, delined, canto per canto,
attraversato da tensioni, scarti, contaminazioni felici di generi, aurorali intui. i;r;;;;Ji;sli; ,176 a monsignor Oraiio
e an-
zioni di nuove forme (si pensi solo a come il melodramma attinga il suo inizio, i;;;G;a;i:;;;;.;1-"t*9"""-.os( come si eia configurat" !i:o-,:l'J.6)
pii.ilrrlt:^i:lf^::
nel senso che in filosofia suol darsi a questo termine, di fatto ail,a Liberata)D. che in questa .ri;r#;"; C b; manifesta f intenzioni
e digressiont tantasro-
al lettore gli inscindibili nessi ra fulcro storico
Cosicch6 al gii intricato quadro filologico del nostro testo, alla sua storie Ji.t ir.ir.
se: non a caso, della Liberata,B d'uso prem.ettere al testo pro-
i".ii7it"it...",i
prio quest, J.11 *go-ento del poema redaita dall'autore '' Tentare
u Peralcunecoordinated'insiemecfr.r,.noNott,llClassicismodalBemboalGuarini,inStoria "rpotirio".
della Letteratura ltdl.iana, IV cit., pp. r57-746,e A. BATTTsTINT ed e. RArMoNDr, Retoricbe poetiche do. BASILE' Podta rzelan'
Cfr., fra gli altri: c. cErTo, Mat!|cgnia di Torquato Tasso, Napoliry7g;B'
e ,o
minanti,inLetteraturaitaliana,direttadaA.AsorRosa,IlVr. Leformedeltesto.Teoriaepoesia,Torl. ,i;;;;;'i"ti; Tasso,Pisa r984;c. straNarico, ll dubbio della ragio-
thrlicus, Trad.izione
no 1984, pp. 5339. Per la storia, in Italia e all'esteto, della fortuna di Tasso e dellaLiberala si veda, co.
rttt, Forme delljiffazionaliti nella
"iit;ii,iio
letteratura del cinquecento,YeneziatgSg,
me punto di partenza, la bibliografia riportata da Caretti nella sua edizione del poema.
D Si veda come rechi preziose suggestioni in questo senso E. RAIMoNDI, Poesia come retorica,Fi. , t. TASSO, Prose, acura di E. Mazzahconuna premessa di
F' Flora' Milano-
Se ne veda il testo in
renze r98o. Nrrpoli ryi9, pP. 794-8o6.
Tasso Gerusalemme Liberata 635
6l+ Gian Mario Anselmi
Di qui un Tasso che accortamente e scrupolosamente compulsa le fonti del-
una simile opera di "riassunto" di primo livello per poemi come l'lnnamoratct o ;,.on rupi.t t. do.sassio enucleandone fatti
ilFurioso B, come si sa, ben pi6 difficile: e gii questa owia constatazione ci col. t'"u.*J (rftt. GGi"6. a1-firoj
cd eoisod iatttacostruire sia l'eroic;;;;;;Jo J.['i-[iesa sial'emblematica
loca immediatamente nel cuore delle scelte fondamentali operate dal Tasso
proprio in esplicita e programmatica polemica con la piri celebre tradizione epi. ;.#;ffiffi;i p..ire;"i;; C;id.do (la cui analisi in sede critica andrebbe
co-cavalleresca a lui precedente; ma ci cosuinge anche ad andare oltre la "sem. :#r|.:;;#i; ;#i..Ju q,r"r.u ii-.',sione politica e mitologico-imp.eriale
plice" intelaiatura di superficie per affondare in una rete complessa e ricchissi- che vi B U" poema quindi del tutto - iome voleva il
strettam#;;;;;;;i
ma di rimandi e di intrecci padroneggiata dal Tasso con insuperabile maesmil
'lasso
- dawero <<eroico>>: di eroismo religioso, militare, politico. Nell'abban-
e nel per-
di vero e proprio "regista" del testo e delle sue movenze interne nonch6 delle clonare nettament;il *1." d.1po.*, epici romanzesco-awenturoso
r*,LrJJ.ipl.ir-,u a sfondo storico, non v'E dubbio che
sue Snolteplici rispondenze con le attese del pubblico. / correre senza.ir.rir. if
E bene cominciare dalla scelta stessa delI'argomento di fondo del poema: lr irrr. ^.rp1ii;-hiq";;,;-Jimenrioie eyoic.a 4.111 Po.tl.l."PLc^ ^.pa:tit t::^^
conquista di Gerusalemme del ro99. Con una simile scelta (che ha le sue radici orecisa .onrup.uol ezza dei grandi nodi ideologici, politici, sgateglcl che agtta-
appunto nel giovanile Gierusalernme) Tasso si colloca pienamente nel dibattito ;ii[li;;;;Aii.-po, s"pecie il bacino del-Mediterraneo: come E-gii stato
che, nella Liberata,
sul verosimile, sul docere e sul delectare de17'ane, che aveva attraversato tutta lg ;;r;;;" iif.""* ^a?;'sorta di < utopia mediterranea >>
naziom,
cultura cinquecentesca e che egli stesso aveva teoreticamente gii discusso nei ;;;;;;a; '.;;;;;e, y*o il cuore dei nuovi conflitti epocalitra
cavallereschi, era
Discorsi dell'arte poetica: il fulcro della <favola> deve essere un evento storico q;;i.-;i; g.ogofi.o i.il'azione che,_nei tadizionali poemi
che, proprio perch6 realmente accaduto, esplichi una funzione pedagogica che *-U;;:"ff.
dirlo.uto iniecJa nord, nelle grandi distese europep'.
il poema er9ic9 del Tasso ci
non pud essere affidata ad opere di pura invenzione e fantasia come appunto pri*., piO i"q"ie"tanti "vertigini" cha (e
quelle di un Boiardo o di un Ariosto. L'evento deve essere scelto da un'epoca DroDone E questo suo radicamento profon?o nelle conraddiziomgrandiose
<<intermedia>>: non troppo lontana nel tempo e non troppo vicina, in modo che ;;;itd d.l ,,]o tempo: mitologie politiche e religiose:gl i conse-
"e;"=i.1,.;1
il rispetto della veriti storica possa perd consentire le digressioni necessarie a ;;;;; .Ji*fi .o"ffi"i-r,eriano il poemi come la storia stessa del Cinqueqel-
stimolare, ainvogliare la lettura del testo, in quel giusto equilibrio tra delectare e to. Gii in questo;;;;;;d.11. oiigl"utisime soluzioni che dinno.ineguagliabile
docere che Tasso approvava e che ad esempio non avevavisto ben equilibrato il;.i"; fu i ilUuiito;;;i" p.,irir*o, per letture ormai consolidate, di aver-
nel poema del Trissino'. L'evento doveva essere imperniato su essenzialitema- ;;;;;;; br;e;1;;;;;*i. di riferimento (la pedagogia religiosa' le storie
inattesi, come
tiche religiose, cosf come da tempo il Concilio tridentino sollecitava senza per ;;;;;;;ll;;ildr;**, nascente) altri ci balzano-rnnanzi,quasi
ragicamente consapevole delle
altro che si fossero avuti ancorarisultati di particolare rilievo: giustamente Dio- G;;;ir;;;ii;; i"J.ii.ndo uomo .orrup.role,
nisotti rammenta che Ia Liberata, fra l'aluo, E forse la prima vera grande opera r"o tutte iqradernale nel tessuto della Liberata'
Iaceranti t.nrioni tempo,
della letteratura < tridentina >>'.
Dopo la vittoria cristiana sui Turchi aLepanto nel rjTr e ormai superata la z.z. Il conflitto nel Cosmo.
grande paura del "pericolo" musulmano era tornato d'attualiti il tema della
Crociata: utopica aspirazione a una rinnovata unit) d'intenti tra gli imperi cri- Poema eroico, poema diconflittir.gqg si pud ben vedere gii una prima ma-
che si faccia
stiani e a un dispiegamento di poteflza della Chiesa romana. Tasso, sempre ben novra di awicinamento al testo svela f illusorieti di una letiura
vigile alle attese del pubblico, non poteva, in tal senso, scegliere evento piri per- ;;;" *d;; drii;;;.;;; ';sempliciti" della tramadi fondo. Sia ben chia-
dal
tinente della vittoriosa crociata del ro99 per oggetto del suo poema: coagulando ro: l'ancoraggio a un evento ,to.i.o p".ciso e che.sia sempre ben.percepibile
p., .oJttrire una vicenda verosimile, pienamente
insieme e istanze di poetica e istanze religiose e politiche. Con una ulteriore pe- lettore B essenzial.-flTutto
culiariti che non sempre d stata sottolineata come forse meritava: d probabile visibilenell,inizio^,-n!16;;#;i. fine, polemicamente diversa dalle selve
".llu
di awenimenti, iagi til;ffi, a;f. Jig."rrioni continue e tutte fantastiche
del
che nella figura magnanima ed eroica di Goffredo, il condottiero vincitore, Tas-
poema .riort.r.J. flda;q;1a'aristotelica ricerca di Unitd non esclude affattola
so volesse adombrare quelle caratteristiche di nuovo sovrano imperiale, guida
superiore delle genti, che, nel mito della renouatio imperii e delle sue simbolo- Vrri.ia, it"o .o"ui".-JM"tt.pli.e, la DualiD e il senso ultimo del discorso
gie, mirabilmente la Yates ci ha insegnato a cogliere come una delle grandi idee tassiano: Raimondi ha mosrato, in alcune pagine di vigoroso spessore erme-
guida del dibattito e della pubblicistica del Cinquecento, in relazione ai piri po-
tenti sovrani del tempo o. offertadac ' SCIANATICO' L'arme
sussestiva. incentrata su Goffredo come principe ttmelanconico>>
2 Cfr. r. BoNoRA, Torquato Tasso cit.; i saggi citati alle note 6 e rz della sezione r; nonch6 E. RAr- piiiose. Studio sulla Gerusalemrne Liberata, Venezia r99o'.
-pi"iiir
, per le fonti della Liberata d o*ir-.ri. la crtata edizione commentata a cura di
MoNDI, Rinascimento inquieto cit., in particolare pp. r88 sgg.
I Cfr. c. DIoNISorrI, Geografia e storia della letteratura italiana cit., pp. 2or sgg. L. Caretti.
a r'. A. vATss Asuaea. The Imperial Theme in the Sixteenth Century,
6 Cfr. c. M. ANSELMT, L. AVELLTNT ed r. neruoNot,llRinascintento padano,inLetteratura italia-
, ry7 5 ftrad. it. Astrea. L'idea
,0. St*i'igii,riflo, a"etta daA. Asor Rosa, IVr. L'eti moderna,Totino 1988, pp' 52r'9r'
di impero nel Cinquecento,Torino r99o). Questa chiave di lettura mi persuade di piri di quella, pur
6$ Gian Mario Anselmi
Tasso Gerusalemme Liberata 637
li; j,i.l'!iTl*Ji:';:1,i1**i:;;;;i;;I;'o,.d';;;;ili;".srr cialaconseguente commistione di stili, essenzialmente epico e lirico, che Tasso
programmaticamente elabora nella Liberata, rifiutando ancora una volta solu-
zioniimprontate ad una Uniti troppo coercitiva etotalizzante (anche per que-
7 Cfr. n. RArMoNDr, poesiq come retoricaclt,,fp. sto, come si d visto, si apri un vivacissimo dibattito sul suo poema).
T_2o2.Sul tema, centrale nella riflessione filo.
::lUfB if,:i,T!,"iiifl;i.i[;;;ri;;; il ri"I;iil;#;; piri di uno spunro ra reuura di u,
La Tragedia, a cura di R. Cremante, Milano-Napoli 1988. Per l'Aminta, oltre a c. vARESE, Torquato
- ' oltre al saggio di Raimoriii " , ourrrr., gii citato alla notandella sezione r, cfr. c. BALDAS'ARRI, 'fasso cit., se ne
veda l'edizione a cura dello stesso Varese, Milano 1985. Ed inoltre; c. DINr, Maccbine
;i,'fr:,i:;::!:;;,riPotosia 'f*,iii,-il;;i;;;;,;":;;::;;;; <Liberata>,Romury)7,e s. zAr. teatrali nella Gerusalernrte Liberata, in <Studi e problemi di critica testuale>>, )OO(WII (rp8S), pp.
tr5-3o.
o Cfr. i testi citati alla nota 8 della sezione z. Su questo aspetto come su quello delle scelte stilisti-
*:;y;ji::xiiit;!,r:,i:;i::;:rr:::;*i;y1r;#:";"c;i,,,;,rr;,Tlilr:fyl*::*
e che giova la lettura diretta dei tanti testi teorici del Tasso (cft. Prose cit.).
Per meslio collocare Tasso entro le tt Sul <<lirismo>> di Tasso scrissero fra gli alui fini notazioni u. nunNl, Studi sulla letteratura del
coordinate tearali e musicali
studi di riferiiento: tt tiii
Torquato Tasso tra rette.ratura,
,iiiirrr'irt'ii)orri*roto, r*iaili..p9 del tempo non mancano utiti
t ri;;;i;;i;, ivilrro reao; Rinascirnento, Firenze ry47;8.a. sozzt, Studi sul Tasso,Pisargj4; c. cETTo, Interpretazione del Tas-
artjtgii!;i;,;Jr*
ryusica, teatro e ^
ai a nr:roni, .ro, Napoli r9jr, e to., Malinconia di Torquato Tasso cit.
so' la rtusica' i musicisti,u ."tu ai
ii;i;;.
M. i,. rii;"
. rrr]Vrir..i-, lorogna ry85;Tas.
,ss 8; Teatro der cinquecento,r.
D Si compulsi, per un primo approccio con sicuro commento, l'ampia silloge contenuta in t. tas-
so,Prose cit. Ed inolffe to.,Discorsi dell'arte poetica e del poema eroico, a cura di L. Poma, Batiry64.
618 Gian Mario Anselmi
Tasso GerusalemmeLiberata 6sg
l'altro si fa percepibile, il canto dei <fantasmi>>,la cui voce di morte giunge fino ora appena esammato
,,.
a incrinare uno dei nuclei lirici e patetici fondamentali della Liberata: per incan- tre Sosp.rr rru ,i*ili esgeme tensioni, di cui abbiamo
to di Ismeno a Tancredi pare, infatti, di ascoltare, terribile, il lamento sofferente i;,
.;;dirror." antropologica,
dimensione stala Liberata, proprio per questo
di Clorinda. Se pensiamo che il finale del canto XII A tutto_o_cc_upato dalla di- tcsto to;lmente "di frontieta" '
sperazione cupa e senza consolazione di Tancredi e che, in XIII, tale angoscia
giunge ad evocare la presenza della morta Clorinda, hg.n possiamo comprende-
3.4.La guerra' Oltre la guerra'
re come slamo molto oltre il consumato mestiere della uariatio e dell'uso del ben comprendersi il
"meraviglioso": la tragedia di Tancredi e di Clorinda non si consuma (come Nella luce che abbiamo appena ffatteggiato PYd allora
a durezzadell'altro gr^\'
spesso si d voluto leggere) tutta in quel rasserenante abbandono a Dio dell'eroi- scnso profondo, lu uiol.r, ,uion-rt.1r.t.",7, h.tpittut
ispira la stessa vicenda: la
,lc confligrrr.int rniJpo.-r, ,nri ^-q""Uo .hL ne
na in fin di vita (<<io vado in pace>>, XII, 68, p. 37il ma si prolunga in una sorta G.;salemme' Gii abbiamo
di conffocanto necessario, dove la Morte veta,come incubo, come senso diper- Buerra r.u .r'rr,.ii;;;"iqr"id;i;;;;"i';;
di
dita totale si accampa, spezzandolo, nel cuore di Tancredi come nel cuore stes- ,rccennato, ,r, pugiri.;;;Ailf ;il;;n|.ttiuu
valenza. Politica
e. ideologica'
ogniforza della natura, a cominciare dal cuore degli uomini. Ma Tasso, genial- , Cfr. o. eUrNT, in <<Intersezioni>>' X (r99o)' r'
L'allegoria politica d.ella Gerusalernrne Liberata'
mente, apre fino in fondo l'abisso, la vertigine: perch6 Armida d anche indisso-
lubilmente (dualiti che torna sempre, in ogni aspetto), totalmente donna, ov- ltl\ )5-57.
,,, e storia d.ella letteratura italianacit.; r' cenotrt, Ariosto e Tasso
Cfr. c. DroNrsorrr, Geografia ideologia' Lettura
r ir.; R. snusc o"t ,'iioiiJiirtTr-liriir4 estense,Pisa 1983; P' LARIVAILLa, Poesia e
8 Si veda come su queste <<immagini>> a lungo si soffermi Carlo Ginzburg, ibid., pp. 6, sgg. ,1,'llu oGerusalemme Liberata>, Napoli 1987'
644 Gian Mario Anselmi
Tasso Gerusalemme Liberata 541-
gica operat3 da Tasso nella Liberata, quasi ad indicare non zione, dell'abbandono fiducioso, tutte impervie comunque, tutte lastricate dal-
solo un modello di
regLo-g di Sovrano ma anche.rrr r.rora possibileirontiera d.1l;"-.riia,
Lf".l
terribili steccati di.yl confligere (e qui rti ro.r.i, ie:ra utopiadi rasso) ;iril;;
l:r presenza incombente della Morte'0.
In una sorta di equilibrata dispositio atenore chiastico infatti la partitura li-
qualche aftimo, egli fa baienlare .o-. revocabile, i" ,d;; ai;b,r-.no vor. rico-amorosa si apre con l'episodio di Olindo e Sofronia, in II, si inarca al cul-
tice ascensionale ". ""u rrrine ragico, in XII, di Tancredi e Clorinda per chiudersi, in XX, con l'abban-
In qussto contesro, alTota, d possibile rileggere, ad esempio, l,episodio di ,lono amoroso di Rinaldo ed Armida. In ogni caso Amore d segno di conraddi-
Erminia fra i pastori: l'incontro t.i |eroina p.iE ..ir;; .6[;l;;:*.i zione, manifesta al livello pi6 intimo delle coscienze il senso dell'univercale con-
beni.
cosa, teneramente imamorata, paltecipe al tempo ste_sso dll campo pagano e lligere: Olindo ama non corrisposto Sofronia; Tancredi amaClorinda inconsa-
del campo cristiano e noteremo piri ai antilr".r-Jibrt. ;;ti"-L;!
(
istanza,e seppure da punti di vista molto diversi (e si pensi, ad esempio, a un I"i. t"'"#fft6:',Xt';,11il:"i; a proposito di
cino o a un Pico), ha posto conforza,nell'alveo della tadizioneumanistica, h Lezioni arnericane,e non casuarmente
eetto con la sua consueta luci-
questione centrale dell'ontologica scissione entro cui l'uomo d collocato, del di. l,ucrezio e di Ovidio. della tt tegge;"1';;;;;
prima-gra"it optt' di poesia in cui la
varicarsi vertiginoso (e per alcuni incolmabile) tra Uno e Molteplice (basti pcn. .liti: <<II De rerum naturadi Lucrezio a f, JtUT-t"-'
sare allo scettico disincanto di Guicciardini, ad esempio, in proposito). Di chl, ( ( no s cenz, d.l
) *o#;'fi;; ;*;ililI. ^it""u
del mondo' p er -
t'ltnntto' Lucrezio vuole
peralro, proprio accettando questa radicale coessenzialiti degli estremi in iul ,.czione di cib che E infinitame"t.;il;;;-;;ih
l'uomo vive, tende farsi portatore dl
rifiutare ogni tentazione prevaricante, d.[u -ur., iamq.;;;;t; subito che i-a"vera realt] di questa
a a st.rivere il po.rrru
una possibile, universale tolTeranza: tradizione che approda a un grande con. rrrareria B fatta di;;rp"iliiilir,itiii .r-[Jr.r* per ovidio tutto cid pud tra-
temporaneo del Tasso, e di lui estimatore, ovvero a Montaigne, ad esempio, sr.rmarsi i. rrrouiio"#;;.'t. p.r o"ialio L .or,^o, cenzadel mondo E dissolu-
Fornendo tali coordinate non E affatto nosra intenzione far scomparire dal. zi.ne detla ."*n."rilril;i;;i,e;;j'5;.i1;;-;J; L""'io di d fatto d'atomi
i,rtcnto tettore
i';*
d?ffi;J#;I d;id;;,?i5r"r.. di*tt' indirette di tanti
'
4.3. Tasso fra i <<poeti del cosmo>>. |,ii;$+ll#y,'.ffi :#,t:?i'#uui:ii:m:3:li:*;sx"'l'o"l#'tii
iua J.t Cosmo e dell'uomo nel.Cosmo' la vertigine tra "incommensurabi-
Se questo d losfondo, insieme poetico e filosofico, in cui E possibile in qual. L'indicibile, I ineffabil. d,r4iiil.Ii."to, e solo a
che modo radicare la sconvolgente novit) del Tasso va, alTora, perd, in conclu. li,, solo ,rU, priiri'u'H;il, *lil ietteraturr, po..roio essere enunciate
Ntl tolto di una-grande tra-
sione, detto che la Liberata pud essere definita come un vero e proprio "poemt
,irrtire da li E possibile immaginai;;;;";;;'';''d*' da tempo nella letteratu-
.liriorr. prdurru'ri"#;il';;,^"1" .h. ,u.r.
del Cosmo", nell'accezione che oggi si usa per pochissimi grandi testi, Lucre. riconosciuto
zio, Ovidio, Dante, Milton. (a Fe*ar, .;;;;'fl;i;;;;i tI..r,,to di ogni-sistema di co-
r.,r c nena retterarieti
La critica semiologica piir recente ha molto insistito sul cosmo come ele. i maestribolognesi in "er-
,oscenza (la "retorica" $9, ^pp.r"rrii",lilirtf?t*"ra
mento fondante di ogni testo letterario. Ed Ezio Raimondi ha ben potuto affer. rrrcneutica") ' i"u"r;?, il,iJ i;;;;;;ii
ffi;;'"ii;u'*onica' perfeffa padro-
mare: <<Un testo nasce necessariamente con una tdxis,ha una sintassi composi.
ee.w, L uqezio. L'atorno e h parola' colloquio lucrezia'
tiva, risolve dei problemi, risponde a qualche cosa, ma si porta dentro - per e8. * n.naruoNn ylagrammatica d.elcosrno, in
sere una tdxis - simbolicamente, in modo diretto o indiretto , un k6smos. Si sta. rut(ttohgna,,e
ii
g,;oiole8e),Bologna. ,4't;'f.{*y*r::V:;Uf;:l:;::Xp:,#;5il;;f;
L, t t oi u r a i t a I i an a' dtr-et
bilisce cosi una relazione che pud essere di tipo speculare ma anche di tipo op. ,^,,,,, rrl7 n
"
positivo. Nascono una serie di possibiliti, tuttavia al loro fondo resta sempre il "i ff {{!{:!lXtxv'xil:;ilii''
[i,lg.Hl,,'d:'i";?'.', to ri d i Re t o r i c a e b umana e t i t t e'
per eccellefiza, nel suo romanzo, uno dei principali artefici dello straniamento
dei punti di vista nel narrare. Un Apuleio che d certo poco consono con altre
fondamentali dinamiche del testo tassiano ma che forse influenzd pi6 di quanto
non si possa pensare non solo latadizionale poesia cavalleresca (Apuleio d fon-
te da tenere in conto primario per Boiardo'e Ariosto, ad esempio) ma anche la
complessa, mobilissima tecnica del narrare che, a partire dallastagione del ma-
nierismo, e specie col Tasso, si fa sffada nella letteratura moderna'.
quelli di F. Chiappelli (Firenze 1957,Torino 1968 e Milano r98z), di B. T. Sozzi e funzione d.el ornerauiglioso' nella.<Liberata>>, Roma. :?!7',:-'r"-::^!l^t::'^:,!-i
A. M. Carini (Milano 1961, di M. Guglielminetti (Milano ry82), di B. Maier ed
"irit.SperirnentaZioni narra_tiua del Doema rinascimentalee trad4tone omertca,