Anda di halaman 1dari 11

Archeoastronomia : Ipotesi preliminari sulle valenze

archeoastronomiche della Chiesa de La Vera Cruz di Segovia


Sergio Dr. Ing. Berti –Vice Presidente Associazione Architettura e Geobiologia Studi Integrati
Abstract

Le origini costruttive della Chiesa de La Vera Cruz di Segovia sono controverse e gli studiosi non sono tutti in
accordo sul fatto che, popolarmente, sia attribuita ai Cavalieri Templari ma è certo che chi la costrui’ era
molto esperto sull’ Armonia del Creato .Ha saputo,infatti, coniugare mirabilmente la struttura dell’ edificio
con la Natura, la Terra , il Cosmo e l’ Uomo .Nella nostra ricerca abbiamo preso in esame le valenze
archeoastronomiche presenti nella pianta disponibile dell’ edificio, giungendo a delle conclusioni preliminari
interessanti che ci fanno comprendere che gli architetti di quel periodo avevano delle conoscenze della Terra
e del Cosmo non indifferenti e che sapevano creare opportuni giochi di luce all’ interno degli edifici con
funzioni di calendario e di controllo del ripetersi ciclico delle stagioni.

Introduzione

La chiesa della Vera Cruz di Segovia ( vedere fig. 1 ) è situata a poca distanza dalla città ed è l’ edificio sacro
europeo più completo, che si conserva con una edicola centrale attorno alla quale gira una navata circolare.
Questo stile architettonico ,che ha dei precedenti nei battisteri romani dei primi secoli del Cristianesimo, è
stato utilizzato nelle costruzioni edificate dai vari Ordini Cavallereschi presenti durante il periodo delle
Crociate in Palestina .

Fig. 1 – Vista della Chiesa de La Vera Cruz da Sud-Ovest

La costruzione della Chiesa di Segovia de La Vera Cruz ,che precedentemente era intitolata al Santo
Sepolcro,viene attribuita leggendariamente ai Cavalieri Templari anche se alcune recenti
ricerche lo mettono in dubbio; sembrerebbe più certo che fosse stata costruita dai Cavalieri dell’ Ordine
del Santo Sepolcro come “Encomienda” dipendente dalla Collegiata de Toro ( Zamora).Nel 1531 ,quando
l’Ordine si integrò con quello di San Giovanni di Gerusalemme, la Chiesa passò sotto il nuovo dominio e vi
restò definitivamente .La data di dedica della chiesa è rilevabile da una lapide murata nell’ edicola centrale
e corrisponde al 13 aprile del 1208.
Pianta di base e sezione trasversale sulla mezzeria del portale a Sud

Lo stile architettonico della Chiesa corrisponde a quello utilizzato nel periodo di transizione dal romanico al gotico e la
pianta di base attualmente disponibile, per la verifica delle valenze archeoastronomiche , è riportata in Fig. 2.

Fig. 2 – Pianta di base disponibile della Chiesa della Vera Cruz di Segovia

All’ edificio originario, formato dal corpo circolare maggiore e dalle tre absidi collegate furono aggiunti nel tempo una
quarta abside( h),utilizzata come sagrestia, ed un campanile di stile italiano(d). La sezione trasversale sulla mezzeria
del portale a Sud è riportata in Fig. 3 dove si nota la presenza di una edicola rialzata ,con piccolo altare, e coperta da
una cupola semisferica. Oggi il piano principale di base sta tutto su uno stesso livello e non sono presenti scale come
nella rappresentazione di Fig. 3 di J.M. Merino de Càceres .

Fig. 3 – Sezione trasversale della Chiesa della Vera Cruz sulla mezzeria del portale a Sud

La Chiesa ha due importanti portali di cui uno rivolto a Sud ( vedere fig. 4 ) ed uno rivolto ad Ovest ( vedere Fig. 5).
Fig. 4 – Portale a Sud della Chiesa della Vera Cruz

La presenza di un portale rivolto a Sud ci ha fatto ipotizzare un uso dello stesso ( con porta completamente
aperta ) come calendario utilizzante la posizione sul pavimento della proiezione della luce verso l’ interno,al
passaggio del sole,sul meridiano locale ( mezzogiorno vero locale ). La luce del sole ,infatti,al passaggio sul
meridiano locale entra ( con porta completamente aperta ) e forma una figura luminosa,con lati paralleli
alla direzione Sud-Nord, e dimensioni in lunghezza ,verso l’ interno ,variabili in funzione del giorno dell’
anno, per cui il portale Sud si comporta come una vera e propria Meridiana .Analogamente ,per il portale
ad Ovest abbiamo ipotizzato fenomeni luminosi correlabili con giorni ben determinati dell’ anno durante il
tramonto del sole.

Fig. 5 – Portale a Ovest della Chiesa della Vera Cruz

Ipotesi archeoastronomiche correlate ad alcune dimensioni specifiche della pianta di base

Dallo studio dettagliato della pianta originale di base disponibile della chiesa della Vera Cruz(escluso quindi
la quarta abside ed il campanile all’ italiana di costruzione più recente) e con la presunzione che la stessa
rappresenti fedelmente la realtà costruttiva dimensionale dell’ edificio, è emerso che il dimensionamento
della chiesa ,pur essendo stato effettuato a partire da una Matrice Di Progetto Rettangolare ( vedere fig. 6
), ha anche delle relazioni evidenti con alcuni parametri di tipo astronomico generali e locali e
,precisamente :
A) Suddivisione dello spazio interno secondo le quattro direzioni cardinali geografiche

B) Velocità angolare oraria del moto apparente del sole intorno alla terra di circa 15 ° /ora

C) Inclinazione dell’ asse terrestre nel 1200 d.C. di circa 23,542°

D) Direzione locale del sorgere del sole al solstizio di estate ( ASE)

E) Direzione locale del sorgere del sole agli equinozi (AEQ)

F) Direzione locale del sorgere del sole al solstizio di inverno (ASI)

G) Direzione locale del tramonto del sole al solstizio di estate ( TSE)

H) Direzione locale del tramonto del sole agli equinozi (TEQ)

I) Direzione locale del tramonto del sole al solstizio di inverno (TSI)

Fig.6 – Matrice Di Progetto Rettangolare MDPR applicata alla Chiesa de La Vera Cruz

Queste ipotesi sono state verificate,con risultati positivi , partendo dalla pianta di base disponibile dove è stata
riportata,come primo passo iniziale , la direzione Sud –Nord perpendicolare alla mezzeria del portale Sud ( vedere Fig.
7 ).

Fig. 7 – Pianta di base con riportata la direzione Sud-Nord passante per la mezzeria del portale a Sud
E’ stata riportata, di seguito , anche la perpendicolare alla direzione Sud-Nord passante per il centro (K) come indicato
nella fig. 8.

Fig. 8 – Divisione dello spazio interno della chiesa secondo i quattro quadranti cardinali geografici

A partire dal centro ( K) sono state riportate due rette ,a cavallo della direzione Est, con apertura angolare,rispetto all’
Est, pari all’ inclinazione dell’ asse terrestre nel 1200D.C. ( circa 23,542°) con la constatazione che vanno ad intersecare
le parallele alla direzione Est-Ovest, passanti per le monofore delle due absidi secondarie,nel punto centrale di
curvatura circolare delle abside stesse ( c1 e c 2 ) ( vedere fig. 9).

La suddivisione dello spazio interno nei quattro quadranti cardinali ed il legame della struttura dell’ edificio con il
valore dell’ inclinazione dell’ asse terrestre ,nel momento di fondazione, evidenziano una forte relazione tra la Chiesa
e la Terra.

Fig. 9 – Relazione della pianta di base dell’ edificio con i quattro quadranti cardinali geografici e l’ inclinazione dell’
asse terrestre
A partire dal centro ( K) sono state riportate due rette ,a cavallo della direzione Est, con apertura angolare,rispetto all’
Est, pari al valore della velocità media oraria di spostamento angolare apparente del sole ( circa 15° /ora) con la
constatazione che vanno ad intersecare ed identificare le dimensioni principali dell’ abside centrale ( vedere fig.10 ).

Fig. 10 - Relazione della pianta di base dell’ edificio con il valore della velocità media oraria di spostamento angolare
apparente del sole ( circa 15° /ora)

Sono state aggiunte,di seguito, le direzioni del sorgere e tramontare del sole ai solstizi ed il rettangolo solare locale (
ipotizzando una “linea del cielo” o Sky Line con elevazione di 0 ° ) verificando che le direzioni limiti del sorgere del sole
definiscono perfettamente i limiti ,nella direzione Sud-Nord, del complesso delle tre absidi originali e che il rettangolo
solare è in perfetta armonia geometrica con la porzione circolare interna principale dell’ edificio ( vedere Fig. 11 ).

Fig. 11- Relazione della pianta di base dell’ edificio con le direzioni del sorgere del sole locale ai solstizi e con il
rettangolo solare locale
A seguire , sono state aggiunte le direzioni limiti locali del sorgere e tramontare del sole ,a livello dei portali Sud e
Ovest, verificando che gli angoli di apertura verso l’ esterno dei portali sono coerenti con le direzioni limiti del moto
apparente del sole ai solstizi e che il posizionamento delle scale che portano all’ edicola rialzata ,con cupola
semisferica, sono legate alle direzioni dove tramonta il sole ai solstizi attraverso il portale Ovest.

Infine,sono stati riportati i possibili movimenti della luce del sole proiettata verso l’ interno della Chiesa attraverso i
due portali ( prima della costruzione successiva del campanile che va ad interferire con il moto apparente del sole nel
portale Sud ) come in fig. 12.

Fig. 12-Relazione della pianta di base originale ( senza campanile ) della Chiesa con il movimento della luce del sole
che penetra dai portali durante l’ anno

Considerazioni sul movimento della luce attraverso i due portali durante l’ anno
Come si può osservare dalla Fig. 12 ,il portale Sud viene utilizzato come meridiana con funzioni di calendario ed è
interessante osservare come il movimento della luce del sole proveniente dalla della parte più alta del portale vada a
percorrere nei giorni degli equinozi una retta parallela alla direzione Est-Ovest geografica passante quasi al centro
della navata circolare ed intersecante le seconde colonne che si incontrano su ambo i lati a partire dal centro del
portale Sud ( vedere anche fig. 13 )

Fig.13- Movimento della luce del sole attraverso il portale a Sud ( con porta completamente aperta )
Durante il passaggio del sole sul meridiano locale nel giorno del solstizio d’ inverno la luce riesce a lambire la parte
circolare interna sottostante l’ edicola nella direzione Sud-Nord ( vedere fig. 14 ) mentre nel giorno del solstizio d’
estate la luce che entra dal portale raggiunge la dimensione minima con la punta a livello della retta che unisce le
prime due colonne che si incontrano su ambo i lati del portale .Questa affermazione è basata sull’ attendibilità della
pianta di base utilizzata (che al momento è una delle poche disponibili facilmente) e dai valori angolari relativi al
momento del passaggio del sole sul meridiano locale nel 2010.

Fig. 14-Allineamento tra la porta del portale Sud ed il locale sotto l’ edicola centrale

Anche il portale a Ovest ( vedere fig. 15) ha una funzione di calendario e la luce che entra al tramonto dalla porta
può spaziare nella semiparte verso Ovest della chiesa e, durante i giorni prossimi agli equinozi, la luce può
raggiungere la zona dell’ altare principale ,dopo essere transitata sotto il locale circolare presente sotto l’ edicola
centrale ( vedere fig. 16 )

Fig.15- Movimento della luce del sole attraverso il portale a Ovest ( con porta completamente aperta )

Fig.16- Passaggio per la luce del sole nella direzione Ovest-Est al tramonto nei giorni prossimi agli equinozi
Esiste, inoltre, un altro livello di osservazione della luce del sole e proiezione relativa all’ interno della Chiesa, nell’ area
che interessa l’ edicola centrale con piccolo altare, ed esso è formato da tutte le monofore presenti nella parte
superiore dell’ edificio incluso anche quelle sopra i due portali e nelle absidi ( vedere Fig. 17 )

Fig.17- Monofore presenti nell’ edificio al livello dell’ edicola centrale

Le monofore esterne sono in collegamento ottico con altri passaggi radiali della luce presenti nell’ edicola centrale (
vedere fig. 18 ).

Fig. 18-Passaggi della luce presenti radialmente all’ interno dell’ edicola centrale

Le relazioni tra il movimento apparente del sole e gli spostamenti interni della stessa nella edicola centrale ,con
piccolo altare, non sono stati indagati per la indisponibilità della pianta interna relativa con in evidenza i passaggi di
luce interni nella parete dell’ edicola incluso anche quelli verso l’ altare principale ,il portale a sud e quello a Ovest. E’
molto probabile che siano presenti proiezioni di luce durante l’anno che vanno ad interessare il piccolo altare ma al
momento non abbiamo disponibili gli elementi sufficienti per poterle ipotizzare e valutare.

Conclusioni

Si può affermare con un buon livello di affidabilità che il dimensionamento originale della Chiesa della Vera
Cruz di Segovia faccia riferimento alla Matrice Di Progetto Rettangolare (MDPR) e che la verifica eseguita
,per gli aspetti archeoastronomici, ha permesso di evidenziare l’ esistenza di legami tra la struttura ed
alcuni parametri di tipo astronomico generali e locali, al fine di realizzare opportuni movimenti di luce
interni all’ edificio con funzioni di calendario e di controllo del ripetersi ciclico delle stagioni. . Ma quello
che emerge ,principalmente, è il grande rapporto armonico che gli antichi costruttori hanno saputo
realizzare attraverso le dimensioni della struttura (dominate dal rapporto aureo e dal Pi greco ) con : a) la
Terra, attraverso la suddivisione dello spazio nei quattro quadranti cardinali e la relazione con l’ inclinazione
dell’ asse terrestre;2)con il Cosmo, attraverso le direzioni fondamentali annuali del moto apparente del sole
e l’utilizzo della manipolazione della sua luce per scandire il trascorrere del tempo; 3) con la Natura e con
l’Uomo.

E’ evidente,inoltre, come in questo contesto armonico iniziale siano dissonanti ed interferenti gli elementi
aggiunti in tempi successivi ( la quarta abside ed il campanile) , dove si è iniziato a perdere il senso dell’
armonia e a non comprendere più che l’ Uomo può sentirsi bene in un edificio, solamente, se questo è
dimensionato con la stessa logica che utilizza la Natura. Nella forma originale della Chiesa, l’Uomo, che è un
esempio eclatante di dimensionamento strutturale naturale basato sul rapporto aureo e coerente con la
matrice di progetto rettangolare (MDPR), è in armonia con l’ edificio che a sua volta è in armonia con la
Terra e con il Cosmo.

La conclusione, infine ,è quindi che Chiesa originale de La Vera Cruz di Segovia è un esempio,ancora in
buono stato, di come l’Uomo e le sue costruzioni possano essere in armonia con La Natura,la Terra ed il
Cosmo.

Bibliografia

- D.Josè M. Quadrado-Salamanca,Avila,Segovia (Espana,sus monumentos y sus artes,su naturaleza è Historia –


Barcelona 1884

- Vincente Lamperez-La iglesia de los Templarios en Segovia-Boletin de la Sociedad Espanola de Excursiones-


Madrid,abril 1898

- Eugenio Colorado y Laca-Segovia:Ensayo de una critica artistica de sus monumentos,etc, Segovia 1908

- Orden de Malta- Cartelera de la Iglesia de La Vera Cruz de Segovia- Allegata al biglietto di ingresso

- R.Mosca,A. Rubino- La triplice cinta-Terra Nuova Edizioni

- S.Berti,J.D.de Vidaurreta-Geometria Sagrada:Hipotesis sobre las modalidades de proyecto de la iglesia de La


Vera Cruz de Segovia-http//:www.scribd.com/sergio_berti

- A.Rubino- Progettare con il sole-Relazione presentata al Quinto Convegno Nazionale “Bio-


Architettura&Geobiologia&Legno” organizzato dall’ Associazione Architettura e Geobiologia studi Integrati

Figure e Foto

- Fig. 1 – Foto di Sergio Berti

- Fig. 2 – Tratta da : http//:es.wikipedia.org/wiki/iglesia_de_la_vera_cruz_(segovia)

- Fig.3- Tratta dalla pubblicazione di Merino de Caceres-Iglesia de La Vera Cruz o del Sancto
Sepulcro de Segovia

- Fig. 4,5,14,16,17,18 – foto di Sergio Berti

- Fig.6,7,8,9,10,11,12,13,15-Elaborazioni e foto di Sergio Berti su base di fig.2

Anda mungkin juga menyukai