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Novembre 2009 1

Lavori in corso
notizie da Progetto Sviluppo Liguria

El Salvador, la storia siamo noi Educare alla terra, seminare il Palestina,


futuro la vita oltre il muro
Conclusione del progetto di
riabilitazione integrale per persone Nuovo progetto educativo - agricolo Anticipazione di un incontro-
invalide di guerra e bambine e nel sud dell’Ecuador dibattito tra Moni Ovadia e Alì
bambini disabili Rashid

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Novembre 2009 2

El Salvador, la storia siamo noi


Conclusione del progetto di riabilitazione integrale per persone invalide di guerra e bambine e bambini
disabili, nel dipartimento di Chalatenango.
Le problematiche
Il dipartimento di Chalatenango è tra le zone più povere del Salvador: la maggioranza
della sua popolazione vive con meno di 1$ pro capite al giorno. Si riscontra anche una
fortissima concentrazione di persone invalide di guerra - essendo stato terreno di aspri
scontri fra la guerriglia e l’esercito (appoggiato dagli squadroni della morte) - e disabili.
Esse non hanno diritto ad alcuna assistenza pubblica e faticano spesso a trovare spazio
anche nelle comunità di appartenenza, per le condizioni difficili in cui queste si trovano.
Gli obiettivi
L’iniziativa, sostenuta da Progetto Sviluppo Liguria e da tutti i soggetti che aderiscono al
Comitato locale di cooperazione con il Salvador, e realizzata attraverso le associazioni
locali di disabili ALGES e Los Angelitos, si è conclusa a luglio. Con essa ci siamo
prefissati alcuni obiettivi principali: assicurare assistenza continua e di prima qualità a
persone invalide di guerra e disabili tramite il metodo della riabilitazione integrale;
sensibilizzare le comunità di appartenenza, al fine di combattere l’emarginazione sociale
e di valorizzare le ‘diverse abilità’; ottenere il riconoscimento dei diritti sociali e politici di
questi soggetti, tramite un’opera di incidenza presso le istituzioni locali e nazionali.
I risultati
lo scorso anno 575 persone hanno ricevuto cure individuali e di gruppo, a domicilio e nei
centri di riabilitazione (di queste, più del 40% sono state assistite per la prima volta); si
sono allestite varie attività ludico-sociali - che hanno coinvolto le comunità di riferimento
in un processo costante di sensibilizzazione - e si sono realizzati diversi percorsi
formativi destinati ai familiari, al personale tecnico e ai promotori. In futuro, attraverso un
accordo con il Ministero della Sanità, è prevista per la prima volta la sensibilizzazione e
la formazione specifica del personale sanitario presente nel dipartimento.
In campo educativo sono stati scolarizzati 46 tra bambini e ragazzi, a cui si aggiungono
32 giovani e adulti inseriti in laboratori di manualità. Infine, 7 invalidi di guerra vincitori di
una borsa di studio universitaria hanno terminato con successo gli studi, e proseguono
nell’impegno sociale, mettendo le proprie conoscenze a disposizione della comunità.
Quanto realizzato a Chalatenango dal 1998, attraverso concreti progetti di cooperazione
in ambito educativo, formativo e di avviamento al lavoro, ci testimonia che promuovendo
il coinvolgimento delle famiglie e delle comunità locali nei processi di riabilitazione,
insieme all’autorganizzazione e all’assunzione di responsabilità da parte dei disabili, si
può lavorare per la promozione della dignità umana e l’integrazione sociale anche con
mezzi economici limitati.

Il 15 marzo 2009, a 20 anni dalla fine della guerra civile - una resistenza
popolare durata dodici anni, per affermare almeno la possibilità di
reclamare giustizia sociale, organizzandosi per promuoverla, laddove la
ricchezza era concentrata nelle mani di 14 famiglie mentre milioni di
persone morivano di fame - il candidato progressista del Frente
Farabundo Martì Mauricio Funes ha vinto le elezioni presidenziali,
segnando un’importante svolta politica.
Paco e Carole - nostri amici e referenti locali per i progetti - durante la
loro visita a Genova nell’agosto scorso, ci hanno testimoniato il
riconoscimento da parte del nuovo esecutivo di alcuni dei diritti politici e
sociali a lungo rivendicati da ALGES, Los Angelitos e dai movimenti
sociali in generale, risultato di una costante campagna di pressione e di
un importante esempio di democrazia partecipata. Confidiamo insieme a
loro che il Paese possa aprirsi davvero a una prospettiva di
cambiamento.
Novembre 2009 3

El Salvador: una testimonianza


Riportiamo di seguito la testimonianza di Marianela Monge Torres, una giovane amica salvadoreña che vive, studia e
lavora a Genova, e che quest’estate ha trascorso una settimana con Los Angelitos, nell’ambito del nostro progetto.
Passione, impegno, dedizione, zelo, diligenza, voglia di mettersi al servizio del prossimo; "Los Angelitos" di
Chalatenango sono questo, accompagnate dall’associazione Progetto Sviluppo Liguria e da tutte le amiche e gli amici
che la sostengono.
Ho avuto l'opportunità di stare una settimana a Guarjila, El Salvador, collaborando con l'associazione che realizza
programmi di riabilitazione integrale per i bambini disabili e le loro famiglie.
Le giornate erano scandite dalle varie attività: riunioni con il personale, incontri con i genitori, visite domiciliari, laboratori
con i ragazzi. L'aria che si respirava tra i collaboratori era piena di voglia di fare, migliorare,di abbattere più barriere
possibili per rendere la vita dei bimbi disabili e delle loro famiglie più dignitose. Ciò che più mi ha colpita è l'ottimo lavoro
di rete, una grande collaborazione che facilita il raggiungimento degli obiettivi. Nonostante si lavori in un ambiente poco
favorevole, a volte con poche risorse, ognuno dà il meglio di sé, fa la sua parte e non solo, 01 novembre
per aiutare2009 Volume VIIPiù
la comunità.
che un lavoro mi sembra che per queste persone sia diventata una missione che compiono con grande amore verso il
prossimo.
Marianela

Educare alla terra, seminare il futuro


Un nuovo progetto educativo - agricolo nella provincia di Azuay, nel sud dell’Ecuador
Perchè questo progetto?
Prende avvio in queste settimane un nuovo progetto di cooperazione internazionale nel
sud dell’Ecuador, nel cantone Santa Isabel, provincia di Azuay.
Questa regione del Paese, rurale ed estremamente povera, è colpita da un progressivo
spopolamento a causa di flussi migratori verso le città, nella speranza, troppo spesso
disattesa, di trovare migliori condizioni di vita. L’obiettivo che ci prefiggiamo, insieme ai
partner locali che gestiscono il progetto, è riattivare la produzione agricola del cantone,
attraverso un approccio educativo - produttivo - imprenditoriale.
Gli obiettivi
Il progetto intende migliorare la preparazione professionale di 80 docenti di 7 Scuole
Agricole Autosufficienti, al fine di garantire ai giovani della regione una formazione
agraria che unisca i saperi tradizionali a conoscenze agricole biologiche. Solo in questo
modo è possibile avviare un processo di rivalorizzazione delle terre e dell’essere
contadini: avere padronanza delle migliori tecniche agro produttive garantisce di
ottimizzare l’utilizzo delle risorse locali disponibili, quali il suolo, l’acqua e il clima, in un
quadro di sviluppo sostenibile, garantendo sicurezza alimentare, sovranità alimentare e,
di conseguenza, migliori condizioni di vita.
I risultati attesi Cos’è ART?
L’investimento nella formazione degli insegnanti influirà positivamente sulla qualità
del sistema scolastico, garantendo un miglioramento della preparazione in campo Il progetto ‘Educare alla terra,
agrario agli studenti delle scuole coinvolte (inizialmente 700 ragazzi). La capacità seminare il futuro’ rientra nel
Programma ART Ecuador.
di ottimizzare il ciclo produttivo agricolo aprirà nuove prospettive ai giovani e alle
famiglie che si vedono oggi costrette a migrare verso le città, non essendo ART è l’acronimo di Articolazione di
sufficiente il lavoro nei campi a soddisfare i fabbisogni della famiglia. Reti Territoriali e Tematiche per lo
Sviluppo Umano, un’iniziativa di
L’approccio di genere cooperazione multilaterale
L’offerta curriculare delle Scuole Agricole Autosufficienti dedica particolare promossa dal Programma delle
attenzione all’approccio di genere: lo scopo è di incentivare bambine e giovani Nazioni Unite per lo Sviluppo
donne a sviluppare conoscenze e competenze in ambiti tipicamente maschili, (UNDP) che interessa molti paesi
del mondo. In esso sono coinvolti
rivalutando il proprio ruolo sociale all’interno della comunità. L’intero procedimento varie Agenzie delle Nazioni Unite,
educativo è accompagnato da un processo di partecipazione popolare attiva, Governi e Comunità locali,
riconosciuto come strumento di sviluppo, emancipazione ed equità sociale e che secondo l’approccio della
coinvolge tutte le componenti delle comunità. cooperazione decentrata.
Novembre 2009 4

Palestina, la vita oltre il muro


Incontro-dibattito sul conflitto israelo-palestinese. Ne parleremo con Moni Ovadia e Alì Rashid il
10 aprile 2010 al Liceo Artistico ‘Klee-Barabino’ di Genova
Progetto Sviluppo Liguria - nell’ambito delle proprie attività orientate
all’educazione alla mondialità, alla cittadinanza partecipata e
all’elaborazione e gestione cooperativa del conflitto - promuove un
confronto-dibattito pubblico sulla questione israelo-palestinese tra l’attore e
musicista di origine ebrea Moni Ovadia e l’onorevole Alì Rashid, già Primo
Segretario della Delegazione generale palestinese in Italia: due testimoni
di percorsi di pace
01 novembre possibili.
2009 Volume VII

La cornice sarà offerta dalla musica di Fabrizio De André e dalla mostra


della fotografa Bruna Orlandi “Palestina, la vita oltre il muro” le cui
immagini, attraverso realtà e poesia, sviluppano il tema della divisione e
del dolore, mettendo al centro la barriera di oltre 700 chilometri edificata
dagli israeliani nei territori palestinesi: una realtà che - unita a stati
d'assedio, coprifuoco e posti di blocco - pregiudica l'accesso della
popolazione al lavoro, alla scuola, alla libertà di movimento, ma che
imprigiona anche chi l’ha costruita precludendo nei due sensi la possibilità di guardare ‘oltre’ e di scorgere nel volto
dell’altro i tratti di una comune dignità umana, dunque la prospettiva stessa della pace.
Ultim’ora

Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 novembre l’uragano Ida si è abbattuto su El Salvador.
Le notizie arrivateci finora sono allarmanti: nel paese si contano 144 morti, circa 60 dispersi e
oltre 10.000 persone sono state evacuate dalle proprie abitazioni. Il governo ha dichiarato lo
stato d’emergenza, prevedendo nelle prossime ore l’aggravarsi del bilancio delle vittime, a cui si
aggiungono ingenti danni materiali che vanno a colpire un’economia già in difficoltà.
Se da un lato siamo rassicurati apprendendo che le persone con cui lavoriamo da molti anni nel
dipartimento di Chalatenango non hanno subito particolari danni, dall’altro lato siamo
preoccupati per le condizioni drammatiche che risultano esserci nei dipartimenti di La Libertad,
San Salvador, Cuscatlàn, La Paz, San Vicente e Usulutàn, ubicati nel centro-sud del paese.

breve
I risultati finora raggiunti sono frutto
del lavoro reso possibile
in

dal sostegno concreto ricevuto


nel tempo da molte persone.
A ottobre, con il progetto ‘Questa terra è
Continuiamo a contare anche su di te! la mia terra’ sono ripresi i laboratori di
educazione alla mondialità nelle scuole
Progetto Sviluppo Liguria ONLUS
Piazza Acquaverde 5 16126 Genova liguri.
prosvil.liguria@liguria.cgil.it tel. 010 2478588
Codice IBAN: IT 08 I 06175 01400 00000 5859880 Troverai un approfondimento nel prossimo
numero.

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