A me pare che Giorgio Grassi prenda nel giusto quando dice che
l’architettura è ridotta a spettacolo di se stessa. Possiamo parlare in
alcuni casi di cinismo, in altri di semplice ignoranza. Grandi architetti
credono nel decostruttivismo: ci credono perché hanno letto Derrida,
Deleuze, Guattari, oppure la Torah, e ne hanno tratto la profonda
convinzione che sia meglio così. Emuli locali in buona fede credono
di aver capito, senza aver letto una riga di filosofia. Ritengono cioè
che queste costruzioni senza angoli retti cupole archi travi capriate
siano più belle, che rispondano meglio alle nostre esigenze
rappresentative, che una nuvola è meglio di un parallelepipedo per