4. TRASCENDENZA E IMMANENZA
“La scuola di Atene” di Raffaello: Platone e
Aristotele quali filosofi paradigmatici
Alcune categorie aristoteliche: sostanza e
accidente, forma e materia, atto e potenza,
anima e corpo
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
PER COMINCIARE…
Prova a rispondere alle seguenti domande:
2.Chi sono?
3.Dove vado?
Mosaico
Basilica di
Santa
Pudenziana
[e Prasséde]
(Roma, V sec.)
"Vagliate tutto, trattenete ciò che vale" (pànta dè dokimàzete, to kalòn katéchete,1Ts 5,21).
1) Cultura filosofica antica 2) Cultura giuridica romana
Atene Roma
PREMESSA
UN LAICO CRISTIANO
Struttura scientifica
PERCHÉ LA FILOSOFIA?
Interpretazione Giudizio
Limite verticale
(pluralità di modi rivelativi
di conoscere la realtà)
La conoscenza
della realtà è
soggetta a Limite orizzontale
due tipologie (interdisciplinarietà)
di limiti:
INTRODUZIONE
PERCHÉ LA FILOSOFIA?
In fondo, tutti “sappiamo di non sapere”
(cfr. Sal 111[110],10; Pr 1,7)
C’è sempre un divario tra “giudizio” ed
“esperienza”: eccedenza, esigenza dell’ulteriore
“Percepire crepacci nascosti” lega la lucidità
intellettuale ad un vedere disincantato, ad un
vissuto sofferto
Il “domandarsi” costitutivo della filosofia porta ad
una contestazione, ad un progetto per una
cultura di opposizione, alternativa
COS’È LA FILOSOFIA?
Data l’eccedenza della risposta (verità) cercata, non
può esistere una definizione esauriente! L’oggetto è
illimitato!
Tuttavia, possiamo affermare che “la filosofia è
l’interrogazione da cui non si può sfuggire
senza perdere della propria umanità” (A. Rigobello)
L’interrogarsi può riassumersi nelle seguenti
quattro domande (cfr. I. Kant):
Cosa posso conoscere? [limiti del conoscere]
Cosa debbo [sollen] fare? [uso della libertà]
Cosa mi è concesso di sperare? [possibilità di salvezza]
Chi è l’uomo? Struttura esistenzialmente aperta
COS’È LA FILOSOFIA? INTRODUZIONE
Significato etimologico-tradizionale:
IN SINTESI
L’uomo con meraviglia scopre di non bastare a se
stesso, che la stessa vita rivela dei “crepacci”;
tende quindi con tutto se stesso a qualcosa che lo
aiuti a trovare:
un significato nelle cose che lo circondano
una pienezza nelle scelte libere e responsabili
una luce dentro di sé che lo faccia brillare nel
firmamento universale
Può anche scoprire che una tale Sapienza cercata
ha il volto di una Persona, il Cristo crocifisso e
risorto per amore degli uomini.
È nell’unione appassionata con la Persona di
Cristo che egli allora diventa un “vero filosofo”!
3. IL RAPPORTO TRA
FEDE E RAGIONE
PREAMBOLO A “FEDE E RAGIONE”
Spirito TEOLOGIA
Verità universale
Intelligenza
Sentimento
Corpo SCIENZA
LE TRE NAVIGAZIONI (cfr. PLATONE, Fedone)
Seconda navigazione
(sensi dell’anima)
Teologia
1. Considerazione riflessa e critica della Rivelazione
di Dio; è la fede che cerca evidenze e ragioni
2. Può solo essere rivelata, donata, offerta
3. Non trova da sé i propri concetti ma li riceve dalla
Rivelazione per intenderli nella loro intima
correlazione e significanza
LA CONOSCIBILITÀ DI DIO NEL CREATO:
UN’ICONA SIGNIFICATIVA…
«Contemplava, nelle cose belle, il Bellissimo e,
seguendo le orme impresse nelle creature,
inseguiva dovunque il Diletto. Di tutte le cose si
faceva una scala per salire ed afferrare Colui che
è tutto desiderabile »
(San Bonaventura, Legenda Maggiore, 9,1)
COSA PUÒ REALMENTE CONOSCERE L’UOMO?
LA TESTIMONIANZA DELLA SACRA SCRITTURA
« Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per
analogia si conosce [gr. theorèitai] l’autore […] Se tanto
poterono sapere da scrutare l’universo, come mai non ne
hanno trovato più presto il Creatore? » (Sap 13,5.9)
« Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna
potenza e divinità, vengono contemplate e comprese
dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui
compiute » (Rm 1,19) [capacità metafisica dell’uomo]
« Dio nessuno lo ha mai visto: proprio il Figlio unigenito,
che è verso il seno del Padre, lui lo ha rivelato [gr. “ne ha
fatto l’esegesi”]» (Gv 1,18)
Accidente
Vero
ALCUNE CATEGORIE ARISTOTELICHE
COS’È LA “SOSTANZA”?
ALCUNE CATEGORIE ARISTOTELICHE
POTENZA E ATTO
ALCUNE CATEGORIE ARISTOTELICHE
FINE CORSO
FUORI PROGRAMMA
IL “PRINCIPIO” IN FILOSOFIA
Definizione di Principio
Definizione di Parmenide: l’Essere come
Principio
Il Principio come Lògos
Il Principio nella rivelazione biblica
IL “PRINCIPIO” IN FILOSOFIA
Come definire il Principio?
Dalla difficoltà di esprimerlo a parole, dunque
attraverso un concetto o un ragionamento, segue che
esso supera le possibilità della ragione. Esso è infatti
soltanto “intuibile” dall’“intelletto” (o “spirito”).
Possiamo paragonarlo ad una sorta di “visione”,
“contemplazione”. Questo ci dà un’idea di cosa sia la
metafisica e del lavoro faticoso dei metafisici: non un
tentare di definire, ma un lasciarsi raggiungere da un
bagliore capace di cogliere in maniera immediata,
evidente e infallibile l’essere stesso delle cose. Del
resto, trattandosi di un principio primo deve essere
quello attraverso il quale tutto può essere conosciuto.
IL “PRINCIPIO” SECONDO PARMENIDE (VI-V SEC. A.C)