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L’agricoltura

italiana conta
2005

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI


Tutti i dati statistici contenuti nel testo,
salvo diverse indicazioni, sono di fonte ISTAT e INEA.
Per i confronti internazionali
sono state utilizzate fonti EUROSTAT.

L’ “Agricolura Italiana Conta” è disponibile anche in versione inglese.


Su Internet, al sito http://www.inea.it/pubbl/itaco.cfm, è possibile consultare
la pubblicazione in lingua italiana, inglese, francese e spagnola.
È consentita la riproduzione citando la fonte.
L’agricoltura italiana va sempre più sistemi di produzione a ridotto fenomeni, i cui principali andamenti
configurandosi come un sistema com- impatto ambientale, il continuo ed effetti sono riportati in questo agi-
plesso in termini di relazioni con i set- ampliamento delle aree protette che le volume informativo.
tori ad essa collegati e di molteplicità includono al loro interno aziende e “L’agricoltura italiana conta”, con la
di funzioni assolte, a cui la società superfici agricole, e l’accresciuta sua 18° edizione, rappresenta ormai
guarda con sempre maggiore atten- capacità di fornire servizi aggiuntivi, un punto di riferimento essenziale per
zione e interesse. come l’agriturismo. tutti coloro che, per ragioni di studio
Tale ampliamento di attività, non A questo processo di riorientamento o di interesse professionale, si acco-
esclusivamente produttive ma anche non è certamente estraneo il potere di stano alla conoscenza del sistema
sociali, ambientali e culturali, si sta indirizzo esercitato dalla politica agri- agricolo nazionale, anche grazie al
accompagnando ad un importante cola nazionale che, con l’attuazione successo riscontrato dalle versioni in
processo di ristrutturazione del settore dei più recenti atti normativi, ha con- lingua straniera (inglese, francese e
primario. tribuito ad orientare il settore sul sen- spagnolo) disponibili sul sito dell’Isti-
Al contempo, emerge con sempre tiero della qualità e della tipicità dei tuto all’indirizzo http://www.inea.it/
maggiore evidenza l’imprescindibile beni prodotti, oltre che della diversifi- pubbl/itaco.cfm.
legame dell’agricoltura con il territo- cazione dei servizi resi alla collettività. È con grande piacere, quindi, che col-
rio, come dimostra il crescente L’INEA, da sempre attento osservato- go l’occasione di ringraziare ancora
numero di prodotti con una denomi- re dei fenomeni evolutivi che caratte- una volta l’INEA per aver reso dispo-
nazione di origine, il costante rizzano l’agricoltura nazionale, ha nibile questo sintetico ed efficace con-
aumento di aziende che scelgono saputo cogliere molti di questi recenti tributo conoscitivo.

Gianni Alemanno
Ministro delle
Politiche Agricole e Forestali

3
INDICE
TERRITORIO E POPOLAZIONE SETTORE PRIMARIO
Clima pag. 10 Strutture e Lavoro in Agricoltura pag. 22
Superficie e Popolazione pag. 11 Mercato Fondiario pag. 28
Risultati Produttivi pag. 30
Reddito Lordo Agricolo pag. 35
ECONOMIA E AGRICOLTURA
Consumi Intermedi pag. 36
Prezzi e Costi pag. 37
Prodotto Interno Lordo pag. 14 Credito Agrario pag. 38
Valore Aggiunto pag. 15 Investimenti pag. 39
Occupazione pag. 16 Risultati Produttivi secondo la RICA pag. 41
Produttività pag. 19

FILIERA AGROINDUSTRIALE
Composizione pag. 44
Industria Alimentare pag. 45
Distribuzione pag. 48
Consumi Alimentari pag. 50
Commercio Estero pag. 52

6
MULTIFUNZIONALITÀ AGRICOLA POLITICA AGRICOLA

Politica Ambientale pag. 56 PAC in Italia: I Pilastro pag. 76


Uso dei Prodotti Chimici pag. 61 PAC in Italia: II Pilastro pag. 79
Agricoltura Biologica pag. 63 Spesa Regionale pag. 84
Agricoltura Irrigua pag. 68 Leggi Nazionali pag. 86
Agriturismo pag. 69
Prodotti di Qualità pag. 71
APPENDICE
Glossario pag. 94
Glossario RICA pag. 98
Indirizzi e Siti Utili pag. 100

7
TERRITORIO E POPOLAZIONE
Clima
Scarti rispetto alla norma della temperatura media annua, (°C) 2004 Precipitazione totale annua (mm.), 2004
-1/-0,5 500/700
-0,5/0 700/800
0/0,5 800/900
0,5/1 900/1000
1000/1100
1100/1300
1300/1500

Fonte: UCEA. Fonte: UCEA.

10
Superficie e Popolazione
Caratteri generali aumentata del 9 per mille circa Utilizzazione del territorio, 2002
rispetto al 2003. La crescita si è (000 ha)
Il territorio italiano è caratterizzato concentrata nel Centro-Nord (12
dalla prevalenza di terreni collinari per mille circa), grazie ai saldi Italia UE Bulgaria Romania
e montani. Su circa 30 milioni di migratori positivi. Le caratteristiche
Superficie Totale 30.134 397.320 11.099 23.839
ettari di superficie territoriale solo il insediative confermano una concen-
23% è rappresentato dalla pianura, trazione della popolazione in pianu- Coltivazioni agricole 15.421 166.265 5.325 14.819
incidenza che nel Mezzogiorno ra (47,7%) e in collina (39,3%), di cui (%):
scende al 18% e nel Centro al 9%. mentre solo il 13% risiede in mon- cereali e riso 27,8 32,0 40,1 40,7
tagna. barbabietola da zucchero 1,6 1,4 0,0 0,3
Nel 2004, la popolazione residente è
semi oleosi 2,1 4,4 9,1 7,3
tabacco 0,2 0,1 0,7 0,1
Territorio e Popolazione, 2004 patate 0,5 1,4 1,0 1,9
leguni secchi 0,4 1,1 0,3 0,3
Superficie territoriale SAU1 Popolazione2 Densità Forza lavoro3 ortaggi e legumi freschi 3,1 1,3 1,3 1,9
kmq % 000 unità ab./kmq 000 unità frutta ed agrumi1 5,9 2,3 3,2 1,4
olivo 7,6 2,7 - -
vite 5,4 2,1 7,7 1,6
Nord 119.931 40,5 26.431 220 11.944
fiori e piante 0,1 0,0 0,1 0,0
Centro 58.380 41,7 11.249 193 4.854
foraggere 6,2 3,9 1,1 2,7
Sud e Isole 123.025 48,0 20.733 169 7.567
altre colture 39,1 47,3 35,4 41,8
ITALIA 301.336 43,8 58.413 194 24.365 Superficie totale % 51,2 41,8 48,0 62,2
UE 3.973.200 41,1 456.449 115 210.990
Italia su UE (%) 7,6 - 12,8 - 11,5
1
Mele, pere, pesche, ciliegie, prugne, frutta in guscio, agrumi, uva da
1
Italia, Censimento agricoltura 2000; UE, stime Eurostat. tavola, fragole.
2
Italia, stime bilancio demografico Istat; UE stime Eurostat. Fonte: EUROSTAT, indagine pilota Lucas 2001, primi risultati.
3
UE, stime Eurostat.

11
Rapporto popolazione/superficie agricola (abitanti/100 ha di SAU), 2003 Superficie agricola e
disponibilità di territorio
Belgio 744 Secondo una recente indagine Euro-
Germania 485 stat, il 7% del territorio italiano,
Grecia pari a circa 2,1 milioni di ettari, è
283
occupato da insediamenti artificiali,
Spagna 161 abitazioni, impianti, costruzioni,
Francia 203 strade, ferrovie, ecc.; un altro 6%,
pari approssimativamente a 1,8
Italia 380
milioni di ettari, è occupato da suo-
Ungheria 173 li nudi (rocce, ecc.) e un 3%, pres-
Olanda 842 soché 900.000 ettari, da acque
interne, zone umide, ghiacciai, ecc.
Austria 239 La superficie agricola disponibile
Polonia 237 per abitante si attesta sui 0,26 etta-
ri pro capite in Italia, 0,36 ettari
Regno Unito 363 nell’UE e 0,68 ettari in Bulgaria e
Media UE 277 Romania. Tra il 1993 e il 2003, la
Bulgaria SAU è scesa dell’8,4% in Italia e
147
dell’8% nel complesso dell’UE (Ita-
Romania 147 lia esclusa), con ampie differenzia-
zioni tra i Paesi membri.

12
ECONOMIA E AGRICOLTURA
Prodotto Interno Lordo
Andamento del PIL (mio euro), dal 1999 al 2004 Andamento del PIL per abitante
(euro), dal 1999 al 2004
1.351.328
1.200.000 PIL/Abitante (euro)
Prezzi correnti Prezzi 1995
1.052.308
1999 19.209 17.081
1.000.000 2000 20.167 17.550
2001 21.030 17.827
2002 21.992 18.090
800.000 2003 22.473 17.958
2004 23.162 18.037

600.000
Andamento del PIL per unità
lavorativa (euro), dal 1999 al 2004
400.000
PIL/UL (euro)
Prezzi correnti Prezzi 1995
200.000
1999 48.071 42.746
2000 49.743 43.284
2001 51.120 43.336
99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03
2002 52.230 42.964
2003 53.672 42.890
Prezzi correnti Prezzi 1995 2004 55.315 43.075

14
Valore Aggiunto
Nel 2004, il Valore Aggiunto (VA) ai VA a prezzi di base per settore (mio. Incidenza % dell’agricoltura sul
prezzi di base del settore primario, euro), 2004 totale dell’economia, 2003
inclusa la silvicoltura e la pesca, è 2.5% Paesi Valore aggiunto1
aumentato, in valore, del 3% circa
Germania 0,7
rispetto al 2003, a seguito di un
26.6% Grecia 5,4
aumento delle quantità (10,8%) e di Spagna 3,6
una flessione dei prezzi (-7,1%). Il Francia 2,0
contributo dell'agricoltura alla forma- Italia 2,2
zione del valore aggiunto dell'econo- 70.9 Ungheria 2,7
Olanda 2,0
mia italiana è stato del 2,5%; in ter- Austria 1,2
mini “reali” (prezzi 1995), tra il 1994 TOTALE 1.263.432 Polonia 2,3
e il 2004 l'incidenza del VA agricolo Finlandia 1,0
sul totale nazionale è scesa dal 3,3% Agricoltura, silvicoltura, pesca 31.894 Svezia 0,7
al 3,0%. Nello stesso periodo, la quo- Industria, incluse costruzioni 336.006 Regno Unito 0,7
UE 1,6
ta dell'industria, in senso stretto, è Servizi, inclusa pubb. amm.ne 895.532 Bulgaria 8,7
calata dal 24,4% al 22,7%, così come Romania 11,2
quella della pubblica amministrazio- imprenditoriali, dal 23,6% al 25,1%.
ne e degli altri servizi pubblici, passa- Negli ultimi anni, in Italia, l’inciden- USA2 2,0
za del settore agricolo sul totale del- Giappone2 1,4
ta dal 19,6% al 18,6%. In crescita,
1
sono i comparti delle costruzioni, che l’economia si è avvicinata a quella 2
Valore aggiunto lordo ai prezzi di base.
Stime Banca Mondiale, anno 2001.
passano dal 5,1% al 5,3%, del com- degli altri paesi dell’Europa centro-
mercio, trasporti e comunicazioni, dal settentrionale. Tuttavia, permane prezzi base e per il 3,7% in termini di
24,4% al 25,3%, e delle attività di una forte differenziazione territoriale: unità di lavoro, mentre al Sud tali
intermediazione finanziaria, informa- nel Centro-Nord, infatti, l’agricoltura valori salgono, rispettivamente, al
tica, ricerca e lavori professionali e pesa per il 2,0% in termini di VA a 4,3% e al 9,3%.
15
Occupazione
Nel 2004, il numero complessivo UL per settori (000 unità), 2004
degli occupati, espressi in Unità
Standard di Lavoro (USL), è
aumentato dello 0,8% rispetto al
2003. In particolare, si è registrato TOTALE 24.429
un incremento del 3,4% nelle
costruzioni e del 3,2% nei servizi di Agricoltura 1.277
intermediazione e nelle attività
immobiliari ed imprenditoriali, Industria 7.002
mentre le attività manifatturiere ed 66,1%
estrattive evidenziano una flessione Servizi1 16.150
(-0,4%). Il settore agricolo ha
1
mostrato, in controtendenza con Inclusa pubblica amministrazione e attività assimilate.
l’ormai storica flessione, un incre-
mento dell’occupazione (0,4%). A Occupati in agricoltura secondo il sesso e la ripartizione geografica, media 2004
questo risultato ha contribuito il
lavoro dipendente aumentato del Totale occupati Femmine Maschi
2,6%, mentre il lavoro indipendente 000 unità % % %
è calato (-1,0%). L’incidenza del Nord 374 37,8 27,0 73,0
lavoro dipendente agricolo sul tota- Centro 133 13,4 34,6 65,4
le lavoro dipendente si è posizionata Sud e Isole 483 48,8 33,3 66,7
sul 3%, mentre quella del lavoro
ITALIA 990 100,0 31,0 69,0
indipendente sul 10,5%. Nel com-
plesso, l’incidenza degli occupati

16
agricoli, non solo in Italia ma anche Peso del lavoro di ogni settore sulla popolazione (%)
nella maggioranza dei paesi UE, si
riduce notevolmente, anche se con
1994 2004
variazioni alquanto differenziate.
Il 69% degli occupati agricoli, AGRICOLTURA
espressi in termini di persone fisiche,
è costituito da maschi; il 49% circa
del lavoro agricolo è impegnato nel
Mezzogiorno, mentre la restante INDUSTRIA
quota si suddivide per circa il 38%
al Nord e per il 13% al Centro.
Il rapporto tra lavoro agricolo e
popolazione è mutato rapidamente
nel corso degli ultimi dieci anni: nel
1994, per ogni unità di lavoro agri-
SERVIZI
colo, vi erano circa 32 abitanti,
mentre nel 2004 ve ne sono 46. Nel-
l’industria questo rapporto si è
modificato assai più lentamente,
così come nei servizi, inclusa la pub-
blica amministrazione.

17
Dotazione di lavoro agricolo nella UE (ULA/100 ha SAU), 2003 Incidenza % degli occupati in agricol-
tura* sul totale dell’economia, 2003
Belgio 4,9
Danimarca 2,6 Occupati
Germania 3,6 Totale Donne1
Grecia 13,6 Germania 2,4 1,8
Spagna 3,8 Grecia 16,3 18,4
Francia 3,3 Spagna 5,6 4,0
3,7 Francia 4,3 2,9
Irlanda
Italia 4,7 4,0
Italia 7,5 Ungheria 5,4 2,6
Lussemburgo 3,2 Olanda 2,7 2,0
Ungheria 9,7 Austria 5,5 5,8
Olanda 10,6 Polonia 18,2 17,6
Finlandia 5,3 3,3
Austria 4,8 Svezia 2,5 1,1
Polonia 13,2 Regno Unito 1,2 0,6
Portogallo 13,7 UE 5,4 4,4
Finlandia 3,9 Bulgaria 10,1 7,6
2,4 Romania 36,0 37,3
Svezia
Regno Unito 1,9 USA 1,6 -
UE 5,8 Giappone 4,0 -
Bulgaria 14,7
Romania 18,1
* Inclusa silvicoltura, caccia e pesca.
1
Percentuale delle donne che lavorano in agricoltura sul totale delle
donne lavoratrici.

18
Produttività
VA ai prezzi di base per UL per settore (euro)* Nel 2004, il valore aggiunto agricolo
ai prezzi di base per unità di lavoro,
Industria1 Servizi2 Agricoltura espresso in termini reali, è pari al
59,5% di quello dell'industria, inclu-
50.000 50.367 se le costruzioni, e al 47% dei servizi
(commercio, trasporti, intermedia-
45.000 zione finanziaria, turismo ed altre
attività professionali).
40.000 39.794
Tra il 2003 e il 2004, in agricoltura
35.000 si è verificato un consistente aumen-
to del valore aggiunto per unità di
30.000 lavoro (10,4%), mentre nell’indu-
25.000
stria e nei servizi tale indicatore
23.696
rimane pressoché invariato, subendo
20.000 una variazione, rispettivamente, del
0,2% e del -0,4%.
15.000

10.000

5.000

0
'00 '01 '02 '03 '04 '00 '01 '02 '03 '04 '00 '01 '02 '03 '04
* A prezzi 1995.
1
Incluse le costruzioni.

19
2
Esclusa pubblica amministrazione, istruzione, sanità ed altri servizi pubblici e sociali.
Degli 1,8 milioni di aziende agricole presenza di aziende per autoconsu- pianura e collina. La tipologia più
italiane appartenenti all'universo mo (9,7%) e multifunzionali numerosa di aziende è però costitu-
UE - che esclude le aziende di pic- (5,4%). Le aziende con attività ta da quelle con attività per auto-
colissime dimensioni - oltre la metà agricola, indirizzata in senso stretto consumo e mercato, che raggiungo-
si concentra nelle aree di collina, al mercato, sono poco meno di no circa 750.000 unità (40,7%) e
ove è relativamente maggiore la 600.000 e risultano concentrate in sono diffuse soprattutto in collina.

Distribuzione delle aziende agricole per zona altimetrica e tipologia di attività*

Zona Altimetrica Autoconsumo Mercato Mercato e autoconsumo Multifunzionali Totale

Montagna % 4,5 3,9 6,3 2,1 16,8


Collina % 9,7 14,9 22,3 5,4 52,3
Pianura % 3,4 13,6 12,1 1,8 30,9

TOTALE (000 unità) 323 595 748 171 1.837

* In % su totale delle aziende italiane appartenenti all'Universo UE.


Fonte: Istat, Risultati economici delle aziende agricole, anno 2002

20
SETTORE PRIMARIO
Strutture e Lavoro in Agricoltura
La Superficie Agricola Utilizzata
Aziende e relativa superficie agricola utilizzata, 2003
(SAU) delle aziende, nel 2003, è di
12,2 milioni di ettari, senza variazio-
ni significative rispetto alla superficie AZIENDE SAU
numero % totale ha % SAU/media
rilevata al Censimento del 2000. Tut-
per azienda
tavia, a livello di ripartizione geogra-
fica si osserva una diminuzione nelle Piemonte 80.149 4,1 920.208 7,6 11,5
Valle d'Aosta 5.082 0,3 53.613 0,4 10,5
regioni del Nord (-2,3%) e del Centro Lombardia 61.127 3,1 943.369 7,8 15,4
(-1,0%), e un lieve aumento nel Mez- Trentino-Alto Adige 47.310 2,4 329.868 2,7 7,0
zogiorno (4,4%). A livello territoriale Veneto 145.672 7,4 801.423 6,6 5,5
le regioni con il massimo incremento Friuli-Venezia Giulia 25.256 1,3 212.415 1,7 8,4
Liguria 28.174 1,4 43.054 0,4 1,5
di SAU tra il 2000 e il 2003 sono la Emilia-Romagna 87.247 4,5 1.069.645 8,8 12,3
Sardegna (15%) e il Trentino-Alto Toscana 89.723 4,6 791.169 6,5 8,8
Adige (12%), mentre quelle con Umbria 43.040 2,2 317.398 2,6 7,4
la massima riduzione sono la Val- Marche 55.544 2,8 491.295 4,0 8,8
le d’Aosta (-21,7%) e la Liguria Lazio 130.260 6,6 615.056 5,1 4,7
Abruzzo 62.129 3,2 291.480 2,4 4,7
(-18,8%). Molise 27.290 1,4 199.907 1,6 7,3
Nello stesso periodo cresce signifi- Campania 171.898 8,8 493.273 4,1 2,9
cativamente la dimensione media Puglia 283.790 14,5 1.258.928 10,3 4,4
aziendale (10,6%), passando da Basilicata 74.477 3,8 522.611 4,3 7,0
Calabria 162.735 8,3 492.164 4,0 3,0
5,6 ha a 6,2 ha; in termini percen- Sicilia 292.375 14,9 1.249.015 10,3 4,3
tuali l’incremento è superiore nelle Sardegna 85.761 4,4 1.074.708 8,8 12,5
regioni del Nord (17,5%) e del
Centro (16,5%), minore in quelle ITALIA 1.959.038 100 12.170.599 100 6,2

22
del Mezzogiorno (7,6%). Distribuzione delle aziende e della SAU per circoscrizione, 2003

AZIENDE SAU
La diminuzione del numero di
aziende avvenuta tra il 2000 e il
2003 non si è distribuita uniforme- 8,9% 19,1% 16,1%
mente tra le classi di SAU. Infatti, 19,3%
ad una sostanziale riduzione del 15,6%
numero di aziende con meno di 20
ettari di SAU, corrisponde un 19,8%
aumento delle aziende nelle classi di 16,3%
soglia superiore. La riduzione più
ampia si è avuta per le aziende con 39,9% 26,8%
18,2%
meno di 2 ettari di SAU, mentre
l’incremento maggiore si è registra-
to per le aziende con 50 ettari e Nord-Ovest 174.532 Nord-Ovest 1.960.244
oltre. È inoltre evidente che il com-
Nord-Est 305.485 Nord-Est 2.413.352
plessivo incremento di UDE è dovu-
to quasi esclusivamente alla positi- Centro 318.567 Centro 2.214.918
va dinamica delle aziende di maggio-
re superficie (20 ettari e oltre di Sud 782.319 Sud 3.258.363
SAU), mentre quelle di minori Isole 378.136 Isole 2.323.723
dimensioni (fino a 2 ettari di SAU)
hanno contribuito negativamente alla Rispetto al Censimento del 2000 superfici e dimensioni economiche
dinamica della dimensione economi- non si rilevano variazioni sostanzia- per forma di conduzione delle
ca delle aziende agricole nazionali. li nella distribuzione di aziende, aziende agricole; in generale, tende

23
Ripartizione della superficie per le principali forme di utilizzazione (ha), 2003

SAU
seminativi prati coltivazioni totale Superficie Alboricoltura Superficie Superficie
permanenti permanenti a boschi da legno non utilizzata totale
e pascoli e altra superficie

Nord-Ovest 1.294.035 528.366 137.843 1.960.244 191.211 31.273 172.291 2.355.019


Nord-Est 1.557.083 520.885 335.383 2.413.352 493.255 12.134 294.642 3.213.383
Centro 1.532.823 295.618 386.476 2.214.918 825.021 25.725 246.367 3.312.030
Sud 1.781.223 366.913 1.110.227 3.258.363 269.502 29.761 217.959 3.775.585
Isole 1.095.602 759.199 468.922 2.323.723 258.094 13.219 211.450 2.806.486

ITALIA 7.260.766 2.470.981 2.438.852 12.170.599 2.037.082 112.112 1.142.709 15.462.502

ad aumentare ulteriormente la quo- del numero di aziende, nonché superficie sono il frumento duro che
ta di quelle a conduzione diretta all'aumento del numero di familiari aumenta del 12,5%, le colture pro-
(dal 94,3% nel 2000 al 97,4% nel (35,0%) e parenti (19,3%) coinvol- teiche per la produzione di granella
2003), mentre diminuiscono le ti nel lavoro aziendale, causato pro- (53,4%), le foraggere avvicendate
aziende condotte con salariati (dal babilmente dall’aumento della (10,9%) e il granoturco da granella
5,6% al 2,5%). A livello nazionale dimensione media aziendale. È (3,7%).
rimane stabile il numero complessi- inoltre in aumento (1,3%) il nume- Il recupero delle coltivazioni legnose
vo di persone impegnate nell’attivi- ro di dipendenti che lavorano a agrarie rispetto all’ultimo censi-
tà agricola (-0,6%). Le variazioni tempo determinato. mento è dovuto all’aumento della
più significative riguardano la con- Passando agli indirizzi produttivi superficie a vite (8,7%), a olivo
trazione del numero di conduttori e delle aziende, le produzioni di rilie- (6,5%) e ad agrumi (5,0%). È inve-
dei coniugi, dovuta alla riduzione vo che presentano un aumento di ce persistente la crisi dei fruttiferi
24
Superficie utilizzata per orientamento tecnico-economico (%), 2003

Seminativi (OTE) Coltivazioni legnose (OTE)


ortive foraggere cereali piante legumi vite olivo fruttiferi agrumi
avvicendate industriali secchi
Nord-Ovest 1,8 5,4 80,4 4,3 0,7 57,8 7,7 30,1 0,0
Nord-Est 4,0 13,1 58,7 10,6 0,5 52,5 1,8 43,0 0,0
Centro 2,3 18,0 58,4 7,8 3,3 33,5 45,9 17,9 0,2
Sud 5,6 8,0 73,8 3,0 1,2 22,2 59,3 12,8 5,2
Isole 4,8 11,7 69,7 0,1 2,6 30,9 38,3 11,9 18,4

ITALIA 3,7 11,4 67,5 5,8 1,6 31,4 43,1 18,2 6,0

Capi di bestiame per circoscrizione e specie allevata, 2003

Bovini e Suini Ovini Caprini Allevamenti Equini Struzzi Conigli


bufalini avicoli
Nord-Ovest 2.413.407 5.028.576 170.955 113.723 34.360.330 21.858 6.396 1.118.353
Nord-Est 1.833.239 2.235.689 187.703 49.303 95.184.074 27.566 55.369 3.353.891
Centro 532.425 585.833 1.564.372 41.313 22.094.345 25.065 25.044 1.239.426
Sud 875.364 404.408 1.811.027 335.270 17.154.229 23.014 36.946 1.379.444
Isole 596.764 323.252 4.425.969 357.476 4.185.752 21.007 3.098 285.220

ITALIA 6.251.198 8.577.757 8.160.026 897.086 172.978.730 118.510 126.855 7.376.331

25
Aziende per classi di superficie agricola utilizzata (%), 2003 con una perdita di SAU pari al 6,4%,
dovuta essenzialmente al melo
Classi di superficie agricola
(-10,1%), alla nettarina (-5,0%) e al
meno di 1 1-5 5-20 20-50 50 ed oltre
pero (-1,9%). Da sottolienare il recu-
Nord-Ovest 27,6 36,0 22,9 8,6 4,8 pero degli agrumi procurato dalla
Nord-Est 24,2 44,0 24,2 5,5 2,1 specie clementina (40,3%) che ha
Centro 31,0 44,5 17,2 4,9 2,4
Sud 39,2 43,7 13,2 2,9 0,9 superato i 21.500 ettari di superficie,
Isole 38,6 40,2 14,4 4,4 2,4 consentendo di compensare ampia-
mente il ridimensionamento che ha
ITALIA 34,4 42,5 16,7 4,4 2,0 subito la coltivazione del mandarino
(-24,3%) e del limone (-16,4%).
Aziende per forma giuridica e circoscrizione, 2003
I risultati sulla consistenza degli
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole Italia allevamenti evidenziano una dimi-
nuzione del 42,8% del numero di
Azienda individuale 162.469 289.587 308.835 776.994 374.035 1.911.919
Comunanza o affittanza collettiva 431 653 445 1.774 1.625 4.929
aziende con allevamenti (in gran
Società di persone e di capitali 11.533 15.080 8.744 2.822 2.184 40.360 parte determinata dalla esclusione
di cui società semplice (%) 89,6 88,8 71,9 79,0 77,5 84,1 dall’osservazione della bassa corte,
Società cooperativa rispetto al campo d'osservazione
(escluse le cooperative sociali) 272 389 302 425 508 1.897
Associazione di produttori 5 1 - 1 4 12 censuario). A livello nazionale non
Ente pubblico 1.107 572 789 806 228 3.501 si registrano variazioni significative
Altre forme giuridiche1 99 306 377 385 34 1.198 nel numero di capi di bovini e suini
rispetto al dato censuario, mentre
TOTALE 175.913 306.587 319.492 783.205 378.619 1.963.817
un rilevante aumento si è avuto per

26
1
Comprendono: cooperativa sociale, altra associazione riconosciuta e non, altra forma giuridica profit e noprofit. il numero di capi ovini (20,1%).
Conduttori con attività esclusivamente o prevalentemente presso l’azienda per settore di attività economica e prevalen-
temente extraziendale, 2003

Esclusivamente Prevalentemente presso l'azienda Attività Totale


presso l'azienda agricoltura industria commercio servizi pubblica totale prevalentemente
amministrazione extraziendale
Nord-Ovest 142.358 5.463 925 630 740 30 7.789 22.995 173.142
Nord-Est 233.036 4.316 1.625 1.640 1.949 578 10.106 60.331 303.474
Centro 239.768 4.192 873 915 745 231 6.954 68.666 315.389
Sud 540.833 28.295 1.446 1.801 1.649 1.652 34.843 205.289 780.967
Isole 255.471 9.514 668 254 3.694 247 14.378 107.472 377.321

ITALIA 1.411.466 51.780 5.537 5.240 8.776 2.736 74.070 464.754 1.950.291

Aziende con attività connesse all’agricoltura per tipo di attività e ripartizione, 2003

Totale aziende Tipologia attività connesse all'agricoltura (%)


con attività connesse agriturismo attività di lavorazione lavorazione produzione acquacoltura
all’agricoltura artigianato prodotti prodotti energia
(%) vegetali animali rinnovabile

Nord-Ovest 17,5 11,6 12,7 14,5 30,9 3,9 47,0


Nord-Est 15,9 35,9 59,2 11,4 6,5 32,1 33,1
Centro 14,9 31,1 8,5 12,7 6,5 0,0 13,6
Sud 32,3 14,9 19,6 39,2 30,5 7,3 0,0
Isole 19,5 6,5 0,0 22,2 25,6 56,7 6,3

ITALIA 89.548 12.531 1.808 62.139 13.068 1.152 302

27
Mercato Fondiario
Nel corso del 2003 è continuata la Valori fondiari medi (migliaia di euro/ha), 2003
crescita dei prezzi della terra con un
aumento medio del 3,3% e sostan- ZONA ALTIMETRICA Var. %
ziali differenze tra circoscrizioni geo- montagna montagna collina collina pianura totale 2003/02
grafiche e tra zone altimetriche. Le interna litoranea interna litoranea
dinamiche dei prezzi sono state più Nord-Ovest 5,4 13,6 17,2 34,9 30,5 20,6 4,9
sostenute nelle regioni settentrionali Nord-Est 18,1 - 27,0 25,3 35,2 29,3 5,2
(5%) e nelle aree di pianura (4,6%). Centro 6,8 10,9 10,7 15,3 19,6 11,5 1,5
Meridione 6,2 9,9 9,8 14,8 14,0 10,6 0,9
Variazioni sensibilmente inferiori Isole 5,7 9,3 7,2 9,1 12,4 8,3 0,6
alla media si sono riscontrate invece
nel Mezzogiorno (0,8%) e nelle aree TOTALE 8,6 9,9 11,6 13,2 25,9 15,4 3,3
della montagna e della collina litora- Fonte: INEA, Banca dati dei valori fondiari.
nea (1%). L'aumento dei valori fon-
diari a tassi medi superiori a quello prezzo della terra sembrano ricondu- to fondiario la domanda di terra ha
dell'inflazione prosegue ormai dal cibili a una diversa influenza di alcu- generalmente prevalso sull'offerta e
1997, determinando una crescita del ni fattori strutturali come la dotazio- soltanto in alcune aree marginali si è
patrimonio fondiario anche in termi- ne di risorse naturali, la presenza di creata una situazione opposta o
ni reali. Tuttavia, il livello delle quo- una rete adeguata di infrastrutture al meglio un'assenza di mercato per
tazioni nel 2003 rappresenta il 94% servizio dell'attività agricola e lo svi- mancanza di compratori. I terreni
dei valori realizzati nel 1990, a cau- luppo socioeconomico locale. Inoltre, dotati di buona fertilità, infrastruttu-
sa dell'erosione del valore nominale assumono un ruolo determinante re adeguate e facile accessibilità sono
verificatasi nella prima metà degli anche il sostegno pubblico accordato stati oggetto delle maggiori richieste.
anni novanta. alle produzioni agricole e la congiun- Dal 1992 gli aumenti più consistenti
Le differenze negli andamenti del tura economica generale. Nel merca- dei valori fondiari si sono concentra-

28
ti nell'area centrale della Pianura principali caratteristiche che hanno Variazione percentuale del valore
Padana, dove il forte dinamismo del- contraddistinto il mercato degli affit- medio dei terreni per regione agraria
l'economia locale e i sistemi agricoli ti nel 2003. Gli accordi in deroga in Italia fra il 1992 e il 2003
intensivi a maggiore specializzazione sono divenuti ormai la tipologia pre-
inducono un'elevata capitalizzazione valente di contratto e si stanno pro-
dei terreni agricoli. Incrementi si- gressivamente diffondendo anche
gnificativi, ma più frastagliati, si nelle regioni dell'Italia meridionale.
localizzano ad esempio in Toscana, Solo nelle zone montane e in quelle
nelle zone vitate del Chianti e in marginali sono ancora riscontrabili
quelle vocate alla floricoltura. Infine, forme di affitto verbale, spesso limi-
una crescita apprezzabile si riscontra tate a contratti di durata limitata.
in alcune aree al confine tra Basilica-
ta e Puglia, ma in questo caso l'au-
mento dei prezzi sembra imputabile
soprattutto al rinnovato interesse per
terreni quasi marginali, caratterizza-
ti da valori fondiari piuttosto bassi.
Le contrazioni dei valori fondiari si
concentrano, invece, nel territorio
abruzzese e nell'area al confine tra
meno di 0
Lazio e Campania. da 0 20%
La sostanziale stabilità dei canoni e da 20 a 40%
la prevalenza della domanda per col- da 40 a 60%
> di 60%
ture specializzate e di pregio sono le

29
Risultati Produttivi
Nel 2004, la produzione agricola ai foraggere (6,9%), mentre il settore colare, del 49,2%. Sono aumentate
prezzi base, inclusa la silvicoltura e zootecnico è rimasto pressochè sta- anche le leguminose da granella
la pesca, è aumentata, in valore, del zionario (0,2%). (15,7%).
3,6% rispetto al 2003, risultato del Nell'ambito delle produzioni erba- Le colture industriali sono aumenta-
notevole aumento delle quantità cee, i cereali sono stati interessati da te del 10,9%, soprattutto nel caso
prodotte (7,9%) e della sensibile un sensibile aumento delle rese. La della soia (26,6%). In crescita anche
flessione dei prezzi (-4%). Diversa- produzione complessiva è cresciuta la barbabietola da zucchero
mente, nel 2003, si era registrata del 27,3% e il grano duro, in parti- (18,5%), ove il recupero produttivo
una diminuzione delle quantità pro-
dotte del 4,1% e, nel 2002, del Produzione ai prezzi di base per comparti, 2004
2,1%. Pertanto, il 2004 si è caratte-
rizzato come un anno di recupero Italia Variazione % 2004/03
dal punto di vista produttivo, men- mio. euro % quantità prezzi
tre è peggiorato sotto il profilo mer-
Erbacee 15.464 32,0 13,9 -8,3
cantile. Arboree 11.806 24,4 15,4 -3,1
In generale, i raccolti hanno goduto Foraggere 1.683 3,5 6,9 -13,1
di condizioni climatiche favorevoli. Zootecnia 14.566 30,2 0,2 -1,6
L'aumento della produzione agrico- Servizi annessi1 2.664 5,5 0,6 3,6
Silvicoltura 415 0,9 -10,4 -3,1
la ha riguardato soprattutto il com- Pesca 1.706 3,5 2,0 2,3
parto delle colture vegetali, ove si è
verificato un aumento del 13,9% nel TOTALE 48.304 100,0 7,9 -4,0
caso delle coltivazioni erbacee e del
15,4% in quello delle arboree; sono 1
Tra questi, contoterzismo attivo e passivo, confezionamento prodotti agricoli, manutenzione parchi e giardini, servizi annessi all'allevamento, fecon-
aumentate anche le produzioni dazione artificiale, nuovi impianti produttivi.

30
Produzione agricola ai prezzi di base per principali settori (mio. euro), 2004

TOTALE 46.183
5,8%
Cereali e legumi secchi1 6.008
Ortaggi2 6.863

14,9% Colture industriali3 1.078


Florovivaismo 2.430
Vite 4.049
19,9% 2,3% Olivo 2.622
Frutta e agrumi 4.220
Foraggere 1.683
Carni 9.203

1
Valore legumi secchi pari a 78 mio. euro. Latte 4.415
2
Incluse patate (668 mio. euro) e fagioli freschi (218 mio. euro).
3
Barbabietola da zucchero (437 mio. euro), tabacco (355 mio. euro), girasole (87 mio. euro) e soia (178 mio. Uova e altri4 948
euro).
4
Di cui miele (23 mio. euro) Servizi annessi5 2.664
5
Tra questi, contoterzismo attivo e passivo, confezionamento prodotti agricoli, manutenzione parchi e giardini, nuovi
impianti produttivi.

31
Principali produzioni vegetali, 2004* si è associato a un miglioramento
Quantità Valore 1 delle rese polarimetriche. Si rileva
000 t var. % 2004/03 mio. euro var. % 2004/03 un flessione, invece, per le colture
floricole (-5,1%), parzialmente bi-
Frumento tenero 3.083 22,7 767 12,1
Frumento duro 5.546 49,2 1.383 23,5
lanciata da un incremento di quelle
Mais 10.986 26,1 2.262 25,6 vivaistiche (2,3%). Con riguardo al
Riso 1.450 3,4 551 22,5 settore orticolo, si è registrato un
Barbab. da zucchero 8.455 18,5 437 29,2 incremento del 7,5%, che ha riguar-
Tabacco 117 -6,6 355 -4,0 dato specialmente i pomodori
Soia 492 26,6 178 6,4
Girasole 274 15,5 87 6,8 (8,7%), i carciofi (24,9%), i piselli
Patate 1.797 11,6 668 19,9 (15,2%) e le patate (11,6%). Le
Pomodori 7.228 8,7 1.117 -6,8 foraggere, infine, evidenziano una
Uva tavola 1.393 18,5 653 16,1 certa ripresa (3,5%).
Uva da vino venduta 4.182 18,2 1.094 10,0
Vino2 (000 hl) 22.813 20,5 2.290 14,9
Le coltivazione arboree si distin-
Olive vendute 389 8,7 188 -0,4 guono per un aumento delle produ-
Olio2 644 12,4 2.401 9,2 zioni vitivinicole (19,3%), olivicole
Mele 2.068 5,8 803 10,8 (11,8%), frutticole (19,6%) e
Pere 890 7,8 461 11,5 agrumicole (15,6%). La produzio-
Pesche e nettarine 1.672 42,2 640 15,7
Arance 2.064 19,0 656 11,3 ne di vino è aumentata del 20,5%,
Limoni 565 8,6 283 7,9 conseguendo anche un buon livello
Mandarini e clementine 603 15,7 257 9,3 qualitativo, mentre quella di olio è
Actinidia 382 18,5 280 16,4 cresciuta del 12,4%. Per la frutta
* I dati sono provvisori. si rileva un sensibile recupero di
1
Ai prezzi di base.
2
Secondo la nuova metodologia SEC95, rientrano nel settore "agricoltura" il vino e l’olio prodotto da uve e olive proprie dell’azienda, esclusa la tutte le produzioni rispetto al

32
produzione di cooperative ed industria alimentare. 2003, in particolare delle pesche e
delle nettarine (42,2%). duzione di latte vaccino (-0,9%). Il modesta crescita (0,6%).
Nel comparto zootecnico, è aumen- miele, invece, risulta in forte espan- Nella UE il volume della produzione
tata la produzione delle carni suine sione (38,6%). agricola totale è aumentato, nel
(2,4%) e avicole (2,5%), mentre è La silvicoltura evidenzia un debole 2004, di oltre il 7%, di cui il 12,5%
diminuita quella della carne bovina incremento (0,9%), che ha risentito relativo alla produzione vegetale e lo
(-1,5%) e ovicaprina (-2%), che ha del negativo andamento delle tagliate. 0,4% a quella animale. Nel compar-
risentito della malattia della “lingua Riguardo ai servizi annessi all'agri- to delle produzioni vegetali, la cre-
blue”. In leggera flessione è la pro- coltura e zootecnia, si registra una scita ha interessato soprattutto i
cereali (24%), il vino (21,1%), l'olio
di oliva (25,3%) e le oleaginose
Principali produzioni zootecniche, 2004
(25,4%). Grazie ai buoni raccolti, i
prezzi dei prodotti vegetali sono
Quantità1 Valore2 diminuiti, in media, dell'8%. Nei
000 t var. % 2004/03 mio. euro var. % 2004/03 nuovi Paesi membri, UE 10, la pro-
duzione agricola è complessivamen-
Carni bovine 1.560 -1,5 3.559 -2,3
Carni suine 1.959 2,4 2.390 -1,0 te aumentata di oltre il 10%, soprat-
Carni ovicaprine 74 -2,0 310 -23,0 tutto per quanto riguarda le produ-
Carni avicole 1.410 2,5 1.994 3,4 zioni cerealicole (40,1%).
Carni di coniglio e selvaggina 411 1,3 894 3,0
Uova (milioni di pezzi) 12.773 -0,5 914 -7,2
Latte vaccino3 (000 hl) 105.070 -0,9 3.925 -1,3
Latte ovicaprino (000 hl) 6.483 -0,4 490 1,3
Miele 97 38,6 23 40,2
1
Peso vivo per la carne.
2
Ai prezzi di base.

33
3
Incluso latte bufalino.
Produzione agricola a prezzi base nei paesi della UE, 2003

Produzione Consumi intermedi % Consumi intermedi/


mio. euro % mio. euro % Produzione

Belgio 6.809 2,2 4.129 2,7 60,6


Danimarca 8.135 2,6 5.138 3,3 63,1
Germania 40.307 12,9 24.603 15,9 61,0
Grecia 11.419 3,7 3.191 2,1 27,9
Spagna 41.136 13,2 14.166 9,1 34,4
Francia 64.047 20,5 33.443 21,6 52,2
Irlanda 6.006 1,9 3.409 2,2 56,7
Italia 43.815 14,0 14.723 9,5 33,6
Lussemburgo 265 0,1 141 0,1 53,2
Ungheria 5.586 1,8 3.633 2,3 65,0
Olanda 20.053 6,4 10.888 7,0 54,2
Austria 5.671 1,8 2.949 1,9 52,0
Polonia 11.771 3,8 7.652 4,9 65,0
Portogallo 6.175 2,0 2.879 1,8 46,6
Finlandia 4.152 1,3 2.686 1,7 64,7
Svezia 4.794 1,5 3.215 2,1 67,1
Regno Unito 23.635 7,6 12.368 8,2 52,3
UE 312.211 100,0 154.651 100,0 49,5
Bulgaria 3.266 - 1.733 - 53,1
Romania 10.762 - 5.653 - 52,5

34
Reddito Lordo Agricolo
Nel 2004, la composizione del red- Composizione del reddito agricolo, 2004*
dito lordo agricolo, inclusi i contri-
buti alla produzione e le imposte
indirette, mostra una incidenza dei TOTALE 49.987
consumi intermedi (sementi, conci-
mi, mangimi, energia, servizi, ecc. )
Consumi intermedi 16.410
pari al 32,8%. I redditi da lavoro
dipendente contano per il 14,9%. Imposte indirette sulla produzione 820
La remunerazione del lavoro auto- Contributi alla produzione 4.637
nomo (coltivatori, imprenditori e
coadiuvanti familiari), del capitale Redditi da lavoro dipendente 7.448
e dell’impresa, al lordo degli Redditi da lavoro autonomo, capitale e impresa1 20.672
ammortamenti, ha assorbito il
41,4%.
I contributi e le sovvenzioni erogati
da Stato, Amministrazioni centrali, * Inclusa la silvicoltura e la pesca.
Regioni ed UE hanno inciso per il
1
Al lordo degli ammortamenti.
9,3% circa.

35
Consumi Intermedi
Nel 2004 la spesa per i consumi Principali categorie di consumi intermedi in agricoltura, silvicoltura e pesca
intermedi dell’agricoltura, inclusa (mio. euro), 2004
la silvicoltura e la pesca, è aumen- 2 2% TOTALE 16.410
tata in valore del 4,8%, con un
incremento medio dei prezzi del Concimi 924
2,5% ed un aumento delle quantità Sementi 622
impiegate del 2,2%. L’aumento si è Mangimi1 5.164
concentrato nella voce reimpieghi,
Antiparassitari 669
cioè produzioni foraggere e cereali
per l’alimentazione animale Energia 1.928
(11,4%), in recupero, dopo la forte Altri beni e servizi2 4.039
2 Reimpieghi2 2.630
flessione del 2003 (-15,7%). In
aumento anche la voce dei servizi e C.I. silvicoltura 73
degli altri beni, quali manutenzioni C.I. pesca 361
e collaudi, trasformazione di pro-
dotti aziendali, pubblicità, ecc. 1
Incluse spese varie per il bestiame.
2
(3,1%), che negli ultimi anni hanno La voce include, tra l’altro, le sementi vendute da aziende agricole ad altre aziende agricole, le produzioni foraggere direttamente commercializ-
zate, i prodotti utilizzati nell’alimentazione del bestiame, la paglia di cereali.
presentato un trend crescente, giun-
gendo a rappresentare oltre un antiparassitari si conferma il trend mangimi si ha una diminuzione
quarto della spesa complessiva per decrescente con una ulteriore dimi- (-1,5%), dopo la ripresa del 2003.
consumi intermedi. Tra gli altri nuzione nel 2004 (- 0,5%), in linea Anche i consumi di energia sono in
mezzi tecnici, si registra un aumen- con il positivo andamento climatico. diminuzione. In flessione i consumi
to per le sementi (2,2%) in seguito Per i concimi, dopo l’aumento del intermedi per le attività forestali
ai maggiori investimenti nelle 2003 (2,3%), si registra una fase (-4,5%), in aumento, invece, quelli
superfici cerealicole, mentre per gli stazionaria (-0,2%), mentre per i della pesca ed acquacoltura (1,6%).
36
Prezzi e Costi
Nel 2004 i prezzi dei mezzi di produ- Numeri indici (base 1995 = 100)
zione, dei consumi intermedi e degli
130 Costo lavoro dipendente
investimenti sono aumentati del
3,4%. Gli incrementi più accentuati Investimenti
si sono riscontrati per gli investimen- Consumi intermedi
ti (4,7%), in particolare per le opere 120 Prezzi agricoli alla produzione
di miglioramento fondiario e fabbri-
cati agricoli (6,9%). I prezzi dei con-
sumi intermedi sono cresciuti del 110
2,5%, con incrementi più accentuati
per mangimi e spese per il bestiame
(6,9%) ed energia motrice (5,3%). Il
100
costo del lavoro dipendente è aumen-
tato dello 0,8%; in aumento la retri-
buzione lorda (3,5%), a motivo della
crescita dell'input di lavoro dipen- 90
dente nel settore. 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
I prezzi agricoli alla produzione
hanno presentato, in media, una Negli altri comparti, si segnalano le rapporto fra l'indice dei prezzi alla
flessione del 4,2%, con una partico- diminuzioni per carni (-1,8%) e produzione e quello dei consumi
lare accentuazione per le produzioni uova (-6,7%). intermedi, ha presentato un sensibi-
orticole (-11,3%) e soprattutto spi- L’evoluzione della ragione di scam- le deterioramento rispetto a quanto
naci (-26%) e indivia (-23%). bio dell'agricoltura, misurata dal avvenuto nel 2003 (-6,6%).

37
Credito Agrario
Nel 2004, la crescita del credito al set- Consistenza del credito agrario* (mio. euro)
tore agricolo è stata più elevata che nel
2003. Il rapporto fra credito comples- Anni Medio e lungo termine Breve termine Totale % su produzione1
sivo e produzione agricola, infatti, è 1998 7.529 5.424 12.953 29,4
salito di 0,7 punti percentuali, rag- 1999 8.434 4.734 13.168 29,6
giungendo il 28,5%. I valori delle con- 2000 8.435 4.704 13.139 29,5
2001 8.041 4.578 12.619 27,4
sistenze evidenziano un aumento del 2002 8.428 4.432 12.860 27,9
credito agrario a breve (10,2%) e uno 2003 8.780 4.156 12.941 27,8
più contenuto di quello a medio/lungo 2004 9.169 4.579 13.748 28,5
termine (4,4%). Sono cresciuti i finan-
* Operazioni a fine periodo con residenti in Italia, incluso il credito peschereccio.
ziamenti non agevolati, sia a breve 1
A prezzi base.
(10,5%) che a medio/lungo termine Fonte: Banca d'Italia.
(10,3%), mentre l'agevolato ha conti-
Erogazioni del credito agrario (mio. euro), 2004
nuato a ridursi, scendendo al 15,3%
del credito agrario complessivo. Finanziamenti Totale Var. % Agevolato
I prestiti concessi per gli investimenti a 2004/03 su tot. %
medio e lungo termine si sono concen- Medio e lungo termine 4.013,3 21,3 8,1
trati nell'acquisto dei fabbricati rurali macchine e attrezzature1 1.825,6 1,2 14,5
non residenziali, determinando un acquisto immobili rurali2 772,8 8,0 6,3
fabbr. rurali non residenziali 1.414,9 79,3 1,0
incremento delle erogazioni del Breve termine3 180,0 6,2 -
79,3%; più contenuti sono stati gli
1
incrementi relativi all'acquisto di 2
Inclusi mezzi di trasporto e prodotti vari rurali.
Inclusi terreni agricoli.
immobili rurali (8%) e di macchine ed 3
Solo agevolato, cfr. Banca d'Italia, Bollettino statistico, finanziamenti per categoria di leggi di incentivazione.
attrezzature (1,2%). Fonte: Banca d'Italia.

38
Investimenti
Nel 2004 gli investimenti fissi lordi Andamento degli investimenti agricoli*
sono aumentati del 2,1%, recupe-
rando il calo dell'anno precedente. Valori Valori % su1 VA
correnti prezzi 1995 totale agricolo
L'incremento ha riguardato, pur mio. euro mio. euro investimenti
con differenziazioni, quasi tutti i
settori dell'economia nazionale. Gli 1992 6.485 7.168 4,0 25,9
1993 6.260 6.692 4,2 24,3
investimenti nel settore agricolo 1994 7.087 7.348 4,6 26,5
rappresentano il 4,2% del totale, 1995 7.767 7.767 4,6 27,6
con un incremento rispetto al 2003 1996 8.567 8.314 4,7 29,0
del 5,3% e quindi di circa 3 punti 1997 8.570 8.169 4,6 28,2
percentuali maggiore del dato 1998 9.002 8.482 4,5 28,9
1999 9.598 8.959 4,6 28,9
medio dell’intera economia. Nel set- 2000 10.296 9.496 4,5 31,5
tore agricolo, la ripresa degli inve- 2001 9.999 9.058 4,3 30,2
stimenti ha interessato in particola- 2002 10.343 9.150 4,2 31,8
re le macchine agricole. Secondo 2003 10.366 9.003 4,2 33,0
2004 10.912 9.183 4,2 30,3
stime UNACOMA, nel 2004 la pro-
duzione complessiva di macchinario * Incluse silvicoltura e pesca.
1
per l'agricoltura è risultata pari a A prezzi 1995, VA agricolo ai prezzi di base.
Fonte: stime SVIMEZ, su dati Istat.
circa 927.000 tonn., fra trattrici,
macchine agricole operatrici, mac- ad oltre 6.800 milioni di euro, con 346.000 tonn. di macchine di pro-
chine da giardinaggio, trattrici un incremento del 6,5% sul 2003. duzione nazionale (0,7%) e
incomplete e componenti di trattri- L'assorbimento del mercato inter- 127.000 tonn. di macchine di pro-
ci, con un incremento del 4%, no, determinato dagli acquisti degli venienza estera (2,1%). La doman-
rispetto al 2003. Il valore comples- agricoltori, è risultato pari a circa da di trattrici, incluse le macchine

39
sivo dei beni prodotti è ammontato 473.000 tonn. (1,1%), di cui incomplete e le componenti, è leg-
germente calata, rispetto al 2003, Macchine per l’agricoltura (tonnellate), 2004
ma si è recuperato con il comparto
delle restanti macchine agricole, che Trattrici1 Var. % Altre Var. % Totale Var. %
2004/03 macchine2 2004/03 2004/03
ha presentato un incremento del 2%
circa. Sotto il profilo tipologico, si Produzione 300.408 4,9 626.427 3,6 926.835 4,0
conferma la tendenza ad una sem- Vendita mercato interno 80.550 -2,1 266.000 1,6 346.550 0,7
Importazioni 52.856 0,2 73.738 3,5 126.594 2,1
pre maggiore diffusione di trattrici Domanda apparente 133.406 -1,2 339.738 2,0 473.144 1,1
a quattro ruote motrici, che hanno
1
rappresentato per il 2004 circa Incluse trattrici incomplete e componenti.
2
Incluse macchine da giardinaggio.
l'87% del totale sulla produzione
nazionale. Si rileva inoltre un
aggiornamento e miglioramento
delle caratteristiche tecniche di tut-
te le macchine ed attrezzature agri-
cole, per conformarsi alle esigenze
dell'attività agricola ed alle norme,
sia nazionali che europee, sulle
misure di sicurezza ed anti-inquina-
mento.

40
Risultati Produttivi Secondo la RICA
Il campione RICA 2003 (Rete di profondo rinnovamento del cam- relative al progetto di integrazione
Informazione Contabile Agricola) è pione RICA, che ha reso necessario delle indagini economiche in agri-
stato definito mediante una proce- una modifica sostanziale dell'asset- coltura così come per la metodolo-
dura diversa da quella adottata in to organizzativo della Rete, insieme gia adottata dalla RICA da utilizza-
passato. Secondo precisi accordi ai problemi operativi indotti dalla re per un corretta interpretazione
istituzionali tra MiPAF, ISTAT, natura casuale del campione in dei dati, si consulti il sito INEA
Regioni ed INEA volti all'integra- questo primo tentativo di integra- (www.inea.it/RICA).
zione delle indagini economiche in zione di indagini, suggeriscono una Un’analisi approfondita delle diffe-
agricoltura, il campione è stato certa cautela nel porre direttamen- renze strutturali tra i campioni
estratto secondo criteri probabili- te a confronto i risultati dell'inda- RICA 2003 e i precedenti viene
stici a partire dall'universo delle gine 2003 con i dati degli anni pre- invece affrontata in un specifico
aziende agricole definito dal censi- cedenti. lavoro INEA della collana i metodi
mento dell'agricoltura del 2000. Il Per informazioni più dettagliate RICA in fase di pubblicazione.

Italia: risultati per circoscrizione - Media aziendale 2003*

Aziende SAU UL PLV Costi variabili Costi fissi Reddito netto


numero ha euro
Nord 5.012 40,99 2,06 204.351 94.293 47.921 75.801
Centro 2.584 40,45 1,96 148.362 66.058 45.056 41.365
Sud e Isole 6.592 28,73 1,50 85.949 35.246 14.404 40.672

TOTALE 14.188 35,20 1,78 139.142 61.716 31.827 53.208

41
* Dati provvisori. Fonte: RICA-INEA.
Italia: risultati per classi di UDE - Media aziendale 2003*

Aziende SAU UL PLV Costi variabili Costi fissi Reddito netto


numero ha euro
Da 4 a 8 UDE 2.294 6,45 0,89 13.924 5.184 5.232 4.421
Da 8 a 16 UDE 3.564 11,46 1,17 26.070 9.578 8.131 9.994
Da 16 a 40 UDE 4.310 24,17 1,54 55.781 21.526 14.594 23.442
Da 40 a 100 UDE 2.329 45,39 2,12 132.912 58.442 29.797 52.454
Oltre 100 UDE 1.691 138,31 4,42 768.378 355.240 164.565 287.377

TOTALE 14.188 35,20 1,78 139.142 61.716 31.827 53.208


* Dati provvisori. Fonte: RICA-INEA.

Italia: risultati per OTE - Media aziendale 2003*


Aziende SAU UL PLV Costi variabili Costi fissi Reddito netto
numero ha euro
Seminativi 3.491 51,32 1,43 105.184 41.822 29.539 34.986
Ortofloricoltura 952 5,30 2,19 210.279 92.557 28.919 89.123
Arboreo 4.227 16,07 1,69 113.064 39.963 30.949 43.062
Erbicolo 2.720 51,93 2,05 159.325 84.267 31.465 69.331
Granivoro 314 22,17 2,84 551.509 282.821 71.501 209.521
Erbaceo-Arboreo (Policoltura) 1.361 32,67 1,68 108.558 44.304 30.833 35.820
Allevamento Misto (Poliallevamento) 225 51,02 2,88 273.189 154.772 60.727 97.168
Misto Coltivazioni - Allevamenti 898 48,01 1,83 125.939 66.207 29.426 45.570

TOTALE 14.188 35,20 1,78 139.142 61.716 31.827 53.208


* Dati provvisori. Fonte: RICA-INEA.

42
FILIERA AGROINDUSTRIALE
Composizione
Il sistema agricolo-alimentare costi- re sarebbero alquanto dissimili dai euro; in questo caso, inoltre, emerge-
tuisce un complesso di attività in cui dati a prezzi base, con valori, rispet- rebbero i contributi alla produzione
l’agricoltura interagisce con tutti i tivamente, di circa 28,0 e 34,8 agricola e quelli alla produzione del-
settori ad essa collegati: produzione miliardi di euro. Il valore complessi- l’industria alimentare che sono,
di mezzi tecnici (fertilizzanti, antipa- vo delle attività agricolo-alimentari rispettivamente, il 2,1% e lo 0,4% del
rassitari, mangimi, energia, ecc.), risulterebbe di circa 219 miliardi di valore del totale agricolo-alimentare.
industria alimentare, distribuzione al
consumo e ristorazione collettiva. Principali componenti del sistema agroindustriale* ai prezzi di base
Nell 2004 la dimensione economica (mio. euro), 2004
del complesso agricolo-alimentare è
di circa 208 miliardi di euro, pari al 8,3% TOTALE 207.829
15,4 % del PIL. Le principali com-
ponenti sono rappresentate da circa VA dell'Agricoltura 31.894
31,9 miliardi di Valore Aggiunto Consumi intermedi agricoli 16.410
(VA) agricolo, 16,4 miliardi di Con- Commercio e distribuzione 70.492
sumi intermedi agricoli, 17,3 miliar- 15,5% VA Industria alimentare 27.190
di di Investimenti agroindustriali, VA Servizi di ristorazione 32.120
circa 27,2 miliardi di VA dell’indu-
Imposte indirette settori agroindustriali 11.601
stria alimentare, 32,1 miliardi di VA
dei servizi di ristorazione e 70,5 Contributi alla produzione1 862
miliardi di valore della commercia- Investimenti agroindustriali 2 17.260
lizzazione e distribuzione.
Nel caso si utilizzassero i valori ai
* Nell’agricoltura è compresa la silvicoltura e la pesca, mentre nell’industria alimentare sono comprese le bevande e il tabacco.
prezzi di mercato, il VA dell’agricol- 1
Solo "altri contributi" (conto interessi, calamità naturali, aiuti nazionali e regionali, ecc.) e contributi.

44
tura e quello dell’industria alimenta- 2
Stima su dati ISTAT e Banca d’Italia.
Industria Alimentare
Il settore dell’industria alimentare e registrato un aumento dello 0,5%, Il valore aggiunto dell’industria ali-
bevande, incluso il tabacco, nel leggermente più accentuato della mentare ha evidenziato un incre-
2003 annovera 69.967 imprese, con media delle attività manifatturiere mento, in valore, del 2,5% sul
un aumento dell’1,3% sul 2002, a (0,4%). L’industria del tabacco ha 2003. L’incidenza sul VA dell’indu-
fronte di una flessione dell’1,6%, registrato una flessione del 44,5%. stria in senso stretto (attività estrat-
per il totale industrie manifatturie-
Industria alimentare*: principali aggregati macroeconomici, 2004
re. In media si hanno 6,6 addetti
per impresa, con una concentrazio- (mio. euro)
ne degli occupati nelle classi d’im- Produzione totale1
presa da 2 a 9 e da 10 a 19 addetti. 100.260
Nel 2004, l’occupazione nell’indu- 27.190 Valore aggiunto1
stria alimentare ha raggiunto 972 Contributi produzione2
499.400 unità di lavoro ed una
incidenza del 9,6% sul totale indu- UL (000)
strie. Permangono forti squilibri di
499,4 Occupati totali
diffusione territoriale: nel Centro-
Nord si concentrano, rispettivamen- 373,6 di cui dipendenti
te, il 71% degli occupati e il 74%
del valore aggiunto ai prezzi base, VA dell'industria alimentare in % su
per cui l’espansione delle attività di
10,0 VA del totale industria
trasformazione nel Mezzogiorno
assume una priorità strategica. 85,3 VA dell'agricoltura
Nel 2004, la produzione dell’indu- * Incluse bevande e tabacco. 2
In complesso, ai prodotti ed altri contributi alla produzione.
stria alimentare e delle bevande ha 1
A prezzi base. Fonte: stime su dati ISTAT.

45
Fatturato dell’industria alimentare per settori (mio. euro), 2004 tive e manifatturiere) e dell’agricol-
tura è pari, nel 2004, rispettiva-
TOTALE 103.000 mio. euro (%) mente al 10% ed all’85,3%. Rispet-
to al 2003 si sono verificati aumen-
Altri comparti1 33.571 32,0 ti per gli ortofrutticoli (3,1%), per
Lattiero-caseario 13.500 12,9 la fabbricazione di oli e grassi
Dolciario 10.050 9,6 (1,8%), la macellazione e la lavora-
Conserve animali (salumi) 7.300 6,9 zione delle carni (1,2%), la produ-
Carni bovine 5.300 5,0
Mangimistico zione di pasta e riso lavorato
4.300 4,1
Avicolo 4.600 4,4 (1,1%), i prodotti dolciari (3,8%).
Pasta 3.170 3,0 In ripresa la produzione di zucchero
Conserve vegetali 3.500 3,3 (12,9%), dopo la flessione del
Olio di oliva e di semi 2.900 2,8 2003. In calo la produzione lattiero-
Molitorio 2.700 2,6 casearia (-2,3%) e quella di condi-
Surgelati 1.905 1,8 menti e spezie (-13,3%). Tra le
Vino2 7.200 6,8 bevande, si registra un incremento
Birra 1.680 1,6
Zucchero 860 0,8
per il vino (0,9%) ed una diminu-
Succhi di frutta 923 0,9 zione per la birra (-1,4%). In sensi-
Riso 700 0,7 bile flessione le acque minerali e
Ittici 841 0,8 bibite analcoliche (-8,6%).
Nell’UE, l’agroalimentare rappre-
senta uno dei settori di punta, con
1
Di cui, I’infanzia e dietetici 1.165 milioni di euro, bevande gassate 1.700, caffè 2.000, acque minerali 3.000.
2
Incluse le cooperative e le filiere corte (agricoltori - produttori).
il 12,1% del valore aggiunto ed il
Fonte: stime Federalimentare, maggio 2004. 12,6% degli occupati nelle attività

46
manifatturiere. La Germania detie- rispetto al 2003, la produzione del- Produzione in Italia per comparti
ne la quota più ampia (18,7%) di la industria alimentare, bevande e (in quantità)
valore aggiunto dell’industria ali- tabacco è aumentata dello 0,7%
Var. % 2004/03
mentare, incluse bevande e tabacco; nella media della UE, con incre-
seguono la Gran Bretagna (17,4%), menti più accentuati per il Belgio
la Francia (15,4%), l’Italia (9,7%) (4,6%), la Polonia (5,2%) e le Lavorazione granaglie1 0,1
e la Spagna (8,4%). Nel 2004, Repubbliche baltiche (4,4%). Pasta -1,1
Riso lavorato 1,1
Biscotti e panificazione 0,8
Industria alimentare nell’ UE*, 2001 Lavorazione ortofrutticoli2 3,1
Oli e grassi vegetali e animali 1,8
Produzione Valore aggiunto Occupati VA/occupato Macellazione bestiame e lav.ne carni 1,2
mio. euro 000 unità 000 euro Lattiero-caseario3 -2,3
Produzione zucchero 12,9
Carne 149.206 30.860 973 31,7 Dolciario 3,8
Lattiero - caseari 107.192 17.090 388 44,0 Condimenti e spezie -13,3
Ortofrutta 42.360 10.258 248 41,4 Vino4 0,9
Biscotti, paste e altro1 187.641 63.894 1.851 34,5 Birra -1,4
Grassi 28.264 3.740 57 65,6 Acque minerali e bibite analcoliche -8,6
Bevande 105.457 29.788 433 68,8 Mangimi 1,5
Prodotti ittici 17.230 3.687 130 28,4
UE 637.350 159.317 4.080 52,0 TOTALE 0,5

Bulgaria 1.431 244 86 2,8


Romania 4.245 833 191 4,4 1
Incluse farine di grano tenero, semole di grano duro e prodotti ami-
dacei.
2
* Nel totale è esclusa l’industria del tabacco, dei mangimi, della lavorazione di granaglie e prodotti amidacei. Inclusi succhi di frutta e ortaggi (var.-5,7%).
3
1
Zucchero, dolciari, thè, caffè, alimenti dietetici e per l’infanzia, condimenti, spezie. Inclusa fabbricazione gelati (var. -14,3%).
4
Fonte: Eurostat. Da uva non autoprodotta.

47
Distribuzione
La rete commerciale al dettaglio fis- naio 2004 nel Registro delle Imprese delle nuove aperture. Per le altre
so, con attività prevalente nell’ali- ed è la sintesi di andamenti diversifi- specializzazioni, in diminuzione
mentare, presenta nel 2004 una con- cati fra le categorie di specializzazio- risultano quelle della carne (0,9%) e
sistenza di 191.356 esercizi, con un ne merceologica. La riclassificazione soprattutto delle bevande (12,2%);
incremento dello 0,4% rispetto al ha favorito lo spostamento verso gli stazionaria la frutta e verdura, in lie-
2003. Il risultato risente della modi- esercizi “non specializzati”, che rac- ve aumento il pesce (2,2%) e il pane
fica del sistema di codificazione colgono, oltre alle grandi e medie (1,9%). A livello territoriale, si rile-
(Ateco 2000) introdotto dal 1° gen- superfici alimentari, la gran parte vano andamenti differenziati tra il
Esercizi commerciali alimentari 2004*
Nord Centro Sud e Isole Italia
numero % numero % numero % numero %
Frutta e verdura 8.558 12,6 4.697 14,0 1.587 1,8 23.042 12
Carne e a base di carne 11.209 16,5 6.297 18,8 4.929 5,5 38.050 19,9
Pesci e prodotti della pesca 1.537 2,3 1.411 4,2 5.272 5,8 8.220 4,3
Pane e pasticceria 6.186 9,1 2.113 6,3 9.787 10,9 13.228 6,9
Vini, oli e bevande 2.044 3,0 999 3,0 10.802 12 4.630 2,4
Altri alimentari specializzati 7.310 10,8 3.162 9,4 20.544 22,8 21.274 11,1
Alimentari non specializzati 31.009 45,7 14.820 44,3 37.083 41,2 82.912 43,4
IN COMPLESSO 67.853 100,0 33.499 100,0 90.004 100,0 191.356 100,0
% su Totale esercizi 23,4 22,9 28,3 25,4
DENSITA’ 1 390 336 230 305

* Sedi ed unità locali.


1
Abitanti/esercizio alimentare.
Fonte: Osservatorio Nazionale del Commercio, Ministero delle Attività Produttive.

48
Nord, stazionario, ed il Centro-Sud con un incremento del 4,6%. Le uni- Mezzogiorno, si è registrata una più
in crescita (0,7%). Nel 2004 il valo- tà di vendita hanno presentato una elevata crescita della consistenza
re complessivo delle vendite alimen- crescita di maggiore intensità nelle (5,5%) e della superficie (12,2%)
tari del commercio fisso al dettaglio è regioni del Nord-Ovest (8,3%). Si è degli ipermercati, mentre nel Centro
rimasto invariato, con un lieve ampliata la superficie complessiva, sono cresciuti maggiormente gli ad-
aumento nella grande distribuzione che ha superato i 6,2 milioni di mq
detti (15,3%).
(0,5%) ed una riduzione nelle impre- (6,5%), con un totale di circa
se operanti su piccole superfici (1,9%). 136.000 addetti (9,1%). In aumento Nel 2004 le vendite dei supermercati
gli ipermercati che hanno raggiunto sono rimaste stazionarie, in valore,
La grande distribuzione le 388 unità (1,8%), con una superfi- rispetto al 2003, quelle degli iper-
Nel 2004 sono stati censiti 7.209 cie di vendita di 2,3 milioni di mq mercati sono aumentate del 2,3% e
supermercati, contro 6.892 del 2003, (5,2%) e 70.000 addetti (5,5%). Nel quelle degli hard discount del 2,9%.

Grande distribuzione alimentare per ripartizione territoriale, 2004*

Unità operative Sup. di vendita1 Addetti1 Numero di unità Sup. di vendita


numero var. % mq var. % numero var. % per 100.000 mq/1.000
2004/03 2004/03 2004/03 abitanti abitanti
Nord 4.197 6,1 5.122.893 6,2 128.142 7,7 15,9 193,8
Centro 1.489 1,8 1.627.880 6,1 43.106 10,8 13,2 144,7
Sud e Isole 1.911 3,1 1.816.039 5,9 34.257 4,9 9,2 87,6
TOTALE 7.597 4,4 8.566.812 6,1 205.505 7,8 13,0 146,7

* Supermercati ed ipermercati. Dati al 1° gennaio 2004.


1
Superficie ed addetti per il complesso dei reparti alimentari e non alimentari.
Fonte: Osservatorio Nazionale del Commercio, Ministero delle Attività Produttive.

49
Consumi Alimentari
Nel 2004 la spesa delle famiglie ita- 1994, la quota dei consumi alimenta- incremento in valore del 2,8%, dovu-
liane per generi alimentari e bevande ri in valore sulla spesa totale delle to sostanzialmente all’aumento dei
è stata di circa 124.000 milioni di famiglie è scesa dal 18,6 % al 15,4%. prezzi (3,4%), essendo diminuite le
euro, con un incremento in valore La spesa per i servizi di ristorazione quantità (-0,6%). Tra il 1994 ed il
dell’1,9%. Il livello complessivo dei (mense, ristoranti e fast-food), secon- 2004 l’incidenza di questa voce, in
consumi, a prezzi costanti, è invece do stime ISTAT, è stata nel 2004 di rapporto al valore dei consumi ali-
diminuito dello 0,4%. Rispetto al circa 59.200 milioni di euro, con un mentari, è salita dal 36,7% al 47,6%,
circa, mostrando il progressivo cam-
Struttura dei consumi alimentari, 2004
biamento nelle abitudini dei consu-
Prodotti % sulla spesa Tasso % medio annuo di variazione 2004/94 matori.
alimentare quantità prezzi Le categorie più rilevanti, in termini
Carne 21,6 -0,7 2,2 di spesa, sono la carne (26.800 milio-
Pane e trasformati di cereali 17,6 2,1 1,8 ni di euro), il pane e trasformati di
Lattiero-caseari e uova 13,6 0,7 2,6 cereali (21.900 milioni), i lattiero-
Ortaggi e patate 11,2 0,0 3,6 caseari ed uova (16.900 milioni).
Pesce 7,2 1,3 2,9
Frutta 6,4 -1,3 3,8 Rispetto al 2003 si sono registrate
Zucchero e dolciari1 6,3 0,7 2,9 diminuzioni soprattutto per frutta
Oli e grassi 4,9 -0,1 3,2 (-4,1%), zucchero e prodotti dolciari
Acque minerali e altre bevande2 4,8 1,6 2,2 (-3,0%) e acque minerali (-2,9%);
Vino e bevande alcoliche 4,7 -1,1 3,7
flessioni si registrano anche per carne
Caffè, tè e cacao 1,4 -0,7 2,5
Altri alimentari3 0,3 -0,1 2,1 (-0,7%), bevande alcoliche (-0,3%),
IN COMPLESSO 100 0,3 2,6 ortaggi (-0,2%), caffè, tè, cacao
1
(-0,2%). Sono viceversa aumentati i
Marmellata, miele, sciroppi, cioccolato e pasticceria.
2
Bevande gassate, succhi, ecc. consumi di pesce (1,9%), pane e pro-

50
3
Dietetici, spezie, prodotti per l’infanzia, ecc. dotti a base di cerali (0,8%), lattiero-
Consumi alimentari nella UE (Kg pro-capite)* tiero-caseari, zucchero e dolciari,
acque minerali e bevande analco-
Germania Grecia Spagna Francia Italia Ungheria Polonia UE liche.
Cereali e derivati1
88,0 166,0 83,0 81,0 115,0 105,0 112,0 92,0 A livello territoriale, emergono
Riso lavorato 3,0 5,0 6,0 5,0 8,0 6,0 2,0 5,0 significative differenze in ordine alla
Patate 67,0 86,0 87,0 45,0 44,0 66,0 131,0 81,0 spesa media effettiva delle famiglie.
Ortaggi2 92,5 310,6 193,6 - 218,5 - - - Tra il 2002 ed il 2003 nel Nord Ita-
Frutta fresca e agrumi2 108,1 171,7 116,2 - 140,8 - - -
Latte3 96,0 71,5 135,4 98,6 70,6 - - - lia la spesa media mensile delle
Formaggi 20,2 - 9,2 25,1 21,1 - - - famiglie è salita da 410 a 442 euro
Uova 13,1 10,9 18,6 15,1 12,3 - - - (7,8%), nel Centro è passata da 443
Burro 6,6 2,3 1,0 8,0 3,0 - - - a 469 euro (5,9%) e nel Mezzogior-
Carni totale 90,9 82,3 135,6 104,6 94,9 - - -
bovina 12,8 17,6 15,1 27,2 25,1 - - -
no da 435 a 454 euro (4,4%). I
suina 55,1 27,9 68,5 36,5 40,1 - - - livelli di spesa sono condizionati
Oli e grassi vegetali 21,0 21,0 21,0 15,0 14,0 - 6,0 - dalle caratteristiche delle famiglie e
Zucchero4 35,0 35,0 30,0 35,0 32,0 31,0 36,0 34,0 dai comportamenti di spesa: la quo-
Vino5 24,0 27,0 34,0 50,0 51,0 38,0 1,0 28,0 ta di spesa per i generi alimentari è
Spesa alim. su tot. spesa %6 16,1 20,5 19,0 17,9 17,1 27,4 26,5 16,9
maggiore quando le famiglie sono
* I dati sono riferiti alla campagna 2002/03 per i prodotti di origine 1
Cereali e derivati in equivalente farina. composte da 5 o più componeneti
vegetale; al 2003 per i lattiero-caseari, eccetto formaggi (2002); 2
Campagna 2001/02; Italia, Spagna 1999/00; Grecia 1998/99.
al 2003 per uova e carne, riso (Grecia) e vino (Ungheria); alla 3
Compresi altri prodotti freschi, crema esclusa. (22,1% della spesa totale). Infatti,
campagna 2000/01 per riso (Francia, UE), patate (UE), zucchero 4
Equivalente zucchero bianco. nelle regioni meridionali, la maggio-
(UE); anno 2001 per burro (Italia), carne (Grecia), carne bovina 5
Litri pro-capite.
(Grecia). 6
Spesa alimentare delle famiglie, incluse bevande e tabacco.
re presenza di famiglie numerose fa
registrare una elevata quota di spe-
caseari e uova (0,6%), oli e grassi bevande alcoliche, caffè, tè, cacao, sa destinata ai generi alimentari e
(0,4%). Rispetto al 1994, diminui- mentre aumenta per pane e prodotti bevande, che supera il 24% in Cam-

51
sce il peso della carne, frutta, a base di cereali, pesce, ortaggi, lat- pania, Calabria e Sicilia.
Commercio Estero
Il 2004 si è caratterizzato per una del nostro paese si concentra preva- pari a -41,5%, nel settore primario,
ripresa delle esportazioni agroindu- lentemente nell’area comunitaria, e -7,5% nell’industria alimentare.
striali (3,9%), che ha invertito la lie- con il 69% delle esportazioni e il Considerando il peso esercitato delle
ve contrazione registrata nell’anno 71% delle importazioni. Nel com- regioni sugli scambi commerciali nel
precedente, a fronte di un’ulteriore plesso, il saldo normalizzato risulta 2004, risulta rilevante il ruolo di
crescita delle importazioni (5,4%);
Bilancia agroindustriale e sistema agroindustriale*
la maggiore crescita degli acquisti
rispetto alle vendite ha deteriorato 1995 2003 2004
ulteriormente il saldo della bilancia
agroindustriale, che ha sfiorato i AGGREGATI MACROECONOMICI
Totale produzione agroindustriale1 (P) 54.805 73.143 75.494
10.000 milioni di euro. Per effetto di Importazioni (I) 24.027 28.021 29.533
un tale andamento, sia il grado di Esportazioni (E) 13.699 18.955 19.688
copertura commerciale che il grado Saldo (E-I) -10.328 -9.066 -9.845
di autoapprovvigionamento sono Volume di commercio2 (E+I) 37.726 46.976 49.221
Consumo apparente3 (C = P+I-E) 65.133 82.209 85.339
andati peggiorando.
Gli scambi agroalimentari1 risultano INDICATORI (%)
dominati dai prodotti dell’industria Grado di autoapprovvigionamento4 (P/C) 84,1 89,0 88,5
di trasformazione, evidenziando il Propensione a importare5 (I/C) 36,9 34,1 34,6
Propensione a esportare6 (E/P) 25,0 25,9 26,1
ruolo di paese trasformatore dell’I- Grado di copertura commerciale7 (E/I) 57,0 67,6 66,7
talia; ciò risulta confermato anche
dal peso che i prodotti agricoli han-
* Milioni di euro correnti, i dati relativi alla produzione agroindustriale 3
Produzione agroindustriale più le importazioni e meno le esportazioni.
no dal lato delle importazioni e al commercio comprendono anche la voce "tabacco lavorato". 4
Rapporto tra produzione e consumi.
(33%). Il commercio agroalimentare 1
Produzione agricoltura, silvicoltura e pesca e valore aggiunto dell’in- 5
Rapporto tra importazioni e consumi.
dustria alimentare a prezzi base (vedi glossario). 6
Rapporto tra esportazioni e produzioni.

52
1 2
Agroindustriale al netto del tabacco. Somma delle esportazioni e delle importazioni. 7
Rapporto tra esportazioni e importazioni.
Peso della componente agroalimentare negli scambi dell’Italia con le diverse Piemonte, Lombardia, Veneto ed
aree, 2004 Emilia Romagna, il cui contributo è
notevole nelle esportazioni dei pro-
Export Import dotti dell’industria alimentare; tale
risultato è del tutto naturale se si
Altri 3,2% considera che sono le aree con il più
0,0%
7,3% alto numero di addetti nell’industria
Oceania
34,4% medesima (51% del totale). Tra le
Africa (non Mediterranei) 10,1% regioni meridionali va segnalata la
17,5%
3,0% Campania, con quasi il 5% delle
Asia (non Mediterranei)
3,8% importazioni e il 9% delle esporta-
Centro e Sud America 2,5% zioni. Nel settore primario, in merito
35,5%
9,1%
alle importazioni, oltre al ruolo gio-
Nord America
7,8% cato dalle quattro regioni citate per i
2,4% prodotti trasformati, vanno segnala-
Paesi Terzi Mediterranei
5,4%
5,7%
ti anche il Lazio e la Campania. Dal
Altri Paesi Europei (non Mediterranei)
3,5% lato delle esportazioni, invece, la
4,6%
Paesi membri UE entrati nel 2004 6,7%
regione meridionale con il contribu-
8,6% to più significativo è la Puglia, che
UE 15 12,0% muove oltre l’11% degli scambi.
7,0%
MONDO 9,9%

53
Commercio estero per principali comparti agricoli-alimentari (mio. euro), 2004

Import Export Sn* Import Export Sn*


(%) (%)
Cereali 1.543 80 -90 Derivati dei cereali 641 2.707 61,7
di cui da seme 69 15 -64 di cui pasta alimentare 30 1.248 95,3
Legumi ed ortaggi freschi 647 682 3 Zucchero e prodotti dolciari 1.199 678 -27,8
di cui da seme 163 48 -54 Carni fresche e congelate 3.398 682 -66,6
Legumi ed ortaggi secchi 92 27 -54 Carni preparate 201 762 58,3
Agrumi 236 96 -42 Pesce lavorato e conservato 2.326 261 -79,9
Frutta fresca 934 1.541 25 Ortaggi trasformati 690 1.177 26,1
Frutta secca 396 195 -34 Frutta trasformata 425 697 24,2
Vegetali filamentosi greggi 291 12 -92 Prodotti lattiero-caseari 2.868 1.418 -33,8
Semi e frutti oleosi 534 18 -93 di cui latte 708 4 -98,8
di cui da seme 6 5 -7 di cui formaggio 1.205 1.141 -2,7
Cacao, caffè, tè, droghe e spezie 562 38 -87 Oli e grassi 1.999 1.211 -24,5
Fiori e piante ornamentali 365 466 12 Panelli, farine di semi oleosi 1.006 153 -73,6
Tabacco greggio 84 206 42 Bevande 1.179 3.942 54,0
Animali vivi 1.346 42 -94 di cui vino 248 2.822 83,9
di cui da riproduzione 86 16 -69 Altri prodotti dell’industria alimentare 1.907 1.652 -7,2
di cui da allevamento e da macello 1.238 21 -97 TOTALE INDUSTRIA ALIMENTARE 17.838 15.340 -7,5
di cui altri animali vivi 22 5 -65
Altri prodotti degli allevamenti 452 27 -89 TOTALE BILANCIA AGROALIMENTARE 28.008 19.681 -17,5
Prodotti della silvicoltura 800 107 -76
di cui legno 500 9 -96 Tabacchi lavorati 1.525 7 -99,1
Prodotti della caccia e della pesca 842 171 -66 TOTALE AGROINDUSTRIALE 29.533 19.688 -20,0
di cui prodotti della pesca 773 165 -65
Altri prodotti 145 124 -8
TOTALE SETTORE PRIMARIO 9.267 3.831 -41,5 * Sn = saldo normalizzato (vedi glossario).

54
MULTIFUNZIONALITÀ AGRICOLA
Politica Ambientale
1682/04 è stata prorogata la durata Attuazione della Rete Natura 2000*
Le azioni comunitarie a favore
del programma LIFE fino al 2006. nell’UE (% sul territorio**)
dell’ambiente
Con la direttiva 2003/87/CE la UE ha LIFE è lo strumento finanziario di
sostegno alla politica ambientale della 11,6
predisposto un sistema, in vigore dal
1° gennaio 2005, per lo scambio di UE, suddiviso per tre tematiche di
quote di emissioni di gas serra; i mec- progetti: Natura, Ambiente e Paesi 8,3
canismi “di progetto” del protocollo di terzi. L’Italia è il Paese che beneficia
Kyoto, entrato in vigore il 16 febbraio del maggior numero di progetti finan-
2005 con l’obiettivo di ridurre, entro il ziati per il 2004, 12 per LIFE Natura
2012, i livelli di gas serra dell’8% (10,8 milioni di euro) e 28 per LIFE
(6,5% per l’Italia) rispetto al 1990, Ambiente (20,1 milioni di euro), che ZPS SIC
sono stati definiti con la direttiva riguardano lagune, foreste, habitat di (Direttiva 79/409) (Direttiva 92/43)
2004/101/CE, che riconosce la possi- montagna e aree urbane.
bilità agli Stati UE di convertire i cre- Con riferimento alla Rete ecologica
diti ottenuti con progetti di abbatti- europea Natura 2000, nella UE è di * Diversi siti possono essere stati, totalmente o parzialmente, propo-
oltre 900.000 kmq il territorio inte- sti sia come SIC che come ZPS per cui non è possibile sommare i
mento dell’inquinamento realizzati in valori.
qualsiasi parte del mondo in quote di ressato dalle Zone di Protezione Spe- ** % di superficie terrestre di ZPS o di SIC sul territorio nazionale
ciale (ZPS) e dei Siti di Interesse (inclusa la superficie marina).
emissione e venderle. Per rinforzare la Fonte: Commissione europea DG Ambiente, Barometro Natura, marzo
collaborazione e il dialogo internazio- Comunitario (SIC) proposti. 2005.
nale in materia di tutela ambientale,
nel settembre 2004 è stato firmato un La politica nazionale a favore “Emissions trading” per la riduzione
memorandum d’intesa tra UE e dell’ambiente dei gas serra e, in base al Piano nazio-
UNEP, il programma ambientale del- L’Italia, con la legge 316/04, ha nale di assegnazione delle quote,
l’ONU. Con il Regolamento (CE) n. avviato il meccanismo comunitario di approvato dalla Commissione UE nel

56
maggio 2005, 1.240 impianti italiani, Attuazione della Rete Natura 2000 in Italia
tutti ammessi al sistema di scambio
delle quote, sono autorizzati a emette- ZPS SIC Siti Natura 2000*
n. siti n. siti sup. (ha) %
re annualmente, fino al 2007, 232,5
Piemonte 37 124 270.980 10,7
milioni di tonnellate di gas serra. Nel- Valle d’Aosta 5 26 109.493 33,6
l’aprile 2005, sono stati pubblicati i Lombardia 22 175 259.080 10,9
decreti ministeriali per finanziare pro- P. A. Bolzano 16 41 147.413 19,9
grammi pilota a livello nazionale e P. A. Trento 14 152 151.626 24,4
Veneto 70 98 375.850 20,4
internazionale per la riduzione delle Friuli-Venezia Giulia 7 62 126.227 16,1
emissioni dei gas a effetto serra e l’im- Liguria 7 124 142.835 26,4
piego di piantagioni forestali per l’as- Emilia-Romagna 61 113 236.546 10,7
sorbimento del carbonio. Parallela- Toscana 60 120 292.511 12,7
Umbria 7 99 120.291 14,2
mente, l’Italia ha ratificato l’Emenda- Marche 29 80 144.957 14,9
mento al Protocollo di Montreal del Lazio 42 183 298.109 17,3
1999 sulle sostanze che impoverisco- Abruzzo 4 52 386.598 35,7
Molise 2 88 101.756 22,8
no lo strato di ozono.
Campania 27 106 387.216 28,3
Nel 2004, è stato incrementato di 6,7 Puglia 16 77 465.848 23,4
milioni di euro il Fondo nazionale per Basilicata 17 47 54.503 5,4
la montagna ed è stato stanziato un Calabria 4 179 103.544 6,8
Sicilia 47 218 384.889 14,9
contributo statale di 1,2 milioni di
Sardegna 9 92 427.093 17,7
euro per la tutela dei siti Natura 2000 ITALIA 503 2.256 4.987.365 16,5
gestiti dal Corpo forestale dello Stato
nell’ambito del LIFE. * L’estensione complessiva per regione dei siti Natura 2000 è stata calcolata escludendo le sovrapposizioni fra i SIC e le ZPS. Il calcolo delle
superfici è stato effettuato attribuendo a ciascuna regione la parte di sito effettivamente ricadente nel proprio territorio.
La legge 308/04 ha delegato il Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione per la protezione della natura, maggio 2005.

57
Governo a riordinare la legislazione oltre 57.000 specie animali, di cui 362 urbano. Nell’aprile 2005 ha preso
ambientale entro l’11 luglio 2006; a rischio di estinzione, e 6.000 specie avvio il Tavolo tecnico delle aree pro-
sul fronte operativo, è stata nomina- floristiche. Per numero di specie e di tette, un coordinamento istituzionale e
ta una commissione di esperti ed è sistemi ecologici, l’Italia è il paese progettuale tra ministeri, Federparchi,
stato istituito il Consiglio Economico europeo con la maggiore biodiversità. ANCI, UPI e UNCEM per la conserva-
e Sociale per le Politiche Ambientali L’importo stanziato per il 2004 per le zione della natura e lo sviluppo locale,
(CESPA). Sul fronte legislativo, il aree protette e per iniziative a tutela attraverso il rilancio delle politiche e
d.lg. 59/05 semplifica il sistema del- della natura è stato di 58,6 milioni di dei programmi di sistema.
le autorizzazioni necessarie per ogni euro, con un incremento del 5% rispet- Nell’agosto 2004, nell’ambito dell’Ini-
fonte di inquinamento e assegna allo to al 2003 per i Parchi nazionali e del ziativa comunitaria Interreg III, è stato
Stato la competenza per il rilascio 6,8% per le Riserve naturali statali. approvato il progetto “Rete dei Parchi”
dell’Autorizzazione Integrata Am- Attraverso il programma Rete ecologi- del Mediterraneo, con un finanziamen-
bientale (AIA). ca nazionale (REN), che confluisce to UE di 1,3 milioni di euro.
nella rete europea Natura 2000, sono (La lista dei Parchi Nazionali Istituiti
Aree Protette stati finanziati specifici accordi di pro- è reperibile al sito:
Il nostro paese ha una superficie pro- gramma promossi dal ministero del- www.minambiente.it/Sito/settori_azio
tetta di quasi 3,5 milioni di ettari, pari l’Ambiente e della tutela del territorio ne/settori.asp).
all’11,6% della superficie territoriale; APE (Appennino Parco d’Europa),
la superficie marina tutelata, oltre ITACA (isole minori del Mediterra- Agricoltura e aree protette
192.000 ettari, rappresenta il 2,8% neo), PADUS (Bacino del Po) e CIP Le aziende agricole all’interno dei Par-
delle acque costiere nazionali. Il siste- (Coste Italiane Protette) per promuo- chi nazionali sono oltre 230.000, il 9%
ma italiano delle aree protette interessa vere lo sviluppo territoriale, tutelare e del totale nazionale, con una dimensio-
quasi 3.000 comuni, in un territorio valorizzare le aree in cui si è maggior- ne media di 5,3 ettari. La SAU è pari al
che conserva la maggior parte delle mente concentrato l’insediamento 9% del totale nazionale e per il 50% è

58
investita a prati e pascoli (contro il Aree protette di recente istituzione Freidour (Piemonte)
26% della media italiana), mentre il • Area marina protetta Isole Ciclopi • Parco naturale dell’Adda Nord
34% della superficie agricola totale è a (Sicilia) (Lombardia)
bosco (contro il 23% della media • Area marina protetta Plemmirio • Parco naturale di Conca Cialancia
nazionale). L’allevamento è estensivo, (Sicilia) (Piemonte)
con un indice di 0,7 UBA per ettaro di • Parco naturale del Colle del Lys • Parco Regionale della Grigna Set-
SAU, a fronte di un valore medio nazio- (Piemonte) tentrionale (Lombardia)
nale di 2,1; i prodotti tipici sono 554, di • Parco naturale del Monte San Gior- • Parco Regionale della Vena del Ges-
cui il 41% sono prodotti con marchio di gio (Piemonte) so Romagnola (Emilia-Romagna)
origine, DOP e IGP. • Parco naturale del Monte Tre Denti- • Riserva naturale speciale del Sacro
Monte di Oropa (Piemonte)
Distribuzione percentuale della superficie marina protetta • Riserva naturale speciale dello Sta-
gno di Oulx (Piemonte)
Friuli-Venezia Giulia 0,5
Liguria 1,2 Parchi nazionali in via di
Toscana 21,4 istituzione
Lazio 1,6 • Costa Teatina
Campania 0,7 • Val d’Agri e Lagonegrese
Puglia 7,7
Calabria 5,5 Aree marine protette in via di
Sicilia 29,5 istituzione
Sardegna 32,1 • Santa Maria di Castellabate (Campania)
• Costa degli Infreschi e della Masseta
Fonte: 5° Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, 2003; decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 15/9/04.
(Campania)

59
Incidenza della superficie tutelata Superficie delle aree terrestri protette suddivise per regione e tipologia* (%)
sulla superficie territoriale comples-
siva Regione Parco Parco Riserva Altre Totale Quota
mazionale naturale naturale1 aree (‘000 ha) su totale
statale protette nazionale
Piemonte 26,3 55,5 10,3 7,8 170.633 5,7
Valle d’Aosta 85,4 13,4 1,2 0,0 43.001 1,5
< 5%
Lombardia 45,9 46,7 6,9 0,5 130.297 4,5
dal 5%al 7% Trentino-Alto Adige 26,0 72,7 0,8 0,6 283.335 9,7
dal 7% al 10% Veneto 16,2 60,7 23,1 0,0 93.377 3,2
dal 10% al 15% Friuli-Venezia Giulia 0,0 86,2 13,8 0,0 53.794 1,8
dal 15% al 29%
Liguria 15,1 84,6 0,2 0,1 25.511 0,9
Emilia-Romagna 35,9 52,9 11,1 0,2 89.391 3,1
Toscana 24,3 32,5 26,4 16,7 158.551 5,4
Umbria 28,4 64,5 0,0 7,2 63.386 2,2
Marche 68,6 24,2 7,2 0,0 88.917 3,1
Lazio 12,4 53,3 32,4 1,9 213.218 7,3
Abruzzo 72,4 18,6 8,7 0,4 303.706 10,4
Molise 62,2 0,0 19,5 18,3 6.347 0,2
Campania 57,0 39,2 3,7 0,1 325.240 11,2
Puglia 91,8 0,1 7,7 0,5 128.766 4,4
Basilicata 69,3 28,0 2,6 0,0 120.062 4,1
Calabria 93,4 0,0 6,6 0,0 254.543 8,7
Sicilia 0,0 68,5 31,5 0,0 270.720 9,3
Fonte: Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio - Direzione
Conservazione della Natura, EUAP, 2005 su dati del 5°
Sardegna 91,1 5,6 0,0 3,3 92.456 3,2
aggiornamento. Elenco ufficiale delle aree naturali protette.
ITALIA 46,1 40,4 11,6 2,0 2.911.868 100,0
*Dati del 5° aggiornamento Elenco ufficiale delle aree naturali protette.
1
Sia regionali che statali.

60
Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione Conservazione della Natura, EUAP, 2005.
Uso dei Prodotti Chimici
Con la ratifica del 18 novembre 2004 Evoluzione dell’utilizzo di fertilizzanti (000 tonn.)
della Convenzione ONU di Stoccolma
sui Persistent Organic Pollutants 2000 2001 2002 2003 2004
(POP), l’UE ha realizzato il più Azoto 871,6 876 873,4 858,2 864,6
importante sforzo globale per bandire Fosforo 491 491 485,6 497,7 475,2
l’uso di sostanze chimiche nocive Potassio 387,5 383,6 384,0 387,1 379,6
legate ai processi industriali di fabbri-
IMPIEGO TOTALE 1.750,1 1.750,6 1.743,0 1.743,0 1.719,4
cazione di lubrificanti, pesticidi e
componenti elettronici. Nel marzo Fonte: Assofertilizzanti.
2005 è stato pubblicato il regolamen-
to (CE) n. 396/05, che disciplina i Nell’ultimo quinquennio, in Italia, il fungini stagionali che hanno interes-
livelli massimi di residui (LMR) di settore dei fitofarmaci è cresciuto in sato viticoltura, frutticoltura, cereali-
antiparassitari per i prodotti alimen- termini di valore (+6,8% nel 2004), coltura e bieticoltura. Le regioni del
tari e i mangimi di origine vegetale e per l’utilizzo di prodotti a basse dosi Nord fanno maggiore uso di fitofar-
animale, e definisce il ruolo degli Sta- di impiego, ma con prezzi unitari maci (52,4%), seguite da quelle del
ti membri, della Commissione e del- superiori alla media. Sul fronte dei Sud (33,8%).
l’Autorità europea per la sicurezza ali- consumi, invece, l’adozione di nuove In base ai dati 2003 del programma
mentare (EFSA) riguardo al controllo strategie di difesa delle colture e l’in- nazionale di controllo ufficiale sui
e all’applicazione dei LMR. A livello troduzione di nuove tecnologie hanno residui di prodotti fitosanitari, su un
nazionale sono state recepite le norme portato a un graduale calo dei pestici- campione di 6.782 prodotti tra frutta
UE relative alle frasi da utilizzare sul- di, con una ripresa nel 2004 delle e ortaggi, l’1,8% ha presentato residui
l’etichetta e sugli imballaggi per evi- quantità complessivamente utilizzate oltre i limiti di legge, ma in dosi più
tare rischi particolari e le precauzioni rispetto all’anno precedente (+7%), in basse rispetto a quelle potenzialmente
da adottare per l’immissione in com- particolare dei fungicidi (+10,9%), nocive alla salute. La percentuale di

61
mercio di prodotti fitosanitari. impiegati per fronteggiare gli attacchi irregolarità negli ortofrutticoli ha
subito un progressivo decremento nel- milioni di tonnellate, con un modesto al 18 maggio 2005, sono iscritti 2.283
l’ultimo decennio, attribuibile alla incremento dell’uso di azoto (+0,7%), prodotti.
costante revisione in senso restrittivo dovuto a un aumento delle concima-
operata dal Ministero della Salute su zioni primaverili, e una diminuzione Utilizzo di fitofarmaci per circoscri-
alcuni impieghi ammessi, all’attività dell’impiego di fosforo (-4,5%) e zione (tonn.), 2004
di controllo ufficiale e a una maggiore potassio (-2%), a seguito della revi-
attenzione degli operatori agricoli nel- sione della PAC, che ha determinato
l’impiego dei prodotti fitosanitari. una riduzione delle semine dei cereali
In Italia, nell’ultimo quinquennio, si è e, in particolare, del grano duro. 33,8%
mantenuto costante l’utilizzo di ferti- Nel Registro dei fertilizzanti per l’a-
lizzanti a base di azoto, fosforo e gricoltura biologica, istituito nel 2001 52,4%
potassio. Nel 2004, l’impiego com- presso l’Istituto Sperimentale per la
plessivo dei fertilizzanti è stato di 1,7 Nutrizione delle Piante e aggiornato

Evoluzione dell’utilizzo di fitofarmaci (000 tonn.)

Tipo 2000 2001 2002 2003 2004

Diserbanti 20,6 20,8 21,2 19,7 20,9 TOTALE 90.022


Insetticidi, acaricidi 27,3 26,7 23,6 22,7 22,0
Fumiganti e nematocidi 5,4 4,6 4,7 5,7 5,7 Nord 47.138
Fungicidi 47,7 46,9 41,4 39,8 44,2
Altri 4,0 3,6 3,5 3,6 5,1
Centro 12.493
TOTALE MERCATO INTERNO 105,0 102,6 94,4 91,5 97,9
Sud e Isole 30.391
Fonte: Agrofarma.

62
Agricoltura Biologica
Il metodo di produzione biologico è azioni da realizzare con riferimento al Superficie biologica e in conversione per
disciplinato dal reg. (CEE) n. 2092/91 mercato, all’organizzazione della filie- orientamento produttivo in Italia, 2003 (ha)
e successive integrazioni e modifiche. ra, alla comunicazione istituzionale e al
Nel Piano di azione europeo per l’agri- rafforzamento del sistema istituzionale 3,1
3,0
coltura biologica e gli alimenti biologici e dei servizi; per il 2005, la legge
7,6
(PAE), si sottolinea il duplice ruolo 311/04 ha stanziato 5 milioni di euro.
svolto dall’agricoltura biologica: da un Nell’ottobre 2004, ha preso il via il pro-
8,2
lato, risponde a nuovi bisogni espressi getto triennale Core Organic della UE,
dai consumatori e, dall’altro, consente che promuove una “rete” transnaziona-
l’attuazione di pratiche agricole rispet- le con la partecipazione del MiPAF e di
tose della fertilità del suolo. La nuova altri 10 Stati membri, con l’obiettivo di 19,9
strategia comunitaria, accolta dal Con- migliorare la qualità, l’impatto e l’effi-
siglio agricolo nell’ottobre 2004, preve- cienza della ricerca europea sull’agri-
TOTALE 1.052.002
de 21 azioni da realizzare per lo svilup- coltura biologica.
po del mercato, l’informazione al con- A inizio 2005 è stata varata la legge n. Foraggi 296.997
sumatore, l’efficacia dell’aiuto pubbli- 5 per assicurare la coesistenza tra for- Prati e pascoli 263.003
co, il miglioramento e il rafforzamento me di agricoltura transgenica, conven- Cereali 209.376
delle norme sulla produzione, l’impor- zionale e biologica, previa predisposi- Olivo 86.201
tazione e il controllo. zione di piani regionali che evitino la Ortofrutta 80.317
Nell’aprile 2005, il MiPAF ha presenta- contaminazione tra diverse colture.
Vite 31.709
to al Comitato consultivo nazionale per
Colture industriali 32.313
l’agricoltura biologica ed ecocompatibi- Produzione
le il Piano d’azione nazionale di settore Nel 2003, la SAU biologica e in conver- Altre colture 52.086
che, prendendo spunto dalle Linee gui- sione nella UE 15, con 5 milioni di etta- Fonte: SINAB, 2005. Dati degli Organismi di controllo, aggiornati al
da approvate a fine 2004, individua le ri, si è mantenuta stabile rispetto al
63
31/12/2003.
L’agricoltura biologica nell’UE, 2003
Aziende % su totale az. % su totale az. Var. % Superficie % su totale sup. % su totale sup. Var. %
numero agricole nazionali biologiche UE 2003/02 ha agricola nazionale a biologico UE 2003/02
Belgio 688 1,1 0,5 -3,1 24.163 1,7 0,4 -2,9
Danimarca 3.510 6,1 2,5 -5,5 165.148 6,1 2,9 -7,4
Germania 16.476 4,0 11,6 5,4 734.027 4,3 12,9 5,3
Grecia 6.028 0,7 4,2 -0,3 244.455 6,2 4,3 744,6
Spagna 17.028 1,3 12,0 3,1 725.254 2,8 12,8 9,1
Francia 11.377 1,7 8,0 0,8 550.000 1,9 9,7 6,2
Irlanda 889 0,6 0,6 -3,7 28.514 0,7 0,5 -4,5
Italia 44.034 2,0 30,9 -14,3 1.052.002 6,9 18,5 -9,9
Lussemburgo 59 2,0 0,0 22,9 3.002 2,0 0,1 49,8
Olanda 1.522 1,5 1,1 -2,4 41.865 2,2 0,7 -1,7
Austria 19.056 9,5 13,4 2,6 328.803 12,9 5,8 11,5
Portogallo 1.196 0,3 0,8 12,9 120.729 3,2 2,1 40,5
Finlandia 4.983 6,6 3,5 -1,7 159.987 7,2 2,8 2,1
Svezia 3.562 6,5 2,5 -32,4 225.776 6,8 4,0 5,4
Regno Unito 4.017 1,7 2,8 -1,0 695.619 4,4 12,2 -4,0
UE 15 134.425 1,6 94,4 -5,2 5.099.344 2,8 89,7 5,6
Cipro1 45 0,1 0,0 - 166 0,1 0,0 -
Repubblica Ceca 810 2,1 0,6 13,0 254.995 6,0 4,5 8,4
Estonia 746 1,9 0,5 28,0 40.890 4,6 0,7 35,1
Ungheria 1.255 3,2 0,9 26,1 113.816 1,9 2,0 9,8
Lettonia 550 n.d. 0,4 56,3 24.480 1,0 0,4 44,6
Lituania 700 1,0 0,5 17,8 23.289 0,7 0,4 70,2
Malta 20 n.d. 0,0 - 14 n.d. 0,0 -
Polonia 2.304 0,1 1,6 16,5 49.928 0,3 0,9 -6,7
Repubblica Slovacca 100 1,3 0,1 13,6 54.478 2,4 1,0 9,0
Slovenia 1.429 1,7 1,0 24,3 21.017 4,2 0,4 36,4
UE 25 142.384 1,7 100,0 -4,0 5.682.417 3,2 100,0 6,2
Fonte: FiBL Survey, febbraio 2005. Dati aggiornati al 31.12.2005.

64
1
Dati 2002.
Aziende biologiche in Italia, 2003
2002 (+0,2%), mentre il numero delle
Totale aziende di produzione si è leggermente
Produzione Trasformazione Importazione numero % Var. % contratto (-0,4%), attestandosi sulle
2003/02 138.864 unità. Includendo i nuovi Sta-
Piemonte 2.688 321 15 3.024 6,2 -15,8 ti membri, la SAU biologica e in con-
Valle d’Aosta 66 3 0 69 0,1 245,0 versione sale a 5,6 milioni di ettari e le
Lombardia 1.099 397 32 1.528 3,2 0,4 aziende di produzione raggiungono
Trentino-Alto Adige 655 118 4 777 1,6 7,5
quota 146.823.
Veneto 1.261 416 28 1.705 3,5 -3,9
Friuli-Venezia Giulia 305 66 6 377 0,8 3,3 L’Italia si conferma leader in Europa
Liguria 391 69 11 471 1,0 3,7 per numero di aziende di produzione
Emilia-Romagna 4.056 623 40 4.719 9,7 -5,4 con metodo biologico (30,9% del totale
Toscana 2.340 383 13 2.736 5,6 5,3
Marche 1.681 128 4 1.813 3,7 -5,5
UE 15) e per superficie interessata, pari
Umbria 1.252 92 6 1.350 2,8 -1,2 a 1.052.002 ettari, il 18,5% della SAU
Lazio 2.526 247 3 2.776 5,7 5,2 biologica della UE 15. Il biologico con-
Abruzzo 1.008 113 2 1.123 2,3 0,5 tinua a essere un settore trainante del-
Molise 383 39 0 422 0,9 -5,6
Campania 1.537 188 5 1.730 3,6 -14,7
l’agricoltura italiana, benché scenda il
Puglia 4.267 352 2 4.621 9,5 -21,5 numero di aziende agricole biologiche,
Basilicata 1.630 48 0 1.678 3,5 4,8 passato da 51.401 del 2002 a 48.473
Calabria 4.220 162 0 4.382 9,0 -31,1 del 2003, e si contrae leggermente la
Sicilia 8.003 403 4 8.410 17,3 -14,5
Sardegna 4.666 96 0 4.762 9,8 -28,6 superficie interessata (-0,1%), che
0,0 comunque rappresenta il 6,9% della
ITALIA 44.034 4.264 175 48.473 100,0 -13,3 SAU nazionale; il trend negativo del-
l’ultimo biennio sconta l’abbandono del
Fonte: SINAB, 2005. Dati degli Organismi di controllo, aggiornati al 31/12/2003.
metodo di produzione biologico, avve-

65
nuto anche a causa delle minori risorse Le colture a cereali, foraggi, prati e Superficie a biologico per area terri-
disponibili per il finanziamento della pascoli rappresentano, complessiva- toriale
misura agroambientale soprattutto nel- mente, il 73,1% della SAU biologica,
le regioni obiettivo 1. mentre tra le coltivazioni arboree spic-
La riduzione delle superfici ha interes- cano olivo (8,2%) e vite (3%).
sato in misura maggiore le colture Le aziende di produzione risultano con-
industriali (-25,8%) e i cereali (-8,5%). centrate nel Sud e nelle Isole (58,3%),

Produzioni biologiche e in conversione per categorie di animali* in Italia, 2003*


57%
Api1 76.607

Bovini 189.806

Ovini 436.186

Caprini 101.211
TOTALE 1.052.001

Suini 20.513 Nord 216.089


Pollame 1.287.131
Centro 231.063
Conigli 1.068
Sud e Isole 604.848
* Numero di capi.
1
Numero di arnie. Fonte: MiPAF su dati degli organismi di controllo aggiornati al
Fonte: SINAB, 2005. Dati degli Organismi di controllo, aggiornati al 31/12/2003. 31/12/2002.

66
mentre quelle di trasformazione e una quota di mercato pari all’1,6% vendita diretta, da quelle più comuni,
importazione sono dislocate al Nord, a dell’offerta alimentare. Si stima che, in tra le quali si registrano 1.956 aziende
conferma che l’area meridionale conti- Italia, il biologico costituisca l’1,7% e agriturismi con vendita diretta, quasi
nua a essere il bacino di produzione più della spesa alimentare degli italiani, raddoppiati (95%), 146 gruppi d’ac-
importante ma privo di un efficiente che si traduce mediamente in 80 euro quisto (54%) e 174 mercatini (13%), a
sistema di produzione e distribuzione. all’anno per famiglia (Coldiretti/Ispo). quelle meno note; tra queste ultime si
Complessivamente, rispetto ai dati del L’ortofrutta biologica rappresenta il vanno diffondendo la vendita su pre-
2002, si riducono i produttori (-14,3%) segmento più importante (28,4%); notazione con consegna a domicilio, la
e i trasformatori (-1,9%), mentre seguono latte, yogurt e derivati spesa in abbonamento con consegna
aumentano gli importatori (12,9%). (21,1%), succhi e conserve di frutta settimanale, la vendita per corrispon-
(13,6%), biscotteria e prodotti secchi denza e su internet e i produttori orga-
Mercato (20,1%), pasta, riso e cereali (11,8%). nizzati in gruppi d’offerta. Riguardo ai
Nel 2003, il volume del mercato biolo- La quota del biologico nella GDO è canali dei consumi extradomestici, la
gico nella UE15 ha raggiunto i 10,1 pari a 1,2%, con 1.700 punti di vendi- ristorazione commerciale è costituita
miliardi di euro, secondo stime ta a grande superficie, a fronte di una per il 45% da ristoranti, ben 251 cen-
IFOAM, pari al 50% di quello mondia- quota del 5% tra vendita diretta, grup- siti nel 2004 (65%), per il 23% da
le. Al primo posto la Germania, con un pi di acquisto e altri canali. Secondo il aziende agricole biologiche certificate
giro d’affari di 3,1 miliardi di euro, censimento annuale di Bio Bank, nel che assicurano la ristorazione e per il
seguita da Regno Unito (1,75) e Italia 2004 il dettaglio specializzato si è 32% da negozi da asporto, fast food,
(1,4). mantenuto stabile, con 1.030 punti di enoteche, pizzerie e catering. Il numero
Sempre nel 2003, il fatturato di ali- vendita (erano 1.026 nel 2003), loca- delle mense scolastiche che impiegano
menti biologici in Italia, secondo Data- lizzati maggiormente nell’Italia Cen- almeno l’80% di ingredienti biologici,
bank, è stato di 1.493 milioni di euro, tro-settentrionale. Nel 2004, è conti- è aumentato dell’8,4%, raggiungendo
in crescita rispetto al 2002 (8,5%), con nuata la crescita di tutte le forme di nel 2004 quota 608.

67
Agricoltura Irrigua
In Italia la natura del territorio, la dif- Superficie agricola utilizzata, irrigabile e irrigata (ettari)
forme distribuzione delle precipitazio-
ni, l’irregolarità dei deflussi superfi- Regioni Superficie Superficie Superficie Aziende
agricola irrigabile1 % irrigata % con Sau
ciali e lo stato infrastrutturale delle utilizzata irrigata
reti di distribuzione non consentono di (1) (2) (2/1) (3) (3/2) n.
utilizzare appieno le risorse potenzial-
Nord-Ovest 2.160.443 1.193.603 55,2 983.263 82,4 93.429
mente disponibili. Ulteriori difficoltà Nord-Est 2.552.909 1.189.229 46,6 757.568 63,7 122.200
per gli approvvigionamenti idrici deri- Centro 2.407.843 368.849 15,3 194.785 52,8 62.342
vano dai sempre più frequenti periodi Sud 3.572.898 809.607 22,7 574.896 71,0 224.840
siccitosi che nel corso degli ultimi anni Isole 2.421.718 415.919 17,2 252.998 60,8 119.732
Italia 13.115.811 3.977.206 30,3 2.763.510 69,5 622.543
hanno interessato vaste aree del nostro
Paese. 1
È la superficie massima che nel corso dell’annata agraria potrebbe essere irrigata in base alla potenzialità degli impianti tecnici e alla quantità di
In questo contesto, diventa strategico, acqua disponibile normalmente in azienda.
Fonte: ISTAT, Indagine sulla struttura e sulle produzioni delle aziende agricole (2003).
anche rispetto all’attuale scenario di
politica comunitaria definito sia dalla termini di superfici irrigue, disponibi- 55% di queste aziende risulta ubicato
recente Riforma della PAC che dalla lità, fabbisogni e uso delle risorse idri- al Sud e nelle Isole con una superficie
Direttiva quadro sulle acque (Dir. che a scopo irriguo. irrigata di circa 827.894 ettari, ovvero
60/2000/CE), promuovere azioni vol- Per quanto riguarda l’estensione delle il 68% della superficie irrigabile. Al
te alla razionalizzazione dell’uso del- superfici irrigue e il numero di aziende Nord e al Centro, dove sono presenti
l’acqua in tutti i settori, compreso che praticano l’irrigazione in Italia, gli rispettivamente il 35% e il 10% delle
quello irriguo. Tutto ciò presuppone ultimi dati Istat indicano in 622.543 aziende che praticano irrigazione,
un aggiornamento costante delle prin- le aziende che praticano l’irrigazione e sarebbero stati irrigati complessiva-
cipali variabili che descrivono la che hanno destinato 1/5 della SAU a mente quasi 1.835.616 ettari, il 70%
dimensione dell’irrigazione in Italia, in colture irrigate (2.763.510 ettari). Il della superficie irrigabile.

68
Agriturismo
La tendenza dei turisti italiani ad Aziende agrituristiche per regione, 2004
abbreviare la durata dei soggiorni (4
giorni in media), sommando più perio-
TOTALE 13.519
di di vacanza nell’arco dell’anno, e la
congiuntura economica sfavorevole
Valle d'Aosta 56
sono alla base della flessione delle pre- Piemonte 724
senze in agriturismo che, nel 2004, si Lombardia 748
sono ridotte del 3,4% rispetto all’anno Trentino 2.596
precedente, secondo i dati Agriturist. Alto Adige 195
Risulta in aumento invece, la presenza Friuli-Venezia Giulia 385
Veneto 859
degli stranieri tra gli arrivi (+9,5%),
Emilia-Romagna 550
che assicurano, invece, la settimana Liguria 302
piena. Toscana 2.920
A fronte di una riduzione del fatturato Marche 471
medio per azienda del 3%, il settore fa Umbria 790
registrare un giro d’affari di 810 milio- Lazio 345
Abruzzo 402
ni di euro (+3,8%), conseguenza della Molise 65
crescita dell’offerta, che porta il nume- Campania 571
ro delle aziende a 13.519 (+7,1%). Le Puglia 250
strutture si concentrano al Nord Basilicata 270
(47,5%), soprattutto in Veneto e nella Calabria 185
Sicilia 304
provincia di Bolzano, per un totale Sardegna 531
nazionale di 139.000 posti letto
(+7,7%). Il 61% delle aziende agrituri-
Fonte: Agriturist, febbraio 2005.

69
stiche offre un servizio di ristorazione, itinerari alla riscoperta dell’agricoltura agrituristiche localizzate all’interno o
con prodotti aziendali, rivolto anche a e delle tradizioni; secondo Agriturist in prossimità di aree protette, che,
visitatori che non pernottano, e il 25% sono circa 1.500 (+150% rispetto al secondo un censimento del WWF, sono
presenta punti di degustazione enoga- 2003), strutturate sul territorio nazio- circa un migliaio.
stronomica; il 10% degli agriturismi è nale per reti locali ("Fattorie Aperte" Si segnala, inoltre, che 300 aziende
dotato di maneggio e quasi il 7% delle in Emilia-Romagna) o per progetti agricole con servizio di ristorazione
strutture dispone di servizi per l’agri- nazionali ("Scuola in fattoria", "Edu- aderiscono alla campagna di informa-
campeggio. Gli agriturismi associati ad cazione alla campagna amica"). Si è zione sulle DOP/IGP promossa da
Agriturist e gestiti da aziende agricole anche costituito il Gruppo fattorie Agriturist con il contributo del MiPAF,
biologiche certificate sono 417 e rap- didattiche italiane, al quale hanno ade- impiegando nei menu prodotti DOP e
presentano il 26,2% del totale del rito 80 aziende a livello nazionale. Nel- IGP. Agriturist, inoltre, a garanzia
campione, oltre un quarto dei quali si le fattorie didattiche prevalgono le visi- dell’offerta di un prodotto di acco-
concentra in Toscana. te di mezza giornata (60%) mentre glienza dal punto di vista enogastro-
Nel 2004, è proseguita la crescita delle risulta ancora poco praticata la visita nomico, ecologico e culturale, ha rila-
fattorie didattiche, le strutture agritu- con pernottamento (2%). Un’altra ini- sciato il marchio “Agriturist Qualità”
ristiche che propongono alle scolare- ziativa, “Fattorie del Panda”, realizza- a quasi 50 aziende agricole associate
sche, in prevalenza delle scuole ele- ta in collaborazione tra Federparchi e che rispettano uno specifico discipli-
mentari (42% sul totale), soggiorni e WWF, è volta a promuovere le aziende nare.

70
Prodotti di Qualità
Denominazioni d’origine Numero di DOP e IGP per Regione*
In Italia il sistema delle Denominazio-
ni di Origine Protetta (DOP) e delle Regioni Ortofrutticoli e cereali Oli d’oliva Formaggi Salumi Altri prodotti1 Totale
Indicazioni Geografiche Protette (IGP) Piemonte 1 - 9 3 - 12
continua a dare segnali di dinamismo, Valle d’Aosta - - 2 2 - 4
in termini sia di numero di riconosci- Lombardia 1 2 8 7 - 17
menti che di performance produttive e Liguria - 1 - - - 1
Trentino-Alto Adige 1 - 4 2 - 7
di mercato. L’Italia, infatti, si trova in Veneto 7 2 6 6 - 20
testa alla classifica dell’Unione euro- Friuli-Venezia Giulia - 1 1 2 - 3
pea per numero di prodotti registrati: Emilia-Romagna 6 2 2 10 4 22
attualmente, sono 149 i prodotti DOP Toscana 6 4 1 4 3 16
Umbria 1 1 1 2 1 4
e IGP, con gli ortofrutticoli al primo Marche - 1 1 2 1 4
posto, seguiti dagli oli extra vergine Lazio 2 2 3 2 3 9
d’oliva (per la lista aggiornata delle Abruzzo - 3 - 1 2 4
DOP e IGP consultare il sito: Molise - 1 1 1 1 2
http://www.europa.eu.int/comm/agri- Campania 6 3 2 - 1 11
Puglia 2 5 2 - 1 10
culture/foodqual/quali1_it.htm). Nel- Basilicata 2 - 1 - - 3
l’ultimo anno il nostro paese ha colle- Calabria 1 3 1 4 1 10
zionato ben 13 riconoscimenti: gli oli Sicilia 7 6 2 - - 15
d’oliva Tergeste (Friuli-Venezia Giu- Sardegna - - 3 - 1 4
lia), Lucca (Toscana), Cartoceto
ITALIA2 42 36 31 28 12 149
(Marche), Terre Tarentine (Puglia),
Valdemone (Sicilia) e Valle del Belice * Situazione aggiornata al 13 maggio 2005.
1
(Sicilia); il Kiwi Latina (Lazio); il Comprende: panetteria, miele, spezie, aceti, carni, prod. non alimentari.
2
Alcuni prodotti sono interregionali.

71
Salame di Mortara (Piemonte); il Lar- a 111.000 tonnellate, per un valore Vini DOCG, DOC e IGT per regione*
do di Colonnata (Toscana); il Miele pari a 1,22 miliardi di euro. Si confer-
della Lunigiana (Toscana); lo Zaffera- mano come comparti di punta i for- DOCG DOC IGT
no di San Gimignano (Toscana); la maggi e i salumi. Piemonte 8 44 -
Ricotta Romana (Lazio); lo Zafferano A livello normativo, si segnala il d.l. n. Valle d’Aosta - 1 -
dell’Aquila (Abruzzo). 297 del 19 novembre 2004, che pre- Lombardia 3 15 13
La produzione certificata DOP/IGP, vede sanzioni per chi usa scorretta- Trentino - Alto Adige - 7 4
Veneto 3 22 10
secondo l’ISMEA, è in lenta ma conti- mente o abusivamente denominazioni Friuli - Venezia Giulia 1 9 3
nua progressione: nel 2003, la produ- protette. Liguria - 7 1
zione è aumentata del 2% rispetto a Emilia - Romagna 1 20 10
quella del 2002. Il valore complessivo Vini DOC Toscana 6 34 5
della produzione DOP/IGP è stimato Umbria 2 11 6
La legge 164/92 disciplina le denomi- Marche 2 11 1
in 4.478 milioni di euro e quello al nazioni d’origine e le indicazioni geo- Lazio - 26 5
consumo in 8.491 milioni di euro. In grafiche tipiche dei vini, distinguendo Abruzzo 1 3 9
quantità la produzione è pari a tra Denominazione di Origine Con- Molise - 3 2
632.363 tonnellate. Il valore della Campania 3 17 9
trollata e Garantita (DOCG), Denomi- Puglia - 25 6
produzione DOP-IGP direttamente nazione di Origine Controllata (DOC) Basilicata - 2 2
imputabile all’attività agricola rappre- e Indicazione Geografica Tipica (IGT). Calabria - 12 13
senta oltre il 6% del valore dell’intera I vini a denominazione di origine sono Sicilia - 22 6
produzione ai prezzi di base dell’agri- 335, di cui 31 DOCG. Gli ultimi rico- Sardegna 1 19 15
coltura. Le esportazioni dei prodotti noscimenti hanno premiato i vini Roe- ITALIA 31 304 115
DOP-IGP, in aumento rispetto al 2002 ro (Piemonte), Conero e Vernaccia di
del 6% in termini di volume e di oltre * Situazione al 31 dicembre 2004.
Serrapetrona (Marche), elevati a N.B. Il totale dei vini DOC e IGT è inferiore alla somma dei vini per
il 7% in termini monetari, ammontano DOCG, i vini Corti benedettine del regione, in quanto alcuni sono interregionali.

72
Padovano e Riviera del Brenta (Vene- Prodotti agro-alimentari tradizionali*
to), I Terreni di Sanseverino (Marche),
Erice, che si sostituisce all’IGT Colli Paste e Prodotti Carni e Formaggi Bevande Pesci e Piatti della Oli, grassi
prodotti vegetali loro distillate molluschi gastronomia e condimenti
Ericini e Mamertino di Milazzo (Sici- da forno nat. e trasf. preparaz.1 e liquori
lia), registrati come DOC. È stata rico- Piemonte 100 109 78 55 17 4 - 6
nosciuta, infine, l’IGT Campania. Valle d’Aosta - - 9 9 2 - - 4
Nella vendemmia 2004, la produzione Lombardia 60 19 56 50 - 4 - 1
di vini DOC e DOCG, secondo alcune P.A. Bolzano 35 18 16 14 6 - - 1
stime provvisorie dell’ISTAT, è stata P.A. Trento 23 17 36 18 10 2 - -
Veneto 71 102 117 31 10 19 - 1
pari a 16,7 milioni di ettolitri, quasi il Friuli-Venezia Giulia 13 16 49 14 6 3 - 4
33% del vino complessivamente pro- Liguria 56 81 26 18 7 7 35 13
dotto in Italia. È il Nord Italia che con- Emilia-Romagna 67 38 34 7 2 2 33 2
tinua a produrre la maggior quantità Toscana 103 183 86 32 7 9 - 4
Umbria 31 13 13 5 - 6 - 2
dei vini a denominazione del nostro Marche 44 43 33 12 6 1 - 11
paese: 9,6 milioni di ettolitri, pari al Lazio 128 67 46 45 6 2 - 6
57,7% della produzione nazionale. Abruzzo 14 24 19 15 4 1 - 2
Secondo un’indagine dell’Assoenologi, Molise 69 30 33 12 5 10 - -
attualmente 7 vini DOC non rivendicano Campania 71 127 49 32 16 6 - 4
Puglia 42 47 14 29 11 3 - 1
nessuna produzione, 28 vini DOC utiliz- Basilicata 11 5 9 16 - - - -
zano solo il 20% del loro potenziale pro- Calabria 85 75 34 29 10 21 12 5
duttivo e 14 vini DOC appena il 5%. Sicilia 97 71 13 33 4 4 28 3
Sardegna 62 27 30 12 7 13 - 3
Italia 1182 1112 800 488 136 117 108 73
* Quei prodotti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo (per un periodo non inferiore ai 25 anni).
1
Contiene anche i prodotti di origine animale.

73
Fonte: elaborazioni sull’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali del MiPAF, aggiornato al 2004.
Certificazione di qualità tro e il rimanente al Sud. Le aziende Aziende agricole con certificazioni
agricole che più utilizzano al momento di qualità per specializzazione pro-
Secondo il Sincert le aziende agricole e questo strumento sono quelle a specia- duttiva
ittiche in possesso di certificazione di lizzazione zootecnica, a manutenzione 5
sistema di gestione di qualità (ISO e cura del verde e quelle vivaistiche.
9001 e 9002) sono 393. A livello terri- Nell’industria alimentare, delle bevan- 6 26
toriale il 69% delle aziende certificate de e del tabacco sono presenti 3.370
5
sono collocate al Nord, il 16% al Cen- aziende certificate.

Aziende certificate per circoscrizioni 14

19
Nord 1.938
Centro 449 TOTALE 393
Sud e Isole 978 Allevamento 103
Servizi per il verde 74
Nord 270
Florovivaismo 62
Centro 64
Prodotti ortofrutticoli 65
Sud e Isole 59 Miste (coltiv. e allev.) 20
Servizi e assistenza 24
Acquicoltura 24
Industria alimentare Agricoltura
Altro 21
Fonte: elaborazioni su banca dati SINCERT; aggiornamento aprile 2005.

74
Fonte: elaborazioni su banca dati SINCERT; aggiornamento aprile 2005.
POLITICA AGRICOLA
PAC in Italia: I Pilastro
La flessibilità consentita dalla rifor- menti. L’Italia ha anche escluso ammissibilità al regime di paga-
ma Fischler in merito all’applica- qualunque tipo di disaccoppiamen- mento unico e di assegnazione dei
zione del regime di pagamento uni- to parziale degli aiuti, possibile per titoli.
co ha permesso a ciascun paese di seminativi, bovini da carne e ovica- Per l’assegnazione dei titoli, l’Italia
adattare alcuni aspetti della nuova prini, mentre si è avvalsa della si è orientata sulla “ricognizione
PAC alle proprie esigenze e caratte- facoltà, concessa dall’art. 69, di preventiva”. L’AGEA ha proceduto
ristiche. attuare delle trattenute sui plafond alla identificazione preliminare
Con il d.m. n. 1787 del 5 agosto settoriali a sostegno di tipi specifici degli agricoltori aventi diritto al
2004 l’Italia ha deciso di avviare il di agricoltura e per le produzioni di pagamento unico e alla definizione
regime di pagamento unico già a qualità. È prevista, quindi, una provvisoria dei titoli, in modo da
partire dal 2005, tranne che per i trattenuta dell’8% sui seminativi, correggere a priori eventuali errori,
premi e i pagamenti ai prodotti lat- del 7% sulle carni bovine e del 5% sanare le anomalie e registrare le
tiero-caseari, che entreranno a sugli ovicaprini. trasformazioni aziendali intervenu-
decorrere dal 2006. Il disaccoppia- Il pagamento supplementare è con- te rispetto al triennio di riferimento.
mento avviene sulla base del criterio cesso, nel settore seminativi, per Le disposizioni nazionali di attua-
storico aziendale; non viene attuata grano duro, frumento tenero e mais, zione degli “altri regimi di aiuto”
alcuna distribuzione regionale del così come per le carni bovine e gli definiscono: le condizioni di ammis-
plafond finanziario, né viene appli- ovicaprini, limitatamente al rispetto sibilità all’aiuto specifico per fru-
cato alcun pagamento forfetario. di talune condizioni. mento duro e riso e la suddivisione
Allo stesso tempo, l’Italia ha escluso Il d.m. n. 1787 sancisce anche le delle relative superfici di base
dal pagamento unico le sementi, per disposizioni in materia di gestione nazionale in sottosuperfici; la disci-
garantire un certo approvvigiona- della riserva nazionale, di gestione plina dell’aiuto per le colture ener-
mento nazionale, assicurare la qua- degli importi provenienti dalla getiche; il piano di regionalizzazio-
lità e tutelare la sicurezza degli ali- modulazione, di condizionalità, di ne delle piante proteiche; le disposi-

76
Spese FEOGA-Garanzia per paese, 2004 Il FEOGA-Garanzia
La spesa del FEOGA-Garanzia nel
mio. euro % Var. % mio. euro % Var. % nostro Paese mostra, nel 2004, un
2004/03 2004/03 forte ridimensionamento (-6,5%),
Belgio 1.072,8 2,4 5,5 Ungheria 0,5 0,0 - che si somma al brusco calo già
Repubblica Ceca 4,7 0,0 - Malta - - -
Danimarca 1.217,2 2,7 -0,2 Olanda 1.261,9 2,8 -7,2
registrato nell’anno precedente, a
Germania 6.033,6 13,5 3,3 Austria 1.141,8 2,6 1,5 fronte di una sostanziale tenuta del-
Estonia 0,5 0,0 - Polonia 10,8 0,0 - la spesa media nell’UE, che subisce
Grecia 2.777,6 6,2 0,7 Portogallo 823,2 1,8 -3,1 al contrario un lieve aumento
Spagna 6.319,2 14,2 -2,2 Slovenia 0,1 0,0 -
Francia 9.389,1 21,1 -9,9 Slovacchia 1,4 0,0 - (+0,3%). La somma dei due anda-
Irlanda 1.829,7 4,1 -5,9 Finlandia 868,9 1,9 -0,6 menti determina un forte ridimen-
Italia 5.022,6 11,3 -6,5 Svezia 849,0 1,9 -1,9 sionamento della quota raggiunta
Cipro - - - Regno Unito 3.986,6 8,9 0,4 dall’Italia rispetto alla spesa com-
Lettonia 0,0 0,0 - UE 1.927,7 4,3 468,0
Lituania 0,5 0,0 - plessiva, che supera di poco l’11%,
Lussemburgo 37,8 0,1 -12,7 TOTALE 44.577,2 100,0 0,3 riportandosi vicina ai più modesti
valori degli anni ’90.
Fonte: Commissione UE.
L’andamento in Italia delle eroga-
zioni provenienti dal FEOGA-
zioni relative alla produzione di le pari a 120,75 euro/ha, mentre Garanzia è stato influenzato soprat-
canapa e quelle relative al ritiro dei l’aiuto comunitario è fissato a tutto dai risultati registrati dai com-
seminativi dalla produzione. 241,50 euro/ha sulla base di una parti zootecnici, che hanno subito
Le disposizioni di attuazione degli superficie oggetto di domanda che un calo generalizzato, particolar-
aiuti alla superficie per la frutta in si prevede pari al 50% della super- mente acuto in corrispondenza dei

77
guscio prevedono un aiuto naziona- ficie nazionale garantita. prodotti lattiero-caseari, che hanno
addirittura costituito una voce di Spese FEOGA-Garanzia in Italia Spese FEOGA-Garanzia in Italia
“spesa” per il nostro Paese. per settore, 2004 per intervento, 2004
Sul fronte della tipologia di inter-
vento che maggiormente caratteriz- mio. euro % mio. euro %
za il sostegno derivante dalla sezio- Seminativi 1.877,6 37,4 Restituzioni alle esportazioni 174,9 3,5
ne Garanzia del Fondo agricolo, si Olio d’oliva 745,6 14,8 Stoccaggio 80,7 1,6
sottolinea l’ormai consolidata pre- Sviluppo rurale 635,3 12,6 Aiuti diretti 3.626,1 72,2
valenza del sostegno erogato sotto Carne bovina 539,8 10,7 Sviluppo rurale 635,3 12,6
Ortofrutta 445,9 8,9 Altre misure 505,6 10,1
forma di pagamenti diretti, che si Tabacco 319,9 6,4
collocano appena al di sotto dei 2/3 Vitivinicolo 313,3 6,2 TOTALE 5.022,6 100,0
della spesa complessiva; al contem- Carne ovicaprina 125,5 2,5
Riso 119,2 2,4 Fonte: Commissione UE.
po, si nota la sostanziale stabilità
delle misure di sviluppo rurale, che Zucchero 63,4 1,3
Carne suina 9,2 0,2
rappresentano la seconda voce di Uova e pollame 1,1 0,0
spesa in ordine di importanza. Altre misure 34,8 0,7
Infine, si rileva come l’ingresso dei Lattiero-caseario -208,1 -4,1
nuovi 10 Paesi membri non abbia
ancora prodotto, nel 2004, signifi- TOTALE FEOGA-Garanzia 5.022,6 100,0
cativi impatti sulla spesa agricola, Fonte: Commissione UE.
della quale continuano a beneficiare
prevalentemente Francia, anche se
con una quota in lieve diminuzione,
Germania e Spagna.

78
PAC in Italia: II Pilastro
Nel 2004, l’attuazione della politica Risorse FEOGA-Garanzia per le misure di sviluppo rurale ripartite per
di sviluppo rurale ha comportato, regione e andamento della spesa 2000-2004 (mio. euro)
per le Amministrazioni coinvolte,
un’intensa attività su diversi fronti. Spesa pubblica Spesa pubblica Stanziamento Avanzamento
In primo luogo, queste si sono forte- 2004 2000-2004 2000-2006 %
mente impegnate per rispettare i Piemonte 131,5 622,1 863,9 72,0
livelli di spesa necessari a evitare una Val d’Aosta 13,8 75,1 119,1 63,1
decurtazione delle risorse disponibili Lombardia 145,4 572,2 804,7 71,1
P.A. Bolzano 52,3 206,2 266,3 77,5
in base ai meccanismi del FEOGA-
P.A. Trento 31,0 138,0 210,6 65,5
Garanzia, per quanto riguarda i Pia- Veneto 112,2 484,7 660,3 73,4
ni di Sviluppo Rurale (PSR), e della Friuli-Venezia Giulia 39,9 142,7 209,7 68,1
sezione Orientamento del FEOGA, Liguria 36,3 166,7 213,5 78,1
con riferimento ai Programmi Ope- Emilia-Romagna 113,9 615,7 836,7 73,6
Toscana 118,9 510,0 721,6 70,7
rativi Regionali (POR). Umbria 79,1 328,2 395,2 83,1
Il finanziamento dello sviluppo rura- Marche 87,6 302,8 455,6 66,5
le, infatti, avviene sulla base di una Lazio 103,9 409,3 587,2 69,7
programmazione pluriennale attra- Abruzzo 39,7 175,9 290,4 60,6
Molise 8,9 31,7 45,2 70,0
verso la sezione Orientamento o
Campania 13,7 103,9 201,7 51,5
Garanzia del FEOGA, a seconda del- Puglia 42,8 314,6 389,4 80,8
la localizzazione dell’area e, quindi, Basilicata 37,2 181,8 244,3 74,4
della tipologia di programma adotta- Calabria 32,5 281,4 299,2 94,1
ta, e della natura dell’intervento. Sicilia 81,1 444,4 560,8 79,2
Sardegna 28,4 301,5 403,7 74,7
Nelle Regioni obiettivo 1 il FEOGA-
TOTALE 1.350,1 6.409,2 8.778,9 73,0
Garanzia finanzia solo le ex misure

79
di accompagnamento, le indennità Fonte: AGEA-MIPAF aggiornati a ottobre 2004.
per le zone svantaggiate e quelle sog- Spesa FEOGA-Garanzia per categoria di misure (mio. euro), 2000-2004
gette a vincoli ambientali, così come
le misure di sostegno alla qualità ali-
mentare e per il rispetto delle norme. 6,6 0,9 TOTALE 6.409,2
Le restanti misure di sviluppo rurale 2,0 17,5
Investimenti 1.120,0
sono finanziate dal FEOGA-Orienta-
Insediamento giovani 391,7
mento nell’ambito dei POR, insieme
a quelle a titolarità degli altri Fondi 6,1 Formazione 19,9
strutturali. Nelle Regioni fuori obiet- Accompagnamento nuovo regime 1.083,3
tivo il FEOGA-Garanzia finanzia Accompagnamento vecchio regime 2.818,0
tutti gli interventi di sviluppo rurale Indennità compensative 363,4
previsti dal Reg. (CE) 1257/99, 16,9 Altre misure forestali 130,8
compresi quelli per le aree rurali 44,0 Misure articolo 33 426,1
interessate dall’Obiettivo 2. Valutazione-Misure in corso 55,8
Nel 2004 l’attuazione finanziaria ha
consentito di raggiungere tutti gli Fonte: AGEA-MIPAF aggiornati a ottobre 2004.
obiettivi di spesa fissati e di evitare
tagli (ad eccezione del Programma raggiungere gli obiettivi prefissati, ve versioni dei POR e dei relativi
Leader+), erogando risorse pubbliche dei mutamenti del contesto e delle Complementi di Programma (CdP).
a favore dell’agricoltura e dello svilup- modifiche introdotte dalla Riforma Le Amministrazioni responsabili del-
po rurale per circa 2 miliardi di euro. di Medio Termine. Per quanto l’attuazione dei PSR, invece, in
In secondo luogo, si è dovuto proce- riguarda i POR, il processo di ripro- ragione della scarsa disponibilità di
dere a una revisione dei Programmi grammazione è terminato alla fine risorse finanziarie non impegnate,
in funzione della loro capacità di 2004, con l’approvazione delle nuo- nella maggior parte dei casi non

80
hanno proceduto alla revisione dei Spesa FEOGA-Orientamento al 31 dicembre 2004 per regione (mio. euro)
programmi, né recepito le novità del-
la riforma. Tuttavia, ulteriori fondi Spese effettuate al 31 dicembre 2004 Programmato 2000-2006 Quota FEOGA-O
saranno disponibili, anche se solo a costo FEOGA-O costo FEOGA-O da rendicontare
totale totale al 31.12.04
partire dal 2006, grazie alla modula-
zione e alla eventuale possibilità di Molise 36,2 13,3 100,3 43,3 13,2
Campania 366,3 261,3 1.066,7 764,1 215,0
utilizzare le risorse non spese dagli
Puglia 228,0 167,9 814,0 587,6 163,7
altri Stati membri. Basilicata 101,4 56,9 386,5 193,3 56,6
Sempre nel 2004, infine, tutte le Calabria 276,0 138,0 852,9 426,5 135,6
Amministrazioni sono state coinvolte Sicilia 437,9 262,0 1.515,9 859,0 260,1
nel dibattito relativo alla proposta Sardegna 269,7 134,9 837,2 418,6 134,2
per il nuovo Regolamento sul soste-
TOTALE 1.715,5 1.034,3 5.573,6 3.292,3 978,3
gno allo sviluppo rurale inerente il
futuro periodo 2007-2013. Fonte: MIPAF.

Per quel che riguarda le misure dello stanziamento relativo all’intero gressi a titolo del Reg. (CE)
finanziate dal FEOGA-Garanzia, periodo 2000-2006. 2078/92. In generale, le Regioni
nell’annualità 2004 (16 ottobre La ripartizione regionale della spesa obiettivo 1 mostrano una capacità di
2003-15 ottobre 2004), la spesa FEOGA-Garanzia evidenzia come la spesa superiore a quella delle Regioni
pubblica è stata pari a circa 1.350 maggiore percentuale di avanzamen- fuori obiettivo, in ragione, oltre che
milioni di euro, che, sommati a quel- to finanziario si registri in Calabria dell’elevata spesa iniziale, del minor
li spesi nei quattro precedenti anni di (94%), determinata dal notevole numero di misure previste all’interno
programmazione, portano le risorse ammontare di risorse utilizzate nel dei PSR. Il trend annuale di spesa per
complessivamente erogate a più di corso del 2000 e destinate soprattut- queste Regioni, quindi, è general-
6.400 milioni di euro, ossia il 73% to al pagamento degli impegni pre- mente decrescente, ad eccezione della

81
Campania, dove l’ammontare degli Spesa FEOGA-Orientamento per categorie di misure (mio. euro), 2000-2004
impegni passati era notevolmente
inferiore. Per le Regioni fuori obietti-
vo 1 si rileva una capacità di spesa 1,0 0,1 TOTALE 1.715,6
inferiore a quella delle regioni meri- Investimenti 546,6
dionali; solo Umbria, Liguria e Pro- Insediamento giovani 247,6
vincia di Bolzano, infatti, si allineano Formazione 16,6
a quest’ultime.
Altre misure forestali 192,2
Analizzando la distribuzione della
spesa FEOGA-Garanzia per catego- Art. 33 - Ambiente 140,9
2,1
ria di intervento, risulta evidente la Art. 33 - Ammodernamento 60,4
forte incidenza delle vecchie misure Art. 33 - Diversificazione 35,5
di accompagnamento, pari al 44% 8,2 Art. 33 - Infrastrutture 457,2
14,4
delle risorse complessivamente ero- 11,2 Art. 33 - Servizi 17,6
1,0
gate. Tuttavia, se ne sottolinea la Valutazione 1,0
netta riduzione nel corso del 2004, a
Fonte: AGEA-MIPAF aggiornati a ottobre 2004.
causa del venir meno dei relativi
impegni, compensata dall’aumento aziende agricole’ e ‘trasformazione e 1257/99, che include le misure a
di rilevanza degli interventi riguar- commercializzazione dei prodotti carattere territoriale, sono state
danti l’attuale periodo di program- agricoli’ (investimenti) e ‘agroam- erogate risorse maggiori, in termi-
mazione. In particolare, un forte biente’ e ‘imboschimenti dei terreni ni sia assoluti che percentuali, che
incremento della spesa si è registrato, agricoli’ (accompagnamento nuo- nei primi anni del periodo di pro-
sia nel 2003 che nel 2004, con riferi- vo regime). Anche per gli interven- grammazione. Molto contenuti,
mento alle misure ‘investimenti nelle ti previsti dall’articolo 33 del Reg. infine, rimangono i pagamenti

82
riguardanti le altre misure foresta- dell’articolo 33 del Reg. (CE) In merito all’Asse 3, relativo alla
li e la formazione. 1257/99 (26%). Superiore al 10% è Rete Nazionale, inoltre, il 2004 si
Per non incorrere in tagli di risorse anche la quota di spesa relativa a caratterizza per percentuali di spesa
sulla base del meccanismo di "disim- ‘Insediamento dei giovani agricolto- significative. In tale anno, quindi, le
pegno automatico", che si applica ai ri’ e ad ‘altre misure forestali’, men- attività hanno subito una importante
programmi finanziati dai Fondi tre, le risorse erogate per l’attuazione accelerazione, che ha consentito di
strutturali (FESR, FSE, FEOGA- degli interventi per la formazione, la evitare il disimpegno automatico per
Orientamento e SFOP), le Regioni diversificazione delle attività e i ser- quasi tutti i Programmi Leader+ e di
obiettivo 1 dovevano rendicontare, vizi alla popolazione delle aree rurali erogare risorse pubbliche per un
entro la fine del 2004, le spese pro- sono state molto contenute. importo superiore a 100 milioni di
grammate per le annualità 2000, euro (23% del programmato totale).
2001 e 2002 sui rispettivi POR per Programma Leader+ I soli programmi Leader di Molise,
un importo di almeno 980 milioni di L’attuazione del programma Lea- Puglia, Calabria e Sicilia non hanno
euro circa, ammontare che è stato der+ evidenzia alcune difficoltà, rendicontato risorse sufficienti a evi-
addirittura superato. benché, nel 2004, si siano registrati tare il disimpegno con il rischio di
L’analisi della spesa per tipologia di avanzamenti di spesa considerevoli perdere poco più di 6 milioni di euro,
misura relativa ai POR si differenzia in molte regioni. dei quali 5,3 a carico della Regione
nettamente da quella riguardante i Oltre a dare concreta operatività alle Puglia. Il taglio di queste risorse è
PSR. La composizione della spesa misure dell’Asse 1, infatti, in molte comunque condizionato al pronun-
vede prevalere, accanto agli investi- regioni sono stati avviati anche i pro- ciamento della Commissione europea
menti (circa un terzo della spesa getti di cooperazione inter-territoria- in merito alle motivate richieste di
2000-2004), gli interventi infra- le e/o transnazionale previsti nel- deroga presentate dalle quattro
strutturali contenuti nelle misure l’ambito dell’Asse 2. Regioni.
1
Rete Nazionale per lo sviluppo rurale, Rapporto sullo stato di attuazione dell’Iniziativa Comunitaria Leader+ in Italia 2004, Roma, 2005.

83
Spesa Regionale
Con le riforme del federalismo con la finanziaria ’96, che ha dispo- cipazione e cessavano i trasferimen-
amministrativo è stata spostata nel- sto la cessazione degli stanziamenti ti di tipo “verticale” da parte dello
la dimensione regionale e locale una settoriali vincolati anche per l’agri- Stato.
ampia quota di compiti relativi allo coltura. La norma che ha avuto il Più in particolare, a decorrere dal
"sviluppo economico e alle attività compito di regolare in via definitiva 2001, sono stati soppressi il Fondo
produttive". La finanza regionale, il federalismo fiscale è il d.l. per indennizzo usura, il Fondo per
prima del federalismo fiscale, era n. 56/00 che ha sganciato il sistema compensazione riduzione sovrattas-
alimentata da trasferimenti statali a dai trasferimenti e da qualsiasi fina- sa diesel, il Fondo compensazione
destinazione vincolata, che annual- lizzazione settoriale. Esso stabiliva soppressione ARIET, il Fondo sani-
mente venivano confermati o rimo- in sintesi: l’abolizione di parte dei tario nazionale. Sono state invece
dulati e ripartiti fra le varie Ammi- trasferimenti erariali, la sostituzione introdotte: l’addizionale IRPEF,
nistrazioni. Quindi, la Regione mediante compartecipazione ai l’accisa sulla benzina, una maggiore
destinataria dei trasferimenti eroga- grandi tributi erariali, la ripartizio- compartecipazione all’IVA. Queste
va direttamente ai soggetti benefi- ne delle risorse in funzione di alcuni si vanno ad aggiungere ad altri tri-
ciari, avendo tuttavia una limitata parametri tra i quali la popolazione, buti di competenza regionale: l’I-
autonomia. Contestualmente, nel la capacità fiscale, i fabbisogni sani- RAP, la tassa automobilistica, le
corso degli anni 90, assumeva un tari e la dimensione geografica, con entrate proprie.
peso sempre maggiore la politica un passaggio graduale, in 13 anni, I ritardi nelle erogazioni alle regioni
socio-strutturale comunitaria, che dalla spesa storica ad un sistema a da parte dello Stato sono stati cau-
imponeva alle Regioni un diverso perequazione “orizzontale” sulla sati dal complesso meccanismo pre-
modo di programmare e di valutare base di criteri oggettivi. La compen- disposto dal d.l. n. 56/00, struttura-
l’intervento settoriale. sazione interregionale veniva affi- to in diversi passaggi: l’intesa fra
L’introduzione del “federalismo fis- data al Fondo perequativo naziona- Stato e Regioni, la successiva deli-
cale” è avvenuto per la prima volta le alimentato dalla stessa comparte- bera del CIPE, l’approvazione con

84
DCPM, e, non ultimo, il meccani- I trasferimenti dei bilanci delle Regioni nel periodo 1995-2002 (000 euro)
smo perequativo che si è mostrato
inadeguato a contemperare le esi-
genze delle regioni a minore gettito 700.000
IVA.
600.000
Sebbene dal punto di vista normati-
vo il percorso di attuazione del 500.000
federalismo fiscale può ritenersi
completato, la finanza regionale 400.000
rimane in una situazione di profon-
da incertezza mancando di un qua- 300.000
dro di riferimento necessario agli
enti locali per pianificare le proprie 200.000
attività. Un contributo potrebbe
venire dall’Alta commissione di stu- 100.000
dio sul federalismo fiscale (l.
289/02) che potrebbe fare chiarez- 0
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
za sull’attribuzione delle risorse ai
governi locali mediante la definizio-
ne di un nuovo art. 119 della Costi- Stato Enti locali e consorzi pubblici locali Enti sovraregionali
tuzione. Consorzi di enti e CM Aziende regionalizzate e altri enti

85
Leggi Nazionali
Principali orientamenti e strategie di accisa ridotte, l’utilizzo di fonti nellate. Al comma 511, la L.F.
per il settore energetiche a basso impatto am- 2005, proroga per tutto il 2005, l’e-
La manovra finanziaria per il 2005, bientale. Per l’accisa sul biodiesel, il senzione dell’accisa sul gasolio uti-
legge 30 dicembre 2004, n. 311 comma 521 della L.F. 2005 modifi- lizzato nelle coltivazioni sotto serra
(L.F. 2005), si propone di contenere ca il Testo unico delle imposte sulla introdotta dalla legge n. 354/00. La
il deficit effettivo e conferma il tetto produzione e sui consumi (d.lgs. n. legge n. 80/05, oltre ad aumentare
del 2% per tutte le voci di spesa. 504/95), prevedendo nell’ambito di le accise sulla birra, sui prodotti
Tale legge non esaurisce la manovra: uno specifico programma, un’esen- alcolici intermedi e sull’alcol etilico,
l’11 marzo 2005, il Governo ha zione dall’accisa per il biodiesel puro prevede la fissazione di nuove ali-
approvato il Piano d’azione per lo o miscelato con oli minerali fino al quote con provvedimento del diret-
sviluppo economico, sociale e terri- 31 dicembre 2010, nei limiti di un tore dell’Agenzia delle dogane e
toriale e subito dopo la legge n. contingente annuo di 200.000 ton- nuove percentuali di compensazione
80/05 contenente disposizioni per il
settore agricolo. Legge finanziaria 2005: stanziamenti in favore del settore agricolo e confron-
to con il 2004 (migliaia di euro)
Agevolazioni fiscali e tributarie
Stanziamenti 2004 2005
Accise
Per l’accisa sugli oli minerali, il Fondo speciale di parte corrente 41.087 5.387
comma 520 della L.F. 2005 modifi- Fondo speciale di conto capitale 1.500 0
ca la legge n. 388/2000, spostando Stanziamenti autorizzati in relazione a disposizioni di legge 305.801 334.578
Rifinanziamento di norme recanti interventi di sostegno dell’economia 302.000 3000
al 1° gennaio 2005 l’avvio del pro- Leggi pluriennali di spesa (al netto delle somme già inserite al rigo precedente) 541.443 477.308
getto sperimentale triennale "bioe- Stanziamenti nell’articolato della finanziaria aggiuntivi rispetto alle tabelle 100.000
tanolo", volto ad incrementare,
mediante l’applicazione di aliquote TOTALE 889.831 917.273

86
ai fini IVA sui prodotti agricoli, da hanno realizzato un volume d’affari cazione della detrazione forfetaria
stabilire con apposito decreto. superiore a 20.658,28 euro, diffe- dell’IVA ad alcune tipologie di ces-
IRAP rendo al 1° gennaio 2006 l’applica- sioni di prodotti agricoli; l’applica-
La L.F. 2005, comma 509, confer- zione del regime ordinario per tali zione separata dell’IVA, in relazione
ma l’applicazione dell’imposta soggetti. La legge, inoltre, proroga a diverse attività riconducibili alla
regionale sulle attività produttive nel 2005 anche l’applicazione dell’I- medesima impresa agricola; nuove
(IRAP) nella misura dell’1,9%. L’a- VA alle cessioni di prodotti agricoli e modalità per l’esercizio dell’opzione
liquota ridotta si applica sul valore ittici di cui al d. lgs. n. 313/97, con per il regime speciale IVA.
della produzione realizzato median- le attuali aliquote proprie dei singoli Proroghe
te l’esercizio delle attività agricole prodotti, ferma restando la detrazio- La legge n. 306/04 differisce al 31
rientranti potenzialmente nel reddi- ne sulla base delle percentuali di dicembre 2005 il termine per la ces-
to agrario disciplinato all’articolo 32 compensazione. sazione dell’esercizio provvisorio del-
del TUIR. Si applica, invece, l’ali- La legge n. 26/05 consente alle l’impresa, salvo autorizzazione del
quota ordinaria per le attività che imprese agricole che esercitano più Ministro delle attività produttive per
eccedono i limiti del reddito agrario attività di poter applicare separata- la prosecuzione dell’esercizio stesso;
(come agriturismo, allevamento di mente l’imposta per il 2005. per l’allevamento di animali, la possi-
animali eccedente, attività connesse Tra le novità introdotte dalla legge bilità di svolgere l’attività di alimen-
tassate a forfait in base all’articolo n. 80/05 si segnalano: la modifica tazione forzata (anatre ed oche) e
56 bis del TUIR). della definizione di produttore agri- l’obbligo di denuncia pozzi; inoltre,
IVA colo ai fini IVA, con l’estensione dei per gli allevamenti di visoni, proroga
La L.F. 2005, comma 506, proroga benefici alle cooperative di trasfor- al 31 dicembre 2010 il termine per
a tutto il 2005 l’applicazione del mazione; l’applicazione del regime l’adeguamento di alcune tipologie di
regime di detrazione forfetaria per le speciale IVA, indipendentemente dal gabbia ed al 1° gennaio 2013 l’obbli-
imprese che, nell’anno precedente, volume di affari realizzato; l’appli- go di allevamento a terra. Secondo

87
quanto dispone la L.F. 2005 sono zione; gestione delle aree protette; Crisi di mercato, calamità
prorogate a tutto il 2005 le agevola- conservazione e utilizzo sostenibile naturali ed emergenze sanitarie
zioni fiscali previste per la formazio- di specie protette di flora e fauna; La legge n. 71/05 prevede che il
ne e l’arrotondamento della proprietà tutela risarcitoria contro i danni commissario ad acta (Commissario
contadina, consistenti nell’esenzione all’ambiente; procedure per la valu- ex Agensud) possa effettuare, anche
dall’imposta di bollo e nella riduzione tazione di impatto ambientale tramite specifiche convenzioni con
delle imposte di registro, catastali ed (VIA), per la valutazione ambienta- l’AGEA, interventi per sostenere le
ipotecarie (comma 571) e il termine le strategica (VAS) e per l’autorizza- aziende agricole colpite da crisi di
per fruire della detrazione IRPEF per zione ambientale integrata; tutela mercato, mediante interventi di riti-
gli interventi di manutenzione e di dell’aria e riduzione delle emissioni ro dal mercato agricolo volti al rias-
salvaguardia del patrimonio boschivo in atmosfera. La legge n. 5/05 con- sorbimento della temporanea sovra-
tra cui misure urgenti di difesa del tiene disposizioni urgenti per assicu- capacità produttiva; tali interventi
suolo dai rischi di dissesto idrogeolo- rare la coesistenza tra forme di agri- possono essere realizzati anche in
gico (comma 508). coltura transgenica, convenzionale e aree diverse da quelle del Mezzo-
Ambiente e territorio biologica, previa predisposizione di giorno, purché classificate come
Con la legge n. 308/04 il Governo è piani regionali che evitino la conta- svantaggiate. La legge, inoltre,
delegato ad adottare decreti legisla- minazione tra diverse colture. Qua- sospende fino al 31 dicembre 2005
tivi di riordino, coordinamento ed lora Regioni e Province autonome il pagamento dei contributi previ-
integrazione delle disposizioni legi- non emanino entro il 31 dicembre denziali ed assistenziali dell’impren-
slative in materia di gestione dei 2005 i piani di coesistenza, il Gover- ditore e dei lavoratori dipendenti,
rifiuti e bonifica dei siti contaminati; no può esercitare il potere sostituti- nei territori nei quali si sia verificata
tutela delle acque dall’inquinamento vo; la legge, inoltre, dispone che chi nel 2004 una riduzione di reddito
e gestione delle risorse idriche; dife- compie contaminazione è tenuto al del 30% rispetto al triennio prece-
sa del suolo e lotta alla desertifica- risarcimento dei danni. dente; le imprese che accedono alla

88
rateizzazione possono accendere sferiche. La legge n. 80/05 sospen- prodotti agroalimentari e per altre
mutui a lungo termine, con contri- de, da maggio ad agosto 2005, i ter- materie agricole e della pesca, si
buto a carico del Fondo di solidarie- mini per l’adempimento degli obbli- segnalano: la fissazione al sesto gior-
tà nazionale o, in alternativa, posso- ghi derivanti dalle cartelle di paga- no successivo a quello del tratta-
no ottenere contributi in conto capi- mento e per le procedure di riscos- mento termico, della data di scaden-
tale entro il tetto massimo di 3.000 sione relative ai contributi previden- za per il latte fresco pastorizzato e
euro per impresa agricola. Viene ele- ziali ed assistenziali dei datori di per il latte di alta qualità; le disposi-
vato a 40 il numero di rate trime- lavoro e lavoratori dipendenti ed zioni relative all’indicazione obbli-
strali previsto per il pagamento dei autonomi del settore agricolo; la gatoria dell’origine nell’etichettatura
contributi previdenziali dovuti dalle data ultima per il recupero dei rela- dei prodotti alimentari; l’indicazione
imprese agricole colpite da eventi tivi importi è fissata al 20 dicembre del luogo di coltivazione e molitura
eccezionali. Inoltre, viene prevista la 2005. La legge, inoltre, prevede che per gli oli di oliva; il differimento al
riapertura dei termini per la rateiz- possano essere stabiliti, in via tran- 2005 delle disposizioni sugli inter-
zazione anche ad imprese colpite sitoria, ingressi di quote massime di venti per favorire la ripresa dell’atti-
dalle calamità intervenute al 31 lavoratori stagionali extracomunita- vità produttiva a seguito di danni
marzo 2005. La Cassa depositi e ri nei settori dell’agricoltura e del per calamità naturali previsti dal d.
prestiti Spa è autorizzata a realizza- turismo anche in misura superiore a lgs n. 102/04. La legge n. 62/05
re aperture di credito nei confronti quella del 2004. (Legge comunitaria 2004) inoltre,
delle Regioni e Province autonome delega al Governo per il recepimen-
sia per la ripresa delle attività pro- Filiera agroalimentare e program- to della direttiva 2003/89/CE che
duttive delle imprese agricole colpite mazione negoziata introduce una più chiara enumera-
da gravi emergenze sanitarie, sia per Tra le novità introdotte dalla legge zione in etichetta degli ingredienti
interventi nei territori colpiti da n. 204/04 recante disposizioni contenuti in un prodotto alimentare
calamità naturali e avversità atmo- urgenti per l’etichettatura di alcuni e degli allergeni secondo il criterio

89
della “lista positiva”; il Governo saranno oggetto di successivi decreti Equini
dovrà attenersi ad alcuni principi e ministeriali. La legge n. 71/05 prevede l’asse-
criteri in merito alla soglia oltre la Tartufi gnazione all’UNIRE di un contribu-
quale diviene obbligatorio indicare in La L.F. 2005, comma 109, dispone to di 23,79 milioni di euro per l’an-
etichetta la presenza di un ingredien- l’obbligo dell’autofatturazione per no 2005 e di 22 milioni di euro per
te a rischio di tossicità. La legge n. coloro che, nell’esercizio dell’impre- ciascuno degli anni 2006 e 2007, di
80/05 introduce un nuovo strumento sa, acquistano tartufi da raccoglitori cui 600.000 euro destinati a pro-
di programmazione negoziata in dilettanti o occasionali privi di parti- grammi di valorizzazione e tutela
agricoltura, il contratto di distretto, ta IVA. delle razze di cavalli autoctoni.
ad integrazione dell’art. 66 della leg- Fondo sviluppo agricoltura Agricoltura montana
ge finanziaria 2003, che disciplina i biologica La legge n. 309/04 prevede, per il
contratti di filiera. L’Istituto per lo La L.F. 2005, comma 87, istituisce 2004, un incremento del Fondo
sviluppo agroalimentare S.p.a. assu- un apposito capitolo nell’ambito del nazionale per la montagna di
me un ruolo specifico per la valuta- Fondo per lo sviluppo dell’agricoltu- 6.750.000 euro.
zione, l’ammissione e la gestione dei ra biologica e di qualità per l’attua-
contratti di filiera e dei contratti di zione del Piano d’azione nazionale Strumenti fiscali, finanziari e assi-
programma che prevedono iniziative per l’agricoltura biologica e i prodotti curativi
nel settore agricolo e agroalimentare. biologici con una dotazione iniziale Sostegni creditizi e assicurativi
di 5 milioni di euro per il 2005. La L.F. 2005, commi 83-86, adot-
Settori Fondo bieticolo nazionale tando le disposizioni contenute nel
Apicoltura La L.F. 2005, comma 479, prevede d. lgs. n. 102/04, promuove il siste-
La legge n. 313/04 contiene le il trasferimento per il 2005, all’As- ma assicurativo per i danni derivan-
modalità applicative della normati- sociazione bieticolo-saccarifera ita- ti da elementi calamitosi in agricol-
va per il settore dell’apicoltura che liana (ABSI) di 10 milioni di euro. tura, trasferendo all’interno del

90
Fondo di solidarietà nazionale La legge n. 80/05, art. 8, comma 7, ni alla produzione e alle strutture a
(FSN) 50 milioni di euro, per cia- modifica il d.lgs. 21 aprile 2000, n. causa di eccezionali calamità natu-
scuno degli anni 2005 e 2006, dagli 185, estendendo le misure per la rali, avversità meteorologiche e
interventi compensativi e di ripristi- creazione di nuova imprenditorialità meteomarine e per fluttuazioni dei
no agli incentivi per la stipulazione ai giovani imprenditori agricoli con prezzi delle materie prime.
di contatti assicurativi, portando il meno di 40 anni di età. Per il mutuo Il d.lgs. n. 101/05 di modernizzazio-
contributo statale per questi ultimi a agevolato, inoltre, è prevista una ne dell’agricoltura e delle foreste,
150 milioni di euro. La legge, inol- durata, comprensiva del periodo di integra le norme contenute nel d.
tre, incrementa di 50 milioni di preammortamento, fino a 15 anni. lgs. n. 99/04 istitutivo della nuova
euro, per il 2005, sia la dotazione Ammodernamento attività figura dell’imprenditore agricolo
del Fondo per la riassicurazione dei primarie professionale (IAP), disponendo che
rischi (per eventi atmosferici), sia la In base al d.lgs. n. 100/05 di moder- l’attività svolta dai soci di società di
dotazione del Fondo di investimento nizzazione dei settori della pesca e persone e cooperative è idonea a far
nel capitale di rischio (per l’accesso dell’acquacoltura e per il potenzia- acquisire ai medesimi la qualifica di
al mercato dei capitali). mento della vigilanza e del controllo IAP; lo stesso vale, nelle società di
della pesca marittima, l’imprendito- capitali, per l’attività svolta dagli
Sviluppo impresa re ittico è equiparato all’imprendito- amministratori, mentre le cooperati-
Imprenditoria giovanile re agricolo e le imprese di acquacol- ve potranno ottenere il riconosci-
La legge n. 306/04 conferma le dis- tura sono equiparate alle imprese mento di IAP con la sola presenza di
posizioni per rendere fruibili le agevo- agricole. Il decreto, inoltre, istituisce un socio, avente questa qualifica, a
lazioni sul credito d’imposta per i gio- il Fondo di solidarietà nazionale del- condizione che sia anche ammini-
vani imprenditori agricoli e inserisce il la pesca e dell’acquacoltura stratore. L’accesso ai benefici per gli
limite di spesa complessivo per il (FSNPA) presso il MIPAF, per inter- IAP, tra cui le riduzioni sull’imposta
2004, pari a circa 9,9 milioni di euro. venti di prevenzione a fronte di dan- di registro per gli acquisti di terreno,

91
viene consentito anche se il soggetto Regolazione mercati ro del prodotto in caso di difficoltà.
non è ancora in possesso della certi- Il d.lgs. n. 102/05 sulla regolazione Si sottolinea la proroga del ricono-
ficazione regionale, purché il richie- dei mercati individua nuovi stru- scimento per le OP vigenti ed il for-
dente dimostri di averla richiesta e menti, quali le intese di filiera ed i te abbassamento dei criteri per il
di aver conseguito, entro i 24 mesi, il contratti quadro. In base al decreto, loro riconoscimento, ovvero 5 pro-
possesso dei requisiti necessari. Sul le funzioni attribuite alle Organizza- duttori ed un volume di produzione
piano dei benefici, inoltre, le società zioni di Produttori (OP) riguardano conferita e commercializzata diret-
composte da coltivatori diretti ven- non solo la sottoscrizione delle inte- tamente pari a 3 milioni di euro.
gono equiparate a quelle riconosciu- se, ma anche un più incisivo ruolo
te IAP. sul mercato, inclusi i compiti di riti-

92
APPENDICE
Glossario
Consistenze e imbottigliamento, collaudi e ana- Costi variabili
Con questo termine si indicano gli lisi tecniche, spese di pubblicità, Costi sostenuti per l'impiego dei fat-
impieghi del sistema bancario, cioè studi di mercato e servizi di ricerca, tori a logorio totale, cioè: energia,
l'ammontare dei finanziamenti che spese associative, assicurative, ban- noleggi, compensi per lavoro avven-
debbono essere ancora incassati carie e finanziarie, spese per consu- tizio o comunque tutti quei costi che
dalle banche a debito residuo dei lenze legali e contabili. A queste si modificano in funzione della pro-
finanziamenti, che le stesse hanno voci vanno aggiunti i reimpieghi, duzione.
erogato alla clientela. che comprendono sia i prodotti Erogazioni
riutilizzati in azienda, che le vendi- Con questo termine si indica l'am-
Consumi intermedi agricoli te tra le aziende agricole.
Il SEC95 ha comportato innovazio- montare dei flussi creditizi determi-
ni di rilievo per questo aggregato Contributi alla produzione nati, in un certo periodo, dalla con-
delle spese correnti delle aziende Premi ed integrazioni erogati dagli cessione di nuovi crediti.
agricole: sementi, concimi, antipa- enti pubblici a sostegno del settore OTE - Orientamento Tecnico
rassitari, mangimi, energia, acqua agricolo.
Economico
irrigua e servizi vari. Grazie anche Costi fissi La classificazione delle aziende
al raccordo con i dati della RICA, Oneri sostenuti per l'impiego di fat- agricole per OTE si basa sulla
accanto ai consumi tradizionali, tori che esauriscono la loro durata determinazione del peso economi-
sono state calcolate in maniera più in più anni: ammortamenti, interes- co delle varie attività produttive
completa, o individuate ex novo, si, affitto terreni, compensi per presenti in azienda e sulla loro
diverse componenti, quali: manu- lavoratori dipendenti fissi o comun- combinazione. A tal fine, utiliz-
tenzioni e riparazioni delle macchi- que tutti quei costi che, nel breve zando i RLS della zona in cui rica-
ne e attrezzature agricole, spese periodo, non cambiano in funzione de l'azienda, si moltiplicano gli
veterinarie, spese di trasformazione della produzione. ettari coltivati o il numero dei capi

94
allevati per il corrispondente RLS. Produzione al prezzo di base so al concetto di UAEL è quello di
La combinazione ottenuta si con- Con il SEC95, nei conti economici “produzione”, che nella metodolo-
fronta con uno schema tipologico del settore agricolo, per descrivere il gia del SEC95 include non solo i
che serve ad individuare gli OTE processo di produzione, i redditi che prodotti da immettere sul mercato
secondo criteri stabiliti a livello ne derivano e le relazioni di ordine ad un prezzo economicamente
comunitario e validi per tutte le tecnico- economico tra le unità pro- significativo (produzione destinabi-
statistiche ufficiali. Un'azienda duttive si fa ricorso all'Unità di le alla vendita), ma anche i prodot-
viene detta specializzata quando il Attività Economica Locale (UAEL). ti che vengono riutilizzati dai rispet-
RLS di una o più attività produtti- Si supera, in tal modo, il concetto di tivi produttori per consumi finali o
ve affini supera i 2/3 del RLS “azienda agricola nazionale” prece- investimenti (produzione per pro-
totale dell'azienda. Dal 2001 la dentemente impiegato, per conside- prio uso finale). Il nuovo schema
tipologia adottata è quella del Reg. rare l'insieme di tutte le UAEL agri- supera, pertanto, il vecchio concetto
XX/2001 cole, classificate in funzione della di “produzione lorda vendibile”,
PIL - Prodotto Interno Lordo loro attività principale. Esse costi- comprendendo, oltre alla produzio-
Rappresenta il risultato finale del- tuiscono la “branca di attività eco- ne, venduta sul mercato o conservata
l'attività svolta dalle unità produtti- nomica dell'agricoltura” nel cui in forma di scorte, oppure autoconsu-
ve che operano nel territorio econo- ambito confluiscono, oltre ai risul- mata, anche i reimpieghi, cioè quella
mico del Paese. Il PIL è costituito tati dell'attività agricola vera e pro- parte di produzione utilizzata per i
dal valore complessivo dei beni e pria, anche quelli delle attività consumi intermedi, ad opera della
servizi prodotti all'interno di un secondarie connesse, quali ad esem- stessa unità produttiva, nel corso del
certo territorio, durante un determi- pio la trasformazione di prodotti medesimo esercizio. Un'altra fonda-
nato periodo di tempo (di solito un agricoli da parte dell'azienda e/o mentale innovazione riguarda il siste-
anno solare). Non comprende il taluni servizi ed altre funzioni pro- ma dei prezzi e la valorizzazione del-

95
valore dei beni e servizi intermedi. duttive (silvicoltura, ecc.). Connes- la produzione. Secondo il nuovo
SEC, tutte le produzioni destinate media triennale e con riferimento frontare la performance commer-
alla vendita o ad altre utilizzazioni, alla zona altimetrica di ogni regione. ciale di aggregati di prodotti diversi
debbono essere valutate al prezzo di I RLS sono espressi in ecu ed e di diverso valore assoluto.
base, che include i contributi alla aggiornati dall'INEA in occasione SAU - Superficie Agricola
produzione e, pertanto, misura l'am- delle indagini strutturali e dei censi-
montare effettivo ricevuto dal pro-
Utilizzata
menti condotti dall'ISTAT. L'am-
Costituita dall'insieme dei seminati-
duttore; sono, però, esclusi dal calco- montare dei RLS corrispondenti alle vi, prati permanenti e pascoli, colti-
lo i contributi connessi a finalità di attività produttive aziendali equiva- vazioni legnose agrarie, orti familia-
sostegno più generale (es. misure di le alla dimensione economica dell'a- ri e castagneti da frutto.
accompagnamento, set-aside, aiuti zienda ed è espresso in UDE.
nazionali e regionali). UDE - Unità di Dimensione
Reddito netto Europea
RLS - Reddito Lordo Standard Rappresenta la remunerazione di
Si tratta di un parametro determi- È un multiplo dell'ecu di riferimen-
tutti i fattori di proprietà dell'im- to con cui viene misurato il RLS
nato per ciascuna attività produtti- prenditore agricolo: terra, lavoro e
va aziendale mediante differenza tra attribuito all'azienda. Dal 2001, per
capitale. la RICA, viene adottato il RLS'96
la produzione vendibile e l'importo
di alcuni costi specifici (sementi, SN - Saldo Normalizzato per il quale 1 UDE= circa 1.200
concimi, antiparassitari, mangimi, È dato dal rapporto percentuale tra euro; per gli anni precedenti il
foraggi, ecc.) esclusi quelli per l'im- il saldo semplice (esportazioni - RLS'96 era pari a 912 euro.
piego della manodopera e delle importazioni) ed il volume di com- ULA
macchine. I redditi lordi così deter- mercio (esportazioni + importazio- Secondo la definizione comunitaria,
minati vengono definiti “standard” ni); varia tra -100 (assenza di per le indagini strutturali l'ULA
in quanto la produzione vendibile esportazioni) e + 100 (assenza di equivale al contributo di almeno

96
ed i costi sono calcolati su una importazioni) e consente di con- 2200 ore/annuo per un lavoratore
familiare e di 1800 ore/annuo per VA - Valore Aggiunto beni prodotti - non incluedendo,
un salariato. È l'aggregato risultante dalla diffe- ad esempio, gli aiuti compensativi
Unità standard di lavoro renza tra il valore dei beni e servizi non direttamente legati alle quan-
È una definizione della contabilità conseguiti dalle singole branche tità prodotte - ed esclude le impo-
nazionale utilizzata nella misurazio- produttive e il valore dei beni e ser- ste specifiche sugli stessi. Pertanto,
ne del volume di lavoro impiegato vizi intermedi consumati nel perio- a differenza di quanto avveniva
complessivamente nell'attività pro- do considerato. Corrisponde alla con la valutazione al costo dei fat-
duttiva svolta all'interno del Paese, somma delle retribuzioni e degli tori, sono incluse nel prezzo base le
ricondotto a quantità omogenee in ammortamenti di ciascun settore. altre imposte sulla produzione ed
termini di tempo di lavoro. Il lavoro Con il SEC95 le stime del VA e del- esclusi gli altri contributi alla pro-
espresso in unità standard (o “occu- la produzione non sono più presen- duzione. La produzione al netto
pati equivalenti”) comprende in tate secondo la valutazione al costo dei consumi intermedi costituisce il
particolare i lavoratori irregolari, gli dei fattori, essendo stato introdotto VA al prezzo base.
occupati non dichiarati, gli stranieri il concetto di prezzo base. Esso
non residenti e i lavoratori con un comprende l'ammontare dei con-
secondo impiego. tributi commisurati al valore dei

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Glossario RICA
RICA Italia medio del prodotto dell'esercizio per manutenzione e assicurazione) e
effetto dello sfasamento temporale l'ammortamento delle macchine, ed
Coltura: sono considerate solo le che può sussistere tra produzione e è attribuito pro quota. Non viene
colture in pieno campo. Sono quin- vendita o per effetto delle utilizza- invece considerato il costo del lavo-
di escluse le colture in orto indu- zioni diverse dalla vendita (reimpie- ro avventizio.
striale o in serra. ghi, autoconsumo, ecc.). Margine lordo = Ricavi totali - Costi
Resa: quantità fisica di prodotto Premi e sovvenzioni: contributi specifici.
principale raccolta nell'esercizio. pubblici in conto esercizio erogati a Costi attribuiti, distinti in:
Prezzo di vendita: prezzo medio di favore della coltura e/o dei suoi pro- • per capitale fondiario: affitti pas-
vendita del prodotto principale dotti. Sono esclusi i contributi gene- sivi, manutenzioni ordinarie, am-
commercializzato nell'esercizio. Può rici o riferiti ad altri processi. mortamenti dei miglioramenti
riguardare anche produzioni realiz- Costi specifici: spese per "materie fondiari ed interessi passivi calco-
zate in esercizi precedenti (giacenze prime" (acquisti e reimpieghi di lati all'1% sul valore del capitale
iniziali). sementi e piante, acquisti e reimpie- fondiario. Attribuito pro quota
Produzione lorda: valore del pro- ghi di fertilizzanti, antiparassitari e alla coltura;
dotto principale della coltura e dei diserbanti, acqua per irrigazione e • per capitale di esercizio: interessi
prodotti secondari, al netto dei pre- altre spese specifiche), e quelle per passivi calcolati al 2,5% sul valore
mi e sovvenzioni pubblici. Questo "macchine, energia e servizi" (com- del capitale di anticipazione ed
valore non corrisponde al prodotto bustibili ed elettricità specifici, assi- interessi passivi calcolati al 2% sul
tra "resa" e "prezzo di vendita" in curazioni specifiche e costo della valore delle macchine e attrezzi.
quanto queste due ultime informa- meccanizzazione). Quest'ultimo Attribuito pro quota alla coltura;
zioni sono riferite al solo prodotto comprende i noleggi passivi delle • altri costi generali: spese generali
principale; inoltre, il prezzo di ven- macchine, le spese specifiche per le ed amministrative, imposte e tas-
dita può differire dal valore unitario macchine (carburanti, lubrificanti, se. Attribuite pro quota alla coltu-

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ra. Non viene considerato il costo produzione (coltivazioni ed alleva- svolta nell'anno contabile di riferi-
del lavoro fisso, sia salariato che menti); la variabile così ottenuta mento ed è uguale a: (sussidi azien-
familiare. misura quindi l'ammontare effetti- dali + saldo IVA sulle operazioni
Costo totale (escluso lavoro) = Costi vo ricevuto dall'agricoltore per i correnti - tasse).
specifici + Costi imputati. propri prodotti in accordo con il cri- Ammortamenti: calcolati secondo il
Reddito da lavoro e impresa = Pro- terio del “prezzo di base” indicato criterio del valore di sostituzione
duzione lorda coltura + Premi e nella metodologia del Sistema dei per piantagioni (inclusi gli impianti
sovvenzioni - Costo totale (escluso conti economici (SEC95). forestali), fabbricati, impianti fissi,
lavoro). Questa voce corrisponde Consumi intermedi: derivano dalla miglioramenti fondiari, macchine e
all'ammontare disponibile per la somma dei costi specifici (inclusi i attrezzi.
remunerazione del lavoro e dell'at- reimpieghi) e dei costi generali di Prodotto netto aziendale: calcolato
tività imprenditoriale. produzione (costi non attribuibili come (Valore aggiunto - Ammorta-
specificatamente ad una singola pro- menti). Rappresenta la remunera-
duzione: manutenzione ordinaria di zione dei fattori fissi di produzione,
RICA Europa edifici e macchine, energia, contoter- indipendentemente dalla loro natu-
zismo acqua, assicurazioni sulle pro- ra (familiare o extrafamiliare).
Produzione Lorda: valore delle pro- duzioni, utenze, ecc.) sostenuti nel- Si fa presente, infine, che i dati uti-
duzioni delle colture e degli alleva- l'anno contabile di riferimento. lizzati si riferiscono all'azienda nel
menti e di altri prodotti aziendali; Valore aggiunto: calcolato come suo complesso: oltre agli allevamen-
comprende: vendite, reimpieghi, (produzione lorda - consumi inter- ti in cui l'impresa risulta specializ-
autoconsumi, variazioni delle scorte medi + saldo fra sussidi e tasse cor- zata secondo la classificazione tipo-
vive e del magazzino prodotti azien- renti). Quest'ultimo valore si riferi- logica europea, altri allevamenti e/o
dali. A tale valore è stato sommato sce ai sussidi e alla tasse derivanti colture possono contribuire ai risul-
l'ammontare dei contributi alla dall'attività produttiva corrente tati presentati.

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Indirizzi e Siti Utili
Ministero delle Politiche Agricole Emilia-Romagna Molise
e Forestali Viale Silvani, 6 - Bologna Via Nazario Sauro, 1 - Campobasso
Via XX Settembre, 20 - Roma 051/284516 0874/4291
06/46651 www.regione.emilia-romagna.it www.siar.molise.it
www.politicheagricole.it Friuli-Venezia Giulia Piemonte
Via Caccia, 17 - Udine Corso Stati Uniti, 21 - Torino
ASSESSORATI REGIONALI 0432/555111 011/4321680
PER L'AGRICOLTURA www.regione.fvg.it www.regione.piemonte.it
Abruzzo Lazio Puglia
II Dipartimento Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 - Lungomare N. Sauro, 45 - Bari
Via Catullo, 17 - Pescara Roma 080/5405202
085/7672977 06/5168130 www.regione.puglia.it
www.regione.abruzzo.it www.regione.lazio.it Sardegna
Basilicata Liguria Via Pessagno, 4 - Cagliari
Via Anzio, 44 - Potenza Via D'Annunzio, 113 - Genova 070/302977
0971/448710 010/5485722 www.regione.sardegna.it
www.regione.basilicata.it www.regione.liguria.it Sicilia
Calabria Lombardia Viale Regione Siciliana, 2675 ang.
Via S. Nicola, 5 - Catanzaro Piazza IV Novembre, 5 - Milano Via Leonardo da Vinci - Palermo
0961/744359 02/67652505 091/6966066
www.regione.calabria.it www.regione.lombardia.it www.regione.sicilia.it
Campania Marche Toscana
Centro direzionale isola A/6 - Napoli Via Tiziano, 44 - Ancona Via di Novoli, 26 - Firenze
081/7533510 071/8063661 055/4383777
www.regione.campania.it www.agri.marche.it www.regione.toscana.it

100
Provincia Autonoma di Trento ENTI ED ISTITUTI DI RICERCA l'Energia e l'Ambiente
Località Melta, 112 - Trento DI INTERESSE NAZIONALE www.enea.it
0461/495111 AGEA
www.provincia.trento.it ENSE
Agenzia per le Erogazioni in Ente Nazionale Sementi Elette
Provincia Autonoma di Bolzano Agricoltura
Via Brennero, 6 - Bolzano www.ense.it
www.agea.gov.it
0471/992111 ENTERISI
www.provinz.bz.it APAT Ente nazionale risi
Agenzia per la
Umbria Protezione dell'Ambiente www.enterisi.it
Centro direzionale Fontivegge - Peru- e per i Servizi Tecnici Federalimentare
gia www.federalimentare.it
075/5045130 www.apat.gov.it
www.regione.umbria.it APRE INEA
Agenzia per la Promozione della Istituto Nazionale di
Valle d'Aosta Economia Agraria
Quart - loc. Amerique, 127/a - Aosta Ricerca Europea
www.apre.it www.inea.it
0165/275411
www.regione.vda.it CNR INFS
Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto Nazionale
Veneto per la Fauna Selvatica
Palazzo Balbi - Dorsoduro 3901 - www.cnr.it Ozzano dell'Emilia - Bologna - Via Cà
Mestre CRA Fornacetta, 9
041/2792832 Consiglio per la Ricerca e la
www.regione.veneto.it INN
Sperimentazione in Agricoltura Istituto Nazionale della Nutrizione
www.entecra.it www.inn.ingrm.it
ENEA IREPA
Ente per le Nuove Tecnologie, Istituto Ricerche Economiche

101
per la Pesca e l'Acquacoltura ISTITUZIONI NAZIONALI, FAO
www.irepa.org EUROPEE ED INTERNAZIONALI www.fao.org
ISMEA Ministero dell'Ambiente INRA
Istituto di Servizi www.minambiente.it www.inra.fr
per Mercato Agricolo Alimentare Senato della Repubblica IFAD
www.ismea.it www.senato.it www.ifad.org
ISTAT Camera dei Deputati WTO
Istituto Nazionale di Statistica www.camera.it www.wto.org
www.istat.it
Corpo Forestale dello Stato
ISAE www.corpoforestale.it
Istituto di Studi e Analisi
economica Eurostat
www.isae.it www.europa.eu.int/comm/eurostat
Istituto Superiore di Sanità Unione Europea
www.iss.it www.europa.eu.int
NOMISMA Commissione Europea
www.nomisma.it www.europa.eu.int/comm
Istituto Agronomico per l'Oltremare DG VI - Agricoltura
www.iao.florence.it www.europa.eu.int/comm/agricultu-
re/index_it.htm
ICRAM
Istituto Centrale per la Ricerca COI
Scientifica e Tecnologica www.internationaloliveoil.org/econo-
Applicata al Mare mics2.asp
www.icram.org

102
NOTE

103
Comitato di redazione
Alessandro Antimiani (coordinamento), Antonella De Cicco, Sabrina Giuca,
Francesca Marras, Roberta Sardone e Laura Viganò

Gruppo di lavoro
Davide Bortolozzo, Lucia Briamonte, Linda Dimico,
Roberto Giordani, Corrado Lamoglie, Stefania Luzzi Conti, Franco Mari,
Roberto Murano, Cristina Nencioni, Mauro Santangelo e Antonella Trisorio
Coordinamento editoriale
Federica Giralico
Elaborazioni
Fabio Iacobini e Marco Amato
Progettazione e realizzazione grafica
Sofia Mannozzi
Segreteria
Giulia Foglia e Marta Moretti
Edizione Internet
Roberta Merlini e Massimo Perinotto
Stampa
Stilgrafica s.r.l.
Via Ignazio Pettinengo, 31/33 - 00159 Roma

Finito di stampare nel mese di Settembre 2005

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