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il Falco del Salento
Il Falco del Salento Leonardo Mattioli
Editoriale
DICEMBRE 3
COR(ro)SIVO
OTRANTO: UN’AMMINISTRAZIONE IN RITARDO
di Giovanni Muscatello
Mentre a Otranto muoiono le palme, dopo tre anni e mez-
zo dal suo insediamento, la giunta comunale guidata dal
Sindaco Cariddi è in netto ritardo rispetto al programma
presentato agli elettori nel 2007. Alla data odierna, porto
turistico, PUG, “casa agli otrantini”, riqualificazione urba-
na e beni culturali sono obiettivi ancora lontani dall’essere
raggiunti. A detta del Sindaco i motivi del ritardo sono riconducibili ai numerosi
progetti iniziati dalle precedenti amministrazioni e portati a termine solo ora, che
hanno ritardato il lavoro degli uffici comunali; alle numerose difficoltà incontrate
nelle procedure burocratiche dei progetti del suo programma di amministrazio-
ne.Va ricordato che il porto turistico previsto all’esterno dell’attuale bacino por-
tuale e che poi è di maggiore grandezza ed importanza per Otranto, sarà gestito
per 50 anni da una società privata che lo realizzerà a proprie spese. Il porto turi-
stico interno, quello più piccolo, sarà realizzato e gestito dal Comune. Malgrado
gli enti interessati si siano attivati per dare corso a questi due progetti, ad oggi,
delle opere promesse non si vede alcun risultato concreto. Lo stesso si può dire
del Piano Urbanistico Generale (PUG) che, dopo la prima assemblea tenutasi
nel febbraio del 2010, sembra arenato. E conseguentemente sembra lontano il
progetto “CASA AGLI OTRANTINI” che prevede l’individuazione di aree da
destinare all’edilizia convenzionata ed a quella economica e popolare per dare la
possibilità di avere una casa alle coppie giovani che vivono a Otranto. Lontani
sembrano anche la costruzione dell’asilo nido e del parco in zona Fanghi. Infine,
il progetto di valorizzazione e messa in rete dei beni culturali, che poteva essere
un’occasione per le tante professionalità presenti sul territorio, sembra dimenti-
cato. L’unico atto in questa direzione è stato l’affidamento del castello Aragonese ad una società privata che lo gestisce dallo scorso anno 2009. Davanti un quadro
del genere, resta da sperare poco sull’esito positivo del progetto di sviluppo raccontato dal Sindaco Cariddi agli elettori otrantini e si fa presto a concludere dicendo
che: “le promesse fatte in campagna elettorale difficilmente vengono mantenute”. e così tagliare la testa al toro?
4 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Federica De Iacob
Storia di Copertina
DICEMBRE 5
EROSIONE COSTE: PARLA IL SINDACO DI
OTRANTO, LUCIANO CARIDDI
Federica De Iacob trove. Rovinarla sarebbe un errore imperdonabile.
Storia di Copertina D: Si dice però che il rischio maggiore sia quello che le grosse ditte cemen-
tifere effettuino pressioni sulle istituzioni per partecipare all’appalto. Anche
Il Sindaco del Comune di Otranto Luciano Cariddi perché non esistono in Puglia imprese dedicate alla creazione dei materiali
(foto) è uno dei personaggi maggiormente coinvolti nel ecologici che si vorrebbero eventualmente utilizzare.
problema dell’erosione costiera che nella zona dei La- R: Affrontare pressioni di ogni tipo fa parte del lavoro istituzionale, saremmo
ghi Alimini ha creato i danni più evidenti. Questa l’intervista che ha rilascia- irremovibili nel gestirle anche in questo caso.
to il Sindaco a Il Falco del Salento
D: La marina di Otranto sembra essere la zona più colpita dal fenomeno
erosivo. Quali danni ha rilevato il suo Comune sul litorale?
R: La situazione rispecchia quello che sta succedendo un pò in tutta Italia.
Sulla costa alta della Falesia ci sono stati smottamenti del terreno e piccole
frane nelle zone rocciose, ma l’area che desta più preoccupazioni è quella
dei Laghi Alimini: lì il mare ha portato via metri e metri di sabbia e se non
si interviene in tempo c’è il rischio che possa scomparire completamente.
D: Quali sono i provvedimenti presi dal Comune di Otranto?
R: Nel nostro caso non è che ci sia molto che possiamo fare. Ci siamo affidati
soprattutto agli esperti e alle rilevazioni che l’Università del Salento e l’ate-
neo di Bari stanno effettuando sulle coste. Per difendere un habitat naturale
occorre l’aiuto di tecnici specializzati, non possiamo pertanto intervenire di
nostra iniziativa nella risoluzione del problema. Per ora siamo in attesa di
indicazioni che ci verranno date da chi, sicuramente, ne capisce più di noi.
D: Ci sono stati accordi tra Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comuni
rivieraschi?
R: La Regione ha adottato un piano coste nel 2009 che non è stato an-
cora approvato e che rappresenta al momento l’unica scala di analisi che
abbiamo a disposizione. Le indicazioni dateci sono quelle di elaborare in
pochi mesi in piano comunale da integrare al primo, ma sono direttive
arrivate da poco con la giunta Vendola. In passato, con il Governatore
Fitto, il metodo di elaborazione del piano regionale delle coste era di-
verso.
D: In che modo?
R: Prima la rilevazione partiva dal basso: i Comuni presentavano le sin-
gole proposte e il compito della Regione era quello di effettuare una sin-
tesi dei piani costieri comunali. Adesso il sistema si è invertito, nel senso
che la Regione fa il suo piano costiero e quelli comunali dovrebbero
andare ad integrare quello esistente.
D: E quale dei due sistemi è il migliore?
R: In realtà non c’è né meglio né peggio, ormai è tutta una questione di
tempo: ciò che serve adesso è avere urgentemente un riferimento nor-
mativo in cui muoversi.
D: E la Provincia?
R: La Provincia ricevette nel 2009 dei fondi regionali pari a 250 mila
euro: si trattava di un aiuto economico iniziale che sarebbe dovuto servire
a tamponare il danno che i proprietari degli stabilimenti balneari avevano I RISTORANTI “CONSIGLIATI” QUESTO MESE
subito in seguito all’erosione. Quei fondi però non sono mai stati utilizza- Maglie: Horus non è solo un ristorante ma anche una divertente pizzeria dove le
ti a causa dei soliti rallentamenti burocratici e all’allungamento dei tempi gigantesche pizze vengono servite velocemente e, soprattutto, molto gentilmente.
di autorizzazione delle delibere regionali, delibere che si sono poi rivelate Si trova in via Garibaldi 12
infruttuose. Ora suppongo che quei fondi verranno inclusi negli interventi Calimera: la “Corte San Calimero” offre accanto ai piatti locali anche una
strutturali che si vogliono attuare per arginare il problema. sfiziosa cucina di impronta toscana, compresi i vini. E’ in via Montinari-angolo
D: A settembre si sono tenuti in Provincia una serie di incontri atti alla cre- corte S.Calimero
azione di un tavolo tecnico come strumento di analisi e di risoluzione del Otranto: “Le Torri” e’ sempre aperto ( tranne che il
fenomeno erosivo. Cosa ci dice in proposito? giorno di Natale) e propone grandi piatti di pesce offer-
R: Non ne so niente di questi incontri, personalmente non sono stato invi- to da una simpaticissima signora. E’ in via delle Torri 40
tato. Porto di Tricase:”Anime Sante” e’ il primo esempio
D: Pare che si voglia optare per sistemi innovativi e materiali ecocompatibili di “ittiturismo” in tutta la zona. Infatti il pesce e’ più
nella creazione delle barriere soffolte. che fresco. In pratica dal mare alla tavola. Non a caso si
R: Su questo sono totalmente d’accordo. La nostra fortuna è quella di avere trova in via Borgo Pescatori.
una natura ancora incontaminata di una bellezza che è difficile reperire al-
6 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Salvo Sammartino
In Primo Piano
“AFFAIRE MONTECO”
Il comune di Otranto paga i debiti per lo smaltimento dei rifiuti ma
“congela” il bilancio per gli anni a venire
Nel dicembre 2009, l’assise idruntina ha sciolto il nodo sul debito con l’ azien-
da che per 10 anni ha curato lo smaltimento dei rifiuti, legandosi però le mani
e “congelando” il bilancio. Ne parliamo a distanza di quasi un anno poichè,
oggi il debito comincia a pesare a causa di tagli operati alle spese della manu-
tenzione e del tempo libero. Tagli che incideranno sul bilancio fino al 2013. L’
Affaire Monteco, ha una lunga storia alle spalle: a partire dal giugno 1999 la
Monteco ha curato la raccolta dei rifiuti cittadini, dapprima con un incarico
annuale, poi rinnovato per i due anni successivi. La gestione delle Ato, su-
bentrata in questo periodo, indicava ai comuni di continuare con le aziende i
rapporti in atto. Così è stato anche per la Monteco che ha continuato fino al 30
aprile 2009 il servizio che di anno in anno presentava costi sempre maggiori,
ma veniva sempre pagato in base agli accordi del 1999. Aumenti una volta de-
rivanti dalla chiusura della discarica di Poggiardo e il dirottamento dei camion
compattatori verso Ugento, poi per gli oneri di smaltimento sempre maggiori,
oltre a varie spese ogni anno maggiori rispetto a quanto pattuito nel 99. Il
debito, calcolato in 2milioni e 100mila euro dalla Monteco è stato “limato”
in sede extragiudiziale a 1milione e 100mila euro con l’intervento di tecnici e si allungano però i termini di saldo dei mutui già in corso e non sono possibili
legali designati dal Comune. E’ infatti questa la somma votata dal Consiglio ulteriori indebitamenti con la Cassa Depositi e Prestiti, senza contare gli in-
il 28 dicembre 2009, dopo che il Comune stesso nella precedente data del 15 teressi. Il bilancio ha dunque le mani legate. E alcune vendite all’ incanto di
dicembre aveva già versato un “acconto” di 100mila euro a titolo di impegno. beni immobili comunali di qualche tempo fa sarebbero, secondo qualcuno,
Un impegno che si tradurrà fino alla fine del 2013, diviso in quattro rate da sintomatiche di tali ristrettezze economiche. Ed è qui che la vicenda mostra la
250mila euro ciascuna, una delle quali è stata già pagata nello scorso luglio. sua coda velenosa. I debiti devono essere pagati e, secondo la tesi della mag-
Una somma di denaro che, sebbene non andrà ad intaccare l’esercizio annuale gioranza, “l’ Affaire Monteco” andava avanti ormai da troppo tempo. Così si
del bilancio cittadino, va ad erodere i capitoli riguardanti la manutenzione è pensato di votare in aula per l’accordo già preso, non riconoscendo le cifre
ordinaria (strade e viabilità, marciapiedi e basolati, verde pubblico e arredo pendenti con la Monteco come “debito fuori bilancio”. Una procedura che
urbano) e riduce all’osso le somme da destinare agli eventi pubblici, le rassegne svincola l’ Ente dal controllo di verifica della Corte dei Conti. La delibera è
culturali, i concerti e tutto ciò che riguarda il tempo libero. Inoltre, per avere passata senza il voto dei consiglieri di minoranza presenti che non condivi-
maggiore liquidità, il Consiglio ha rinegoziato altri debiti in corso. I mutui con devano tale scelta. Al momento del voto hanno lasciato l’aula. Pensare che
la Cassa Depositi e Prestiti sono stati diluiti e le rate alleggerite. Così facendo, all’inizio della vicenda alcuni di loro erano dall’altro lato del tavolo.
DICEMBRE 7
Destagionalizzare il turismo si può
Puntando su vendemmia, città d’arte e feste di tradizione
Luisa Airoldi
Salento e Turismo
8 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Angela Leucci
Riflettori su Maglie
ASSOCIAZIONISMO A MAGLIE
La metà delle associazioni non ha presentato le attestazioni annuali.
Intervista con il consigliere comunale Dario Vincenti
si ha di volontariato: volersi impegnare in
progetti di utilità sociale senza perdersi die-
tro alle carte. Gli adempimenti amministra-
tivi, comunque sia, ci sono ed è necessario
che ci siano, anche perché, inevitabilmente,
rispondono alle generali necessità di parteci-
pazione, accettazione di regole, trasparenza.
Per quanto riguarda invece la possibilità di
inesistenza di attività per un’associazione,
seppure concreta come ipotesi, mi è più
spontaneo scartarla, non concependo io neppure l’idea di una scatola vuota con
vocazione al nulla.
D. Qualche tempo fa, più che ora, è quasi sembrato ci fosse una corsa “politica”
all’associazionismo, ma chi è stato davvero interessato alla fine ha resistito. Per-
ché queste ondate di interesse o disinteresse?
Un’associazione ogni 230 abitanti circa. È questo il bilancio dell’attività associa- R.Di interesse o di disinteresse non si dovrebbe nemmeno parlare quando c’è di
tiva a Maglie. Peccato che delle 65 associazioni regolarmente registrate negli albi mezzo l’associazionismo che è espressione di generosità, gratuità e disinteresse. An-
comunali, per avere benefici economici e la rappresentanza in consulte e nella che in questo caso, però, non è sempre così. Soprattutto quando a sopravanzare su
commissione per le Pari Opportunità, solo la metà abbiano presentato ad aprile tutto è la necessità o l’urgenza politica. Le associazioni -per essere credibili e fun-
la documentazione relativa all’attività annuale. Non si conoscono le ragioni di zionali allo scopo sociale che si sono date- non devono quindi mai né farsi strumen-
questo fenomeno, si potrebbe trattare di una semplice dimenticanza da parte talizzare, né sottostare ai tempi e ai ritmi dettati e imposti dalla cosiddetta agenda
del presidente, ma si potrebbero ipotizzare anche delle questioni differenti. Ne politica. Devono anzi sempre essere orientate alla libertà di azione, all’autonomia
abbiamo parlato con Dario Vincenti(foto), consigliere comunale ma anche presi- decisionale, all’indipendenza del dire, del fare, del proporre. Ascoltando però, se
dente della locale sezione della Società di Storia Patria per la Puglia. necessario, anche le istanze che vengono dalla politica.
D. Perché molte associazioni a Maglie non hanno presentato il consuntivo delle D. Perché molto spesso nelle associazioni e nel volontariato le facce sono le stesse?
attività dell’anno precedente, dimenticanza burocratica o inesistenza di attività? Reale mancanza di tempo di chi non partecipa o altro?
R. I motivi del “non fare qualcosa” possono essere molteplici e quasi mai a R.Solo una breve riflessione: le facce nell’associazionismo sono sempre le stesse per-
matrice unica. La cosiddetta burocrazia ha certamente un ruolo non marginale ché il volontariato è sempre oneroso in termini di impegno, tempo, pazienza e ri-
nello spazio di azione delle associazioni e, spesso, si mal concilia con l’idea che sorse, e non solo molti coloro che tale costo intendono (o sono disposti) a sostenerlo.
FARMER MARKET, OVVERO LA SPESA DAL CONTADINO. Coldiretti, saranno in totale 25: sedici per la vendita di prodotti ortofrutticoli, 6 per
Di Salvo Sammartino quelli trasformati (prodotti latto-caseari, conserve, olio e vino) due per le produzioni
Archiviata la stagione estiva, Otranto cerca di riscoprire l’agricoltura e le produzioni biologiche, due alle specialità siglate con le Dop, Doc e Igp. Si è lasciato però ampio
agro-alimentari tra le sue originarie vocazioni. E lo fa grazie all’ impulso del Consi- margine di scelta nel Regolamento comunale circa l’aumento del numero di posta-
glio Comunale che ha approvato lo scorso 28 ottobre un Regolamento per istituire zioni di vendita e la possibilità di estendere questa forma di commercio diretto per
anche nella nostra città il Farmer Market, un mercato agricolo dove contadini e le specialità ittiche e per la vendita di carni allevate e macellate nel nostro territorio.
produttori locali potranno vendere direttamente al dettaglio il frutto della loro terra. Si punta così a dare visibilità ad una serie di produttori locali e ad avviare un settore
La storia italiana dei Farmer market trova le sue radici nella finanziaria del 2007. della microeconomia che risente di una flessione. Ma anche alla promozione di ti-
Oggi i Farmer market sono una realtà che coinvolge più di 500 mercati in tutta Ita- picità agricole che fanno parte di un arcaico patrimonio culturale che sta sfumando
lia, grazie all’impegno di Coldiretti che ha ideato i mercatini di “Campagna amica”. sempre più nella corsa alla globalizzazione. Stando al bando pubblicato dal Comune
Molto lo si deve anche all’ approvazione del Consiglio dei Ministri del disegno di inoltre una “corsia preferenziale” è riservata ai produttori di Otranto. I dati forniti su
legge denominato “Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli provenienti da scala nazionale da Coldiretti sarebbero entusiasmanti: 500 mercatini in tutta Italia,
filiera corta e di qualità” avvenuta lo scorso marzo 2010. Con questo provvedimento maggiore consapevolezza dei consumatori e quote del 30% di risparmio per chi
il Ministero dell’ Agricoltura e della Pesca invita gli Enti locali a valorizzare le pro- compra e relativo 30% di guadagno per chi produce tutta la settimana e vende nel
duzioni agricole e a regolamentare la materia della loro vendita diretta. Nel pome- week-end. Entusiasmante anche l’ esperienza leccese, stando ai dati registrati nei
riggio del 17 novembre scorso, presso il Castello Aragonese di Otranto, un incontro due mercati di Campagna amica attivi nel capoluogo salentino in un anno di atti-
con i produttori agricoli. Il primo cittadino Luciano vità. Non così per le critiche fornite appena un anno
Cariddi, insieme a Leo Piccinno, Presidente Coldi- fa da Confcommercio che denuncerebbe dal suo sito
retti della Provincia di Lecce, e ad Amedeo Falcone, istituzionale poca trasparenza sulla tracciabilità, zero
Presidente Agrimercato Lecce hanno illustrato, con vantaggi per il consumatore, pochi guadagni e per-
il contributo della dirigente dell’Ufficio Commercio sino irregolarità fiscali. Un dato che si è registrato,
Paola Manca il Regolamento per poter usufruire di seppur ridotto in scala, anche nelle sale del Castello
uno dei 25 banchetti di vendita diretta che verranno Aragonese, dove insieme alla curiosità verso questa
allestiti presso l’Area Fabbriche (nei pressi del Porto) nuova esperienza e la richiesta alle istituzioni presen-
ogni domenica, presumibilmente a partire dalla metà ti di maggiore attenzione verso i produttori locali, si
di dicembre. I posteggi, corredati ciascuno da un è palesata anche quella sana invidia per la fatidica
gazebo da tre metri quadri, messo a disposizione da “erba del vicino”.
DICEMBRE 9
LA CORSA ALL’ORO ENERGETICO RISCHIA DI
PROVOCARE UNO SCONTRO ISTITUZIONALE
Si punta a ridisegnare lo sviluppo delle “rinnovabili”
Elio Paiano megawatt di potenza,
Il Fatto del Mese l’impianto fotovoltaico
(che occupa circa tre
La Puglia esporta l’87% del- ettari) può essere fatto
la sua produzione energeti- semplicemente esiben-
ca, è tra le prime tre regioni do una Dia (dichiarazio-
d’Europa per la produzione da energie rinnovabili, ne inizio attività) presso
ma la corsa non si ferma e rischia di generare uno il comune. Certo, esclu-
scontro tra cittadini ed istituzioni senza precedenti. dendo oliveti secolari,
Una regione che “illumina” l’Italia fino all’Emilia zone vincolate etc., ma
Romagna, che da sola produce oltre 310 megawatt lasciando mano libera
di potenza dall’energia solare (un quarto di tutta la su tutto il resto dove gli
produzione italiana) con gli impianti fotovoltaici che impianti stanno sorgen-
crescono al ritmo del 112% all’anno. Una regione che do in maniera indiscri-
da sola produce anche un quarto dell’energia eolica minata. Così, solo per
nazionale (1.077,3 Gigawatt all’ora) con una crescita fare qualche esempio,
degli impianti che vola al 44,5% all’anno. Numeri si- il comune di Soleto,
mili li producono anche le biomasse (139 megawatt) quello con la splendida
con identico tasso di crescita dell’eolico. Una “corsa Guglia Orsini, dovreb-
all’oro” energetico che non ha precedenti in tutta la be tener fede al suo
storia dell’Italia, un fronte che ha scatenato una vera nome comprendo tutto
e propria guerra. Lo ha sottolineato, tra l’altro, anche il territorio disponibile
l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia Loren- di pannelli solari. Le
zo Nicastro “siamo in guerra, ora ne sono convin- dia presentate sono così
to, ascoltando le parole del Presidente Nazionale di tante che non restereb-
Legambiente presso la Fiera del Levante che ha di- be più un ettaro libero,
chiarato come le pale eoliche siano migliorative del ma non solo, sotto gli
paesaggio e che lo stesso non è sacro ma trasforma- impianti già realizzati
bile”. Già, il punto è tutto qui, tra la conservazione sono stati occultati ri-
di un paesaggio rurale e costiero che mostra l’eredità fiuti tossici. Di tutto ciò
di millenni di civiltà e la sua distruzione in nome del- si sta occupando, final-
la corsa all’oro dei rimborsi energetici, dei sussidi e mente, la magistratura,
dei certificati verdi. La corsa alle rinnovabili in Puglia nel frattempo, la corsa
nasce da un errore di valutazione compiuto a monte, continua tra le polemi-
con le linee guida nazionali recepite nel Pear, il pia- che e le azioni giudi-
no energetico regionale che regola la materia fino al ziarie. Finalmente, dopo mesi e mesi di polemiche si è somma, si corre ai ripari con la più semplice delle idee,
2016 e che ora, si dice, “deve essere riprogrammato”. giunti alla conclusione che “le linee guida per lo sviluppo quella di coprire gli edifici pubblici, le aree industriali, le
Già, l’obiettivo lanciato allora è quello di raggiungere delle rinnovabili e per la tutela del territorio vanno rivi- cave dismesse, le ex discariche etc. con pannelli solari e
i 4.200 megawatt di produzione da energie rinnovabi- ste”. A dichiararlo –presso la Fiera del Levante- è stata di tutelare lo splendido paesaggio agrario del Salento. La
li. Il problema è che si sono iniziate ad installare pale Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo economico speranza è che si faccia in tempo, prima che una coltre
eoliche in zone ad alto pregio paesaggistico come la nonché vicepresidente della Regione Puglia, spiegando di silicio copra per sempre i vitigni di negramaro e pri-
Capitanata e mini impianti eolici in maniera indiscri- in merito come gli assessorati regionali stiano lavorando mitivo, i campi arati delle terre rosse ed i pascoli verdi
minata nel Salento. La legge prevede che fino ad 1 alacremente al fine di poter redigere tali linee guida. In- intorno alle masserie del Salento.
10 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Salvo Sammartino
Il Personaggio
12 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Salvo Sammartino
Trasporti e Territorio
La S.s. 16 adriatica è la più grande strada statale italiana: parte a Padova e invece l’ aggiudicazione della gara d’appalto per la Otranto-Maglie. Vincitrice
termina ad Otranto viaggiando per oltre mille chilometri e collegando Veneto, del bando indetto dall’Anas, secondo i criteri dell’offerta più vantaggiosa è l’
Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Per quasi un terzo del impresa leccese “Co.edi.sal S.c.r.l.” del gruppo Palumbo. L’ esito del bando di
suo viaggio attraversa la Puglia. Penetra da nord-ovest a San Severo (Fg) e gara per i lavori di ammodernamento tra il km 985,000 e il km 999,100 è stato
interseca l’ autostrada A14 adriatica tra Cerignola e Canosa, superate le quali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale: nei dettagli anche l’importo di aggiudica-
le due strade bypassano la città di Bari. Qui l’A14 si ferma e la Ss16 continua zione che supererebbe i 55 milioni di euro. E veniamo alle ultime novità ap-
a scendere giù fino alle porte di Otranto, senza una curva, un tornante o un prese “sul campo”. Negli uliveti che si affacciano sulla statale sono già in atto
dosso. Negli ultimi km la S.s.16 collega il Salento al resto dell’ Italia. Scavalca una serie di espropri per fare spazio all’ asfalto. Negli ultimi giorni, in piena
lo scalo portuale brindisino di Costa Merlata e dall’ aeroporto “Papola casale” campagna olivicola infatti, i tecnici e i funzionari dell’Anas hanno effettuato
di Brindisi arriva in Terra d’Otranto, meta turistica che quest’anno guadagna una nuova serie di rilevamenti sul futuro teatro dei cantieri. Alcuni coltivatori
il 5 per cento delle presenze nonostante la crisi. Gli ultimi 16 chilometri che hanno ricevuto gli indennizzi per le quote di suolo e gli ulivi già espropriati,
collegano Maglie a Otranto saranno presto ampliati e dalle attuali due corsie altri sono in attesa di essere liquidati. Dall’ uscita di Otranto e fino all’ agro
che viaggiano contrapposte ci sarà presto la doppia corsia. Insieme al raddop- di Palmariggi infatti (la zona degli uliveti), da ambo i lati della strada alcuni
pio vi sarà una radicale trasformazione agli accessi dei quattro comuni che metri di suolo (si va da un minimo di 3 a 9 metri) e relativi alberi, lasceranno
si incontrano strada facendo (nell’ ordine Giurdignano, Palmariggi, Bagnolo lo spazio alle nuove corsie. Nei piani dell’ Anas anche il restyling all’ingresso
e Muro Leccese). Verranno ridisegnate tutte le pertinenze viarie presenti, i di Palmariggi con la modifica (se non l’eliminazione) dell’ attuale cavalcavia.
collegamenti agli stradoni poderali, l’illuminazione e la segnaletica. In un co- Al bivio di Giurdigano, secondo quanto dicono i coltivatori locali, l’esproprio
municato del settembre 2009 è il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci a rendere più importante che interesserebbe un intero ettaro. Altri espropri sono previsti
note le cifre degli investimenti per la Puglia nel biennio 2010-12. In concerto nell’ agro di Muro nei terreni seminativi e dal lato opposto di Bagnolo dove vi
con il Ministero Infrastrutture e Trasporti e il Cipe, l’ Anas ha stanziato circa sono altri uliveti. In media, ogni pianta di ulivo espropriata viene indenniz-
1,8 miliardi di euro che interesseranno una serie di macro-aree in Puglia. I due zata con 2-300 euro. Non resta che attendere l’avvio dei lavori (secondo i più
interventi nel Salento ai tratti Maglie-Otranto e Maglie-S. Maria di Leuca (la informati a partire dal prossimo settembre 2011) e sopportarne gli eventuali e
Ss 275) ammonterebbero a circa 360 milioni di euro. Dello scorso luglio 2010 (si spera) temporanei disagi.
BORGAGNE DOTATO DI UN ELIPORTO UNO DEI PRIMI ITTITURISMI PUGLIESI È A PORTO DI TRICASE
Borgagne, frazione di Melendugno, da qualche mese è dotata di un eliporto vicino Si chiama, non a caso, “Anime Sante” il primo esempio di ittiturismo in Puglia e si trova
alla vecchia pista per piccoli aerei già esistente, nato proprio a pochi chilometri dal a Porto di Tricase in una via che è tutto un programma : Via dei Pescatori. Quando
centro abitato e a poche centinaia di metri dal mare. E’ una piccola pista (voluta arrivi in questo ristorantino che contiene al massimo 50 coperti capisci subito che sei
fortemente da Luigi Saracino del comune di Melendugno) che può dare un note- nel posto giusto perchè di fronte sostano sempre tanti gatti in attesa di qualche avanzo.
vole contributo a un certo tipo di turismo che da anni frequenta il territorio. Inoltre Si diceva del nome del ristorante “ Anime Sante”; prende il nome dalla barca del bi-
rappresenta anche un grande sostegno per tutti coloro che hanno problemi gravi di snonno pescatore. Di quando appunto, tantissimi anni fa, i pescatori uscivano in mare
salute perchè gli permette di raggiungere velocemente i centri sanitari più attrezzati. anche con tempo cattivo e per questo venivano chiamati “anime sante”. Il nome della
barca l’ha eredita il nonno e poi il padre Rocco Cazzato che insieme ai figli e alla mo-
glie ha messo su questo delizioso ristorantino con il nome della barca. All’interno due
figli gentilissimi e velocissimi ti illustrano
i piatti, tutti ovviamente di pesce che più
fresco non si può. Viene pescato da loro
stessi la notte prima. In cucina la moglie
e la figlia. Insomma un vero esempio di
ittiturismo. Per questo sono sempre pieni
e infatti e’ meglio prenotare al numero
083.775213.
DICEMBRE 13
Otranto: a fine dicembre il primo raggio di
sole con l’Alba dei Popoli
Valentina Vantaggiato
Cultura e Spettacoli
I PERSONAGGI ILLUSTRI DEL SALENTO: LORENZO SCUPOLI, IL MISTERO DELLA CALUNNIA CONTRO IL SACERDOTE
DI OTRANTO. di Valentina Vantaggiato E’ molto difficile fornire dati precisi circa i primi quarant’anni di vita di Lorenzo, vero nome Francesco. La sua nascita, avve-
nuta ad Otranto, è databile intorno al 1530.Nel pieno della sua maturità, affascinato dalla comunità dei teatini di S. Paolo Maggiore di Napoli, decise di entrare a far parte
dell’Ordine dei Chierici Regolari fondato nel 1524 da S. Gaetano da Thiene. Il 4 giugno del 1569 fu accolto fra i teatini e cominciò il noviziato il 1o gennaio successivo,
guidato da Andrea Avellino, successivamente santificato, e da padre Girolamo Ferro. Nel 1571, conclusa la fase di preparazione, cambiò il nome di Francesco con quello di
Lorenzo. Nel 1574, dopo aver ricevuto il suddiaconato per la Pentecoste e il diaconato, fu trasferito a Piacenza, dove ritrovò il suo maestro e la sua guida spirituale, padre
Andrea. Nel Natale del 1577, in questo borgo, fu ordinato sacerdote. Qualche anno più tardi, Lorenzo, fu destinato alla casa di S. Antonio di Milano e, nel 1581, alla casa
di S. Siro di Genova. In questa città, ancora minata dagli effetti dell’epidemia del 1579, assistette i malati e consolò gli infermi. Ma la vita riservò a questo santo uomo un
cammino difficile e ricco di umiliazioni. Infatti, nel 1585, accusato dal Capitolo generale del suo ordine di un presunto delitto, fu condannato alla pena carceraria per un
anno e, privato dall’esercitare ogni ministero sacerdotale, fu ridotto alla categoria dei fratelli laici. Il motivo per il quale egli fu punito così severamente è ancora oggi un
mistero; numerose testimonianze lo vogliono vittima di una grave calunnia. Tuttavia, lo Scupoli accettò la dura pena con rassegnazione e umiltà, e ciò fece di lui un esem-
pio di alte virtù. Nel 1588 lasciò Genova per trasferirsi a Venezia. L’anno successivo venne pubblicato da una stamperia veneziana un libricino dal titolo “Combattimento
Spirituale”, scritto da Lorenzo ma attribuito per molti anni ad altri autori. Questo testo ebbe un grande successo, oltrepassando i confini italiani, e vantò diverse edizioni
(60 fino al 1610). Il 19 dicembre del 1610, a Bologna, uscì, finalmente, un’edizione con il suo nome. Intanto, nel 1958, fu trasferito alla casa di S. Paolo Maggiore di Napoli.
Nel 1608 assistette alla morte di Andrea Avellino, suo fratello spirituale e amico, commosso e addolorato dal distacco forzato. Due anni dopo, nel 1610, in seguito ad una
delibera del Capitolo dell’ordine, venne riabilitato al suo consueto esercizio, ma, ammalatosi gravemente, morì. E proprio in questo periodo Otranto rende omaggio al suo
illustre figlio, Lorenzo Scupoli, per il IV centenario della morte, con una serie di iniziative che ne ricordano la vita e l’operato.
14 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Fabio Tarantino
Riflettori su Martano
DICEMBRE 15
Il porto turistico di Otranto presto sarà una
realtà. Qualche anticipazione
Salvo Sammartino
Il Caso
16 DICEMBRE