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Masseria Bosco di Makyva

A cinque minuti da un mare trasparente come quello


delle Maldive e collegato con un canale ai laghi Alimini,
la Masseria di Michele Girani “Bosco di Makyva” si trova
a quindici chilometri da Otranto in pieno Salento tra
alberi di agrumi (aranceti e limonaie) e ulivi secolari. Una
Masseria immersa nella natura e nella pace del luogo.
Due le novità oltre alla tipica cucina salentina proposta da
cuoche locali, una grande piscina all’interno del parco e un
percorso salute lungo un chilometro che si snoda all’interno
del bosco tra gli alti muretti a secco, tipici del leccese.
Ci si arriva lungo la strada comunale del Bosco di
Coppola- frazione di Borgagne.
73026 Melendugno (Lecce) tel-fax 0832.811002 - info@
makyva.it – www-makyva.it
E oggi,
come ti vedi?
Comunque tu ti veda, Rai c’è.
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il Falco del Salento
Il Falco del Salento Leonardo Mattioli
Editoriale

PERCHÈ FALCO DEL SALENTO?


Il giornale che avete in mano si chiama Fal- problema. Ma in questo primo numero il “Falco del
co del Salento perchè ha l’ambizione di voler Salento” prende di petto, grazie a un acuto articolo
agire come quell’uccello predatore. Volare di Elio Vaiano,anche gli impianti eolici realizzati nel
alto per poter osservare meglio il territorio Salento forse in maniera troppo indiscriminata tanto
e lanciarsi sulla preda quando c’è qualcosa da far a pugni, in molti casi, con il paesaggio.Salvo
che non va o che non funziona per portar- Sammartino invece ci svela tutto sul caso dei rifiuti
la a conoscenza di tutti i lettori. Insomma di Otranto con “l’affaire Monteco”. Inoltre abbiamo
vogliamo contribuire a rendere sempre più scelto anche il personaggio del mese che è la ricer-
gradevole il Salento che in questi ultimi anni catrice Silvia Piconese intervistata per noi da Salvo
ha avuto un boom turistico e che è diventato Sammartino. In questo numero non ci siamo dimen-
meta di tanti personaggi e vip che amano il ticati, anzi abbiamo messo in primo piano, con i do-
territorio per le sue qualità, personaggi con cumentati servizi di Salvo Sammartino, anche le “at-
il famoso vignettista Giorgio Forattini (nella tese” per l’ampliamento della strada Maglie-Otranto
foto mentre passeggia sulla spiaggia di Ali- e per la realizzazione di un più grande porto turistico
mini in estate e in inverno). Così in questo a Otranto. Mentre della Martano-Otranto ha scrit-
primo numero affrontiamo uno dei più gros- to chiaramente Fabio Tarantino. A Maglie ci sono
si problemi del territorio con un articolo di problemi con l’associazionismo? Ebbene la nostra
Federica De Jacob, che è rappresentato dall’ collaboratrice Angela Leucci ha affrontato il proble-
oramai gravissima erosione delle nostre coste ma parlandone con l’assessore Dario Vincenti. Ma a
che, insieme al mare, rappresenta una delle Maglie c’è anche un grande progetto che sta per na-
grandi ricchezze del territorio. Una ricchezza scere insieme a Campi Salentina: quello di assistenza
che va salvaguardata e non lasciata degradare. Il Salento anche quest’anno è domiciliare per i malati di Sla e ce lo ha raccontato sempre Angela Leucci.
stato scelto da centinaia di migliaia di turisti proprio per le sue caratteristiche Grandi novità per Melendugno . Intanto nella frazione di Borgagne è stato
che sono l’incredibile paesaggio, l’incontaminato ambiente, la grande cucina realizzato un eliporto. Poi nel centro storico della cittadina è sorto finalmente
e l’ospitalità della sua gente. Ma è stato scelto anche per un’altra grande “ric- il cinema e Caterina Santoro, brava giornalista in erba, ne ha parlato con il
chezza”: quella di avere alcune delle coste più belle al mondo. Non lasciamo sindaco Vittorio Potì mentre con Anna Elisa Prete ha tracciato un bilancio
che si rovinino in maniera irreversibile. La destagionalizzazione del turismo molto soddisfacente della trascorsa stagione turistica sulle spiagge (più 15%)
puntando sulle città d’arte, sulle feste della tradizione e sulla vendemmia va guardando alle novità per il futuro. Sempre con il sindaco di Otranto Luciano
bene ma non dimentichiamoci delle nostre coste e del nostro mare che sono Cariddi abbiamo cercato di avere delle risposte alle problematiche sollevate
la prima attrazione turistica del Salento. Per questo abbiamo chiesto al sin- dalla popolazione della località di Frassanito. Per finire una “carrellata” di
daco di Otranto Luciano Cariddi come intende muoversi per fronteggiare il personaggi illustri del Salento cominciando da Lorenzo Scupoli e tutto sul-
la prossima edizione della manifestazione “L’Alba dei popoli” che, come ci
Il Falco del Salento - dicembre 2010 ha raccontato la brava Valentina Vantaggiato, a fine dicembre porta il primo
Giornale di informazione supplemento al periodico Centritalia raggio di sole del nuovo anno. E poi non manca un “corsivo/corrosivo”, da
Iscrizione Tribunale di Montepulciano n.294 del 20.9.2002 non perdere, di Giovanni Muscatello. Insomma “Il Falco del Salento” vuole
Direttore editoriale essere un giornale che denuncia, quando ce n’è bisogno, di tutto ciò che non
Giovanni Muscatello funziona ma che mette in evidenza positivamente anche tutto quello che inve-
Direttore responsabile ce va a favore della popolazione. Per questo chiediamo anche l’aiuto di
Leonardo Mattioli (340.8214006) tutti i lettori perchè ci inviino lettere o email per diventare, con le
Comitato di direzione: loro segnalazioni, attori delle notizie. Gli indirizzi del giornale sono:
Via XXV Aprile n.7 - 73028 Otranto (LE)
Michele Girani (Presidente), Luisa Airoldi, Leonardo Mattioli,
falcodelsalento@gmail.com
Giovanni Muscatello.
Redazione: Via XXV Aprile n. 7 - 73028 Otranto (LE)
Il sindaco di Lecce a Siena: ecco come aumenta il turismo
falcodelsalento@gmail.com Lecce e il Salento hanno incrementato il turismo di circa l’8% negli ultimi cin-
Coordinatore redazione: que anni e dell’11% solo dal 2009. Quindi in controtendenza rispetto al resto
Salvo Sammartino 349 6452407 - salvo-sammartino@libero.it d’Italia. Questo incremento è dovuto, come ha spiegato il sindaco di Lecce
Il Fatto del mese: a cura di Elio Paiano Paolo Perrone, partecipando nelle settimane scorse a Siena a un convegno sul
Hanno collaborato a questo numero: turismo organizzato dalla Confcommercio senese, al patrimonio artistico e a
Salvo Sammartino, Elio Paiano, Valentina Vantaggiato, Angela Leucci, quello naturalistico che “tirano parecchio tra i vacanzieri di tutto il mondo
Fabio Tarantino, Diana De Maffutiis, Federica De Iacob, Caterina Santoro. che scelgono Lecce e il Salento - ha spiegato in una dichiarazione al periodico
Impaginazione e stampa: “L’Insegna” edito dall’organizzazione dei commercianti - anche per il fasci-
Mac&Tosh sns . 0577.0644181 - info@macetosh.it no di una cultura segnata dall’enogastronomia, dalla pizzica, dalle tradizioni
che rende completa l’esperienza del viaggio”. Nella dichiarazione Perrone ha
Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico è da considerarsi gratuita. lamentato la cronica penuria di infrastrutture di trasporto, la mancanza di
Quanto espresso dai singoli autori non comporta responsabilità alcuna per l’editore. strutture di accoglienza di un certo livello anche tecnologico e l’assenza di
coordinamento a livello di promozione turistica che ci dovrebbe essere tra Go-
Edizioni Centritalia di Leonardo Mattioli
verno e regioni.
Via Montenero 30 - 53047 Sarteano (SI)

DICEMBRE 3
COR(ro)SIVO
OTRANTO: UN’AMMINISTRAZIONE IN RITARDO
di Giovanni Muscatello
Mentre a Otranto muoiono le palme, dopo tre anni e mez-
zo dal suo insediamento, la giunta comunale guidata dal
Sindaco Cariddi è in netto ritardo rispetto al programma
presentato agli elettori nel 2007. Alla data odierna, porto
turistico, PUG, “casa agli otrantini”, riqualificazione urba-
na e beni culturali sono obiettivi ancora lontani dall’essere
raggiunti. A detta del Sindaco i motivi del ritardo sono riconducibili ai numerosi
progetti iniziati dalle precedenti amministrazioni e portati a termine solo ora, che
hanno ritardato il lavoro degli uffici comunali; alle numerose difficoltà incontrate
nelle procedure burocratiche dei progetti del suo programma di amministrazio-
ne.Va ricordato che il porto turistico previsto all’esterno dell’attuale bacino por-
tuale e che poi è di maggiore grandezza ed importanza per Otranto, sarà gestito
per 50 anni da una società privata che lo realizzerà a proprie spese. Il porto turi-
stico interno, quello più piccolo, sarà realizzato e gestito dal Comune. Malgrado
gli enti interessati si siano attivati per dare corso a questi due progetti, ad oggi,
delle opere promesse non si vede alcun risultato concreto. Lo stesso si può dire
del Piano Urbanistico Generale (PUG) che, dopo la prima assemblea tenutasi
nel febbraio del 2010, sembra arenato. E conseguentemente sembra lontano il
progetto “CASA AGLI OTRANTINI” che prevede l’individuazione di aree da
destinare all’edilizia convenzionata ed a quella economica e popolare per dare la
possibilità di avere una casa alle coppie giovani che vivono a Otranto. Lontani
sembrano anche la costruzione dell’asilo nido e del parco in zona Fanghi. Infine,
il progetto di valorizzazione e messa in rete dei beni culturali, che poteva essere
un’occasione per le tante professionalità presenti sul territorio, sembra dimenti-
cato. L’unico atto in questa direzione è stato l’affidamento del castello Aragonese ad una società privata che lo gestisce dallo scorso anno 2009. Davanti un quadro
del genere, resta da sperare poco sull’esito positivo del progetto di sviluppo raccontato dal Sindaco Cariddi agli elettori otrantini e si fa presto a concludere dicendo
che: “le promesse fatte in campagna elettorale difficilmente vengono mantenute”. e così tagliare la testa al toro?

MARTANO: AD “AGORÀ DESIGN” TRA TRADIZIONI E NUOVE TENDENZE


SOMMARIO
Enorme successo ha ottenuto la IX° edizione della rassegna “Agorà Design” che
si è svolta a Martano nella cornice del Castello Baronale Aragonese mettendo a
confronto le tradizioni dell’artigianato con le nuove tendenze di design stimolan- COR(RO)SIVO

do la loro sintesi con l’obiettivo di valorizzare l’identità salentina. Una manifesta- di Giovanni Muscatello 4
zione dunque, quella svoltasi tra il 4 e il 12 dicembre, innovativa nel suo genere
e che si è svolta a Martano organizzata da CNA di Lecce e Azienda Speciale STORIA DI COPERTINA
per i Servizi Reali alle Imprese, con il patrocinio di Camera di Commercio di

Lecce, Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Martano, Ordine degli Polemiche mentre la sabbia scompare 5
Architetti PPC di Lecce e con la collaborazione de l’Università “La Sapienza”
di Roma, Facoltà di Architettura, Dottorato di Ricerca in Progettazione e Ge- IN PRIMO PIANO

stione dell’Ambiente e del Paesaggio. Il Salento è terra di creativi, di artigiani Scoppiato l’Affaire Monteco 7
sapienti e artisti estroversi. E’ la terra del barocco e dell’architettura briosa e mai
banale, ricca di materiali semplici e versatili allo stesso tempo. In questo contesto RIFLETTORI SU MAGLIE
l’artigianato e l’arte si mescolano, si confondono, si agitano in una continua evo-

luzione che ha portato designer e aziende salentine alla ribalta nazionale ed in-
Troppe associazioni negli albi comunali 9
ternazionale. La novità più importante di questa edizione è stata costituita da un
premio, riservato a tre selezionati ritenuti meritori e corrispondenti ai criteri del
IL FATTO DEL MESE

regolamento, ai quali verrà assegnato uno spazio presso il Salone Internazionale Va ridisegnato lo sviluppo delle rinnovabili 10
del Mobile di Milano per aprile 2011. Il costo dello stand sarà a carico di Agorà
Design. Come già avvenuto la scorsa edizione, anche quest’anno la rassegna sul RIFLETTORI SU MELENDUGNO
design salentino ha potuto contare sulla collaborazione dell’azienda “Sprech”,
Polemiche e speranze per il cinema 12
leader nel settore delle tendocoperture, che ha indetto un concorso di idee ri-
servato a proposte per la progettazione di  prodotti inediti e originali di arredi
TRASPORTI E TERRITORIO
da giardino e coperture per
Presto più grande il tratto Maglie-Otranto 13
esterni tenendo conto della
realtà produttiva territoria-
le pugliese e del genius loci CULTURA E SPETTACOLI
L’Alba dei Popoli a Otranto 14
che da sempre la caratteriz-
za. L’evento è stato curato
dall’arch. Romina Sicuro e RIFLETTORI SU MARTANO
dall’Assessorato alle Attività
Si completa la strada Martano-Otranto 15
Produttive del Comune di
Martano.

4 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Federica De Iacob
Storia di Copertina

Allarme erosione coste in puglia:


spirano venti di polemiche
Nonostante la Regione, la confusione è tanta
Il mare continua a divorare le coste pugliesi guita con la sintesi delle
e con esse la pazienza dei piccoli imprendi- richieste e con l’apertu-
tori salentini che sulle sabbie ci hanno inve- ra di un tavolo tecnico
stito. Molto. È proprio da loro che è partito dedicato all’aspetto
il primo grido di allarme, un s.o.s. che ha prettamente scientifico
riempito le pagine dei quotidiani locali per del fenomeno. Que-
tutta l’estate scorsa e che ha fatto risvegliare sto protocollo d’intesa
Province e Regione in un battibaleno. Se in- non è in realtà la pri-
fatti il fenomeno erosivo nasce ben vent’anni ma azione difensiva
fa, il dibattito sulla sua risoluzione è proce- mossa dalla Provincia:
duto piuttosto a rilento, finché i proprietari “già nel 2008 – ha con-
degli stabilimenti balneari non hanno deciso tinuato il Presidente
di dare uno scossone decisivo. Ciò perché il Gabellone – la nostra
fenomeno ha mostrato il suo lato più disastroso a partire dal 2006, con effetti giunta aveva provvedu-
devastanti sui litorali. “Paghiamo la concessione per intero ma la sabbia non to ad effettuare un mo-
c’è”, lamentava Mauro della Valle agli inizi di agosto: il Presidente di Asso- nitoraggio dei litorali
balneari Salento, in prima linea sulla difesa dei piccoli imprenditori, aveva ed si era evidenziato
segnalato subito il problema, interloquendo con istituzioni e privati allo stesso un grosso arretramento
tempo. Ma qual è lo stato attuale delle coste? Con l’ingresso nella stagione dei tratti sabbiosi”. Il
autunnale, la situazione non poteva che peggiorare e le previsioni per l’inverno progetto Simoncosta,
sono ancora più pessimiste, soprattutto in visione di un’ondata di bassa pressio- portato avanti grazie ai
ne intorno alla fine di dicembre. Continuano ad aumentare i venti dominanti fondi previsti dal Pia-
da sud e con essi il livello del mare, facendo dissolvere nel nulla quelle condi- no operativo regionale
zioni ambientali che un tempo permettevano la sedimentazione delle sabbie e, 2007-2013, era stato
quindi, una protezione naturale per le coste. Ma se i primi a subire gli effetti uno dei primi provvedi-
dell’erosione sono i proprietari dei lidi, ora la necessità di trovare una soluzione menti attuati nel basso
è sentita da tutti gli abitanti pugliesi i quali non vogliono veder sparire una Salento che segnalava i primi segni di cedimento delle coste. Gli 800 km totali
delle risorse principali della propria regione. Quando il 21 ottobre un giovane di litorale, passati sotto l’egemonia regionale per effetto del federalismo, non
ventinovenne perde la vita in seguito ad un crollo costiero, l’allarme diventa sono sfuggiti neanche agli occhi della Regione Puglia che agli inizi di dicembre
più reale che mai. Paolo Rinaldi, ricercatore presso l’Università di Taranto, ha stabilito due giornate di dibattito con i 55 comuni rivieraschi, ai quali han-
era intento nella rilevazione del tratto costiero di Apani, in prossimità dell’area no partecipato anche l’Autorità di bacino della Puglia e il Politecnico di Bari
protetta Torre Guaceto (Brindisi), quando è stato travolto dallo smottamento (quest’ultimo incaricato di effettuare il monitoraggio costiero). Le polemiche,
del suolo. Il mare continua fare danni, sempre più seri. Ma è già dagli inizi di come sempre, non sono mancate all’appello: il Consigliere regionale del Pdl
settembre che le istituzioni regionali hanno iniziato a discutere sul da farsi, Giandiego Gatta ha annunciato dalla sua pagina facebook un’interrogazione
e la prima risposta viene dalla Provincia di Lecce: è sotto la supervisione del poiché “quello che sta accadendo nel Settore Demanio marittimo ha dell’in-
Presidente Antonio Gabellone (foto) che è stato firmato un protocollo d’intesa credibile per la sovrapposizione di nuovi vincoli a prescrizioni già esistenti”.
con i comuni rivieraschi interessati dal problema. “Si tratta di uno strumento Ciò che Gatta lamenta è il sovraffollamento dei soggetti che si occuperanno
organizzativo e propositivo allo stesso tempo – ha spiegato Gabellone – sotto- del problema, un miscellaneo che include Arpa, Pai, Autorità di Bacino, Poli-
scritto sia dalle associazioni di categoria, Assobalneari e Camera di Commer- tecnico di Bari e Università del Salento, Regione, Province, Comuni, aziende
cio, sia dai sindaci dei comuni costieri”. Un’operazione che è iniziata con la private di rilevanza scientifica come la società cooperativa Nautilus, associa-
raccolta di tutto il materiale fornito dagli stessi sindaci in base alle analisi che zioni di categoria e probabilmente, denuncia Gatta, anche la Protezione Civi-
ogni comune ha provveduto a fare per il proprio tratto di litorale, e che è prose- le. La confusione d’incarichi va ad intoppare un meccanismo burocratico già
sufficientemente lento che provoca l’impazienza delle associazioni di
categoria e della Provincia di Lecce, quest’ultima particolarmente de-
lusa poiché ritiene vani gli sforzi effettuati fino ad oggi. Non mancano
lamentele sul nuovo Piano Regionale delle Coste che verrà approvato
a gennaio e che risulta essere per alcuni già vecchio poiché basato
su dati di cinque anni fa, sugli ulteriori monitoraggi costieri ritenuti
superflui e che contribuiscono solo al dispendio economico, sui fondi
che ci sono ma che non vengono utilizzati. Dal quartier generale della
Regione non si riescono ad ottenere risposte alle polemiche nonostan-
te i tentativi; ma le critiche sull’operato dell’Assessore Fabiano Ama-
ti  e della sua giunta sono davvero così fondate? Roberto Tomasicchio,
Professore ordinario della Facoltà di ingegneria presso l’Università del
Salento, ha dato una chiave di lettura diversa: “questo sovraffollamen-
to e gli inciampi istituzionali non sono altro che gli effetti negativi del
federalismo, un sistema che ha provveduto a creare castelli burocratici
e confusione tra gli incarichi”. Ai posteri l’ardua sentenza.

DICEMBRE 5
EROSIONE COSTE: PARLA IL SINDACO DI
OTRANTO, LUCIANO CARIDDI
Federica De Iacob trove. Rovinarla sarebbe un errore imperdonabile.
Storia di Copertina D: Si dice però che il rischio maggiore sia quello che le grosse ditte cemen-
tifere effettuino pressioni sulle istituzioni per partecipare all’appalto. Anche
Il Sindaco del Comune di Otranto Luciano Cariddi perché non esistono in Puglia imprese dedicate alla creazione dei materiali
(foto) è uno dei personaggi maggiormente coinvolti nel ecologici che si vorrebbero eventualmente utilizzare.
problema dell’erosione costiera che nella zona dei La- R: Affrontare pressioni di ogni tipo fa parte del lavoro istituzionale, saremmo
ghi Alimini ha creato i danni più evidenti. Questa l’intervista che ha rilascia- irremovibili nel gestirle anche in questo caso.
to il Sindaco a Il Falco del Salento
D: La marina di Otranto sembra essere la zona più colpita dal fenomeno
erosivo. Quali danni ha rilevato il suo Comune sul litorale?
R: La situazione rispecchia quello che sta succedendo un pò in tutta Italia.
Sulla costa alta della Falesia ci sono stati smottamenti del terreno e piccole
frane nelle zone rocciose, ma l’area che desta più preoccupazioni è quella
dei Laghi Alimini: lì il mare ha portato via metri e metri di sabbia e se non
si interviene in tempo c’è il rischio che possa scomparire completamente.
D: Quali sono i provvedimenti presi dal Comune di Otranto?
R: Nel nostro caso non è che ci sia molto che possiamo fare. Ci siamo affidati
soprattutto agli esperti e alle rilevazioni che l’Università del Salento e l’ate-
neo di Bari stanno effettuando sulle coste. Per difendere un habitat naturale
occorre l’aiuto di tecnici specializzati, non possiamo pertanto intervenire di
nostra iniziativa nella risoluzione del problema. Per ora siamo in attesa di
indicazioni che ci verranno date da chi, sicuramente, ne capisce più di noi.
D: Ci sono stati accordi tra Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comuni
rivieraschi?
R: La Regione ha adottato un piano coste nel 2009 che non è stato an-
cora approvato e che rappresenta al momento l’unica scala di analisi che
abbiamo a disposizione. Le indicazioni dateci sono quelle di elaborare in
pochi mesi in piano comunale da integrare al primo, ma sono direttive
arrivate da poco con la giunta Vendola. In passato, con il Governatore
Fitto, il metodo di elaborazione del piano regionale delle coste era di-
verso.
D: In che modo?
R: Prima la rilevazione partiva dal basso: i Comuni presentavano le sin-
gole proposte e il compito della Regione era quello di effettuare una sin-
tesi dei piani costieri comunali. Adesso il sistema si è invertito, nel senso
che la Regione fa il suo piano costiero e quelli comunali dovrebbero
andare ad integrare quello esistente.
D: E quale dei due sistemi è il migliore?
R: In realtà non c’è né meglio né peggio, ormai è tutta una questione di
tempo: ciò che serve adesso è avere urgentemente un riferimento nor-
mativo in cui muoversi.
D: E la Provincia?
R: La Provincia ricevette nel 2009 dei fondi regionali pari a 250 mila
euro: si trattava di un aiuto economico iniziale che sarebbe dovuto servire
a tamponare il danno che i proprietari degli stabilimenti balneari avevano I RISTORANTI “CONSIGLIATI” QUESTO MESE
subito in seguito all’erosione. Quei fondi però non sono mai stati utilizza- Maglie: Horus non è solo un ristorante ma anche una divertente pizzeria dove le
ti a causa dei soliti rallentamenti burocratici e all’allungamento dei tempi gigantesche pizze vengono servite velocemente e, soprattutto, molto gentilmente.
di autorizzazione delle delibere regionali, delibere che si sono poi rivelate Si trova in via Garibaldi 12
infruttuose. Ora suppongo che quei fondi verranno inclusi negli interventi Calimera: la “Corte San Calimero” offre accanto ai piatti locali anche una
strutturali che si vogliono attuare per arginare il problema. sfiziosa cucina di impronta toscana, compresi i vini. E’ in via Montinari-angolo
D: A settembre si sono tenuti in Provincia una serie di incontri atti alla cre- corte S.Calimero
azione di un tavolo tecnico come strumento di analisi e di risoluzione del Otranto: “Le Torri” e’ sempre aperto ( tranne che il
fenomeno erosivo. Cosa ci dice in proposito? giorno di Natale) e propone grandi piatti di pesce offer-
R: Non ne so niente di questi incontri, personalmente non sono stato invi- to da una simpaticissima signora. E’ in via delle Torri 40
tato. Porto di Tricase:”Anime Sante” e’ il primo esempio
D: Pare che si voglia optare per sistemi innovativi e materiali ecocompatibili di “ittiturismo” in tutta la zona. Infatti il pesce e’ più
nella creazione delle barriere soffolte. che fresco. In pratica dal mare alla tavola. Non a caso si
R: Su questo sono totalmente d’accordo. La nostra fortuna è quella di avere trova in via Borgo Pescatori.
una natura ancora incontaminata di una bellezza che è difficile reperire al-

6 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Salvo Sammartino
In Primo Piano

“AFFAIRE MONTECO”
Il comune di Otranto paga i debiti per lo smaltimento dei rifiuti ma
“congela” il bilancio per gli anni a venire
Nel dicembre 2009, l’assise idruntina ha sciolto il nodo sul debito con l’ azien-
da che per 10 anni ha curato lo smaltimento dei rifiuti, legandosi però le mani
e “congelando” il bilancio. Ne parliamo a distanza di quasi un anno poichè,
oggi il debito comincia a pesare a causa di tagli operati alle spese della manu-
tenzione e del tempo libero. Tagli che incideranno sul bilancio fino al 2013. L’
Affaire Monteco, ha una lunga storia alle spalle: a partire dal giugno 1999 la
Monteco ha curato la raccolta dei rifiuti cittadini, dapprima con un incarico
annuale, poi rinnovato per i due anni successivi. La gestione delle Ato, su-
bentrata in questo periodo, indicava ai comuni di continuare con le aziende i
rapporti in atto. Così è stato anche per la Monteco che ha continuato fino al 30
aprile 2009 il servizio che di anno in anno presentava costi sempre maggiori,
ma veniva sempre pagato in base agli accordi del 1999. Aumenti una volta de-
rivanti dalla chiusura della discarica di Poggiardo e il dirottamento dei camion
compattatori verso Ugento, poi per gli oneri di smaltimento sempre maggiori,
oltre a varie spese ogni anno maggiori rispetto a quanto pattuito nel 99. Il
debito, calcolato in 2milioni e 100mila euro dalla Monteco è stato “limato”
in sede extragiudiziale a 1milione e 100mila euro con l’intervento di tecnici e si allungano però i termini di saldo dei mutui già in corso e non sono possibili
legali designati dal Comune. E’ infatti questa la somma votata dal Consiglio ulteriori indebitamenti con la Cassa Depositi e Prestiti, senza contare gli in-
il 28 dicembre 2009, dopo che il Comune stesso nella precedente data del 15 teressi. Il bilancio ha dunque le mani legate. E alcune vendite all’ incanto di
dicembre aveva già versato un “acconto” di 100mila euro a titolo di impegno. beni immobili comunali di qualche tempo fa sarebbero, secondo qualcuno,
Un impegno che si tradurrà fino alla fine del 2013, diviso in quattro rate da sintomatiche di tali ristrettezze economiche. Ed è qui che la vicenda mostra la
250mila euro ciascuna, una delle quali è stata già pagata nello scorso luglio. sua coda velenosa. I debiti devono essere pagati e, secondo la tesi della mag-
Una somma di denaro che, sebbene non andrà ad intaccare l’esercizio annuale gioranza, “l’ Affaire Monteco” andava avanti ormai da troppo tempo. Così si
del bilancio cittadino, va ad erodere i capitoli riguardanti la manutenzione è pensato di votare in aula per l’accordo già preso, non riconoscendo le cifre
ordinaria (strade e viabilità, marciapiedi e basolati, verde pubblico e arredo pendenti con la Monteco come “debito fuori bilancio”. Una procedura che
urbano) e riduce all’osso le somme da destinare agli eventi pubblici, le rassegne svincola l’ Ente dal controllo di verifica della Corte dei Conti. La delibera è
culturali, i concerti e tutto ciò che riguarda il tempo libero. Inoltre, per avere passata senza il voto dei consiglieri di minoranza presenti che non condivi-
maggiore liquidità, il Consiglio ha rinegoziato altri debiti in corso. I mutui con devano tale scelta. Al momento del voto hanno lasciato l’aula. Pensare che
la Cassa Depositi e Prestiti sono stati diluiti e le rate alleggerite. Così facendo, all’inizio della vicenda alcuni di loro erano dall’altro lato del tavolo.

MAGLIE E CAMPI SALENTINA: PIÙ VICINI AI MALATI DI SLA


Partirà a breve il progetto sperimentale di assistenza integrativa domiciliare dedicata ai malati di sclerosi laterale amiotrofica.
Di Angela Leucci
Più assistenza per i malati di SLA. I distretti socio sanitari di Maglie e Campi Salentina inizieranno a breve una sperimentazione, che coinvolgerà i malati di
sclerosi laterale amiotrofica, quelli che praticano la ventilazione meccanica invasiva e quelli affetti da malattie rare. Si tratta, appunto, si un progetto di assi-
stenza integrativa con monitoraggio nutrizionale, pneumologico e oftalmologico, assistenza odontostomatologica e supporto psicologico e sociale per le fragilità
estreme. Una sperimentazione che nasce dall’osservazione, ad esempio, della necessità di un monitoraggio continuo dei problemi di vista di questi pazienti,
impossibilitati alla mobilità: con uno di questi, che poteva comunicare solo con lo sguardo, è stato notato, infatti, che a un certo punto aveva cessato qualunque
comunicazione con l’esterno, questo a causa di un aumento improvviso dell’astigmatismo, con i conseguenti problemi per la vista. È al vaglio, intanto, come
si possa trasportare facilmente certa strumentazione ingombrante, fragile e complessa, che riguarda l’oftalmologia: questo accade mentre si sta operando un
vero e proprio censimento delle criticità su SLA e malattie rare, che dovrebbero
ammontare a meno di trenta casi in tutta la provincia, affinché si possa avere una
mappatura completa della diffusione, conoscendo bene come, dove e quando
intervenire. Perché, sebbene la sperimentazione riguardi i distretti di Maglie e
Campi, potranno fruirne tutti i malati interessati che si trovino nella ASL Lecce.
Soddisfazione da parte delle associazioni di categoria, in particolare da parte
del sindacato SFIDA, che da tempo preme per maggiori attenzioni ai malati
di SLA. Il progetto prevede anche delle consulenze, nel settore dell’invalidità e
dell’assistenza protesica, infermieristiche e chirurgiche, anche se queste ultime
potranno essere richieste solo nel territorio provinciale della dorsale adriatica.
L’intera sperimentazione è completamente gratuita, proprio per venire incontro
alle necessità dei malati e delle loro famiglie, che rappresentano un pò la cene-
rentola della sanità, tanto che si sta riscontrando una certa diffidenza da parte
dei parenti dei pazienti: se a qualcuno non si da mai nulla, nel momento in cui
gli si rivolgono maggiori attenzioni, che pure sono motivate da un reale bisogno,
è normale che questi non crederà ai suoi stessi occhi.

DICEMBRE 7
Destagionalizzare il turismo si può
Puntando su vendemmia, città d’arte e feste di tradizione

Luisa Airoldi
Salento e Turismo

La vendemmia, le città d’ar-


te e le feste di tradizione:
sono i tre cardini sui quali si
punta per destagionalizzare il turismo nel Salento.
L’assessorato al turismo della Provincia di Lecce, in
partenariato con Regione Puglia, assessorato alla
cultura, turismo e mediterraneo, che sta impiegan-
do fondi dell’Unione europea, tramite l’Apt Lecce,
e in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecce, punta sugli educational Italia meridionale, incastonato nel bellissimo centro storico dove si possono ammirare
per valorizzare le peculiarità del Salento, bello e attraente anche in bassa stagione. le tipiche case a corte salentine e sopra la piazza, tra le più belle del Salento, vi è il
Infatti nelle settimane scorse si e’ svolto nel Salento un educational per giornalisti e museo della civiltà contadina.E’ d’obbligo poi la tappa golosa nella storica pasticceria
tour operator con un itinerario che ha preso le mosse dalla Festa di tradizione in gelateria Provenzano per degustare lo spumone e la banana i dolci tipici salentini
onore di San Niceta a Melendugno, dove tra luminarie, bande e fuochi d’artificio e’ fatti di gelato alla nocciola, fior di panna, meringa e mandorle tritate rigorosamente
stata fatta conoscere la devozione autentica del popolo salentino, abituato a onorare i pugliesi. Visita poi al santuario di Montegrappa, costruito immediatamente dopo la
Santi, con feste sontuose. Poi l’itinerario ha portato i partecipanti a una vendemmia guerra, dall’allora sindaco Vergine che volle riprodurre in tutto e per tutto il Santua-
nei campi di Negroamaro a cura della cantina cooperativa Due Palme di Cellino San rio di Montegrappa con la Madonna mutilata dagli orrori della guerra. Tappa poi a
Marco, la più grande cantina cooperativa della Puglia che vanta più di mille soci ed è Ugento,antica città messapica che non offre solo mare, ma anche e soprattutto una
arrivata a produrre fino a sei milioni di bottiglie l’anno. Visita poi a Guagnano, nella vacanza ricca di cultura. Vi sono infatti la cripta del Crocefisso, di età bizantina con
storica cantina Azienda agricola Cosimo Taurino, che ha firmato il Patriglione, con- i Santi dai volti orientali e il rinnovato museo archeologico sulla civiltà messapica,
siderato dalla critica enologica tra il primi cento vini al mondo. Il tour delle cantina di cui, tra tombe e monete antiche, si può ammirare il pezzo più bello: la statua di
poi ha fatto sosta nella Cantina sociale cooperativa di Salice Salentino, nel cuore della Zeus rinvenuta ad Ugento, simbolo della civiltà messapica. Quanto alle feste salenti-
zona del Salice Salentino doc. .Altra sosta nella cantina sociale cooperativa Vecchia ne domina il barocco tradotto in luci colorate, le tipiche luminarie che la sera danno
Torre di Leveranno, dove viene prodotto il Leverano doc. Tappa quindi nella cantina splendore alle feste di tradizione .Tra le più belle vi è ogni anno la festa in onore di
sociale cooperativa Cupertinum, che, per festeggiare i suoi primi 75 anni di vita, ha San Giuseppe da Copertino, il protettore degli studenti e dell’aviazione, che volava,
prodotto un’etichetta anniversario. Il tour e’ proseguito tra le città d’arte del Salento: andando in estasi, quando vedeva l’immagine della Madonna nel Santuario della
in particolare Tuglie e Ugento. A Tuglie si puo visitare l’unico museo della radio in Grottella, dove il Santo, nato a Copertino, prese i voti francescani. In questa occasio-
ne sulle bancarelle si possono trovare i prodotti tipici salentini venduti solo durante
le feste: la cupeta (una specie di torrone fatto di mandorle e zucchero) e la scapece
tipica gallipolina: pesce fritto immerso nel pan grattato, lo zafferano e l’aceto, che
va gustato con il dolce sedano.
DOVE DORMIRE
Sull’Adriatico
Masseria Bosco di Makyva, strada comunale Borgagne Sant’Andrea, Melendu-
gno (Lecce), tel. 0832.811002 - www.makyva.it
Tappe golose
Cremeria Provenzano, piazza Garibaldi, 23, Tuglie (Lecce) tel.0833.596165;
Bar gelateria Galanè, piazza Salvo d’Acquisto, Torre dell’Orso, tel. 0832.841306

8 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Angela Leucci
Riflettori su Maglie

ASSOCIAZIONISMO A MAGLIE
La metà delle associazioni non ha presentato le attestazioni annuali.
Intervista con il consigliere comunale Dario Vincenti
si ha di volontariato: volersi impegnare in
progetti di utilità sociale senza perdersi die-
tro alle carte. Gli adempimenti amministra-
tivi, comunque sia, ci sono ed è necessario
che ci siano, anche perché, inevitabilmente,
rispondono alle generali necessità di parteci-
pazione, accettazione di regole, trasparenza.
Per quanto riguarda invece la possibilità di
inesistenza di attività per un’associazione,
seppure concreta come ipotesi, mi è più
spontaneo scartarla, non concependo io neppure l’idea di una scatola vuota con
vocazione al nulla.
D. Qualche tempo fa, più che ora, è quasi sembrato ci fosse una corsa “politica”
all’associazionismo, ma chi è stato davvero interessato alla fine ha resistito. Per-
ché queste ondate di interesse o disinteresse?
Un’associazione ogni 230 abitanti circa. È questo il bilancio dell’attività associa- R.Di interesse o di disinteresse non si dovrebbe nemmeno parlare quando c’è di
tiva a Maglie. Peccato che delle 65 associazioni regolarmente registrate negli albi mezzo l’associazionismo che è espressione di generosità, gratuità e disinteresse. An-
comunali, per avere benefici economici e la rappresentanza in consulte e nella che in questo caso, però, non è sempre così. Soprattutto quando a sopravanzare su
commissione per le Pari Opportunità, solo la metà abbiano presentato ad aprile tutto è la necessità o l’urgenza politica. Le associazioni -per essere credibili e fun-
la documentazione relativa all’attività annuale. Non si conoscono le ragioni di zionali allo scopo sociale che si sono date- non devono quindi mai né farsi strumen-
questo fenomeno, si potrebbe trattare di una semplice dimenticanza da parte talizzare, né sottostare ai tempi e ai ritmi dettati e imposti dalla cosiddetta agenda
del presidente, ma si potrebbero ipotizzare anche delle questioni differenti. Ne politica. Devono anzi sempre essere orientate alla libertà di azione, all’autonomia
abbiamo parlato con Dario Vincenti(foto), consigliere comunale ma anche presi- decisionale, all’indipendenza del dire, del fare, del proporre. Ascoltando però, se
dente della locale sezione della Società di Storia Patria per la Puglia. necessario, anche le istanze che vengono dalla politica.
D. Perché molte associazioni a Maglie non hanno presentato il consuntivo delle D. Perché molto spesso nelle associazioni e nel volontariato le facce sono le stesse?
attività dell’anno precedente, dimenticanza burocratica o inesistenza di attività? Reale mancanza di tempo di chi non partecipa o altro?
R. I motivi del “non fare qualcosa” possono essere molteplici e quasi mai a R.Solo una breve riflessione: le facce nell’associazionismo sono sempre le stesse per-
matrice unica. La cosiddetta burocrazia ha certamente un ruolo non marginale ché il volontariato è sempre oneroso in termini di impegno, tempo, pazienza e ri-
nello spazio di azione delle associazioni e, spesso, si mal concilia con l’idea che sorse, e non solo molti coloro che tale costo intendono (o sono disposti) a sostenerlo.

FARMER MARKET, OVVERO LA SPESA DAL CONTADINO. Coldiretti, saranno in totale 25: sedici per la vendita di prodotti ortofrutticoli, 6 per
Di Salvo Sammartino quelli trasformati (prodotti latto-caseari, conserve, olio e vino) due per le produzioni
Archiviata la stagione estiva, Otranto cerca di riscoprire l’agricoltura e le produzioni biologiche, due alle specialità siglate con le Dop, Doc e Igp. Si è lasciato però ampio
agro-alimentari tra le sue originarie vocazioni. E lo fa grazie all’ impulso del Consi- margine di scelta nel Regolamento comunale circa l’aumento del numero di posta-
glio Comunale che ha approvato lo scorso 28 ottobre un Regolamento per istituire zioni di vendita e la possibilità di estendere questa forma di commercio diretto per
anche nella nostra città il Farmer Market, un mercato agricolo dove contadini e le specialità ittiche e per la vendita di carni allevate e macellate nel nostro territorio.
produttori locali potranno vendere direttamente al dettaglio il frutto della loro terra. Si punta così a dare visibilità ad una serie di produttori locali e ad avviare un settore
La storia italiana dei Farmer market trova le sue radici nella finanziaria del 2007. della microeconomia che risente di una flessione. Ma anche alla promozione di ti-
Oggi i Farmer market sono una realtà che coinvolge più di 500 mercati in tutta Ita- picità agricole che fanno parte di un arcaico patrimonio culturale che sta sfumando
lia, grazie all’impegno di Coldiretti che ha ideato i mercatini di “Campagna amica”. sempre più nella corsa alla globalizzazione. Stando al bando pubblicato dal Comune
Molto lo si deve anche all’ approvazione del Consiglio dei Ministri del disegno di inoltre una “corsia preferenziale” è riservata ai produttori di Otranto. I dati forniti su
legge denominato “Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli provenienti da scala nazionale da Coldiretti sarebbero entusiasmanti: 500 mercatini in tutta Italia,
filiera corta e di qualità” avvenuta lo scorso marzo 2010. Con questo provvedimento maggiore consapevolezza dei consumatori e quote del 30% di risparmio per chi
il Ministero dell’ Agricoltura e della Pesca invita gli Enti locali a valorizzare le pro- compra e relativo 30% di guadagno per chi produce tutta la settimana e vende nel
duzioni agricole e a regolamentare la materia della loro vendita diretta. Nel pome- week-end. Entusiasmante anche l’ esperienza leccese, stando ai dati registrati nei
riggio del 17 novembre scorso, presso il Castello Aragonese di Otranto, un incontro due mercati di Campagna amica attivi nel capoluogo salentino in un anno di atti-
con i produttori agricoli. Il primo cittadino Luciano vità. Non così per le critiche fornite appena un anno
Cariddi, insieme a Leo Piccinno, Presidente Coldi- fa da Confcommercio che denuncerebbe dal suo sito
retti della Provincia di Lecce, e ad Amedeo Falcone, istituzionale poca trasparenza sulla tracciabilità, zero
Presidente Agrimercato Lecce hanno illustrato, con vantaggi per il consumatore, pochi guadagni e per-
il contributo della dirigente dell’Ufficio Commercio sino irregolarità fiscali. Un dato che si è registrato,
Paola Manca il Regolamento per poter usufruire di seppur ridotto in scala, anche nelle sale del Castello
uno dei 25 banchetti di vendita diretta che verranno Aragonese, dove insieme alla curiosità verso questa
allestiti presso l’Area Fabbriche (nei pressi del Porto) nuova esperienza e la richiesta alle istituzioni presen-
ogni domenica, presumibilmente a partire dalla metà ti di maggiore attenzione verso i produttori locali, si
di dicembre. I posteggi, corredati ciascuno da un è palesata anche quella sana invidia per la fatidica
gazebo da tre metri quadri, messo a disposizione da “erba del vicino”.

DICEMBRE 9
LA CORSA ALL’ORO ENERGETICO RISCHIA DI
PROVOCARE UNO SCONTRO ISTITUZIONALE
Si punta a ridisegnare lo sviluppo delle “rinnovabili”
Elio Paiano megawatt di potenza,
Il Fatto del Mese l’impianto fotovoltaico
(che occupa circa tre
La Puglia esporta l’87% del- ettari) può essere fatto
la sua produzione energeti- semplicemente esiben-
ca, è tra le prime tre regioni do una Dia (dichiarazio-
d’Europa per la produzione da energie rinnovabili, ne inizio attività) presso
ma la corsa non si ferma e rischia di generare uno il comune. Certo, esclu-
scontro tra cittadini ed istituzioni senza precedenti. dendo oliveti secolari,
Una regione che “illumina” l’Italia fino all’Emilia zone vincolate etc., ma
Romagna, che da sola produce oltre 310 megawatt lasciando mano libera
di potenza dall’energia solare (un quarto di tutta la su tutto il resto dove gli
produzione italiana) con gli impianti fotovoltaici che impianti stanno sorgen-
crescono al ritmo del 112% all’anno. Una regione che do in maniera indiscri-
da sola produce anche un quarto dell’energia eolica minata. Così, solo per
nazionale (1.077,3 Gigawatt all’ora) con una crescita fare qualche esempio,
degli impianti che vola al 44,5% all’anno. Numeri si- il comune di Soleto,
mili li producono anche le biomasse (139 megawatt) quello con la splendida
con identico tasso di crescita dell’eolico. Una “corsa Guglia Orsini, dovreb-
all’oro” energetico che non ha precedenti in tutta la be tener fede al suo
storia dell’Italia, un fronte che ha scatenato una vera nome comprendo tutto
e propria guerra. Lo ha sottolineato, tra l’altro, anche il territorio disponibile
l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia Loren- di pannelli solari. Le
zo Nicastro “siamo in guerra, ora ne sono convin- dia presentate sono così
to, ascoltando le parole del Presidente Nazionale di tante che non restereb-
Legambiente presso la Fiera del Levante che ha di- be più un ettaro libero,
chiarato come le pale eoliche siano migliorative del ma non solo, sotto gli
paesaggio e che lo stesso non è sacro ma trasforma- impianti già realizzati
bile”. Già, il punto è tutto qui, tra la conservazione sono stati occultati ri-
di un paesaggio rurale e costiero che mostra l’eredità fiuti tossici. Di tutto ciò
di millenni di civiltà e la sua distruzione in nome del- si sta occupando, final-
la corsa all’oro dei rimborsi energetici, dei sussidi e mente, la magistratura,
dei certificati verdi. La corsa alle rinnovabili in Puglia nel frattempo, la corsa
nasce da un errore di valutazione compiuto a monte, continua tra le polemi-
con le linee guida nazionali recepite nel Pear, il pia- che e le azioni giudi-
no energetico regionale che regola la materia fino al ziarie. Finalmente, dopo mesi e mesi di polemiche si è somma, si corre ai ripari con la più semplice delle idee,
2016 e che ora, si dice, “deve essere riprogrammato”. giunti alla conclusione che “le linee guida per lo sviluppo quella di coprire gli edifici pubblici, le aree industriali, le
Già, l’obiettivo lanciato allora è quello di raggiungere delle rinnovabili e per la tutela del territorio vanno rivi- cave dismesse, le ex discariche etc. con pannelli solari e
i 4.200 megawatt di produzione da energie rinnovabi- ste”. A dichiararlo –presso la Fiera del Levante- è stata di tutelare lo splendido paesaggio agrario del Salento. La
li. Il problema è che si sono iniziate ad installare pale Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo economico speranza è che si faccia in tempo, prima che una coltre
eoliche in zone ad alto pregio paesaggistico come la nonché vicepresidente della Regione Puglia, spiegando di silicio copra per sempre i vitigni di negramaro e pri-
Capitanata e mini impianti eolici in maniera indiscri- in merito come gli assessorati regionali stiano lavorando mitivo, i campi arati delle terre rosse ed i pascoli verdi
minata nel Salento. La legge prevede che fino ad 1 alacremente al fine di poter redigere tali linee guida.  In- intorno alle masserie del Salento.

MASSERIA Vendola a Seravezza per “L’ intervista al cervello


del…politico” Il palco dell’Area Medicea di Seravezza (Lucca)
BOSCO DI
ha ospitato recentemente anche Nichi Vendola presidente della Re-
MAKYVA gione Puglia, insieme al il sindaco Ettore Neri, per rispondere alle
Ci si arriva lungo la domande del prof. Ubaldo Bonuccelli e del giornalista Fabrizio Dio-
strada comunale del laiuti nel corso dell’incontro “ Intervista al cervello del… politico”.
Bosco di Coppola Si tratta di uno degli appun-
tamenti collaterali della ter-
frazione di Borgagne.
za edizione del Festival del-
73026 Melendugno la Salute che, nel giorno
(Lecce) della sua apertura, ha fatto
tel-fax 0832.811002 tappa a Seravezza per que-
info@makyva.it sto evento dedicato ad ap-
profondire i meccanismi di
www.makyva.it
funzionamento del cervello.

10 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Salvo Sammartino
Il Personaggio

Premio Galateo alla ricercatrice


Silvia Piconese
“Solo una ricercatrice” è come ama definirsi Silvia Piconese(foto), brillan-
te idruntina doc che è invece una promessa nel panorama europeo della
ricerca contro il Cancro. Soprattutto dopo aver scoperto, insieme al team
di ricerca di Mario Colombo del Dipartimento di oncologia sperimenta-
le dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano le interazioni tra le cellule
tumorali e il sistema immunitario e aver pubblicato gli studi sulle strategie
per utilizzare il sistema immunitario del paziente contro il cancro, che
viene percepito come un agente esterno da eliminare. Nei giorni scorsi,
a Galatone Silvia Piconese è stata premiata nella 33ma edizione dedicato
alla memoria del grande umanista salentino Antonio De Ferrars detto “il
Galateo”. “Ricevere il Premio Galateo mi ha riempito di gioia e ha rian-
nodato un legame alla mia terra, che ho lasciato undici anni fa per andare
a studiare e poi a lavorare al nord”- ha dichiarato Silvia Piconese riceven-
do il Premio- “Il mio mestiere è uno dei più rischiosi e dei peggio retribuiti.
Scovare un piccolo vuoto di conoscenza nella letteratura scientifica, for-
mulare ipotesi e condurre molti esperimenti è una attività che può persino
sconfessare la tua ipotesi e la frustrazione può farsi devastante se a ciò si
aggiunge una condizione di estrema precarietà. Vedo ogni giorno intorno
a me l’esodo incessante di giovani brillanti verso le aziende farmaceutiche
o verso l’estero. Una laurea il dottorato internazionale in questo momento
in Italia valgono davvero poco”- ha commentato la Ricercatrice idruntina
– “In questo triste scenario è difficile per noi ricercatori trovare entusiasmo
ogni giorno, ma lo troviamo con la sete di conoscenza e nei riconoscimenti
che ci vengono attribuiti che ci danno la percezione dell’utilità del no- Il declino del sistema scolastico e il degrado culturale imperante produ-
stro lavoro. Alla notizia dell’assegnazione del premio Galateo, ho ricevuto cono ignoranza, disinteresse e diffidenza verso la scienza. Lo scienziato
tantissime attestazioni di stima e di affetto di molte persone che hanno resta quindi relegato al di fuori della società e raramente integrato tra gli
visto in me il simbolo della lotta contro il cancro, anche se io sono ancora, intellettuali del Paese. In controtendenza, il premio Galateo, rappresenta
“solo una ricercatrice” che non ha la pretesa di salvare il mondo. Questo per me un’occasione di incontro e di dialogo con illustri personalità della
premio ha gettato un ponte tra il laboratorio e le persone” - ha infine con- cultura letteraria e ha ispirato in me il sogno che l’Italia torni un giorno
cluso la dottoressa Piconese – “ Nella nostra epoca e nella nostra Italia, il all’eccellenza del Rinascimento e che sorga una nuova cultura fondata
progresso scientifico e tecnologico sembrano lontani dalla vita quotidiana. sulla sinergia tra diverse forme di conoscenza.”

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DICEMBRE 11
A Melendugno nasce il nuovo cinema
tra polemiche e speranze
Caterina Santoro
Riflettori su Melendugno

Domenica 21 Novembre i cittadini melendugne-


si hanno partecipato all’inaugurazione del nuo-
vo Cinema - Teatro, intitolato “Nuovo Cinema
Paradiso, in omaggio al film  di Tornatore, vincitore di un Oscar.Una
inagurazione che tuttavia ha suscitato alcune polemiche. Ma andiamo
con ordine.Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al Sindaco Vittorio
Potì, l’Assessore alla Cultura Anna Elisa Prete, tutti gli amministrato-
ri del Comune, la Vice Presidente della Provincia Simona Manca e il
Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna. Invitato speciale è
stato il Consigliere Regionale Rocco Palese, cofirmatario, insieme all’ex
Consigliere Regionale Vittorio Potì, dell’emendamento alla Legge Re-
gionale n.17 del 2005, che ha permesso al Comune di Melendugno
di far fronte alle ingenti spese di ristrutturazione del vecchio Cinema
Jolly. Acquistato nel ‘95 durante l’Amministrazione Corvino con un
investimento di 600 milioni, il cinema è stato ristrutturato al costo di
1.200.000  Euro, coperto per il 69% dal contributo Regionale, ottenuto
proprio grazie a questa legge, affidata all’Assessorato ai Lavori Pubblici
retto allora da Onofrio Introna. Tale legge prevedeva che tutti i paesi che, secondo lui, l’investimento è stato
fino a 15mila abitanti già proprietari di un cinema potessero ricevere un errore, perché troppo oneroso per
un contributo fino al massimo dell’80% per la ristrutturazione e ha la comunità melendugnese. Il Sindaco,
permesso di salvare, in tutta la Regione, sette cinema, di cui due in Pro- naturalmente, dissente e commenta:
vincia di Lecce: Melendugno e Morciano. Prima di tale emendamento, “Le affermazioni di De Gaetani hanno
nonostante la presenza in quegli anni di finanziamenti comunitari, la fortificato in me l’idea che siamo sulla
specificità non era tale da potervi accedere.La gestione degli spettacoli buona strada. Non lo stimo come Con-
teatrali sarà affidata al Comune, mentre per gli spettacoli cinematogra- sigliere, perché è vero che la cultura ha
fici è stato aperto in questi giorni il secondo bando di gara, dato che il un costo, ma è vero anche che il cinema
primo è andato deserto. A tal proposito, il Sindaco Vittorio Potì ci ha è un sogno e quindi vale la pena inve-
espresso tutte le sue speranze: “Gestire un cinema non è facile, però stirci. Il programma teatrale è un buon
io sono determinato e penso che questo cinema debba vivere, perché programma: abbiamo una collaborazio-
rappresenta il centro della socializzazione e dell’elevazione culturale”.In uno degli ne con il Teatro Pubblico Pugliese che, al momento, prevede rappresentazioni con
ultimi Consigli Comunali, però, l’ex Assessore al Bilancio De Gaetani ha affermato Carlo Giuffré, Reggiani, Kusterman e altri, perciò siamo fiduciosi”.

Estate melendugnese simi anni?


R: Si, andremo sempre in questa direzione, anche
Parla l’assessore Anna Elisa Prete se è una formula abbastanza costosa: la spesa è pas-
sata da 40mila a 72mila euro, però, grazie all’aiuto
L’estate è finita ed è tempo di bilanci per quan- eventi che ac- degli operatori turistici e commerciali presenti su
to riguarda la stagione appena passata. Per capire contentasse le tutto il territorio melendugnese, siamo riusciti in
se è stata un’annata positiva per Melendugno e le esigenze di tutti, questa impresa.
sue marine, San Foca, Roca, Torre dell’Orso, Tor- spaziando dal D: Qual è stato il fiore all’occhiello della stagione?
re Specchia e Sant’Andrea, abbiamo intervistato teatro in ver- R: Un progetto degno di nota è stato “Lo sguar-
l’assessore alla cultura Anna Elisa Prete (foto) che, nacolo agli spet- do di Omero”. Progettato dal direttore artistico
insieme al consigliere delegato al turismo Maurizio tacoli musicali, Annalisa Montinaro e realizzato dal Comune di
Cisternino, si è occupata della rassegna culturale tutto di qualità. Melendugno, con il contributo della Regione e
Blu Festival. D: Rispetto alle manifestazioni degli anni prece- della Provincia, è un festival di narrazioni filmiche
D: Assessore, ci può fare un bilancio dell’anda- denti, quest’anno la rassegna è stata più ricca e dedicato a luoghi, culture e identità. La proiezio-
mento della stagione estiva e in particolare della spalmata in un arco di tempo più lungo. Come mai ne è avvenuta in due serate, dopo le quali c’è stata
manifestazione curata da lei e dal consigliere Ci- questa scelta? la premiazione da parte della giuria, composta da
sternino? R: Quest’anno, come già l’anno scorso, abbiamo esperti cinematografici della Rai. Durante la mani-
R: Per quanto riguarda le presenze, il bilancio è puntato su una formula diversa, investendo le risor- festazione c’è stata anche la premiazione del regista
soddisfacente: si parla di un incremento del turismo se economiche non su un’unica serata conclusiva e sceneggiatore Ermanno Olmi. Queste scelte sono
del 5% nel Salento e del 15% nelle nostre marine. dell’estate, come veniva fatto dalle precedenti am- state fatte perché riteniamo che turismo e cultura
Anche in riferimento alle manifestazioni culturali ministrazioni, bensì cercando di garantire, da giu- costituiscano un binomio inscindibile per la pro-
e di intrattenimento il bilancio è positivo: abbiamo gno a settembre, ogni sera uno spettacolo diverso. mozione del nostro territorio e infatti il risultato è
cercato di realizzare un programma variegato di D: Questa formula verrà seguita anche nei pros- stato ottimale. 

12 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Salvo Sammartino
Trasporti e Territorio

Presto “più grande” il tratto


Maglie- Otranto
Le ultime novità sulla SS 16 Adriatica

La S.s. 16 adriatica è la più grande strada statale italiana: parte a Padova e invece l’ aggiudicazione della gara d’appalto per la Otranto-Maglie. Vincitrice
termina ad Otranto viaggiando per oltre mille chilometri e collegando Veneto, del bando indetto dall’Anas, secondo i criteri dell’offerta più vantaggiosa è l’
Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Per quasi un terzo del impresa leccese “Co.edi.sal S.c.r.l.” del gruppo Palumbo. L’ esito del bando di
suo viaggio attraversa la Puglia. Penetra da nord-ovest a San Severo (Fg) e gara per i lavori di ammodernamento tra il km 985,000 e il km 999,100 è stato
interseca l’ autostrada A14 adriatica tra Cerignola e Canosa, superate le quali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale: nei dettagli anche l’importo di aggiudica-
le due strade bypassano la città di Bari. Qui l’A14 si ferma e la Ss16 continua zione che supererebbe i 55 milioni di euro. E veniamo alle ultime novità ap-
a scendere giù fino alle porte di Otranto, senza una curva, un tornante o un prese “sul campo”. Negli uliveti che si affacciano sulla statale sono già in atto
dosso. Negli ultimi km la S.s.16 collega il Salento al resto dell’ Italia. Scavalca una serie di espropri per fare spazio all’ asfalto. Negli ultimi giorni, in piena
lo scalo portuale brindisino di Costa Merlata e dall’ aeroporto “Papola casale” campagna olivicola infatti, i tecnici e i funzionari dell’Anas hanno effettuato
di Brindisi arriva in Terra d’Otranto, meta turistica che quest’anno guadagna una nuova serie di rilevamenti sul futuro teatro dei cantieri. Alcuni coltivatori
il 5 per cento delle presenze nonostante la crisi. Gli ultimi 16 chilometri che hanno ricevuto gli indennizzi per le quote di suolo e gli ulivi già espropriati,
collegano Maglie a Otranto saranno presto ampliati e dalle attuali due corsie altri sono in attesa di essere liquidati. Dall’ uscita di Otranto e fino all’ agro
che viaggiano contrapposte ci sarà presto la doppia corsia. Insieme al raddop- di Palmariggi infatti (la zona degli uliveti), da ambo i lati della strada alcuni
pio vi sarà una radicale trasformazione agli accessi dei quattro comuni che metri di suolo (si va da un minimo di 3 a 9 metri) e relativi alberi, lasceranno
si incontrano strada facendo (nell’ ordine Giurdignano, Palmariggi, Bagnolo lo spazio alle nuove corsie. Nei piani dell’ Anas anche il restyling all’ingresso
e Muro Leccese). Verranno ridisegnate tutte le pertinenze viarie presenti, i di Palmariggi con la modifica (se non l’eliminazione) dell’ attuale cavalcavia.
collegamenti agli stradoni poderali, l’illuminazione e la segnaletica. In un co- Al bivio di Giurdigano, secondo quanto dicono i coltivatori locali, l’esproprio
municato del settembre 2009 è il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci a rendere più importante che interesserebbe un intero ettaro. Altri espropri sono previsti
note le cifre degli investimenti per la Puglia nel biennio 2010-12. In concerto nell’ agro di Muro nei terreni seminativi e dal lato opposto di Bagnolo dove vi
con il Ministero Infrastrutture e Trasporti e il Cipe, l’ Anas ha stanziato circa sono altri uliveti. In media, ogni pianta di ulivo espropriata viene indenniz-
1,8 miliardi di euro che interesseranno una serie di macro-aree in Puglia. I due zata con 2-300 euro. Non resta che attendere l’avvio dei lavori (secondo i più
interventi nel Salento ai tratti Maglie-Otranto e Maglie-S. Maria di Leuca (la informati a partire dal prossimo settembre 2011) e sopportarne gli eventuali e
Ss 275) ammonterebbero a circa 360 milioni di euro. Dello scorso luglio 2010 (si spera) temporanei disagi.

BORGAGNE DOTATO DI UN ELIPORTO UNO DEI PRIMI ITTITURISMI PUGLIESI È A PORTO DI TRICASE
Borgagne, frazione di Melendugno, da qualche mese è dotata di un eliporto vicino Si chiama, non a caso, “Anime Sante” il primo esempio di ittiturismo in Puglia e si trova
alla vecchia pista per piccoli aerei già esistente, nato proprio a pochi chilometri dal a Porto di Tricase in una via che è tutto un programma : Via dei Pescatori. Quando
centro abitato e a poche centinaia di metri dal mare. E’ una piccola pista (voluta arrivi in questo ristorantino che contiene al massimo 50 coperti capisci subito che sei
fortemente da Luigi Saracino del comune di Melendugno) che può dare un note- nel posto giusto perchè di fronte sostano sempre tanti gatti in attesa di qualche avanzo.
vole contributo a un certo tipo di turismo che da anni frequenta il territorio. Inoltre Si diceva del nome del ristorante “ Anime Sante”; prende il nome dalla barca del bi-
rappresenta anche un grande sostegno per tutti coloro che hanno problemi gravi di snonno pescatore. Di quando appunto, tantissimi anni fa, i pescatori uscivano in mare
salute perchè gli permette di raggiungere velocemente i centri sanitari più attrezzati. anche con tempo cattivo e per questo venivano chiamati “anime sante”. Il nome della
barca l’ha eredita il nonno e poi il padre Rocco Cazzato che insieme ai figli e alla mo-
glie ha messo su questo delizioso ristorantino con il nome della barca. All’interno due
figli gentilissimi e velocissimi ti illustrano
i piatti, tutti ovviamente di pesce che più
fresco non si può. Viene pescato da loro
stessi la notte prima. In cucina la moglie
e la figlia. Insomma un vero esempio di
ittiturismo. Per questo sono sempre pieni
e infatti e’ meglio prenotare al numero
083.775213.

DICEMBRE 13
Otranto: a fine dicembre il primo raggio di
sole con l’Alba dei Popoli
Valentina Vantaggiato
Cultura e Spettacoli

Otranto, luogo simbolo del Mediterraneo,


crocevia di culture, intreccio di etnie, come
testimoniano molti suoi monumenti e la sua
storia passata e recente, celebra il legame della Puglia con la ci-
viltà mediterranea attraverso una rassegna di cultura, spettacoli,
arte, ambiente e musica. L’Alba dei Popoli, ormai giunta alla
dodicesima edizione, è una manifestazione che prende spunto
dalla forza simbolica esercitata dal primo raggio di sole del nuo-
vo anno all’Italia. La luce che giunge dall’Oriente illumina per
prima proprio quest’estrema frontiera dell’Europa, caricando
di significato l’evento che attira ogni anno migliaia di giovani e
meno giovani da ogni parte del continente, offrendo loro un ricco
programma per tutti i gusti e le età. La Città dei Martiri, infat-
ti, nel periodo delle festività natalizie, pianifica quasi un mese
di eventi di vario genere, che raggiungono l’apice la Notte di
San Silvestro, il 31 dicembre, con un grande concerto musicale in piazza, da dolci melodie, cornetti caldi e the. L’Alba dei Popoli, organizzata dal
spettacolo pirotecnico sul mare a mezzanotte, fiumi di spumante e musica Comune di Otranto, sin dalla sua prima edizione nel 1999, ha vantato
fino alle prime luci del nuovo anno. E i più romantici possono ammirare la presenza di numerosi artisti ed intellettuali di livello internazionale.
la prima alba dello “stivale” dal punto più ad est d’Italia, Capo d’Otranto, Quest’anno parte il 4 dicembre con “Accendiamo il Natale”, iniziativa
o altrimenti noto come Punta Palascia, dove un vecchio faro, oggi sede di dedicata alla “luce” a cura di Art’Etica. Luce dell’albero di Natale e delle
un osservatorio sull’ambiente dell’Università del Salento, fa da sentinella luminarie cittadine che verranno accese nel medesimo momento, luce di
sul mare Adriatico e accoglie un nuovo giorno, un nuovo crepuscolo del lanterne messaggere di pace che verranno liberate nel cielo stellato.
mattino, una nuova era. E ci si spoglia di ciò che è stato per reinventarsi e Il 10 dicembre un convegno per celebrare il 62° Anniversario della di-
lasciarsi pervadere dal nuovo, dal futuro, da ciò che sarà. Il tutto condito chiarazione dei diritti umani, organizzato dal locale club Unesco. Ospite
il noto giornalista Oliviero Beha. Dall’11 dicembre al 9 gennaio 2011, al
Castello Aragonese, si potrà visitare la mostra “L’arte del presepe nelle ce-
ramiche di Grottaglie”. Dal 26 al 29 dicembre, l’associazione dei commer-
cianti OCSO presenterà “Gustando il Natale. Suoni e sapori di Otranto”,
con la 1^ edizione del Concorso Enologico di Terra d’Otranto.
Serata di punta dell’intera rassegna, la Notte di San Silvestro. Sul grande
palco allestito presso Lungomare degli Eroi, si esibirà Nina Zilli, cantante
poliedrica che si è guadagnata un Disco d’Oro con l’album “Sempre lon-
tano” e il Premio della critica “Mia Martini” al 60° Festival di Sanremo.
Il 5 e il 6 gennaio, la 12^ edizione dell’Alba dei Popoli si concluderà con
un appuntamento dedicato al “Pane nostro: il pane come viatico dell’uma-
nità”, che avrà per protagonista lo scrittore Predrag Matvejevic. E ancora
tante altre iniziative organizzate dalle associazioni presenti sul territorio.
Per i dettagli consultare il sito www.comune.otranto.le.it.

I PERSONAGGI ILLUSTRI DEL SALENTO: LORENZO SCUPOLI, IL MISTERO DELLA CALUNNIA CONTRO IL SACERDOTE
DI OTRANTO. di Valentina Vantaggiato E’ molto difficile fornire dati precisi circa i primi quarant’anni di vita di Lorenzo, vero nome Francesco. La sua nascita, avve-
nuta ad Otranto, è databile intorno al 1530.Nel pieno della sua maturità, affascinato dalla comunità dei teatini di S. Paolo Maggiore di Napoli, decise di entrare a far parte
dell’Ordine dei Chierici Regolari fondato nel 1524 da S. Gaetano da Thiene. Il 4 giugno del 1569 fu accolto fra i teatini e cominciò il noviziato il 1o gennaio successivo,
guidato da Andrea Avellino, successivamente santificato, e da padre Girolamo Ferro. Nel 1571, conclusa la fase di preparazione, cambiò il nome di Francesco con quello di
Lorenzo. Nel 1574, dopo aver ricevuto il suddiaconato per la Pentecoste e il diaconato, fu trasferito a Piacenza, dove ritrovò il suo maestro e la sua guida spirituale, padre
Andrea. Nel Natale del 1577, in questo borgo, fu ordinato sacerdote. Qualche anno più tardi, Lorenzo, fu destinato alla casa di S. Antonio di Milano e, nel 1581, alla casa
di S. Siro di Genova. In questa città, ancora minata dagli effetti dell’epidemia del 1579, assistette i malati e consolò gli infermi. Ma la vita riservò a questo santo uomo un
cammino difficile e ricco di umiliazioni. Infatti, nel 1585, accusato dal Capitolo generale del suo ordine di un presunto delitto, fu condannato alla pena carceraria per un
anno e, privato dall’esercitare ogni ministero sacerdotale, fu ridotto alla categoria dei fratelli laici. Il motivo per il quale egli fu punito così severamente è ancora oggi un
mistero; numerose testimonianze lo vogliono vittima di una grave calunnia. Tuttavia, lo Scupoli accettò la dura pena con rassegnazione e umiltà, e ciò fece di lui un esem-
pio di alte virtù. Nel 1588 lasciò Genova per trasferirsi a Venezia. L’anno successivo venne pubblicato da una stamperia veneziana un libricino dal titolo “Combattimento
Spirituale”, scritto da Lorenzo ma attribuito per molti anni ad altri autori. Questo testo ebbe un grande successo, oltrepassando i confini italiani, e vantò diverse edizioni
(60 fino al 1610). Il 19 dicembre del 1610, a Bologna, uscì, finalmente, un’edizione con il suo nome. Intanto, nel 1958, fu trasferito alla casa di S. Paolo Maggiore di Napoli.
Nel 1608 assistette alla morte di Andrea Avellino, suo fratello spirituale e amico, commosso e addolorato dal distacco forzato. Due anni dopo, nel 1610, in seguito ad una
delibera del Capitolo dell’ordine, venne riabilitato al suo consueto esercizio, ma, ammalatosi gravemente, morì. E proprio in questo periodo Otranto rende omaggio al suo
illustre figlio, Lorenzo Scupoli, per il IV centenario della morte, con una serie di iniziative che ne ricordano la vita e l’operato.

14 DICEMBRE
il Falco del Salento
Il Falco del Salento Fabio Tarantino
Riflettori su Martano

Si completa la strada che


collega Martano a Otranto
La Giunta Provinciale di Lecce ha approvato il progetto definitivo (con di- comune di Carpignano
chiarazione di pubblica utilità) dei lavori di completamento e sistemazione salentino, giunge, così,
della S.P. n. 48 Martano - Otranto (primo lotto - variante di Carpignano al termine la tanto di-
salentino) per un importo complessivo  di 2 milioni 340 mila euro. Il progetto scussa questione sul trat-
riguarda il tratto che attraversa Carpignano Salentino a partire dall’incrocio to di strada riguardante
con la strada provinciale per Castrignano dei Greci, fino all’incrocio con Carpignano Salentino e
via Santa Marina (in corrispondenza del cimitero di Carpignano) alla fine la sua frazione di Serrano, così come previsto dall’ultima modifica rispetto
dell’agglomerato urbano di Serrano, per complessivi 2 km. Gli interventi al progetto iniziale del 2004, che prevedeva lo scavalcamento tipo “raccor-
programmati interesseranno: l’allargamento, la rettifica e la messa in sicurez- do anulare” dei due centri abitati. Non vi è dubbio che questa soluzione è
za della strada mediante la realizzazione di n. 4 rotatorie agli incroci con le stata un “parto difficile” e che ha visto prevalere infine l’idea proposta dal
strade per Castrignano dei Greci, Cursi, Serrano e per il cimitero. “Comitato Salentino per la Difesa del Territorio”. La vicenda è iniziata nel
Il progetto prevede anche l’allargamento del tratto di circa 500 metri della 2004 con la presidenza Ria alla Provincia di Lecce, quando al comune di
strada che collega Carpignano con la provinciale Martano - Borgagne e la Carpignano venne inviata una proposta di tracciato ideato già negli anni
realizzazione di una quinta rotatoria. La esecuzione di tutte le opere idrau- 70/80 in un clima all’epoca basato sullo “sviluppismo” ed incurante del
liche sulle rotatorie permetterà di ovviare ai continui allagamenti cui è sog- fatto che il Salento era già la zona più stradalizzata d’Italia. L’Amministra-
getta la strada provinciale Martano - Otranto a causa della confluenza delle zione Comunale propose una diversa collocazione del tracciato proposto
acque piovane sugli incroci. “Si tratta di un intervento di rilevante interesse indicando la zona ad ovest dei due abitati con un percorso più lungo ed
su una strada molto trafficata e con problemi di allagamenti – ha dichia- invasivo, approvandolo poi in consiglio comunale. Nel gruppo di maggio-
rato l’assessore provincia alle strade Massimo Como - questo intervento si ranza del comune di Carpignano però era presente anche una componente
aggiunge a tanti altri realizzati da questa Amministrazione per eliminare ambientalista molto critica verso il progetto dell’opera ritenendolo soltanto
le criticità esistenti e per dotare il nostro territorio di collegamenti moderni invasivo per il territorio. La questione cominciò a diventare di dominio pub-
e sicuri. L’allargamento della strada e la realizzazione di cinque rotatorie, blico incontrando la contrarietà della popolazione e via via anche delle altre
rispondono, infatti, all’esigenza sempre avvertita di mettere in sicurezza le forze politiche del paese esclusi i Democratici di Sinistra. Cominciò così il
nostre strade”. Anche l’amministrazione comunale di Martano per bocca del “braccio di ferro” all’interno delle forze della sinistra vedendo inizialmente
suo Vice-Sindaco, l’avvocato Stefano Gallo, aha espresso il proprio più sen- la spaccatura del PRC e poi infine anche del PSI. Il comitato addusse tra le
tito compiacimento : “per l’intervento sono stati previsti 600mila euro, che ragioni “formali” anche il rispetto che la stessa Amministrazione Comunale
consentiranno l’apertura completa al traffico del tronco viario interessato aveva approvato qualche anno prima (2001) e cioè la Carta di Aalborg,
dai lavori. - ha detto- Un tratto di strada che attendeva da anni una sistema- proiettando così il comune Carpignanese verso una direzione di Sviluppo
zione e messa in sicurezza, anche con la dotazione di un nuovo e moderno Sostenibile. Successivamente Il Comitato Salentino per la Difesa del Terri-
nastro d’asfalto, con l’adeguamento al resto del tracciato, che prima e dopo torio chiese udienza all’allora presidente della Provincia Giovanni Pellegri-
quel tratto era già stato ammodernato e che consentirà un collegamento più no che, dopo un incontro durante il quale gli vennero esposte le perplessità
veloce e più breve da Otranto a Lecce. La realizzazione del progetto, che per sul progetto, propose una propria soluzione molto meno invasiva e che in
anni e’ stato incompiuto e sepolto nei cassetti della Provincia, e che e’ stato pratica ricalcava il percorso già esistente adeguandolo alle nuove esigenze
ripreso, finanziato e avviato in pochi mesi, è la risultante della collaborazione di sicurezza e percorribilità. Successivamente la Provincia progettò il nuovo
tra l’amministrazione comunale di Martano e l’amministrazione provinciale tracciato illustrato dal Comitato e lo inviò al comune di Carpignano Salen-
del Presidente Gabellone, che si è fatto immediatamente carico delle istanze tino per le osservazioni tecniche del caso, accompagnandolo con una lettera
per la soluzione dell’annoso problema e che dimostra così di rispettare gli del Presidente Pellegrino, in cui invitava il comune ad approvarlo perchè più
impegni assunti con il territorio, dando una risposta concreta a una comuni- economico e molto meno invasivo. L’Amministrazione Comunale lo appro-
tà importante del Salento come quella di Martano.” Per quanto riguarda il vò senza indugi confermando nei fatti le ragioni del comitato.

Le news da Camera e Senato di Diana De Maffutiis


Con la ripresa dei lavori parlamentari , i rappresentanti eletti dal popolo italiano hanno nuovamente cominciato a presentare atti ispettivi che rendano noti al Governo i problemi delle zone nelle quali ognuno di
loro è stato eletto. Interrogazioni, interpellanze e risoluzioni sono strumenti con i quali i parlamentari possono attirare l’attenzione dell’Esecutivo su una determinata questione, rivolgendosi ai vari Ministri compe-
tenti per materia ovvero alla Presidenza del Consiglio, quando il firmatario dell’atto reputa che la problematica sia di carattere generale. A Palazzo Madama la Sen. Adriana Poli Bortone (iscritta al Gruppo misto
del Senato con il partito di cui è leader, Io Sud), già sindaco di Lecce per due mandati, ha presentato una interrogazione parlamentare a risposta scritta sui rischi per il territorio rappresentati dalla riorganizzazione
europea di BAT (British American Tobacco). Infatti, la multinazionale inglese che produce alcuni tra i marchi più noti di sigarette ha prospettato un piano di ristrutturazione europea che prevede anche il ridimen-
sionamento della Manifattura Tabacchi di Lecce. La Sen. Poli Bortone chiede pertanto ai Ministeri dello Sviluppo economico, del Lavoro e dell’Agricoltura quali iniziative intenda intraprendere il Governo per
evitare che si produca una crisi occupazionale che avrebbe gravi ripercussioni sul tessuto socioeconomico della provincia. Ciò che la Senatrice sottolinea con forza è che il ridimensionamento che BAT vorrebbe
attuare non ha alcun legame con la produttività della Manifattura, che continua ad essere attiva e efficiente. A Montecitorio è stato invece il deputato Ugo Lisi, avvocato leccese che aderisce al Gruppo del Popolo
della Libertà, a presentare una interrogazione al Ministero dell’Interno, cui afferisce il Comando nazionale dei Vigili
del Fuoco. Infatti, lo scorso luglio il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha presentato ai sindacati un piano di riorga-
nizzazione del servizio sommozzatori che prevede la chiusura di alcuni nuclei sommozzatori, tra cui quello di Brindisi.
L’On. Lisi chiede al Ministro Roberto Maroni che prima di procedere a tale ridimensionamento sia fatta un’accurata
analisi del rischio acquatico nella Regione Puglia ed elenca una serie di elementi da tenere in considerazione nella
garanzia della sicurezza dei cittadini, quali ad esempio: densità e distribuzione sul territorio della popolazione, tipo-
logia delle attività economiche presenti, flussi turistici, lunghezza e caratteristiche morfologiche dei litorali interessati
dall’attività turistica, idrografia generale, numero e caratteristiche dei porti e degli idroaeroporti, zone di mare ad alta
densità di navigazione e casistiche incidentali nel mare di Puglia e in particolare nel Canale d’Otranto.

DICEMBRE 15
Il porto turistico di Otranto presto sarà una
realtà. Qualche anticipazione
Salvo Sammartino
Il Caso

Settembre si chiude con no-


tizie positive provenienti da
Roma sul futuro del Porto di
Otranto: durante l’ adunanza del 22 settembre scor-
so presso la sede del Consiglio Superiore ai Lavori
Pubblici, gli amministratori idruntini hanno illustra-
to le proposte presenti nel Piano regolatore del porto
di Otranto ricevendo pareri favorevoli del Consiglio.
Un tassello in più all’iter burocratico per la definitiva
approvazione del progetto che deve ancora superare
la procedura di valutazione di impatto ambientale e
il successivo voto favorevole della Giunta regionale
che tra l’altro figura tra gli Enti finanziatori del Porto
turistico. Nella “pioggia” di finanziamenti regionali
dello scorso gennaio 2010 infatti, un capitolo riguar-
da Otranto e il suo Porto. Nel programma stralcio
dell’Area Vasta “Salento 2020” con il comune di
Casarano capofila, Otranto figura tra i sottoscrittori
dell’accordo che hanno ottenuto finanziamenti del
Por 2007-2013. 6 milioni di euro in totale, 3 milioni
e 780mila euro vanno alla riqualificazione e l’avvio
del Porto turistico e i restanti 2 milioni e 700mila per il recupero del castello Aragonese, la valutazione di impatto ambientale e il sì Giunta regionale, si diceva) e il Porto vedrà la
del fossato e della grotta dei Cervi. Ma facciamo qualche passo indietro per risalire ad luce. E le anticipazioni? L’Amministrazione comunale ha presentato a Roma il progetto
un altro step del progetto. A febbraio 2010, è stata la volta della Conferenza di Servizi per realizzare 160 posti barca nel bacino portuale interno, proprio ai piedi del Bastione
presso la Capitaneria di Porto di Otranto, convocata da Antonio Ostuni, Comandante Pelasgi, dove verrà creato un camminamento sul mare utile a collegare il Porto al molo
del porto. E’ stato un incontro utile ad acquisire i pareri dei vari Enti interessati all’appro- cittadino ed avere un continuum tra la baia cittadina e la città vecchia. Il 3 ottobre scorso
vazione del Piano Regolatore portuale. Il Piano Regolatore del Porto pone l’ attenzione a poi durante un incontro pubblico con la cittadinanza l’amministrazione ha dato un’antici-
tutte le altre funzioni che da sempre vengono garantite nel porto cittadino. Si è guardato pazione dei suoi piani per il futuro Piano Urbanistico Generale, del quale un importante
all’aspetto commerciale, prevedendo adeguati spazi e l’ infrastrutturazione della banchina capitolo interesserà il futuro porto turistico cittadino. La nuova struttura dell’ Area Fabbri-
del molo San Nicola. Un piano volto ad una migliore connessione dell’area portuale con che ad esempio, darà vitalità all’intera area portuale una volta dati in concessioni gli spazi
il resto della città, per integrarla con il tessuto cittadino e rendere il porto uno dei grandi per attività commerciali, servizi legati alla diportistica e ai connessi sport marini. In questi
attrattori turistici e un fattore determinante per un nuovo sviluppo economico di Otranto. giorni poi di concerto con la direzione provinciale di Coldiretti, la notizia dell’ imminente
Dunque, il progetto convince l’autorità per i Lavori pubblici, c’è già un Piano pronto per avvio di un farmer market domenicale per rivitalizzare l’ area portuale anche attraverso la
l’uso del nuovo Porto e non mancano gli investimenti pubblici. Ancora qualche passo ( riscoperta delle produzioni agricole locali.

Frassanito: Cariddi, la zona va riprogrammata urbanisticamente


Ecco come il sindaco di Otranto Lu- presenti, la caratterizzato quale polo turistico a tutti gli effetti. I problemi che ne sono conseguiti sono notevoli e di non
ciano Cariddi, intende affrontare i facile soluzione. Innanzitutto la questione dell’approvvigionamento idrico-potabile e della depurazione. Quest’ultima
problemi di Frassanito. Ci ha inviato garantita principalmente mediante “pozzi neri”, sui quali è difficile esercitare un controllo del regolare e legittimo
la seguente dichiarazione: “Il proble- funzionamento. La costa, in buona parte ormai posseduta in concessione da privati per stabilimenti balneari, presenta
ma principale che interessa la zona di da diversi anni un fenomeno erosivo costante, che riduce sempre più la superficie utile per la balneazione. Il paesaggio
Frassanito è la mancata pianificazione abbondantemente snaturato dai vari interventi edilizi, non raccordati, che si sono stratificati negli anni. La viabilità
urbanistica dell’area. Negli anni, in mal servita da un sistema di strade e parcheggi inadeguato, che mette a rischio anche i tanti pedoni che passeggiano
modo del tutto spontaneo, senza che le quotidianamente in questa area. Vi è, allora, la necessità di riprogrammare urbanisticamente Frassanito, e questo lo
Amministrazioni succedutesi abbiano faremo, coinvolgento gli attori, privati cittadini ed operatori economici della zona, nell’ambito del nuovo piano urba-
mai tentato di dare un indirizzo chiaro nistico generale che abbiamo appena avviato. Un’attenzione particolare andrà data ad un piano di riqualificazione,
allo sviluppo delle attività presenti, si è degli spazi privati e pubblici, per rigenerare l’aspetto estetico dei luoghi. Indispensabile sarà intervenire con urgenza
assistito ad alcuni fenomeni che hanno, sulla infrastrutturazione pubblica per garantire servizi adeguati alla nuova realtà di Frassanito, guardando alle esigenze
anno dopo anno, portato una sempre del turismo della zona, ma in particolar modo ad una migliore vivibilità per i cittadini residenti. Infine, ma non per
maggiore pressione antropica, senza aver previsto la necessaria infrastrutturazione di quello ultimo, occorre considerare anche il problema del collegamento di Frassanito con il centro cittadino. Purtroppo la
che, inizialmente, era un borgo rurale. Gli interventi in campo agrituristico prima, lo sviluppo strada provinciale, soprattutto nel periodo di alta stagione, subisce una costante invasione di mezzi da parte degli utenti
balneare, con diversi stabilimenti in concessione poi, e la realizzazione di alcune strutture del litorale. Questo provoca, in alcuni momenti del giorno, ingorghi e code di auto che comportano notevoli perdite
ricettive in deroga allo strumento urbanistico vigente, hanno, di fatto, mutato la natura e l’in- di tempo, oltre al rischio di incidenti. Abbiamo prospettato alla Provincia di Lecce una soluzione di viabilità nuova
quadramento urbanistico di Frassanito. E’ difficile poter considerare ancora oggi, nonostante da realizzare per collegare tale provinciale con quella che collega Otranto a Martano. In questo modo si potrebbero
le destinazioni indicate nel P.R.G., questa zona come agricola, in quanto l’insieme delle attività alleggerire i flussi, dal e per il mare, del traffico pendolare che più incide sulla strada litoranea” .

16 DICEMBRE

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