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I R

Domani VIDEO INTERVISTA


Severgnini
SUL COMODINO
Giovanni
LA MEMORIA
Rigoni Stern:
tuttoLIBRI nella pancia
degli italiani
Soldini: tre
libri in barca
è Natale
anche nel lager
iPad Edition Con le recensioni e le classifiche dei bestsellers

tuttoLIBRI
Ai lettori
Il prossimo tuttoLibri
sarà in edicola con La Stampa
giovedì 23 dicembre

NUMERO 1745
ANNO XXXIV
SABATO 18 DICEMBRE 2010

ora
e
o Il carteggio tra Mila e Nono In «Nulla di oscuro tra noi» un dialogo
dal 1952 al 1988, il professore e il compositore, il realista e l’utopista, uniti
o
da un’amicizia franca, dal bisogno di ricercare vie nuove, non solo in musica
SEBALD
La bellezza
è nelle rovine
Pellegrinaggio
in Inghilterra
FORTE P. II
Il nostro canto libero
Abbiamo chiesto ai nostri
Giorgio Pestelli e Sandro
Cappelletto una lettura
parallela del carteggio fra
Massimo Mila e Luigi Nono
Nulla di oscuro tra noi
Lettere 1952-1988
edito dal Saggiatore, a cura di
Angela Ida De Benedictis
e Veniero Rizzardi.
Di Mila il Saggiatore
ILLUSTRAZIONE pubblicherà nel 2011 una
nuova edizione aggiornata
Cartoline degli Scritti Civili e la
Lettura della nona sinfonia.
di Natale Nei mesi scorsi, nel centenario
della sua nascita, sono uscite
Arte e tradizione, da Einaudi le lezioni su
il tempo perduto Le sinfonie di Mozart.
Ora la casa editrice Vivalda
ALLIGO P.VI
propone il Mila appassionato
di montagna L’altra faccia
della mia persona. Storie di
vette e alpinisti.
(pp. 204, €19).

LA BATTAGLIA
I tre imperi
di Lepanto
Caro Gigi, a Torino Caro Massimo, sei
Barbero fra Lega
Santa e infedeli
musoni e posapiano per noi aria e luce
RONCHEY P. VIII GIORGIO con che perplessità è stata SANDRO CIO VENGO OGGI GIGI», dice
PESTELLI CAPPELLETTO
accolta l'altro giorno, nel con- un altro telegramma inviatole da
Due uomini ben diver- siglio editoriale di Einaudi, la Caro professor Mila, ca- Venezia, professore, dopo il suo
si i protagonisti di questo proposta Ripellino e tua, pre- rissimo maestro Nono, il vostro tragico incidente d'auto in Valle
carteggio: Massimo Mila tut- sentata da Calvino, di qua- p Massimo Mila e Luigi Nono amico Italo Calvino diceva che d'Aosta. Lei - proprio perché «nul-
to calato nella realtà, Luigi derni artistici d'avanguar- p NULLA DI OSCURO TRA NOI quando un libro esce dalle mani la di oscuro» restasse tra voi - è
Lettere 1952-1988
Nono tutto lanciato nell'uto- dia. Noi siamo sempre i soliti p il Saggiatore, pp. 365, €22
del suo autore, smette di apparte- stato molto paziente nel parare i
pia; eppure, in Mila senti non posapiano». nere a lui, diventa di chi lo legge. colpi del furore del maestro, con-
solo la simpatia per il corag- Naturalmente questo gio- Finalmente, oggi diventa nostra vinto che la sua musica e le sue ri-
gio un po' alla cieca del com- co al ribasso, tipico del suo la corrispondenza della vostra ap- cerche sulle possibilità ancora
positore, ma anche un affetto passionata amicizia. Ci sono volu-
DIARIO DI LETTURA reale che si manifesta nella Oltre all’affetto, ti venti anni, ma ora è bello legger- Da Venezia quanti ostia!
costante pazienza con cui vi: si respira aria fresca, non il soli-
Montanari: cerca di smussarne le punte una profonda to soffoco della palude. contro l’Einaudi:
ideologiche più radicali. simpatia per il coraggio «Nella sua staticità oratoriale, occorreva la calma
cibo e cultura Mila come guida quindi,
un po’ alla cieca
questo è un dramma del suono:
del rocciatore per parare
ruolo per altro esercitato un'azione sacra di nessuna religio-
Dal Medioevo con altri musicisti della sua del compositore ne, né prometeica né ebraica né i furori del Maestro
a Pellegrino Artusi generazione e di quella poste- cristiana, bensì un'azione che si
riore, ma esercitato senza vo- carattere, lascia il posto a un svolge nelle interne fibre del suo- «inaudite» del suono, da Polifoni-
BOATTI P.XI Massimo Mila
lerlo, senza mai mettersi al orgoglio di consapevolezza no»: così la sua recensione, prof. ca-monodia-ritmica (1951) al ciclo
di sopra dell'interlocutore: quando l'argomento tocca i Mila, apparsa su questo giornale dei Caminantes (1986-1989), fosse-
come quando (21 ottobre più alti valori: alla Biennale nel 1984, a Prometeo - tragedia dell' ro destinate a rimanere nel tempo
1960) invita Nono a modera- di Venezia del 1977, tematiz- ascolto. Veniva lucidamente indi- con maggiore risalto e libertà del-
TUTTOLIBRI re il suo entusiasmo verso zata sul dissenso sovietico, il cata quella mistica contemplazio- le posizioni ideologiche. E quando
Torino e la tradizione Gram- critico torinese decide di non ne, quella profonda, a tratti esplo- Nono se la prendeva con gli altri
A cura di: sci-Gobetti-Pavese di cui Mi- metterci piede per la stru- siva inquietudine che segna l'ulti- critici - Mario Bortolotto, Fedele
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
la, al giovanissimo venezia- mentalizzazione politica im- ma fase creativa di Nono, con l' D'Amico su tutti - oppure esigeva
no, appariva un aureolato di- posta, e conclude: «E non am- elaborazione elettronica del suo- che Giulio Einaudi pubblicasse
tuttolibri@lastampa.it scendente: «Tu non hai idea metto che la Biennale preten- no. Lui rimase entusiasta e man- tutto un volume sulla vicenda del
www.lastampa.it/tuttolibri/
della musoneria, della man- da d'insegnarmi quel che de- dò un telegramma: «Massimo ci «falso bordone» medievale o due
canza d'entusiasmo, della vo pensare sui problemi del- sei necessario come aria terra fuo- tomi sulla musica folklorica giava-
LA STAMPA prudenza intellettuale che co luce umana rarissima».
sta sotto alla tenacia torine-
se. Vorrei che avessi visto p Continua a pag. II Luigi Nono Vi volevate bene: «MASSIMO
CARO STA BENE TI ABBRAC- p Continua a pag. II
II Scrittori stranieri
«NOTTURNO DI SOLE» DI ROSA MONTERO alcuni individui che hanno perduto o credono di avere scienziata e altri individui, anzi relitti umani, che il caso fa
Vigilia di Natale a Madrid perduto tutto. I principali, attori di questo psicodramma
sono un corpulento tassista, Matías, che ha appena perso
incontrare. La scelta dei personaggi è, a parere di chi
scrive, molto bella e assai abile è il modo in cui vengono a
= Notturno di sole è il titolo italiano dell'ultimo la moglie molto amata: è solo, vive malissimo con due contatto, e si avvicinano i loro singolarissimi ambienti e
romanzo della ben nota scrittrice, saggista e giornalista cagnacci, ed è convinto che colpevole della morte della motivi,ma resi tali dalla loro volontà.
spagnola Rosa Montero. Impeccabilmente tradotto da moglie sia un medico, il dottor Ortiz, che al Pronto Si può discutere e questo è accaduto in Spagna, dove la
Hado Lyria ( Salani,pp. 305, €18,50) risulta più efficace del Soccorso dell'ospedale non ha capito la gravità del male Montero è assai seguita e studiata , su come questi infelici
titolo originale (Instrucciones para salvar el mundo ) in della moglie. Ma anche il medico ha i suoi guai perché individui riescano, alla fine, a uscire dalla loro notte, e
quanto ne rivela l'essenza intima, vale a dire la dalla propria moglie è tradito e disprezzato. trovino la luce e una certa pace. Ma tutto questo serve a
contraddittorietà della vicenda stessa. Tutto, infatti, è, fin Ci sono poi altri personaggi che vivono fuori dal mondo illuminare quella che è la tesi dell'autrice, vale a dire che
dall'inizio, strano e singolare, a cominciare dal periodo cosiddetto normale: una bellissima prostituta di Sierra esistono «momenti luminosi che talvolta l'esistenza ti
dell'anno. Siamo a Madrid, d'inverno, anzi, alla vigilia di Leone, che lavora presso un prosseneta crudele, e ha regala, istanti di pienezza in cui sembra che tutto acquisti
Natale, e, tuttavia, la città è quasi travolta da un vento come unico ricordo e consolazione del mondo da cui è un senso».
Rosa Montero caldo, anomalo. In questa strana stagione, si incontrano stata strappata, una lucertola che ama molto, un'anziana Angela Bianchini

LUIGI
Donoghue Uno strano bambino FORTE

W.G. Sebald amava


che non esce mai dalla sua camera vagabondare, nella scrittu-
ra e nella vita. Lo spingeva
MASOLINO la curiosità che nei suoi libri
D’AMICO

Ben più di un secolo


fa Henry James scrisse un ro-
manzo, Quello che sapeva Mai-
Il piccolo Jack diventa non solo erudizio-
ne, ma anatomia del passa-
to, strumento della memo-
ria, che per lui, tedesco na-

nella prigione
sie, tutto dal punto di vista di to nel 1944, significava me-
una bambinetta innocente: il tabolizzare la tragica espe-
gioco sottile lì consiste nel ri- rienza della generazione
ferire i fatti quali appaiono a precedente alla ricerca di
un personaggio che oltre ad un’identità affrancata dalle
averne una visione incomple-
ta, spesso non è in condizione
di interpretarli, a differenza
del lettore adulto, che invece
legge tra le righe.
misteriosa colpe dei padri. Forse an-
che per questo se ne andò in
Inghilterra come lettore e
poi docente di letteratura.
E forse per lo stesso motivo
Non proprio così l’odierno ma, grande complice dei suoi non c'è opera di questo ano-
Stanza, letto, armadio, spec- giochi, sono confinati in una malo intellettuale, morto in
chio di Emma Donoghue (na- specie di prigione, nella quale il un incidente stradale nel
ta a Dublino nel 1969, vive in mondo esterno arriva soltanto 2001, che non sia cronaca,
Canada, colloca la storia in tramite lo schermo di un televi- diretta o indiretta, di sven-
una città nordamericana), pe- sore, ovvero con le sporadiche ture, amara riflessione sul-
raltro non meno ammirevole visite notturne di un visitatore l’edificio del mondo investi-
di Maisie per il virtuosismo che però Jack non ha il permes- to da fitte ombre, come dice
del suo tour de force. Anche so di vedere. il medico e scrittore secen-
qui sappiamo solo tutto quel- Ben presto apprendiamo un tesco Thomas Browne, che Paesaggio del Suffolk, la regione inglese in cui visse Sebald
lo che percepisce un bambi- altro particolare ancora più in- Sebald cita a più riprese nel
no, ma questa volta è lui stes- quietante: a quanto pare Jack suo libro del 1995, Gli anelli
so a raccontarcelo, al tempo non ha mai conosciuto un altro di Saturno, già pubblicato
p Emma Donoghue
p STANZA, LETTO, tipo di esistenza. La Stanza è il anni fa da Bompiani e che In viaggio Il pellegrinaggio in Inghilterra
ARMADIO, SPECCHIO suo universo da quando è nato, ora Adelphi ripropone nella
«Stanza, letto, p trad. Chiara Spallino Rocca e tutto il resto - quello che vede nuova e raffinata traduzio- dello scrittore tedesco, come un viandante
armadio, specchio»: p Mondadori, pp.324, €19,50
nella Tv, di cui peraltro è onni- ne di Ada Vigliani.
una storia impeccabile, voro - appartiene per lui al re- Come un viandante ro- romantico fra mare, colline, vuote dimore
gno delle fiabe...
tra Henry James Stop. Altro non si deve anti- «Gli anelli di Saturno»:
e Harry Potter
presente e, per quanto intel-
lettualmente precoce, con le
piccole ingenuità e impreci-
cipare. Ma sarà lecito dare atto
a Emma Donoghue del super-
bo controllo che ella esercita
sulla situazione che ha inventa-
to, sia per la precisione dei par-
una landa popolata
di avventure infinite
con i fantasmi letterari
L’occhio di Sebald
sioni dei suoi cinque anni. Il ri-
schio è che dopo qualche pagi-
na di un linguaggio caratteriz-
zato anche dalla antropomor-
ticolari con cui la rende vivida e
plausibile, sia per la finezza del-
le reazioni a tale situazione
vuoi delle tutt’altro che rasse-
di Conrad e Swinburne
mantico Sebald decide
un’estate di andare in giro,
in ogni rovina
vede la bellezza
fizzazione di certi oggetti gnate vittime, vuoi di coloro per lo più a piedi, per il Suf-
(«mentre scende l’acqua di velare troppo di una trama che che ne sono coinvolti in un se- folk, una regione in cui egli
Vasca, Ma’ prende Labirinto conta parecchio sulla suspen- condo tempo. La vicenda, in- visse a lungo, fra mare e col-
e Forte da in cima ad Arma- se, anche se, come poi risulte- dubbiamente ispirata da clamo- line, attraversando piccoli
dio») ci si allarmi («non sarà rà, la suspense è solo un ingre- rosi fatti di cronaca di questi ul- centri, un tempo magari fa-
mica tutto così?») e si sfogli diente e non lo scopo principa- timi anni, è raccontata e spiega- mosi e ora in completa deca- te come la residenza di So- dell’aringa e le battaglie na-
rapidamente il volume nella le. Dirò dunque soltanto che ta in modo impeccabile, e in un denza. Questo suo «pellegri- merleyton in cui molte epo- vali fra inglesi e olandesi, la fi-
vana speranza che il registro, dietro la naturalezza con la qua- panorama narrativo moderno naggio in Inghilterra», co- che hanno lasciato il segno. gura di Conrad e il coloniali-
andando avanti, cambi. le il piccolo Jack descrive il suo assai ricco di bambini, da Har- me suona il sottotitolo del li- Con la lente dell’entomolo- smo belga, la sericoltura, ve-
Come fare adesso a dichia- ambiente e le sue attività quoti- ry Potter in poi, il piccolo Jack bro nato da tale esperienza, go egli scopre tracce quasi in- ro leitmotiv del libro, e l'amo-
rare che tale allarme può rien- diane si insinua ben presto in si ritaglia uno spazio di grande è in realtà un viaggio nel visibili e trasforma il proprio re del visconte di Chateau-
trare, ovvero che l’autrice vin- chi lo ascolta una sensazione di e originale spessore umano. Ec- tempo, un turismo balzano itinerario in una trama stori- briand, esule in Inghilterra,
ce largamente la sua scom- disagio. Ben presto si capisce cellente infine, cosa che non fra ruderi, macerie, vecchi ca i cui fili s'intrecciano in per la figlia del reverendo
messa? Non sembra lecito ri- che Jack e la sua giovane mam- guasta, la traduzione. reperti, dimore abbandona- mille divagazioni: la pesca Ives, la biblioteca fantastica

Mila, vigore e onestà Nono, oltre le ideologie


GIORGIO PESTELLI artistici che Mila è il primo a anche di Nono in un capitolo; SANDRO CAPPELLETTO che non sempre dietro alle frasi no. Fiat Mirafiori è sempre Fiat
riconoscere, cogliendo subi- discussioni aperte, con tutte del filosofo tedesco si nascondono Mirafiori: il futuro del lavoro ope-
to la nuova dimensione del le carte in tavola, che però istrionesche menzogne. raio si decide lì.
p Segue da pag. I
«suono», il valore poetico del
«silenzio» che pervade quell'
devono portare «al riconosci-
mento del diritto d'esistere,
p Segue da pag. I
Il Partito Comunista Italiano
non c'è più, e nemmeno quello rus-
Il Terzo Programma per il
quale, professore, lei ha spesso
la libertà e della democra- ultima fase compositiva. sul terreno artistico, ai nese, ci voleva una calma da roc- so. Resiste il cinese: ma, maestro collaborato oggi si chiama Radio
zia: su questi argomenti, so- La virtù della pacatezza marxisti quanto ai crociani, ciatore per arginare gli «ostia!» Nono, lei oggi sarebbe in prima li- Tre e continua a essere l'unica re-
no io che do lezioni a tutti i ragionativa di Mila sugli eroi- ed anche, certamente, ai na- furibondi, i «devi assolutamente nea - come ha fatto quando ha te pubblica a dedicare attenzione
presidenti delle Biennali ci furori del compositore si zionalisti, ai cattolici e ai fa- convincerli» del suo amico musi- scritto Diario polacco n. 2, contro alla musica d'arte. I giornali lo fan-
presenti passate e future». scisti. Non c'intenderemo cista. A proposito: il «salottie- no sempre meno: qui a La Stampa
Rispetto agli scritti criti- «Sia chiaro che buona mai, finché non sia messo in ro», «piccolo proprietario», «cri- L'«internazionalismo ancora ci salviamo e dobbiamo es-
ci di Mila su Nono (qui rac- chiaro che buona musica, tico criptico» Bortolotto conti- serle grati anche di questo. Qual-
colti nella Appendice II) i musica, buona poesia, buona poesia, buona pittura, nua a pubblicare libri e le assicu- proletario», nel quale che sera fa un nuovo canale televi-
passi delle lettere alludono buona pittura, possono possono venire benissimo an- ro, maestro Nono, che verso di tanto credeva, sivo ha trasmesso in diretta la pri-
a quelle musiche per brevi che dai fascisti. Derain, lei non porta rancore. ma della Scala. Nell'intervallo,
considerazioni; ma sempre venire benissimo Dufy, ed Ezra Pound, inse- Massimo Cacciari - Kakkia- non risulta parlava una signora bionda e tutti
Mila chiede informazioni, anche dai fascisti» gnano». ri, come lo chiamavate per ride- all'ordine del giorno... dicevano che aveva un bell'ombe-
aggiornamenti, vuole sape- Il Mila che si riflette in re - ha fatto politica, è stato tre lico; poi è arrivata un'altra signo-
re che direzioni prendono vede sopra tutto negli anni queste lettere è insomma un volte sindaco di Venezia, da la «normalizzazione» imposta dai ra, mora, e ha profetato: la Valchi-
le sue esperienze: anche 1966-'68 quando i contrasti si esempio continuo di vigore e qualche tempo preferisce parla- generali - nel denunciare la viola- ria sarà anche importante, ma
quando Nono si avvicina a accendono a proposito della onestà intellettuale; ma co- re di angeli e icone piuttosto che zione dei diritti umani operata dal troppo lunga e il risotto rischia di
quel continente Cacciari- partigiana rivisitazione del me sempre in lui senza mu- di Petrolchimico di Marghera e governo di quel paese e le condi- scuocere. Ridevano tutti, si diver-
Nietzsche che a Mila non primo Novecento italiano trie o pose, una cosa sola con di piano-case per ripopolare la zioni di sfruttamento dei lavorato- tivano proprio.
piaceva, la diffidenza ri- operata da Luigi Pestalozza l'umorismo e l'infinita curio- sua città. Ha scritto ancora su ri cinesi. L'«internazionalismo Caro professore, caro mae-
guarda solo le premesse e sul saggio Fase seconda di sità per i casi della vita e del- Nietzsche e forse avrebbe con- proletario», nel quale tanto crede- stro, la musica è cambiata. E voi
ideologiche, non i risultati Mario Bortolotto, che tratta la cultura. vinto anche lei, professor Mila, va, non risulta all'ordine del gior- restate necessari.
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SABATO 18 DICEMBRE 2010
LA STAMPA III

«IL RAGAZZO PERDUTO» DI AROP BOL che da anni vengono perseguitate dal governo di e a fare il falegname. Cerca di farsi adottare da una
Karthoum. Ventidue anni fa il suo villaggio venne famiglia occidentale, ma risulta sempre troppo giovane.
In fuga attraverso l’Africa attaccato dai ribelli e da quel momento inizia la sua vita di Tutto nei campi per rifugiati, ma non lascia mai che il
= Non aspettatevi grandi concessioni ad abbellimenti ragazzo perduto, perduto alla famiglia, agli amici, alla destino lo trascini nel gorgo dell'inedia. Prende in mano la
letterari, nessuna allusione poetica nella scrittura, ma solo vita. Un'odissea tra campi profughi, marce forzate tra sua vita e decide che deve andarsene, verso sud. Come? A
e semplicemente una grande, tragica, commovente storia Sudan, Etiopia, Kenya. Giorni di fame e di violenze non piedi. Quando compie 18 anni i suoi piedi hanno già
vera. E scusate se è poco. Il ragazzo perduto di Aher Arop solo da parte dei nemici, ma anche dei compagni di percorso 6000 km e attraversato, senza passaporto, i
Bol (trad. di A. Carena, Piemme, pp. 224, €15,50). sventura. Sono tanti i ragazzi perduti come lui, che si confini di otto stati africani. Fino al Sudafrica, dove studia
non vuole compiacere il lettore con la sua scrittura, vuole, contendono ogni piccolo pezzo di cibo e che spesso legge e decide di raccontare questa sua storia, che è la
e lo fa benissimo, raccontare la sua epopea, che in questo finiscono a ingrossare le file di chi combatte. Tanti, ma storia di molti altri ex bambini perduti. Un libro che è un
caso davvero merita l'aggettivo «eroica», di bambino di non abbastanza per essere presi in considerazione dai urlo, ma non di rabbia, di forza, che vuole scuotere le
cinque anni, strappato ai genitori da una guerra fratricida media occidentali. Non fanno notizia e allora peggio per nostre indifferenze. Arop Bol ci ricorda che esistono
e costretto a fuggire, a piedi, attraverso mezza Africa. loro, che i massacri continuino. Impara a subire e a lottare, guerre di cui non si parla, ma dove la gente muore e
Arop Bol è un dinka, una delle popolazioni del sud Sudan, Arop Bol e studia, quando può, impara a leggere e scrivere soffre. Marco Aime Aher Arop Bol

nese Cixi pronta a sacrificare


il proprio figlio pur di mante- Fallada «Ognuno muore solo»: il ritorno di un classico,
nere il potere.
Sebald è scrittore consu- straordinaria denuncia-autocritica della Germania nazista
mato capace di riscrivere pa-
gine di storia con la verve e il MARTA

Stregati da Hitler:
MORAZZONI
gusto del cronista (come, a
suo tempo, Stefan Zweig), ma È il 1946 quando
anche un geniale osservatore Hans Fallada, in ventiquattro
della quotidianità sospinta su giorni di lavoro forsennato,
un orizzonte di senso più va- scrive Ognuno muore solo. Il
sto. Così un albergo del picco- suo Paese, la Germania, è an-
p
p
p
p
p
W.G. Sebald
GLI ANELLI DI SATURNO
trad. di Ada Vigliani
Adelphi, p. 307, €20
Sebald (1944 - 2001) dalla nati-
va Baviera si trasferì in Inghil-
terra nel 1970. Le sue opere,
lo centro di Lowestoft, il pun-
to più ad Est delle isole britan-
niche, sembra uscire da una
pagina di Kafka, mentre stra-
ni pescatori che bivaccano in
riva al mare, in silenzioso iso-
cora sotto le macerie materia-
li e morali della guerra, men-
tre a lui non rimane che un
anno da vivere: il 5 febbraio
del ’47 a cinquantaquattro an-
ni chiude una vita di squilibri
complici e vittime
da Gli emigrati a Austerlitz, da lamento e forse in attesa del fisici e psichici. del romanzo, che ci squaderna
Vertigini a Storia naturale della passaggio di merluzzi, affiora- Alcol, droga, furti e un as- un ventaglio di figure desolate
distruzione sono tradotte da no come figure quasi metafisi- surdo delitto compiuto da ra- e desolanti: dai violenti ottusi
Adelphi: filo conduttore della che in un «luogo dove hanno il gazzo tracciano di lui un pro- che idolatrano il dettato hitle-
sua scrittura la ricomposizione mondo alle spalle e davanti a filo tormentoso che contrasta riano e ne fanno uso per i loro
della memoria sé nient’altro che il vuoto». con il quadro della sua fami- interessi, ai perseguitati dalla
Dietro ai molti flash si in- glia d’origine, gente di rango brutalità nazista, da ladri di
travedono cesure drammati- medio-alto equilibrata e paca- piccolo cabotaggio a borghesi
che, squarci di violenza e bar- ta. Alla serie di disastri che che tentano di vivere la loro vi-
barie come il ricordo di mas- accompagna la sua storia fin ta nel sempre minor spazio di
sacri fra croati e serbi, le atro- dagli anni giovanili sembra autonomia che la dittatura con-
cità del colonialismo o quelle poter fare argine solo la voca- cede ai cittadini di una Berlino
zione della scrittura che, do- p Hans Fallada su cui le bombe alleate comin-
po esperienze minori, nel 1931 p OGNUNO MUORE SOLO ciano a cadere.
Nella decadenza lo impone sulla scena edito- p trad. di Clara Coisson Tra i tanti romanzi che nar-
dei luoghi la metafora p Sellerio, pp. 740, €16
riale con E adesso, pover’uo- p Sempre per Sellerio, nel 2008:
rano le vicende della tirannide
di una storia mo?, romanzo di enorme, du- E adesso, pover’uomo? nazista, questa di Fallada è una
raturo successo. voce di dentro, ha il timbro scu-
«fatta quasi soltanto Nella storia dei due giova- Hans Fallada ro di chi non ignora che, tranne
di calamità» ni sposi, una coppia che cerca per poche eccezioni quali il mo-
di tenersi a galla ancorandosi questo che il suo romanzo di de- al fronte: già poco inclini a cele- vimento della Rosa Bianca, la
di Thomas Browne e l’imma- del Celeste Impero. Così co- alla tenerezza e all'amore re- nuncia nasce di getto, nell’an- brare i fasti del Paese conqui- cappa che sovrasta la Germa-
gine umbratile del poeta me nella decadenza dei luoghi ciproco, si profila il quadro di sia di raccontare un gesto che statore, i due coniugi si ripiega- nia è voluta da Hitler e però so-
Swinburne dalla testa enor- si nasconde la metafora di una Germania impoverita, in riscatti almeno qualcuno dalla no sulla loro disgrazia, ma co- stenuta da tante piccole volon-
me su un corpo gracile e mi- una storia che nell’ottica di cui i ceti medi precipitano nel- brutalità e dal silenzio in cui si minciano anche a guardare tà, e vigliaccherie e opportuni-
nuto. Sebald è «fatta quasi soltanto l’indigenza, e Fallada ne rac- è consumata la parabola hitle- con occhi diversi la realtà che smi. È in certo senso la consa-
Forse aveva ragione Goe- di calamità». conta il dramma costruendo riana. sta loro intorno. Dal grigiore pevolezza di questa complicità
the quando diceva che i viaggi La sua scrittura, qui co- un romanzo dalle tinte dolce- del loro quotidiano maturano che rende più intenso il dram-
più affascinanti sono quelli me altrove, racchiude il de- mente ironiche, fin dove è Un ventaglio di figure l'idea che si deva smascherare ma di chi cerca, in solitudine,
che si fanno col pensiero. At- stino degli sconfitti, la voce possibile fare dell’ironia là do- l'inganno di cui il Paese è vitti- una via d'uscita onorevole.
traversando la regione del dei profughi come quella del- ve si schiude la via a un pre- desolate e desolanti: ma e insieme complice. Otto e Tutto questo ha reso più dif-
Suffolk in compagnia del dot- l’amico Michael Hamburger, sentimento cupo: la rivalsa dai violenti ottusi Anna Quangel hanno una picco- ficile l'affronto di quel momen-
to Sebald è come se il lettore grande traduttore di Hölder- economica e di potere di cui il lissima voce, però non rinuncia- to della storia tedesca, ma spie-
s'inoltrasse in una biblioteca lin, sfuggito bambino alla fol- Paese darà prova di lì a poco che idolatrano il Führer no ad alzarla, naturalmente nel ga anche l'urgenza di Fallada
seguendo i giochi della mente lia nazista che ha cancellato con il nazismo spazzerà via ai perseguitati più assoluto anonimato, gene- nell’ esporlo senza ritegno: è
e dell’immaginazione, in una la sua infanzia. La geografia qualsiasi innocenza. rando paura, sconcerto, e di- una ferita che fa ancora male, e
landa popolata di fantasmi let- letteraria di Sebald sembra I quindici anni che stanno Il romanzo prende il via nel spetto tra i funzionari della Ge- possiamo immaginare quanto
terari che lo trascinano in av- voler ricordare che la cultu- tra E adesso, pover’uomo? e 1940, nella fase ascendente di stapo, che tentano di stringere poco fosse rimarginata in quel
venture infinite. Si può segui- ra è anche documento di bar- Ognuno muore solo contengo- quella che si annuncia come il cerchio attorno al misterioso 1946. C’è, proprio nell’ultimo
re Conrad fra le pianure geli- barie, come diceva Benja- no l'evoluzione della Germa- guerra lampo: la Francia ha ca- autore di cartoline postali la- capitolo e dopo tanta desolazio-
de della Polonia o nel cuore min. Anche se lui con la ma- nia hitleriana di cui Fallada è pitolato e per il Führer si intra- sciate in giro sulle scale dei ca- ne, un cenno aurorale, ma signi-
del Congo su un battello flu- gia del suo linguaggio tra- testimone non sempre pulito, vede un facile trionfo. Ma in seggiati di Berlino, su cui una ficativamente improntato alla
viale oppure rivivere la batta- sforma le rovine in frammen- la sua storia di scrittore fa questa giornata esaltante una mano anonima scrive delle durezza: ricostruire e ricostru-
glia di Waterloo o curiosare ti di bellezza, in tenui ricami piccoli conti a volte di como- coppia di coniugi riceve la noti- semplici, tremende verità. irsi richiede il coraggio di non
alla corte dell’imperatrice ci- di speranza. do con il nazismo. Forse è per zia della morte dell’unico figlio Questo il tema principale perdonare.

annuncio:Layout 1 26-11-2010 16:29 Pagina 1

anna.motta@accolade.it
Nuccio Lodato Francesca Brignoli NOVITÀ NATALE 2010
Ingrid Bergman PER UNA CHIESA SCALZA L’ITALIA NELLE ANTICHE
Distribuito nelle edicole di PIEMONTE, LIGURIA e VALLE D'AOSTA - Nel resto d’Italia

Ernesto Olivero CARTE DAL MEDIOEVO


Cartonato con sovraccoperta plastificata a colori,
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La vertigine della perfezione «Voglio aprire un angolo sul giornale, dove chi ci legge si senta
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IV Scrittori italiani

MAURIZIO Giorgio
CUCCHI
Calcagno (1929 Dossi I pensieri di uno scrittore «odoroso ed ispido»:
La vicenda poetica di - 2004),a lungo
Giorgio Calcagno è sicuramen- «timoniere» di gocce di costume, curiosità, irriverenti indiscrezioni
te originale e complessa. Quan- Tuttolibri:
do, nel 2004, l’anno stesso della

Chi non ha fatto


al lavoro
morte, Giorgio Calcagno pub- giornalistico
blicò il suo libro di versi forse affiancò
più significativo, Sul sentiero dei la vocazione
Franchi, ci si poteva già accor- letteraria,
gere, molto bene, di un percor- tra poesia e

le 5 giornate?
so di non comune coerenza, e di narrativa: con
fedeltà a un forte progetto in- il romanzo
terno. Infatti, in quel libro, Cal- «Dodici lei»
cagno riprendeva testi già pre- fu finalista
senti nella sua prima raccolta, al Campiello
Visita allo zoo, che trovavano nel 2001
posto con assoluta naturalezza
nel tessuto compositivo e nello GIANLUIGI minciò a parlare di certa erba
Calcagno Tutte le poesie, un’acuta O

150
BECCARIA
stile dei suoi ultimi anni. che egli adoperava per guarire
Eppure non era certo poeta Numerate dall'1 al certi dolori in un braccio: De-
che avesse praticato un solo sti- sensibilità, sempre sul filo dell’ironia 5794, le Note di Carlo Dossi, az- pretis parlò di non so quali altri
le, che si fosse mosso sempre su zurre per il colore dei quader- rimedi per le gambe: Bixio citò
un unico registro. Le vediamo ni che le raccolgono (prendo- uno specifico per il culo e così si
bene, ora, nella bella raccolta di
Tutte le poesie, dove compaiono
testi appartenenti a un arco di
tempo molto ampio (il libro in-
Un giocoliere no l'avvio intorno al 1870, e ne
accompagnano per quasi qua-
rant'anni la vita), contengono
la vastissima messe di pensieri
parlò di malanni e cerotti sino a
mezza notte, ora in cui la radu-
nanza di sciolse. Il giorno dopo,
tutti i giornali si occupavano su

sui sentieri
clude anche poesie giovanili, di di uno scrittore «odoroso ed tutti i toni della famosa intervi-
fine anni Quaranta) e mosse su ispido» come il nome del villag- sta e delle importanti vedute
diversi piani e intenzioni. gio dell'Oltrepò dove nacque, che vi si erano scambiate»).
Giovanni Tesio, nel saggio
introduttivo, dice di lui, chiara-
Zenevredo, ossia Ginepreto.
Non si finirebbe di citare le
Libri d’Italia Le note sono stese come
spunti e germe per eventuali
Verso il 2011
Dagli anni giovanili
alla scomparsa,
della Storia sue acute o pungenti osserva-
zioni letterarie e linguistiche:
sulla rima «suggeritrice
d'idee», sul dialetto (giova «a
racconti: si passa dalle automo-
bili a Milano («Aumentando il
furore per gli automobili, cagio-
ne di frequenti disgrazie e mas-
nel 2004: una precisa noi milanesi il dover tradurre sacri di chi li guidava - solita-
stri diversi, anche nel variare del- il nostro pensiero in una lin- mente della classe ricca - il po-
vocazione civile, aperta le scelte metriche. La vocazione gua che non è tutta nostra. La polo milanese chiamava gli au-
alla tensione ludica di partenza è verosimilmente meditazione crea le grandi tomobili i massasciori») allo sca-
quella dell'endecasillabo. Ma, via opere. Noi pensando alle paro- tenato scultore Vincenzo Vela
mente e subito, una cosa giu- via, Calcagno mostra elasticità e le troviamo i pensieri»), sulle che al tempo delle elezioni nel
sta: «E' stato prosatore, roman- versatilità passando a soluzioni pretese di toscanizzare l'italia-
ziere, giornalista, ma soprattut- ben diverse. Certo, si diverte con no («Fanfani e simile fruga- Manzoni venerato,
to è stato poeta. E io resto con- l'epigramma, ma pratica anche il glia, che non è neppure roma-
vinto che la sua vera vocazione sonetto e arriva poi alla scelta di na, ma solo fiorentinuzza, vor- p Carlo Dossi Verga «romanziere
fosse quella del poeta». Una vo- un verso molto più ampio e deci- rebbe ora imporre a tutta Ita- p
p
NOTE AZZURRE
a cura di Dante Isella
da dozzina», politici
cazione evidente da alcuni samente prosastico e materico. lia il suo rachitico gergo? Vor-
aspetti del suo lavoro in versi. Tornando invece ai suoi temi, rebbe che tutta Italia toscani- p Adelphi, pp. 1120, €26 e burocrati alla gogna,
In primo luogo osserviamo p Giorgio Calcagno molto efficace appare l'importan- seggiasse?»), sugli scrittori Tommaseo perverso
la sua sensibilità acutissima p TUTTE LE POESIE za poetica assegnata ai (suoi) luo- ignoranti («Spesso gli scritto-
per la parola e per le sue diver- p Aragno, pp.460, €20 ghi. Piemontese, offre per esem- ri ignoranti scrivono molto bomba come rimbombano le co- Canton Ticino, quando ferveva
se sfaccettature e possibilità pio importanti tributi a Genova, più spigliatamente, e quindi se vuote», «Carducci crede di la lotta tra liberali e codini,
d'uso. In secondo luogo conside- dove aveva studiato, regalando simpaticamente, dei dotti. esser Porta e non è che un gra- «passeggiava con un grosso ran-
riamo la sua intatta fiducia - di- frequente uso dell'epigramma versi ben degni di un cantore del- Cammina infatti più svelto chi matico». dello. Passa un uomo a corsa,
rei di stampo felicemente classi- brillante. Ma, appunto, affrontan- la città ligure, a lui caro, come Ca- ha sulle spalle minor baga- Abbondano le note di costu- quasi in fuga, e Vela, giù una
co - nella piena possibilità di co- do le poesie di più ampio respiro proni. Ecco l'inizio di un sonetto glio»), sullo stile del venerato me, qualche verso scherzoso randellata, che lo manda a gam-
municare con il linguaggio poe- e consistenza, Calcagno sorpren- di Calcagno: «Genova nel matti- Manzoni, sull'amato Catta- («Dice il cartel “vietato - è qui be levate: “Lo conosci?” gli si
tico. E di comunicare pensieri e de per la sua capacità di compor- no, luce di sale / che affila i monti, neo, sull'amatissimo anticon- spander aqua” - E il pisciator chiede. Risponde Vela: se l'è on
temi forti, come vediamo in re con disinvoltura impasti ricchi schioda le pietre al molo; / Geno- formista Rovani («Ebbe sem- sorpreso - in flagrante reato - oreggion (clericale) ghe l'hoo
questo suo libro, nel quale risal- dei più vari ingredienti linguistici va a mezzogiorno, scossa da un pre una grande propensione ben dada: se l'è on liberal mei
ta l'attenzione alla storia e ai (dal termine colto, o scientifico, o volo / di colombe miniate nel blu per l'osteria - la casa di chi L’edizione integrale ammò perché el scappava - e i li-
mutamenti d'epoca di cui il poe- tecnico, passando per il dialetto o invernale». non ne ha. L'osteria per lui si berai deven scappà no».
ta può, o forse deve, essere te- per il parlato quotidiano, o intro- Un poeta in effetti estroso, li- nobilitava in un'aula di univer- di «Note azzurre» Di sconcertante attualità le
stimone. ducendo espressioni di lingue bero, pur nel controllo e nella di- sità»; faceva i pranzi a rove- a cento anni sue note su politici e burocrati
Un poeta, Calcagno, che straniere o usando il latino). sciplina della sua arte. Malinconi- scio, cominciando dalla man- («osservo che tutti gli uomini
pur non venendo mai meno al I suoi componimenti diventa- co a volte e spesso anche gioioso. cia al cameriere, il caffè e la dalla nascita politici sono brutti e aggronda-
rigore e alla disciplina della sua no spesso come dei patchwork, Dice bene Ernesto Ferrero, nella frutta, «Te vedet, se te ghe det di un Gran Lombardo ti, e così gli uomini d'affari. Ve-
arte, ha espresso una precisa quanto mai vari e imprevisti nel- sua postfazione: «C'è nella creati- prima la mancia, el serv con stiti di fustagno e incontrati in
vocazione civile. Ma, tornando la loro composizione quanto in re- vità di Giorgio una matematica passion»), e i giudizi velenosi “aqua non è, ma piscia”»), e gli un bosco, si potrebbero pigliare
a Tesio, Calcagno è un poeta altà coerenti e funzionali nel loro dissimulata ma necessaria, che sul «gesuitico e fiorentineg- aneddoti vivacissimi di uno per grassatori. La fisionomia
che si dimostra anche «magi- insieme. Il suo è un procedere iro- sorregge le trame dei romanzi o giante stile» di uno «sconcio li- scrittore-diplomatico, collabo- burocratica pende invece al cre-
ster ludi», finissimo giocoliere nico, e di un'ironia sottile e raffi- l'onda dei suoi versi. Nulla è mai bro» come Fede e bellezza di ratore personale di Crispi, con- tino»; «Le frutta e i legumi, una
di parole, capace di virtuosismi nata, che è anche lo specchio del casuale». Ed è per questo che i Niccolò Tommaseo, su Gio- sole generale a Bogotà e mini- volta marci, si gettano nel leta-
vari e rari. Virtuosismi che si suo buon gusto e della sua capaci- suoi versi, scritti con dedizione e vanni Verga «romanziere da stro plenipotenziario, ambascia- majo: gli uomini, guasti e infra-
vedono nei testi più impegnati - tà di trattare questioni decisive amore lungo lo svolgersi di una dozzina», su Cesare Cantù tore ad Atene (su una importan- ciditi, si mandano al Senato del
e in fin dei conti maggiori - co- senza ombre enfatiche. vita, (ma spesso tenuti con di- «un letterario ciabattino. For- te riunione del '76 con Depretis, Regno»), sul malcostume dell'
me in quelli più lievi e divertiti, La sua abilità stilistica si os- screzione in ombra) resistono bice e colla, ecco il suo stile», e Bixio e altri «pezzi d'uomini Italia postunitaria (gli appalti
deliberatamente giocosi, fino al serva, oltre che nell'uso di regi- tranquillamente al tempo. poi: «lo stile di Guerrazzi rim- grandi e grossi»: «Salvagnoli co- dai pingui lucri, che «gl'impren-
Tuttolibri
SABATO 18 DICEMBRE 2010
LA STAMPA V

ANDREA Levi) a quelle più oscure e


CORTELLESSA Spoon River Antichi e moderni, leggendarie: che all'autore
Nella più enigmati- consentono gli accostamen-
ca delle Operette morali, tutti i modi per congedarsi dal mondo ti, le «rime» più sorprenden-
una notte Federico Ruysch ti (Attila come Jimi Hendrix,
- nel Seicento passato alla Poppea come Michael Jack-
. storia per aver preservato i
cadaveri dalla putrefazione
- riceve la visita delle sue
mummie. È allora che nella
I morti siam noi son, Basilio I il Macedone co-
me Manolete) ma anche di
accludere al suo repertorio
delle figure di ignoti - conter-

da Attila
penombra dello studiolo ranei e, s'intuisce, amici e pa-
s'ode intonare questa «can- renti - ai quali sono lasciate
zoncina»: «Che fummo? / le parole, forse, più persona-
Che fu quel punto acerbo / li (di una certa Scilla si dice
Che di vita ebbe nome? / per esempio: «Vivi gli uomi-
Cosa arcana e stupenda /
Oggi è la vita al pensier no-
stro, e tale / Qual de’ vivi al
pensiero / L’ignota morte
appar». Nella modernità (o
a Jimi Hendrix ni non le piacciono. Aspetta
che siano morti, e allora sì se
ne innamora perdutamente.
Come va il cuore, chiede?
Già. Per fare breccia nel suo
piuttosto postmodernità) bisognerebbe che si fermas-
letteraria - ha spiegato un se il mio»).
maestro come Luigi Baldac- Del campano Franco Ar-
ci - esiste, diremo così, una minio, di Baroncelli sedici
«funzione Ruysch»: una li- anni più giovane, so invece
nea segreta di autori che, forse più del necessario. An-
proprio come le ilarotragi- che lui è un poligrafo, certo;
che mummie leopardiane, e spero che non gli spiaccia
guardano «la vita dal punto se dico che le 128 prose brevi
di vista della morte». e brevissime, ora raccolte in
È casuale ma proprio Cartoline dai morti, sono il
per questo curiosa (e forse suo capolavoro.
sintomatica, giunti come Se tutti i morti di Baron-
siamo al capolinea degli An- celli hanno un nome e cogno-
ni Zero) la recrudescenza me, qui sono tutti anonimi:
editoriale di libri ascrivibili ma a loro stessi - proprio co-
a questa Stimmung: i quali me in Leopardi - viene data

Le «Mosche Nelle «Cartoline»


d’inverno» di Eugenio di Franco Arminio
Baroncelli: 271 passi sconosciuti alla meta:
d’addio, celebri, un’ultima parola,
Particolare dal dipinto di Gerolamo Induno «La partenza dei coscritti» oscuri, leggendari Dal dipinto di Rembrandt «Lezioni di anatomia» senza aneddotica
ditori romaneschi dicono: è la- tutti sintetizzano nel breve la parola. Facile pensare al-
voro che ce se magna co la for- NOTE TRICOLORI spazio della morte, nel pun- l’Antologia di Spoon River,
chetta d'argento»; «In Italia tut- Tra foto, nomi, luoghi to acerbo che segna il pas- ma il tono di Arminio è tutto
ti domandano croci, medaglie, saggio da un mondo all’al- un altro.
Un secolo di cronaca, politica,
pensione. Non c'è toscano che cultura raccontato dalla parte
tro, il senso sfuggente, ap- Insieme ai nomi viene
non sia stato a Curtatone e Mon- della gente. L’Italia è un’altra punto enigmatico, delle no- bandita ogni aneddotica: dal-
tanara: stando al numero delle storia 1900-2010 ripercorsa da stre vite - così brevi e sva- la loro vita, di cui poco o nul-
pensioni chieste, una cinquanti- Attilio Wanderlingh per le nenti. Tanto Il libro dei filo- la sappiamo, ma anche dalla
na di mille uomini, un corpo adi- edizioni Intra Moenia (pp. 306, sofi morti dell’arguto poli- loro morte sempre insignifi-
rittura di esercito avrebbe com- €14,90). Fatti e protagonisti, grafo inglese Simon Critch- cante. Di tutti si potrebbe di-
battuto in quelle battaglie. Non con ampio corredo iconografico. ley, tradotto l’anno scorso re quello che dice uno di lo-
c'è milanese che non sia stato al- Un Paese, l’Italia, di poeti, da Garzanti, che le mirabili ro: «Io sono morto di vec-
navigatori, santi. E di martiri.
le barricate delle 5 giornate ecc. Morti favolose degli antichi p Eugenio Baroncelli p Franco Arminio chiaia, anche se non ero tan-
Guida a 49 martiri della storia p MOSCHE D'INVERNO p CARTOLINE DAI MORTI
Verrà un tempo in cui i bambini d’Italia di Roberto Alajmo e Lidia
di un giovane filologo di to vecchio, avevo cinquanta-
nasceranno reduci delle patrie Prato, Dino Baldi (da poco 271 morti in due o tre pose p Nottetempo, pp. 137, €8 nove anni». La morte - anzi-
Ravera è un monumento dalla A p Sellerio, pp. 263, €13
battaglie e pensionati»). alla Z per i tipi di Giudizio uscite nella «Compagnia ex- ché restituire una verità, un
Non ho che piluccato bricio- universale (pp. 157, €15). tra» Quodlibet, che conti- qualche senso all'esistenza -
le da questa nuova edizione inte- Una galleria di figure che si sono nua a non sbagliare un col- e, insieme, gusto dell’equivo- cultura raffinata ma pacata: non fa altro che sancire, si-
grale. Esce ora da Adelphi a ce- sacrificate, volontariamente o po), hanno alle spalle una co affettivo: dove la brevitas la brevità peritosa, la vento- glandolo, quel che, pure, ma-
lebrazione del centenario della involontariamente . Da Ilaria Alpi genealogia che, partendo icastica, che livella figure im- sa provvisorietà della vita terialmente interrompe:
morte dell'autore, ed accoglie a Anteo Zamboni, l’adolescente dalle Vite dei filosofi di Dio- pari per rango biografico e trova un paragone che, per «Quel vago fastidio che era
che a Bologna sparò o forse non
anche le note prima escluse, ri- gene Laerzio e passando complessità di pensiero, ci l'icasticità e insieme l'allusi- sempre stato il mondo, quel
sparò a Mussolini, venendo
tenute irriverenti (quelle riguar- linciato, da Carlo Casalegno a
per le Vite brevi di uomini regala l'ombra di un sorriso vità culturale, fa venire in vago fastidio di essere al
danti le abitudini sessuali di Vit- Alfredino Rampi. eminenti di un contempora- nelle pieghe di una commo- mente l’Ungaretti dei soldati mondo è finito all'improvvi-
torio Emanuele II, i vizi erotici Mario Bussoni ha arredato una neo inglese di Ruysch, zione autentica. che stanno «come d’autunno so».
di Tommaseo o i supposti di piccola «guida ai luoghi del John Aubrey (libro delizio- Nulla so di Eugenio Ba- / sugli alberi / le foglie». Perché quel che viene infi-
Manzoni giovane, la ciarlatane- Risorgimento», L’Unità d’Italia so, negli Anni Settanta tra- roncelli, se non che è nato a Le 271 morti sono trascel- ne ribadito è che - come dice
ria di Angelo Gubernatis, le ma- (Mattioli 1885, pp. 168, 19), dal dotto da J. Rodolfo Wil- Ravenna nel 1944: ma due an- te nella storia di tutte le di- Baroncelli - «i morti siamo
lefatte di un ministro e di un infi- torinese Palazzo Reale a Gaeta, da cock per Adelphi), ha un ni fa il suo Libro di candele è scipline e tutte le culture, e noi». Siamo noi, la nostra vi-
do burocrate). Chiude il volume Custoza a Marsala, da Quarto a punto di snodo nelle magni- stato la migliore rilettura, vanno dalle più celebri e pro- ta acerba, a essere evocati
Caprera, dal museo della Croce
un saggio di Niccolò Reverdini, fiche Vite immaginarie del nella nostra lingua, di questa verbiali (da Giovanna d’Arco da queste evocazioni, queste
Rossa a Castglione delle Stiviere al
che ripercorre l'avventurosa museo del brigantaggio di Cellere.
poligrafo fin de siècle Mar- tradizione. Ora gli tiene die- a Mishima Yukio, da Évari- voci senza corpo: «Però
storia editoriale del libro e le cel Schwob. Una linea fatta tro Mosche d’inverno, già dal ste Galois a Ippolito Nievo, ch’esser beato / Nega ai mor-
sue varie censure. di erudizione compiaciuta titolo emblematico di questa da Walter Benjamin a Primo tali e nega a’ morti il fato».

LORENZO cambiare tutto».


MONDO Segre «Dieci prove di fantasia»: Sono variazioni condotte con
Critico e filologo insi- grande eleganza, con divertita e
gne, Cesare Segre si è concesso le finissime variazioni di un filologo talora pensosa ironia, movimenta-
Dieci prove di fantasia, anche se te dall’alternanza dei punti di vi-

Se Dante e Pavese
alimentate da scrittori e da libri sta. Riguardano ancora Isotta,
che ha amato e frequentato. E, trafelata nel tessere inganni a re
in analogia con la sua mutazione Marco; la dissoluta Cunizza da
da studioso a scrittore d’imma- Romano messa in Paradiso da

avessero
ginazione, ha operato nei con- quel «mattacchione di Dante»;
fronti dei personaggi un capo- Vittorio Alfieri, invischiato con
volgimento, o quanto meno una p Cesare Segre esiti farseschi nelle trame amoro-
rettifica, delle loro più accredita- p DIECI PROVE DI FANTASIA se di Penelope Pitt; Charles Bo-
p Einaudi

preso un’altra via


te rappresentazioni. vary che contesta il marchio di
Intendiamoci, il filologo è p pp. 101, €12 Cesare Segre gonzo impressogli da Flaubert.
sempre alle poste, sia quando Concludono la rassegna due
decide di privilegiare uno tra i interviste immaginarie: a Giulio
diversi racconti tramandati sul- Cesare, maestro di una realpolitik
lo stesso protagonista, sia quan- trovatore Guillem de Cabestanh mazzamenti, a una famosa batta- mente intellettuale e platonica del se Il mestiere di vivere. Mentre, dal- non dismessa ai nostri giorni; a
do si tratta di contestare le con- si racconta - con l’avallo di Dante, glia contro i musulmani. Ma gli loro rapporto. Ma Segre non ab- la stanza accanto, si avvertiva Marie Le Jars de Gournay, figlia
fessioni d’autore o di suggerire Boccaccio e Stendhal - la rovinosa storici, si sa, non si arrendono, co- bocca e rileva con finezza che «il l’ansito di due amanti appagati. adottiva e curatrice non disinte-
la possibilità, per quanto irrea- passione per Soremonda, la mo- me qualche filologo, alla bellezza e loro gioco d’inserire rispettiva- Perché quel libro che traccia due ressata dei saggi di Montaigne. Il
lizzata, di un evento. La sorpre- glie di un barone. Questi, dopo alla verità di una leggenda. mente versi dell’uno nelle compo- parabole opposte, il trionfo nella senso complessivo che si ricava
sa più clamorosa riguarda Gano averlo ucciso, gli strappò il cuore Venendo a tempi più vicini, in- sizioni dell’altro sembra sublima- letteratura e il fallimento nel- da queste Prove di fantasia è, al di
di Maganza. Il fellone della tradi- facendone un manicaretto per la contriamo la figura enigmatica re un intreccio impetuoso dei cor- l’amore, rappresenta un persuasi- là del tono scanzonato, un omag-
zione cavalleresca diventa un fedifraga che non gliela diede vin- della donna cantata da Machado pi». vo viatico per la sua morte. Il ma- gio alla polivalenza ed effabilità di
pacifista che vuole porre termi- ta e si buttò dalla finestra. Gli sto- con il nome di Guiomar. Dopo la Non è vero poi, ma sarebbe po- noscritto del diario fu trovato in un testo letterario, che sembra ri-
ne al maniacale e disastroso bel- rici hanno dimostrato che Guil- morte del poeta, svelò la sua vera tuto accadere e avrebbe dato un realtà in un cassetto del suo uffi- generarsi nel passare del tempo e
licismo di Rolando, che si atteg- lem durò così vivo e vegeto da par- identità, ingegnandosi tuttavia ad tocco ideale al racconto della sua cio: «Basta un particolare - anno- offrire sempre nuove occasioni al
gia ad «eroe di professione». Del tecipare, anni dopo i presunti am- affermare la natura esclusiva- ultima notte, che Pavese sfoglias- ta Segre rassegnatamente - per piacere della lettura.
VI Altre strenne
PER I BAMBINI: LE POESIE DI ROBERTO PIUMINI dunque difficile e facile perché obbliga alla libertà, al
Parole in volo come rondini rifiuto del banale, dello scontato, del piacevole e
dell'accettabile». Nelle nuove poesie Piumini sembra
= Roberto Piumini è l'autore italiano più famoso fra gli rinnovarsi ancora una volta proprio per il senso della
scrittori contemporanei per bambini e ragazzi. Ma è libertà espressiva che lo contraddistingue. Un esempio:
giusto ricordare anche i suoi romanzi e le sue poesie per «Chi vuole le parole,/ quelle nuove, /quelle appena fiorite/
adulti: i suoi Cento sonetti d'amore sono una straordinaria nel giardino mentale?/ Le parole farfalle/ sbrucate poco
prova lirica. Molti i libri di poesie di Piumini per bambini e fa?/ Quelle dalle radici/ nel fitto della terra/ e dallo stelo
ragazzi, ormai divenuti classici. L'ultima sua fatica è Che vivo, coi petali nel cielo?/ Le parole libellule/ sullo stagno
meraviglia, un ponte (Einaudi Ragazzi, pp. 84, €15) per mondiale?/ Quelle parole rondini/ che vanno in volo libere/
il quale l'autore si è avvalso delle illustrazioni di Monica fra nuvole e tra viole?/ Chi vuole le parole?».
Rabà che è riuscita a regalarci «visioni affascinanti ed Non possiamo non volerle, queste parole, quando ci
essenziali, simili a quelli dei sogni». Sono parole dello vengono offerte in questo modo meraviglioso.
stesso Piumini che prosegue: «Disegnare una poesia è Roberto Denti

Cucina con l’enciclopedia Cocktail con la vodka


Sperimentarsi ai fornelli Un’educazione spirituale
tra anguille e zuppiere da zero a sessanta gradi
ROCCO MOLITERNI ENRICO REMMERT

C C
ome mai i libri di cucina vendono più di Ome- ocktail del giorno: Fenomenologia dello Spiri-
ro?» si chiedeva Alessi, poeta e drammaturgo to (alcolico, ovviamente). Destinatari: gli uo-
greco zio di Menandro, già alcuni secoli avan- mini di spirito (Spiritosi? Spiritati?).
ti Cristo. A ricordarlo è Allan Bay nell’introduzione Ingredienti: 1/4 di guida al bere (dagli analcolici
alla Garzantina di Cucina, di cui è curatore. «Questa alla birra, dal vino ai cocktail, dal cognac al gin, co-
Enciclopedia della cucina - spiega - prendo tutta la toponomastica al-
si propone di “ordinare” la cucina, colica); 1/4 di educazione senti-
intendendo con questo termine mentale (o meglio, come recita il
non soltanto ciò che va sui fornelli, sottotitolo del libro C’era una vo-
ma l’intero universo che gravita in- dka: «Un’educazione spirituale
torno ad essi». In 1264 pagine scor- da 0˚ a 60˚»); 1/4 di autobiografia
rono 3120 lemmi (il cerchio si apre («Mio padre era un gran bevito-
con aalsuppe, una zuppa di anguilla re, una quercia annaffiata a vino
tipica della Germania del Nord e si e cognac, con abbondanti irriga-
chiude con zuppiera), 2850 ricette e zioni di whisky»); 1/4 di storia,
100 schede di approfondimento. aneddotica e civiltà del bere (in
p Allan Bay (a cura di) Molta attenzione è dedicata ai piat- p Sapo Matteucci esergo si trova un’anonima dichia-
p CUCINA ti e alle ricette della cucina etnica, p C'ERA UNA VODKA razione d’intenti: «Vi prego, la-
p Garzanti il che ne fa uno strumento utile per p Laterza sciate le mie ceneri all’Harry’s
p pp. 1264, €45 chi è curioso dei «cibi degli altri», p pp. 288, €16 Bar»).
ma al ristorante non sa mai bene Preparazione: miscelare gli in-
cosa contenga un certo piatto cine- gredienti con arguzia e leggerez-
se piuttosto che etiope. Ancora Allan Bay, firma Nel- za, organizzare in capitoli dai titoli programmatici
la mia cucina (Mondadori, pp. 554, €22): anche qui (Io Tarzan, tu gin, Tenera è la botte) e infine guarni-
in ordine alfabetico (da abbattitore a wok) «i 100 stru- re il tutto con brillantezza («Se proprio dovessi
menti di un cuoco curioso». dirla tutta, più che un reduce del ’68, mi sento un
Tra i più curiosi appassionati di gastronomia ci fu reduce del Vat 69»).
senz’altro Pellegrino Artusi: a lui dobbiamo nel 1881 Tipo di bevanda: di gusto intenso, profondo ed
la sistematizzazione della cucina italiana post-unita- esilarante. La particolarità del cocktail è che a pri-
ria. Oggi la Rizzoli ripropone nella Bur (pp. 900, €15) ma vista sembra il solito sciroppone, e invece l’abi-
il suo classico La scienza in cucina e l’arte di man- lità al mixer - che l’autore Sapo Matteucci dimo-
giar bene. Il libro è curato da Alberto Capatti e ha stra in ogni dettaglio della preparazione - soddisfa
una post-fazione di Massimo Montanari. anche i palati più esigenti. Una volta servito, infat-
Le firme dei due storici dell’alimentazione torna- ti, sorprenderà i vostri ospiti per il riuscitissimo
no insieme in Il boccone immaginario (Slow Food amalgama di ritmo, garbo e humour.
editore, pp. 200, €14,50) una raccolta di saggi di sto- Note finali: colmato il bicchiere si avvertirà an-
ria e letteratura gastronomica, curata da Capatti cora una volta la consapevolezza che l’alcol, più
con introduzione di Montanari. che al fegato, sia capace di parlare al cuore.

C
Guida a Parigi Giardini e orti
Inseguendo Abelardo Portami tante rose
e Eloisa nelle banlieues
GABRIELLA BOSCO
e anche un po’ di insalata
MARINA VERNA
artoline d
SANTO ALLIGO
S
ono tanti i luoghi comuni su Parigi che albergano

U
n collezionista di rose, il suo giardino nel Mon- volta, tra la prima guerra mon-
nell’immaginario comune: la Ville Lumière, la cit- ferrato e, adesso, il libro che ne racconta la sto- diale e gli anni cinquanta. Giusta-
tà tentacolare, il luogo di tutti i piaceri... Uno svet- ria, scritto da lui medesimo: Piero Amerio, uando penso ad alcuni mente Fochesato scrive che il
ta però sugli altri accomunando generazioni anche lonta-
ne, quello che fa della capitale francese la culla di ogni ri-
voluzione.
docteur de recherche all’Università di Parigi, professo-
re emerito di Psicologia sociale all’Università di Tori-
no. Un dilettante, nel senso alto goe-
Q di quei grossi tomi, inge-
stibili per peso e misura,
ancorché utili (spacciati per
processo di popolarizzazione di
queste cartoline fu la causa pri-
maria del loro basso livello quali-
Ignacio Ramonet e Ramón Chao thiano. Con tutte le patenti legitti- opere editoriali di gran pre- tativo e che il linguaggio adope-
(il primo direttore del Monde diploma- manti della comunità scientifica. Il gio), provo un senso di sollievo rato si fa «via via più semplice e
tique e professore alla Sorbona, il se- suo bellissimo Storie di rose anti- prendendo in mano un picco- immediato dando vita a precisi
condo giornalista impegnato politica- che (Medusa) è il racconto di lo, grazioso volumetto, Augu- stereotipi figurativi».
mente oltre che padre del forse più trent’anni di ricerche - viaggi, vivai, ri di Buon Natale. Arte e tra- Certo, siamo lontani dalle
noto Manu, leader del gruppo rock libri, colpi di fortuna, pezzi mancanti dizione delle cartoline augu- cartoline che pubblicava, ad
Mano Negra) hanno avuto l’efficace - ma anche un impeccabile catalogo rali, curato da Walter Foche- esempio, la Wiener Werkstatte
idea di trasformare quel topos in gui- di varietà e una precisa descrizione sato per le edizioni Interlinea o dalle cartoline litografiche di
da, e hanno stilato un vademecum agi- di tecniche. Altri roseti particolari di Novara.
le e brillante, straordinariamente ric- sono raccontati dal «rosomane» Ottima la scelta della car- Arte e tradizione:
p I. Ramonet e R. Chao co di storie e aneddoti, da portarsi die- p Piero Amerio Gian Paolo Bonani, psicologo specia- ta, così come la grafica e la
p GUIDA tro per visitare Parigi all’insegna del- p ROSE lista nelle risorse umane ibridato stampa, anche se, purtroppo, immagini del tempo
ALLA PARIGI RIBELLE p Medusa
p trad. di Eleonora Corsi
l’esprit de révolte. Organizzatacome la
p pp. 197, €50
con il design di giardini per creare risultano poco godibili le tre/ perduto, coloratissime,
più classica delle guide, è divisa in ven- una nuova varietà di floricoltore-nar- quattro cartoline a volte pub-
p Voland, pp. 368, €15 ti capitoli - quanti sono gli arrondisse- ratore (Parlare con le rose, Iacobel- blicate nella stessa pagina. leziose, ricche di una
ment della capitale - ognuno introdot- li, pp. 250, €29). Dunque, piccolo formato e pe- saporosa civetteria
to da regolare piantina con numeretti che situano perso- L’appassionato di erbe sfoglierà con gusto I segreti so lieve per questo libriccino
naggi e luoghi con pregnanza sovversiva (tutti corredati dell’erborista (a cura di Laura Stolfi, Rizzoli, pp 430, € di un certo interesse, in quan- Basilio Cascella, oppure da
di fermata del métro corrispondente). 17,50), dove troverà tutte le virtù di erbe e spezie, con to con le sue immagini fa rivi- quelle realizzate da tanti altri
Non sono forse stati i francesi a inventare le barrica- ricette per tisane e creme di bellezza. Invecchiare in vere un tempo ormai passato grandi artisti che a questo mez-
te, il nome e la cosa? Si veda a pagina 7. Immergendosi giardino - De senectute in horto (Gian Lupo Osti, ma che è ancora vivo nel ricor- zo di comunicazione hanno de-
nella lettura, si scopriranno fatti ed episodi, moltissimi Ponte alle Grazie, pp. 84, €11) è perfetto per chi proget- do di molti. dicato parte del loro lavoro. Ma
dei quali sconosciuti ai più, che dall’eversione antica del- ti di riconvertirsi in pensionato-giardiniere. Può basta- Uscito, per ovvi motivi, po- è proprio in virtù di questi ste-
l’amore proibito di Abelardo ed Eloisa portano fino all’in- re un balconcino, o anche solo un davanzale, per colti- co prima delle festività, Auguri reotipi figurativi che le cartoli-
cendio delle banlieues nel 2005. Secoli di storia, ma insie- vare l’insalata da mettere in tavola: Urbi et orti di Jo- di Buon Natale pubblica una ne augurali hanno lasciato il se-
me di letteratura, di filosofia, di politica, prendono corpo sep Vallès (Stampa alternativa, pp. 160, €18) spiega co- quantità infinita di cartoline gno nella nostra memoria, un
nella vivace penna dei due ciceroni, stranieri di nascita me fare. E Pia Pera, con Giardino&ortoterapia» (Sa- augurali (o «carte povere», con segno non privo, comunque, di
ma parigini di cuore e certamente faziosi, come non può lani, pp. 125, €11), dà una ragione in più per zappettare: definizione inadeguata, dura a una certa dignità grafica. Lezio-
non esserlo chi preferisce il disordine all’ingiustizia. lavorare la terra è come trasformare la mente. morire), come era uso fare una se e coloratissime, ricche di
Tuttolibri
SABATO 18 DICEMBRE 2010
LA STAMPA VII

UNA FAVOLOSA ORCHESTRA Mozart, sviluppando il Flauto magico come fosse una
Con Mozart in Piazza Vittorio favola musicale tramandata in forma orale ai musicisti e
giunta a ciascuno di loro in modo diverso, attraverso la
= Un oggetto narrativo non identificato come questo propria cultura, le proprie tradizioni.
Il Flauto magico secondo l'orchestra di Piazza I pirotecnici acquerelli di Lino Fiorito, usati come
Vittorio, edito da Elliot (pp.64, €22) - un cd musicale di scenografia nella messinscena, illustrano il testo scritto
65 minuti, un libro illustrato, un racconto tra fiaba e da Mario Tronco, Luigi Trucillo e Renato Benvenuto. Il
. testo teatrale, un fotoromanzo - poteva nascere solo da racconto interpreta con coraggio le vicende originali.
quella fucina di talenti che è, appunto, l’Orchestra di E se il vero eroe non fosse Tamino? E se Pamina, alla fine,
Piazza Vittorio. L’esperienza musicale più eterodossa trovasse la forza di prendere in mano il suo destino? E se
d’Italia, l'unica orchestra nata attraverso lo sfondo non fosse l’Egitto fantastico mozartiano, ma
l’auto-tassazione dei membri che sia riuscita a creare dei una società multietnica contemporanea? Un invito
posti di lavoro (con relativi permessi di soggiorno) per i gioioso a cercare il Flauto magico in mezzo a noi.
musicisti che la compongono, ha deciso di sfidare Fabio Geda

«Auguri di Buon Natale»: da sinistra in senso orario due illustrazioni di Adolfo


Busi, 1912 e 1933; Il panettone di Aurelio Bertiglia, 1939; La cassetta delle lettere
Montagne in musica Montagne da scalare
di Anonimo, 1948. La collezione sarà in mostra a Valenza dal 21/12 al 14/1
Per prati, nebbie, ghiacciai Dall’Himalaya alle Alpi
con Mahler, Brahms & C. trionfi, tragedie, immagini
ALBERTO SINIGAGLIA SIMONE BOBBIO

A L
nnunciata da segnali di tromba, la cornet- a scoperta dell'Himalaya, da un punto di vista
ta del postiglione canta una struggente geografico e immaginifico, è il risultato di un
melodia. La potente orchestra della Terza lungo processo storico indagato da Roberto
sinfonia di Mahler si fa sommessa, rarefatta fin Mantovani e Kurt Diemberger in Enigma Himala-
p AUGURI quasi a tacere per ascoltarla e dialogare con lei. ya. Il loro sguardo sulla catena montuosa è illustrato
DI BUON NATALE Il canto viene - precisa l’autore - attraverso un ampio corredo di te-
p a cura di W. Fochesato «da una grande lontananza» (ef- sti e fotografie e muove in tre fasi:
p Interlinea, pp. 158, € 12 fetto ottenuto collocando lo stru- l'invenzione, la scoperta e l'avven-
mentista nel retroscena). Pochi tura. Il punto di vista è quello degli
minuti e in miracolosa essenziali- esploratori: prima geografi e diplo-
tà le note del Posthorn sono uma- matici dell'impero britannico, poi
nità, viaggio, strada fra boschi e alpinisti e scalatori in grado di pe-
rocce, valli e cime. Altre emozio- netrare quel dedalo di valli e vette
ni suscitano i parossismi sonori rimaste per molti anni uno spazio
di Richard Strauss: la Sinfonia bianco nelle mappe geopolitiche
delle Alpi attraversa prati fioriti, della Terra.
p Andrea Gherzi nebbie, tenebre, ghiacciai, persi- p Kurt Diemberger Anche i «tre problemi delle Al-
p MONTAGNA IN MUSICA no «la strada sbagliata nel folto e e Roberto Mantovani pi», nome con cui negli Anni 30 del
p Priuli&Verlucca nella sterpaglia» con un’orche- p ENIGMA HIMALAYA Novecento si definivano le pareti
p pp. 288, con 2 cd, €49,50 stra gigantesca alla quale non p Mondadori, pp. 243, €39 Nord di Grandes Jorasses, Cervino
mancano campanacci e macchi- e Eiger, furono un'invenzione inte-
ne del vento e del tuono. ramente alpinistica. Fu la scalata
Campioni del Romanticismo che strappa le dell'Eiger a uscire dalla stretta cerchia degli addetti
montagne ai dèmoni e alle streghe e trasfigura di- ai lavori per raggiungere il vasto pubblico, attraver-
rupi minacciosi in metafore del sublime, anche so una mediatizzazione mai conosciuta prima.
Mahler e Strauss, come Mozart, Rossini, Beetho- Rainer Rettner in Eiger. Trionfi e tragedie
ven, Schubert, Brahms, attingono al secolare gia- 1932-1938 (Corbaccio, pp. 288, €26,90) ripercorre la
cimento di Jodel, Ranz, canti di pastori, cacciato- storia dei tentativi di conquista a opera delle più forti
ri, soldati. Tra quei tesori Andrea Gherzi, con pe- cordate e la drammatica escalation di morti in una
rizia musicale e alpina, fa uno slalom che sarebbe dettagliata ricerca storica accompagnata da immagi-
piaciuto a due cultori del campo, Arturo Benedet- ni d'epoca.
ti Michelangeli e Massimo Mila, e nel volume Nel 2009 l’Unesco ha dichiarato le Dolomiti Pa-
Montagna in musica intreccia abilmente la col- trimonio dell'Umanità: Reinhold Messner celebra
ta e la popolare. la sua terra in un libro fotografico di grande formato,
Le illustrazioni, gli esempi musicali, due alle- con gli splendidi scatti di Georg Tappeiner (Monda-
gati cd con quarantotto brani ne fanno un’opera dori, pp. 268, €49,90). Una serie di testi ripercorre la
interessante e piacevole. Molti vi cercheranno storia di paesaggi a partire da Deodat de Dolomieu, il
conferme, spesso troveranno sorprese. geologo illuminista «inventore» di queste montagne.

A
Giochi matematici Favola di Frank Baum
Il prestigiatore di numeri Babbo Natale allevato
di
una saporosa civetteria, in
uguri ri conclude il volumetto.
cacciava sommergibili
PIERO BIANUCCI
da una comunità di fate
CAMILLA VALLETTI

I
a numeri sono anche gioco, acrobazia gratuita del-

N
ei primi anni del Novecento Frank Baum, re-
quanto «il mondo infantile è A illustrare queste cartoline l’intelligenza. Ve ne convincerete leggendo Il ma- duce dall’impressionante successo del suo
chiamato a far le cose dei gran- furono chiamati alcuni speciali- tematico si diverte dove Federico Peiretti raccon- Mago di Oz, tentò in tutti i modi di liberarsi
di», ancor oggi destano un cer- sti che si dedicarono quasi total- ta 200 storie di giochi matematici e dei loro inventori. dal peso della terribile bambina con le scarpette d'ar-
to coinvolgimento emotivo. mente alle «carte povere», tra i Si parte dagli antichi e si arriva a Martin Gardner, gento. Per questo ricreò scenari e rivisitò leggende,
Fochesato ha diviso Auguri quali: Aurelio Bertiglia, Adolfo morto pochi mesi fa a 96 anni, il più mescolandole a elementi più mo-
di Buon Natale in 14 capitoletti, Busi, le sorelle Chiostri, Tito famoso giocoliere di numeri del derni, quasi sfiorando il genere fan-
introdotti di volta in volta da co- Corbella, Giovanni Meschini ’900, che diede la caccia ai sommer- tasy che ancora, a quel tempo, non
pertine di spartiti musicali (illu- (che colora le cartoline con la gibili nazisti e per hobby faceva il aveva dato i suoi frutti migliori.
strate da Leopoldo Metlicovitz, tecnica del pochoir), Giovanni prestigiatore. Incontrerete anche il Non poteva certo mancare un rac-
Aurelio Craffonara, Giovanni Nanni; ma anche tanti altri che cosmologo Roger Penrose. Lui gio- conto per La vita e le le avventu-
Maria Mataloni e, a sorpresa, da solo marginalmente hanno fre- ca con le tassellature non periodi- re di Babbo Natale. Nella sua ver-
Claude Debussy, anche se credo quentato quest’arte, come Luigi che. Le mette persino nei pavimenti sione un piccolo di uomo è allevato
che quest’ultima non sia opera Bompard (autore tra l’altro del- della sua casa. Bizzarria? No. Quelle da una comunità di fate che un po’
la memorabile serie di cartoline tassellature hanno offerto ai fisici il si annoiano della loro vita troppo
Da Gesù Bambino La fotografia), Plinio Codognato, modello dei «quasicristalli». armoniosa. Una volta cresciuto,
Achille Luciano Mauzan, Alear- p Fedrico Peiretti Lasciamoci giocando. Serata tra p Frank Baum chiede di tornare in contatto con i
alle zampogne, do Terzi, tutti autori di splendidi p IL MATEMATICO amici. Invitate qualcuno a scrivere p LA VITA E LE AVVENTURE suoi simili e diventa il beniamino
SI DIVERTE DI BABBO NATALE
tra gnomi e panettoni: e famosi manifesti.
p Longanesi, pp. 328, €18
su un foglietto un qualsiasi numero
p Mattioli 1885, pp. 112, €14,90
dei più piccoli. Abilissimo falegna-
Le cartoline augurali, così co- di tre cifre e poi fatelo ripetere iden- me, inventa per loro giocattoli di le-
le «carte povere» raccolte me ogni genere di soggetti, an- tico in modo da ottenere un numero gno, oggetti quasi magici che han-
da Walter Fochesato cor più che dai librai antiquari, si di sei cifre. Per esempio, 465.465. no il potere di renderli felici.
possono acquistare soprattutto Ora chiedete di dividere il numero per 7. «Se i cal- Frank Baum era un uomo idealista, con una forte
del compositore, ma di Florence nei mercatini di carta, così nu- coli sono esatti, non c’è resto», direte con sicurezza. La tentazione per lo spiritualismo; aveva una visione
Upton, creatrice di Golliwogg); i merosi nel nostro paese; a Tori- scena si ripete facendo dividere il risultato per 11 (di del mondo cervellotica e ambigua: teosofo, populi-
disegni degli spartiti hanno una no va consigliato quello del «Li- nuovo non ci sarà resto), e poi ancora l’ultimo risultato sta, e forse anche, per certi versi, razzista, incarna
qualche consonanza con le carto- bro ritrovato» (ogni prima dome- per 13. Fate scrivere l’esito della terza divisione su un ancora una certa mentalità americana «sudista».
line che seguono, 16 circa per nica del mese), in piazza Carlo foglietto e annunciate: «Questo è il numero originale Dove al lieto fine si sovrappone un’inconsapevole vo-
ogni sezione: l'albero di Natale; Felice. I prezzi variano da 10 ai di tre cifre». lontà di giustificare la produzione di massa.
Gesù Bambino; le campane e le 20 euro secondo l’autore, la bel- Magia? No. Riscrivere di seguito un numero di tre I giocattoli infatti che i genitori acquistano nei ne-
zampogne; i doni; il panettone; lo lezza e la conservazione. Anche cifre equivale a moltiplicarlo per 1001; 1001, e quindi il gozi per festeggiare la guarigione da una difficile ma-
spumante; la neve; gli gnomi, i Auguri di Buon Natale - propone numero di sei cifre, hanno come fattori 7, 11 e 13. Facen- lattia del proprio piccolo sono stati consegnati, nella
folletti e gli spazzacamini; il ca- l’editore - potrebbe diventare un do il percorso inverso, cioè dividendo il numero di sei fiaba almeno, da Claus in persona, instancabile, bo-
lendario e così via. Un agile dizio- gradito dono natalizio o, esso cifre per questi tre numeri, si ritorna ovviamente al nario, chiassoso fabbricatore di meraviglie non solo
nario biografico degli illustrato- stesso, un biglietto di auguri! numero originale. Ma l’ovviamente non è ovvio. nella notte di Natale.
VIII Storie e idee
La battaglia dei tre imperi La Lega Santa
sbarrò davvero il passo agli ottomani nel 1571?
SILVIA
RONCHEY

Il 732, anno della bat-


taglia di Poitiers, in cui Carlo
Martello fermò l’esercito ara-
bo-berbero che puntava al
Lepanto, molto
rumore per nulla
cuore dell’«Europa» medieva-
le franca; e il 1571, anno in cui
a Lepanto la Lega Santa fede-
rata sotto l’egida di papa Pio
V sbarrò il passo alla penetra-
zione ottomana nell’occiden-
te cristiano: i libri di scuola ci terreno sui turchi e l’ammira- suon di Te Deum», libri e com-
hanno insegnato a considera- glio di Selim II riprese senza mittenze artistiche, Barbero,
re queste due date gli estremi difficoltà il regno di Tunisi ad esempio, offre al lettore
epocali di un immenso scam- (1574): tutti i cristiani vi furono un’immagine viva: «A Padova,
pato pericolo. In particolare sgozzati. Sembrava che i tur- un pover’uomo ammalato ne ri-
la battaglia di Lepanto, in cui chi avessero vinto la battaglia mase così impressionato che
le forze alleate guidate da di Lepanto». una notte, delirando per la feb-
Don Giovanni d’Austria di- Allo scetticismo di Voltaire bre, prese un coltellaccio, deva-
strussero la flotta del sultano fa eco la perplessità di Braudel, stò la casa e al mattino ripete-
in una carneficina in cui lo che analizzando la molteplicità va attonito: “Gli ho ammazzati
stesso comandante ottomano di eventi culminati in quell’ulti- tutti ‘sti turchi”».
perse la vita, è stata vista co- mo scontro fra flotte, e la sua Ma leggere Lepanto come
scia nei territori della propa- p Alessandro Barbero
ganda, si interroga: «Molto ru- p LEPANTO
Un’opera stupefacente more per nulla, molta gloria, se La battaglia dei tre imperi
Vicende politiche
di Alessandro Barbero, si vuole, per nulla»? Aggiun- p Laterza, pp. 769, €21 e militari, versioni
p Di Barbero Laterza ripropone
la capacità di entrare gendo però che prima di fare nei tascabili anche Barbari. Im- ufficiali e report di spie,
dell’ironia su Lepanto bisogna
nella Storia attraverso valutare non solo e non tanto
migrati, profughi, deportati nell'
impero romano (pp. 337,
abile propaganda
ogni possibile pertugio l’evento militare, quanto il suo €10,50). Per gennaio 2011 si an- «a suon di Te Deum»
enorme effetto sulla frastaglia- nunciano due suoi nuovi titoli: il
me l’estremo salvataggio del- ta realtà «europea». romanzo storico Gli occhi di Ve- costruzione propagandistica è
l’Occidente dall’islamizzazio- E’ proprio questa l’impresa nezia da Mondadori e Il divano solo una delle risorse della sto-
ne, o comunque dall’egemo- affrontata da Alessandro Bar- di Istanbul da Sellerio riografia di Barbero. Conge-
nia islamica sul Mediterra- bero nel suo Lepanto. Un libro gnare l’intricata, appassionan-
neo, un secolo dopo la caduta stupefacente, monumentale, te esposizione dei fatti passati
di Costantinopoli e il conse- destinato a restare una pietra dall’uno all’altro capo del Medi-
guente controllo ottomano miliare. Pietra di strano tipo, terraneo fra il 1568 e il 1571 si-
degli Stretti, chiave dei traffi- però, percorsa da molte vene, e gnifica per lui entrare nella sto- La battaglia di Lepanto in un dipinto di Paolo Veronese
ci mercantili e di una media- di insolita porosità. Non il liscio ria attraverso ogni possibile
zione fra civiltà rimasta per marmo della storia ufficiale, pertugio, inseguirla a tutti i C’è la realtà dei turchi – qua- sione dei fatti.
tutto il Medioevo all’impero fatta dai vincitori e levigata dal- suoi livelli. C’è la storia mate- si mai recepita dagli storici oc- E’ impressionante la natura-
romano-bizantino. le ideologie. riale e quella «evenemenziale», cidentalisti in tutta la sua com- lezza con cui Barbero si muove
E però già Voltaire, nel Nel confermare, con Voltai- la storia delle élites e quella del- plessa sofisticatezza – e c’è la nella storia ottomana come in
Saggio sui costumi, si mostra- re e Braudel, che «ha ben poco le classi subalterne, c’è la sto- realtà degli occidentali – frasta- quella europea, tra Oriente e
va scettico: «Quale fu il frutto senso ripetere che la battaglia ria politica e quella militare, la gliata, in guerra con se stessa, Occidente. La sua scrittura – in
della battaglia di Lepanto e salvò l’Occidente», e nel sottoli- storia ufficiale – spesso inedita, dove quasi ognuno dei soggetti apparenza vieux jeu, in realtà
della conquista di Tunisi? I neare l’effetto di quell’orche- Alessandro Barbero rovistata negli archivi – e la sto- in campo è portatore di interes- senza tempo – asseconda la tra-
veneziani non guadagnarono strazione propagandistica «a ria segreta delle spie. si diversi e di una privata ver- sversalità dello sguardo e la

regali
vostri
ei
er voi
P
250 CRAVATTE INTELLIGENTI
IN ESPOSIZIONE NELLA SALETTA BOLAFFI*

Grandi Navigatori Grandi Padri della Maestri Grandi Olimpiadi Pionieri Formule Uomini Formule Stemmi e monete Scrittori
pittori ed esploratori del golf letteratura italiana della scienza medici di Lake Placid dell’aviazione chimiche di legge fisiche di Casa Savoia famosi

E tanti altri modelli dedicati a soggetti filatelici, numismatici, simboli del tempo e della cultura, alfabeti, numeri e scritture, grandi uomini, grandi imprese, medici...

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spazio espositivo unico in Italia che ospita anche esperienza nel collezionismo anche attraverso le sue cravatte,
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significa rendere colta ed esclusiva la vostra personalità.
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SABATO 18 DICEMBRE 2010
LA STAMPA IX

F
enomeno antico quanto plessità del fenomeno e, prima an-
l’umanità, quello migra- LONTANO E VICINO cora, a capirlo culturalmente ed
torio: da sempre, la fame
si muove verso il pane. Ma feno- ENZO BIANCHI
eticamente. Giunge quindi quan-
to mai opportuno per il nostro
Letture
meno venuto via via più artico- Paese il volume Migrazioni. Di- LA STUFA DI VERRECCHIA
pluralità delle voci, o dei sus- lato in questi ultimi due secoli, zionario socio-pastorale (pp.
surri. Mobilitando un arsenale
di fonti e di metodologie e sca-
vando trincee narrative distin-
in seguito non solo all’urbaniz-
zazione seguita alla rivoluzione
industriale, ma anche all’evol-
La fame si muove 1120 + XXXII, €98), curato da
Graziano Battistella per le Edi-
zioni San Paolo.
Tra Nietzsche
e New York
«Viaggiare non significa ciondolare
da un luogo all’altro... No, significa
te ma collegate, nella tattica
letteraria, al punto da non far
avvertire al lettore il minimo
smottamento.
versi dei mezzi di trasporto e di
comunicazione, fino a giungere
alla complessità che conoscia-
mo ai nostri giorni.
verso il pane Il curatore - religioso scala-
briniano, cioè appartenente a
una congregazione sorta nel
1887 proprio per la cura pastora-
leggere nel gran libro del mondo...».
E così Anacleto Verrecchia,
germanofilo che ha in gran dispitto
le palandrane accademiche, dopo
Dopo la sconfitta di Lepanto Alle migrazioni in cerca di le degli emigrati italiani - ha rac- Vagabondaggi culturali rifà le
il sultano Selim dichiarò che terre più fertili, di pascoli più Cosa sta dietro gli stranieri e cosa colto in 156 voci assegnate a 123 valigie, o, montalianamente,
«gli era stata solo bruciacchia-
ta la barba» e ricostruì la sua
abbondanti, di lavoro più sicu-
ro, di futuro meno incerto per i
dentro di noi: le loro ansie, le nostre paure autori gli snodi fondamentali
del fenomeno migratorio, sia da
«ricarica i fucili», ché non è suo
costume scrivere e parlare «a salve».
flotta di galee, dando ragione propri figli, si sono aggiunte un punto di vista storico e socia- Ecco, di stazione in stazione,
Illustrazione delinearsi il nuovo journal, La stufa
alla famosa frase del gran visir quelle in cui la sete di libertà e le che da quello etico, religioso e
di dell’Anticristo, come il precedente
Mehmet pascià: «Questo stato di dignità si è fatta più pressan- Francesco pastorale, capaci di esporre con per i tipi di Fogola (pp. 360, €28).
se volesse potrebbe fabbricare te ed esplicita: tutte migrazioni Dondina lucidità la posizione della chiesa Il titolo è un nitido biglietto di visita:
che possiamo considerare frut- per il libro e il suo desiderio di essere «esper- a crepitarvi è il fantasma che sempre
Dopo la sconfitta to sì di pesanti condizionamen- del cardinal ta di umanità» anche in questo scorta
ti economici e sociali, ma che in Martini campo specifico. Verrecchia,
il sultano Selim ultima istanza conservano una «Una parola Sono voci trattate con consi- Nietzsche,
ancora
dichiarò che dimensione di libera scelta al per te», stente ampiezza e respiro, voci
ritrovato nella
momento di partire. Editrice che penetrano al cuore delle pro-
«gli era stata solo Ma oggi assistiamo anche a San Raffaele blematiche e, soprattutto, che città che
sommamente
bruciacchiata la barba» forti flussi migratori in cui que- non perdono mai di vista le perso- gli occorreva,
sto margine pur relativo di li- ne, i volti, i cuori di coloro che si è Torino.
una flotta con le ancore d’ar- bertà è totalmente assente: pro- tentati di identificare come nume- Superuomo, il
gento, il sartiame di seta e le ve- fughi in fuga da disastri natu- ri, categorie, al massimo braccia filosofo, ma -
le di raso». destinate a non avere anima né gli capitava -
Se oggi si analizzassero le Un grande dizionario sentimenti. anche umano,
analoghe «vittorie» occidentali CARI BAMBINI È una realtà di sofferenza e di troppo umano, tanto da avvertire il
negli stati emersi dalla dissolu- delle Migrazioni: Gli auguri di Martini e Tettamanzi speranza quella che emerge da freddo come un povero cristo, o
come l’Anticristo, quale si proclamò,
zione dell’impero ottomano per non subire ma «Lasciate che i pargoli vengano a me». Nel solco dell’evangelista Luca, i
pagine che non sono di aride in-
così ordinando una stufa a Dresda, il
con la stessa imparzialità e lo formazioni: una faticosa ricerca
stesso occhio a ciò che sorvo- capire e accogliere, cardinali Martini e Tettamanzi accostano i più piccoli alla Parola.
Il biblista Carlo Maria Martini, tra Vecchio e Nuovo Testamento, declina della dignità umana e della liber-
calore tedesco über alles.
Dal Po a New York. Sono l’alfa e
lando gli scontri unisce i fronti non numeri ma persone sette valori: perdono, amicizia, libertà, coraggio, lealtà, preghiera, tà dello spirito, un’analisi varie- l’omega del grand tour di
e incrina ciascuno al suo inter- pazienza. «....ho provato a “fare il nonno” - avverte Sua Eminenza - e a gata non solo di cosa sta «dietro» Verrecchia, nel segno di Nietzsche,
no, con sotto mano relazioni di rali o da guerre che provocano consegnare le storie che sono la sostanza della mia vita ai bambini: per un gli stranieri che giungono tra noi, giacimento infinito, che a
intelligence e reazioni popolari, stragi quasi esclusivamente tra uomo della mia età sono gli eredi. Un tempo i valori più grandi e belli si ma anche di cosa sta «dentro» di Manhattan e dintorni gli porgerà
documenti diplomatici e finan- i civili, sopravvissuti a genoci- tramandavano proprio tessendo racconti attorno al fuoco...». Le pagine noi, di cosa motiva il loro partire un’ulteriore pepita, una (falsa)
ziari, solo allora, forse, potrem- di, perseguitati politici e depor- bibliche narrate ai più piccoli sono raccolte sotto il titolo Una parola per e la nostra risposta, le loro ansie lettera inedita cucinata come pesce
te (Editrice San Raffaele, pp. 81, €16), illustrazioni di Francesco Dondina. d’aprile per Tuttolibri, nel 2000.
mo capire. Ma è una documen- tati, vittime di tratte di esseri e le nostre paure, il comune desi-
Dal cardinal Martini al suo successore sulla cattedra ambrosiana, Dionigi Nietzsche e al di là di Nietzsche.
tazione che non possiamo anco- umani e di nuove schiavitù... Tettamanzi. L’arcivescovo scrive ai bambini la lettera Santi subito
derio di vivere una vita degna di Con passo narrativo e aforistico (è
ra avere. A conferma che solo il Ora, gli Stati e le società che (Rizzoli, €9), illustrazioni di Roberta Angaramo. questo nome e di poterla offrire cultore di Lichtenberg), fedelissimo
passato è, paradossalmente, di- «accolgono» o che «subiscono» Ovvero come si diventa santi, ispirandosi a questo e a quell’esempio, da in dono ai nostri figli e alle gene- all’Awesta («La lingua e la penna
sponibile al presente, e capace questi flussi - e che sovente in un Giovanni Paolo II a Carlo Borromeo, lontano predecessore di Tettamanzi razioni future. servono per comunicare, non per
di fornirgli insegnamenti. E passato anche recente erano e Martini, da Ignazio di Loyola ai tanti uomini di buona volontà che hanno Un dizionario socio-pastorale annoiare»), Anacleto Verrecchia si
che la storia è fatta, sì, da singo- state a loro volta realtà di emi- fatto e fanno il mondo, come il sacerdote brasiliano autore di una non è un romanzo né un saggio scopre cittadino di dapertutto, di
le battaglie, ma non sempre, an- grazione sia interna che ester- «canzoncina semplice semplice», un regalo sempre vivo, sempre in attesa storico, ma può fornirci le «paro- mare in monte, di rovina in museo,
zi quasi mai, da quelle che ci na, come l’Italia - si trovano di essere scoperto e riscoperto: «Amar come Gesù amò, sognar come le» per capire noi stessi e gli altri felicemente, bizzarramente, in
Gesù sognò, pensar come Gesù pensò...». equilibrio, apollineo e dionisiaco...
vengono tramandate. sempre meno preparate ad af- che bussano alla porta del nostro
Bruno Quaranta
www.silviaronchey.it frontare concretamente la com- cuore.
.

Tuttolibri
X Classifica SABATO 18 DICEMBRE 2010
LA STAMPA

N
oi qui ad almanaccare sabato scorso sulla sfida nali, o delle ricorrenze per doni, in cerca di guide, manuali e primi 10, da Vespa a Fruttero & Gramellini, divulgatori di
AI PUNTI tra Eco e Faletti per il primato natalizio ed intanto passatempi. E praticamente non leggono nient’altro. Si cal- storia patria, allo stesso Calasso che, grazie all’ospitalità
LUCIANO GENTA la Benedetta Parodi se li è cotti e mangiati: già nel- cola - riporta Giovanni Solimine nel saggio Laterza L’Ita- di Fazio si ritrova 4˚ in saggistica con il suo Ardore india-
la classifica della settimana precedente a questa (che non lia che legge, ottima strenna per gli addetti ai lavori - che no, non certo «popolare». A conferma, direbbe Odifreddi,
abbiamo pubblicato) aveva conquistato i 100 punti con un siano «circa 7 milioni, più del 10% degli italiani». Dunque che qui C’è spazio per tutti. Basta conoscere le regole del
Benedetta valore in copie vendute di oltre 25 mila, nel nostro campio-
ne di sole librerie, ed ora si rafforza, sfiorando le 40 mila.
una bella fetta di mercato. Non conviene fare gli altezzosi,
citando Oscar Wilde: «Un tempo i libri erano scritti da uo-
«gioco delle copie» di cui è maestro Feltri, detto Il Vittorio-
so. Anche se lui, che si proclama «un perfetto anticattoli-
«Dimmi quel che mangi, ti dirò chi sei» sentenziava Brillat- mini di lettere e letti dal pubblico. Oggi i libri sono scritti co», non ha frequentato il glorioso settimanale di avventu-
si mangia Savarin nella Fisiologia del gusto. Il boom dei libri di ricet-
te, nati e cresciuti in tv, rispecchia quella fascia di lettori
dal pubblico e non son letti da nessuno» (La disciplina del
dandy, proposta da Piano B Edizioni). Del resto al volano
re e fumetti, con il mitico Jacovitti, diffuso in parrocchie ed
oratori con il motto «lieti, forti, leali e generosi». Ripropo-

Eco e Faletti che l’Istat definisce «morbidi» e che si materializzano in li-


breria soprattutto alla vigilia delle vacanze, estive o inver-
tv debbono gratitudine in molti: dalla Littizzetto ridarella
a giornalisti d’inchiesta come Nuzzi e Antonelli, ora tra i
sto dall’Avvenire nel 1994, quando ne prese le redini Boffo.
Quello che il Nostro giocatore di copie sì è cotto e mangiato.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 60 50 44 39
1 2 3 4 5
Benvenuti Il cimitero Appunti di Cotto Le ricette
nella di Praga un venditore e mangiato di Casa Clerici
mia cucina di donne
PARODI ECO FALETTI PARODI CLERICI
VALLARDI BOMPIANI B.C. DALAI VALLARDI RIZZOLI

39 37 27 26 22
6 7 8 9 10
I dolori Io e te La caduta Metastasi. Il sorriso
del giovane dei giganti Sangue, soldi di Angelica
Walter e politica...
LITTIZZETTO AMMANITI FOLLETT NUZZI; ANTONELLI CAMILLERI
MONDADORI EINAUDI MONDADORI CHIARELETTERE SELLERIO

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Il cimitero di Praga 60 1. La caduta dei giganti 27 1. Metastasi. Sangue, soldi e... 26 1. Benvenuti nella mia cucina 100 1. Il piccolo principe 9 1. Gliultimieroi.Leggendedelmondoemerso 19
ECO FOLLETT NUZZI; ANTONELLI PARODI SAINT-EXUPERY TROISI
19,50 BOMPIANI 25,00 MONDADORI 14,60 CHIARELETTERE 14,90 VALLARDI 7,50 BOMPIANI 18,00 MONDADORI

2. Appuntidiunvenditoredidonne 50 2. Io confesso 18 2. Il cuore e la spada. Storia... 18 2. Cotto e mangiato 44 2. La solitudine dei numeri primi 9 2. Sesto viaggio nel regno... 9
FALETTI GRISHAM VESPA PARODI GIORDANO STILTON
20,00 B.C. DALAI 20,00 MONDADORI 22,00 MONDADORI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 23,50 PIEMME

3. Io e te 37 3. La lista 14 3. La patria bene o male 17 3. Le ricette di Casa Clerici 39 3. Maigret e il produttore di vino 6 3. Il mare dei mostri.PercyJackson 7
AMMANITI CONNELLY FRUTTERO; GRAMELLINI CLERICI SIMENON RIORDAN
10,00 EINAUDI 22,00 PIEMME 18,00 MONDADORI 15,90 RIZZOLI 9,00 ADELPHI 17,00 MONDADORI

4. Il sorriso di Angelica 22 4. Il predicatore 11 4. L’ardore 16 4. I dolori del giovane Walter 39 4. Labellezza e l’inferno.Scritti ‘04-‘09 6 4. Ilgirotondodel sorriso.ConCDaudio 4
CAMILLERI LÄCKBERG CALASSO LITTIZZETTO SAVIANO MACCHETTO; D’ALTAN
14,00 SELLERIO 19,00 MARSILIO 35,00 ADELPHI 18,00 MONDADORI 10,00 MONDADORI 19,00 MONDADORI

5. Momenti di trascurabile felicità 14 5. Solar 10 5. I segreti del Vaticano 16 5. L’oroscopo 2011 15 5. La biblioteca dei morti 6 5. Rapunzel. L’intreccio della torre 5
PICCOLO MCEWAN AUGIAS FOX COOPER -
12,50 EINAUDI 20,00 EINAUDI 19,50 MONDADORI 10,00 CAIRO 13,00 TEA 12,90 WALT DISNEY ITALIA

6. Un karma pesante 13 6. Torment 9 6. C’è spazio per tutti 14 6. Tuttoquellochenonvihodetto.ConDVD 10 6. Gomorra 5 6. Rapunzel. L’intreccio della torre 4
BIGNARDI KATE ODIFREDDI BRIGNANO SAVIANO -
18,50 MONDADORI 17,00 RIZZOLI 22,00 MONDADORI 19,90 RIZZOLI 10,00 MONDADORI 3,50 WALT DISNEY ITALIA

7. Canale Mussolini 12 7. Notte buia, niente stelle 9 7. Ogni cosa alla sua stagione 14 7. Recital. Con due DVD 10 7. L’ombra del vento 5 7. Addio, Fairy Oak 4
PENNACCHI KING BIANCHI GUZZANTI RUIZ ZAFON GNONE
20,00 MONDADORI 20,90 SPERLING & KUPFER 17,00 EINAUDI 16,90 FELTRINELLI 13,00 MONDADORI 15,90 DE AGOSTINI

8. Leielui 10 8. Limit 9 8. La manomissione delle parole 13 8. Un napoletano come me 6 8. Mille splendidi soli 5 8. Il piccolo principe. Libro pop-up 4
DE CARLO SCHÄTZING CAROFIGLIO SIANI HOSSEINI SAINT-EXUPERY
18,50 BOMPIANI 23,50 NORD 13,00 RIZZOLI 16,00 RIZZOLI 12,00 PIEMME 30,00 BOMPIANI

9. Il meccanico Landru 10 9. La ragazza che rubava le stelle 8 9. Impero. Viaggio nell’Impero di Roma 13 9. Guinness World Records 2011 5 9. Il giorno in più 4 9. Harry Potter e i doni della morte 4
VITALI BARRY ANGELA - VOLO ROWLING
18,60 GARZANTI 18,60 GARZANTI 21,00 MONDADORI 28,00 MONDADORI 12,00 MONDADORI 23,00 SALANI

10.Le luci nelle case degli altri 9 10. Una ragazza da Tiffany 8 10.Il vittorioso.Confessionidel direttore...13 10. È facile smettere di fumare... 5 10.Uomini che odiano le donne 4 10.Nel regno della fantasia 3
GAMBERALE VREELAND FELTRI; LORENZETTO CARR LARSSON STILTON
20,00 MONDADORI 18,00 NERI POZZA 17,50 MARSILIO 10,00 EWI 13,80 MARSILIO 23,50 PIEMME

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 5 ALL’11 DICEMBRE.

N
on solo ebook. Le storie Sorrentino, legge Servillo. Ramo uanti anni ci vorrebbero regali anche alla sinistra nostra-
sono doni d’amore, dice-
va Lewis Carroll, soprat-
tutto se raccontate: un «piacere
PROSSIMA
MENTE
italiano della casa tedesca, la
Emons è anche uno dei sei editori
storici impegnati nel business dell’
Q per leggere i Libri del-
l’Anno, di un anno sol-
tanto, questo che sta per finire?
CHE LIBRO FA
...A LONDRA
na.
Letti questi tre ne rimarrebbe-
ro 64, più tutti quelli indicati da
antico» che l’audiolibro sembra MIRELLA APPIOTTI «ascolto»: Alfaudiobook, Full Co- Sono decine e decine, centinaia GIOVANNA ZUCCONI tutti gli altri giornali: e utilmen-
resuscitare un po’ anche da noi lor Sound, Good Mood, Verdechia- e migliaia, ma che dico: milio- te suddivisi per categorie, per ge-
(notoriamente conservatori). Ci- ro, Il Narratore. Quest’ultimo con ni, miliardi. Sono imperdibili, neri, per tipologia di lettore, fino
fre piccole rispetto agli altri pae-
si. Secondo dati ufficiali 0,7 mi-
Ascoltare oltre 60 uscite molto selezionate
(Dostoevskij, Dickens, Cechov non-
imprescindibili, incommensura-
bili, così come vengono amore-
I bestseller a individuare target parecchio
specifici (qualcuno arriva a con-
lioni di euro l’anno, però con una
crescita tra il 15 e il 30%, il 76%
di narrativa e poesia.
Dante ché Sciascia, Moravia, Pavese) cui
per le feste si aggiungono lo Schni-
tzler del Ritorno di Casanova
volmente scremati ogni dicem-
bre dai giornali.
Ansia. Ansia da prestazio-
dell’anno sigliare un libro per «lettori di ot-
to anni che amano i cavalli»:
quanti saranno mai?). È un ser-
Stima che l’irruzione natali-
zia di nuovi titoli conferma, in-
o la Bovary presentato da Alberto Rossatti, il
Fogazzaro di Piccolo mondo an-
ne. In Gran Bretagna, la ma-
nia dell’elenco tracima. Il New
per 67 vip vizio socialmente utile, davvero,
se non altro per disfarsi dei sensi
sieme al generale buon livello tico con Lino Spadaro, più le 13 Stateman, per esempio, ne met- di colpa: sono troppi. Solo dal
delle registrazioni, legato soprat- ore e 36 minuti di Alessandra Be- te in lista 67: non 67 titoli da Guardian, e solo per la narrati-
tutto alla scelta della voce nar- dino per Madame Bovary. leggere, che già sarebbero suffi- va: Jonathan Franzen, David Ni-
rante, attori, doppiatori e, per Osservava Calvino: «Quando cienti per più di un Capodan- cholls, Howard Jacobson, Paul
romanzi o racconti contempora- un altro legge è difficile far coinci- no, ma 67 vip i quali a loro vol- Murray, Ian McEwan, Lloyd Jo-
nei, spesso gli autori medesimi. so la Emons Audiolibri (dal 2007, dere la tua attenzione con il tempo ta elencano ciascuno uno o più prendere dell’esistenza rispetti- nes, Johanna Sinisalo, Nadifa
Tra i testi ricorrenti i classici di una quarantina di cd dalla Au- della sua lettura: la voce va trop- libri. vamente di un libro sull’econo- Mohamed, Robert Littell, Colm
ogni tempo, Omero, Dante, Poe, sten a Simenon a Carofiglio, Am- po svelta o troppo piano». Impas- Naturalmente, funziona. Ti mia sostenibile (Prosperity Toibin...
Verga, Twain, Melville sino a maniti, Larsson ecc), partendo se meglio superata, in generale ne- incuriosisce sapere che diami- without Growth di Tim Jack- L’epoca del troppo di tutto, la
Calvino. con L’isola sotto il mare della Al- gli audiolibri, da voci poco note o ne consiglia Bianca Jagger, op- son), di una raccolta di racconti nostra occidentale, dovrà pur
Tutti i grandi editori ormai lende letto da Valentina Carnelut- da sperimentatissimi vecchi inter- pure ti fidi dello scrittore Jona- «modernisti» (Self Portraits: trovare un limite: una gerarchia,
in lizza, accordi con le sigle spe- ti, L’amante della Duras con Li- preti (come Gazzolo nell’antologia than Coe, o vuoi decifrare i de- Fictions di Frederic Tuten), e di un metabolismo, un senso. Nel
cializzate. Vedi la Feltrinelli che cia Maglietta, Bar Sport di Ben- dalla Divina Commedia edita da stini della sinistra scrutando i un saggio dal titolo beneaugura- frattempo, che l’anno vi sia lun-
ha deciso di rilanciare adesso ni con Riondino, Scintille di e con La Lettera "a") che non da alcune gusti del leader laburista Ed le, The Audacity to Win, chissà go e lieve abbastanza per leggere
parte del suo catalogo attraver- Lerner, Hanno tutti ragione di star del nostro cinema. Miliband, e ti ritrovi ad ap- che qualche buontempone non lo tutti i Libri dell’Anno, e oltre.
.

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Diario di lettura SABATO 18 DICEMBRE 2010
LA STAMPA XI

Massimo Montanari

Lo studioso del gusto


GIORGIO cellona e Parigi. Qui un prezioso
BOATTI I PREFERITI punto di riferimento per me è sta-
«L'uomo è ciò che man- to uno studioso del gusto come
gia»: l'affermazione del filosofo Jean-Louis Flandrin, dell'Ecole
tedesco Ludwig Feuerbach co-
nosce da quasi due secoli un
f des Hautes Etudes. Attorno alla
storia dell'alimentazione non si
grande successo. Massimo Mon- sono ampliati solo i confini, abbat-
tanari - professore medievalista tendo i recinti nazionali, ma si so-
all'università di Bologna ma, an- no intrecciate anche le interdisci-
che, il più autorevole storico dell' plinarietà tra storici, antropologi,
alimentazione del nostro Paese, studiosi della cultura di massa, so-
autore di opere di solido spesso- ciologi. Questi influssi hanno mu-
re e di vasto successo, come La PELLEGRINO ARTUSI tato la prospettiva con cui mi rap-
fame e l'abbondanza che con la La scienza in cucina e porto al tema del cibo e dell'ali-
prefazione di Jacques Le Goff è mentazione che nel frattempo
stata tradotta in tutta Europa - l’arte di mangiar bene non sono più argomenti per pochi
sottolinea però un fatto. La frase Einaudi, pp. LXXXVI-776, €18,50 eletti. E questo lo vedo dalle rea-
di Feuerbach è piaciuta così tan- «Magistrale l’introduzione zioni dei lettori non solo ai miei li-
to da far scordare una cosa non di Camporesi. L’edizione bri ma anche ai miei interventi su
irrilevante: «Mann ist, was er del ‘70 sdoganava temi giornali o canali tv, come il "Gam-
fino allora negletti» bero Rosso". Vi è una maggiore
«La mia infanzia consapevolezza culturale che con-
sente ad un pubblico ampio di ac-
è Gian Burrasca,
però alla narrativa
f cettare tesi un tempo difficili da
sostenere. Ad esempio quella che
avanzo nel saggio L'identità italia-
ho sempre preferito na in cucina: che non è mai esisti-
la saggistica»
isst», nella sua versione origina-
«Non snobbo il successo
le, contiene una doppia sugge- delle ricette in tv, ma
stione. In tedesco «ist», con una CARLO GINZBURG le cuoche star offrono
sola s, vuol dire «è». «Isst», inve- Il formaggio e i vermi
ce, con due esse, significa «man- ben pochi spunti
Einaudi, pp. 196, €21
gia». Questo se lo si legge. Nel efficaci per i fornelli»
parlato però, per la pronuncia «La storia culturale e le
pressoché identica di «ist» e di vicende concrete della to da noi un modello unitario, na-
«isst», «l'uomo è ciò che man- civiltà materiale dei più zionale, di cucina. E non esistono
gia» pare potersi trasformare. umili trovavano in questo in realtà neppure le cucine regio-
Scambiarsi. Diventa «L'uomo saggio un originalissimo nali quanto uno "stile culinario
mangia ciò che è». Ovvero, spie- incrocio» italiano" che procede per reti di
ga un divertito Montanari - nella città, fatto di passaggi, contami-
sua casa di Imola imbottita di li- nazioni, frontiere».
bri - il Feurbach materialista,
quello a cui attinge poi il Marx
f Frontiere quali ad esempio?
«La "frontiera della pecora", ov-
giovane, proclama la suprema- vero dell'apprezzamento ed im-
zia della concretezza come uni- piego degli ovini, che storicamen-
ca realtà. Però ci strizza l'occhio. te è tipica dell'Appennino e non si
Ci dice che quello che ci arriva spinge oltre Bologna. Da lì passa
sul piatto contiene non solo cibo La vita. Massimo Montanari è nato a Imola nel 1949. E’ docente ordinario di anche il confine culinario interno
ma le idee, i pensieri, la cultura storia medievale, storia economica e sociale del medioevo e storia tra Emilia e Romagna. Una suddi-
dell'uomo. dell'alimentazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di GUALTIERO MARCHESI visione che nasce in epoca longo-
Questo nesso complicato e af- Bologna e presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Oltre il fornello barda quando l'Emilia è occupata
fascinante è ormai da decenni al dai barbari e carnivori che vengo-
Bur, pp. 289, €17,50
centro del lavoro di Montanari. Le opere. E’ appena uscito «L’identità italiana in cucina» (Laterza, pp. 97, €9). no dal Nord mentre la Romagna,
Storico dell'alimentazione, ma Sempre per i tipi di Laterza: «Il formaggio con le pere», «Il riposo della «Non è un vero e proprio che viene battezzata così perché
pur sempre medievalista che ha polpetta», «Il cibo come cultura», «La fame e l’abbondanza. Storia libro di ricette, dal è la "Romania", l'ultimo ridotto
mosso i primi passi alla scuola di dell’alimentazione in Europa» (con la prefazione di Jacques Le Goff). momento che non ce n’è della nuova Roma che è Bisanzio
un rigoroso Girolamo Arnaldi neppure una. E’ un aureo e fa capo a Ravenna, è collocata
(«mi ha insegnato il corpo a cor- libretto sui fondamenti sotto il confine della pecora».
della nostra cucina» Di conseguenza?
«Arnaldi, Fumagalli, «I tortellini emiliani hanno il ri-
pieno di carne, trionfo del maia-
Camporesi i miei le, della civiltà della carne ap-
maestri, ma anche Il più autorevole storico dell’alimentazione poresi che svolgeva, rispetto al te- portata dai longobardi, mentre
ma del cibo, un approccio origina- in Romagna vigono i cappellet-
Carlo Ginzburg le ma da storico della letteratura. ti, ripieni di formaggio, frutto
mi ha influenzato» nel nostro Paese: sul piatto non solo Dunque diverso da quello di noi della civiltà della pecora forni-
storici. Però sono stato molto col- trice di latte e formaggio anco-
po con i testi..») ed è cresciuto cibo ma le idee, i pensieri, la cultura dell’uomo pito, e influenzato, dalla sua magi- ra prima che di carne...»
poi accanto ad un maestro più in- strale introduzione alla magnifi- Però, stando alle classifiche
quieto e spiazzante, quel Vito Fu- ca edizione einaudiana de La

“Arrivò l’Artusi,
dei bestseller, la cucina, quel-
magalli, storico delle campagne, scienza in cucina e l'arte di man- la che si fa spazio in trasmis-
che affascinava i lettori con libri giar bene di Pellegrino Artusi. In sioni tv di grande successo, si
dalla scrittura cristallina e dai ti- un certo senso quell'edizione del impone. E' un buon segno?
toli accattivanti (Quando il cielo 1970 sdoganava temi, quali ap- «Certo. Almeno rispetto a quan-
si oscura, Paesaggi della paura) punto quelli dell'alimentazione, si- do ho cominciato ad occuparmi
ma, parlando di foreste e maiali, no ad allora poco considerati». di alimentazione e della sua sto-

così il mondo
di alberi e contadini, sconcerta- Mentre fuori d'Italia cresceva ria. Però ho molte riserve sulle
va non poco un certo mondo ac- una diversa sensibilità? modalità con cui si realizza que-
cademico. «Soprattutto da parte della sto- sto “sdoganamento”, visto che si
Un mondo accademico for- riografia francese dei Duby e dei veicola sulla popolarità delle star
se che apprezzava l'histoire che attraverso la tv cavalcano
totale nei testi di Febvre e «Con Jacques Le Goff l'argomento sapendone proprio
Bloch ma non era abituato a poco. Penso inoltre che queste ri-

cambiò cuoco”
praticarla e a farla crescere un’amicizia preziosa: cette in realtà transitino assai di
nei giardini di casa propria. il mio saggio “La fame rado dal libro di successo ai for-
«Sì. In buona misura era così. nelli. A chi sta in cucina danno po-
Perché negli orizzonti italiani di e l’abbondanza” è nato chi spunti efficaci, di spessore».
quegli anni far entrare sul palco- su sua sollecitazione» Ma lei ha un libro di ricette
scenico dell'Alto Medioevo non preferito?
solo, come peraltro ha fatto spes- mine che implica forse il rischio di giare. L'alimentarsi. Con l'osses- «L'incontro con Fumagalli. Ma Le Goff. Ho incontrato per la pri- «Sì, anche se non è un vero e pro-
so Fumagalli, le Matilde di Ca- una frettolosa semplificazione - sione di farsi capire dai ragazzi…». non dimentichiamo che collega di ma volta Jacques Le Goff ad un prio libro di ricette, dal momento
nossa e i papi, gli abati e i guer- ma chiaro, aderendo alla concre- E invece il suo rapporto con la stanza del mio maestro era in que- convegno a Spoleto e da lì è nata che non ne compare neppure
rieri, ma anche i contadini senza tezza del reale. In questo la sua le- lettura... gli anni Carlo Ginzburg che lavora- un'amicizia preziosa. Devo a lui una. Però Oltre il fornello di Gual-
nome, la vita delle foreste, addi- zione si sovrapponeva a quella di «Non ricordo mie particolari pas- va a libri come I benandanti. O Il l'idea che mi ha portato a realizza- tiero Marchesi, pubblicato quasi
rittura i maiali e il cibo quotidia- mio padre Leopoldo, in un certo sioni infantili per qualche testo. formaggio e i vermi dove la storia re per Laterza La fame e l'abbon- vent'anni fa e riedito dalla Bur, è
no, era qualcosa di anomalo e senso il mio primo maestro di Si, forse più l'incantamento per culturale e le vicende concrete del- danza e da allora il nostro dialogo un aureo libretto sui fondamenti
nuovo. Come allora era piutto- scrittura. Più di scrittura che di certi personaggi - ad esempio la civiltà materiale dei più umili è continuato». della nostra cucina. Marchesi, a
sto inusuale la tesi - Per una sto- lettura. Era insegnante, autore di Gian Burrasca e quando l'ho sco- trovavano un originalissimo incro- Sull'alimentazione è come se differenza dei divi tv, non detta ri-
ria dell'alimentazione contadina testi di storia per le scuole medie, perto la felicità di chiudermi nella cio. Influenzando non poco il mio a poco a poco si fosse saldata cette più o meno vere di un piatto
nell'Alto Medioevo - con cui mi so- adottati per anni e anni. In casa re- mia stanza a leggere il Giornalino procedere». un'alleanza italo-francese do- più o meno conosciuto. Spiega in-
no laureato con lui. Fumagalli spiravo l'aria di questo scrivere li- di Gian Burrasca, dimentico di tut- Era anche la Bologna in cui in- ve vi è poco posto per gli stori- vece le tecniche di base per con-
per me è stato non solo un ami- bri, a volte vi era coinvolta mia ma- to il resto. Ma francamente non segnava Camporesi che allora ci anglosassoni, o mi sbaglio? servare tenera la carne, per ren-
co, un maestro di analisi storica dre Lora, anche lei insegnante. Li- ho mai avuto una specifica dedi- stava lavorando a libri come «Sicuramente vi sono approcci dere croccante il risotto, per non
ma, anche, un esempio di scrittu- bri di storia, capaci di soffermarsi zione alla lettura della narrativa. «Il paese della fame» e «Pane diversi. Non a caso un significati- far perdere sapore alle verdure...
ra. Lui pretendeva che ogni argo- - in questo mio padre mi ha in- E ancora oggi al primo posto met- selvaggio»... vo Master internazionale di sto- Dopo di che ognuno faccia quel
mento approdasse alla pagina fluenzato - su dettagli concreti del- to la passione per la saggistica». «Certo. Anche se non ho mai avu- ria dell'alimentazione è quello che vuole. La cucina è libertà».
non tanto in modo semplice - ter- la vita materiale. L'abitare. Il viag- Poi, all'università di Bologna? to un rapporto diretto con Cam- che si impernia su Bologna, Bar- (gboatti@venus.it)

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