Valori e conoscenze in
famiglia.
Uno degli obiettivi principali che si prefigge l’autore di questo libro è quello di far capire al
lettore l’apparente importanza dell’educazione, vista come metodo al quale l’adulto deve
attendersi per una formazione corretta del bambino. L’upbringing (dall’inglese, vuoldire
“tirar su”) in effetti nuoce allo sviluppo naturale dell’individuo ed ha come conseguenza
l’effetto negativo anche sull’interazione bambino-adulto e bambino-ambiente. Anche se
molto meno che ai tempi antichi, la società di oggi sembra cercare ancor sempre nuovi
metodi di educazione per addestrare il soggetto e fargli perdere la propria individualità.
L’utilizzo di un metodo educativo da parte di educatori o genitori trasforma il bambino in
oggetto, in confronto con i soggetti che lo attornano.
Il bambino nasce "competente" e dispone già di nozioni, valori e criteri di valutazione che
orientano concretamente la sua esperienza. Comunemente, invece, ci si comporta con lui
come se fosse una specie di tabula rasa su cui i genitori devono imprimere le conoscenze
necessarie per un regolare sviluppo umano e sociale. Questo modello nega la sua personalità
e induce un deleterio stato di insicurezza. Juul invita, invece, a un'attenta osservazione del
bambino, considerato non più come soggetto passivo ma, al contrario, come un "centro attivo
di competenze".
Juul afferma che uno degli ostacoli principali nello sviluppo della coscienza e sicurezza di se
stessi è la overprotezione, insicurezza e preocuppazione da parte dei genitori ed educatori.
Specialmente quando si tratta di bambini diversamente abili, le preoccupazioni da parte dei
genitori sono molto più alte e addirittura opprimenti. Questi bambini soprattutto sono in
grande rischio di non essere mai veramente visti e vissuti così come sono ma al contrario di
essere solo "guardati" e "osservati".
Tutto questo ci porta infine a considerare che l’integrità e la coscienza sono in correlazione
una con l’altra. Quanto più i genitori o educatori si occupano dell’integrità del bambino tanto
più è possibile che in un futuro il b. Sviluppi una sana coscienza del proprio io.
In un dialogo fra due persone esistono 2 tipi di proprosizione con cui dichiariamo le cose
agli altri: proposizione attiva e proposizione passiva. Con le proposizioni passive dichiariamo
se stessi e le nostre emozioni. Con le proposizioni attive invece assumiamo la responsabilità
per quello che facciamo e per il nostro benessere. Quando tralasciamo la parte attiva,
relativa alla nostra responsabilità personale, allora tendiamo di gettare il nostro sbaglio
sulle spalle degli altri.