Chisinau Il Collegio Penale ampliato nella seguente composizione: preside Andrei Harghel, giudici Andrei Plamadeala, Petru Ursache, Iurie Diaconu e Ghenadie Nicolaev con la partecipazione del procuratore Sergiu Cirjanovschi e dell'avvocato Stefan Balmus, ha trattato in pubblica udienza il ricorso ordinario dichiarato dall'avvocato A. Casu nell'interesse del condannato Rusu Oleg contro la sentenza del Tribunale di Primo Grado di Causeni del 24 dicembre 2004 e della Corte di Appello di Bender del 28 ottobre 2008 nella causa di Rusu Oleg figlio di Petru, nato il 29 maggio 1974 nel vilaggio di Colibas, distretto di Cahul, moldavo, istruzione secondaria, celibe, domiciliato nella città di Chisinau, via Sarmizedetusa 41/2, disoccupato, senza antecedenti penali, cittadino della Repubblica Moldova. La procedura di citazione è stata legalmente eseguita Il ricorso con atto di citazione è stato ritualmente notificato e depositato. Il procuratore si è pronunciato per il respingimento del ricorso per inammissibilità, perché é manifestamente infondato. Il difensore ha sostenuto il ricorso ordinario, richiedendo il suo accogliamento nel senso dichiarato. Il Collegio Penale espanso riguardante il presente ricorso
CONSTATA:
1. Giusta sentenza del Tribunale di Primo Grado di Causeni del 24
dicembre 2004, Rusu Oleg figlio di Petru è stato condannato ai sensi dell’articolo 123¹ del Codice Penale (edizione 1961) a dieci anni di reclusione nel carcere di tipo chiuso. 2. Rusu Oleg è stato dichiarato colpevole del fatto che, il 12 giugno 1997, alle 02:00, insieme ad altre persone, sono penetrati nella casa di F. Potinga, domiciliato nel villaggio di Tocuz, distretto di Causeni, dove hanno applicato forza fisica nei confronti del Signore V. Potinga, lo hanno colpito, causandogli dolori fisici, lo hanno minacciato con un’arma da caccia ed apertamente gli hanno rubato beni per un valore per un valore di 31192 lei 48 bani, quali erano valori abbastanza grandi. 3. La sentenza menzionata è stata impugnata con appello dall'avocato A. Casu nell'interesse dell’imputato condannato Rusu Oleg, nel quale ha richiesto la cassazione della sentenza con rinvio in giudizio, la reintegrazione delle azioni di Rusu Oleg dall’articolo 123¹ del Codice Penale all’aricolo 187, comma (2), lettere b), d), e) e f) del Codice Penale con la sostituzione di una pena più mite e applicando la Legge della Repubblica Moldova del 16 luglio 2004 sull’Amnistia in connessione con il decimo anniversario dell'adozione della Costituzione della Repubblica Moldova, di cessare il procedimento penale, motivando che gli altri co-partecipanti sono stati condannati per lo stesso fatto ai sensi dell’articolo 119, comma 3 del Codice Penale (edizione 1961), che il giudizio si è effettuato in assenza di Rusu Oleg, della parte lesa, e dei testimoni, quindi non essendo possibile determinare tutte le circostanze, che non è stato stabilito l'uso dell'arma da caccia, ed il valore totale dei beni rubati era solo di 7350 lei. 4. Giusta la decisione del Collegio Penale Tribunale di Primo Grado della Corte di Appello di Bender del 28 ottobre 2008, l’appello il ricorso è stato ammesso, la sentenza impugnata è stata cassata, la causa è stata ritentata ed è stata adottata una nuova decisione in base alla quale Rusu Oleg è stato dichiarato colpevole ed è stato condannato ai sensi dell’articolo 188, comma (2), lettere b), d), e) e f) del Codice Penale a otto anni di reclusione nel carcere di tipo semi-chiuso. 5. Le decisioni provvedimenti giudiziarie sono impugnate con ricorso ordinario dall'avocato A. Casu nell'interesse del condannato Rusu Oleg, nel quale ha richiesto loro cassazione, con rinvio in giudizio, la reintegrazione delle azioni di Rusu Oleg ai sensi dell’articolo 187, comma (2) del Codice Penale e l’applicazione nei confronti di Signore Rusu Oleg della Legge sull’Amnistia del 2004, cessando il procedimento penale riguardante aRusu Oleg. Il ricorrente ha basato il suo ricorso ai sensi dell’articolo 427, comma (1), punto 12) del Codice di Procedura Penale, considerando che al delitto commesso è stata conferita un’integrazione giuridica sbagliata. 6. Verificando gli argomenti invocati nel ricorso in relazione ai atti della causa, il Collegio Penale ampliato conclude che il ricorso ordinario deve essere respinto in quanto è inammissibile per i seguenti motivi.
L’istanza di fondo ha esaminato in tutti gli aspetti le prove presentate i
problemi presentati, e alla data di esaminazione ha adottato in base di loro una decisone legale in cio che riguarda la situazione di fatto e diritto, ma l’istanza d’appello, in base alle prove correttamente amministrare, in base ai cambi della legislazione penale, ha adottato. una dedizione legale e motivata in cio che riguarda la situazione di fatto e diritto. e fondata per quanto riguarda il fatto ed il diritto. Le conclusioni dell’istanza d’appello relativi al fatto che Rusu O del collegio giudicante per quanto ha commesso un attacco al fine di sottrazione dei beni, di due o più persone, penetrando nel locale, applicando armi o altri oggetti come armi e causando notevoli danni, sono basate su prove pertinenti, concludenti, utili e veridiche che corroborano tra loro. Le azioni di Rusu O. sono stati integrati correttamente dall’Istanza d’appelli Corte di Appello nelle disposizioni del articolo 188, comma (2), lettere b), d), e) e f) del Codice Penale, e la punizione è stata stabilita entro i limiti della sentenza di questo articolo, tenendo conto delle circostanze attenuanti della causa. A sostegno della conclusione correttamente data sono stati menzionati le circostanze stabilite dalle istanze giudiziarie gerarchicamente inferiori che si confermano tramite le deposizioni dei testimoni V. Potinga, R. Zor, L. Lupan e S. Vrincean, dai verbali di ricerca al luogo dell’azione, della perquisizione al domicilio di S. Vrincean dove è stata trovata e da dove è stata ritirata l’arma da caccia, dalla domanda presentata da F. Potinga sul fatto che gli sono stati rubati apertamente beni e soldi per un valore di 30850 lei.
Allo stesso tempo, l’istanza di ricorso la Corte di Appello menziona
che al stabilire la punizione alla determinazione della sanzione del condannato le istanze gerarchicamente inferiori hanno presso completamente in considerazione i criteri generali di individualizzazione della pena e, tenendo conto del grado di pericolosità sociale dai reati commessi, dalla personalità del colpevole, dalle circostanze attenuanti e aggravanti, la pena stabilita a questo essendo equa e in stretta conformità con le deposizioni della Parte Generale del Codice Penale. L’istanza di ricorso La Corte di Appello constata anche che il ricorrente invoca nel ricorso ordinario gli stessi argomenti come nel appello, su cui l’istanza d’appello la Corte di Appello si è già esposta in un parere motivato, giusto respingendogli in quanto infondati. Così, gli argomenti del ricorrente (vedere il punto 5) non hanno supporto legale per le ragioni sopra esposte, perché non corrispondono allo stato di fatto e di diritto constatato. Quindi, in tali condizioni, il presente ricorso ordinario deve essere respinto in quanto inammissibile, perché gli argomenti sono manifestamente infondate. 7. Per queste ragioni, ai sensi dell’articolo 435, comma (1), punto 1) del Codice di Procedura Penale, il Collegio Penale ampliato della Corte Suprema di Giustizia, DECIDE: Respinge il ricorso ordinario in quanto inammissibile dichiarato dall’avvocato A. Casu nell'interesse del condannato Rusu Oleg contro la decisione del Collegio Penale della Corte di Appello di Bender del 28 ottobre 2008 e la sentenza del Tribunale di Primo Grado di Causeni del 24 dicembre 2004 nella causa di Rusu Oleg, essendo manifestamente infondato. La decisione è irrevocabile.
Preside /firma/ Andrei Harghel
Giudici /firma/ Andrei Plamadeala /firma/ Petru Ursache /firma/ Iurie Diaconu /firma/ Ghenadie Nicolaev
Timbro: Ministero della Giustizia della Repubblica Moldova, Tribunale di