Numero: 16
Data: Marzo 2011
Sede: Gruppo Alternativa
Liguria
Di: Asta Paolo, Martini
Claudio
Alternativa news
In collaborazione con: Megachip
…operativa, ma anche in quella decisionale. Una specie di …. La loro associazione al qa'idismo era stata desunta nelle
“brand”, dunque, o poco più. Le schedature ufficiali lo cancellerie occidentali (e nella lista nera nell'Onu) dalle origini
confermano. nell'attività antisovietica a fianco dei mujaheddin afgani.
Il Pentagono, nell'ultimo aggiornamento del novembre scorso, Eppure, quando il braccio destro di Bin Laden al-Zawahiri ne
elenca quarantasette “organizzazioni terroristiche” nel mondo; tra dichiarò nel 2008 l'affiliazione, venne sommerso da una catena di
queste, non una ma quattro porterebbero il nome di Al Qa’ida smentite, inclusa quella di uno dei leader storici del movimento,
(quella “originaria” nell'Asia del Sud, “in Iraq”, “nella Penisola Noman Benotman, che ha poi rigettato l'idea stessa della “jihad
Arabica”, “nel Maghreb Islamico”), smentendone così la natura violenta”, ritenuta “contraria all'interpretazione sunnita
unitaria e la stessa architrave tracciata dai suoi ideologhi, ovvero dell'Islam” alla quale dice di ispirarsi Al Qa’ida.
l'orizzonte (inedito nella storia) di un “Califfato” unitario. Curiosamente, lo stesso Benotman, sospettato perfino di aver
Quella scomposizione risulta poi territorialmente generosa, dato architettato la strage di Lockerbie nell'88, oggi lavora per
che ad esempio Al Qa’ida per il Maghreb agisce nella sola Algeria, l'antiterrorismo di Londra. E cosa rimane allora di Al Qa’ida? Da
sconfinando tuttalpiù nelle aree desertiche del Sud. Ancor più quel che risulta, alcune centinaia di uomini impegnati a fianco dei
fragile appare la geografia delineata dall'Unione Europea con un talebani nelle aree sud-asiatiche contese con l'Isaf. Null'altro che
elenco, sostanzialmente inchiodato al 2002, che mette insieme una “base” militare, dunque, come indica l'etimo arabo, che
centinaia di sigle di movimenti radicali (ma anche di società e call semplicemente combatte dove c'è la guerra. Una base
center, con tanto di indirizzi e numeri di telefono, in particolare lontanissima, geograficamente e ideologicamente, dalle piazze del
tra Afganistan e Pakistan, Somalia e Dubai), associandoli tutti “ad Nordafrica, oltre che dall'Islam.
Al Qa’ida e ai talebani”, nonostante le esplicite prese di distanza
degli interessati.
Eloquente è proprio il caso del Libyan Islamic Fighting Group,
ritenuto l'epicentro dell'estremismo islamico a Tripoli, nonché dei
più efferati attentati nell'area incluso quello a Gheddafi nel '96.
Esserne membro implica dieci anni di reclusione nella legislazione
antiterrorismo britannica, mentre la Libia, dopo averne incarcerati
un centinaio, li ha quasi tutti rilasciati negli ultimi tre anni nel
tentativo di placarne la minaccia eversiva.…