Anda di halaman 1dari 1

Internet allora sostituirà i maestri?

[…] No, i «maestri umani» non possono venire meno; saranno, anzi, infinitamente più
utili di ora, se sapranno capire e adattarsi al nuovo ruolo — importantissimo — che
l’esistenza di questi strumenti richiede. Il cambiamento più grosso avviene infatti nel
ruolo dell’allievo: l’apprendimento esperienziale e i procedimenti ipertestuali lo rendono
protagonista attivo del suo percorso di apprendimento, che viene da lui stesso costruito
e determinato. Questo comporta inevitabilmente una differenziazione: studenti diversi,
anche se partissero dallo stesso punto, proseguirebbero rapidamente per strade
diverse. Le associazioni, i passaggi che ciascuno fa dipendono dalle sue motivazioni,
dalle conoscenze che già ha, da ciò che succede mentre agisce facendo esperienza, e
così via; quindi i percorsi non saranno uguali ma fortemente individualizzati […].

Il ruolo dell’insegnante dovrebbe allora diventare quello di un tutor individuale, simile, se vuoi,
all’antico «precettore»: stare dietro al percorso individuale di ciascun allievo, allargarne gli
orizzonti, fornirgli lo sfondo, sorreggerlo e aiutarlo laddove si manifestano difficoltà. In una
parola, incoraggiare e accompagnare la costruzione autonoma che l’allievo compie seguendola
e indirizzandola verso le direzioni più promettenti e ricche.

La citazione di Antinucci mi ha colpito in maniera particolare, in quanto pone l’accento sul


nuovo ruolo che il docente viene ad assumere nella scuola del terzo millennio, dove gli alunni
sono portatori di conoscenze pregresse improntate all’uso del computer e, più in generale,
delle Nuove Tecnologie. Oggi, i bambini e i ragazzi usano, abitualmente, i social network per
relazionarsi con i pari ed esplorano il web con naturalezza; essi si muovono in un ambiente
virtuale per loro “normale”, che fa parte del loro vissuto. Per quanto riguarda l’uso di Internet,
i ragazzi lo usano anche per approcciarsi alla conoscenza, per fare ricerche e collegamenti,
usando, ad esempio, l’enciclopedia libera Wikipedia, molto valida per un primo ed esaustivo
compendio delle materie da ricercare. In pratica, attraverso la rete, i ragazzi hanno la
possibilità di costruire un percorso personale del sapere, in quanto possono effettuare
collegamenti ipertestuali, ovvero, attingere da più fonti e, quindi, da più punti di vista uno
stesso argomento; oltre alle pagine consultabili in Wikipedia, è possibile trovare in Rete foto,
notizie, pareri autorevoli, esplorare blog ed avere così una visione più ampia di ciò che si va ad
analizzare ed esplorare. Si capisce benissimo come questo modo innovativo di studiare da
parte degli alunni abbia comportato, inevitabilmente, la necessità di attuare u nuovo modo di
fare scuola; vale a dire che i docenti tutti si sono dovuti adeguare, adoperandosi per praticare
forme di aggiornamento circa l’uso delle Nuove Tecnologie, da applicare nella didattica e nella
pratica quotidiana dell’insegnamento. Docenti così preparati, possono interagire in modo
proficuo con gli allievi, in quanto, partendo dal loro vissuto, possono instaurare il processo di
insegnamento-apprendimento che è di arricchimento, sia per gli allievi che per il docente. L’uso
delle Nuove Tecnologie consente, inoltre, di fare leva sulla motivazione, anche intrinseca, dei
ragazzi, i quali, attraverso i passaggi esperienziali attuati con l’uso della piattaforma e con
tutto l’apparato percettivo-motorio che questa pone in essere, giungono al successo
formativo; tra l’altro i ragazzi sono incentivati a fare presto e bene perché operano ed agiscono
su di un terreno familiare e gratificante; di conseguenza, viene alimentata anche la
motivazione estrinseca, in base alle performance di ognuno, in rapporto all’uso che fa del pc e
a cosa riesce a creare. Oggi, si auspica che in tutte le scuole si possa avere a disposizione
“un’aula virtuale”, dove il docente abbia compiti di supervisione e di tutoraggio, ma lasci che
ogni alunno segua un proprio percorso; pensiamo alla possibilità di adoperare il Wiki per
costruire ipertesti; con il Wiki e la sua struttura reticolare più alunni possono lavorare
contemporaneamente ad un testo, ognuno apportando modifiche contemporaneamente, in un
comune progetto di conoscenza. Non è una cosa fantastica? Anche il docente può essere un
tassello del wiki, in quanto l’ambiente wiki consente di fare un lavoro tra pari; il docente, però,
tra i pari ha quel compito in più che ricorda quello dell’antico precettore, vale a dire costituire
supporto, aiuto e incoraggiamento per spingere gli allievi verso grandi traguardi.

Anda mungkin juga menyukai