prepararsi alla
«PROMESSA»
davanti all’icona di
San DAMIANO
In preghiera disprezzato, percosso e flagellato sto il giustiziato alla vista di tutti, come maca- La croce non viene mai «data» da Dio a
davanti al Crocifisso in tutto il corpo e in molti modi, bro monito, si usavano pali più lunghi. A me- tutti gli uomini, ma «presa» dall’uomo come
morente tra le angosce della Croce. tà di questo palo un piccolo appoggio in le- conseguenza di una libera scelta fatta dall’in-
1L Quando incontravano una chiesa o una Medita e contempla gno serviva a sostenere il torturato per pro- dividuo che, accolto Gesù e il suo messaggio,
croce lungo la via, [i frati] si inchinavano a re- e brama di imitarlo lungargli l’agonia e impedirgli una morte ve- ne accetta anche le estreme conseguenze di
citare una preghiera e dicevano devotamen- Attraverso la contemplazione di Lui, loce. Poi il condannato veniva denudato, nuo- un marchio infamante.
te: «Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo in trasforma tutta te stessa vamente flagellato e issato al palo.
tutte le tue chiese sparse nel mondo intero, nella sua immagine. Non ci sono molte testimonianze sull’uso
poiché tu lo hai redento per mezzo della tua Colloca i tuoi occhi dei chiodi. Per Gesù è solo dai racconti della
santa croce». Erano convinti, di fatto, di esse- davanti allo specchio dell’eternità, resurrezione che si sa che venne inchiodato.
colloca la tua anima La morte sopravveniva, per sfinimento e • «Portare la croce» significa chieder-
re in un luogo sacro, dovunque incontrasse-
nello splendore della gloria, asfissia, dopo tre o perfino sette giorni, e il ca- si fino a che punto sono disposto a rischia-
ro una croce o una chiesa. (FF 1441)
colloca il tuo cuore davere veniva lasciato putrefare sulla croce in re, a metterci del mio, a “rompermi la fac-
in Colui che è immagine di Dio balia degli uccelli rapaci e dei divoratori di ca- cia”, a fuggire i facili compromessi per re-
2L Altissimo, glorioso Dio,
e trasformati interamente rogne. stare fedele al vangelo di Gesù.
illumina le tenebre de lo core mio.
nell’immagine sua. Si tratta di un invito, chiarissimo nelle
Et dame fede dricta,
Allora anche tu proverai Le sofferenze fisiche e morali dei crocifis- sue conseguenze, e non un’imposizio-
speranza certa e carità perfecta,
ciò che è riservato ai soli suoi amici si, destinati a morire dopo questa straziante ne che grava su tutti. Il Signore non co-
senno e cognoscemento, Signore, stringe alla sua sequela dei rassegnati,
e gusterai la segreta dolcezza tortura, sono indescrivibili. All’epoca di Gesù
che faccia lo tuo santo ma invita persone libere che volontaria-
che Dio stesso riserva questa morte veniva considerata dai giudei
e verace comandamento. Amen. mente e con entusiasmo lo seguano an-
per coloro che lo amano. come la più ripugnante e inflitta esclusivamen-
(San Francesco: FF 276) che nella persecuzione, nella derisione,
Senza concedere indugi alle seduzioni, te ai rifiuti della società, ai «maledetti da Dio»,
che in questo mondo fallace e irrequieto come definisce la Bibbia gli «appesi al legno» nel rifiuto, nel disprezzo, nello sperimen-
3L Ama con tutto il cuore Dio, e Gesù, suo Fi- tendono lacci ai ciechi tare solitudine e abbandono…
(cfr. Dt 21,23; Gal 3,13).
glio crocifisso per noi peccatori, e non cada che vi attaccano il loro cuore, Per usare uno slogan, quando il gioco
La richiesta di sottomettersi volontaria-
mai dalla tua mente il ricordo di Lui. Medita con tutta te stessa ama Colui mente al supplizio della «croce», completa- si fa duro, i duri cominciano a giocare…
senza stancarti il mistero della croce e i dolo- che per amor tuo tutto si è donato. mente assente nell’AT e nella letteratura ebrai- Quando hai «portato la croce» nel
ri della Madre ritta ai piedi della croce. Ogni giorno porta la tua anima ca, è strettamente legata alla sequela di Ge- seguire Gesù?
(Santa Chiara: FF 2915) in questo specchio sù, sempre proposta e mai imposta. Presen-
e scruta in esso continuamente il tuo volto, te solo nei vangeli sinottici, questa proposta
4L Rapisca, ti prego, Signore, perché tu possa adornarti così appare in tutto solo cinque volte, e viene sem-
l’ardente e dolce forza del tuo amore di tutte le virtù. pre espressa per sciogliere un equivoco.
la mente mia da tutte le cose E rispondiamo a Lui, che chiama e geme, Nel formulare l’invito a prendere su di sé
che sono sotto il cielo con una voce e un solo cuore: il patibolo, i vangeli evitano di usare verbi co-
e fa’ che io muoia «Non mi abbandonerà mai il ricordo di Te me «portare» o «accettare» la croce, termini
per amore dell’amore tuo, e si struggerà in me la mia anima!». che indicherebbero un atteggiamento passi-
come tu ti sei degnato di morire E grida con tutta l’ardore del tuo desiderio: vo dell’uomo al quale non rimarrebbe che ac-
per amore dell’amore mio. «Attirami a Te, o celeste Sposo! cettare rassegnato quanto Dio ha stabilito. L’e-
(San Francesco: FF 276) Dietro a Te correremo attratti vangelista usa i verbi «prendere» e «sollevare
dalla dolcezza del Tuo profumo! la croce». Quest’ultimo verbo, in particolare,
5L Guarda il tuo Sposo, Correrò senza stancarmi mai, sottolinea il preciso momento in cui il condan-
il più bello tra i figli dell’uomo, finché Tu mi bacerai nato afferra con le proprie mani lo strumen-
fattosi per la tua salvezza con il felicissimo bacio della tua bocca…». to del suo supplizio mortale.
il più vile degli uomini, (Santa Chiara: cfr. FF 2879. 2888)