È la parola
“personalizzazione”
la chiave per il successo
dei servizi online?
Se il buongiorno si vede dal mattino,
crediamo che questo primo numero
di E-Gov 2011 sia il miglior passapor-
to per una splendida annata all’insegna
dell’innovazione. Le novità sono così
numerose che vale la pena di metterle
in fila, a partire dalla nuova grafica del-
la rivista. I creativi di Maggioli Editore
hanno lavorato per ottenere un doppio
risultato che ci auguriamo sia gradito
ai nostri lettori: da un lato migliorare
la leggibilità, facendo un ampio uso
delle immagini e introducendo l’impa-
ginazione su tre colonne per consen-
tire una ottimale frammentazione dei
contenuti; dall’altro ospitare un nume-
ro maggiore di articoli nell’edizione
cartacea, operando sul formato dei te-
sti. Per celebrare queste innovazioni e
ringraziare i lettori e gli abbonati della
fiducia che ci riconoscono, questo nu-
mero esce in un’edizione speciale con
venti pagine in più.
Grazie al nuovo format le cover di E-
Gov saranno più approfondite, com-
plete e soprattutto ricche di esperienze
del territorio. Alle cover si affianche-
ranno come sempre le contropertine,
ovvero inchieste che illustrano a 360°
un tema specifico. La vera novità sono
però gli speciali, ovvero collezioni di
casi significativi raccontati diretta-
mente dai protagonisti. Ogni numero
conterrà uno speciale i cui contenuti
saranno raccolti grazie al rapporto di-
retto con i lettori della rivista, del sito
web e della newsletter. Ogni due mesi
saranno lanciate delle vere e proprie
“call” per invitare le amministrazioni
e le imprese a raccontare le proprie
esperienze dirette.
C lau dio For ghier i
D ir ett or e sc ient ifi co
Con questo numero iniziano anche
due importanti nuove collaborazioni Where all men
con l’Osservatorio E-Government del
Politecnico di Milano e con gli enti lo-
think alike,
cali che partecipano al progetto Eli4U no one thinks very much
finanziato dal programma Elisa. Que-
ste presenze ci consentono di migliora-
re ulteriormente sia il taglio scientifico (Quando tutti pensano
della rivista sia, soprattutto, di arricchire allo stesso modo,
la raccolta di buone pratiche che posso-
no essere condivise e replicate. A fianco nessuno pensa)
di queste collaborazioni, continueremo
ad ospitare gli articoli e gli approfondi- Walter Lippmann
menti di Netics, del laboratorio Logos/
CATTID dell’Università Sapienza di
Roma e della Scuola superiore della
pubblica amministrazione locale.
Infine, entrano nel comitato scienti-
fico della rivista due nomi di grande
prestigio: Luca De Pietro e Stefano
Epifani. Entrambi affiancano all’atti-
vità universitaria una vasta esperienza
diretta nei progetti di e-government
e siamo certi che saranno in grado di
apportare un ulteriore contributo di
idee ai nostri lettori.
La cover di questo numero è dedica-
ta all’evoluzione delle interfacce dei
servizi online e presenta diversi punti
di vista: il pensiero di David Osimo
dal suo osservatorio sul panorama
europeo dello sviluppo dei servizi
2.0; il modello di Engineering nar-
rato grazie ai prototipi già operativi
in numerosi enti fra cui la Regione
Emilia Romagna; i paradigmi del
portale del cittadino secondo il pro-
getto degli enti locali riuniti in Eli4U.
Emergono parecchi spunti di grande
interesse, ma ciò che viene condiviso
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maggiormente è il concetto di perso-
nalizzazione del servizio online nelle
sue varie forme. Tutte le soluzioni
più interessanti di cui si parla hanno
infatti come denominatore comune
la possibilità per l’utente di gestire e
configurare autonomamente alcuni
aspetti significativi dell’interfaccia e,
soprattutto, di gestire una parte dei
dati personali raccolti nel sistema.
Questo elemento è la vera chiave di
volta per la realizzazione di servizi
telematici moderni, efficaci e funzio-
nali per il cittadino e per le imprese.
Un esempio illuminante ci può venire
dai social media più in voga in que-
sto momento. Prendiamo spunto da
Facebook: l’utente può definire a pia-
cere il proprio profilo e decidere quali
applicazioni ritrovare o meno nell’in-
terfaccia in base ai propri interessi.
Ma l’aspetto più rilevante risiede
nella sezione dove si configurano le
opzioni della privacy. Qui è possibile
decidere quali applicazioni sono au-
torizzate a usare i dati personali, cosa
possono fare gli amici o gli scono-
sciuti sulla pagina dell’utente, come
si vuole apparire al mondo e cosa si è
disposti a condividere. Facebook rap-
presenta la metafora semplificata ma
perfetta di come andrebbero proget-
tati i vari “fascicoli del cittadino”, “fa-
scicoli sanitari”, “cassetti fiscali,” ecc.
Anzi, se la P.A. fosse davvero capace
di elaborare una visione d’insieme,
dovrebbe copiare molti elementi dai
social media per realizzare “il” porta-
le unico del cittadino o dell’impresa.
L’utente sarebbe quindi in grado di
decidere e autorizzare quali applica-
zioni dei diversi enti hanno il permes-
so di accedere ai propri dati personali
per usarli nell’erogazione dei servizi,
potrebbe definire quali dati è disposto
a rendere pubblici, open, e quali inve-
ce mantenere riservati e gelosamente
custoditi. La definizione dell’identi-
tà digitale degli italiani è un tema di
grande interesse che riguarda una
pluralità di discipline, dalla giurispru-
denza all’usabilità, dall’informatica
alla comunicazione, e non può essere
affrontato con leggerezza né tanto-
meno si può ritenere che la soluzione
di questi ordini di problemi risieda
semplicemente nell’adozione diffusa
della posta elettronica certificata e
della firma digitale.
L’intervista con l’amministratore di
questo mese è dedicata al sindaco di
Pordenone, Sergio Bolzonello. Insie-
me a lui, E-Gov è andata ad esplorare
le caratteristiche e i risultati del nuovo
sistema di segnalazioni telematiche dei
problemi della città chiamato SOL.
La passione e la coerenza della visio-
ne dell’amministratore non sono che
un’ulteriore conferma della freschez-
za dei territori del Nord Est rispetto ai
temi dell’innovazione. Ci auguriamo,
naturalmente, di ricevere presto noti-
zie e auto-candidature di amministra-
tori anche del centro-sud che vogliano
raccontare sulle pagine della nostra ri-
vista i propri progetti e iniziative.
L’inchiesta curata da Logos e lo specia-
le di questo numero sono entrambi de-
dicati ai vari aspetti dell’e-health, dalla
telemedicina all’internet degli oggetti,
con un focus di Netics che approfondi-
sce l’uso dell’Ict per il miglioramento
dei servizi socio assistenziali. Le inter-
viste dello speciale, realizzate da Simo-
na Silvestri, uno dei nuovi acquisti nella
redazione di E-Gov, consentono di co-
noscere alcuni protagonisti dei progetti
di successo in questo campo.
Veniamo ora a riassumere rapidamen-
te gli altri temi trattati in questo nume-
ro. Continuiamo ad occuparci di open
data e open government grazie ad un
interessante approfondimento di Luigi
Reggi e Gianfranco Andriola che ana-
lizzano l’applicazione di questo pensie-
ro alla trasparenza rispetto alla destina-
zione dei fondi europei. L’argomento
è particolarmente interessante e pos-
siamo già anticipare che sarà l’oggetto
dell’inchiesta del prossimo numero.
Fonte: www.e-dat.info (foto di Iain Lawrie)
È possibile che le amministrazioni
pubbliche sfruttino con successo i so-
cial media per la promozione turistica?
Questo è ciò che traspare dagli artico-
li di Michela Passarin “Ti mando una
cartolina da Flickr” e Francesca Chistè
“La città sui social media non istituzio-
nali”. Due interessanti raccolte di espe-
rienze accompagnate dall’intervista a
Giovanni Arata, il community mana-
ger di Turismo Emilia Romagna, che
descrive l’uso dei principi del crowd-
sourcing applicato allo scenario della
promozione del territorio. Infine due
aspetti che non possono mai mancare
nelle conoscenze di chi innova: le nor-
me e le fonti di finanziamento. Insieme
a Gina Mussini, E-Gov presenta i bandi
e le iniziative europee più promettenti,
mentre il competente supporto di Ar-
turo Bianco aiuta a sciogliere i primi
dubbi sul Codice dell’amministrazione
digitale recentemente rivisto.
Chiudiamo con un duplice invito. Il
14 aprile si terrà a Roma il convegno
finale con l’assegnazione del premio
E-Gov riservato alla pubblica ammi-
nistrazione centrale. È ancora tempo
per presentare le candidature e per se-
gnare in agenda questa data che vedrà
riuniti numerosi importanti relatori.
Il 16 giugno si terrà invece a Rimini
l’analoga fase finale del premio riser-
vata alle amministrazioni locali, alle
regioni e al mondo della sanità. Il
prossimo mese pubblicheremo il ban-
do anche di questo concorso. Buona
lettura e non esitate a inviare i vostri
commenti sulla nuova edizione di E-
Gov usando i consueti canali virtuali:
www.egovnews.it, la pagina Facebo-
ok oppure la mail e.gov@maggioli.it.
1 c.forghieri@maggioli.it