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FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA

ANNO ACCADEMICO 2010/2011


CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia (Chirone)
INSEGNAMENTO Anatomia Umana
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Morfologia Umana
CODICE INSEGNAMENTO 01289
ARTICOLAZIONE IN MODULI No
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO16
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Vincenzo Valenza
Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTI DEL CORSO Prof. Vincenzo Valenza
Prof. Giovanni Peri
Prof. Biagio Valentino

CFU TOTALI 16+2 professionalizzanti


CFU primo semestre 2° anno 10
CFU secondo semestre 1° anno 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 230
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 30
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Biologia, Istologia
ANNO DI CORSO Primo e secondo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
Esercitazioni in laboratorio.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi.
PERIODO DELLE LEZIONI Primo anno: secondo semestre.
Secondo anno: primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Secondo calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì, mercoledì e venerdì ore 10.00-11.30
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione di tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e relativa distribuzione topografica.
Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli di
organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità
generale, i sistemi motori. Gli organi di senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le
modificazioni determinate dall’evoluzione dell’età.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi
dell’immagine più attuali e tradizionali. Capacità di esaminare e di produrre diagnosi d’organo
attraverso lo studio della struttura microscopica
Autonomia di giudizio
Essere in grado di valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello studio della
distribuzione degli organi
Abilità comunicative
Capacità di descrivere e commentare i risultati degli studi topografici e clinici e di relazionarsi con
i colleghi
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento mediante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del
settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità di proseguire compiutamente gli studi medici
utilizzando le conoscenze acquisite nel corso

OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è fornire le basi anatomiche organo genetiche, sistematiche e topografiche sia
macroscopiche che microscopiche, e le principali modificazioni dell’aging indispensabili per
giovani che intraprendono gli studi medici

1° anno 2° semestre
LEZIONI FRONTALI
ORE FRONTALI
Profilo storico della disciplina
Organizzazione generale del corpo umano
Metodi e tecniche di studio del corpo umano
Postura, piani di riferimento per la descrizione del corpo umano
Concetto di normalità e principali deviazioni morfologiche
Scheletro: architettura generale, classificazione e struttura delle ossa,
proprietà biomeccaniche
Articolazioni: classificazione e struttura
Muscoli: morfologia e struttura, proprietà biomeccaniche, organizzazione in
4
gruppi funzionali
Anatomia topografica degli arti
Cuore, vasi e pericardio
Vie aeree, polmoni e pleure

2° anno 1° semestre
4
Midollo osseo, timo, linfonodo, malt, milza
Anatomia del collo e del torace
Anatomia della parete addominale e cavità addominopelvica
Canale alimentare
Fegato e pancreas
Rene e vie urinifere
Organi riproduttivi maschili
Organi riproduttivi femminili
Organizzazione generale del sistema nervoso
Filogenesi e ontogenesi
Midollo spinale
Tronco cerebrale, cervelletto, diencefalo, telencefalo
Sistema nervoso vegetativo
Meningi, vascolarizzazione e liquor
Vie della sensibilità generale

4
Vie della motilità volontaria ed automatica
Occhio, annessi oculari e vie ottiche
Orecchio e vie acustiche
Organizzazione generale del sistema nervoso periferico
Nervi spinali e nervi cranici

ESERCITAZIONI
5 Esercitazioni di anatomia macroscopica su segmenti scheletrici e modelli
anatomici
TESTI G. Anastasi et al - Trattato di Anatomia Umana. – Edi-Ermes
CONSIGLIATI Anatomia del Gray – Le basi anatomiche della pratica clinica – Elsevier 2009
K. Moore, A. Agur – Fondamenti di Anatomia Clinica – Casa Editrice
Ambrosiana
F. Netter – Atlante di Anatomia Umana – Elsevier- Masson
R. Yokochi - Atlante fotografico di anatomia sistematica e topografica -
Piccin
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA MEDICINA E CHIRURGIA - CHIRONE
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO FARMACOLOGIA
TIPO DI ATTIVITÀ BASE
AMBITO DISCIPLINARE DISCIPLINE FARMACOLOGICHE E
TOSSICOLOGICHE
CODICE INSEGNAMENTO 03137
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI DUE
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO 14
DOCENTE RESPONSABILE ROSARIO SANGUEDOLCE
(MODULO 1) PROF. ASSOCIATO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO
DOCENTE COINVOLTO DA ASSEGNARE CON BANDO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO Nome e Cognome
(MODULO 3) Qualifica
Università di appartenenza
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 150
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 00
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ TUTTE LE MATERIE DEL PRIMO
TRIENNIO E LA PATOLOGIA
SISTEMATICA
ANNO DI CORSO TERZO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE AULA DIPARTIMENTO DI SCIENZE
LEZIONI FARMACOLOGICHE PIETRO BENIGNO
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA ATTIVITÀ DIDATTICHE:LEZIONI
FRONTALI
MODALITÀ DI FREQUENZA OBBLIGATORIA
METODI DI VALUTAZIONE PROVA ORALE
TIPO DI VALUTAZIONE VOTO IN TRENTESIMI
PERIODO DELLE LEZIONI SECONDO SEMESTRE
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ SECONDO CALENDARIO DEL CORSO DI
DIDATTICHE LAUREA
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI SETTIMANALE OGNI MARTEDÌ DALLE
STUDENTI 9,30 ALLE 13,00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE.
Gli studenti devono dimostrare conoscenza e comprensione nel campo della Farmacologia alla luce
delle acquisizioni più recenti in tale disciplina. Devono acquisire la capacità di utilizzare il
linguaggio specifico proprio di tale disciplina.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE.
Gli studenti devono dimostrare di potere applicare autonomamente e in maniera professionale le
proprie conoscenze e capacità di comprensione in tema di Farmacologia al loro lavoro.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Gli studenti devono di acquisire la capacità di raccogliere e interpretare dati farmacologici utili a
determinare giudizi autonomi nel campo della medicina clinica inclusa la riflessione su temi
sociali, scientifici, o etici ad essi connessi
ABILITA’ COMUNICATIVE
Gli studenti dovranno sapere comunicare dati, aspetti, possibili soluzioni di problemi farmacologici
ad interlocutori sia ai pazienti sia ad altri addetti ai lavori e a specialisti.
CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO
Gli studenti dovranno dimostrare capacità di aggiornamento con la consultazione delle
pubblicazioni scientifiche nel settore della Farmacologia e seguendo corsi avanzati o seminari
specialistici su argomenti inerenti tale disciplina.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del modulo è quello di fornire allo studente le
conoscenze generali indispensabili di farmacocinetica e di farmacogenomica utili all’uso più
appropriato dei farmaci nel paziente individuale. Saranno presentate anche le caratteristiche
specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina generale

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO FARMACOLOGIA 1

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

50 FARMACOGENOMICA: definizione e importanza della conoscenza della


struttura del genoma umano. Ruolo degli studi di farmacogenomica nella
risposta clinica dei farmaci. Polimorfismi e mutanti.
FARMACOCINETICA. Fasi della farmacocinetica: assorbimento, vie di
somministrazione dei farmaci, biodisponiblità, metabolismo ed eliminazione.
Criteri di scelta dei farmaci nel paziente anziano. Ruolo della farmacocinetica
nella farmacodinamia di un farmaco. Importanza degli studi di
farmacogenomica applicati alla farmacocinetica.
Farmacologia del sistema cardiovascolare: Cenni sulla fisiopatologia
dell’ipertensione arteriosa. Classificazione, farmacodinamica e
farmacocinetica, impieghi terapeutici ed effetti indesiderati dei farmaci
antipertensivi più usati:
- diuretici.
- ACE-inibitori e antagonisti recettoriali dell’angiotensina II
- beta-bloccanti
- bloccanti dei canali del calcio: nifedipina

Farmaci antianginosi: determinanti dell’angina. Meccanismi d'azione,


impieghi terapeutici, vie di somministrazione ed effetti indesiderati dei nitrati
organici, dei beta bloccanti e di altri farmaci antianginosi.

Determinanti biologici dello scompenso cardiaco congestizio:farmaci


miocardiocinetici meccanismi d'azione, impieghi terapeutici ed effetti
indesiderati dei digitatici, degli adrenergici, degli inotropi inibitori della
fosfodiesterasi e glucagone.

Farmaci antiaritmici: cenni di fisiopatologia delle aritmie cardiache. Criteri di


scelta e impieghi dei più comuni farmaci antiaritmici.

Chemioterapia antitumorale: generale e speciale


Monochemioterapia e Polichemioterapia
Chemioterapia primaria e adiuvante
Ciclo cellulare e attività dei farmaci antiproliferativi
Generalità sul meccanismo d’azione dei farmaci antiproliferativi
Classificazione dei farmaci antiproliferativi in funzione del ciclo cellulare
Proprietà ed uso dei singoli farmaci antiproliferativi:
Agenti alchilanti : caratteristiche chimiche, meccanismo d’azione,
farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici.
Complessi di coordinazione del Platino: caratteristiche chimiche ,
meccanismo d’azione, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e
usi clinici.
Antimetaboliti: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione,
farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici.
Alcaloidi di origine vegetale : caratteristiche chimiche , meccanismo
d’azione specifico, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi
clinici.
Inibitori del fuso mitotico: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione,
farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici.
Antibiotici antitumorali: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione
specifico, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici.
Principi generali di chemioresistenza.

FARMACI ATTIVI NELLE MALATTIE MENTALI: antipsiconevrotici,


antidepressivi e antipsicotici

ESERCITAZIONI

TESTI Farmacologia. A cura di F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccardi. Edizioni Minerva


CONSIGLIATI Medica, Torino
Farmacologia. A cura di H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower.
Sesta edizione. Elsevier Masson, Milano
Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-
Hill Medical Publishing Division
Farmacologia Generale e Clinica di B.G. Katzung, Edizioni Piccin, Padova
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di FARMACOLOGIA II Obiettivo del modulo è quello di
fornire allo studente le conoscenze generali indispensabili di farmacodinamica e farmacologia
clinica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente individuale. Saranno presentate anche
le caratteristiche specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina generale.

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


40
Farmacodinamica. Meccanismi d’azione dei farmaci. Recettori d’azione.
Agonisti. Agonisti parziali. Antagonismo: recettoriale, funzionale e chimico.
Modulazione allosterica. Curve dose-risposta. Indice terapeutico. Basi della
variabilità individuale nella risposta ai farmaci. Associazioni ed interazioni
tra farmaci.

Parametri di biodisponibilità e farmacocinetica clinica: Cmax, AUC, emivita,


volume di distribuzione apparente, clearance e steady state.

Reazioni avverse da farmaci e loro classificazione. Tolleranza e dipendenza.


Generalità sulle tossicodipendenze. Farmacovigilanza e segnalazione delle
reazioni avverse da farmaci.

Farmacologia dell’infiammazione. Antinfiammatori steroidei e non steroidei.


Antistaminici. Immunosoppressori. Antiasmatici. Farmaci per le patologie
infiammatorie intestinali.

Analgesici maggiori. Farmaci per il trattamento della cefalea essenziale.

Farmaci per il trattamento dell’ulcera peptica. Antiemetici.

Farmaci dell’emostasi.

Farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e delle malattie da aumentato


riassorbimento dell’osso.

Farmaci per il diabete.

Farmaci del sistema nervoso autonomo.

Farmaci antibatterici, antivirali ed antifungini.

Sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci. Metanalisi. Cenni di


farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. Valutazione della qualità della
vita.
Compilazione della ricetta.
ESERCITAZIONI

TESTI Farmacologia. A cura di F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccardi. Edizioni Minerva


CONSIGLIATI Medica, Torino

Farmacologia. A cura di H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower.
Sesta edizione. Elsevier Masson, Milano

Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-


Hill Medical Publishing Division

Farmacologia Generale e Clinica di B.G. Katzung, Edizioni Piccin, Padova

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI SECONDO IL DOCENTE CUI SARA’


STUDENTI CONFERITO L’INCARICO
15
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia
MAGISTRALE)
CORSO INTEGRATO Metodologia Clinica
TIPO DI ATTIVITÀ caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Formazione clinica interdisciplinare e medicina
basata sulle evidenze
CODICE INSEGNAMENTO Da attivare
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09-MED18
DOCENTE RESPONSABILE Nome e Cognome Giuseppe Buscemi
(MODULO 1) Qualifica P.O.
Università di appartenenza PALERMO
DOCENTE COINVOLTO Nome e Cognome Maurizio Averna
(MODULO 2) Qualifica P.O.
Università di appartenenza PALERMO
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO 4°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Da assegnare
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni).
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Esame orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Da stabilire
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni e orari di ricevimento
STUDENTI Martedì e Giovedì ore 12-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del Corso lo studente dovrà:
-conoscere i principi teorici alla base del metodo clinico e della medicina basata sulle evidenze
-saper eseguire correttamente una storia clinica completa,che comprenda anche il contesto sociale
in cui vive il paziente
-saper rapportarsi con il malato nelle più svariate condizioni ambientali, sia in elezione che in
urgenza
-saper eseguire un corretto e completo esame obiettivo del paziente,che comprenda sia gli aspetti
generali e sistemici che i singoli organi ed apparati
-essere in grado di approcciarsi a pazienti affetti dai seguenti segni e sindromi : emorragia
digestiva,dolore addominale acuto,dolore toracico,ittero,dispnea,alterazioni della diuresi, della
minzione e dell’alvo
-saper rilevare ed interpretare in maniera critica i principali sintomi e segni e individuare il più
corretto ed appropriato percorso diagnostico clinico e strumentale
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti potranno spendere le conoscenze acquisite durante il corso direttamente nel mondo del
lavoro (in laboratori di ricerca o di analisi pubblici o privati).
Autonomia di giudizio
Gli studenti saranno in grado di valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal
corso e saranno capaci di impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle
informazioni derivate dall’esame fisico del paziente.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento continuo mediante la conoscenza delle modalità di consultazione ed
interpretazione delle fonti di informazione ( pubblicazioni scientifiche, banche dati e risorse
informatiche)

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Il modulo di Metodologia Clinica (chirurgica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un
metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e
critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e
di laboratorio. Lo studente apprenderà la metodica di approccio al paziente affetto dalle principali
patologie e/o sindromi di interesse chirurgico,utilizzando in modo corretto e critico le più
importanti metodiche diagnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto
costo/beneficio,utile premessa per i successivi corsi integrati.

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO


Metodologia clinica (chirurgica)
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
n. 30
Le basi dell’Anatomia Topografica e Clinica
Relazione medico-assistito in chirurgia
Anamnesi ed esame obiettivo
Metodiche strumentali: doppler,ecotomografia,tomografia Computerizzata
(TC),risonanza magnetica nucleare (RM),endoscopia digestiva
Marcatori tumorali
L’esame clinico del collo, delle ghiandole salivari,cisti e fistole del
collo,tumefazioni del collo.Semeiotica dell’esofago
Metodiche di studio della tiroide e delle paratiroidi
Approccio clinico-strumentale alle principali affezioni chirurgiche del torace
(traumi,pneumotorace,emotorace, tumori del polmone).
Semeiotica fisica e strumentale della mammella
Le sindromi mediastiniche
Semeiotica dell’addome.L’esame del paziente affetto da ernia o
laparocele.Metodologia di approccio al paziente affetto da: ittero, occlusione
intestinale,dolore addominale acuto,emorragia digestiva)
Semeiotica dell’intestino crasso,del fegato e delle vie biliari.Semeiotica del
pancreas.
Semeiotica urogenitale.
Cenni sulle metodiche di approccio ai pazienti affetti da malattie del sistema
venoso periferico e del sistema arterioso periferico
Metabolismo, nutrizione,equilibrio idro-elettrolitico nel paziente chirurgico

TESTI R. Bellantone- G. De Toma- M. Montorsi Chirurgia Generale- Ediz. Minerva


CONSIGLIATI Medica
S. De Franciscis et al. Semeiotica e Metodologia Chirurgica- Ediz. Idelson
-Gnocchi

OBIETTIVO FORMATIVIO DEL CORSO


Il Modulo di Metodologia Clinica ( medica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un
metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e
critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e
di laboratorio e con i dati della letteratura ( fonti di aggiornamento tradizionali ed informatiche).
L’acquisizione del metodo clinico consentirà allo studente di organizzare in modo critico le
conoscenze di base già acquisite e quelle che apprenderà nel triennio clinico e lo metterà nella
condizione di formulare diagnosi e decidere trattamenti basati sulle evidenze.

MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO


Metodologia clinica (medica)
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
n. 30 Il metodo clinico: obiettivi
La logica in medicina
La comunicazione Medico-Paziente
La cartella clinica orientata
La storia clinica
La EBM
La lettura dei lavori scientifici
L’esame clinico generale
L’esame clinico dell’apparato cardiovascolare
L’esame del torace
L’esame dell’addome
L’esame dello stato mentale
L’esame del sistema nervoso
La diagnosi clinica
Il giudizio clinico
L’errore in medicina
TESTI –B. Tarquini-Il nuovo Rasario (Idelson)
CONSIGLIATI -L.Pagliaro-Medicina basata sulle evidenze (Il Pensiero Scientifico)
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA MEDICINA E CHIRURGIA
MAGISTRALE) Sede formativa di Palermo,
Corso di Laurea “Chirone”
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO BIOCHIMICA
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e
metabolismo delle molecole
d'interesse biologico
CODICE INSEGNAMENTO 08574
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10
DOCENTE COINVOLTO GENNARO TAIBI
(MODULO 1) Professore Associato
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE RESPONSABILE ITALIA DI LIEGRO
(MODULO 2) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
CFU 13
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 195 (15 x 13)
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 130
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica
ANNO DI CORSO I e II
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Complesso didattico “Aule Nuove”
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Verifica orale (I anno)
Esame finale Orale (alla fine del II anno)
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (I anno)
Primo semestre (II anno)
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ I anno, II semestre: da stabilirsi
DIDATTICHE II anno, I semestre: da stabilirsi
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Tutti i giorni, su appuntamento
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi
metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi
molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche.
Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci di applicare le conoscenze acquisite allo studio
delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum di studi.
Dovrebbero anche essere in grado di formulare giudizi personali sulle possibili cause e di proporre
possibili soluzioni per problemi medici aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi
nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente disponibili, mostrandosi anche in
grado di ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e di analizzarla con spirito
critico.
Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver
sviluppato capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo
autonomo.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1


Conoscere le molecole di interesse biologico ed i processi metabolici che le riguardano. Conoscere
e comprendere la modalità d’azione degli enzimi, le basi della loro regolazione e della catalisi, le
basi della bioenergetica.

MODULO 1 BIOCHIMICA I

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

60 PROGRAMMA
Trasporto di membrana
Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori di glucosio (GLUT).
Simporto Na+-glucosio. ATPasi Na+/K +-dipendente. ATPasi Ca++-dipendente. Altri sistemi di
trasporto per il calcio.
Meccanismi di trasduzione del segnale
Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e difterica. Sistema dei
fosfoinositidi. Sistema Ca++-calmodulina. GMP ciclico (cGMP). Guanilato ciclasi di
membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi (NOS). Processo della visione. Vitamina A.
Trasducina.
Cromoproteine leganti ossigeno
Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto dell’anidride
carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina. Carbossiemoglobina. Emoglobine
atipiche. Emoglobinopatie.
Enzimi
Generalità. Meccanismo di catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità. Isoenzimi. Enzimi
costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: nfluenza della concentrazione del substrato;
influenza della concentrazione dell’enzima; influenza di temperatura e pH. Costante di
Michaelis-Menten.
Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi di Monod e di Koshland.
Meccanismi di inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in Medicina. ACE-inibitori.
Antifolici. Aspirina. Regolazione dell’attività enzimatica. Regolazione allosterica. Modifiche
covalenti: fosforilazione, ADP-ribosilazione. PARP. Conversione di zimogeni in enzimi
attivi.
Metabolismo dei glucidi
Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e glucochinasi.
Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi. Glicolisi in presenza ed assenza
di ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo di Cori. Trasferimento degli equivalenti riducenti dal
citoplasma ai mitocondri mediante i sistemi pendolari: sistema fosfodiossiacetone/glicerolo-
3-fosfato; sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo di Krebs. Ciclo dei
pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del fruttosio.
Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani.
Metabolismo dei lipidi
Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino. Recettori per LDL.
Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione metabolica degli acidi grassi. Trasporto
degli acili attraverso la membrana interna dei mitocondri: funzione della carnicina. -
ossidazione degli acidi grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi.
Biosintesi degli acidi grassi. Metabolismo dei trigliceridi. Metabolismo dei fosfolipidi.
Metabolismo del colesterolo.
Metabolismo degli amminoacidi
Amminoacidi essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoacidi. Transaminazione.
Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del
glutammato. Sintesi e demolizione della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo
dell’urea. Metabolismo della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina.
Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e funzione.
Fosforilazione ossidativa
Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP sintetasi.
Fosforilazione a livello del substrato.
Vitamine
Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed idrosolubili.
Vitamine B1, B6 e B12. Acidi folici. Metabolismo dell’unità monocarboniosa.
Metabolismo dei nucleotidi
Biosintesi dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Biosintesi dell’acido timidilico. Sintesi dei
nucleotidi per recupero. Catabolismo dei nucleotidi purinici. Alterazioni del
metabolismodell’acido urico: iperuricemie.

ESERCITAZIONI

TESTI 1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche, CEA


CONSIGLIATI Ambrosiana
2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill
5. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003, Zanichelli
6. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli
7. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2:


Conoscere la biochimica sistematica umana e gli aspetti biochimici delle più gravi e comuni
patologie umane, per una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in medicina.
Essenziale sarà il raggiungimento di un livello conoscitivo tale da garantire la comprensione degli
aspetti integrati del metabolismo, con particolare riferimento al ruolo degli ormoni e del sistema
nervoso.

MODULO 2° BIOCHIMICA II
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

70 PROGRAMMA
Aspetti di Biochimica cellulare
Chaperones molecolari. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine. Vie secretorie.
Meccanismi di degradazione delle proteine: proteasoma.
Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare
Fattori di crescita. Recettori per fattori di crescita. P21Ras. Cascata delle MAP chinasi.
Fattori di trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni oncosoppressori. pRb e ciclo
cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter
factors”. Fattori angiogenetici ed antiangiogenetici.
Apoptosi
Recettori di morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e sfingomielinasi. Via intrinseca
dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri nell’apoptosi.
Neurochimica
Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo amminoacidico.
Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA. Barriera ematoencefalica.
Metabolismo dei nucleotidi. Trasporto assonale. Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipidi
complessi: ruolo nella neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il
sodio ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione
dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche nicotiniche. Sinapsi
colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato. Recettori per il GABA. Recettori per
le catecolammine. Serotonina. Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve
e lungo termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo di Parkinson. Morbo di
Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia.
Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione arteriosa
Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi di riassorbimento. Variazioni di
volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia renale. Riassorbimento del glucosio, degli
amminoacidi e dei bicarbonato. Ciclo del -glutammile. Amminoacidurie. Produzione di
bicarbonato e di ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed
angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; - e -bloccanti.
Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed angiotensina. Sintesi e degradazione
delle catecolammine.
Aspetti biochimici della funzione epatica
Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e chetolisi. Acidi e
Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Acidi colici nella digestione dei lipidi e
particelle di emulsione; micelle miste. Produzione di bilirubina. Produzione di bilirubina-
diglucuronide. Ittero emolitico ed ittero da stasi. Reazioni di detossificazione: reazioni di
idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoacidi, solfato attivo ed acido
glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit della gluconeogenesi,
incremento della sintesi di acidi grassi.
Sangue
Metabolismo dell’eritrocita. Formazione di acido 2,3-bisfosfoglicerico. Metaemoglobina
redattasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine plasmatiche. Conversione della
protrombina in trombina. Vitamina K. Fibrinogeno.
Aspetti biochimici della funzione muscolare
Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e cardiaca. Astine. Miosine. Tropomiosina.
Contrazione muscolare. Fibre di tipo I e II. Contrazione delle fibre muscolari lisce.
Biochimica del tubo gastroenterico
Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione di pepsina.
Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici. Digestione delle proteine.
Digestione dei glucidi.
Ormoni Fattori di rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni dell’ipofisi
anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo, acromegalia, somatomedine,
somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. ACTH: azioni dirette ed indirette.
Recettori degli ormoni steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari
d’azione. Glucocorticoidi: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria ed
immunosoppressiva. Morbo di Addison. Morbo di Cushing. Sintesi degli ormoni tiroidei.
Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei. Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3-
fosfoinositidi, PKB. Diabete insulino-dipendente e diabete insulino-indipendente. Resistenza
all’insulina. Via dei polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi diabetica.
Glucagone: effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione.
Ormoni sessuali: fattore di rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo stimolante (FSH) e
luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni. Ciclo sessuale femminile.
Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone. Calcitonina.
Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglandine, prostacicline, endoperossidi e trombossani

ESERCITAZIONI

TESTI 1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche, CEA Ambrosiana
CONSIGLIATI 2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill
5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed.
6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana 2003,
Zanichelli
7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli
8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA MEDICINA E CHIRURGIA CHIRONE
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina D’Urgenza /Emergenze Medico
Chirurgiche ed Anestesia
TIPO DI ATTIVITÀ Base, Caratterizzante, attività di tirocinio
AMBITO DISCIPLINARE MED 09, MED18, MED 41
CODICE INSEGNAMENTO 12159
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 09, MED18, MED 41
DOCENTE RESPONSABILE SILVIO TRIPI
(MODULO 1) Prof. Associato di Medicina D’Urgenza e P.S.
MED 09
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO GIUSEPPE PROFITA
(MODULO 2) Prof. Associato di Chirurgia
MED 18
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO ANTONINO GIARRATANO
(MODULO 3) Prof. Associato Anestesia e Rianimazione
MED 41
Università di Palermo
CFU 7
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Propedeuticità: Sistematica I-II-III-IV-V
ANNO DI CORSO VI
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Vedi calendario didattico
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni teorico pratiche
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova orale e prova scritta
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Vedi calendario didattico
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI:

DOCENTE Prof. Silvio Tripi


STRUTTURA DI AFFERENZA Servizio di Prev e Cura Malattie Epatobiliari
Dipart Med. Clinica e Patologie Emergenti
e-mail epatvac@unipa.it
ORARIO DI RICEVIMENTO 12.00-14.00 martedì e giovedì Tel 0916552129
LUOGO DI RICEVIMENTO Servizio di Prevenzione e Cura delle Malattie
Epatobiliari
DOCENTE Prof : Giuseppe Profita
STRUTTURA DI AFFERENZA U.O.C. Chirurgia Generale e d’Urgenza
e-mail Non pervenuta
ORARIO DI RICEVIMENTO 11.00-12.00 Mercoledì e Venerdì
LUOGO DI RICEVIMENTO Chirurgia Generale e d’Urgenza

DOCENTE Prof. Antonino Giarratano


STRUTTURA DI AFFERENZA Dipartimento Scienze Anestesiologiche
Rianimatorie e dell’Emergenza
e-mail a.giarratano@unipa.it
ORARIO DI RICEVIMENTO 13.00-14.00 Martedì-Giovedì Tel. 0916552735
LUOGO DI RICEVIMENTO Dip. Scienze Anestesiologiche Rianimatorie e
dell’Emergenza II piano

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

In relazione all’insegnamento/corso integrato utilizzando i descrittori di Dublino, gli studenti


devono acquisire ed evidenziare:
Conoscenza e capacità di comprensione
Capacità di applicare tale conoscenza e comprensione
Presentare autonomia di giudizio ed abilità comunicativa
Capacità d’apprendimento: il discente al termine dell’iter formativo nell’ambito dei quadri
clinici presentati attraverso i moduli su cui è basato il corso integrato deve essere in grado di
individuare dai segni e dai sintomi più significativi la patologia del paziente.
Dovrà sapere riconoscere e trattare le situazioni di urgenza e di emergenza sia come intervento
primario o no, che come intervento extra-ospedaliero.
Dovrà conoscere il trattamento intensivo ed il trattamento di rianimazione, dovrà conoscere le
tecniche di terapia medica e chirurgica delle emergenze impostando consequenzialmente il primo
trattamento d’urgenza con il successivo inquadramento diagnostico ed il trattamento medico da
effettuare.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

L’obiettivo primario del modulo Medicina D’Urgenza nella scelta degli argomenti è potere dare
allo studente le conoscenze, le abilità pratiche e le attitudini idonee a gestire il paziente allo scopo
primario del suo benessere.
Lo studente deve sapere conoscere ed applicare i principi di terapia nelle situazioni di urgenza e/o
emergenza sulla scorta dell’eziopatogenesi e fisiopatologia che ha generato l’evento morboso.
MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO
Medicina d’Urgenza
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

20 Lo studente deve sapere conoscere:


1) I parametri clinici e di laboratorio idonei a valutare lo stato clinico di
un paziente affetto da shock ed in particolare conoscendo la fisiopatologia e
e la storia naturale della malattia potere gestire in urgenza la terapia.
2) I disturbi della coscienza e gli stati di coma con la operatività da adottare al
fine del ripristino funzionale.
3) I vari tipi di dolore toracico (cardiogeno e non )con le linee terapeutiche da
seguire
4) I principi diagnostici ed il trattamento da effettuare nell’embolia polmonare.
5) Diagnosticare i disturbi acuti della respirazione : le dispnee e sapere attuare la
corretta terapia
6) I segni ed i sintomi ed il trattamento farmacologico dell’edema polmonare
acuto cardiogeno
7) Il quadro clinico di una malattia tromboembolica e non trombotica ed
applicando il percorso diagnostico – clinico- strumentale sapere praticare la
terapia del caso
8) Le sindromi emorragiche ed attuare i principi generali di trattamento
9) Riconoscere e valutare gli stati di cianosi centrale e periferica
10) I segni ed i sintomi dell’insufficienza epatica acuta da cause virali e non
con il suo quadro clinico e bioumorale ed il trattamento di emergenza da
attuare.

TESTI
CONSIGLIATI - Urgenze ed Emergenze Medico-Chirurgiche Felice Agrò; Ed. Minerva
Medica
- Emergenze Medico-Chirurgiche Giorgio Tiberio e all.; Ed. Masson
- Medicina D’urgenza e Pronto Soccorso di Francesco Coraggio Ed. Gnocchi
- Materiale didattico ed appunti delle lezioni del docente.
MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO
Chirurgia d’Urgenza
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA
20 Lo studente dovrà imparare a riconoscere ed effettuare un primo trattamento in
urgenza in caso di:
-Principali situazioni di Emergenza Chirurgica.
-Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture.
-Traumi addominali e toracici.
-Patologia del retroperitoneo in urgenza.
-Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico.
-Multiple organ failure
-Diagnosi e trattamento dello shock.
-Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto digestivo alto e
basso.
-Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico.
-Pancreatite acuta.
-Itteri ostruttivi.
-Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome di Mirizzi.
-Peritonite.
-Ingestione di caustici: diagnosi e trattamento.
-Trattamento diagnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato.
-Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gastro-intestinali di natura
flogistica ed emorragica .
-Cause di crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie digestive.
-Consenso informato in Chirurgia d’Urgenza
-Approccio al paziente con dolore addominale acuto
-Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico
-Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico

TESTI -Emergenze medico-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B.


CONSIGLIATI Andreoni. V. Staudacher. Masson.
-Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson.
-Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Medica.
- Chirurgia Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva
Chirurgica
MODULO 3 DENOMINAZIONE DEL MODULO
Anestesia e Rianimazione
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA
20
1. Arresto cardiocircolatorio e RCP
a. BLS
b. ALS
c. Defibrillazione
d. Tecniche e procedure

2. Il politrauma
a. Fisiopatologia
b. Indici di severità
c. Triage
d. Approccio clinico

3. Il paziente critico e la insufficienza multiorgano


a. Definizioni
b. Eziologia
c. Aspetti clinici e terapeutici

4. Insufficienza respiratoria
a. Fisiopatologia
b. Diagnosi e Trattamento
c. Tecniche e procedure
d. Attrezzature e presidi

5. Il monitoraggio del paziente critico in sala operatoria, in pronto soccorso e in


rianimazione
a. Respiratorio
b. Cardiocircolatorio
c. Neurologico
d. Renale
e. Temperatura

6. Lo shock
a. Diagnosi
b. Clinica
c. Trattamento

7. Le intossicazioni acute
a. Primo soccorso

8. La stabilizzazione e il trasporto del paziente critico

TESTI - E.Romano Anestesia generale Ed.UTET


CONSIGLIATI - E.Romano Il malato critico Ed.UTET
- Materiale didattico ed appunti delle lezioni del docente.

ESERCITAZIONI

In corsia e nelle strutture del pronto soccorso


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate di organi, sistemi
e apparati umani
CODICE INSEGNAMENTO 03379
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09
DOCENTE RESPONSABILE Giuseppe Crescimanno
Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE MODULO 1 Arcangelo Benigno
Professore Associato
Università di Palermo
DOCENTE MODULO 2 Giuseppe Crescimanno
Professore Ordinario
Università di Palermo

DOCENTE MODULO 3 Rosaria Cortimiglia


Professore Associato
Università di Palermo
CFU 17
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 255
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 170
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica,
Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana,
Biochimica.
ANNO DI CORSO 2° e 3°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula “Vittorio Zagami”
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in
laboratorio
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale,
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°
anno
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Orario stabilito dal Corso di Laurea
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. G. Crescimanno Lunedi-Mercoledì 8.30-
STUDENTI 11.30
Prof.ssa R. Cortimiglia Lunedì-Mercoledì 9.30-
12.30
Prof.Arcangelo Benigno Lunedì-Mercoledì 9-12
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. Conoscere l’integrazione delle funzioni
dalle organiche a quelle psichiche degli organi negli apparati. Conoscere i meccanismi principali di
regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati
nell’esecuzione di compiti specifici. Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica
e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere l’interpretazione dei principali
parametri fisiologici dell’uomo sano.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare e respiratorio

MODULO FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

60 Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare


Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane
biologiche
Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i meccanismi di
trasduzione di varie forme di energia
Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili
Generalità sull’attività riflessa
Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca definendo
la gittata sistolica e la gittata cardiaca
Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco
Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio
Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione
arteriosa
Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a mercurio
(Riva Rocci)
Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato delle onde
normali nell'ECG
Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio idro-
elettrolitico
Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue: eritrociti,
leucociti, piastrine, proteine plasmatiche
Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi
Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e
dell’emoreologia, spiegandone il significato
Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni dell'albero
vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli capillari e le loro
peculiarità d'organo
Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfatico
Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle
strutture che vi sovrintendono
Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare.
Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione della
funzione respiratoria
Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio
Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità
respiratoria
Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi alveolo-
capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue
Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività
respiratoria
Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione
FACOLTÀ Medicina e Chirurgia
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia “Chirone”
INSEGNAMENTO Psichiatria
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Studio dei principali disturbi mentali
CODICE INSEGNAMENTO 05958
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/25
DOCENTE RESPONSABILE Daniele La Barbera
Professore Ordinario
Università di Palermo
CFU 5
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 30 + 20
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Quinto
SEDE Dipartimennto BioNeC, Via La Loggia, 1
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
Attività teorico-pratica
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Martedì ore 11:00-14:00
DIDATTICHE Giovedì ore 11:00-14:00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. D. La Barbera
STUDENTI Martedì ore 14:00-15:00- Giovedì ore: 14:00-
15:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza e capacità di comprensione sulle funzioni psichiche, i disturbi di pertinenza
psichiatrica, i modelli eziologici di tipo neurobiologico, psicologico, psicodinamico e psicosociale,
le principali strategie di intervento terapeutico per il trattamento dei disturbi psichiatrici, sia di tipo
farmaco- che psico-terapeutico e riabilitativo

Capacità di applicare conoscenza e comprensione


Riconoscimento del disagio psichico, inquadramento diagnostico, valutazione clinica e
individuazione delle possibilità terapeutiche e riabilitative idonee al trattamento dei disturbi
psichiatrici

Autonomia di giudizio
In relazione alla diagnosi psichiatrica e alla scelta dei trattamenti terapeutici

Abilità comunicative
Comprensione del significato della comunicazione verbale e non verbale e applicazione di queste
conoscenze alla relazione medico-paziente con particolare riferimento alla gestione del paziente
psichiatrico
Capacità d’apprendimento
Capacità che consentano una buona utilizzazione delle nozioni apprese per orientarsi nell’ambito
della comprensione e riconoscimento del disagio psichico e per potere continuare ad approfondire
tali studi nell’ambito dell’aggiornamento e della formazione continua

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “PSICHIATRIA”


Obiettivo dell’insegnamento è approfondire la conoscenza delle cause, dei sintomi e dei trattamenti
del disagio psichico con particolare riferimento agli aspetti psicologici relativi all’etiopatogenesi e
ai percorsi terapeutici

MODULO 1 PSICHIATRIA
ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI
40
 Orientamenti culturali della Psichiatria;
 Psicopatologia della coscienza;
 Psicopatologia dell’attenzione;
 Psicopatologia della memoria;
 Psicopatologia dell’affettività;
 Psicopatologia della senso-percezione;
 Psicopatologia del pensiero;
 Disturbi schizofrenici;
 Disturbi dell’umore;
 Disturbi d’ansia;
 Disturbi di personalità;
 Delirium e demenze;
 Meccanismi biologici dello stress;
 Farmaci ansiolitici, antidepressivi e neurolettici;
 Aspetti psicologici e relazionali della farmacoterapia;
 Riabilitazione psichiatrica;
 Legislazione psichiatrica;
 Le dipendenze comportamentali;
 Aspetti psicologici e psicopatologici delle tecnologie della
comunicazione.

ESERCITAZIONI
20 Esame psichico, Psicodiagnosi e valutazione testologica, Anamnesi
Psicopatologica, Compilazione della cartella clinica psichiatrica,
Responsabilità professionale e consenso informato
TESTI
CONSIGLIATI • Giberti F., Rossi R. (2007), Manuale di Psichiatria, Piccin – Nuova
Libreria, Padova.
• La Barbera D., Inguglia M.., Valsavoia R. (2010), Il ponte e le sue
metafore. Percorsi interdisciplinari tra psiche e cultura, Alpes ed.,
Palermo.
• La Barbera D., Guarneri M, Ferraro L., Il disagio psichico nella post-
modernità: configurazioni di personalità e aspetti psicopatologici,
Edizioni Magi, 2009.
respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa

Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività fisica

La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in


aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore


CONSIGLIATI Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice
Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Conoscere le funzioni degli apparati renale, gastro-enterico ed endocrino

MODULO FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

60 Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni con le


strutture anatomiche responsabili), i meccanismi di formazione dell'urina: filtrazione
glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed escrezione
Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio attraverso
il rene
Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico, della
volemia e della pressione arteriosa
Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione
Illustrare le funzioni del canale alimentare: motilità, secrezione, digestione,
assorbimento e spiegare i meccanismi fisiologici del loro espletamento
Indicare i meccanismi di regolazione delle funzioni intestinali operati dal s.n.c., dal
sistema nervoso enterico e dagli ormoni gastrointestinali
Descrivere la motilità dell'intestino colon-retto ed il riflesso della defecazione
Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi ed
alimenti
Descrivere le funzioni tipiche ed il ruolo esercitato dal fegato nella nutrizione e nel
metabolismo intermedio
Descrivere i meccanismi della termoregolazione
Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione di messaggi
funzionali specifici
Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari, nonché i
meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse ipotalamo-ipofisario
Illustrare il controllo ormonale della glicemia
Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo esercitato in essi
dalle paratiroidi
Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi
Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento
Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti
organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-
ipofisari, ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della
midollare surrenale, ormoni gonadici maschili e femminili

La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in


aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore


CONSIGLIATI Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice
Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo.

MODULO FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

50 Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso


centrale, periferico e vegetativo
Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente ortosimpatica e
parasimpatica
Indicare le funzioni della glia
Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della sua
circolazione
Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua
modulazione, meccanismi di integrazione sinaptica, liberazione dei
neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori. Manipolazione
della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. I
neuropeptidi.
Definire il concetto di plasticità sinaptica, indicare i fattori neurotrofici e sintetizzare i
processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare
Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi
Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'udito e della fonazione
Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità visiva
Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti
rifrattometrici
Illustrare l'esame audiometrico
Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto
Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica, dolorifica,
propriocettiva) e viscerale
Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio
Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa, ruolo degli
interneuroni
Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo
Tono muscolare e sua regolazione
Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e riflessi
tonici labirintici e cervicali. Locomozione.
Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento
volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via cortico-spinale) e
funzioni motorie
Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo motorio
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel controllo
dell'attività motoria
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base implicati nel
controllo dell'attività motoria
Oculomozione
Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale
Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e patologici
dell’elettroencefalogramma
Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema limbico e le funzioni
omeostatiche dell'ipotalamo
Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno,
linguaggio, memoria
Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psico-
endocrinologico. La differenziazione sessuale del sistema nervoso
Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle
increzioni ormonali
Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare
Fornire il razionale dell’elettromiografia

La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in


aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore


CONSIGLIATI Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice
Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews. Idelson-Gnocchi
FACOLTÀ Medicina e Chirurgia
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia “Chirone”
INSEGNAMENTO Psichiatria
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Studio dei principali disturbi mentali
CODICE INSEGNAMENTO 05958
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/25
DOCENTE RESPONSABILE Daniele La Barbera
Professore Ordinario
Università di Palermo
CFU 5
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 30 + 20
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Quinto
SEDE Dipartimennto BioNeC, Via La Loggia, 1
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
Attività teorico-pratica
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Martedì ore 11:00-14:00
DIDATTICHE Giovedì ore 11:00-14:00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. D. La Barbera
STUDENTI Martedì ore 14:00-15:00- Giovedì ore: 14:00-
15:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza e capacità di comprensione sulle funzioni psichiche, i disturbi di pertinenza
psichiatrica, i modelli eziologici di tipo neurobiologico, psicologico, psicodinamico e psicosociale,
le principali strategie di intervento terapeutico per il trattamento dei disturbi psichiatrici, sia di tipo
farmaco- che psico-terapeutico e riabilitativo

Capacità di applicare conoscenza e comprensione


Riconoscimento del disagio psichico, inquadramento diagnostico, valutazione clinica e
individuazione delle possibilità terapeutiche e riabilitative idonee al trattamento dei disturbi
psichiatrici

Autonomia di giudizio
In relazione alla diagnosi psichiatrica e alla scelta dei trattamenti terapeutici

Abilità comunicative
Comprensione del significato della comunicazione verbale e non verbale e applicazione di queste
conoscenze alla relazione medico-paziente con particolare riferimento alla gestione del paziente
psichiatrico
Capacità d’apprendimento
Capacità che consentano una buona utilizzazione delle nozioni apprese per orientarsi nell’ambito
della comprensione e riconoscimento del disagio psichico e per potere continuare ad approfondire
tali studi nell’ambito dell’aggiornamento e della formazione continua

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “PSICHIATRIA”


Obiettivo dell’insegnamento è approfondire la conoscenza delle cause, dei sintomi e dei trattamenti
del disagio psichico con particolare riferimento agli aspetti psicologici relativi all’etiopatogenesi e
ai percorsi terapeutici

MODULO 1 PSICHIATRIA
ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI
40
 Orientamenti culturali della Psichiatria;
 Psicopatologia della coscienza;
 Psicopatologia dell’attenzione;
 Psicopatologia della memoria;
 Psicopatologia dell’affettività;
 Psicopatologia della senso-percezione;
 Psicopatologia del pensiero;
 Disturbi schizofrenici;
 Disturbi dell’umore;
 Disturbi d’ansia;
 Disturbi di personalità;
 Delirium e demenze;
 Meccanismi biologici dello stress;
 Farmaci ansiolitici, antidepressivi e neurolettici;
 Aspetti psicologici e relazionali della farmacoterapia;
 Riabilitazione psichiatrica;
 Legislazione psichiatrica;
 Le dipendenze comportamentali;
 Aspetti psicologici e psicopatologici delle tecnologie della
comunicazione.

ESERCITAZIONI
20 Esame psichico, Psicodiagnosi e valutazione testologica, Anamnesi
Psicopatologica, Compilazione della cartella clinica psichiatrica,
Responsabilità professionale e consenso informato
TESTI
CONSIGLIATI • Giberti F., Rossi R. (2007), Manuale di Psichiatria, Piccin – Nuova
Libreria, Padova.
• La Barbera D., Inguglia M.., Valsavoia R. (2010), Il ponte e le sue
metafore. Percorsi interdisciplinari tra psiche e cultura, Alpes ed.,
Palermo.
• La Barbera D., Guarneri M, Ferraro L., Il disagio psichico nella post-
modernità: configurazioni di personalità e aspetti psicopatologici,
Edizioni Magi, 2009.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Anatomia Patologica
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Discipline anatomo-patologiche e correlazioni
anatomo-cliniche
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/08
DOCENTE RESPONSABILE Vito Franco
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Ada Maria Florena
(MODULO 2) Professore Ordinario
Università di Palermo
CFU 15
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 30
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio
ANNO DI CORSO IV - V (Biennale)
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Plesso di Anatomia Patologica
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al
microscopio
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre e Primo semestre,
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ IV Anno II semestre: Lu, Me, Gio: 8:15-10:00
DIDATTICHE V Anno I semestre: Lu, Me Ve: 8:00-10:00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo
stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni di ciascun docente viene distribuito in
entrambi i semestri.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e
d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati;
Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico;
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla diagnosi
ed alle strategie terapeutiche, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per
risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare
autonomamente l’informazione scientifica;
Essere in grado di analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici
facilitandone la comprensione ai pazienti;
Essere in grado di comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le
capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


FRONTALI 1. Anatomia Patologica Generale:
70 Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare
Quadri morfologici delle alterazioni degenerative
Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche
Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti
Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose
Basi morfologiche della displasia e delle lesioni precancerose
Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale
Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie
Basi anatomo-cliniche delle metastasi
Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella
Principi di stadiazione dei tumori
2. Apparato cardio-circolatorio
Quadri morfologici della cardiopatia ischemica e dell'infarto miocardico
Substrati morfologici delle valvulopatie
Quadri morfologici dell’ipertrofia miocardica e dello scompenso cardiaco
Quadri morfologici delle miocarditi e delle cardiomiopatie (complicanze e
ruolo della biopsia endomiocardica
Quadri morfologici delle endocarditi in relazione alle differenti etiopatogenesi
Substrati morfologici delle aritmie cardiache
Inquadramento generale dei tumori cardiaci
Basi anatomiche delle principali cardiopatie congenite
Patologia del pericardio
Morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate
dell'aterosclerosi
Quadri anatomo-patologici delle principali vasculiti
Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi
Quadri morfologici dei disturbi di circolo nei vari organi
Alterazioni morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione
polmonare
3. Apparato respiratorio
Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe
Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe
Anatomia patologica in relazione alla patogenesi di: atelettasia, polmoniti
e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti
Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli stadi evolutivi
dell'infezione e degli esiti
Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema)
Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle differenti
etiopatogenesi
Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi
Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli
elementi utili alla stadiazione anatomo-clinica e uolo diagnostico della broncoscopia
con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale
Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi
Quadri citologici utili alla diagnosi dei preparati da liquido pleurico
4. Apparato urinario
Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologiche
Principali quadri morfologici e complicanze di: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie
tossiche e da farmaci
Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e
ruolo diagnostico della biopsia renale
Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazion
Quadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla
classificazione ed alla stadiazione anatomo-clinica
Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene
Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie
Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla
stadiazione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici mediante cistoscopia
5. Apparato genitale maschile
Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complican
Anatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici
in relazione a prognosi, storia naturale e diffusione
Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo
Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epididimo e principali marcatori prognostic
Cenni sulle orchiepididimiti
Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene
6. Apparato genitale femminile
Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto di vista
anatomo-patologico
Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica di vulva, vagina e cervice uterina
Progressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale):
ruolo della citologia esfoliativa
Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice)
Quadri morfologici della patologia flogistica e disfunzionale dell'endometrio
Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei diversi organi
Lesioni polipoidi della cervice e del corpo dell'utero
Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturale
Caratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero
Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovarici
Generalità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma
Patologia non neoplastica della mammella: iter diagnostico del nodulo mammario
con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa
Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze,
quadri morfologici, stadiazione; ruolo - anche come fattori di prognosi -
dell'istopatologia, dello studio dei recettori ormonali e di altri marcatori molecolari
7. 1) Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di
assistere alle tecniche di campionamento degli organi:
2) esercitazioni al microscopio ottico.

ESERCITAZIONI

TESTI COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN


CONSIGLIATI KUMAR ABBAS FAUSTO ASTER – Le Basi Patologiche delle Malattie - (Elsevier) MASSON
MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN
Presentazioni Power Point

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


FRONTALI 1. Metodologie e Teniche Diagnostiche
80 La richiesta anatomo-patologica
Indicazioni sui diversi tipi di biopsia
Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo
Cenni sulle principali tecniche di colorazione cito-istologiche
Ruolo dell' immunoistochimica
Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica
Applicazioni anatomo-patologiche di tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie
bersaglio dei tumori
Indicazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione
Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio
Finalità e metodologia del riscontro diagnostico
Allestimento dei preparati citologici ed istologici
Compilazione di una richiesta per esame cito-istologico
Allestimento di preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici
Estrazione di DNA da tessuto ed esecuzione di tecniche di PCR
Osservare tecniche di campionamento macroscopico degli organi
Osservare preparati istologici al microscopio ottico
2. Apparato digerente
Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari
Quadri morfologici delle esofagiti
Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago
Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endosco
Quadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica
Inquadramento istogenetico e diagnosi differenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali,
linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori diagnostici ed alle principali applicazioni
terapeutiche
Quadri morfologici delle principali enteriti
Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo
della biopsia endoscopica
Quadro morfologico, parametri diagnostici istopatologici e complicanze della malattia celiac
Quadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino
Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle com
ruolo della biopsia endoscopica
Basi morfologiche della malattia diverticolare e delle complicanze
Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familia
e progressione adenoma-carcinoma
Tumori maligni dell'intestino: criteri per la stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico
prognostico della biopsia
Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze
Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino
Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino
Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo diagnostico e prognostico
della biopsia epatica e delle principali tecniche di colorazione
Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli stadi evolutivi
Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai dive
meccansmi etiopatogenetici
Inquadramento generale e principali quadri morfologici di cirrosi biliare, colangite sclerosan
e delle epatopatie su base genetica
Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche
Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti
delle vie biliari extraepatiche
3. Apparato emopoietico
Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle diverse etiopatogenes
ruolo ed indicazioni alla biopsia linfonodale
Ruolo diagnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoietico
Basi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico
Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e
molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia
Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti:
principali marcatori diagnostici e prognostici
Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle
neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a diagnosi, prognosi e terapia
Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento
alla prognosi ed alla terapia
Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi di progressione verso il mieloma m
Principali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronic
Inquadramento e classificazione dei tumori timici
Quadri morfologici e diagnosi differenzaiale delle splenomegalie
4. Apparato endocrino
Quadri morfologici degli iper- e ipopituitarismi
Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi
Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroidismi
Quadri morfologici delle tiroiditi croniche
Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della
ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter diagnostico del nodulo tiroideo
Basi morfologiche degli ipo- ed iperparatitroidismi in relazioni ai quadri clinici e neoplasie
delle paratiroidi
Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nel
varie fasi della storia naturale del diabete
Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino
Quadri morfologici, storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche
Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche
Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene
5. Apparato locomotore
Classificazione e diagnosi differenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro:
correlazioni anatomo-radiologiche e quadri istopatologici
Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle diverse eziopatogenesi
Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso
Inquadramento generale delle distrofie muscolari e miopatie: indicazioni alla biopsia musco
sulla base del quadro istopatologico
Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogene
descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi
6. Patologia immunitaria
Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari
Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni di rigetto
Quadri anatomo-patologici delle lesioni d'organo nelle principali patologie
autoimmuni
7. Sistema nervoso
Quadri morfologici dei disturbi di circolo cerebrale: ematomi, emorragie, infarto
Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi,
dell'encefalo e del midollo spinale
Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche
Inquadramento generale, corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle
malattie demielinizzanti
Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerat
Classificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici, alla stadiazione ed
significato dei marcatori molecolari nella progressione tumorale:
ruolo e limiti della biopsia stereotassica
8. Apparato cutaneo
Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide
Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione ver
melanoma
Generalità, storia naturale, quadri istopatologici e stadiazione del melanoma
9. Attività teorico-pratica: 1) frequenza in laboratorio di macroscopia
al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi;
2) esercitazioni al microscopio ottico.

ESERCITAZIONI

TESTI COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN


CONSIGLIATI KUMAR ABBAS FAUSTO ASTER – Le Basi Patologiche delle Malattie – (Elsevier) MASSO
MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN
Presentazioni Power Point
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia - CHIRONE
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Immunologia
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Struttura,funzione e metabolismo delle
molecole di interesse biologico
CODICE INSEGNAMENTO 03839
ARTICOLAZIONE IN MODULI No
NUMERO MODULI ---
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Giuseppina Colonna Romano
Professore Associato MED04
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Secondo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Aula Magna - Dipartimento di Biopatologia
eBiotecnologie Mediche e forensi, Sezione
di Patologia Generale, Corso Tukory 211.
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Verifiche dell’apprendimento in itinere
(Immunobiologia e Immunopatologia).
Prova orale.
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Dal lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore
STUDENTI 10.00 o su appuntamento.
Contatto:e-mail gcolonna@unipa.it;
Tel. 091 6555906

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Acquisire le nozioni di base e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tale
disciplina. Conoscere le basi cellulari e molecolari del controllo della risposta immune e i
meccanismi che stanno alla base delle modificazioni di queste con l’età. Alla luce delle più
moderne conoscenze di Immunologia di base, lo studente dovrà apprendere quanto più
recentemente acquisito sulle modificazioni del Sistema immunitario in condizioni patologiche
anche in relazione alle differenti fasi della vita e le ricadute che queste hanno in medicina, come
per esempio nell’uso dei vaccini. Acquisire la capacità di perfezionare le conoscenze anche
tramite lo studio di sistemi sperimentali allo scopo di raggiungere autonomia critica e di giudizio.
Sulla base di quanto acquisito durante il corso e con lo studio individuale, capacità di aggiornare
autonomamente le proprie conoscenze consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di questi
settori.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO IMMUNOLOGIA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E


PROGRAMMA
60 ore
- Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria.
Recettori di homing
- Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili
molecolari. Il sistema del complemento (attivazione,
funzioni. recettori e proteine di controllo).
- La fagocitosi.
- Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene.
- Il complesso maggiore di istocompatibilità. MHC classico e
non classico
- I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR),
funzioni. Popolazioni di linfociti T (TCD4, TCD8, NKT, Tγδ
Treg)
- I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene
(BCR), funzioni. I linfociti B CD5+.
- Gli anticorpi. Struttura, funzioni, interazioni con cellule e
fattori dell’immunità innata e acquisita, gli FcR.
- Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione,
funzione effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione
della produzione anticorpale
- Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e
chemochine. Uso terapeutico delle citochine
- I linfociti Natural Killer.
- Risposta immune a virus, batteri, funghi, elminti.
- Il laboratorio di immunologia: Tecniche imnmunologiche,
modalità di studio dei linfociti T , B. Principali clusters di
differenziazione (CD) Modalità di studio della fagocitosi.
- La tolleranza immunologica. L’autoimmunità.
- Le immunodeficienze congenite: sindrome di De George,
agammaglobulinemia di Bruton, ipogammaglobulinemia
variabile comune, deficit selettivo di IgA,
ipogammaglobulinemia con iper-IgM, SCID, deficit congeniti
dei fagociti, deficit congeniti del complemento.
- Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS.
Caratteristiche generali, proteine e recettori cellulari dell’
HIV. Il ciclo replicativo dell’ HIV. I meccanismi patogenetici
dell’AIDS.
- L’immunosenescenza
- I vaccini.
- La classificazione delle reazioni immunopatogene.
L’ipersensibilita’ I tipo e asma bronchiale. Le reazioni
immunopatogene di II tipo, test di Coombs diretto e indiretto.
Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Le reazioni di IV
tipo: ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina.
Immunologia dei trapianti.
- Immunologia dei tumori

TESTI - Abbas – Lichtman - Pillai. Immunologia Cellulare e Molecolare. Ed.


CONSIGLIATI Elsevier (2010).
- Male - Brostoff - Roth. Immunologia. Ed. Elsevier (2007).
-. Janeway - Murphy - Travers - Walport. Immunobiologia Piccin-Nuova
Libraria Ed. (2009).
-Peter Parham - Il Sistema Immunitario, I Edizione. Edises (2011)
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia-
Chirone (LM-41)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia generale
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Patologia generale e molecolare,
immunopatologia, fisiopatologia generale,
microbiologia e parassitologia
CODICE INSEGNAMENTO 05547
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04
DOCENTE RESPONSABILE Nome e Cognome
(MODULO 1) 7CFU Prof. Giuseppe Tolone
Qualifica
Professore Ordinario di Patologia generale
Università di appartenenza
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Nome e Cognome
(MODULO 2) 1CFU Prof.ssa Nadia Rosalia Caccamo
Qualifica
Professore associato non confermato di
Patologia generale
Università di appartenenza
Università degli Studi di Palermo

CFU 8
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 80
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Immunologia per Patologia generale e Patologia
generale per Patologia sistematica I,II e III
ANNO DI CORSO III
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Magna del Dipartimento di Biopatologia e
LEZIONI Metodologie Biomediche Corso Tukory 211
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattica frontale (lezioni)
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni e orario delle lezioni:
DIDATTICHE dal lunedi al venerdi dalle 10.00 alle 11.30
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni e orari di ricevimento Prof. Tolone:
STUDENTI Lunedi- mercoledi-venerdi dalle 8.00 alle 10.00
Giorni e orari di ricevimento Prof.ssa Caccamo:
Martedi- Mercoledi- Giovedi dalle 12.00 alle
13.30
Dipartimento di Biopatologia Corso Tukory 211
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Utilizzare gli strumenti conoscitivi ed il rigore metodologico della Patologia generale rappresenta
il presupposto fondamentale per il razionale esercizio di qualsiasi attività connessa direttamente
ed indirettamente alla tutela della salute.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Comprendere i meccanismi etiopatogenetici delle malattie (cause, modalità di progressione, etc.)
e delle alterazioni delle strutture, delle funzioni e dei meccanismi di controllo a vari livelli di
integrazione.

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 1

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


Patologia cellulare: replicazione cellulare (ciclo cellulare e sua
regolazione; fattori di crescita; iperplasia e ipoplasia); differenziazione
cellulare (cellule staminali e differenziazione terminale; fattori di
differenziazione; anomalie del processo differenziativo: metaplasia,
blocco maturativo); senescenza e morte cellulare (limite di Hayflick;
ruolo della telomerasi; processi alternativi di morte programmata:
apoptosi e necrosi); invecchiamento (lesioni ossidative e DNA
cellulare; progerie; rapporti tra invecchiamento e insorgenza dei
tumori.

Patologia molecolare: espressione genica e sua regolazione (micro-


RNA, imprinting genomico;
isole CpGe metilazione del DNA; acetilazione/de-acetilazione degli
istoni e rimodellamento della
cromatina); alterazioni del DNA nucleare (tipi di mutazioni e di
aberrazioni cromosomiche; meccanismi di riparazione del DNA e loro
alterato funzionamento; consulenza genetica); biotrasformazione di
agenti xenobiotici (geni CYP; fenotipo metabolizzatore).

Oncologia:caratteristiche dei tumori (indici di incidenza, prevalenza e


mortalità da tumori; definizione, classificazione e modalità di crescita
dei tumori; regressione neoplastica; concetto di anaplasia e displasia;
fenotipo neoplastico); proto oncogeni e oncosoppressori; storia
naturale del processo neoplastico (iniziazione, promozione e
progressione dei tumori); eziologia dei tumori (condizionamento
genetico; cancerogenesi chimica, cancerogenesi da radiazioni; virus
oncogeni umani); rapporti ospite-tumore (fattori nutritivi, ormonali,
immunitari; biomarcatori tumorali); prevenzione oncologica.
ESERCITAZIONI

TESTI G. Tolone- ONCOLOGIA GENERALE - Medical Books, 2008


CONSIGLIATI Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – Piccin
Majno, Joris - CELLULE, TESSUTI E MALATTIE Principi di patologia
generale - CEA-Casa editrice Ambrosiana
Rubin, Gorstein, Rubin, Schwarting, Stayer- Patologia Fondamenti clinico
patologici in medicina Rubin- CEA-Casa editrice Ambrosiana

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 2

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi, morfologia e
fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e basofili. La
formula leucocitaria e le sue variazioni: valori normali delle singole
popolazioni, meccanismi eziopatogenetici delle variazioni e significato
fisiopatologico.
Le citochine pro-infiammatorie e le chemochine; le citochine emopoietiche e
gli interferoni.
Il processo infiammatorio acuto: i fenomeni vascolo-ematici. Definizione e
significato biologico dell’infiammazione, i principali agenti flogogeni, i
fenomeni vascolo-ematici della flogosi, la formazione dell’essudato
infiammatorio, i vari tipi di essudato, i segni cardinali della flogosi, le cellule
dell’infiammazione, le molecole di adesione e la migrazione cellulare, i
recettori Toll-like e la fagocitosi, morte cellulare: necrosi e apoptosi.
Il processo infiammatorio cronico:le principali cause di flogosi cronica, le
cellule e i mediatori della flogosi cronica, le sequele del processo
infiammatorio cronico, cause ed istogenesi della flogosi cronica
granulomatosa, esempi di malattie correlate nell’uomo.
L’amiloidosi: classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia.
Gli effetti sistemici del processo infiammatorio: le proteine della fase acuta, la
velocità di eritrosedimentazione, le leucocitosi, la febbre, tipi di febbre e
significato fisiopatologico, gli altri effetti centrali delle risposte di fase acuta:
effetti ipotalamici delle citochine. I glucocorticoidi e le risposte
infiammatorie. La febbre.

ESERCITAZIONI

TESTI G. Tolone- ONCOLOGIA GENERALE- Medical Books, 2008


CONSIGLIATI Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – Piccin
Majno, Joris - CELLULE, TESSUTI E MALATTIE Principi di patologia
generale - CEA-Casa editrice Ambrosiana
Rubin, Gorstein, Rubin, Schwarting, Stayer- Patologia Fondamenti clinico
patologici in medicina Rubin- CEA-Casa editrice Ambrosiana
FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Chirone
CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica II
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Patologia Sistematica Integrata
CODICE INSEGNAMENTO 83100
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI Due
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 12: Gastroenterologia
MED 15: Ematologia
DOCENTE RESPONSABILE Antonio Craxì
(MODULO 1) Professore Ordinario (Med 12)
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Sergio Siragusa
(MODULO 2) Professore Associato (Med 15)
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO 15
PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 45 ore tirocinio
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Anatomia Umana, Istologia ed Embriologia,
Biochimica, Biologia e genetica, Fisiologia
Umana, Microbiologia, Immunologia, Patologia
Generale, Fisiopatologia Clinica
ANNO DI CORSO Quarto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Martedì e giovedì, ore 11-14, I semestre
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni frontali). Esercitazioni
teorico-pratiche
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Secondo calendario
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Previo contatto telefonico presso Segreteria
Gastroenterologia (091 6552280, ore 8-14)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


- Obbiettivo è il raggiungimento di conoscenze e capacità di comprensione nell’ambito della
fisiopatologia, della clinica e della terapia medica e chirurgica delle principali malattie
dell’apparato digerente, epato-biliari e pancreatiche e delle principali patologie ematologiche e
dell’emostasi. Obbiettivo è anche la conoscenza degli aspetti di semeiotica funzionali e
strumentali e la metodologia clinica specifica del campo.
I Discenti alla fine del C.I. dovranno dimostrare di avere raggiunto i seguenti obiettivi:
- capacità di applicare le loro conoscenze e la capacità di comprensione in maniera da dimostrare
un approccio professionale ai problemi clinici di interesse gastroenterologico ed ematologico,
dimostrando un’adeguata capacità di risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti.
- capacità di raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma
le ipotesi diagnostiche più probabili
- capacità di comunicare informazioni, dati e soluzioni diagnostiche e terapeutiche ad altri
professionisti del settore
- capacità di apprendimento necessaria per intraprendere studi successivi in autonomia
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E


PROGRAMMA
30 0re Disfagia e patologia motoria dell’esofago.

Diverticoli esofagei. Neoplasie dell’esofago

Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo.

Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da


farmaci.
Ulcera peptica
Neoplasie dello stomaco
Neoplasie del duodeno e tenue. GIST
Complicanze dell’ulcera gastroduodenale
Malattia celiaca e malassorbimenti.
Diarree croniche ad etiologia infettiva e disendocrina.
Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn) e loro
complicanze
Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro
complicanze
Stipsi. Malattia diverticolare del colon
Poliposi e carcinoma del colon-retto
Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta
Epatiti virali croniche.
Cirrosi epatica
Epatocarcinoma
Steatosi e steatoepatite non alcoolica.
Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci.
Colelitiasi, coledocolitiasi e colangiti settiche.
Carcinomi delle vie biliari e della colecisti.
Emocromatosi ereditaria; siderosi epatiche secondarie
Malattia di Wilson e altri disordini genetici del metabolismo ad
interessamento epatico
Lesioni cistiche epatiche non parassitarie. Idatidosi epatica
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite
sclerosante)
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite
sclerosante)
Pancreatiti acute
Pancreatiti croniche
Sindrome da colon irritabile
Neoplasie del pancreas esocrino ed endocrino e della papilla di Vater
Iperbilirubinemie eredo-metaboliche
Trapianto epatico
ESERCITAZIONI
Tirocinio mediante esercitazioni in Reparto, in Ambulatorio e presso Servizi
Diagnostici. Discussioni casi clinici e simulazione di algoritmi di diagnosi e
terapia
TESTI Manuale di Gastroenterologia / Unigastro, Coordinamento nazionale docenti
CONSIGLIATI universitari malattie dell'apparato digerente. - Edizione 2009. - Roma : Editrice
Gastroenterologica Italiana, [2009].

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO: Ematologia

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E


PROGRAMMA
30 ore
Unità didattica
Fisiopatologia dell’emopoiesi
Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare
Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive
(Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi Idiopatica)
Patologie della cellula staminale: sindromi mielodisproliferative Ph positive
(Leucemia Mieloide Cronica e correlate)
Sindromi mielodisplastiche (classificazione morfologica e citogenetica)
Anemie ipoproliferative
Anemie iperproliferative
Disordini delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o
acquisite)
Meccanismi cellulari della coagulazione
Diatesi emorragiche congenite ed acquisite

Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite

Disordine delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS)


Disordine delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom)
Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica)
Linfoma di Hodgkin
Linfomi non Hodgkin aggressivi
Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT, etc)
Leucemie Acute Mieloidi
Leucemie Acute Linfoidi
Concetti generali di efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua,
Remissione completa, parziale e molecolare

Trapianto di cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico)


Concetti di terapia sostitutiva e trasfusionale

ESERCITAZIONI

TESTI Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 4/ed Autore: Gianluigi
CONSIGLIATI Castoldi, Vincenzo Liso - Edizione 2004, The McGraw-Hill Companies
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Chirone
CORSO INTEGRATO Fisiopatologia Clinica
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica
medico-chirurgica
CODICE INSEGNAMENTO 10544
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09 – MED18
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Antonio Pinto
MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Eugenio Fiorentino
MODULO FISIOPATOLOGIA Professore Ordinario
CHIRURGICA Università degli Studi di Palermo
CFU 3+3
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 45 + 45
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana e Patologia Generale
ANNO DI CORSO III
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Policlinico
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI lunedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 11.00
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o
biochimiche, relative alle patologie di interesse medico e chirurgico e la loro correlazione con i
sintomi.
Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche
relative alla salute dell’individuo.
Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento
orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria
e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse medico.
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse
malattie.

MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


30
Conoscere i concetti di salute e malattia; di etiologia e patogenesi;
Conoscere Cause e meccanismi di formazione dell'edema e dell'ascite
Conoscere Perdite di liquido gastro intestinale: vomito e diarrea
Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base di origine metabolica e
respiratoria
Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della
ipertermia
Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa
Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione
essenziale
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione
arteriosa secondaria
Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni
piastriniche e della cascata di attivazione della coagulazione
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia
Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici
dell’Aterosclerosi
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad
aterosclerosi (IMA, Ictus, AOP)
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili di Anemia
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche
complesse a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste,
diabete mellito)
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle
paratiroidi
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica

ESERCITAZIONI
==================
TESTI Harrison Principi di medicina interna
CONSIGLIATI
Pontieri Patologia generale 2: Fisiopatologia

Teodori Trattato Italiano di Medicina Interna Ed. SEU


OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse chirurgico.
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse
malattie.

MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


30 Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle
ulcere, delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle
ferite e del processo di cicatrizzazione.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: disordini
motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la disfagia
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica; il vomito
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: diarrea e
stipsi.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano:
ragade, emorroidi, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione
intestinale, emorragie digestive, peritoniti.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri
chirurgici
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.

ESERCITAZIONI
===========================
TESTI Dionigi Chirurgia: basi teoriche e chirurgia generale MASSON
CONSIGLIATI
Sabiston Textbook of surgery: le basi biologiche della moderna pratica chirurgica
ELSEVIER SAUNDERS

Gallone-Galliera Chirurgia Ed. Ambrosiana

Colombo Trattato di Chirurgia Ed. Minerva Medica


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia, Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO MICROBIOLOGIA
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante (7CFU),
Professionalizzante (2CFU)
AMBITO DISCIPLINARE Patologia generale e molecolare, immunopatologia,
fisiopatologia generale, microbiologia e
parassitologia
CODICE INSEGNAMENTO 05193
ARTICOLAZIONE IN MODULI no
NUMERO MODULI uno
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07
DOCENTE RESPONSABILE Prof.ssa Rosa Di Stefano
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università di PALERMO
CFU 7+2
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 105
STUDIO PERSONALE 20
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 70
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE 30
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
Lo studente deve comunque aver acquisito
conoscenze di: Chimica inorganica ed organica,
Biochimica, Biologia cellulare e molecolare,
Genetica ed Immunologia.

ANNO DI CORSO II
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Complesso didattico “Aule Nuove” Via
LEZIONI Parlavecchio
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Da calendario redatto dal Presidente di Corso di
DIDATTICHE Laurea
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Martedì e Giovedì 13.30-14.30
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Conoscenza e capacità di comprensione : Dimostrare di avere compreso i rapporti che i


microrganismi instaurano con l’ospite, in condizioni normali e patologiche; di conoscere i
meccanismi patogenetici mediante i quali essi causano manifestazioni morbose ed i fattori
microbici che contribuiscono a mantenere l’equilibrio omeostatico dell'organismo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione : Aver acquisito la capacità di applicare le
proprie conoscenze e la propria comprensione alle principali tematiche della Microbiologa Medica.
Esprimere la capacità di integrare le conoscenze acquisite con un atteggiamento critico orientato
alla risoluzione di quesiti identificativi, patogenetici e diagnostici, mediante la scelta delle più
idonee metodologie e procedure laboratoristiche.
Autonomia di giudizio : Saper interpretare i risultati delle indagini microbiologiche, tramite la
valutazione dei quadri patologici, e ricercare autonomamente l’informazione scientifica che
supporti il giudizio formulato ed il risultato ottenuto.
Abilità comunicative : Saper applicare e trasmettere in modo chiaro le conoscenze acquisite sia in
forma verbale che multimediale.
Capacità di apprendimento : Aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano di
continuare a studiare autonomamente tramite la consultazione di pubblicazioni scientifiche proprie
del settore e l’ analisi di temi specifici durante incontri interattivi.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Apprendere le caratteristiche tassonomiche, biologiche, genetiche e patogenetiche dei


microrganismi che hanno un ruolo in Microbiologia Medica.
Acquisire idonee conoscenze sui rapporti fra microrganismi ed ospite in condizioni normali e
patologiche, individuare le vie di trasmissione , definire i principali quadri patologici.
Comprendere il ruolo dell’immunità innata e adattativa nel controllo delle infezioni di cui i
microrganismi sono responsabili
Conoscere le caratteristiche, l’attività ed il meccanismo di azione dei farmaci antimicrobici.
Conoscere i metodi per la coltivazione ed identificazione dei microrganismi , acquisire le
informazioni laboratoristiche di base utili al loro riconoscimento e la metodologia per la diagnosi
delle infezioni da essi sostenute.

MODULO 1 MICROBIOLOGIA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

70 Caratteristiche biologiche dei microrganismi cellulari (batteri, miceti e


protozoi) e acellulari (virus).
Riproduzione dei batteri, miceti e protozoi.
Metabolismo ed esigenze nutrizionali dei microrganismi cellulari.
Ciclo moltiplicativo e coltivazione dei virus.
Genetica batterica e virale.
Le popolazioni microbiche residenti, l’ecologia microbica.
II ruolo dei microrganismi quali agenti di malattia: patogeni primari e
patogeni opportunisti; fattori di patogenicità microbica, modalità di
trasmissione dei microrganismi.
Rapporti virus-cellula e virus-ospite.
Oncogenesi virale
Ruolo dell’immunità nelle infezioni microbiche. L’interferone ed il suo ruolo
nelle infezioni virali.
Metodi di controllo delle contaminazioni e delle infezioni microbiche: fisici,
chimici ed immunologici. Sterilizzanti; disinfettanti; farmaci antibatterici,
antimicotici ed antivirali; vaccini.
Resistenza microbica ai farmaci.
Metodi per l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi, per il
rilevamento degli anticorpi specifici, per la valutazione dell’attività dei
farmaci antimicrobici.
Concetti di tassonomia microbica
Batteri:
Stafilococchi; Streptococchi; Neisserie; Corinebatteri; Micobatteri; Clostridi
ed altri anaerobi; Enterobatteri; Vibioni; Emofili; Gram-negativi non-
fermentanti ;Brucelle; Bordetelle;Micoplasmi; Clamidie;
Rickettsie;Treponema ed altre spirochete.
Miceti:
Candida; Cryptococcus; Aspergillus; Miceti dimorfi, Pytirosporum;
Trichosporon; Dermatofiti, Pneumocystis

Protozoi:
Giardia; Trichomonas; Tripanosomi; Leishmania; Entamoeba; Amebe a vita
libera; Toxoplasma; Plasmodi; Sarcocystis; Cryptosporidium; Isospora;
Babesia; Balantidium;

Virus:
Poxvirus (virus del vaiolo); Herpesvirus; Adenovirus; Papillomavirus e
Poliomavirus umani; Hepadnavirus ; Parvovirus ; Paramyxovirus ;
Orthomyxovirus, Rhabdovirus ; Reovirus ; Picornavirus; Togavirus;
Flavivirus ; Retrovirus umani; Agenti subvirali: satelliti (HDV) e prioni

ESERCITAZIONI
30
Attività pratica in laboratorio volta alla utilizzazione, alla modalità di
esecuzione ed alla valutazione dei seguenti aspetti:

- osservazione microscopica di batteri, miceti, virus, protozoi


- colture batteriche e fungine
- coltivazione virale
- farmaci antimicrobici
- reazione Ag-Ab
- metodiche biomolecolari

Attività in aula volta alla valutazione dell’apprendimento tramite:

- questionari a risposta multipla


- incontri interattivi
- seminari
TESTI PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA – M. La Placa – 12aed.
CONSIGLIATI Ed. Esculapio – 2008

PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA a cura di Guido Antonelli,


Massimo Clementi, Gianni Pozzi, Gian Maria Rossolini –Casa Editrice
Ambrosiana – 2008
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA CHIRONE
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO ONCOLOGIA CLINICA
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI DUE
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI SSD: MED06 MED18
DOCENTE RESPONSABILE Nicola Gebbia MED 06
(MODULO 1) Professore Ordinario
Fac Medicina e Chirurgia,Università di
Palermo
DOCENTE COINVOLTO Mario Adelfio Latteri MED 18
(MODULO 2) Professore Ordinario
Fac Medicina e Chirurgia,Università di
Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 45
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 30
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Secondo il manifesto degli studi
ANNO DI CORSO 5°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula G.Nicolosi
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA lezioni frontali
esercitazioni in aula
seminari
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Da definire
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. M.A. Latteri: lunedì dalle 13.00 alle 13.45
STUDENTI presso lo studio del Dipartimento di Oncologia
dell’AOUP
(091.6552601 – amlatteri@unipa.it)
Prof. N. Gebbia: ………………….
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in
grado di conoscere e comprendere:
• le modalità della crescita e diffusione dei tumori solidi
• le principali modalità diagnostiche per una corretta diagnosi, stadiazione e prognosi dei
tumori solidi
• le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,medica
e integrata) dei tumori solidi durante le varie fasi di malattia
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà
conoscere e comprendere:
• quali sono le principali terapie chirurgiche (resettive radicali, di debulking, palliative, ecc..)
e mediche (chemioterapiche, ormonali adiuvanti e non)
• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi disponibili per la diagnosi e terapia
dei principali tumori solidi
• come impostare una diagnosi differenziale di fronte un paziente con una sospetta neoplasia
solida maligna
Autonomia di giudizio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di giudicare:
se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile, curabile oppure
da affidare esclusivamente a terapie mediche di supporto
• in caso di eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri clinici
da prendere in considerazione prima di avviare il paziente al percorso terapeutico
individuato
Abilità comunicative: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di comunicare
con la necessaria delicatezza, completezza e comprensibilità una diagnosi “difficile”
Capacità d’apprendimento: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di
interpretare la letteratura scientifica relativa alla disciplina

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO:


Oncologia Medica
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA
Le lezioni frontali saranno divise in due parti;
30 1° parte:
• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della disciplina
• principi di crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie
terapeutiche
• multidisciplinarietà e terapie integrate
• le fasi della terapia medica dei tumori solidi

2° parte:

• Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia medica dei principali tumori


solidi
• le terapie di supporto e il controllo dei sintomi
• la relazione medico–paziente in Oncologia

ESERCITAZIONI
• Discussione di casi clinici pratici
• Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità
didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di
approfondimento da parte degli studenti
TESTI A. R. Bianco “Manuale di Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill
CONSIGLIATI G. Bonadonna ed al. “Medicina Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson
M. Lopez Oncologia Medica Pratica 2° Ed. SEU

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi di ordine oncologico affrontando l’iter
diagnostico-terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza.

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO


Oncologia Chirurgica
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA
• Introduzione e generalità epidemiologiche
30
• Approccio al paziente oncologico
• Principi di chirurgia oncologica
• Metodologia e finalità della disciplina
• Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia chirurgica dei principali
tumori solidi
• Ruolo della chirurgia mininvasiva
• Multidisciplinarietà e terapie integrate
• Principi di nutrizione artificiale in chirurgia oncologica
• Metodiche parachirurgiche terapeutiche e/o palliative
• la relazione medico–paziente in Oncologia

ESERCITAZIONI
• Discussione di casi clinici pratici
• Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità
didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di
approfondimento da parte degli studenti
TESTI M. A. Latteri “Chirurgia Oncologica e Principi di Oncologia Clinica”
CONSIGLIATI Ed. EdiSES
18
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia – Chirone
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica III
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante, Professionalizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche
Formazione clinica interdisciplinare e medicina
basata sulle evidenze
CODICE INSEGNAMENTO 13253
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED13,MED14, MED16
DOCENTE RESPONSABILE Aldo Galluzzo
(MODULO 1) Prof. Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Cottone Santina
(MODULO 2) Prof. Associato
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Ferrante Angelo
(MODULO 3) Ricercatore Universitario
Università di Palermo
CFU 7
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 105
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 70
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Tutti gli insegnamenti del primo triennio
ANNO DI CORSO IV
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula H
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o
ambulatori
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni e orario delle lezioni
DIDATTICHE Martedì ore 8-11
Mercoledì ore 8-11
Giovedì ore 8-11
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14
STUDENTI Nefrologia. Giovedì ore 12:30-14:00
Reumatologia Mercoledì ore 10-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni
d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul
sistema escretivo remnale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche,
endocrine, renali e immunoreumatologiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, saperne analizzare ed
interpretare i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.,siano esse di
rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologia
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza sulla base delle
attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico .
Essere in grado di riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni in
endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico
Autonomia di giudizio
Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem
solving") ) Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del
pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse
fonti.
Abilità comunicative
Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche, comprendendone i loro contenuti.
Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro
parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. Interagire con altre
figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente.
Capacità d’apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto
alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del
livello sanitario

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 1 ENDOCRINOLOGIA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E


30 PROGRAMMA
1) VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE,
FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL
SISTEMA ENDOCRINO
2) MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA,
IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI
CUSHING)
3) MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI
PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome di Shehan,
Sindrome di Simmonds
4) CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO
DI IODIO
5) TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI (GRAVES
,HASHIMOTO, SILENTE E POST PARTUM)
6) GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E
TOSSICO
7) TUMORI TIROIDEI (PAPILLARE, FOLLICOLARE,
ANAPLASTICO, MIDOLLARE)
8) METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE
PARATIROIDI
9) MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Addison), da
deficit gnetici enzimatici, iposurrenalismi iatrogeni) e
IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o diffusa o da ACTH
ectopico)
10) IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI
11) TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,
GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN1, MEN2)
12) CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI
13) PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE
TIPO1, TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE
14) ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA
15) COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA
16) COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA
17) IPERURICEMIE E GOTTA

ESERCITAZIONI
Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie
endocrinologiche e metaboliche, sapere correlare segni e sintomi alle malattie
endocrine e metaboliche. Semeiotica dei diversi organi ed apparati in
relazione ai sospetti diagnostici delle malattie endocrine e metaboliche, in
particolare con le più frequenti patologie dal punto di vista epidemiologico:
sapere palpare una tiroide, saper visualizzare le caratteristiche dei noduli
tiroidei, sapere evidenziare i segni clinici di ipo o iperfunzione, saper
riconoscere quadri di insulinoresistenza sia dal punto di vista fenotipico che
clinico (epatomegalia, ipertensione, dislipidemia, obesità). Semeiotica delle
complicanze acute e croniche dellla malattia diabetica (coma ipoglicemico,
iperglicemico, cheto o non cheto acidosico iperosmolare) Semeiotica clinica
degli ipo e iposurrenalismi. Semeiotica clinica degli ipostaturalismi,
dell’acromegalia, degli ipogonadismi.
TESTI Lenzi, Lombardi, Martino, Vigneri . Endocrinologia Clinica, Minerva Medica
CONSIGLIATI Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin
Harrison’s: Principi di Medicina Interna Ed. McGraw Hill

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 2 NEFROLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
20 PROGRAMMA
1. Parametri di valutazione di malattia renale.
2. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali.
3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica.
4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi di IgA.
5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale
e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membrano-
proliferativa.
6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome di Goodpasture;
nefropatie associate ad ANCA.
7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi
tubulare acuta.
8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica.
9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia diabetica.
10.Generalità sulle terapie sostitutive: emodialisi e dialisi peritoneale;
trapianto di rene.
11. Ipertensione nefrovascolare

ESERCITAZIONI
Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere
l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente
con sospetto di nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame di urina;
eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (mediante stick);
raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino
coltura; calcolare la clearance della creatinina; presentazione e discussione di
casi clinici.
TESTI Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill;
CONSIGLIATI De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario.
Editoriale Bios
Schena - Selvaggi – Gesualdi. Malattie dei reni e delle vie urinarie,
McGraw-Hill

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 3 REUMATOLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
20 PROGRAMMA
1. Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche
2. Il laboratorio e l’imaging in reumatologia
3. Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche
4. Osteoartrosi e varianti cliniche
5. Le spondiloartriti sieronegative: spondilite anchilosante, artrite psoriasica,
artropatie enteropatiche etc.
6. Artriti da agenti infettivi
7. Artriti reattive
8. Artrite reumatoide
9. Generalità delle connettiviti:
10. Lupus Eritematoso Sistemico (LES),
11. Sindrome da anticorpi antifosfolipidi
12. Sclerosi sistemica
13. Dermatopolimiosite
14. Sindrome di Sjrögen
15. Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici,
vasculiti ANCA associate
16. Malattia di Behçet
17. Artropatie da microcristalli: gotta, condrocalcinosi, da deposito di
idrossiapatite etc.
18. Reumatismi extrarticolari: fibromialgia, polimialgia reumatica etc.
19. Principali malattie ossee: osteoporosi, morbo di Paget, osteomalacie
etc.
20. Sindromi algodistrofiche
21. Reumatismi paraneoplastici
22. Malattie rare in reumatologia

ESERCITAZIONI
La didattica teorico-pratica avrà i seguenti temi:
- raccogliere un’anamnesi mirata alle malattie reumatiche;
- eseguire un accurato esame obiettivo in pazienti con sintomatologia
dolorosa a carico delle articolazioni;
- rilevare i segni di flogosi e di ridotta funzionalità articolare ed identificare la
presenza di versamento;
- come si esegue un’artrocentesi;
- analisi del liquido sinoviale e le informazioni che questo può darci per la
diagnosi differenziale delle artriti;
- interpretare ai fini di diagnosi differenziale i risultati delle indagini di
laboratorio e strumentali nelle malattie reumatiche;
- come si esegue la terapia infiltrativa delle articolazioni.
TESTI Silvano Todesco, Malattie reumatiche Ed. McGraw Hill
CONSIGLIATI Unireuma AA.VV., Reumatologia Ed. Idelson-Gnocchi
Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia-Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Dermatologia e Malattie Infettive
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Dermatologia e Malattie Infettive
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/35
MED/17
DOCENTE RESPONSABILE Prof Maria Rita Bongiorno
(MODULO 1) Prof. Straordinario di Dermatologia MED/35
Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO Prof Francesco Scarlata


(MODULO 2) Prof. Aggregato-Ricercatore Confermato
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Nome e Cognome
(MODULO 3) Qualifica
Università di appartenenza
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15 settimane
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 8 settimane
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia
ANNO DI CORSO Quinto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE AOUP
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività frontale
Attività di tirocinio presso UOC di
Dermatologia e UOC di Malattie infettive,
AOUP
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Da definire
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof Maria Rita Bongiorno Lunedì ore 13-14
STUDENTI Prof.Francesco Scarlata Giovedì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione Devono dimostrare di avere acquisitola conoscenza
della anatomia e fisiologia della cute ai fini del mantenimento dello stato di salute e della
comprensione delle modificazioni patologiche; la conoscenza dei meccanismi biologici
fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del
rapporto tra microrganismi ed ospite nelle infezioni, nonché i relativi meccanismi di
difesa; una adeguata conoscenza sistematica delle patologie dermatologiche ed infettive
più rilevanti, sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel
contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana e la capacità di valutare
criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici interpretandone i
meccanismi di produzione e approfondendone il significato clinico; la capacità di
ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi
clinici sia di interesse clinico dermatologico ed infettivo; la conoscenza delle principali e
più aggiornate metodologie di diagnostica laboratoristica nonchè la capacità di proporre,
in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica di laboratorio, valutandone i costi
e benefici e la capacità di interpretazione razionale del dato laboratoristico.

Autonomia di giudizio Devono dimostrare la capacità e la sensibilità per inserire le


problematiche specialistiche del corso integrato in una visione più ampia dello stato di
salute generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere e la capacità di
integrare in
una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo
individuo i sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali aggregandoli sotto il
profilo
preventivo, diagnostico, terapeutico; la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici
di ordine dermato-venereologico e infettivo valutando i rapporti tra benefici, rischi e
costi alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza e dell’appropriatezza
diagnostico-terapeutica. Deve saper interpretare correttamente i sistemi di sorveglianza e
monitoraggio delle malattie infettive sia in ambito ospedaliero che comunitario per la gestione
degli out break.
Abilità comunicative Devono dimostrare la capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con
il paziente non solo per ciò che concerne gli aspetti clinici ma anche quelli relazionali,
educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento della patologia;
capacità di esporre i risultati anche ad un pubblico non esperto;
Capacità d’apprendimento Devono dimostrare adeguata esperienza nello studio
indipendente e
nella organizzazione della propria formazione permanente nonché la capacità di
effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento attraverso la consultazione delle
pubblicazioni scientifiche proprie del settore

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MED 35- DERMATOLOGIA

Lo studente deve essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia, biologia, fisiologia e


immunologia cutanea per comprendere la genesi, le alterazioni morfologiche e funzionali delle
principali malattie dermatologiche di carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo
studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e gli elementi
fondamentali di terapia delle principali malattie cutanee e veneree ed essere in grado di eseguire un
esame clinico corretto attraverso l’impiego di saggi semeiotici peculiari
MODULO 2 MALATTIE CUTANEE E VENEREE

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


20 Il corso intende fornire informazioni aggiornate in grado di garantire allo
studente adeguati livelli di conoscenza riguardo le malatiie cutanee e veneree.
Lo studente deve essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia, di
biologia , di fisiologia e di immunologia cutanea per comprendere la genesi,
le alterazioni morfologiche e funzionali delle principali malattie
dermatologiche di carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo
studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e
gli elementi fondamentali di terapia delle principali malattie cutanee e
veneree.
Il corso, inoltre, si propone di fornire allo studente le competenze necessarie
per eseguire un esame clinico corretto attraverso l’apprendimento: dei segni
semeiologici peculiari, di un corretto ed efficace approccio clinico al paziente,
dei metodi per raccolta dell’anamnesi, dei metodi per esecuzione dell’esame
obiettivo generale e sistematico, dei metodi per la compilazione di una
cartella clinica orientata per problemi, delle corrette indicazioni dell’utilizzo e
dell’interpretazione degli esami di laboratorio e strumentali, di un rigoroso
metodo di ragionamento diagnostico differenziale.
Altra meta di questo corso è di consentire allo studente di riconoscere e
descrivere le principali patologie oncologiche cutanee. A tal fine dovrà
conoscere l’epidemiologia dei tumori (incidenza e sopravvivenza), i fattori di
rischio, la storia naturale,i fattori prognostici ed i sistemi di stadiazione di tali
neoplasie. Lo studente deve essere portato a conoscenza delle principali
applicazioni cliniche della biologia molecolare (oncogeni e geni
oncosoppressori, marcatori tumorali)e degli obiettivi e delle modalità del
"follow-up"
PROGRAMMA
Anatomia della cute- Funzioni della cute -Fisiologia cutanea- Semeiotica
dermatologica- Immunologia cutanea.
Sindrome orticaria-angioedema
Genodermatosi: Sindrome di Ehnlers- Danlos - S. di Urbach-Wiethe- Sclerosi
tuberosa- Malattia di Anderson-Fabry.
Disordini della cheratinizzazione: Psoriasi-Ittiosi-Dermatite esfoliativa.
Disordini della coesione: Malattie del gruppo del pemfigo- Malattie del
gruppo dei pemfigoidi- Epidermolisi bollose- Dermatite erpetiforme.
Malattie a trasmissione sessuale: Sifilide-Gonorrea.
Manifestazioni cutanee in corso di AIDS.
Patologie cutanee da virus: Herpesvirus; Papillomavirus; Poxvirus;
Coxsackievirus
Patologie causate da miceti: Infezioni da dermatofiti-Infezioni da lieviti-
Micosi profonde;
Patologie causate da batteri: aerobi Gram-positivi ; aerobi Gram-negativi;
micobatteri.
Patologie causate da protozoi: leishmaniosi
Malattie causate da artropodi: Scabbia umana- Pediculosi
Patologie ezematose: irritative da contatto- allergiche da contatto- dermatite
atopica
Reazioni avverse cutaneo-mucose a farmaci:
Eruzioni esantematiche- Eritema polimorfo- Sindrome di Steven-Johson-
Necrolisi epidermica tossica
Connettivopatie: Lupus eritematoso- Sclerodermie- Dermatomiosite
Disordini dovuti alle radiazioni ultraviolette: effetti acuti e cronici
Neoplasie epiteliali benigne e maligne- Nevi e Melanoma- Sarcoma di
Kaposi.

15 Tirocinio
Reparto e prestazioni ambulatoriali
TESTI Amerio PL, Bernengo MG, Calvieri S, etc. Dermatologia e Venereologia Edizioni Minerva
CONSIGLIATI Medica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO2 “MALATTIE INFETTIVE”


Lo studente deve conoscere la fisiopatologia e la clinica delle malattie infettive e tropicali,
mostrando particolare competenza nella metodologia clinica e nella terapia in infettivologia,
incluse le principali patologie parassitarie e di importazione.

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


• Saper inquadrare la storia naturale della malattia da HIV, gli strumenti
diagnostici, i quadri clinici (incluse le principali patologie
opportunistiche) e gli interventi terapeutici.
• Conoscere i quadri clinici di epatite virale acuta, la loro evoluzione,
l'iter diagnostico
• Conoscere i concetti generali di epidemiologia, eziologia e patogenesi,
delle infezioni respiratorie acute, i diversi quadri clinici e l'approccio
terapeutico con particolare riferimento alle polmoniti
• Inquadrare nosograficamente le diverse localizzazioni dell'infezione
tubercolare. Conoscerne la storia naturale e l'approccio diagnostico e
terapeutico
• Conoscere le caratteristiche nosografiche, cliniche e diagnostiche di
meningiti, malattia meningococcica, sepsi e shock settico, endocarditi
• Conoscere l'epidemiologia, l'approccio clinico-terapeutico e la
diagnostica di: leishmaniosi, toxoplasmosi, rickettsiosi, brucellosi,
echinococcosi
• Conoscere gli agenti eziologici, i quadri clinici e le metodologie
diagnostiche delle sindromi mononucleosiche infettive
• Saper inquadrare l'epidemiologia regionale, i meccanismi patogenetici,
l'approccio diagnostico, i quadri clinici delle infezioni intestinali
batteriche, virali, protozoarie ed elmintiche
• Inquadrare nosograficamente le diverse tipologie di esantemi, con
particolare riferimento a morbillo, rosolia, varicella-zoster, scarlattina
• Conoscere l'epidemiologia dei principali agenti eziologici di patologia
infettiva di importazione,la diagnostica clinico-laboratoristica, gli
interventi di profilassi
• Conoscere l'epidemiologia, l'inquadramento nosografico, l'iter
diagnostico, le problematiche terapeutiche delle FUO e delle infezioni
ospedaliere

ESERCITAZIONI
Casi Clinici
TESTI Capitolo di Malattie Infettive in Harrison. Principi di Medicina Interna, McGraw Hill,
CONSIGLIATI MORONI e Coll. MALATTIE INFETTIVE Ed.Masson – 7° Ed
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia - Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Diagnostica per immagini e radioterapia
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Medicina di laboratorio e diagnostica integrata
CODICE INSEGNAMENTO 02324
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI UNO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/36
DOCENTE RESPONSABILE Massimo Midiri
(MODULO 1) Ordinario di Diagnostica per Immagini
Università di Palermo
CFU 5
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 75
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 70
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Quinto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Magna piano terra Sezione di Scienze
LEZIONI Radiologiche
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Venerdì 9-13
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Tutti i giorni previo appuntamento via email
STUDENTI (massimomidiri@unipa.it)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere le basi fisiche delle diverse metodiche per immagini.
Comprendere gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti
Conoscere possibilità e limiti, indicazioni, controindicazioni e rischi delle diverse metodiche di
indagine
Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame di radiologia tradizionale,
tomografia computerizzata e risonanza magnetica.
Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia radiologica delle principali patologie con
riferimento ai diversi organi ed apparati
Esporre alcuni algoritmi diagnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o
più comuni
Possedere nozioni generali su tecniche e indicazioni della radioterapia

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO Diagnostica per Immagini e Radioterapia


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
44 PROGRAMMA
FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI
DI CONTRASTO
-Proprietà e modalità di produzione dei raggi X e delle radiazioni
ionizzanti
( elettromagnetiche e corpuscolate ).
-Radiazioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in
Diagnostica per Immagini.
-Principi di formazione dell’immagine ( analogica e digitale ).
-Mezzi di contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche;
reazioni avverse e relativi provvedimenti.
-Tomografia Computerizzata: principi di funzionamento.
-Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature.
-Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle
apparecchiature.
-Medicina Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle
apparecchiature.
-Radiologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure.
RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA
-Interazione tra radiazioni ionizzanti e materia.
-Azione diretta ed indiretta delle radiazioni ionizzanti.
-Distribuzione della dose nel tempo ( curve di isoefficacia ).
-Radiosensibilità cellulare e curve di sopravvivenza cellulare.
-Effetto ossigeno.
-Agenti radiosensibilizzanti e radioprotettori.
-Danni ( acuti e cronici ) da radiazioni ionizzanti.
-Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti.
-Principi di radioprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti
normativi.
-Radioterapia interstiziale ed endocavitaria.
-Cenni relativi alle principali apparecchiature di radioterapia (con alte
energie ed energie convenzionali).
APPARATO RESPIRATORIO
-Tecniche di studio del torace e del mediastino.
-Opacità ed ipertrasparenze pomonari.
-Interstiziopatie.
-Processi espansivi del polmone e del mediastino: protocolli di studio.
-Studio radio-isotopico dell’apparato respiratorio.
-Patologia pleurica.
-Patologia diaframmatica.
APPARATO DIGERENTE
-Esame a doppio contrasto: tecnica ed indicazioni.
-Patologia esofagea: tecniche di studio ed indicazioni.
-Carcinoma dell’esofago: protocolli di studio e semeiotica.
-Malattia peptica: metodiche di studio e semeiotica.
-Carcinoma dello stomaco: protocolli di studio e semeiotica.
-Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica.
-Neoplasie del tenue: protocolli di studio e semeiotica.
-Morbo di Crohn: protocolli di studio e semeiotica.
-Colite ulcerosa: protocolli di studio e semeiotica.
-Malattia diverticolare: protocolli di studio e semeiotica.
-Neoplasie del colon: protocolli di studio e semeiotica.
-Addome acuto: tecniche e metodologia di studio.
FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA
-Metodiche di studio della colecisti e delle vie biliari.
-Litiasi biliare e colecistosi.
-Ittero: protocolli di studio.
-Cirrosi epatica ed ipertensione portale: metodiche di studio.
-Processi espansivi epatici: protocolli di studio e semeiotica.
-Pancreatiti.
-Carcinoma pancreatico: protocolli di studio.
-Studio radio-isotopico del fegato e delle vie biliari.
-Tecniche e metodiche di studio della milza.
APPARATO URO-GENITALE E SURRENI
-Tecniche di studio dell’apparato uro-genitale.
-Ematuria : protocolli di studio.
-Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali.
-Litiasi urinaria: protocolli di studio.
-Flogosi acute e croniche delle vie urinarie.
-Processi espansivi renali: protocolli di studio e semeiotica.
-Indicazioni e metodiche di studio della patologia vescicale.
-Indicazioni e metodiche di studio della patologia prostatica.
-Patologia ovarica.
-Isterosalpingografia e studio della sterilità femminile.
-Studio radio-isotopico dell’apparato urinario.
-Tecniche e metodiche di studio dei surreni; semeiotica elementare delle
principali surrenopatie.
TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI
-Studio radio-isotopico della tiroide.
-Ecografia tiroidea: indicazioni e limiti.
-Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria.
-Ecografia mammaria: indicazioni e limiti.
-Mammografia: tecnica ed indicazioni.
-Galattografia: tecnica ed indicazioni.
-Patologia mammaria nodulare: protocolli di studio.
APPARATO OSTEO - ARTICOLARE
-Principali metodiche di studio radiologico e radioisotopico dello
scheletro.
-Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica
elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteodisplasie.
-Scoliosi.
-Fratture e lussazioni: principali quadri radiologici.
-Tumori ossei primitivi e secondari.
-Metodiche di studio delle articolazioni.
-Artriti e artrosi.
-Tecniche di studio radiologico della teca cranica, dello scheletro
maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato
stomatognatico (inclusa l’articolazione temporo-mandibolare).
Semeiotica elementare delle principali affezioni.
SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO
-Studio radiologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi.
-Metodiche angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure
interventistiche).
-Cenni di Doppler e color-Doppler.
-Diagnostica radio-isotopica cardiologica.
-Principali cardiopatie congenite.
-Aneurismi e dissezioni aortiche.
-Linfografia: tecnica ed indicazioni cliniche.
-Stadiazione dei linfomi.
10. SISTEMA NERVOSO
-Encefalo: principali metodiche di studio.
-Studio radio-isotopico dell’encefalo.
-Sindrome da ipertensione endocranica.
-Processi espansivi endocranici: protocolli di studio.
-Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico.
-Studio radiologico dell’ipofisi.
-Midollo spinale: principali metodiche di studio ed indicazioni.
11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’
COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI

ESERCITAZIONI
TESTI Diagnostica per immagini e radioterapia di Cittadini Giorgio - Cittadini
CONSIGLIATI Giuseppe - Sardanelli Francesco
Editore: ECIG
Genere: scienze mediche. medicina
Argomento: diagnostica medica, radioterapia
Edizione: 6
Pagine: 1074
ISBN: 8875441383
ISBN-13: 9788875441388
Data pubblicazione: 2008
27
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia - Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie apparato locomotore, fisiatria e
chirurgia plastica
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica dell’apparato
locomotore
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI Tre
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/19 – MED/33 - MED/34
DOCENTE RESPONSABILE Francesco Moschella
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Umberto Martorana
(MODULO 2) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Giulia LETIZIA MAURO
(MODULO 3) Professore Ordinario di Medicina Fisica e
Riabilitativa (MED/34)
Università degli Studi di Palermo
CFU 3
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 24
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio
ANNO DI CORSO Quinto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A – plesso Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni)
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì al Venerdì :8,00 alle 9:00
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


.
Lo studente deve essere in grado di:
− identificare i campi di applicazione della chirurgia plastica;
− essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia, fisiopatologia ed istologia del
tessuto cutaneo, per comprendere le modalità di guarigione delle ferite;
− acquisire le tecniche di base per la sutura cutanea e la medicazione delle ferite;
− conoscere le modalità di attecchimento del tessuto autologo;
− conoscere vantaggi e limiti dei principali biomateriali utilizzati in chirurgia;
− conoscere le principali malformazioni esterne ed il timing di trattamento;
− conoscere le tecniche di base della chirurgia plastica (innesti e lembi);
− conoscere le modalità di stadiazione e trattamento dei tumori cutanei;
− conoscere i principi fisiopatologici e le strategie di trattamento della malattia da ustione
− conoscere i principi della chirurgia estetica, i vantaggi e le complicanze dei principali
interventi chirurgici;
- saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di
apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO Chirurgia plastica


ORE FRONTALI Principi di chirurgia plastica:
30 ore − Le ferite cutanee
− La cicatrizzazione delle ferite
− Le ustioni
− I tumori cutanei
− Gli innesti
− Biomateriali in chirurgia plastica
− I lembi
− Principali malformazioni esterne
− Chirurgia elettiva e d'urgenza della mano.
− Principali applicazioni della chirurgia estetica.

TESTI  PROIEZIONI IN POWER POINT


CONSIGLIATI  TESTI:
- www.echirurgiaplastica.it, la chirurgia plastica online per lo
studente
- “Chirurgia plastica” N. Scuderi, C. Rubino, ed. Piccin
- “Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica”, A. Faga, ed. Masson

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


MODULO Medicina Fisica e Riabilitativa
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
30 ore PROGRAMMA
• Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale
• Organizzazione delle strutture riabilitative e del team
• Differenze tra menomazione, disabilità e handicap delle malattie
invalidanti più frequenti; descriverne le conseguenti strategie
organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente
• Esame obiettivo delle principali articolazioni (rachide, spalla, gomito,
mano, anca, ginocchio, piede)
• Visita Fisiatrica
• Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale)
• Principali scale di valutazione
• Principali terapie fisiche per le patologie osteomioarticolari,
neurologiche, etc….
• Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito
osteoarticolare, neurologico, cardiorespiratorio, etc.
• Protocolli riabilitativi
• Descrivere l'epidemiologia e le differenti determinanti etiopatogenetiche
della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso, all'età, a patologie, a
terapie concomitanti, ecc.; indicarne le manifestazioni cliniche e gli
accertamenti diagnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici
• Classificare e indicare i principali elementi diagnostici delle più frequenti
alterazioni ossee di natura endocrina o metabolica primitive o secondarie
• Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea
• Epidemiologia, basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti
diagnostici anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti
terapeutici nelle artrosi delle diverse articolazioni
• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfondimento diagnostico e
gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombo sciatalgie
• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle
modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle
condizioni fisiologiche e parafisiologiche

ESERCITAZIONI
TESTI Powerpoint delle lezioni
CONSIGLIATI Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione
Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina di Laboratorio
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Medicina di Laboratorio e Diagnostica Integrata
CODICE INSEGNAMENTO 04987
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07, BIO/12, MED/05
DOCENTE RESPONSABILE Prof.
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Marcello Ciaccio
(MODULO 2) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Domenico Lio
(MODULO 3) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia Generale
ANNO DI CORSO IV
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Come da calendario ufficiale
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì e Mercoledì, ore 10-12
STUDENTI Prof. D.Lio 12.00 – 14.00 Lunedi e Mercoledi

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi
dell'organismo. Conoscere i principali esami di laboratorio e le loro correlazioni con le patologia
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo
scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza.
Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità
terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per
risolvere i problemi.
Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem
solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia
loro fornita.
Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della
ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
Abilità comunicative
Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di
gruppo efficiente.
Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta.
Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche.
Capacità di apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA


Obiettivi dell’Insegnamento di Biochimica Clinica sono quelli di consentire allo studente
l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono di valutare
criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa
ottenibili in relazione alle condizioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi
metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità di
esami o analisi speciali ed avere la capacità di accedere al dato biochimico clinico come strumento
diagnostico.
In particolare:
 conoscenza dei principali esami di laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e
fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento.
 interpretazione critica dei risultati di laboratorio in relazione ai fattori di incertezza della
misura e di variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità diagnostica delle indagini di
laboratorio, esemplificazione delle forme corrette di refertazione.
 informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in
Biochimica Clinica.
 corretto uso dei tests nei procedimenti di screening, di diagnosi di stadiazione e fasi
terapeutiche delle malattie.
 appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e
biologici indotti dal fatto patologico.
 acquisizione di una corretta capacità di programmazione/prescrizione dei tests in rapporto
all’ipotesi diagnostica o fase di monitoraggio della malattia.

MODULO Biochimica Clinica


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
20 PROGRAMMA
Gli esami di laboratorio: definizione, tipologia, modalità di richiesta.
Le unità di misura.
La sicurezza in laboratorio.
Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali
biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici.
Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali di
laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbidimetria,
nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche
elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi,
immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con
anticorpi monoclinali, isoelettrofocalizzazione, cromatografia,
radioimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso,
microscopia clinica, spettrometria di massa, HPLC, tecnologie di
biochimica molecolare mediante DNA ricombinante, analizzatori multipli,
spettroscopia di risonanza magnetica, PET).
Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche.
La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo di qualità dei dati.
La variabilità biologica intraindividuale e interindividuale, i valori di
riferimento, nomenclatura e refertazione.
La sensibilità e la specificità clinica, la predittività diagnostica dei dati di
laboratorio.
Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche
analitiche, l’automazione in biochimica clinica.
Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio di Biochimica Clinica.
Enzimologia Clinica: Profili d’organo e di tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,
Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi,
Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.
Metabolismo glicidico:
La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;
Modificazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e
Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica;
Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, C-
peptide plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico,
determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico glucidico,
curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia,
piruvicemia, dislipidemie nel diabetico, alterazioni urinarie nel diabetico).
Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e dismetabolici.
Metabolismo lipidico:
Acidi grassi.
Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceridi, Fosfolipidi.
Lipoproteine. Dislipidemie.
Ipercolesterolemie.
Aterosclerosi e Malattie cardiovascolari.
Metabolismo proteico:
Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi.
Aspetti biochimico clinici e dismetabolici dell’Insufficienza Renale.
Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici del Coma
epatico.
Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici.
Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie.
Sistema Endocrino:
Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e
accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione,
ACTH, TSH, e relativi test funzionali.
Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone,
Somatostatina.
Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali.
Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e
dell’Ipofunzione surrenalica.
Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroidismi, delle Tireotossicosi e
degli Ipotiroidismi.
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e
delle Malattie della differenziazione sessuale.
Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo.
Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.
Calcemia e sua regolazione.
Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica.
Diagnostica biochimico clinica dei fattori di regolazione della pressione
arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoidi. Alterazioni biochimico
cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.
Diagnostica biochimico clinica dei disordini dell’equilibrio acido-base e idro-
salino. Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.
Infarto del Miocardio: fattori di rischio; modificazioni biochimiche nell’area
infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori di danno miocardio.
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato.
Diagnostica biochimico clinica degli Itteri.
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino.
Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica.
Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme.
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del
tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni.
La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia
neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici di
neoplasia.
Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica.
Diagnostica di laboratorio delle Malattie genetiche acquisite.
Diagnostica di laboratorio delle Malattie Muscolari.
Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche.
Aspetti biochimico clinici del dolore.
Biochimica Clinica del liquido cefalorachidiano.
Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico.
Biologia molecolare clinica: Tecniche diagnostiche a livello di DNA delle
principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate
dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Studio
delle mutazioni del DNA mediante analisi diretta e indiretta (polimorfismi
di restrizione). Tecnica PCR (reazione di polimerizzazione a catena) per
l’amplificazione di sequenze anomale di DNA.

ESERCITAZIONI
TESTI L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore
CONSIGLIATI e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-
Gnocchi Editori, 2007.
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:
Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.
L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.
W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in Medicina Clinica. Mc Graw-
Hill, 1997.
B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore: Medicina
di Laboratorio. UTET, 1996.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO (Patologia Clinica)


Conoscenza delle principali tipologie di test diagnostici nel laboratorio di Patologia
Clinica e significato diagnostico della modificazione dei parametri di laboratorio
Corretto uso della richiesta di esami di laboratorio ed utilizzo di linee guida e flowchart
basate sulla “Evidence Based Medicine” per il conseguimento di dati di laboratorio
utilizzabili nei percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti
Essere in grado di relazionarsi ai colleghi e sanitari operanti nel laboratorio per
comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche,comprendendone i contenuti ed elaborandone e concordandone le
modalità di approfondimento.
MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO
Patologia Clinica
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI
20 SPECIFICI E PROGRAMMA

La logica diagnostica degli Esami di laboratorio:


Fattori che influenzano la Variabilità Preanalitica ed Analitica
Prelievo raccolta e validità dei campioni per la diagnostica di
laboratorio
Il dato di laboratorio come segno clinico di patologia
Profili d’organo e protocolli diagnostici

Modalità e tempi di refertazione


Concetti di:
Intervallo di riferimento
Valori decisionali
Uso dei dati di laboratorio nella valutazione dell’efficacia terapeutica
e della prognosi

Il paziente con affezioni ematologiche:


- Esame Emocromocitometrico
Nomenclatura ed interpretazione dell'esame emocromocitometrico
Gli indicatori di anemia
Interpretazione della formula leucocitaria
Correlazioni delle modificazioni dei parametri ematologici
- Monitoraggio dei parametri emocoagulativi
La conta ed i parametri piastrinici
Profilo emocoagulativo di base
Significato delle modificazioni patologiche dei valori dell’esame
emocromocitometrico

Approccio all’immunoematologia
Principi di immunoematologia
Linee guida nel buon uso del sangue
Gli emocomponenti
Tipologie e principali applicazioni cellule staminali
Tipizzazione HLA: applicazioni diagnostiche e nella medicina dei
trapianti

Il paziente con affezioni dell'apparato urinario:


- L'esame delle Urine
Il laboratorio e gli esami di funzionalità renale

Il paziente con affezioni cardiovascolari


Approccio di laboratorio alla diagnostica cardiologica
Approccio di laboratorio al paziente iperteso

Il paziente con affezioni gastroenteriche ed epatiche e polmonari:


- Il Laboratorio e gli itteri
- L'esame del liquido ascitico
- L'Urgenza pancreatica: Esami di laboratorio
- Emogas-analisi

Il paziente con patologie del sistema immune:


- Quadri sierologici di base nelle patologie immunitarie
- Diagnosi dello stato di immunodeficienza
- Il laboratorio nelle allergopatie

Diagnostica di laboratorio avanzata:


Medicina Molecolare delle malattie multifattoriali

ESERCITAZIONI
TESTI Autore: Widmann: Ronald A. Sacher e Richard A. McPherson.
CONSIGLIATI
Titolo: Interpretazione clinica degli esami di laboratorio
Casa Editrice: Mc Graw Hill libri Italia (Milano) - 2001 Undicesima
edizione.
Inoltre alcuni dei contenuti di Patologia clinica sono riportati nel
seguente testo: Compendio di patologia generale - Caruso Calogero,
Licastro Federico – Casa Editrice Ambrosiana Sempre per la
Patologia Clinica sono disponibili le presentazioni power-point delle
lezioni

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA


Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi di laboratorio
Attuare misure di autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici.

MODULO Microbiologia Clinica


ORE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
FRONTALI PROGRAMMA
20 Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura,
coltura dell'espettorato e di altri materiali biologici)
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi di sangue per valutazioni sierodiagnostiche, determinazioni di
antigenemia e ricerche parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di campioni di feci per indagini parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con
tecniche bio-molecolari
Eseguire tampone tonsillare
Eseguire tampone vaginale e cervicale
Eseguire prelievo cervicale mediante uso di brush
Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta di secreto prostatico o
urine di primo gitto per diagnosi di prostatite
Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza
diretta ed indiretta ed elencarne le utilizzazioni biomediche con specifico
riferimento alla microbiologia clinica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura"
ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed
elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche di sequenziamento genico ed
elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Assistere alla preparazione di campioni per l'esecuzione di indagini
microbiologiche tradizionali
Assistere al funzionamento di sistemi automatici di identificazione
microbica, di saggio di sensibilità ai farmaci e di incubazione e
monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi
Interpretare, ai fini dell'attribuzione di ruolo patogeno, referti relativi ad
isolamenti microbici da campioni biologici diversi (sangue, urine,
espettorato, ecc.)
Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità di
esecuzione, e discuterne il ruolo nella scelta di una antibiotico-terapia mirata
Conoscere i principali marcatori di resistenza batterica e fungina ai farmaci
antimicrobici
Conoscere le principali modalità di monitoraggio delle sensibilità virali ai
farmaci
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni del SNC
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni delle vie aeree
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni dell'apparato digerente
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni cardio-vascolari
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni oculari
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni in gravidanza
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica di infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis,
T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp.
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per il riconoscimento
ed il controllo delle infezioni nosocomiali

ESERCITAZIONI

TESTI L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore


CONSIGLIATI e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-
Gnocchi Editori, 2007.
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:
Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.
L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chirurgia Vascolare/Patologia Sistematica IV
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE MED/22
DOCENTE RESPONSABILE Prof.Guido Bajardi
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
CFU 2
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 30
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 20
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Anatomia umana, Fisiologia, microbiologia,
fisiopatologia e semeiotica
ANNO DI CORSO IV
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula D
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.),
Esercitazioni in aula, Esercitazioni in
laboratorio, Visite in reparto, altro
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giovedì 10.00-12.00
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Martedì e Venerdì 09.00-12.00
STUDENTI guidobajardi@unipa.it

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Autonomia di giudizio
Abilità comunicative
Capacità d’apprendimento

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Obiettivo del corso di Chirurgia Vascolare è fornire le principali conoscenze sulla diagnosi e
trattamento delle malattie e dei traumi a carico delle arterie, delle vene e dei vasi linfatici.
Lo studente deve, quindi, conoscere la sintomatologia clinica e individuare i reperti semeiologici
che indirizzano verso la corretta diagnosi. Deve altresì conoscere l’iter diagnostico corretto ai fini
della successiva scelta terapeutica, attraverso metodiche non invasive ed invasive. Inoltre, lo
studente deve avere nozione, anche se non nei dettagli tecnici, dei tipi di trattamento
farmacologico, chirurgico od endovascolare, a disposizione.

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO


CHIRURGIA VASCOLARE
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA
1. Insufficienza cerebrovascolare
- Anatomia vascolare dei TSA e dei vasi intracranici
- Storia naturale, diagnosi clinica e strumentale della stenosi
carotidea
- Terapia medica, chirurgica ed endovascolare

2. Arteriopatia ostruttiva cronica degli arti inferiori


- Eziologia, classificazione e storia naturale
- Diagnosi clinica e strumentale
- Terapia medica, chirurgica ed endovascolare
- Piede diabetico ed amputazione

3. Patologia aneurismatica
- Anatomia dell’aorta e dei rami di divisione
- Aneurisma dell’aorta addominale (Classificazione, diagnosi e
trattamento)
- Aneurismi periferici

4. Insufficienza venosa cronica


- Anatomia delle vene delle gambe
- Diagnosi e trattamento delle varici
- Trombosi venosa profonda ed embolia polmonare

5. Ischemia acuta degli arti


- Diagnosi e trattamento
- Sindrome da riperfusione

6. Malattie dei vasi linfatici

7. Traumi delle arterie e delle vene

ESERCITAZIONI
Frequenza a piccoli gruppi delle attività di Reparto; ogni studente farà
l’esame obiettivo e discuterà il caso clinico, diagnosi e terapia con il docente.
Frequenza a piccoli gruppi dell’Ambulatorio di Diagnostica Vascolare non
invasiva (Doppler; EcocolrDoppler).
Frequenza a piccoli gruppi dell’attività di Diagnostica Vascolare invasiva
(Angiografia) ed interventistica (angioplastica percutana; stenting carotideo;
ecc.)
Frequenza a piccoli gruppi dell’attività chirurgica specifica in sala
operatoria.
TESTI - Compendio di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare
CONSIGLIATI Hallett-Mills-Earnshaw-Reekers Ed. Elsevier 2005
- Trattato di Chirurgia Vascolare, RB Rutherford Ed. Antonio Delfino
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Biologia e Genetica
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la formazione del
medico
CODICE INSEGNAMENTO 01617
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO13
DOCENTE RESPONSABILE Giacomo De Leo
(MODULO BIOLOGIA) Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Maria Antonietta Di Bella
(MODULO GENETICA) Ricercatore
Università di Palermo

CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15/CFU
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 4 ore settimanali, periodo Aprile-Maggio
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO 1°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula B, Complesso didattico Via Parlavecchio-
LEZIONI PA
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche: lezioni, attività guidate,
seminari
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE N. 2 prove in itinere seguite da una seduta
certificativa; ovvero Prova scritta e Prova orale;
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Da lunedì a venerdì dalle 8,15 alle 10,00
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Giacomo De Leo:
STUDENTI lunedì ore 15,00-17,00
Dip. di Biopatologia e Metodologie
Biomediche, Sez di Biologia e Genetica -
via Divisi 83, 90133 Palermo

Prof. M. Antonietta Di Bella:


martedì, 12,00-13,00; 16,00-18,00
Dip. di Biopatologia e Metodologie
Biomediche, Sez di Biologia e Genetica -
via Divisi 83, 90133 Palermo
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Conoscenza e capacità di comprensione


- Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline della Biologia e della Genetica;
- Conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità
con cui i caratteri ereditari vengono trasmessi alle generazioni;
- Conoscere e comprendere le basi genetiche di alcune patologie umane di rilievo o di quelle più
comuni ed ad alta incidenza nel territorio.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione


- Capacità di distinguere, organizzare ed applicare, in autonomia:
- le conoscenze dei processi biologici di base delle cellule e degli organismi;
- le leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari nelle specie viventi;
- le principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.

Autonomia di giudizio
- Essere in grado di valutare ed integrare, in maniera autonoma:
- le conoscenze acquisite in biologia e genetica nello studio degli organismi ed in particolare
dell’uomo;
- le implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla
base della vita delle cellule.

Abilità comunicative
- Capacità di comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i
principali processi della biologia e della genetica.

Capacità d’apprendimento
- Capacità di utilizzare correttamente la bibliografia scientifica specifica del settore per un continuo
aggiornamento delle conoscenze in campo biomedico.
- Capacità di apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i
successivi corsi di insegnamento del curriculum per la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi.
Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi.
Conoscere i processi che regolano l’espressione dei geni

MODULO BIOLOGIA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –

60 OBIETTIVI SPECIFICI
Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il
funzionamento di una cellula eucariotica;
Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche;
Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità dell'informazione genetica
nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi.
Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e negli
eucarioti;
Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione genica, del
differenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo.
Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie
tecnologie biomediche
PROGRAMMA
Metodo sperimentale e osservazionale.
Teoria cellulare; Principi di classificazione degli organismi viventi; Cenni
sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali macromolecole
biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole biologiche.
Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali.
Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli acidi
nucleici. Composizione e struttura degli acidi nucleici; Replicazione del DNA.
Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli
organismi viventi.
Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale.
Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali del
materiale cromatinico: Struttura geni.
RNA messaggero, ribosomiale e di trasferimento: strutture e funzioni.
Codice genetico e sue proprietà.
“Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e biogenesi
dei ribosomi; Splicing differenziale dell'RNA.
“Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti.
Regolazione dell'attività genica nei procarioti;
Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Principali meccanismi della
regolazione della trascrizione nell’organismo differenziato ed in via di
differenziamento;
Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare, Totipotenza nucleare e
Clonazione organismica; “Piani” di sviluppo e geni omeotici. Significato e
meccanismi generali dell’apoptosi.
Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e quantità
di DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche

TESTI "BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. EdiSES, 2009


CONSIGLIATI
"BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed. Zanichelli,
III ed.

"BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE " G. Karp, Ed. EdiSES, 2008

LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,


BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Analizzare e comparare i processi e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari

MODULO GENETICA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

30 OBIETTIVI SPECIFICI
Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità e variabilità
dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi.
Identificare le modalità di trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità della
loro comparsa nella progenie;
Confrontare le modalità di trasmissione dei caratteri.
Stabilire la probabilità di fenotipizzazione di caratteri ereditari.
Comprendere i meccanismi della ereditarietà anche nella specie umana;
Individuare nell’uomo l’ereditarietà di caratteri normali e mutati e distinguerne
l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’individuo, nel rapporto tra genotipo ed
ambiente.
Selezionare gli approcci molecolari per lo studio delle patologie ereditarie ed
Utilizzare i metodi dell’analisi genetica nella pratica medica
Interpretare i risultati di analisi citogenetiche e di indagini molecolari del genoma
umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in medicina

PROGRAMMA
Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e virus
temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei procarioti;
Plasmidi ed Episomi.
Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica. Crossing-
over e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e germinali;
Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi di insorgenza delle
Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie umane, con
l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni cromosomiche, genomiche e
loro origine.
Metodi di analisi del gene, Endonucleasi di restrizione, Vettori di geni ; Sintesi e
Clonazione del cDNA; Utilizzazione di banche genomiche di cDNA; Reazione
Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA. Uso dei polimorfismi del
DNA nella diagnosi prenatale e in medicina legale; Utilizzo di banche dati e altre
risorse bioinformatiche.
Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploidia e sessualità.
Mendel ed i suoi esperimenti. Eredità intermedia, Valutazione del concetto
mendeliano di "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri associati;. Modelli
di trasmissione di caratteri ereditari nella specie umana; Comparazione tra caratteri
mono- e poligenici; Caratteri codominanti; Deficienze enzimatiche ereditarie ed
Eterogeneità genetica a più loci; Eterogeneità allelica; Eredità citoplasmatica;
Distinzione tra patologie genetiche ed ereditarie. Eredità di caratteri quantitativi e
polifattoriali; Allelia multipla; Concetto di epistasi. Basi genetiche del sesso. La
determinazione del sesso nelle specie animali e nell’uomo; Eredità associata al sesso:
diaginica in Drosophila e nella specie umana; dosaggio genico ed ipotesi di Mary
Lyon; Eredità olandrica specie umana. Variabilità dell'espressione genica;
Espressività e Penetranza, incidenza dei fattori ambientali; Genetica di popolazioni.
Cariotipo umano: Bandeggiatura dei cromosomi; Tecniche di ibridazione in situ
(FISH); Terminologia internazionale per la rappresentazione del cariotipo.
Rappresentazione grafica formale dei genotipi. Studio di alberi genealogici.
Consultorio genetico e diagnosi prenatale: la probabilità in genetica umana e
nell'analisi degli alberi genealogici per la prognosi genetica. Applicazioni della
Genetica in Medicina: tecnologie molecolari per la diagnosi; uso dei polimorfismi
associati alle mutazioni per la diagnosi molecolare di patologie genetiche; esempi
forensi.

TESTI "BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. EdiSES, 2009


CONSIGLIATI
"EREDITA’: PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA GENETICA
UMANA" M.R.. Cummings, Ed. EdiSES, 2004

LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,


BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chirurgia Generale II
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Medica e Chirurgica
CODICE INSEGNAMENTO 01973
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/18
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Giuseppe Modica
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
CFU 5
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 14
STUDIO PERSONALE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Sesto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Dipartimento di Discipline Chirurgiche ed
LEZIONI Oncologiche o Complesso Aule nuove –Aula
“G”
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula - attività di tirocinio in reparto di
degenza, ambulatori.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi,
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Martedì, giovedì dalle ore 10.00 alle 12.00
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Martedì e giovedì dalle 12.00 alle 13.00
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Ai fini del corso gli studenti dovranno avere acquisito la conoscenza delle cause delle malattie di
pertinenza chirurgica, interpretandone i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali; la
conoscenza dei meccanismi biologici ed anatomici principali di difesa; la capacità di ragionamento
clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse
medico che chirurgico e la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l’impiego ai fini
della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità;
conoscenza degli aspetti di strategie preventive, terapeutiche e riabilitative essenziali.
Saper comunicare im modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di
apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.
Acquisire la capacità della conoscenza pratica dei principali aspetti delle patologie trattate. Lo
studente deve dimostrare la capacità di eseguire le attività assistenziali essenziali di uso più
ricorrente: compilare le cartelle cliniche, effettuare l’esame clinico e la diagnosi, gestire il paziente
da un punto di vista pre, peri e post-operatorio, sapere instaurare le strategie preventive,
terapeutiche e riabilitative essenziali, elaborare comportamenti di collaborazione multidisciplinare
e abilità di relazione collegiale con ammalato e con personale infermieristico. Acquisire
conoscenze dell’uso delle più moderne attrezzature tecnologiche di uso nei laboratori di
diagnostica e di trattamento chirurgico.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO CHIRURGIA GENERALE II

ORE FRONTALI 1. Tiroide


50 Valutazione clinica, Valutazione funzionale, Anomalie di sviluppo, Tiroiditi,
Disordini funzionali della tiroide, Ipertiroidismo, Tumori della tiroide,
Nodulo solitario della tiroide.

2. Mammella
Valutazione clinica, Valutazione radiologica e strumentale Patologia
infiammatoria e lesioni correlate, Displasia, T. Epiteliali benigni, T. Misti
epiteliali e stromali, Carcinoma mammario, Sarcoma stromale.

3. Esofago e diaframma
Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche,
Ernie jatali, Ernie diaframmatiche, Tumori dell’esofago.

4. Stomaco e duodeno
Indagini di laboratorio e strumentali, Stenosi ipertrofica del piloro, Volvolo
gastrico, Diverticoli gastrici, Bezoar, Ulcera peptica, Ulcera gastrica,
Ulcera duodenale, Complicanze, Terapia medica, Terapia chirurgica,
Complicanze dopo intervento per ulcera peptica, Ematemesi e melena,
Gastrite acuta erosiva, Sindrome di Mallory-Weiss, Neoplasie gastriche
benigne, Carcinoma gastrico, Linfoma gastrico, Malattia di Ménétrier,
Sindromi funzionali, Sindromi organiche.

5. Parete addominale ed ernie


Ernie, Ernie inguinali, Ernie crurali, Ernie ombelicali, Laparoceli.

6. Cavità peritoneale
Peritoniti, Ernie interne, Aderenze peritoneali, Pneumoperitoneo,
Emoperitoneo.

7. Fegato
Cisti, Cisti sierose, ldatidosi, Tumori maligni, Carcinoma epatocellulare,
Carcinoma frbrolamellare, Carcinoma colangiocellulare, Tumori
metastatici.

8. Vie Biliari
Considerazioni generali sull'ittero, Metodi di indagine, Calcolosi biliare,
Calcolosi della colecisti, Stenosi benigne del coledoco, Colangite
sclerosante, Neoplasie delle vie biliari, Neoplasia della colecisti.

9. Pancreas
Valutazione strumentale e funzionale, Malformazioni, Lesioni traumatiche,
Pancreatite acuta, Pancreatite cronica, Pseudocisti del pancreas,
Ascesso pancreatico, Carcinoma pancreatico, Neoplasie cistiche del
pancreas, Neoplasie della papilla, Tumori endocrini del pancreas.

10. Intestino tenue ed appendice


Indagini funzionali e strumentali, Sindrome da intestino corto, Tumori del
tenue, Diverticolo di Meckel, Appendicite acuta, Tumori dell'appendice.
11. Malattie infiammatorie intestinali
Morbo di Crohn, Rettocolite ulcerosa, Sindrome del colon irritabile.

12. Colon-retto
Volvolo, Malattia diverticolare del colon, Polipi e poliposi, Tumori maligni.

13. Retto e canale anale


Carcinoma anale, Prolasso rettale, Ulcera solitaria del retto, Retorragie,
Ascessi e fistole anali e rettali, Emorroidi, Ragade anale, Ileostomie e
colostomie.

13. Addome acuto


Il dolore, Semeiotica fisica, Indagini di laboratorio e strumentali, Diagnosi
differenziale, Terapia.

14. Occlusione intestinale


Ileo meccanico, Invaginazione intestinale, Volvolo, Ileo paralitico.

15. Traumi del Torace: diagnosi prognosi e terapia

ESERCITAZIONI

Concetti di base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza


del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del
paziente chirurgico, gestione della cartella clinica di competenza chirurgica,
pratiche di disinfezione e sterilizzazione in sala operatoria, conoscere le
metodiche ed interpretare le principali manifestazioni cliniche), basi
fisiopatologiche, metodiche diagnostiche, strumentazione disponibile,
esame obiettivo, semeiotica del torace e dell’addome, medicazioni,
rimozione di drenaggi, trattamento del paziente pre, peri e post operatorio,
semeiotica clinica e strumentale della tiroide, mammella, torace,
esofago, colon e vie biliari. Fibrobroncoscopia diagnostica ed
operativa, Esofagogastroduodenoscopia diagnostica ed operativa.
Gestione pre e postoperatoria del paziente in chirurgia toracica

TESTI
CONSIGLIATI Dionigi R. Chirurgia IV ed. Masson, 2006
Sabiston D. Trattato di chirurgia. Antonio Delfino Editore.
Luigi Gallone CHIRURGIA VII Edizione-
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisica
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate degli organi e
apparati umani
CODICE INSEGNAMENTO 03245
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI uno
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/07
DOCENTE RESPONSABILE Salvatore Miccichè
(MODULO 1) Ricercatore Universitario (Fisica Applicata)
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15 ore per CFU
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Primo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A – plesso Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed Esercitazioni in aula.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta con test a risposte multiple e
successiva Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario redatto dal presidente del
DIDATTICHE Corso di Laurea
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedi, dalle ore 15:00 alle ore 17:00, presso
STUDENTI DIFTER, Aula AP4 oppure Aula Seminari.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo,


della termodinamica e della fluidodinamica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la
tecnica strumentale più adatta per la misura di un parametro fisiologico. Saper valutare
l’accuratezza della misura di un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno
alla base di certi meccanismi fisiologici.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO FISICA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA
Ore 60
INTRODUZIONE AL CORSO
Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi di Unità di Misura,
Equazioni dimensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori.
Somma e Differenza di vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre
significative. Cenni di teoria degli errori

CINEMATICA
Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto
rettilineo uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e
diagrammi orari. Cenni sul moto circolare uniforme.

DINAMICA
I Principio della Dinamica. Definizione di massa, II Principio della
Dinamica. Tipi di forze: forza peso, forza elastica, forza di attrito statico e
dinamico. Moto di un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio
della Dinamica. Quantità di Moto, Conservazione della Quantità di moto.
Lavoro di una forza, Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze
conservative, Teorema di conservazione dell’energia. Urti in una
dimensione. Cenni sugli urti in due dimensioni.

FLUIDI
Grandezze fisiche della Fluidodinamica: pressione e densità. Fluidi Ideali:
Legge di Stevino, Principio di Archimede, Principio dei Vasi Comunicanti.
Dinamica dei Fluidi Ideali: Legge di Leonardo. Teorema di Bernoulli.
Fluidi Reali: Viscosità, Legge di Poiseuville, Resistenza idrodinamica.
Dinamica dei Fluidi Reali: cenni sul moto laminare e turbolento. Trasporto
in regime viscoso: Legge di Stokes, Velocità di Eritrosedimentazione.
Forze di Coesione e Tensione Superficiale. Fenomeni di Capillarità.
Membrane Elastiche e Legge di Laplace, Elasticità dei vasi sanguigni:
Curve tensione raggio, Semplici applicazioni al sistema cardiocircolatorio.

TERMODINAMICA
Grandezze fisiche della Termodinamica: Temperatura e Calore. Cenni
sui Calori specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna
e I Principio della Termodinamica. Dilatazione termica dei solidi e liquidi.
Calorimetria. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni
ai gas perfetti. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Kelvin.
Rendimento delle macchine termiche. II Principio della Termodinamica:
Enunciato di Clausius. Entropia: definizione e significato fisico.
Variazione di Entropia nelle trasformazioni termodinamiche di un gas
perfetto e nei cambiamenti di fase. Entropia di un sistema isolato.
Potenziali termodinamici. Equilibri di membrana. Potenziale d’azione.

FENOMENI ONDULATORI
Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e
periodo. Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.

ELETTRICITÀ e MAGNETISMO
Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge di Coulomb.
Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico.
Teorema di Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità di Corrente.
La legge di Ohm. Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori.
Carica e Scarica di un condensatore. Condensatori in serie ed in
parallelo. Campo Magnetico, Legge di Biot-Savart. Forza di Lorentz.
Cenni sul Teorema del flusso magnetico e sul Teorema della
circuitazione magnetica. Cenni sui fenomeni di Induzione.

ELETTROMAGNETISMO
Campo elettromagnetico. Equazioni di Maxwell. Onde elettromagnetiche.
Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori di radiazione
elettromagnetica. Cenni di Ottica.

Ore 24 (circa) ESERCITAZIONI

Uso del calcolo per la risoluzione di semplici problemi di Fisica Applicata allo
studio della Medicina.

TESTI D. Scannicchio
CONSIGLIATI Fisica biomedica
Edises, ISBN: 9788879595582

R.A. Serway
Principi di Fisica
EdiSES, ISBN: 8879592807

E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano


Fondamenti di Fisica
EdiSES, Napoli

D.C. Giancoli
Fisica
Casa Editrice Ambrosiana, Milano D. Halliday, R. Resnick, J. Walker
Fondamenti di Fisica
Casa Editrice Ambrosiana, Milano

R. C. Davidson
Metodi matematici per un corso introduttivo di fisica
EdiSES, Napoli

M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno


Interazione Radiazione Materia e Cenni di Radioprotezione

A.Bartolotta, R.Calabrese, M.Campisi:


Meccanica dei fluidi.
Bragioli (Palermo)
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Lingua Inglese
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Inglese scientifico e abilità linguistiche,
informatiche e relazionali, pedagogia medica,
tecnologie avanzate e a distanza di informazione
e comunicazione
CODICE INSEGNAMENTO 86626
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI 1
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI L-LIN\12
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Tatiana Canziani
Ricercatore di Lingua e Traduzione Inglese
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Primo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A – B plesso Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario Ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI mercoledì ore 9.00-12.00
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado di leggere, comprendere e
scrivere un breve testo di ambito medico-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione
all’ambito terminologico medico specialistico.. Essere in grado di impostare una conversazione
semplice con il paziente al fine di raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO Lingua Inglese


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
60 ore PROGRAMMA
• English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I
pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale
dei sostantivi regolari, irregolari e di derivazione greca e latina; Il
genitivo sassone;I numeri cardinali; I numeri ordinali; La data;
L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e
pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni di tempo e di
stato in luogo;Gli avverbi di frequenza e la loro posizione nei tempi
semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni
seguite dal gerundio; Lo stile nominale: la nominalizzazione in
Medical English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione
del discorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi
particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei
verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerundio; Il presente progressivoIl
simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese)
Il present perfect (costruzione ed uso – differenze nell’uso tra simple
past e present perfect): Il condizionale presente; Il periodo ipotetico
di tipo 0
Il perfect conditional; Il past perfect; Il periodo ipotetico di tipo I, II,
III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal
verbs; la forma passiva
• Medical English
 Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico medico
relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono
denominate e difficoltà di traduzione; Asking about personal details
and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/
Disability: differenze nell’uso; Human body and human organs: Uso
dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie;
I prefissi Fore-, Hind- in ambito medico; Blood e derivati relativi
nell’ambito medico;Asking about pain: location, duration and type of
pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle
sindromi;Medical acronyms: aspetti linguistici e differenze tra la
lingua Italiana e la lingua Inglese
La costruzione del CV in lingua Inglese
La comunicazione Medico – paziente in lingua Inglese:
On examination: Instructions
General health questions concerning:
- Medical history
- Family History
- Cardiology
- Paediatrics

TESTI  PROIEZIONI IN POWER POINT


CONSIGLIATI  TESTI:
Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge
Bettinelli et al., English for Medicine, Hoepli
Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone editore
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia - Chirone
MAGISTRALE)
CORSO INTEGRATO Medicina Interna
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Medicina delle attività
motorie e del benessere
CODICE INSEGNAMENTO ???
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09, M-EDF/01
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Giuseppe Licata
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Antonio Pinto
(MODULO 2) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
CFU 4+2
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 60 + 30
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Tutti i corsi integrati compresi nei primi cinque
anni di corso
ANNO DI CORSO VI
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Il giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche


Conoscere e saper attuare i principali interventi biochimici, farmacologici, chirurgici, psicologici,
sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di tipo
terminale.
Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti sociali,
come la salute occupazionale.
Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale.
Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, saperne analizzare ed
interpretare i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo
scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza.
Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente.
Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem
solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia
loro fornita.
Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della
ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni
prese durante la pratica medica.
Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per
risolvere i problemi.
Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche, comprendendone i loro contenuti
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Obiettivo del modulo è l’acquisizione degli elementi necessari alla valutazione della presentazione clinica, della
corretta diagnosi differenziale e della terapia adeguata delle malattie di interesse clinico-generale, con particolare
attenzione alla valutazione e gestione dei quadri clinici complessi caratterizzati da comorbilità nello stesso paziente.

MODULO MEDICINA INTERNA

ORE FRONTALI Conoscere la diagnosi differenziale, la gestione clinica e terapeutica delle principali
malattie infettive.
40
Conoscere la diagnosi differenziale, la gestione clinica e terapeutica delle principali
malattie delle ghiandole endocrine.
Conoscere la diagnosi differenziale, gestione clinica e terapeutica delle principali
malattie apparato cardiocircolatorio
Conoscere la diagnosi differenziale, gestione clinica e terapeutica delle principali
malattie dell‘Apparato Gastro-intestinale.
Conoscere la diagnosi differenziale, gestione clinica e terapeutica delle principali
malattie dell‘Apparato Gastro-intestinale.
Conoscere la diagnosi differenziale, gestione clinica e terapeutica delle principali
malattie degli organi ematopoietici .
Conoscere la diagnosi differenziale, gestione clinica e terapeutica delle principali
malattie delle ghiandole endocrine e delle principali malattie del metabolismo :
Conoscere la diagnosi differenziale, gestione clinica e terapeutica delle principali
malattie infiammatorie dell’apparato osteoarticolare e delle vasculiti:
Conoscere la diagnosi differenziale, la gestione clinica e terapeutica delle principali
malattie nefro-urologiche
Conoscere la diagnosi differenziale, la gestione clinica e terapeutica delle turbe
idroelettrolitiche e dell’equilibrio acido base

ESERCITAZIONI
=======================
TESTI Harrison - Textbook of medicina
CONSIGLIATI Rugarli – Principi di Medicina Interna sistematica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO:


Scopo principale e presupposto fondamentale del modulo è quello di fornire le conoscenze di base relative alla
terminologia, i concetti ed i principi che sono fondamentali nel processo auxologico e nelle fasi successive dello
sviluppo motorio e il ruolo dell’attività fisica nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie di interesse interni
stico.

MODULO MEDICINA DELLE ATTIVITA’ MOTORIE E DEL BENESSERE

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


Conoscere le principali teorie sul movimento umano, sul controllo e
20 l’apprendimento motorio.

 Conoscere le diverse metodologie didattiche, la pianificazione di una seduta di


allenamento, la programmazione dell’educazione motoria nelle diverse fasi della vita.

 Conoscere i principali test utili alla valutazione motoria (misurazione della


capacità di movimento delle principali articolazioni e della forza muscolare dei
principali gruppi muscolari).

 Descrivere i metodi validati per quantificare il livello di attività fisica del paziente
ed i metodi idonei per indurne un aumento razionale, fornendo al paziente indicazioni
generali sulle dosi/quantità di esercizio fisico, anche in riferimento all'età, al sesso e alle
condizioni fisiologiche/parafisiologiche concomitanti.

 Indicare le potenzialità preventive e curative dell'attività fisica e dell'esercizio


fisico in ambito cardiovascolare, con particolare riferimento all’ipertensione arteriosa,
allo scompenso cardiaco congestizio, alla cardiopatia ischemica cronica, alla
arteriopatia obliterante cronica degli arti inferiori.

 Indicare le potenzialità preventive e curative dell'attività fisica e dell'esercizio


fisico in ambito psichiatrico, con particolare riferimento alle sindromi depressive.

 Indicare le potenzialità preventive e curative dell'attività fisica e dell'esercizio


fisico in ambito osteoarticolare, con particolare riferimento alla osteoporosi, alla
osteoartrosi, alle spondiloartropatie sieronegative ed a tutte le patologie acquisite che
comportano ridotta mobilità articolare.

 Indicare le potenzialità preventive e curative dell'attività fisica e dell'esercizio


fisico nelle patologie pneumologiche, con particolare riferimento alla BPCO ed all’asma
bronchiale.

 Indicare le potenzialità preventive e curative dell'attività fisica e dell'esercizio


fisico nelle patologie dismetaboliche con particolare riferimento all’obesità ed al diabete
mellito di tipo 1 e 2.

 Indicare le potenzialità preventive e curative dell'attività fisica e dell'esercizio


fisico nelle cereborvasculopatie acute (ictus ischemico) e croniche (vasculopatia
cerebrale cronica multinfartuale)

 Indicare le potenzialità preventive dell'attività fisica e dell'esercizio fisico nella


prevenzione della perdita di autosufficienza nell'anziano

 Descrivere le principali controindicazioni ed i rischi dell'esercizio fisico in


funzione di condizioni parafisiologiche (età, gravidanza) e patologiche

ESERCITAZIONI
===========================
TESTI Cinesiologia: Il movimento umano
CONSIGLIATI – Vincenzo Pirola – Edi-Ermes

Il senso del movimento


– Berthoz A. – McGraw-Hill
Harrison
- Textbook of medicine
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia-Chirone
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologie medico scientifiche
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la
formazione del medico
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/01; ING-INF/05
DOCENTE RESPONSABILE Domenica Matranga
(MODULO 1) Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Salvatore Vitabile
(MODULO 2) Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO I
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Complesso Didattico Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Test a risposte multiple
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ come da calendario redatto dal Presidente del
DIDATTICHE cdL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giovedi 12-13.30 Modulo di Statistica
STUDENTI Mercoledi 9-10 Modulo di Informatica

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere e comprendere le basi del metodo statistico e le tecnologie per la gestione
dell’informazione in ambito medico-sanitario.
Essere in grado di utilizzare metodi statistici e strumenti informatici per l’analisi e la gestione dei
dati clinici, sanitari e sociali
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto
alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del
livello sanitario.
Saper gestire e analizzare un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva
analisi e miglioramento.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il corso si propone di introdurre la metodologia statistica indirizzando
la conoscenza al genere di problemi che si incontrano più frequentemente nella letteratura biomedica. In particolare,
dopo avere presentato i concetti di base della statistica descrittiva, sono introdotti la teoria della probabilità, il
campionamento statistico e gli aspetti relativi alla inferenza statistica con applicazioni all’ambito medico-sanitario.

MODULO MODULO DI STATISTICA MEDICA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


20 • Concetti elementari: Caratteri statistici qualitativi e quantitativi. Caratteri discreti e
continui. Classificazione dei caratteri secondo la scala di misura: scala nominale,
ordinale, intervallare, a rapporti
• Presentazione dei dati: Distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche
• Misure di tendenza centrale e di variabilità
• Disegno di uno studio
• Elementi di calcolo delle Probabilità. Curva di Gauss e distribuzione Binomiale
• Distribuzioni di campionamento
• La stima statistica
• Verifica delle ipotesi
• La relazione tra variabili qualitative

10 ESERCITAZIONI
• Esercitazioni su dati di fonte amministrativa e di fonte Istat
• Esercitazioni relativi all’uso di stimatori e test statistici su dati clinici
TESTI Libri di testo
CONSIGLIATI Daniel W.W., Biostatistica, Edizione EdiSES
M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica, Ed. Idelson-Gnocchi, Napoli
P.B. Lantieri, G. Ravera, D. Risso. Statistica Medica per le professioni sanitarie. Seconda
edizione. McGraw-Hill
Altri testi di approfondimento
D. Piccolo, Statistica per le decisioni, IL MULINO
Colton, Statistica Medica, PICCIN
S.A. Glantz, Statistica per discipline biomediche, McGraw Hill

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


La conoscenza dei principi fondamentali del funzionamento dei sistemi informatici e la relativa capacità d'uso
costituiscono l'obiettivo principale del modulo. Il modulo propone quindi un percorso introduttivo sui sistemi
informatici, prendendo come paradigma il Personal Computer, per poi approfondire l'uso dei principali strumenti per la
produttività individuale nell'ambito sanitario: il foglio elettronico e le basi di dati.

MODULO MODULO DI INFORMATICA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


20
• Informatica e algoritmi.
• Rappresentazione dell'informazione.
• Algoritmi e Programmi.
• Le infrastrutture hardware: architettura dei calcolatori.
• Le infrastrutture software: sistema operativo, software applicativo.
• Le infrastrutture di rete: reti di calcolatori, Internet e World Wide Web.
• Introduzione ai fogli elettronici di calcolo e alle basi di dati
10 ESERCITAZIONI

• Le Applicazioni. Il Foglio elettronico: definizione di una dieta.


• Le Applicazioni. Le basi di dati: definizione e gestione di una cartella clinica.
• Uso dei motori di ricerca google e pubmed

TESTI Libri di testo:


CONSIGLIATI SC: D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari; Introduzione ai sistemi informatici 4/ed, McGraw-Hill.

EX: A. Brogi, A. Martinelli, V. Gervasi, P. Manghi, A. Fabrizio, G. Pacini; Il foglio


elettronico per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.

DB: P. Manghi, A. Brogi, V. Gervasi, A. Martinelli, G. Fiorentino, A. P: Pala; Le basi di Dati


per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.

Libri di consultazione:
GL: J.G. Glenn; Informatica – Una panoramica generale, Pearson - Education Italia.

Dispense integrative e lucidi proposti dal docente


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia-
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pediatriche
CODICE INSEGNAMENTO 05651
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI UNO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38
DOCENTE RESPONSABILE Prof Giovanni Corsello
(MODULO 1) Ordinario di Pediatria
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO SESTO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Dipartimento Materno Infantile (plesso ex
LEZIONI Clinica Ostetrica)- Via A. Giordano, n.3
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni),
Esercitazioni in aula.
Visite in campo, altro
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : VENERDI
DIDATTICHE Orario delle lezioni : 8-13,00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Martedi’ e Giovedi’
STUDENTI Orari di ricevimento : 12,00-14,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia,
diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta
l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pediatria
come branca specialistica non d’organo, ma di fascia d’età che include le diverse competenze di
una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la
neonatologia, la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. Individuare quelle condizioni
cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche in rapporto alle
patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che
ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella
neonatale all’adolescenza, con un approccio multidisciplinare integrato, in particolar modo tra le
aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le
conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO PEDIATRIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
60 PROGRAMMA
Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica; Assistenza del neonato alla
nascita; Il neonato sano; Il neonato pretermine e di basso peso; Il neonato
asfittico; Il distress respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi
neonatali; Screening neonatali; L’alimentazione del neonato: allattamento
naturale e con formule; Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di
vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà: cronologia,
anticipazioni e ritardi puberali; Nozioni di adolescentologia; Patologia
carenziale in pediatria; I disturbi della crescita; Il bambino con turbe della
digestione e dell’assorbimento; Cardiopatie congenite ed acquisite; Patologia
genetica ; Malattie cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie;
Principali malattie respiratorie del bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le
anemie congenite ed acquisite del bambino; Le porpore trombocitopeniche di
interesse pediatrico; Difetti della coagulazione del sangue; Malattie da alterata
risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas;
Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del
bambino; Il diabete mellito; Oncologia pediatrica e nozioni di terapia; Masse
addominali; Principali malattie congenite del metabolismo; Malformazioni
congenite e prevenzione genetica; Le vaccinazioni; Malattie del SNC di
interesse pediatrico.

ESERCITAZIONI
Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati
TESTI BURGIO GR. : Pediatria essenziale , UTET
CONSIGLIATI CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica , Ambrosiana
FACOLTÀ Medicina e Chirurgia
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia
INSEGNAMENTO Anatomia Umana
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Morfologia umana
CODICE INSEGNAMENTO 01286
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI TRE
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/16
LINGUA Italiano – Inglese
DOCENTE RESPONSABILE Giovanni Zummo
Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTI DEL CORSO Prof. Giovanni Zummo
Prof.ssa Elvira V. Farina
Prof. Francesco Cappello
CFU 16 + 2 professionalizzanti
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 240
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 160
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Biologia, Istologia
ANNO DI CORSO Primo e Secondo
SEDE Aula “E. Nesci”
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre 1° anno e primo semestre 2°
anno
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario Ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. G. Zummo
STUDENTI Martedì, Giovedì ore 10-12, Mercoledì ore 17-
19
Prof. E. Farina
Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 10-12
Prof. F. Cappello
Lunedì ore 15-17 - Martedì, Giovedì ore 12-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione di tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e loro distribuzione topografica.
Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli di
organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità
generale, i sistemi motori. Gli organi di senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le
modificazioni determinate dall’evoluzione dell’età
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi
dell’immagine più attuali e tradizionali. Capacità di esaminare e di produrre diagnosi d’organo
attraverso lo studio della struttura microscopica.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello studio della
distribuzione degli organi.
Abilità comunicative
Capacità di descrivere e commentare i risultati degli studi topografici e clinici e di relazionarsi con
i colleghi.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento mediante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del
settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità di proseguire compiutamente gli studi medici,
utilizzando le conoscenze acquisite nel corso.

OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è fornire le basi anatomiche organogenetiche, sistematiche e topografiche sia
macroscopiche che microscopiche, e le principali modificazioni dell’aging indispensabili per
giovani che intraprendono gli studi medici. Obiettivo principale è raggiungere la capacità di
ragionamento clinico-diagnostico, utilizzando anche gli strumenti metodologici dell’evidence
based medicine

1° anno 2° semestre
ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI
2 Generalità – Terminologia anatomica
10 Anatomia generale e sistematica
8 Il sistema locomotore
8 Anatomia del collo e del torace
16 Cuore, vasi e pericardio
16 Vie aeree, polmoni e pleure
2° anno 1° semestre
5 Midollo osseo, timo, linfonodo, malt, milza
8 Anatomia della parete addominale e cavità addominopelvica
14 Canale alimentare
7 Fegato e pancreas
8 Rene e vie urinifere
4 Organi riproduttivi maschili
6 Organi riproduttivi femminili
4 Anatomia della testa compreso lo sviluppo dello stomodeo
8 Midollo spinale, nervi spinale e meningi spinali
8 Encefalo, meningi encefaliche e nervi cranici
6 Vie della sensibilità generale
8 Vie della motilità somatica e viscerale
4 Occhio, annessi oculari e vie ottiche
4 Orecchio e vie acustiche
6 Anatomia topografica degli arti
ESERCITAZIONI
30 Osteoartrologia, anatomia settoria, anatomia microscopica
TESTI Anatomia del Gray – Le basi anatomiche della pratica clinica – Elsevier 2009
CONSIGLIATI Martini F.H., Timmonds M.J., Tallitsch R.B.: Anatomia Umana Edises –
2009
Netter: Atlanta di Anatomia Umana - Elsevier-Masson
Barr’s Il sistema Nervoso dell’Uomo - Edises
Farina F. (a cura di): Anatomia dell’apparato locomotore - Edises
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Anatomia Patologica
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Discipline anatomo-patologiche e correlazioni
anatomo-cliniche
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/08
DOCENTE RESPONSABILE Federico Aragona
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Vito Rodolico
(MODULO 2) Professore Associato
Università di Palermo
CFU 15
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 225
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 150
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio
ANNO DI CORSO IV - V (Biennale)
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Magna -SEZIONE DI ANATOMIA PATOLOGICA del
DIPARTIMENTO DI SCIENZE PER LA PROMOZIONE
LEZIONI DELLA SALUTE “G. D’Alessandro”
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al
microscopio
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre e Primo semestre,
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ IV Anno II semestre: sec. calendario didattico del CdL
DIDATTICHE V Anno I semestre: sec. calendario didattico del CdL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Previo app. telefonico o email
Prof. Aragona 0916553526 aragonafederico@hotmail.com
STUDENTI Prof. Rodolico 0916553538 rodolicovti@hotmail.com
N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo
stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni di ciascun docente viene distribuito in
entrambi i semestri.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e
d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati;
Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico;
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla diagnosi
ed alle strategie terapeutiche, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per
risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare
autonomamente l’informazione scientifica;
Essere in grado di analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici
facilitandone la comprensione ai pazienti;
Essere in grado di comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le
capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E


FRONTALI PROGRAMMA
80 1. Anatomia Patologica Generale:
Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare
Quadri morfologici delle alterazioni degenerative
Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche
Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti
Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose
Basi morfologiche della displasia e delle lesioni precancerose
Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale
Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie
Basi anatomo-cliniche delle metastasi
Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella
Principi di stadiazione dei tumori
2. Metodologie e Teniche Diagnostiche
La richiesta anatomo-patologica
Indicazioni sui diversi tipi di biopsia
Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo
Cenni sulle principali tecniche di colorazione cito-istologiche
Ruolo dell' immunoistochimica
Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica
Applicazioni anatomo-patologiche di tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie
bersaglio dei tumori
Indicazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione
Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio
Finalità e metodologia del riscontro diagnostico
Allestimento dei preparati citologici ed istologici
Compilazione di una richiesta per esame cito-istologico
Allestimento di preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici
Estrazione di DNA da tessuto ed esecuzione di tecniche di PCR
Osservare tecniche di campionamento macroscopico degli organi
Osservare preparati istologici al microscopio ottico
3. Apparato cardio-circolatorio
Quadri morfologici della cardiopatia ischemica e dell'infarto miocardico
Substrati morfologici delle valvulopatie
Quadri morfologici dell’ipertrofia miocardica e dello scompenso cardiaco
Quadri morfologici delle miocarditi e delle cardiomiopatie (complicanze e
ruolo della biopsia endomiocardica
Quadri morfologici delle endocarditi in relazione alle differenti etiopatogenesi
Substrati morfologici delle aritmie cardiache
Inquadramento generale dei tumori cardiaci
Basi anatomiche delle principali cardiopatie congenite
Patologia del pericardio
Morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate
dell'aterosclerosi
Quadri anatomo patologici delle principali vascoliti
Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi
Quadri morfologici dei disturbi di circolo nei vari organi
Alterazioni morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonar
4. Apparato respiratorio
Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe
Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe
Anatomia patologica in relazione alla patogenesi di: atelettasia, polmoniti
e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti
Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli stadi evolutivi
dell'infezione e degli esiti
Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema)
Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle differenti
etiopatogenesi
Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi
Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli
elementi utili alla stadiazione anatomo-clinica e uolo diagnostico della broncoscopia
con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale
Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi
Quadri citologici utili alla diagnosi dei preparati da liquido pleurico
5. Apparato urinario
Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologiche
Principali quadri morfologici e complicanze di: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie
tossiche e da farmaci
Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e
ruolo diagnostico della biopsia renale
Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazione
Quadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla
classificazione ed alla stadiazione anatomo-clinica
Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene
Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie
Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla
stadiazione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici mediante cistoscopia
6. Apparato emopoietico
Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle diverse etiopatogenesi:
ruolo ed indicazioni alla biopsia linfonodale
Ruolo diagnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoietico
Basi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico
Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e
molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia
Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti:
principali marcatori diagnostici e prognostici
Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle
neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a diagnosi, prognosi e terapia
Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento
alla prognosi ed alla terapia
Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi di progressione verso il mieloma mul
Principali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronici
Inquadramento e classificazione dei tumori timici
Quadri morfologici e diagnosi differenzaiale delle splenomegalie
7. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di
assistere alle tecniche di campionamento degli organi: esercitazioni al
microscopio ottico.
ESERCITAZIONI
TESTI COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN
CONSIGLI MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN
ATI Presentazioni Power Point

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO


ORE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
FRONTALI PROGRAMMA
70 1. Apparato digerente
Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari
Quadri morfologici delle esofagiti
Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago
Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endoscopica
Quadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica
Inquadramento istogenetico e diagnosi differenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali,
linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori diagnostici ed alle principali applicazioni
terapeutiche
Quadri morfologici delle principali enteriti
Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo
della biopsia endoscopica
Quadro morfologico, parametri diagnostici istolpatologici e complicanze della malattia celiaca
Quadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino
Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle complic
ruolo della biopsia endoscopica
Basi morfologiche della malattia diverticolare e delle complicanze
Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familiare
e progressione adenoma-carcinoma
Tumori maligni dell'intestino: criteri per la stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico e
prognostico della biopsia
Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze
Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino
Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino
Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo diagnostico e prognostico
della biopsia epatica e delle principali tecniche di colorazione
Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli stadi evolutivi
Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai diversi
meccansmi etiopatogenetici
Inquadramento generale e principali quadri morfologici di cirrosi biliare, colangite sclerosante
e delle epatopatie su base genetica
Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche
Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti e
delle vie biliari extraepatiche
2. Apparato genitale maschile
Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complicanze
Anatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici
in relazione a prognosi, storia naturale e diffusione
Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo
Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epididimo e principali marcatori prognostici
Cenni sulle orchiepididimiti
Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene
3. Apparato genitale femminile
Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto di vista
anatomo-patologico
Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica di vulva, vagina e cervice uterina
Progressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale):
ruolo della citologia esfgoliativa
Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice)
Quadri morfologici della patologia flogistica e disfunzionale dell'endometrio
ESERCITAZIONI
TESTI COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN
CONSIGLI MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN
ATI Presentazioni Power Point
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA, IPPOCRATE
Sede formativa di Palermo
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO BIOCHIMICA
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e
metabolismo delle molecole
d'interesse biologico
CODICE INSEGNAMENTO 08574
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10
DOCENTE RESPONSABILE ANTONINO BONO
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO MARIANNA LAURICELLA
(MODULO 1) Professore Associato
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO ANTONINO BONO
(MODULO 2) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
CFU 13
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 195 (15 x 13 CFU)
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 130
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica
ANNO DI CORSO I e II
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A, plesso Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Verifica orale (I anno)
Esame finale Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (I anno)
Primo semestre (II anno)
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ I anno, II semestre: Lunedì,martedì,mercoledì,
DIDATTICHE giovedì e venerdi ore 10-11.
II anno, I semestre: Lunedì,martedì,mercoledì,
giovedì ore 10-12.
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Tutti i giorni per appuntamento.
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi
metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi
molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche.
Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci di applicare le conoscenze acquisite allo studio
delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum di studi.
Dovrebbero anche essere in grado di formulare giudizi personali sulle possibili cause e di proporre
possibili soluzioni per problemi medici aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi
nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente disponibili, mostrandosi anche in
grado di ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e di analizzarla con spirito
critico.
Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver
sviluppato capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo
autonomo.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le molecole di interesse biologico ed i processi


metabolici che le riguardano. Conoscere e comprendere la modalità d’azione degli enzimi, le basi
della loro regolazione e della catalisi, le basi della bioenergetica.

MODULO 1 BIOCHIMICA I

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

60 Meccanismi di trasduzione del segnale


Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e difterica. Sistema dei
fosfoinositidi. Sistema Ca++-calmodulina. GMP ciclico (cGMP). Guanilato ciclasi di
membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi (NOS). Processo della visione. Vitamina A.
Trasducina.
Trasporto di membrana
Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori di glucosio (GLUT). Simporto
Na+-glucosio. ATPasi Na+/K+-dipendente. ATPasi Ca++-dipendente. Altri sistemi di trasporto
per il calcio.
Cromoproteine leganti ossigeno
Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto dell’anidride
carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina. Carbossiemoglobina. Emoglobine
atipiche. Emoglobinopatie.
Enzimi
Generalità. Meccanismo di catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità. Isoenzimi. Enzimi
costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: ruolo della concentrazione del substrato, della
concentrazione dell’enzima, della temperatura e del pH. Costante di Michaelis-Menten.
Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi di Monod e di Koshland.
Meccanismi di inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in Medicina: ACE-inibitori,
Antifolici, Aspirina. Regolazione dell’attività enzimatica. Regolazione allosterica. Modifiche
covalenti: fosforilazione, ADP-ribosilazione. PARP. Conversione di zimogeni in enzimi
attivi.
Metabolismo dei glucidi
Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e glucochinasi.
Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi. Glicolisi in presenza ed assenza
di ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo di Cori. Trasferimento degli equivalenti riducenti dal
citoplasma ai mitocondri mediante i sistemi pendolari: sistema fosfodiossiacetone/glicerolo-
3-fosfato; sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo di Krebs. Ciclo dei
pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del fruttosio.
Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani.
Metabolismo dei lipidi
Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino. Recettori per LDL.
Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione metabolica degli acidi grassi. Trasporto
degli acili attraverso la membrana interna dei mitocondri: funzione della carnicina. -
ossidazione degli acidi grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi.
Biosintesi degli acidi grassi. Metabolismo dei trigliceridi. Metabolismo dei fosfolipidi.
Metabolismo del colesterolo.
Metabolismo degli amminoacidi
Amminoacidi essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoacidi. Transaminazione.
Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del
glutammato. Sintesi e demolizione della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo
dell’urea. Metabolismo della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina.
Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e funzione.
Fosforilazione ossidativa
Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP sintetasi.
Fosforilazione a livello del substrato.
Vitamine
Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed idrosolubili.
Vitamine B1, B6 e B12. Acidi folici. Metabolismo dell’unità monocarboniosa.
Metabolismo dei nucleotidi
Biosintesi dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Biosintesi dell’acido timidilico. Sintesi dei
nucleotidi per recupero. Catabolismo dei nucleotidi purinici. Alterazioni del
metabolismodell’acido urico: iperuricemie.

ESERCITAZIONI
Esercitazioni in laboratorio in piccoli gruppi sulle principali tecniche biochimiche
TESTI 1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline
CONSIGLIATI biomediche, CEA Ambrosiana
2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill
5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb
Ed.
6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003,
Zanichelli
7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger,
Zanichelli
8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere la biochimica sistematica umana con particolari
riferimenti alla neurochimica e all’ormonologia. Conoscere gli aspetti biochimici delle più gravi e
comuni patologie umane per una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in
medicina.

MODULI 2° BIOCHIMICA II
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

70 Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare


Fattori di crescita. Recettori per fattori di crescita. P21Ras. Cascata delle MAP chinasi.
Fattori di trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni oncosoppressori. pRb e ciclo
cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter
factors”. Fattori angiogenetici ed antiangiogenetici.
Apoptosi
Recettori di morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e sfingomielinasi. Via intrinseca
dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri nell’apoptosi.
Neurochimica
Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo amminoacidico.
Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA. Barriera ematoencefalica.
Metabolismo dei nucleotidi. Trasporto assonale. Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipidi
complessi: ruolo nella neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il
sodio ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione
dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche nicotiniche. Sinapsi
colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato. Recettori per il GABA. Recettori per
le catecolammine. Serotonina. Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve
e lungo termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo di Parkinson. Morbo di
Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia.
Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione arteriosa
Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi di riassorbimento. Variazioni di
volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia renale. Riassorbimento del glucosio, degli
amminoacidi e dei bicarbonato. Ciclo del -glutammile. Amminoacidurie. Produzione di
bicarbonato e di ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed
angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; - e -bloccanti.
Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed angiotensina. Sintesi e degradazione
delle catecolammine.
Aspetti biochimici della funzione epatica
Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e chetolisi. Acidi e
Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Acidi colici nella digestione dei lipidi e
particelle di emulsione; micelle miste. Produzione di bilirubina. Produzione di bilirubina-
diglucuronide. Ittero emolitico ed ittero da stasi. Reazioni di detossificazione: reazioni di
idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoacidi, solfato attivo ed acido
glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit della gluconeogenesi,
incremento della sintesi di acidi grassi.
Sangue
Metabolismo dell’eritrocita. Formazione di acido 2,3-bisfosfoglicerico. Metaemoglobina
reduttasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine plasmatiche. Conversione della
protrombina in trombina. Vitamina K. Fibrinogeno.
Aspetti biochimici della funzione muscolare
Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e cardiaca. Astine. Miosine. Tropomiosina.
Contrazione muscolare. Fibre di tipo I e II. Contrazione delle fibre muscolari lisce.
Biochimica del tubo gastroenterico
Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione di pepsina.
Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici. Digestione delle proteine.
Digestione dei glucidi.
Ormoni Fattori di rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni dell’ipofisi
anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo, acromegalia, somatomedine,
somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. ACTH: azioni dirette ed indirette.
Recettori degli ormoni steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari
d’azione. Glucocorticoidi: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria ed
immunosoppressiva. Morbo di Addison. Morbo di Cushing. Sintesi degli ormoni tiroidei.
Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei. Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3-
fosfoinositidi, PKB. Diabete insulino-dipendente e diabete insulino-indipendente. Resistenza
all’insulina. Via dei polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi diabetica.
Glucagone: effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione.
Ormoni sessuali: fattore di rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo stimolante (FSH) e
luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni. Ciclo sessuale femminile.
Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone. Calcitonina.
Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglandine, prostacicline, endoperossidi e trombossani

ESERCITAZIONI

TESTI 1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline


CONSIGLIATI biomediche, CEA Ambrosiana
2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill
5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed.
6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003,
Zanichelli
7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger,
Zanichelli
8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Biologia e Genetica
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la formazione del
medico
CODICE INSEGNAMENTO 01616
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO13
DOCENTE RESPONSABILE Riccardo Alessandro
MODULO DI BIOLOGIA Professore Straordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Giuseppe Dolcemascolo
MODULO DI GENETICA Ricercatore
Università di Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15 x CFU (135 totali)
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 100
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO I
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A - Complesso didattico di Via
LEZIONI Parlavecchio
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ex cathedra, attività guidate, seminari
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE N° 2 prove in itinere seguite da prova
certificativa; in alternativa Prova scritta e Prova
orale;
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Da Lunedì a Venerdì dalle 8.15 alle 10
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. R. Alessandro: Lunedì dalle 15 alle 17,
STUDENTI Dipt. Biopat. e Met. Biomed.,Via Divisi 83;
Prof. Giuseppe Dolcemascolo: Mercoledì dalle
16.30 alle 18.30, Dipt. Biopat. e Met.
Biomed.,Via Divisi 83

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
- Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline della Biologia e della Genetica;
- conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità
con cui i caratteri ereditari vengono trasmessi alle generazioni;
- conoscere e comprendere le basi genetiche di alcune patologie umane di rilievo o di quelle più
comuni o di elevata incidenza nel territorio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di distinguere, organizzare ed applicare, in autonomia:
- le conoscenze dei processi biologici di base delle cellule e degli organismi;
- le leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari nelle specie viventi;
- le principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di valutare ed integrare, in maniera autonoma:
- le conoscenze acquisite in biologia e genetica nello studio degli organismi ed in particolare
dell’uomo;
- -le implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla
base della vita delle cellule.
Abilità comunicative
Capacità di comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i
processi della biologia e della genetica.
Capacità di apprendimento
Capacità di utilizzare correttamente la bibliografia scientifica specifica del settore per un continuo
aggiornamento delle conoscenze in campo biomedico.
Capacità di apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i
successivi corsi di insegnamento del curriculum per la laurea in Medicina e Chirurgia.

ANNOTAZIONI SPECIFICHE
Considerata la peculiarità dei “corsi integrati” e la sostanziale, profonda interconnessione dei
contenuti culturali dei due moduli in cui si articola il Corso Integrato di Biologia e Genetica, tanto
che molti contenuti potrebbero essere attribuiti indifferentemente all’uno o all’altro dei moduli,
risulta didatticamente efficiente ed ottimale, per il raggiungimento degli obiettivi e per un migliore
profitto degli studenti, che i docenti integrino effettivamente le loro attività di insegnamento. A tale
scopo i docenti, a prescindere dalla titolarità dei moduli, fermo restando il carico orario loro
assegnato, si potranno anche alternare durante l’iter formativo, in funzione della sequenza dei
contenuti e delle specifiche competenze dei medesimi docenti.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi;
Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi;
Conoscere i processi che regolano la espressione dei geni.

MODULO BIOLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –
60 OBIETTIVI SPECIFICI
Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il
funzionamento di una cellula eucariotica;
Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche;
Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità dell'informazione
genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi.
Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e
negli eucarioti;
Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione
genica, del differenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo.
Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie
tecnologie biomediche
PROGRAMMA
Metodo sperimentale e osservazionale.
Teoria cellulare; Principi di classificazione degli organismi viventi; Cenni
sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali
macromolecole biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole
biologiche.
Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali.
Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli
acidi nucleici. Composizione e struttura degli acidi nucleici; Replicazione del
DNA.
Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli
organismi viventi.
Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale.
Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali
del materiale cromatinico: Struttura geni.
RNA messaggero, ribosomiale e di trasferimento: strutture e funzioni.
Codice genetico e sue proprietà.
“Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e
biogenesi dei ribosomi; Splicing differenziale dell'RNA.
“Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti.
Regolazione dell'attività genica nei procarioti;
Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Principali meccanismi della
regolazione della trascrizione nell’organismo differenziato ed in via di
differenziamento;
Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare, Totipotenza nucleare e
Clonazione organismica; “Piani” di sviluppo e geni omeotici. Significato e
meccanismi generali dell’apoptosi.
Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e
quantità di DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche;

TESTI "BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed.


CONSIGLIATI EdiSES, 2008
"BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed.
Zanichelli, 2009
"BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE " G. Karp, Ed. EdiSES,
2008
LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,
BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Conoscere i processi e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari

MODULO GENETICA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
30 OBIETTIVI SPECIFICI
Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità e variabilità
dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli
diploidi.
Identificare le modalità di trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità
della loro comparsa nella progenie;
Confrontare le modalità di trasmissione dei caratteri.
Stabilire la probabilità di fenotipizzazione di caratteri ereditari.
Comprendere i meccanismi della ereditarietà anche nella specie umana;
Individuare nell’uomo l’ereditarietà di caratteri normali e mutati e
distinguerne l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’individuo, nel
rapporto tra genotipo ed ambiente.
Selezionare gli approcci molecolari per lo studio delle patologie ereditarie ed
Utilizzare i metodi dell’analisi genetica nella pratica medica
Interpretare i risultati di analisi citogenetiche e di indagini molecolari del
genoma umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in
medicina
PROGRAMMA
Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e
virus temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei
procarioti; Plasmidi ed Episomi.
Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica.
Crossing-over e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e
germinali; Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi di
insorgenza delle Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie
umane, con l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni
cromosomiche, genomiche e loro origine.
Metodi di analisi del gene, Endonucleasi di restrizione, Vettori di geni ;
Sintesi e Clonazione del cDNA; Utilizzazione di banche genomiche di cDNA;
Reazione Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA. Uso dei
polimorfismi del DNA nella diagnosi prenatale e in medicina legale; Utilizzo
di banche dati e altre risorse bioinformatiche.
Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploidia e
sessualità. Mendel ed i suoi esperimenti. Eredità intermedia, Valutazione del
concetto mendeliano di "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri
associati;. Modelli di trasmissione di caratteri ereditari nella specie umana;
Comparazione tra caratteri mono- e poligenici; Fenotipi codominanti;
Deficienze enzimatiche ereditarie ed Eterogeneità genetica a più loci;
Eterogeneità allelica; Eredità citoplasmatica; Distinzione tra patologie
genetiche ed ereditarie. Eredità di caratteri quantitativi e polifattoriali; Allelia
multipla; Epistasi. La determinazione del sesso nelle specie animali e
nell’uomo; Eredità associata al sesso: diaginica in Drosophila e nella specie
umana; dosaggio genico e Lyonizzazione; Eredità olandrica specie umana.
Variabilità dell'espressione genica; Espressività e Penetranza, incidenza dei
fattori ambientali; Genetica di popolazioni. Cariotipo umano: Bandeggiatura
dei cromosomi; Tecniche di ibridazione in situ (FISH); Terminologia
internazionale per la rappresentazione del cariotipo. Rappresentazione grafica
formale dei genotipi. Studio di alberi genealogici. Consultorio genetico e
diagnosi prenatale: la probabilità in genetica umana e nell'analisi degli alberi
genealogici per la prognosi genetica. Applicazioni della Genetica in Medicina:
tecnologie molecolari per la diagnosi; uso dei polimorfismi associati alle
mutazioni per la diagnosi molecolare di patologie genetiche; esempi forensi.
TESTI "BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed.
CONSIGLIATI EdiSES, 2008
"EREDITA’:PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA GENETICA
UMANA" M.R.. Cummings, Ed. EdiSES, 2004
LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,
BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia- Ippocrate
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chimica e Propedeutica biochimica
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Struttura,funzione e metabolismo delle molecole
di interesse biologico
CODICE INSEGNAMENTO 01857
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI uno
SETTORI SCIENTFICO DISCIPLINARI BIO/10
DOCENTE RESPONSABILE Prof. ssa Daniela Butera
Ricercatrice
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15
STUDIO PERSONALE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Primo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula B – plesso Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula .
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta e orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Secondo Calendario
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro
comportamento chimico-fisico.
Conoscere e comprendere gli aspetti generali della struttura e delle proprietà dei composti
organici e delle macromolecole di interesse biologico.
Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite ed avere la capacità di comprendere i
meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita.
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un
atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi
personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione
scientifica .
Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di
apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

60 ore 1. CALCOLI E MISURE: Introduzione, Metodo Scientifico, Materia, Sistemi


di misura, Principali unità di misura, Accuratezza, Precisione, Errori,
Espressioni significative e Notazioni Scientifiche, Cifre significative nei
Calcoli.
2. ATOMI E MOLECOLE: Introduzione, Tavola Periodica, Configurazioni
Elettroniche, Livelli e Sottolivelli energetici, Regola dell’ottetto, Orbitali,
Riempimento elettronico, Proprietà periodiche.
3. FORZE INTERMOLECOLARI:, Composti ionici, Composti Covalenti, Ioni
Poliatomici, Nomenclature, Geometria della molecole, Polarità, Tipi di
forze esistenti fra i composti ionici e polari, Legame ad idrogeno.
4. REAZIONI CHIMICHE: Bilanciamento delle equazioni, Classificazione
delle reazioni chimiche, Numero di ossidazione e Reazioni Redox, Altre
classi di reazioni, Equazioni ioniche, Rapporti ponderali, Reagenti
limitanti.
5. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale, Stato Solido,
Stato Liquido, Stato Gassoso,Cambiamenti di stato.
6. SOLUZIONI E COLLOIDI: Solubilità, Modi di esprimere la
concentrazione, Stechiometria delle soluzioni, Soluzioni Acquose,
Proprietà Colligative, Osmosi, Tensione di Vapore, Colloidi, Dialisi.
7. VELOCITA’ DI REAZIONE ED EQUILIBRIO CHIMICO: Termodinamica,
Cinetica, Catalisi, Equilibrio chimico, Principio di Le Chatelier.
8. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base, Acidi e Basi e loro proprietà,
Forza degli equilibri acido base, pH e pOH, Sali ed loro Idrolisi,Titolazioni
(cenni), Tamponi e tamponi biologici.
9. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione, Principali tipi di Radiazioni, Tempo
di dimezzamento, Fissione e Fusione, principali usi degli isotopi
radioattivi, Applicazioni Mediche, Sicurezza in campo radiativo
10. ALCANI: Carbonio, Formule, Strutture ed Isomeri, Alcani e
nomenclatura, Cicloalcani, Fonti e reazioni, Alogenuri alchilici
11. IDROCARBURI INSATURI: Proprietà, Alcheni e Nomenclatura, Alchini
e Nomenclatura, Isomeri Geometrici, Reazioni degli Alcheni, Idrocarburi
Aromatici.
12. COMPOSTI ORGANICI E MOLECOLE BIOLOGICHE: Alcoli, Fenoli ed
Eteri, Aldeidi e Chetoni, Acidi carbossilici e loro derivati, Esteri ed Anidridi
di importanza biologica, Ammine ed Ammidi, Carboidrati, Lipidi, Proteine,
Enzimi, Acidi Nucleici, Nutrizione ed Energia per la vita, Metabolismo dei
Carboidrati, Metabolismo dei Lipidi, Metabolismo degli Amminoacidi, Fluidi
biologici.

La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in


aula e approfondirà da un punto di vista quantitativo alcuni
argomenti trattati a lezione ( soluzioni , pH e pOH, soluzioni
tampone ,osmosi, idrolisi)

TESTI  PROIEZIONI IN POWER POINT


CONSIGLIATI  TESTI:
Kotz e Purcell Chimica Edises
Brown Chimica Organica Edises
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE) Ippocrate
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO CHIRURGIA GENERALE
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica generale medica e chirurgica
CODICE INSEGNAMENTO 01973
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI 1
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED18
DOCENTE RESPONSABILE Giuseppe Diana - PO
(MODULO singolo) Università degli Studi di Palermo
CFU 4
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 60
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 100
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia, Metodologia Clinica, Patologia
Sistematica, Anatomia Patologica, Diagnostica
per immagini, Medicina di laboratorio.
ANNO DI CORSO V
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Come da programmazione del CdL
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in
corsia, ambulatorio e sala operatoria
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Test a risposte multiple, Prova Orale.
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da disposizione del CdL
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI lunedì, martedì, mercoledì ore 15 – 16
STUDENTI giovedì ore 12 - 13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute.
− Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici,
sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di
tipo terminale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti
sociali, come la salute occupazionale.
− Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale.
− Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche e
tecniche di base, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.
− Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate per
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza per
suggerire le terapie chirurgiche adeguate.
− Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo
paziente.
− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle
modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.
Autonomia di giudizio
− Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e
della ricerca scientifica, sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
− Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle
decisioni prese durante la pratica medica.
− Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,
per risolvere i problemi.
− Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle
buone relazioni tra medico, paziente e famiglia.
− Acquisire il senso di responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.
Abilità comunicative
− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche, comprendendone i loro contenuti.
− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e
loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari.
− Dimostrare sensibilità verso i fattori culturali e personali dei pazienti e del la comunità.
− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un
lavoro di gruppo efficiente
Capacità d’apprendimento
− Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione
sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
− Saper raccogliere le informazioni sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici.

• OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


• Raggiungere la capacità di analizzare i problemi clinici di ordine chirurgico, valutando i
rapporti tra benefici, rischi e costi, anche alla luce dei principi della medicina basata sulla
evidenza ed indicarne le soluzioni;
• Acquisire l'abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di
economia sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure
diagnostiche e terapeutiche.

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO


(unico)
CHIRURGIA GENERALE
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
50
OBIETTIVI GENERALI:
1. Gli studenti devono essere in grado di analizzare i sintomi, individuare i segni da
integrare con i dati di laboratorio e strumentali per riconoscere l’esistenza, la gravità,
la prognosi ed il trattamento delle malattie comprendenti la chirurgia come opzione
terapeutica.
2. Essere in grado di valutare i risultati dei trattamenti chirurgici, specie se demolitivi,
in relazione alla qualità della vita utilizzando la Medicina Basata sull’Evidenza.

OBIETTIVI SPECIFICI
3. Formulare un iter diagnostico e terapeutico mediante decisioni motivate e
pertinenti alle situazioni concretamente proposte, valutando di volta in volta i
rapporti tra rischi, costi e benefici, fino a definire una strategia complessiva di
gestione dello specifico paziente che tenga conto degli aspetti di prevenzione, di
terapia e di riabilitazione
4. Utilizzare le basi del ragionamento clinico per definire le indagini diagnostiche di
prima scelta, secondo criteri decisionali di efficienza ed efficacia e in funzione del
rapporto tra benefici, rischi e costi
5. Descrivere il valore del colloquio medico/paziente come strumento terapeutico,
preventivo e di educazione sanitaria
6. Discutere casi clinici di interesse chirurgico, riferiti a malattie prevalenti,
focalizzando gli elementi essenziali alla diagnostica differenziale e le
indicazioni/controindicazioni alla terapia chirurgica rispetto a quella medica
7. Delineare le peculiarità della preparazione all'intervento del paziente geriatrico e
dell'assistenza peri e postoperatoria
8. Indicare le principali urgenze chirurgiche nel paziente geriatrico
9. Descrivere il significato di rischio chirurgico in relazione allo stato di malattia ed
alla sua prognosi ed allo stato del paziente

ESERCITAZIONI
ORE CON TUTOR
− Discutere in modo interattivo la diagnostica differenziale di casi clinici reali o
50 simulati (prototipici di situazioni cliniche di frequente riscontro) basandosi sul
problem solving (con studio individuale e non assistito dei casi clinici proposti dal
docente)
ORE − Discutere in modo interattivo le possibili decisioni diagnostiche e terapeutiche
AUTOAPPRENDIMENTO (decision making) in casi clinici reali o simulati
− Compilare richiesta motivata di indagini diagnostiche laboratoristiche e
60 strumentali
− Compilare richiesta motivata di consulenza specialistica
− Compilare richiesta motivata di ricovero ospedaliero
− Informare (in condizioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su diagnosi di
patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi trattamenti
− Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo riguardano
− Discutere con un paziente i benefici e rischi di un trattamento chirurgico
TESTI CONSIGLIATI A scelta dello studente:
Bellantone, De Toma, Montorsi: Chirurgia Generale; Minerva Medica Ed.
Dionigi: Chirurgia; Masson Ed.
Blande et al: General Surgery; Springer Ed.
Lowrence: Essential of General Surgery; Lippincott Ed.

Inoltre vengono fornite un elenco di URL per lo studio on-line e, al termine di ogni
lezione, le slides (in f.e.) di presentazione.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Dermatologia e Malattie Infettive
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Dermatologia e Malattie infettive
CODICE INSEGNAMENTO 13942
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/35
MED/17
DOCENTE RESPONSABILE Prof . Giuseppe Pistone
(MODULO 1) Prof Aggregato di Dermatologia MED35
Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO Prof Lucina Titone


(MODULO 2) Prof Ordinario di Malattie Infettive MED17
Università di Palermo

CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15 settimane
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 8 settimane
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia,
ANNO DI CORSO Quinto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Come rio ufficiale
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività frontale
Attività di tirocinio presso U.O. di
Dermatologia e U.O. di Malattie Infettive ,
AOUP
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario Ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof Giuseppe Pistone Lunedì ore 12-13
STUDENTI Prof. Lucina Titone Giovedì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione Devono dimostrare di avere acquisitola conoscenza
della anatomia e fisiologia della cute ai fini del mantenimento dello stato di salute e della
comprensione delle modificazioni patologiche; la conoscenza dei meccanismi biologici
fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra
microrganismi ed ospite nelle infezioni, nonché i relativi meccanismi di difesa; una adeguata
conoscenza sistematica delle patologie dermatologiche ed infettive più rilevanti, sotto il profilo
nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto di una visione unitaria e
globale della patologia umana e la capacità di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi
clinici, i segni fisici interpretandone i meccanismi di produzione e approfondendone il significato
clinico; la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e
rilevanti problemi clinici sia di interesse clinico dermatologico ed infettivo; la conoscenza delle
principali e più aggiornate metodologie di diagnostica laboratoristica nonchè la capacità di
proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica di laboratorio, valutandone i costi
e benefici e la capacità di interpretazione razionale del dato laboratoristico.

Autonomia di giudizio Devono dimostrare la capacità e la sensibilità per inserire le


problematiche specialistiche del corso integrato in una visione più ampia dello stato di salute
generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere e la capacità di integrare in
una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo i
sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali aggregandoli sotto il profilo
preventivo, diagnostico, terapeutico; la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di
ordine dermato-venereologico e infettivo valutando i rapporti tra benefici, rischi e
costi alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza e dell’appropriatezza diagnostico-
terapeutica. Deve saper interpretare correttamente i sistemi di sorveglianza e monitoraggio delle
malattie infettive sia in ambito ospedaliero che comunitario per la gestione degli out break.
Abilità comunicative Devono dimostrare la capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con
il paziente non solo per ciò che concerne gli aspetti clinici ma anche quelli relazionali, educativi,
sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento della patologia; capacità di
esporre i risultati anche ad un pubblico non esperto;
Capacità d’apprendimento Devono dimostrare adeguata esperienza nello studio indipendente e
nella organizzazione della propria formazione permanente nonché la capacità di effettuare una
ricerca bibliografica e di aggiornamento attraverso la consultazione delle pubblicazioni scientifiche
proprie del settore

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “DERMATOLOGIA”


Lo studente deve essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia, biologia, fisiologia e
immunologia cutanea per comprendere la genesi, le alterazioni morfologiche e funzionali delle
principali malattie dermatologiche di carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo
studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e gli elementi
fondamentali di terapia delle principali malattie cutanee e veneree ed essere in grado di eseguire un
esame clinico corretto attraverso l’impiego di saggi semeiotici peculiari

MODULO DERMATOLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA
Il corso intende fornire informazioni aggiornate in grado di garantire allo
studente adeguati livelli di conoscenza riguardo le malatiie cutanee e veneree.
Lo studente deve essere in grado di utilizzare le conoscenze di anatomia, di
biologia , di fisiologia e di immunologia cutanea per comprendere la genesi,
le alterazioni morfologiche e funzionali delle principali malattie
dermatologiche di carattere infettivo, infiammatorio ed autoimmune. Lo
studente, inoltre, deve apprendere la patogenesi, la fisiopatologia, la clinica e
gli elementi fondamentali di terapia delle principali malattie cutanee e
veneree.
Il corso, inoltre, si propone di fornire allo studente le competenze necessarie
per eseguire un esame clinico corretto attraverso l’apprendimento: dei segni
semeiologici peculiari, di un corretto ed efficace approccio clinico al paziente,
dei metodi per raccolta dell’anamnesi, dei metodi per esecuzione dell’esame
obiettivo generale e sistematico, dei metodi per la compilazione di una
cartella clinica orientata per problemi, delle corrette indicazioni dell’utilizzo e
dell’interpretazione degli esami di laboratorio e strumentali, di un rigoroso
metodo di ragionamento diagnostico differenziale.
Altra meta di questo corso è di consentire allo studente di riconoscere e
descrivere le principali patologie oncologiche cutanee. A tal fine dovrà
conoscere l’epidemiologia dei tumori (incidenza e sopravvivenza), i fattori di
rischio, la storia naturale,i fattori prognostici ed i sistemi di stadiazione di tali
neoplasie. Lo studente deve essere portato a conoscenza delle principali
applicazioni cliniche della biologia molecolare (oncogeni e geni
oncosoppressori, marcatori tumorali)e degli obiettivi e delle modalità del
"follow-up"

ESERCITAZIONI

TESTI Amerio PL, Bernego MG, Calvieri S., etc. Dermatologia e Venereologia II
CONSIGLIATI Edizione Minerva Medica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 “MALATTIE INFETTIVE”


Lo studente deve conoscere la fisiopatologia e la clinica delle malattie infettive e tropicali,
mostrando particolare competenza nella metodologia clinica e nella terapia in infettivologia,
incluse le principali patologie parassitarie e di importazione.

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


• Saper inquadrare la storia naturale della malattia da HIV, gli strumenti
diagnostici, i quadri clinici (incluse le principali patologie
opportunistiche) e gli interventi terapeutici.
• Conoscere i quadri clinici di epatite virale acuta, la loro evoluzione,
l'iter diagnostico
• Conoscere i concetti generali di epidemiologia, eziologia e patogenesi,
delle infezioni respiratorie acute, i diversi quadri clinici e l'approccio
terapeutico con particolare riferimento alle polmoniti
• Inquadrare nosograficamente le diverse localizzazioni dell'infezione
tubercolare. Conoscerne la storia naturale e l'approccio diagnostico e
terapeutico
• Conoscere le caratteristiche nosografiche, cliniche e diagnostiche di
meningiti, malattia meningococcica, sepsi e shock settico, endocarditi
• Conoscere l'epidemiologia, l'approccio clinico-terapeutico e la
diagnostica di: leishmaniosi, toxoplasmosi, rickettsiosi, brucellosi,
echinococcosi
• Conoscere gli agenti eziologici, i quadri clinici e le metodologie
diagnostiche delle sindromi mononucleosiche infettive
• Saper inquadrare l'epidemiologia regionale, i meccanismi patogenetici,
l'approccio diagnostico, i quadri clinici delle infezioni intestinali
batteriche, virali, protozoarie ed elmintiche
• Inquadrare nosograficamente le diverse tipologie di esantemi, con
particolare riferimento a morbillo, rosolia, varicella-zoster, scarlattina
• Conoscere l'epidemiologia dei principali agenti eziologici di patologia
infettiva di importazione,la diagnostica clinico-laboratoristica, gli
interventi di profilassi
• Conoscere l'epidemiologia, l'inquadramento nosografico, l'iter
diagnostico, le problematiche terapeutiche delle FUO e delle infezioni
ospedaliere

ESERCITAZIONI
Casi Clinici
TESTI
CONSIGLIATI
Capitolo di Malattie Infettive in Harrison. Principi di Medicina Interna, McGraw
Hill,
MORONI e Coll. MALATTIE INFETTIVE Ed.Masson – 7° Ed
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia - Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Diagnostica per immagini e radioterapia
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Medicina di laboratorio e diagnostica integrata
CODICE INSEGNAMENTO 02324
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI UNO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/36
DOCENTE RESPONSABILE Giuseppe Brancatelli
(MODULO 1) Associato non confermato di Diagnostica per
Immagini
Università di Palermo
CFU 5
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 75
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 70
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Quarto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Magna piano terra Sezione di Scienze
LEZIONI Radiologiche
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Venerdì 9-13
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Tutti i giorni previo appuntamento via email
STUDENTI (gbranca@yahoo.com)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere le basi fisiche delle diverse metodiche per immagini.
Comprendere gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti
Conoscere possibilità e limiti, indicazioni, controindicazioni e rischi delle diverse metodiche di
indagine
Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame di radiologia tradizionale,
tomografia computerizzata e risonanza magnetica.
Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia radiologica delle principali patologie con
riferimento ai diversi organi ed apparati
Esporre alcuni algoritmi diagnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o
più comuni
Possedere nozioni generali su tecniche e indicazioni della radioterapia

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


MODULO Diagnostica per Immagini e Radioterapia
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
44 PROGRAMMA
FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI
DI CONTRASTO
-Proprietà e modalità di produzione dei raggi X e delle radiazioni
ionizzanti
( elettromagnetiche e corpuscolate ).
-Radiazioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in
Diagnostica per Immagini.
-Principi di formazione dell’immagine ( analogica e digitale ).
-Mezzi di contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche;
reazioni avverse e relativi provvedimenti.
-Tomografia Computerizzata: principi di funzionamento.
-Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature.
-Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle
apparecchiature.
-Medicina Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle
apparecchiature.
-Radiologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure.
RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA
-Interazione tra radiazioni ionizzanti e materia.
-Azione diretta ed indiretta delle radiazioni ionizzanti.
-Distribuzione della dose nel tempo ( curve di isoefficacia ).
-Radiosensibilità cellulare e curve di sopravvivenza cellulare.
-Effetto ossigeno.
-Agenti radiosensibilizzanti e radioprotettori.
-Danni ( acuti e cronici ) da radiazioni ionizzanti.
-Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti.
-Principi di radioprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti
normativi.
-Radioterapia interstiziale ed endocavitaria.
-Cenni relativi alle principali apparecchiature di radioterapia (con alte
energie ed energie convenzionali).
APPARATO RESPIRATORIO
-Tecniche di studio del torace e del mediastino.
-Opacità ed ipertrasparenze pomonari.
-Interstiziopatie.
-Processi espansivi del polmone e del mediastino: protocolli di studio.
-Studio radio-isotopico dell’apparato respiratorio.
-Patologia pleurica.
-Patologia diaframmatica.
APPARATO DIGERENTE
-Esame a doppio contrasto: tecnica ed indicazioni.
-Patologia esofagea: tecniche di studio ed indicazioni.
-Carcinoma dell’esofago: protocolli di studio e semeiotica.
-Malattia peptica: metodiche di studio e semeiotica.
-Carcinoma dello stomaco: protocolli di studio e semeiotica.
-Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica.
-Neoplasie del tenue: protocolli di studio e semeiotica.
-Morbo di Crohn: protocolli di studio e semeiotica.
-Colite ulcerosa: protocolli di studio e semeiotica.
-Malattia diverticolare: protocolli di studio e semeiotica.
-Neoplasie del colon: protocolli di studio e semeiotica.
-Addome acuto: tecniche e metodologia di studio.
FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA
-Metodiche di studio della colecisti e delle vie biliari.
-Litiasi biliare e colecistosi.
-Ittero: protocolli di studio.
-Cirrosi epatica ed ipertensione portale: metodiche di studio.
-Processi espansivi epatici: protocolli di studio e semeiotica.
-Pancreatiti.
-Carcinoma pancreatico: protocolli di studio.
-Studio radio-isotopico del fegato e delle vie biliari.
-Tecniche e metodiche di studio della milza.
APPARATO URO-GENITALE E SURRENI
-Tecniche di studio dell’apparato uro-genitale.
-Ematuria : protocolli di studio.
-Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali.
-Litiasi urinaria: protocolli di studio.
-Flogosi acute e croniche delle vie urinarie.
-Processi espansivi renali: protocolli di studio e semeiotica.
-Indicazioni e metodiche di studio della patologia vescicale.
-Indicazioni e metodiche di studio della patologia prostatica.
-Patologia ovarica.
-Isterosalpingografia e studio della sterilità femminile.
-Studio radio-isotopico dell’apparato urinario.
-Tecniche e metodiche di studio dei surreni; semeiotica elementare delle
principali surrenopatie.
TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI
-Studio radio-isotopico della tiroide.
-Ecografia tiroidea: indicazioni e limiti.
-Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria.
-Ecografia mammaria: indicazioni e limiti.
-Mammografia: tecnica ed indicazioni.
-Galattografia: tecnica ed indicazioni.
-Patologia mammaria nodulare: protocolli di studio.
APPARATO OSTEO - ARTICOLARE
-Principali metodiche di studio radiologico e radioisotopico dello
scheletro.
-Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica
elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteodisplasie.
-Scoliosi.
-Fratture e lussazioni: principali quadri radiologici.
-Tumori ossei primitivi e secondari.
-Metodiche di studio delle articolazioni.
-Artriti e artrosi.
-Tecniche di studio radiologico della teca cranica, dello scheletro
maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato
stomatognatico (inclusa l’articolazione temporo-mandibolare).
Semeiotica elementare delle principali affezioni.
SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO
-Studio radiologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi.
-Metodiche angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure
interventistiche).
-Cenni di Doppler e color-Doppler.
-Diagnostica radio-isotopica cardiologica.
-Principali cardiopatie congenite.
-Aneurismi e dissezioni aortiche.
-Linfografia: tecnica ed indicazioni cliniche.
-Stadiazione dei linfomi.
10. SISTEMA NERVOSO
-Encefalo: principali metodiche di studio.
-Studio radio-isotopico dell’encefalo.
-Sindrome da ipertensione endocranica.
-Processi espansivi endocranici: protocolli di studio.
-Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico.
-Studio radiologico dell’ipofisi.
-Midollo spinale: principali metodiche di studio ed indicazioni.
11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’
COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI

ESERCITAZIONI

TESTI Diagnostica per immagini e radioterapia di Cittadini Giorgio - Cittadini


CONSIGLIATI Giuseppe - Sardanelli Francesco
Editore: ECIG
Genere: scienze mediche. medicina
Argomento: diagnostica medica, radioterapia
Edizione: 6
Pagine: 1074
ISBN: 8875441383
ISBN-13: 9788875441388
Data pubblicazione: 2008
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia-Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Emergenze Medico-Chirurgiche
TIPO DI ATTIVITÀ Base, Caratterizzante, attività di tirocinio
AMBITO DISCIPLINARE MED/41, MED/09, MED/18
CODICE INSEGNAMENTO 02989
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/41, MED/09, MED/18
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Ambrogio Sansone
(MODULO 1) Prof. Ordinario di Anestesiologia MED/41
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Salvatore Paterna
(MODULO 2) Prof. Associato Medicina Interna MED/09
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Cristofaro Di Bernardo
(MODULO 3) Prof. Ordinario di Chirurgia MED/18
Università di Palermo
CFU 7
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 15
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 15
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Tutti gli insegnamenti fino al V anno compreso
ANNO DI CORSO Sesto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Come da calendario ufficiale
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezione frontale, esercitazioni in aula ed in
reparto, esercitazioni in laboratori di didattica
pratica e multimediale
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale e Prova Scritta
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Mercoledì e Venerdì ore 11:00-12:00
STUDENTI Chirurgia Generale e d’Urgenza

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Autonomia di giudizio
Abilità comunicative
Capacità d’apprendimento: capacità di sintetizzare le conoscenze acquisite attraverso i moduli su
cui è basato il corso integrato, al fine di affrontare, riconoscere e trattare le situazioni di urgenza-
emergenza sia come intervento primario o no che come intervento extra-ospedaliero.
A tal fine viene approfondito il concetto di trattamento intensivo e di rianimazione; vengono
approfondite trattamento e tecniche di terapia medica e chirurgica delle emergenze ed illustrati i
principi e le tecniche di primo soccorso.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: capacità di riconoscere, discriminare e trattare le


urgenze in ambito medico-chirurgico.

MODULO Emergenze Medico-Chirurgiche

ORE FRONTALI -Principali situazioni di Emergenza Chirurgica.


-Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture.
-Traumi addominali e toracici.
-Patologia del retroperitoneo in urgenza.
-Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico.
-Multiple organ failure
-Diagnosi e trattamento dello shock.
-Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto digestivo alto e
basso.
-Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico.
-Pancreatite acuta.
-Itteri ostruttivi.
-Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome di Mirizzi.
-Peritonite.
-Ingestione di caustici: diagnosi e trattamento.
-Trattamento diagnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato.
-Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gatro-intestinali di natura
flogistica ed emorragica .
-Cause di crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie digestive.
-Consenso informato in Chirurgia d’Urgenza
-Approccio al paziente con dolore addominale acuto
-Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico
-Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico

ESERCITAZIONI
In corsia e in sala operatoria in piccoli gruppi

TESTI -Emergenze medico-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B.


CONSIGLIATI Andreoni. V. Staudacher. Masson.
-Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson.
-Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Medica.
- Chirurgia Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva
Chirurgica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Essere in grado di riconoscere, nell’immediatezza dell’evento, le situazioni cliniche di emergenze
nell’uomo, ponendo in atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la
migliore assistenza consentita, la conoscenza della modalità di intervento nelle situazioni di
catastrofe.
L’obiettivo primario nella scelta degli argomenti è dare agli studenti la possibilità di sapere
riconoscere le situazioni cliniche di emergenza, acquisendo contemporaneamente le conoscenze, le
abilità pratiche e le attitudini idonee al suo management sanitario che dovrà sempre considerare
preminente il benessere del paziente.
In particolare lo studente deve sapere conoscere la fisiopatologia, la diagnostica differenziale ed i
principi di terapia in situazioni di emergenza.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina - Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Farmacologia
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Farmacologia, tossicologia e
principi di terapia medica
CODICE INSEGNAMENTO 03143
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/14
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Natale D’Alessandro
(MODULO 1) Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Da affidare per incarico
(MODULO 2)
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 135
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 90
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Insegnamenti del I triennio
ANNO DI CORSO III
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Come da calendario ufficiale
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Natale D’Alessandro - Mercoledì dalle
STUDENTI 9,00 alle 13,00 presso il Dipartimento di
Scienze Farmacologiche Pietro Benigno,
Policlinico P. Giaccone, 90127 Palermo

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Conoscenza e capacità di comprensione Gli studenti devono dimostrare conoscenza e


comprensione nel campo della Farmacologia alla luce delle acquisizioni più recenti in tale
disciplina. Devono acquisire la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tale
disciplina
Capacità di applicare conoscenza e comprensione Gli studenti devono dimostrare di potere
applicare autonomamente e in maniera professionale le proprie conoscenze e capacità di
comprensione in tema di Farmacologia al loro lavoro.

Autonomia di giudizio Gli studenti devono acquisire la capacità di raccogliere e interpretare dati
farmacologici utili a determinare giudizi autonomi nel campo della medicina clinica inclusa la
riflessione su temi sociali, scientifici, o etici ad essi connessi

Abilità comunicative Gli studenti dovranno sapere comunicare dati, aspetti, possibili soluzioni di
problemi farmacologici ad interlocutori rappresentati sia da pazienti sia da altri addetti ai lavori e
specialisti.

Capacità d’apprendimento Gli studenti dovranno dimostrare capacità di aggiornamento con la


consultazione delle pubblicazioni scientifiche nel settore della Farmacologia e seguendo corsi
avanzati o seminari specialistici su argomenti inerenti tale disciplina.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di FARMACOLOGIA I Obiettivo del modulo è


quello di fornire allo studente le conoscenze generali indispensabili di farmacodinamica e
farmacologia clinica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente individuale. Saranno
presentate anche le caratteristiche specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina
generale.

MODULO I FARMACOLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
50 PROGRAMMA
Farmacodinamica. Meccanismi d’azione dei farmaci. Recettori d’azione.
Agonisti. Agonisti parziali. Antagonismo: recettoriale, funzionale e chimico.
Modulazione allosterica. Curve dose-risposta. Indice terapeutico. Basi della
variabilità individuale nella risposta ai farmaci. Associazioni ed interazioni tra
farmaci.
Parametri di biodisponibilità e farmacocinetica clinica: Cmax, AUC, emivita,
volume di distribuzione apparente, clearance e steady state.
Reazioni avverse da farmaci e loro classificazione. Tolleranza e dipendenza.
Generalità sulle tossicodipendenze. Farmacovigilanza e segnalazione delle
reazioni avverse da farmaci.
Farmacologia dell’infiammazione. Antinfiammatori steroidei e non steroidei.
Antistaminici. Immunosoppressori. Antiasmatici. Farmaci per le patologie
infiammatorie intestinali.
Analgesici maggiori. Farmaci per il trattamento della cefalea essenziale.
Anestetici locali – Anestetici generali
Farmaci per il trattamento dell’ulcera peptica. Antiemetici.
Farmaci dell’emostasi.
Farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e delle malattie da aumentato
riassorbimento dell’osso.
Farmaci per il diabete.
Farmaci del sistema nervoso autonomo.
Farmaci antibatterici, antivirali ed antifungini.
Sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci. Metanalisi. Cenni di
farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. Valutazione della qualità della
vita.
Compilazione della ricetta.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di FARMACOLOGIA II Obiettivo del modulo è


quello di fornire allo studente le conoscenze generali indispensabili di farmacocinetica di base e
quelle di farmacogenetica utili all’uso più appropriato dei farmaci. Saranno presentate anche le
caratteristiche specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina generale

MODULO II FARMACOLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
40 PROGRAMMA
FARMACOGENETICA: definizione e importanza della conoscenza della
struttura del genoma umano. Ruolo degli studi di farmacogenetica nella
risposta clinica dei farmaci. Polimorfismi e mutanti.
FARMACOCINETICA. Fasi della farmacocinetica: assorbimento, vie di
somministrazione dei farmaci, biodisponibilità, metabolismo ed eliminazione.
Criteri di scelta dei farmaci nel paziente anziano. Ruolo della farmacocinetica
nella farmacodinamia di un farmaco. Importanza degli studi di
farmacogenetica applicati alla farmacocinetica.
Farmacologia del sistema cardiovascolare: Cenni sulla fisiopatologia
dell’ipertensione arteriosa. Classificazione, farmacodinamica e
farmacocinetica, impieghi terapeutici ed effetti indesiderati dei farmaci
antipertensivi più usati.

Farmaci antianginosi e nelle patologie cardiache ischemiche: meccanismi


d'azione, impieghi terapeutici, vie di somministrazione ed effetti indesiderati.

Farmaci nell’insufficienza cardiaca.

Farmaci antiaritmici: cenni di fisiopatologia delle aritmie cardiache. Criteri di


scelta e impieghi dei più comuni farmaci antiaritmici.

Farmaci antidislipidemici.

Chemioterapia antitumorale: generale e speciale


Monochemioterapia e Polichemioterapia
Chemioterapia primaria e adiuvante
Ciclo cellulare e attività dei farmaci antiproliferativi
Generalità sul meccanismo d’azione dei farmaci antiproliferativi
Classificazione dei farmaci antiproliferativi in funzione del ciclo cellulare
Proprietà ed uso dei singoli farmaci antiproliferativi:
Agenti alchilanti : caratteristiche chimiche, meccanismo d’azione,
farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici.
Complessi di coordinazione del Platino: caratteristiche chimiche ,
meccanismo d’azione, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e
usi clinici.
Antimetaboliti: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione,
farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici.
Alcaloidi di origine vegetale : caratteristiche chimiche , meccanismo
d’azione specifico, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi
clinici.
Inibitori del fuso mitotico: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione,
farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici.
Antibiotici antitumorali: caratteristiche chimiche , meccanismo d’azione
specifico, farmacocinetica e farmacodinamica, effetti collaterali e usi clinici.
Farmaci a bersaglio molecolare orientato (inibitori di tirosina chinasi,
inibitori multichinasici, anticorpi monoclonali)
Agenti ormonali
Principi generali di chemioresistenza.

FARMACI ATTIVI NELLE MALATTIE MENTALI: antipsiconevrotici,


antidepressivi e antipsicotici.

TESTI Farmacologia. A cura di F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccardi. Edizioni Minerva


CONSIGLIATI Medica, Torino
Farmacologia Medica ed Elementi di Terapia. Waller DG, Renwick AG,
Hillier K. Elsevier.
Farmacologia. A cura di H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower.
Sesta edizione. Elsevier Masson, Milano
Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-
Hill Medical Publishing Division
Farmacologia Generale e Clinica di B.G. Katzung, Edizioni Piccin, Padova
2
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisica
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate degli organi e
apparati umani
CODICE INSEGNAMENTO 03245
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI Uno
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/07
DOCENTE RESPONSABILE Maria Brai
(MODULO 1) Professore Ordinario (Fisica Applicata)
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 78
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 72
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Primo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A – plesso Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed Esercitazioni in aula.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta con test a risposte multiple e
successiva Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre (11 Novembre – 30 gennaio
2011)
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Martedì,mercoledì, giovedì e venerdì ore 08:30-
DIDATTICHE 10:30
ORARIO DI RICEVIMENTO A PICCOLI Mercoledì, dalle ore 15:00 alle ore 17:00
GRUPPI DEGLI STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo,
della termodinamica e della fluidodinamica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la
tecnica strumentale più adatta per la misura di un parametro fisiologico. Saper valutare
l’accuratezza della misura di un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno
alla base di certi meccanismi fisiologici.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO FISICA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
Ore 60 PROGRAMMA
INTRODUZIONE AL CORSO
Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi di Unità di Misura,
Equazioni dimensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori.
Somma e Differenza di vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre
significative. Cenni di teoria degli errori
CINEMATICA
Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto rettilineo
uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e diagrammi orari.
Cenni sul moto circolare uniforme.
DINAMICA
I Principio della Dinamica. Definizione di massa, II Principio della
Dinamica. Tipi di forze: forza peso, forza elastica, forza di attrito statico e
dinamico. Moto di un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio
della Dinamica. Quantità di Moto, Conservazione della Quantità di moto.
Lavoro di una forza, Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze
conservative, Teorema di conservazione dell’energia. Urti in una
dimensione. Cenni sugli urti in due dimensioni.
FLUIDI
Grandezze fisiche della Fluidodinamica: pressione e densità. Fluidi Ideali:
Legge di Stevino, Principio di Archimede, Principio dei Vasi
Comunicanti. Dinamica dei Fluidi Ideali: Legge di Leonardo. Teorema di
Bernoulli. Fluidi Reali: Viscosità, Legge di Poiseuville, Resistenza
idrodinamica. Dinamica dei Fluidi Reali: cenni sul moto laminare e
turbolento. Trasporto in regime viscoso: Legge di Stokes, Velocità di
Eritrosedimentazione. Forze di Coesione e Tensione Superficiale.
Fenomeni di Capillarità. Membrane Elastiche e Legge di Laplace,
Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio, Semplici applicazioni
al sistema cardiocircolatorio.
TERMODINAMICA
Grandezze fisiche della Termodinamica: Temperatura e Calore. Cenni sui
Calori specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna e I
Principio della Termodinamica. Dilatazione termica dei solidi e liquidi.
Calorimetria. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni
ai gas perfetti. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Kelvin.
Rendimento delle macchine termiche. II Principio della Termodinamica:
Enunciato di Clausius. Entropia: definizione e significato fisico.
Variazione di Entropia nelle trasformazioni termodinamiche di un gas
perfetto e nei cambiamenti di fase. Entropia di un sistema isolato.
Potenziali termodinamici. Equilibri di membrana. Potenziale d’azione.
FENOMENI ONDULATORI
Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e
periodo. Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.
ELETTRICITÀ e MAGNETISMO
Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge di Coulomb.
Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico.
Teorema di Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità di Corrente.
La legge di Ohm. Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori. Carica
e Scarica di un condensatore. Condensatori in serie ed in parallelo. Campo
Magnetico, Legge di Biot-Savart. Forza di Lorentz. Cenni sul Teorema
del flusso magnetico e sul Teorema della circuitazione magnetica. Cenni
sui fenomeni di Induzione.
ELETTROMAGNETISMO
Campo elettromagnetico. Equazioni di Maxwell. Onde elettromagnetiche.
Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori di radiazione
elettromagnetica. Cenni di Ottica.

Ore 24 ESERCITAZIONI
Uso del calcolo per la risoluzione di semplici problemi di Fisica Applicata
allo studio della Medicina.
Le attività teorico-pratiche si svolgeranno alternativamente alle ore di
attività didattiche formali anche nelle ore pomeridiane, per un totale di circa
24 ore.

TESTI J.W. Kane, M.M. Sternheim


CONSIGLIATI Fisica Biomedica, Terza Ristampa
EMSI, Roma

F. Borsa, D. Scannicchio
Fisica con applicazioni in biologia e medicina
Edizioni Unicopli, Milano

R.A. Serway
Principi di Fisica
EdiSES, Napoli

E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano


Fondamenti di Fisica
EdiSES, Napoli

D.C. Giancoli
Fisica
Casa Editrice Ambrosiana, Milano

D. Halliday, R. Resnick, J. Walker


Fondamenti di Fisica
Casa Editrice Ambrosiana, Milano

R. C. Davidson
Metodi matematici per un corso introduttivo di fisica
EdiSES, Napoli

M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno


Interazione Radiazione Materia e Cenni di Radioprotezione
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate di organi, sistemi
e apparati umani
CODICE INSEGNAMENTO 03380
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09
DOCENTE RESPONSABILE Giuseppe Ferraro
Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE MODULO 1 Giuseppe Ferraro
Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE MODULO 2 Pierangelo Sardo
Professore Associato
Università di Palermo
DOCENTE MODULO 3 Rosaria Fileccia
Professore Associato
Università di Palermo
CFU 18
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 270
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 180
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica,
Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana,
Biochimica.
ANNO DI CORSO 2° e 3°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula “Vittorio Zagami”
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in
laboratorio
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale,
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°
anno
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. G. Ferraro Venerdì 9-11
STUDENTI Prof.ssa R. Fileccia Lunedì-Mercoledì 9.30-
12.30
Prof. P. Sardo: ogni giorno previo
appuntamento (0916555801)
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. Conoscere l’integrazione delle funzioni
dalle organiche a quelle psichiche degli organi negli apparati. Conoscere i meccanismi principali di
regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati
nell’esecuzione di compiti specifici. Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica
e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere l’interpretazione dei principali
parametri fisiologici dell’uomo sano.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare e respiratorio

MODULO FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
60 PROGRAMMA
Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare
Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le
membrane biologiche
Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i
meccanismi di trasduzione di varie forme di energia
Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili
Generalità sull’attività riflessa
Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca
definendo la gittata sistolica e la gittata cardiaca
Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco
Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio
Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione
arteriosa
Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a
mercurio (Riva Rocci)
Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato
delle onde normali nell'ECG
Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio
idro-elettrolitico
Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue:
eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche
Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi
Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della
microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato
Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni
dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli
capillari e le loro peculiarità d'organo
Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo
linfatico
Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità
delle strutture che vi sovrintendono
Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare.
Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione
della funzione respiratoria
Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio
Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità
respiratoria
Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi
alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue
Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività
respiratoria
Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione
respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa
Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività
fisica
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto


CONSIGLIATI Editore
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa
Editrice Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Conoscere le funzioni degli apparati renale, gastro-enterico ed endocrino

MODULO FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
60 PROGRAMMA
Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni
con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi di formazione
dell'urina: filtrazione glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed
escrezione
Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio
attraverso il rene
Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico,
della volemia e della pressione arteriosa
Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione
Illustrare le funzioni del canale alimentare: motilità, secrezione, digestione,
assorbimento e spiegare i meccanismi fisiologici del loro espletamento
Indicare i meccanismi di regolazione delle funzioni intestinali operati dal
s.n.c., dal sistema nervoso enterico e dagli ormoni gastrointestinali
Descrivere la motilità dell'intestino colon-retto ed il riflesso della defecazione
Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi
ed alimenti
Descrivere le funzioni tipiche ed il ruolo esercitato dal fegato nella nutrizione
e nel metabolismo intermedio
Descrivere i meccanismi della termoregolazione
Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione di
messaggi funzionali specifici
Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari,
nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse
ipotalamo-ipofisario
Illustrare il controllo ormonale della glicemia
Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo
esercitato in essi dalle paratiroidi
Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi
Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento
Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti
organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-
ipofisari, ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della
midollare surrenale, ormoni gonadici maschili e femminili
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto


CONSIGLIATI Editore
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa
Editrice Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo.

MODULO FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E


60 PROGRAMMA
Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema
nervoso centrale, periferico e vegetativo
Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente
ortosimpatica e parasimpatica
Indicare le funzioni della glia
Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della
sua circolazione
Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua
modulazione, meccanismi di integrazione sinaptica, liberazione dei
neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori.
Manipolazione della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali
nervosi. I neuropeptidi.
Definire il concetto di plasticità sinaptica, indicare i fattori neurotrofici e
sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare
Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi
Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'udito e della fonazione
Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità
visiva
Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti
rifrattometrici
Illustrare l'esame audiometrico
Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto
Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica,
dolorifica, propriocettiva) e viscerale
Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio
Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa, ruolo
degli interneuroni
Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo
Tono muscolare e sua regolazione
Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e
riflessi tonici labirintici e cervicali. Locomozione.
Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento
volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via cortico-
spinale) e funzioni motorie
Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo
motorio
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel
controllo dell'attività motoria
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base
implicati nel controllo dell'attività motoria
Oculomozione
Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale
Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e
patologici dell’elettroencefalogramma
Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema limbico e le funzioni
omeostatiche dell'ipotalamo
Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno,
linguaggio, memoria
Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psico-
endocrinologico. La differenziazione sessuale del sistema nervoso
Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle
increzioni ormonali
Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare
Fornire il razionale dell’elettromiografia
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto


CONSIGLIATI Editore
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa
Editrice Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Ippocrate
CORSO INTEGRATO Fisiopatologia Clinica
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica medico-
chirurgica
CODICE INSEGNAMENTO 13208
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09 – MED18
DOCENTE RESPONSABILE
MODULO 1
DOCENTE COINVOLTO Prof. Gaspare Parrinello
MODULO 2 Professore Associato
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana e Patologia Generale
ANNO DI CORSO III
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI lunedì e giovedì dalle ore 11 alle ore 13
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o
biochimiche, relative alle patologie di interesse medico e chirurgico e la loro correlazione con i
sintomi.
Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche
relative alla salute dell’individuo.
Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento
orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria
e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse medico.
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse
malattie.

MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
30 PROGRAMMA
Conoscere i concetti di salute e malattia; di etiologia e patogenesi;
Conoscere Cause e meccanismi di formazione dell'edema e dell'ascite
Conoscere Perdite di liquido gastro intestinale: vomito e diarrea
Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base di origine metabolica e
respiratoria
Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della
ipertermia
Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa
Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione essenziale
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione
arteriosa secondaria
Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni
piastriniche e della cascata di attivazione della coagulazione
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia
Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici dell’Aterosclerosi
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad aterosclerosi
(IMA, Ictus, AOP)
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili di Anemia
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche complesse
a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste, diabete
mellito)
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle
paratiroidi
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica

ESERCITAZIONI

TESTI HARRISON PRINCIPI DI MEDICINA INTERNA


CONSIGLIATI PONTIERI PATOLOGIA GENERALE 2: FISIOPATOLOGIA
TEODORI TRATTATO ITALIANO DI MEDICINA INTERNA ED. SEU

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse chirurgico.
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse
malattie.

MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
30 PROGRAMMA
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle ulcere,
delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle ferite e del
processo di cicatrizzazione.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: disordini
motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la disfagia
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: diarrea e
stipsi.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano:
ragade, emorroidi, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione
intestinale, emorragie digestive, peritoniti.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri
chirurgici
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.

ESERCITAZIONI

TESTI GALLONE-GALLIERA CHIRURGIA ED. AMBROSIANA


CONSIGLIATI COLOMBO TRATTATO DI CHIRURGIA ED. MINERVA MEDICA
SABISTON TEXTBOOK OF SURGERY: LE BASI BIOLOGICHE
DELLA MODERNA PRATICA CHIRURGICA. ELSEVIER SAUNDERS
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA MEDICINA E CHIRURGIA - IPPOCRATE
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Igiene e Medicina del Lavoro
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Medicina e Sanità Pubblica degli ambienti di
vita e di lavoro.
Fenomeni clinici e gestione della prevenzione
sull’uomo-lavoratore e sull’ambiente.
CODICE INSEGNAMENTO 13293
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/42, MED/44
DOCENTE RESPONSABILE Diego Picciotto
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Francesco Vitale
(MODULO 2) Professore Ordinario
Università di Palermo
CFU 8
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 120
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 80
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO 5°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aule Nuove – Via Parlavecchio
LEZIONI Aula di Igiene
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedi – Mercoledi – Venerdi [8.00-10.00]
DIDATTICHE Lunedì-Mercoledì ore 10-13
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Martedi [12.00-13.00]
STUDENTI Lunedì e Mercoledì ore 13-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisire le nozioni di base delle discipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità di
utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline.
Conoscere i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e
dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale. Conoscere l'eziologia e la storia
naturale delle malattie acute e croniche.
Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere le più comuni malattie professionali e le tematiche di tipo igieni stico.
Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in
considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali. Conoscere l'utilizzo appropriato delle
risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate
alla cura della salute.
Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori
genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della
popolazione; Essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia
e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie,
lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e
della comunità. Conoscere lo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella
morbidità e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto di vista sociale, l'impatto
delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni
sanitarie internazionali. Acquisire la comprensione della necessità di una responsabilità collettiva
negli interventi di promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la
popolazione, ed un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una
collaborazione intersettoriale. Conoscere l'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che includa
le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi ed i principi di
management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Dimostrare una buona
comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie,
efficacia e qualità delle cure. Saper fare un uso corretto dei dati di sorveglianza locali, regionali e
nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. Conoscere le basi per
poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla cura della
salute.
Autonomia di giudizio
Essere capace di valutare le implicazioni mediche ed infermieristiche legate alla patologia
professionale e alle più comuni problematiche di Igiene generale.
Acquisire capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi
sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità
sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Abilità comunicative
Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a
interlocutori specialisti e non specialisti.
Capacità di esporre il significato della patologia lavoro-correlata e di comunicare in maniera
esauriente le soluzioni pratiche di management igienistico.
Capacità d’apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili; Saper utilizzare la tecnologia associata
all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche
e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.
Capacità di aggiornare le proprie conoscenze consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di
questi settori.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MEDICINA DEL LAVORO”

MODULO 1° MEDICINA DEL LAVORO


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
4 Definire il concetto di rischio; definire e classificare i fattori di rischio
professionali; fornire la definizione dei fattori di rischio connessi ad
attività lavorative ed elencarne i principali.
4 Definire i livelli e i tipi di prevenzione, di tutela e di promozione della
salute in ambito occupazionale.
4 Descrivere il quadro clinico delle patologie da rumore, da alte e basse
temperature, radiazioni ionizzanti, non ionizzanti, vibrazioni e baropatie;
illustrare le principali norme preventive.
2 Descrivere il monitoraggio biologico; definire le suscettibilità
individuali.
4 Elencare le possibili cause dei principali tumori occupazionali.
2 Elencare le cause ambientali e lavorative delle dermatiti allergiche e
irritative e fornire indicazioni di carattere preventivo e terapeutico.
2 Indicare i possibili effetti di danno non specifico delle attività lavorative
e descriverne gli effetti (lavoro a turni e notturno, stress lavorativo, danni
da postura, movimentazione di carichi, lavoro d'ufficio, VDT, stress da
eccessivo carico di lavoro, burn-out syndrome, mobbing).
2 Definire il rischio biologico e le principali strategie preventive.
6 Classificare i rischi professionali in ambiente ospedaliero.
4 Descrivere l'inquadramento legislativo ed epidemiologico della medicina
del lavoro. Ricercare le fonti normative nel campo della medicina del
lavoro.
2 Partecipazione alla formulazione del giudizio di idoneità al lavoro
specifico sulla base dei dati sanitari, del monitoraggio ambientale o del
monitoraggio biologico, con riferimento alla disciplina vigente.
TESTI L. Ambrosi, V. Foà - Trattato di Medicina del Lavoro seconda edizione
CONSIGLIATI (UTET Ed. 2003)

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO IGIENE


Presentare, analizzare e discutere le metodologie teoriche ed applicative di prevenzione,
sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato di salute della popolazione.
Indurre una formazione medica orientata alla valutazione e risoluzione di problematiche di Sanità
Pubblica correlate al verificarsi di eventi sanitari in ambienti di vita e di lavoro in relazione anche
alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale.

MODULO 2 IGIENE
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Obiettivi specifici
Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della medicina
preventiva, educazione sanitaria e promozione della salute, della
programmazione, organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi
sanitari, dell’igiene degli alimenti, della sicurezza negli ambienti di vita e di
lavoro, dell’organizzazione di studi epidemiologici ed utilizzazione dei
sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria e delle prove di
efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria.
Programma
- Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica
- Parametri demografici di interesse sanitario e indicatori di salute di una
popolazione
- Gli studi epidemiologici
- Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria, Secondaria e
Terziaria con relative metodologie applicative.
- Pratiche di disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione
- Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari
- Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo, eliminazione ed
eradicazione delle malattie
- Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive
- Immunoprofilassi attiva e passiva
- Vaccini: costituzione, vie di somministrazione, strategie di impiego,
valutazione dell’efficacia dei vaccini. Vaccinazioni obbligatorie e
consigliate, calendario vaccinale vigente in Italia
- Le immunoglobuline: tipi, modalità di somministrazione, efficacia.
- Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche
di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, applicazioni e strategie.
- Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti, HACCP, tossinfezioni
alimentari
- Igiene dell’ambiente: matrici ambientali, inquinamento atmosferico, acqua e
ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana
- Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale, Aziende
Sanitarie, Livelli Essenziali di Assistenza
- Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del
rischio clinico

ESERCITAZIONI

TESTI Igiene Medicina Preventiva Sanità Pubblica


CONSIGLIATI W. Ricciardi
Monduzzi Editore, Bologna
Igiene edilizia ed Ambientale
C. Signorelli
Società Editrice Universo
Trattato di Legislazione Ospedaliera
A. Zaglio
Piccin – 2009
Manuale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica
Faggiano-Donato-Barbone
Centro Scientifico Editore
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia - Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Immunologia
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Struttura,funzione e metabolismo delle
molecole di interesse biologico
CODICE INSEGNAMENTO 03839
ARTICOLAZIONE IN MODULI No
NUMERO MODULI UNO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Francesco Dieli
Professore Ordinario di Immunologa
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 20
STUDIO PERSONALE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Secondo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Aula Magna - Dipartimento di Biopatologia
e Metodologie Biomediche, Sezione di
Patologia Generale, Corso Tukory 211.
Aule Nuove
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed attività teorico-pratiche in aula
ed in laboratorio.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Due prove scritte in itinere inerenti la prima
e la seconda parte del programma e prova
orale finale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e
DIDATTICHE Venerdì, ore 9,30-11,00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì, Martedì e Mercoledì ore 12-13.
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere i meccanismi cellulari e molecolari fondamentali della risposta immunitaria, ed
il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi e nelle reazioni immunopatogene.
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un
atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi
personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente
l’informazione scientifica . Discutere ed utilizzare i principali meccanismi di funzionamento
del Sistema Immune in condizioni fisiologiche e/o patologiche, discutere casi clinici per le
loro implicazioni immunologiche ed essere a conoscenza dei metodi ed approcci
sperimentali per lo studio del sistema immune. Saper comunicare in modo chiaro le
conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano
loro di continuare a studiare in modo autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO IMMUNOLOGIA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E


PROGRAMMA
60 ore - Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria.
Recettori di homing.
- Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili
molecolari. Il sistema del complemento (attivazione, funzioni. recettori
e proteine di controllo).
- La fagocitosi.
- Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene.
- Il complesso maggiore di istocompatibilità. MHC classico e non
classico
- I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR),
funzioni. Popolazioni di linfociti T (CD4, CD8, DN, NKT, γδ).
- I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene (BCR),
funzioni. I linfociti B1.
- Gli anticorpi: struttura, funzioni, interazioni con cellule e fattori
dell’immunità innata e acquisita. Gli FcR.
- Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione, funzione
effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione della produzione
anticorpale.
- Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e
chemochine. Uso terapeutico delle citochine.
- I linfociti Natural Killer.
- La tolleranza immunologica. L’autoimmunità.
- Le immunodeficienze congenite: sindrome di De George,
agammaglobulinemia di Bruton, ipogammaglobulinemia variabile
comune, deficit selettivo di IgA, ipogammaglobulinemia con iper-IgM,
SCID, deficit congeniti dei fagociti, deficit congeniti del complemento.
- Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS.
Caratteristiche generali, proteine e recettori cellulari dell’ HIV. Il ciclo
replicativo dell’ HIV. I meccanismi patogenetici dell’AIDS.
- Risposta immune agli agenti infettivi (virus, batteri, funghi,
elminti).
- I vaccini.
- La classificazione delle reazioni immunopatogene.
L’ipersensibilita’ I tipo e asma bronchiale. Le reazioni
immunopatogene di II tipo, test di Coombs diretto e indiretto. Le
malattie da immunocomplessi (III tipo). Le reazioni di IV tipo:
ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina, la tubercolosi.
- Immunologia dei trapianti. Alloreattività e rigetto. Ruolo dei
linfociti NK nel trapianto di midollo osseo.
- Immunologia dei tumori.
- Il laboratorio di immunologia: tecniche imnmunologiche, modalità
di studio dei linfociti T e B. Principali clusters di differenziazione (CD).
Modalità di studio della fagocitosi.
ESERCITAZIONI
La attività didattica teorico-pratica consisterà nella dimostrazione, a
piccoli gruppi di studenti, delle principali tecniche immunologiche di
laboratorio, applicate allo studio della medicina sperimentale e della
diagnostica.
TESTI - IMMUNOLOGIA. Male - Brostoff - Roth. Ed. Elsevier (2007).
CONSIGLIATI - IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE. Abbas – Lichtman -
Pillai. Ed. Elsevier (2010).
- Kuby IMMUNOLOGIA. Goldsby – Kindt - Osborne. Ed. UTET (2001).
- IMMUNOBIOLOGIA. Janeway - Murphy - Travers - Walport. Piccin-
Nuova Libraria Ed. (2009).
- IMMUNOLOGIA. Coico - Sunshine - Benjamini. Ed. Edises (2005).
- IMMUNOLOGIA, INFEZIONE, IMMUNITA’. Pier - Lyczak – Wetzle.
Piccin-Nuova Libraria Ed. (2006).

Inoltre si raccomanda di utilizzare il materiale didattico (diapositive in


formato Power Point) scaricabile gratuitamente dal sito di Nature
Reviews in immunology, all’indirizzo Web: http://www.nature.com/nri, e
le reviews in lingua inglese, su argomenti selezionati, fornite
gratuitamente dal docente.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Istologia ed Embriologia
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Morfologia umana
CODICE INSEGNAMENTO 04111
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI 1
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI Bio17
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Maria Buscemi
Professore Ordinario
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 105
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 70
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO 1°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Da stabilire
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattica frontale; esercitazioni;
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligaroria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI 2° SEMESTRE
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI lunedi ore 11-13
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della definizione e
interpretazione critica delle conoscenze morfologiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Conoscere le caratteristiche principali strutturali ed ultrastrutturali delle cellule e dei tessuti in
relazione alla loro specifica attività e derivazione embriologica.
Autonomia di giudizio
Verranno proposti agli studenti questionari di valutazione del livello di apprendimento, che
consentiranno loro di verificare le conoscenze acquisite sulle tematiche oggetto di studio, al fine di
colmare tempestivamente eventuali lacune.
Abilità comunicative
Essere in grado di descrivere ed illustrare attraverso specifica terminologia le caratteristiche
fondamentali, l'organizzazione strutturale e ultrastrutturale delle cellule e dei tessuti, correlati alla
loro specifica funzione.
Capacità di apprendimento
Acquisire la capacità di integrazione dei dati derivanti dallo studio della morfologia delle cellule e
dei tessuti e delle relative correlazioni tra struttura e funzione, quale indispensabile bagaglio
culturale per la futura comprensione della fisiologia e della fisiopatologia degli organi e degli
apparati dell’organismo umano.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO:


Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare, alla
organizzazione dei quattro tessuti principali; conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello
sviluppo embrio-fetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti
molecolari che indirizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale.

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO:


C.I. Istologia ed Embriologia
ORE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
FRONTALI PROGRAMMA
60 A. ISTOLOGIA
1/I. MEZZI DI INDAGINE E METODI
Cenni storici della Istologia e i suoi metodi di studio: i primi mezzi di indagini
fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’ del microscopio
ottico. Limiti del microscopio luce. Il microscopio a fluorescenza. Il
microscopio in contrasto di fase. Il microscopio polarizzatore. Il microscopio
elettronico: struttura base del microscopio elettronico. Potere risolutivo teorico
e reale. Il microscopio a scansione. Laser Pressure Catapulting. Generalità
sulle colture cellulari. Cenni di Citologia esfoliativa. Tecniche di allestimento
dei preparati istologici: dalla fissazione alla inclusione Artefatti.
I coloranti: classificazioni. Proprietà dei coloranti; fattori che influenzano
l'attività dei coloranti. Teorie sul meccanismo delle colorazioni. Tecniche di
allestimento delle sezioni: microtomo, ultramicrotomo, criostato. Colorazioni
elettroniche: ombreggiatura, colorazione negativa. Immunoistochimica:
applicazione della rivelazione delle perossidasi alle tecniche
immunoistochimiche. Autoistoradiografia: metodo per apposizione, metodo di
rivestimento delle sezioni con emulsione liquida.
2/I. CITOLOGIA
La dottrina cellulare. Note di bioevoluzionismo: FC, LCAC. Sincizi e
plasmodi. La differenziazione delle cellule. Architettura generale della
morfologia cellulare. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula: cenni
sui componenti inorganici ed organici. Il metabolismo cellulare e le
manifestazioni vitali del protoplasma.
La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula:
l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della
membrana plasmatica; le differenziazioni morfo-funzionali plasmalemmatiche.
I dispositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e funzioni del reticolo
endoplasmatico, mitocondri, lisosomi, microbodies, perossisomi complesso del
Golgi. La caratterizzazione sovramolecolare dei costituenti cellulari: il
Citoscheletro. Il Glicocalice. Composizione molecolare e funzione
3/I. ISTOLOGIA
Tessuti. Organi. Sistemi. Classificazione dei tessuti.
I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli
epiteli: epiteli di rivestimento, sensoriali, secernenti. Le unità cellulari
secernenti, le ghiandole esocrine, le ghiandole endocrine (classificazione ed
organizzazione strutturale). Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. Il sistema
neuroendocrino diffuso. (SDN)
I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali. Le
cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e
funzionali. Il mesenchima. I tessuti connettivi; i tessuti cartilaginei; i tessuti
ossei; il sangue, i tessuti e gli organi emopoietici.
I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio, tessuto muscolare striato
somatico, tessuto muscolare striato cardiaco.
Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e metodi di indagine.
Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni; forma
dei neuroni; classificazioni; struttura ed ultrastruttura dei componenti del
neurone (la membrana del neurone, il pirenoforo, la sostanza tigroide,
neurotubuli e neurofilamenti, i dendriti, il neurite, la fibra nervosa). Modalità
di connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e periferiche.
Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e
distribuzione topografica (aminergici, colinergici, aminoacidergici, purinergici,
peptidergici).
Nevroglia: Generalità. Glia del Sistema Nervoso Centrale: ependima,
macroglia, oligodendroglia, microglia, pituiciti, cellule di Müller, gliociti di
Bergmann.
Glia del Sistema Nervoso Periferico.
B. EMBRIOLOGIA
1/E. GENERALITA’
Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. Le varie tappe dello
sviluppo embrionale, misure embrio-fetali. Anatomia embrio-fetale:
descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto.
La determinazione ed il differenziamento del sesso: il differenziamento delle
gonadi.
Le cellule germinali primordiali. Lo sviluppo della gonade maschile e
femminile.
Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali.
Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il didimo, l'
epididimo, il tubulo seminifero e le cellule di Leydig. Le vie spermatiche. Il
controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili.
Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la follicologenesi
pre-postpuberale; le tube uterine; l'utero; la vagina. Il controllo neurormonale
delle funzioni gonadali femminili.
La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. Le cellule della
linea seminale. Gli spermatogoni. Gli spermatociti. Gli spermatidi. La
spermioistogenesi. Lo spermatozoo. Spermatozoi anomali.
La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico, uterino e
vaginale.
2/E. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI
La fecondazione: significato della fecondazione. Il tragitto degli spermatozoi
attraverso le vie genitali maschili. Maturazione e motilità degli spermatozoi.
L'emissione degli spermatozoi. Lo sperma o seme. La capacitazione degli
spermatozoi. Vitalità degli spermatozoi. Tragitto e vitalità dell'ovocito.
Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale, la penetrazione
dello spermatozoo nell' ovocellula, l'attivazione dell' ovocito, la reazione
corticale. Formazione dello zigote. La fecondazione in vitro: informazioni
generali.
La segmentazione: dalla morula alla blastula. Tipi di uovo. Tipi di
segmentazione. La segmentazione nei mammiferi placentali. Programmazione
dello sviluppo. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da parte di programmi
genetici materni. Passaggio dal programma materno a quello embrionale.
Controllo del programma embrionale di sviluppo. Blastogenesi (Annidamento
e Reazione deciduale).
La gastrulazione: il significato della gastrulazione. La gastrulazione nei
mammiferi placentali. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi.
Foglietti embrionali. Coordinamento citoscheletrico e segnali intercellulari nel
corso della gastrulazione.
La neurulazione: significato ed impegno organizzativo.
3/E.MORFOGENESI E ISTOGENESI
Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori
endogeni ed esogeni, i. primaria e secondaria, interazioni, organizzatori),
Determinazione, Morfogeni, Stem Cells. La prima settimana dello sviluppo (la
segmentazione). La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla
gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). La quarta
settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). Dalla quinta alla
trentottesima settimana di sviluppo.
Istogenesi. L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Derivati
ectodermici. Derivati entodermici. Derivati mesodermici.
Gli annessi embrionali: introduzione. Gli annessi embrionali nei mammiferi
placentali. Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo.
4/E.ORGANOGENESI
Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale, dell' Apparato Respiratorio
e Cardiovascolare (emopoiesi), dell' Apparato Gastroenterico e dell' Apparato
Urogenitale.
10 ESERCITAZIONI
Osservazione al microscopio ottico dei principali tessuti. Descrizione delle
varie fasi che caratterizzano l’allestimento di un preparato istologico
TESTI • AA.VV. Il Manuale di Istologia – Casa Editrice Idelson Gnocchi – Napoli
CONSIGLIATI 2009
• Moore e Persaud - Sviluppo prenatale dell' uomo - Embriologia ed
orientamento medico Editore: Edises II edizione 200)
• Leslie P. Gartner, James Hiatt - Color Atlas of Histology – Fifth Edition
Wolters Kluver
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Lingua Inglese
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Inglese scientifico e abilità linguistiche,
informatiche e relazionali, pedagogia medica,
tecnologie avanzate e a distanza di informazione
e comunicazione
CODICE INSEGNAMENTO 86626
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI 1
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI L-LIN\12
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Tatiana Canziani
Ricercatore di Lingua e Traduzione Inglese
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Primo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula A – B plesso Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario Ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI mercoledì ore 9.00-12.00
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado di leggere, comprendere e
scrivere un breve testo di ambito medico-specialistico in lingua Inglese con particolare
attenzione all’ambito terminologico medico specialistico.. Essere in grado di impostare una
conversazione semplice con il paziente al fine di raccoglierne i dati anamnestici e la storia
clinica.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO Lingua Inglese


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
60 ore PROGRAMMA
• English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I
pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale
dei sostantivi regolari, irregolari e di derivazione greca e latina; Il
genitivo sassone;I numeri cardinali; I numeri ordinali; La data;
L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e
pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni di tempo e di
stato in luogo;Gli avverbi di frequenza e la loro posizione nei tempi
semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni
seguite dal gerundio; Lo stile nominale: la nominalizzazione in
Medical English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione
del discorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi
particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei
verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerundio; Il presente progressivoIl
simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese)
Il present perfect (costruzione ed uso – differenze nell’uso tra simple
past e present perfect): Il condizionale presente; Il periodo ipotetico di
tipo 0
Il perfect conditional; Il past perfect; Il periodo ipotetico di tipo I, II,
III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal
verbs; la forma passiva
• Medical English
 Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico medico
relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono
denominate e difficoltà di traduzione; Asking about personal details
and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/
Disability: differenze nell’uso; Human body and human organs: Uso
dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie;
I prefissi Fore-, Hind- in ambito medico; Blood e derivati relativi
nell’ambito medico;Asking about pain: location, duration and type of
pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle
sindromi;Medical acronyms: aspetti linguistici e differenze tra la
lingua Italiana e la lingua Inglese
La costruzione del CV in lingua Inglese
La comunicazione Medico – paziente in lingua Inglese:
On examination: Instructions
General health questions concerning:
- Medical history
- Family History
- Cardiology
- Paediatrics

TESTI  PROIEZIONI IN POWER POINT


CONSIGLIATI  TESTI:
Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge
Bettinelli et al., English for Medicine, Hoepli
Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone editore
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia - Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie apparato locomotore, fisiatria e
chirurgia plastica
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica dell’apparato
locomotore
CODICE INSEGNAMENTO 13944
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI Tre
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/34
DOCENTE RESPONSABILE Giulia LETIZIA MAURO
(MODULO 1) Professore Ordinario di Medicina Fisica e
Riabilitativa (MED/34)
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO MODULO 2 A. CORDOVA
associato
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO MODULO 3 U. MARTORANA
associato
Università di Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 135
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 90
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio
ANNO DI CORSO Quinto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Come da calendario ufficiale
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni)
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì dalle 12:00 alle 13:00
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire
nozioni fondamentali sulle patologie di interesse riabilitativo indicandone i principali indirizzi di
prevenzione, diagnosi e terapia. Conoscere le modalità di svolgimento della visita specialistica.
Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali
nozioni per la presa in carico del paziente disabile.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 1 Medicina Fisica e Riabilitativa


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
30 ore PROGRAMMA
• Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale
• Organizzazione delle strutture riabilitative e del team
• Differenze tra menomazione, disabilità e handicap delle malattie
invalidanti più frequenti; descriverne le conseguenti strategie
organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente
• Esame obiettivo delle principali articolazioni (rachide, spalla, gomito,
mano, anca, ginocchio, piede)
• Visita Fisiatrica
• Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale)
• Principali scale di valutazione
• Principali terapie fisiche per le patologie osteomioarticolari,
neurologiche, etc….
• Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito
osteoarticolare, neurologico, cardiorespiratorio, etc.
• Protocolli riabilitativi
• Descrivere l'epidemiologia e le differenti determinanti etiopatogenetiche
della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso, all'età, a patologie, a
terapie concomitanti, ecc.; indicarne le manifestazioni cliniche e gli
accertamenti diagnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici
• Classificare e indicare i principali elementi diagnostici delle più frequenti
alterazioni ossee di natura endocrina o metabolica primitive o secondarie
• Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea
• Epidemiologia, basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti
diagnostici anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti
terapeutici nelle artrosi delle diverse articolazioni
• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfondimento diagnostico e
gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombosciatalgie
• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle
modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle
condizioni fisiologiche e parafisiologiche

ESERCITAZIONI
TESTI Powerpoint delle lezioni
CONSIGLIATI Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione
Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA L.M. MEDICINA E CHIRURGIA
INSEGNAMENTO Malattie degli organi di senso.
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica degli organi di senso
CODICE INSEGNAMENTO 13946
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/28, MED/30, MED/31
DOCENTE RESPONSABILE Vincenzo Schifano
(MODULO 1) Professore Associato
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO MODULO 1 Pietro. MESSINA
Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO MODULO 2 Gianfranco CUPIDO
Associato
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Sesto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Clinica Oculistica
LEZIONI Provvederà la segreteria appena sarà approvato
il calendario delle lezioni
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali. Esercitazioni.

MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa


METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi


PERIODO DELLE LEZIONI II Semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza degli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere e diagnosticare le principali patologie di pertinenza oculare, nonché di
inquadrare i segni oculari delle patologie sistemiche.
Autonomia di giudizio
Possibilità di formulare iter diagnostici per l’accertamento delle principali patologie oculari
Abilità comunicative
Possibilità di indirizzare il paziente verso una più efficace e pronta diagnosi delle principali
patologie oculari.
Capacità d’apprendimento
Acquisizione di una capacità di formazione continua nel campo delle principali patologie oculari.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Lo studente al termine del Corso di Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado di:
conoscere gli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo. In
particolare, per quanto riguarda la patologia oculare, lo studente deve essere in grado di
riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti complicanze oculari delle
più comuni malattie sistemiche.

MODULO MALATTIE APPARATO VISIVO


ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI
1,5 Cause e caratteristiche dei più comuni errori di rifrazione e accomodazione
1,5 Principali indagini strumentali di largo impiego in campo oftalmologico
(esame con lampada a fessura, tonometria, fluorangiografia, campimetria
visiva, optometria, etc..): tecniche e principi
1,5 Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina (affezioni
flogistiche, vascolari, dismetaboliche, tumorali, distacco della retina) e
principali approcci terapeutici
1,5 Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali
(ipertensione, diabete, ipertensione endocranica, corioretiniti etc.) e
interpretazione dei relativi referti.
1,5 Cause principali, diagnosi differenziale e trattamento dell' “occhio rosso"
(congiuntiviti, iriti, ecc).
1,5 La cataratta: cause, epidemiologia, storia clinica e principi di terapia.
1,5 Fisiopatologia dell'idrodinamica dell'umor acqueo; definizione, principi
diagnostici (con particolare attenzione al sospetto diagnostico d'urgenza) e
strategie terapeutiche del glaucoma.
1,5 Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche
(alterazioni chiasmatiche, retrochiasmatiche e retrogenicolari); descrizione
dei principi generali di terapia
1,5 Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio
oculo-estrinseco e strabismi paralitici): diagnosi e terapia
1,0 Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato
nella diagnostica differenziale con malattie anche di interesse internistico
1,0 Le cause di ipovisione nell’infanzia, i processi cognitivi e riabilitativi.
1,5 Malattie cronico-degenerative, flogistiche, tumorali e dismetaboliche di
annessi oculari (palpebre cornea, sclera-congiuntiva, uvea anteriore etc.)
1,5 Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg. tapeto-
retiniche, maculopatie congenite, albinismo, etc)
1,5 Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche:
corpi estranei, lesioni corneali, danni retinici acuti, lesioni meccaniche del
globo oculare, etc.
TESTI M. Miglior: Oftalmologia clinica. Ed. Monduzzi, Bologna
CONSIGLIATI Frezzotti, Guerra, Oftalmologia essenziale, Ambrosiana
Sborgia, Delle Noci, Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed.
Miglior, Oftalmologia Clinica, Monduzzi Ed.
Kanski JJ, Oftalmologia clinica, Ed. Elsevier
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina di Laboratorio
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Medicina di Laboratorio e Diagnostica Integrata
CODICE INSEGNAMENTO 04987
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07, BIO/12, MED/05
DOCENTE RESPONSABILE Prof.
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Marcello Ciaccio
(MODULO 2) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Domenico Lio
(MODULO 3) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia Generale
ANNO DI CORSO IV
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Come da calendario ufficiale
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì e Mercoledì, ore 10-12
STUDENTI Prof. D.Lio 12.00 – 14.00 Lunedi e Mercoledi

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi
dell'organismo. Conoscere i principali esami di laboratorio e le loro correlazioni con le patologia
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo
scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza.
Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità
terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per
risolvere i problemi.
Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem
solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia
loro fornita.
Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della
ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
Abilità comunicative
Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di
gruppo efficiente.
Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta.
Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche.
Capacità di apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA


Obiettivi dell’Insegnamento di Biochimica Clinica sono quelli di consentire allo studente
l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono di valutare
criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa
ottenibili in relazione alle condizioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi
metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità di
esami o analisi speciali ed avere la capacità di accedere al dato biochimico clinico come strumento
diagnostico.
In particolare:
 conoscenza dei principali esami di laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e
fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento.
 interpretazione critica dei risultati di laboratorio in relazione ai fattori di incertezza della
misura e di variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità diagnostica delle indagini di
laboratorio, esemplificazione delle forme corrette di refertazione.
 informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in
Biochimica Clinica.
 corretto uso dei tests nei procedimenti di screening, di diagnosi di stadiazione e fasi
terapeutiche delle malattie.
 appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e
biologici indotti dal fatto patologico.
 acquisizione di una corretta capacità di programmazione/prescrizione dei tests in rapporto
all’ipotesi diagnostica o fase di monitoraggio della malattia.

MODULO Biochimica Clinica


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
20 PROGRAMMA
Gli esami di laboratorio: definizione, tipologia, modalità di richiesta.
Le unità di misura.
La sicurezza in laboratorio.
Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali
biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici.
Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali di
laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbidimetria,
nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche
elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi,
immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con
anticorpi monoclinali, isoelettrofocalizzazione, cromatografia,
radioimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso,
microscopia clinica, spettrometria di massa, HPLC, tecnologie di
biochimica molecolare mediante DNA ricombinante, analizzatori multipli,
spettroscopia di risonanza magnetica, PET).
Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche.
La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo di qualità dei dati.
La variabilità biologica intraindividuale e interindividuale, i valori di
riferimento, nomenclatura e refertazione.
La sensibilità e la specificità clinica, la predittività diagnostica dei dati di
laboratorio.
Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche
analitiche, l’automazione in biochimica clinica.
Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio di Biochimica Clinica.
Enzimologia Clinica: Profili d’organo e di tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,
Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi,
Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.
Metabolismo glicidico:
La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;
Modificazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e
Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica;
Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, C-
peptide plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico,
determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico glucidico,
curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia,
piruvicemia, dislipidemie nel diabetico, alterazioni urinarie nel diabetico).
Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e dismetabolici.
Metabolismo lipidico:
Acidi grassi.
Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceridi, Fosfolipidi.
Lipoproteine. Dislipidemie.
Ipercolesterolemie.
Aterosclerosi e Malattie cardiovascolari.
Metabolismo proteico:
Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi.
Aspetti biochimico clinici e dismetabolici dell’Insufficienza Renale.
Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici del Coma
epatico.
Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici.
Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie.
Sistema Endocrino:
Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e
accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione,
ACTH, TSH, e relativi test funzionali.
Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone,
Somatostatina.
Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali.
Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e
dell’Ipofunzione surrenalica.
Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroidismi, delle Tireotossicosi e
degli Ipotiroidismi.
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e
delle Malattie della differenziazione sessuale.
Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo.
Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.
Calcemia e sua regolazione.
Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica.
Diagnostica biochimico clinica dei fattori di regolazione della pressione
arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoidi. Alterazioni biochimico
cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.
Diagnostica biochimico clinica dei disordini dell’equilibrio acido-base e idro-
salino. Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.
Infarto del Miocardio: fattori di rischio; modificazioni biochimiche nell’area
infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori di danno miocardio.
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato.
Diagnostica biochimico clinica degli Itteri.
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino.
Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica.
Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme.
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del
tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni.
La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia
neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici di
neoplasia.
Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica.
Diagnostica di laboratorio delle Malattie genetiche acquisite.
Diagnostica di laboratorio delle Malattie Muscolari.
Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche.
Aspetti biochimico clinici del dolore.
Biochimica Clinica del liquido cefalorachidiano.
Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico.
Biologia molecolare clinica: Tecniche diagnostiche a livello di DNA delle
principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate
dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Studio
delle mutazioni del DNA mediante analisi diretta e indiretta (polimorfismi
di restrizione). Tecnica PCR (reazione di polimerizzazione a catena) per
l’amplificazione di sequenze anomale di DNA.

ESERCITAZIONI
TESTI L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore
CONSIGLIATI e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-
Gnocchi Editori, 2007.
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:
Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.
L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.
W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in Medicina Clinica. Mc Graw-
Hill, 1997.
B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore: Medicina
di Laboratorio. UTET, 1996.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO (Patologia Clinica)


Conoscenza delle principali tipologie di test diagnostici nel laboratorio di Patologia
Clinica e significato diagnostico della modificazione dei parametri di laboratorio
Corretto uso della richiesta di esami di laboratorio ed utilizzo di linee guida e flowchart
basate sulla “Evidence Based Medicine” per il conseguimento di dati di laboratorio
utilizzabili nei percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti
Essere in grado di relazionarsi ai colleghi e sanitari operanti nel laboratorio per
comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche,comprendendone i contenuti ed elaborandone e concordandone le
modalità di approfondimento.
MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO
Patologia Clinica
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI
20 SPECIFICI E PROGRAMMA

La logica diagnostica degli Esami di laboratorio:


Fattori che influenzano la Variabilità Preanalitica ed Analitica
Prelievo raccolta e validità dei campioni per la diagnostica di
laboratorio
Il dato di laboratorio come segno clinico di patologia
Profili d’organo e protocolli diagnostici

Modalità e tempi di refertazione


Concetti di:
Intervallo di riferimento
Valori decisionali
Uso dei dati di laboratorio nella valutazione dell’efficacia terapeutica
e della prognosi

Il paziente con affezioni ematologiche:


- Esame Emocromocitometrico
Nomenclatura ed interpretazione dell'esame emocromocitometrico
Gli indicatori di anemia
Interpretazione della formula leucocitaria
Correlazioni delle modificazioni dei parametri ematologici
- Monitoraggio dei parametri emocoagulativi
La conta ed i parametri piastrinici
Profilo emocoagulativo di base
Significato delle modificazioni patologiche dei valori dell’esame
emocromocitometrico

Approccio all’immunoematologia
Principi di immunoematologia
Linee guida nel buon uso del sangue
Gli emocomponenti
Tipologie e principali applicazioni cellule staminali
Tipizzazione HLA: applicazioni diagnostiche e nella medicina dei
trapianti

Il paziente con affezioni dell'apparato urinario:


- L'esame delle Urine
Il laboratorio e gli esami di funzionalità renale

Il paziente con affezioni cardiovascolari


Approccio di laboratorio alla diagnostica cardiologica
Approccio di laboratorio al paziente iperteso

Il paziente con affezioni gastroenteriche ed epatiche e polmonari:


- Il Laboratorio e gli itteri
- L'esame del liquido ascitico
- L'Urgenza pancreatica: Esami di laboratorio
- Emogas-analisi

Il paziente con patologie del sistema immune:


- Quadri sierologici di base nelle patologie immunitarie
- Diagnosi dello stato di immunodeficienza
- Il laboratorio nelle allergopatie

Diagnostica di laboratorio avanzata:


Medicina Molecolare delle malattie multifattoriali

ESERCITAZIONI
TESTI Autore: Widmann: Ronald A. Sacher e Richard A. McPherson.
CONSIGLIATI
Titolo: Interpretazione clinica degli esami di laboratorio
Casa Editrice: Mc Graw Hill libri Italia (Milano) - 2001 Undicesima
edizione.
Inoltre alcuni dei contenuti di Patologia clinica sono riportati nel
seguente testo: Compendio di patologia generale - Caruso Calogero,
Licastro Federico – Casa Editrice Ambrosiana Sempre per la
Patologia Clinica sono disponibili le presentazioni power-point delle
lezioni

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA


Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi di laboratorio
Attuare misure di autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici.

MODULO Microbiologia Clinica


ORE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
FRONTALI PROGRAMMA
20 Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura,
coltura dell'espettorato e di altri materiali biologici)
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi di sangue per valutazioni sierodiagnostiche, determinazioni di
antigenemia e ricerche parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di campioni di feci per indagini parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con
tecniche bio-molecolari
Eseguire tampone tonsillare
Eseguire tampone vaginale e cervicale
Eseguire prelievo cervicale mediante uso di brush
Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta di secreto prostatico o
urine di primo gitto per diagnosi di prostatite
Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza
diretta ed indiretta ed elencarne le utilizzazioni biomediche con specifico
riferimento alla microbiologia clinica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura"
ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed
elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche di sequenziamento genico ed
elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Assistere alla preparazione di campioni per l'esecuzione di indagini
microbiologiche tradizionali
Assistere al funzionamento di sistemi automatici di identificazione
microbica, di saggio di sensibilità ai farmaci e di incubazione e
monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi
Interpretare, ai fini dell'attribuzione di ruolo patogeno, referti relativi ad
isolamenti microbici da campioni biologici diversi (sangue, urine,
espettorato, ecc.)
Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità di
esecuzione, e discuterne il ruolo nella scelta di una antibiotico-terapia mirata
Conoscere i principali marcatori di resistenza batterica e fungina ai farmaci
antimicrobici
Conoscere le principali modalità di monitoraggio delle sensibilità virali ai
farmaci
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni del SNC
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni delle vie aeree
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni dell'apparato digerente
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni cardio-vascolari
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni oculari
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni in gravidanza
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica di infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis,
T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp.
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per il riconoscimento
ed il controllo delle infezioni nosocomiali

ESERCITAZIONI

TESTI L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore


CONSIGLIATI e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-
Gnocchi Editori, 2007.
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:
Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.
L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Corso di Laurea magistrale in Medicina e
MAGISTRALE) Chirurgia Ippocrate
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina Interna
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE • Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica medico-
chirurgica
• Clinica generale medica e chirurgica
• Farmacologia, tossicologia e principi di
terapia medica
• Discipline anatomo-patologiche e
correlazioni anatomo-cliniche
• Discipline radiologiche e radioterapiche
• Emergenze medico-chirurgiche
• Medicina di comunità
• Formazione clinica interdisciplinare e
medicina basata sulle evidenze
• Medicina delle attività motorie e del
benessere
CODICE INSEGNAMENTO 05000
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09, MED/09 (Geriatria), MED/49
DOCENTE RESPONSABILE Prof. GiovamBattista Rini
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Silvio Buscemi
(MODULO 2) Ricercatore non confermato
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Prof. Rosario Scaglione
(MODULO 3) Professore Associato
Università degli Studi di Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 135
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 90
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Corsi integrati dei primi 4 anni
ANNO DI CORSO V° - VI°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Come da calendario ufficiale
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Frequenza in reparto
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (V° anno)
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da calendario ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. GiovamBattista Rini:
STUDENTI martedì, ore 12.00-13.00
Prof. Silvio Buscemi:
martedì, ore 12.00-14.00
Prof. Rosario Scaglione:
martedì e giovedì, ore 12.00-14.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenze di tipo fisiopatologico, clinico, di diagnosi e terapia delle malattie di interesse
internistico. In particolare, saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si
riscontrano nelle diverse malattie. Conoscenze di algoritmi, flow-chart applicate alle malattie
internistiche e conoscenze della storia naturale delle malattie internistiche. Gli studenti dovranno,
inoltre, conoscere le modificazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello
stato di malattia nell’anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza
sanitaria nel paziente geriatrico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Raccogliere una storia clinica integrata del paziente, anche in relazione al suo stato psicologico,
condurre un completo esame obiettivo generale e locale, conoscere i valori fisiologici dei parametri
di laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. Riconoscere ogni condizione che metta in
pericolo imminente la vita del paziente. Essere in grado di gestire correttamente e in autonomia le
urgenze mediche più comuni.
Autonomia di giudizio
Formulare un’ipotesi diagnostica clinica, che è alla base del ragionamento clinico di tipo ipotetico-
deduttivo. Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non
complesso tutti i dati del paziente), “coerente” (nessi fisiopatologici, fattori predisponenti ed
eventuali complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata), ed “adeguata” (la malattia
sospettata racchiude tutti i dati del paziente). Essere in grado di formulare giudizi personali per
risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente
l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Scegliere i farmaci in funzione
non solo dei loro effetti ma anche in base alla prevedibile risposta che ogni singolo paziente potrà
evidenziare. Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità
nelle decisioni prese durante la pratica medica.
Abilità comunicative
Capacità di dialogare empaticamente e di esporre i risultati dell’iter diagnostico-terapeutico al
paziente ed ai suoi familiari, con particolare attenzione nei confronti di problematiche ‘delicate’
(comunicazione di inguaribilità o gravi menomazioni). Saper consigliare anche altri luoghi di cura
specialistici come ad es. centri di eccellenza. Capacità di sostenere la validità e correttezza dell’iter
diagnostico-terapeutico effettuato sul paziente di fronte ai colleghi della propria e/o di altre U.O.
Capacità di richiesta di consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o di altre U.O.
Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di
gruppo efficiente.
Capacità d’apprendimento
Conoscere i principi della ricerca scientifica, così da poter leggere con senso critico le riviste
scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. In particolare, saper
utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle
pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello
sanitario.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
Obiettivo del Modulo è la descrizione della tassonomia, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi,
della storia naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management
terapeutico delle più frequenti patologie, a carattere acuto e cronico, della Medicina Interna. Sarà
anche compiutamente esaminato, nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni, il
significato clinico, diagnostico e prognostico di alcune indagini laboratoristiche e strumentali di
specifica esecuzione nella gestione di alcune entità cliniche internistiche (EGA, spirometria,
paracentesi diagnostica e terapeutica, toracentesi, tests coagulativi, diagnostica radiologica).

MODULO Medicina Interna


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E
40 ore PROGRAMMA
1. Valutazione dell’individuo nella sua globalità, comprensiva del suo
essere psico-fisico, della sua personalità, del suo vissuto e della sua
specificità culturale ed ambientale.
2. L’evoluzione epistemiologica della medicina, il concetto di salute, il
concetto di malattia, l’approccio olistico al paziente, tecniche di
colloquio, principi di metodologia clinica, una corretta alimentazione,
il concetto di malattia complessa e complicata.
3. Lo shock, morte improvvisa cardiaca, la valutazione del rischio
cerebro- e cardiovascolare, ipertensione e sue complicanze, la
cardiopatia ischemica acuta e cronica, lo scompenso di cuore, cuore
polmonare, le aritmie ipo- ed ipercinetiche, le endocarditi, le
pericarditi e sindrome da tamponamento cardiaco, la TVP e
tromboembolia polmonare, le trombosi arteriose acute, la stenosi
aortica calcifica, le AOCP.
4. Le polmoniti, l’asma bronchiale, la bronchite cronica e le sue sequele,
l’insufficienza respiratoria, le pneumoconiosi, le pleuriti, lo
pneumotorace, i tumori polmonari.
5. Il diabete mellito e sue complicanze, le tireopatie, le patologie
endocrine delle paratiroidi, gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi,
l’obesità e le sue complicanze, la sindrome polimetabolica, la
sindrome dell’ovaio policistico, i disturbi idroelettrolitici, i disturbi del
metabolismo lipidico.
6. Le FUO, il tifo, la mononucleosi infettiva, la brucellosi, la
toxoplasmosi, le rickettiosi, le malattie da parassiti, le malattie da
funghi, le malattie virali di interesse internistico, le infezioni
nosocomiali, l’AIDS e complicanze, la tubercolosi.
7. Malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, le malattie acido-
correlate, le infezioni gastroenteriche, gli addomi acuti non chirurgici,
le malattie infiammatorie croniche intestinali, le sindromi da
malassorbimento, le sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi
epatica e le sue complicanze, il carcinoma epatico, la colestasi, le
pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.
8. Le anemie, le piastrinopenie, i disordini della coagulazione, le malattie
mielo-linfoproliferative, (le leucemie acute, i linfomi, il
plasmacitoma).
9. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti, le pollinosi, le
allergie alimentari, i trapianti d’organo, malattie delle ossa,
osteoporosi.
10. Glomerulonefriti, nefropatie vascolari, calcolosi renale, IRA, IRC,
trattamento dialitico, infezioni delle vie urinarie, tumori renali.
11. L’ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro diagnosi differenziale,
la sindrome da ipertensione endocranica
12. Danni da farmaci, eccessivo e scorretto uso dei farmaci
13. Oncologia e prevenzione oncologica

ESERCITAZIONI

TESTI • Claudio Rugarli. Manuale di Medicina Interna Sistematica. Masson


CONSIGLIATI Italia
• Harrison. Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill
• Cecil’s Textbook of Medicine. Saunders
• Stein. Medicina Interna. Ed. Astra
• Zanussi. Terapia medica pratica. UTET
• Proiezioni in PowerPoint
• Selezione di articoli della letteratura scientifica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2


Acquisizione delle conoscenze generali e dei principi delle scienze dietetiche in ambito di
normalità e di patologia, con particolare riferimento alle interazioni tra nutrienti e principali quadri
morbosi di interesse internistico.

MODULO Scienze Tecniche Dietetiche


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E
20 ore PROGRAMMA
ASPETTI GENERALI: Nutrizione, dieta, e nutrigenomica. La taglia
corporea. La composizione corporea. Metodiche di valutazione della
composizione corporea. Il grasso corporeo: profili distributivi adiposi e
significato clinico-nutrizionale. Metodiche di valutazione della distrettualità
adiposa.
BILANCIO ENERGETICO: I nutrienti ed i substrati energetici (carboidrati,
lipidi, proteine, alcool). L’introito energetico ed il controllo dell’appetito; il
dispendio energetico e le sue componenti. Meccanismi di aumentata
efficienza energetica. Metodiche di valutazione dell’introito energetico e della
spesa energetica.
IL DESTINO METABOLICO DEGLI ALIMENTI: Utilizzazione
ossidativa e non ossidativa dei substrati energetici (il Quoziente Respiratorio
ed il Quoziente Respiratorio non Proteico)
LA MODERNA DIETETICA: il Seven Country Study e la Dieta
Mediterranea; il Diabetes Preention Program (DPP) ed il Trattamento Medico
Nutrizionale.
NUTRIENTI e SALUTE: funzione endoteliale, fattori di rischio CV. Gli
anti-ossidanti della dieta. Le fibre. Gli oligoelementi. Le vitamine. L’indice
glicemico dei cibi ed il carico glucidico. Alcool. I cibi: carne, pesce, olio e
grassi di condimento, vino, latticini, frutta e verdure, pane, pasta e cereali
IL TRATTAMENTO DIETETICO: il trattamento dietetico ipocalorico per
la riduzione dell’eccesso di peso. La dieta ipoglucidica. La dieta a basso
indice glicemico. La dieta ipolipidica. La dieta ipoproteica. Le diete speciali.
La dieta DASH. La dieta nelle malattie infiammatorie intestinali. La dieta
nell’insufficienza renale (acuta e cronica). La dieta nello scompenso cardiaco.
La dieta nel paziente con insufficienza respiratoria. Il trattamento dietetico del
diabete (tipo 1 e tipo 2). La sindrome sarcopenica e la sindrome da fragilità
dell’anziano. La dieta nel paziente chirurgico. La dieta nel paziente
ospedalizzato internistico. Nutrizione entrale e parenterale.
STRATEGIE NUTRIZIONALI DI POPOLAZIONE: Il caso
dell’omocisteinemia: rischio trombotico, di demenza e di fratture. Il caso
dello iodio: rischio di gozzo.
ESERCITAZIONI

TESTI • Binetti, Marcelli, Baisi: Manuale di nutrizione clinica e scienze


CONSIGLIATI dietetiche applicate. Ed. SEU
• Proiezioni in PowerPoint
• Selezione di articoli della letteratura scientifica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 5


Obiettivo del Modulo è la descrizione, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia
naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico
delle più frequenti patologie internistiche, a carattere acuto e cronico che caratterizzano il
paziente anziano e complesso.

MODULO Medicina Interna - Geriatria


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E
30 ore PROGRAMMA
1. Valutazione del rischio cerebro- e cardiovascolare, ipertensione
essenziale e suo trattamento; ipertensioni secondarie e trattamento;
cardiopatia ischemica acuta e cronica; versamenti pericardici; le sindromi
da insufficienza ventricolare sinistra acute e croniche; cuore polmonare
cronico; scompenso cardiaco congestizio; fibrillazione atriale; sindromi
cliniche da blocco atrio-ventricolare; tromboembolia polmonare; la
stenosi aortica calcifica; le AOCP.
2. BPCO ed l’insufficienza respiratoria acuta e cronica; tumori
polmonari.
3. Il diabete mellito e sue complicanze; iper ed ipotiroidismi; gli ipo- ed
ipercorticosurrenalismi,; l’obesità e le sue complicanze; la sindrome
metabolica; i disturbi del metabolismo lipidico; le iperuricemie.
4. Le infezioni nosocomiali; la tubercolosi.
5. Le malattie acido-correlate; gli addomi acuti non chirurgici; le
malattie infiammatorie croniche intestinali; le sindromi da
malassorbimento; le sindrome dell’intestino irritabile; la cirrosi epatica e
le sue complicanze; il carcinoma epatico, la colestasi, le pancreatiti, i
tumori del colon-retto e del pancreas.
6. Le anemie, le piastrinopenie, le malattie mielo-linfoproliferative.
7. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti.
8. Calcolosi renale, IRA, IRC, trattamento dialitico, infezioni delle vie
urinarie, tumori del rene, vescica e prostata.
9. Ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro diagnosi differenziale, la
sindrome da ipertensione endocranica.
10. Eccessivo e scorretto uso dei farmaci.
ESERCITAZIONI

TESTI • Claudio Rugarli. Manuale di Medicina Interna Sistematica. Masson


CONSIGLIATI Italia
• Harrison. Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill
• Selezione di articoli della letteratura scientifica
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina Legale, Bioetica, Storia della
medicina
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Medicina e sanità pubblica e degli ambienti di
lavoro e scienze medico legali
CODICE INSEGNAMENTO 13949
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI DUE
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/ 43- MED /02
DOCENTE RESPONSABILE Prof.ssa Antonina Argo
Associato di medicina legale
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Renato Malta
(MODULO 2) Ricercatore
Università di Palermo
CFU 5
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 75
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 50
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO 5
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE plesso Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni in aula.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario Ufficiale
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI mercoledì ore 12-13
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del medico nei riguardi della
Autorità Giudiziaria e di quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia.
Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità di
orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione.
Acquisire le nozioni di base delle discipline giuridiche – diritto penale e civile- inerenti il Corso
Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline, per gli aspetti
medico-sanitari. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio
della professione medica, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.
Acquisire le nozioni fondamentali di tanatologia, patologia e tossicologia forense.
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite di semeiotica forense per un approccio
critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare
giudizi personali per risolvere problemi diagnostici posti dalla patologia forense nel vivente
(valutazione del danno biologico, giudizio in tema di in invalidità civile ed invalidità personale) e
nel cadavere, e di tanatologia.
Essere in grado di individuare i bisogni del cittadino riguardo a prestazioni
previdenziali/assistenziali e per la tutela della disabilità.
Essere in grado di esprimere con corretta metodologia un giudizio bioetico.
Conoscere il dibattito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del medico è eticamente
rilevante e problematica a causa del difficile embricarsi di questioni clinico - mediche, tecnico-
pratiche, umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia medica
occidentale.
2. Capacità di trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine di decifrare correttamente la
rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità di declinare
esperienze trascorse della storia dell’arte medica in una visione attuale.
3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai
pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione di
accompagnamento che comporta l’esercizio medico. Rileggere il vissuto di medici e pazienti nel
tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze.
4. Coltivare la relazione dialogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano
responsabilmente ed attivamente partecipare al processo di cura. Percorrere la difficile relazione
odierna tra paziente e medico alla luce dell’esperienza storica.
5. Seguire l’evoluzione del dibattito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e
scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la
storia della medicina nella sua espressione sociale.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43)

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E


ore PROGRAMMA
1.MEDICINA LEGALE GENERALE
Qualifiche giuridiche del medico
Denunce
Referto
Rapporto
Certificati
Segreto professionale
Interruzione volontaria della gravidanza
La causalità
Il rapporto di causalità
Causa unica esclusiva e sopravvenuta
Responsabilità professionale
Principi generali
Teorie dell'errore professionale
Responsabilità morale
Responsabilità penale
Responsabilità civile
Consenso al trattamento sanitario
Il dovere di prestare assistenza
La responsabilità civile
Responsabilità da fatto illecito
Responsabilità da inadempimento di obbligazioni
Specie della responsabilità
Il danno risarcibile
L'imputabilità
Cause di esclusione dell'imputabilità
Età minore
Vizio totale e parziale di mente
Ubriachezza e stupefazione
Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti
Sordomutismo
L'omicidio in generale
Elementi psicologici del reato
Infanticidio e feticidio
Percosse
Lesione personale dolosa
Gradi della lesione personale dolosa
Lesione personale colposa
Lesione personale conseguente ad altro delitto
Violenza sessuale
Accertamenti medico-legali in caso di delitti sessuali
2.TRAUMATOLOGIA
Abrasioni
Escoriazioni
Ferite lacero-contuse
Fratture craniche
Lesioni da arma bianca
Ferita da taglio
Ferite da punta
Ferite da punta e taglio
Ferite da fendente
Lesioni da arma da sparo
Lesioni da armi portatili a proiettile unico
Caratteri del foro d'entrata
Caratteri del foro d'uscita
Caratteri del tramite
Lesioni da armi portatili a carica multipla
I grandi traumatismi
Precipitazione
Incidenti stradali
3.ASFISSIOLOGIA
Generalità
Soffocazione diretta
Impiccamento
Strangolamento
Strozzamento
Annegamento
Sommersione interna
Intasamento
Soffocazione diretta
Confinamento
4.TOSSICOLOGIA
Veleno ed avvelenamento
Diagnosi di avvelenamento
Alcolismo: aspetti clinici e medico-legali
Alcool e guida: legislazione
Intossicazione acuta da alcool
Le tossicodipendenze
La dipendenza: da oppiacei da cocaina
Il crack
Canapa indiana, marijuana e hashish
Gli allucinogeni
Le anfetamine
Ecstasy
Evoluzione legislativa in materia di stupefacenti e stati di
tossicodipendenza
5.TANATOLOGIA
Fenomeni tanatologici primari immediati
Fenomeni tanatologici primari consecutivi
Le ipostasi
Il raffreddamento del corpo
L'acidificazione e altre modificazioni post-mortali
La rigidità cadaverica
La disidratazione
L'autolisi
La putrefazione
La macerazione
La saponificazione
La mummificazione
La corificazione
Epoca della morte
6.ASSICURAZIONI
Infortunio sul lavoro
Malattia professionale
Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le
malattie professionali in ambito agricolo ed industriale.
Invalidità pensionabile
Assegno ordinario di invalidità
Pensione ordinaria di inabilità
Invalidità civile
Indennità di accompagnamento
Cenni in tema di Causa di servizio
7.ETICA MEDICA
Il codice di deontologia medica italiano e quello europeo
La riservatezza ed il segreto professionale
La libertà del paziente e quella del medico
I fondamenti di liceità dell’atto medico
Informazione e consenso
La sperimentazione terapeutica
8.BIOETICA
Origini della disciplina e sua sistematizzazione
I principi fondanti di bioetica
etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita
la relazione terapeutica: modelli di medicina a confronto
la responsabilità di fronte alla vita nascente
questioni bioetiche di fine vita e trapianto d’organo
il testamento biologico
cure palliative
la riflessione sulla scienza e le biotecnologie
Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati
genetici
9.STORIA DELLA MEDICINA
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà da un punto di vista semiologico –valutativo alcuni argomenti
trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)

TESTI  PROIEZIONI IN POWER POINT


CONSIGLIATI  TESTI:
Macchiarelli, Feola. Compendio medicina legale. Edizioni minerva medico
legale, 2002
C. Puccini, Istituzioni di medicina legale, Ed. CEA, Milano, Ultima edizione
(2003).

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO BIOETICA
ORE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI

Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-mediche


inerente le loro origini e fondazioni, presenta il dibattito bioetico in ambito
medico, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle
diverse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero medico e della
percezione socio-politica. Il modo di procedere dell’insegnamento è quello di
fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e
peculiari. Attraverso l’analisi di questi prende corpo lo studio degli argomenti
di etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici
per contribuire a formare la struttura di base del discente. Questi alla fine del
Corso potrà essere in grado di cogliere i valori rilevanti da tutelare
nell’esercizio medico rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo
decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la
storia e la tradizione medica. Per ogni argomento verranno con pari dignità
presentati i diversi piani del dibattito e le rispettive ragioni a loro sostegno,
conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari
dignità di tutte le tesi, come del resto si addice ad una Istituzione Statale.
Le tematiche storico-mediche devono assolvere al compito di presentare le
origini dell’arte medica, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero medico e
della professione nella società compreso il diverso modo di progettare ed
organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce di porre
particolare attenzione agli aspetti umani della medicina ed alla narrazione
dell’evoluzione del rapporto tra paziente, medico e cultura sociale.
PROGRAMMA
 La nascita dell’arte medica in Occidente
 La medicina ellenistica
 La medicina nel mondo greco-romano
 Carità e assistenza nel medioevo cristiano
 Il concetto di malattia
 Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia
 Il medico nella società
 La medicina in una società in trasformazione
 Origini della Bioetica e sua diffusione
 Definizione di Bioetica
 La Bioetica ed il suo statuto epistemologico
 Ambiti della Bioetica
 La Bioetica ed il paradigma delle Responsabilità
 Definizione di valore umano e valore morale
 Gerarchia dei valori
 Moralmente buono e moralmente corretto
 Mezzi, fini e circostanze
 Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita
 Concetto di persona.
 Statuto dell’embrione umano
 Dibattito sull’ootide.
 Concetto di dignità umana
 Legge sulla procreazione medicalmente assistita
 Convenzione di Oviedo
 Diagnosi pre-impianto
 Destino degli embrioni crioconservati
 Clonazione e cellule staminali
 Eugenetica. Test genetici.
 Etica e ricerca scientifica:
o Metodo scientifico-sperimentale
o Sperimentazione umana
o Dichiarazione di Helsinki
o I Comitati etici
 Teorie etiche:
o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo
 Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (1978)
 Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970)
 Modelli di Biodiritto
 Diritto e Bioetica: fondamenti, paradigma
 Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo
 Obiezione di coscienza
 Principi della bioetica
 Rapporto medico – paziente:
 Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –
paradigma, Malattia, Salute, Verità al paziente
 Medicina e modelli
 Incontro nella relazione clinica
 Diritti dei malati:
 I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro
 Dichiarazione anticipata di trattamento
 Rifiuto, rinuncia alla terapia
 La carta di Firenze ed il neonato pre-termine
 Eutanasia e diritto
 Accanimento terapeutico
 Malato terminale
 Nutrizione artificiale
 Cure Palliative
 Rianimazione e Terapia Intensiva
 Direttive di non rianimazione (DNR)
 Near death experience
 Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale
 Trasfusione di sangue
 Trapianto di organi, midollo osseo, gonadi, terapia genica
 Xenotrapianti
 Bioetica, Ecologia, Biodiversità, Organismi geneticamente modificati
 Principio di precauzione
 Etica della allocazione delle risorse in Sanità

ESERCITAZIONI

TESTI Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della
CONSIGLIATI medicina, Masson, Milano 2008,
Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero medico occidentale. Editori
Laterza, Bari 1998
Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006.
Selezione di articoli scelti dal Docente.
I pareri del Comitato Nazionale di Bioetica
Dispense del Docente
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologia Clinica
SSD: MED/09 - MED/18
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Medica e Chirurgica

CODICE INSEGNAMENTO 34402


ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09 - MED/18
DOCENTE RESPONSABILE Gregorio Caimi
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Carmelo Sciumè
(MODULO 2) Professore Associato
Università di Palermo
CFU 3+3
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 14
STUDIO PERSONALE
ANNO DI CORSO 4
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE MODULO 2 (Prof. Sciumè Carmelo)
LEZIONI Aula Nicolosi del Dipartimento di Oncologia
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula - attività di tirocinio in reparto di
degenza, ambulatori, laboratori.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ MODULO 2 (Prof.C. Sciumè – SSD MED/18)
DIDATTICHE Lunedì e Venerdì dalle 08.00 alle 11.00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI MODULO 2 (Prof.Carmelo Sciumè)
STUDENTI Martedì e giovedì dalle 13 alle 14.00
Dipartimento di Discipline Chirurgiche
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Fornire allo studente le competenze necessarie per eseguire un esame clinico corretto.
Questo potrà realizzarsi attraverso l’apprendimento: di un corretto ed efficace approccio clinico al
paziente; dei metodi per raccolta dell’anamnesi; dei metodi per esecuzione dell’esame obiettivo
generale e sistematico; dei metodi per la compilazione di una cartella clinica orientata per
problemi; delle corrette indicazioni dell’utilizzo degli esami di laboratorio e strumentali;
dell’interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio e strumentali; di un rigoroso metodo di
ragionamento diagnostico. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver
sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo
autonomo. Essere in grado di presentarsi al paziente con sufficiente correttezza e disinvoltura;
comunicare empaticamente con il paziente; comunicare correttamente con le diverse figure del
personale sanitario; eseguire un accurato esame obiettivo; distinguere i principali sintomi e segni di
normalità e di malattia; utilizzare correttamente ed in modo duttile la terminologia medica;
compilare in modo ordinato una cartella clinica orientata per problemi; costruire un logico
ragionamento diagnostico; indicare gli esami strumentali appropriati per dirimere quesiti
diagnostici per ogni sistema ed apparato; interpretare un referto.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 2 METODOLOGIA CLINICA (SSD MED/18 Prof. C. Sciume’)


ORE FRONTALI
25
1. Introduzione all’uso degli esami strumentali.
2. Semiotica delle tumefazioni.
3. Semeiotica delle stazioni linfatiche.
4. Concetti generali di stadiazione delle malattie.
5. Semeiotica del capo.
6. Semeiotica del collo.
7. Semeiotica ed esami strumentali per lo studio della tiroide.
8. Semeiotica ed esami strumentali per lo studio della mammella.
9. Semeiotica del torace: sintomi e segni di normalità e di alterazione della
parete toracica e dello spazio pleurico, dell’apparato respiratorio, del
mediastino.
10. Esami strumentali per lo studio delle strutture e degli organi del torace.
11. Semeiotica del torace: sintomi e segni di normalità e di alterazione del
cuore e dei grossi vasi.
12. Semeiotica dell’addome: sintomi e segni di normalità e di alterazione
della parete addominale, del cavo peritoneale, degli organi cavi e degli
organi parenchimatosi intraperitoneali, dello spazio e degli organi
retroperitoneali, della regione retto-anale.
13. Esami strumentali per lo studio degli organi dell’apparato digerente.
14. Semeiotica dei traumatismi

Attività professionalizzante

A contatto con il paziente e con casi simulati, presso il reparto; approccio


clinico al paziente; metodi per raccolta dell’anamnesi; metodi per esecuzione
dell’esame obiettivo generale e sistematico; metodi per la compilazione di
una cartella clinica orientata per problemi; corrette indicazioni dell’utilizzo
degli esami di laboratorio e strumentali; dell’interpretazione dei risultati degli
esami di laboratorio e strumentali; di un rigoroso metodo di ragionamento
diagnostico; metodologia clinica ed epidemiologia; medicina di laboratorio;
statistica, epidemiologia ed organizzazione.

TESTI S. De Franciscis, Semeiotica e metodologia clinica, Idelson-Gnocchi


CONSIGLIATI R. Dionigi, Chirurgia, IV edizione, Masson.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia-Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologie medico scientifiche
TIPO DI ATTIVITÀ Base
AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la
formazione del medico
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/01; ING-INF/05
DOCENTE RESPONSABILE Salvatore Vitabile
(MODULO 1) Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Domenica Matranga
(MODULO 2) Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO I
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Complesso Didattico Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Test a risposte multiple
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ come da calendario redatto dal Presidente del
DIDATTICHE cdL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giovedi 12-13.30 Modulo di Statistica
STUDENTI Mercoledi 9-10 Modulo di Informatica

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere e comprendere le basi del metodo statistico e le tecnologie per la gestione
dell’informazione in ambito medico-sanitario.
Essere in grado di utilizzare metodi statistici e strumenti informatici per l’analisi e la gestione dei
dati clinici, sanitari e sociali
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto
alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del
livello sanitario.
Saper gestire e analizzare un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva
analisi e miglioramento.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il corso si propone di introdurre la metodologia statistica indirizzando
la conoscenza al genere di problemi che si incontrano più frequentemente nella letteratura biomedica. In particolare,
dopo avere presentato i concetti di base della statistica descrittiva, sono introdotti la teoria della probabilità, il
campionamento statistico e gli aspetti relativi alla inferenza statistica con applicazioni all’ambito medico-sanitario.

MODULO MODULO DI STATISTICA MEDICA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


20 • Concetti elementari: Caratteri statistici qualitativi e quantitativi. Caratteri discreti e
continui. Classificazione dei caratteri secondo la scala di misura: scala nominale,
ordinale, intervallare, a rapporti
• Presentazione dei dati: Distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche
• Misure di tendenza centrale e di variabilità
• Disegno di uno studio
• Elementi di calcolo delle Probabilità. Curva di Gauss e distribuzione Binomiale
• Distribuzioni di campionamento
• La stima statistica
• Verifica delle ipotesi
• La relazione tra variabili qualitative

10 ESERCITAZIONI
Esercitazioni su dati di fonte amministrativa e di fonte Istat
Esercitazioni relativi all’uso di stimatori e test statistici su dati clinici
TESTI Libri di testo
CONSIGLIATI Daniel W.W., Biostatistica, Edizione EdiSES
M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica, Ed. Idelson-Gnocchi, Napoli
P.B. Lantieri, G. Ravera, D. Risso. Statistica Medica per le professioni sanitarie. Seconda
edizione. McGraw-Hill
Altri testi di approfondimento
D. Piccolo, Statistica per le decisioni, IL MULINO
Colton, Statistica Medica, PICCIN
S.A. Glantz, Statistica per discipline biomediche, McGraw Hill

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


La conoscenza dei principi fondamentali del funzionamento dei sistemi informatici e la relativa capacità d'uso
costituiscono l'obiettivo principale del modulo. Il modulo propone quindi un percorso introduttivo sui sistemi
informatici, prendendo come paradigma il Personal Computer, per poi approfondire l'uso dei principali strumenti per la
produttività individuale nell'ambito sanitario: il foglio elettronico e le basi di dati.

MODULO MODULO DI INFORMATICA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA


20
• Informatica e algoritmi.
• Rappresentazione dell'informazione.
• Algoritmi e Programmi.
• Le infrastrutture hardware: architettura dei calcolatori.
• Le infrastrutture software: sistema operativo, software applicativo.
• Le infrastrutture di rete: reti di calcolatori, Internet e World Wide Web.
• Introduzione ai fogli elettronici di calcolo e alle basi di dati

10 ESERCITAZIONI

• Le Applicazioni. Il Foglio elettronico: definizione di una dieta.


• Le Applicazioni. Le basi di dati: definizione e gestione di una cartella clinica.
• Uso dei motori di ricerca google e pubmed

TESTI Libri di testo:


CONSIGLIATI SC: D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari; Introduzione ai sistemi informatici 4/ed, McGraw-Hill.

EX: A. Brogi, A. Martinelli, V. Gervasi, P. Manghi, A. Fabrizio, G. Pacini; Il foglio


elettronico per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.

DB: P. Manghi, A. Brogi, V. Gervasi, A. Martinelli, G. Fiorentino, A. P: Pala; Le basi di Dati


per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.

Libri di consultazione:
GL: J.G. Glenn; Informatica – Una panoramica generale, Pearson - Education Italia.

Dispense integrative e lucidi proposti dal docente


FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia, Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO MICROBIOLOGIA
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante(7CFU),
professionalizzante(2CFU)
AMBITO DISCIPLINARE Patologia generale e molecolare, immunopatologia,
fisiopatologia generale, microbiologia e
parassitologia
CODICE INSEGNAMENTO 05193
ARTICOLAZIONE IN MODULI no
NUMERO MODULI uno
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07
DOCENTE RESPONSABILE Prof.ssa Anna Giammanco
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università di PALERMO
CFU 7+2
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 105
STUDIO PERSONALE 20
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 70
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE 30
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
Lo studente deve comunque aver acquisito
conoscenze di: Chimica inorganica ed organica,
Biochimica, Biologia cellulare e molecolare,
Genetica ed Immunologia.

ANNO DI CORSO II
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni e orario delle lezioni
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Martedì e Giovedì 13.30-14.30
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

Conoscenza e capacità di comprensione : Dimostrare di avere compreso i rapporti che i


microrganismi instaurano con l’ospite, in condizioni normali e patologiche; di conoscere i
meccanismi patogenetici mediante i quali essi causano manifestazioni morbose ed i fattori
microbici che contribuiscono a mantenere l’equilibrio omeostatico dell'organismo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione : Aver acquisito la capacità di applicare le
proprie conoscenze e la propria comprensione alle principali tematiche della Microbiologa Medica.
Esprimere la capacità di integrare le conoscenze acquisite con un atteggiamento critico orientato
alla risoluzione di quesiti identificativi, patogenetici e diagnostici, mediante la scelta delle più
idonee metodologie e procedure laboratoristiche.
Autonomia di giudizio : Saper interpretare i risultati delle indagini microbiologiche, tramite la
valutazione dei quadri patologici, e ricercare autonomamente l’informazione scientifica che
supporti il giudizio formulato ed il risultato ottenuto.
Abilità comunicative : Saper applicare e trasmettere in modo chiaro le conoscenze acquisite sia in
forma verbale che multimediale.
Capacità di apprendimento : Aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano di
continuare a studiare autonomamente tramite la consultazione di pubblicazioni scientifiche proprie
del settore e l’ analisi di temi specifici durante incontri interattivi.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Apprendere le caratteristiche tassonomiche, biologiche, genetiche e patogenetiche dei


microrganismi che hanno un ruolo in Microbiologia Medica.
Acquisire idonee conoscenze sui rapporti fra microrganismi ed ospite in condizioni normali e
patologiche, individuare le vie di trasmissione , definire i principali quadri patologici.
Comprendere il ruolo dell’immunità innata e adattativa nel controllo delle infezioni di cui i
microrganismi sono responsabili
Conoscere le caratteristiche, l’attività ed il meccanismo di azione dei farmaci antimicrobici.
Conoscere i metodi per la coltivazione ed identificazione dei microrganismi , acquisire le
informazioni laboratoristiche di base utili al loro riconoscimento e la metodologia per la diagnosi
delle infezioni da essi sostenute.

MODULO 1 MICROBIOLOGIA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

70 Caratteristiche biologiche dei microrganismi cellulari (batteri, miceti e


protozoi) e acellulari (virus).
Riproduzione dei batteri, miceti e protozoi.
Metabolismo ed esigenze nutrizionali dei microrganismi cellulari.
Ciclo moltiplicativo e coltivazione dei virus.
Genetica batterica e virale.
Le popolazioni microbiche residenti, l’ecologia microbica.
II ruolo dei microrganismi quali agenti di malattia: patogeni primari e
patogeni opportunisti; fattori di patogenicità microbica, modalità di
trasmissione dei microrganismi.
Rapporti virus-cellula e virus-ospite.
Oncogenesi virale
Ruolo dell’immunità nelle infezioni microbiche. L’interferone ed il suo ruolo
nelle infezioni virali.
Metodi di controllo delle contaminazioni e delle infezioni microbiche: fisici,
chimici ed immunologici. Sterilizzanti; disinfettanti; farmaci antibatterici,
antimicotici ed antivirali; vaccini.
Resistenza microbica ai farmaci.
Metodi per l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi, per il
rilevamento degli anticorpi specifici, per la valutazione dell’attività dei
farmaci antimicrobici.
Concetti di tassonomia microbica
Batteri:
Stafilococchi; Streptococchi; Neisserie; Corinebatteri; Micobatteri; Clostridi
ed altri anaerobi; Enterobatteri; Vibioni; Emofili; Gram-negativi non-
fermentanti ;Brucelle; Bordetelle;Micoplasmi; Clamidie;
Rickettsie;Treponema ed altre spirochete.
Miceti:
Candida; Cryptococcus; Aspergillus; Miceti dimorfi, Pytirosporum;
Trichosporon; Dermatofiti, Pneumocystis

Protozoi:
Giardia; Trichomonas; Tripanosomi; Leishmania; Entamoeba; Amebe a vita
libera; Toxoplasma; Plasmodi; Sarcocystis; Cryptosporidium; Isospora;
Babesia; Balantidium;

Virus:
Poxvirus (virus del vaiolo); Herpesvirus; Adenovirus; Papillomavirus e
Poliomavirus umani; Hepadnavirus ; Parvovirus ; Paramyxovirus ;
Orthomyxovirus, Rhabdovirus ; Reovirus ; Picornavirus; Togavirus;
Flavivirus ; Retrovirus umani; Agenti subvirali: satelliti (HDV) e prioni

ESERCITAZIONI
30
Attività pratica in laboratorio volta alla utilizzazione, alla modalità di
esecuzione ed alla valutazione dei seguenti aspetti:

- osservazione microscopica di batteri, miceti, virus, protozoi


- colture batteriche e fungine
- coltivazione virale
- farmaci antimicrobici
- reazione Ag-Ab
- metodiche biomolecolari

Attività in aula volta alla valutazione dell’apprendimento tramite:

- questionari a risposta multipla


- incontri interattivi
- seminari
TESTI PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA – M. La Placa – 12aed.
CONSIGLIATI Ed. Esculapio – 2010

PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA a cura di Guido Antonelli,


Massimo Clementi, Gianni Pozzi, Gian Maria Rossolini –Casa Editrice
Ambrosiana – 2008

MICROBIOLOGIA MEDICA- Jawetz, Melnick, Adelberg. 22a ed.


Ed. Piccin 2004

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 2 MICROBIOLOGIA

ORE FRONTALI

ESERCITAZIONI
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia - Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Discipline neurologiche
CODICE INSEGNAMENTO 05336
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI 1
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED-26
DOCENTE RESPONSABILE Giovanni Savettieri
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Come stabilito dal Consiglio del Corso di
Laurea
ANNO DI CORSO V
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula “A. Rubino” – Dipartimento Universitario
LEZIONI di Neuroscienze Cliniche – Via G. La Loggia, 1
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.),
Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Secondo calendario
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Ogni lunedì e mercoledì ore 12 - 13
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico;
acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura diagnostica delle più frequenti
condizioni di patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul
management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado di
formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi diagnostiche.
Essere in grado di realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate
applicando i principi della medicina basata sull'evidenza, ma tenendo conto dell’individualità del
singolo paziente.
Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al
paziente un procedimento diagnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie.
Sapere approfondire criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della
letteratura scientifica internazionale.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Obiettivo formativo del modulo di neurologia è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e
pratici formulare un’ipotesi diagnostica, una valutazione prognostica ed un’indicazione di
trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito
attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da
casistiche cliniche, utilizzando i principi della medicina basata sull’evidenza attraverso algoritmi
diagnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le
varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità di
applicazione pratica delle conoscenze.

MODULO Neurologia
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
60 PROGRAMMA
1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia.
Alberi decisionali in neurologia. Semeiotica neurologica e diagnosi di
sede lesionale.
2. Semeiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche,
indagini di imaging, analisi del liquido cefalo-rachidiano, indagini
morfologiche, diagnostica genetica.
3. Epidemiologia delle malattie neurologiche.
4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale (lobo frontale,
parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’encefalo
(sindromi alterne); sindromi da lesione midollare.
5. Malattie dei nervi cranici.
6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,
emorragia cerebrale, emorragia sub aracnoidea, TIA, vasculiti,
demenza vascolare.
7. Demenze. Definizione, classificazione,malattia di Alzheimer,
demenza fronto-temporale, demenza con corpi di Levy, demenze
secondarie (idrocefalo normoteso)
8. Disordini del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della
base, sindromi parkinsoniane e malattia di Parkinson, tremori,
sindromi coreiche, malattia di Wilson.
9. Cefalee ed algie cranio-facciali. Classificazione, emicrania, cefalea
tensiva, cefalea a grappolo, nevralgia trigeminale.
10. Epilessie. Fisiopatologia dell’epilettogenesi, classificazione, eziologia,
cenni di trattamento.
11. Malattie della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai
disseminati (ADEM), leucodistrofie.
12. Sclerosi laterale Amiotrofica.
13. Atassie ereditarie.
14. Infezioni del S.N.C. meningiti (sindrome meningea, classificazione),
ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da
virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’immunodeficienza; da
prioni.
15. Affezioni neurologiche HIV correlate.
16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia.
17. Malattie del sistema nervoso periferico. Polineuropatie,
18. Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis,
sindromi miasteniche.
19. Malattie dei muscoli. Distrofie muscolari, miopatie metaboliche,
miopatie infiammatorie.
20. Alterazioni dello stato di coscienza.

ESERCITAZIONI

TESTI 1. V. Bonavita, G. Di Iorio – Neurologia Clinica – Edizioni Medico


CONSIGLIATI Scientifiche, 2007
2. B. Bergamasco, R. Mutani – La Neurologia di Bergamini – Ed. Libreria
Cortina, Torino, 2006
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA IPPOCRATE
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO ONCOLOGIA CLINICA
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica medico
chirurgica
CODICE INSEGNAMENTO 05403
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI DUE
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI SSD: MED06 - MED18
DOCENTE RESPONSABILE Gianni Pantuso MED 18
(MODULO 1) Professore Associato
Fac Medicina e Chirurgia,Università di
Palermo
DOCENTE COINVOLTO Sergio Palmeri MED 06
(MODULO 2) Professore Associato
Fac Medicina e Chirurgia,Università di
Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Secondo il manifesto degli studi
ANNO DI CORSO 5°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA lezioni frontali
esercitazioni in aula
seminari
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario del Corso di Laurea
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. G. Pantuso: lunedì dalle 13.00 alle 13.45
STUDENTI presso lo studio del Dipartimento di Oncologia
dell’AOUP
(091.6554501 - giannipantuso@unipa.it)
Prof. S. Palmeri: giovedì dalle 12.30 alle 13.30
presso lo studio situato al pianterreno del
Dipartimento di Oncologia dell’AOUP
(0916552506 e mail: s.palmeri@unipa.it)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in
grado di conoscere e comprendere:
• le modalità della crescita e diffusione dei tumori solidi
• le principali modalità diagnostiche per una corretta diagnosi, stadiazione e prognosi dei
tumori solidi
• le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,medica
e integrata) dei tumori solidi durante le varie fasi di malattia
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà
conoscere e comprendere:
• quali sono le principali terapie chirurgiche (resettive radicali, di debulking, palliative, ecc..)
e mediche (chemioterapiche, ormonali adiuvanti e non)
• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi disponibili per la diagnosi e terapia
dei principali tumori solidi
• come impostare una diagnosi differenziale di fronte un paziente con una sospetta neoplasia
solida maligna
Autonomia di giudizio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di giudicare:
• se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile,
curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie mediche di supporto
• in caso di eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri
clinici da prendere in considerazione prima di avviare il paziente al percorso terapeutico
individuato
Abilità comunicative: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di comunicare
con la necessaria delicatezza, completezza e comprensibilità una diagnosi “difficile”
Capacità d’apprendimento: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di
interpretare la letteratura scientifica relativa alla disciplina

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO Oncologia Medica


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
30 PROGRAMMA
Le lezioni frontali saranno divise in due parti;
1° parte:
• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della disciplina
• principi di crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie
terapeutiche
• multidisciplinarietà e terapie integrate
• le fasi della terapia medica dei tumori solidi
2° parte:
• Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia medica dei principali tumori
solidi
• le terapie di supporto e il controllo dei sintomi
• la relazione medico–paziente in Oncologia

ESERCITAZIONI
• Discussione di casi clinici pratici
• Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità
didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di
approfondimento da parte degli studenti
TESTI A. R. Bianco “Manuale di Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill
CONSIGLIATI G. Bonadonna ed al. “Medicina Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson
M. Lopez Oncologia Medica Pratica 2° Ed. SEU

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO


Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi di ordine oncologico affrontando l’iter
diagnostico-terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza.

MODULO Oncologia Chirurgica


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
30 PROGRAMMA
• Introduzione e generalità epidemiologiche
• Approccio al paziente oncologico
• Principi di chirurgia oncologica
• Metodologia e finalità della disciplina
• Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia chirurgica dei principali
tumori solidi
• Ruolo della chirurgia mininvasiva
• Multidisciplinarietà e terapie integrate
• Principi di nutrizione artificiale in chirurgia oncologica
• Metodiche parachirurgiche terapeutiche e/o palliative
• la relazione medico–paziente in Oncologia

ESERCITAZIONI
• Discussione di casi clinici pratici
• Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità
didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di
approfondimento da parte degli studenti
TESTI M. A. Latteri “Chirurgia Oncologica e Principi di Oncologia Clinica”
CONSIGLIATI Ed. EdiSES
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO OSTETRICIA E GINECOLOGIA
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Discipline OSTETRICHE GINECOLOGICHE
CODICE INSEGNAMENTO 05469
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI UNO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/40
DOCENTE RESPONSABILE Prof Antonino Perino
(MODULO 1) Ordinario di Ostetricia e Ginecologia
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO SESTO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Latteri ( Dipartimento di Chirurgia
LEZIONI Generale, Via del Vespro )
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni),
Esercitazioni in aula.
Visite in campo, altro
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : LUNEDI’-MERCOLEDI’
DIDATTICHE Orario delle lezioni : 8-11,00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Martedi’ e Giovedi’
STUDENTI Orari di ricevimento : 12,00-14,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia,
diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano la
donna, dalla adolescenza alla menopausa. Va considerata la peculiarità del corso di ostetricia e
ginecologia come branca specialistica che include le diverse competenze di una medicina generale
aperta alle tematiche quali la morfofisiologia e diagnostica dell’apparato genitale femminile,
incluse le modificazioni gravidiche, la patologia ostetrica e ginecologica, l’infertilità e le tecniche
di PMA, la contraccezione nonchè l’aspetto chirurgico specialistico della branca. Individuare
quelle condizioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche
in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello
ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche della donna
rendendo operative le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione
clinica multidisciplinare.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO OSTETRICIA E GINECOLOGIA


ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
72 PROGRAMMA
Introduzione alla ginecologia, ostetricia e medicina della riproduzione;
Morfofisiologia e diagnostica dell’apparato genitale femminile incluse le
modificazioni gravidiche;
Diagnostica clinica e strumentale dell’apparato genitale femminile;
Diagnostica strumentale in gravidanza;
Terminologia perinatologica e ostetrica;
Fecondazione, impianto e placentazione; sviluppo embrio-fetale;
aborto: sporadico e ricorrente; immunologia della gravidanza; Diagnostica
prenatale; Periodi del travaglio e tempi del parto; gestione del parto
pretermine; isoimmunizzazione materno-fetale; gestione della gravidanza
protratta, della gravidanza gemellare e della gravidanza ectopica; infezioni
materno-fetali; ipertensione gestazionale e ritardo di crescita intrauterina;
diabete e gravidanza; placenta previa, distacco intempestivo di placenta
normalmente inserta; indicazioni al taglio cesareo; malattia trofoblastica
gestazionale;
pubertà ed alterazioni del ciclo ovarico; menopausa; anomalie della statioca
pelvica; endometriosi e dolore pelvico cronico; cisti ovariche; leiomiomi;
tumori dell’apparato genitale; sanguinamenti uterini anomali; contraccezione;
infertilità maschile, femminile e di coppia; tecniche di procreazione
medicalmente assistita.

ESERCITAZIONI
Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati
TESTI Ginecologia e ostetricia. autori: Pescetto-De Cecco-Pecorari; ed. SEU
CONSIGLIATI
TRATTATO DI GINECOLOGIA ED OSTETRICIA
Autore: G. C. Di Renzo, Verduci Editore
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia generale
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Patologia generale e molecolare,
immunopatologia, fisiopatologia generale,
microbiologia e parassitologia

CODICE INSEGNAMENTO 05547


ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI Due
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED04
DOCENTE RESPONSABILE Modulo di Biopatologia
(MODULO 1) Prof. Calogero Caruso
Ordinario di Patologia generale
Università di Palermo
DOCENTECOINVOLTO Modulo di Immunopatologia
(MODULO 2) Prof. Giuseppina Candore
Aggregato di Patologia generale
Università di Palermo
CFU 8
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 200
STUDIO PERSONALE
PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia
ANNO DI CORSO Terzo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Magna – Sez. Patologia Generale
LEZIONI Dip. Biopatologia e Biotecnologie Mediche e
Forensi
Corso Tukory 211
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio.
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta e orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì,martedì,mercoledì, giovedì e venerdì
DIDATTICHE ore 8.00-10.00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Prof. Calogero Caruso
STUDENTI Lunedì – Martedì - Mercoledì – Giovedì
ore 15-17
Tel. 091-6555911/3224
marcoc@unipa.it
ippocrate@unipa.it
Prof. Giuseppina Candore
Lunedì -Mercoledì – Venerdì
ore 12-14
Tel. 091-6555931
gcandore@unipa.it
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione degli strumenti per la comprensione dei meccanismi etiopatogenetici e
fisiopatologici della malattia. Capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di questa
disciplina.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere ed applicare gli strumenti conoscitivi ed il rigore metodologico della
Patologia generale per il razionale esercizio di qualsiasi attività connessa direttamente ed
indirettamente alla tutela della salute.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di sapere valutare in maniera autonoma i risultati di studi volti a chiarire i
meccanismi etiopatogenetici e fisiopatologici delle malattie
Abilità comunicative
Capacità di spiegare, in maniera semplice, immediata ed esaustiva le conoscenze acquisite nonché
di sapersi interfacciare con i colleghi, il personale sanitario, il singolo paziente ed i familiari di
riferimento.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento tramite la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie della
disciplina in oggetto. Capacità di partecipare, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, alle
iniziative di aggiornamento continuo nell’ambito professionale .

OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA GENERALE


Acquisizione delle competenze necessarie per comprendere i meccanismi etiopatogenetici e
fisiopatologici delle malattie e delle alterazioni delle strutture, delle funzioni e dei meccanismi di
controllo a vari livelli di integrazione.

MODULO 1 BIOPATOLOGIA

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA

40 ore Il concetto di malattia e di noxa patogena. Il concetto di malattia nella


medicina prescientifica e nella medicina sperimentale (la malattia come
rottura dell’equilibrio omeostatico). Evidence based medicine (EBM). Il
concetto di malattia nella medicina evoluzionistica: cause prossime e cause
remote. Etiologia, patogenesi e fisiopatologia: le basi anatomo-funzionali
delle malattie. Omeostasi, riserva funzionale e scompenso. Risposte cellulari
agli stimoli dannosi. Atrofia, iperplasia, ipertrofia, metaplasia. Il danno
cellulare; cause e meccanismi; risposta subcellulare al danno; accumuli
intracellulari e calcificazione patologica. Il danno irreversibile: necrosi e
morte cellulare programmata.
L’invecchiamento e la longevità: una visione di insieme.
L’invecchiamento della popolazione. Le più accreditate teorie
sull'invecchiamento. Radicali liberi e Stress ossidativo. La senescenza re
plicativa. Telomeri, telomerasi e senescenza re plicativa. Cellule staminali e
invecchiamento. La complessità. Cute e invecchiamento; L’invecchiamento
del Timo; Invecchiamento dell’epitelio intestinale; L’invecchiamento
cerebrale. L’immunosenescenza. L’infiammazione e le malattie età-correlate.
Il cancro come malattia correlata all’età. Fisiopatologia dell’aterosclerosi e
della malattia di Alzheimer: fattori genetici e fattori ambientali. L’Apo-E. La
placca aterosclerotica stabile ed instabile: ischemia, trombosi, embolia ed
infarto. La placca senile e la placca aterosclerotica: assonanze e dissonanze. I
centenari come modello di invecchiamento di successo: ruolo della genetica,
dell’epigenetica, del genere e dell’ambiente. Il ruolo della dieta
nell’invecchiamento. La medicina anti-invecchiamento.
La classificazione dei tumori: generalità. Classificazione istologica, il
TNM. Epidemiologia dei tumori. Storia Naturale del Tumore; iniziazione,
promozione, progressione. Differenziazione, cancerogenesi e sviluppo
tumorale. Microambiente ed interazioni cellulari: molecole di adesione
cellula-cellula e cellula-matrice. Comunicazioni intercellulari. Meccanismi di
controllo della crescita neoplastica. Ormoni e recettori: struttura, interazioni e
attività trascrizionale. Fattori di crescita, recettori di membrana e trasduzione
del segnale. Morte cellulare programmata (apoptosi): aspetti morfologici e
biomolecolari, meccanismi di regolazione. Oncogeni ed Oncosoppressori.
Virus e tumori: v-onc e c-onc. Proto-oncogeni ed oncogeni: meccanismi di
attivazione. Geni oncosoppressori e ciclo cellulare. Eventi genetici nella
cancerogenesi colorettale. Ciclo cellulare e cancro. Fasi e durata del ciclo.
Cicline e chinasi ciclino-dipendenti. Reclutamento in ciclo. Punti di
restrizione. Cancerogenesi ed alterazioni del ciclo. Cancerogenesi chimica e
fisica. Tipi di danno al genoma. Instabilità, danno genetico e meccanismi di
riparazione. Familiarità e tumori. Cellule staminali e cancerogenesi. Cellule
staminali embrionali, fetali e adulte. Comunicazioni intercellulari,
differenziazione e cellule staminali. La progressione tumorale. Invasività e
metastasi. Neo-angiogenesi. Sistema immunitario e cancro.
Immunosorveglianza e cancerogenesi. Basi teoriche dell’immunoterapia.
Infiammazione e cancro: risposte locali e sistemiche. Studi diagnostici e
prognostici: studi di follow-up. Principi di terapia: basi biologiche delle
terapie correnti, combinate e in adiuvante. Basi biologiche di terapie
innovative.

MODULO 2 IMMUNOPATOLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA

40 ore L’emopoiesi. L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi,


morfologia e fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e
basofili. La preparazione di strisci di sangue su vetrini. La formula leucocitaria
e le sue variazioni: valori normali delle singole popolazioni, meccanismi
eziopatogenetici delle variazioni e significato fisiopatologico.
Generalità sulla risposta infiammatoria; la risposta immune naturale e
specifica: cellule e tessuti dell’immunità innata e della risposta infiammatoria.
L’importanza delle barriere. I recettori del sistema immunitario innato e
dell’infiammazione: recettori per peptidi formilati; recettori lectinici (recettore
per il mannosio); recettori “scavanger”; recettori di membrana e citoplasmatici
per i patogeni (CD14, Recettori Toll-like, Proteine NLR). Le citochine pro-
infiammatorie e le chemochine; le citochine emopoietiche e gli interferoni. Le
cellule dell’infiammazione. La risposta infiammatoria locale e sistemica.
L’angioflogosi: modificazioni vascolari. Iperemia infiammatoria e non
infiammatoria. I mediatori cellulari e di fase fluida: mediatori preformati e
neoformati. Le ciclo-ossigenasi e gli altri enzimi coinvolti nella genesi dei
mediatori. Generalità sui farmaci anti-infiammatori. Le molecole di adesione e
la migrazione cellulare; la fagocitosi. I tipi di essudato ed i vari modelli di
infiammazione; il LPS e gli altri tipi di noxae infiammatorie: i meccanismi di
innesco della risposta infiammatoria. L’infiammazione cronica: cause,
caratteristiche morfologiche; cellule dell’infiammazione cronica. I granulomi,
eziopatogenesi e classificazione. Le malattie granulomatose polmonari.
Riparazione mediante guarigione, cicatrizzazione e fibrosi. Il tessuto di
granulazione e la guarigione delle ferite. I processi riparativi come causa di
malattia: la cirrosi. La flogosi immune e le reazioni di ipersensibilità di I, II, III
e IV tipo. La flogosi allergica e l’Asma Bronchiale. Le malattie da
immunocomplessi e le glomerulonefriti. Autoimmunità: classificazione,
eziopatogenesi e fisiopatologia delle malattie autoimmuni; l’Artrite
Reumatoide. Associazione tra HLA e malattie: significato biologico e clinico.
Le metodiche di determinazione delle proteine sieriche e la fisiopatologia
delle proteine sieriche. Le albumine e la classificazione degli edemi. Le
globuline e le proteine di fase acuta: le proteine del complemento, le
pentrassine lunghe e corte, le antiproteasi, le proteine di trasporto, le
immunoglobuline. I deficit del complemento: l’angioedema ereditario. Le
proteine della coagulazione e l’Emostasi: la loro interrelazione con il processo
infiammatorio. Le proteine di fase acuta nel monitoraggio dei processi
infiammatori: la VES, le modificazione del tracciato elettroforetico ed i metodi
quantitativi di dosaggio delle proteine sieriche. Il deficit di α1-antitripsina e
l’enfisema. L’amiloidosi: classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia. La
malattia da Prioni. Fisiopatologia della temperatura corporea: la febbre e le
ipertermie non febbrili. Pirogeni e criogeni. Tipi di febbre e significato
fisiopatologico. La pirina e la febbre mediterranea familiare. Gli altri effetti
centrali delle risposte di fase acuta; gli effetti ipotalamici delle citochine: il
comportamento malattia (anoressia, apatia, astenia, sonnolenza) ed il suo
significato teleonomico. L’attivazione dell’asse ipotalamico-ipofisario nello
stress e nella risposta infiammatoria: i glucocorticoidi e le risposte
infiammatorie. Definizione e meccanismi generali dei vari tipi di shock. Lo
shock endotossinico e da superantigeni: eziopatogenesi e fisiopatologia; il
fenomeno di Sanarelli-Shwartzman. Effetti metabolici delle citochine: la
cachessia.

La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in


laboratorio sulla preparazione e lettura di strisci di sangue su vetrini.

TESTI  PROIEZIONI IN POWER POINT; PDF DI ARTICOLI


CONSIGLIATI  TESTI:
 C. CARUSO - FISIOPATOLOGIA DELLA FLOGOSI – MEDICAL
BOOKS, 1997
 M. Pontieri, M.A. Russo, L. Frati- PATOLOGIA GENERALE – IV ED.
Piccin, 2010
 C.CARUSO, G.CANDORE, G.COLONNA-ROMANO – BIOPATOLOGIA
DELL’INVECCHIAMENTO – Piccin (IN PREPARAZIONE)
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia - Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica I
TIPO DI ATTIVITÀ caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle Malattie degli Apparati
Cardiovascolare e Respiratorio
CODICE INSEGNAMENTO 05576
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI Due
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/10 e MED/11
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Salvatore Novo
(MODULO 1) Ordinario di Malattie dell’Apparato
Cardiovascolare - Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Marisa Bonsignore
(MODULO 2) Professore Associato
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Stabilite dal Corso di Laurea
ANNO DI CORSO Quarto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Stellino – Plesso Aule Nuove - Via
LEZIONI Parlavecchio per Lezioni frontali
Unità Operativa Complessa di Cardiologia
dell’A.O.U. Policlinico “P. Giaccone” e
DIMPEFINU presso Ospedale V. Cervello, per
le Attività pratiche
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
Esercitazioni pratiche al letto del malato
Esercitazioni pratiche nei laboratori
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Come da Calendario del Corso di Laurea
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì e mercoledì ore 12-13
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione:
Acquisire le nozioni di base delle discipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità di
utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Capacità di riconoscere le più comuni malattie cardiovascolari e dell’apparato respiratorio e
capacità di organizzare in autonomia gli interventi medici specifici. Capacità di dare adeguata
risposta ai bisogni del paziente in relazione alla patologia cardiovascolare e dell’apparato
respiratorio.
Autonomia di giudizio:
Essere capace di valutare le implicazioni mediche legate alla patologia cardiologica e dell’apparato
respiratorio in esame.
Abilità comunicative:
Capacità di esporre allo staff medico-infermieristico, al paziente e ai suoi familiari il significato
attuale e prognostico della patologia cardiologica e dell’apparato respiratorio in esame.
Capacità d’apprendimento:
Capacità di aggiornare le proprie conoscenze di cardiologia e dell’apparato respiratorio e delle
scienze mediche connesse, consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di questi settori.
Capacità di effettuare, utilizzando le conoscenze specifiche acquisite durante il corso.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
Acquisizione delle conoscenze sull’epidemiologia, l’etiologia, la patogenesi, la sintomatologia, la
diagnosi, la prognosi e la terapia delle patologie dell'Apparato Cardiovascolare di più frequente
osservazione nella pratica clinica. Completa il corso l’acquisizione delle conoscenze di alcune
tecniche diagnostiche e/o terapeutiche di più comune esecuzione nella pratica cardiovascolare
corrente.

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 1


MALATTIE CARDIOVASCOLARI
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
30 ore PROGRAMMA
1. EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO DELLE MALATTIE
CARDIOVASCOLARI. CONCETTO DI RISCHIO
CARDIOVASCOLARE GLOBALE: descrivere i fattori di rischio,
genetici e ambientali, i modelli epidemiologici che hanno consentito di
elaborare il concetto di rischio cardiovascolare globale e gli algoritmi le
carte del rischio per valutarlo.
2. RUOLO DELL’ANAMNESI E DELL’ESAME OBBIETTIVO
CARDIOVASCOLARE: insegnare l’importanza del raccogliere
un’anamnesi cardiologica mirata ed eseguire un esame obiettivo attento
dell'apparato cardio-vascolare per porre i quesiti rilevanti ai fini
diagnostici nel paziente con sintomi cardiaci.
3. DALL’ATEROSCLEROSI PRECLINICA ALL’ATEROSCLEROSI
CONCLAMATA E ALLE SUE COMPLICANZE D’ORGANO,
ASINTOMATICHE E SINTOMATICHE: illustrare i meccanismi
patogenetici e fisiopatologici che dall’aterosclerosi preclinica,
determinano le conseguenze cliniche della malattia aterosclerotica
(distrettuale e sistemica). Indicare cause, morfologia e conseguenze
dell’iperplasia intimale. Descrivere le cause dell'aterosclerosi, la
morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate.
4. IPERTENSIONE ARTERIOSA PRIMITIVA E SECONDARIA:
descrivere l'epidemiologia, la patogenesi, la sintomatologia, le
complicanze, la prognosi e la valutazione del rischio cardiovascolare
globale, nell'ipertensione arteriosa primitiva. Indicare gli elementi clinici
e di laboratorio necessari alla diagnosi differenziale dei diversi tipi di
ipertensione secondaria (endocrine, renali, nefrovascolare, etc.).
5. L’ECG NORMALE E LE ALTERAZUIONI FONDAMENTALI
NELLE PATOLOGIE CARDIACHE: individuare le componenti
dell'ECG normale e indicarne il significato elettrofisiologico. Identificare
su tracciati ECG patologici i segni di: aritmia sinusale, aritmia extra-
sistolica, tachicardia parossistica sopraventricolare, flutter, fibrillazione
atriale, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare, blocchi atrio-
ventricolari di differente grado, blocchi di branca destro o sinistro.
Identificare i segni di: ingrandimento atriale, ipertrofia ventricolare sx,
ipertrofia ventricolare dx, ischemia, lesione e necrosi.
6. DIAGNOSTICA NON INVASIVA CARDIOVASCOLARE:
descrivere sommariamente le modalità di esecuzione e fornire le
indicazioni diagnostiche delle seguenti indagini strumentali: a) ECG da
sforzo al cicloergometro o al treadmill, b) ECG dinamico di 24 ore
secondo Holter, c) ecocardiografia con o senza stimolazione
farmacologica o fisica ed ecocontrastografia, scintigrafia miocardica
perfusionale a riposo e dopo stress fisico o farmacologico, d)
coronarografia diagnostica e/o interventistica, e) esami vascolari semplici
e complessi (doppler, eco-doppler; tests dinamici).
7. CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: Descrivere i quadri
morfologici della cardiopatia ischemica cronica, la diagnostica non
invasiva, le indicazioni alla diagnostica invasiva, i lineamenti di terapia
medica e le indicazioni a interveneto di angioplastica o di by-pass A-C.
8. CARDIOPATIA ISCHEMICA ACUTA (SINDROMI
CORONARICHE ACUTE): descrivere i quadri morfologici di angina
instabile, infarto con sopralivellamento del tratto ST (STEMI) e senza
sopralivellamento del tratto ST (NSTEMI). Differenziare dal punto di
vista diagnostico, prognostico e terapeutico l'angina da sforzo, l'angina a
riposo e di Prinzmetal, le Sindromi Coronariche Acute (angina instabile,
STEMI, NSTEMI). Fornire le indicazioni dei diversi tipi di trattamento
terapeutico nei pazienti con IMA (STEMI e NSTEMI) in relazione alle
caratteristiche cliniche di presentazione (età, sintomatologia pregressa,
momento di esordio e tempo trascorso, sintomi clinici ed esami di
laboratorio in atto, etc). Fornire le indicazioni per il ricovero di pazienti in
terapia intensiva coronarica (UTIC). Discutere le indicazioni del by-pass
aortocoronarico e delle varianti di angioplastica (con stent metallico o con
stent medicato) in relazione alle condizioni funzionali e angiografiche del
circolo coronarico. Indicare le possibili etiopatogenesi dell'aneurisma
cardiaco e le sue conseguenze fisiopatologiche con la relativa prognosi.
9. VALVULOPATIE: indicare i substrati morfologici delle stenosi e delle
insufficienze delle valvole cardiache e della patologia valvolare distrofica,
i meccanismi fisiopatologici, la sintomatologia clinica, i segni obbiettivi,
gli esami strumentali idonei alla diagnosi e le indicazioni terapeutiche,
medica o interventistica (angioplastica o chirurgia cardiaca).
10. VALVULOPATIA AORTICA E OSTACOLI ALL’EFFLUSSO
DAL VENTRICOLO SINISTRO: indicare le possibili etiopatogenesi, i
sintomi clinici differenziali, le caratteristiche emodinamiche la prognosi e
i diversi indirizzi terapeutici nella stenosi e nell’insufficienza aortica.
Caratterizzare su basi emodinamiche le conseguenze fisiopatologiche e
indicare le caratteristiche diagnostiche differenziali delle condizioni che
provocano ostacolo all'efflusso ventricolare sinistro (stenosi valvolare
aortica, stenosi sottovalvolari, stenosi sopravalvolari; coartazione
dell'istmo aortico).
11. VALVULOPATIA MITRALICA: descrivere le possibili cause, la
fisiopatologia, la sintomatologia soggettiva e oggettiva e la prognosi in
relazione alla situazione emodinamica nonché il conseguente indirizzo
terapeutico nella stenosi e nell’insufficienza mitralica.
12. VALVULOPATIA POLMONARE E TRICUSPIDALE: differenziare
negli aspetti essenziali dal punto di vista emodinamico, semeiologico e
prognostico le valvulopatie polmonari (stenosi e insufficienza) e quelle
tricuspidali (stenosi ed insufficienza tricuspidale).
13. ENDOCARDITI: descrivere i quadri morfologici delle endocarditi in
relazione alle differenti etiopatogenesi. Illustrare le principali etiologie, la
sintomatologia (con particolare attenzione ai sintomi di sospetto
diagnostico), la prognosi e gli orientamenti terapeutici delle endocarditi
acute e subacute
14. INSUFFICIENZA CARDIACA: indicare le possibili etiologie, i quadri
morfologici dell’ipertrofia miocardica, delle miocarditi (complicanze ed
esiti), e dei differenti tipi di cardiomiopatie, illustrando il ruolo della
biopsia endomiocardica. Descrivere la sintomatologia su basi
fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e gli
orientamenti terapeutici nella cardiomiopatia dilatativa con insufficienza
cardiaca di tipo sistolico.
15. INSUFFICIENZA CARDIA DIASTOLICA ED EDEMA
POLMONARE ACUTO: indicare le caratteristiche fisiopatologiche,
diagnostiche differenziali, prognostiche e terapeutiche dell'insufficienza
ventricolare diastolica rispetto alla sistolica, il suo ruolo nell’insorgenza
dell’edema polmonare acuto, gli strumenti diagnostici non invasivi ed i
lineamenti di terapia.
16. IPERTENSIONE POLMONARE PRIMITIVA E SECONDARIA:
Definire dal punto di vista fisiopatologico e diagnostico l'ipertensione
polmonare primitiva, indicare le forme secondarie da porre in diagnostica
differenziale e indicarne la prognosi e gli attuali orientamenti terapeutici.
17. CUORE POLMONARE CRONICO: Indicare le possibili etiologie,
descrivere la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli
accertamenti diagnostici e gli orientamenti terapeutici nel cuore
polmonare cronico.
18. PERICARDITI ACUTE E CRONICHE E ALTRE PATOLOGIE
PERICARDICHE: fornire un inquadramento generale della patologia
pericardica: pericarditi, emopericardio, tamponamento cardiaco.
Descrivere le possibili etiologie, le sintomatologie (con particolare
attenzione per i sintomi di sospetto diagnostico), gli approcci diagnostici
differenziali, le complicanze e le prognosi delle pericarditi acute e
croniche.
19. ANEURISMI DELL’AORTA: classificare gli aneurismi aortici con
riferimento alla eziopatogenesi, alla morfologia e alle complicanze.
Descrivere condizioni predisponenti, storia naturale, morfologia e
complicanze dell’aneurisma dissecante dell'aorta. Indicare i sintomi
d'allarme, le indagini di conferma diagnostica e i possibili approcci
terapeutici generali degli aneurismi nei differenti tratti dell'aorta.
20. CARDIOPATIE CONGENITE: elencare e classificare su basi
emodinamiche e prognostiche le principali cardiopatie congenite.
21. TROMBIOEMOLISMO VENOSO: descrivere le alterazioni
morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione
polmonare. Indicare i sintomi d'allarme, le indagini di conferma
diagnostica e i possibili approcci terapeutici generali nel
tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda ed embolia
polmonare con ipertensione polmonare acuta).
22. TUMORI DEL CUORE: fornire l’inquadramento generale dei tumori
del cuore ed indicare i mezzi diagnostici attuali.
23. SINCOPE E LIPOTIMIA: elencare le cause più frequenti e descrivere i
quadri clinici della sincope e della lipotimia, discernendo le indagini
diagnostiche appropriate.
24. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE: Inquadrare i substrati
morfologici delle aritmie cardiache. Descrivere l'etiologia, la
sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti
diagnostici e gli orientamenti terapeutici nella fibrillazione atriale
episodica e nelle forme stabili. Definire le differenze fisiopatologiche tra
flutter e fibrillazione atriale e indicare gli orientamenti terapeutici in
presenza di flutter.
25. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 2: definire la malattia del
nodo del seno e indicarne le manifestazioni cliniche su basi
fisiopatologiche con i conseguenti orientamenti terapeutici
26. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 3: descrivere l'etiologia, la
sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti
diagnostici e gli orientamenti terapeutici nella tachicardie parossistiche
sopraventricolari..
27. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 4: descrivere i meccanismi
fisiopatologici della tachicardia ventricolare, della fibrillazione
ventricolare, della torsione di punta, dell’arresto cardiocircolatorio e
illustrare i principi del Primo Soccorso.
28. LO SHOCK: definire lo stato di shock e fornire gli elementi diagnostici
utili per differenziare lo shock cardiogeno da quello settico e da quello
ipovolemico e illustrare i lineamenti di terapia.
29. VASULITI: descrivere i quadri anatomo-patologici delle principali
vasculiti, i meccanismi etiopatogenetici e fisopatologici, la sintomatologia,
gli esami strumentali e di laboratorio per giungere alla diagnosi e i
lineamenti di terapia.
30. L’ARTERIOPATIA OBLITERANTE DEGLI ARTI
INFERIORI: descrivere l'etiologia, la sintomatologia su basi
fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e gli
orientamenti terapeutici nella claudicatio intermittens e la sua evoluzione
fino all’ischemia critica e alla gangrena; definire il ruolo differenziale della
terapia medica e chirurgica, palliativa e risolutiva.
ESERCITAZIONI
Anamnesi ed esame obiettivo dell’Apparato cardiovascolare e respiratorio.
Esposizione e discussione collegiale di casi clinici. Interpretazione delle
principali metodiche diagnostiche per gli apparati cardiovascolare e
respiratorio.
TESTI  PROIEZIONI IN POWER POINT DEL DOCENTE
CONSIGLIATI  TESTI: Bonsignore G, Bellia V. Malattie dell'apparato respiratorio.
3° ed. Milano: McGraw Hill 2006.
 Oreto G e coll. (ordinari di Cardiologia italiani). E-book di Cardiologia,
consultabile gratuitamente su: www.sicardiologia.it;
 Dalla Volta S. Manuale di Malattie Cardiovascolari, Ed. McGraw Hill,
Milano
MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 2
Malattie dell’Apparato Rspiratorio
ORE FRONTALI 1. Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio
30 2. Principali sintomi e segni di malattie respiratorie: tosse, dispnea, emoftoe e
dolore toracico, rantoli, sibili, cianosi, ippocratismo digitale.
3. Altri sintomi e segni non specifici associati a patologia respiratoria.
4. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): La bronchite cronica;
L’enfisema polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia
5. L’asma bronchiale e le allergie respiratorie. Definizione, epidemiologia,
fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e
strumentale storia naturale, complicanze e terapia
6. Monitoraggio e gestione infermieristica in acuto ed in cronico della
patologia in oggetto.
7. I tumori polmonari. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia.
8. La patologia della pleura: pleuriti e versamenti pleurici; pneumotorace;
mesotelioma. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia,
anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale,
complicanze e terapia.
9. La toracentesi e la gestione del drenaggio pleurostomico.
10. La broncoscopia.
11. Le bronchiectasie. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia.
12. La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS). Definizione,
epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica,
diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia
13. Le polmoniti da infezione: acquisite in comunità (CAP) e nosocomiali
(HAP). Le polmonite nell’ospite immunocompromesso e le polmoniti da
aspirazione (ad ingestis). Ascesso polmonare. Principali agenti patogeni
coinvolti (batteri, virus, miceti) nelle CAP e HAP. Definizione,
epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica,
diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia.
14. Le pneumopatie infiltrative diffuse: La fibrosi polmonare idiopatica; La
sarcoidosi. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia,
anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale,
complicanze e terapia
15. La tubercolosi polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia
16. Embolia polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia
17. Tecniche e principi di base di interpretazione dei test di laboratorio di
fisiopatologia respiratoria. Test di funzionalità respiratoria; emogasanalisi
arteriosa e saturimetria; test del cammino; monitoraggio poligrafico
durante il sonno.
18. L’insufficienza respiratoria acuta e cronica. Definizione, epidemiologia,
fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e
strumentale storia naturale, complicanze e terapia
19. La ventilazione meccanica non-invasiva: principi di base, indicazioni,
effetti secondari.
FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/11
LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - IPPOCRATE
CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica II
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche
Formazione clinica interdisciplinare e medicina
basata sulle evidenze
CODICE INSEGNAMENTO 83100
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 15 : Ematologia
MED 12 : Gastroenterologia
DOCENTE RESPONSABILE V. Abbadessa
(MODULO 1) Professore Associato (MED 15)
Università degli Studi di Palermo
DOCENTI COINVOLTI P.L. Almasio
(MODULO 2) Professore Associato (MED 12)
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO 90
PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Anatomia umana, Istologia ed embriologia,
Biochimica, Biologia e Genetica, Fisiologia
umana, Microbiologia, Immunologia, Patologia
Generale, Fisiopatologia clinica.
ANNO DI CORSO Quarto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Secondo calendario
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni frontali). Esercitazioni
teorico-pratiche
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Secondo calendario
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI Previo contatto telefonico presso Segreteria
Ematologia (091 6554403, ore 9-13)
Previo contatto telefonico presso Segreteria
Gastroenterologia (091 6552280, martedi e
giovedi ore 12-14)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


- Obbiettivo è il raggiungimento di conoscenze e capacità di comprensione nell’ambito della
fisiopatologia, della clinica e della terapia medica e chirurgica delle principali patologie
dell’apparato digerente e delle patologie ematologiche e dell’emostasi. Obbiettivo è anche la
conoscenza degli aspetti di semeiotica funzionali e strumentali e la metodologia clinica specifica
del campo.
I Discenti alla fine del C.I. dovranno dimostrare di avere raggiunto i seguenti obiettivi:
- capacità di applicare le loro conoscenze e la capacità di comprensione in maniera da dimostrare
un approccio professionale ai problemi clinici di interesse ematologico, dimostrando un’adeguata
capacità di risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti.
- capacità di raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma
le ipotesi diagnostiche più probabili
- capacità di comunicare informazioni, dati e soluzioni diagnostiche e terapeutiche ad altri
professionisti del settore
- capacità di apprendimento necessaria per intraprendere studi successivi in autonomia

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO: Ematologia

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E


PROGRAMMA
30 ore
Unità didattica
Fisiopatologia dell’emopoiesi
Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare
Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative (Policitemia
Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi Idiopatica)
Patologie della cellula staminale: sindromi mielodisproliferative Ph positive
(Leucemia Mieloide Cronica e correlate)
Sindromi mielodisplastiche (classificazione morfologica e citogenetica)
Anemie ipoproliferative
Anemie iperproliferative
Disordini delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o
acquisite)
Meccanismi cellulari della coagulazione
Diatesi emorragiche congenite ed acquisite
Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite
Disordine delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS)
Disordine delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom)
Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica)
Linfoma di Hodgkin
Linfomi non Hodgkin
Leucemie Acute Mieloidi
Leucemie Acute Linfoidi
Concetti generali di efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua,
Remissione completa, parziale e molecolare
Concetti di terapia sostitutiva e trasfusionale. Trapianto di cellule staminali
ematopoietiche.

TESTI - Malattie del sangue e degli organi ematopoietici - 5° Edizione Autori:


CONSIGLIATI Gianluigi Castoldi, Vincenzo Liso - The McGraw-Hill Companies
- Core Curriculum Ematologia – stessi AA e Casa Editrice

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia


ORE ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
FRONTALI PROGRAMMA
30 0re Disfagia e patologia motoria dell’esofago.
Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo.
Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da
farmaci.
Ulcera peptica
Malattia celiaca e malassorbimenti.
Diarree croniche ad etiologia infettiva e disendocrina.
Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn) e loro
complicanze
Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro
complicanze
Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta
Epatiti virali croniche.
Cirrosi epatica
Epatocarcinoma
Steatosi e steatoepatite non alcoolica.
Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci.
Emocromatosi ereditaria; siderosi epatiche secondarie
Malattia di Wilson e altri disordini genetici del metabolismo ad
interessamento epatico
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite
sclerosante)
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite
sclerosante)
Pancreatiti acute
Pancreatiti croniche
Sindrome da colon irritabile
Iperbilirubinemie eredo-metaboliche
ESERCITAZIONI
Tirocinio con esercitazioni in Reparto, in Ambulatorio e presso Servizi
Diagnostici. Discussioni casi clinici e simulazione di algoritmi di diagnosi e
terapia
TESTI Manuale di Gastroenterologia Unigastro - Edizione 2009 - Roma. Editrice
CONSIGLIATI Gastroenterologica Italiana, [2009]. Rugarli. Medicina Interna Sistematica.
Sesta Edizione. Parte 3, parte 4 e parte 5.
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia – Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica III
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante, Professionalizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche
Formazione clinica interdisciplinare e medicina
basata sulle evidenze
CODICE INSEGNAMENTO 13253
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 13, MED 14, MED 16
DOCENTE RESPONSABILE Giovanni Triolo
(MODULO 1) Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Maurizio Li Vecchi
(MODULO 2) Professore Associato
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Maria Donatelli
(MODULO 3) Prof. Associato
Università di Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 90
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Tutti gli insegnamenti del primo triennio
ANNO DI CORSO IV
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Secondo calendario, aule nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o
ambulatori
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni e orario delle lezioni secondo calendario
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Endocrinologia : mercoledì ore 12-14
STUDENTI Nefrologia: giovedì ore 13-14
Reumatologia: martedì ore 12-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni
d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul
sistema escretivo renale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche,
endocrine, renali e immunoreumatologiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, saperne analizzare ed
interpretare i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema, siano esse di
rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologica.
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza sulla base delle
attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico.
Essere in grado di riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni in
campo endocrinologico, metabolico, nefrologico e reumatologico.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem
solving"). Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del
pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse
fonti.
Abilità comunicative
Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche, comprendendone i loro contenuti.
Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro
parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni alla pari. Interagire con altre figure
professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente.
Capacità d’apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto
alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del
livello sanitario.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO


REUMATOLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

30 1) VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE, FISIOLOGICHE,


IMMUNOLOGICHE DELLE MALATTIE REUMATICHE
2) SEMEIOLOGIA FISICA E FUNZIONALE DELLE MALATTIE
REUMATICHE
3) IL LABORATORIO NELLE MALATTIE AUTOIMMUNI
4) TENCNICHE DI IMMAGINE NELLE MALATTIE REUMATICHE
5) ARTROPATIE DEGENERATIVE
6) ARTROPATIE INFIAMMATORIE
7) ARTRITE REUMATOIDE
8) SPONDILOARTRITI
9) CONNETTIVITI INDIFFERENZIATE
10) LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO
11) SCLEROSI SISTEMICA
12) SINDROME DI SJOGREN
13) DERMATO-POLIMIOSITI
14) CONNETTIVITE MISTA
15) CLASSIFICAZIONE DELLE VASCULITI
16) VASCULITI DEI VASI DI MEDIO E PICCOLO CALIBRO
17) PORPORA DI HENOCH-SCHONLEIN
18) ARTERITI DEI GROSSI VASI
19) POLIMIALGIA REUMATICA
20) SINDROME CRIOGLOBULINEMICA
21) VASCULITI ANCA ASSOCIATE
22) MALATTIA DI BEHCET
23) ATTACCO ACUTO GOTTOSO E ARTRITE CRONICA GOTTOSA
24) ARTRITI GIOVANILI
25) LE PERIARTRITI

ESERCITAZIONI
Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie reumatiche
articolari ed autoimmuni sistemiche e sapere correlare segni e sintomi alle
stesse. Semeiotica dei diversi organi ed apparati in relazione ai sospetti
diagnostici con particolare riferimento alle più frequenti patologie dal punto
di vista epidemiologico. Valutazione attenta delle sedi articolari e delle più
comuni indagini laboratoristiche e radiologiche. Valutazione degli score di
attività di malattia
TESTI UNIREUMA, ed. Idelson-Gnocchi
CONSIGLIATI IMMUNOREUMATOLOGIA, G.Triolo e coll., ed. EDISES, Napoli
Harrison’s: Principi di Medicina Interna Ed. Piccin

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO


NEFROLOGIA
ORE FRONTALI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA
1. Parametri di valutazione di malattia renale.
30
2. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali.
3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica.
4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi di IgA.
5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale
e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membrano-
proliferativa.
6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome di Goodpasture;
nefropatie associate ad ANCA.
7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi
tubulare acuta.
8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica.
9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia diabetica.
10.Generalità sulle terapie sostitutive: emodialisi e dialisi peritoneale;
trapianto di rene.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere
l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente
con sospetto di nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame di urina;
eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (mediante stick);
raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino
coltura; calcolare la clearance della creatinina; presentazione e discussione
di casi clinici.
TESTI
CONSIGLIATI
Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill;
De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario.
Editoriale Bios

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO 3 DENOMINAZIONE DEL MODULO


ENDOCRINOLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

30 1) VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE, FISIOLOGICHE,


BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL SISTEMA ENDOCRINO
2) MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA,
IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI
CUSHING)
3) MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI
PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome di Shehan, Sindrome
di Simmonds
4) CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO DI IODIO
5) TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI (GRAVES, HASHIMOTO,
SILENTE E POST PARTUM)
6) GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E TOSSICO
7) TUMORI TIROIDEI (PAPILLARE, FOLLICOLARE, ANAPLASTICO,
MIDOLLARE)
8) METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE PARATIROIDI
9) MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Addison), da deficit gnetici
enzimatici, iposurrenalismi iatrogeni) e IPERFUNZIONANTI (Iperplasia
nodulare o diffusa o da ACTH ectopico)
10) IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI
11) TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,
GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN 1, MEN 2)
12) CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI
13) PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE TIPO 1,
TIPO 2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE
14) ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA
15) COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA
16) COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA
17) IPERURICEMIE E GOTTA

ESERCITAZIONI
Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie
endocrinologiche e metaboliche, sapere correlare segni e sintomi alle malattie
endocrine e metaboliche. Semeiotica dei diversi organi ed apparati in
relazione ai sospetti diagnostici delle malattie endocrine e metaboliche, in
particolare con le più frequenti patologie dal punto di vista epidemiologico:
sapere palpare una tiroide, saper visualizzare le caratteristiche dei noduli
tiroidei, sapere evidenziare i segni clinici di ipo o iperfunzione, saper
riconoscere quadri di insulinoresistenza sia dal punto di vista fenotipico che
clinico (epatomegalia, ipertensione, dislipidemia, obesità). Semeiotica delle
complicanze acute e croniche della malattia diabetica (coma ipoglicemico,
iperglicemico, cheto o non cheto acidosico iperosmolare). Semeiotica clinica
degli ipo e iposurrenalismi. Semeiotica clinica degli ipostaturalismi,
dell’acromegalia, degli ipogonadismi.
TESTI Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin
CONSIGLIATI Harrison’s: Principi di Medicina Interna Ed. Piccin
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Laurea Magistrale, Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica IV
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche
CODICE INSEGNAMENTO 13257
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 3
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18 MED 22 MED 24
DOCENTE RESPONSABILE G. Di Vita
(MODULO 1) Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO G. Ruvolo
(MODULO 2) Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Riccardo Ascoli
(MODULO 3) Associato
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio
ANNO DI CORSO IV
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aule Nuove
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in
corsia, ambulatorio e sala operatoria
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni e orario delle lezioni da definire
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni e orari di ricevimento:
STUDENTI prof. Di Vita: Lu –Mer ore 12.00- 14.00
Prof. Ascoli: martedì ore 12 – 14
Prof. Ruvolo :Martedì-Giovedì 13 -15 o anche
qualsiasi giorno chiamando prima
al n. 3382129074

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscenza e capacità di comprensione
− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute.
− Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici,
sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di
tipo terminale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti
sociali, come la salute occupazionale.
− Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale.
− Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche e
tecniche di base, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.
− Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza per
suggerire le terapie chirurgiche adeguate.
− Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo
paziente.
− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle
modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.
Autonomia di giudizio
− Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e
della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
− Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle
decisioni prese durante la pratica medica.
− Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,
per risolvere i problemi.
− Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle
buone relazioni tra medico, paziente e famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità
culturale e dell'autonomia del paziente.
− Acquisire il senso di responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.
Abilità comunicative
− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche, comprendendone i loro contenuti.
− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e
loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari.
− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le
interazioni con i pazienti e con la comunità
− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un
lavoro di gruppo efficiente
Capacità d’apprendimento
− Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione
sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
− Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati
clinici.
Conoscenza e capacità di comprensione
Gli studenti devono aver acquisito la capacità di saper interpretare le anomalie dell’apparato
urinario e genitale maschile che si riscontrano nelle diverse malattie.
Devono conoscere l’eziologia e la storia naturale dele malattie acute e croniche.
Tali conoscenze verranno acquisite attraverso lezioni di didattica frontale e verificate mediante
esami.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti devono essere in grado di gestire correttamente le urgenze urologiche più comuni.
Devono essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base.
Devono saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e
culturali.
Devono conoscere i ruoli e le responsabilità dell’altro personale sanitario nel provvedere alle cure.
Devono dimostrare comprensione dei meccanismi che sono alla base dell’efficacia e della qualità
delle cure.
Autonomia di giudizio
Gli studenti devono comprendere l’importanza e le limitazioni del pensiero scientifico per stabilire
la causa, il trattamento e la prevenzione delle affezioni urologiche.
Devono saper identificare i principi morali, etici e legali inerenti la professione medica.
Devono acquisire valori come l’eccellenza, l’altruismo, la responsabilità, la compassione,
l’empatia, l’onestà e l’impegno a seguire metodi scientifici.
Devono riconoscere che una buona pratica medica dipende dalle buone relazioni fra medico,
paziente e famiglia.
Devono avere rispetto nei confronti dei colleghi instaurando rapporti di collaborazione.
Devono avere la consapevolezza dell’obbligo morale di dover provvedere alle cure mediche
terminali comprese le terapie del dolore.
Abilità comunicative
Gli studenti devono mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i
pazienti e i loro parenti.
Devono interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti.
Devono dimostrare sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i
pazienti.
Devono saper comunicare in maniera efficace scritta e orale.
Capacità d’apprendimento
Gli studenti devono essere in grado di raccogliere e organizzare l’informazione sanitaria e
biomedica.
Devono saper utilizzare la tecnologia associata all’informazione e alle comunicazioni come
supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive.
Devono saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione dei casi
clinici.
Devono avere un buon archivio della loro pratica medica per una sua analisi e miglioramento.

MODULO Chirurgia generale


(unico)
ORE Etiopatogenesi, sintomatologia e terapia delle infezioni chirurgiche primitive e
FRONTALI secondarie con riferimento ad i batteri più frequentemente coinvolti in relazione al
sito di insorgenza dell'infezione, alla produzione di tossine, all'antibiotico resistenza
20 Le parassitosi di interesse chirurgico con particolare riferimento all'idatidosi
polmonare ed epatica
Sintomatologia e complicanze delle malattie esofogee di interesse chirurgico; le
caratteristiche cliniche della sindrome di Mallory-Weiss
Descrivere e classificare le malattie benigne della mammella maschile e femminile
Le malattie della pleura, del mediastino, del polmone e del diaframma di competenza
chirurgica
Sintomatologia, complicazioni e trattamento chirurgico delle ernie della parete
addominale e della regione inguino-crurale
Le malattie del peritoneo e del retroperitoneo: le indicazioni per il trattamento
chirurgico
Orientamenti diagnostici e di terapia chirurgica nelle complicanze delle ulcere
gastriche e duodenali
Etiopatogenesi, sintomatologia ed iter dignostico - terapeutico della litiasi biliare e
delle sue possibili complicanze
Indicare gli aspetti etiopatogenetici della poliposi del colon, l'approccio diagnostico e
gli orientamenti terapeutici in relazione alla prognosi e alla prevenzione delle
complicanze
Descrivere le possibili complicanze di competenza chirurgica delle malattie
infiammatorie intestinali e gli orientamenti di terapia chirurgica
Descrivere le malattie acquisite dell'ano - emorroidi, ragade, ascessi e fistole - i
disturbi della defecazione ed il sinus pilonidalis
Descrivere l'etiopatogenesi, la sintomatologia, le indicazioni per gli accertamenti
diagnostici e la terapia della malattia diverticolare del colon e delle sue possibili
complicanze. Patogenesi, sintomatologia e terapia dell'appendicite acuta
Generalità, storia naturale e terapia chirurgica (ove indicata) delle principali
anomalie congenite nefro-urologiche
Sospettare sulla base dei sintomi e dei rilievi semeiologici la natura urolitiasica di
una colica addominale, distinguendola da condizioni dolorose acute di altra natura;
trattare i sintomi acuti, suggerire le indagini di conferma diagnostica e suggerire gli
indirizzi terapeutici e preventivi dell'urolitiasi
Sospettare uno stato di ritenzione urinaria distinguendolo dall'anuria; indicarne le
possibili cause e i conseguenti approcci diagnostici e terapeutici
Definire la patologia ostruttiva acuta e cronica dell'apparato urinario, sospettarne la
diagnosi sulla base delle manifestazioni cliniche, indicare le indagini per
l'approfondimento diagnostico e suggerire i conseguenti orientamenti terapeutici
Porre sulla base delle manifestazioni cliniche la diagnosi di cistite acuta e di cistite
ricorrente, distinguendole dalla cistopielite; prescrivere - quando necessario - le
indagini per individuarne l'etiologia e indicarne gli orientamenti terapeutici
Porre sulla base delle manifestazioni cliniche la diagnosi di uretrite; prescrivere le
indagini per individuarne l'etiologia e indicarne gli orientamenti terapeutici
Sospettare la diagnosi di prostatite acuta e cronica e rispettivamente di adenoma
benigno (ipertrofia) e di cancro della prostata sulla base delle manifestazioni
cliniche; prescrivere nella corretta sequenza le indagini utili alla diagnosi
differenziale e interpretarne i risultati ; indicare la prognosi e i conseguenti
orientamenti terapeutici per le differenti condizioni patologiche
Esaminare oggettivamente, raccogliendo gli elementi diagnostici differenziali, le
tumefazioni scrotali (varicocele, orchiepididimiti, tumori); suggerire le indagini
diagnostiche e gli orientamenti terapeutici nei diversi quadri morbosi
Elencare i più frequenti tumori del rene indicandone i sintomi di sospetto, le
modalità di approfondimento diagnostico e la prognosi in relazione agli indirizzi
terapeutici
Descrivere l'epidemiologia, la sintomatologia, le indicazioni per gli accertamenti
diagnostici, gli orientamenti terapeutici e il follow up nel cancro della vescica
Descrivere l'epidemiologica e le manifestazioni cliniche del varicocele, della torsione
del testicolo e delle altre urgenze urologiche, fornendo le indicazioni di natura
diagnostica e terapeutica
Elencare gli elementi diagnostici della tubercolosi renale. Indicare le indagini di
conferma diagnostica, la prognosi e gli orientamenti terapeutici
Definire la disfunzione erettile (impotenza sessuale maschile), indicandone le cause,
il modo per identificarle e i conseguenti orientamenti terapeutici
CARDIOCHIRURGIA

Principali cardiopatie congenite: iter diagnostico e terapeutico


Patologia valvolare acquisita: iter diagnostico terapeutico
Cardiopatia ischemica: principi di indicazione chirurgica

Diagnostica e indicazione chirurgica delle complicanze dell’infarto miocardico acuto


Aneurismi dell'aorta toracica
Traumi chiusi del cuore e dei grossi vasi:presentazione clinica, diagnosi e iter
terapeutico
Embolia polmonare
Dissezione acuta dell'aorta
Preparazione del paziente all’intervento cardochirurgico nella fase pre e
postospedaliera
Sequele e problematiche postcardiochirurgiche di interesse del medico generale
Tumori del cuore e neoplasie del mediastino anteriore

ESERCITAZIONI

Discutere in modo interattivo la diagnostica differenziale di casi clinici


reali o simulati (prototipici di situazioni cliniche di frequente riscontro)
basandosi sul problem solving (con studio individuale e non assistito dei
casi clinici proposti dal docente)
Discutere in modo interattivo le possibili decisioni diagnostiche e
terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati
Compilare richiesta motivata di indagini diagnostiche laboratoristiche e
strumentali
Compilare richiesta motivata di consulenza specialistica
Compilare richiesta motivata di ricovero ospedaliero
Informare (in condizioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su
diagnosi di patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi
trattamenti
Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo
riguardano
Discutere con un paziente i benefici e rischi di un trattamento chirurgico
TESTI Ascelta dello studente
CONSIGLIATI Bellantone, De Toma, Montorsi: Chirurgia Generale; Minerva Medica Ed.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Favorire la cognizione degli argomenti trattati


con verifiche attuate durante la lezione stessa

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO


UROLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
20 PROGRAMMA
Padronanza dei seguenti argomenti incentrata sulle nozioni più salienti:
Ematuria – Infezioni delle vie urinarie – Diagnostica per immagini in
Urologia – Radiologia interventistica in Urologia – Malformazioni
urogenitali – Patologia ostruttiva – Ipertrofia prostatica – Prostatiti –
Cancro della prostata – Tumori del testicolo – Ritenzione d’urina e
anuria – Infertilità maschile – Disfunzioni erettili – Incontinenza –
Calcolosi renale – tumori della vescica – Tumori del rene – Patologia
cistica del rene – Emergenze urologiche – Strumentario urologico

ESERCITAZIONI
NO
TESTI PAVONE SELVAGGI
CONSIGLIATI

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO


CARDIOCHIRURGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
20 PROGRAMMA
Preparazione del paziente criochirurgico prima del ricovero in ospedale
Cardiopatia ischemica: criteri di indicazione chirurgica, condotti
utilizzati nella rivascolarizzazione miocardica,problematiche medche nel
postoperatorio e dopo la dimissione dall’ospedale, complicazioni di
interesse medico.
Patologie valvolari: criteri di indicazione chirurgica
Principali cardiopatie congenite
Aneurisma dell’aorta ascendente
Dissezione acuta dell’aorta, traumi del cuore e dell’aorta: presentazione
clinica e principi di trattamento
Principi di circolazione extracorporea.
Il paziente cardiopatico operato da sottoporre ad altra chirurgia: cosa
fare?
Principali complicazioni del cardiopatico operato dopo la dimissione
ospedaliera

ESERCITAZIONI

Approccio clinico al paziente cardochirurgico.


Come valutare i principali esami diagnostici pre postoperatori.
Preparazione del paziente all’intervento chirurgico
Trattamento delle ferite chirurgiche.
Management delle principali complicazioni immediate.
Monitorizzazione del paziente in sala operatoria e terapia intensiva.
Visione programmata di interventi cardiochirurgici in sala operatoria e/o
via internet dalla sala operatoria (a richiesta)
Quando ecome dimettere il paziente dall’ospedale.
La lettera di dimissione e la programmazione del I° controllo
postoperatorio.
TESTI G. Ruvolo: Principi di Cardiochirurgia, o qualsiasi altro testo, in italiano o
CONSIGLIATI inglese, a scelta dello studente
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pediatriche
CODICE INSEGNAMENTO 05651
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI UNO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38
DOCENTE RESPONSABILE Prof Giovanni Corsello
(MODULO 1) Ordinario di Pediatria
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO SESTO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Dipartimento Materno Infantile (plesso ex
LEZIONI Clinica Ostetrica)- Via A. Giordano, n.3
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni),
Esercitazioni in aula.
Visite in campo, altro
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale.
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Giorni : VENERDI
DIDATTICHE Orario delle lezioni : 8-13,00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giorni : Martedi’ e Giovedi’
STUDENTI Orari di ricevimento : 12,00-14,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia,
diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta
l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pediatria
come branca specialistica non d’organo, ma di fascia d’età che include le diverse competenze di
una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la
neonatologia, la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. Individuare quelle condizioni
cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche in rapporto alle
patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che
ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella
neonatale all’adolescenza, con un approccio multidisciplinare integrato, in particolar modo tra le
aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le
conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO PEDIATRIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
60 PROGRAMMA
Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica; Assistenza del neonato alla
nascita; Il neonato sano; Il neonato pretermine e di basso peso; Il neonato
asfittico; Il distress respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi
neonatali; Screening neonatali; L’alimentazione del neonato: allattamento
naturale e con formule; Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di
vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà: cronologia,
anticipazioni e ritardi puberali; Nozioni di adolescentologia; Patologia
carenziale in pediatria; I disturbi della crescita; Il bambino con turbe della
digestione e dell’assorbimento; Cardiopatie congenite ed acquisite; Patologia
genetica ; Malattie cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie;
Principali malattie respiratorie del bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le
anemie congenite ed acquisite del bambino; Le porpore trombocitopeniche di
interesse pediatrico; Difetti della coagulazione del sangue; Malattie da alterata
risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas;
Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del
bambino; Il diabete mellito; Oncologia pediatrica e nozioni di terapia; Masse
addominali; Principali malattie congenite del metabolismo; Malformazioni
congenite e prevenzione genetica; Le vaccinazioni; Malattie del SNC di
interesse pediatrico.

ESERCITAZIONI
Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati
TESTI BURGIO GR. : Pediatria essenziale , UTET
CONSIGLIATI CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica , Ambrosiana
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA (o LAUREA Medicina e Chirurgia- Ippocrate
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Psichiatria
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Studio dei principali disturbi mentali nei loro
aspetti clinico-descrittivi, eziopatogenetici e
terapeutici.
CODICE INSEGNAMENTO 05960
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI Uno
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/25
DOCENTE RESPONSABILE Prof. Silvio Fasullo
Professore a Contratto
Università di Palermo
CFU 5
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 75
STUDIO PERSONALE
N ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÁ 50
DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Quinto
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Aula Rubino (Dipartimento di Neuroscienze
LEZIONI Cliniche – via G.La Loggia)
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali e attività teoricopratiche
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Lunedì (11:00/14:00)
DIDATTICHE Mercoledì (11:00/14:00)
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giovedì ore 10:00-11:00
STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI


Conoscere gli aspetti generali del funzionamento della mente, la fenomenologia clinica dei
disturbi psichici, la sofferenza mentale e le sue manifestazioni e gli strumenti dell’aver cura: la
parola e il farmaco.
Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite e saperle comunicare in maniera chiara

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO PSICHIATRIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
30 ore PROGRAMMA
1. Psichiatria e Legislazione, la Malattia Mentale, la Relazione Medico-
Paziente.
2. Funzioni Mentali e loro Disturbi: percezione, memoria, intelligenza,
pensiero, affettività, volontà, coscienza.
3. Generalità sulle Nevrosi e sulle Psicosi.
4. Disturbi d’ansia (GAD, DAP, DOC, le fobie, DPTS), disturbi
somatoformi, disturbi dissociativi.
5. La Schizofrenia: i sintomi, le cause, le cure.
6. Le Depressioni (i sintomi, le cause, le cure). Il Disturbo Bipolare.
7. La Paranoia.
8. Disturbi della Personalità
9. Disturbi della Condotta Alimentare.
10. Disturbi Mentali Organici.
11. I Farmaci per i disturbi mentali: ansiolitici, antidepressivi,
antipsicotici, stabilizzatori dell’umore.
12. Le Situazioni d’Urgenza in Psichiatria.
13. I Disturbi da Abuso di Sostanze: eroina, alcool, allucinogeni, cocaina,
amfetamina, cannabis.

TESTI  PROIEZIONI IN POWER POINT


CONSIGLIATI  TESTO: Fasullo, Lezioni di Psichiatria, Aracne Editrice, 2008.

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