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Rivista di informazione, cultura e satira

LA Euro 1,50

NUOVA a
ottobre 2010 N. 95
Tel./fax 080 3921786 e - mail : diretta.nuova@libero.it Abbonamento 12 numero : Euro 15 (città) Euro 30 (Italia), Euro 50 (sostenitore)

V eschègghie is cool. Il centro storico va’ di

moda. L’elogio della fisolofia local, alla lunga,

Vescègghie
ha dato i suoi frutti. In un Paese in cui le
bellezze artistiche, come tutto il resto, se non
Anno XIII - n. 95 (834) Ottobre 2010 - Redazione e Amministrazione: Via Virgilio, 12 - 70052 Bisceglie

sono da esibire... semplicemente non sono, sia-

mo riusciti a vincere il primo traguardo di una

is cool!
grande scommessa ancora tutta da vincere.
L’attenzione, quella dei giovani in particolar
modo, sta crescendo. Negli ultimi anni l’inte-
resse, in termini di fitti e acquisti, sul centro
storico è cresciuto notevolmente, in parallelo
alla movida che ha coinvolto via Tupputi, via
Frisari, via Marconi e più raramente anche
via Cardinal Dell’Olio. Silente, nonostante
l’esistenza di locali glamour e molto intriganti,
resta invece ancora via Colombo, su cui grava
una sorta di ombra invincibile che lascia spa-
zio al sole solo nei giorni della Festa Patronale,
quando tutti “vanno a vedere i fuochi” e poi
tornano a casa senza fare una piega. Certo, lo
so quel che state pensando: ci vogliono attività
commerciali di servizio ai turisti, magari a
quelli che vengono in barca a posteggiarsi
nei weekend estivi. Ottimo, ne sono convinta
anch’io. E poi vendere, vendere case, calmie-
rando un mercato impazzito che permette
a pochi di affacciarsi al mercato. Ma prima
Quattro chiacchiere con i vucumprà ancora servirebbe spostare l’attenzione, con
iniziative collaudate come mercatini e attività
ludico-ricreative, su un tratto di strada, quello
Scoperte antiche mura in piazza Castello
che si affaccia sul porto che non è nulla male.
E’ tempo di darsi da fare, prima che cool
diventi cold. Non basta più fare le cose, serve
Cani accattoni: ecco il nuovo fenomeno
farle bene, con un occhio puntato al marketing
e l’altro alla vivibilità urbana.
15 giorni a Milano per scoprire chi invidia Bisceglie Siamo in Europa, no?

fax 080 3962023

 SOMMARIO
ATTUALITA’ SCUOLA & CULTURA RUBRICHE

15 giorni a Milano per scoprire Bisceglie 3 Appuntamenti invernali made in Pro Loco 15 Notizia flash: I fatti di Settembre 11

Parola d'ordine Borgo Antico 5 Settembre, mese del Libro 17 SPORT:

Se l'acqua fa male 7 Indagine sulle librerie a Bisceglie 17 - Ora c'è campo 23

Calessata pro ciechi con gli "Amici Tuffiamoci nel passato 15 - Il parere dell'esperto 23
del cavallo" 8
L'Open Source presenta i Soballero 18 - Bisceglie Calcio:
Bisceglie al centro della Fiera del Eccellenza pugliese: diciotto per uno 24
Levante 8 La Regione vara il progetto R.O.S.A. 19
- Bisceglie Calcio A5:
Al via la riqualificazione di Piazza è possibile oggi una società Prende forma il sogno 24
Castello 9 multiculturale? 23
- Sporting Club: qualcosa è cambiato 24
Scoperte mura antiche sottosuolo di I segreti del miglio 23
Piazza Castello 9 - Olimpiadi:
Riprende l'attività dell' Unitre 27 Re del mercato 25
Il Centro Storico è davvero cool? 9
95.000 euro per i giovani musicisti 27 - ASD Nettuno:
Biagio Lorusso ricorda un uomo Parla mister Gentile, prima la
vero, Francesco Salerno 10 salvezza poi si vedrà 25

- Ambrosia Basket:
Tutti pazzi per i "vu cumprà" 12 POLITICA Che partenza 25
Preti che vanno, preti che vengono 12
Giovani consiglieri crescono Lettere al Direttore 27
4
21 milioni di euro per il Consorzio
della Ciliegia 14 Fitto, Amoruso e Gasparri: il PdL gode
di ottima salute 5 Riflessioni
Valori e regole nei rapporti tra im-
prese e banche 14 Politiche per il gentilsesso 6
Non siamo miraggi, abbiamo fame 13
Auto in fiamme Largo Tre Archi 15 Festa della Rinascita 6
Il teologo Mons. Cozzoli 16
Settimana Unesco per la mobilità No alla Bat. Arriva il comitato 7
sostenibile 18 Mi sono svegliato con una forte emicrania 20
La Giovane Italia premia i talenti
Una vita in diretta 19 biscegliesi 27 Il "Mito dell'Eroe" 20

Bisceglie ancora centrale NEL PROSSIMO NUMERO:

per l’UNPLI Puglia Povero ospedale: un altro medico
calibro 90 va' in pensione

Sabato 2 Ottobre la sede della Pro Loco locale ospiterà i selettori Inchiesta: voglio fare il cameriere
UNPLI delle sei province pugliesi
7° edizione premio Mons. Sarnelli

D
opo l’ottima esperienza vissuta nel
Marzo del 2009 quando Bisceglie fu scelta
quale sede del Corso di Formazione dei
giovani Volontari del Servizio Civile 2008/2009
delle Pro Loco delle Province di Bari, B.A.T. e
Foggia, il Comitato UNPLI Puglia, organo di
coordinamento e di controllo delle Pro Loco
pugliesi, ha inteso puntare nuovamente sulla
nostra Città per svolgere il Corso di Formazione
questa volta dei selettori per il Servizio Civile
che partirà il prossimo 7 Gennaio.
Nel pomeriggio di Sabato 2 Ottobre la sede
della Pro Loco UNPLI biscegliese, nonché
sede dell’Unione delle Pro Loco della
Provincia Barletta-Andria-Trani (Via Giulio
Frisari n. 5), ospiterà i selettori delle sei
province pugliesi e l’incontro sarà diretto
dal Presidente dell’UNPLI Puglia Prof.
Angelo Lazzari.
«Quando non abbiamo iniziative in corso
– spiega il Presidente Pro Loco Bisceglie
Vincenzo De Feudis – significa o che ne
stiamo progettando delle nuove o che
siamo impegnati in importanti incontri
Svelato il mistero delle mura rinvenute
sotto piazza Castello
organizzati dall’UNPLI. Sempre più la nostra
Città e la nostra Pro Loco detengono un ruolo
centrale all’interno dei Comitati regionale e
provinciale delle Pro Loco a testimonianza del
buon operato costantemente portato avanti.
Tutto ciò ci sprona a proseguire con maggiore
impegno lungo il percorso della promozione e
della valorizzazione del territorio».
Ricordiamo che è ancora possibile presentare
domanda di ammissione per il Servizio Civile
presso lo Sportello Pro Loco entro e non oltre il 4
Ottobre. Bando su www.prolocobisceglie.it.
Francesco Brescia,
addetto stampa Pro Loco Bisceglie

2
15 GIORNI A MILANO PER SCOPRIRE BISCEGLIE
Dal paese della Madonnina, dove tutti ci invidiano
ferrara_serena@libero.it Serena Ferrara

S
Sono a Milano da poco più di dieci giorni e Centrale. E’ collega di un
ho già visto tanta di quella Puglia da dubi- Consiglio, che 20 anni fa
tare di essere approdata nella città giusta. A lo portò a visitare la sua
rasserenarmi sono i troppi spazi verdi, i tram e il felice patria in terra di
Pirellone, una padrona di casa evidentemente au- Bari. – Mi è rimasta nel
toctona (sebbene con “derivazioni” altamurane) e cuore Bisceglie, con il suo
il silenzio che cala per strada alle otto di sera. tranquillo lungomare, la
sua vivibilità e quella cu-
Domenica 11 Settembre, ore 7.20. Sono arrivata cina da impazzire…».
a Milano, nella capitale della moda, del design e
prima ancora dell’Impero Romano d’Occidente Lunedì 13 Settembre.
(nel 286 Diocleziano la affidò a Massimiliano), Arrivo nell’agenzia
nella città della comunicazione e delle connessioni di comunicazione
wireless, dell’imprenditoria eccellente che vanta che mi ha scelta da
più banche di quanti da noi i caffè. E tuttavia,
a 900 km di distan-
za, mi sento a casa sin
dal primo momento.
Sarà la compagnia di
un libro di Marcello
Veneziani (La sposa in-
visibile, ndr), che rileggo a Milano senza soluzione di continuità), c’è tutta
per la terza volta con una storia che rimanda a Bisceglie. La ricorrenza
il solito entusiasmo di della Madonna del Rosario è una seconda Festa

Editoriale
amante della parola ro- dei Santi, (anche se qui hanno i bagni chimici e da
tonda ed emotiva, oppure noi non sono usufruibili neanche quelli pubblici).
la scoperta, a pochi minuti Ci sono le luminarie di Pantaleo Evengelista, i
dall’arrivo, del fatto che fuochi di artificio della stessa ditta potentina (la
anche qui c’è un’usanza Teora) che da spettacolo nelle celebrazioni in
meridionalissima: attra- onore dei nostri patroni e persino la banda di
versare a semafori rossi e Conversano al completo. La festa della chiesa
parcheggiare dove capita, madre, mi racconta Claudio, fu organizzata per
giusto per creare grattacapi la prima volta da biscegliesi emigranti trenta
logistici agli annoiati autisti anni fa, nel rispetto della tradizione meridionale.
di tram e bus. Ricorre in Luglio ma si festeggia a Settembre,
Per alcuni giorni, essendo per attendere il controesodo dei meridionali a
in cerca di una casa degna stagista. Incrocio le Milano. Nata come sagra, con gli anni si è evoluta
di tal nome, sono ospite dita, dal momento che ci resterò tre mesi, per non ed istituzionalizzata, accogliendo eventi culturali,
dell’amico di un’amica di famiglia. Claudio, bi- meno di 10 ore al giorno. L’ambiente è cordiale, il spettacoli di sbandieratori, “talami” (carri con
scegliese doc devoto alla Madonna Addolorata, presidente e amministratore delegato della società figuranti che rappresentano atti del vangelo e
abita, guarda caso, a due passi dalla metropolita- è un siciliano da manuale di antropologia e così della Bibbia) e corse di asini. Non mancano, come
na Bisceglie. La cosa che più mi inorgoglisce, di buona parte dello staff. L’ambiente è tranquillo e da copione, rivendite ambulanti con ogni genere
conferme ne ho tante sin dal mio primo viaggio familiare, ma si lavora sodo perché i progetti in di mercanzia. Compresa la frutta, quella “buona”
sotterraneo, è che quasi tutti sanno della pugliesità corso e le ambizioni sono grandi. Ci metto pochi di Bisceglie, che al mercato Milano val la pena di
adottiva del nome di questa località. «Che bella minuti per conoscere tutti e solo qualche ora per comprare solo di Mercoledì.
Bisceglie – mi farà qualche giorno dopo tale Mar- scoprire che il primo progetto cui lavorerò è nelle Venerdì 24 Settembre. Vittima di un malore in-
cello Tucci, dipendente ATM di origini calabresi mani di un “vicino di casa”: un ragazzo di Poli- sensato che non ha chiesto a nessuno il permesso,
in servizio alla Stazione gnano a Mare con cui abbiamo diversi carissimi a mezzogiorno suonato mi accascio per terra, in
amici in comune. preda ai sudori. Riacquisto conoscenza quando
scopro che tutta l’agenzia si è messa in moto per
Domenica 19 Settem- soccorrermi, con grande spirito (just meridional
bre. Quanto è piccolo il style) di solidarietà. Pochi minuti e mi ritrovo in
mondo, penso. Ho tro- ambulanza, diretta verso il Pronto Soccorso del
vato casa da una vivace Fatebene Fratelli (4 sale visite, 2 sale di attesa e
antiquaria prossima ai un largo sportello di accettazione). Il personale
60, che vive sola con due medico ha tra le mani la mia carta di identità. «Sei
gatti spiritati. Patrizia è di Bisceglie?» mi fa. Ed annuisco. «E allora, mi sai
animata ancora da una dire che c… ci stai a fare qua con tutto quel bendiddio
gran voglia di maternità. che avete la?» A domanda rispondo: «cerco lavoro».
Fuma e legge spesso, mi Ripensandoci, mentre scorrono le ore sul lettino
lascia sempre un piatto di ospedale in attesa del mio turno, al soccorritore
caldo a cena e accudisce avevo dato l’unica risposta possibile.
le mie cose con cura amo- A Bisceglie abbiamo il sole, il mare, il cuore, i
revole. sospiri e la controra. Abbiamo la vivibilità, la so-
Nel pomeriggio vado a lidarietà e tutte le comodità di una città a misura
trovare Claudio e le sue d’uomo. Ma per chi hai denti e non il pane, Bisce-
piccole dolcissime pesti: glie manca di ogni opportunità remunerativa. Se è
oggi si va alla festa. E così vero, come lo è, che il lavoro nobilita l’uomo e lo
scopro che dietro la fiera di rende libero, allora Bisceglie manca di libertà.
Cesano Boscone (comune Si vive di frustrazioni, nell’assenza di meri-
di 23.000 abitanti collegato torietà.

3
 GIOVANI CONSIGLIERI CRESCONO
Parlano i candidati Domenico Storelli e Pietro dell'Olio
A
d Aprile 2011 si vota per il rinnovo del Consiglio Comunale che la vecchia amministrazione
e per l’elezione del nuovo Sindaco. La sinistra locale ha ha conferito alla terrorista Silvia
già scelto i suoi uomini: l’ex-sindaco e già onorevole per il Baraldini, condannata ad una pena
PCI, avv. Francesco Napoletano si candiderà a primo cittadino, una cumulativa di 43 anni di carcere negli
serie di volti noti proveranno a tornare in Comune. Il centrodestra Stati Uniti per concorso in evasione,
locale fa invece una scelta diversa: punta sui giovani e su chi non ha associazione sovversiva, due tentate
intenzione di fare politica per professione, ma solo per passione. rapine, ingiuria in tribunale e
Parliamo dunque di questi giovani che potrebbero assicurarci un concorso in omicidio! Dovrebbero
dovuto ricambio generazionale. Giovani da cui prendere esempio, essere ben altri i modelli educativi
perchè considerano la politica non come un obiettivo in sè, ma come che le istituzioni sono tenute a
uno strumento per migliorare la città. Domenico Storelli e Pietro proporre e promuovere. Poi riservare
dell’Olio, entrambi candidati nelle liste del Popolo della Libertà, ci dei fondi per giovani laureati
spiegano le loro idee per la nuova amministrazione. disoccupati che, nelle materie di loro
competenza, forniscano supporto
Cosa ti ha spinto alla candidatura? educativo a ragazzi non abbienti di scuole
medie ed superiori. Questi ultimi potrebbero
Dodo: «Ti rispondo con due frasi celebri a me usufruire gratuitamente di lezioni e ripetizioni,
molto care; una di Ezra Pound: “Se un uomo mentre i neolaureati avrebbero la possibilità di
non è disposto ad affrontare qualche rischio per le ottenere un piccolo ritorno economico attraverso
sue opinioni, o le sue opinioni non valgono niente o risorse pubbliche. Serve anche un “contenitore
non vale niente lui”; e l’altra di George Orwell: “I giovanile polifunzionale” inteso come luogo di
pensatori della politica si dividono in due categorie: gli aggregazione ma soprattutto di formazione e di
utopisti con la testa tra le nuvole ed i realisti con i piedi fruizione di servizi. Penso quindi ad un unico
nel fango”. Questo per dirti che si fa politica per luogo che contemporaneamente abbia sistema
per passione e per trasformare le proprie idee in wi-fi gratuito, spazi attrezzati in cui consentire ai
azione, senza perdersi in chiacchiere». ragazzi di esprimere le loro capacità artistiche e
Pietro: «Scelta naturale, anche perché ho militato sportive e che consenta la realizzazione di eventi
in Azione Giovani prima e in Giovane Italia culturali e magari servizi di sostegno all’ingresso
per 8 anni. In questi anni c’è stato un impegno nel mercato del lavoro. Un contenitore da
costante e a completamento di questo cammino affidare magari alla gestione di una cooperativa
mi sembrava dovuto compiere il passo». di giovani, così da creare anche opportunità
occupazionali».
Se risulterai tra gli eletti, quali saranno i temi Pietro: «Tema a me caro è quello dell’ecologia
principali della tua azione politica? E quali le e, più in generale, quello della salvaguardia
proposte che porterai in Consiglio? dell’ambiente. In questi anni ci siamo distinti,
noi di Azione Giovani/Giovane Italia,
Dodo: «Ti sono grato per questa domanda. La sostenendo campagne a favore della raccolta
prima proposta che farò avrà valenza simbolica, differenziata e della tutela ambientale promosse
ma anche di profondo senso civico; chiederò dall’Amministrazione Spina, dal consigliere
che venga revocata la cittadinanza onoraria delegato Silvestris e dall’Assessore all’Ambiente
Di Pierro. Restando in tema, ho intenzione di
proporre multe per chi sporca la città: ritengo che
Domenico (Dodo) Storelli dopo 4-5 anni spesi a fronteggiare l’emergenza,
Diplomato presso il Liceo Scientifico sia arrivato il momento di punire questi zozzoni.
di Bisceglie e prossimo alla Parliamoci chiaro: la città non si sporca da
laurea in giurisprudenza presso sola! Un’altra idea è quella di coinvolgere
l'Università degli Studi di Bari. tutte le associazioni di volontariato nella tutela
E' stato Presidente di Azione del verde cittadino: il Comune si impegna
Giovani sez. Bisceglie dal 2006 al alla manutenzione, ma il vandalismo rende
2008, vicepresidente provinciale di pressocchè inutile ogni intervento. Proporrei di
Azione Giovani dal 2007 al 2008 ed far adottare sistematicamente alle associazioni il
è dirigente provinciale di Giovane verde pubblico. Altro tema scottante è il lavoro.
Italia dal 2009. E' componente Sarebbe necessario combattere la fuga di cervelli:
della consulta regionale di AN e non si possono pretendere miracoli pubblici,
componente del direttivo del locale ma sicuramente si può favorire l’impresa. Mi
circolo di AN (poi PDL) dal 2006. trovi favorevole alla proposta del sindaco Spina
di allargare la zona ASI: se guardiamo cosa è
Pietro dell'Olio stata per Molfetta quell’area, vediamo che molti
giovani hanno trovato lavoro proprio lì; di contro
Imprenditore locale, è diplomato noi biscegliesi abbiamo visto il nostro commercio
presso il Liceo Scientifico di Bisceglie depauperato dalla grande distribuzione. Sarebbe
e studente di scienze politiche presso opportuno anche promulgare una norma per dare
l'Università degli Studi di Bari. i capannoni sfitti – e ce ne sono tanti nella zona
La politica lo vede impegnato come industriale – ai giovani che vogliano fare impresa,
Presidente di Azione Giovani sez. con sgravi sulle imposte comunali per i primi
Bisceglie dal 2008 al 2009, membro anni. Un’ultima cosa che ho notato è che il nostro
del direttivo locale e del direttivo porto vanta circa 250 posti, ospita barche anche
provinciale di Azione Giovani, di una certa grandezza… però manca di servizi.
componente del direttivo locale di AN Penso che spostando i commercianti di pesce dal
(oggi Pdl) e codirigente del circolo porto alla zona industriale, in via Nazario Sauro
locale di Giovane Italia dal 2009. si potrebbero creare attrattive per il turista».
4
Fabrizio Ardito
Cosa secondo te manca a Bisceglie o cosa
andrebbe sviluppato?
Dodo: «Domanda trabocchetto per individuare
pecche dell’attuale amministrazione? Ebbene,
non ho la presunzione di dire che tutte le cose
che si fanno sono perfette. È da stolti pensarlo. Ma
fare e sbagliare è meglio che stare con le braccia
conserte ad attendere che il proprio mandato si
“consumi”. Sai cosa manca davvero a Bisceglie?
Manca la capacità e l’onestà intellettuale di sentirsi
tutti responsabili della sorte di questa città».
Pietro: «Bisceglie per svoltare ha bisogno di un
villaggio turistico: porta gente, porta commercio
nei negozietti di souvenir, nei bar e nei ristoranti.
Il nostro turismo è ancora a medio raggio,
oppure è un turismo di controemigrazione a
carattere estivo. Eccellenti le iniziative che hanno
portato il turismo internazionale e sviluppano il
commercio agroalimentare, poiché invogliano
chi ci raggiunge a tornare, magari in un altro
periodo dell’anno. Ma per svilupparle ci vorrebbe
un villaggio turistico stanziale. Un'altra cosa che
manca sono le strutture sportive pubbliche: è
vero, ci sono quelle in via Ugo La Malfa (piscina
comunale e campetti di calcio, nda), ma sono
comunque affidate a privati. Infine in alcune
spiagge di Bisceglie – seconda spiaggia e zona
Bi.Marmi - non sono ancora stati istituiti dei
servizi igienici pubblici».
Cosa diresti ad un elettore di centrodestra? Come
convinceresti invece un elettore di centrosinistra
a votarti?
Dodo: «All’elettore di centrodestra direi che essere
di destra significa, prima ancora che rispondere
ad una idea, aver scelto uno stile di vita ed avere il
coraggio di continuare a seguirlo coerentemente.
Per convincere un elettore di centrosinistra direi
esattamente la stessa cosa! Non sono persona dal
compromesso facile… e la coerenza è una dote
che oggi conservano ancora in pochi. Anche chi
è di sinistra non può non ammetterlo».
Pietro: «Penso che l’elettore di centrodestra già
mi conosca: sa che sono attento alle tematiche
ambientali e che sono pronto a rispondere agli
stimoli. All’elettore di centrosinistra, anche alla
luce del candidato sindaco di quella coalizione,
direi di aprire i suoi orizzonti per non tornare
al passato, agli atti monocratici, alla poca libertà
culturale. Ad entrambi, poi, direi di lottare per
le proprie idee e di non votare mai le proposte
sbagliate, quantunque vengano dalla propria
coalizione. Sono una persona obiettiva e, sebbene
segua le linee guida del partito e gli insegnamenti
ricevuti, ho anche la capacità propositiva di
discutere di proposte altrui senza dire mai “No,
punto” a priori».
Ultima domanda: perché secondo te la politica
non dà spazio ai giovani? È solo un sentore
comune, un pregiudizio o è la realtà?
Dodo: «Non conosco direttamente l’iter politico
di altre persone. Per quanto mi riguarda, ti
posso dire che mi sono iscritto al movimento
giovanile "Azione Giovani" nel 2004 con la sola
consapevolezza di avere la passione e la voglia di
fare qualcosa di buono per la città. Nella prima
continua a pag. seguente
FITTO, AMORUSO E GASPARRI :
IL PDL GODE DI OTTIMA SALUTE
M
ai tanti sindaci e politici di centro destra
tutti insieme a Bisceglie. Il contesto è
quello del 1° giorno della festa del Pdl,
tre giorni di riflessioni e approfondimento politico
e culturale. Prima l’inaugurazione della sede
cittadina del Pdl in via Marconi, poi tutti in piazza
V. Emanuele per un dibattito sulla situazione
politica nazionale e regionale. A condurlo, Enzo
Magistà direttore dell’emittente Telenorba. Sono
intervenuti il Ministro delle politiche regionali
Raffaele Fitto, il Presidente dei Senatori del Pdl
Maurizio Gasparri, il coordinatore regionale Pdl
Francesco Amoruso e il parlamentare europeo
Sergio Silvestris.
Ovviamente il primo punto affrontato è stato
quello inerente la situazione del Governo.
«Il Governo e il presidente Berlusconi - risponde Fitto-
godono di ottima salute. La tenuta della maggioranza è
legata a chi si assume l’onere di interrompere la sintonia
con gli elettori. Il dibattito è sulla compravendita dei
parlamentari e sul calciomercato, stiamo valutando e
recuperando alla maggioranza quei parlamentari già
eletti nel centro-destra e che si erano allontanati».
Poi rivolgendosi a Gasparri, Magistà chiede il
perché Fini, che ha il Sud come cavallo di battaglia,
abbia preso una posizione di distanza dal PdL.
«Fini difende il Sud, ben vengano i difensori del Sud.
continua da pag. precedente
riunione di partito ero uno tra tanti; ricordo
ancora che la prima cosa che ho fatto quella
sera è stata affiggere locandine per un concorso
letterario. Da allora ho ricoperto il ruolo di
Presidente di AG prima e di dirigente provinciale
poi, senza aver mai abbandonato la militanza
vera: volantinaggi, manifesti “appiccicati”,
riunioni, manifestazioni di piazza e petizioni.
Dico questo perché non è vero che la politica
non dà spazio ai giovani; comporta impegno,
costanza e, più in generale, responsabilità che
non tutti sono disposti a prendersi. Questo
non significa assolutamente che i ragazzi di
oggi non siano capaci o non abbiano passioni,
ma per troppo si è propinata l’idea del “Tutto,
Subito e Facilmente”. Dobbiamo rispolverare il
concetto di meritocrazia e l’idea che alla lunga
l’impegno paga; bisogna riscoprire il senso del
dovere. Ancora ricordo un incontro a Bari con
Rita Borsellino che, alla mia domanda “sono uno
in mezzo a tanti: cosa posso fare per la mia terra?”,
rispose con le parole del fratello Paolo: “Perché
una società vada bene, si muova nel progresso,
nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito,
del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti
tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino
verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il
suo dovere”. Metto in pratica queste parole nella mia
vita privata; se potrò lo farò anche per la città».
Pietro: «Penso che i giovani non abbiano
spazio. Non per colpa della politica adulta, ma
perché non se lo creano. Li vedo disinteressarsi
completamente alla politica nazionale e cittadina,
che permette di crescere culturalmente e di farsi
idee proprie sulla città. I giovani non mettono in
luce il loro merito: molti pensano che aspettando
cada qualcosa dall’alto. Non è così. Lo spazio
c’è ma va coltivato: se rimaniamo immobili non
potremo pretendere di crescere».
Sta affrontando un percorso di cambiamento politico,
ma contrasta ciò che ha detto anni prima. Ha diritto di
cambiare idea ma non è detto che tutti quelli che erano
con lui debbano pensarla allo stesso modo».
Magistà poi si rivolge a Fitto sulle attuali
polemiche con il governatore Vendola. Fitto
risponde che nei prossimi giorni ci potrebbe
essere un tavolo di trattative pacato, se Vendola
volesse. «La riforma del Federalismo è una gamba, per
camminare bene nel Mezzogiorno c’è bisogno dell’altra
gamba, il Piano Sud. Devono camminare insieme. Se è
stato speso solo il 40% delle risorse disponibili, è logico
rivendicare altri soldi o conviene fermarsi e chiedersi
il perché? Non bisogna polemizzare ma dire cosa si è
fatto e cosa si intende fare».
«Vendola è già in campagna elettorale - incalza
Magistà rivolgendosi a Gasparri - come anche
Di Pietro, che a Termoli ha decretato il tramonto
di Berlusconi. Non sappiamo chi dovesse vincere le
primarie del centro-sinistra, ma se dovesse vincere
Vendola, le fa paura?» .
Ribatte Gasparri: «Non abbiamo paura, ma registro
uno stato di confusione nel centro-sinistra. Tra di
loro ci sono rancori, la sinistra non riesce a stare
unita. Primarie o non primarie non riusciranno a
mettere insieme una classe politica che possa vincere
le elezioni. Il Paese guarda verso un’area di centro-
destra, moderata. Il centro-sinistra avrebbe potuto
sfruttare meglio qualche nostro problema, invece
mostra un deficit strutturale. Sono fiducioso, vinceremo
le elezioni».
Poi Magistà rivolgendosi a Fitto: «Otto anni fa era
in atto una rivolta contro il Piano Fitto di recupero
ospedaliero. Oggi la storia si ripete e cresce la protesta
conto la chiusura di reparti di ospedali. Cosa ne
parola d'ordine:
borgo antico
Alla festa del Pdl si fa chiarezza sulle priorità
dell'Amministrazione
«L
a campagna elettorale non finisce mai - dice
il sindaco Spina - e l’Amministrazione
è abituata alle offese. L’avversario, per
il centro-sinistra, è solo un nemico». Con queste
parole inizia l’appuntamento clou della serata
di Sabato 18 Settembre, nell’ambito della Festa
del Pdl: il dibattito tra il Sindaco, il vicesindaco
on. Francesco Amoruso e Mario Colamartino,
caporedattore dell’emittente televisiva Amica
9, verte sull’esperienza amministrativa del
centrodestra a Bisceglie, tra riflessioni sul
passato e sul futuro della città a meno di un
anno dalla chiamata alle urne. Si sono insomma
tirate le somma di quanto è stato fatto in questi
anni dall’amministrazione Spina, elencando il
programma futuro delle opere che si vorrebbe
realizzare. Priorità per tutti, lo si è capito,
è il centro storico, che ha appena vinto una
scommessa importante dal titolo “Libri nel Borgo
Antico”, dimostrando a tutti che è ancora possibile
portare tra le piazze, senza nulla aggiungere a
quello che già c’è, migliaia di visitatori a sera e
lasciarli a bocca aperta.
Felicia Antonino
pensa?».
«Il tempo è galantuomo e i nodi vengono al pettine.
Sono convinto della validità di quel piano. È ricordato
come uno dei punti positivi del Governo, ma questo
mi è riconosciuto più al Nord che al Sud. Il futuro del
Mezzogiorno si gioca sulla capacità di porre questioni
e trovare soluzioni che spesso sono impopolari. Il 2010
produrrà ai cittadini pugliesi 400-500 milioni di deficit.
Chi otto anni fa agitava le piazze, oggi deve spiegare
e approvare ulteriori provvedimenti di chiusura di
reparti. Sul tema sanità si gioca una parte fondamentale
del federalismo. Le regioni del Sud producono un deficit
per la sanità, ma molti si fanno curare al Nord. Non
può riuscire il tentativo di incolpare questo governo
per le riforme in atto, perché è la Puglia che ha sforato
il Patto di Stabilità voluto dal Governo Prodi»
Magistà rivolgendosi a Gasparri. «Nel 2013, o
forse anche prima, ci saranno le elezioni politiche. I
partiti oggi sono in crisi ed ho l’impressione che anche
il PdL lo sia. Dove sono le sezioni=Esiste il Pdl o è
solo Berlusconi?»
«Il Pdl esiste. Occorrono le sedi. Dobbiamo organizzarci
sezione per sezione. Sono 61.000. Occorre un
responsabile per sezione e al suo interno un responsabile
per le donne, uno per gli uomini ed uno per i giovani.
61.000 x 4 fanno un esercito. Stiamo tenendo corsi di
formazione per giovani, per altro a pagamento, e la
richiesta è notevole. Si può fare di più e di meglio».
Non poteva mancare l’intervento del sen.
Francesco Amoruso: «Il Pdl in Puglia vive di una
vita democratica e di confronto al suo interno. Gli
organismi del Pdl esistono, funzionano e si esprimono.
Il coordinamento regionale, nella quasi totalità, ha
votato a favore della nostra linea politica e la destra è
radicata nel territorio».
Serena Ferrara
«Possiamo trasformare il centro storico – ha quindi
dichiarato il sen. Amoruso – concentrandovi le
attività commerciali. Nel passato è stato visto come
zona da edificare e i recuperi non sono avvenuti nel
rispetto architettonico. Le case alloggio comunali, date
in comodato temporaneamente, sono diventate alloggi
definitivi, con la conseguenza di trasformare il salotto
della città anche in un luogo di spaccio e delinquenza.
Ma ora deve tornare a vivere».
E così il Sen. Francesco Amoruso, primo
assessore al centro storico di tutta la Puglia,
ha annunciato i prossimi interventi, che non si
limitano al recupero strutturale: «Piazza Castello e
numerose altre piazzette saranno rifatte utilizzando la
nostra pietra e non più asfalto, cemento e anticorodal,
come è avvenuto in passato. Realizzeremo una scuola
materna, mai esistita in questa zona e proseguiremo
con le iniziative e le manifestazioni culturali.
Purtroppo – ha concluso il Senatore - la parte
storica della città, per quanto sia bella e ricca di tesori,
non è mai stata ritenuta una risorsa. Ripartiamo di
qui per rilanciare tutta la città».
5
 POLITICHE PER IL GENTILSESSO
Tagesmutter, centri antiviolenza e auto
imprenditoria: presto alla BAT
L
a Festa del PdL fa largo alle politiche
rosa, ospitando Domenica 18 Settembre,
l’incontro sulle Pari opportunità “Donne a
confronto: l’impegno femminile per una politica
giusta”, dibattito con l’assessore alle Politiche
sociali, Politiche per la famiglia, Pari Opportunità
della Provincia BAT, Carmelinda Lombardi
coordinato dall’assessore provinciale alle Attività
Produttive Tonia Spina.
La Lombardi ha spiegato che l’Assessorato alle
Politiche Sociali e alle Pari Opportunità della
Provincia di Barletta –Andria- Trani ha voluto
candidarsi all’avviso pubblico regionale per
la costituzione dei patti sociali di genere in
qualità di soggetto capofila, al fine di favorire i
processi di internalizzazione delle politiche di
FESTA DELLA RINASCITA
I
l 24, 25, 26 Settembre si è festeggiata la Rinascita
anche in piazza Vittorio Emanuele.
Tre giornate per la “Festa della Rinascita”
organizzata dal Partito dei Comunisti Italiani
e altrettanti appuntamenti cardine: il dibattito
politico “Riprendiamoci il futuro”, cui sono
intervenuti il sen. Luigi Marino –PDCI,
don Raffaele Bruno - presidente regionale
dell’associazione Libera, don Raffaele Sarno
- direttore della Caritas della Diocesi di Trani-
Barletta- Bisceglie, Alessandra Lucarelli del
FGCI locale e il prof. Luigi De Pinto.
Nella terza giornata il comizio di Francesco
Francescaglia, componente della segreteria
nazionale PDCI.
A fare da cornice alla manifestazione, il mercatino
dell’usato “Cose di vecchie case”, esibizioni
di ballo a cura delle scuole Timbero Mayor,
Humphrey Bogart, Atomic Animation Art e
Tersicore (nella giornata di Venerdì 24); sabato,
invece, il mal tempo ha portato scompiglio nel
programma, che prevedeva una manifestazione
di abilità in bicicletta alle ore 16, mercatino e una
mostra di pittura, che si è prolungata anche il
giorno successivo. Domenica, al mattino, si è
invece esibita la scuola di calcio A.P.D. “Stella
rossa” e la manifestazione di abilità in bicicletta
rinviata il sabato.
La festa è terminata con la musica del gruppo
6
Silvia La Franceschina
genere e promuovere azioni innovative nella
programmazione di servizi e interventi finalizzati
ad armonizzare i tempi di vita e di lavoro. In
parole povere la BAT, come da poco accaduto a
Bisceglie con l’inaugurazione della Commissione
Pari Opportunità, inaugura uno spazio rosa, che
preveda per la donna, moglie e madre, sistemi
nuovi per ripensare il rapporto con il mondo
del lavoro. I patti sociali di genere sono accordi
territoriali che si propongono di promuovere e
diffondere azioni positive per le pari opportunità,
in particolare per la riconciliazione tra vita
professionale e vita privata, nell’ottica di un’equa
distribuzione del lavoro tra i sessi.
A parità di competenze, tra un uomo e una
donna sul posto di lavoro viene scelto ancora il
primo. Servono le leggi per evitare che questo
sistema resti imperituro. È, quindi, importante
garantire alle donne una flessibilità di lavoro
tale da poterle consentire di lavorare ma di fare
anche la madre. «La parità tra uomini e donne non
è un obiettivo in sé - ha commentato l´assessore
Lombardi - ma è una condizione necessaria per
gli obiettivi generali di crescita, di occupazione e
di coesione sociale. Una partecipazione delle donne
al mercato del lavoro offre sia la garanzia di una
loro indipendenza economica, sia un contributo
fondamentale allo sviluppo economico. Una migliore
conciliazione tra la vita privata e lavorativa, delle
donne come degli uomini, è indispensabile per
raggiungere una parità tra sessi».
Il piano di azioni che sarà avviato a Gennaio 2011
prevede che la Bat partecipi ai bandi stanziati
Silvia La Franceschina
“The crazy band”.
A moderare l’incontro, tenutosi il 24 Settembre;
l’intervista del giornalista di Telesveva Roberto
Straniero a Franco Napoletano, dal tema "Unire
la gente perbene per un reale cambiamento della
nostra città", una chiacchierata informale in cui
il candidato sindaco ha passato in rassegna i
mali della città.
«Cosa si è verificato in questi quattro anni ?»
con questa domanda Roberto Straniero ha dato
inizio all’intervista a Francesco Napoletano. Il
candidato sindaco alle prossime comunali ha
spiegato, arringando la platea come nel suo stile,
che in questi 5 anni la virata dell’orientamento
politico della città di Bisceglie verso destra
è stata determinata sicuramente anche dalla
sinistra stessa che all’epoca si presentò alle
elezioni frammentata – uno dei peggiori errori
della sinistra stessa-.
Uno sbaglio che questa volta non commetterà,
mantenendosi compatta.
La decisione di candidarsi nuovamente sarebbe
stata più la conseguenza di una scelta degli
elettori, e non solo di quelli di sinistra, che
hanno potuto fare la differenza in questi 5 anni
di amministrazione Spina.
Adesso la necessità primaria è quella di mettere
insieme la gente per riqualificare la città,
soprattutto pensano ai giovani, che nn vedono
del Ministero per le Pari Opportunità (il ministro
Carfagna ha stanziato 40 milioni di euro) e
all’assunzione delle categorie protette. In cantiere
è il Progetto MAFALDA, nome che rimanda
al personaggio più emancipato della storia dei
fumetti. Inoltre saranno istituiti sportelli di
orientamento e supporto alla creazione dell’auto
imprenditoria (accompagnamento allo start up e
credito agevolato) e il Tagesmutter per consentire
alla madri di lavorare senza dover lasciare i
bambini all’asilo o dai nonni. Con la vincita del
bando Aleida (Accoglienza e inserimento socio-
lavorativo di persone vittime di tratta) è stato
inoltre già avviato un progetto che favorirà nuovi
modelli di inclusione sociale e lavorativa delle
donne straniere. Di conseguenza, saranno istituiti
centri antiviolenza con sportelli in ogni città.
«Si attiveranno processi in cui tutti i soggetti vadano
ad operare nella direzione di un grande cambiamento
di prospettive, guardino al di là della contingenza,
facciano realmente convergere gli sforzi per favorire
l’applicazione e la programmazione di politiche di
genere in attuazione del principio di pari opportunità,
inteso non come un vincolo da rispettare formalmente,
ma come una vera occasione di miglioramento delle
performance di qualsiasi intervento funzionale allo
sviluppo sociale ed economico di un territorio».
L’assessore provinciale alle Attività Produttive
Tonia Spina ha concluso l’incontro ribadendo
quanto sia importante in un paese come il nostro
cambiare le regole e far si che, come accade nel
Nord Europa, le donne possano lavorare senza
delegare la crescita dei propri figli.
prospettive.
«E la questione della Bisceglie sporca, che le sta
particolarmente a cuore?»
«Io non capisco –ha detto Napoletano- come possa
un’amministrazione comunale non mettere in atto
un programma risolutivo allo stato di inquietante
degrado in cui versa la città.
Hanno fatto fallire Vigiliae, con tutte le conseguenze
economiche riportate, per favorire la Lombardi
ecologia». Napoletano, carte alla mano, ha
elencato un po’ di numeri: 108 i cassonetti nuovi
da dislocare per il paese, 72 quelli destinati
alle periferie, 120 per la zona industriale. Dove
sono? Per non parlare della raccolta porta a
porta nel centro storico, sbandierata a parole e
mai realizzata.
E ancora giù duro sulle questioni PIRP e casello
autostradale per cui il secondo sarebbe un’opera
inutile che porterebbe la città già indebitata ad
uno spreco di soldi, solo per un capriccio di
un sindaco che vuole lasciare un segno del suo
passaggio; e il primo, invece, un’operazione
che dietro la necessità della riqualificazione
urbana cela altro, dal momento che la zona in
questione (Quartiere Seminario) non sarebbe
tra le più fatiscenti di Bisceglie. Quindi perché
questa scelta? Forse perché lì «ci sono le terre
dei nostri AMICI!».
NO ALLA BAT. ARRIVA IL COMITATO
Intervista al dott. Tommaso Fontana, tra i promotori
dell'iniziativa Silvia La Franceschina
Il 24 settembre si è costituito un comitato
civico per uscire dalla Bat coordinato dal dott.
Tommaso Fontana insieme al prof. Mauro
Papagni, Pasquale Stipo, M. De Cillis, Enzo Di
Pinto. Capiamo qualcosa di più:
Dott. Fontana, è nato un comitato No Bat,
fondato da lei ed altri membri. Di che si
tratta?
«E’ un comitato in via d’espansione, nel senso
che va strutturandosi. A mio parere la pressione
non deve esaurirsi nel giro di una breve
stagione ma deve raggiungere degli obiettivi
di medio periodo: raggiungere il quorum per il
referendum e quindi vincerlo. La prima parte, il
raggiungimento del quorum, sarà più difficile, la
seconda, vincere, è addirittura banale».
Come si colloca questo comitato rispetto a
quello già esistente?
«Io non conosco altri comitati».
Quello di Natale Parisi.
«No, non so di che si tratti».
I vostri obiettivi, quali sono, quindi?
Innanzitutto raggiungere il quorum per il
referendum e nel frattempo creare un movimento
di opinione pubblica cittadina assolutamente
privo di connotazioni di parte, che possa in
condizionare anche la presenza di Bisceglie
nella Bat.
Perché è nato ora e non prima?
«Perché adesso si sono determinate le condizioni.
Io, in ogni caso, ho sempre scritto contro la BAT.
Ricordo che nel 2006 scrissi, appunto, un paio
SE L’ACQUA FA MALE
Con l’arrivo delle piogge, torna il problema degli allagamenti
Autunno che viene, allagamento che si annuncia.
Ma questa volta i cittadini mettono le mani avanti.
E’
stata presentata nei primi giorni di
Settembre al primo cittadino e ai
dirigenti delle ripartizioni comunali
competenti, una petizione per l’immediato
intervento di pulizia di tombini e caditoie della
fogna bianca in diverse zone della città. La
richiesta arriva da alcune decine di cittadini
residenti nelle vie Isonzo, via Monte San
Michele, via Michele Rana, via Mazzini, via
Camere del Capitolo e piazza S. Giovanni Bosco;
cittadini che chiedono, oltre alla realizzazione
immediata della manutenzione ordinaria, anche
la pianificazione del rifacimento dei tronchi idrici
e della fogna nera più obsoleti, da effettuarsi
nei prossimi anni. Non è fenomeno sporadico
difatti, l’allagamento e l’intasamento di interi
tratti viari (soprattutto in corrispondenza dei
sottopassi ferroviari) in occasione delle piogge
meteoriche autunnali ed invernali. La causa
dell’irregolare deflusso delle acque è, il più
delle volte, da imputarsi alla presenza di terra,
di articoli pubblicati su “Il Biscegliese” e fui
attaccato violentemente sulla Gazzetta del
Mezzogiorno da alcuni politici di Bisceglie che
dissero, in modo poco simpatico, che avevo
preso un colpo di sole! In effetti noi avevamo
già iniziato a renderci conto di cosa fosse questa
sesta provincia, attraverso la ASL».
E che cos’era questa BAT?
«È una provincia artificiale, costruita su un
territorio disomogeneo, per motivazioni
evidentemente politiche o di potere, con nessuna
possibilità reale di creare un ente territoriale,
che avesse delle capacità di coordinamento e
di guida».
Come si muoverà quindi questo comitato?
«Attueremo una strategia di medio-lungo
termine. Costituiremo adesso un comitato
più allargato, infatti a conclusione dell’ultimo
incontro abbiamo stabilito che i presenti, la volta
successiva, si sarebbero impegnati a portare
altri 5 membri a testa. Quando arriveremo
ai 100 membri faremo un manifesto, che non
sarà politico, ma di opinione cittadina, in cui
chiariremo quali sono le nostre idee».
Corato è l’unica città che ha potuto esprimere la
volontà cittadina attraverso un referendum.
«Si, perché ha un sindaco democratico che
ha consentito democraticamente di potersi
esprimere. Qui da noi, la decisione fu presa in
Consiglio Comunale, che non ha una delega
in bianco, come una cambiale, per poter fare
quello che vuole e che dovrebbe sicuramente
rispondere su temi fondamentali per la vita della
Serena Ferrara
fogliame, sacchetti di plastica ed altri rifiuti, che
si accumulano nei pressi di tombini e caditoie,
ostruendo di fatto il passaggio delle acque. «A
ciò si aggiunga il fatto – scrivono i firmatari – che
la rete risulta avere una datazione di oltre mezzo
secolo e che quindi appare insufficiente al carico delle
utenze di oggi. Ciò comporta intasamenti della fogna
nera, con sversamento di liquami nei sottoscala e, per
l'acqua potabile, rotture e perdite».
«Va detto – proseguono i sottoscrittori - che
numerose volte, i tecnici dell'A.Q.P. e quelli della
ditta incaricata ai lavori di spurgo nell'abitato di
Bisceglie, hanno affermato che tali inconvenienti
si devono purtroppo imputare alla mancanza di
interventi effettuati dal Comune di Bisceglie in
detta zona e che pertanto è necessario provvedere
ad una progettazione di una nuova e capiente rete
fognaria».
Il problema non è recente, né sconosciuto agli
amministratori (che già hanno provveduto al
rifacimento della rete di fognatura pluviale nel
città».
Ma esiste
l’intenzione
di rientrare
nella vecchia
provincia?
«Noi non siamo
dei nostalgici, né
dei melanconici. Siamo
un gruppo che crede che,
in questa provincia, la condizione di Bisceglie
sia assolutamente minoritaria e inadeguata.
Non ritengo che la BAT come territorio abbia
delle grandi risorse; sono invece dell’opinione
che la zona ASI, nostra vicina, abbia delle
possibilità di sviluppo. Noi membri di questa
nuova provincia abbiamo delle culture diverse.
Margherita di Savoia, Canosa, Spinazzola, sono
tutte città con cui non abbiamo mai avuto a che
fare. La disomogeneità del territorio sta proprio
nel fatto che c’è una disparità storica e fattuale tra
le zone interne e le zone costiere; in secondo luogo
Bisceglie si trova alla periferia - basta osservare una
cartina - è una propaggine di questa provincia. C’è
stato chi in passato ha detto che la nostra città era
stata trascurata dalla provincia di Bari: non voglio
fare polemiche, ma quest’ultima sarà investita di
molteplici finanziamenti, al contrario della Bat. La
prospettiva non è, quindi, delle migliori. Poi, se si
va a controllare il reddito medio per provincia, ci
si rende conto che la Bat è una delle meno brillanti
di tutta la Puglia. L’economia di questa provincia
è in fase di stasi».
quartiere San Pietro, in corrispondenza tratto
di lama che congiunge via Pozzo Marrone con
via Gramsci). Ma andrebbe probabilmente
affrontato in maniera più organica, onde tutelare
automobilisti, residenti e commercianti di tutto
l’abitato urbano.
7
 Calessata pro
ciechi con gli
amici del cavallo
Ma la moda della sella piace
anche agli altri
Felicia Antonino

Bisceglie al centro della

Fiera del Levante Cristina Giovenale

U
n padiglione tutto nuovo, al centro
della campionaria più importante
del Mezzogiorno, tra lo spazio della
Regione Puglia e quello della Provincia
di Bari, ha ospitato “La Piazza nel cuore
di Puglia” - Provincia di Barletta-Andria-
Trani.
Lo spazio, 350 mq interamente dedicati
ai dieci Comuni della BAT, ha visto gli
stand di ciascuna città trasformarsi in

I
nsolita sfilata di calessi e carretti colorati trainati da piazza, avvolti nella cornice di gigantesche
cavalli ha animato le strade cittadine Domenica 19 luminarie, tipiche della locale tradizione
Settembre. Una novità che ha saputo sorprenderci patronale.
positivamente, non tanto per l’evento in sé per sé, quanto Anche Bisceglie non ha perso occasione
per l’idea di rendere protagonisti i ragazzi non vedenti per mettere in mostra le sue peculiarità,
e i loro accompagnatori. L’iniziativa solidale è stata con uno stand presso cui era possibile
organizzata dall’Univoc (Unione Nazionale Italiana fare degustazioni di prodotti tipici, tra
Volontari Pro Ciechi) BAT con l’associazione “Amici del olio extravergine di oliva adagiato su
cavallo” coordinata da Giovanni Losciale e la partecipazione bruschette e dolci di mandorla, uva e
dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti locale altre primizie. A rappresentare la bi-
e provinciale. scegliesità presso la fiera campionaria,
L’entusiasmo genuino che si leggeva sui volti dei ragazzi giunta alla 74° edizione, sono stati il
lasciava pochi dubbi circa la giustezza dell trovata. Consorzio della Ciliegia Tipica, l’Olei-
Nonostante un minimo di timore iniziale, dovuto al mezzo ficio Si Molfetta e Cooperativa Dolmen, toccare con mano le attività fin qui svolte
oscillante, pian piano ci hanno preso gusto, quasi che Donato Riserbato per l’uva, il B&B “il dalla nostra Provincia».
l’avventura fosse un’attività naturale. A rendere ancora Viaggiatore” per l’ospitalità. Lo stand è
più piacevole l’esperienza, di per sé spettacolare anche agli stato messo a disposizione grazie all’ in-
occhi dei passanti, una giornata assolata, ma resa frizzante teressamento dell’assesso-
da un venticello delizioso. re all’Agricoltura Enzo di
A parlarci dell’iniziativa è Giuseppe Ricatti, presidente Pierro e, per la Provincia,
dell’Univoc di Barletta.«Da tempo avevo in mente questa grazie al lavoro dell’As-
iniziativa. Volevo far provare ai bambini non vedenti l’ebrezza sessore provinciale alle
di una escursione a cavallo. Lanciai l’idea alle mamme e fu subito Attività Produttive Tonia
ben accolta da tutti». Spina e del Consigliere
L’aggancio con il maneggio “Scuderia amici del cavallo” è delegato Leo Mastrogia-
stata una conseguenza del lavoro che il sig. Ricatti svolge. como.
E’ responsabile dell’area comunicazione del carcere di Trani «L’intento della nostra pre-
e il sig. Sergio Lopolito, socio del maneggio, è un agente di senza alla Fiera del Levante
polizia penitenziale presso lo stesso carcere. Dopo una serie è quello di coordinare e non
di incontri e telefonate tra il sig. Giuseppe, la vicepresidente sovrapporci ai dieci comuni
dell’Univoc Cinzia Piccapane e i responsabili della scuderia, della nostra Provincia - com-
l’iniziativa ha preso forma. «Voglio ringraziare - sottolinea il mentano Tonia Spina e Leo
sig. Ricatti – anche un nutrito gruppo di biscegliesi proprietari Mastrogiacomo -. Assieme
di cavalli, calessi e carrozze, che si sono mostrati sensibili a loro abbiamo tracciato una
all’iniziativa». linea di sviluppo economi-
Fondamentale per la buona riuscita della manifestazione co, che passi attraverso la
anche l’intervento dell’Amministrazione Comunale, che ha valorizzazione delle nostre
messo a disposizione alcuni agenti della Polizia Municipale, peculiarità. Abbiamo inteso
per accompagnare la sfilata lungo le strade cittadine. Dagli trasformare la nostra area
“Amici del cavallo” un grazie particolare va all’assessore espositiva in una piazza,
Gianni Abascià, che ha fatto da tramite con tecnici e dirigenti per infondere in ciascun
comunali. visitatore l’atmosfera tipica
Frattanto la moda del cavallo dilaga imperante. Domenica 26 del nostro territorio, mentre
Settembre un doppio appuntamento mattutino e pomeridia- gli incontri organizzati in
no ha visto impegnati gli "Amici del cavallo" in una calessata sintonia con i vari Assessori
aperta a tutti e gratuita tra i tratturi dell'agro locale. provinciali, hanno inteso far

LA
NUOVA

ire a
8
Al via la riqualificazione
di piazza castello Serena Ferrara

Si tratterà del solito lavoro seriale?

D
opo anni di degrado e abbandono, Piazza
Castello torna farsi cantiere. La torre
che da 800 anni è per Bisceglie Maestra
eccellente di storia e civiltà, si circonderà di
nuova dignità, dando finalmente di sé l’immagine
dovute, ovvero quella di un sito di interesse
turistico.
I lavori di recupero partiti nei giorni scorsi,
rientrano in un più vasto progetto di recupero
delle piazze di tutto il borgo antico, nell’ambito
del Programma Complesso "Contratto di
Quartiere II" finanziato con fondi europei.
Gli operai al lavoro per la rifunzionalizzazione
del centralissimo spazio urbano hanno già divelto
la fontana antistante la chiesa del Purgatorio,
che verrà riposizionata in un nuovo spiazzo
all’imbocco di via Cristoforo Colombo. «La
dislocazione - spiegano i responsabili dell’ufficio
tecnico comunale – si è resa necessaria onde
evitare l’utilizzo improprio della fontana da parte
dei commercianti del mercato ittico». A creare uno
spazio più accogliente, ci penserà la nuova
pavimentazione in basole di pietra bianca e
alcuni arredi urbani di evidente necessità. E’
previsto inoltre l’allargamento del marciapiede
prospiciente la Torre Maestra, che verrà portato
in asse con quello situato dall’altro lato di via
Tupputi (ai piedi dell’Hotel Prado).
Al momento in cui scriviamo, sul luogo del
cantiere non vi sono cartelli che indichino la
data di inizio e fine dei lavori, affidati alla ditta perché mi pare molto interessante: copiare
Doronzo di Barletta. Piazza dei Miracoli a Pisa, ovvero immergere
Quel che è certo, è che i fondi investiti nel prato il castello creando una scenografia
nell’operazione (2.693.913 euro in totale per le di quelle che in Puglia non le si vede mai. La
opere di urbanizzazione primaria di Via Cardinale piazza a questo punto diverrebbe un piccolo
Dell'Olio - Via Trento - Via Trieste - Via Cristoforo miracolo verde nella giungla edile, ispirando
Colombo - Piazza Castello - Via Storelli, angolo eventi all’aria aperta e ritrovi chic per tutte le
Via Antonio De Leone) non sono di scarsa entità età. Sogni a parte, c’è già chi contesta alcune
e pertanto esigerebbero una progettualità rigorosa superficialità, come un mancato studio dei
alle spalle dell’ esecuzione (è stato, ad esempio, moduli di tessitura delle pietre che andranno
pensato a salvaguardare le tre palme secolari a ricoprire la piazza. Se qualcuno, come noi,
dai massetti di cemento?). Piazza Castello non volesse espersi pubblicamente, saremo ben lieti
è uno spiazzo come tutti gli altri, ma uno spazio di accoglierlo su queste pagine.
pubblico che ambisce a diventare il luogo di
aggregazione e vita condivisa per eccellenza del
centro storico.
E poiché non accade tutti i giorni di avere Il centro
l’occasione di un recupero così importante,
storico è
perché sciupare una simile opportunità?
Perché trasformare in una banale opera di
ripavimentazione, quello che potrebbe essere
un progetto che molti potrebbero copiarci? Rubo davvero cool?
l’idea dell’esperto restauratore Vito Morgigno,

L
a rivitalizzazione del centro storico è un
elemento essenziale per lo sviluppo socio-

SCOPERTE MURA ANTICHE NEL culturale della nostra città.

Negli ultimi anni l’apertura di svariate attività
commerciali ha favorito una discreta popolarità
SOTTOSUOLO DELLA PIAZZA della zona di Santa Croce e di quella antistante
il porto. La presenza di queste attività da un
lato costituisce un miglioramento poiché solo
Che vengano alla luce. dieci anni fa nessuno avrebbe mai lavorato in
questi quartieri, dall’altro un regresso dato che
Non possiamo più camminare sui nostri cadaveri trent’anni fa sarebbero sorte in via Cardinale

N
el mentre ci affacciavamo Dell’Olio, strada che porta sino alla Cattedrale
sulla piazza, per scattare e che oggi è davvero poco frequentata.
alcune foto ai lavori in corso D’altra parte alcune iniziative proposte
d'opera, abbiamo notato qualcosa recentemente, come “Libri nel Borgo Antico”
di interessante. Gli scavi hanno e “La Festa dei Lettori”, hanno avuto come
portato alla luce dei reperti interrati, oggetto la rivalutazione delle strutture del
simili ai cunicoli già scoperti in via borgo. Tali manifestazioni si sono rivelate
Trento. Abbiamo pertanto interpellato particolarmente interessanti e coinvolgenti per
Giuseppe Ruggiero, collaboratore della tutti i nostri concittadini pur non riuscendo a
Sovraintendenza ai Beni Archeologici valorizzare il fulcro della città per intero.
di Bari e incaricato di monitare i lavori Per un’effettiva riqualificazione una serie di
di manutenzione. «Smantellando la politiche sporadiche e una blanda organizzazione
fontana - ci ha spiegato il dott. Ruggiero non sono sufficienti. A maggior ragione se si
- gli operai hanno rinvenuto un primo limitano solo ad una parte marginale di quel
muro in pietra. Nei giorni successivi è stato che realmente costituisce il centro.
scoperta un'altra struttura muraria ma di natura diversa dalla prima». In attesa di riscontri da In sintesi potremmo quindi affermare che,
parte delle due sovraintendenze di Bari, lanciamo un appello alla cittadinanza e agli altri affinché “u’ cateidd” (il centro storico) ritorni ad
media, affinchè si faccia rumore sulla vicenda. Non possiamo permetterci che ancora una essere il cuore della città non solo da un punto di
volta, per assenza di un gruppo di pressione adeguato, i reperti tornino tra il bitume e la vista esclusivamente geografico, bisogna che gli
pietra, sepolti per chissà quante decine di anni ancora, causa la nostra trascuratezza civica. enti locali favoriscano una serie di progetti estesi
Se è vero che una Bisceglie sotterranea esiste, e di questo ne abbiamo le prove, è giusto che anche a quelle zone ormai dimenticate. A ciò si
l'attacco mediatico venga da tutti i fronti. Non si può, per il bene di un parcheggio e di un dovrebbe aggiungere una fattiva
paio di panchine, continuare a sottrarre alla vista e alla fruizione un pezzo di storia locale collaborazione dei cittadini che
di cui invece ci dovremmo vantare. Mancano i fondi? Bene, allora diamoci delle priorità, amano la loro città e vorrebbero
spostiamo l'attenzione dai premi culturali elargiti alle troppe personalità illustri della vederla risplendere anche
contemporaneità e puntiamo gli occhi sulle cose belle ci casa nostra. negli angoli più remoti.
Oppure vogliamo continuare a camminare sui nostri cadaveri?
Tommaso Clemente
Miriam Grazioso

9
 Biagio Lorusso ricorda un Uomo
vero, Francesco Salerno
C
onobbi Francesco Salerno a metà degli
anni ’80.
Ero all’epoca segretario provinciale del
Pri e dovetti occuparmi delle trattative per la
formazione dell’Amministrazione comunale di
Barletta, un centro-sinistra. Salerno era stato da
poco eletto in quel Consiglio come indipendente
nella lista del Pci, all’opposizione. Mi furono utili
e preziosi i suoi suggerimenti, le sue indicazioni
su cose ed uomini politici barlettani e sulle
aspirazioni di quella Città.
Una forte personalità, la sua. Una grande
professionalità nell’arte medica ed una sanguigna
passione per la politica e l’amministrazione
pubblica, le sue.
Mi seppi districare tra i "volponi" democristiani,
socialisti e socialdemocratici e tra le diatribe
interne dei quattro consiglieri repubblicani,
grazie anche alle indicazioni di quel consigliere
della minoranza.
I contatti con Ciccio furono saltuari; non più
con il consigliere comunale ma con il radiologo
bravo e disponibile ad accogliere i miei "biglietti
di presentazione" e andare oltre orario e senza
segnare lo straordinario per abbreviare le lunghe
attese di biscegliesi "senza santi in paradiso".
Credo che in Lui albergassero e fossero di guida
l’umanità, lo spirito di abnegazione e di solidarietà
del "medico di famiglia" dei tempi che furono.
Con Lui la tecnologia della strumentazione del
Servizio di Radiologia dell’Ospedale “Mons.
Dimiccoli” di Barletta raggiunse vette di
eccellenza e di innovazione.
Sono deluso e disgustato dal modo di fare, dai
metodi e dalla deficitaria cura per l’interesse
generale dei politici e degli amministratori che
sono oggi sulla scena, nella quale si rappresenta
la tragicommedia della seconda repubblica; ma
non fu difficile a Francesco Salerno ricevere
da me risposta positiva ad impegnarmi al Suo
fianco durante le elezioni che avrebbero portato
all’insediamento del primo Consiglio della
nuova Provincia acefala (o mostruosamente
macrocefala), la BAT.
Vedevo in Lui l’unico attore protagonista, capace
di lungimiranza politica e programmazione
amministrativa, che con la Sua forte personalità
e la Sua vasta esperienza avrebbe dato un
10
senso, un ruolo, una dignità ad una piccola
provincia nata male senza vera partecipazione
delle popolazioni di tutti i Comuni aderenti
(adesioni, come quella di Bisceglie, nate nei
Palazzi e decise nell’indifferenza della gente e
per calcoli talmente meschini da far arrossire
anche i più cinici).
Ma quell’Uomo vero fu per la seconda volta
(la prima, nel 2006 quando gli fu negata la
candidatura al Parlamento) azzoppato da
oppositori interni al PD, in cui dominanti sono
valvassini preoccupati di mantenere posizioni
personali.
Da quell’amico comune che è l’arch.Fausto
Fiore ricevetti nel pomeriggio del 10 Settembre
la notizia. Lunghe pause di silenzio in quella
telefonata dal tragico contenuto.
Il mio dolore per la morte di Francesco Salerno è
grande al pari della mia tristezza originata dalla
consapevolezza che una diga alla cattiva politica
è stata abbattuta. Egli si preparava a candidarsi
Sindaco di Barletta (lo era già stato dal 1997
al 2006, un periodo proficuo di progettualità,
di realizzazioni, di sviluppo economico per
quella Città); aveva già approntato programmi
strategie e ricevuto adesioni.
Fausto Fiore mi ha dato gli ultimi scritti ed
appunti di Salerno; in gran parte essi travalicano
l’interesse localistico e sono utili ad una
riflessione anche per chi barlettano non è.
Qui di seguito li sintetizzo, riportando
l’intitolazione data dall’Autore stesso.
Anche a Barletta
una coalizione
democratica
«L’onorevole Bersani di fronte alla inarrestabile
crisi del Paese, ha lanciato la proposta di un’alleanza
democratica che trasformi gran parte delle forze
disperse in una energia positiva, collegandole ad un
progetto politico capace non solo di avere una proposta
di governo ma anche di sistema…una proposta
estremamente interessante… a cui mi ispiro per
proporre anche a Barletta un’alleanza democratica di
responsabilità cittadina… bisogna …liberarsi dalle
vecchie logiche del potere per il potere e di quegli uomini
che le rappresentano e di assumersi la responsabilità
di guidare il percorso di rinascita cittadina… ci sono
donne e uomini di qualità in grado di fare questo, spero
solo che trovino il coraggio civico, politico e personale
di farlo…».
Le primarie di che?
S erve un progetto
politico!
«Questa deriva populista e plebiscitaria che si nasconde
dietro l’enfasi delle primarie credo sia molto dannosa
alla politica e al paese. Dietro non c’è un progetto
politico ma un culto della personalità che è a metà fra
PCUS e Berlusconi e non mi affascina… Ognuno deve
prendersi la propria responsabilità, fare un scelta ed
andare avanti e poi il popolo deciderà… Questa Città è
a un bivio, è giusto che si assuma tutta la responsabilità
di scegliere per quale strada vuole camminare… ».
Biagio Lorusso
Il 10 Settembre, stroncato da un
arresto cardiaco l'ex-sindaco di
Barletta e consigliere provinciale
Bat è venuto a mancare. Medico
chirurgo, Salerno aveva 62 anni.
Cordoglio per la scomparsa
improvvisa e immatura è stata
espressa da Massimo D'Alema, che
ha ricordato su La Repubblica dell'
11 Settembre, «l'amministratore
intelligente e intraprendente, che ha
saputo guidare la sua città in anni
di grandi trasformazioni sociali
ed economiche, conquistandosi la
stima e il rispetto di tutti». Anche il
Consiglio Provinciale della Bat ha
voluto dedicare un punto all’ordine
del giorno della seduta del 24
Settembre a Salerno. Il consigliere
è stato surrogato alla provincia con
Nadia Giovanna Orietta Landolfi,
candidata alle elezioni Provinciali
del 2009 con l’Unione di Centro.
Il grido di dolore e
la responsabilità
cittadina
«Possiamo rassegnarci ad un bis? Possiamo lasciare
per altri cinque anni la Città nelle mani di coloro che
l’hanno ridotta così e condannarci ad una lenta ed
inesorabile agonia? Possiamo non ascoltare il grido
di dolore che si leva dalle persone, semplici cittadini
e classe dirigente che hanno a cuore la Città, che la
amano perché casa comune?… Bisogna reagire e dare
voce alle coscienze chiedendo a tutti di partecipare, di
non delegare, di darsi una mano e mandare via uomini
piccoli, di fare vivere le nostre idee, i nostri progetti,
i nostri desideri, i nostri sogni con un impegno in
prima persona. Possiamo assumerci la responsabilità
di privare la Città e i cittadini del diritto di scegliere
un’alternativa diversa?... Oggi la Città deve avere la
possibilità ed assumersi la responsabilità di scegliere…
bisogna sparigliare il mondo della politica e questo lo si
può fare solo superando gli schematismi, i tatticismi,
i giochetti dei furbetti di palazzo e mettendo insieme,
storie, esperienze, sensibilità anche diverse tra loro,
anche non omogenee ma accomunate da un progetto
innovativo e potente, da un forte senso di responsabilità
per la Città che si traduca in un collettivo e reciproco
atto d’amore… una coalizione di responsabilità
cittadina che privilegi le idee, i valori, i progetti e
sia capace di realizzarli, di tradurre tutto in fatti
concreti, in risposte ai bisogni dei cittadini… Troppi
progetti sono rimasti sulla carta, troppe iniziative sono
state pomposamente annunciate e poi fatte morire
nel dimenticatoio… Non è possibile vivacchiare,
galleggiare senza un progetto, senza valori, senza
sogni, senza forza, senza coraggio…senza niente di
niente che non sia il potere!!!».
 I FATTI di
Descrivere la vita di una cittadina di media gran-
dezza come Bisceglie, significa mettere in evidenza
alcuni parametri salienti che emergono, per la loro
peculiarità, dal solito tran tran quotidiano.
Ecco in estrema sintesi, quel che è accaduto nel mese
di Settembre a Bisceglie
CRONACA
- Tenta uno scippo. Gli va male e nella
colluttazione perde il portafoglio con i
documenti. Denuncia lo smarrimento ai
carabinieri e viene prontamente arrestato,
guadagnandosi l’alloro di ladro più scemo
del paese.
- Arrestati a Trani due romeni poco più che
ventenni che avevano ridotto in schiavitù una
loro conterranea della stessa età, obbligandola
a prostituirsi. La ragazza è riuscita a sfuggire ai
carcerieri e a denunziare i due, subito catturati
e portati in carcere.
- Una scossa di terremoto con epicentro nel
Gargano, si è sentita anche a Bisceglie specie ai
piani alti delle abitazioni. Nessun danno.
-Un’auto della Finanza è uscita fuori strada
durante un inseguimento, sulla Bisceglie-
Andria, fortunatamente senza danni ai
finanzieri a bordo.
- Un’auto si ribalta in Piazza Vittorio Emanuele,
abbattendo un cartellone pubblicitario. Nessun
danno alle persone, tranne lo sgomento di come
possa essere accaduto il fatto.
- La gelosia gioca brutti scherzi e fa finire in
carcere un giovane che perseguitava la ex
fidanzata. Le accuse sono di atti persecutori,
violenza privata, lesioni personali e resistenza
a pubblico ufficiale.
POLITICA
- Nasce a Bisceglie, dopo quello di Trani, il
Club della Libertà, onlus presieduta da Enzo
Caputo. La Onlus si propone di fornire servizi
utili alla gente, del tipo assistenziale e culturale.
La sede è in vico III Presepe n. 11, all’altezza
della chiesa della Misericordia.
- La Giovane Italia, associazione che fa capo ai
giovani del PdL, impegna una domenica per la
raccolta dei rifiuti ingombranti nelle campagne
biscegliesi. Una pratica incivile, quella di
lasciare rifiuti nelle campagne invece di portarli
all’isola ecologica vicino al campo sportivo,
purtroppo ancora non estirpata dalle malsane
abitudini di certi cittadini irresponsabili.
- Continua la polemica dei cartelloni pubblicitari
fatti affiggere dall’amministrazione per
glorificare i cambiamenti avvenuti negli
ultimi tempi. Il PD protesta sia sui costi
della pubblicità sia sui mancati introiti degli
spazi pubblicitari così sottratti alle imprese
commerciali paganti.
COMUNE
- Nel Consiglio Comunale del 27 Settembre si
somno approvati i debiti fuori bilancio.
La somma è di quelle da capogiro: oltre 2.000.000
euro, di cui circa 700.000 per parcelle di avvo-
cati, oltre 330.000 euro per indennizzo incidenti
stradali e risarcimento danni, 153.000 per risar-
cimento danni per occupazione usurpativa di
suolo in via P. Kolbe avvenuto nel 1993.
settembre
n
o
Marco Tempesta
t
ATTUALITA’
- Finalmente il Dolmen di Bisceglie potrebbe
essere riconosciuto anche dall’UNESCO.
i
Vivo interessamento della dott. Anna Teresa
Rondinella, alto funzionario UNESCO, guidata
a Bisceglie dalla nota fotoreporter biscegliese
dott. Pina Catino, presidente del club UNESCO
biscegliese.
z
-Nasce a Bisceglie un presidio di Libera.
Don Antonio Dell’Olio si fa promotore di
un’iniziativa atta a sensibilizzare i giovani
contro la diffusa illegalità. Si raccolgono
adesioni di associazioni che vogliano
i
promuovere la cultura della legalità attraverso
qualsiasi iniziativa opportuna.
- Le Fabbriche di Nichi di Trani e Bisceglie
hanno organizzato una biciclettata per andare
a trovare Nichi Vendola, intervenuto Venerdì
24 ai “Dialoghi di Trani” al Castello Svevo.
e
- Effettuate le selezioni dei 20 rilevatori esterni
reclutati per effettuare il “VI Censimento Ge-
nerale dell’Agricoltura” dell’Istat selezionati
tra 119 candidati maggiorenni in possesso di
diploma superiore o comprovate conoscen-
ze in materia di agricoltura, zootecnia o rile-
vazioni statistiche. I nomi dei prescelti sono
pubblicati sul sito del Comune di Bisceglie,
all’indirizzo http://www.comune.bisceglie.
bt.it/lacitta.
f
- Nasce a Bisceglie la Fedibur (associazione
sportiva dilettantistica italiana di burracolive)
Il campionato di circolo locale è partito il 24
Settembre per concludersi il 26 Dicembre. Si
svolge presso il Nicotel, dove ha sede legale il
l
circolo, secondo un calendario di 12 tornei, con
scontri a distanza online che coinvolgeranno
tutti gli atleti Fedibur dei circoli italiani.
CULTURA
a
- Conferenza dell’ing. Alfredo Logoluso
presso l’Associazione Open Source, sugli
importantissimi ritrovamenti delle impronte
dei dinosauri. Sono ritrovamenti di particolare
s
importanza che hanno avuto risonanza
internazionale per la varietà di orme
ritrovate.
- Il Circolo Unione riprende le attività formative
e ricreative con alcune novità: un Corso di
h
Tango Argentino e un Corso di Scherma.
- Erica Mou ha fatto di nuovo centro. Infatti la
sua canzone “Oltre” è la colonna sonora del
film di Roberta Torre ‘I baci mai dati’ presente
al Festival del Cinema di Venezia.
- Il 30 Settembre presso l’Hotel Salsello il Ro-
tary Club Bisceglie, presieduto dal Prof. Mi-
chele Prete, ha assegnato una borsa di studio
al miglior neodiplomato di ciascuna delle
quattro scuole superiori biscegliesi.
Questi i vincitori. Francesca Mugeo dell'IPC,
Mauro Valente dell'IPSIAM, Lisa Ricchiuti
dell'ist. tecnico e Grazia Dell'Olio del liceo
scientifico.
11
 Tutti pazzi per i “vu cumprà” Grazia Pia Attollini

Intervista a due venditori ambulanti

Per loro Bisceglie è ospitale, la gente cordiale e l’ambiente tranquillo.
Lamentano solo l’assenza di bagni attrezzati

L
a festa della Madonna Addolorata, svoltasi
dal 14 al 16 Settembre, ha coinvolto tutta la
Uomo Ragazza
città, che ormai considera questa ricorrenza
Sono in Italia con la mia famiglia da circa 20 anni. Ho 35 anni e vengo dal Senegal. Sono in Italia dal
una seconda festa patronale. Così come per
Vengo dal Senegal e ho deciso di emigrare per cercare 1990 e vivo a Bergamo. Il mestiere del venditore
le celebrazioni dedicate ai tre Santi, anche in
una vita migliore. ambulante è per me una passione. Da piccola vendevo
questo caso non sono mancate processioni,
Vivo a Salerno, dove sul retro di un grande tra le strade del mio paese le borse, le collane e gli
fuochi pirotecnici e rivendite ambulanti di
supermercato vendo tappeti e mia moglie collane, oggetti che realizzava mia nonna. Crescendo ho
articoli di ogni genere. La bancarelle sono forse
bracciali e borse. Abbiamo i documenti e ci teniamo appreso la manualità e ho incominciato a fare delle
l’attrazione principale per bambini incantati
ad essere in regola: tra noi e un emigrato italiano creazioni da vendere. Questo però non è diventato il
dai balocchi, ragazze e donne alla ricerca di
in un altro paese non c’è alcuna differenza. Vivo in mio mestiere. Già prima di arrivare in Italia, infatti,
bigiotteria, uomini di ogni età che si intrattengono
un appartamento in affitto e pago 300 euro al mese. ho lavorato come infermiera. Una volta giunta
tra le chincaglierie. Tutti passeggiano in cerchio
Frequento la comunità dei senegalesi a Salerno e con qui con la mia famiglia ho iniziato a studiare per
attorno al Palazzuolo ma raramente qualcuno da
loro sto bene. Anche con gli italiani mi trovo bene, ma continuare ad esercitare la mia professione e tuttora
chiacchiera ai cosiddetti “vu cumprà”. Colpa del
purtroppo non tutti accettano la diversità. sto studiando per questo.
pregiudizio, che suggerisce di non avere nulla a
Ogni anno, nel mese di Gennaio, spediamo domande In Italia mi trovo molto bene e anche qui a Bisceglie mi
che fare con chi è diverso da noi o semplicemente
nelle varie città per avere il permesso legale di allestire sento a mio agio. Sono 15 anni che vengo in occasione
dell’abitudine generazionale. Eppure sono
rivendite ambulanti durante le feste. della festa. La città è ospitale; usufruiamo dei bagni
convinta che ciascuno di noi si sia chiesto che
In estate, con mia moglie, i miei fratelli e le loro ma purtroppo non abbiamo la possibilità di lavarci
genere di vita questa gente conduce. La curiosità
famiglie mi muovo per le varie città con un camion come vorremmo, dal momento che mancano docce o
mi ha spinto dall’altro lato delle bancarelle, per
pieno di merce. bagni più attrezzati. Per il resto però non ci si può
intraprendere due serene conversazioni, la prima
Sono 15 anni che veniamo a Bisceglie. Questa città lamentare. Il rapporto con le persone che acquistano
con una ragazza, l’altra con un uomo, entrambi
mi piace. L’anno scorso ad Agosto è nato proprio qui la merce è di reciproco rispetto; sottolineo questa
senegalesi. In verità non mi sono rivolta solo a
il figlio di mio fratello ed è stata una grande gioia. cosa perché altrove è capitato di ricevere insulti o di
loro, ma sono gli unici che hanno acconsentito
Quando siamo qui dormiamo nel camion, andiamo assistere ad atti poco gentili.
a confidarsi. Ancora una volta ho avuto la
in bagno nei bagni comunali ma non possiamo farci
dimostrazione di quanta potenza ha il dialogo:
la doccia o lavarci; fino a 3 anni fa però questo si Due storie simili seppur diverse, di persone che
non solo fonte di conoscenza, ma anche momento
poteva fare. chiedono solo di fare la loro vita nel rispetto delle
di confronto e autoanalisi.
Le persone di questa città sono tranquille, anche se regole. Vi appaiono così lontani dalla nostra
Di seguito, le storie dei due intervistati. I nomi
non manca chi dà fastidio e questo non è giusto: siamo realtà? Riflettete e fateci sapere se alle prossime
sono volutamente omessi e la resa in italiano è
tutti uguali, cambia solo il colore della pelle. feste liturgiche, passeggiando tra le bancarelle,
stata corretta.
sarete riusciti a vedere i “vu cumprà” con occhi
diversi.

Preti che vanno, preti

che vengono
Felicia Antonino
Avvicendamento nel clero diocesano

È
un momento di fermento per la comunità
cattolica cittadina. Le dimissioni per
raggiunti limiti d’età di Mons. Sergio
Ruggieri, Parroco di S. Maria di Passavia dal
1980 e Vicario Episcopale, hanno reso necessario
un avvicendamento di sacerdoti: Mons. Franco
Lorusso lascia la Parrocchia della Misericordia
ed assume l’incarico di parrocco di S. Maria
di Passavia e Vicario Episcopale, mentre alla
Misericordia subentra Don Vito Sardaro e a S.
Pietro Don Savino Filannino prende il posto di
Don Vito Sardaro.
Domenica 5 Settembre è stata celebrata la
solenne messa presieduta da S.E. Mons. Giovan
Battista Pichierri, con cui è stato affidato il
servizio pastorale al nuovo parroco Don Savino
Filannino. Ma la celebrazione più attesa è quella
presso S. Maria di Passavia.
Grande la partecipazione dei biscegliesi
Domenica 12 Settembre 2010 per l’inizio di
ministero di parroco di Mons. Francesco
Lorusso. La grande affluenza, già prevista, ha
reso necessario un maxischermo nello spazio
antistante la chiesa. Nella sua omelia, mons.
Pichierri ha ricordato a don Franco che: «Il
parrocco è il padre della comunità… Amerai la
comunità, cercherai quelli che si sono allontanati.
Dovrai far gustare la bellezza dell’essere della
Chiesa, educherai la comunità ad amarsi l’un l’altro.
Ma ahimè c’è chi mette disturbo nella parrocchia ,
quando ci accorgiamo che c’è invidia e discordia nella
comunità allora c’è di mezzo Satana... nell’esercizio
di un parroco non c’è solo il compito di celebrare
funzioni, ma anche quello di eliminare lacerazioni
e divisioni… invitare a vivere nell’abbraccio di Dio.
Don Franco, nella parrocchia devi far respirare gioia
e letizia perché nella Chiesa non c’è tristezza».
Poi si rivolge alla comunità: «accogliete don Franco Madre della Misericordia.
come dono di Dio, così come avete accolto don Sergio Altri incarichi, decisi per Bisceglie da Mons.
e don Antonio prima di lui.” Infine si rivolge alle Pichierri, sono stati affidati a don Maurizio Musci
autorità presenti (in ordine Sindaco con la fascia, , cappellano presso la Casa Divina Provvidenza
Amoruso, Napoletano, Evangelista, Silvestris), e aiuto nella parrocchia S. Agostino;
ringraziandole per l’attenzione che prestano alle don Stefano Montarone, vice parroco nella
parrocchie di Bisceglie. parrocchia S. Maria di Costantinopoli in
Non meno significativa è stato l’insediamento di Bisceglie; al diacono Giorgio Del Vecchio, aiuto
Don Vito Sardaro nella Parrocchia di S. Maria nella parrocchia B.V. Maria di Passavia.

12
non siamo miraggi, abbiamo fame Marco Tempesta

Il nuovo accattonaggio: dopo gli storpi e i bambini anche a Bisceglie arrivano i cani

E'
successo durante la Festa dei Santi,
si è ripetuto per l'Addolorata. Due
giovani e una cucciolata di cani
chiedono l’elemosina in piazza. Ufficialmente,
per dar da mangiare ai cani. Nella pratica, per
mangiare loro. Accattonaggio. Una parola che
negli anni 2000 dovrebbe essere scomparsa
dall’uso corrente, mentre ce la ritroviamo
inusitatamente e letteralmente tra i piedi,
messa apposta per far inciampare la nostra
coscienza. Diamo l’obolo o scantoniamo
infastiditi. In entrambi i casi sentiamo che la
faccenda non ci riguarda, i poveracci questa
volta non siamo noi.
Accattonaggio, cosa
dice la legge
Fino al 1961, l’accattonaggio era un reato.
L’accattonaggio molesto era un’aggravante.
Dopodicchè, una sentenza della Corte
Costituzionale ha depenalizzato questa categoria
di reato, spostando l’accattonaggio molesto
nell’ambito dell’estorsione, che è contemplata
comunque nel codice penale. Il Codice Penale
regolamenta l'accattonaggio che è lecito, se è
"una legittima richiesta di umana solidarietà" e
"non intacca nè l'ordine pubblico nè la pubblica
tranquillità". Si prefigura l'ipotesi di reato se
vengono impiegati minori, se c'è sfruttamento
di animali o impiego di mezzi fraudolenti o
che ostentino mutilazioni e disabilità. Ci sono
poi singoli regolamenti comunali che vietano
l’accattonaggio in determinati luoghi, in
funzione della sicurezza pubblica e del decoro
della città.
In pratica
di spostare le priorità nel senso
della xenofobia, piuttosto che in
altre direzioni. C’è chi ne approfitta
per interessi elettorali e per coprire
magagne più grosse spostando
l’interesse su altri bersagli.
Cosa bisognerebbe
fare
L’accattonaggio rispecchia
certamente un disagio sociale di
grandi proporzioni. La repressione
non fa altro che spostare il povero
da un posto all’altro, senza per
questo farlo diventare meno povero.
Esistono enti assistenziali tipo la
Caritas o unità parrocchiali che
provvedono alla distribuzione
di vestiario e di cibo, ma non
basta. E’ necessario un intervento
politico di rivalutazione del Accattonaggio in Piazza V. Emanuele - 15 Settembre
potenziale lavorativo sprecato
nell’accattonaggio. Come? non convenienti per la comunità. Chi deve
Innanzitutto identificando l’identità sociale darsi da fare? Le amministrazioni locali e
dell’accattone. Chi è? E’ un rom, è un disoccupato l’amministrazione centrale, in coordinamento
disperato, è un clochard che ha rifiutato il mondo con le normative europee. Ovvero, i nostri politici
civile, o cos’altro? Per ognuna di queste tipologie che ora preferiscono la soluzione più immediata
esiste la possibilità concreta di intervenire per dell’espulsione o della persecuzione poliziesca.
salvaguardare sia la dignità della persona sia il Una soluzione decisamente perdente.
decoro della città.
Cosa invece si fa NO AI CANI
La soluzione più semplice è quella di allontanare
forzatamente l’accattone. Si smantellano i
ACCATTONI
campi Rom, si rimandano nella nazione di
origine coloro che, senza fissa dimora e senza Serena Ferrara

In pratica, tali leggi vengono regolarmente
disattese. Anche perché comminare multe da 250
a 500 euro a un mendicante rasenta il ridicolo.
Dove li va a prendere i soldi per la multa, un
morto di fame che chiede l’elemosina?
Anche all’estero il problema è sentito, specie
quando si tratta di mendicanti Rom. Ultimo
risultato del disagio sociale provocato da questo
tipo di immigrazione, è stata la vittoria in Svezia
del Centro Destra xenofobo. Rigurgiti xenofobi
ovviamente anche in Italia, cavalcati da partiti
come la Lega Nord ed estrema destra.
In effetti la recrudescenza dell’accattonaggio
nasconde un problema di fondo: l’esistenza
di una notevole quantità di gente che non ha i
mezzi per campare. Nel comune cittadino una
costatazione del genere si traduce in un aumento
dell’insicurezza personale. La reazione è quella
un reddito certo, si suppone debbano campare
di espedienti. Si creano tutti i tipi possibili di
difficoltà a chiunque sia trovato a mendicare,
pensando così di scoraggiare il fenomeno.
Naturalmente sono palliativi che lasciano il
tempo che trovano. Il mendicante romeno
allontanato, ci mette poco a ritornare in Italia.
Se torna e viene pescato nuovamente, in teoria
dovrebbe andare in carcere, ma in pratica
con le carceri già straripanti e tenendo conto
dell’elevato costo pro capite della detenzione,
viene lasciato stare e continua a mendicare come
faceva prima.
Le prospettive
A breve termine, nessuna: resterà tutto così
com’è ora. A medio termine si potrebbe puntare
ad una riqualificazione lavorativa dei mendicanti
per necessità e ad un deciso impedimento
ai mendicanti per
abitudine. Il bastone
e la carota, che hanno
sempre funzionato
quando applicati col
giusto criterio. Senza
un intervento preciso
e deciso, il rischio è
di veder confluire gli
attuali mendicanti
nella delinquenza
organizzata, con delle
conseguenze e dei
costi assolutamente
E
' un fenomano dilagante. Per
l'accattonaggio ogni anno vengono
utilizzati circa 25.000 animali
(di cui 20.000 cani, seguiti da gatti e
furetti). E' quanto emerge dalle denunce
presentate alle Procure della Repubblica
di quasi tutte le città italiane... e fa paura.
Si stima che annualmente vengano
rapiti almeno 6.000 cani e altrettanti
cuccioli, privati del microchip e costretti
all'accattonaggio. Ma lo sconcerto non
finisce qui. Per obbligare l'animale a
stare sdraiato in uno stesso luogo per
dieci-dodici ore al giorno, gli si sottrae
cibo e acqua, lo si picchia, lo si droga.
L'AIDAA (Associazione Italiana per la
Difesa Animali e Ambiente) ha lanciato
una petizione on-line a sostegno della
campagna di sensibilizzazione contro
l'accattonaggio con animali. Per firmare:
www.firmiamo.it/nocaniaccattoni.
Inoltre è stato attivato l'osservatorio
contro l'accattonaggio con animali,
che permette di segnalare le situazioni
a rischio con una semplice mail a
nocaniaccattoni@gmail.com oppure
telefonando al 3926552051.
Non fatevi pregare: se vi dovesse
capitare di incontrare situazioni come
quella descritta in foto, agite. Oltre
50.000 persone lo hanno già fatto.

13
 21 MILIONI DI Valori e regole nei rapporti
EURO PER IL tra imprese e Banche
CONSORZIO
dELLA CILIEGIA Un convegno UCID per presentare il servizio di
Serena Ferrara
Promosso a pieni voti
l’oro rosso di Bisceglie
L
a ciliegia vince ancora. Sbaraglia tutti
e si aggiudica 21 milioni di euro per
farsi ancora più buona e redditizia,
reinventarsi, durare di più. Il progetto integrato
di filiera (PIF) promosso dal "Consorzio di tutela
e di valorizzazione della ciliegia e della frutta
tipica di Bisceglie" guadagna il primo posto,
tra ben 19 concorrenti, nella graduatoria stilata
dalla Regione Puglia per l’attuazione del Piano
di Sviluppo Rurale 2007/2013. Intelligente e
coraggiosa l’idea, mai prima d’ora adottata, di
destinare le risorse solamente a quelle imprese,
di produzione e di trasformazione, che tendono
a fare gruppo, a ragionare secondo una logica
vincente di filiera, realizzando investimenti
concreti e impegnandosi a realizzare, di
comune intesa, prodotti di qualità. L’unione,
commentava l’assessore Stefano a margine di un
convegno Agrimed (Salone per la promozione
del’agroalimentare pugliese) presso la Fiera del
Levante, come sempre e più che mai in questo
settore, fa la forza contro la mano nera della
crisi, crea valore aggiunto per le imprese e il
resto della comunità.
Il PIF coinvolgerà una pluralità di soggetti
nell’ambito della filiera ortofrutticola,
accordando gli interventi in ambito locale a
quelli già portati avanti sul resto del territorio
regionale, in un’ottica di ammodernamento delle
aziende agricole, valorizzazione commerciale
dei prodotti, trasferimento delle conoscenze
e introduzione delle innovazioni tecnologiche
per il miglioramento della qualità. In una sola
parola, per lo sviluppo dell’economia locale.
L’ufficializzazione della notizia è stata data
dal Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.
141 del 02 Settembre 2010, che vede Bisceglie
aggiudicarsi ben 30.5 punti e circa il 10% del
totale dei fondi disponibili (€ 273.805.000 per
l’intero periodo di programmazione).
Il progetto, portato avanti dal consorzio
presieduto da Gianni Porcelli, comporterà
investimenti nelle aziende agricole e nelle
strutture di trasformazione, lavorazione e
commercializzazione dei prodotti; corsi di
formazione e aggiornamento per gli addetti al
settore; consulenza alle aziende agricole; ricerca
ed applicazione della ricerca; promozione del
prodotto finito con iniziative di marketing
integrato.
Nonostante le difficoltà che il settore agricolo
si trova a patire negli ultimi anni, la filiera
ortofrutticola resta un importante caposaldo
dell’economia locale, oltre che baluardo
dell’identità rurale di cui siamo ereditieri. E la
ciliegia, l’oro rosso di casa nostra, per l’ennesima
volta si conferma essere il fiore all’occhiello della
nostra tradizione.
14
pronto soccorso agli imprenditori in crisi
S
otto il patrocinio dei comuni di Andria,
Bisceglie, Barletta e Trani , il 17 Settembre
si è tenuto a Trani, presso il Museo
Diocesano, il convegno organizzato dall’Unione
Cristiana Imprenditori Dirigenti - Sezione
ArciDiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie – dal
titolo “Valori e regole nei rapporti tra Imprese e
Banche”- Il richiamo dell’UCID ad una maggiore
responsabilità. Il sindaco di Bisceglie, avv.
Francesco Spina ha espresso i suoi voti augurali
per la riuscita della manifestazione.
L’iniziativa si inserisce nel programma di
assistenza agli imprenditori in difficoltà
dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori
e Dirigenti), che mira ad essere il primo
interlocutore di ogni “Imprenditore in Crisi”.
La manifestazione si è aperta con l’introduzione
di Ruggiero Cristallo, Presidente UCID per il
Gruppo Regionale Pugliese, che ha tracciato i
contorni della situazione di crisi delle imprese
locali. «La crisi – si legge nel documento
introduttivo stilato dall’associazione - ci obbliga
a riprogettare il nostro modo di vivere e di lavorare,
a darci nuove regole e a trovare nuove forme di
impegno. La ripresa della competitività delle nostre
imprese non potrà prescindere da una stretta sinergia
con le banche, generando un cambiamento strutturale
in vista di uno sviluppo che sia vero e integrale, cioè
autentico».
Nel corso del dibattito si sono quindi alternati
esponenti dell’impresa e della finanza locale e
nazionale, tra cui Maria Virginia Crescente,
Presidente ASSINPRO (Associazione Industriali
6ª Prov. Pugliese) e Franco Squeo, Presidente
AIC (Associazione Imprenditori Coratini), i
quali hanno posto l’accento sul delicato rapporto
con le banche nel contesto socio – economico
locale e nazionale.
Ad intervenire, visto il peso dell’evento, è stato
anche il presidente nazionale UCID Angelo
Ferro, che ha presentato l’ iniziativa nazionale
di un Centro di Ascolto a servizio degli
imprenditori in difficoltà. Contattando un call
center, si potrà usufruire di un vero servizio di
Grazia Pia Attollini
“pronto intervento sociale”a favore dell’
Imprenditore; in caso di segnalazioni
specifiche, gli Ucidini della task force,
provvederanno al soccorso operativo.
L’altro relatore, Angelo Sirena,
Presidente CON.FINA. (Controlli
Finanza tra Banche e Imprese) ha poi
focalizzato l’attenzione sul rapporto
banca- impresa, che non sempre si
coniuga su basi di trasparenza e
legittimità. E’ stato evidenziato che
spesso vengono praticati tassi da usura,
commissioni non dovute o errate,
interessi diversi rispetto ad ogni accordo
scritto, calcoli anatocistici – cioè di
interessi su interessi. L’imprenditore
spesso si sente impotente e schiacciato di
fronte al potere forte delle banche, «ma -
ha ammonito l’oratore- non bisogna aver paura».
La CON.FINA. si occupa infatti di accertare
e segnalare, attraverso procedure legali e
amministrative, gli errori commessi dalle
banche, per il giusto risarcimento alle aziende
vessate. Tali azioni vanno nella direzione
dell’etica che si deve instaurare nei rapporti tra
impresa e società. In linea con questo obiettivo
sono le parole pronunciate in chiusura dal Prof.
Sirena: «la scorta di cui avrei bisogno per il lavoro
che svolgo è il mio patrimonio etico».
All’incontro ha preso parte anche il Vicario
Generale Mons. Savino Giannotti, che, a
proposito dei rapporti banca-impresa ha
dichiarato: «nella serenità di rapporti si deve
accogliere l’altro, andando incontro alle sue
esigenze, superando gli steccati, non solo con le
parole ma con i fatti».
A conclusione della serata, il padrone di casa,
Sua Eccellenza Mons. Giovan Battista Pichierri,
Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie-Nazareth,
ha tirato le somme del convegno richiamando le
parole del Padre Nostro: «dacci oggi il nostro pane
quotidiano». Se esistono condivisione e giustizia,
diceva l’Arcivescovo, l’etica diventa condotta
umana, tesa a realizzare insieme una pace sociale
e un Ideale trascendente.
Per assistenza e consulenza, vi
forniamo di seguito i recapiti
telefonici delle associazioni:
UCID c/o Curia Vescovile
0883 494211
CON.FINA
0731 209000
3664527025
3207293979
 auto IN FIAMME divora
LARGO TRE ARCHI
Si torna a parlare di valorizzazione degli archi medievali
C
entro storico in fiamme, sempre di più.
L’ ultima vittima innocente del prurito
piromane di non si sa bene chi, è la
povera volta di Largo “Tre Archi”. L’incendio,
divampato nella notte tra il 15 e il 16 settembre,
ha sfigurato in maniera dolorosa e devastante
un altro arco storico. Largo Tre Archi è stato
coinvolto nelle fiamme scatenate dallo scoppio
di un’auto, parcheggiata laddove non doveva
essere. La vettura, dopo aver preso fuoco, è
esplosa e quindi slittata sul ponteggio di una
palazzina in ristrutturazione, che ha a sua volta
preso fuoco. In un altro immobile coinvolto
nel rogo, i locali del piano terra sono andati
completamente distrutti; coinvolti anche
infissi e persiane in legno del primo piano e
compromessa, in misura minore ma comunque
visibile, tutta la facciata dell’edificio.
Al disastro, ben più grave di tutti quelli che il
cuore medievale della città ha subito durante
l’estate, ha fatto seguito immediato l’intervento
del sen. Amoruso: «Occorre rimediare a quel
degrado sociale causato da scelte politiche sbagliate che
hanno favorito l’infiltrazione di elementi malavitosi
i quali segnano il loro territorio con atti vandalici».
Non a caso, poi, l’assessore al centro storico ha
inviato una accorata richiesta al Sindaco Spina,
perché convochi con ogni urgenza Prefetto
e rappresentanti delle forze dell’ordine, al
fine di definire una nuova strategia di difesa
dell’oltraggiato borgo antico.
Come ad ammettere pubblicamente, insomma,
che anche le istituzioni non ne possono più: si è
raggiunto il limite del degrado sociale, proprio
nel momento in cui si prova a raccogliere
con il cucchiaino quei rimasugli di bellezza
architettonica risparmiati dal tempo e dalla
lunga incuria.
Probabilmente alle spalle del misfatto si
nasconde ancora la malavita locale, anche se
nessuno lo dice apertamente. Ma il problema
non è solo questo. L’auto all’origine del
putiferio, come detto, non doveva essere lì. Il
messaggio che non è passato, in questo giusto
allarmismo istituzionale, è che alcuni archi non
sono carrabili, non lo sono mai stati e non lo
saranno mai, sebbene i residenti continuino
a considerarli box pubblici per autovetture a
riposo.
Spostiamo dunque per un attimo la questione
dalla “sicurezza” alla “civiltà” dei residenti e
cerchiamo, una volta per tutte, di capirci: gli
archi medievali (Bisceglie ne conta 30) sono
beni emergenti, il cui valore storico, artistico
e architettonico non va messo in discussione.
Non si tratta di semplici passaggi pedonali, ma
di veri piccoli monumenti che appartengono al
patrimonio di tutta la comunità.
Sulla questione abbiamo interpellato Vito
Morgigno, restauratore della pietra (ha già
condotto a Bisceglie un eccellente progetto
denominano Archinluce): «L’arco colpito
dall’incendio è quasi certamente recuperabile – ci
ha rasserenato il presidente dell’associazione
“Gli Archi” - anche se ci vorranno svariate migliaia
di euro. Il Comune però dovrebbe attivarsi per
impedire l’accesso veicolare agli archi non carrabili,
Serena Ferrara
come quelli in via Sciarra, via Arco la Piazza e Largo
Tre Archi. Un semplice divieto non basta, servono
dissuasori delle soste. Durante i lavori di restauro
condotti dalla mia equipe sugli archi di S.Adoeno e
S.Matteo, avemmo l’accortezza di apporre dei paletti
metallici dopo i lavori, previa richiesta di installazione
al Comune. Per capirne l’utilità, basti pensare che due
settimane dopo bruciarono un’auto proprio in largo
S. Matteo. L’arco fu salvato».
Sempre in tema di archi – argomento interessante
su cui ci promettiamo di spendere prossimamente
più parole – Vito Morgigno lancia una proposta
presidio di libera a bisceglie:
lavori in corso
D
on Tonio Dell’Olio invita le associazioni
locali a costituire a Bisceglie un presidio
di Libera. "Libera. Associazioni, nomi e
numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995
con l'intento di sollecitare la società civile nella
lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.
Attualmente è un coordinamento di oltre 1500
associazioni, gruppi, scuole, realtà di base,
territorialmente impegnate per costruire sinergie
atte a diffondere la cultura della legalità.
All’incontro del 28 Settembre erano presenti
19 associazioni: 12 di quelle contattate e altre 7
raggiunte per passa parola. La riunione era tesa a
coinvolgere le realtà locali nella costruzione di una
rete locale per combattere mafia e atteggiamenti
mafiosi.
Appuntamenti invernali
made in Pro loco.
Giochi online, concorsi e servizio civile
S
otto questo sole è bello passeggiare se.. se c’è
la Pro Loco. Non sarà il sole di Luglio, non
si vedrà per un po’ gente che boccheggia
per l’afa, ma a scaldare il cuore ci penseranno le
iniziative firmate Pro loco.
Dopo una soddisfacente stagione estiva,
caratterizzata da aperture straordinarie della
sede e visite guidate domenicali, pensate e
organizzate seguendo un preciso itinerario
tematico (quello barocco/ tardo ottocentesco
ha riscosso il maggior interesse e la maggior
affluenza di turisti), ecco che cosa bolle in
pentola: a partire dal mese di Ottobre sarà
di nuovo possibile partecipare, collegandosi
al sito della Pro Loco, al simpatico gioco on
line “Scopri lo scorcio”: dal particolare di
una fotografia, bisogna indovinare a quale
monumento appartenga. Un modo simpatico
per stimolare la scoperta di una biscegliesità a
intelligente: «recuperare con i ribassi a base d’asta
delle gare d’appalto condotte nel centro storico, tutti gli
archi che rientrano nel Contratto di Quartiere II».
Felicia Antonino
Don Tonio ha sottolineato che per contrastare la
criminalità bisogna sensibilizzare la cittadinanza,
cosa che non è possibile se non si conoscono
le dinamiche del territorio. Bisogna quindi
innanzitutto effettuare un’attenta lettura del
paese, degli atteggiamenti malavitosi e dei
collegamenti tra i vari gruppi, valutando ogni
azione; successivamente si potrà intervenire con
attività di contrasto.
È già un anno che Libera opera a Bisceglie, ma
il salto di qualità era necessario coinvolgere
quante più associazioni possibile per farle
aderire al Presidio. Tra 15 giorni circa ci sarà un
nuovo incontro, onde formalizzare le adesioni.
Le associazioni interessate possono scrivere a:
presidioliberabisceglie.@gmail.com
volte sconosciuta.
Come ogni anno, a Dicembre avrà luogo il
concorso, riservato ai bambini delle scuole
elementari, “Poesie sotto l’albero”, che
quest’anno giunge alla sua sesta edizione.
La Pro Loco di Bisceglie è stata inoltre ancora
una volta accreditata come ente presso cui
svolgere il Servizio Civile Nazionale, della
durata di un anno e per un solo posto; il periodo
di volontariato inizierà a partire dal 7 Gennaio
2011.
Il termine ultimo per la presentazione delle
domande presso la sede della Pro Loco (in via
Giulio Frisari) è fissato al 4 Ottobre.
Per ulteriori dettagli si rimanda al link: http://
www.prolocobisceglie.it/il-servizio-civile-
in-pro-loco-bando-e-dettagli/ e al numero di
telefono 080/3968084; orari di apertura: mart/
giov 10/12.30 e dal lun al sab 17/20.30.
15
 Il teologo Mons. Cozzoli:
in miseria e povertà non basta la carità come elemosina, Teatrali diretti
occorre incidere sulle coscienze e sulle strutture
I
l “matrimonio” gay non passerà, parola della
maggioranza dei senatori e deputati del
Governo guidato da Berlusconi e da non pochi
deputati del Centrosinistra.
Decisa e chiara anche la dichiarazione del
concittadino Monsignor Mauro Cozzoli (nella
foto). «Il matrimonio omosessuale è moralmente
inaccettabile perché è un’interpretazione arbitraria e
abusiva dell’unione coniugale. Esso è contro natura
e perciò contro il progetto creatore divino. La natura
ci ha costruito uomini e donne in ordine all’unione
complementare e alla generazione dei figli».
«È – aggiunge Cozzoli – in atto una massiccia
offensiva intesa a liberalizzare i beni del matrimonio
e della vita su un triplice terreno: quello dell’aborto
chimico, mediante la pillola abortiva, la RU486 in
particolare; quelle delle unioni cosiddette civili o Pacs
con l’istituzione di forme alternative di matrimonio
e di famiglia; e quella dell’eutanasia, per mettere fine
a vite giudicate non degne di essere vissute…». Ma
chi è, questo dottissimo Monsignore biscegliese,
16
due Laboratori
da Tonio
Logoluso
Mimì Capurso
più volte apparso nelle TV nazionali a dibattere
su temi complessi, come bioetica, etica e diritti?
Mauro Cozzoli è nato a Bisceglie, nel 1946;
ordinato sacerdote nel 1970, dopo gli studi
universitari nella Pontificia Università Lateranense
e nell’Accademia Alfonsiana, ha conseguito la
licenza in teologia e il dottorato in teologia morale.
Attualmente è ordinario di teologia morale nella
Pontificia Università Lateranense e nel Pontificio
Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta. Svolge
lezioni di bioetica presso la facoltà di Medicina e
Chirurgia all’Universiità “La Sapienza” di Roma.
È autore di alcuni saggi di ampio respiro, come
“Etica teologica della libertà” (Ed. San Paolo). Dai
temi che tratta in TV e da quanto sopra citato,
qualche concittadino potrebbe affermare: “è il
solito, noioso e scontato prete”. Assolutamente
no! Questo professore fa sue alcune importanti
istanze della Teologia della Liberazione, quando
scrive: «Gesù solidarizza con i poveri e con tutti
quelli che soffrono; il Regno di Dio è annunciato
come liberazione, è speranza di liberazione per i
diseredati, gli ultimi e gli esclusi (cfr Mt 11, 1-7; Lc
4, 16-19). È chiaramente una salvezza soprannaturale.
Ma coinvolge tutto il naturale – umano, corporeo,
cosmico, sociale – in quanto elevazione liberatrice: è la
sopraelevazione del naturale, dunque di tutto l’uomo.
Il terzo giorno risorge il crocifisso: lo stesso Gesù
che muore sulla croce, nella sua integrità corporea-
spirituale […] In situazioni odierne di sottosviluppo
– come in America Latina – in cui le condizioni di
miseria e di oppressione e la situazione di interi popoli
e continenti, la liberazione diventa un grandioso
impegno di carità politica mirante a creare strutture di
giustizia sociale e di bene comune, garanti dei beni e dei
diritti fondamentali delle persone e dei popoli. Qui non
basta la carità come elemosina: occorre una misericordia
liberatrice, incidente insieme sulle coscienze e sulle
strutture» (“Dottrina sociale della Chiesa”, Ed.
Vivere In 1990), libro curato dal sacerdote della
nostra Arcidiocesi, professor don Salvatore Spera,
docente emerito di Filosofia all’Università “La
Sapienza” di Roma, colto e intelligente conduttore
di Teledehon del programma “Questioni”.
Beh, allora, stimatissimo professor Cozzoli,
dopo quello che Lei ha scritto nel volume
appena citato è ragionevole dedurre che
non c'è alcuna contradizione di valori tra
Cristianesimo e Comunismo. Perchè “lo stesso
atto della comunione cristiana è il concetto
di comunismo”(Don Alberto Vitali, credibile
sacerdote di Pax Christi e dell'Associazione Oscar
Romero che predica in nome della pace e per i
pari diritti). Non solo: Sua Eccellenza Reinhard
Marx, raffinato intellettuale e Arcivecsovo della
diocesi di Monaco di Baviera, dove sedette l'allora
cardinale, Professor Ratzinger, nel suo libro dal
titolo Il Capitale. Una difesa dell'Uomo , scrive:
«Karl Marx nella sua analisi del capitalismo aveva
visto giusto... Marx non è morto ed è bene prenderlo sul
serio». Si, Marx vescovo, illustre teologo Cozzoli,
non è indifferente a Marx, grande maestro del
proletariato internazionale che con Friedrich
Engels è stato il padre fondatore del socialismo
scientifico. Allora, Monsignor Cozzoli, un
credente può essere un comunista?
D
opo il successo ottenuto lo scorso anno
con la prima edizione di “Fare Teatro”,
la Compagnia Teatro delle Onde, col
patrocinio del Comune di Bisceglie, organizza
per la stagione 2010-11 due Laboratori Teatrali:
“TEATRO E FOLLIA” e “FARE TEATRO” (2ª
edizione): il primo a carattere monotematico, il
secondo di avviamento.
I due laboratori, entrambi diretti da Tonio
Logoluso, che quest’anno festeggia i 25 anni di
carriera teatrale, avranno evoluzioni differenti
per modalità e svolgimento e si terranno a
Bisceglie presso la Chiesa del Purgatorio.
In “TEATRO E FOLLIA” si analizzerà e si
svilupperà il tema della “follia in teatro” in un
percorso che, partendo da Shakespeare e dai vari
personaggi che nelle sue opere toccano il tema
della follia, si confronterà con altri autori e altri
modi di intendere il ”fool”, “l’essere sciocco”,
simbolo spesso di saggezza assoluta in contrasto
con la sua natura di “folle”.
“TEATRO E FOLLIA” inizierà Sabato 30
Ottobre 2010 e si concluderà nell’Aprile 2011
con lo spettacolo “Arcifanfano re dei matti” di
Carlo Goldoni. Ai 40 incontri in programma
(due settimanali, singola durata: 3 ore) possono
prendere parte allievi con esperienza di
formazione.
“FARE TEATRO” propone invece la sua seconda
edizione per condurre gli allievi alla scoperta e
all’esplorazione del magico mondo del Teatro
e addentrarsi nelle sue tante bellezze, difficoltà
e sfaccettature, offrendo a tutti la possibilità
di essere protagonisti, di avere una maggiore
conoscenza di se stessi, oltre al piacere e al
coraggio di mettersi alla prova condividendo
con gli altri compagni di viaggio le emozioni del
palcoscenico.
Attraverso le varie tecniche di recitazione si
comincerà quindi ad affrontare parte del grande
universo della drammaturgia classica e moderna
con l’approfondimento delle attività previste:
Recitazione, Dizione, Linguaggio del Corpo,
Improvvisazione, Commedia dell’Arte, Teatro
classico e moderno, Musica applicata al teatro.
Il laboratorio, che si avvarrà della collaborazione
di Nico Arcieri per la materia musicale, avrà
inizio Giovedì 28 Ottobre 2010 e si concluderà il
24 Marzo 2010. Anche in questo caso previsti due
incontri settimanali della durata di 3 ore ciascuno
per un totale di 30 incontri. A tutti i partecipanti
verrà rilasciato un attestato di frequenza.
Per informazioni sui due laboratori:
080 3968306 * 345 6394314
e-mail: ondeteatro@yahoo.it
Altre notizie sul sito ufficiale della Compagnia:
www.teatrodelleonde.it
SETTEMBRE, MESE DEL LIBRO:
la marcia dei mille tomi che partono
dal borgo antico e altri eventi
Cala il sipario sul meglio dell’estate.
Il vero evento da commemorare è il successo
di mercato in una città che non legge
B
isceglie 24 settembre 2010 . Scrivo queste
note in una data particolare : la giornata in cui
si celebra in Europa la “Festa dei Lettori”.
Con alcuni poeti della Vallisa (Daniele Giancane,
Angela Giannelli, Nicola Accettura, Maurizio
Evangelista), siamo stati a celebrarla a Barletta nel
Liceo Classico “ Casardi” di Barleta.
Lì abbiamo portato la poesia e i nostri libri, davanti
a un centinaio di studenti che, per quasi due ore,
ci hanno seguito in religioso e inaspettato silenzio,
con partecipazione e attenzione. E’stata una vera
festa per la lettura, tanto che alla fine ci hanno
chiesto di metter su, nel Liceo, una biblioteca
specializzata di Poesia di autori pugliesi.
In questo stesso giorno si inauguravano “ I
Dialoghi di Trani”, appuntamento annuale che
contrassegna in maniera del tutto particolare la
cultura della vicina città capoluogo all’inizio
dell’autunno. Autori e critici, attori e personaggi
dell’ arte e dello spettacolo convergono per parlare
di libri e far festa con loro e con i lettori.
E intanto si è appena spenta l’eco dell’altra
manifestazione, quella che all’inizio del mese
(dal 2 al 5 Settembre) ha visto protagonisti ancora
i libri nel borgo antico di Bisceglie. Quattro
giornate di incontri tra Largo San Matteo, Largo
Sant'Adoeno, Piazza Duomo, Largo Purgatorio,
Via Marconi, Piazza Margherita e Chiostro di
Santa Croce, in cui si sono alternati giornalisti,
autori locali e autori nazionali del calibro di
Umberto Veronesi, Magdi Cristiano Allam, Paolo
Brosio, Gennaro Sangiuliani, Matteo Bonasies…
Sicuramente un grosso evento, se si pensa che
sono state vendute centinaia di volumi (si dice
addirittura 1.000): una festa anche questa!
Di libri in Italia se ne vendono pochi. Non si
legge. Penso per esempio ai libri di poesia: i
poeti li regalano agli amici, ai conoscenti, ai
parenti: “ Carmina non dant panem”. Allora,
vendere tanti libri costituisce di per sé una cosa
da ricordare, perché la cultura letteraria e libraria
va comunque difesa e preservata dall’attacco
di forme sussidiarie e coercitive dei pensieri e
Zaccaria Gallo
delle idee.
Il libro è un oggetto
libero, come libero deve
essere lo scrittore quando
scrive e libero il lettore.
Nessuno dall’esterno può
e deve impedire queste
tre libertà.
I libri hanno un loro
sistema nervoso, fatto di
plessi, gangli, nervature:
sono le parole, le frasi,
che traducono sui fogli
di carta le impressioni,
le emozioni, la vita reale
o immaginaria di cose,
persone, fatti, storie.
Il libro è fatto per far
pensare, per scegliere una
strada piuttosto che un'altra o per convincere
che la strada scelta sia ancora quella buona, ma
sempre nel rispetto di un dialogo che non può
vedere la cultura serva di ideologie.
Mi piace ricordare quello che Tolstoj disse una
volta: lo scopo dello scrittore è quello sempre di
trasmettere una “sua” esperienza, una “ sua”
sensazione, un “suo” sentimento, in modo che
il lettore possa o no riconoscersi.
Ecco allora perché, per quei tre eventi di cui
parlavo prima, a Bisceglie, a Trani, a Barletta
esiste una filo che li unisce ed è la festa: “ La
Festa della Lettura”.
A Barletta, festa celebrata nella piazza chiusa
dell’aula magna di una scuola, un’agorà virtuale
piena di studenti.
A Trani festa, un po’ d’elite, nel chiuso di una
castello, protetto da alte mura e da un fossato.
A Bisceglie festa nelle piazze, nei vicoli, nei
cortili di un centro storico invaso liberamente
da migliaia di persone. Spinte dalla curiosità di
conoscere e sapere, per tre sere hanno potuto
vivere un centro storico diverso da quello delle
pizzerie e, peggio, delle presenze che spesso
contaminano questo luogo che amiamo.
Soprattutto bisogna essere contenti che
l’organizzazione abbia voluto dare anche
spazio alle voci di scrittori e poeti biscegliesi.
Ricordiamoli. I poeti dialettali: Grazia
Mastrapasqua, Demetrio Rigante e Lucrezia
De Feudis assieme a Luca de Ceglia che ha
prodotto un aggiornato e prezioso Vocabolario
della lingua biscegliese. Nel chiostro di Santa
Croce, poi, con le voci appassionate di Francesca
Cangelli, Antonietta Salvemini e Felice Altomare,
con il contributo preziosissimo dei musicisti
Vittorio Gallo, Pier Paolo Martino e Adolfo
La Volpe, hanno presentato i loro libri otto
poeti: Sebastiano Consiglio, Natale Buonarrota,
Giuseppina Di Leo, Querino de Ciccio, Zaccaria
Gallo, Maurizio Evangelista, Leonardo Cosmai
e Antonio Pasquale.
Sono stati momenti molto alti che, anche qui,
come a Barletta, hanno goduto di un pubblico
folto, attento e partecipe. Segno che, quando si
confezionano incontri ad alto livello con gusto,
il pubblico partecipa e apprezza.
Non sarebbe un gran male portare nelle scuole
queste esperienze: anzi, ne son certo, aiuterebbe i
nostri ragazzi ad avvicinarsi di più al mondo dei
libri, della scrittura creativa e a gustare meglio il
dolce sapore della poesia.
Celebriamole ancora queste feste: ne abbiamo
bisogno.
Indagine
sulle librerie
a Bisceglie
Libri nel Borgo Antico? Per loro
un successo a metà
Silvia La Franceschina
N
ell’attuale dominio dispotico degli
ipermercati, centri commerciali e fac-
simili, i negozi e negozietti di paese,
arrancano.
Persino le librerie hanno fatto fortuna nei mondi
paralleli degli outlet, depauperando la clientela
delle librerie di paese.
Una indagine da noi condotta tra le piccole
(e poche) librerie della città, è risultato che
effettivamente il mostro della concorrenza nella
zona industriale ha determinato una flessione
nelle vendite. Ma è anche emerso che i clienti fissi
e affezionati non hanno tradito la libreria di paese
per quella dei centri commerciali. Il vero lettore
ai pochi euro di sconto in più che fa l’outlet (la
filiera è più diretta e questo consente un margine
di risparmio) preferisce il rapporto diretto e intenso
che si crea con il libraio di fiducia. Solo quest’ultimo
può garantire l’accompagnamento alla lettura:
nella scelta di un testo sa orientarti verso quello
più adatto a te, abilità che è frutto di conoscenza e
frequentazione coltivate nel tempo. Questo negli
“sterili” ipermercati non può esistere.
Un appunto sulla manifestazione “Libri nel
borgo antico”, in questo contesto, ci sta tutto:
sarebbe stato giusto coinvolgere di più le librerie
della città. Dirottare gli acquirenti verso gli
esercizi che si occupano di editoria (come in altri
festival della stessa portata avviene da anni con
successo), piuttosto che acquistare i libri dalle
case editrici e rivenderli in autonomia, avrebbe
avuto una splendida ricaduta economica,
turistica, di immagine, sul nostro comune. Bene,
lo abbiamo detto.
Magari l’anno prossimo qualcuno ci penserà...
17
 TUffiamoci nel passato
La fervida mente degli Scouts mette a punto
l'ennesima iniziativa
I
l Gruppo Scout di Bisceglie ha sempre
promosso iniziative socio-culturali: dal
caratteristico Presepe Vivente alla Sagra
delle Grotte di S. Croce, dalla Passione Vivente
alla settimana della cultura archeologica…
Manifestazioni diverse ma con un unico comune
denominatore: valorizzazione del territorio.
L’obiettivo trova la sua origine nel grande senso
civico che caratterizza ogni scout. Su questa
stessa onda nasce il nuovo progetto turistico
che coniuga in un unico percorso natura, storia
e archeologia. Si tratta di una particolare visita
guidata nell’agro di Bisceglie dove avventura
e cultura si fondono: è di più di una gita in
fuoristrada, è di più di un semplice iter turistico,
è “Un tuffo nel passato”. L’iniziativa permette
di scoprire il Medioevo, l’Età del Bronzo e la
Preistoria attraverso le testimonianze presenti
nell’agro. Prelevati i partecipanti con la jeep dal
punto d’incontro (sede associativa, stazione FS
o fermata del pullman), si fa tappa ai casali,
piccoli villaggi medievali costituiti da casamento
fortificato, recinto murario, cortile centrale
e chiesa con cimitero. Sarà poi la volta dei
dolmen “la Chianca”, “ Frisari” e “dei Paladini”,
testimoni illustri della civiltà megalitica (300-
settimana unesco per la
mobilità sostenibile
Ancora una volta le associazioni fanno squadra
A
ssociazionismo in prima linea, all’insegna
della democrazia partecipata.
Mai come in questi ultimi anni, si era
vista Bisceglie comunicare così la sua voglia
di dire e ancor più di fare. Le idee vengono
“dal basso”, dai cittadini uniti sotto l’egida di
associazioni di ogni genere, che a loro volta
si cercano, si incontrano, si confrontano per
sposare progetti comuni.
L’ultimo esempio virtuoso ci è offerto dal
movimento di idee nato attorno alla Settimana
Unesco di Educazione alla Mobilità Sostenibile,
che si svolgerà da noi dall’8 al 14 Novembre.
Una serie di eventi, dal bike-sharing ai concorsi
di fotografia, dalle escursioni ai laboratori
di creatività, dai convegni alle iniziative
istituzionali, ha già animato lo stivale in
Settembre. Un’unica colorata rete nazionale
sta dunque affrontando in coro il tema della
mobilità, in rapporto ad ambiente, salute e
qualità della vita. Obiettivo, quello di diffondere
informazioni e inventare strumenti per un
nuovo paradigma di interpretazione e pratica
degli spazi pubblici.
L’Italia in movimento è data da fare e anche
dalle nostre parti le proposte non mancano.
C’è chi già ha pensato (il Rotaract club) di
inventarsi i bike - happy hours. Si tratterebbe
di coinvolgere giovani e commercianti,
18
Grazia Pia Attolini
1000 a.C.). Muovendosi a gambero nella storia,
si arriva alle Grotte di S. Croce, sede dell’uomo
del Paleolitico medio e del Neolitico. Per circa tre
ore il visitatore ha così la possibilità di conoscere
meglio le nostre antichissime origini.
L’idea di mettere insieme più siti in un’unica
visita non è però casuale. Ricordiamo infatti che
gli Scout hanno a lungo gestito aree turistiche
della nostra città grazie alla convenzione
stipulata con il Comune di Bisceglie tra il 1992
e il 2002 che permetteva di intervenire nella
manutenzione e miglioria di Dolmen e Casali,
nonché parchi e siti archeologici. L’impegno è
stato rinnovato nella gestione delle Grotte di
S. Croce, oggi di proprietà Scout. I luoghi che
rientrano nel “Tuffo nel passato” sono quindi
“di casa” per i nostri pionieri.
L’iniziativa è stata presentata con la nuova
cartina dell’agro biscegliese (realizzata sempre
dal Gruppo Scout) nell’ambito della XX edizione
della Sagra delle Grotte di S. Croce. Il supporto
della cartina rende i siti meglio accessibili
al pubblico grazie alla dovizia di particolari
stradali e grafici presenti.
Info e prenotazioni: 330553303.
Felicia Antonino
lanciando un nuovo trend: aperitivi a prezzi
“sostenibili” per chi viaggia in modo sostenibile,
finalizzati all’acquisto, da parte dei locali che
parteciperebbero all’iniziativa, di rastrelliere
da apporre all’ingresso dell’attività. Qualcun
altro opterebbe invece per il target studenti
(scuole medie inferiori in particolar modo),
onde lanciare una campagna no-scooter tra gli
entusiasti dei 50 cc.
Il primo incontro a porte aperte, per buttar
giù un canovaccio dell’iniziativa, si è tenuto
il 18 Settembre presso la sede dell’Unitre. 12
i rappresentanti delle associazioni locali che
hanno partecipato al brainstorming con il proprio
patrimonio di idee: Biciliae, Legambiente
e Ciclomurgia (rappresentate da Giovanni
Papagni), Zona Effe e Centro di Educazione
Ambientale (Ferdinando di Cesare), Lions Club
(Neri Verdirosi), Associazione Culturale Spazio
Libero (Leonardo Cosmai), Rotaract (Antonio
Dell’Olio), Associazione Culturale G.B.Ferrara
(Felicia Antonino), Università delle Tre Età
(Pasquale Ferruccio), Biblioteca don Michele
Cafagna (Francesco Galantino e Luca La Notte),
Pro Loco (Francesco Brescia).
A fare da regista, lo psicologo Antonio Consiglio,
che ha voluto questo incontro al fine di evitare
che i progetti si sovrappongano o si replichino,
come accaduto in altre occasioni. Una sorta di
L'OPEN SOURCE
PRESENTA
I SOBALLERA
Silvia La Franceschina
S
erata di musica popolare all’Open Source
con i Soballera, Venerdì 17 Settembre.
A dispetto della ricorrenza considerata
particolarmente sfortunata dai superstiziosi la
serata è stata estremamente piacevole e senza
incidenti di sorta!
Seguito dell’evento precedente a questo,
dedicato all’ incontro di musiche tradizionali
di tutto il mondo, in pieno rispetto della
filosofia dell’Open source, in quest’occasione
protagonista è stato il Sud, con le sue tarantelle,
tammurriate, e le infuocate canzoni d'amore,
con i suoi ritmi e balli sanguigni di strada. A
ricreare le atmosfere e le tradizioni tipiche delle
nostre terre, il gruppo “sopra all’aia”! Si, perché
il nome Soballera nel dialetto ostunese significa
proprio sopra all’aia, pensando alla nuda pietra,
al contatto ancestrale con la terra.
Il gruppo dei Soballera, -due professori, di
lettere e di matematica, e un liutaio- composto da
Stefano De Dominicis, voce, chitarra battente
e castagnette, Francesco Savino, tamburello,
tammorra, putipù e voce, Salvatore Simonetti,
chitarra classica e battente e Clelia Sguera,
violino – assente in questa occasione- esordì nel
2005 col nome “Vento ca sona”, cominciando
con un lavoro di ricerca con esclusiva attenzione
alla musica popolare pugliese. Dal desiderio di
allargare il campo d'indagine a tutta la musica
popolare del sud Italia e dall'incontro di Stefano
di origini lucane e cresciuto a Bari, Salvatore
biscegliese d'adozione ma di sangue napoletano
e Francesco salentino di nascita e di passione,
nascono, nel 2008, i Soballera vero e proprio
crocevia di culture musicali meridionali.
Insieme a Rossella Di Terlizzi, ballerina di
danze tradizionali del Sud, hanno animato e
scaldato la fresca serata di Settembre. Infatti
ben presto la platea si è trasformata in quell’aia
di nuda pietra accarezzata energicamente da
gambe in festa!
test attitudinale di gruppo, insomma, per capire
sintonie e dinamiche che regolano i rapporti
tra associazioni ed esportare il modello ad altri
eventi collegiali.
A conclusione delle tre ore di dibattito, Consiglio
si è espresso dicendo: «belle idee, ma temo possano
incidere ancora troppo poco sul comportamento
dei cittadini. Se l’obiettivo è il cambiamento nelle
abitudini di vita, allora bisognerebbe mettere
in risalto gli aspetti pragmatici della questione.
Sensibilizzazione e informazione hanno uno scarso
effetto dal punto di vista comportamentale».
Tra dubbi e certezze, la riunione è servita
almeno a dettare una regola: per ogni evento
collettivo serve canalizzare le energie, darsi
dei ruoli e degli obiettivi paralleli, affinché i
cittadini percepiscano l’esistenza di un gruppo
di pressione organico e volitivo, in grado
di lanciare nuove mode e modi di vivere la
città.
Una vita in diretta Silvia La Franceschina PROGETTO
Intervista ad Uccio Landriscina per i 35 anni di carriera R.O.S.A.
Per l'emersione dal

O lavoro nero delle badanti

gni mattina, da 35 anni a questa parte, da il buongiorno a tutta radio locale ha aumentato gli
Bisceglie. Compagno di lavoro delle commesse dei supermercati, ascolti del 15% rispetto agli
di casalinghe affaccendate e ricamatrici laboriose, confidente ultimi anni. La radio si sta Nicola Silvestris
di segretarie e titolari di boutiques, ispiratore di parrucchieri che al riprendendo quello che era
RadioMattina non rinuncerebbero mai. Uccio Landriscina, lo speaker suo. Una voce, una musica ti
biscegliese più longevo della città, ha festeggiato il 19 settembre un liberano la mente, stimolano
anniversario speciale: 35 anni ininterrotti di dirette radiofoniche, palcoscenici la fantasia, a differenza della
e tanta solidarietà. Esordì, nel 1975, all’età di quattordici presso Radio TV che ti consegna il piatto già
Bisceglie Stereo. Ha preso il volo e da allora non ha smesso più. Lavoratore bell’e pronto. Una voce priva
instancabile, paladino del microfono, non ha mai mollato la presa, nonostante del suo contenitore riesce a
le difficoltà della vita, gli imprevisti, le fatalità. Talent scout, uomo d’onore stabilire un rapporto molto
e di cuore, ha preservato nel tempo quella purezza di intenti ed ideali che più intenso con il pubblico.
lo rende ancora oggi una vera “istituzione”. Lo diciamo, lo virgolettiamo, Ascoltandola, riesci a capire
lo sottolineiamo, con affetto e con la sicurezza che, di qui a vent’anni, non se è sincera. Tanta gente si fida
avremo smentita. e si affida a te e per questo è
S.F. doveroso essere trasparenti,
anche perché chi ti ascolta da tempo prima o poi
si affeziona, ti sente come un punto di riferimento,
una compagnia che va a occupare un posto vacante.
Questa forse è la grande differenza che passa tra il
network e la radio locale: la seconda stabilisce con
il pubblico un rapporto più intimo e familiare. Si

Innanzitutto auguri per questo traguardo, un
primato locale che ti fa onore per tanti motivi.
Cosa rappresentano questi 35 anni di carriera?
«Rappresentano tutto. La radio è stata ed è per
me importantissima. Il contatto quotidiano con
la gente e lo specchiarsi in lei, il confrontarsi
con lei, sono un modo per mettere ordine nella
mia la vita e trovare conforto e soluzioni. Il
pubblico è fondamentale per la radio, che non è
assolutamente solo musica o spot. La radio arriva
ovunque. Le parole e la musica sono storie in cui
riflettersi, storie di tutti. Questo costituisce uno
stimolo continuo ad andare avanti».
Insomma diventa parte anche della tua vita,
oltre che di quella di chi ascolta.
«Certo! Assolutamente. È tutta la mia vita. Vorrei
fare una piccola premessa: non voglio grandi
titoli ed essere osannato. Non è nelle mie corde.
Io sono una persona normale, razionale, che ha
sempre tenuto i piedi per terra. Faccio il mio
lavoro, tutto qui».
Si, un lavoro portato avanti con passione. E
quando si fanno le cose con passione, sono fatte
bene. E' giusto che te ne si renda merito.
«Hai detto una cosa giustissima. È vero, se si
lavora con passione si possono raggiungere bei
traguardi. Ma non bisogna mai fermarsi, perché
si può fare sempre di più e sempre meglio. Nel
mio caso è importante che il mio pubblico non
si annoi mai. Quando mi accorgerò di questo,
capirò che sarà il momento di appendere le
cuffie al chiodo».
Avverti che in questo momento la radio sta
tornando al successo degli albori? Dopo il boom
della tv, che l’ha fagocitata, adesso sembra quasi
un’isola felice, una voce più rassicurante.
«Guarda, sono proprio le cifre a parlare. Solo la
arriva nel cuore della gente, dove famiglia e scuola
non riescono. Mi è capitato, ad esempio, che molti
genitori di adolescenti mi abbiano ringraziato per i
messaggi educativi che ho passato in radio, come
quello di mettere il casco: pare abbiano funzionato
oltre ogni aspettativa. Non concepisco un mezzo di
informazione che possa prendere in giro la gente. E
per questo anche i miei sponsor passano attraverso
questa logica della verità… »
Hai cominciato da piccolo a lavorare in radio.
Avevi già le idee chiare?
«Beh, in realtà questa passione è stata la
conseguenza di due cose: intanto nella mia
famiglia si ascoltava tanta musica e poi sin da
bambino ho avuto lo spirito dell’animatore. Mia
sorella all’epoca era fidanzata con uno speaker
di Radio Internenational, una delle prime radio
pugliesi, e per gioco mi portò con sé; era il ’74.
Dall’anno successivo cominciai a lavorare. Si aprì
a Bisceglie, in via Fragata, la prima radio locale:
Radio Bisceglie Stereo».
Che è poi diventata Radio Centro?
«No. C’è stata una continua crescita, passando per
diverse fasi, che hanno portato a Radio Centro
Stereo. Mi ricordo che quando non esistevano
i messaggi da inviare col cellulare, le richieste
del pubblico venivano appuntate su bigliettini.
Erano tantissime. Tanto che ero costretto a fare
una cernita tra le migliori. A volte erano poesie,
frasi bellissime».
Mai avute delusioni in questi 35 anni?
«Si, una volta. Risale ai primi periodi. Avevamo
deciso, io e un gruppo di amici, di mettere su
una radio, e uno di questi ci tagliò fuori senza
restituirci i soldi che avevamo investito. Fu una
delusione grandissima. Poi dopo qualche mese,
causa un incontro fortunato, ebbi l’occasione di
ricominciare a lavorare. E da allora non ho mai
cambiato bandiera».
Quali sono i tuoi programmi futuri?
«In questo lavoro non esiste la possibilità di
adagiarsi sugli allori, di godere di ciò che hai
conquistato. È una ricerca continua. Ed è quello
che io mi pongo come obiettivo quotidiano.
Mi piacerebbe che la radio potesse crescere nel
paese, facendo magari rete con gli altri canali di
informazione, e diventare una fonte di notizie
sempre più capillare».
E
' da un po' che la Regione Puglia sta lavorando
al progetto R.O.S.A (Rete Occupazionale
Servizi Assistenziali) per l'emersione del
lavoro sommerso delle “badanti”. Il progetto
prevede l’istituzione di elenchi provinciali di
assistenti familiari e la gestione del mercato del
lavoro, nel settore specifico dei servizi domiciliari
alle famiglie. I requisiti fondamentali che gli
interessati al lavoro domiciliare devono possedere
sono: aver compiuto i diciotto anni d’età; avere
il diploma di terza media per gli Italiani, o aver
assolto l’obbligo scolastico nel Paese di origine
per gli stranieri; il possesso di un permesso di
soggiorno per svolgere lavoro in Italia; non avere a
proprio carico condanne penali passate in giudicato
per reati sulla moralità professionale.
Le aree di azione sono indirizzate in primis a
regolarizzare i rapporti di lavoro con una serie di
azioni mirate, tra cui l’erogazione di incentivi con
il pagamento dei contributi orari, mirati anche
allo snellimento del lavoro burocratico. Il secondo
obiettivo è dare supporto alla regolarizzazione
attraverso percorsi di formazione specifica,
campagne di comunicazione e sensibilizzazione,
indagini per la conoscenza del lavoro sommerso.
I fondi, in parte ministeriali e in parte regionali,
serviranno per il pagamento dei contributi, per il
sostegno alle famiglie, per la gestione burocratica
e per le attività formative delle badanti.
Per iscriversi nell’Elenco del progetto R.O.S.A,
occorre recarsi nel più vicino Centro Territoriale
per l’Impiego muniti di documento d’identità o,
nel caso di stranieri, con il permesso di soggiorno
o la relativa domanda di rinnovo, oltre alla
documentazione attestante i titoli di studio
conseguiti, oppure i corsi di formazione frequentati
per acquisire competenze sull’assistenza di persone
non auto-sufficienti. L’operatore del Centro
Territoriale competente esaminerà il curriculum
ed effettuerà un colloquio finalizzato a verificare
il livello di conoscenze tecnico-professionali,
le esperienze maturate e le capacità in ambito
socio-sanitario del candidato. Alla fine dell'
incontro sarà stabilito se il candidato può essere
direttamente iscritto nell’Elenco specifico o deve
essere indirizzato a un corso di formazione
professionale, che verrà promosso dalla Regione
in sede e date da stabilirsi.

19
 mi sono svegliato con una forte emicrania
L'invasione africana in Italia, tra sogno e realtà
H
o fatto un sogno orribile. Un sogno che
ora descriverò come un fatto acquisito,
inaccettabile come cristiano nominale. Mi
sono svegliato con una forte emicrania. Un chiodo
fisso che mi attanaglia le tempie. Ci ho preso
l’aspirina col caffè “nero e amaro” per farla passare
… Poi mi son reso conto che non è un’emicrania
qualsiasi. E’ un’idea che le notizie di questi giorni
hanno amplificato. Un’idea che fa star male:
siamo invasi dagli africani (islamizzati?).
Ve lo ricordate un articolo fantapolitico a firma
del defunto Ezio Ferrara che parlava del sud Italia
invaso da truppe extracomunitarie e trasformato
in califfato islamico? Beh, ci siamo quasi! Nel
sogno, in modo silente e continuo si stava
preparando il substrato sociale con un’invasione
continua di persone che arrivano sul nostro
territorio. Manca solo il ‘Blitz militare’. Prima
c’era l’azione diplomatica di un fantomatico
mattatore stile Medio Evo che veniva a tastare il
polso socio-economico del nostro Paese, non certo
con la volontà politica di contrastare l’invasione,
come vorrebbe far credere. Lo fa su tre punti:
Primo, l’acquisto di azioni di grosse realtà
economiche come il 10% di una grossa banca
(Unicredit) e di altre ditte della nostra industria
nazionale da parte sua e di “emirati”suoi
correligionari, oppure con gli acquisti fatti presso
industrie in difficoltà a fronte della cessione,
sicuramente a pagamento per ricapitalizzare
e fronteggiare la crisi planetaria, di importanti
Il "mito dell’eroe"
Riflessioni a margine della scomparsa dell’ennesimo
concittadino in missione di pace
E
roe: Persona che si pone all’attenzione
di tutti, per eccezionali doti di coraggio,
sprezzo del pericolo, fermezza
nell’affrontare situazioni che comportano gravi
rischi personali, non escluso quello della perdita
della propria vita.
Questa, più o meno la descrizione dell’eroe tratta
da un vocabolario della lingua italiana.
«…non lodarmi la morte, splendido Odisseo. Vorrei
essere bifolco, servire un padrone, un diseredato, che
non avesse ricchezza, piuttosto che dominare su tutte
le ombre consunte…». Queste, invece, le parole che
Omero fa dire ad Achille, rivolgendosi ad Ulisse
che era sceso nell’Ade per avere conoscenza del
suo destino…
Parole chiare, che demistificano senza ombra di
dubbio la figura dell’eroe e la sua gloria. Parole
già riprese da Zaccaria Gallo nel suo intervento
sul precedente numero de "La Diretta". Parole
che dovrebbero leggere e non dimenticare quanti
partono per guerre, ubriachi di teorie infarcite
di vacui approdi…“missioni di pace”, gloria,
patria, ecc. Parole che i tanti eroi, se potessero,
urlerebbero ai loro cari ed al mondo intero per
metterlo in guardia dai tanti sciacalli che vivono
grazie alla loro morte, ultimo irreversibile
sacrificio. Tanti si appropriano dell’altrui
morte, mettendo in scena un osceno spettacolo,
20
pacchetti azionari, sia pure di minoranza che,
a lungo andare e riuniti in un sol “sindacato”
potrebbero divenire pacchetto di maggioranza.
Che dire, poi, delle costruzioni, a prezzi stracciati,
di impianti per la produzione di energia alternativa
al petrolio (eolico, fotovoltaico, nucleare,
ecc.) proprio in quelle regioni che vendono
all’Occidente il loro “greggio” centellinandolo
per far salire il prezzo? Realtà verificabili sul web
in modo veloce!
Secondo, con la propaganda religiosa posta in
essere affittando delle hostess (?) a cui regalare
pubblicamente il proprio libro sacro, osannandone
le virtù e la dottrina che porterebbero pseudo
vantaggi alle donne “sotto-messe” alla legge
della sharia, dimenticando di dire quello che
capita se poi si cambia idea: una morte orribile,
trucidata a sassate! Lo stesso personaggio che ama
circondarsi di 500 guardie del corpo femmine
pronte a sacrificare la vita per difenderlo. Altro
che rispetto, sono carne da macello.
Terzo, il ricatto del berbero che chiede cinque
miliardi anno per una finta barriera alle frontiere
(?). Non per fare nuovi investimenti per la
modernizzazione del suo paese, giacché queste
gliele deve regalare un noto paese amico in virtù
dell’accordo bilaterale portato avanti dal trattato
d’amicizia e che prevede strade, gasdotti, ponti e
quant’altro, ma per finanziare l’acquisto di altre
Banche ed aziende industriali nel nostro Paese e
Leonardo Cosmai
approfittando del devastante dolore che prende
l’anima della gente sana e che rafforza il loro
indecente alibi politico-economico.
Sono fortemente convinto che di tali eroi una sana
società civile non ne abbia bisogno. L’Italia, poi,
non dovrebbe nemmeno contarli, questi “eroi”, dal
momento che ripudia la guerra per Costituzione.
Ma ha senso oggi parlare di eroismo? In una
società come la nostra dove l’obbligo militare
non esiste più, dove molti giovani “scelgono” -
sarebbe forse meglio dire che sono obbligati a tale
scelta, visto che è tra le poche alternative di lavoro
che la società offre – la carriera militare, scelgono
di andare a lavorare in una delle tante zone di
guerra di questo mondo martoriato. E, dove c’è
guerra, c’è orrore, c’è morte. Si è consapevoli del
rischio a cui si va incontro, compresa la morte e
di certo non compensa assolutamente niente la
più alta renumerazione economica. Quindi, per
qualsiasi motivo lo si faccia, sia esso economico
o ideologico c’è, ci deve essere la consapevolezza
del rischio che tale “lavoro” comporta. La perdita
della propria vita e/o il diventare “assassini
legali”. Portare la morte, con il suo insopportabile
bagaglio di orrore, dolore, in altre sconosciute
famiglie. E’ un serpente che si morde la coda!
Che Paese è mai questo? Capace di alzare buie
barricate integraliste, a tutela della vita “sic”,
Antonio Giorgio Eccel
nella comunità di cui fa parte.
Come? Che dite? E’ solo un sogno? Sulla scia
del racconto di Ezio sto facendo un film di
fantapolitica? Guardatevi intorno. Vi sembra che
dico “fregnacce”?
Alle feste patronali, alle fiere, ai mercati, una
bancarella su due è ormai condotta da un
extracomunitario. Di queste, due su tre sono di
un africano. Sui cantieri, nelle fabbriche e nei
pochi campi che sono rimasti, la manodopera è
prevalentemente africana ed extracomunitaria …
e c’è sempre un irregolare che è pronto a lavorare
per meno di ciò che prende chi già lavora. Certo,
lavorano … meglio che a casa loro, ma lavorano e
riescono persino a mandare soldi nei loro villaggi
e la quota per la “causa”.
Intanto il 25% dei nostri giovani tra i 18-27 anni
è inoccupato. A questi si aggiunge chi prende un
sussidio da disoccupato o di cassa integrazione,
sfuggendo così al calcolo della disoccupazione
reale. Beh, tirate voi le conclusioni! Poi, se volete,
fatemele conoscere scrivendo a “la Diretta”.
Io mi sono stangato di scrivere. Il chiodo
dell’emicrania … l’idea fissa non riesco a
toglierla.
Mentre voi traete le vostre conclusioni, io mi vado
a studiare un piano di resistenza anti invasione
che non possa essere sabotato da caritatevoli
“buonisti” di casa nostra mimetizzati nelle varie
associazioni assistenziali pseudo religiose, anche
qui a Bisceglie. Ma questa è un’altra storia.
vedi aborto, embrioni, ecc., capace di costruire
un castello di bugie sul caso Englaro, per poi
lasciare che la vita, quella vera, con tutti gli
affetti, gli amori, i progetti, i fallimenti, i sacrifici,
muoia in disegni politici-economici molto, molto
discutibili? Direi immorali. Così, si continua ad
esaltare la figura “dell’eroe” per legalizzare un
alibi che non ha giustificazione. Si può definire
morte eroica tale tragedia? Che dire allora dei
tanti medici senza frontiere, in prima linea per
curare gli orrori della guerra, “armati” di pochi
mezzi medici e tanta solidarietà, che rischiano
la vita per salvare quella altrui? Che dire allora
dei tanti, troppi morti sul lavoro – per pochi
euro – per mancata applicazione delle norme
sulla sicurezza sul lavoro e, cosa ancora più
vergognosa, con la giustificazione del ministro
Tremonti?: « …la 626, è un lusso che non possiamo
permetterci…» c’è da rimanere indignati a vita.
Altro che eroi ci sono nella vita quotidiana, eroi
che passano colpevolmente inosservati.
E nessuno li chiama eroi, nessuno li commemora.
E’ ora che venga strappato il velo di ipocrisia,
quello che gente priva di scrupoli cuce sui
nostri poveri “eroi”. Sono altri gli interessi che
questi “signori” hanno a cuore… Io, gli eroi
li definirei i lavoratori, morti sul lavoro. E,
per commemorarli, per dare un senso al loro
sacrificio, si dovrebbe fare guerra alla guerra,
alla povertà, alle malattie, all’ignoranza, alle
ingiustizie. Solo così, forse, Achille troverebbe
altre parole per giustificare la morte.
E, forse, se imparassimo noi tutti, uomini di questa
terra, a piangere la morte di qualsiasi uomo (come
dice Canetti) sconfiggeremmo la morte.
 è possibile oggi una società
multiculturale?
Il melting pot occasione di confronto nella
Notte della Mezzaluna
N
on solo è possibile ma è d’obbligo
poiché i cittadini europei sono ormai
di etnie diverse.
Nell’attuale situazione economica il fenomeno
migratorio è inevitabile perchè i poveri vanno
dove c’è la ricchezza. D’altra parte essendo
la nostra società anagraficamente vecchia
l’emigrazione è necessaria all’Europa. Ma
ciò che ancora manca, o è solo agli inizi, è
l’accoglienza di questi nuovi arrivati. Le
comunità ospitanti dovrebbero provvedere
all’incontro tra chi abita nel luogo di arrivo
e chi emigra dando loro la dignità di esseri
umani. Ma nell’accoglierli non siamo disposti
a mettere in discussione le nostre regole di
corretta convivenza così come non possiamo
prescindere dalle loro regole, in altre parole
occorre l’integrazione nella comunità. E
questa passa attraverso l’intercultura.
L’evento di sabato 11 Settembre, presso la sede
di Open Source in via Ruvo, è stato proprio
programmato in tal senso. “LA NOTTE
DELLA MEZZA LUNA” è stata una serata di
scambio e condivisione tra differenti culture,
alla scoperta di tradizioni e suggestioni dal
mondo musulmano nei giorni dello “Id al-fitr”
- festa di fine Ramadan.
L'associazione Etnie, la Caritas Diocesana Trani-
Barletta-Bisceglie, l’Ufficio per le Migrazioni
della Diocesi di Andria, Circolo Open Source
hanno così inaugurato nella BAT, questa
festa di intercultura. Dopo il te di benvenuto
un dibattito sulla necessità di facilitare
l’incontro tra popoli, persone e culture diverse
presenti sul territorio attraverso incontri
culturali, concerti, spettacoli, artigianato,
gastronomia, danze e canti da ogni parte del
mondo. A prendervi parte Ibrahim Elsheikh
dell’associazione Etnie A.P.S. onlus, Francesco
Monopoli (nome d’arte Vinod) del Circolo
Arci Open Source, nonché attuale presidente
di Etnie, e Don Raffaele Sarno , Direttore
Caritas Diocesana Trani-Barletta-Bisceglie. Il
Ramadan (nel calendario musulmano è il nono
mese dell’anno) è il mese della purificazione
perché nei 30 giorni i musulmani praticanti
debbono astenersi, dall'alba al tramonto, dal
bere, mangiare, fumare e dal praticare attività
22
Felicia Antonino
sessuali. Chi è impossibilitato a digiunare
(perché malato o in viaggio) può essere
sollevato dal precetto che dovrà recuperare
successivamente.
«Quello che assomiglia di più al Ramadan, nella
nostra cultura cristiana – ha detto don Raffaele
Sarno- è la Quaresima, non tanto quella esteriore
quanto quella interiore». In altre parole nel
periodo quaresimale i cattolici devono cercare
di riconciliarci con chi hanno allontanato,
devono imporre al cuore il digiuno dai cattivi
pensieri così come in occasione del Ramadan è
richiesto al musulmano di non abbandonarsi
all'ira.
Abbiamo chiesto a Vinod come mai hanno
pensato alla “LA NOTTE DELLA MEZZA
LUNA”. «L’ass. Open Source è uno spazio che sa
accogliere gli uomini – ci ha risposto- Il nostro
intento è quello di educare alla globalizzazione e al
rispetto delle diversità. Crediamo nella convivenza
civile nel rispetto delle differenze etniche e culturali
Abbiamo dato il benvenuto all’ass. Etnie quando ci
ha chiesto lo spazio per festeggiare l’“Id al-fitr”.
Voglio aprire una parentesi a proposito del caso del
Pastore Jones che a New York aveva minacciato
di bruciare il Corano nell’anniversario dell’11
Settembre. Vi sembra una cosa sensata? Non solo è
mancanza di rispetto per gli altri, ma è un gesto che
avrebbe acceso odio e violenza. Dobbiamo prevenire
i problemi e non amplificarli. Questa festa è un modo
di prevenirli».
Due parole le abbiamo scambiate anche con
Ibrahim Elsheikh dell’ass. ETNIE
L’associazione è una onlus, nata a Bisceglie
nel 1998 e che conta attualmente 6 sedi, due a
Bisceglie, una a Ruvo , una a Trani e due a Bari.
Obiettivo primario è quello di promuovere
politiche di inserimento culturale e lavorativo
dei cittadini stranieri, ma è attenta anche alla
valorizzazione delle identità culturali.
«Per giungere alle persone- ci dice Ibrahim -
dobbiamo lavorare dal basso. A Bisceglie siamo
circa 450 individui di etnie diverse, di cui circa il
30% musulmani. Non siamo una vera comunità,
ma tanti individui. È difficile creare una comunità
perché mancano veri spazi di aggregazione. Ci
incontriamo solo nei momenti più importanti e per
la preghiera del Venerdì nella Moschea di Trani. Ma
noi di Etnie non vogliamo
pensare solo ai musulmani,
ma a tutti gli individui di
credenza diversa, perché in
Etnie la religione c’è non
c’è: c’è nel senso di ricerca
di un mondo migliore,
un mondo fatto di pace,
non c’è se la guardiamo
da praticanti. Comunque
la nostra associazione sta
crescendo piano piano, non
va bene crescere subito e
tanto».
La serata è andata avanti
anche con musica e danze
e non sono mancati i
piatti tipici della cultura
musulmana.
scopriamo i
segreti del miglio
l
miglio è un cereale molto antico, originario
dell'Asia Centro Orientale, coltivato anche
dagli antichi egizi. In Europa è conosciuto più
che altro come becchime per pollame e uccelli da
gabbia. Non contiene glutine e quindi è adatto nell'
alimentazione dei soggetti celiachi. Il chicco è assai
ricco di amido e di sostanze minerali, tra le quali
ferro, magnesio, fosforo, silicio.
Per il suo alto contenuto di acido salicilico può
essere considerato un vero prodotto di bellezza: ha
infatti un'azione stimolante sulla pelle, sui capelli,
sulle unghie e sullo smalto dei denti. Contiene
vitamine del gruppo A e B, è decisamente facile da
digerire e, visto il suo alto contenuto di lecitina e
colina, è indicato per persone che svolgono attività
intellettuali e agli organismi debilitati. Le sue
proprietà lo rendono particolarmente consigliabile
per le donne in gravidanza. È l' unico cereale con
un effetto alcalinizzante, quindi è indicato per chi
soffre di acidità di stomaco; inoltre, essendo di facile
digestione, è particolarmente indicato, oltre che
nella prima infanzia e nelle malattie ricostituenti,
anche nelle malattie di milza e pancreas. Il miglio
è utilizzato per fare torte dolci e salate, sformati,
crocchette, biscotti o semplicemente nelle minestre
come qualunque altro cereale.
è venduto decorticato, può essere lavato
leggermente oppure delicatamente tostato in
padella o ancora, schiumato quando comincia
l’ebollizione.
Cottura:
miglio 1 volume / acqua da 2,5 a 3,5 volumi / sale marino
integrale 1 pizzico.
Portare l’acqua a bollore, versarvi il miglio,
abbassare il fuoco quando riprende il bollo, coprire
e cuocere per circa 35/40 minuti fino a quando avrà
assorbito l’acqua. Lasciar riposare per 5 minuti,
aerare e servire.
Le persone che vogliano perdere peso rapidamente
o che debbano rimettersi da un trauma, una
frattura, dovrebbero cuocere 1 volume di miglio/2
volumi d’acqua e procedere come per il riso, ma la
cottura sarà di 30 minuti circa. Occorre masticare
molto bene, perché rimane piuttosto asciutto e, se
non masticato, può dare sete e vanificare l’effetto
della cottura con poca acqua.
Ora c’è campo
La situazione critica degli stadi a Bisceglie
A
metà Settembre, prima del fischio
d’inizio del campionato di Eccellenza
pugliese, si è parlato tanto della
situazione pessima in cui versava lo Stadio
Comunale Gustavo Ventura, credendo di
essere arrivati ad un punto di non ritorno
tale da provocare spostamenti per giocatori e
tifosi anche in merito ai match casalinghi del
Bisceglie.
Ciò è realmente accaduto contro il Terlizzi in
Coppa Italia serie D e contro il Vieste al secondo
turno, gare nelle quali giocatori, staff e tifosi
sono stati costretti a spostarsi sul neutro di
Ruvo di Puglia.
La situazione ricorda tanto quella di 8
mesi fa (vedi numero Febbraio 2010) in cui
l’Amministrazione Comunale, prima dell’avvio
della stagione 2009-2010, concesse alla cordata
Di Modugno lo sfruttamento del campo con
interventi sul manto erboso (peraltro disastrato
dopo un campionato di inattività) per una cifra
vicina a sessantamila euro. Verso Dicembre poi,
come molti forse ricordano, lo stesso gruppo ha
mollato la presa lasciando tutte le patate bollenti
nelle mani del dottor Mimmo Galantino e dei
figliol prodighi Pedone e Storelli. Nonostante
l’intervento assiduo della ditta TL Piante nel
Il parere dell’esperto:
parla Mino Dell’Orco
I
n attesa dei primi calci della stagione 2010-2011
abbiamo incontrato Mino Dell’Orco, giornalista
de La “Gazzetta del Mezzogiorno” e conduttore
di “Fuorigioco”, rotocalco sportivo in onda il Sabato
pomeriggio su Teledehon, che ci ha illustrato la
sua opinione sulle campagne acquisti dei sodalizi
biscegliesi.
Bisceglie calcio 1913
L’assenza dei due derby contro Trani e Molfetta
si farà notevolmente sentire ma in compenso
tornano le sfide dal sapore antico contro
Monopoli, Martina Franca e specialmente
Fasano, da cui è sempre stata assodata una certa
rivalità. Dando uno sguardo alle varie campagne
di rafforzamento, dopo un ridimensionamento
dei costi e dei ricavi, le favorite potrebbero essere
il Monopoli di Ragno e del presidente Tatò, ed
il Racale che, agli occhi degli addetti ai lavori,
potrà essere il guastafeste delle grandi, essendosi
mossa bene nella prima tranche di mercato.
Il Terlizzi, da sempre accreditato tra le favorite,
quest’anno parte con un profilo notevolmente
basso ma la mano di Sergio Notariale e
l’esperienza di Suarez in attacco si faranno
sentire tanto da dare disturbo alle rivali: obiettivo
minimo il quinto posto.
Mi tocca ovviamente inserire anche il Bisceglie fra
le regine di mercato della premier league pugliese.
Con un pacchetto difensivo notevolmente
positivo ed un ampio cambio in attacco dove il
solo Di Pinto è stato confermato.
Bartolomeo Pasquale
rifacimento del manto erboso, la storia è la stessa.
Con un comunicato stampa la società ha quindi
confermato il “trasloco” della formazione di Del
Rosso nella terra del mostro Talos per le prime
due gare casalinghe ufficiali motivando lavori
Bartolomeo Pasquale
Bisceglie calcio a 5
L’anno scorso la strategia dei rinnovi
contrattuali ha dato molti frutti. Nella
passata stagione infatti, si è creato un ottimo
collettivo ed un’ossatura vincente tanto
che è stato conseguito il miglior risultato
di sempre con le semifinali playoff. Molte
big si sono trasformate attraverso le varie
sessioni di mercato ed Alfonso Russo opterà
per il miglior modo al fine di intrufolare
anche quest’anno il Bisceglie nel banchetto
delle grandi. Si è sentito ben parlare dei due
acquisti Marcio Antonio e Jefferson, che
tenteranno di non far rimpiangere Planas.
Olimpiadi calcio a 5
Con il ripescaggio di Olimpiadi nella
seconda divisione nazionale, Bisceglie
(senza presunzione) diventa finalmente
polo d’attrazione del futsal. In quest’annata
Nico Ventura dovrà guidare e gestire un roster
all’altezza della serie A2, cercando di dire la
propria. Ottimi gli acquisti di Alex e Diego (un
ritorno a Bisceglie per lui), cambia anche la porta,
infatti non ci sarà più D’addato a difendere i pali
biancoazzurri essendo tornato all’ovile del duo
Pedone – Russo, ma l’ottimismo e la voglia di far
bella figura c’è sempre. La favorita? Lo Sporting
Genzano, nuova squadra di Leandro Planas.
Ambrosia Basket
Si tratta di un gruppo che ha subito delle piccole
in corso, ma nello stesso momento è circolata la
voce di un ritardo delle concessioni del “solito”
contributo monetario, stavolta innalzato di
diecimila euro rispetto all’anno prima, da
parte della Ripartizione cultura e turismo.
La situazione si è risolta il 17 Settembre e ha
permesso la disputa tra le mura amiche della
partita contro il Terlizzi nel quale si è potuto
ammirare il prato tornato ai fasti di un tempo.
Ma i dubbi fra tifosi e non insorgono:
-Cosa si farà effettivamente con settantamila
euro?
-Perché non è stato specificato nulla sulla
destinazione di quei soldi?
-Il manto erboso era davvero scadente?
Fino all’ultimo turno i dubbi resteranno tali.
Ci auguriamo che una parte di quei soldi venga
destinata al rifacimento del campo comunale
Francesco Di Liddo, i cui lavori sono interrotti
nonostante i progetti a breve termine disposti
dalle società appaltatrici vincenti. Considerando
che i campionati di prima categoria (in cui la
Stella rossa è stata ripescata a scapito della
Leonessa Altamura) e primavera inizieranno tra
poco è necessaria una scossa che porti “u camp
vècchie” a rinverdire i fasti di un tempo ormai
lontano.
ma sostanziali modifiche e che ha il merito di
non evidenziare un autoritarismo presidenziale
come in altre società. Oltre al presidente Enrico
Valentino ho il piacere di ricordare il GM
Vito Quinto, il DS Sergio Di Nardo, i DG Vito
Magarelli e Daniele La fortezza. Venendo da
due promozioni consecutive si sa che l’appetito
vien mangiando e quindi, per il salto di qualità,
ottimi sono stati gli innesti del sammarinese
Raschi, di Francesco Gori, Davide Rossignoli
e del marchigiano Davide Naso proveniente
dall’Osimo. Importanti le conferme dello staff
tecnico con Lillino Ciracì in panchina per il terzo
anno di fila e del playmaker Novati.
23
 BISCEGLIE CALCIO:
Eccellenza pugliese:Diciotto per uno
Riparte la corsa per la serie D
I
nizia sotto i migliori auspici il campionato di
Eccellenza 2010-11 del Bisceglie calcio, capace
di riscattarsi dopo l’ingiusta eliminazione ai
calci di rigore nella gara di Coppa Italia serie D
contro il Terlizzi (1-0 subito in trasferta, stesso
risultato a nostro favore sul neutro di Ruvo).
Mister Enzo Del Rosso ha potuto contare sui nuovi
innesti e sulla fame dei giovani under che si sono
resi utili alla causa nei primi cinque turni. Su tutti
sono esplosi (e riesplosi) Giuseppe Ingrosso,
che ha tenuto per mano il Bisceglie nei momenti
di difficoltà del pacchetto arretrato, divenendo
momentaneamente anche il miglior assist-man
del torneo e Alessio Persia, autore di due reti da
antologia contro Tricase e Vieste. Soddisfacente
la prova del portiere under Sansonna, che ha
sostituito il titolare esperto De Blasio dopo il
terzo turno.
Il primo fischio iniziale è avvenuto a Lucera con
bisceglie calcio a 5:
prende forma il sogno
Sport
Preso anche Gustavo
U
n Dream team a disposizione di mister
Leopoldo Capurso. Dopo gli ottimi innesti
di Marcio Antonio e Jefferson, l’astuto
assetto dirigenziale composto dalla coppia Alfonso
Russo – Eugenio Pedone piazza un altro importan-
te colpo di mercato estivo prima della scadenza dei
termini e dell’inizio di campionato, fissato per il 2
Ottobre. Scarica i bagagli nella sede di Via Monte
San Michele il laterale offensivo Gustavo Franvilla
Lamoure Ribeiro. Nativo di Rio De Janeiro, classe
1985, Gustavo era già in prova da qualche giorno
alla corte di mister Capurso e si è eccellentemente
integrato con i suoi nuovi compagni nel trofeo
D’Angelantonio (in cui i biscegliesi si sono piazzati
24
una formazione attualmente allo sbando e che
ha raccolto un solo punto: proprio quello contro
i nostri colori, col risultato di 1-1; rete degli ospiti
realizzata da Ancona. Dal successivo turno, come
detto, è salito in cattedra Persia, ala sinistra classe
1989 prelevato dal Corato, che contro Vieste (1-0 il
finale) e Tricase (1-1 dopo lo svantaggio iniziale di
Striano ) ha potuto mettere il suo nome due volte
sul listino-marcatori: nella prima occasione al 23'
prende la mira e beffa Bua con un pallonetto cla-
moroso, ben servito sul out di destra dal giovane
numero 6 Vitale. Il secondo gol invece avviene di
testa dopo un assist, sempre dalla parte angelica,
di Mascolo, che continuamente si alterna con
Vitale nell’undici titolare.
La quarta giornata è quella del riscatto. Il tandem
Ingrosso – Di Pinto affonda con un eloquente 3-0
un Terlizzi apparso irriconoscibile rispetto a quel-
lo delle prime battute e, specialmente di coppa.
Bartolomeo Pasquale
quarti) tanto da spingere la società a fare un piccolo
sforzo per l’ingaggio a titolo definitivo. Gustavo,
come lo chiamano tutti, ha militato sia in squadre
di futsal, sia in società di calcio a 11 tra cui il Boa-
vista nell’ultima stagione. Come riportato sul sito
ufficiale della società, tutti sono entusiasti, a partire
dal neo-capitano Pedotti che l’ha subito raccolto
come una chioccia: «Credo che con Jeffe e Gustavo la
rosa si sia rafforzata. Gustavo è un funambolo che farà
divertire i tifosi, sarà la nostra sorpresa».
Dello stesso avviso il tecnico Capurso: «Gustavo è
un calcettista di grande tecnica – afferma – e molto
diligente dal punto di vista tattico. Sarà utile alla causa
neroazzurra e farà bene ».
Ed intanto Gustavo ha fatto
benissimo nell’amichevole -
derby disputatasi al Paladol-
men in data 22 Settembre:il
Bisceglie calcio a 5 ha battu-
to con un perentorio 6-1 i cu-
gini dell’Olimpiadi con dop-
pietta del nuovo arrivato, e
le reti di Pedotti,Giuseppe
Russo, Alberto Pedone e
Guillerhme Favero. Dell’ex
Diego da Silva la rete della
bandiera per i ragazzi di
Ventura. Nell’ultima ami-
chevole disputata, buon
pareggio per 2-2 contro
il Gragnano, formazione
di serie A2. Di Pedotti (su
rigore) e Favero le reti bi-
scegliesi. Appuntamento
per la prima di campionato,
il 2 Ottobre al Paladolmen,
contro l’Acqua e Sapone
dell’ex Zaramello.
Bartolomeo Pasquale
Primo centro al 48’ con Di Pinto che insacca di
testa su punizione di Ingrosso. Un ulteriore calcio
piazzato al 66’ genera il 2-0 mentre il tris viene
servito nel secondo minuto di recupero con una
palombella di Vitale.
Nella quinta giornata si registra uno stop inatteso
ma alquanto prevedbile nello scontro diretto di
Locorotondo, appaiato col Bisceglie al terzo posto
a quota 9 punti. 0-0 il risultato finale nel quale Del
Rosso ha da recriminare x le assenze di Di Pinto,
Malerba ed Ingrosso, quest’ultimo squalificato.
Con il leader Sogliano distante 4 lunghezze, si
attende la sfida del 30 Settembre contro il te-
mutissimo Fasano per vedere le reali possibilità
biscegliesi in questa annata calcistica.
Qualcosa è
cambiato B. P.
L’ A.s.d. Neroazzurro
stellato in seconda categoria
I
n passato era conosciuta come la squadra
dei facoltosi appassionati del pallone, con il
chiodo dei tornei dilettantistici nel più classico
dei giorni del calcetto, il giovedì. Successivamente
è stata reputata come la più funzionale scuola
calcio della città, fucina di tanti piccoli talenti che
hanno poi fatto strada nel semiprofessionismo.
Tra le tappe del suo percorso, la costituzione di
una vera e propria squadra che, con pochi fondi
ma tanta passione, ha vivacchiato per anni in
terza categoria, ultima serie dilettantistica a cui
le squadre di calcio partecipano.
Ma quest’anno qualcosa è cambiato: l’ A .S.D.
Sporting club ha assunto vere e proprie sembianze
di un sodalizio sportivo, partecipando con pieno
merito agli ultimi spareggi promozione per il salto
di qualità. Cosa che automaticamente è avvenuta,
nonostante la sconfitta in finale.
Le cose sono andate più o meno così. Il Consiglio
Direttivo del Comitato Regionale Puglia, nella
riunione del 10 Agosto scorso, ha preso atto della
rinuncia a disputare il campionato di competenza
di sei società fra cui Ruvo e Gioia del colle. Altre
cinque sono state dichiarate inattive, mentre 28
sono state ripescate. Fra queste anche l’ A .S.D.
Sporting club che, per l’occasione, ha cambiato
identità. Dal giorno del ripescaggio è nata l’ A .S.D.
Neroazzurro stellato, che abbandona i colori verde
– nero – bianco, che da sempre ha contraddistinto
l’immagine del circolo ricreativo a cui la squadra
era abbinata, per dipingersi delle storiche nuance
sociali della prima squadra locale.
Un grande lavoro per la dirigenza dei nero
azzurrini stellati, guidati sia in campo che in
panchina dall’ex numero 8 del Bisceglie Angelo
Monopoli.
Per i cuginetti del Bisceglie, il campionato è
già partito alla grande: hanno sconfitto il Real
Sannicandro con un perentorio 3-2 ed attendono
di raggiungere lo stadio “Città degli ulivi” di
Bitonto per sfidare l’Omnia, seconda squadra
del paese.
olimpiadi:
re del mercato
Tra i nuovi anche il rumeno Magurean
Bartolomeo Pasquale
11
volti nuovi e 6 partenze. È questo il borsino della
frenetica campagna acquisti sostenuta dalla matricola
Olimpiadi calcio a 5 per il torneo di Serie A2 2010-11.
La formazione del presidente Di Liddo ha rinnovato il proprio
roster inserendo un mix di giovani e giocatori esperti. Dopo gli
acquisti di Alex e Diego ( di cui abbiamo parlato nel precedente
numero), la società non si è fermata facendo incetta di giovani
di prospettiva prelevati dalla Vigor Bisceglie, neonata società
satellite. In biancazzurro arrivano quindi Allegretta, i fratelli
Angarano, Cosmai, Capurso, De Palo e Ruggieri, tutti utili spe-
cialmente alla causa dell’under 18.
Per i pezzi da novanta da inserire nella formazione titolare i
tifosi non hanno dovuto attendere molto. Sono arrivati alla corte
di Nico Ventura Danilo De Castro Friselli e Tiberiu Magueran.
Il primo, classe 1984, nativo di Londrina, è un universale dai
piedi buoni, impiegato all’occorrenza anche come calciatore di
movimento. Il suo arrivo in Italia è datato 2003, ma problemi di
tesseramento ne impediscono l’utilizzo da parte del Cesena calcio
a 5. L’anno successivo si trasferisce alla Lazio in serie A1, dove
totalizza cinque presenze e due reti. La sua carriera lo ha visto
transitare da Colleferro, Londrinense High School (un ritorno a
casa per lui), Spoleto e infine al Ceccano.
Il rumeno Magurean, nato nel 1979, è nazionale con 40 presenze
condite da 9 gol. Alla sua prima stagione italiana, è un universale
con ottima visione di gioco e dotato di un ottimo senso del gol.
Ha militato nel Cip Deva giocando la Uefa Futsal Cup, Politec-
nica Timisoara (squadra del suo paese), Quasar Deva, Olimpic
Simeria ed infine Targu Mures, squadra in cui conquista il double
scudetto-coppa di lega.
Da sottolineare le dolorose partenze di Di Benedetto al Real
Molfetta, Rodrigo Rosa al San Vincenzo Genova, Mimmo Napo-
letano e Davide Di Bitonto alla Nova Vigliensis, mentre Gangai e
Mazzone sono stati ceduti al Nettuno calcio a 5 (C1).
La storica prima di campionato in serie A2 si disputerà a Fiumi-
cino sabato 2 ottobre contro il Fininplanet.
Ambrosia Basket:
che partenza! B. P.
Prima vittoria storica
all'esordio in A Dilettanti
I
nizia nel modo migliore il primo campionato nella massima
serie dilettantistica nazionale per l’Ambrosia Basket. Dopo
la trepidante attesa per l’ufficialità del ripescaggio, è arrivato
il momento di fare sul serio, di dimostrare sul campo la forza di
questa squadra, in gran parte rivoluzionata rispetto allo scorso
campionato, ad eccezione dei riconfermati Mainoldi, Maino e
Novati.
La gara d’esordio, che ha visto il Bisceglie ospitare il Palestrina,
è stata un autentico trionfo per gli uomini di Ciracì, come
dimostra il risultato finale di 86-59. C’è da dire che di fronte non
c’era il Palestrina dello scorso campionato, ma un avversario
giovane e piuttosto inesperto. L’emozione dell’esordio si fa
sentire, gli ospiti infatti rimangono in partita fino a metà del
secondo quarto. Subito dopo si assiste allo show di Novati e
compagni che assumono il comando del gioco e il divario assume
proporzioni sempre più ampie alimentando nei tanti tifosi accorsi
al palazzetto di via Ruvo sogni di gloria. Top – scorer per i locali
il neo-acquisto Naso, autore di ben 19 punti.
Non poteva esserci debutto migliore per la squadra biscegliese
che sarà impegnata nella seconda giornata di regular season
A.S.D. NETTUNO C5:
Parla mister Gentile:
prima la salvezza,
poi si vedrà
Termina l'avventura in coppa Italia
Domenico Aurora
È
un Nettuno rinnovato, quello che si presta a disputare per la
seconda volta consecutiva il campionato di C1. Ma tra tante
variabili, spicca una sola costante: mister Gentile. Alla vigilia del
campionato abbiamo chiesto al giovane allenatore biscegliese di parlarci
delle sue impressioni in vista del suo terzo campionato alla guida della
squadra biscegliese. «L’obiettivo resta sicuramente la salvezza – esordisce
il mister – obiettivo che vogliamo raggiungere nel più breve tempo possibile
per poi provare ad ottenere qualcosa in più, quei playoff che ci sono sfuggiti per
poco la stagione scorsa. Ho a disposizione un gruppo giovane nel quale mi ha
impressionato da subito Michele Dell’Olio mentre attendo che Vito Fusiello si
ristabilisca dal suo infortunio. Spero che il ritorno di Mimmo Papagni possa
contribuire con la sua tecnica al salto di qualità della squadra. Mi dispiace per
Lamanuzzi (ne abbiamo parlato nel numero di Settembre de La Diretta,
ndr), ma sono questioni che deve risolvere con il presidente Papagni». Tra le
possibili pretendenti alla vittoria finale, Leo Gentile afferma che «vedo
bene il Martina Franca poi le retrocesse Ruvo e Altamura e il Taranto. Un
gradino sotto vedo Barletta, Margherita di Savoia e il Nettuno, che spero possa
lottare per i playoff». Si parla tanto di settore giovanile, la componente che
Sport
manca al futsal italiano, specie nelle massime serie nazionali: «è difficile
costruire una squadra per il campionato di under 18 per l’indisponibilità di
molti ragazzi ad allenarsi». Infine, sulla questione palazzetto, il mister si
sofferma evidenziando che: «certamente è un problema, visto che affronteremo
in trasferta ben 10 squadre che giocano nei palazzetti. Il fatto di disputare le gare
casalinghe su un campo in erba sintetica può rivelarsi un’arma a doppio taglio:
favorevole nelle gare tra le mura amiche, l’opposto per quelle in trasferta. Per il
mio modo di intendere il calcio a 5 il palazzetto sarebbe l’ideale».
La stagione è iniziata con l’eliminazione subita in coppa Italia per
mano del Ruvo. Non basta la vittoria in trasferta per 1-2 agli uomini
del presidente Papagni che si fanno superare al ritorno per 2-4 dopo i
tempi supplementari.
L’esordio in campionato ha visto il Nettuno pareggiare per 2-2 contro
l’Altamura. Di Dell’Olio e Manzoni le reti biscegliesi. Primo impegno
casalingo sabato 2 Ottobre contro il temibile Sammichele, giunto al terzo
posto al termine della passata stagione. Fischio d’inizio fissato per le 16
presso il campo Nettuno.
contro il Latina. Si tratta già
di una rivincita stagionale,
infatti i pontini hanno già
battuto l’Ambrosia nella
semifinale del secondo
concentramento di coppa
Italia per 65-50. Il Bisceglie
aveva superato il primo
turno ai danni di Molfetta
(vincendo la semifinale
per 63-56) e Ostuni, che
aveva superato nell’altra
semifinale il Ruvo, per
87-84 dopo un tempo
supplementare.
Le speranze per far bene in questo campionato ci sono tutte, considerando che per
la salvezza diretta bisogna piazzarsi almeno al sesto posto della regular season.
Infatti, a causa del riassetto dei campionati dilettantistici a partire dal 2011-12, vi
saranno sei retrocessioni dirette (dal 11° al 16° posto) e altre due dopo i playout, a
cui partecipano le squadre classificate dal 7° al 10° posto in classifica.
25
 LA DIRETTA nuova
Il Direttore risponde
Organo editoriale della
Ass. Culturale no profit
“ G. B. Ferrara ”

Direttore responsabile
Serena Ferrara
Per richieste e segnalazioni scriveteci a: diretta.nuova@libero.it
Vicedirettore
Pasquale Stipo
USPI Ciao Serena,
tempo fa avevi pubblicato un mio articolo su “La Diretta nuova” a proposito della raccolta
Art Director
differenziata… beh!!! ha avuto successo. Adesso volevo che informassi la cittadinanza,
Felicia Antonino dal momento che ho scritto al Sindaco ma non ho avuto risposta, della presenza di topi
GIGANTESCHI nella strada privata vicinale Salsello. Le ville sono ricche di cataste di legna
Coordinatore redazione giovani per uso personale e so di una richiesta del sindaco ai cittadini per cercare di mantenere pulite
Silvia La Franceschina le ville onde evitare brutte sorprese. Beh, come non detto.
Ho contattato personalmente l'ufficio igiene, ma il dott. Misino mi ha detto che per
intervenire in quella strada (PRIVATA) ci vuole una denuncia o le firme dei condomini. Ma
Comitato di Redazione come fanno a suggerirmi di raccogliere le firme degli stessi proprietari degli immobili? Inutile
dirti che la denuncia è l’ultima arma a cui vorrei rivolgermi. Ti chiedo, pertanto, di rendere
Fabrizio Ardito pubblica almeno questa segnalazione, lasciandomi, come l'altra volta, nell'anonimato. Te ne
Grazia Pia Attolini sarei veramente grato. In bocca al lupo per il tuo lavoro! Un po' ti invidio sai? Poter parlare di
tutto senza ritorsioni!
Domenico Aurora
Leonardo Cosmai
Marialuisa De Toma Bene, iniziamo col dire che mi piace sentirmi dare del tu. Mi fa vedere le cose sotto un’ottica diversa, più
Alessio Di Liddo esclusiva, perché so che chi mi scrive mi considera un’amica ed un’alleata.
Giuseppe Di Pierro Seconda cosa. La tua è un’ottima riflessione. Le cataste di legna sono nidi perfetti per i topi di campagna
e, nei casi di periferia urbanizzata come quello di Salsello, anche per i topi di città. C’è poi da dire che
Antonio Giorgio Eccel cioppi e frasche, quando si imbevono delle prime piogge (magari li si copre anche con un telo sintetico
Cristina Giovenale che trattiene l’umidità) diventano il condominio ideale di intere squadre di insetti partorienti (zanzare
Mariaserena Mansueto incluse), parassiti, larve ed entomofauna varia.
Bartolomeo Pasquale Non ti sto qui a dire che il pellet, nei camini di queste abitazioni terrazzate, sarebbe la soluzione più
semplice e pulita, anche perché produci il calore dove ti serve, hai possibilità di avviamento e spegnimento
Giuseppe F. Ruggieri
automatico dei caloriferi e soprattutto non inquini né crei situazioni sconvenienti per i vicini di casa.
Nicola Silvestris Il regolamento comunale che tu citavi già di per sé dovrebbe fungere da ammonimento per chi fa i propri
Marco Tempesta comodi a danno degli altri, ma probabilmente non basta. Come non sono sufficienti i ripetuti appelli di
sindaco ed amministratori al rispetto dell’ambiente. Qualche giorno fa, il primo cittadino, dal palco della
Stampa Festa del Pdl, ribadiva l’antifona: « Abbiamo fatto molto ma è servito a poco. Se vogliamo una città più
NuovoCentro Stampa-Molfetta pulita dobbiamo contribuire tutti a non sporcarla. Serve infliggere multe anche a chi camminando si
lascia alle spalle un pacchetto di sigarette vuotato o un gratta e vinci sfortunato».
Ecco, le multe sono il segreto di tutto. Purtroppo qui funziona così. Pensa che in estate sono stati raccolti,
Chiuso il 30/09/ 2010
nel solo centro storico, 10 camion di rifiuti ingombranti abbandonati nei posti più improbabili. A poco
sono servite le telecamere di videosorveglianza, perché è mancato il passo successivo. Le magie del verbale,
Redazione e Amministrazione bene lo sanno i paesi virtuosi, sono lente ma funzionano sempre.

Via Virgilio 12 – Bisceglie (Ba)
Tel – Fax: 080 392 17 86
e-mail: diretta.nuova@libero.it
Registrato al Tribunale di Trani
al n° 296 del 06/02/2003
È vero che il Comune di Bisceglie spende 700.000 euro per pagare gli avvocati che difendono
il Comune nelle cause?
L’ho sentito dire in treno mentre tornavo da Bari. Ho cercato di conoscere la veridicità
dell’affermazione, ma nessuno pare sappia più di tanto. Potreste interessarvi. Certo è che
se la notizia è vera siamo proprio ridotti male. Quante famiglie potrebbero vivere con quei
soldi?...

foto e articoli sono protetti da
copyright, possono essere utilizzati
solo dietro richiesta alla redazione
Ebbene si, l’Amministrazione nell’anno 2009 ha speso 692.744,44 euro in avvocati. È quanto emerso
nell’ultimo Consiglio Comunale del 27 Settembre, in cui si discuteva di debiti fuori bilancio. Tale
somma da attribuire ai togati è quella dei corrispettivi maturati per l’opera professionale svolta a
seguito di incarichi conferiti da parte del Comune. Poiché parliamo di cifre piuttosto considerevoli,
l’Amministrazione sta tentando di rateizzare la somma tra questo e l’anno prossimo: 336.764,36 euro da
imputarsi al Bilancio 2010 e 335.980,08 euro da imputarsi al Bilancio 2011. Ovviamente alcuni avvocati
avranno il compenso nel corrente anno e qualche altro dovrà attendere per il saldo. La cosa che più indigna
è che in Consiglio Comunale l’opposizione è sempre pronta a scagliarsi contro la maggioranza, ma in
questo caso pronuncia sempre e solo tiepide parole. Forse perché tra i creditori ci sono anche avvocati
di sinistra? Bah, fa’ un po’ tu!
Sono tentata di pubblicare tutto l'elenco dei creditori, che sono 57, ma mi limito a segnalare solo quelli
con parcelle più elevate.

avvocati importo parcella in euro

Loiodice Aldo 172.659,32
«“La Diretta settimanale”
Colella Domenico 92.959,59
fondata nel 1993
Pignatelli Egidio 50.806,85
da Maurizio Rana & C.»
Ingravalle Massimo 50.247,78
Mastropasqua Nicolò 43.508,80

26
RIPRENDE L’ATTIVITA’
DELL’UNITRE Anna Consiglio

R
icomincia un nuovo anno accademico ed
il pensiero corre a colei che non è più tra
noi, Maria Sallustio, direttrice dei corsi
nel passato triennio, ma in realtà lavoratrice
preziosa e instancabile che, in silenzio e con
grande umiltà, nell’associazione ha svolto
qualunque attività ed a qualunque ora… ma la
vita must go on ed allora ricominciamo con il
suo ricordo nel cuore.
L’Unitre, quindi, riapre le porte e si appresta
a ricevere vecchi e nuovi iscritti con alcune
novità, al di là di quelle già annunciate: nuovo
direttivo, che mantiene comunque la sua
presidente, Pasqua Di Pierro, e nuovi locali per i
laboratori. Anche l’offerta formativa si modifica:
ai corsi noti si affiancano i progetti che in parte
inglobano i corsi stessi e in parte introducono
aspetti inediti.
Poiché la Regione ha già comunicato che per
l’anno accademico 2010/11 non sarà in grado
di contribuire in alcun modo a sostenere
l’associazione, il Direttivo si è visto costretto a
ritoccare l’importo dell’iscrizione; pertanto la
quota associativa passa a € 90,00 a persona e
€ 150,00 la coppia, più sei euro per
l’assicurazione. Ai nuovi iscritti è
richiesta una foto formato tessera.
Per i corsi, poi, che si svolgono al
di fuori delle sedi (Laboratorio di
Informatica e Ballo) sarà richiesto un
contributo simbolico annuale. Corsi e
progetti si avvieranno solo se saranno
stati scelti da almeno venti corsisti e
saranno soppressi se i frequentanti si
abbasseranno a 14/15. Le iscrizioni
si effettueranno presso la sede di
via Petronelli,16 ogni pomeriggio
(escluso il sabato) dalle ore 17,30 alle
20. La presentazione dei corsi avverrà
Lunedì 18 Ottobre alle ore 17,
sempre in via Petronelli, e le lezioni
cominceranno il giorno successivo
(Martedì 19) secondo l’orario esposto
in bacheca.
Infine, in suffragio di Maria sarà
celebrata una messa Sabato 16
Ottobre alle ore 19 presso la chiesa
della Madonna di Passavia.

95.000 euro per i la giovane italia premia

giovani musicisti i talenti biscegliesi
Il Comune di Bisceglie ha ottenuto dall'ANCI (Associazione “La Meglio Gioventù”: un riconoscimento ai giovani e al
Nazionale
Comuni Italiani) il finanziamento di 95.000 euro richiesto
loro impegno per la città
Fabrizio Ardito
lo scorso marzo per la realizzazione del progetto "Push Up,
Sospiri per la Musica", nell'ambito del bando per il sostegno

I
alla musica indipendente.
giovani sono attivi e vitali, capaci e intraprendenti. Si distinguono in tutti i campi
L'idea, realizzata dall'Assessorato alle Politiche Giovanili
per talento e bravura. E proprio queste peculiarità hanno voluto premiare i ragazzi
con la
della Giovane Italia di Bisceglie, nella manifestazione svoltasi sul palco della Festa
consulenza delle associazioni culturali "Don Cherry" di
del Popolo della Libertà Domenica 19 Settembre. I premiati sono stati Girolamo di
Bisceglie, "Procult Puglia" e "Last Call" di Bari, è quella
Molfetta, laureato in Economia Aziendale e imprenditore frantoiano, per l’essersi
di selezionare e "spingere/sollevare" (da cui l'idea della
distinto come assaggiatore di olii extravergine di oliva; Mario Lamantea, produttore di
denominazione anglofona) un artista emergente nazionale.
olio extravergine d’oliva; i brand di abbigliamento giovanile Very Simple e Cocoméro;
Di concorsi per band emergenti ce ne sono tantissimi, ma Push
Valeria Valente, cantante e partecipante ai Talent Show “X-Factor” e “Amici di Maria
Up intende emergere grazie alle sue particolarità. La prima è
de Filippi”; Nicola Amoruso, dj resident del Divinae Folliae; Giuseppe Frizzale, cuoco
che al bando, che verrà presentato in anteprima al MEI 2010
biscegliese, che ha conquistato il primo posto al premio “I° Trofeo Eraclio d’Oro”
di Faenza il prossimo Novembre, risponderanno le etichette
a Barletta; Alberto d’Andrea, fotografo; Francesco Acquaviva, ciclista, vincitore nel
indipendenti e non direttamente gli artisti in modo da avere
Dicembre 2009 del Giro d’Italia di categoria; Eusebio Haliti, velocista, autore di 4 record
un primo filtro selettivo al quale seguiranno la selezione dei
italiani e di 5 titoli nazionali; Pasquale dell’Olio, body builder, vincitore di diversi
finalisti e quella della gara finale con giuria qualificata nella
premi; Elena di Liddo,
quale spiccheranno nomi illustri del giornalismo e operatori
nuotatrice, autrice di molti
di settore. La seconda è che il vincitore non avrà un premio in
successi internazionali,
denaro ma un sostegno concreto per la promozione del proprio
tra medaglie di oro e di
lavoro discografico. Push Up, infatti, offrirà un servizio di
argento. Questi giovani
ufficio stampa nazionale e di booking per la creazione di un
talenti sanno portare alto
tour di presentazione del cd.
il nome della nostra città
«Si tratta di un concorso che ha caratteristiche uniche nel panorama
in tutt’Italia e oltreconfine.
nazionale – ha commentato il sindaco avv. Francesco Spina -
Giusto premiarli, affinchè
con un premio decisamente ambito da tutti i partecipanti; a livello
siano da esempio per
di comunicazione il Comune di Bisceglie godrà di una visibilità
tutte le generazioni future
addirittura annuale in quanto il progetto prevede quattro fasi: la
e lascino un messaggio
pubblicazione del bando nazionale con presentazione al MEI di
indelebile contro il
Faenza; la preselezione di una decina di finalisti; la fase finale con le
lassismo che è genitore
esibizioni dei finalisti presso il Teatro Garibaldi di Bisceglie davanti
del vizio: lo studio e la
alla giuria qualificata; la lunga fase di promozione dell'artista
dedizione ripagano.
vincitore. Inoltre alla finale verrà affiancato un evento con artista di
caratura nazionale».

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