PERCORSI OREB
Immerso nel lavoro o mentre sbrighi le faccende tu spesso pensi a Dio. E spesso, forse, parli con
lui.
Ma senti che non ti basta: le preghiere sono sparse qua e la' nel frastuono quotidiano, frastagliate
nelle varie occupazioni fra casa e lavoro. Tante ore grigie e monotone.
Senti il bisogno di fermarti per mettere un poco d'ordine dentro di te e per dare un senso a quello
che fai e che sei.
Cerchi allora un momento unificante per le tue azioni e forse anche uno per le tue preghiere. Un
incontro con Dio che appaghi la tua sete di lui.
Sorveglia il tuo campo
introduzione
Entra in punta di piedi.
Molte parole --> poca preghiera. Poche parole --> molta preghiera.
Si prega come si vive e si vive come si prega. La preghiera è vita: se la vivi solo per te si distrugge
da se.
Offri il tuo dono a chi ha fame, a chi ancora non sa che la preghiera è tutto.
Quando vedi un uomo in difficoltà, ricordagli che ha bisogno di parlare con Dio.
E quando sta pregando non disturbarlo. Non privarlo del suo dono.
(((Come è difficile camminare in punta di piedi, accarezzare le creature anzichè calpestarle. Fino
ad ora quanti fiori, quanta terra, quanta erba ho calpestato e non ci ho mai fatto caso.
Eppure, oggi, mentre cammino, sento quasi una sofferenza, un dolore nel posare il mio corpo sopra
quella che ho sempre considerata erbaccia! Quante volte, Signore, entro nella vita di chi mi sta
accanto con le scarpe chiodate, senza farci caso.
Adesso che mi sto aprendo alla meraviglia ed allo stupore fa che contempli in ogni creatura l'opera
delle tue mani e con essa giunga al tuo cuore.)))
Bello. Luminoso. Niente rughe sul volto. Riposa tranquillo. Nulla sente e nulla vede. Ma il papà lo
guarda. Lo guarda e sorride.
Quando riposi e quando ti alzi. Quando guidi l'automobile. Quando siedi alla scrivania. Quando lavi
i piatti. Ci pensi o non ci pensi. Dio ti guarda. Sempre. Ti guarda e sorride.
C'è un momento nel quale apre gli occhi. Guarda intorno. E si accorge. Sorride anche lui ! E il papà
è felice. Si piega. Lo stringe a sè più forte. E lo bacia !
C'è un momento nella tua giornata nel quale lasci tutto e ti fermi. Apri gli occhi e ti accorgi. Pregare
è sorridere a Dio ! Il resto viene. Può venire. E' un dono. E' grazia. Qualcosa puoi capire se lo provi.
E se lo vuoi. Se impari a dare tempo a Dio!
(((La preghiera è un esercizio di amore. E l'amore si misura dal tempo che dedichiamo alle
persone che portiamo nel cuore. Dio sta lì. Dentro di noi. Ci aspetta da sempre: e noi ? 10 minuti
ogni giorno con il Vangelo.
Apri il Vangelo. E leggi. Leggi semplicemente. Leggi con amore. Sentirai che tutto cambia. Tutto è
diverso. Ti sentirai nuovo. E pronto a far nuovo tutto ciò che ti circonda ! Nella fedeltà di ogni
giorno troverai che pregare è facile. Basta un poco d'amore. Scoprirai che Dio è vicino, lo sentirai
vivo. E lo cercherai ancora. Conoscerai la gioia. E il desiderio di pregare, pregare sempre.
E se non sarà così ? Se noia, stanchezza o altro faranno pesare la tua fedeltà ? Tanto meglio ! E'
l'ora del sacrificio: insieme con Gesù, come gocce d'acqua nel vino, anche noi possiamo offrire il
nostro calice. E' questa la preghiera che salva il mondo !)))
Nel cuore della notte, accanto a Gesù vuoi vegliare in preghiera ed assaggiare una goccia del suo
Calice ?
Non è facile. Le cose grandi costano. Ma l'itinerario è avvincente: scorrere con Maria i misteri del
Rosario, scendere con Maria nel profondo del nostro cuore e con Maria lasciarsi possedere da Gesù
per rivivere con lui la sua "ora".
E' vero, siamo fragili nella tentazione e pronti a fuggire. Ma quanta tristezza in quel rimprovero:
"Non sei riuscito a vegliare nemmeno un'ora ?". Le palpebre non si chiuderanno al sonno
incombente se ci lasciamo condurre nel profondo, lì dove il Signore è solo e abbandonato.
Io, povera creatura sono nell'angelo consolatore che aiuto Gesù a bere il suo calice. Sì, perchè
quello che per noi si svolge nel tempo, per Dio è sempre presente.
La preghiera è dare e non "ricevere ricompensa". La nostra ricompensa è lui: il suo abbraccio.
Ed il cuore vibra di riconoscenza: grazie per avermi tenuto in tua compagnia un'ora sola !
(((( questo appuntamento col Signore ci presentiamo ogni mese nel giorno che ognuno ha scelto
per sè, dalle ore 24 all'1.00. Maria, "l'onnipotente per grazia", siede accanto a noi e prega per noi.
E' presente anche l'Angelo CUstode. Cominciamo con l'invocazione allo Spirito Santo per chiedere
il gusto della preghiera ed il desiderio di farla conoscere ed amare:
Recitiamo una corona del Rosario perchè la Madonna ci conduca verso Cristo e ci aiuti ad entrare
nel suo Mistero. Apriamo quindi il Vangelo e leggiamo i capp.14 e 15 di Marco. Restiamo accanto
a Gesù e soffriamo insieme a lui. Terminiamo respirando il Padre Nostro)))
Il Rosario
La vita che conduci non appaga le tue aspirazioni. Sempre in movimento. Sempre alla ricerca. Ogni
giorno più inquieto. Ogni giorno un grande senso di vuoto. Come foglie nel vento vedi svanire le
tue speranze. Come flutti sugli scogli s'infrangono i tuoi progetti. E tanta tristezza. Tanto buio.
Vuoi riempire le tue giornate ? Vuoi dare senso alla vita e valore a ciò che compi ? Vuoi rischiarare
la tua via ?
Fermati dove ti senti sfiorare. E dove tutto è diverso. Anche tu. E la risposta che nasce è quella vera.
La luce ti avvolge. Ma non ti basta. Una forza ti spinge. Ti muove. Sempre più avanti.
E lungo il cammino si fa strada un altro progetto. E' diverso. Ma è quello vero. Sei dentro. Ti senti
vivo. E sei pronto a gridare. Sei pronto a donare la tua speranza.
(((Il Rosario è una preghiera circolare come la corona che abbiamo fra le mani. Il centro è
Cristo.Insieme con Maria giriamo e rigiriamo intorno a lui fino ad entrare nel cuore del Mistero.E'
la preghiera di colui che camminando verso il cuore giunge ad una conoscenza viva del Cristo e
lasciandosi afferrare e conquistare da lui ne viene trasformato:" Per me il viviere è Cristo ed il
morire un guadagno. ( Filippesi 1,21 )".
Camminare verso il cuore equivale a meditare. Il Rosario è la meditazione del Mistero di Cristo.
Meditare vuol dire con-servare: Maria è il modello: " serbava tutte queste cose meditandole nel
suo cuore. ( Lc. 2,19-51 )".
E' la madre sua. Conosce i suoi segreti. E' la madre nostra. Pronta a donarci quanto possiede.
Ave Maria ! Ad ogni saluto ci accostiamo a lei ed al suo segreto. Ad ogni saluto ci prende per
mano e ci conduce. Ad ogni saluto " prega per noi ". Perchè il dono scenda dall'alto quando
diciamo: Padre nostro !, ed in alto risalga quando diciamo: GLoria al Padre !
E il dono è Cristo. Viene dal Padre - viene con Maria - ed al Padre ritorna - e noi con Maria -
attirati verso il suo Cuore, con lui nel Cuore del Padre !
Donaci uno sguardo puro, un cuore attento e l'amore al silenzio per essere come te, terra di Dio.
////sotto il giogo
Il giogo si fa soave
////accendi
il Dono ti riempie.
Stanco e sfiduciato
Ma un brusio lontano
ti pervade e ti rallegra.
"Bevi alla sorgente", "Sorveglia il tuo campo" e "Sta lì e ti aspetta" saranno per te tre momenti
di ristoro: un trittico luminoso dove riposarsi volentieri e vivere una pausa che innamora.
Si è sempre detto "esame di coscienza", ma oggi è essenzialmente "esame dei peccati", e come tale
lo guardiamo: un occhio sul nostro recentissimo passato filtrato dalla nostra coscienza, un qualcosa
che ci trasciniamo appresso e che tiriamo fuori solo quando serve.
E' invece la preghiera più bella, semplice e profonda: è una scoperta che sorprende e che compie
una meraviglia. E' l'incontro gioioso col Padre alla presenza di Gesù che si offre per noi.
Il passato non è più ed il futuro non è ancora:il presente è allora il tutto, il cuore della nostra vita, il
cuore di questa nostra giornata. E vogliamo che sia vero; basta entrarvi e, per entrarvi, basta
ricordare.
La giornata appare trascorsa. Non c'è nulla di quanto abbiamo visto ed ascoltato, nè di come e
quanto abbiamo operato.
Rimane il ricordo, la sensazione. Qualcosa che afferri e non afferri. Viene da lontano, ma lo senti
vicino: come l'eco ti sfugge, ma senti che ti sfiora. E ti trascina. Dove non sai. Ma ti senti vero. Ti
senti vivo. Sei nel cuore.
Ma c'è di più: il si che hai detto nelle contrarietà fortuite, il sorriso rivolto al visitatore importuno, la
serenità nella malattia fastidiosa, la pazienza nella fatica dello studio, la calma nel lavoro pressante:
anche questo è dono. Viene forse da te ?
La gioia che provi ricordando questi momenti ti pervade e ti riempe; e nella gioia dici: grazie,
grazie!
Così dicendo restituisci in un meccanismo ricevo tutto-tutto riporto. Dai frammenti al tutto.
Un sorso dopo l'altro bevi, ed assapori la bontà. Bevi e non ti sazi: è un fiume che scorre dentro di te
e ti riempie e ti trascina. E' un mare senza confini che ti ricorda:" Ho un padre che è... Dio !".
La Sorgente sta lì, viva e zampillante. Si muove e ti senti muovere; da dove ?: non sai.
Una forza ti spinge:"Che cosa debbo fare per te ?". Domani sarai diverso. Ma non viene da te.
Anche questo, soprattutto questo. E' l'Amore che ti porta.
sapore di paradiso-
Ricordando ancora, un altro panorama si apre davanti allo sguardo, ma non sono luci ma chiazze
scure e zone d'ombra.
E' il buio di tante cattiverie, leggerezze, infedeltà, egoismi e resistenze, ma soprattutto bugie: quella
grande bugia che è tutta la nostra vita.
Il buio è dentro di te ma, proprio lì, dove il buio si fa più fitto, si accende una luce: il punto più buio
diventa quello più luminoso.
Sta lì quel qualcosa che illumina: pende da chiodi. Conosce le spine e perfino gli sputi. Un mare di
insulti.
Grazie !
E così dicendo restituisci. Così facendo sei vero. Ma non sei tu. E' lui che ti fa vero. E' lui che paga.
Sta lì per te.
Non c'è più nulla del passato. Lui solo sulla croce; lui, il Perdono !
Per risparamiare te non ha risparmiato il Figlio (cf Rm 8,32) poichè tu sei prezioso ai suoi occhi.
E ripetendo tu ti accosti. Sempre di più. Ti accosti e bevi. Il suo Sangue ti nutre. Dal fianco
squarciato scorre a fiotti, insieme all'acqua che ti benedice e ti accarezza.
Grazie in eterno !
L'Amore di Cristo ti spinge (cfr 2Cor 5,14), il suo perdono ti guarisce. Ricordando il passato
costruisci il futuro.
Ora tutto è a posto, tutto in ordine. Ti senti tranquillo e sei nella pace. Sei vero.
Ti senti vivo.
preghiera trinitaria-
Quando preghi così, tu ricordi, ed il ricordo ti porta verso il cuore, alla sorgente.
Una Paternità senza confini ti inonda, ti pervade. Ed un palpito ti dilata. Non sei tu. E' il Figlio ! Tu
in lui e con lui. Tutto accogli, tutto riporti.
Una preghiera così è tutto. Così prega il cristiano,...e come potrebbe fare diversamente ? E' la
preghiera campione. Il panorama dove puoi vedere tutto. Quello che sei e quello che devi essere.
Gli altri momenti e le altre forme della tua preghiera sono rivoli. Si diramano da questa sorgente.
Qui devi far ritorno, qui devi attingere. Per trovare ossigeno, per nutrire il tuo pensare, il tuo sentire
e la tua preghiera.
poesia
C' è nella mia giornata
un momento
dove sento vicino a me la tua presenza.
Dall'esame di coscienza, inteso bene e fatto come si deve, si sprigiona infatti una forza che tutto
trasforma.
Ma questa spinta viene contrastata dalla presenza di un nemico, il nemico della salvezza, che ti sta
vicino e non la sai. E' sempre presente dappertutto, specialmente lì, dove attingi alla Sorgente
( "Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione" - Sir 2,1; cf. Mt 4,1; Lc 4,1-
2).
Cerchiamo allora di capire: quando preghiamo come cristiani diciamo: Padre Nostro!
La prima parola che sgorga dalle nostre labbra è la più bella, l'ultima ( "male" ), è la più brutta: tu la
pronunzi ed una forza la respinge. Dio e il Maligno: due forze vive e contrastanti si contendono quel
campo che siamo noi; da una parte l'amore paterno di Dio che non si stanca di operare per unirci a
sè, dall'altra l'odio del Nemico che combatte il nostro sforzo per aderire a Dio.
Il nemico della salvezza sa bebe che non c'è santità senza preghiera: la salvezza, infatti, viene da
Dio e bisogna invocarla.Quando preghiamo il demonio digrigna i denti e fa paura. Ma è come un
cane al guinzaglio, non ha alcuna forza, è stato vinto ormai;ed è per questo che la sua arma è l'
inganno... ("Il demonio non è sciocco e, aproposito del cielo, gli riesce di indurre sentimenti che
altresì dovrebbero provarsi per l'inferno; riesce infatti a far temere gli strumenti della grazia più di
quanto non si tema il peccato." - Léon Bloy).
strategia dell'avversario-
Dunque, il nemico ricorre all'inganno, non potendo contare su alcuna forza. Egli normalmente
Per quest'ultimo, si può dire che esso è un aspetto secondario del nostro agire esteriore rispetto ai
nostri valori fondamentali.Tuttavia li condiziona e, trattandosi di cose secondarie, siamo portati a
non tenerne conto.
Ma ciò che per noi non conta diventa importante per il nemico. Noi non vi facciamo attenzione ma
lui sì ! ...e ne approfitta.
E' un aspetto secondario rispetto alla preghiera, ma tutti constatiamo che una persona disordinata
facilmente trascura la preghiera. E non perchè vuole trascurarla, ma semplicemente perchè è
disordinata !
Ciò si compie mediante un piccolo esercizio nel quale il punto debole diventa oggetto di un esame
particolare.
luoghi e momenti in cui non c'è l'ho fatta.:ma sullo sfondo c'è lui. Sta lì, sulla croce. E' lui che fa per
me. E per questo soffre. Signore, come sei buono ! Grazie. Grazie ancora ! E il suo perdono ti
guarisce. Sarai diverso !)
Domani comincerai. E poi domani. Comincerai ancora sostenuto dalla sua Bontà. La scopri ogni
volta proprio lì dove ti accorgi che sei debole !
Quanto più ritorni con il pensiero su una azione compiuta nel passato, tanto più diventi presente a te
stesso mentre la compi !
Dopo aver fatto l'esame generale, dunque, fermati ancora, un minuto soltanto. Per amore, e per
scoprire l'amore !
Sta li ti aspetta
viene dal cielo-
Poche cose al mondo procurano tanta gioia e tanta pace quanto una confessione fatta bene.
Spesso diciamo:"Vado a confessarmi, ma poi commetto di nuovo le stesse mancanze: non riesco ad
evitarle!". Ti sembra di "prendere in giro" Dio, e sai che non bisogna farlo.
Sembrerebbe meglio allora non confessarsi, anzi, confessarsi quando si sara' poi sicuri (?) di noi
stessi, quando riusciremo a "non cadere". Allora, pensiamo, la mia confessione sara' vera.
Quello che diciamo ci sembra onesto ma...questa e' la logica di colui che ritiene di poter fare da se':
non e' la logica del Vangelo. Qui Dio si presenta come un Padre misericordioso, e Gesu' stesso
viene a noi come Salvatore; senza di lui non possiamo far nulla (cfr Gv 15,5).
Tutto ci viene per mezzo dilui. Tutto e' dono: ogni volta che lo vuoi,ogni volta che ne hai bisogno,
quando lo desideri. E il dono si moltiplica, diventa perdono !
E' una scoperta crescente. La scoperta di un amore che e' infinito. Oggi piu' di ieri, domani piu' di
oggi.
Proviamo a capire: ti confessi e dici:"Sono egoista e disobbediente. Manco di carita'". Ti senti dire:
"Il Signore e' con te. Va' in pace!". E tu torni nella pace.
Ti confessi ancora e dici:"Sono egoista e bugiardo.Manco di carita'". E ti senti dire:"Il Signore e'
con te. Va' in pace!".
Non sembra vero: non puoi trattenerti dal dire:"Signore! Tu mi ami ancora ? Fino a questo punto ?
Io cattivo.Tu buono ! Io infedele. Tu sempre fedele ! Mio Dio, grazie !" E non sai come, una forza ti
spinge:"Che cosa posso fare per te?"
Sarai nuovo,completamente nuovo. Non per un proposito che viene da te, ma portato da quell'amore
che riscopri ogni volta e sempre piu' ti tocca. Lo senti vivo e senti che ti muove.
Tu conosci il figliuol prodigo. Le sue illusioni, il suo passato. Quando rientra in se' ricorda
quell'uomo che e' stato sempre buono con lui. Anche quando e' scappato di casa. Nessun
lamento.Nessun rimprovero.
Sente nascere la fiducia, e si mette in cammino. Ma non sa che cosa lo attende. Quando e' ancora
lontano il padre lo vede - lo sta aspettando !- e commosso gli corre incontro.
Gli si getta al collo e lo bacia. Sta per dirgli:"Trattami come uno dei tuoi servi".
C'e' tanta speranza e tanta fiducia nel giovane. Ma un padre cosi'!? Proviamo a chiederci: chi dei
due gioisce di piu' in questo momento ? il padre o il figlio ?
Vado a confessarmi perche' c'e' un Padre che mi aspetta e non vede l'ora di abbracciarmi. Corro anzi
per procurargli questa gioia!
Il piu' bel regalo che puoi fare a Cristo non sono i tuoi meriti.E neppure le tue virtu': ma i TUOI
PECCATI.
Sulla croce, in un mare di tormenti, si consegna al Padre e cosi' facendo abbraccia il Padre ed il
Padre abbraccia tutti noi!
Quando lo sarai, troverai te stesso e troverai la pace. Ti sentirai vero>E la verita' e' questa.
Dio ti ama.
Conoscerai la gioia che nessuno e niente al mondo ti puo' togliere, nemmeno i tuoi peccati. Perche'
Dio sta li'. E ti aspetta.Questo solo desidera.
Dunque, a chi spetta stabilire le condizioni ? A te o a lui ? E lui ha voluto diversamente. Vuoi
sapere perche' ?
Nella confessione ritorni a Dio:lo chiami "Padre" quando preghi. Ma anche "Padre nostro", dunque
e' padre dei nostri fratelli; ritornare a Dio e' allora ritornare ai fratelli.
L'amore ha due facce. Dio ed il fratello ( cf 1 Gv 4,20-21 ): quando manchi contro il fratello manchi
anche contro Dio. D'altro canto, pace con Dio = pace con il fratello.
Con il peccato si infrange un codice: i comandamenti. Tre di essi sono la regola del nostro rapporto
con Dio, gli altri sette quella con il prossimo ( 3 a 7, e' forse casuale ? ). Anche ai fratelli si chiede
perdono, e non soltanto a Dio. Prima ad essi e poi a Dio!
Adesso si comprende:l'uomo al quale ti presenti e' un frammento di quella umanita' che hai
calpestato tante volte.
Quando ti metti in ginocchio davanti a lui ti rimetti al tuo posto, ritrovi la TUA verita' e la ritrovi
tutta. E meriti il perdono, da Dio e dai fratelli.
E per mezzo del fratello ! Da qui la sicurezza, non quella che viene da te, ma quella vera. Come e'
importante che qualcuno, in nome di Dio, ci dica:" I tuoi peccati sono perdonati" ( cf. Lc 7,48), e
come e' bello sentirsi dire:"Va' e d'ora in poi non peccare piu'" (cf. Gv 8,11).
Parole divine, ma sulle labbra di un uomo! Perche' ti giungano vive, e perche' tu ti senta piu' vicino
a quel Gesu' che mostra di avere ancora fiducia in te!
Una confessione così viene voglia di farla...ma "..quando vado da quello là la voglia mi passa!".
Hai ragione. Il ruolo del confessore e' di somma importanza. I suoi gesti, il suo atteggiamento
dovrebbero riflettere una bontà infinita ed una tenerezza paterna.
Attenzione, però! Nel momento IN CUI CHIEDI IL PERDONO, DIO CHIEDE A TE DI SAPER
PERDONARE!
Forse non ci pensi: ricevere significa donare; il perdono viene da Dio, ma PASSA TRA DI NOI.
Non dire dunque:" Da quello non ci vado". Tornaci invece, e tornaci presto: e' lui che ha bisogno di
te!
Ogni volta una briciola del passato. " Non mi sono confessato bene ?". Stai tranquillo.
E' una finezza dell'amore. E' umiltà squisita, affinché tu possa dire:" Io sono sempre quello,ma tu
Signore, sei sempre buono con me! Quanto e' grande il tuo amore!".