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Ai primi dell͛Ottocento si afferma in campo europeo il romanzo storico, introdotto dallo scozzese Walter Scott *. Esso si
proponeva di offrire un quadro di una determinata epoca del passato, illustrandolo sia nei grandi avvenimenti politici e
militari che nei loro effetti nel campo della vita privata. Al centro della narrazione non vi erano più quindi gli
avvenimenti e i personaggi storici, bensì personaggi non reali ed oscuri, attraverso i quali si riproducevano le condizioni
di vita quotidiana. Il grande successo di questo genere di romanzo è spiegabile attraverso l͛interesse per il passato del
periodo romantico (senso della storia in opposizione al razionalismo illuministico e ricerca nella storia di radici
dell͛identità di un popolo di una nazione). Inoltre il romanzo storico veniva incontro al gusto dell͛esotico proprio di quel
tempo, fornendo al pubblico lettore un mezzo di fuga verso un mondo diverso.
* I suoi romanzi, riguardanti la storia scozzese, sono caratterizzati da una grande forza realistica, per questo a Scott si fa
risalire la nascita del romanzo realistico ( a ). Tuttavia per molti aspetti presentano ancora caratteristiche di
consumo.
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In Italia si afferma prevalentemente il romanzo storico, a partire dal 1827 con un gran numero di prodotti. La
produzione romanzesca non fa altro che dare libero sfogo ad un lungo periodo di gestazione. Il pubblico era cambiato,
non più letterati ma persone comuni, i cui gusti venivano completamente soddisfatti dal romanzo. Il romanzo con una
serie di espedienti incatenava l͛attenzione del nuovo pubblico, il quale si immedesimava nei personaggi, provando
emozioni sempre diverse (paure, amori, tristezze ecc), traevano nozioni storiche e soprattutto potevano leggere una
prosa comprensibile. Nei decenni successivi, data la vasta richiesta, essi divennero sempre più un prodotto di consumo,
arricchendosi quindi di quelle caratteristiche proprie della letteratura di consumo riscontrando, come diremmo oggi, un
successo di ͞massa͟.