Premessa
I diversi sistemi di controllo convergono su una via finale comune,
rappresentata dai neuroni somatomotori, che sono gli unici a mettersi in
contatto con le cellule muscolari striate. Cominceremo da queste.
I mn inferiori sono situati nel corno anteriore del midollo spinale a livello della
lamina IX e nei nuclei mediali dei nervi cranici (somatomotori) del tronco
encefalico per quanto riguarda i muscoli volontari innervati dai nervi cranici.
Nel contesto delle corna anteriori del midollo spinale i neuroni sono disposti
secondo criteri precisi (Fig.1):
- Fibre rubro- spinali, tetto- spinali, reticolo- spinali, vestibolo- spinali, ecc…che
nell’uomo hanno un significato da rivedere a fondo e che nel diciannovesimo
secolo furono riuniti con il nome di Fibre extrapiramidali.
L’azione avviene sia su gruppi di muscoli reclutati insieme per un solo fine
motorio, sia sul gioco muscoli agonisti- muscoli antagonisti
Vie superiori
Per quanto riguarda le Vie cortico nucleari (cioè quelle destinate ai nuclei
somatomotori dei nervi cranici) comprendono sia fibre crociate che fibre non
crociate
Il nome, coniato nel 1861 da Henry Wilson (che se ne servì per spiegare un
tremore di origine non piramidale osservato nei pazienti affetti da cirrosi
epatica provocata da una dismetabolia congenita del rame), non viene oggi
usato spesso né dal punto di vista anatomico né da quello fisiologico (anche se
può essere bene usato a scopi clinici).
Comprendono
1) Fibre cortico-reticolo-spinali (secondo alcuni si dovrebbe dire cortico
rubro reticolo spinali) originate prevalentemente dall’area 6,
raggiungono la formazione reticolare pontina e bulbare alla quale
arrivano anche afferenze sensitive e cerebellari.
I fasci reticolo spinali, diretti e senza organizzazione somatotopica si
distinguono in
A) Fascio reticolo spinale mediale (pontino) interno al fascicolo
longitudinale mediale
(nucleo reticolare rostrale e nucleo reticolare centrale del ponte)
vanno alle are mediali e intermedie del corno anteriore.
B) Fascio reticolo spinale laterale (bulbare) (nucleo gigantocellulare)
va alle zone mediali del corno anteriore.
Ambedue vanno a interneuroni delle lamine VII, VIII, IX e sui mn .
Hanno grande ruolo nel mantenimento della postura durante il movimento.
Hanno però connessione anche con centri neurovegetativi nei quali modulano
la componente motrice (pupille, apparato urinario etc…)
LATERALE
Fascio corticospinale laterale (crociato)
Controllo movimento
degli arti
Fascio rubrospinale
ANTERO-MEDIALE
Fascio corticospinale (diretto)
Controllo muscoli assiali
Fascio reticolo spinale
muscoli dei cingoli
Fascio vestibolo spinale
Muscoli oculo-cefalogiri
Fascio tetto spinale
AMINERGICI
Fascio Rafe spinale
Modulazione dei neuroni effettori
Fascio ceruleo spinale
Tutto quanto detto sopra, da un punto di vista maggiormente
neurofisiologico (fig 5, fig. 6, fig.7), può essere presentato nel seguente
modo (nota bene che si sta rivedendo quanto detto prima: non sono due cose
diverse!)
VIE DISCENDENTI
(Figg.5, 6 e 7))
Oggi però sappiamo che i Gangli della Base esercitano la loro influenza sul
controllo motorio attraverso la corteccia cerebrale e le fibre corticospinali.
Inoltre nelle piramidi bulbari non ci sono soltanto le fibre del fascio
corticospinale.
Quindi usare la divisione delle Vie Discendenti in Piramidale ed Extrapiramidale
non è corretto.
SISTEMA LATERALE
Fascio Rubrospinale
SISTEMA MEDIALE
Fascio Cortico-spinale Ventrale o Mediale
Laterale
Fascio Vestibolo-spinale
Mediale
Pontino o Mediale
Fascio Reticolo-spinale
Bulbare o Laterale
Fascio Tetto-spinale
SISTEMA MONOAMINERGICO
VIE LATERALI
VIE MEDIALI
VIE MONOAMINERGICHE
La via origina da neuroni piramidali del V strato della corteccia e dalle cellule
giganto-piramidali di Betz.
Nel corso della filogenesi compare per la prima volta nei mammiferi così come
la corticonucleare.
Via via maggior numero di fibre corticospinali direttamente collegate ai
motoneuroni.
dai carnivori ai primati all’uomo. Nell’uomo circa 1.000.000 di fibre.
Nei primati è l’unica via che controlla direttamente i motoneuroni per i muscoli
distali.
La via origina da neuroni piramidali del V strato della corteccia e dalle cellule
gigantopiramidali di Betz.
Regioni della Corteccia cerebrale da cui originano le fibre corticospinali:
1) Corteccia motoria primaria, area 4 (1/3)
2) Corteccia premotoria, parte laterale dell’area 6 (1/3)
3) Corteccia motoria supplementare, parte mediale dell’area 6
4) Corteccia somatosensoriale primaria, aree 3, 1, 2
5) Corteccia parietale posteriore, area 5.
3+4+5 = 1/3 delle fibre della via
Nei carnivori e nei primati circa l’80% delle fibre corticospinali a livello della
giunzione bulbo spinale decussa e decorre poi nel funicolo dorsolaterale del
lato opposto: Fascio corticospinale laterale.
Le fibre che non hanno decussato scorrono nel funicolo ventrale ipsilaterale e
formano il Fascio corticospinale mediale o ventrale.
Gli assoni originati nelle aree motorie terminano nella regione intermedia e nel
corno ventrale.
Gli assoni dell’area somatosensoriale terminano nel corno dorsale dove ci sono
neuroni di proiezione e interneuroni che ritrasmettono informazioni sensitive
verso i centri più rostrali, modulazione.
Fibre corticospinali:
terminano direttamente sui motoneuroni.
Influenzano l’attività motoria indirettamente tramite le vie discendenti del
tronco encefalico attraverso le proiezioni cortispinali, cortico rubro spinali,
cortico reticolo spinali….
FASCIO RUBROSPINALE
Laterale
Fascio Vestibolo-spinale
Mediale
Pontino o mediale
Fascio Reticolo-spinale
Bulbare o laterale
Fascio Tetto-spinale
Origina nel tronco encefalico dai neuroni del nucleo vestibolare laterale
(Deiters) che ha organizzazione somatotopica.
Gli assoni facilitano i motoneuroni dei muscoli estensori e inibiscono quelli dei
flessori sia dell’estremità superiore che di quella inferiore attraverso
interneuroni e neuroni propriospinali
FASCIO TETTOSPINALE
FASCIO RETICOLO-SPINALE
Gli assoni hanno funzione inibitoria direttamente sui motoneuroni dei muscoli
del collo e della schiena.
Terminano su interneuroni mediali nel corno ventrale a livello delle lamine VII e
VIII.
Interruzione delle vie Mediali = riduzione del tono dei muscoli posturali,
perdita dei riflessi da raddrizzamento, comparsa di alterazione della
locomozione
e dei movimenti volontari dei muscoli prossimali, cadute frequenti. Il
movimento delle dita
è mantenuto.
VIE MONOAMINERGICHE
Nuclei del Rafe spinale hanno molte proiezioni rafespinali. Neuroni contengono
Serotonina. Decorrono nel funicolo dorsolaterale.
Ci sono altre vie che terminano nel midollo spinale, hanno come
neurotrasmettitori la dopamina o l’adrenalina, ma il loro effetto è meno chiaro.
Vie Monoaminergiche = modulazione dell’attività dei circuiti spinali anche
riflessi.
La descrizione dei sistemi di controllo del movimento deve comprendere
anche la descrizione dei due grandissimi centri di controllo motorio che sono
il cervelletto ed i nuclei della base.
CERVELLETTO
(Fig.8)
L’Anatomia del cervelletto deve essere studiata sul testo; questi schemi non
ne sono sostitutivi, ma hanno senso solo se preceduti da tale conoscenza.
B) Trasversalmente:
1) Lobo flocculo nodulare (archicerebello)-> equilibrio
2) Lobo anteriore (paleocerebello) -> tono posturale
3) Lobo medio (neocerebello) -> coordinazione muscolare
C) Longitudinalmente
1) Zona mediale o vermiana (paleocerebello)
2) Zona paravermiana (paleocerebello)
3) Zona laterale (neocerebello)
4) Lobo flocculo nodulare (archicerebello)
N.B.: L’anatomia dei nuclei della base va studiata sul testo. Questi schemi non
la sostituiscono.
Archistriatum (amigdala)
Al Neostriato
Al Talamo
Alla Corteccia
Vi sono poi dei circuiti collaterali correlati ai nuclei della base, che vanno
conosciuti:
CIRCUITI COLLATERALI