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SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LINSEGNAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA

Tesi per labilitazione A049

I NUMERI COMPLESSI: UN PERCORSO DIDATTICO

Specializzando GIORGIO LISSANDRON

Relatore Prof. PROF. E. GREGORIO

A.A. 2006-2007

I numeri complessi
SSIS - Veneto Anno Accademico 2006-2007 Giorgio Lissandron
Matricola: R06620

email: giorgio.lissandron@gmail.com 13 novembre 2007

Indice
1 La scelta didattica 2 Storia dei numeri complessi 3 Introduzione ai numeri complessi 3.1 3 6 11

Algebra dei numeri complessi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 15

4 Rappresentazioni dei numeri complessi 4.1 4.2 4.3

Numeri complessi e piano cartesiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 La forma polare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 La forma esponenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 4.3.1 Forme sinusoidali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

4.4

Numeri complessi e vettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 21 22

5 Esercizi 6 Applicazioni e approfondimenti 6.1 6.2 6.3 6.4

Applicazioni allelettrotecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Per divertirsi: i frattali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 radici n-esime dellunit` . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 a Geometria nel piano e numeri complessi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 30

7 Osservazioni conclusive

La scelta didattica
In un calcolo, cos`, tu cominci con numeri solidi... o almeno numeri reali. Alla ne del calcolo i risultati sono anchessi reali. Ma questi due gruppi di numeri sono collegati da qualcosa che semplicemente non esiste. Non ti fa pensare ad un ponte in cui ci sono solo pilastri a un capo e allaltro e uno che attraversa tranquillamente come se ci fosse tutto intero? (I turbamenti del giovane Torless di R. Musil)

In molti libri di matematica si leggono aermazioni del tipo: i numeri complessi sono stati introdotti per poter risolvere equazioni di II grado con < 0 . Motivazione assai debole, oltre che inesatta dal punto di vista storico. Debole perch` il fatto di designare con un simbolo o con un nome un qualcosa che no a quel e momento era considerato privo di signicato (la radice quadrata di 1) non apporta di per s` alcun e contributo alla comprensione della situazione in esame (nel caso specico non chiarisce la natura delle soluzioni delle equazioni di secondo grado con < 0). Infatti storicamente se fosse stato solo per le equazioni di secondo grado, probabilmente nessun matematico si sarebbe preso la briga di introdurre i numeri complessi. Una motivazione forte allintroduzione dei numeri complessi era venuta verso la met` del Cinquecento con la scoperta a della formula risolutiva per le equazioni di terzo grado. Di solito largomento viene presentato nella classe quarta liceo scientico perch` ha come pree requisito la conoscenza della trigonometria, ma negli istituti tecnici industriali questo argomento deve essere anticipato, perch` il linguaggio dei numeri complessi viene usato continuamente in elete trotecnica (indicando di solito lunit` immaginaria con j invece che con i, per non confonderla con a lintensit` di corrente). a Nel programma sperimentale del PNI - Piano Nazionale per lInformatica per i Licei Scientici i numeri complessi vengono proposti nella classe quarta. Nei commenti ai temi, per quanto riguarda questo argomento, nei programmi del PNI si dice: La trattazione dei numeri complessi si avvarr` anche delluso delle coordinate polari e sar` a a accompagnata da numerose e varie applicazioni; ad esempio le radici dellunit` potranno essere a collegate con il problema di inscrivere un poligono regolare di n lati in una circonferenza. Inizialmente si forniranno alla classe alcune informazioni di carattere storico mostrando anche delle applicazioni dei numeri complessi in matematica e in sica. Indubbiamente per poter svolgere questo argomento occorre che gli studenti abbiano una adeguata conoscenza delle funzioni goniometriche e delle funzioni esponenziali e logaritmiche. I requisiti per unecace introduzione possono essere quindi elencati come segue: conoscere la struttura dellinsieme dei numeri reali R. sapere scomporre in fattori un polinomio; saper risolvere equazioni in R; 3

conoscere le operazioni con i radicali (semplici) e saperli utilizzare. Mentre le funzioni goniometriche sono state svolte poco tempo prima di svolgere i numeri complessi, ed ` quindi lecito aspettarsi che la maggioranza della classe conosca questi argomenti, per altri (i e numeri reali e le relative propriet`, la risoluzione di equazioni nel campo reale, argomenti che di a solito vengono svolti nella classe seconda superiore) ` naturale prevedere la necessit` di un loro e a richiamo e ripasso. Gli obiettivi da perseguire con linsegnamento dei numeri complessi possono essere cos` sche matizzati: conoscere la relazione tra vettori e numeri complessi. saper riconoscere i numeri complessi, e in particolare lunit` immaginaria, come particolari a operatori nel piano; sapere eseguire le operazioni con i numeri complessi; sapere determinare la parte reale, la parte immaginaria e il coniugato di un numero complesso; saper rappresentare un numero complesso; saper passare da una rappresentazione di un numero complesso allaltra; saper calcolare le radici n-esime di un numero complesso; saper risolvere semplici equazioni algebriche nellinsieme dei numeri complessi; conoscere alcune applicazioni dei numeri complessi; Il percorso didattico sui numeri complessi consente una pluralit` di sviluppi in direzioni assai a diverse. Nasce quindi la necessit` di operare delle scelte che siano compatibili con la tipologia a di scuola e con i tempi a disposizione. In questa sede si ` ritenuto signicativo dare un quadro e sintetico generale di riferimento e privilegiare ed approfondire soprattutto quegli aspetti applicativi a scapito di una pi` approfondita analisi dellinsieme numerico C come struttura algebrica. u Il lavoro si presenta quindi come una possibile guida per linsegnante ma anche come una scheda di lavoro per gli studenti. ll percorso - presentato in questa scheda - ` stato suddiviso: e Introduzione storica (1 ora) Insieme C come struttura algebrica, applicazioni in algebra. Forma algebrica dei numeri complessi. Somma e dierenza, Prodotto. (4 ore) Rappresentazione dei numeri complessi (4 ore) Applicazioni: Radice n-sima dellunit`. Frattali, applicazioni in sica e elettrotecnica; (3 ore) a 4

Lidea che sta alla base del percorso, almeno nelle sue intenzioni, ` quella non solo di creare e delle competenze speciche che consentano allo studente di manipolare operativamente i numeri complessi, ma anche di sviluppare un pensiero critico che consenta di sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite sia in campo disciplinare (rimandi a funzioni goniometriche, esponenziali, coordinate polari, vettori), sia in campo interdisciplinare (applicazioni in sica, elettronica, ai frattali).

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