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puntata 15

lavorare in rete e pubblicare informazione

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modulo 1 - lavorare in rete locale
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spot motivazionale - vanilla e i vantaggi della rete locale

in questo modulo imparerete:


1. cos�� una rete locale
2. quali sono le principali interfacce di rete, e come collegare il proprio
computer a una rete locale
3. come condividere file e documenti
4. cos�� una rete intranet

istruttore: in effetti, una rete locale farebbe molto comodo alla nostra
amica vanilla. la rete locale infatti mette in comunicazione fra loro computer
che si trovano in uno stesso edificio o gruppo di edifici, e permette di
scambiare in modo facile e veloce file e documenti. pi� in generale, e pi�
esattamente, una rete locale permette di condividere sia risorse software (come
un file o un programma), sia risorse hardware (come una stampante).
ma prima di vedere pi� da vicino come funziona una rete locale, vogliamo
ricordare brevemente la differenza fra una rete locale, o lan, e una rete su
territorio, o wan? facciamolo con l�aiuto di una scheda tratta dal corso di rai
educational �educare al multimediale�

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le reti di computer si differenziano tra loro per molti aspetti. la loro
estensione fisica, il tipo di tecnologia che utilizzano, la funzione che
svolgono all�interno delle aziende o degli enti che ne sono proprietari.
uno dei criteri di classificazione delle reti pi� diffusi � quello basato
sulla loro estensione. da questo punto di vista due tipi di rete hanno
particolare importanza: la rete locale e la rete geografica.
una rete locale, chiamata in inglese lan, ovvero local area network, � una
rete dalla estensione limitata, che non supera le poche centinaia di metri. si
tratta delle reti che vengono utilizzate nei piccoli uffici, nelle aule
attrezzate delle scuole, nei piccoli centri di ricerca.
un rete geografica, in inglese detta wan, da wide area network, � una rete
che copre distanze molto grandi. queste reti connettono computer assai distanti
l�uno dall�altro. esempi di wan sono le reti che collegano le varie filiali di
una banca, o le differenti sedi di una azienda.
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istruttore: l�esempio pi� noto di rete wan � naturalmente internet, della


quale ci occupiamo ampiamente in altri moduli del nostro corso. in questo modulo
ci soffermiamo invece proprio sulle reti locali. si tratta infatti di una
risorsa preziosa per il lavoro, e sono ormai pochi gli uffici che non ne
utilizzano una. ma reti locali sono spesso presenti anche nelle scuole (e in
primo luogo nelle aule multimediali), e perfino in molte case, per collegare fra
loro i computer dei diversi membri della famiglia e permettere la condivisione e
lo scambio di documenti, o � perch� no � una partita a qualcuno dei molti giochi
multiplayer capaci di sfruttare la rete per mettere in contatto i vari
giocatori.
rispetto all�immenso mare di risorse offerto da internet, una rete locale
pu� sembrare una sorta di �parente povero�, dalle potenzialit� assai pi�
limitate. in realt�, non � cos�: rispetto a internet una rete locale presenta
infatti due fondamentali vantaggi: � molto pi� veloce, ed �, nella maggior parte
dei casi, molto pi� sicura.

operatore: quella che ho in mano [mostra la scheda] � una componente


fondamentale di una rete locale: si tratta di una scheda di rete, ed offre un
canale di comunicazione veloce fra il computer e il mondo esterno. in questo
caso, la nostra � una scheda per una rete ethernet 10/100, la tipologia di rete
locale probabilmente pi� diffusa. ma cosa indica questa sigla? vediamolo
insieme.

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ethernet: architettura per reti locali sviluppata dalla xerox, in
collaborazione con dec e intel, nel 1976. in una rete ethernet i computer
possono essere collegati fra loro sia linearmente, attraverso un canale
denominato �bus�, sia a stella. in quest�ultimo caso i computer sono collegati
attraverso un dispositivo centrale denominato hub.
le specifiche originali prevedevano per le reti ethernet la velocit�, gi�
ragguardevole, di 10 megabit [n.b. attenti a non dire megabyte!] al secondo. la
maggior parte dei dispositivi di rete sono oggi 10/100 [si legge �dieci-cento�];
sono cio� in grado di supportare anche le specifiche fast ethernet, che
prevedono una velocit� di ben 100 megabit al secondo. nel frattempo sono state
sviluppate anche le specifiche gigabit ethernet, che prevedono l�impressionante
velocit� di un gigabit, ovvero mille megabit, al secondo.
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operatore: va detto anche che accanto all�uso di schede di rete come questa,
che prevedono un collegamento fisico, via cavo, fra i computer della rete, si
stanno diffondendo sempre di pi� anche tecnologie wireless.

istruttore: in quest�ultimo caso i dati viaggiano via radio, e i dispositivi


di interfaccia collegati ai computer della rete hanno la funzione di ricevere e
trasmettere via radio i pacchetti di informazioni.

operatore: ecco dunque che in alcune reti, al posto delle tradizionali


schede di rete, troverete collegati ai computer dispositivi come questo [prende
in mano la scheda wireless lan, coprendo il marchio, e la mostra]: un
dispositivo per lan wireless, in grado di garantire una buona velocit� per reti
collocate all�interno dello stesso edificio.

istruttore: ma supponiamo di aver installato nel nostro computer un qualche


tipo di interfaccia di rete, e di averlo collegato a un altro computer dotato
anch�esso di un�interfaccia di rete. cosa occorre fare perch� i computer siano
in grado di dialogare fra loro e di condividere risorse?

operatore: mentre la configurazione di una rete aziendale � un�operazione


piuttosto complessa, anche per l�esigenza di garantire alti livelli di sicurezza
e diverse tipologie di utenza, la creazione di una piccola rete casalinga �
un�operazione che, con un po� di pazienza, � alla portata di chiunque.

istruttore: vediamo insieme le procedure da seguire su un sistema dotato di


windows xp.
una procedura automatica ci guider� passo passo, e semplificher� il nostro
lavoro.

operatore: per avviarla, il nostro consiglio � partire dall�help di windows.


lo apro a partire dal menu start, cos�. [avvio help windows]. le indicazioni che
mi servono sono relative alla creazione di una rete domestica: inserisco dunque
�rete domestica� come termine di ricerca [mostra l�operazione] , e apro questa
pagina, intitolata �procedura per la creazione di una rete domestica o di una
piccola rete d�ufficio�. la pagina indica, nell�ordine, tutti i passi da
seguire, e fornisce suggerimenti e indicazioni dettagliate. consigliamo di
leggerla con attenzione, prima di lanciare, attraverso questo collegamento
[mostra il collegamento alla procedura di installazione guidata rete], la
procedura di installazione guidata rete. [lancia la procedura]

istruttore: non potremo seguire tutti i dettagli della procedura, ma


vediamone almeno alcuni.

operatore: innanzitutto, dovremo indicare se gli altri computer della nostra


rete dovranno essere connessi a internet attraverso il computer che stiamo
utilizzando, o in altro modo. [clicca e mostra i due �visualizza esempio�]
possiamo, come vedete, visualizzare dei chiari esempi grafici delle due
situazioni.
supponiamo di trovarci nella seconda situazione. in questo caso, ci viene
chiesto il nome con il quale vogliamo che il nostro computer venga identificato
dagli altri utenti della rete. il nome � indispensabile, nel nostro caso usiamo
il nome �nome� mentre � opzionale fornire anche, attraverso questa casella, una
breve descrizione, ad esempio �computer del soggiorno� [scrive la descrizione].
procedendo [clicca su �avanti�] dobbiamo indicare il nome del gruppo di
lavoro al quale appartiene il computer.

istruttore: attenzione: questo passo � importantissimo. i computer della


nostra rete, infatti, saranno in grado di riconoscersi solo se su tutti sar�
indicato lo stesso nome di gruppo di lavoro. consigliamo di indicare sempre il
nome del gruppo di lavoro usando solo lettere maiuscole, in modo da essere
sicuri che anche la forma grafica sia la stessa per tutti i computer della
nostra rete.

operatore: il sistema suggerisce il nome mshome, ma � bene sostituirlo con


un nome un po� pi� �personalizzato�. io uso �redazione�.
a questo punto, la procedura � quasi completa. come vedete, vengono
riassunte le indicazioni che abbiamo fornito. un altro click, e le impostazioni
di rete vengono salvate.

istruttore: una volta installata una rete, sar� possibile condividere fra i
vari utenti cartelle e risorse. ma prima di approfondire questo tema, e anche
per spezzare un po� queste procedure tecniche sicuramente un po� faticose,
vogliamo dare insieme un�occhiata a un esempio di rete locale un po� pi� ampia?
un caso particolarmente interessante � senz�altro quello della rete locale di
un�aula multimediale scolastica o universitaria. in questo caso, infatti, �
molto importante anche scegliere con cura la tipologia e la funzione delle varie
componenti installate. in un altro dei nostri corsi, multimedi@scuola, abbiamo
esaminato la dotazione e le caratteristiche di un�ipotetica aula multimediale
scolastica. vediamo dunque una breve scheda al riguardo tratta proprio da
multimedi@scuola.

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in un�aula multimediale sono presenti pi� computer (in genere tra 10 e 20),
collegati fra loro. ogni computer pu� essere utilizzato da solo, ad esempio per
la navigazione in rete o la consultazione di programmi didattici. ma la vera
forza dell�aula multimediale � nell�uso di rete. essendo collegati in rete,
infatti, i computer dell�aula possono condividere risorse � ad esempio una
stampante - e scambiarsi dati.
accanto al puro scambio di dati, la rete di un�aula multimediale pu� anche
offrire alcune funzionalit� didattiche. il docente pu� ad esempio visualizzare
lo schermo del suo computer su quello delle altre postazioni, o assumere
direttamente il controllo del computer di uno studente.
una rete che possieda queste funzionalit�, anzich� semplice rete dati viene
spesso definita rete didattica.
soffermiamoci ora sulle componenti di un�aula multimediale. in genere
un�aula multimediale comprende, oltre alle postazioni degli alunni, un server e
una postazione insegnante. pu� inoltre comprendere una stazione grafica. vediamo
pi� da vicino di cosa si tratta.
il server � un po� il cuore dell�aula multimediale: gestisce la
comunicazione dei vari computer fra loro e verso l�esterno, ospita l�elenco
degli utenti registrati e ne controlla l�accesso, ospita i dati e i documenti di
uso pi� comune. il server gestisce anche il collegamento a internet, permettendo
la navigazione a tutti i computer dell�aula.
proprio perch� ha la funzione vitale di gestire lo scambio di dati fra tutti
i computer dell�aula e con l�esterno, � bene che al server non si attribuiscano
troppi altri compiti. non dovrebbe dunque essere utilizzato direttamente n�
dagli studenti n� dall�insegnante, se non quando occorra modificare qualche
impostazione che riguarda tutta l�aula.
la postazione insegnante � quella dalla quale il docente pu� controllare il
lavoro degli studenti e mostrare direttamente schermate e procedure. � bene
quindi che abbia un disco rigido abbastanza capiente, buone capacit� di memoria,
e un lettore per dvd, il nuovo formato di dischi ottici in grado di contenere
grandi quantit� di dati (ad esempio, un intero film).
se si vuole lavorare molto con materiali multimediali, e in particolare con
immagini, suoni e video, pu� essere utile che accanto alla postazione insegnante
la rete comprenda anche una postazione grafica: un computer veloce, con molta
memoria, un disco rigido capiente, e un buon monitor di grandi dimensioni. la
postazione grafica sar� collegata a uno scanner per l�acquisizione di immagini,
e disporr� di schede per l�acquisizione di suoni e video: tutte componenti
delle quali parleremo nel seguito del corso.
un�aula multimediale dovr� inoltre disporre di un paio di stampanti (una
delle quali a colori).
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istruttore: abbiamo dunque visto un esempio di rete locale, creata in questo


caso per scopi didattici. ma torniamo alle nostre procedure. parlavamo di
condivisione di file e cartelle. vogliamo vedere insieme come si fa a
condividere una cartella in modo che sia accessibile anche dagli altri computer
della rete?

operatore: come vedete, ho creato nel mio disco rigido una directory
chiamata �documenti condivisi�. avrei naturalmente potuto scegliere un altro
nome, o utilizzare una cartella gi� presente, ma questo nome mi aiuter� a
ricordare che il contenuto della cartella sar� visibile anche dagli altri
computer della rete. dovr� dunque inserirci solo materiali che voglio
effettivamente condividere con i miei familiari o con i miei collaboratori, e
non documenti strettamente privati.

istruttore: e una volta creata la cartella?

operatore: dovr� condividerla: basta un click col tasto destro sul nome,
dopodich� dovr� scegliere la voce �condivisione e protezione�. scelgo �condividi
cartella�, e clicco su �ok�. a questo punto, la cartella sar� visibile da tutti
i computer della mia rete locale. a indicare questo fatto, nell�icona della
cartella compare, come vedete, una piccola manina che sembra offrirne il
contenuto. e in effetti per visualizzare tale contenuto baster� � partendo da un
qualsiasi computer della rete � consultare la sezione �risorse di rete�
disponibile a partire dal menu �start�. i computer della rete potranno usare la
cartella condivisa allo stesso modo delle cartelle locali, ad esempio
spostandovi o copiandovi dei file.
istruttore: una procedura guidata molto simile a quella appena vista
permette di condividere anche una stampante. questo permetter� di utilizzare una
stessa stampante partendo da pi� computer.
siamo quasi arrivati alla fine anche di questo modulo. prima, per�, una
brevissima scheda su un tipo particolare di rete locale: vediamo insieme cos��
una rete intranet

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una intranet � una rete locale che utilizza, per la comunicazione dei
computer che ne fanno parte, gli stessi protocolli di rete e le stesse
tecnologie della rete internet. questo permette ad esempio di creare veri e
propri siti web, visibili per� solo all�interno della rete locale.
un sito del genere � detto sito intranet, e rappresentare uno strumento
assai comodo per condividere documenti interni di lavoro, o per preparare
materiale che dovr� essere in seguito pubblicato su internet.
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istruttore: ora sta a voi fare un po� di pratica con le nozioni apprese in
questo modulo. ad esempio:
- se a casa disponete di due computer, potrebbe essere utile (e istruttivo)
dotarli di schede di rete e collegarli fra loro in rete locale;
- se nella vostra scuola o nel vostro ufficio esiste una rete locale,
provate a creare una cartella condivisa, e a consultarla da un altro computer
della rete;
- provate inoltre a trasferire un file da un computer a un altro della rete
locale

in questo modulo dovreste aver imparato:


1. cos�� una rete locale
2. quali sono le principali interfacce di rete, e come collegare il
proprio
computer a una rete locale
3. come condividere file e documenti
4. cos�� una rete intranet

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modulo 2 - introduzione all�html
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spot motivazionale � vanilla � contenta per la facilit� con cui sta


imparando l�html.

in questo modulo vi forniremo una breve introduzione all�html, in


particolare imparerete:
1. cos�� un linguaggio di marcatura
2. quali sono gli elementi fondamentali di un documento html
3. quali software facilitano la scrittura del codice html

istruttore: �da quando, a met� degli anni �90, il world wide web �
diventato un fenomeno di massa, si sente sempre pi� spesso parlare di html, il
linguaggio in cui sono scritte le pagine ipertestuali del web. ma che cos��
l�html?
l�html non � un vero � proprio linguaggio di programmazione, appartiene,
come ci fa capire il suo nome hypertext markup language, alla famiglia dei
linguaggi di marcatura, quei linguaggi cio� che si servono di simboli
particolari, i cosiddetti marcatori o tag, per strutturare e visualizzare i
documenti.
i file che contengono il codice html vengono interpretati e visualizzati
sullo schermo da programmi particolari, i cosiddetti browser.
facciamo un semplice esempio per capire il concetto di marcatore.

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se il browser riceve una porzione di codice in cui compare questa riga:

oggi � una <b>bellissima</b> giornata

la visualizzer� in questo modo:

oggi � una bellissima giornata

con bellissima in grassetto perch� il tag o marcatore �b�dall�inglese bold,


grassetto, dice al browser di visualizzare ci� che segue in grassetto fino al
corrispettivo marcatore di chiusura �barra b�.
in html i marcatori sono formati da alcuni caratteri, di solito
l�abbreviazione di una parola inglese, tra parentesi angolate.
a ogni tag di apertura, in genere, corrisponde il relativo tag di chiusura,
identico al primo ma preceduto dalla barra rovesciata .
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istruttore: un documento html, quindi, � un testo con marcatori. e poich�


anche i marcatori sono formati da caratteri, i file html conterranno solo
caratteri alfanumerici, per questo viaggiano in modo molto veloce nella rete.
anche quando � presente un marcatore che dice al browser di visualizzare
un�immagine, l�immagine � esterna al file html stesso.
quindi per scrivere una pagina html abbiamo bisogno di un editor che salva i
documenti in solo testo come blocco note.
chiariamo meglio questo punto.

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in windows, apro il programma blocco note, scrivo �ciao� e salvo il
documento con il nome �testo_1.htm�.
�.htm� o �.html�. sono le estensioni usate per i file html.
poi apro word, scrivo �ciao� e salvo il documento con il nome �testo2.doc�.
quando vado a vedere i file salvati in esplora risorse mi accorger� che il
file �testo_1.htm� avr� una dimensione di 4 byte, come era prevedibile, poich�
la parola �ciao� contenuta nel file � di quattro caratteri � so che ad ogni
carattere corrisponde un byte.
ma il file �testo2.doc� sar� di ben 19,5 kilobyte. come mai? questo � dovuto
al fatto che oltre alla parola che ho inserito, il file contiene tanti altri
caratteri che servono a word per le informazioni sul formato della pagina, degli
stili, dei caratteri, ecc. caratteri che impediranno al browser di visualizzare
in modo corretto il documento html.
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istruttore: in realt� anche word potrebbe essere usato per scrivere pagine
html, specificando il formato in cui salvare il file. ma poich� Word salva i
file html in modo un po� particolare, per il momento � meglio non usarlo.
finora vi abbiamo fatto vedere solo una piccola porzione di un documento
html . vogliamo provare a scriverne uno completo?

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come prima cosa dobbiamo inserire un marcatore di apertura e chiusura html
per identificare l�intero documento. ecco fatto.
ogni documento html � poi diviso in due parti: la sezione head, che contiene
varie informazioni sul documento, che per ora non ci interessano, tra cui il
titolo, con i relativi tag, title.
come titolo inseriamo, per esempio, �il linguaggio html�.
questo titolo comparir� nella barra superiore della finestra del browser.
la sezione body, invece, conterr� il testo vero e proprio del nostro
documento.
inseriamo, per esempio, il testo:
�il linguaggio html.
per poter pubblicare in rete � necessario conoscere il linguaggio di
marcatura html.�
ecco come apparir� nel nostro browser.
certo non � molto spettacolare; non compare neanche l�a capo che avevamo
inserito, perch� gli spazi vuoti vengono ignorati dal browser; che ci sia uno o
pi� spazi vuoti, uno o pi� a capo, per lui � lo stesso; saranno sempre
considerati come un unico spazio vuoto. come possiamo fare per migliorare
l�aspetto del nostro documento? potremmo per esempio stabilire che �il
linguaggio html� va scritto con maggiore evidenza, e racchiuderlo tra il
marcatore di apertura h1 e quello di chiusura barra h1, sempre racchiusi dalle
parentesi acute; h1 sta per heading, intestazione, di primo livello. e potremmo
considerare il resto come un paragrafo normale, inserendo i tag, p, paragraph.
e poi, potremmo volere che �linguaggio di marcatura� sia in corsivo: usiamo
anche in questo caso un marcatore, una i all�inizio e alla fine della parte in
corsivo (i sta per l'inglese italic, che vuol dire corsivo): ecco fatto!
e questo � il risultato.
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istruttore: come avete visto, buona parte della preparazione di un documento


html consiste proprio in questa operazione, semplice ma un po� certosina:
marcare il testo per strutturarlo e visualizzato nel modo da noi desiderato. per
fortuna esistono dei programmi che facilitano di molto questo compito. vediamo
quali sono.

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per scrivere pi� facilmente pagine in html possiamo usare degli editor di
testo potenziati, come note tab light.
un programma freeware che ci permette di inserite tag con un semplice click
scegliendoli da questa lista su lato sinistro.
oppure programmi che ci permettono di scrivere come in un normale word
processor, poich� generano automaticamente il codice html necessario alla
formattazione da noi scelta, come netscape composer.
proviamo a riscrivere la pagina precedente usando questo ultimo programma.
come prima cosa scrivo il testo
�il linguaggio html.
per poter pubblicare in rete � necessario conoscere il linguaggio di
marcatura html.�
poi decido che questa � l�intestazione di primo livello. e, visto che �
facile, decido anche di renderla rosso e metterla al centro.
�linguaggio di marcatura� lo devo mettere in corsivo. un click qui.
vogliamo vedere il risultato? scelgo la voce �anteprima nel browser� - ecco
la mia pagina pronta per il web.
e i marcatori html? li ha generati automaticamente il programma: eccoli.
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istruttore: visto? programmi come composer velocizzano enormemente la


scrittura di una pagina web. non siamo neanche obbligati a conoscere l�html,
anche se sarebbe bene averne almeno un�infarinatura perch� talvolta � necessario
intervenire sul codice stesso. e poich� un uso costante di questi programmi
tende a farci impigrire, a farci dimenticare al sintassi dell�html, sarebbe bene
usare anche programmi come note tab light che ci obbligano di confrontarci
costantemente con il codice.
vediamo ora come realizzare un link.

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alla pagina precedente abbiamo aggiunto questa riga (il mouse scorre sul
testo- si deve vedere bene - che non viene pronunciato) e voglio che cliccando
su �world wide web consortium� si vada direttamente al sito di questa
organizzazione. come faccio?
evidenzio �world wide web consortium� poi clicco su �link� e nella pagine
che si apre inserisco l�indirizzo del sito �http://www.w3.org/�.
vediamo se funziona.
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istruttore: il riferimento a questa organizzazione, il world wide web


consortium, che si occupa di stabilire le specifiche ufficiali del linguaggio
html ci permette di segnalarvi un problema da tenere presente. infatti malgrado
i suoi sforzi per definire uno standard comune, i due browser pi� diffusi,
netscape navigator e internet explorer, non implementano tutti i tag ufficiali e
non interpretano sempre il codice html in modo perfettamente identico; inoltre i
programmatori dei due browser introducono talvolta delle estensioni proprietarie
del linguaggio, cio� dei marcatori o tag che funzionano solo con il proprio
browser. facciamo un esempio.

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il tag blink permette di visualizzare un testo lampeggiante nella pagina; ma
questo tag � riconosciuto solo da netscape e non da explorer. d�altra parte, il
tag marquee che fa scorrere una linea di testo funziona solo con explorer e non
con netscape.
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istruttore: l�autore di pagine web, quindi, dovrebbe sempre usare i tag


ufficiali e fare molte prove con browser differenti per vedere se l�effetto
desiderato viene realizzato davvero da tutti i browser.
ma torniamo alla pagina su cui stiamo lavorando e chiariamo un ultimo
concetto, quello di attributo del tag.

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esaminiamo il codice generato automaticamente da composer.
notiamo che le parole �world wide web consortium� sono precedute e seguite
dal tag a, ancora, il tag che ci permette di realizzare i link. questo non ci
stupisce, si accorda a ci� che abbiamo detto fin qui della sintassi dell�html;
ma come mai nel primo tag c�� anche un �href� seguito dall�indirizzo del
w3consortium? ma � ovvio, se c�� un tag che dice che queste parole sono un
link, ci deve essere anche qualcosa che dica a cosa collegano. la stessa cosa
vale per il tag �font� che � ha al suo interno la specificazione �red�. in
questo caso href e red sono attribuiti dei tag a e font.
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istruttore: concludiamo qui la nostra breve introduzione al linguaggio html.


ora sta a voi cimentarvi nella scrittura di pagine web. tenete presente,
comunque, che con l�html da solo non riuscirete a produrre delle pagine
pienamente dinamiche, con effetti come il movimento di un oggetto o di una
scritta; per far questo serve affiancare all�html dei veri e propri linguaggi di
programmazione come java e javascript.
come esercitazione potreste:
- consultare uno dei tanti manuali elementari che si trovano in rete
- provare a scrivere delle semplici pagine in html
in questo modulo vi abbiamo fornito una breve introduzione all�html, in
particolare avete imparato:
1. cos�� un linguaggio di marcatura
2. quali sono gli elementi fondamentali di un documento html
3. quali software facilitano la scrittura del codice html

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modulo 3 - pubblicare in rete
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spot motivazionale � vanilla � preoccupata dall�incarico che il capoufficio


le ha affidato, ma non pu� pi� tirarsi indietro.

in questo modulo verr� spiegato come funziona il world wide web e come si
pubblicano delle pagine in rete, in particolare imparerete cos��:
1. un browser
2. un server che ospita pagine web
3. il linguaggio html
4. il protocollo http
5. il protocollo ftp

istruttore: la realizzazione e la pubblicazione di un insieme di pagine che


formano un semplice sito web non rappresenta un compito particolarmente
difficile e chiunque abbia una certa dimestichezza con il computer pu� essere in
grado di portarlo a termine. ci riferiamo ovviamente a siti elementari con
pagine scarsamente interattive che non devono essere aggiornate spesso e che non
devono tener conto di problemi legati alla sicurezza. per intenderci, la
disperazione di vanilla sarebbe stata pi� che giustificata se avesse davvero
dovuto realizzare un sito per il commercio on line.
prima di cimentarsi con la costruzione di un sito, per�, dobbiamo essere
sicuri di conoscere, almeno a grandi linee, gli ingredienti fondamentali che
costituiscono il web.

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alla base del funzionamento del world wide web troviamo:
1. il linguaggio html, ovvero hypertext markup language, in cui sono scritte
le pagine web.
2. un server che ospita le pagine pubblicate.
3. il protocollo di comunicazione http, ovvero hypertext transfer protocol,
che regola il trasferimento delle pagine dal server al computer dell�utente.
4. la rete di computer all�interno della quale viaggia l�informazione
5. un programma cliente, il cosiddetto browser, che richiede l�informazione,
interpreta il codice html ricevuto e visualizza la pagina sullo schermo
dell�utente.
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istruttore: proviamo ad analizzare questi ingredienti uno alla volta. e


partiamo dall�ultimo, il browser, perch� sicuramente lo conoscete gi� tutti.

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il browser � un programma client che gira sul mio personal computer e ha il
compito di collegarsi con un server remoto in rete, chiedere il trasferimento di
un determinato documento, interpretare il codice html in cui � scritto e
visualizzarlo sullo schermo.
alle mie spalle vedete il browser, in questo caso netscape navigator, aperto
sulla home page di rai educational.
nella barra degli indirizzi, l� in alto, vedete l�url o uniform resource
locator, che identifica in modo univoco un documento o altre risorse nel world
wide web. quando clicco su un link, per esempio, su mediamente learning, non
faccio altro che chiedere al browser di caricare un altro documento e quindi
nella barra degli indirizzi comparir� l�indirizzo del nuovo documento. le pagine
in cui navigo possono essere ospitate sullo stesso server o su server diversi,
posti in qualunque parte del mondo.
in questo caso il documento risiede sul server della rai.
ma nella barra degli indirizzo posso notare anche un�altra cosa. l�indirizzo
� preceduto dalla sigla http, cio� Hypertext transfer protocol, e quindi so che
questo � il protocollo usato nel web per trasferire le pagine dal server al mio
computer.
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istruttore: quindi anche solo da un�attenta osservazione del nostro browser


possiamo capire molte cose su come � fatto il world wide web. ci sono diversi
server, sparsi in tutto il mondo, che contengono nei loro hard disk dei
documenti ipertestuali a cui posso accedere sfruttando le infrastrutture fisiche
che costituiscono la rete e un insieme di regole per il loro trasferimento.
ma che caratteristiche hanno queste pagine ipertestuali? abbiamo gi� detto
che sono scritte in html, ma cos�� precisamente l�html? ritorniamo al browser.

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il documento html viene visualizzato dal browser nella parte pi� ampia della
finestra, sotto la barra degli indirizzi. ci� che vediamo � il modo in cui il
browser interpreta e visualizza il codice html. e se volessimo vedere il codice
stesso? non dovremmo far altro che cliccare su �visualizza� �sorgente�. non vi
spaventate, questa � una pagina piuttosto complessa, quindi lo � anche il
relativo codice. ma il concetto fondamentale � semplice.
l�html, come dice il nome hypertext markup language, � un linguaggio di
marcatura, che inserisce dei simboli particolari, i cosiddetti marcatori o tag,
prima e dopo le parti di un documento per dire al browser come visualizzarle e
per realizzare i collegamenti ipertestuali. per trasformare un normale file di
testo in un documento html si dovr� quindi procedere alla sua marcatura tramite
appositi tag.
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istruttore: visto che abbiamo esaurito la nostra rapida carrella sugli


ingredienti che costituiscono il web possiamo vedere passo passo come pubblicare
un semplice sito in rete. mi sembra che la prima cosa da fare sia proprio
scrivere le nostre pagine in html?

operatore: certo, e per farlo ci faremo aiutare da programmi appositi che


facilitano la scrittura del codice html come netscape composer o frontpage o
coffecup html. ma prima di iniziare a scrivere le singole pagine � bene
progettare la struttura generale del sito. stabilire per esempio,
- un�interfaccia grafica comune a tutto il sito o a parti omogenee di esso;
- un sistema uniforme di navigazione tra le varie pagine;
- la struttura ad albero delle cartelle che conterranno i documenti testuali
e i loro elementi multimediali.

istruttore: ricordatevi che per caricare nuove pagine, immagini e altri


elementi multimediali, ci si serve delle loro url e quindi � necessario essere
molto ordinati e precisi nella scrittura dei nomi e nella posizione relativa di
tutti i file che compongono il sito, altrimenti il caricamento di un immagine o
di un nuovo documento non avverr� in modo corretto.

operatore: posso comunque controllare l�integrit� di tutti i collegamenti


navigando in locale sul mio computer. possibilmente usando pi� di un browser
perch� talvolta non visualizzano in modo uguale la stessa pagina.

istruttore: ricordatevi inoltre che nei sistemi unix, molto usati nel web
come server, esiste una differenza tra lettere maiuscole e minuscole. quindi se
per esempio, avete stabilito un collegamento al documento �miofile.htm�, ma lo
avete salvato col nome �miofile.htm�, il caricamento avverr� correttamente sul
vostro computer con windows, mentre non avverr� su un sistema unix.

operatore: dopo aver verificato tutti i collegamenti devo trovare un server


su cui pubblicare le mie pagine.

istruttore: certo, prima bisogna scrivere le pagine e poi pubblicarle su un


server, ma sarebbe bene comunque aver fin dall�inizio un�idea chiara su quale
sar� il server che ospiter� il mio sito.
ricordavi che il server sar� quel computer costantemente collegato alla
rete, che ospiter� fisicamente le pagine che vogliamo pubblicare. vediamo che
possibilit� abbiamo a disposizione.

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per pubblicare delle pagine in rete si pu�:
- utilizzare spazio sul hard disk di un server gi� esistente, di solito
quello del nostro fornitore di connettivit�;
oppure
- trasformare il nostro computer in server, dotandosi di un collegamento 24
ore su 24 con la rete.
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istruttore: la scelta tra queste due alternative dipende in genere da cosa


vogliamo pubblicare e dallo scopo che ci prefiggiamo.
se, come abbiamo ipotizzato, vogliamo solo mettere in rete la nostra home
page personale o se vogliamo far conoscere l�attivit� del nostro sci club, molto
probabilmente baster� ricorrere al server del nostro provider. tenendo conto che
il noleggio di una piccola quantit� di spazio per scopi non commerciali � spesso
offerta gratuitamente da molti internet provider.
se invece si volesse allestire un sito per la vendita in rete dei prodotti
della propria azienda, molto probabilmente sarebbe meglio optare per un server
dedicato a questo scopo. servir�, infatti, molto spazio e soprattutto si avr� la
necessit� di aggiornare continuamente le pagine e adottare le necessarie misure
per la sicurezza delle transazioni. avere il computer che ospita il proprio sito
sotto il proprio totale controllo pu� rivelarsi in questo caso molto utile.
in questa ultima prospettiva, comunque, si potrebbe anche scegliere una
soluzione intermedia, il cosiddetto hosting, cio� rivolgersi a un�azienda
specializzata che ospita il proprio sito e si occupa anche della sua
manutenzione.
ma quali devono essere le caratteristiche di un computer che funge da
server?

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un computer che svolge la funzione di server non deve avere nessuna
caratteristica particolare.
non � neanche necessario che sia particolarmente potente.
ovviamente, tutto dipende dall�uso che immaginiamo per le nostre pagine e
dal flusso di traffico che ci aspettiamo.
se il sito o i siti ospitatati occupano molto spazio, dovr� avere degli hard
disk molto capaci; se ci aspettiamo che molti utenti si colleghino
contemporaneamente, dovr� avere molta memoria ram e un processore veloce.
e� importante infine considerare anche la velocit� a cui il server �
connesso alla rete.
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istruttore: ma come vengono caricate le pagine sul server? immaginiamo di


voler pubblicare le nostre pagine personali nello spazio che il nostro provider
ci offre gratuitamente. cosa dobbiamo fare?

operatore: le procedure variano leggermente a seconda del provider usato,


quindi come prima cosa � bene informarsi presso il proprio provider. di solito,
i provider offrono spazio in una cartella con il nome dell�utente e permettono
il caricamento dei file o con un client ftp o direttamente dal browser.

istruttore: il protocollo ftp o file transfer protocol � il protocollo


appositamente studiato per il trasferimento di file nella rete. vediamo come
usare ws-ftp limited edition, un programma ftp molto diffuso che pu� essere
usato gratuitamente a scopi non commerciali.

operatore: nella prima schermata che mi compare dopo aver lanciato il


programma clicco su �new� per creare un nuovo profilo. poi in �profile name�
metto un nome qualunque, per esempio �mio sito�, in �host name/adrress� metto
l�ip simbolico o numerico del mio provider.[trovare sito ftp credibile]e poi
inserisco il nome utente e la password che mi permettono l�accesso alla cartella
a me riservata sull�hard disk del provider.
dopo aver stabilito la connessione avr� una finestra divisa in due parti.
sulla sinistra, in �local system�, ci saranno i file che risiedono nel mio
computer. sulla destra, �remote site�, quelli sull�hard disk del provider.
per effettuare il trasferimento non devo far altro che trascinare i file da
una parte all�altra.

istruttore: e cos�, dopo aver caricato sul server tutti i file che lo
compongono, il nostro sito sar� accessibile da qualunque parte del mondo.
con questo abbiamo finito la nostra esposizione, e ora sta voi fare qualche
esercizio, potreste, per esempio:
- informarmi se il vostro provider vi offre gratuitamente spazio web
- informarvi sulle modalit� usate per il trasferimento dei file
- provare a usare un programma ftp�

in questo modulo verr� spiegato come funziona il world wide web e come si
pubblicano delle pagine in rete, in particolare imparerete cos��:
1. un browser
2. un server che ospita pagine web
3. il linguaggio html
4. il protocollo http
5. il protocollo ftp
del nostro provider. tenendo conto che
il noleggio di una piccola quantit� di spazio per scopi non commerciali � spesso
offerta gratuitamente da molti internet provider.
se invece si volesse allestire un sito per la vendita in rete dei prodotti
della propria azienda, molto probabilmente sarebbe meglio optare per un server
dedicato a questo scopo. servir�, infatti, molto spazio e s

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