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modulo 1 - lavorare in rete locale
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istruttore: in effetti, una rete locale farebbe molto comodo alla nostra
amica vanilla. la rete locale infatti mette in comunicazione fra loro computer
che si trovano in uno stesso edificio o gruppo di edifici, e permette di
scambiare in modo facile e veloce file e documenti. pi� in generale, e pi�
esattamente, una rete locale permette di condividere sia risorse software (come
un file o un programma), sia risorse hardware (come una stampante).
ma prima di vedere pi� da vicino come funziona una rete locale, vogliamo
ricordare brevemente la differenza fra una rete locale, o lan, e una rete su
territorio, o wan? facciamolo con l�aiuto di una scheda tratta dal corso di rai
educational �educare al multimediale�
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le reti di computer si differenziano tra loro per molti aspetti. la loro
estensione fisica, il tipo di tecnologia che utilizzano, la funzione che
svolgono all�interno delle aziende o degli enti che ne sono proprietari.
uno dei criteri di classificazione delle reti pi� diffusi � quello basato
sulla loro estensione. da questo punto di vista due tipi di rete hanno
particolare importanza: la rete locale e la rete geografica.
una rete locale, chiamata in inglese lan, ovvero local area network, � una
rete dalla estensione limitata, che non supera le poche centinaia di metri. si
tratta delle reti che vengono utilizzate nei piccoli uffici, nelle aule
attrezzate delle scuole, nei piccoli centri di ricerca.
un rete geografica, in inglese detta wan, da wide area network, � una rete
che copre distanze molto grandi. queste reti connettono computer assai distanti
l�uno dall�altro. esempi di wan sono le reti che collegano le varie filiali di
una banca, o le differenti sedi di una azienda.
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ethernet: architettura per reti locali sviluppata dalla xerox, in
collaborazione con dec e intel, nel 1976. in una rete ethernet i computer
possono essere collegati fra loro sia linearmente, attraverso un canale
denominato �bus�, sia a stella. in quest�ultimo caso i computer sono collegati
attraverso un dispositivo centrale denominato hub.
le specifiche originali prevedevano per le reti ethernet la velocit�, gi�
ragguardevole, di 10 megabit [n.b. attenti a non dire megabyte!] al secondo. la
maggior parte dei dispositivi di rete sono oggi 10/100 [si legge �dieci-cento�];
sono cio� in grado di supportare anche le specifiche fast ethernet, che
prevedono una velocit� di ben 100 megabit al secondo. nel frattempo sono state
sviluppate anche le specifiche gigabit ethernet, che prevedono l�impressionante
velocit� di un gigabit, ovvero mille megabit, al secondo.
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operatore: va detto anche che accanto all�uso di schede di rete come questa,
che prevedono un collegamento fisico, via cavo, fra i computer della rete, si
stanno diffondendo sempre di pi� anche tecnologie wireless.
istruttore: una volta installata una rete, sar� possibile condividere fra i
vari utenti cartelle e risorse. ma prima di approfondire questo tema, e anche
per spezzare un po� queste procedure tecniche sicuramente un po� faticose,
vogliamo dare insieme un�occhiata a un esempio di rete locale un po� pi� ampia?
un caso particolarmente interessante � senz�altro quello della rete locale di
un�aula multimediale scolastica o universitaria. in questo caso, infatti, �
molto importante anche scegliere con cura la tipologia e la funzione delle varie
componenti installate. in un altro dei nostri corsi, multimedi@scuola, abbiamo
esaminato la dotazione e le caratteristiche di un�ipotetica aula multimediale
scolastica. vediamo dunque una breve scheda al riguardo tratta proprio da
multimedi@scuola.
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in un�aula multimediale sono presenti pi� computer (in genere tra 10 e 20),
collegati fra loro. ogni computer pu� essere utilizzato da solo, ad esempio per
la navigazione in rete o la consultazione di programmi didattici. ma la vera
forza dell�aula multimediale � nell�uso di rete. essendo collegati in rete,
infatti, i computer dell�aula possono condividere risorse � ad esempio una
stampante - e scambiarsi dati.
accanto al puro scambio di dati, la rete di un�aula multimediale pu� anche
offrire alcune funzionalit� didattiche. il docente pu� ad esempio visualizzare
lo schermo del suo computer su quello delle altre postazioni, o assumere
direttamente il controllo del computer di uno studente.
una rete che possieda queste funzionalit�, anzich� semplice rete dati viene
spesso definita rete didattica.
soffermiamoci ora sulle componenti di un�aula multimediale. in genere
un�aula multimediale comprende, oltre alle postazioni degli alunni, un server e
una postazione insegnante. pu� inoltre comprendere una stazione grafica. vediamo
pi� da vicino di cosa si tratta.
il server � un po� il cuore dell�aula multimediale: gestisce la
comunicazione dei vari computer fra loro e verso l�esterno, ospita l�elenco
degli utenti registrati e ne controlla l�accesso, ospita i dati e i documenti di
uso pi� comune. il server gestisce anche il collegamento a internet, permettendo
la navigazione a tutti i computer dell�aula.
proprio perch� ha la funzione vitale di gestire lo scambio di dati fra tutti
i computer dell�aula e con l�esterno, � bene che al server non si attribuiscano
troppi altri compiti. non dovrebbe dunque essere utilizzato direttamente n�
dagli studenti n� dall�insegnante, se non quando occorra modificare qualche
impostazione che riguarda tutta l�aula.
la postazione insegnante � quella dalla quale il docente pu� controllare il
lavoro degli studenti e mostrare direttamente schermate e procedure. � bene
quindi che abbia un disco rigido abbastanza capiente, buone capacit� di memoria,
e un lettore per dvd, il nuovo formato di dischi ottici in grado di contenere
grandi quantit� di dati (ad esempio, un intero film).
se si vuole lavorare molto con materiali multimediali, e in particolare con
immagini, suoni e video, pu� essere utile che accanto alla postazione insegnante
la rete comprenda anche una postazione grafica: un computer veloce, con molta
memoria, un disco rigido capiente, e un buon monitor di grandi dimensioni. la
postazione grafica sar� collegata a uno scanner per l�acquisizione di immagini,
e disporr� di schede per l�acquisizione di suoni e video: tutte componenti
delle quali parleremo nel seguito del corso.
un�aula multimediale dovr� inoltre disporre di un paio di stampanti (una
delle quali a colori).
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operatore: come vedete, ho creato nel mio disco rigido una directory
chiamata �documenti condivisi�. avrei naturalmente potuto scegliere un altro
nome, o utilizzare una cartella gi� presente, ma questo nome mi aiuter� a
ricordare che il contenuto della cartella sar� visibile anche dagli altri
computer della rete. dovr� dunque inserirci solo materiali che voglio
effettivamente condividere con i miei familiari o con i miei collaboratori, e
non documenti strettamente privati.
operatore: dovr� condividerla: basta un click col tasto destro sul nome,
dopodich� dovr� scegliere la voce �condivisione e protezione�. scelgo �condividi
cartella�, e clicco su �ok�. a questo punto, la cartella sar� visibile da tutti
i computer della mia rete locale. a indicare questo fatto, nell�icona della
cartella compare, come vedete, una piccola manina che sembra offrirne il
contenuto. e in effetti per visualizzare tale contenuto baster� � partendo da un
qualsiasi computer della rete � consultare la sezione �risorse di rete�
disponibile a partire dal menu �start�. i computer della rete potranno usare la
cartella condivisa allo stesso modo delle cartelle locali, ad esempio
spostandovi o copiandovi dei file.
istruttore: una procedura guidata molto simile a quella appena vista
permette di condividere anche una stampante. questo permetter� di utilizzare una
stessa stampante partendo da pi� computer.
siamo quasi arrivati alla fine anche di questo modulo. prima, per�, una
brevissima scheda su un tipo particolare di rete locale: vediamo insieme cos��
una rete intranet
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una intranet � una rete locale che utilizza, per la comunicazione dei
computer che ne fanno parte, gli stessi protocolli di rete e le stesse
tecnologie della rete internet. questo permette ad esempio di creare veri e
propri siti web, visibili per� solo all�interno della rete locale.
un sito del genere � detto sito intranet, e rappresentare uno strumento
assai comodo per condividere documenti interni di lavoro, o per preparare
materiale che dovr� essere in seguito pubblicato su internet.
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istruttore: ora sta a voi fare un po� di pratica con le nozioni apprese in
questo modulo. ad esempio:
- se a casa disponete di due computer, potrebbe essere utile (e istruttivo)
dotarli di schede di rete e collegarli fra loro in rete locale;
- se nella vostra scuola o nel vostro ufficio esiste una rete locale,
provate a creare una cartella condivisa, e a consultarla da un altro computer
della rete;
- provate inoltre a trasferire un file da un computer a un altro della rete
locale
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modulo 2 - introduzione all�html
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istruttore: �da quando, a met� degli anni �90, il world wide web �
diventato un fenomeno di massa, si sente sempre pi� spesso parlare di html, il
linguaggio in cui sono scritte le pagine ipertestuali del web. ma che cos��
l�html?
l�html non � un vero � proprio linguaggio di programmazione, appartiene,
come ci fa capire il suo nome hypertext markup language, alla famiglia dei
linguaggi di marcatura, quei linguaggi cio� che si servono di simboli
particolari, i cosiddetti marcatori o tag, per strutturare e visualizzare i
documenti.
i file che contengono il codice html vengono interpretati e visualizzati
sullo schermo da programmi particolari, i cosiddetti browser.
facciamo un semplice esempio per capire il concetto di marcatore.
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se il browser riceve una porzione di codice in cui compare questa riga:
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in windows, apro il programma blocco note, scrivo �ciao� e salvo il
documento con il nome �testo_1.htm�.
�.htm� o �.html�. sono le estensioni usate per i file html.
poi apro word, scrivo �ciao� e salvo il documento con il nome �testo2.doc�.
quando vado a vedere i file salvati in esplora risorse mi accorger� che il
file �testo_1.htm� avr� una dimensione di 4 byte, come era prevedibile, poich�
la parola �ciao� contenuta nel file � di quattro caratteri � so che ad ogni
carattere corrisponde un byte.
ma il file �testo2.doc� sar� di ben 19,5 kilobyte. come mai? questo � dovuto
al fatto che oltre alla parola che ho inserito, il file contiene tanti altri
caratteri che servono a word per le informazioni sul formato della pagina, degli
stili, dei caratteri, ecc. caratteri che impediranno al browser di visualizzare
in modo corretto il documento html.
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istruttore: in realt� anche word potrebbe essere usato per scrivere pagine
html, specificando il formato in cui salvare il file. ma poich� Word salva i
file html in modo un po� particolare, per il momento � meglio non usarlo.
finora vi abbiamo fatto vedere solo una piccola porzione di un documento
html . vogliamo provare a scriverne uno completo?
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come prima cosa dobbiamo inserire un marcatore di apertura e chiusura html
per identificare l�intero documento. ecco fatto.
ogni documento html � poi diviso in due parti: la sezione head, che contiene
varie informazioni sul documento, che per ora non ci interessano, tra cui il
titolo, con i relativi tag, title.
come titolo inseriamo, per esempio, �il linguaggio html�.
questo titolo comparir� nella barra superiore della finestra del browser.
la sezione body, invece, conterr� il testo vero e proprio del nostro
documento.
inseriamo, per esempio, il testo:
�il linguaggio html.
per poter pubblicare in rete � necessario conoscere il linguaggio di
marcatura html.�
ecco come apparir� nel nostro browser.
certo non � molto spettacolare; non compare neanche l�a capo che avevamo
inserito, perch� gli spazi vuoti vengono ignorati dal browser; che ci sia uno o
pi� spazi vuoti, uno o pi� a capo, per lui � lo stesso; saranno sempre
considerati come un unico spazio vuoto. come possiamo fare per migliorare
l�aspetto del nostro documento? potremmo per esempio stabilire che �il
linguaggio html� va scritto con maggiore evidenza, e racchiuderlo tra il
marcatore di apertura h1 e quello di chiusura barra h1, sempre racchiusi dalle
parentesi acute; h1 sta per heading, intestazione, di primo livello. e potremmo
considerare il resto come un paragrafo normale, inserendo i tag, p, paragraph.
e poi, potremmo volere che �linguaggio di marcatura� sia in corsivo: usiamo
anche in questo caso un marcatore, una i all�inizio e alla fine della parte in
corsivo (i sta per l'inglese italic, che vuol dire corsivo): ecco fatto!
e questo � il risultato.
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per scrivere pi� facilmente pagine in html possiamo usare degli editor di
testo potenziati, come note tab light.
un programma freeware che ci permette di inserite tag con un semplice click
scegliendoli da questa lista su lato sinistro.
oppure programmi che ci permettono di scrivere come in un normale word
processor, poich� generano automaticamente il codice html necessario alla
formattazione da noi scelta, come netscape composer.
proviamo a riscrivere la pagina precedente usando questo ultimo programma.
come prima cosa scrivo il testo
�il linguaggio html.
per poter pubblicare in rete � necessario conoscere il linguaggio di
marcatura html.�
poi decido che questa � l�intestazione di primo livello. e, visto che �
facile, decido anche di renderla rosso e metterla al centro.
�linguaggio di marcatura� lo devo mettere in corsivo. un click qui.
vogliamo vedere il risultato? scelgo la voce �anteprima nel browser� - ecco
la mia pagina pronta per il web.
e i marcatori html? li ha generati automaticamente il programma: eccoli.
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alla pagina precedente abbiamo aggiunto questa riga (il mouse scorre sul
testo- si deve vedere bene - che non viene pronunciato) e voglio che cliccando
su �world wide web consortium� si vada direttamente al sito di questa
organizzazione. come faccio?
evidenzio �world wide web consortium� poi clicco su �link� e nella pagine
che si apre inserisco l�indirizzo del sito �http://www.w3.org/�.
vediamo se funziona.
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il tag blink permette di visualizzare un testo lampeggiante nella pagina; ma
questo tag � riconosciuto solo da netscape e non da explorer. d�altra parte, il
tag marquee che fa scorrere una linea di testo funziona solo con explorer e non
con netscape.
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esaminiamo il codice generato automaticamente da composer.
notiamo che le parole �world wide web consortium� sono precedute e seguite
dal tag a, ancora, il tag che ci permette di realizzare i link. questo non ci
stupisce, si accorda a ci� che abbiamo detto fin qui della sintassi dell�html;
ma come mai nel primo tag c�� anche un �href� seguito dall�indirizzo del
w3consortium? ma � ovvio, se c�� un tag che dice che queste parole sono un
link, ci deve essere anche qualcosa che dica a cosa collegano. la stessa cosa
vale per il tag �font� che � ha al suo interno la specificazione �red�. in
questo caso href e red sono attribuiti dei tag a e font.
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modulo 3 - pubblicare in rete
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in questo modulo verr� spiegato come funziona il world wide web e come si
pubblicano delle pagine in rete, in particolare imparerete cos��:
1. un browser
2. un server che ospita pagine web
3. il linguaggio html
4. il protocollo http
5. il protocollo ftp
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alla base del funzionamento del world wide web troviamo:
1. il linguaggio html, ovvero hypertext markup language, in cui sono scritte
le pagine web.
2. un server che ospita le pagine pubblicate.
3. il protocollo di comunicazione http, ovvero hypertext transfer protocol,
che regola il trasferimento delle pagine dal server al computer dell�utente.
4. la rete di computer all�interno della quale viaggia l�informazione
5. un programma cliente, il cosiddetto browser, che richiede l�informazione,
interpreta il codice html ricevuto e visualizza la pagina sullo schermo
dell�utente.
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il browser � un programma client che gira sul mio personal computer e ha il
compito di collegarsi con un server remoto in rete, chiedere il trasferimento di
un determinato documento, interpretare il codice html in cui � scritto e
visualizzarlo sullo schermo.
alle mie spalle vedete il browser, in questo caso netscape navigator, aperto
sulla home page di rai educational.
nella barra degli indirizzi, l� in alto, vedete l�url o uniform resource
locator, che identifica in modo univoco un documento o altre risorse nel world
wide web. quando clicco su un link, per esempio, su mediamente learning, non
faccio altro che chiedere al browser di caricare un altro documento e quindi
nella barra degli indirizzi comparir� l�indirizzo del nuovo documento. le pagine
in cui navigo possono essere ospitate sullo stesso server o su server diversi,
posti in qualunque parte del mondo.
in questo caso il documento risiede sul server della rai.
ma nella barra degli indirizzo posso notare anche un�altra cosa. l�indirizzo
� preceduto dalla sigla http, cio� Hypertext transfer protocol, e quindi so che
questo � il protocollo usato nel web per trasferire le pagine dal server al mio
computer.
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il documento html viene visualizzato dal browser nella parte pi� ampia della
finestra, sotto la barra degli indirizzi. ci� che vediamo � il modo in cui il
browser interpreta e visualizza il codice html. e se volessimo vedere il codice
stesso? non dovremmo far altro che cliccare su �visualizza� �sorgente�. non vi
spaventate, questa � una pagina piuttosto complessa, quindi lo � anche il
relativo codice. ma il concetto fondamentale � semplice.
l�html, come dice il nome hypertext markup language, � un linguaggio di
marcatura, che inserisce dei simboli particolari, i cosiddetti marcatori o tag,
prima e dopo le parti di un documento per dire al browser come visualizzarle e
per realizzare i collegamenti ipertestuali. per trasformare un normale file di
testo in un documento html si dovr� quindi procedere alla sua marcatura tramite
appositi tag.
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istruttore: ricordatevi inoltre che nei sistemi unix, molto usati nel web
come server, esiste una differenza tra lettere maiuscole e minuscole. quindi se
per esempio, avete stabilito un collegamento al documento �miofile.htm�, ma lo
avete salvato col nome �miofile.htm�, il caricamento avverr� correttamente sul
vostro computer con windows, mentre non avverr� su un sistema unix.
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per pubblicare delle pagine in rete si pu�:
- utilizzare spazio sul hard disk di un server gi� esistente, di solito
quello del nostro fornitore di connettivit�;
oppure
- trasformare il nostro computer in server, dotandosi di un collegamento 24
ore su 24 con la rete.
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un computer che svolge la funzione di server non deve avere nessuna
caratteristica particolare.
non � neanche necessario che sia particolarmente potente.
ovviamente, tutto dipende dall�uso che immaginiamo per le nostre pagine e
dal flusso di traffico che ci aspettiamo.
se il sito o i siti ospitatati occupano molto spazio, dovr� avere degli hard
disk molto capaci; se ci aspettiamo che molti utenti si colleghino
contemporaneamente, dovr� avere molta memoria ram e un processore veloce.
e� importante infine considerare anche la velocit� a cui il server �
connesso alla rete.
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istruttore: e cos�, dopo aver caricato sul server tutti i file che lo
compongono, il nostro sito sar� accessibile da qualunque parte del mondo.
con questo abbiamo finito la nostra esposizione, e ora sta voi fare qualche
esercizio, potreste, per esempio:
- informarmi se il vostro provider vi offre gratuitamente spazio web
- informarvi sulle modalit� usate per il trasferimento dei file
- provare a usare un programma ftp�
in questo modulo verr� spiegato come funziona il world wide web e come si
pubblicano delle pagine in rete, in particolare imparerete cos��:
1. un browser
2. un server che ospita pagine web
3. il linguaggio html
4. il protocollo http
5. il protocollo ftp
del nostro provider. tenendo conto che
il noleggio di una piccola quantit� di spazio per scopi non commerciali � spesso
offerta gratuitamente da molti internet provider.
se invece si volesse allestire un sito per la vendita in rete dei prodotti
della propria azienda, molto probabilmente sarebbe meglio optare per un server
dedicato a questo scopo. servir�, infatti, molto spazio e s