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a casa come scenografia della propria vita. Per abitare uno spazio ricco di sorprese, che esalta pezzi darte sapientemente distribuiti. Il tutto vissuto con ironia e leggerezza. questo il segreto di Sergio Cappelli, collezionista napoletano ricco di intuizioni e dotato di un occhio felice negli abbinamenti tra stili diversi. Ha fatto quasi tutto da solo, nel suo grande appartamento a Chiaia, e si divertito un mondo. Soprattutto a collocare nelle varie stanze i pezzi della sua collezione di arte contemporanea, che si armonizzano alla perfezione con arredi antichi e mobili di modernariato, in particolare degli anni Settanta. Non manca, per, qualche tocco Ikea, a dimostrazione che non sempre la spesa elevata a dare il massimo risultato. Casa Cappelli si apre al visitatore proprio come una quinta teatrale: lampio salone di rappresentanza, con vista mozzafiato sul mare, svela a poco a poco i suoi segreti al visitatore, che qui il benvenuto. Mi piace ricevere, conferma il padrone di casa, cos ho lasciato molti spazi adatti allo scopo, mentre la zona notte pi riservata e nascosta, sul soppalco. Ma anche da l occhieggiano opere darte contemporanea e installazioni luminose, visibili da chi sta di sotto. Appena si entra, gi dalla prima sala, riconoscibile con forza la cifra stilistica della casa, ovvero leclettismo, senza preoccupazione di eccessivi rigori filologici. Sulla parete dipinta di un bel nero opaco c un quadro astratto di Mimmo Paladino preso alla galleria Scognamiglio; davanti al divano fa bella mostra di s una scagliola marchigiana di fine Settecento acquistata dallantiquario Maurizio Brandi. Ma, soprattutto, nel luminosissimo ambiente giganteggia una impo-
A fianco, il salone con il Batman sulla parete in fondo; sotto, da sinistra, la cucina con la statua di Gormley e la biblioteca con linstallazione di Raffaela Mariniello (foto Rispoli)
nente copia ottocentesca della testa del David di Michelangelo posta su di un tavolo in plexiglas e circondata da vasi liberty provenienti dalle isole borromee. Se per lantiquariato Cappelli va a caccia in tutta Italia e molti pezzi provengono dal Nord, per larte contemporanea i fornitori sono quasi tutti napoletani. Mi fido delle nostre gallerie, ho un bel rapporto con i galleristi partenopei e compro quasi sempre da loro, rivela il collezionista. Tra lui e lope-
Galleristi napoletani Il collezionista Cappelli: Compro quasi esclusivamente a Napoli, ci sono ottimi professionisti di cui mi fido
ra di solito amore a prima vista, come nel caso del Batman di Ivan Tranquillo che letteralmente sbuca fuori da una parete. Per installare questo lavoro, che nero, ho dipinto di nero il muro, poi mi piaciuto e ho esteso questo colore a una grande parte di parete. Il nero, il rosso, il viola, i colori accesi. La casa deve avere carattere, per Cappelli. Magari anche a costo di appendere in cucina una mega-frusta luccicante di Rosy Rox acquistata da Guido Cabib o gli intensi ritratti fotografici scattati da Salvino Campos, o, ancora, installando tra due vani-finestra la statua di un uomo a grandezza naturale firmata Antony Gormley e ricoperta di piccole superfici riflettenti. Sempre in cucina, al centro della quale campeggia unisola supertecnica in acciaio su pavimento dello stesso materiale (non il massimo della praticit ammette Cappelli), trova posto un fascinoso mobile antico con una collezione di bicchieri in bella vista. Il mobile viene da casa di mia madre, probabilmente era la parte di un organo poi usata come libreria; io ci ho aggiunto un fondo laccato rosso e ci ho messo dentro le stoviglie. Cos si crea uno stile: mescolando insieme gli ingredienti pi disparati. Ma saperlo fare non da tutti. Nella grande sala biblioteca, con scaffalature disegnate su misura, trova posto anche un divanetto zebrato anni Quaranta, di fronte alla sorprendente installazione video (e audio) di Raffaela Mariniello Over and over che perfettamente inserita in una nicchia della parete. Abbiamo trovato questa collocazione studiando un po insieme, lartista e io racconta Cappelli. Composta da tanti video che scorrono in contemporanea, lopera in bianco e nero stata comprata da Laura Trisorio e, come molte altre presenti in casa, gi stata esposta al Pan. Insomma, Cappelli sembra esperto nellarte di contrapporre oggetti del tutto diversi, senza effetti stridenti ma con il risultato di una piacevole armonia. E riesce a ottenere il massimo da quello che acquista, per esempio dal prezioso mobile di Paul Evans degli anni Cinquanta che appare a proprio agio, con i suoi riquadri argento e ottone, anche a pochi passi da un mobile di plexiglas e dai divani anni Settanta acquistati da Bachelite di Francesco Santochirico. In altre parole, buon gusto e fantasia e il gioco fatto. Pronti a cambiare tutto (disposizioni e pezzi) per ricominciare daccapo.
Mirella Armiero
A casa della Ragione la sapiente capacit di armonizzare larredamento e le preziose opere darte
concesso A pochi
il privilegio di vivere in eterno nella memoria degli altri, per le opere darte invece normale sfidare i secoli, fino a quando sar vivo il gusto del bello
darredo prevalente ma si puntato, piuttosto, su di una differenziazione in base alla zona della casa. Non sarebbe stato possibile, infatti, optare per arredamenti del tutto contemporanei alle opere esposte, dal momento che, prima di sette e ottocento, gli arredi non erano molto ricchi e la mobilia si sarebbe rivelata adeguata solo in rari casi. Il settore pranzo si caratterizza, cos, con uno stile tipico dell800 inglese, mentre la zona letto rinuncia a riferimenti antichi per sposare un arredo pi contemporaneo e funzionale. I primi due piani della villa sono interamente dedicati alla quadreria, mentre ai livelli quarto e quinto prende vita una prestigiosa biblioteca, suddivisa in circa quindici punti differenti e che include oltre 15mila volumi, di cui due-tremi-
la riferiti esclusivamente allarte, grande passione del patron Achille della Ragione insieme alla lettura e al gioco degli scacchi. Nel salone dellabitazione di circa 800 metri quadri larredamento non carico ed anzi ridotto al minimo per lasciare spazio e respiro ai numerosi quadri esposti. Pavimento in marmo, una divina controsoffittatura attribuita allarchitetto napoletano Ponte, una dormeuse originale del XVI secolo, un divano e sedie in stile inglese. La collezione della Ragione racchiusa in un catalogo da lui stesso redatto per le Edizioni Napoli Arte non cede, insieme alla Villa che ne scrigno, alla facile moda del contemporaneo per restare fedele allo stile che la caratterizza e che ne fa la grandezza.
Fuani Marino