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Sistema Nervoso Autonomo

Presiede alle funzioni vegetative, in contrapposizione al SN somatico che presiede le funzioni di relazione anche detto autonomo nonostante la dipendenza dallipotalamo, che converte le emozione in riflessi autonomi

Consta di nuclei visceroeffettori dalle cui cellule originano le fibre pregangliari che, accolte nei nervi encefalici o spinali, raggiungono i gangli da cui partono le fibre postgangliari per linnervazione di visceri (motilit muscolatura involontaria) e ghiandole (controllo secrezione) . In altri termini, mentre la trasmissione di un impulso somatico affidato a un solo neurone diretto, quello viscerale, prevede una serie di due neuroni, uno pregangliare e uno postgangliare. La divergenza una propriet importante del sistema autonomo, infatti ogni neurone pregangliare fa sinapsi da un minimo di 8 a un massimo di 32 neuroni postgangliari

raccoglie dagli stessi organi innervati informazioni sensitive al fine di dare origine ad archi riflessi (lintegrazione avviene a livello dei gangli, del tronco encefalico e dellipotalamo); esempio: le afferenze sensitive del seno carotideo passanti per il n. glosso-faringeo avvertono i centri del vago sulla pressione del sangue; dai centri del vago, partono di riflesso segnali che riducono la frequenza cardiaca e allo stesso tempo, grazie alle connessioni tra i centri del simpatico, vengono inibiti i centri vasomotori e cardioacceleratori situati nei primi segmenti toracici del midollo spinale

Differenze Anatomiche

Si compone di due grandi settori, ortosimpatico e parasimpatico


Localizzazione nuclei visceroeffettori Localizzazione gangli Tipo di fibre pregangliari Tipo di fibre postgangliari Stessi organi bersaglio con funzione antagonista Stessi organi bersaglio con azione sinergica Ortosimpatico (fight or flight) MS colonna intermedia laterale (C8L2) (parte toracolombare) Parasimpatico (rest and digest) tronco encefalico, per la componente encefalica (nervi oculomotore, faciale, glosso faringeo e vago) e MS (parte sacrale), per quella sacrale (nervi sacrali I e II) ai lati o davanti ai corpi delle vertebre nelle vicinanze o nello spessore degli organi bersaglio Colinergiche e mielinizzate Adrenergiche non mielinizzate (tranne Colinergiche non mielinizzate quelle per i muscoli pilo erettori e per i vasi sanguigni che sono colinergiche) Accelera battito cardiaco Decelera il battito cardiaco Contrazione sfintere della vescica Contrazione detrusore dell urina urinaria eiaculazione Erezione del pene sono implicate in tutti i fenomeni che sono parte della reazione Attacco/fuga (dilatazione pupillare, aumento frequenza e forza di contrazione cardiaca, bronco dilatazione, riduzione secrezioni e motilit gastroenteriche, sudorazione ed erezione dei peli) da origine a una risposta generalizzata sono implicate in tutti i fenomeni opposti quali, costrizione pupillare, peristalsi, erezione del pene, defecazione, secrezione del tratto gastroenterico

istologiche

funzionali

da origine a una risposta specifica e localizzata

Alcuni distretti ricevono uninnervazione simpatica singola, altri sono innervati da ambedue i settori del sistema simpatico

- in continua attivit a livelli basali di scarica definiti, tono simpatico e parasimpatico. La presenza di un tono permette di modificare lattivit di un organo aumentando e diminuendo la scarica basale, ne un esempio la vasodilatazione e la vasocostrizione regolate dal simpatico. La sezione delle fibre del sistema autonomo porta alla perdita del tono, tuttavia successivamente si instaura, per compensazione, un tono intrinseco. Alla denervazione segue un fenomeno detto ipersensibilit da denervazione, in cui vi un aumento del numero di recettori per il mediatore (up-regulation) con un aumentata affinit ad iniezione endovena di noradrenalina - Una particolare differenza funzionale tra il sistema autonomo e quello somatico, la bassa frequenza di stimolazione che basta al primo per ottenere la piena attivazione degli organi effettori viscerali

RIFLESSI AUTONOMI
Alcuni riflessi viscerali hanno come centro di integrazione il midollo spinale, stiamo parlando della defecazione e della minzione. Spesso questi riflessi sono soggetti a modulazione da un centro superiore Il controllo degli sfinteri (che impariamo da bambini) un esempio di riflesso appreso che impariamo da bambini Altri riflessi quali, vomito, starnuto, tosse e deglutizione, sono invece integrati a livello del tronco Alcuni riflessi, sono correlati alle emozioni e sono sotto il controllo del sistema limbico, alcuni esempi sono, minzione, pilo erezione, larrossire, limpallidire.

Secrezione e rimozione dei neurotrasmettitori a livello postgangliare


Le terminazioni postgangliari parasimpatiche sono simili alle giunzioni neuromuscolari, le ortosimpatiche invece, terminano toccando o terminando nel connettivo vicino alle cellule bersaglio. Nei punti di contatto, o comunque prossimi alle cellule bersaglio, si trovano delle espansioni definite varicosit, nelle quali il neurotrasmettitore sintetizzato e immagazzinato in vescicole; il rilascio dei neurotrasmettitori avviene quando un potenziale dazione depolarizza il terminale nervoso aumentandone la permeabilit al calcio. Laumentata concentrazione intracellulare di Ca2+ favorisce la fusione delle vescicole con la membrana, con conseguente liberazione del neurotrasmettitore. Lacetilcolina una volta rilasciata attiva per pochi secondi, durante i quali esplica la sua attivit, dopodich viene scisso in ione acetato e colina (enzima: acetilcolinesterasi AChE); questultima viene recuperata e riciclata. La noradrenalina invece si ottiene per idrossilazione della dopamina, derivato della tirosina, e viene rimossa dopo il rilascio attraverso, riassorbimento con trasporto attivo, diffusione nel liquido interstiziale, degradazione ad opera di enzimi tissutali (monoamino ossidasi MAO). Anche la midollare del surrene secerne la noradrenalina (da cui per metilazione ottiene ladrenalina), ma a differenza di quella rilasciata dalle terminazioni nervose, viene rilasciata nel circolo ematico e la loro attivit decade dopo alcuni minuti. Il rilascio di neurotrasmettitori sottoposto a modulazione a livello delle membrane sinaitiche, si ricordano ormoni e sostanze paracrine quali listamina.

Recettori negli organi effettori


1) 2) Si trovano sulla membrana delle cellule bersaglio, il legame con il neurotrasmettitore pu avere 2 tipi di effetti: Apertura dei canali ionici con depolarizzazione della membrana (eccitazione), oppure con iperpolarizzazione (inibizione) Trasduzione del segnale (adenilatociclasi attivato che converte ATP in cAMP)

Classificazione dei recettori


Colinergici (acetilcolina) adrenergici Muscarinici Nicotinici 1 2 1 2 Presenti sulle membrane delle cellule effettrici, sono accoppiati a proteine G, il nome deriva dal principale agonista, la muscarina. Presenti a livello dei gangli (sinapsi tra fibre pre e post gangliari) , ma anche in strutture non appartenenti al sistema autonomo, quali le placche motrici; il nome deriva dal principale agonista, la nicotina Quando stimolati attivano le fosfolipasi C che producono IP3; questultimo aumenta la concentrazione intracellulare di Ca2+ Tutti i recettori adrenergici sono collegati a proteine G. La noradrenalina attiva soprattutto i recettori alfa, mentre ladrenalina attiva entrambi in Si trovano soprattutto lungo il tratto gastrointestinale e nel pancreas; Quando attivati riducono la concentrazione di cAMP, determinando maniera approssimativamente uguale. Entrambi i recettori possono sia il rilasciamento nel muscolo liscio (tratto digestivo) oppure la riduzione della secrezione (pancreas) esercitare effetti eccitatori che inibitori, quindi la presenza di un recettore alfa Aumentano A livello del muscolo cardiaco, se stimolato aumenta sia la forza di contrazione che la velocit della conduzione elettrica o beta non associata a un inibizione o a un eccitazione. la [cAMP] Lattivazione determina il rilasciamento del muscolo liscio in molti tessuti

Agonisti e antagonisti dei mediatori autonomi Effetto Diretti Indiretti


Si legano al recettore e mimano, oppure bloccano lazione del neurotrasmettitore Influenzano la secrezione, la ricaptazione o la degradazione dei neurotrasmettitori

Esempi
Farmaci beta bloccanti -> efficaci per il trattamento dellipertensione; curaro -> antagonista dei recettori nicotinici Cocaina -> blocca la ricaptazione di adrenalina, aumentandone leffetto stimolante sulla cellula bersaglio; neostigmina -> inibitore della colinesterasi (inibisce la degradazione di ACh) utilizzato per curare la Miastenia grave (malattia caratterizzata da un numero ridotto di recettori colinergici); antidepressivi -> inibiscono la ricaptazione della serotonina in modo selettivo, al contrario di una vecchia classe di farmaci che inibivano MAO); tossina botulinica -> inibitore rilascio ACh a livello muscolare (paralisi flaccida)

Centri di controllo del sistema nervoso autonomo


I parametri controllati a livello del tronco encefalico, sono pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria I centri di regolazione sono intercalati nella sostanza reticolare e costeggiano il nucleo del tratto solitario (una sezione sotto il bulbo si traduce in un calo della pressione) Tutti i nuclei sono sotto il controllo dellipotalamo che li recluta mediante il fascicolo longitudinale dorsale, la funzione dei centri reticolari quella di stazioni di controllo

Focus on: sistema nervoso autonomo e controllo del circolo sistemico e della pressione arteriosa
Simpatico Aumenta la frequenza cardiaca Vasocostrizione (per prevalenza dei recettori alfa, nel caso questi ultimi siano bloccati da farmaci, vengono stimolati i recettori beta con conseguente vasodilatazione da parte del simpatico). Il calibro regolato aumentando e diminuendo il tono simpatico . La sezione delle fibre ortosimpatiche che regolano i vasi induce vasodilatazione, col passare del tempo compare un tono intrinseco alla muscolatura liscia dei vasi parasimpatico Aumenta la frequenza cardiaca Non ha effetti, solo in alcune aree, quali larea del rossore (vasi della cute del volto) causa vasodilatazione

Cuore Vasi

La pressione arteriosa dipende. Propulsione esercitata sul sangue dal cuore Resistenza dei vasi periferici Il simpatico aumenta entrambi i fattori, il parasimpatico attraverso il vago diminuisce la frequenza cardiaca.

Riflesso barocettivo: nelle pareti delle arterie, carotide e aorta, ci sono dei barocettori che informano i centri del tronco encefalico (mediante il glosso faringeo) della pressione arteriosa, in modo che ci possa esser la modulazione dellattivit ortosimpatica

Sistema dellORTOSIMPATICO
Dalla colonna intermedia laterale (nucleo viscero effettore dellortosimpatico) nascono fibre pregangliari che escono dal MS seguendo i rami anteriori dei nervi toracici e lombari (i primi due) e raggiungono i gangli dellortosimpatico tramite i rami comunicanti bianchi. I gangli dellortosimpatico (24), sono nella maggior parte dei casi allineati ai lati dei corpi vertebrali (gangli laterovertebrali), altri invece si trovano davanti ai corpi delle prime vertebre lombari (gangli prevertebrali, celiaco e ipogastrico), accolti nel plesso celiaco. Nelle situazioni di stress o allarme, lattivazione dellortosimpatico coinvolge simultaneamente tutte le componenti del sistema (scarica massima), dando luogo a una risposta generalizzata atta ad attaccare o fuggire; essa prevede: Aumento della pressione arteriosa Aumento del flusso ematico ai muscoli e una diminuzione agli organi splancnici Aumento della glicemia (aumento glicolisi epatica e muscolare) Aumento della forza muscolare e dellattivit mentale La reazione innescata da un attivazione ipotalamica da parte di una turba emotiva (paura, terrore o dolore)

GHIANDOLA SURRENALE
Porzione MIDOLLARE (origina dal neuroectoderma) Morfologia La midollare posta al centro della surrenale, circondata dalla corticale; le sue cellule liberano catecolamine nel circolo ematico in seguito a stimolazione da parte delle fibre pregangliari ortosimpatiche (acetilcolina) Ormoni secreti le catecolamine, hanno un azione 10 volte pi duratura rispetto alla noradrenalina rilasciata dalle terminazioni nervose, e attraverso il circolo ematico esercitano la loro azione su tutti gli organi, sono dunque responsabili di una risposta generalizzata dellorganismo e non di un singolo tessuto. ladrenalina agisce a livello della adenoipofisi, stimolando la produzione di ACTH, che a sua volta attiva la funzione corticale, specialmente quella della zona fascicolata (cortisolo); ladrenalina ha anche la funzione di aumentare il metabolismo e leccitabilit di tutti i tessuti.

Le stimolazioni, fibre ortosimpatiche dirette, e midollare del surrene (ortosimpatiche indirette), sono due modalit sinergiche e complementari; il meccanismo della duplice stimolazione rappresenta un fattore di sicurezza, inquanto in caso di necessit uno pu sostituire laltro. La midollare ha un tono di secrezione basale che sostiene il tono ortosimpatico dovuto alla terminazioni nervose

Disfunzioni e casi clinici inerenti il SN Autonomo


Un danno diretto che colpisce lipotalamo porta a un alterato controllo del bilancio idrico e della regolazione della temperatura. Una disfunzione simpatica generalizzata pu derivare da una patologia sistemica come un tumore o il diabete mellito, esistono tuttavia patologie quali, latrofia sistemica multipla, in cui i centri di controllo per le funzioni autonome nel SNC degenerano. In molti casi di disfunzione simpatica, i sintomi pi evidenti sono prevalentemente cardiovascolari (calo tensione arteriosa); altri sintomi delle patologie autonome sono, incontinenza e impotenza. Nel caso di insufficienza autonoma primaria causata da una degenerazione dei neuroni simpatici, la diminuzione del tono simpatico, porta le cellule bersaglio ad aumentare il numero di recettori di membrana (up-regulation), per massimizzare la risposta alla scarsa quantit di trasmettitore. Lup-regulation conduce tuttavia a ipersensibilit da denervazione, in cui la somministrazione esogena di agonisti adrenergici determina una risposta superiore a quella attesa. Focus on: Neuropatia autonoma diabetica: complicanza del diabete che inizia come neuropatia sensoriale sino ad aggravarsi e coinvolgere (per compromissione di SNA) gli apparati, cardiovascolare, gastrointestinale, urinario e riproduttivo (incontinenza, impotenza, stipsi e alta frequenza cardiaca). Il 30% dei diabetici ha questa complicanza, ma i meccanismi alla base della patogenesi non sono chiari. Tossico dipendenza (vizio del fumo): la nicotina un agonista (ha lo stesso effetto dellACh) dei recettori colinergici nicotinici, ma in seguito a un esposizione cronica inattiva i recettori per lACh; con un minor numero di recettori attivi, le cellule upregolano il numero di recettori. Quando si smette di fumare, la deprivazione da nicotina consente a tutti i recettori di tornare attivi, lelevato numero di recettori responsabile dei sintomi da astinenza che si notano nei soggetti che cercano di smettere. I cerotti alla nicotina permettono di diminuire il libello di nicotina gradatamente con parallela down-regulation. I recettori nicotinici della giunzione neuromuscolare non sono sensibili alla nicotina quanto quelli dei gangli autonomi, ma se esposti a dosi eccessive, vengono attivati con conseguente contrazione della fibra muscolare; la presenza continua di nicotina mantiene aperti i canali ionici e il muscolo rimane depolarizzato (paralizzato per limpossibilit di contrarsi ancora)

Sistema nervoso GASTROENTERICO


Sistema nervoso Extramurale Ortosimpatico Origine, decorso, innervazione F. effettrici Le pregangliari originano nei centri visceroeffettori toracolombari del MS e terminano nei gangli della catena paravertebrale oppure nei gangli celiaci e mesenterici, da cui partono le postgangliari che si distribuiscono ai vari segmenti dellapparato (plessi secondari, mesenterici superiore e inferiore, che seguono le arterie). Per lo stomaco, in particolare, le postgangliari originano dal ganglio celiaco e seguendo le arterie gastrica sx e gastroepiploiche, raggiungono rispettivamente la piccola e la grande curvatura dello stomaco, ove si organizzano nei plessi gastrico superiore e inferiore Vago Le pregangliari originano dai centri visceroeffettori vagali e dei Innerva stomaco (ove forma i plessi anteriore e posteriore), tenue e colon prossimale neuromeri sacrali e terminano in gangli indovati negli organi target Sacrale Innerva colon distale e retto F. sensitive Vago originano dal ganglio nodoso o plessiforme terminano nella tonaca muscolare e sierosa Midollo dai proto neuroni situati nei gangli spinali Situato nella tonaca sottomucosa Sono tra loro anastomizzati, e ricevono fibre dal sistema extramurale Interposto tra gli strati longitudinale e circolare della tonaca muscolare inibisce Azione contrazione muscolare e la secrezione

Parasimpatico Fibre sensitive Intramurale o meta simpatico Pl. sottomucoso di Meissner Pl. mi enterico di Auerbach

stimola Raccolgono la sensibilit viscerale e dolorifica Regola la secrezione ghiandolare Regola la peristalsi

Riflessi gastrointestinali: stimoli olfattivi reclutano i nuclei visceroeffettori di vago e glosso faringeo nonch i nuclei salivatori. Lorganismo si prepara ad accogliere il cibo mediante la secrezione di succhi digestivi. Allestremo del canale alimentare, la distensione delle piramidi del retto da parte di materiale fecale da origine a impulsi che vengono inviati ai nuclei visceroeffettori della parte sacrale del midollo, ove originano segnali parasimpatici che con i nervi sacrali raggiungono il colon attivando un intensa attivit peristaltica atta a svuotare il retto.

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