L'opinione degli esperti sull'influsso dell'aumento della digitalizzazione può essere descritto come
relativamente importante. Circa il 70% degli intervistati non considera la digitalizzazione come causa per lo
sviluppo da stagnante a regressivo dell'economia fieristica tedesca. Circa il 20% hanno un'opinione neutrale nei
confronti della digitalizzazione. Soltanto il 10% vedono per il momento una causa pertinente alla cattiva
congiuntura fieristica in Germania.
La struttura della proprietà delle grandi società fieristiche tedesche non viene considerata da circa il 70%
degli intervistati come causa per l'attuale sviluppo dell'economia fieristica in Germania da stagnante a
regressivo. Circa il 17% degli intervistati ha una opinione neutrale per quanto riguarda l'influsso della
struttura della proprietà sulla cattiva congiuntura fieristica in Germania. Solo il 14% degli intervistati valuta
la struttura della proprietà delle grandi fiere tedesche come una delle cause pertinenti. Se si mettono in
relazione i dati sulla base del coefficiente di correlazione dell'importanza secondo Spearman, si rileva una
correlazione positiva significativamente57 irrilevante tra la globalizzazione/internazionalizzazione e
l'aumentata concorrenza interna come causa per lo sviluppo da stagnante a regressivo in Germania.
Logicamente i due soggetti sono collegati l'uno all'altro, poiché l'aumentata internazionalizzazione apre i
mercati e porta a un rafforzamento della concorrenza tanto internazionale che nazionale. Con ciò si può
rilevare un consistente rapporto documentabile di risposte degli intervistati. Una positiva e significativa58
correlazione di forza intermedia si può anche constatare tra la scarsa disponibilità alla cooperazione e la
struttura della proprietà delle grandi fiere tedesche. Pertanto alcuni esperti del settore ritengono che la
scarsa disponibilità alla cooperazione delle grandi fiere tedesche sul territorio nazionale sia da attribuirsi
alla particolare struttura della proprietà e alla “politica campanilistica”, motivata dall'economia regionale,
delle grandi società fieristiche tedesche. Coloro che non considerano la struttura della proprietà come causa
per l'attuale regresso nello sviluppo in Germania, non considerano neppure come causa dell'attuale sviluppo
la scarsa cooperazione delle grandi società fieristiche tedesche.
Sullo sfondo della trasformazione dell'importanza dell'economia fieristica in Germania sono stati già
discussi e dedotti in via teorica i fattori influenti e gli effetti per l'economia regionale. In conformità a
questo il sondaggio Delphi-fiere ha sottoposto agli esperti del settore, per una valutazione, chance e rischi.
L'illustrazione seguente raffigura i fattori influenti e i processi relativi alla promozione delle rendite
indirette delle economie regionali.
57
n = 69: Significanza bilaterale 0,004 Coefficiente di correlazione secondo Pearson: 0,340
58
n = 70: Significanza bilaterale 0,000; Coefficiente di correlazione secondon Pearson: 0,528
Fig. 32: Valutazione dei fattori e processi determinanti per il rendimento indiretto dell'economia
regionale
Privatizzazione di
singole società
fieristiche
Privatizzazione dell’intero
settore fieristico tedesco
Globalizzazione
Attuale
struttura
azionaria
Si rilevano differenze di tendenza tra le valutazioni dei gruppi attori. Mentre da parte degli
organizzatori delle fiere e degli esperti del settore ricerca/consulenza, oltre la metà degli
intervistati stima la privatizzazione come particolarmente incentivante per lo sviluppo degli
effetti economici regionali, la maggior parte degli espositori, rappresentanti delle camere e
politici hanno avuto una opinione neutrale sulle ripercussioni.
Tab. 16: valutazione della privatizzazione di singole società fieristiche in percentuale
secondo gruppi di protagonisti
Piuttosto neutrale Promozionale Valore medio
Organizzatori di fiere 4,0 36,0 60,0 3,56
Espositori/associazion 5,9 52,9 41,2 3,35
Politica 0,0 77,8 22,2 3,22
Camere 0,0 66,7 33,3 3,33
Ricerca/consulenza 0,0 28,6 71,4 3,71
Determinato: Risultati del secondo round Delphi
(n=71)
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Tab. 17: Valutazione dei processi e dei fattori determinanti per lo sviluppo del rendimento
indiretto dell'economia regionale
59
n = 71: zweiseitige Signifikanz: 0,000; Korrelationskoeffizient nach Pearson: 0,512
Indicazioni percentuali secondo vincolant neutrale Promozi Valore
il consenso e il round Delphi Fortemen e onale Fortement medio
Round Delphi 1 (n=114-124) te e
Round Delphi 2 (n=114-126) vincolant promozio
round Delphi 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2
Cooperazioni 0,8 0,0 7,3 4,3 22,8 24,3 57,7 60,0 11,4 11,4 3,72 3,79
Privatizzazione dell’intero 4,2 1,4 10,8 7,1 44,2 65,7 35,0 21,4 5,8 4,3 3,28 3,20
settore fieristico tedesco
Privatizzazione di singole 2,4 1,4 8,9 2,9 39,8 48,6 43,9 47,1 4,9 0,0 3,40 3,41
società fieristiche
Struttura azionaria 5,6 2,8 18,5 8,5 58,9 78,9 14,5 9,9 2,4 0,0 2,90 2,96
Globalizzazione 4,0 2,8 25,8 18,3 29,8 45,1 29,0 29,6 11,3 4,2 3,18 3,14
Per fare una prognosi della futura importanza delle fiere come strumento di marketing, sono state
prese in considerazione prognosi dello sviluppo generale, internazionale fino a prognosi parziali per
lo sviluppo delle fiere di organizzatori tedeschi e stranieri in patria e all'estero. Gli esperti hanno
espresso delle valutazioni concrete per la prognosi di due periodi ( da tre a cinque e da sei a dieci
anni) per i seguenti sviluppi:
5.2.1.1 In Germania
Il quadro che viene pronosticato sull'importanza futura delle fiere di organizzazioni tedesche in
Germania può essere descritto principalmente come eterogeneo. Per il primo breve periodo da tre a
cinque anni il 60% degli intervistati non hanno pronosticato alcuno sviluppo dell'importanza delle
fiere di organizzazioni tedesche in patria Intorno al 20% si aspetta una lieve crescita di importanza,
il 3% un forte aumento di importanza. Al contrario circa il 16% si aspetta un calo nello sviluppo, e
di questo il 7% si aspetta un forte regresso.
Fig. 33: Come stima sarà l'importanza futura delle fiere di organizzazioni tedesche in
territorio nazionale per i prossimi 3-5 e 6-10 anni?
In
dic
azi
oni
in
per
ce
ntu
ale
1.Round Delphi 3-5 anni (n = 121-123) 1.Round Delphi 6-10 anni (n = 119-123)
2.Round Delphi 3-5 anni (n = 69-71) 2.Round Delphi 6-10 anni (n = 69-71)
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Anche per il periodo da sei a dieci anni circa il 53% oltre la metà degli intervistati non si
aspettano alcuna variazione nell'importanza futura delle fiere di organizzazioni tedesche in
patria. Complessivamente si presentano delle evidenti oscillazioni sia in direzione di
un'aumentata che di una diminuita importanza. Si può stabilire uno spostamento delle
previsioni nella direzione di una piuttosto crescente importanza. Così complessivamente circa
il 29% si aspetta un aumento dell'importanza delle fiere di organizzazioni tedesche in
Germania e solo il 19% si aspetta un regresso. Questo è forse da motivare con la speranza di
uno slancio generale dell'economia.
Le prognosi a più lunga scadenza dell'importanza futura delle fiere di organizzatori tedeschi in
Germania mostrano una differenza tendenziale tra i gruppi di attori. Mentre i rappresentanti
delle camere, gli organizzatori delle fiere e i politici hanno delle aspettative piuttosto positive
per quanto riguarda la futura importanza nella successione esaminata, gli espositori e le
associazioni si aspettano un regresso. Così circa il 41% degli espositori/associazioni
intervistati ha pronosticato una importanza in regresso e di questi circa il 18% una forte
perdita di importanza.
Tab. 19: Pronostico dell'importanza delle fiere nazionali di organizzazioni tedesche nei
prossimi 6-10 anni, in percentuale secondo gruppi di protagonisti
recessivo stagnante crescente Valore medio
Organizzatori di fiere 11,5 57,7 30,8 3,19
Espositori/associazion 41,2 52,9 5,9 2,47
Politica 11,1 66,7 22,2 3,11
Camere 12,5 12,5 75,0 3,63
Ricerca/consulenza 14,3 42,9 42,9 3,14
Determinato: Risultati
del secondo round Delphi (n=71)
Le aspettative positive e negative sono state aggregate nella tabella Si riferisce alla scala
dei quinti non aggregati
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
5.2.1.2 All'estero
Le valutazioni degli esperti fieristici sulla futura importanza delle fiere di organizzazioni
tedesche all'estero mostrano complessivamente un trend uniforme. A breve termine circa
l'89% degli esperti fieristici si aspetta un'importanza in crescita. Circa il 33% predicono
perfino una forte crescita di importanza delle fiere di organizzazioni tedesche. Anche per un
termine più lungo circa l'83% degli intervistati pronostica un aumento di importanza delle
fiere di organizzazioni tedesche all'estero. Circa il 40% degli intervistati si aspetta un forte
crescita di importanza, al contrario una diminuzione di importanza viene pronosticata per
ambedue i periodi solo dal 5% degli intervistati.
Fig. 34: Come stima sarà l'importanza futura delle fiere di organizzazioni tedesche in
territorio nazionale per i prossimi 3-5 e 6-10 anni?
In
dic
azi
oni
in
pe
rc
en
tu
ale
1.Round Delphi 3-5 anni (n = 121-123) 1.Round Delphi 6-10 anni (n = 119-123)
2.Round Delphi 3-5 anni (n = 71-71) 2.Round Delphi 6-10 anni (n = 71-71)
Se si paragonano i valori medi delle previsioni dei diversi gruppi di attori, si nota che le
aspettative da parte dei rappresentanti dei cosiddetti gruppi della politica sono tendenzialmente
negative sia per il breve che per il lungo termine. Questo può forse essere spiegato con il forte
orientamento verso l'economia regionale dei politici che in prima linea sono orientati alla
massimizzazione delle rendite indirette in patria.
Tab. 20: Pronostico dell'importanza delle fiere estere di organizzazioni tedesche nei
prossimi 6-10 anni, in percentuale secondo gruppi di protagonisti
recessivo stagnante crescente Valore medio
Periodo del 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10
Organizzatori di fiere 3,8 3,8 0 7,7 96,2 88,5 4,23 4,31
Espositori/associazion 0 11,8 17,6 5,9 82,3 82,4 4,12 4,28
Politica 22,2 0 0 33,3 77,8 66,7 3,66 3,88
Camere 0 0 0 0 100,0 100,0 4,48 4,50
Ricerca/consulenza 0 0 28,6 28,6 71,5 71,4 4,00 4,00
Determinato: Risultati del secondo round Delphi (n=71)
Le aspettative positive e negative sono state aggregate nella tabella Si riferisce alla scala
dei quinti non aggregati
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Fig. 35: Come stima sarà l'importanza futura delle fiere di organizzazioni estere
complessivamente per i prossimi 3-5 e 6-10 anni?
In
dic
azi
oni
in
pe
rc
en
tu
ale
1.Round Delphi 3-5 anni (n = 121-123) 1.Round Delphi 6-10 anni (n = 119-123)
2.Round Delphi 3-5 anni (n = 71-71) 2.Round Delphi 6-10 anni (n = 71-71)
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Tab. 21: Pronostico dell'importanza complessiva delle fiere nei prossimi 3-5 e 6-10 anni, in
percentuale secondo gruppi di protagonisti
recessivo stagnante crescente Valore medio Rango medio
Periodo del 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10
Organizzatori di fiere 7,7 3,8 46,2 57,7 46,1 38,5 3,50 3,42 32,10 29,87
Aussteller/Verband 6,3 18,8 37,5 37,5 56,3 43,8 3,50 3,35 33,25 27,78
Politik 11,1 0 55,6 44,4 33,3 55,6 3,33 3,66 27,89 34,11
Kammern 0 0 14,3 0 85,7 100 4,00 4,14 44,86 49,43
Forschung/Beratung 0 0 57,1 28,6 42,9 71,4 3,43 3,71 30,50 38,71
Determinato: Risultati del secondo round Delphi (n=71)
Le aspettative positive e negative sono state aggregate nella tabella Si riferisce alla scala dei quinti non
aggregati
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Mentre a breve termine le prognosi non rilevano delle differenze significative tra le opinioni dei
diversi attori, queste possono venire identificate per il secondo giro60. Così i rappresentanti delle
organizzazioni delle fiere61 e gli espositori/associazioni62 stimano significativamente in maniera
più negativa l'importanza futura delle fiere in patria rispetto ai rappresentanti delle camere.
Tendenzialmente il primo confronto dei valori medi mostra che i rappresentanti della politica si
aspettano generalmente la maggior crescita di importanza delle fiere rispetto agli organizzatori
tedeschi. Mentre i rappresentanti delle camere si aspettano anche a lungo termine una crescita di
importanza rispetto al breve termine, gli organizzatori delle fiere e gli espositori pronosticano
rispetto al breve termine un regresso di importanza delle fiere tedesche.
Le valutazioni degli esperti per quanto riguarda l'importanza futura delle fiere di organizzazioni
non tedesche in Germania sono piuttosto eterogenee sia per il breve che per il lungo termina. Cioè
circa la metà degli intervistati di ambedue gli orizzonti esaminati si aspettano che l'importanza
delle fiere di organizzazioni non tedesche rimanga invariata (il 49% per il breve periodo e il 46%
per il lungo periodo), tuttavia circa il 18% e il 16% per il lungo periodo pronosticano una
riduzione dell'importanza, mentre rispettivamente in 33% e il 38% prevedono una crescita di
importanza. L'illustrazione seguente e la tabella chiariscono che le prognosi anche all'interno dei
vari gruppi attori variano fortemente. Una causa possibile per le forti differenze nelle prognosi
probabilmente sta nel metodo di rilevazione. Quindi a questo punto si deve sottolineare ancora una
volta che gli esperti fieristici del sondaggio Delphi provengono dalla Germania e con ciò
probabilmente le attività di fiere estere sono valutate meno bene o insufficientemente. (cfr. cap. 2).
60
H-Test Kruskal-Wallis: χ² = 9,624, df = 4, significanza asintotica = 0,047
61
62
Test U secondo Mann-Whitney: 37.000, significanza asintotica
Test U secondo Mann-Whitney: 21.000, significanza asintotica (bilaterale) = 0,009
Fig. 36: Come stima sarà l'importanza futura delle fiere di organizzazioni non tedesche in
Germania per i prossimi 3-5 e 6-10 anni?
In
dic
azi
oni
in
pe
rc
en
tu
ale
1.Round Delphi 3-5 anni (n = 121-123) 1.Round Delphi 6-10 anni (n = 119-123)
2.Round Delphi 3-5 anni (n = 71-71) 2.Round Delphi 6-10 anni (n = 71-71)
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
5.2.2.2 All'estero
in
pe
rc
en
tu
ale
1.Round Delphi 3-5 anni (n = 121-123) 1.Round Delphi 6-10 anni (n = 119-123)
2.Round Delphi 3-5 anni (n = 71-71) 2.Round Delphi 6-10 anni (n = 71-71)
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Complessivamente è stato previsto per tutti e due i periodi della prognosi un aumento di
importanza delle fiere di organizzazioni non tedesche all'estero.
In
dic
azi
oni
in
pe
rc
en
tu
ale
1.Round Delphi 3-5 anni (n = 121-123) 1.Round Delphi 6-10 anni (n = 119-123)
2.Round Delphi 3-5 anni (n = 71-71) 2.Round Delphi 6-10 anni (n = 71-71)
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Tab. 23: Pronostico dell'importanza delle fiere estere di organizzazioni non tedesche
nei prossimi 3-5 e 6-10 anni, in percentuale secondo gruppi di protagonisti
recessivo stagnante crescente Valore medio
Periodo del 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10
Organizzatori di fiere 3,8 8,0 42,3 32,0 53,8 60,0 3,54 3,64
Espositori/associazion 0 5,9 23,5 23,5 76,5 70,6 3,82 3,71
Politica 0 0 44,4 55,6 55,6 44,4 3,56 3,44
Camere 0 0 25,0 12,5 75,0 87,5 4,00 3,88
Ricerca/consulenza 0 0 14,3 14,3 85,7 85,7 3,86 3,86
Determinato: Risultati del secondo round Delphi (n=71)
Le aspettative positive e negative sono state aggregate nella tabella Si riferisce alla scala dei quinti non
aggregati
La futura importanza delle fiere come strumenti di marketing viene valutata in maniera
identica per ambedue gli orizzonti temporali del sondaggio. Così circa il 40% degli
esperti si aspetta nel breve come nel lungo periodo che l'importanza delle fiere come
strumenti di marketing rimanga uguale, oltre la metà degli intervistati (circa il 52%) al
contrario si aspetta invece una crescita. Solo il 4% degli esperti si aspetta un più forte
aumento di importanza. Il 4% degli intervistati si aspetta un leggero regresso
dell'importanza delle fiere come strumenti di marketing. Complessivamente per le fiere
come strumenti di marketing viene pronosticato solo un debole aumento di importanza.
Fig. 39: Come stima sarà l'importanza futura delle fiere complessivamente per i
prossimi 3-5 e 6-10 anni?
In
dic
azi
oni
in
pe
rc
en
tu
ale
1.Round Delphi 3-5 anni (n = 121-123) 1.Round Delphi 6-10 anni (n = 119-123)
2.Round Delphi 3-5 anni (n = 71-71) 2.Round Delphi 6-10 anni (n = 71-71)
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Tab. 24: Pronostico dell'importanza complessiva delle fiere nei prossimi 3-5 e
6-10 anni, in percentuale secondo gruppi di attori
recessivo stagnante crescente Valore medio
Periodo del 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10
Organizzatori di fiere 3,8 3,8 46,2 42,3 50,0 53,9 3,54 3,58
Espositori/associazion 11,8 11,8 41,2 47,1 47,1 41,2 3,35 3,29
Politica 0 0 44,4 44,4 55,6 55,6 3,56 3,56
Camere 0 0 12,5 12,5 87,5 87,5 4,00 4,00
Ricerca/consulenza 0 0 57,1 42,9 42,9 57,1 3,43 3,57
Determinato: Risultati del secondo round Delphi (n=71)
Le aspettative positive e negative sono state aggregate nella tabella Si riferisce alla scala dei quinti non
aggregati
Anche qui si vede che le aspettative sono tendenzialmente diverse tra i gruppi di
attori. Così i pronostici degli espositori/associazioni intervistati variano
ampiamente e allo stesso tempo prevedono il minore aumento di importanza delle
fiere come strumento di marketing. Una possibile motivazione per ciò è da
scoprire metodicamente. Quindi il gruppo degli espositori/associazioni si presenta
complessivamente come il gruppo più eterogeneo, che è stato messo insieme da
esperti fieristici di differenti settori. In confronto agli espositori/associazioni solo
il 4% degli esperti delle organizzazioni delle fiere si aspettano un regresso di
importanza e, al contempo, oltre la metà dei loro rappresentanti pronostica per
ambedue i periodi del sondaggio un aumento di importanza. Le stime delle
camere sono, come pure i pronostici precedenti, tendenzialmente più positive di
quelle degli altri attori.
5.2.4 Zusammenfassung
Zusammenfassend stellt folgende Abbildung die Entwicklung von Messen in- und
ausländischer Veranstalter im In- und Ausland dar.
Fig. 40: Pronostico per lo sviluppo delle fiere di organizzazioni nazionali ed estere in
territorio nazionale e all'estero
Rappresentazione die valori medi del secondo round Delphi
(n=121-123)
Fiere in patria di
organizzatori tedeschi
Fiere in germania di
organizzatori esteri
Fiere di organizzatori
tedeschi in totale
Fiere in totale
Fiere all’estero di
organizzatori tedeschi
In questo capitolo viene presentata la prognosi degli esperti fieristici per lo sviluppo futuro
dell'economia fieristica in nuove aree del mondo selezionate. Le aree sono state scelte e
designate secondo la corrente statistica-AUMA, per poter meglio riflettere sul pronostico
in un periodo successivo.
Lo sviluppo futuro dell'economia fieristica dell'Unione Europea (EU 15) viene valutato
similmente per tutti e due i periodi considerati. Uno sviluppo in regresso viene previsto da
circa l'1,5% degli esperti per il breve periodo e da circa il 4% per il lungo periodo. La
maggioranza più significativa degli intervistati si aspetta per ambedue i periodi considerati
(70% e 65%) una stagnazione. Una crescita è stata pronosticata per il periodo da tre a
cinque anni da circa il 28% degli intervistati, per il periodo seguente, da sei a dieci anni,
questo viene previsto da circa il 38% degli intervistati. Per cui complessivamente si nota
una debole tendenza in direzione di una leggera crescita dell'economia fieristica nella UE
(15).
Le prognosi per il periodo da tre fino a cinque anni mostrano delle significative
differenze tra le aspettative degli espositori e dei politici63. Mentre i politici prevedono
dapprima un regresso dello sviluppo dell'economia fieristica, gli espositori prevedono
una crescita. Tendenzialmente si vede questa differenza anche in confronto agli attori
degli altri gruppi. Complessivamente circa l'11% dei rappresentanti della politica
prevedono uno sviluppo piuttosto regressivo, quasi l'80% si aspetta una stagnazione.
Sullo sviluppo futuro dell'economia fieristica dei Paesi della UE allargata-2004 dal esiste
un'ampia concordanza tra gli esperti fieristici e tra i vari gruppi attori. Per il periodo da
tre a cinque anni complessivamente il 96% di tutti gli esperti prevede uno sviluppo. Circa
il 27% degli intervistati prevede persino un forte sviluppo. Solo il 4% pronostica una
stagnazione. Per il periodo da sei a dieci anni l'83% complessivo degli esperti fieristici
prevede uno sviluppo positivo, di questi circa il 18% si aspetta un trend fortemente
positivo. Circa il 17% prevede un arresto dello sviluppo dell'economia fieristica. Tra di
diversi periodi considerati si può anche stabilire una differenza significativa64. Quindi nel
breve periodo si calcola che nei Paesi dell'UE, che hanno aderito recentemente, ci sarà
uno slancio dell'economia fieristica, che si indebolirà leggermente dopo sei, dieci anni.
Tab. 26: Pronostico dello sviluppo dell’economia fieristica nei paesi aderenti all'unione
europea nel 2004 nei prossimi 3-5 e 6-10 anni in percentuale, secondo gruppi di
protagonisti
64
Test-Wilcoxon: dimensione dell'esame Z: -2,612, significanza asintotica (bilaterale) = 0,009
Periodo del 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10
Organizzatori di fiere 0 0 3,8 11,5 86,2 88,5 4,15 4,08
Espositori/associazion 0 0 11,8 17,6 88,2 82,4 4,12 4,00
Politica 0 0 0 33,3 100 66,7 4,44 3,67
Camere 0 0 0 11,1 100 88,8 4,44 4,33
Ricerca/consulenza 0 0 0 14,3 100 85,7 4,14 3,86
Determinato: Risultati del secondo round Delphi (n=71)
Le aspettative positive e negative sono state aggregate nella tabella Si riferisce alla scala dei quinti non
aggregati
La prognosi sull'economia fieristica nei paesi neo-aderenti all'UE mostra che gli
organizzatori delle fiere e gli espositori valutano in maniera tendenzialmente più
pessimistica lo sviluppo rispetto ai rappresentanti delle camere e della politica. Così il
12% degli espositori si aspetta una stagnazione nello sviluppo dell'economia fieristica
nel breve periodo. Per il periodo considerato di sei fino a dieci anni circa il 18% prevede
un arresto dell'economia fieristica. Anche circa il 4% degli organizzatori di fiere si
aspettano per il breve periodo, e il 12% per il lungo periodo, uno stop nella crescita del
settore fieristico.
Il resto d'Europa
Lo sviluppo dell'economia fieristica del cosiddetto resto d'Europa (i Paesi non UE) viene
stimato in primo luogo come stagnante sia per il periodo da tre fino a cinque anni, che
anche per il periodo da sei a dieci anni. Così il 71,8% degli esperti fieristici per il breve
periodo e il 73,2% per il lungo periodo, non si aspettano una crescita né un regresso dello
sviluppo dell'economia fieristica. Circa il 17% si aspetta una leggera crescita
dell'economia fieristica nel resto d'Europa per i prossimi 3 fino a 5 anni. Per i successivi
da sei a dieci anni circa il 14% calcola un aumento delle attività economiche fieristiche.
Ugualmente circa il 12% degli intervistati hanno pronosticato un regresso delle attività
dell'economia fieristica nel resto d'Europa per tutti e due i periodi di tempo considerati.
Differenze significative o tendenziali tra le prognosi per i diversi periodi non possono
essere identificate.
Fig. 42: Europa - Pronostico di crescita per i prossimi da tre ai cinque anni
Trend
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
dellaTrendTren Risultati del round Delphi 2
(dati in percentuale)
stagnante Leggermente
crescente
crescent
Risultati del round
Delphi 1 (dati in
percentuale) Risultati del round
"Europa (UE – Allargata – 2004) Delphi 2 (dati in
0
5.3.1.2 Altre macro aree del mondo
Nord America
Lo sviluppo dell'economia fieristica nel Nord America viene valutato come stagnante
sia per il periodo da tre a cinque anni che per il periodo da sei a dieci anni. Così quasi i
tre quarti degli esperti fieristici non si aspettano né una crescita né un regresso sia per il
breve periodo (75,7%) che per il lungo periodo (71,4%). Circa il 15% degli intervistati
pronostica una leggera crescita per il breve periodo e per il lungo periodo uno scarso
20%. Allo stesso tempo per ambedue i periodi considerati circa l'8% degli intervistati si
aspetta un leggero regresso dello sviluppo. Quindi i pronostici a lungo termine
risultano leggermente positivi.
Tab. 27: Pronostico dello sviluppo dell’economia fieristica nell'America del Nord
nei prossimi 3-5 e 6-10 anni, in percentuale secondo gruppi di protagonisti
recessivo stagnante crescente Valore medio Rango
medio
Periodo del 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10 3-5 6-10
Organizzatori di fiere 4,0 4,0 92,0 76,0 4,0 20,0 3,00 3,16 35,65 33,75
Espositori/associazion 0 0 76,5 70,6 23,5 29,4 3,24 3,35 39,65 35,53
Politica 33,3 11,1 55,6 77,8 11,1 11,1 2,78 3,00 22,78 31,78
Camere 11,1 11,1 55,6 66,7 33,3 22,2 3,22 3,11 32,83 38,89
Ricerca/consulenza 0 14,3 85,7 57,1 14,3 28,6 3,14 3,14 34,93 32,64
Determinato: Risultati del secondo round Delphi (n=71)
Le aspettative positive e negative sono state aggregate nella tabella Si riferisce alla scala dei quinti non
aggregati
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Asia
Vicino Oriente
65
U-Test secondo Mann-Whitney: 47.500, significanza asintotica (bilaterale) = 0,045
66
Wilcoxon-Test: dimensione dell'esame Z: - 2,711, significanza asintotica (bilaterale) = 0,007
Lo sviluppo dell'economia fieristica nell'area del Vicino Oriente viene considerato
positivo dalla maggioranza degli esperti fieristici sia per il periodo da tre a cinque anni
che per il periodo da sei fino a dieci anni. Così i due terzi degli intervistati per il breve
periodo pronosticano una crescita dell'economia fieristica, la cui qualità però viene
stimata da circa il 56% degli intervistati come piuttosto scarsa, solo circa il 6%
pronostica una forte crescita. Al contrario solo il 7% si aspetta un regresso nello
sviluppo per il breve e il 9% per il lungo periodo.
Africa
Sudamerica
Anche lo sviluppo dell'economia fieristica in Sud America viene valutata dagli esperti
fieristici per tutti e due i periodi di tempo considerati a maggioranza come stagnante.
Così circa i due terzi si aspettano una stagnazione dello sviluppo dell'economia
fieristica per il periodo da tre fino a cinque anni. Circa un quinto pronostica una leggera
crescita. Al contrario circa il 13% si aspetta un leggero regresso nello sviluppo. Per il
periodo da sei fino a dieci anni lo sviluppo viene valutato in modo significativamente 68
diverso. E precisamente anche per questo periodo il 56% degli intervistati si aspetta una
stagnazione, tuttavia circa un terzo pronostica una leggera crescita. Anticipano un
leggero regresso nello sviluppo circa il 10%. Dunque in Sud America si calcola una
leggera crescita dell'economia fieristica piuttosto a lungo termine.
Australia/Nuova Zelanda
Anche lo sviluppo dell'economia fieristica in Oceania viene valutato come stagnante da
una chiara maggioranza degli intervistati (82%) per ambedue i periodi considerati. Una
leggera crescita viene prevista per il periodo da tre fino a cinque anni dal 4% e per il
periodo da sei a dieci anni dal 7%. Al contrario circa il 14% si aspetta un leggero
regresso nello sviluppo per il corto periodo e circa l'11% per il lungo periodo.
67
Wilcoxon-Test: dimensione dell'esame Z: - 3,273, significanza asintotica (bilaterale) = 0,001
68
Wilcoxon-Test: dimensione dell'esame Z: - 2,229, significanza asintotica (bilaterale) = 0,022
Fig. 44: Macroaree del mondo - Pronostico di crescita per i prossimi da tre ai cinque
Trend del pronostico
anni
Stagnante Leggermente
Asia
Oceania
Sudamerica Africa
Fig. 45: Macroaree del mondo - Pronostico di crescita per i prossimi da sei ai dieci anni
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004 Stagnante Leggermente
leggermente crescente
recessivo crescente
Asia
, Vicino Oriente
Riassumendo si può affermare che le opinioni degli esperti fieristici sullo sviluppo futuro
dell'economia fieristica nelle aree del mondo selezionate diverge poco tra i gruppi attori.
Differenze significative o tendenziali nella valutazione si sono potute identificare solo
nelle prognosi sullo sviluppo dell'economia fieristica della UE-15-Stati, la UE-allargata-
2004 e il Nord America. Un pronostico di crescita evidente esiste per il periodo da tre a
sei anni per l'Asia sud-orientale, per la UE allargata - 2004 e per il Vicino Oriente. I
valori medi per le aree UE-15, Nord America e Sud America mostrano piuttosto
generalmente una leggera crescita, questo non deve far illudere che nella valutazione
dello sviluppo di queste aree si constati una forte “tendenza al centro”. Così circa i due
terzi degli esperti fieristici si aspettano una stagnazione nella crescita dell'economia
fieristica in queste macro are. Uno sviluppo leggermente in regressione viene infine
pronosticato per l'Oceania e l'Africa, tuttavia anche per queste regioni la netta
maggioranza degli intervistati ci si aspetta una stagnazione.
Fig. 46: Pronostico di crescita dell’economia fieristica in macro aree selezionate del
mondo
UE 15
Sudamerica
Nord America
resto d’Europa
3 = Neutrale
Prognosi per 3-5 anni Prognosi per 6-10 anni
5.3.2.1 In Germania
La prognosi del futuro sviluppo delle società fieristiche in Germania, con e senza area
fieristica, mostra che per il periodo da tre fino a cinque anni gli esperti fieristici
prevedono mediamente uno sviluppo piuttosto in regresso per le società fieristiche con
aree proprie. E cioè la maggioranza degli intervistati pronostica una stagnazione, oltre il
30% invece si aspettano uno sviluppo complessivamente negativo, il 6% addirittura un
forte regresso. Circa il 13% pronostica una crescita delle società fieristiche con aree
proprie. La maggioranza (57%) degli intervistati ha valutato complessivamente positiva
la crescita delle società fieristiche senza aree proprie per i prossimi tre, cinque anni, il
3% degli esperti fieristici prevedono una forte crescita. Uno sviluppo immutato si aspetta
un terzo scarso degli intervistati, l'11% prevedono piuttosto un regresso nello sviluppo.
Fig. 47: Pronostico di sviluppo delle società fieristiche con e senza area fieristica in
Germania per i prossimi da tre ai cinque anni
In
di
c
a
zi
o
ni
i
n
p
er
c
e
nt
1 = Fortemente recessiva 2 = recessiva 3 = stagnante 4 = crescente 5 = fortemente crescente
Senza area in Germania round 1 (n=119-123) Con area in Germania round 1 (n=119-123)
Senza area in Germania round 2 (n=71) Con area in Germania round 2 (n=71)
La prognosi degli esperti per il periodo da sei fino a dieci anni mostra per lo sviluppo
delle società fieristiche senza proprie aree fieristiche, un quadro simile, tendenzialmente
un po' rinforzato. Così circa il 56% degli intervistati si aspetta complessivamente una
crescita, il 10% perfino una forte crescita. Circa il 37% degli esperti fieristici prevede
una stagnazione. Un regresso nello sviluppo viene al contrario pronosticato soltanto da
circa il 7%. Per lo sviluppo delle società fieristiche con aeree fieristiche proprie gli
esperti prevedono per il breve periodo mediamente una leggera crescita. Precisamente
circa la metà degli esperti si aspetta una stagnazione, circa il 31% pronostica tuttavia per
il periodo da sei a dieci anni complessivamente una crescita, mentre al contrario solo
circa il 19% predice un regresso nello sviluppo.
Fig. 48: Pronostico di sviluppo delle società fieristiche con e senza area fieristica in
Germania per i prossimi da sei ai dieci anni
In
di
ca
zi
on
i
i
n
pe
rc
en
tu
al
e
Senza area in Germania round 1 (n=119-123) Senza area in Germania round 1 (n=119-123)
Senza area in Germania round 2 (n=71) Senza area in Germania round 2 (n=71)
5.3.2.2 All'estero
Lo sviluppo delle società fieristiche senza aree fieristiche proprie all'estero viene
giudicato positivamente per i prossimi tre fino a cinque anni. Così complessivamente
quasi l'81% degli esperti fieristici si aspetta una crescita, circa il 13% perfino una forte
crescita. Quasi il 16% pronostica una stagnazione e complessivamente il 3% un regresso
nello sviluppo. Lo sviluppo delle società fieristiche con aree fieristiche proprie viene al
contrario valutato più debole. Circa la metà degli intervistati (51%) non si aspetta alcuna
variazione. Circa il 29% pronostica complessivamente una crescita, circa il 20% un
regresso nello sviluppo.
Fig. 49: Pronostico di sviluppo delle società fieristiche con e senza area fieristica
all’estero per i prossimi da tre ai cinque anni
In
di
c
a
zi
o
ni
i
n
p
er
c
e
nt
u
al
e
1 = Fortemente recessiva2 = piuttosto recessiva 3 = stagnante 4 = Piuttosto crescente 5 = fortemente crescente
Per i successivi da sei a dieci anni viene previsto un simile processo di sviluppo per le
società fieristiche senza aree fieristiche proprie. Per lo sviluppo delle società fieristiche
con aree fieristiche proprie viene pronosticata per il breve periodo un ulteriore leggero
sviluppo. E precisamente circa il 47% degli intervistati si aspetta ancora una stagnazione,
nello stesso tempo quasi un terzo degli intervistati pronostica complessivamente una
crescita, circa il 4% prevede una forte espansione delle società fieristiche senza aree.
D'altra parte circa il 20% si aspetta un regresso nello sviluppo.
Fig. 50: Pronostico di sviluppo delle società fieristiche con e senza area fieristica
all’estero per i prossimi da tre ai cinque anni
In
di
c
a
zi
o
ni
i
n
p
er
c
e
nt
u
al
e 1 = Fortemente recessiva 2 = piuttosto recessiva 3 = stagnante 4 = crescente 5 = fortemente crescente
5.3.2.3 Riassunto
Riassumendo si può sostenere che la crescita delle società fieristiche senza aree
fieristiche, sia in patria che all'estero, viene valutata più positivamente rispetto alla
crescita delle società fieristiche con aree fieristiche proprie. Contemporaneamente la
crescita in Germania, secondo i pronostici generali di crescita, viene stimata chiaramente
inferiore che all'estero. Non si sono potute identificare differenze significative o
tendenziali tra le valutazioni dei singoli gruppi attori. Per quanto riguarda i diversi
periodi presi in considerazione da tre a cinque anni e rispettivamente da sei a dieci anni,
si nota una differenza significativa per le previsioni di sviluppo delle società fieristiche
con aree fieristiche proprie in Germania. Mentre per il periodo da tre fino a cinque anni
mediamente viene previsto uno sviluppo da stagnante a regressivo, gli esperti si
aspettano in media per il periodo da sei a dieci anni una stabilizzazione dello sviluppo.
Fig. 51: Lo sviluppo futuro delle società fieristiche con e senza propria area
Germania
La figura seguente chiarisce che, da parte degli esperti fieristici intervistati, la politica di
posizionamento isolato delle grandi società fieristiche tedesche viene valutata come il
maggior ostacolo alla cooperazione. Circa il 90% degli intervistati valutano la politica di
isolamento come ostacolante, di questi quasi il 68% degli intervistati la valuta addirittura
molto ostacolante. Solo quasi il 3% degli esperti valuta la politica di isolamento come
non ostacolante.
Fig. 52: Valutazione degli ostacoli alla cooperazione per la collaborazione nazionale
delle società fieristiche tedesche
politica di
posizionamento isolato
delle grandi società
fieristiche tedesche
scarso potenziale di
cooperazione
Anche la valutazione di una spinta alla cooperazione troppo scarsa viene chiaramente
valutata. Così quasi il 70% degli intervistati è dell'opinione che la scarsa spinta alla
cooperazione è da considerare come ostacolante per il comportamento cooperativo delle
grandi società fieristiche tedesche in patria, di questi circa il 20% degli esperti giudicato
la mancata spinta alla cooperazione come molto ostacolante. Quasi il 15% degli
intervistati non giudica un ostacolo la scarsa spinta alla cooperazione.
cooperazione in caso di
vicinanza spaziale
Pubblicità associata
attitudine alla cooperazione
Cooperazione nella
raccolta di informazioni
Cooperazione nell’acquisto
Cooperazione
sui temi
fieristici
Per le vicinanze spaziali, nel campo della pubblicità comune, per l'acquisizione di
informazioni, per gli acquisti e per le tematiche fieristiche le opinioni degli esperti
fieristici sono molto lontane le une dalle altre. Così l'opinione media è per i settori di
cooperazione neutrali. La seguente tabella chiarisce che le valutazioni sono differenti a
seconda degli attori. Si dimostra che i diversi attori valutano in maniera significativamente
diversa la possibilità di una collaborazione in specifici settori di cooperazione, per esempio nel
settore dell'acquisizione di informazioni70 o in settori non specifici e con programmi neutrali71.
Complessivamente gli organizzatori di fiere valutano in maniera tendenzialmente più
negativa la possibilità di cooperazioni, rispetto ad altri attori. La disponibilità alla
cooperazione delle società fieristiche viene valutata in modo dalle Camere e dalla politica.
69
A causa dell'ampliamento del questionario nel secondo giro Delphi sulle domande relative allo scenario, si è
rinunciato alle domande relative ai possibili settori di cooperazione nel secondo giro Delphi. Come classica
domanda di valutazione, che venne impiegata per la validazione delle dichiarazioni degli esperti, si deve di
regola considerare come bonus un secondo giro Delphi, al quale si è rinunciato in questa occasione.
70
H Test Kruskal-Wallis: χ² = 10,675, df = 3, significanza = 0,014. L'U-test secondo Mann-Whitney indica tra
le risposte degli organizzatori di fiere e i politici un U di 181 e una significanza asintotica (bilaterale) di 0,002
71
H Test Kruskal-Wallis: χ² = 14,814, df = 3, significanza = 0,002. L'U-test secondo Mann-Whitney indica tra
le risposte degli organizzatori di fiere e i politici un U di 149,500 e una significanza asintotica (bilaterale) di
0,000.
Tab. 29: Valutazione della pluralità di campi di cooperazione subordinatamente ai
protagonisti in percentuale72
5.4.2.1 In Germania
Il futuro sviluppo della disponibilità alla cooperazione delle società fieristiche tedesche
in Germania viene valutato per i prossimi tre fino a cinque anni complessivamente in
leggera crescita. L'attenzione a una futura cooperazione tra società fieristiche tedesche e
organizzatori di fiere o associazioni straniere viene contemporaneamente valutato
tendenzialmente più positivo della collaborazione tra società fieristiche e associazioni
tedesche. Così complessivamente il 60% degli esperti fieristici si aspetta disponibilità
alla collaborazione in crescita con le organizzazioni fieristiche e associazioni estere,
quasi un terzo pronostica un atteggiamento immutato, solo il 9% degli intervistati si
aspetta un regresso nello sviluppo. La disponibilità di una futura cooperazione tra società
fieristiche e associazioni tedesche viene valutata da quasi la metà degli intervistati come
costante. Circa il 47% si aspetta complessivamente una disponibilità alla cooperazione in
crescita, un 4% una collaborazione in calo.
72
72 A causa dell'ampliamento del questionario nel secondo giro Delphi sulle domande relative allo scenario, si
è rinunciato alle domande relative ai possibili settori di cooperazione nel secondo giro Delphi. Come classica
domanda di valutazione, che venne impiegata per la validazione delle dichiarazioni degli esperti, si deve di
regola considerare come bonus un secondo giro Delphi, al quale si è rinunciato in questa occasione.
Fig. 54: Lo sviluppo futuro dell'attitudine alla cooperazione delle società fieristiche
tedesche in Germania nei prossimi da tre ai cinque anni
In
di
c
a
zi
o
ni
i
n
p
er
c
e
nt
u
al
e 1 = Fortemente recessiva 2 = piuttosto recessiva 3 = stagnante 4 = Piuttosto crescente 5 = fortemente crescente
In
di
c
a
zi
o
ni
i
n
p
er
c
e
nt
u
al
e
1 = Fortemente recessiva 2 = piuttosto recessiva 3 = stagnante 4 = Piuttosto crescente 5 = fortemente crescente
5.4.2.2 All'estero
In
di
c
a
zi
o
ni
i
n
p
er
c
e
nt
u
al
e 1 = Fortemente recessiva 2 = piuttosto recessiva 3 = stagnante 4 = Piuttosto crescente 5 = fortemente crescente
Lo sviluppo futuro della disponibilità alla cooperazione delle società fieristiche tedesche
all'estero con organizzazioni e associazioni fieristiche estere viene prevista in salita da
complessivamente l'89% degli esperti fieristici. Quasi un quarto degli intervistati si
aspetta perfino un forte aumento della disponibilità alla cooperazione delle società
fieristiche tedesche. Anche per quanto riguarda la disponibilità alla collaborazione con
organizzazioni e associazioni tedesche gli esperti prevedono uno sviluppo positivo. Circa
il 72% degli intervistati pronostica complessivamente una disponibilità alla cooperazione
in salita. Quasi un quarto si aspetta un atteggiamento inalterato verso una collaborazione
con partner tedeschi all'estero. Al contrario solo il 5% degli esperti prevede un regresso
nello sviluppo.
Fig. 57: Lo sviluppo futuro dell'attitudine alla cooperazione delle società fieristiche
tedesche all’estero nei prossimi da 6 ai 10 anni
In
di
c
a
zi
o
ni
i
n
p
er
c
e
nt
u
al
e
1 = Fortemente recessiva 2 = piuttosto recessiva 3 = stagnante 4 = Piuttosto crescente 5 = fortemente crescente
5.4.2.3 Riassunto
Per il futuro gli attori fieristici intervistati si aspettano in primo luogo uno sviluppo della
cooperazione delle società tedesche all'estero. La disponibilità a una collaborazione con
organizzazioni e associazioni fieristiche estere viene allo stesso tempo giudicata
maggiore della cooperazione con organizzazioni e associazioni tedesche. Viene prevista
anche una più forte disponibilità alla cooperazione da parte delle fiere tedesche in patria,
tuttavia questa viene complessivamente valutata come più scarsa. Anche in Germania la
disponibilità alla collaborazione tra organizzazioni e associazioni tedesche viene valutata
come più limitata rispetto alla disponibilità a cooperare con organizzazioni e associazioni
estere. Non si sono potute identificare significative differenze nella prognosi per quanto
riguarda i diversi periodi considerati da tre fino a cinque e da sei fino a dieci anni.
Fig. 58: Lo sviluppo futuro dell'attitudine alla cooperazione delle società fieristiche tedesche
in territorio nazionale e all’estero nei prossimi 3-5 e 6-10 anni
Con organizzatori o
associazioni tedesche in
patria
Con organizzatori ed
associazioni estere in patria
Con organizzatori o
associazioni tedesche
all’estero
Con organizzatori o
associazioni straniere
all’estero
Per convalidare la discussione sulla privatizzazione già presentata, gli esperti fieristici
dapprima sono stati pregati di valutare la separazione tra società di gestione e società
proprietarie riguardo allo sviluppo futuro dell'economia fieristica tedesca
complessivamente. In seguito sono state analizzate le prognosi degli esperti riguardo a
una futura privatizzazione delle imprese fieristiche.
5.5.1.1 Possibilità
maggiore redditività
raccolta capitali
internazionalizzazione
G2= La maggioranza degli intervistati indica la voce come importante o piuttosto importante
G3= La maggioranza degli intervistati indica la voce come neutrale o piuttosto irrilevante
5.5.1.2 Rischi
L'immagine seguente sulla valutazione dei rischi mostra un
quadro un po' meno uniforme, rispetto a quello sulla
valutazione delle opportunità. I fattori di rischio di una
divisione tra società di gestione e società proprietaria in
considerazione del futuro sviluppo dell'economia fieristica
tedesca complessiva vengono per la gran parte valutate da
neutrali fino a piuttosto non problematiche. Il grafico
rappresenta gli item secondo il rispettivo grado di
valutazione del rischio.
Fig. 60: Separazione delle società di gestione dalle società
patrimoniali: Valutazione dei rischi
Fonte:
Sondagg
io
Delphi
autonom
o 2004
I fattori di rischio si possono ordinare all'incirca in quattro gruppi. Gli item concreti in
riferimento ai costi, l'aumento degli affitti degli stand e il rincaro delle prestazioni di servizio
propri delle fiere, sono stati giudicati da più del 60% degli intervistati da piuttosto
problematici a problematici. Il reperimento di investitori privati appropriati è stato giudicato
in prevalenza neutrale. Una riduzione dei posti presso le società fieristiche, il calo delle
rendite indirette dell'economia regionale e l'indebolimento della posizione delle fiere,
vengono giudicate da neutre a piuttosto non problematiche. Un indebolimento della posizione
fieristica in Germania viene valutata dal 60% degli intervistati da piuttosto non problematica
a non problematica, solo il 10% si aspettano dalla separazione in società di gestione e società
proprietaria, un indebolimento delle regioni fieristiche.
Tab. 31: Separazione delle società di gestione dalle società patrimoniali: Valutazione
dei rischi
73
Gli item “calo della rendita indiretta dell'economia regionale” e “indebolimento dell'area fieristica” sono stati
selezionati per la prova dell'attendibilità. Cronbachs Alpha ha prodotto un valore di 0,72, cioè si può valutare
come soddisfacente Le differenze nella valutazione possono forse essere fatte risalire alla formulazione in base
a differenti vocaboli di uso comune.
Tab. 32: Separazione delle società di gestione dalle società patrimoniali: Valutazione dei
rischi di indebolimenti delle sedi delle Fiere secondo gruppi di protagonisti in
percentuale
Così le valutazioni del gruppo attore dei politici si differenziano tendenzialmente da quelle
degli altri attori riguardo alla valutazione del rischio di indebolimento di una singola area
fieristica. Anche la valutazione del rischio di indebolimento dell'area fieristica in Germania
viene valutato da parte dei politici come non problematico.
Tab. 33: Separazione delle società di gestione dalle società patrimoniali: Valutazione dei
rischi di indebolimenti delle sedi delle Fiere secondo gruppi di protagonisti in
percentuale
Problematico neutrale Non problematico Valore medio
Organizzatori di fiere 7,7 26,9 65,4 3,8
Espositori/associazion 0 31,3 68,8 3,9
Politica 33,3 33,3 33,3 3,0
Camere 22,2 0 77,8 3,7
Ricerca/consulenza 0 85,7 14,3 3,1
Totale 10,4 31,3 58,2 3,6
Determinato: Risultati del secondo round Delphi (n=71)
Le aspettative positive e negative sono state aggregate nella tabella Si riferisce alla scala dei quinti non
aggregati
Complessivamente gli esperti fieristici si aspettano dei prezzi in salita (affitti degli stand,
prestazioni di servizi propri della fiera), questi tuttavia secondo la loro propria opinione non
hanno effetto negativo sull'economia regionale. Questo può essere spiegato solo con il fatto
che le chance che derivano da una separazione provocano una crescita che compensa gli
effetti negativi.
5.5.2 Prognosi
Per il periodo da tre a cinque anni, circa il 10% degli esperti fieristici pronostica una
privatizzazione delle funzioni gestionali. Circa il 66,2% si aspetta un passaggio delle funzioni
organizzative in mani private solo per il periodo da sei a dieci anni. Quasi un quarto degli
esperti fieristici ritengono in generale irreale una privatizzazione. Dunque complessivamente
circa il 90% degli intervistati ritiene realistica una ritirata della proprietà pubblico-giuridica
dalle funzioni organizzative.
Tab. 34: Pronostico della privatizzazione delle società organizzatrici
L’attività organizzativa delle grandi società 1. Round n=123 2. Round n=123
fieristiche tedesche viene privatizzata
· Realistico in 3-5 anni 17,9 % 9,9 %
· Realistico in 6-10 anni 60,2 % 66,2 %
· Non realizzabile in generale 22,0 % 23,9 %
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Nello stesso tempo le opinioni dei diversi gruppi attori si differenziano tendenzialmente le
une dalle altre. Così si vede precisamente che circa il 61% dei rappresentanti delle società
fieristiche ritengono realistica una privatizzazione delle funzioni organizzative in sei – dieci
anni, tuttavia ritengono più irrealistico il passaggio delle funzioni gestionali in mani private
rispetto agli altri gruppi attori. Da parte dei politici, quasi l'89% degli intervistati ritiene
realistica la privatizzazione delle funzioni organizzative nei prossimi sei – dieci anni.
Quasi l'83% degli esperti fieristici intervistati ritiene realistico che le vuote casse statali
costringano le grandi società fieristiche tedesche a una privatizzazione entro i prossimi dieci
anni. Quasi un terzo degli intervistati reputa che già entro i prossimi tre fino a cinque anni la
proprietà pubblica venderà le proprie quote alle società fieristiche. Quasi il 17% degli esperti
fieristici giudica in generale irrealistica una alienazione delle quote alle società fieristiche.
Non si sono potute identificare significative o tendenziali differenze tra i gruppi attori.
Le prognosi sulla privatizzazione delle funzioni organizzative e della vendita delle quote
della proprietà pubblica sono correlate l'una con l'altra in maniera leggermente positiva.
Coloro che ritengono realistica una privatizzazione delle funzioni gestionali nel periodo da
tre fino a cinque anni, si aspettano anche che le casse statali vuote costringano la proprietà
pubblica alla vendita delle proprie quote alle società fieristiche entro i prossimi cinque anni.
Riassumendo si può ritenere che una privatizzazione – quanto meno delle funzioni
organizzative delle società fieristiche – viene prevista dalla netta maggioranza degli esperti
fieristici entro i prossimi dieci anni.
Sullo sfondo dell'attuale politica federale e dei Länder sul risparmio, le sovvenzioni più che
mai si trovano sul banco di prova politico. Di seguito vengono illustrate le prognosi degli
esperti fieristici riguardo alla variazioni delle sovvenzioni economiche alle fiere. Le
previsioni sugli effetti delle sovvenzioni all'economia fieristica tedesca verranno descritti e
analizzati in un capitolo a parte.
5.6.1 Prognosi
Il pericolo, menzionato nel capitolo 3.2.2.2, che ai Länder e ai comuni venga vietato di
diventare soci nel business dei padiglioni sotto forma della cosiddetta sovvenzione UE di
fatto, viene valutato come realistico da circa il 52% degli intervistati. Tuttavia, entro un
orizzonte temporale da tre a cinque anni, solo il 3% circa degli intervistati si aspetta il
verificarsi di un divieto. Circa la metà degli esperti si aspetta entro un periodo da cinque fino
a dieci anni un divieto dai Länder e dai comuni di diventare soci nel business dei padiglioni.
Circa il 48% degli intervistati ritiene irrealistico un divieto generale di sovvenzioni.
Tab. 37: i Land ed i comuni come partner nel business dei padiglioni vengono vietati
come cosiddetti costituenti sovvenzione della comunità europea
1. Round n = 122 2. Round = 71
· Realistico in 3-5 anni 12,3 % 2,9 %
· Realistico in 6-10 anni 37,7 % 49,3 %
· Non realizzabile in generale 50,0 % 47,8 %
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Le opinioni tra i gruppi attori si differenziano tendenzialmente le une dalla altre, mentre da
parte della consulenza scientifica circa il 72% e da parte degli organizzatori di fiere circa il
63% prevedono un divieto di sovvenzioni, solo circa il 33% e rispettivamente il 23% dei
rappresentanti della politica e delle camere lo prevedono.
Tab. 38: I Land ed i comuni come partner nel business dei padiglioni vengono vietati
come cosiddetti costituenti sovvenzione della comunità europea - valutazione secondo
gruppi di attori
L’attività organizzativa Realistico in 3- Realistico in 6- Non realizzabile
delle grandi società 5 anni 10 anni
fieristiche tedesche 1. Round 2. Round 1. Round 2. Round 1. Round 2. Round
viene privatizzata
· Organizzatori di fiere 2,1 8,3 42,6 54,2 55,3 37,5
· Espositori/associazione 25,0 0 32,1 52,9 42,9 47,1
· Politica 6,7 0 46,7 33,3 46,7 66,7
· Camere 12,5 0 25,0 22,2 62,5 77,8
· Economia e consulenza 20,8 0 33,3 71,4 45,8 28,6
Round delphi 1 n =
122
Round delphi 2 n = 71:
Un futuro divieto generale di sovvenzioni viene ritenuto irrealistico da quasi il 54% degli
attori fieristici intervistati. Circa il 42% degli esperti fieristici pronostica un divieto generale
di sovvenzioni per i prossimi da sei a dieci anni. Circa il 4% si aspetta un divieto generale di
sovvenzioni già entro i prossimi da tre a cinque anni. Non possono essere identificate
differenze significative o tendenziali tra i gruppi di attori.
5.6.2 Effetti
Come primo passo si esamina l'influsso dei Länder e dei comuni come soci nel business dei
padiglioni. In un secondo momento si illustrano gli effetti delle sovvenzioni in generale. A
questo scopo sono stati valutati dagli esperti fieristici due scenari futuri per i prossimi da tre
a dieci(?) anni. In un primo scenario si considera che le attuali condizioni delle sovvenzioni
rimangano costanti, in un secondo scenario le sovvenzioni sono vietate. Sarebbe stata
desiderabile a questo punto anche un'analisi dello scenario da sei a dieci anni, ma a questa si
è rinunciato in favore di altre domande nel questionario, per mantenere comunque nei limiti
la già dispendiosa risposta al questionario. Per verificare gli effetti di una variazione dello
stato di fatto delle sovvenzioni sullo sviluppo dell'economia fieristica, si sono fatte domande
sia sugli scenari dell'economia fieristica tedesca complessivamente, come pure su sviluppi
particolari, sulla crescita delle società fieristiche con o senza aree fieristiche proprie, come
pure sullo sviluppo di società fieristiche tedesche ed estere in Germania e a livello
internazionale.
Tab. 40: Scenario: I Land e i comuni come partner nel business dei padiglioni vengono
vietati oppure non vietati nei prossimi da tre a cinque anni
Sviluppo… Valori medi livello di grande
A B Differe significa zza del
Non vietato Vietato nza nza74 campio
media ne
Z
…delle società fieristiche tedesche in Germania 3,03 2,54 -0,50 0,000 -3,884
… delle società fieristiche con area fieristica 3,10 2,67 -0,47 0,000 -3,773
propria.
… delle società fieristiche tedesche all’estero. 3,69 3,34 -0,35 0,002 -3,138
… delle società fieristiche tedesche in generale. 3,20 2,99 -0,29 0,004 -2,705
… dell’economia fieristica in Germania in generale 3,23 2,99 -0,24 0,007 -2,705
… delle società fieristiche senza area espositiva in 3,22 3,26 +0,04 0,226 -1,211
germania.
… delle società fieristiche estere in Germania 3,24 3,28 +0,04 0,518 -,646
I valori medi delle prognosi degli esperti mostrano per il periodo da tre fino a cinque anni una
significativa dipendenza dello sviluppo dell'economia fieristica tedesca da un divieto di
sovvenzioni, che proibisce ai Länder e ai comuni di diventare soci nel business dei
padiglioni. Così per lo scenario A si è previsto un leggero sviluppo dell'economia fieristica
tedesca. Circa il 32% degli intervistati prevedono una leggera crescita, solo l'11% si aspetta
un leggero regresso nello sviluppo. Nel caso di un divieto di sovvenzioni è stata prevista una
stagnazione dell'economia fieristica tedesca . Dopo il verificarsi di un divieto di sovvenzioni,
circa un 20%, di esperti ha pronosticato un regresso, e una pari percentuale una crescita.
Tab. 41: Paragone della media dei differenti gruppi di protagonisti per gli scenari di
sviluppo delle società fieristiche tedesche all'estero
Sviluppo delle Valori medi Differenz livello grandezza del
società fieristiche caso A: Caso B: Le a media di campione
tedesche all’estero... Le sovvenzioni sovvenzioni
signific
anza75 Z
non vengono vengono
vietate vietate
Politica 3,38 2,88 0,50 0,058 -1,897
Organizzatori di fiere 3,77 3,35 0,42 0,001 -3,318
Espositori/associazione 3,82 3,44 0,38 0,005 -2,810
Camere 3,56 3,50 0,06 0,194 -1,300
Economia e consulenza 3,14 3,29 -0,15 0,577 -0,577
Round delphi 2 n = 70:
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
La precedente tabella mostra le diverse valutazioni dei singoli gruppi attori. Quindi non tutti
i gruppi attori si aspettano un'influenza negativa delle attività economiche fieristiche
all'estero in caso di attuazione di un divieto di sovvenzioni dei Länder e dei comuni come
soci nel business dei padiglioni.
La differenza dei valori medi mostra che i politici, gli organizzatori delle fiere e gli
espositori/associazioni si aspettano un regresso significativo o tendenziale delle attività. I
rappresentanti delle camere e la consulenza scientifica al contrario non pronosticano alcun
effetto negativo per le attività economiche fieristiche delle fiere tedesche all'estero.
Nessun effetto negativo significativo ha – e in questo i gruppi degli esperti sono unanimi – un
divieto di sovvenzioni per le società fieristiche senza aree fieristiche proprie come pure per la
società di fiere straniere in Germania.
Anche gli effetti di un generale divieto di sovvenzioni vengono valutati dagli esperti
significativamente negativi sull'economia fieristica tedesca.
Tab. 42: Scenario: Le sovvenzioni vengono vietate a livello generale nei prossimi da tre a
cinque anni
75
Livello di significanza del Wilcoxon-Test per paragonare due campioni collegati. Viene indicata la
significanza asintotica (bilaterale) e la grandezza del campione Z del Wilcoxon-test.
Sviluppo… Valori medi Differe livello grand
Non Vietat nza di ezza
vietato o media del
signific campi
anza76 one
Z
… delle società fieristiche tedesche 3,77 3,01 -0,76 ,000 -4,807
…delle società fieristiche tedesche in 3,16 2,49 -0,67 ,000 -4,852
Germania
… delle società fieristiche con area 3,07 2,51 -0,56 ,000 -4,352
fieristica propria.
… delle società fieristiche tedesche in 3,28 2,72 -0,56 ,000 -4,412
… dell’economia fieristica in 3,24 2,68 -0,56 ,000 -4,714
Germania in generale.Il futuro
… delle società fieristiche senza area 3,36 3,06 -0,30 ,008 -2,673
espositiva in germania.
… delle società fieristiche estere 3,21 3,16 -0,05 ,583 -,551
in Germania
Round delphi 2 n = 70:
Fonte: Sondaggio Delphi autonomo 2004
Gli esperti pronosticano l'influenza più fortemente negativa di un divieto di sovvenzioni sugli
sviluppi delle società fieristiche tedesche in patria e all'estero. In caso di certezza di
pagamenti di sovvenzioni circa il 70% si aspetta una crescita e solo il 10% uno sviluppo
regressivo delle società fieristiche tedesche all'estero, mentre in caso di soppressione generale
delle sovvenzioni solo il 37% degli intervistati ha pronosticato una crescita e circa il 34% uno
sviluppo regressivo delle società fieristiche tedesche all'estero. Come conseguenza della
soppressione delle sovvenzioni, le società fieristiche tedesche non avrebbero più una crescita
all'estero, ma si avrebbe una stagnazione al livello attuale.
Mentre la soppressione delle sovvenzioni per il business fieristico delle fiere tedesche
all'estero porterebbe, secondo la prognosi degli esperti fieristici, a un arresto della crescita, gli
intervistati pronosticano per il business fiere in Germania uno sviluppo regressivo delle
società fieristiche tedesche. Così, in caso di sicurezza di pagamenti di sovvenzioni, circa il
26% prevede una crescita delle società fieristiche tedesche in Germania, mentre il 13% si
aspetta uno sviluppo piuttosto regressivo. In caso di una soppressione generale delle
sovvenzioni più della metà degli intervistati, con circa il 55%, pronostica uno sviluppo
piuttosto regressivo, solo il 14% prevede una crescita anche in questo caso.
76
Signifikanzniveaus des Wilcoxon-Test zum Vergleich zweier abhängiger Stichproben. Angegeben ist die
asypthotische Signifikanz (zweiseitig) und die Prüfgröße Z des Wilcoxon-Tests.
Gli effetti di una soppressione generale delle sovvenzioni vengono previsti diversamente per
le società fieristiche con e senza aree fieristiche. E precisamente c'è per ambedue i soggetti
una differenza molto significativa dei valori medi pronosticati dagli esperti, i quali valutano
gli effetti negativi tuttavia più negativi per le fiere con aree fieristiche proprie in confronto
con le società fieristiche senza aree fieristiche proprie. Mentre in caso di sicurezza di
pagamenti di sovvenzioni la prognosi di crescita in Germania per le società fieristiche in
Germania con aree fieristiche proprie viene prevista con sviluppo stagnante, ci si aspetta
complessivamente una leggera crescita per la società fieristiche senza aree fieristiche proprie.
Secondo le prognosi degli esperti la soppressione di sovvenzioni dovrebbe portare a uno
sviluppo regressivo per le società fieristiche con aree fieristiche proprie, mentre le società
fieristiche senza aree fieristiche ritornerebbero a un livello di stagnazione.
Lo sviluppo delle società fieristiche straniere in Germania, secondo le prognosi degli esperti,
non verrebbe influenzato significativamente da un divieto di sovvenzioni.
6 Discussione dei risultati
Di seguito si fa una riflessione sui risultati teorici ed empirici di questo lavoro sulla base di un
procedimento metodico e vengono sistemati, discussi e valutati in relazione alle ipotesi
principali (cfr. cap 4). In conclusione c'è l'analisi di tre scenari per il futuro sviluppo
dell'economia fieristica tedesca, da dove si traggono implicazioni sull'importanza delle fiere
per l'economia regionale e come strumento di promozione economica delle fiere.
Con il sondaggio Delphi a due livelli si è inteso fare un accertamento e una qualificazione
delle delle opinioni degli esperti. Lo scopo è quello di sviluppare uno scenario per il futuro
dell'economia fieristica tedesca. Non è una previsione esatta del futuro dell'economia
fieristica tedesca, ma l'accertamento delle cosiddette linee di sviluppo dalla quali si possono
rilevare implicazioni sull'importanza delle fiere per l'economia regionale e lo sviluppo
dell'economia. Tra l'altro agli esperti sono state presentate per la valutazione anche
affermazioni poco chiare di esperti e letteratura, che loro dovrebbero valutare con riguardo
alla loro validità.
Come trend approssimativo dell'analisi empirica si può sostenere che tra gli esperti, per
quanto riguarda le prognosi, si presenta relativamente alle dichiarazioni sullo sviluppo futuro
dell'economia fieristica in Europa e internazionalmente una variante più trascurabile, rispetto
a quella delle prognosi sull'economia tedesca e per le domande di valutazione. Questa relativa
trascurabile dispersione può essere spiegata con la struttura relativamente superficiale delle
domande. Così per l'estero sono state richieste solo generiche informazioni sullo sviluppo,
mentre si sono fatte domande dettagliate sui trend dell'economia tedesca, per mezzo delle
quali venivano più chiaramente alla luce le differenze di conoscenza degli intervistati come
pure le differenze di prospettiva di attori specifici.
Secondo le aspettative si nostrano delle differenze di valutazione tendenziali di specifici attori
soprattutto nelle domande con concreta dimensione politica.
Attira l'attenzione il fatto che – soprattutto per le domande che si riferiscono all'attuale
struttura del capitale delle grandi società fieristiche tedesche – il comportamento nelle
risposte degli esperti fieristici ha mostrato una tendenza verso la media superiore al normale.
Queste valutazioni neutre tuttavia si trovano talvolta in conflitto logico con altre valutazioni.
Motivi possibili per la tendenza al centro potrebbero essere da una parte il fatto che a certi
esperti – così forse i rappresentanti del gruppo degli espositori – è stato richiesto troppo
riguardo a questo tema e perciò hanno avuto un comportamento trattenuto. D'altra parte è
possibile che certi esperti – nonostante la garanzia dell'anonimato – abbiano negato
volutamente una valutazione effettiva, sulla base del gradimento sociale. Questa
dichiarazione può essere vista come un considerevole risultato di questo lavoro. Una scala di
valutazione con solo quattro possibilità di risposta, con la quale gli esperti fossero stati
costretti a decidere per una tendenza di sviluppo positiva o negativa, non avrebbe consentito
questo risultato.
Concludendo a questo punto si deve ancora una volta far presente che, sulla base di una
ristretta estensione del campione, la maggioranza dei procedimenti statistici non mostra
risultati significativi. Se si fossero riscontrate delle interessanti differenze di valutazione, che
appaiono plausibili sul base teorica, queste sarebbero state dichiarate come differenze
tendenziali. Queste dichiarazioni di tendenza sono tuttavia da valutare sempre tenendo conto
della grande possibilità di errore delle statistiche.
Ipotesi A: l'economia fieristica in Germania si trova alla fine del ciclo vitale del settore. Di
conseguenza si riduce la rendita economica regionale indiretta dalle fiere per le singole città
fieristiche tedesche, come pure per la Germania in genere come ubicazione fieristica!
Come già illustrato nel capitolo 3.4.2.2, l'economia fieristica mostra i segni distintivi che
sono caratteristici della fase matura di un ciclo vitale di settore. Di seguito vengono riportate
e verificate importanti dichiarazioni della teoria geo-industriale sul ciclo vitale del prodotto
sul settore fieristico – e con il settore dei servizi.
Specialmente per la posizione fieristica della Germania da ciò si conclude che una parte dei
cambiamenti futuri dell'economia fieristica consisteranno nel cambiamento delle strutture
proprietarie. La privatizzazione delle società fieristiche offre il vantaggio dell'afflusso di
capitali privati (cfr. Heckmann 2003, p. 225), che è urgentemente necessario per lo sviluppo delle
attività internazionali. Certamente questo processo non è ancora effettuato, tuttavia le crescenti
discussioni pubbliche e le iniziali misure per un cambiamento di strutturizzazione, come pure
i vantaggi presi in considerazione da parte degli esperti fieristici, possono costituire per lo
sviluppo futuro dell'economia fieristica tedesca un indizio per un prossimo cambiamento
della struttura proprietaria delle società fieristiche. Accanto a ciò circa il 50% degli esperti
fieristici intervistati si aspetta per i prossimi dieci anni un cambiamento nelle disposizioni di
sovvenzioni, che porteranno infine necessariamente a un cambiamento della struttura
proprietaria delle fiere tedesche. Anche questi sviluppi possono essere visti nel senso di
un'ipotesi di processo innovativo del ciclo vitale del settore.
Il trasferimento delle attività fieristiche nella zona satellite delle agglomerazioni – come
primo passo del processo di trasferimento – nel senso di una variante regionale della teoria
del ciclo vitale del settore – non è osservabile. Al contrario si può documentare un iniziale
trasferimento nei cosiddetti paesi a basso reddito. Così secondo le prognosi degli esperti
fieristici ci si aspetta una futura crescita del settore fieristico in Asia e nei paesi dell'UE
allargata -2004. Anche nei paesi a basso reddito il successo delle fiere dipende dalla presenza
di rilevanti fattori locali di debolezza e forza, per cui l'economia fieristica si stabilisce nelle
zone locali di agglomerazione.
Le piazze fieristiche tedesche hanno il potenziale di giocare un ruolo significativo
nell'economia fieristica internazionale se, per mezzo di innovazioni dei prodotti e dei
procedimenti, espandono ulteriormente il ciclo vitale. Tuttavia da questo sviluppo si avrebbe
un processo di concentrazione, dal quale alcune delle società fieristiche uscirebbero
rinforzate, mentre altre svanirebbero a causa della dura concorrenza. In riferimento alla
posizione fieristica della Germania si deve quindi tener conto di un regresso complessivo
dell'importanza dell'economia fieristica a livello di economia regionale. Per quanto riguarda
le singole posizioni fieristiche, il collocamento dell'economia regionale dipende in gran parte
dalla flessibilità e dalla disponibilità all'innovazione delle rispettive società fieristica. Questi
processi sono da considerare tanto più resistenti, quanto meno le società fieristiche
appoggiano le necessarie innovazioni.
Complessivamente si possono dedurre importanti elementi della teoria del ciclo vitale del
settore anche dall'economia fieristica e così pure del settore dei servizi. Per ricavare un ciclo
vitale del settore fieristico valido in generale, si deve tuttavia prescindere dalle peculiarità
dell'economia fieristica tedesca.
Fig. 61: Fasi del ciclo vitale dell’economia fieristica
Ricav
Introduzione Crescita Maturità Calo
Ricavato
Profitto
Tempo
SEDE PRODUTTIVA
OTTIMALE
Spazio di agglomerazione Germania/Europa occidentale > Spazio di agglomerazione paesi a
salario basso
Fonte: rappresentazione
propria
Fig. 62: Ciclo vitale dell’economia fieristica secondo gruppi di Land
6.2.2 Ipotesi B
Ipotesi B: è probabile che rilevanti sovvenzioni per l'economia fieristica non vengano accolte. I
divieti di sovvenzione hanno un effetto negativo sullo sviluppo dell'economia fieristica in
Germania.
Sul varo di divieti di sovvenzioni rilevanti per l'economia fieristica non c'è unità tra gli esperti
fieristici intervistati. Circa la metà degli intervistati (53.5%) ritiene in generale irrealistica una
abolizione generale delle sovvenzioni e allo stesso modo anche un divieto ai Länder e ai comuni di
diventare soci nel business dei padiglioni viene giudicato inverosimile da quasi la metà (47,8%)
degli intervistati. L'altra metà si aspetta in genere un varo del divieto di sovvenzioni entro i
prossimi sei fino a dieci anni. La differenza di opinione per quanto riguarda l'evoluzione dei divieti
di sovvenzioni, non si discosta in maniera significativa o tendenziale tra gli attori dell'economia
fieristica. In generale si possono quindi rilevare delle estreme differenze nella varietà di opinione
degli attori per quanto riguarda il futuro sviluppo di sovvenzioni rilevanti per l'economia fieristica.
Per quanto riguarda la valutazione degli effetti di divieti di sovvenzioni esiste comunque un'ampia
concordanza tra gli esperti fieristici. Così vengono pronosticati dagli intervistati per ambedue gli
scenari di divieto, significativi regressi nello sviluppo dell'economia fieristica in Germania e anche
lo sviluppo delle società fieristiche tedesche all'estero verrebbe influenzato negativamente in caso
di un divieto generale di sovvenzioni con l'annullamento dell'incremento delle fiere all'estero.
6.2.3 Ipotesi C
Ipotesi C: La struttura del capitale tipica delle grandi società fieristiche tedesche conduce a
reazioni sub-ottimali per quanto riguarda gli attuali e futuri cambiamenti nel settore fieristico!
La domanda diretta se la struttura del capitale tipica delle grandi società fieristiche tedesche possa
essere considerata una causa dello sviluppo da stagnante a regressivo in Germania, circa il 46%
degli intervistati è stata giudicata come non pertinente, circa il 17% degli intervistati hanno
risposto a questa domanda con un'opinione neutrale. Allo stesso tempo la crescita futura delle
società fieristiche senza aree fieristiche, sia in patria che all'estero, viene giudicata più
positivamente, della crescita di società fieristiche con aree fieristiche proprie. Per il futuro si
dovrebbe perciò prendere in considerazione la forma organizzativa delle società fieristiche
tedesche come società di gestione e proprietarie con i loro tipici capitali giuridicamente pubblici,
in modo che non debbano perdere la battaglia sulle quote di mercato contro le società di gestione
private.
Gli intervistati ritengono, per il 90%, che la politica di posizionamento isolato delle grandi società
fieristiche tedesche, che viene forzata in modo non irrilevante dalla struttura tipica del capitale,
costituisca un ostacolo alla cooperazione per quanto riguarda la collaborazione delle società
fieristiche tedesche in patria e contemporaneamente il 70% degli esperti stima le cooperazioni utili
per lo sviluppo dell'economia fieristica. Anche la mancanza di cooperazione motivata in gran parte
dalla politica economica regionale di posizionamento isolato delle società fieristiche tedesche
deve essere presa in considerazione nuovamente sullo sfondo della crescente
internazionalizzazione.
Per quanto riguarda gli influssi sulle rendite indirette delle fiere sull'economia regionale, circa il
79% degli esperti valutano la struttura tipica del capitale come neutrale, allo stesso tempo circa la
metà degli esperti fieristici reputano una privatizzazione delle società fieristiche come piuttosto
incentivante per lo sviluppo della rendita indiretta dell'economia regionale. Un argomento
fondamentale per la proprietà di diritto pubblico contro la privatizzazione delle società fieristiche
tedesche è tuttavia proprio il pericolo di una riduzione della rendita indiretta dell'economia
regionale in patria. (cfr. cap. 3.6.2). Così oltre il 60% degli esperti considera il rischio di costi
riferiti direttamente a una privatizzazione, come l'aumento degli affitti degli stand o il rincaro dei
servizi tipici delle fiere, come piuttosto problematico (circa un terzo degli esperti reputa questi
rischi come neutrali). Allo stesso tempo una riduzione degli effetti dell'economia regionale o il
pericolo di un indebolimento della posizione fieristica della Germania viene valutato come
problema da meno del 20% degli intervistati. Come logica derivazione dalle affermazioni degli
esperti si desume che l'aumento dei prezzi, che altrimenti in condizioni costanti produrrebbe un
regresso degli effetti dell'economia regionale, verrebbe compensato da una crescita dell'economia
fieristica. Questo tuttavia è in contrasto con le prognosi proprie degli intervistati. Perciò a questo
punto si deve dedurre che gli attori intervistati, nonostante l'anonimato del sondaggio (come già
detto nel cap. 6.1), abbiano risposto in conformità alle aspettative sociali o politiche.
Sui dati del sondaggio Delphi sono stati derivati tre corrispondenti scenari in quote
metodiche (cfr. immagine 6). I singoli scenari si basano sulla variazione delle rilevanti
condizioni di sovvenzioni all'economia fieristica prese in esame nello studio Delphi (cfr.
cap. 5.6). La possibilità di inserimento di fattori di disturbo viene ogni volta valutata
intorno al 50%. Dalla maggioranza viene calcolato un tale inserimento non prima di sei-
dieci anni. L'influenza della internazionalizzazione viene supposta come costante. Il
grafico seguente illustra le diverse direzione dei corsi di sviluppo pronosticati. Non ci
sono pretese quantitative, perciò non vengono concretizzate ne il momento dell’ingresso
del divieto di sovvenzione ne la grandezza delle differenza di sviluppo.
Stagnazione
Scenario B
p = 0,53
Le sovvenzioni
sono
Scenario C
p = 0,47
Presente Futuro
Fonte: rappresentazione
propria
Scenario A
Come premessa per il verificarsi dello scenario positivo estremo descritto di seguito sono
valide due ipotesi:
Come premessa per il verificarsi del scenario tendenziale descritto di seguito sono valide
due ipotesi: